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Made in Italy - M&A

Date post: 09-Sep-2014
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Prof. Maurizio Dallocchio Milano, 18 marzo 2014 Made in Italy e M&A Difendere l’italianità o aggredire l’estero? CReSV – Università Bocconi
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Page 1: Made in Italy - M&A

Prof. Maurizio Dallocchio

Milano, 18 marzo 2014

Made in Italy e M&ADifendere l’italianità o aggredire

l’estero?

CReSV – Università Bocconi

Page 2: Made in Italy - M&A

L’economia italiana

Caratteristiche e differenze delle operazioni di M&A globali

Scenario attuale dell’M&A in Italia

Operazioni cross-border, Foreign Direct Investment e Private Equity

L’alto di gamma

Conclusioni

2 CReSV – Università Bocconi2

Agenda

Page 3: Made in Italy - M&A

3

Atteggiamento imprenditori

Successioni come fattore disgregante

Scarsa disponibilità a utilizzare equity e forte indebitamento

Significativa specializzazione in settori maturi con bassi tassi di crescita

Timore di perdita del controllo

Mercati dei capitali modesti

Storica diffusione del credito bancario e commerciale a breve termine

Luoghi comuni sull’Italia

CAUSE

Economie di scala e di apprendimento

Ricerca e innovazione Internazionalizzazione Rischio Trasferibilità “modelli”

PERDITE IN TERMINI DI:

LIMITATE DIMENSION

I

L’economia italiana: perché è debole? La crescita è un tema nodale

CReSV – Università Bocconi

Page 4: Made in Italy - M&A

72%

28%

Imprese Occupazione Valore aggiunto

Italia EU-27 Italia EU-27 Italia EU-27

Numero % % Numero % % Numero % %

Micro 3.731.348 94,6% 91,8% 7.292.281 46,9% 29,7% 219 32,6% 21,0%

Piccole 189.294 4,8% 6,9% 3.351.855 21,6% 20,7% 155 23,0% 18,9%

Medie 20.151 0,5% 1,1% 1.935.295 12,5% 17,0% 108 16,1% 18,0%

Tot. 3.940.793 99,9% 99,8% 12.579.431 80,9% 67,4% 482 71,7% 57,9%

Tot.Comprese Grandi 3.943.889 100,0% 100,0% 15.540.459 100,0% 100,0% 672 100,0% 100,0%

PIL Italia

Fonte: Commissione Europea (2009)

Slova

cchia

German

ia

Irlanda

Regno Unito

Paesi B

assi

Lettonia

Estonia

Romania

Lusse

mburgo

Austria

Danim

arca

Bulgaria

Lituan

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Slove

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Francia

Polonia

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Svezi

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Ungheri

a

Rep. C

eca

ITALIA

Portoga

llo

Grecia

0

4

8

12

16

Media Ue27

Numero medio di addetti nei Paesi UE (2009)

Fonte: Elaborazioni su dati Eurostat (2012)

?L’economia italiana: perché è deboleLa dimensione aziendale

4

SME

.Large Corp

CReSV – UniversitàBocconi

Page 5: Made in Italy - M&A

5

0-9

10-19

20-49

50-249

250 e oltre

Totale

8,1%

14,9%

23,8%

33,0%

38,0%

29,1%

Incidenza del fatturato esportato sul fatturato totale dell’industria manifatturiera per classi di addetti (2009)

Fonte: Istat (2009)

L’economia italiana: perché è debole? Le esportazioni

CReSV – Università Bocconi

Page 6: Made in Italy - M&A

6 Fonte: Internazionalizzazione delle PMI, UE (2009)

L’economia italiana: perché è debole? L’internazionalizzazione

CReSV – Università Bocconi

Page 7: Made in Italy - M&A

7

L’economia italiana: perché è debole? L’internazionalizzazione

CReSV – Università Bocconi

Fonte: Internazionalizzazione delle PMI, UE (2009)

Page 8: Made in Italy - M&A

 Mex

ico

 Tur

key

 Iran

 Indi

a

 Bra

zil

 Pol

and

 Rus

sia

 Ital

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 Switz

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Stat

es

 Fin

land

 Swed

en

 Japa

n

 Sou

th K

orea

 Isra

el0.00%

1.00%

2.00%

3.00%

4.00%

5.00%

8 Fonte: Elaborazioni CReSV su dati Eurostat (2013)

L’economia italiana: perché è debole? Gli investimenti

Investimenti in R&S in %PIL (2011)

CReSV – Università Bocconi

Page 9: Made in Italy - M&A

L’economia italiana

Caratteristiche e differenze delle operazioni di M&A globali

Scenario attuale dell’M&A in Italia

Operazioni cross-border, Foreign Direct Investment e Private Equity

L’alto di gamma

Conclusioni

9 CReSV – Università Bocconi9

Agenda

Page 10: Made in Italy - M&A

10

Caratteristiche e differenze delle operazioni di M&A globali

M&A? Si.

Tassi d’interesse ai minimi storici

Prezzo delle azioni ai minimi

storici

Elevata disponibilità di cash

M&A? No,grazie.

Focus sul rafforzamento della struttura

d’impresa

Share Buy-Back

Riduzione del debito

Timore nell’affrontare nuovi

mercati/prodotti

Sia in Europa che negli Stati Uniti...

CReSV – Università Bocconi

Page 11: Made in Italy - M&A

Europa

Pagamento principalmente

legato alla parte fissa (solo il 14%

delle transazioni include clausole

di earn out) Maggiore protezione per i seller

(la clausola di Material

Adverse Change è presente in

solo il 16% delle transazioni) Multipli di valutazione ridotti

Stati Uniti

Elevata parte variabile nel

prezzo finale (38% delle

transazioni include clausole di

earn out) Maggiore protezione per i buyer

( la clausola di Material Adverse

Change è presente in oltre il 93%

delle transazioni) Multipli più elevati (P/E medio:

22.5x)

11

...ma con alcune differenze

CReSV – Università Bocconi

Caratteristiche e differenze delle operazioni di M&A globali

Page 12: Made in Italy - M&A

12

Crescita degli investimenti diretti dei Fondi Sovrani: il loro peso nel volume globale delle transazioni è cresciuto nel periodo 2000-2013 in maniera esponenziale, occupando posizioni rilevanti in settori chiave dell’economia.

“Yes , the global picture is

pretty bleak, but for

sovereigns that are cash

rich, they will certainly

assess opportunities and

this could prove to be an

opportune time to deploy

some of that capital”

Omar Mehanna – Head of

HSBC’s regional advisory

business

Forte potenziale di crescita $5 trilioni di asset controllati Tasso di crescita (2001-2011): 10%

annuo Dal 2007 al 2011: oltre $100 billion di

investimenti

CReSV – Università Bocconi

Caratteristiche e differenze delle operazioni di M&A globali

Page 13: Made in Italy - M&A

L’economia italiana

Caratteristiche e differenze delle operazioni di M&A globali

Scenario attuale dell’M&A in Italia

Operazioni cross-border, Foreign Direct Investment e Private Equity

L’alto di gamma

Conclusioni

13 CReSV – Università Bocconi13

Agenda

Page 14: Made in Italy - M&A

14 CReSV – Università Bocconi

Scenario attuale dell’M&A in Italia

Fonte: Osservatorio M&A Bocconi, Zephyr (Bureau Van Dijk)

La situazione economica, sia domestica che legata al contesto internazionale, rafforza l’importanza dei temi della crescita dimensionale e della riorganizzazione del sistema produttivo per rinforzare la struttura del tessuto imprenditoriale.

Page 15: Made in Italy - M&A

15 CReSV – Università Bocconi

Scenario attuale dell’M&A in Italia

Fonte: Osservatorio M&A Bocconi, Zephyr (Bureau Van Dijk)

Page 16: Made in Italy - M&A

16 CReSV – Università Bocconi

Scenario attuale dell’M&A in Italia

Fonte: Osservatorio M&A Bocconi, Zephyr (Bureau Van Dijk)

Page 17: Made in Italy - M&A

17 CReSV – Università Bocconi

Scenario attuale dell’M&A in Italia

Fonte: CReSV su dati Istat e Zephyr (Bureau Van Dijk)

Food &

Bev

Chimica

Meccan

ica

Utilities

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Commercio

Trasp

orti

Banch

e

Assicu

razioni

Altri se

rvizi

Altro

0.00%

0.10%

0.20%

0.30%

0.40%

0.50%

0.60%

0.70%

0.01%

0.06%

0.29%

0.18%

0.06% 0.04%

0.09%

0.66%

0.10%0.06%

0.05%

20122013

Settori prevalenti - % PIL

Page 18: Made in Italy - M&A

18 CReSV – Università Bocconi

Scenario attuale dell’M&A in Italia

Fonte: CReSV, Zephyr (Bureau Van Dijk)* Solo due operazioni; valori influenzati dall’operazione Cardif Assicurazioni – Cardif Vita

Dimensione media aziende acquirenti e target: distinzione settoriale

Food & Bev Chimica Meccanica Utilities Edilizia Commercio Trasporti Banche Assicurazioni* Altri Servizi Altro0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

70,171

24,095 45,631 14,371

250,333 16,7912,487 1,484,351

6,421,264

9,968

175,023

180,312

437,693 1,415,842 8,438,133

1,503,874 138,002118,044 51,389,301

875,143

2,183,888

453,678

Media Asset totali Target (Mln euro) Media Asset totali acquiror (Mln euro)

Page 19: Made in Italy - M&A

19 CReSV – Università Bocconi

Scenario attuale dell’M&A in Italia

Fonte: Osservatorio M&A Bocconi, Bloomberg

Page 20: Made in Italy - M&A

L’economia italiana

Caratteristiche e differenze delle operazioni di M&A globali

Scenario attuale dell’M&A in Italia

Operazioni cross-border, Foreign Direct Investment e Private

Equity

L’alto di gamma

Conclusioni

20 CReSV – Università Bocconi20

Agenda

Page 21: Made in Italy - M&A

21 CReSV – Università Bocconi

Operazioni cross-border

Fonte: JP Morgan (2012)

Secondo una ricerca EIU (2013) a rilanciare il mercato M&A saranno le operazioni cross-border. Le maggiori prospettive di crescita infatti, secondo larga parte degli intervistati (78%), riguardano i mercati internazionali, con particolare attenzione a quelli emergenti.

Le imprese italiane devono crescere all’estero per competere nello scenario globale. Peraltro la ridotta dimensione che caratterizza le nostre aziende è uno dei principali motivi di sofferenza rispetto ai competitor europei.

Page 22: Made in Italy - M&A

22 CReSV – Università Bocconi

Fonte: Osservatorio M&A Bocconi, Zephyr (Bureau Van Dijk)

Operazioni cross-border

Nonostante l’M&A domestica evidenzi un calo consistente tanto in volumi quanto in controvalori le operazioni cross-border hanno registrato un trend tutt’altro che negativo. Gli outflow hanno fatto registrare controvalori vicini ai 6 Mld di euro, con un aumento considerevole rispetto al 2012.

Page 23: Made in Italy - M&A

23 CReSV – Università Bocconi

Fonte: Osservatorio M&A Bocconi, Zephyr (Bureau Van Dijk)

Operazioni cross-border

Sul fronte cross-border inflow gli investitori dei Paesi sviluppati e di quelli emergenti hanno indirizzato i propri investimenti in Italia soprattutto verso realtà di eccellenza nei settori più competitivi e strategici dell’industria e del commercio italiano, come il settore della componentistica industriale, quello automobilistico e quello della moda.Nel corso degli ultimi anni, accanto ai Paesi tradizionalmente interessati alle imprese italiane (Francia, USA, Germania, Regno Unito), hanno consolidato il loro interesse Paesi come India, Cina, Giappone, Corea, Qatar, Turchia, Tailandia.

Page 24: Made in Italy - M&A

24 CReSV – Università Bocconi

Operazioni cross-border

2009 2010 2011 2012 2013

Descrizione

# dealMln €

# dealMln €

# dealMln €

# dealMln €

# dealMln €

Italia su Italia

159.987

162.213

1910.986

152.081

175.696

Italia su estero

738.568

628.571

6015.972

625.832

1039.109

Totale88

18.55578

10.78479

26.95877

7.913120

14.805

Mercato italiano M&A 2009 - 2013

Page 25: Made in Italy - M&A

25 CReSV – Università Bocconi

Operazioni cross-borderGeografia M&A: Italia su estero 2013

Page 26: Made in Italy - M&A

26 CReSV – Università Bocconi

Fonte: Osservatorio M&A Bocconi

Operazioni cross-border

Page 27: Made in Italy - M&A

27 CReSV – Università Bocconi

Fonte: Osservatorio M&A Bocconi, dati OECD

Foreign Direct InvestmentUn fattore determinante per la sopravvivenza delle aziende italiane è da rinvenire in una radicata presenza internazionale. In tal senso numerose aziende domestiche, grazie alle loro eccellenze in termini di tecnologia e prodotto, sono ancora in grado di competere nello scenario internazionale. Il mezzo prescelto dai nostri imprenditori per attuare strategie di internazionalizzazione e crescita, consapevoli che per garantire crescita si rendono necessari investimenti, è spesso stato quello degli Investimenti Diretti Esteri.

Page 28: Made in Italy - M&A

28 CReSV – Università Bocconi

Fonte: Osservatorio M&A Bocconi, dati OECD

Foreign Direct Investment

Page 29: Made in Italy - M&A

29 CReSV – Università Bocconi

Fonte: Osservatorio M&A Bocconi su dati AIFI e PWC

Private Equity

Page 30: Made in Italy - M&A

30 CReSV – Università Bocconi

Fonte: Osservatorio M&A Bocconi su dati AIFI e PWC

Private Equity

Esistono le risorse per finanziare la crescita

Page 31: Made in Italy - M&A

L’economia italiana

Caratteristiche e differenze delle operazioni di M&A globali

Scenario attuale dell’M&A in Italia

Operazioni cross-border, Foreign Direct Investment e Private Equity

L’alto di gamma

Conclusioni

31 CReSV – Università Bocconi31

Agenda

Page 32: Made in Italy - M&A

CReSV – Università Bocconi

32

L’alto di gamma

Page 33: Made in Italy - M&A

Il concetto di alta gamma è riferito alla produzione di beni e servizi tramite una filosofia aziendale volta a soddisfare al meglio i bisogni della domanda.

Il concetto non va confuso con quello di lusso: il lusso rappresenta un surplus all’interno dell’alto di gamma volto a soddisfare bisogni voluttuari.

L’ alto di gamma è contraddistinto da specifiche caratteristiche, quali:

Trasversalità Innovazione Alto valore aggiunto Mercato globale Creatività Design Manifattura Aura Distribuzione selettiva

L’alto di gamma si riferisce alla vera e propria produzione di beni e servizi utili alla quotidianità del consumatore e ad una filosofia aziendale specifica, orientata a soddisfare al meglio le esigenze della domanda, nonché al continuo perfezionamento dei prodotti e dei processi produttivi. E’, dunque, un segmento economico trasversale, presente sul mercato a livello globale, innovativo, ad alto valore aggiunto.

33

L’alto di gamma

CReSV – Università Bocconi

L’alto di gamma si riferisce ad un’ampia varietà di settori: nautica, arredamento, auto, beni personali (moda, profumi e cosmetici, orologeria e gioielleria, accessori, pelletteria), alimentare, ristorazione, ospitalità.

Page 34: Made in Italy - M&A

34

Manodopera e personale altamente qualificati

I dipendenti di alto profilo professionale sono la chiave per il successo delle imprese di questo

segmento.

Business model unicoLe aziende di alto di gamma si

distinguono per avere un modello di business esclusivo, caratterizzato da

una combinazione di creatività, cultura, tecnologia e know-how difficilmente replicabili: vantaggio competitivo.

BrandIl brand soddisfa i bisogni di prestigio,

status, identificazione, unicità e affidabilità. Oltre ad appagare le

necessità aspirazionali, esperienziali nonché simboliche, esso permette

anche di rassicurare il consumatore sull’affidabilità stessa del prodotto.

Alta qualità, stile, creatività, originalità e design

Questi elementi permettono ai prodotti di alto di gamma di distinguersi e

hanno diretto impatto sul premium price che il cliente è disposto a

corrispondere per ottenerli.

Servizi pre e post-vendita Si tratta di garanzie, personale di

vendita e creazione di eventi ad hoc per i clienti, che vanno oltre il mero

processo di acquisto e che permettono, così, di instaurare una vera e propria

relazione con il consumatore.

InternazionalizzazioneQuesto fattore consente di guadagnare nuove quote di mercato e di beneficiare

della crescita economica dei Paesi emergenti.

L’alto di gamma

CReSV – Università Bocconi

Page 35: Made in Italy - M&A

35

Importante contributo occupazionale sia in termini di impiegati diretti che indiretti.

Rilevante incidenza sul totale delle esportazioni

italiane.

Alto livello di investimenti: sguardo al

futuro e maggiore sostenibilità di lungo

periodo.

Contributo fiscale rilevante grazie a

produzioni a maggiore valore aggiunto.

Maggiori dimensioni ALTO DI GAMMA

L’alto di gamma

CReSV – Università Bocconi

Page 36: Made in Italy - M&A

L’alto di gamma: contributo occupazionale

Occupati diretti per settore (unità) Occupati diretti per segmento di alta gamma (unità)

Arred

amen

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Autom

obili

stico

Nautic

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0

50,000

100,000

150,000

200,000

250,000

300,000

350,000

86,203

137,200

10,211

210,000219,489

6,866

298,505

97,082

191,541

Arred

amen

to

Autom

obili

stico

Nautic

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Alcolic

i

Alimen

tare

Bevan

de

Ristor

azio

ne

Ospita

lità

Beni p

erso

nali

0

5,000

10,000

15,000

20,000

25,000

19,278

3,0583,904

9,42612,063

1,950 741

15,912

23,189

CReSV – Università Bocconi

36 Fonte: Elaborazione CReSV su dati Aida, Ucina e Anfia

Occupazione diretta e indiretta pari a 491 mila addetti: 2,14% del totale dell’occupazione italiana.

numero di occupati medio per azienda pari a 234 unità (occupazione diretta) VS 15 occupati per impresa per la filiera “residuale”;

Impiega indiretto di 4,49 addetti per ogni occupato diretto VS 0,97 addetti indiretti per ogni occupato diretto per la filiera “residuale”

Arred

amen

to

Autom

obili

stico

Nautic

o

Alcolic

i

Alimen

tare

Bevan

de

Risto

razio

ne

Ospita

lità

Beni p

erso

nali

0%

20%

40%

60%

80%

100%

77.6%97.8%

61.8% 63.7%94.5%

71.6%99.8%

83.6% 77.8%

22.4%2.2%

38.2% 36.3%5.5%

28.4%0.2%

16.4% 22.2%

Alta gammaParte rimanente delle filiere

Composizione dell'occupazione complessiva dei settori

Page 37: Made in Italy - M&A

L’alto di gamma: contributo alle esportazioni

CReSV – Università Bocconi

37

7.8%

6.5%

11.5%

8.2%

5.2%

0.6%

60.2%

ArredamentoAutomobilisticoNauticoAlcoliciAlimentareBevandeBeni personali

Contributo alle esportazioni (%) dei singoli segmenti di alta gamma sul totale generato (€ 23 mld)

Fonte: Elaborazione CReSV su dati Aida

Dal punto di vista delle esportazioni, è risultato che, in media, le società di alta gamma generano il 49% del proprio fatturato all’estero, contro il solo 27% delle società appartenenti alla rimanente parte delle filiere. Questo ha permesso ai segmenti di alta gamma di registrare un livello di esportazioni stimato in 23 Miliardi di euro, pari a circa il 5% del totale dell’export italiano.

Page 38: Made in Italy - M&A

L’alto di gamma: contributo fiscale

Arred

amen

to

Autom

obili

stico

Nautic

o

Alcolic

i

Alimen

tare

Bevan

de

Risto

razio

ne

Ospita

lità

Beni p

erso

nali

0%20%40%60%80%

100%

76.4% 88.5%58.2% 49.1%

91.1%63.2%

99.5%80.7% 79.3%

23.6% 11.5%41.8% 50.9%

8.9%36.8%

0.5%19.3% 20.7%

Parte rimanente delle filiere Alta gamma

Composizione della raccolta fiscale complessiva (imposte sul reddito personali e societarie) dei settori

CReSV – Università Bocconi

38

Fonte: Elaborazione CReSV

Le alte gamme - pur contando per solo il 13% in termini di quota di mercato - hanno generato circa il 17% degli introiti fiscali dei settori derivanti da tassazione societaria.

Inoltre: Le alte gamme risultano avere una maggiore incidenza delle imposte sul fatturato

(2,85%) rispetto alla rimanente parte delle filiere (1,42%); Le alte gamme risultano avere un più elevato livello di contribuzione media annuale

(1,8 mln) rispetto alla rimanente parte delle filiere (40 mila euro).

Il “tipo” di produzione delle alte gamme, a maggior valore aggiunto, genera maggiori introiti

fiscali

Page 39: Made in Italy - M&A

L’alto di gamma: gli investimenti

Investimenti/Fatturato

Maggiore il valore del rapporto, maggiore è la capacità di generare rendimenti futuri. Il valore medio per i segmenti di alta gamma risulta pari a 7,67%; per la rimanente parte delle filiere il valore si attesta invece al 4,45%.

CReSV – Università Bocconi

39

Le società di alta gamma sono maggiormente orientate al futuro

Investimenti/# dipendenti

Maggiore il valore del rapporto, maggiore la capacità di crescita futura. Le alte gamme presentano un valore medio complessivo pari a 24,54 euro/dipendente; per la rimanente parte delle filiere il valore si attesta invece a 17,03 euro/dipendente.

Page 40: Made in Italy - M&A

L’alto di gamma: l’obiettivo da raggiungere

CReSV – Università Bocconi

40

Il modello dell’alto di gamma, oltre ad essere capace di attirare la finanza, produce risultati di rilievo ed è la chiave per conservare e sviluppare il vantaggio competitivo internazionale del Made in Italy, soprattutto in virtù delle dinamiche dell’attuale contesto domestico.

L’investimento della finanza nelle realtà di alta gamma risulta un punto di notevole importanza, tanto per mantenere l’italianità di numerose realtà, quanto per accrescere i benefici economici di cui una pluralità di portatori di interesse può beneficiare.

Capacità di creare e rinnovare risorse: la forza dell’alto di gamma risiede nell’appetibilità che questo segmento economico esercita verso i consumatori che hanno incrementato il proprio potere d’acquisto in concomitanza della crisi della zona Euro. Questi rappresentano interi bacini di nuovi utilizzatori per i quali i prodotti europei rappresentano il “nuovo”.

Capacità di internazionalizzare Capacità di investimento Benefici per il Sistema Paese: forte contributo

occupazionale e fiscale

ALTA GAMMA

Page 41: Made in Italy - M&A

L’alto di gamma: l’obiettivo da raggiungere

CReSV – Università Bocconi

41

# of best positions

# of second positions

# of third positions

# of fourth positions

# of fifth positions

# of sixth positions

# of seventh positions

# of eighth positions

# of ninth positions

# of tenth positions

1 Germany 8 12 Italy 3 3 13 Russia 14 China 1 3 1 1 1 15 France 1 1 26 Australia 27 Turkey 1 18 S. Korea 1 1 2 19 Japan 1 2 2

10 USA 1 111 India 1 212 Indonesia 1 113 UK 114 Brazil 115 Argentina 1

15South Africa 1

15Saudi Arabia 1

16 Canada

16 Mexico

UNCTAD/WTO Trade Performance Index 2011 - G20 Countries

Current index (Sum of 5 sub-indexes: net exports, per capita exports, share in world market, product diversification, market diversification). Ranking of international competitiveness. Number of top 10 placings in the world rankings for foreign trade competitiveness in 14 sectors.

Fonte: Fondazione Edison e International Trade Centre UNCTAD/WTO

Page 42: Made in Italy - M&A

L’alto di gamma: l’obiettivo da raggiungere

CReSV – Università Bocconi

42

A testimonianza del fatto che esiste un forte potenziale per un certi tipo di imprese italiane si noti come:

secondo l’Indice UNCTAD/WTO, prendendo come riferimento 14 grandi settori in cui si può suddividere il commercio mondiale, l’Italia figuri seconda solo alla Germania per competitività nel commercio estero;

nell’ambito dei Paesi del G-20 l’Italia è una delle sole 5 economie (assieme a Cina, Germania, Giappone e Corea del Sud) che possano vantare un surplus con l’estero per i manufatti non alimentari.

Dunque, nonostante le inefficienze del sistema Paese le imprese italiane sono capaci di competere con grande successo sui mercati internazionali.

Page 43: Made in Italy - M&A

L’economia italiana

Caratteristiche e differenze delle operazioni di M&A globali

Scenario attuale dell’M&A in Italia

Operazioni cross-border, Foreign Direct Investment e Private Equity

L’alto di gamma

Conclusioni

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Agenda

CReSV – Università Bocconi

Page 44: Made in Italy - M&A

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Rilevanti problemi derivano dalla piccola dimensione delle imprese italiane:

Rischio di diventare “preda” di imprese di maggiore dimensione; Difficoltà di accesso al credito; Incapacità di irrobustire dal punto di vista manageriale l’attività; Difficoltà di organizzazione dei ricambi generazionali; Scarsi investimenti; Scarsa innovazione; Scarsa internazionalizzazione.

Ma…

Conclusioni

CReSV – Università Bocconi

Imprese di alta gammaCrescita limitata del debito pubblico negli

ultimi anni

Avanzo primario forte Ricchezza disponibile consistente


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