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Maestra Anita - La Didattica giorno per giorno · Web viewPer entrare nella Città dei bambini, nel...

Date post: 17-Feb-2021
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NOME E COGNOME ……………………………………….. DATA …………. CLASSE ………..………... Geografia Verifica di base LE REGIONI DELL’ITALIA SETTENTRIONALE 1 Scrivi il nome di ogni Regione. 2 Completa la tabella con i nomi richiesti. Regione capoluogo altre città 3 Scrivi i nomi delle Regioni settentrionali che sono a statuto speciale.
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NOME E COGNOME ……………………………………….. DATA …………. CLASSE ………..………...

Geografia

Verifica di base

LE REGIONIDELL’ITALIA SETTENTRIONALE

1Scrivi il nome di ogni Regione.

2Completa la tabella con i nomi richiesti.

Regione

capoluogo

altre città

3 Scrivi i nomi delle Regioni settentrionali che sono a statuto speciale.

...................................................................................................................................................................................................................................................................................

Quante sono? .......................................................... Sai spiegare il motivo per il quale lo sono? .................................................................

...................................................................................................................................................................................................................................................................................

OBIETTIVI: Ricavare informazioni da un testo geostorico.

NOME E COGNOME ……………………………………….. DATA …………. CLASSE ………..………...

Geografia

Verifica di base

LE REGIONI DELL’ITALIASETTENTRIONALE

1Scrivi il nome di ogni Regione.

2Collega il nome di ogni Regione a quello del suo capoluogo.

3Segna con una X le Regioni a statuto speciale.

Valle d’Aosta

Piemonte

Liguria

Lombardia

Veneto

Trentino-Alto Adige

Friuli-Venezia Giulia

Emilia-Romagna

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Geografia

Verifica di potenziamento

IN VIAGGIO TRA LE REGIONI DELL’ITALIA SETTENTRIONALE

1Scopri a quale Regione appartiene ogni località e scrivine il nome sui puntini.

Per entrare nella Città dei bambini, nel Porto Antico di Genova, bisogna essere in compagnia di un bimbo di età compresa tra i 3 e i 14 anni. I giochi sono quasi cento: divertente il formicaio, dove, passando in un tunnel, si può scoprire tutto di questi insetti.

Si trova in ................................................................

Nell’orto botanico più antico del mondo sono coltivate migliaia di piante e alcune specie in via d’estinzione.

Si trova a Padova, nel ........................................

In questa Regione, che confina con il Piemonte, si possono ammirare molti castelli che fanno viaggiare indietro nel tempo.

Sono i famosi castelli della .......................................

Questa è la Regione dei laghi. I più grandi sono il Lago di Garda, il Lago Maggiore, il Lago di Como e il Lago d’Iseo. Ogni lago offre panorami unici, a cominciare dal Lago di Garda, che è il più esteso d’Italia.

La Regione dei laghi è la ....................................

Nel 1991 una coppia di turisti scorse nel ghiacciaio di Similaun, sulle Alpi Venoste, il corpo di un uomo: un cacciatore vissuto cinquemila anni fa!

A quella mummia fu dato il nome di Otzi.

Ora è conservata nel Museo Archeologico di Bolzano, in ...................................................................

La bandiera nazionale italiana è nata a Reggio Emilia il 7 gennaio 1797. Quel giorno i rappresentanti delle quattro città di Reggio Emilia, Modena, Bologna e Ferrara, riuniti in congresso, proclamarono il Tricolore bianco, rosso e verde bandiera della Repubblica Cispadana.

La Regione è l’.........................................................

Un castello bianco, circondato da un grande parco, si affaccia sul Mar Adriatico: è il castello di Miramare. Fu fatto costruire tra il 1856 e il 1860 dall’arciduca Massimiliano d’Asburgo per la sua amata giovane sposa Carlotta. Oggi è visitato da molti turisti.

Si trova a Trieste, nel ........................................

La Mole Antonelliana prende il nome dall’architetto Antonelli, che la progettò perché fosse una sinagoga. Poi non ebbe mai questa funzione. Oggi ospita il Museo Nazionale del Cinema, che è una meta imperdibile per gli appassionati.

È l’edificio più alto di Torino, in ..............................

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Geografia

Verifica di potenziamento

TOSCANAUN VIAGGIO NELLA VALLEDEL DIAVOLO

Colonne di vapori bianchi che si alzano dal terreno, acqua che ribolle e un panorama suggestivo che ricorda la superficie lunare. Questo è Larderello, il paese dove per la prima volta in tutto il mondo si è sfruttata l’energia geotermica per produrre elettricità.

Larderello si trova al centro della cosiddetta “Valle del Diavolo”, chiamata così proprio per la presenza dei soffioni boraciferi, che erano famosi già all’epoca di Dante Alighieri, che si ispirò proprio a questo paesaggio per descrivere l’Inferno nella Divina Commedia.

I soffioni boraciferi di Larderello sono fluidi che fuoriescono dal terreno da spaccature naturali o perforazioni artificiali le cui emissioni possono raggiungere una temperatura di 130-160 °C.

Tutta l’area è ricca di importanti fenomeni naturali: fumarole e geysers, sui quali in passato sono sorte fabbriche per l’estrazione dell’acido borico.

Da non perdere la visita al Museo della Geotermia di Larderello, testimonianza di questa esperienza unica al mondo. Fondato intorno al 1960, ripercorre la storia dell’energia geotermica in tutti i suoi aspetti: la ricerca, la perforazione, i sistemi di utilizzazione del fluido geotermico per la produzione di energia. Si può ripercorrere questa storia attraverso le attrezzature originali e plastici.

adatt. dal sito web turismo intoscana

1Collega ogni elemento alla sua spiegazione.

OBIETTIVI: Ricavare informazioni da un testo geografico.

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Geografia

Verifica di potenziamento

UMBRIA UNA FORESTA FOSSILE

Non c’è bisogno della macchina del tempo per passeggiare in una foresta di tre milioni di anni fa. Basta raggiungere Avigliano Umbro, in provincia di Terni, per lasciarsi sorprendere dalle meraviglie della Foresta Fossile di Dunarobba: 50 tronchi sopravvissuti al trascorrere dei millenni grazie a un continuo processo di seppellimento.

La scoperta sensazionale di questo sito risale a poco più di 40 anni fa quando, durante i lavori di estrazione in una cava di argilla, cominciarono a emergere una serie di tronchi fossilizzati, dritti nel terreno.

Una volta riportata alla luce, questa antica foresta ha lasciato di stucco visitatori e studiosi, non soltanto per la sua unicità ma anche e soprattutto perché nonostante il trascorrere del tempo, il legno dei fusti ha mantenuto pressoché inalterata la propria composizione originaria. Le sofisticate analisi effettuate hanno permesso di risalire alla specie di appartenenza delle piante, una particolare forma di sequoia ormai estinta, e conseguentemente alle caratteristiche del suolo e del territorio in cui si ergeva la foresta.

Grazie a questi tronchi, dunque, è stato possibile scoprire che in questa zona dell’Umbria, tre milioni di anni fa, si estendeva un enorme lago circondato da un territorio paludoso, e il clima era molto più caldo. Proprio grazie alla presenza della palude e alle caratteristiche del terreno, che ha gradualmente sepolto la foresta, oggi è possibile osservare questo spettacolo della natura. Possiamo inoltre avere un’idea di come si presentava questa parte del nostro Paese in un’epoca molto remota, quando tra questi alberi si aggiravano mammuth e altre specie di animali preistorici.

adatt. da E. Autilio, sito web turismo

1Segna con una X il completamento corretto.

•Ad Avigliano Umbro è possibile ammirare una foresta…

di alberi ancora vivi formati solo da tronchi.

di 50 tronchi fossili di tre milioni di anni fa.

•La scoperta è avvenuta circa 40 anni fa…

durante l’estrazione dell’argilla in una cava.

durante uno scavo archeologico.

•Le analisi effettuate dagli esperti hanno rivelato che i tronchi…

sono di una forma di sequoia, una specie ormai estinta.

sono di una forma di sequoia, una specie che si trova in altre parti del mondo.

•Si è scoperto che in questa zona dell’Umbria…

il clima era glaciale e il terreno roccioso.

c’era un grande lago e il clima era molto più caldo.

OBIETTIVI: Ricavare informazioni da un testo geo-storico.

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Geografia

Verifica di potenziamento

MARCHEIDENTIKIT

1Scrivi un titolo per ogni capoverso dell’identikit.

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Le Marche non hanno pianura, il territorio è in gran parte collinare, per il resto montagnoso. Capita spesso, se ci si trova in luoghi aperti, in posizione un po’ rialzata, di osservare un panorama suggestivo: si vedono due, tre, quattro serie di colline e in lontananza il mare.

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Si dice che è impossibile nelle Marche trovare una piazza brutta. È verissimo: in questa Regione vi sono decine di città e cittadine con un centro “magico”. Le piazze di Pesaro, Fano, Fermo, Cagli, Fabriano, Ascoli Piceno, Sant’Elpidio a Mare, Offida, Fossombrone, Urbino, Ancona, Jesi, Senigallia, Macerata, San Severino Marche, Matelica, Cingoli, Tolentino, Recanati, San Ginesio, Visso, sono veri salotti, capolavori architettonici cresciuti armoniosamente nel corso dei secoli.

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Sino a poche decine di anni fa le Marche erano una Regione prevalentemente dedita all’agricoltura, da cui molti emigravano all’estero o in altre parti d’Italia in cerca di lavoro. In seguito è sorta una miriade di piccolissime, piccole e medie imprese, spesso nate da antiche attività artigiane. Vi sono industrie della lavorazione delle pelli, dell’abbigliamento e del ricamo, della carta, delle calzature, del legno, degli strumenti musicali, dei giocattoli, della ceramica.

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L’allevamento è piuttosto limitato, invece la pesca è molto sviluppata. A San Benedetto del Tronto c’è uno dei mercati del pesce più grandi d’Europa. Il pesce viene lavorato e surgelato anche negli stabilimenti locali.

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Le comunicazioni sono facili e rapide solo nella fascia costiera: qui infatti passano la strada statale principale, l’autostrada e la ferrovia. Nell’interno, invece, le linee ferroviarie sono insufficienti e le strade sono spesso strette e tortuose. Anche il traffico marittimo è limitato.

OBIETTIVI: Ricavare informazioni da un testo geografico.

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Geografia

Verifica di potenziamento

LAZIOL’ISOLETTA DELLA SALUTE

Racconta la leggenda che gli antichi Romani, durante un’epidemia di peste, mandarono una delegazione al santuario greco di Esculapio, il dio che guariva dai malanni fisici. I sacerdoti di quel tempio spiegarono ai visitatori romani che anche nella loro città c’era un luogo magico dove esercitare la medicina e sconfiggere le malattie. Come riconoscerlo? Aveva una forma di nave.

La delegazione tornò, approdò al porto di Ostia e da Ostia continuò il viaggio sul fiume fin quando si imbatté nell’isola che avevano di fronte. Allora uscì fuori un serpente, simbolo di Esculapio e dell’arte medica (lo puoi vedere anche nelle insegne delle farmacie): il luogo cercato era lì. Da quei giorni, da millenni, dunque, sull’isola Tiberina si curano i malati.

Dal Pozzo, Morbiducci, Guida di Roma per ragazzi, Liguori

1Segna con una X il completamento corretto di ogni frase.

•Una delegazione di antichi Romani fu inviata in Grecia perché…

a Roma c’era stata un’epidemia di peste.

volevano che Esculapio andasse a Roma.

•Esculapio era…

un dio romano che guariva la peste.

un dio che guariva i malanni fisici.

•I sacerdoti greci spiegarono che a Roma…

c’era un luogo a forma di nave dove guarire i malati.

i malati si guarivano sulle navi.

•La delegazione tornò a Roma e la nave…

si fermò a Ostia.

proseguì sul fiume.

•La nave si imbatté…

in un’altra nave e il dio Esculapio.

in un’isola e un serpente.

•Il serpente che si trova anche nelle insegne delle farmacie…

è il simbolo dell’arte medica.

è il simbolo delle medicine.

•Da quel giorno i malati si curano…

in una nave sul Tevere.

sull’isola Tiberina.

OBIETTIVI: Comprendere un testo che descrive la leggenda legata a un luogo. S

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Geografia

Verifica di potenziamento

ABRUZZOIL PARCO NAZIONALE

Il Parco si estende principalmente in Abruzzo, ma sconfina anche nel Lazio e nel Molise.

Quando si pensa a un parco viene in mente un ambiente selvaggio e privo di insediamenti, ma per il Parco d’Abruzzo non è così, in quanto sono compresi nel territorio protetto molti paesi, tra i quali ricordiamo Opi, Pescasseroli, Civitella Alfedena e altri centri della valle del Sangro, il fiume che attraversa il Parco.

Uno dei punti di osservazione del Parco è la cosiddetta camosciara, dove non è raro poter osservare l’affascinante spettacolo dei camosci che saltellano sui dirupi più impervi.

Il lupo appenninico, per anni perseguitato perché considerato il maggior colpevole della distruzione delle greggi, oggi è protetto e vive tra le foreste della zona, anche se è ben difficile riuscire a vederlo.

Il posto d’onore tra gli animali spetta però all’orso bruno marsicano, considerato una razza autoctona, che oggi sopravvive in piccoli gruppi sparsi tra i boschi del Parco.

Anche l’aquila reale e il falco pellegrino sono tra gli animali protetti che ancora vivono tra le montagne della zona.

adatt. da Nuovo atlante elementare, De Agostini

1Segna con una X l’informazione corretta fra le coppie.

Il Parco interessa soltanto vasti territori abruzzesi.

Il Parco si estende principalmente in Abruzzo, ma anche nel Lazio e nel Molise.

In tutto il Parco c’è un ambiente selvaggio e privo di insediamenti.

Nel territorio protetto ci sono anche molti paesi.

Dalla camosciara si possono scorgere camosci che saltellano sui dirupi.

La camosciara è il recinto che racchiude i camosci.

Il lupo appenninico è protetto, ma è difficile poterlo vedere.

Il lupo appenninico è allevato perché divora le greggi.

L’orso bruno marsicano si è definitivamente estinto.

L’orso bruno marsicano sopravvive in piccoli gruppi sparsi tra i boschi del Parco.

L’aquila reale e il falco pellegrino sono tra gli animali protetti.

L’aquila reale e il falco pellegrino sono tra gli animali preferiti dai cacciatori.

OBIETTIVI: Ricavare informazioni da un testo geografico.

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Geografia

Verifica di potenziamento

MOLISELE CAMPANE DI AGNONE

Agnone, un Comune in provincia di Isernia, è famosa nel mondo per la produzione di campane. Da oltre mille anni i suoi maestri campanari tramandano di generazione in generazione l’arte della fusione delle campane.

Ma come nasce una campana di Agnone? Che cosa c’è, nella sua lavorazione, che la rende unica e inimitabile? Il ciclo di lavorazione dura dai trenta ai novanta giorni e anche di più.

Si comincia con la creazione di una struttura in mattoni che corrisponde esattamente all’interno della campana. Sulla struttura si sovrappongono strati di argilla, sui quali vengono poi applicati, in cera, i fregi, le iscrizioni, gli stemmi e le figure decorative.

Si prepara quindi il mantello della campana sovrapponendo altri strati di argilla lasciandoli essiccare uno a uno.

Poi si passa alla colatura del bronzo, al raffreddamento e alla lucidatura.

C’è poi il completamento con il battaglio e il collaudo del suono.

Quelli scanditi dalle campane di Agnone sono rintocchi famosi, che si sentono in ogni parte del Pianeta. È proprio alla Fonderia di Agnone che da ogni continente si rivolgono quando serve una campana straordinaria per sottolineare un evento importante: è successo per il centenario del Santuario di Lourdes, nel 1958; per il primo centenario dell’Unità d’Italia, nel 1961; per le Celebrazioni Colombiane del 1992; per la “campana dell’amicizia” realizzata nel 1994 per il Museo di Pechino; per quella donata dal Santo Padre all’Onu e per quella fusa in occasione dell’ultimo Giubileo.

1Metti in ordine, numerandole, le fasi della lavorazione di unacampana.

Il collaudo.

La creazione di una struttura in mattoni per l’interno della campana.

Il completamento con il battaglio.

La preparazione del mantello della campana con altra argilla.

La lucidatura.

Il raffreddamento.

La colatura del bronzo.

L’applicazione in cera di figure decorative.

La sovrapposizione di strati di argilla.

OBIETTIVI: Ricavare informazioni da un testo geostorico.


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