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Manifesto Stroke Alliance for Europe · morte in Europa, preceduto da ... controlli della...

Date post: 18-Feb-2019
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Manifesto Stroke Alliance for Europe Per un mondo con meno ictus dove le persone colpite da ictus ottengano l’assistenza necessaria. The Stroke Alliance for Europe retains independent control over all content Kindly supported by
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Manifesto Stroke Alliance for Europe Per un mondo con meno ictus dove le persone colpite da ictus ottengano l’assistenza necessaria.

The Stroke Alliance for Europe retains independent control over all content

Kindly supported by

Riepilogo

Il nostro impegno è in favore di tutti i pazienti colpitida ictus in Europa che hanno diritto ad accedere acure costanti. Gli obiettivi da raggiungere entro il2015 sono prevenzione e identificazione dei rischi,risposta alle emergenze, unità organizzate pergestire l’ictus nella fase acuta, adeguati programmidi riabilitazione e misure di prevenzione secondarie.

L’ictus è un’apoplessia cerebrale.Si distinguono due tipi di ictus:

● Ictus ischemico – il tipo più comune diictus causato da un coagulo ematico nelcervello.

● Ictus emorragico – causato daun’emorragia nel cervello.

Un attacco ischemico transitorio (TransientIschaemic Attack, TIA), noto anche come‘mini-ictus’, consiste in un’interruzione dibreve durata del flusso di sangue al cervello.I sintomi di un TIA sono molto simili a un ictusvero e proprio, ma durano meno di 24 ore.

Sintomi di un ictus

I sintomi immediati di un ictus sonoimprovviso intorpidimento degli arti;debolezza o paralisi; improvvisa difficoltà nelparlare o nel capire; vertigini; confusione;instabilità; intensa cefalea; offuscamento operdita della vista e perdita di coscienza.

I sopravvissuti a ictus possono accusare nellungo termine uno dei seguenti sintomi inqualsiasi combinazione: debolezza o paralisiin una parte del corpo, difficoltà nel parlare,difficoltà nella percezione e nella cognizione,affaticamento, alterazioni emotive ecambiamenti di umore.

Incidenza di ictus in Europa

Con una stima annuale di 650.000 decessiper ictus, l’ictus è la terza causa principale dimorte in Europa, preceduto da insufficienzacardiaca e cancro, e la causa più comune diinvalidità nelle persone adulte.

Indice

Introduzione 02Adam Fontain 03Prevenzione 04L’ictus è un’emergenza medica 06Organizzazione 07Manuela Messmer-Wullen 07In ospedale 08Willi Daniels 09Dall’ospedale alla comunità 10Priorità in ambito di ricerca e sviluppo 12Conclusioni 13

02 I Manifesto Stroke Alliance for Europe

Introduzione

L’ictus è la terza causa principale di morte inEuropa e la causa principale di invalidità grave.

Moltissime persone sannocosa sia un infarto, maconoscono meno il termineictus che è, però, altrettantoimportante e grave quantol’infarto.

● Solo un terzo delle personecolpite da ictus ha probabilitàdi ripresa entro un mese.

● Un terzo potrebbe rimanere instato di invalidità e necessitaredi cure riabilitative.

● Un terzo morirà entro un anno.

L’ictus uccide 650.000persone all’anno in Europa eimpone un notevole oneresulla società e sui budget perle spese sanitarie, con il 3-4%dei costi sanitari totali nei paesidell’Europa occidentale.

Nei paesi dell’Europaorientale e centrale siregistrano percentuali di ictussuperiori, e con previsioni inaumento tra gli anziani,l’incidenza in tutti i paesieuropei è destinata adaumentare, con uncorrispondente impatto suibudget sanitari.

Con maggiori investimenti inmodifiche organizzative i costisanitari in Europa potrebberoessere notevolmente ridotti:

● Occorre aumentare ilnumero di unitàspecializzate anti-ictus alpari delle unità coronariche.

È stato dimostrato chel’intervento tempestivo e curespecializzate erogate allevittime di ictus acuto non solopossono salvare vite umane,ma determinano ancheriduzioni sostanziali e duraturenell’invalidità di lungo termine.Inoltre, l’onere per chi assistele persone colpite da ictuspuò essere ridotto al minimoquando si confronta un’unitàdi cura anti-ictus con il tipo diassistenza offerta nei reparti dimedicina generale.

Per ogni dieci persone chemuoiono di ictus, quattro sisarebbero potute salvare sefossero state sottoposte a uncontrollo della pressione.

● La buona notizia è che ditutte le malattieneurologiche, l’ictus è quellache può maggiormenteessere prevenuta.

Infatti, le ricerche dimostranoche due terzi dei mediciritengono che, nella maggiorparte dei casi, il primo ictuspossa essere evitato. Si puòevitare il rischio di esserecolpiti da ictussottoponendosi a regolaricontrolli della pressione,assumendo un trattamentoappropriato per l’ipertensionee attuando determinatemodifiche nello stile di vita.

L’ictus è la causa piùcomune di invalidità fisicanegli adulti in Europa.

Manifesto Stroke Alliance for Europe I 03

IntroduzioneSecondo la visionedell’alleanza anti-ictus inEuropa (Stroke Alliance forEurope, SAFE), è necessariooperare in modo mirato alloscopo di ridurresensibilmente il numero diictus in Europa e creare lecondizioni affinché tutticoloro che ne vengonocolpiti ricevano l’aiuto el’assistenza necessari.

SAFE si impegna, quindi, inattività quali organizzazione dicampagne di sensibilizzazione,formazione e sviluppo dellaricerca, che contribuisconoall’avanzamento dellaprevenzione dell’ictus e almiglioramento della qualitàdella vita di chi sopravviveall’ictus, delle loro famiglie edegli operatori sanitari.

L’obiettivo generale diSAFE è ridurre il numerodegli effetti dell’ictus inEuropa e attenuarne leconseguenze.

Questo manifesto formulai messaggi principali cheStroke Alliance for Europeritiene che il ParlamentoEuropeo dovrebbesostenere.

SAFE si rivolge a tutti icittadini europei affinchésostengano il nostrooperato.

Adam Fontain (17)

Adam era un normalebambino attivo quando fucolpito da ictus per la primavolta all’età di 7 anni. Un annodopo ne ha subito unsecondo che lo ha lasciatoincapace di camminare e diusare il braccio sinistro. Dopo3 mesi di fisioterapia e diterapia occupazionale Adamè potuto ritornare a casa suuna sedia a rotelle.

Grazie alla determinazione eall’assistenza di amici, familiarie della scuola è riuscito acamminare di nuovo. Adamora conduce una vita quantopiù normale possibile, sebbeneabbia ancora qualchedifficoltà con la deambulazionee non riesca a sollevare ilbraccio sinistro. Nel 2002 si èiscritto a un club sportivo perdisabili e ha iniziato a praticareil tiro con il fucile e il tennis datavolo.

Adam ha vinto il titolo juniornel tiro, contro tiratori nondisabili. Si addestra con ilteam di tiro delle paraolimpiadiinglesi, che spera di portarloalla vittoria nelle paraolimpiadidel 2012. Nell’ultimo annoAdam ha studiato all’università,un impegno che ha assorbitomolto del suo tempo. Praticaancora i suoi sport preferiti, iltennis da tavolo e il tiro con ilfucile. Nel 2006 è arrivatosecondo all’England DisabledNationals e a settembre 2007gli è stato chiesto di unirsi alteam di tiro inglese, motivoper cui si allena e si impegnaintensamente. Nel dicembre2007 Adam è andato nelLussemburgo per la suaprima gara di tiro internazionale,e non ha tradito le aspettativecentrando 592 tiri su 600 e590 su 600. Adam ha anchepartecipato al British NationalShooting Championshipvincendo due medaglie d’oroe una d’argento. Nel 2008Adam si recherà in Germaniacon il team di tiro inglese perla sua seconda gara di tirointernazionale.

04 I Manifesto Stroke Alliance for Europe

Prevenzione

Ogni regione dovrebbe avere dei programmi scrittiche garantiscano un’assistenza costante, ogniospedale che cura pazienti colpiti da ictusdovrebbe avere protocolli clinici basati su datioggettivi e ogni nazione dovrebbe avere linee guidanazionali basate sui fatti

Prevenzione

Di tutte le malattie associateal cervello, l’ictus è quella chepuò maggiormente essereprevenuta. Tuttavia, moltepersone ne sottovalutano lagravità. 600 milioni di personein tutto il mondo soffrono diipertensione, che aumenta diquattro volte il rischio di ictuspoiché sottopone a stress ivasi sanguigni attraverso iquali il sangue circola nelcorpo. I vasi sanguignipossono rompersi incorrispondenza di un puntodebole.

Il controllo della pressione,quindi - insieme a un regimealimentare, uno stile di vitamigliori e una terapiacollaudata - è uno dei modi piùefficaci per prevenire l’ictus.

È vitale che ai cittadinieuropei sia offerta unamaggiore possibilità diaccedere a informazioni einiziative che consentano loro di prendere decisioni informate su stili di vita salutari che possono ridurreil rischio di ictus.

Manifesto Stroke Alliance for Europe I 05

Prevenzione

Il nostro appello ● Chiediamo al Parlamento

Europeo e a tutti i governieuropei di fare in modo chein tutte le comunità lepersone siano informateriguardo all’ictus e ai fattoridi rischio ad esso associati,attraverso campagne disensibilizzazione e facileaccesso alle informazionisulla malattia.

● Chiediamo controlliregolari della pressione pertutti i cittadini eun’assistenza adeguatavolta a ridurre il rischio diipertensione, mantenendola pressione a un livellonormale.

● Chiediamo l’applicazioneobbligatoria di etichettechiare e coerenti suiprodotti alimentari, perconsentire alle persone disapere cosa esse stesse ele loro famiglie mangiano.

● Chiediamo l’applicazioneobbligatoria di etichettechiare e coerenti sullebevande alcoliche, inrelazione al numero di unitàin esse contenuto e aidanni dell’abuso di alcol.

● Chiediamo restrizioni sullapubblicità relativa a “junkfood”, soprattutto quando èrivolta ai bambini.

● Chiediamo il divietoassoluto di fumare in tutti iluoghi pubblici.

● Chiediamo a tutte leistituzioni europee diincoraggiare e consentirel’esercizio fisico per tutti i cittadini.

Chiediamo a tutti i governidi aumentare ifinanziamenti mirati allaricerca sull’ictus.

06 I Manifesto Stroke Alliance for Europe

L’ictus è un’emergenza medica

Troppo spesso i sintomi dell’ictus e del TIA nonvengono riconosciuti e la diagnosi e il trattamentosubiscono un ritardo. Questo oltre a compromettere laripresa è, in molti casi, una questione di vita o di morte.

È ora appurato che unarisposta più urgente siaall’ictus che al TIA consentedi salvare vite e di ridurrel’invalidità di lungo termine.

L’evidenza per il trattamentodel TIA si è sviluppatanotevolmente nel corso degliultimi anni: è stato orariconosciuto che il periodo incui esiste un rischio notevole diessere colpiti da ictus è moltopiù breve, il che significa che larisposta deve essere rapida.

Tuttavia, non è possibileerogare una risposta diemergenza se coloro che sonoa contatto con il pubblico nonsono in grado di riconoscere isintomi di un ictus o di un TIA ecapire l’importanza di trattarel’ictus quanto più rapidamentepossibile.

Le conoscenza e la sensibilitànei confronti dell’ictus sonoinsoddisfacenti sia tra ilpubblico generale che tra iprofessionisti socio-sanitari.

È necessario anche chesiano attuate procedure pergarantire che i pazienti consospetto di ictus sianoimmediatamente trasferiti inambulanza presso unitàspecializzate anti-ictus dovepossono essere sottoposti auna valutazione clinicaimmediata, indaginidiagnostiche e farmacifibrinolitici nell’arco di 24 ore

Il nostro appello ● Chiediamo ai governi di

finanziare campagnepubbliche disensibilizzazione per far sìche tutti conoscano isegnali premonitoridell’ictus e sappiano chedevono usare i servizi diemergenza erogati pressocentri di diagnosi etrattamento efficienti.

● Chiediamo al ParlamentoEuropeo di impartire direttiveai governi atte a garantireche non passino più di tre

ore prima di una scansionecerebrale e che iltrattamento abbia inizio entrotre ore per ridurre la mortalitàe migliorare i risultati.

● Chiediamo al ParlamentoEuropeo e ai governinazionali di fissare un targetaffinché un caso sospetto diTIA sia esaminato presso uncentro specializzato entrosette giorni e che i pazienticolpiti da più di un TIAnell’arco di una settimanasiano immediatamentevisitati in ospedale.

Manifesto Stroke Alliance for Europe I 07

Organizzazione

Ipertensione, fumo, livelli eccessivi di alcol, uso distupefacenti, livelli elevati di colesterolo emancanza di attività fisica sono tutti fattori cheaumentano il rischio di ictus.

Il nostro appello ● Chiediamo a tutti i governi

europei di occuparsi delleesigenze sociali, emotive epratiche di coloro cheassistono i sopravvissutiall’ictus, affinché siagarantita un’organizzazionesufficiente a supportarli.

Manuela Messmer-Wullen

Avevo un bellissimo lavoro chemi piaceva molto. Ero inviaggio all’estero e una mattinaalzandomi dal letto sonocaduta sul pavimento. Hocercato di alzarmi ma sonocaduta di nuovo. Ho dovutotrascinarmi sullo stomaco perarrivare in bagno e quando hovisto che il mio viso eratotalmente danneggiato sullato sinistro, ho capito che erasuccesso qualcosa al miocervello. Arrabbiata e in predaal panico ho cercato diraggiungere il telefono. Mauna volta lì non sono riuscita aleggere i numeri da comporre.Nel panico più totale, ho fattodi tutto perché qualcunorispondesse e sono stataabbastanza fortunata dariuscirci. Sono riuscita achiedere aiuto ma dopo hoperso conoscenza. Sonorimasta in terapia intensiva peroltre sei settimane e per più disei mesi in riabilitazione senzatornare a casa.

I miei familiari mi facevanovisita durante il fine settimana

e nel tempo libero. Non sareiarrivata al punto in cui sono seloro non mi fossero stati vicini.È stato davvero difficilediventare la persona che sonooggi, ma non sono la stessadi prima. È un grossoproblema, ma sono contentadi essere capace dimuovermi, pensare, reagire eusare il telefono. Dopo 18mesi sono ritornata al lavoro emi sono resa conto che nonfunzionavo. Quando squillava iltelefono non ricordavo ilmotivo per cui la persona michiamava, il suo nome, cosadovessi fare e quale fosse ilmio lavoro. È stato moltodifficile. Le cose sonoveramente cambiate, il denaronon è niente se non puoimuoverti, non ti puoi godere lavita, non puoi andare a trovaregli amici o praticare uno sport.La mia famiglia, il miocompagno e i miei figlipensano che io stia bene ora,in forma e in grado di badare ame stessa. Naturalmente, nonriescono a capire che ilcervello è cambiato.

08 I Manifesto Stroke Alliance for Europe

In ospedale

L’organico dei centri specializzati anti-ictus deveessere aumentato. È stato dimostrato chel’intervento tempestivo e cure specializzate erogatealle vittime di ictus acuto non solo possono salvarevite umane, ma determinano anche riduzionisostanziali e durature nell’invalidità di lungo termine.

Esiste una grande quantità diprove che le unità anti-ictusriducono i casi di decesso eaumentano il numero dipersone indipendenti e nonistituzionalizzate.

Una volta in ospedale, èfondamentale l’accessorapido a strumenti diagnosticiquali una scansionecerebrale, nonché lasomministrazione di farmacifibrinolitici nei casi che larichiedano.

È importante che i pazienticolpiti da ictus siano ricoveratiin una unità anti-ictus il primogiorno e sottoposti a curespecialistiche di alta qualità.

Le unità anti-ictus devonogarantire il monitoraggiofisiologico e neurologicocontinuo e il trattamentorapido dell’ictus e dellecomplicazioni ad esso

associate, la riabilitazioneprecoce e cure palliative.

Purtroppo, la qualità e lerisorse delle unità anti-ictusvariano e queste carenzecompromettono i risultati chele persone colpite da ictuspossono ottenere in seguitoall’evento.

Il nostro appello ● Chiediamo a tutti i governi

europei di perseguirel’implementazione di unitàspecializzate anti-ictus nellequali sia possibile erogareassistenza e riabilitazione diottima qualità in conformitàcon gli standard di efficaciabasati su dati oggettivi.

● Organizzeremo campagneper unità anti-ictus in tuttal’Europa.

● Informazione e formazionecostanti dei familiari dei

pazienti e di coloro che liassistono.

● Se non è disponibile unradiologo internamente,occorre rendere disponibiletecnologia di telemedicinaper garantire la consulenzaonline in tempo reale permigliorare l’assistenza anti-ictus dedicata.

● Sebbene l’ictus sia copertodai servizi per gli anziani inmolte strutture medicheeuropee, è vitale che sianosoddisfatte le particolariesigenze di servizi delledecine di migliaia di personesotto i 55 anni colpite daictus. È fondamentale che inogni paese siano attuatimeccanismi atti a garantireche l’ictus sia riconosciuto etrattato come condizioneche colpisce chiunque aprescindere dall’età.

Manifesto Stroke Alliance for Europe I 09

In ospedale

Il caso di Willi Daniels

Il mio primo ictus si èverificato mentre gonfiavo unpalloncino nella notte di SanSilvestro del 1997. Hopensato: “Ok, deve essermisuccesso qualcosa alcervello”.

Poiché avevo perso del tuttola capacità di parlare, nonsono riuscito a informarenessuno della miacondizione. Né i miei familiariné io stesso immaginavamoche avessi avuto un ictus.

È stato informato il servizio diemergenza, ma neanche lorosono stati in grado di valutarecorrettamente i sintomi (breveperdita di coscienza, perditadel linguaggio, incapacità distare in posizione eretta). Ildottore ci ha detto che prestosarebbe tornato tuttonormale.

Quando dopo mezz’ora nonsi vedeva alcun segno diripresa, è stato chiamato dinuovo il servizio diemergenza. Questa volta, è

● Chiediamo a tutti i governi europei di garantire che siano fissati dei target per il ricoverodiretto di persone colpite da ictus in una unità o servizio anti-ictus specializzato efficace dovepossano ricevere un trattamento costante.

stato consigliato di andare inospedale. Non è statamandata alcuna ambulanza,quindi sono stato portato inauto presso il reparto dipronto soccorso del vicinoospedale. All’inizio si sonorifiutati di ricoverarmi perchénon ero stato trasportato inposizione orizzontale. Dopoaccese discussioni tra i mieifamiliari e il personaleospedaliero sono statofinalmente ricoverato. Sonorimasto in un letto del prontosoccorso in attesa chearrivasse il dottore. Durante ilbreve esame che è seguito,ho avuto l’impressione che ildottore avesse un’ideapreconcetta del mio stato(perché era la notte diCapodanno). Mi è statoofferto un letto per riposaredurante la notte e un infusoper riprendermi piùvelocemente. Ho impiegatoquasi tre giorni (senza poterparlare) per spiegare alpersonale che mi era

successo qualcosa alcervello e che dovevano farmiuna TAC.

Il giorno dopo (il giorno in cuiera stato originariamenteprevisto che lasciassil’ospedale) sono statoinformato che avevo avuto unictus all’emisfero sinistro eche dovevo stare inospedale. Ho obiettato,scuotendo la testa.

Sono sicuro che se avessiprestato attenzione all’ictusquando ero sano avreirisparmiato a me stesso e allamia famiglia molti problemi epreoccupazioni. Se siconoscono i fattori di rischio ei sintomi dell’ictus, è molto piùfacile per le vittime di ictus eper chi sta loro intornoinformare il servizio medico diemergenza in modo piùdettagliato e qualificato eottenere una terapia rapidaed efficiente.

10 I Manifesto Stroke Alliance for Europe

Dall’ospedale alla comunità

Per i sopravvissuti a ictus è fondamentale passaredirettamente dalle cure ospedaliere all’assistenzasocio-sanitaria e ai servizi offerti dalle organizzazionidi volontariato.

Quando i servizi socio-sanitaricollaborano per agevolare unsereno ritorno a casa, è piùfacile per i pazienti riprendersirapidamente, la pressione suipazienti e i loro familiari siriduce e si evitano superfluinuovi ricoveri in ospedale. Lepersone devono sentirsirassicurate e quandolasciano l’ospedale devonosapere chi si occuperà di loroper quanto riguarda ilproseguimento delle cure,l’assistenza e la riabilitazionee come accedere ainformazioni e consigli.

I sopravvissuti all’ictus hannobisogno di accedere a unservizio di riabilitazionecompleto gestito da un teammultidisciplinare checomprenda fisioterapisti,terapisti occupazionali,logopedisti e psicologi.

L’ictus è una condizione chepuò migliorare nel corso didiversi anni, quindi le persone

necessitano sia dellariabilitazione che consentaloro di migliorare e diriprendersi, sia di supportoche le aiuti a gestire i fattoriinvalidanti causati dall’ictus,che possono continuare nellungo termine.

L’impatto dell’ictus variamoltissimo, quindi il supportonel lungo termine deveessere personalizzato in basealle esigenze dell’individuo.

Il nostro appello

Dall’ospedale allacomunità

● Chiediamo a tutti i governieuropei di garantire lavalutazione e la rivalutazioneregolari dell’assistenza e deiservizi forniti nella comunità,senza tralasciare i casi dicoloro che vengono assistitia domicilio. L’assistenzacontinua di lungo termine èvitale.

● Chiediamo a tutti i governieuropei di migliorare ladisponibilità dellariabilitazione di breve e dilungo termine perconsentire ai sopravvissutia ictus di accedere aun’assistenza determinanteai fini della qualità della vita.

● Chiediamo a tutti i governieuropei di aumentarel’accesso a logopedisti,terapisti occupazionali,psicologi e servizi disupporto per la famiglia e ladisfasia, tutti elementi cheaiutano a recuperare laqualità della vita deisopravvissuti a ictus.

● Chiediamo a tutti i governieuropei di fare in modo chei sopravvissuti a ictus, i lorofamiliari e le persone che liassistono abbiano lapossibilità di esserecoinvolti nelle decisioniriguardo alla loro assistenzae riabilitazione future.

Manifesto Stroke Alliance for Europe I 11

Dall’ospedale alla comunità● Chiediamo a tutti i governi

europei di garantire ilmiglioramento dellatransizione dall’ospedaleall’assistenza a domicilio,con informazioni complete,assistenza durante ladimissione dall’ospedale,formazione e supporto agliaddetti all’assistenza adomicilio e un’assistenzaadeguata per l’adattamentodel paziente alla nuovacondizione.

Risorse

● Chiediamo a tutti i governieuropei di garantire chevengano allocate le risorseappropriate per laformazione, lo sviluppo el’assunzione di specialistinell’assistenza aisopravvissuti a ictus, inmodo tale che sia possibileattuare le raccomandazionidi cui sopra.

● Chiediamo a tutti i governieuropei di supportare lacrescita e lo sviluppo diorganizzazioni di auto-aiuto eappoggio in relazione all’ictusall’interno di ogni paese.

● Chiediamo al ParlamentoEuropeo di supportare lacrescita e lo sviluppo diStroke Alliance for Europenell’ambito dell’iniziativa atta

a promuovere laconsapevolezza, aprevenire gli ictus e acombatterne gli effetti.

● Chiediamo a tutti i governieuropei di garantire unadeguato sostegnofinanziario per le famiglie e

gli individui devastatidall’ictus e a fornireassistenza per il ritorno aun’occupazione dignitosa,se del caso.

12 I Manifesto Stroke Alliance for Europe

Priorità in ambito di ricerca e sviluppo

SAFE promuoverà la definizione di priorità e losviluppo, fornendo assistenza laddove possibile inqueste aree:

Ricerca ● il rapporto costo-efficacia

dei diversi tipi di servizi diassistenza all’ictus;

● controllo dei risultati dilungo termine ottenuti con idiversi modelli di servizi diassistenza all’ictus;

● incoraggiamentodell’osservanza dellaprevenzione secondaria;

● identificazione degli ostacolipolitici e organizzativi cheimpediscono l’attuazione diun’assistenza basata sudati oggettivi;

● forniremo assistenza,laddove possibile,nell’incoraggiare e nellosviluppare modi migliori pererogare costantementeinformazioni sull’ictus alpubblico generale, aiprofessionisti e airesponsabili delle decisioni;

Sviluppo ● sviluppo di linee guida per

fornire assistenza riguardoall’ictus, incluse le cureanti-ictus pre-ricovero epost-ricovero in ospedale;

● sviluppo di sistemi ditelemedicina per lagestione dell’ictus;

● sviluppo del concetto dicentri di assistenza perl’ictus primari e completiche ottimizzano l’uso di team multidisciplinariper migliorare la ripresa dei pazienti colpiti da ictus acuto;

● inviteremo i pazienti apartecipare a studirandomizzati e controllati,ben pianificati ed eseguiti diprevenzione dell’ictus,assistenza e riabilitazione;

● programmi di auto-aiuto esupporto da parte di altriindividui colpiti da ictus, intutte le loro forme.

Manifesto Stroke Alliance for Europe I 13

Conclusioni

Nella prossima ora si stima che 225 persone in Europe avranno unictus. 75 di queste persone si riprenderanno, 75 riporterannoinvalidità permanenti e 75 moriranno.

Vi chiediamo di garantire che vengano riconosciute le esigenze deisopravvissuti a ictus, delle loro famiglie e di coloro che li assistono eche sia fatto qualcosa per ridurre gli effetti devastanti dell’ictus. Ilmiglioramento della prevenzione, della cura e della riabilitazioneridurrà i costi personali, sociali e finanziari dell’ictus e consentirà diricostruire la vita di migliaia di persone in tutta l’Europa.

Facciamo affidamento sul vostro sostegno.

Per ulteriori informazioni, o per fare una donazione, visitare il sitoweb di SAFE www.safestroke.com o inviare un’e-mail alla segreteria all’indirizzo [email protected]

Ogni 20 secondi qualcuno in Europa vienecolpito da ictus. L’ictus non fa discriminazioni.Può colpire chiunque in qualsiasi momento nelcorso della vita. L’ictus è improvviso e le sueconseguenze sono devastanti.

Stroke Alliance for Europe è la principale organizzazione europea che sioccupa esclusivamente di assistere tutti coloroche sono stati colpiti da ictus in Europa.

La nostra visione è un mondo con meno ictusdove le persone colpite da ictus ottenganol’assistenza necessaria.

The Stroke Alliance for Europe (SAFE) Registrata a Bruxelles N. 878717555


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