La moneta e la politica monetaria
MonetaQualsiasi mezzo di pagamento generalmente accettato per lo scambiodi beni e servizi e per l’estinzione dei debiti
Ciò che importa non è il materiale usato per fabbricare la moneta (oro,carta, sigarette, . . .) ma la convenzione sociale che rende quellostrumento un mezzo di pagamento accettato senza obiezioni da tutti.
Marco Grazzi Economia Politica 2010/11
Funzioni della moneta
MEZZO di SCAMBIO: in un mondo basato sul baratto serve ladoppia coincidenza tra i desideri. La moneta rende più semplici epiù efficienti le transazioni
UNITÀ di CONTO: la moneta è l’unità di misura dei prezzi edella contabilità dei soggetti economici. Non è necessario che siacosì
RISERVA di VALORE: per essere accettata come mezzo discambio la moneta deve essere in grado di conservare valore. Lamoneta non è nè l’unico nè il migliore dei modi per mantenereuna riserva di valore
MISURA di pagamento differito nel tempo: quando si chiede inprestito del denaro ciò che si deve restituire è espresso in unità dimoneta
Marco Grazzi Economia Politica 2010/11
Moneta simbolo
Nell’economie moderne la moneta è
Moneta simboloLa moneta simbolo è un mezzo di pagamento il cui valore o potered’acquisto monetario eccede di gran lunga il costo di produzione delmezzo stesso
Affinché una moneta simbolo funzioni devono essere rispettate duecondizioni:
1 deve esistere un’autorità che controlla la sua offerta
2 che la società la accetti rendendola di corso legale
Marco Grazzi Economia Politica 2010/11
Misure della moneta
LIQUIDITÀ: la liquidità di una qualsiasi attività finanziaria riguardala sua attitudine a trasformarsi in mezzo di pagamentoVELOCEMENTE e a BASSO COSTO
Marco Grazzi Economia Politica 2010/11
Misure della moneta
Misure della moneta
M1 = circolante
depositi a vista bancari e postali
M2 = M1 +
depositi rimborsabili con preavviso fino a 3 mesidepositi con scadenza fino a 2 anni
M3 = M2 +
pronti contro termine bancariquote fondi comuni monetarititoli del mercato monetariotitoli obbligazionari con scadenza fino a 2 anni
Marco Grazzi Economia Politica 2010/11
Motivi per detenere moneta
Per semplicità assumeremo che nella nostra economia esistano solomoneta e obbligazioni.
Detenere moneta in questa situazione è costoso: si sopporta un costoopportunità pari all’interesse che si sarebbe ottenuto acquistandoobbligazioni invece che detenendo moneta
Ma allora perché si detiene moneta?
Marco Grazzi Economia Politica 2010/11
Motivi per detenere moneta
1 SCOPO TRANSATTIVO: si detiene moneta per acquistare benie servizi e per effettuare pagamenti dato che in generale ricavi espese non sono sincroni. La domanda di moneta per questoscopo dipenderà dal livello del reddito nazionale reale
2 SCOPO PRECAUZIONALE: gli individui desiderano essere ingrado di far fronte a possibili imprevisti
3 SCOPO RIDUZIONE RISCHIO di portafoglio: detenereobbligazioni comporta un rischio. Gli individui sono in generaleavversi al rischio e sono quindi disposti ad acquistare un piùbasso rendimento in cambio di una riduzione del rischio.
Marco Grazzi Economia Politica 2010/11
La domanda di moneta
Come sempre in economia gli individui per decidere quale quota dellaloro ricchezza detenere in moneta (e quale in obbligazioni)confronteranno
COSTO MARGINALE: tasso d’interesse delle obbligazioni. Èuna quantità fissa che non dipende dall‘ammontare di monetadetenuto dagli individui
BENEFICIO MARGINALE: si riferisce ai vantaggi derivanti daldetenere moneta (i.e. motivi per detenere moneta). Più moneta sidetiene e minori saranno questi vantaggi.
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La domanda di moneta
Analizziamo gli effetti di un aumento del tasso d’interessericonosciuto ai possessori delle obbligazioni
Marco Grazzi Economia Politica 2010/11
La domanda di moneta
Analizziamo gli effetti di un aumento del livello del reddito nazionale
Marco Grazzi Economia Politica 2010/11
La domanda di moneta
Analizziamo gli effetti di un aumento del livello generale dei prezzi
Marco Grazzi Economia Politica 2010/11
La domanda di moneta
In questo caso non cambia nulla: tasso d’interesse sulle obbligazioni ereddito nazionale restano invariati. La quantità nominale di monetadomandata aumenta della stessa percentuale di aumento dei prezzi edi conseguenza la quantità reale di moneta domandata non cambia eresta L
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Il sistema bancario
Il sistema bancario del nostro semplice modello è composto da duesoggetti istituzionali: le banche commerciali e la banca centrale.
Le banche (commerciali) sono intermediari finanziari in possesso diun’autorizzazione dello Stato per:
raccogliere liquidità nel sistema economico da coloro chevogliono prestarla o impiegarla
prestare liquidità a coloro che ne hanno bisogno
a fronte dei depositi le banche sono autorizzate ad emettereassegni
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Il sistema bancario
Le banche commerciali sono soggetti privati con finalità di profitto. Inche modo le banche generano profitti dalla loro attività caratteristica?
interesse passivo: le banche fanno pagare un certo tassod’interesse ai soggetti cui prestano liquidità
interesse attivo: le banche devono pagare un certo tassod’interesse alle persone di cui usano la liquidità
spread dei tassi: la differenza tra interesse passivo e interesseattivo genera i profitti della banca
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Il sistema bancario
La peculiarità del sistema bancario consiste nel fatto che non conservai beni che i soggetti gli lasciano. Es. guardaroba discoteca
Per questa ragione le banche non impiegano (prestano) tutta laliquidità che hanno a disposizione ma detengono
RISERVE BANCARIE, della moneta effettivamente disponibilein banca e necessaria a far fronte alle richieste di prelievo deiclienti. Si distingue tra riserve obbligatorie(2%) e riserve libere
RAPPORTO DI RISERVA
RISERVEDEPOSITI
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Il bilancio di una banca
ATTIVO PASSIVOAttività sull’estero 2 Raccolta sull’interno 70Titoli 20Impieghi 74 Obbligazioni 9Sofferenze 3 Patrimonio 20Cassa 1 Passività sull’estero 1
Totale attività 100 Totale passività 100
Ogni volta che noi paghiamo col bancomat oppure con un assegno lenostre rispettive banche si trasferiscono le rispettive somme?
NO. Esiste la stanza di compensazione che costituisce il meccanismoattraverso il quale si svolge il pagamento dei saldi netti tra le diversebanche e che serve a ridurre i costi di transazione
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La corsa agli sportelli
Abbiamo visto che le banche sono obbligate dalla Banca centrale adetenere delle riserve obbligatorie ma abbiamo anche visto che questesono una percentuale molto bassa del totale dei depositi.
Cosa succede se si sparge la voce che la nostra banca ha “bruciato”parte delle risorse che noi abbiamo depositato presso di lei?
Corsa agli sportelli: è una tipologia di panico finanziario che simanifesta come una cosiddetta profezia auto-verificantesi.
Al giorno d’oggi queste crisi finanziarie sono molto rare soprattuttoperché in ciascun Paese esiste un’autorità monetaria (Banca Centrale)che agisce da prestatore di ultima istanza
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Moneta e Base monetaria
Nel nostro semplice modello del mercato monetario si distingue tra
BASE MONETARIA
BASE MONETARIA = CIRCOLANTE + RISERVE
H = C + R
MONETA
MONETA = CIRCOLANTE + DEPOSITI
M = C + D
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Algebra della moneta e moltiplicatore
Le banche detengono una quota Cr dei loro depositi D sottoforma diriserve (obbligatorie e volontarie) mentre le famiglie detengono unaquota Cl dei loro depositi D sottoforma di circolante
R = CrD C = ClD
Si deriva facilmente
H = CrD + ClD M = ClD + D
MH
=ClD + D
CrD + ClD=
Cl + 1Cr + Cl
> 1 Moltiplicatore monetario
M =(
Cl + 1Cr + Cl
)H OFFERTA DI MONETA
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L’autorità monetaria
L’autorità monetaria è la Banca centrale, è lei che controlla l’offerta dimoneta. Dal 1 Gennaio 1999 l’offerta di moneta dei Paesi della UE èsotto il controllo della BCE. Come si regola l’offerta moneta?
La BC può
AGIRE sulla BASE MONETARIAEmettere moneta
AGIRE sul COEFFICIENTE di RISERVA OBBLIGATORIAche è costituito dal rapporto minimo tra riserve di liquidità edepositi che ogni banca deve avere
AGIRE sul Tasso Ufficiale di Riferimento (TUR)Tasso al quale la BC presta liquidità alle banche
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La domanda di moneta
M/P
r
LL(y)
LL(y’)
Un aumento di y determina
un aumento della domanda
di moneta per ogni livello di r
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Gli effetti di una riduzione dell’offerta di moneta
L*
r*
M/P
r
LL(y)
MM
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Gli effetti di una riduzione dell’offerta di moneta
L*
r*
M/P
r
LL(y)
MM
*r1
MM’
*L1
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Gli effetti di un aumento del reddito reale
L*
r*
M/P
r
LL(y)
MM
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Gli effetti di un aumento del reddito reale
L*
r*
M/P
r
LL(y)
MM
*r1
LL(y’)
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Gli effetti di un aumento della competizione tra le banche
L*
r*
M/P
r
MM
*r1
LL(y,i)
La domanda di moneta LL none’ rappresentata solo per un datolivello del reddito reale y maanche per una dato livello del tasso d’interesse che le banchepagano sui c/c delle famiglie...
r e i sono duecose DIVERSE!
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Gli effetti di un aumento della competizione tra le banche
L*
r*
M/P
r
MM
*r1
LL(y,i)
Se aumenta la competizionetra le banche commerciali
CONTO ARANCIO (4.25% lordo poi 2%)MEDIOLANUM freedom (3% netto)
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Gli effetti di un aumento della competizione tra le banche
L*
r*
M/P
r
MM
*r1
LL(y,i)
Se aumenta la competizionetra le banche commerciali
LL(y,i)
aumenta la domanda di monetae con lei il tasso d’interesse r
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Il controllo della politica monetaria
All’autorità monetaria si prospettano due strumenti alternativi per ilcontrollo del mercato della moneta:
QUANTITÀ di MONETA. In questo caso la BC fissa M e accettaqualsiasi tasso d’interesse si venga a formare per garantirel’equilibrio tra domanda e offerta di moneta. Controllarel’aggregato monetario è molto difficile
TASSO d’INTERESSE. In questo caso la BC fissa il tassod’interesse ad un livello prefissato e accetta di offrire tutta lamoneta necessaria per rispondere alla domanda che si crea sulmercato. Controllare il tasso è un pò più semplice
La BCE ha come obbiettivo finale il controllo dell’inflazione mirandoa contenerla sotto il 2%. La BCE persegue tale obbiettivo attraverso lafissazione del TUR col quale persegue un’obbiettivo intermedio intermini di aggregato monetario
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Il meccanismo di trasmissione della politica monetaria
La politica monetaria ha qualche effetto sul mercato dei beni?mercato dei beni?
I canali di trasmissione sono principalmente 3:
Reddito delle famiglie. Il reddito delle famiglie è influenzato indue modi, uno diretto (più moneta più AD) e uno indiretto(attraverso le attività finanziarie)
Consumo delle famiglie. Più alta è l’offerta di moneta più bassisaranno i tassi d’interesse e più alto sarà il ricorso delle famiglieal credito al consumo. Questo canale incide su A, la componenteautonoma del consumo.
Investimenti. Il tasso d’interesse è un elemento importante nellacomparazione tra costi e benefici di un potenziale investimento.Più sono alti i tassi e minori saranno gli I.
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TT - Test Training
1. Se il coefficiente di riserva Cr è pari a 0.1, quello di liquidità Cl è pari a 0.2 e labase monetaria H ammonta a 100 miliardi di euro allora l’offerta di moneta saràA. 100 miliardiB. 400 miliardiC. 200 miliardiD. 30 miliardiE. 300 miliardi
2. Se a parità di offerta di moneta il reddito reale delle famiglie aumenta la curva didomanda di moneta delle famiglie LLA. ruota in senso anti-orarioB. si sposta verso sinistraC. ruota in senso orarioD. diventa perfettamente elastica al tasso d’interesse
E. si sposta verso destra
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TT - Test Training
3. Se non vi fosse alcuna incertezza sui pagamenti futuri che gli individui devonoeffettuare alloraA. gli individui non deterrebbero moneta per scopi transattiviB. gli individui non deterrebbero alcuna quantità di monetaC. gli individui non deterrebbero moneta per scopi precauzionaliD. gli individui non deterrebbero moneta per ridurre il rischio del loro portafogliofinanziarioE. gli individui aumenterebbero la loro domanda di moneta
4. Quale tra queste affermazioni sulla definizione degli aggregati monetari M1, M2 eM3 è falsaA. M1 contiene il circolanteB. M2 contiene i depositi con scadenza fino a 2 anniC. M3 contiene i deposti a vista bancari e postaliD. M3 contiene M1E. M1 contiene i pronti contro termine bancari
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La curva IS
Abbiamo approfonditamente discusso il funzionamento del mercatodei beni considerandolo però completamente isolato dal restodell’economia. Adesso che abbiamo introdotto il mercato dellamoneta quest’assunzione deve essere rimossa e dobbiamo rileggere laAD
AD(y, r)
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La curva IS
Abbiamo approfonditamente discusso il funzionamento del mercatodei beni considerandolo però completamente isolato dal restodell’economia. Adesso che abbiamo introdotto il mercato dellamoneta quest’assunzione deve essere rimossa e dobbiamo rileggere laAD
AD(y, r)
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LA CURVA IS
La curva IS rappresenta le differenti combinazioni di reddito Y e tassod’interesse che garantiscono l’uguaglianza tra Y e AD cioèl’equilibrio sul mercato dei beni
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La curva IS
Inclinazione. La IS è inclinata negativamente e la suainclinazione dipende dalla reattività di C e I al variare del tassod’interesse: tanto più sono reattivi tanto più piatta è la IS
Spostamenti. La IS è rappresentata per un dato livello di T, G edel grado di ottimismo delle imprese. Variazioni di queste o diuna qualsiasi altra componente della AD determina unospostamento della IS
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La curva LM
Studiando il mercato della moneta abbiamo visto che esso è inequilibrio quando la domanda di moneta uguaglia l’offerta di moneta.Abbiamo anche visto che
OFFERTA di MONETA: è fissata in modo indipendentedall’autorità monetaria in modo da rispettare i suoi obbiettivi
DOMANDA di MONETA: dipende negativamente dal livello deltasso d’interesse e positivamente dal livello del reddito reale
LL=LL(y,r)
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LA CURVA LM
La curva LM rappresenta le differenti combinazioni di reddito Y etasso d’interesse che garantiscono l’uguaglianza tra domanda e offertadi moneta, cioè l’equilibrio sul mercato monetario
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Se il reddito aumenta da y a y’
MERCATO MONETARIO ECONOMIA
M/P Y
r
r
MM
LL(y)
y
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La curva LM
Inclinazione. La LM è inclinata positivamente e la suainclinazione dipende dalla reattività della domanda di moneta avariazioni del tasso d’interesse: più è reattiva la domanda dimoneta a r, meno forte dovranno essere le variazioni di r perristabilire l’equilibrio sul mercato della moneta a seguito di unavariazione di y e più piatta sarà la LM
Spostamenti. La LM è rappresentata per un dato livellodell’offerta di moneta. Variazioni nell’offerta di monetadeterminano uno spostamento della LM.
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La politica fiscale
Analizziamo ora gli effetti delle politiche fiscali sul livello diequilibrio del reddito e del tasso d’interesse.
Marco Grazzi Economia Politica 2010/11
La politica fiscale
Y
r
Y
E
IS(G,T)
LM(MM)
Supponiamo che il Governo
decida un aumento di G senza
aumentare contestualmente T
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La politica fiscale
Perché ∆Y è minore di ∆G? Per via di un’effetto chiamatospiazzamento dell’aumento spesa spesa pubblica
Esiste un caso in cui l’aumento di G non genera alcunavariazione nel reddito d’equilibrio?
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La politica monetaria
Analizziamo ora gli effetti delle politiche fiscali sul livello diequilibrio del reddito e del tasso d’interesse.
Marco Grazzi Economia Politica 2010/11
La politica monetaria
Y
r
Y
E
IS(G,T)
LM(MM)
Supponiamo che la BC decida
di aumentare l’offerta di moneta
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La politica monetaria
Y
r
Y
E
IS(G,T)
LM(MM)
LM(MM)
r’
Y’
E’
∆ MM
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Le politiche della domanda
Le POLITICHE della DOMANDA consistono in un mix di politicafiscale e politica monetaria attuate con l’obbiettivo di stabilizzare ilreddito ad un livello il più vicino possibile al suo livello di pienoimpiego.
Nonostante sia la politica fiscale che quella monetaria possanomodificare il livello del reddito d’equilibrio esse non posso essereconsiderate completamente equivalenti.
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Le politiche della domanda
Le POLITICHE della DOMANDA consistono in un mix di politicafiscale e politica monetaria attuate con l’obbiettivo di stabilizzare ilreddito ad un livello il più vicino possibile al suo livello di pienoimpiego.
Nonostante sia la politica fiscale che quella monetaria possanomodificare il livello del reddito d’equilibrio esse non posso essereconsiderate completamente equivalenti.
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Le politiche della domanda
Come possiamo portare la nostra economia al suo livello di pienoimpiego YP? Esistono due alternative rispettivamente utilizzando
politica fiscale espansiva
politica monetaria espansiva
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Le politiche della domanda
Y
r
Y
E
IS(G,T)
LM(MM)
YP
IS(G’,T)
r’ E’
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Le politiche della domanda
Y
r
Y
E
IS(G,T)
LM(MM)
YP
E’’
LM(MM’)
r’’
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Le politiche della domanda
Y
r
Y
E
IS(G,T)
LM(MM)
YP
E’’
LM(MM’)
r’’
r’ E’
IS(G’,T)
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Le politiche della domanda
I due equilibri E′ e E′′ non sono equivalenti
E′: la spesa aggregata sarà composta in larga misura da spesapubblica G che avrà spiazzato, causa gli alti tassi d’interesse,quella privata in C e I
E′′: a causa dei minori tassi d’interesse la spesa aggregata saràcomposta in larga misura da spesa privata in C e I
Quali considerazioni dovrebbero guidare la scelta ottima del mix dipolitica economica?
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TT - Test Training
1. Considerate il modello IS-LM. Se a seguito di un aumento della spesa pubblica G(politica fiscale espansiva) non osservate alcuna variazione del tasso d’interesse alloraA. la curva IS è verticaleB. la curva LM è orizzontaleC. la curva IS è positivamente inclinataD. la curva LM è verticaleE. la curva LM è negativamente inclinata
2. Tanto più l’investimento (I) e la componente autonoma del consumo (A)reagiscono ad una data variazione del tasso d’interesseA. tanto più inclinata sarà la curva ISB. tanto più piatta sarà la curva LMC. tanto più piatta sarà la curva ISD. tanto più inclinata sarà la curva LME. tanto più piatte saranno sia la curva IS che la curva LM
Marco Grazzi Economia Politica 2010/11
TT - Test Training
3. Considerate l’equilibrio in un modello IS-LM. Se il governo decide di ridurre laspesa pubblica (politica fiscale restrittiva) allora il reddito — e il tasso d’interesse —A. aumenta; resta invariatoB. aumenta; aumentaC. aumenta; diminuisceD. diminuisce; aumentaE. diminuisce; diminuisce
4. Se in un modello IS-LM un aumento della spesa pubblica G è spiazzatocompletamente da una corrispondente riduzione della spesa privataA. la curva LM è orizzontaleB. la curva IS è verticaleC. la curva LM è verticaleD. non è possibile che succedaE. la curva IS è orizzontale
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TT - Test Training
5. Si consideri il modello IS-LM. Se la curva IS è orizzontale e la Banca centraledecide di aumentare il tasso d’interesse alloraA. dovrà aumentare la spesa pubblicaB. dovrà cambiare idea. Non ha possibilità di farlo.C. dovrà aumentare l’offerta di monetaD. dovrà diminuire la spesa pubblicaE. dovrà diminuire l’offerta di moneta
6. Si consideri il modello IS-LM. Se a seguito di politica fiscale restrittiva nonosservate alcuna variazione del reddito d’equilibrioA. la curva IS e’ verticaleB. la curva IS e’ orizzontaleC. la curva LM e’ orizzontaleD. la curva LM e’ verticaleE. la curva IS e’ positivamente inclinata
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