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«Maestro, che dobbiamo fare?» (Lc 3,12) - santovolto.com · ripetuta insistentemente tre volte....

Date post: 17-Feb-2019
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Daniela Canardi « « M M a a e e s s t t r r o o , , c c h h e e d d o o b b b b i i a a m m o o f f a a r r e e ? ? » » ( ( L L c c 3 3 , , 1 1 2 2 ) ) A Av v v v e e n n t t o o 2 2 0 0 1 1 2 2 - - a a n n n n o o C C
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Page 1: «Maestro, che dobbiamo fare?» (Lc 3,12) - santovolto.com · ripetuta insistentemente tre volte. E’ scritto: “che cosa ... cosa dobbiamo fare?” e di nuovo: “e noi che cosa

Daniela Canardi

««MMaaeessttrroo,, cchhee ddoobbbbiiaammoo ffaarree??»» ((LLcc 33,,1122))

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C’è una domanda, riportata dal Vangelo della 3° domenica, che è ripetuta insistentemente tre volte. E’ scritto: “che cosa dobbiamo fare?” e ancora: “che cosa dobbiamo fare?” e di nuovo: “e noi che cosa dobbiamo fare?”

Questa domanda non è soltanto quella rivolta a Giovanni dalle folle e a Gesù dai pubblicani e dai soldati: può essere anche la domanda di ciascuno che viva con intensità questo tempo di Avvento.

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il progetto

Una corona di Avvento realizzata con rami intrecciati è sorretta da un tronco robusto e diritto alla cui sommità è stato scavato un incavo sufficiente a sostenerla. Alla base un tappeto di muschio ed eventualmente alcuni sassi ed i ceri che accompagnano il cammino delle quattro settimane.

Le composizioni fotografate sono state realizzate in due chiese diverse durante i laboratori in preparazione dell’Avvento. Le chiese sono di epoche e di stili differenti, e questo ha aiutato i partecipanti a verificare quali attenzioni è necessario porre in atto in relazione all’ambiente in cui si realizza la composizione.

Trattandosi di laboratori, le composizioni non sono collocate in posizione definitiva. In entrambe le situazioni si è mantenuto il medesimo progetto, variando i materiali.

La prima settimana vede una fioritura tutta in verde: un grande cespuglio realizzato con rami di magnolia e di dracaena alla base del tronco e in alto un piccolo bouquet di sancarlini “country” dalle piccole corolle verdi, ruscus e moluccella; sulla corona dell’avvento sale un tralcio di edera variegata. La seconda proposta mantiene i sancarlini verdi ma li accosta all’asparagus, mentre dalla ghirlanda scendono alcuni steli di amaranta.

La seconda settimana mantiene il cespuglio di base con poche varianti (foglie di anthurium al posto dei rami di magnolia) per lasciare spazio ai lisianthus viola/bianchi e ai semprevivi. Stessi fiori per il piccolo richiamo appoggiato sul tronco. La proposta del secondo laboratorio utilizza dendrobium viola screziati di bianco e foglie di felce per una composizione in cascata. Alla base, steli di veronica viola e semprevivi tra il verde del cespuglio, anche in questo caso ridotto di dimensioni e alleggerito.

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«Dio ricondurrà Israele con gioia

alla luce della sua gloria,

con la misericordia e la giustizia

che vengono da lui.» (Bar 5, 9)

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La terza settimana la corona di avvento si arricchisce di un altro elemento che ne rafforza il significato simbolico: una sfera di giunchi.

La corona, attributo della santità, come suggeriscono le aureole intorno al capo dei santi, ricalca la figura geometrica del cerchio che per definizione non ha né inizio né fine. Per questo nell’iconografia cristiana è simbolo di eternità. Nel cerchio tutti i raggi convergono al centro, che rappresenta così il punto dal quale tutto ha origine. La sfera ha il medesimo significato simbolico: è la figura simmetrica per eccellenza, immagine della perfezione.

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La sfera è resa giocosa da mazzetti di garofani rosa in un caso, e da fiori di celosia nell’altra proposta. Sia i garofani sia le celosie sono presenti alla base del tronco, in un bouquet realizzato con lilium e alstroemerie dello stesso colore. E’ la settimana in cui la liturgia invita a comunicare la gioia, ed il colore dei paramenti, ripreso dai fiori, è appunto il rosa.

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«Beata colei che ha creduto » (Lc 1, 45)

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Nella quarta domenica risuona il saluto che Elisabetta rivolse a Maria: “Benedetta tu fra le donne, e benedetto il frutto del tuo grembo!”. Quest’anno, in cui la quarta domenica precede immediatamente il Natale, non sembra fuori luogo accompagnare con fiori bianchi le letture. La composizione, solo una in cima al tronco, è realizzata con garofani e lisianthus e potrà essere arricchita per il Natale come nella seguente realizzazione.

Le composizioni sono state realizzate in collaborazione con le sig.re Francesca Trainito e Marlene Welmans.

Daniela Canardi


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