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manuale docenti pronti - casimiri.it docenti pronti.pdf · pronti per: iniziare bene “ norme,...

Date post: 19-Mar-2018
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Pronti per: INIZIARE BENE “ NORME, PROCEDURE, SCHEDE, AGENDA IMPEGNI PER IL DOCENTE DI SOSTEGNO” GRUPPO DI LAVORO PROGETTO “I CARE”: Istituto Istruzione Superiore “R.Casimiri” Istituto Istruzione Superiore Umbertide I.P.S.S.A.R.C.T. “Cavallotti” Città di Castello Istituto Omnicomprensivo Nocera Umbra Scuola Elementare “D.Tittarelli” Istituto Istruzione Superiore “Gattapone”
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Pronti per:

INIZIARE BENE

“ NORME, PROCEDURE, SCHEDE, AGENDA IMPEGNI PER IL DOCENTE DI SOSTEGNO”

GRUPPO DI LAVORO PROGETTO “I CARE ”:

Istituto Istruzione Superiore “R.Casimiri”

Istituto Istruzione Superiore Umbertide

I.P.S.S.A.R.C.T. “Cavallotti” Città di Castello

Istituto Omnicomprensivo Nocera Umbra

Scuola Elementare “D.Tittarelli”

Istituto Istruzione Superiore “Gattapone”

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AGENDA DELLE ATTIVITA’ ANNUALI DEL DOCENTE

Note: 1)argomenti C.diC. (valutazione della classe rispetto agli apprendimenti e alle relazioni-verifica e valutazione della programmazione-monitoraggio e valutazione area di approfondimento,eventuale riorganizzazione,valutazione e monitoraggio attività terza area-presentazione,adesione ai progetti-viaggi di istruzione-individuazione di percorsi pluridisciplinari……) 2)i registri per il recupero vanno consegnati,a conclusione,in segreteria didattica

Mese Corsi recupero Collegio Docenti Riunioni varie Programmazione Colloqui Esami Scruti ni

Settembre Unificato Per indirizzo Unificato

Dipartimenti Commissioni(accoglienza, orario,POF,Regolamento, altro)

Raccolta dati alunni:osservazione Comportamento, valutazione conoscenze-obiettivi minimi

Alunni con sospensione del giudizio. Supporto all’alunno certificato

Scrutinio finale di ammissione alla classe successiva

Ottobre Corsi sostegno propedeutici

Definizione progetti entro il 15 Analisi dei dati raccolti C.diC.

Stesura,entro il 30,del PEP Elezioni rappresentanti genitori e alunni

Incontro equipe psico-pedagogica

Novembre

Definizione progetti-attività C.diC. aperto rapp.genitori e studenti

A metà mese con i genitori disabili (approvazione del PEP)

Pagellino (entro il20)

Dicembre Metà mese Con i genitori Gennaio Operazioni 1°

quad. (fine mese

Febbraio Corsi recupero Dipartimenti Operazioni 1° quad.

Marzo proseguono C.diC. (gite)

Aprile Dipartimenti Con i genitori

Maggio Classi quinte Doc.15 Maggio C.diC. (Libri) Riunioni preliminari esami qualifica

Candidati esterni-esami qualifica

Giugno Ragazzi con giudizio sospeso,fine mese

Metà mese ca.

C.di C.ammissione esami Qualifica Consegna delle pagelle

Esami terze Quinte(dal 21)

Finale:prime. Seconde,quarte Finale terze Ammissione quinte

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Nell’ambito del Progetto I Care i Docenti di sostegno dell’Istituto,insieme con quelli delle scuole in rete, hanno ritenuto opportuno creare una raccolta di materiali utili alla didattica per l’integrazione dell’alunno con bisogni educativi speciali,indicando anche le tappe dell’attività in questione.

• Disposizioni relative all’insegnante di sostegno

• Accoglienza del disabile

• Modulistica e schede (osservazione-rilevazione finale)

• Schema per stesura PEP (obiettivi minimi-differenziata)

• Competenze in uscita scuola primaria,secondaria primo grado,secondaria secondo grado

• Schema per stesura relazione finale

• Certificato crediti formativi (classe terza)

• Attestato crediti formativi (classe quinta)

• I disturbi specifici di apprendimento (DSA)

• Legge 104/92 Esami di Stato e di Qualifica per gli allievi con handicap certificati in base alla L.104/92 o con difficoltà certificabili in base alla sola Classificazione internazionale ICD 10 (DSA)

• O.M. 90/2001, artt. 15 e 16: norme per lo svolgimento degli scrutini e degli esami nelle scuole statali e non statali di istruzione elementare, media e secondaria superiore

• Agenda degli impegni:piano delle attività

• Regolamento terza area

• Progetto alternanza scuola -lavoro

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“L’ALUNNO DELLA PRIMA CLASSE, QUELLO SCONOSCIUTO”

In concomitanza con l’inizio dell’anno scolastico si propone un momento di conoscenza e di confronto con la nuova realtà scelta FASI TEMPI ATTIVITA’

Iscrizione entro 25 Gennaio Nell’ambito dell’attività dei percorsi di orientamento attivati dalla Scuola Media l’alunno e la famiglia possono visitare la scuola ed avere così il primo contatto.La famiglia procede quindi all’iscrizione facendo pervenire la certificazione attestante la diagnosi clinica direttamente alla segreteria scolastica.

Pre-accoglienza Entro Maggio La scuola organizza attività ed incontri funzionali alla reciproca conoscenza

Condivisione Settembre l’alunno viene presentato al Consiglio di Classe

Accoglienza Corso anno Durante la prima settimana vengono predisposte delle attività rivolte alle classi prime e finalizzate all’inserimento positivo nella nuova scuola

FASI PERSONE COINVOLTE TEMPI

A. scambio di informazioni sull’alunno e conoscenza del nuovo ambiente

Gruppo commissione integrazione,Docenti,Operatori socio-educativi,Scuola Media,Genitori

Marzo,Aprile,Maggio,Settembre

B. Consapevolezza e Condivisione

Docenti Curricolari e Docente di Sostegno

Marzo,Aprile,Maggio,Settembre

C. Costruzione dei rapporti interpersonali

Consiglio di Classe,Equipe psico-pedagogica,Genitori,Operatori

Marzo,Aprile,Maggio,Settembre

D. Partecipazione ed Inclusione

Consiglio di Classe,Equipe psico-pedagogica,Genitori,Operatori

Marzo,Aprile,Maggio,Settembre

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FASE A. Acquisizione delle informazioni. Visita della Scuola e conoscenza delle sue risorse Partecipazione a laboratori

Gruppo Integrazione Docenti Docenti e/o Operatori

Incontri,colloqui,visione documentazione Alunno con la classe o con la famiglia Docente di Sostegno e Docente curricolare coinvolge l’alunno

Incontri nel mese di Marzo Uno o più incontri dall’iscrizione in poi Mese di Aprile/Maggio

FASE B. Presentazione della situazione dell’alunno al Consiglio di Classe

Tutti i Docenti con la partecipazione allargata della famiglia,del personale psico-pedagogico

primo Consiglio di Classe con lo specialista ASL,i Genitori che presentano il ragazzo fornendo suggerimenti ed indicazioni per l’approccio

Primo periodo di scuola

FASE C. Sviluppo dei rapporti interpersonali tra l’alunno ed i compagni. Facilitare la realizzazione di una rete relazionale tra i soggetti a scuola

Docente di Sostegno e Docenti curricolari

Il Docente di Sostegno entra in Classe e gradualmente inserisce l’alunno nella Classe. Dopo una prima osservazione e conoscenza si valuta l’ipotesi di fornire informazioni più precise e/o di avvalersi di progetti specifici

Primi mesi di scuola

FASE D. Attività didattiche Partecipazione secondo il percorso

Docenti curricolari e di Sostegno

Scelta del Percorso (obiettivi minimi o PEI) L’alunno partecipa in base alle capacità al percorso e condivide le iniziative della classe

Corso anno

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CHI OPERA PER L’INTEGRAZIONE?

D.S Compiti: Consultivi

Formazione Classi Assegnazione Insegnanti Sostegno Rapporto con Comune,ASL,Provincia….

Funzione Obiettivo Coordina le diverse realtà, Monitoraggio progetti Coordina personale Promuove attività di laboratorio Controlla la documentazione in ingresso e predispone quella in uscita

Insegnante di Sostegno Partecipa alla programmazione educativo-didattica Cura gli aspetti metodologici e didattici Svolge il ruolo di mediatore dei contenuti programmatici,relazionali Tiene i rapporti con la famiglia,l’ASL,gli operatori del Comune Organizza stages lavorativi

Insegnanti curricolari Accolgono l’alunno favorendone l’integrazione e partecipano alla programmazione educativa ed alla valutazione individualizzata

Personale socio-sanitario Collabora alla formulazione del PEI,collabora con gli insegnanti per la partecipazione alle attività Si attiva per il potenziamento dell’autonomia della comunicazione e delle relazioni dell’alunno

Personale ausiliario Accompagna l’alunno,su richiesta, negli spostamenti interni relativamente ai suoi bisogni primari

GLH (Insegnanti,D.S.,Insegnante Sostegno,Operatori,Genitori)

Organizza incontri periodici.Collabora alle iniziative educativo-didattiche e di integrazione della scuola. Verifca il livello e la qualità dell’integrazione nelle classi e nella scuola

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QUALE PROGRAMMAZIONE?

NORMALE Rivolta ad alunni con disabilità fisica

OBIETTIVI MINIMI Rivolta ad alunni con disabilità sensoriale

DIFFERENZIATA Rivolta ad alunni con disabilità psico-fisica e sensoriale VAL. O.M.395/91 Art.13 PROMOZIONE CON O SENZA VOTI Serve formale assenso della famiglia,senza Il quale non può essere valutato diversamente. I voti hanno valore legale solo per proseguire negli studi e passare alla classe successiva. SCRUTINI O.M.90/91 nota 8/7/02 I voti sulla pagella sono riferiti al PEI e ciò va indicato solo sulla pagella e non sul tabellone ESAMI O.M. 90/01 art.15 Sia per gli esami di qualifica che per quelli di stato le prove saranno differenziate e coerenti con il percorso formativo svolto dallo studente C.M.262/88 Si rilascia un attestato di frequenza in cui si indicano le capacità e le competenze raggiunte

VALUTAZIONE O.M: 395/91 ART:13 ESAMI DI QUALIFICA E ESAMI DI STATO

C.M.163/83 A.318 D. Lvo297/94 D.P.R.323/98

Modalità svolgimento prove: • scritte • orali • grafiche • pratiche

• Prove equipollenti • Tempi più lunghi • Presenza assistente

presenza operatore scolastico per

gli ausili

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DOCUMENTAZIONE

DOCUMENTO CHI QUANDO

Diagnosi Funzionale: descrive i livelli di funzionalità e la previsione di possibile evoluzione dell’alunno certificato

Operatori ASL,specialisti privati con vidimazione dell’ASL

All’atto della prima segnalazione. Deve essere aggiornata ad ogni passaggio da un ordine di scuola all’altro

PDF Indica le caratteristiche fisiche,psichiche e sociali dell’alunno e la possibilità di recupero,le capacità possedute da sollecitare e progressivamente da rafforzare.

Operatori socio-sanitari,docenti curricolari,docente di sostegno,genitori (art 12,comma 5 e6 della L.104/92)

Aggiornato alla fine della:scuola infanzia,elementare,media,durante la scuola superiore

PEI Documento in cui vengono descritti gli interventi integrati ed equilibrati tra loro. Mira ad evidenziare gli obiettivi,le esperienze,gli apprendimenti e le attività opportune. Deve essere valutato in itinere ed eventualmente modificatoA questo segue la Programmazione Didattica individualizzata con gli interventi didattici integrati che si realizzano in classe fissando obiettivi e competenze

Operatori socio-sanitari,docenti curricolari,docente di sostegno,genitori Enti locali Docenti curricolari

Entro i primi tre mesi

VERIFICA IN ITINERE Riscontro delle attività programmate nel PEI con eventuali modifiche

Docenti curricolari,Docente di Sostegno

A metà anno scolastico

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DISPOSIZIONI RELATIVE AGLI INSEGNANTI DI SOSTEGNO A chiarimento e specificazione del particolare ruolo rivestito dagli insegnanti di sostegno all’interno della scuola e per favorire la collaborazione con le diverse figure che nella stessa vi operano si indicano,di seguito, le procedure destinate a definire con chiarezza i compiti dell’insegnante specializzato.

1. Presenziare a tutte le riunioni attinenti all’incarico 2. predisporre una proposta d’orario di servizio (se possibile già dalla prima settimana di scuola ) nel

rispetto dei bisogni dell’alunno e comunicarlo alla commissione orario. 3. Durante il primo Consiglio di Classe l’orario dovrà essere presentato per essere approvato dai colleghi

curriculari 4. Comunicare alla commissione,dopo averle concordate con i docenti del Consiglio di Classe le

variazioni di orario in itinere,registrarle nel Registro di Classe e dei verbali. Per le variazioni d’orario brevi (solo per esigenze didattiche) la comunicazione va fatta ai docenti curricolari interessati anche tramite annotazione nel registro di classe se non è previsto alcun recupero di ore,altrimenti concordare tale recupero con il D.S.

5. Concordare le programmazioni con i docenti del consiglio di classe e compilare i moduli di programmazione (reperibili anche in formato elettronico)entro i tempi stabiliti dalla scuola. Una copia cartacea va inserita nella cartella dello studente (aula H).

6. La commissione integrazione o Gruppo H prenderà contatto con le ASL o gli Enti a regime di convenzione. Su di un cartellone affisso in aula H saranno segnate le date dei vari incontri che ogni docente è tenuto a firmare per presa visione. Il PDF che verrà redatto a seguito degli incontri suddetti, verrà inserito in copia unica cartacea nella cartella dello studente.

7. Le verifiche che gli alunni con programmazione differenziata dovranno svolgere durante l’anno dovranno essere concordate con gli insegnanti di sostegno e curriculari. Saranno quest’ultimi a consegnare la prova unitamente a quella degli altri.

8. illustrare in modo completo ed esauriente le programmazioni differenziate e facilitate, nella parte che riguarda la didattica, ai genitori dell’alunno. Fare firmare contestualmente il modulo relativo all’accettazione della programmazione differenziata e in fondo alla programmazione devono comparire le firme dei docenti del consiglio di classe,del docente di sostegno,dei genitori.

9. concordare e documentare con il Consiglio di Classe,le famiglie e gli operatori eventuali percorsi speciali dell’alunno,le riduzioni d’orario,gli eventuali esoneri su materiale cartaceo che deve contenere la firma dei docenti coinvolti,la firma dei genitori ed inserire il tutto nella cartella dello studente che va depositata in segreteria.

10. secondo la normativa vigente e le conseguenti disposizioni del dipartimento di sostegno,le gite scolastiche e le visite d’istruzione,in merito all’accompagnamento degli alunni disabili,risultano così regolate:-presenza di un docente responsabile ogni 3 alunni disabili(valutabile comunque in base alle difficoltà individuali)-il docente responsabile sarà individuato secondo le seguenti priorità:il docente di sostegno assegnato alla classe;un altro docente di sostegno assegnato all’istituto;un docente della classe di qualsivoglia disciplina;un accompagnatore esterno individuato dalla famiglia.In ogni caso è obbligatoria la compilazione di un modello predisposto dalla scuola.

11. Favorire l’attuazione del Progetto di Vita in accordo con il Consiglio di Classe,la famiglia,gli operatori e la commissione H,contattando strutture sul territorio utili ad un inserimento lavorativo,universitario o altro (inserimento al collocamento obbligatorio,certificazione di invalidità,cooperative,SAL)

12. favorire la partecipazione degli alunni agli stages. E’ compito dell’insegnante di sostegno vagliare le ditte d’appoggio tra quelle reperite dal responsabile del settore stage e dal docente incaricato. L’insegnante di sostegno accompagnerà l’alunno almeno per l’inserimento e gli stages possono avere orario ridotto.

13. La relazione finale va predisposta entro lo scrutinio finale:due copie in formato cartaceo e firmate dai componenti del consiglio di classe. Verranno inserite nella cartella dell’alunno e nel registro dell’insegnante di sostegno.

14. Programmazione differenziata: gli insegnanti curriculari dovranno inserire nel proprio registro, in pagella e sul librone la dicitura “la valutazione è riferita al PEI e non ai programmi ministeriali ai sensi dell’O.M.90 del 2001”

15. per i candidati agli esami di terza e quinta durante lo scrutinio finale inserire in calce alla valutazione finale sul librone la dicitura “programmazione differenziata”

16. per ogni alunno viene preparata una griglia per la compilazione della relazione finale (esami di Stato) e per la compilazione dell’attestato e della certificazione di qualifica (C.M.125/2001).Nel caso in cui si verifichi la non frequenza di alcune discipline,le stesse non saranno valutate e sarà barrata la casella sia sulla pagella che sul librone.

17. L’assegnazione delle cattedre e la distribuzione del monte ore sono di responsabilità del D.S.,coadiuvato dalla Commissione H.Tale operazione verrà effettuata all’inizio di ogni anno scolastico.

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QUESTIONARIO DI ACCOGLIENZA DATI GENERALI Classe: --------- Età: -------- Sesso: F M Situazione familiare Professione madre padre

1. Nel rapporto con mia madre • parlo spesso e volentieri di qualunque problema • anche se non parlo di tutto,sto bene con lei • parlo di rado e solo per motivi pratici • non riesco proprio a comunicare • esiste un rapporto conflittuale

2. Nel rapporto con mio padre • parlo spesso e volentieri di qualunque problema • anche se non parlo di tutto,sto bene con lui • parlo di rado e solo per motivi pratici • non riesco proprio a comunicare • esiste un rapporto conflittuale • altro

3. Hai fratelli o sorelle? No Si Come è il rapporto con loro?

• Confidenziale • Accettabile • Indifferente • Conflittuale

4. In famiglia si parla: • Dialetto • Italiano • Sia italiano che dialetto • Altro

5. In casa, oltre ai libri scolastici, ci sono: (possibilità di fornire più risposte)

• Libri di scuola di fratelli o sorelle più grandi • Libri di narrativa • Giornali e riviste • Enciclopedie • Videocassette • Computer • CD-rom • DVD • I-Net

6. Qual è l’atteggiamento dei tuoi genitori nei confronti del lavoro scolastico?

• Mi seguono negli studi e mi aiutano quando ne ho bisogno • Assumono informazioni periodiche • Non si interessano quasi mai • Si mostrano del tutto indifferenti

Esperienza scolastica 7. Per quale motivo hai scelto questa scuola?

• Per assolvere all’obbligo scolastico

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• Per desiderio dei miei genitori • Perché non c’era un’alternativa migliore nel territorio dove vivo • Perché rispondeva ai miei interessi

8.Verso quali discipline ti senti più portato/a?

• Materie scientifiche • Materie letterarie • Lingue straniere • Economia,diritto • Informatica • Altro (specificare-----------------------)

9.Che lavoro ti piacerebbe fare da grande? Tempo libero 10. Quanto tempo trascorri mediamente ogni giorno,a guardare la televisione?

• Un’ora • Da una a tre ore • Da tre a cinque ore • Più di cinque ore

11. Indica il genere di programmi che preferisci (max 3)

• Sportivi • Cartoni animati • Informazioni (telegiornali,dossier….) • Film (sottolinea il genere:western,avventura,amore,fantascienza, horror,gialli) • Telefilm • Telenovele • Varietà, quiz • Videoclip, musica • Altro (specificare------------------------------------------------)

12. Ti capita spesso di fare delle letture extrascolastiche? No Si 13. Di che tipo?

• Fumetti • Quotidiani • Riviste • Fotoromanzi • Libri narrativa • Libri saggistica

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14. Come trascorri il tuo tempo libero?

• Aiutando i genitori • Praticando sport • Uscendo con gli amici • All’oratorio • Ai videogiochi • Ascoltando musica • Leggendo • Altro (specificare---------------------------------------------------)

15. Per te fare amicizia è : facile difficile 16. Hai amici?

• Nessuno • Uno • Due • Molti

17. Come giudichi , nel complesso, il rapporto con i tuoi amici? • Molto soddisfacenti • Soddisfacenti • Accettabili • Insoddisfacenti

18. Che cosa si può fare per quegli studenti che non hanno amici? 19. Cosa possono fare loro stessi per aiutarsi? ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ 20. Frequenti qualche gruppo od associazione? No Si 21. Se hai un problema con chi ne parli?

•••• Con nessuno •••• Con i miei genitori •••• Con l’amico/a del cuore •••• Altro (------------------------------------------)

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Qualità della vita La mia più grande passione è---------------------------------------------------------------------------------- Ciò che mi manca è--------------------------------------------------------------------------------------------- 22. Come ritieni questo questionario?

• Chiaro e semplice • Confuso e difficile • Noioso • Interessante • Altro (---------------------------------------------)

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SCHEDA DI OSSERVAZIONE: è uno strumento significativo per una programmazione disciplinare individualizzata e per l’elaborazione del P.E.P,in quanto facilita la rilevazione dei prerequisiti,del comportamento,delle relazioni,capacità attentive, impegno,responsabilità,autonomia ed interessi. Compilata prima della stesura del P.E.P. DISCIPLINA:________________________ ALUNNO/A:________________________ CLASSE:_________

PREREQUISITI: Totalmente assenti

Parzialmente assenti

Con lievi lacune Ben padroneggiati

Altro:

COMPORTAMENTO IN CLASSE:

Provocatorio Distratto Buono Corretto Altro:

RAPPORTO CON I COMPAGNI:

Indifferenza Accettazione Antipatia Simpatia Altro:

RAPPORTO CON GLI ADULTI :

Lavora solo se aiutato

Accetta di essere aiutato

Ricerca l’aiuto Collabora Altro:

COMPRENSIONE AUTONOMA DELLA LEZIONE FRONTALE:

Assente Minima Parziale Normale Altro:

AUTONOMIA NEL LAVORO:

Necessita della presenza costante dell’adulto

Vuole fare da solo ma senza risultato

Segue autonomamente,anche se con errori

E’ autonomo Altro:

CAPACITA’ ATTENTIVE E DI CONCENTRAZIONE:

Limitate Sufficienti se sollecitate

Buone,ma per brevi tempi

Buone Altro:

PARTECIPAZIONE ALLA LEZIONE:

Assente Minima Parziale Normale

LIVELLO DELLE VERIFICHE CON TESTO NON INDIVIDUALIZZATO:

Nessun prodotto valutabile

Minimo prodotto valutabile

Prodotto valutabile,ma non sufficiente

Prodotto sufficiente

INTERESSI PARTICOLARI MANIFESTATI:

Dai risultati della scheda di osservazione si prevede che l’alunno segua:

• Gli obiettivi previsti per il resto della classe • Gli obiettivi minimi della disciplina • Obiettivi differenziati

Gualdo Tadino, Firma

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Griglia di rilevazione alunno H

ALUNNO :………………………………………………………………………….CLASSE…….. SCUOLA:………………………………………………. A.S. …………………………………….. Dati Personali

Genitori: Fratelli: Rapporti familiari: Diagnosi: Dati di Scolarizzazione

Scuola dell’Infanzia 1 2 3 Ripetenze: Scuola Primaria 1 2 3 4 5 Ripetenze: Scuola Secondaria I° 1 2 3 Ripetenze: Scuola Secondaria II° 1 2 3 4 5 Ripetenze:

Modalità privilegiate di apprendimento dell’alunno: � lavoro individuale con guida al fianco ( docente) � lavoro individuale in parte autonomo � lavoro individuale con affiancamento tutor ( compagno di classe ) � lavoro di gruppo selezionato � lavoro individuale con supporti compensativi � apprendimento di tipo mnemonico /tecnico � apprendimento di tipo logico � apprendimento cooperativo in gruppi eterogenei � approccio al problem solving

Criticità in apprendimento:

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Criticità relazionale:

relazione tra pari: relazione con i docenti: Relazione con docente sostegno:

Criticità rapporti Scuola/Famiglia:

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Programmazione

Programmazione per obiettivi minimi:

Programmazione per obiettivi differenziati:

Strategie didattiche attivate con successo:

Valutazione è coerente con i criteri di applicazione docimologia Generale o con i criteri differenziati: � differenziata per tutte le discipline � differenziata nell’area matematica � differenziata nell’area linguistica � coerente in tutte le discipline � differenziata nell’area tecnica/tecnologica � differenziata nell’area di indirizzo

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PROGETTO EDUCATIVO

Alunn_________________

Classe____

Anno scolastico 2009-2010

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1.1.1.1. Caratteristiche della classe

2. Risorse umane a sostegno del processo di integrazione (in aggiunta ai docenti disciplinari) Nella classe opera un docente specializzato in sostegno per ore settimanali. La suddivisione oraria ipotizzata prevede la sua presenza durante le seguenti ore: …… Questa ripartizione potrà subire variazioni, nel corso dell’anno, per rispondere a bisogni di supporto diversi, eventualmente emergenti. La docente modulerà il suo intervento ….

3 Analisi della situazione iniziale

4 Finalità e obiettivi educativi L’intervanto educativo, per quanto riguarda finalità e obiettivi formativi, tenderà al raggiungimento degli stessi indicati per la classe,

5 Programmazione didattica Il piano di studi prevede una Programmazione per obiettivi minimi in tutte le discipline, con opportuna semplificazione/riduzione dei contenuti.

6 Modalità di intervento didattico (strategie, sussidi didattici)

7 Modalità di verifica e valutazione

8 Continuità scuola-extrascuola Preso atto della certificazione, è stato attivato un Gruppo di Studio e di Lavoro che seguirà costantemente il percorso scolastico dell’alunna Di tale Gruppo fanno parte le componenti scolastiche (Dirigente e docenti:), i genitori e gli Operatori Socio-Sanitari (). I rapporti con la famiglia si svolgeranno nei tempi e nei modi istituzionalmente programmati (ricevimenti, Gruppi di Studio e di Lavoro), ma anche, e soprattutto, con mezzi più diretti ed immediati, soprattutto attraverso la comunicazione con la docente di sostegno, in tutti i momenti di reciproca necessità di scambio di informazioni.

9 Conclusioni/altre annotazioni Il presente PROGETTO EDUCATIVO, condiviso dal Consiglio di Classe, è presentato ad integrazione delle programmazioni disciplinari dei singoli docenti, e rappresenta le linee essenziali del percorso formativo dell’alunno/a. Lo stesso progetto potrà subire variazioni e aggiornamenti, qualora dovessero emergere, in itinere, situazioni diverse o non preventivate tali da rendere inefficace il percorso DATA ________________________

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PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA

PERSONALIZZATA

Alunn_________________

Classe____

Anno scolastico 2009-2010

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ALUNNO

cognome

nome

data di nascita

luogo di nascita

residenza

telefono

ANAMNESI TIPOLOGIA DELL’HANDICAP

_____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

• La scuola è in possesso di diagnosi funzionale SI

NO

• La scuola è in possesso di certificazione medica SI NO

DESCRIZIONE DEL CASO:

• Interventi riabilitativi SI NO

se si quali? ______________________________________________________ ________________________________________________________________

• Trattamenti farmacologici SI NO

se si quali? ______________________________________________________ ________________________________________________________________

FUNZIONALITA’ PSICOMOTORIA

• Coordinazione dinamica generale SI NO

• Dominanza laterale: destra � sinistra � crociata � non acquisita �

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• Motricità fine SI NO

• Coordinazione spazio - temporale SI NO

CARATTERISTICHE COMPORTAMENTALI

• Aggressività SI NO • Dipendenza SI NO

• Partecipazione SI NO • Accettazione regole SI NO

• Eventuali altre osservazioni: ________________________________________

_______________________________________________________________ _______________________________________________________________

QUADRO FAMILIARE

Grado di parentela

Nome e Cognome Età Studi compiuti Professione

• L’alunno vive in famiglia

SI NO

se no dove? _____________________________________________________ ________________________________________________________________

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COMPETENZE ACQUISITE RISPETTO ALLE AREE

AREA PSICO-MOTORIA (schema corporeo, percezione, coordinazione motoria, lateralizzazione e coordinazione oculo-manuale, orientamento spazio-temporale, motricità fine, motricità globale, funzionalità visiva e uditiva, autonomia personale).

____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ AREA AFFETTIVO-RELAZIONALE (autostima, motivazione, partecipazione, relazione interpersonale, integrazione).

____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ AREA COGNITIVA (livello di sviluppo cognitivo, attenzione, memoria, processi di selezione – recupero - elaborazione dell’informazione, tempi e modalità di apprendimento). ______________________________________________________________________________________________________________________________________________ AREA LINGUISTICO-ESPRESSIVA (ascolto, comprensione e produzione dei linguaggi verbali e non verbali, lettura, scrittura, competenze linguistiche, capacità comunicative ed espressive). ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ AREA LOGICO-MATEMATICA (forme e colori, concetti topologici, processi di seriazione e di classificazione, concetto di quantità e di numero, calcolo scritto e mentale, logica, risoluzioni di problemi, capacità di astrazione).

________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

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DIFFICOLTA’ DI APPRENDIMENTO Aree di maggior carenza (difficoltà rilevate)

AREA PSICO-MOTORIA: ___________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________________________________________________ AREA AFFETTIVO-RELAZIONALE:___________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________________________________________________ AREA COGNITIVA:________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ AREA LINGUISTICO-ESPRESSIVA: ___________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ AREA LOGICO-MATEMATICA:

______________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________________________________________________

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PROPOSTA EDUCATIVO-DIDATTICA OBIETTIVI GENERALI ____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

OBIETTIVI A BREVE E MEDIO TERMINE

_______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

CONTENUTI SCELTI

_____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

IPOTESI OPERATIVA (metodologie didattiche e tecniche)

__________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

RISORSE (spazi, materiali e sussidi didattici)

_________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

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QUADRO ORARIO (tempi di lavoro, rapporto di sostegno)

_________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

MODALITA’ DELL’INSERIMENTO (nella sezione, nella classe, nel modulo, nel plesso).

____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

PERSONALE, DOCENTE E NON DOCENTE, IMPEGNATO NEL PROGETTO EDUCATIVO E AMBITO DI COMPETENZA (Assistente educativo, assistenza di base)

____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

VERIFICA E VALUTAZIONE DEL PROGETTO (Criteri e modalità di valutazione).

____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

SI ALLEGA DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DELL’ALUNNO IN COPIA FOTOSTATICA ( VALUTAZIONE DEL PRIMO E DEL SECONDO QUADRIMESTRE)

DATA

GENITORI

INSEGNANTE DI SOSTEGNO

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DAL LAVORO NELLA RETE 2 SONO EMERSI I SEGUENTI DOCU MENTI: DOCUMENTO DI CERTIFICAZIONE DEI TRAGUARDI PER LO SV ILUPPO DELLE COMPETENZE ALLA FINE DEL TRIENNIO DELLA SCUOLA DELL ’INFANZIA Nome e cognome del bambino/a_____________________________________ anno scolastico_________

LIVELLO DI ACQUISIZIONE CAMPI DI ESPERIENZA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE

COMPETENZE essenziale consolidato

avanzato

Il bambino raggiunge una buona autonomia personale nell’alimentarsi e nel vestirsi.

Riconosce i segnali del corpo, sa cosa fa bene e cosa fa male.

Conosce il proprio corpo, le differenze sessuali ed inizia ad utilizzare pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione.

Prova piacere nel movimento e in diverse forme di attività che richiedono anche l’uso di attrezzi e il rispetto di regole, all’interno della scuola e all’aperto.

Controlla la forza del corpo, si avvia alla valutazione del rischio, si coordina con gli altri.

Esercita le potenzialità sensoriali, conoscitive, relazionali, ritmiche ed espressive del corpo.

IL CORPO E IL MOVIMENTO

Conosce le diverse parti del corpo e rappresenta il corpo in stasi e in movimento.

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LEGENDA: Essenziale: il bambino ha raggiunto i traguardi per lo sviluppo delle competenze in prevalenza con l’aiuto dell’insegnante. Consolidato: il bambino ha acquisito con autonomia i traguardi di sviluppo delle competenze. Avanzato: il bambino ha pienamente acquisito con autonomia i traguardi di sviluppo delle competenze, dimostrando creatività operativa anche in situazioni complesse ed interagendo con gli altri.

LIVELLO DI ACQUISIZIONE CAMPI DI ESPERIENZA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE

COMPETENZE essenziale consolidato avanzato

Il bambino sviluppa il senso dell’identità personale, è consapevole delle proprie esigenze e dei propri sentimenti, sa controllarli ed esprimerli in modo adeguato.

Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e sviluppa un senso di appartenenza.

Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali.

Ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti, dei diritti degli altri, dei doveri che determinano il suo comportamento

Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini, si rende conto che esistono punti di vista diversi.

E’ consapevole delle differenze e sa averne rispetto.

Ascolta gli altri e dà spiegazioni del proprio comportamento e del proprio punto di vista.

Dialoga, discute, ipotizza soluzioni, gioca e lavora in modo costruttivo e creativo con gli altri bambini.

IL SE’ E L’ALTRO

Sa seguire regole di comportamento e le condivide.

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CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE IN USCITA DALLA SCU OLA PRIMARIA

LIVELLI

ESRCIZIO VALUT. DECIMI

COMPETENZE ABILITA’ CONOSCENZE AMBITO

E C A

Padroneggiare gli strumenti espressivi e argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti

Partecipare a scambi comunicativi attraverso messaggi semplici chiari pertinenti, adeguati alla situazione. Comprendere testi di tipo diverso in vista di scopi funzionali Utilizzare il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d’animo anche attraverso la drammatizzazione e l’esperienza ritmica musicale

E C A

Leggere e comprendere testi di vario tipo

Riconoscere le differenti tipologie di testo

E C A

Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi

Utilizzare le differenti tipologie di testo per produzioni adeguate alle diverse situazioni comunicative. Utilizzare le strutture linguistiche per scopi comunicativi

E C A Utilizzare una lingua

straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi

Riconoscere messaggi verbali, orali e semplici testi scritti e comprendere consegne date in lingua straniera

gli elementi essenziali della lingua italiana le diverse categorie grammaticali e sintattiche essenziali gli elementi essenziali del linguaggio logico matematico scientifico tecnologico artistico musicale storico geografico corporeo testi descrittivi , narrativi, argomentativi grafici e tabelle struttura formale delle varie tipologie di testo Scrittura creativa in prosa e in versi Corretta pronuncia di un repertorio di parole e frasi memorizzate Prime regole grammaticali

LING

UIS

TIC

O, A

RT

IST

ICO

, ES

PR

ES

SIV

O

L’alunno…………………………nato a …………… il ………CLASSE V ………… ………………………………………….dell’Istituto Omnicomprensivo Nocera Umbra

E’ IN GRADO DI

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LIVELLO ESERCIZIO

VALUT. DECIMI

COMPETENZE ABILITA’ CONOSCENZE AMBITO

E C A

Comunicare in modo comprensibile con espressioni e frasi note Descrivere aspetti del proprio vissuto

E C A

Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio culturale

Produrre e rielaborare in modo creativo le immagini attraverso molteplici tecniche , materiali e strumenti diversificati Leggere gli aspetti formali di alcune opere artistiche del patrimonio culturale locale

E C A Utilizzare la tecnologia

come strumento culturale e di comunicazione

Individuare la funzione della tecnologia e la struttura di un semplice artefatto Utilizzare il computer

Alcuni aspetti dei paesi di cui si studia la lingua I principali beni artistico-culturali presenti nel territorio Il colore, gli spazi, i piani, elementi di prospettiva semplici macchine Elementi base di informatica

LING

UIS

TIC

O, A

RT

IST

ICO

, ES

PR

ES

SIV

O

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LIVELLO ESERCIZIO

VALUT. DECIMI

COMPETENZE ABILITA’ CONOSCENZE AMBITO

E C A

Comprendere le dimensioni del tempo e dello spazio attraverso il confronto di eventi storici e le loro interazioni con le caratteristiche geomorfologiche dei territori

Utilizzare il linguaggio della geografia per interpretare carte geografiche e per realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche Ricavare informazioni geografiche e storiche da una pluralità di fonti Riconoscere le tracce storiche presenti nel territorio e sulla linea del tempo

E C A

Analizzare e confrontare figure geometriche

Analizzare, classificare e rappresentare elementi della realtà utilizzando strumenti

E C A

Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi

Risolvere situazioni problematiche e rappresentare la struttura risolutiva

E C A

Utilizzare le tecniche e le procedure di calcolo aritmetico anche sotto forma grafica

Muoversi con sicurezza nel calcolo orale e scritto

E C A

Osservare, descrivere e analizzare i fenomeni della realtà naturale e artificiale

Individuare problemi e Prospettare soluzioni , interpretazioni

Riferimenti topologici, i punti cardinali, le coordinate geografiche Elementi dei paesaggi ed elementi fisici e antropici Semplici testi storici , la linea del tempo, le relazioni tra gruppi umani e contesti sociali Le prime civiltà Gli strumenti per il disegno geometrico e i più comuni strumenti di misura Situazioni quotidiane che richiedono l’uso del numero e dei vari sistemi di misura Il numero e la sua struttura Algoritmi di calcolo Concetti fisici fondamentali Elementi costitutivi dei diversi ambienti ed ecosistemi Relazione tra territorio flora e

ST

OR

ICO

GE

OG

RA

FIC

O M

AT

EM

ATIC

O S

CIE

NT

IFIC

O T

EC

NO

LOG

ICO

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Riconoscere invarianze e conservazioni nelle trasformazioni

Analizzare e raccontare in forma chiara ciò che ha fatto o imparato Imparare ad aver cura del proprio corpo con scelte adeguate di comportamenti ed abitudini

fauna Sistemi naturali e movimento della Terra Problematiche ambientali, il corpo umano: alimentazione ,salute e sicurezza

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COMPETENZE-CHIAVE DI CITTADINANZA

C A

Imparare ad imparare

Organizzando il proprio apprendimento , individuando, scegliendo ed utilizzando fonti già conosciute e varie modalità di informazione anche in funzione del proprio tempo disponibile .

E C A

Progettare

Realizzando progetti con modalità guidata riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e socio-ricreative.

C A

Comunicare

Comprendendo semplici messaggi di genere diverso ( quotidiano, letterario, scientifico, simbolico) mediante diversi supporti ( cartacei, informatici, multimediali). Rappresentando fenomeni, principi, norme, atteggiamenti, stati d’animo, emozioni utilizzando linguaggi diversi ( verbale, simbolico) e diverse conoscenze disciplinari anche con l’ausilio di diversi supporti ( cartacei, informatici, multimediali)

C A

Collaborare e partecipare

Interagendo in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista e gestendo le piccole conflittualità ; contribuendo alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri.

C A

Agire in modo autonomo e responsabile

Inserendosi in modo attivo nella realtà quotidiana e facendo valere i propri diritti, riconoscendo quelli altrui ,i limiti, le regole.

C A

Risolvere problemi Affrontando semplici situazioni problematiche, verificando ipotesi, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni, utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi dalle diverse discipline.

A partire dalle conoscenze e dalle abilità assunte

nel percorso di studi e dai saperi formali ed inform

ali che hanno connotato la crescita form

ativa dell’alunno studente e hanno indirizzato i suoi comportam

enti in ordine alla responsabilità personale e alla relazione umana e

sociale.

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C A

Individuare collegamenti e relazioni

Elaborando argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni , anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari .

C A

Acquisire ed interpretare l’informazione

Utilizzando con modalità guidata i diversi strumenti comunicativi, valutandone l’utilità.

E= ESSENZIALE, C= CONSOLIDATO, A= AVANZATO

LIVELLI DI ESERCIZIO ESSENZIALE CONSOLIDATO AVANZATO

La competenza è esercitata a partire da conoscenze sufficientemente apprese ed abilità assunte con modalità non sempre autonoma

La competenza è esercitata a partire da conoscenze stabilmente apprese ed abilità assunte con modalità autonoma

La competenza è esercitata a partire da conoscenze rielaborate ed approfondite ed abilità assunte con modalità autonoma e personalizzata

VALUTAZIONE DECIMALE E :6 C:7/8 A:9/10

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CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE IN USCITA DALLA SCU OLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

LIVELLI

ESERCIZIO E C A

VALUT. DECIMI

COMPETENZE

ABILITA’

CONOSCENZE

AREA

E C A

Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale e non in vari contesti.

Comprendere il messaggio contenuto in un testo orale. Esporre in modo chiaro, logico e coerente esperienze vissute o testi ascoltati. Riconoscere differenti registri comunicativi di un testo orale Affrontare molteplici situazioni comunicative scambiando informazioni e idee per esprimere anche il proprio punto di vista. Padroneggiare gli schemi motori e posturali adattandoli alle variabili spazio-temporali. Sperimentare i corretti valori dello sport e la rinuncia a qualunque forma di violenza, attraverso il riconoscimento e l’esercizio di tali valori in contesti diversificati.

Conoscere: Principali strutture grammaticali della lingua italiana. Elementi di base delle funzioni della lingua italiana. Lessico fondamentale per la gestione di semplici comunicazioni orali in contesti formali e informali. Elementi di differenziazione del discorso descrittivo. La propria identità corporea e i propri limiti. Gli elementi tecnici delle principali discipline sportive e il loro valore socio-educativo. Le principali norme di sicurezza e di igiene per un corretto stile di vita.

Linguistico- Espressi

va

L’alunno…………………………………nato a …………… il ………CLASSE III ………… ……………………………………………………dell’Istituto Omnicomprensivo Nocera Umbra

E’ IN GRADO DI

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E C A

Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo

Rispettare le regole e collaborare con gli altri integrandosi nel gruppo e assumendo responsabilità nei confronti delle proprie azioni. Assumere atteggiamenti idonei a favorire la sicurezza e la salute propria e quella degli altri. Ascoltare, comprendere, selezionare e rielaborare informazioni di vario tipo. Riconoscere ed applicare strutture della lingua italiana. Leggere, comprendere e ricavare informazioni implicite ed esplicite da testi di vario tipo. Padroneggiare le strutture della lingua presenti nei testi. Applicare strategie diverse di lettura. Individuare natura, funzione e principali scopi comunicativi ed espressivi di un testo. Cogliere i caratteri specifici di un testo letterario

Conoscere: Strutture essenziali dei testi narrativi, espositivi, argomentativi. Principali connettivi logici. Varietà lessicali in rapporto ad ambiti e contesti diversi. Tecniche di lettura analitica, sintetica ed espressiva. Principali generi letterari, con particolare riferimento alla tradizione italiana. Contesto storico di riferimento di alcuni autori e opere.

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E C A E C A

Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi.

Ricercare, acquisire e selezionare informazioni generali e specifiche in funzione della produzione di testi scritti di vario tipo: Prendere appunti e redigere sintesi e relazioni. Rielaborare in forma chiara le informazioni. Produrre testi corretti e coerenti adeguati alle diverse situazioni comunicative. Comprendere i punti principali di messaggi e annunci semplici e chiari su argomenti di interesse personale, quotidiano, sociale o professionale. Ricercare informazioni all’interno di testi di breve estensione di interesse personale, quotidiano, sociale o professionale. Descrivere in maniera semplice esperienze ed eventi relativi all’ambito personale e sociale. Utilizzare in modo adeguato le strutture grammaticali. Riflettere sui

Conoscere: Elementi strutturali di un testo scritto coerente e coeso. Modalità e tecniche delle diverse forme di produzione scritta: riassunto, lettera, relazioni, ecc… Fasi della produzione scritta: pianificazione, stesura e revisione. Conoscere: Lessico di base su argomenti di vita quotidiana, sociale e professionale. Uso del dizionario bilingue. Regole grammaticali fondamentali. Corretta pronuncia di un repertorio di parole e frasi memorizzate di uso comune. Semplici modalità di scrittura: messaggi brevi, lettera informale. Cultura e civiltà dei paesi di cui si studia la lingua.

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E C A E C A

Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e musicale Utilizzare e produrre testi multimediali.

propri atteggiamenti in rapporto all’altro in contesti multiculturali. Riconoscere ed apprezzare opere d’arte. Rispettare i beni culturali e ambientali a partire dal proprio territorio. Eseguire ed interpretare brani strumentali. Comprendere eventi e opere musicali riconoscendone i significati in relazione al contesto storico-musicale.

Conoscere: Elementi fondamentali per la lettura/ascolto di un’opera d’arte. Principali forme di espressione artistica. Elementi fondamentali del linguaggio musicale. Principali composizioni di vari autori appartenenti a diversi periodi storici. Conoscere: Principali componenti strutturali ed espressivi di un prodotto audiovisivo. Semplici applicazioni per l’elaborazione audio e video

E C A

Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica.

Applicare il significato logico -operativo di numero. Confrontare ed ordinare. Utilizzare le diverse notazioni e saperle convertire una dall’altra. Comprendere il significato di potenza;

Conoscere: Gli insiemi numerici N,Z,Q,R; rappresentazioni, operazioni. I sistemi di numerazione. Espressioni algebriche; principali operazioni. Equazioni di 1°grado

Matematic

a

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E C A

Confrontare e analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni.

calcolare potenze e applicarne le proprietà. Risolvere brevi espressioni nei diversi insiemi numerici; rappresentare la soluzione di un problema con una espressione e calcolarne il valore anche utilizzando la calcolatrice. Tradurre brevi istruzioni in sequenze simboliche; risolvere sequenze di operazioni e problemi sostituendo alle variabili letterali i valori numerici. Comprendere il significato logico-operativo di rapporto e grandezza derivata; impostare uguaglianze di rapporti per risolvere problemi di proporzionalità e percentuale; risolvere semplici problemi diretti e inversi. Risolvere equazioni di 1°grado e verificare la correttezza dei procedimenti utilizzati. Riconoscere principali enti, figure, luoghi geometrici e descriverli con linguaggio naturale. Individuare le

Conoscere: Gli enti fondamentali della Geometria Il piano euclideo:relazioni tra rette; congruenza di figure; poligoni e

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E C A

Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi

proprietà essenziali delle figura e riconoscerle in situazioni concrete. Disegnare figure geometriche con semplici tecniche grafiche e operative. Applicare le principali formule relative alla retta e alle figure geometriche sul Piano Cartesiano. Risolvere problemi di tipo geometrico, ripercorrerne le procedure di soluzione. Comprendere i principali passaggi logici di una dimostrazione. Progettare un percorso risolutivo strutturato in tappe. Formalizzare il percorso di soluzione di un problema attraverso modelli algebrici e grafici. Verificare i risultati conseguiti sia empiricamente, sia mediante argomentazioni. Tradurre dal linguaggio naturale al linguaggio matematico e viceversa.

loro proprietà. Circonferenza e cerchio. Misura di grandezze; grandezze incommensurabili; perimetro e area di poligoni: Teoremi di Pitagora e di Euclide. Il metodo delle coordinate: il Piano Cartesiano. Trasformazioni geometriche elementari e loro invarianti. Conoscere: Le fasi risolutive di un problema e loro rappresentazioni con diagrammi. Principali rappresentazioni di un oggetto matematico. Tecniche risolutive di un problema che utilizzano frazioni, proporzioni, percentuali, formule geometriche, equazioni di 1°grado

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E C A

Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico

Raccogliere, organizzare e rappresentare un insieme di dati. Rappresentare classi di dati mediante istogrammi e diagrammi a torta. Leggere interpretare tabelle e grafici in termini di corrispondenze fra elementi di due insiemi: Riconoscere una relazione tra variabili, in termini di proporzionalità diretta o inversa e formalizzarla attraverso una funzione matematica. Rappresentare sul Piano Cartesiano il grafico di una funzione. Valutare l’ordine di grandezza di un risultato.

Conoscere: Significato di analisi e organizzazione di dati numerici. Il Piano Cartesiano e il concetto di funzione. Funzioni di proporzionalità diretta , inversa e relativi grafici. Incertezza di una misura e concetto di errore e di approssimazione. La notazione scientifica per i numeri reali

E C A

Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e.artificiale; riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità

Raccogliere dati attraverso l’osservazione diretta dei fenomeni naturali o degli oggetti artificiali o la consultazione di testi e manuali o media. Organizzare e rappresentare i dati raccolti. Individuare, con

Conoscere: Concetto di misura e sua approssimazione. Principali strumenti e tecniche di misurazione. Sequenza delle operazioni da effettuare. Fondamentali meccanismi di classificazione.

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E

C A

Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza

la guida del docente, una possibile interpretazione dei dati in base a semplici modelli Presentare i risultati dell’ analisi. Utilizzare classificazioni, generalizzazioni e/o schemi logici per riconoscere il modello di riferimento. Riconoscere e definire i principali aspetti di un Ecosistema. Essere consapevoli del ruolo che i processi tecnologici giocano nella modifica dell’ambiente considerato come sistema. Interpretare un fenomeno naturale o un sistema artificiale dal punto di vista energetico distinguendo le varie trasformazioni di Energia in rapporto alle leggi che le governano. Avere la consapevolezza dei possibili impatti sull’ambiente naturale dei modi di produzione e di utilizzo dell’energia nell’ambito quotidiano.

Utilizzo dei principali programmi software. Schemi, tabelle e grafici. Semplici schemi per presentare correlazioni tra le variabili di un fenomeno appartenente all’ambito scientifico caratteristico del percorso formativo. Concetto di Ecosistema. Impatto ambientale ed ecosostenibile Conoscere: Concetto di sviluppo sostenibile. Concetto di Energia, di trasformazione e produzione. Strutture concettuali di base del sapere tecnologico. Operazioni specifiche di base di alcuni programmi applicativi più comuni.

Scientifico- Tecnologica

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Riconoscere il ruolo della tecnologia nella vita quotidiana

E C A

Saper collocare gli eventi storici nello spazio e nel tempo

Riconoscere le dimensioni del tempo e dello spazio attraverso l’osservazione di eventi storici e di aree geografiche. Collocare i più rilevanti eventi storici affrontati secondo le coordinate spazio-tempo. Identificare gli elementi maggiormente significativi per confrontare aree e periodi diversi. Comprendere il cambiamento in relazione agli usi, alle abitudini, al vivere quotidiano nel confronto con la propria esperienza personale. Leggere, anche in modalità multimediale, le differenti fonti letterarie, iconografiche, documentarie, cartografiche ricavandone informazioni su eventi storici di diverse epoche e differenti aree geografiche. Individuare i principali mezzi e strumenti che hanno caratterizzato l’innovazione tecnico-scientifica nel

Conoscere: Le periodizzazioni fondamentali della storia mondiale. I principali fenomeni storici e le coordinate spazio-tempo che li determinano. I principali fenomeni sociali, economici che caratterizzano il mondo contemporaneo, anche in relazione alle diverse culture. I principali eventi che consentono di comprendere la realtà nazionale ed europea. I principali sviluppi storici che hanno coinvolto il proprio territorio. Le diverse tipologie di fonti. Le principali tappe dello sviluppo dell’innovazione tecnico-scientifica e della loro conseguente innovazione tecnologica.

Storico-Sociale

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E

C A

Comprendere il sistema di regole sociali fondate sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione con particolare riferimento alle persone e all’ambiente.

corso della storia. Comprendere le caratteristiche fondamentali dei principi e delle regole della Costituzione italiana. Identificare i diversi modelli istituzionali e di organizzazione sociale e le principali relazioni tra persona-famiglia-società-Stato.

Conoscere: Costituzione italiana. Organi dello Stato e loro funzioni principali. Principali problematiche relative all’integrazione e alla tutela dei diritti umani e alla promozione delle pari opportunità. Organi e funzioni di Regione, Provincia e Comune.

COMPETENZE-CHIAVE DI CITTADINANZA

EC A

Imparare ad imparare:

organizzando il proprio apprendimento, individualizzando, scegliendo ed utilizzando fonti già conosciute e varie modalità di informazione ( formale, non formale e informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro.

E C A

Progettare:

realizzando progetti con modalità guidata riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro finalizzati al proprio orientamento.

dalle abilità assunte nel percorso di studi e dai saperi form

ali ed inform

ali che hanno connotato la crescita form

ativa dell’alunno studente e hanno indirizzato i suoi com

portamenti in ordine

alla responsabilità personale e

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EC A

Comunicare:

comprendendo messaggi di genere diverso( quotidiano,letterario, tecnico, scientifico) e di complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi ( verbale, matematico, scientifico, simbolico,ecc…) mediante diversi supporti ( cartacei, informatici e multimediali); rappresentando eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d’animo, emozioni, ecc…, utilizzando linguaggi diversi ( verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti ( cartacei, informatici e multimediali).

EC A

Collaborare e partecipare:

interagendo in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, avendo coscienza delle proprie e delle altrui capacità, cominciando a gestire la conflittualità, contribuendo all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri.

EC A

Agire in modo autonomo e responsabile

inserendosi in modo attivo e consapevole nella realtà quotidiana, facendo valere al suo interno i propri diritti e riconoscendo al contempo quelli altrui, i limiti, le regole, le responsabilità

EC

A

Risolvere problemi: affrontando situazioni problematiche, costruendo e verificando ipotesi, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline.

EC A

Individuare collegamenti e relazioni :

individuando, rappresentando ed elaborando argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari e lontani nello spazio e nel tempo, individuando analogie e differenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica.

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E

Acquisire ed interpretare l’informazione:

acquisendo l’informazione utilizzando diversi strumenti comunicativi, valutandone l’utilità, distinguendo fatti ed opinioni.

E= ESSENZIALE, C= CONSOLIDATO, A= AVANZATO

LIVELLI DI ESERCIZIO

ESSENZIALE CONSOLIDATO AVANZATO

La competenza è esercitata a partire da conoscenze sufficientemente apprese ed abilità assunte con modalità non sempre autonoma

La competenza è esercitata a partire da conoscenze stabilmente apprese ed abilità assunte con modalità autonoma

La competenza è esercitata a partire da conoscenze rielaborate ed approfondite ed abilità assunte con modalità autonoma e personalizzata

VALUTAZIONE DECIMALE

E: 6 C:7/8 A:9/10

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CERTIFICATO DELLE COMPETENZE DISCIPLINARI E TRASVER SALI SCUOLA SECONDARIA SECONDO GRADO

Alunno/a:…………… Classe:………

COMPETENZE ABILITÀ/CAPACITÀ CONOSCENZE LIV Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti

Comprendere il messaggio contenuto in un testo orale Cogliere le relazioni logiche tra le varie componenti di un testo orale Esporre in modo chiaro, logico e coerente esperienze vissute o testi ascoltati Riconoscere differenti registri comunicativi di un testo orale Affrontare molteplici situazioni comunicative scambiando informazioni e idee per esprimere anche il proprio punto di vista Individuare il punto di vista dell’altro in contesti formali ed informali

Principali strutture grammaticali della lingua italiana e latina Elementi di base delle funzioni della lingua italiana e latina Lessico fondamentale per la gestione di semplici comunicazioni orali in contesti formali e informali Contesto, scopo e destinatario della comunicazione Codici fondamentali della comunicazione orale, verbale e non verbale Principi di organizzazione del discorso descrittivo, narrativo, espositivo, argomentativo

□ 1 □ 2 □ 3

L’asse dei linguaggi

Leggere, comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo

Padroneggiare le strutture della lingua presenti nei testi Applicare strategie diverse di lettura Individuare natura, funzione e principali scopi comunicativi ed espressivi di un testo un testo letterario Cogliere i caratteri specifici di un testo letterario

Strutture essenziali dei testi narrativi, espositivi, argomentativi della lingua italiana e strutture morfologiche e sintattiche per la lingua latina Principali connettivi logici Varietà lessicali in rapporto ad ambiti e contesti diversi Tecniche di lettura analitica e sintetica Tecniche di lettura espressiva Denotazione e connotazione Principali generi letterari, con particolare riferimento alla tradizione italiana e alla tradizione latina Contesto storico di riferimento di alcuni autori e opere della letteratura italiana e latina

□ 1 □ 2 □ 3

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Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi

Ricercare, acquisire e selezionare informazioni generali e specifiche in funzione della produzione di testi scritti di vario tipo Prendere appunti e redigere sintesi e relazioni Rielaborare in forma chiara Informazioni

Produrre testi corretti e coerenti adeguati alle

diverse situazioni comunicative

Produrre testi corretti e adeguati ai brani di versione somministrati

Elementi strutturali di un testo scritto coerente e coeso Uso dei dizionari, anche in riferimento alla lingua latina Modalità e tecniche delle diverse forme di produzione scritta: riassunto, lettera, relazioni, ecc. Fasi della produzione scritta: pianificazione, stesura e revisione Fasi della traduzione scritta dal latino all’italiano

□ 1 □ 2 □ 3

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COMPETENZE ABILITÀ/CAPACITÀ CONOSCENZE LIV

Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi

Ricercare, acquisire e selezionare informazioni generali e specifiche in funzione della produzione di testi scritti di vario tipo. Prendere appunti e redigere sintesi e relazioni. Rielaborare in forma chiara le informazioni. Produrre testi corretti e coerenti adeguati alle diverse situazioni comunicative. Comprendere i punti principali di messaggi e annunci semplici e chiari su argomenti di interesse personale, quotidiano, sociale . Ricercare informazioni all’interno di testi di breve estensione di interesse personale, quotidiano, sociale. Descrivere in maniera semplice esperienze ed eventi relativi all’ambito personale e sociale. Utilizzare in modo adeguato le strutture grammaticali Interagire in conversazioni brevi e semplici su temi di interesse personale, quotidiano, sociale. Scrivere brevi testi di interesse personale, quotidiano, sociale o professionale Scrivere correttamente semplici testi su tematiche coerenti con percorsi di studio.

Elementi strutturali di un testo scritto coerente e coeso. Lessico di base su argomenti di vita quotidiana, sociale. Uso del dizionario bilingue Modalità e tecniche delle diverse forme di produzione scritta: riassunto, lettera, relazioni ecc.. Fasi della produzione scritta: pianificazione, stesura, revisione. Regole grammaticali fondamentali Corretta pronuncia di un repertorio di parole e frasi memorizzate di uso comune Semplici modalità di scrittura: messaggi brevi, lettera informale

□ 1

□ 2

□ 3

Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico

Riconoscere e apprezzare le opere d’arte Conoscere e rispettare i beni culturali e ambientali a partire dal proprio territorio

Elementi fondamentali per la lettura di un’opera d’arte ( pittura, architettura, plastica, fotografia, film). Principali forme di espressione artistica

□ 1 □ 2 □ 3

L’asse dei linguaggi

Utilizzare e produrre testi multimediali

Comprendere i prodotti della comunicazione audiovisiva Elaborare prodotti multimediali (testi, suoni,ecc.) anche con tecnologie digitali

Semplici applicazioni per la elaborazione audio e video Uso essenziale della comunicazione telematica Principali componenti strutturali ed espressive di un prodotto audiovisivo.

□ 1 □ 2 □ 3

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COMPETENZE ABILITÀ/CAPACITÀ CONOSCENZE LIV

L’asse matem

atico

Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica

Comprendere il significato logico-operativo di numeri appartenenti ai diversi sistemi numerici. Utilizzare le diverse notazioni e saper convertire da una all’altra (da frazioni a decimali, da frazioni apparenti ad interi, da percentuali a frazioni…) Comprendere il significato di potenza; calcolare le potenze e applicarne le proprietà Risolvere brevi espressioni nei diversi insiemi numerici; rappresentare la soluzione di un problema con un’espressione e calcolarne il valore anche utilizzando una calcolatrice Tradurre brevi istruzioni in sequenze simboliche (anche con tabelle); risolvere sequenze di operazioni e problemi sostituendo alle variabili letterali i valori numerici Comprendere il significato logico-operativo di rapporto e grandezza derivata; impostare uguaglianze di rapporti per risolvere problemi di proporzionalità e percentuale; risolvere semplici problemi diretti e inversi Risolvere equazioni di primo grado e verificare la correttezza dei procedimenti utilizzati Rappresentare graficamente equazioni di primo grado; comprendere il concetto di equazione e quello di funzione Risolvere sistemi di equazioni di primo grado seguendo istruzioni e verificarne la correttezza dei risultati

Gli insiemi numerici N,Z,Q,R; rappresentazioni, operazioni, ordinamento I sistemi di numerazione Espressioni algebriche; principali operazioni Equazioni e disequazioni di primo grado Sistemi di equazioni e disequazioni di primo grado

□ 1

□ 2

□ 3

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COMPETENZE ABILITÀ/CAPACITÀ CONOSCENZE LIV

Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni

Riconoscere i principali enti, figure e luoghi geometrici e descriverli con linguaggio naturale Individuare le proprietà essenziali delle figure e riconoscerle in situazioni concrete Disegnare figure geometriche con semplici tecniche grafiche operative Applicare le principali formule relative alla retta e alle figure geometriche sul piano cartesiano In casi reali di facile leggibilità risolvere problemi di tipo geometrico, e ripercorrerne le procedure di soluzione

Gli enti fondamentali della geometria e il significato dei termini assioma, teorema, definizione Il piano euclideo: relazioni tra rette; congruenza di figure; poligoni e loro proprietà Circonferenza e cerchio Misura di grandezze; grandezza incommensurabili; perimetro e area dei poligoni. Teoremi di Euclide e di Pitagora Teorema di Talete e sue conseguenze Il metodo delle coordinate: il piano cartesiano Interpretazione geometrica dei sistemi di equazioni Trasformazioni geometriche elementari e loro invarianti

□ 1 □ 2 □ 3

L’asse matem

atico

Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi

Formalizzare il percorso di soluzione di un problema attraverso modelli algebrici e grafici Convalidare i risultati conseguiti sia empiricamente, sia mediante argomentazioni Tradurre dal linguaggio naturale al linguaggio algebrico e viceversa

Tecniche risolutive di un problema che utilizzano frazioni, proporzioni, percentuali, formule geometriche, equazioni e disequazioni di 1° grado

□ 1 □ 2 □ 3

Competenze Abilità/capacità Conoscenze Liv

L’asse matem

atico

Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche tipo informatico

Raccogliere, organizzare e rappresentare un insieme di dati Rappresentare classi di dati mediante istogrammi e diagrammi a torta Leggere e interpretare Tabelle e grafici in termini di corrispondenze fra elementi di due insiemi Riconoscere una relazione tra variabili, in termini di proporzionalità diretta o inversa e formalizzarla attraverso una funzione matematica Rappresentare sul piano cartesiano il grafico di una funzione Valutare l’ordine di grandezza di un risultato

Significato di analisi e organizzazione di dati numerici Il piano cartesiano e il concetto di funzione Funzioni di proporzionalità diretta, inversa e relativi grafici, funzione lineare Incertezza di una misura e concetto di errore La notazione scientifica per i numeri reali Il concetto e i metodi di approssimazione Semplici applicazioni che consentono di creare, elaborare un foglio elettronico con le forme grafiche corrispondenti

□ 1 □ 2 □ 3

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Elaborare e gestire semplici calcoli attraverso un foglio elettronico Elaborare e gestire un foglio elettronico per rappresentare in forma grafica i risultati dei calcoli eseguiti

COMPETENZE ABILITÀ/CAPACITÀ CONOSCENZE Liv

L’asse scientifico-tecnologico

Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità

Raccogliere dati attraverso l’osservazione diretta dei fenomeni naturali (fisici,chimici, biologici, geologici, ecc..) o la consultazione di testi e manuali o media Organizzare e rappresentare dati raccolti Individuare, con la guida del docente, una possibile interpretazione dei dati in base a semplici modelli Presentare i risultati dell’analisi Utilizzare classificazioni, generazionali e/o sistemi logici per riconoscere il modello di riferimento Essere consapevoli del ruolo che i processi tecnologici giocano nella modifica dell’ambiente che ci circonda considerato come sistema

Concetto di misura e sua approssimazione Errore sulla misura Principali strumenti e tecniche di misurazione Sequenza delle operazioni da effettuare Fondamentali meccanismi di catalogazione Utilizzo dei principali programmi Software Schemi, tabelle e grafici Semplici schemi per presentare correlazioni tra le variabili di un fenomeno appartenente all’ambito scientifico Inquinamento ambientale

□ 1 □ 2 □ 3

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COMPETENZE ABILITÀ/CAPACITÀ CONOSCENZE LIV Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza

Analizzare un oggetto o un sistema artificiale in termini di funzioni o di architettura Interpretare un fenomeno naturale dal punto di vista energetico distinguendo le varie trasformazioni di energia in rapporto alle leggi che le governano Avere la consapevolezza dei possibili impatti sull’ambiente naturale dei modi di produzione e di utilizzazione dell’energia nell’ambito quotidiano

Concetto di sviluppo sostenibile Schemi a blocchi Diagrammi e schemi logici applicati ai fenomeni osservati Concetto di input-output di un sistema artificiale Concetto di calore e di temperatura Strutture concettuali di base del sapere tecnologico

□ 1 □ 2 □ 3

L’asse scientifico-tecnologico

Essere consapevole delle potenzialità delle tecnologie rispetto al contesto culturale e sociale in cui vengono applicate

Riconoscere il ruolo della tecnologia nella vita quotidiana e nell’economia della società Saper spiegare il principio di funzionamento e la struttura dei principali dispositivi fisici e software Utilizzare le funzioni di base dei software più comuni per produrre testi e comunicazioni multimediali, calcolare e rappresentare dati, disegnare, cercare informazioni e comunicare in rete

Struttura di internet Struttura generale e operazioni comuni ai diversi pacchetti applicativi (tipologia di menù, operazioni di edizione, creazione e conservazione di documenti, ecc..) Operazioni specifiche di base di alcuni dei programmi applicativi più comuni

□ 1 □ 2 □ 3

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Competenze Abilità/capacità Conoscenze Liv Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali

Riconoscere le dimensioni del tempo e dello spazio attraverso l’osservazione di eventi storici e di aree geografiche Collocare i più rilevanti eventi storici affrontati secondo le coordinate spazio-tempo Identificare gli elementi maggiormente significativi per confrontare aree e periodi diversi Comprendere il cambiamento in relazione agli usi, alle abitudini, al vivere quotidiano nel confronto con la propria esperienza personale anche in riferimento alla sfera religiosa Leggere- anche in modalità multimediale – le differenti fonti letterarie, cartografiche, documentarie, cartografiche, ricavandone informazioni su eventi storici di diverse epoche e differenti aree geografiche Individuare i principali mezzi e strumenti che hanno caratterizzato l’innovazione tecnico – scientifica nel corso della storia

Le periodizzazioni fondamentali della storia mondiale I principali fenomeni storici e le coordinate spazio – tempo che li determinano I principali fenomeni sociali, economici che caratterizzano il mondo contemporaneo, anche in relazione alle diverse culture Conoscere i principali eventi che consentono di comprendere la realtà nazionale ed europea I principali sviluppi storici che hanno coinvolto il proprio territorio Le diverse tipologie di fonti Le principali tappe dello sviluppo dell’innovazione tecnico – scientifica e della conseguente innovazione tecnologica

□ 1 □ 2 □ 3

L’asse storico-sociale Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente

Comprendere le caratteristiche fondamentali dei principi e delle regole della Costituzione italiana Individuare le caratteristiche essenziali della norma giuridica e comprenderle a partire dalle proprie esperienze e dal contesto scolastico Identificare i diversi modelli istituzionali e di organizzazione sociale e le principali relazioni tra persona – famiglia – società – Stato Riconoscere le funzioni di base dello Stato, delle Regioni e degli Enti Locali ed essere in grado di rivolgersi, per le proprie necessità, ai principali servizi da essi erogati Identificare il ruolo delle istituzioni europee e dei principali organismi di cooperazione internazionale e riconoscere le opportunità offerte alla persona, alla scuola e agli ambiti territoriali di appartenenza

Costituzione italiana Organi dello Stato e loro funzioni principali Conoscenze di base sul concetto di norma giuridica e di gerarchia delle fonti Principali problematiche relative all’integrazione e alla tutela dei diritti umani e alla promozione delle pari opportunità Organi e funzioni di Regione, Provincia e Comune Conoscenze essenziali dei servizi sociali Ruolo delle organizzazioni Internazionali Principali tappe di sviluppo dell’Unione europea

□ 1 □ 2 □ 3

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Adottare nella vita quotidiana comportamenti responsabili per la tutela e il rispetto dell’ambiente e delle risorse naturali

COMPETENZE ABILITÀ/CAPACITÀ CONOSCENZE LIV

L’asse storico-sociale

Orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio

Riconoscere le caratteristiche principali del mercato e le opportunità lavorative offerte dal territorio Riconoscere i principali settori in cui sono organizzate le attività economiche del proprio territorio

Regole che governano l’economia e concetti fondamentali del mercato Strumenti essenziali per legge il tessuto produttivo del proprio territorio Principali soggetti del sistema economico

□ 1 □ 2 □ 3

(1) INDICATORI PER I LIVELLI DI ACCERTAMENTO E CERT IFICAZIONE DELLE COMPETENZE

PROGRAMMATE

ESSENZIALE (1) La competenza è esercitata a partire da conoscenze sufficientemente apprese ed abilità assunte con modalità quasi autonoma.

CONSOLIDATO (2)

La competenza è esercitata a partire da conoscenze stabilmente apprese ed abilità assunte con modalità autonoma.

AVANZATO (3)

La competenza è esercitata a partire da conoscenze rielaborate ed approfondite ed abilità assunte con modalità autonoma e personalizzata.

COMPETENZE ABILITÀ/CAPACITÀ CONOSCENZE LIV

Com

petenze chiave di cittadinanza Imparare ad imparare: organizzando il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione (formale, non formale e informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro. Progettare: elaborando e realizzando progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi

A partire dalle conoscenze e dalle abilità acquisite nel percorso di studi e dei saperi formali ed informali che hanno connotato la crescita formativa dell’alunno studente ed hanno indirizzato i suoi comportamenti in ordine alla personale responsabilità ed alla relazione umana e sociale.

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significativi e realistici e le relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti. Comunicare: • coprendendo messaggi

di generi diverso (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) e di complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc…) mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali);

• rappresentando eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d’animo, emozioni, ecc… utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc…) e diverse conoscenze disciplinari, medianti diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali).

Collaborare e partecipare: interagendo in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie ed altrui capacità, gestendo le conflittualità, contribuendo all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri. Agire in modo autonomo e responsabile: sapendosi inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità. Risolvere problemi: affrontando situazioni

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problematiche, costruendo e verificando ipotesi, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline. Individuare collegamenti e relazioni: individuando e rappresentando, elaborando argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica. Acquisire ed interpretare l’informazione: acquisendo ed interpretando criticamente l’informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi, valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni.

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SCHEDA ACCETTAZIONE DELLA FAMIGLIA DI PROGRAMMAZIO NE DIFFERENZIATA

Al Dirigente dell’Istituto --------------------------------------- Il/La Sottoscritto/a---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Padre/Madre dell’alunno/a ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Iscritto/a,pre l’anno scolastico------------------------------alla classe----------------, riconoscendo che il proprio/a figlio/a svolge,su alcune/tutte discipline un piano di studi individualizzato,differenziato negli obiettivi,contenuti e metodi

AUTORIZZA che la valutazione dei risultati sia riferita al PEI e adottata ai sensi dell’art.13 dell’O.M. N. 80 del 09/03/1995 e sue successive modificazioni ed integrazioni. La presente autorizzazione è valida e tacitamente rinnovata fino a che la stessa non venga formalmente revocata e/o modificata. Gualdo Tadino_______________________ Firma del genitore ____________________________

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RELAZIONE FINALE

Alunno:___________________________ Classe:_______________ Docente di sostegno:__________________________

Anno scolastico:________________________

1. Informazioni di carattere generale 2. Livelli di competenza nelle aree fondamentali dello sviluppo:

area cognitiva area comunicativa e linguistica area logico-matematica area affettivo-relazionale area sensoriale area motorio-prassica area delle autonomie

3.Aspetti psico-affettivi,relazionali e comportamentali 4.Inserimento scolastico 5.Progetto educativo: linee guida,aspetti organizzativi e metodologici 6.Verifiche e valutazione 7.Continuità famiglia-scuola-servizi

Il Consiglio di Classe Il docente di sostegno

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ESEMPIO DI RELAZIONE FINALE ESAMI DI STATO

ALLIEVO : CLASSE : INDIRIZZO:

ANNO SCOLASTICO 2009- 2010

PRESENTAZIONE DELL 'ALLIEVO Dati anagrafici Dati anagrafici: nato a il--------- ove risiede con il padre e la madre

Classe di iscrizione e finalità del percorso: regolarmente iscritto al 5° anno indirizzo L'allievo accede all'esame per conseguire il diploma di maturità con percorso uguale alla classe seguendo una programmazione semplificata per obiettivi minimi.

PRESENTAZIONE CLINICA E FUNZIONALE DELL 'ALLIEVO Tipologia del deficit

Deficit ed handicap scolastico

IL SOSTEGNO DIDATTICO

Insegnante di sostegno Classe 1° Classe 2° ) Classe 3° ) Classe 4° Classe 5°

Prof.ssa Prof.ss Prof.ssa Prof.ssa Prof.ssa

Prof.ssa Prof.ssa Prof.ssa Prof.ssa

Tutor L' ITER SCOLASTICO Il percorso Le difficoltà

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PERCORSO SVOLTO NELLA CLASSE 5°

Le discipline trattate

DISCIPLINE ORE TOTALI ORE SVOLTE IN CLASSE

ORE NON SVOLTE PERCHÉ IN STAGE

tempi

IL PERCORSO MISTO Le discipline escluse

motivazione

tempi :

RISULTATI RAGGIUNTI In ogni disciplina

LE PROVE SVOLTE Modalità di formulazione e realizzazione delle prove svolte richiesta di assistenza

Valutazione:

RICHIESTA DI PROVE prove scritte prove orali

ABILITA' E COMPETENZE CERTIFICABILI Competenze scolastiche

competenze nello stage

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE – PRIMA PROVA SCRITTA (H)

ALUNNO/A:…………………………………………………………….. Parametri

Descrittori

Punteggio

Punteggio Attribuito

CONOSCENZE E ADERENZA ALLA

TRACCIA

• Conoscenze adeguate e personali • Conoscenze adeguate • Sufficiente bagaglio di conoscenze, rielaborazione

guidata • Parziale conoscenza degli argomenti trattati • Frammentaria conoscenza dell’argomento • Argomento non centrato, conoscenze pressoché nulle

4 3 2,5

2 1

0,5

……

ARTICOLAZIONE E COERENZA ARGOMENTATIVA

• Argomenta in modo comprensibile e logico • Argomenta in maniera sufficientemente comprensibile • Argomenta in maniera parzialmente comprensibile • Argomenta in maniera incoerente

3 2 1 0,25

……

CORRETTEZZA E PROPRIETA’ USO DELLA LINGUA

• Espressione corretta precisa e articolata • Espressione abbastanza corretta e appropriata • Espressione sicura ma non suff. corretta e appropriata • Espressione non sempre chiara, corretta e appropriata • Espressione disorganica scorretta e imprecisa • Espressione contorta, molto scorretta e imprecisa

3 2

1,5

1

0,5 0,25

……

CAPACITA’ DI APPROFONDIMENTO E ORIGINALITA’

• Rielabora in modo personale • Rielabora in modo chiaro seppur guidato • Rielabora in modo parziale • Non rielabora

2 1,5 1 1

……

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE – SECONDA PROVA SCRITTA (H)

ALUNNO/A:……………………………………………………………..

INDICATORI PUNTEGGIO

MASSIMO ATTRIBUIBILE

ALL’INDICATORE

LIVELLI DI VALUTAZIONE

PUNTEGGIO

CORRISPOND. AI LIVELLI

VOTO

ATTRIBUITO

Conoscenze e Competenze *

7 punti

• Estremamente frammentarie • Inadeguate • Carenti e superficiali • Globalmente sufficienti • Abbastanza complete • Complete, corrette, esaustive

1 2-3 4 5 6

7-8

……

Comunicazione e uso di terminologia e tecnica

3 punti

• Non efficace, ripetuti errori • Poco efficace, qualche errore • Sufficientemente efficace • Corretta ed efficace • Corretta, organica, efficace

1 2

2,5 3 4

……

Aderenza e pertinenza

3 punti

• Non aderente • Poco aderente • Sufficientemente aderente • Pienamente aderente

1 1,5 - 2

2,5 3

……

PUNTEGGIO TOTALE ………… / 15

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE – COLLOQUIO (H)

ALUNNO/A: ………………………………………….

Parametri

Descrittori

Punteggio

Punteggio attribuito

CONOSCENZA DEGLI ARGOMENTI

• Completa e approfondita • Precisa e chiara • Scolastica • Incerta e superficiale • Parziale e ripetitiva • Scarsa/nulla

11-12 9-10 7-8 5-6 3-4 1-2

……

ABILITA’ LINGUISTICO- ESPRESSIVE

• Articolata e completa • Semplice e lineare • Frammentaria e imprecisa • Incerta/nulla

7-8 5-6 3-4 1-2

……

CAPACITA’ DI ORGANIZZARE I TEMI E OPERARE COLLEGAMENTI

• Sa pienamente operare autonomamente • Collegamenti semplici ma autonomi • Opera collegamenti se guidato • Difficoltà di operare collegamenti • Non è in grado di operare collegamenti benché

guidato

8 6-7 5 3-4 1-2

……

CAPACITA’ DI RIELABORAZIONE PERSONALE E CRITICA

• Formula giudizi autonomi e corretti • Formula giudizi abbastanza autonomamente • Formula giudizi non sempre in modo autonomo • Ha evidenti difficoltà di elaborare giudizi • Non sa esprimere giudizi personali

5 4 3 2 1

……

CAPACITA’ DI AUTOCORREZIONE

• Sa correggersi autonomamente • Sa correggersi se guidato

2 1

PUNTEGGIO TOTALE

35

……

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REPUBBLICA ITALIANA

MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’

E DELLA RICERCA

ANNO SCOLASTICO.................

ISTITUTO ....................................................................................................... (tipo di istituto - denominazione)

DI .................................................................................. .... ..................................... (sede)

Conferito a ............................................................................................................. Nat.. a ....................................................……................ (prov. di ....................) il giorno .................................................................. 19.................... ...................................... addì .........................

Il Dirigente scolastico

______________________

CERTIFICA TO DI CREDITI FORMATIVI

(rilasciato ai sensi dell’OM n.90/2001, art.15)

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REPUBBLICA ITALIANA

MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA

ANNO SCOLASTICO .......................

IL DIRIGENTE SCOLASTICO certifica che

L’alunn............................................................................................................ nat… a .................................................... prov. ............... il .......................... 1. ha frequentato la classe…......................................................................... dell’istituto ............................................ dell’indirizzo …. .............................. 2. ha svolto le seguenti attività curricolari1 ......................................................................per ore (previste dal PEI) ....... ......................................................................per ore (previste dal PEI) ....... ......................................................................per ore (previste dal PEI) ....... ......................................................................per ore (previste dal PEI) ....... ......................................................................per ore (previste dal PEI) ....... ......................................................................per ore (previste dal PEI) ....... 3. ha svolto le seguenti attività di laboratorio, aula speciale, ecc.2 ......................................................................per ore (previste dal PEI) ....... ......................................................................per ore (previste dal PEI) ....... ......................................................................per ore (previste dal PEI) ....... ......................................................................per ore (previste dal PEI) ....... ......................................................................per ore (previste dal PEI) ....... ......................................................................per ore (previste dal PEI) ....... 4. ha svolto percorsi formativi integrati con centri di formazione professionale e/o agenzie

formative3 ......................................................................per ore (previste dal PEI) ....... ......................................................................per ore (previste dal PEI) ....... ......................................................................per ore (previste dal PEI) ....... ......................................................................per ore (previste dal PEI) ....... ......................................................................per ore (previste dal PEI) ....... ......................................................................per ore (previste dal PEI) .......

1 Elencare le attività previste dal PEI siano esse realizzate con la classe di appartenenza, con altre classi, con gruppi di studenti o individualmente 2 Elencare le attività laboratoriali previste dal PEI e svolte nella scuola (serra, cucina, sala bar, officina, biblioteca, ecc.) 3 Elencare le attività, previste dal PEP e svolte con i centri di formazione professionale o con le agenzie formative

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5. ha svolto le seguenti attività di stages presso4: ...............................................................(ente, istituzione, azienda, cooperativa, ecc.) dal .............................. al ..................................per ore settimanali .............. nella mansione .............................................................................................. .................................................................. (ente, istituzione, azienda, cooperativa, ecc.) dal .............................. al ..................................per ore settimanali .............. nella mansione .............................................................................................. .................................................................. (ente, istituzione, azienda, cooperativa, ecc.) dal .............................. al ..................................per ore settimanali .............. nella mansione .............................................................................................. 6. ha sostenuto le seguenti prove d’esame riportando la votazione indicata5 scritta ................................................................................................................. pratica ................................................................................................................ orale .................................................................................................................. 7. a conclusione del percorso formativo, ha dimostrato di possedere le seguenti conoscenze,

competenze e capacità6 conoscenze ..................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................................................................................................................... competenze ...................................................................................se ........................................ ...................................................................................se ........................................ ...................................................................................se ........................................ ...................................................................................se……………………………. capacità ....................................................................................se......................................... ....................................................................................se......................................... ....................................................................................se.........................................

Il titolo acquisito è riconosciuto dalle istituzioni scolastiche e dai centri di formazione professionale regionali nell'ambito degli accordi con le regioni.

4 Indicare gli stage effettuati nell'ambito del PEP 5 Indicare le prove d'esame sostenute dall'alunno per il conseguimento del creditoformativo. Tali prove sono omogenee con il percorso svolto e coerenti con le conoscenze, le competenze e le capacità da accertare 6 Indicare le conoscenze, le competenze e le capacità conseguite dall'alunno e accertate mediante le prove d'esame. Le competenze e le capacità dell'alunno sono descritte specificando in quale ambito l'alunno può realizzare tali competenze e capacità.

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REPUBBLICA ITALIANA

MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’

E DELLA RICERCA

ANNO SCOLASTICO ..................

ISTITUTO .....................................................................................................................

(tipo di istituto)

“...................................................................................................................” (denominazione)

di ......................................................................................................................... (sede)

ATTESTATO

DI CREDITO FORMATIVO 7

Conferito a ............................................................................................................ Nato a ................. (prov. di .........................) il giorno ................................19 ......... con la seguente votazione complessiva:. ............................................... centesimi

................................. addì ........................

IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE

7 Rilasciato ai sensi dell’art. 13, comma 2, del DPR 23 luglio 1998, n. 323.

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REPUBBLICA ITALIANA

MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’

E DELLA RICERCA

ANNO SCOLASTICO ............. Il presidente della commissione n.............operante nel Liceo /

Istituto...........................................................................................................................................

che .............................................................................................................................................

(cognome e nome del candidato)

nato a .............................................................................. Provincia .......... il ......................................... ha dimostrato di possedere, in relazione al percorso degli studi seguito, le seguenti conoscenze, competenze e capacità 8 ..........................................................................................................................…………............. .............................................................................................se.......................................…..……...................................................................................................................................................... ..........................................................................................................................…………............. .............................................................................................se.......................................…..……...................................................................................................................................................... ..........................................................................................................................…………............. .............................................................................................se.......................................…..……......................................................................................................................................................

8 Descrivere le conoscenze, le competenze e le capacità conseguite dall’alunno

CERTIFICA

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con la votazione complessiva di ................................/100, derivante dalla somma dei seguenti punteggi parziali 9: Prove scritte / pratiche punti ............... /45 Colloquio punti............. /35 Credito scolastico punti:............. /20 Punteggio aggiunto punti ............15 ........ Crediti formativi documentati: ............................................................................................................................... ............................................................................................................................... ............................................................................................................................... ............................................................................................................................... ............................................................................................................................... Ulteriori specificazioni valutative della commissione con riferimento anche a prove sostenute con esito particolarmente positivo: ............................................................................................................................... ............................................................................................................................... ............................................................................................................................... ............................................................................................................................... ...............................................................................................................................

9 Le prove scritte/pratiche sono fatte contemporaneamente a quelle della classe di appartenenza o della classe frequentata

E' la somma dei Punteggi attribuiti dal consiglio di classe in relazione all'esito degli ultimi tre anni scolastici del corso di studi ed eventuali crediti formativi documentati

E' attribuito dalla commissione a candidati particolarmente meritevoli e integra il punteggio totale conseguito nel limite massimo di 100 punti complessivi.

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Il corso di istruzione secondaria superiore cui si riferisce il certificato di credito formativo ha la durata di .….. anni ed ha previsto piani didattici individualizzati/diversificati in vista di obiettivi educativi, formativi e professionali non riconducibili ai programmi ministeriali.

N. Percorso didattico seguito ai sensi

dell’art.13 del DPR 323/94 10 Anni del corso di studi Durata oraria

complessiva

Totale ore di insegnamento

Ulteriori elementi caratterizzanti il corso di studi seguito dall'alunno 11:

.........................................................................................………........................................

.........................................................................................………..................................................................................................

................................................................................... Progressione negli studi:

Il titolo acquisito è riconosciuto dalle istituzioni scolastiche e dai centri di formazione professionale regionali nell'ambito degli accordi con le regioni.

Il presente certificato è rilasciato ai sensi dell'art. 13 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323.

..........................., lì......./......./....

IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE

10 La tabella è compilata a cura della scuola e riporta il percorso didattico seguito facendo riferimento al PEI. (art. 12 della legge 104/92) 11 Indicare anche gli eventuali stages (simulati, protetti e/o non protetti) realizzati dall'alunno, le attività laboratoriali, particolarmente significative, svolte nella scuola (in serra, in cucina, in sala bar, in iblioteca, in editoria, ecc.) o anche percorsi significativi realizzati a scuola e/o con centri di formazione professionale e/o agenzie formative.

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ESAME DI STATO PER I CANDIDATI CON HANDICAP

Le finalità dell’esame di Stato e i candidati in situazione di handicap

L’esame di Stato ha come fine l’analisi e la verifica della preparazione di ciascun candidato in relazione agli obiettivi generali e specifici propri di ciascun indirizzo (Art. 1 della legge 10.12.97 n. 425); esso pertanto, anche per i candidati in situazione di handicap, deve costituire l’occasione per un oggettivo accertamento delle conoscenze, competenze e capacità acquisite. In questa prospettiva, l’obiettivo di non svalutare i titoli di studio si deve coniugare con quello di realizzare un esame che sia un corretto coronamento del curricolo scolastico, dignitoso per l’allievo e per la Commissione. Si tratta di rifiutare, da parte della Commissione, sia l’atteggiamento paternalistico (non si chiedono regali) sia quello intransigente (nella valutazione degli alunni handicappati talora si è più severi che nella valutazione degli alunni normodotati). Questa scheda si limita a illustrare i seguenti punti:

1. Documentazione che il Consiglio di classe deve preparare per la Commissione d’esame

Per gli alunni in situazione di handicap il Consiglio di classe deve in primo luogo approntare la stessa documentazione necessaria per la generalità della classe. In particolare, tuttavia, il documento finalizzato alla formulazione della terza prova scritta, volto a esplicitare "i contenuti, i mezzi, gli spazi ed i tempi del percorso formativo, nonché i criteri, gli strumenti di valutazione adottati e gli obiettivi raggiunti" deve illustrare:

- le scelte fatte per l’alunno in situazione di handicap per il suo percorso individuale nonché per le attività di sostegno

- le modalità di integrazione nella classe

- i percorsi comuni alla classe

- le "ricadute" delle scelte operate sulla attività didattica complessiva.

- Inoltre, il Consiglio di classe, al fine di consentire alla Commissione d’esame di operare correttamente secondo quanto previsto dall’Art. 6, comma 1 del Regolamento, deve predisporre:

- la documentazione relativa ai singoli candidati in situazione di handicap

- per i candidati che ne abbiano bisogno, le richieste di prove equipollenti e/o di assistenza e/o di tempi più lunghi sia per le prove scritte che per quelle orali

- per i candidati che abbiano seguito un percorso didattico differenziato, la richiesta di prove coerenti con tale percorso e finalizzate al rilascio dell’attestato (Art. 13, comma 2, Reg.)

- nel caso di candidati non vedenti, la richiesta al Ministero della P.I. del testo delle prove in Braille

- in altri casi particolari la richiesta di "buste" supplementari o di prove suppletive ecc. (queste richieste vanno fatte per tempo dal Preside dell’istituto e non riguardano il lavoro dei consigli di classe).

La documentazione che il Consiglio di classe prepara per la Commissione d’esame ai sensi dell’Art. 6, comma 1 ha principalmente lo scopo di facilitare la predisposizione delle prove equipollenti previste dall’art.16 della legge quadro. Essa deve fornire pertanto, attraverso una apposita relazione, informazioni utili perché la Commissione possa mettere il candidato a suo agio e valutare al tempo stesso in modo appropriato le sue conoscenze, competenze e capacità. La relazione sviluppata a questo fine dal Consiglio di classe potrebbe avere la seguente struttura: - descrizione del deficit e dell’handicap

- descrizione del percorso realizzato dall’alunno:

a) conoscenze, competenze e capacità raggiunte

b) difficoltà incontrate e come sono state superate o non superate

c) discipline per le quali sono stati adottati particolare criteri didattici

d) percorsi equipollenti eventualmente svolti

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e) attività integrative e di sostegno svolte, anche in sostituzione parziale o totale di alcune discipline

f) risorse utilizzate (docente di sostegno, accompagnatore, ausili, tecnologie ecc.)

g) qualsiasi altra informazione che il Consiglio di classe ritiene utile far pervenire alla Commissione

- esposizione delle modalità di formulazione e realizzazione delle prove per le valutazioni e precisamente:

a) con quali tecnologie

b) con quali strumenti

c) con quali modalità

d) con quali contenuti

e) con quale assistenza (docente di sostegno, assistente educativo, obiettore, accompagnatore, ecc.): questo punto deve essere esposto in modo chiaro ed esauriente in modo da non suscitare fraintendimenti in chi legge.

- eventuale richiesta di prove equipollenti e di assistenza: sulla base della relazione, per le prove scritte, grafiche, pratiche, e/o orali si possono eventualmente richiedere prove equipollenti, indicando chiaramente:

a) quale tipo di prova si richiede

b) quale tipo di assistenza e con quali compiti

c) quale durata per le prove scritte

E’ molto importante concordare con l’alunno handicappato la modalità delle prove da sostenere nel corso dell’esame di Stato. La richiesta di prove equipollenti e/o di assistenza conclude la relazione di presentazione dell’alunno con handicap. È consigliabile riportare anche in un foglio a parte tale richiesta. La Commissione, esaminata la documentazione fornita dal Consiglio di classe, predispone le prove equipollenti e, ove necessario, quelle relative al percorso differenziato con le modalità indicate dal Consiglio di classe, anche avvalendosi della consulenza di personale esperto. Nel caso in cui la Commissione decida in senso contrario al Consiglio di classe, deve motivare per iscritto la propria decisione.

2. Le prove equipollenti

Il parere del Consiglio di Stato n. 348/91 non entra nel merito di che cosa sono le prove equipollenti, ma afferma che lo "Stato assume il potere-dovere di accertare e certificare che un soggetto ha raggiunto in un determinato settore culturale o professionale un certo livello di conoscenze e professionalità [...]. Non si può configurare un supposto diritto al conseguimento del titolo legale di studio, che prescinda da un oggettivo accertamento di competenze effettivamente acquisite". Il Consiglio di Stato afferma inoltre che il titolo di studio non può essere conseguito da "chi rimane al di sotto di quella soglia di competenza che è necessaria per il conseguimento di quel titolo". Al fine del rilascio del titolo di studio sono importanti le conoscenze, le competenze e le capacità conseguite dall’alunno e non il percorso fatto per conseguirle. La legge 104/92 prevede prove equipollenti per alunni in situazione di handicap (art.16). L’Art. 6 comma 1 del Regolamento afferma che "la Commissione giudicatrice, esaminata la documentazione fornita dal Consiglio di classe [...] può predisporre, ove ne ravvisi la necessità, prove equipollenti a quelle proposte dal Ministero e che possono consistere nell’utilizzo di mezzi tecnici o di modi diversi ovvero nello svolgimento di contenuti culturali e/o professionali differenti [...]. In ogni caso le prove equipollenti devono consentire di verificare che il candidato abbia raggiunto una preparazione culturale e professionale idonea per il rilascio del diploma attestante il superamento dell’esame". In questo quadro, le prove equipollenti sono prove utili per accertare se il candidato, pur nella diversità della situazione, sia in grado di raggiungere, nell’interesse pubblico primario, la soglia di competenza necessaria per il conseguimento del titolo di studio. Cioè le prove equipollenti devono poter consentire di verificare che il candidato abbia raggiunto una preparazione culturale e professionale idonea per il rilascio del diploma.

In questo senso ci si può giovare sia di strumentazione tecnica sia di contenuti culturali differenti da quelli predisposti per gli altri candidati ma adeguati alla situazione di handicap e alle conoscenze, competenze e capacità che si devono accertare. Inoltre le prove equipollenti devono essere coerenti con il livello degli insegnamenti impartiti all’alunno in situazione di handicap e idonee a valutare il progresso dell’allievo in rapporto alle sue potenziali attitudini e al livello di partenza (D.M. 26 agosto 1981).

Più precisamente con prove equipollenti si intende che:

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- I testi della prima e della seconda prova scritta sono trasmessi dal Ministero anche tradotti in linguaggio braille, ove vi siano candidati in situazione di forte handicap visivo

La prova inviata dal Ministero della P.I. è svolta con "mezzi diversi": ad esempio, computer, macchina da scrivere, per mezzo della dettatura all’insegnante di sostegno, ecc.

In questo caso occorre accertare come l’allievo potrà svolgere le prove e se tale svolgimento può disturbare i compagni (alcuni alunni che non sono in grado di scrivere i loro testi sono, in genere, abituati a dettare ad alta voce, alcuni strumenti per la scrittura braille sono rumorosi). Nel caso sia necessaria una postazione fuori dall’aula nella quale lavorano tutti gli altri allievi, la Commissione deve predisporre la vigilanza necessaria

- la prova inviata dal Ministero della P.I. è svolta in "modalità diverse": ad esempio, la prova è "tradotta" in quesiti con alcune possibili risposte chiuse, cioè in prove strutturate o in griglie. In questo caso è bene valutare attentamente la situazione; ad esempio può essere inopportuno che il Consiglio di classe proponga alla Commissione una prova equipollente che consista nello svolgimento di una parte del tema ministeriale. Inoltre si può sconsigliare di fare attendere il candidato in situazione di handicap mentre la Commissione decide e/o prepara la prova e /o le modalità di svolgimento

- la prova è proposta dalla Commissione di esame e ha contenuti culturali e/o tecnici e/o professionali differenti da quelli proposti dal Ministero della P.I. La prova proposta dalla Commissione deve essere comunque tale da poter verificare la preparazione culturale e professionale del candidato. Essa deve inoltre essere omogenea con il percorso svolto dal candidato e deve poter essere realizzata dal candidato con le stesse le modalità, tempi e assistenza utilizzati nelle prove di verifica fatte durante l’anno scolastico. Il Consiglio di classe, qualora richieda questo tipo di prova, deve fornire nella relazione tutte le informazioni utili per la preparazione del testo e/o dei testi delle prove, fornendo a parte il testo delle prove realizzate durante l’anno dal candidato. La Commissione a sua volta (eventualmente avvalendosi di personale esperto) deve preventivamente preparare le prove d’esame diverse da quelle proposte dal Ministero della P.I., omogenee al programma svolto dal candidato seguendo le indicazioni fornite dal Consiglio di classe circa i contenuti, le modalità, l’assistenza e i tempi. È consigliabile che questa preparazione sia realizzata dopo aver letto la relazione del Consiglio di classe, esaminato il percorso formativo, consultati i commissari interni o l’insegnante curricolare o il docente di sostegno e esaminati testi di prove eseguite durante l’anno

- per quanto riguarda il colloquio, esso si può realizzare mediante prove scritte, test, o qualsiasi altra strumentazione o tecnologia o attraverso un operatore che medi tra il candidato e l’esaminatore. Ad esempio, un docente o assistente o operatore mediatore o esperto traduce il linguaggio verbale del docente in linguaggio gestuale comprensibile dall’alunno audioleso e - viceversa - il linguaggio gestuale dell’alunno in linguaggio verbale comprensibile al docente.

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3. I "tempi più lunghi" per le prove d’esame

Secondo l’Art. 16 della L. 104/74 ai candidati in situazione di handicap sono concessi tempi più lunghi per le prove d’esame. Nell’Art. 6, comma 3 del Regolamento si afferma che "i tempi più lunghi nell’effettuazione delle prove scritte e grafiche e del colloquio, previsti dal comma 3 dell’articolo 16 della citata legge N. 104 del 1992, non possono di norma comportare un maggiore numero di giorni rispetto a quello stabilito dal calendario degli esami. In casi eccezionali, la Commissione, tenuto conto della gravità dell’handicap, della relazione del Consiglio di classe, delle modalità di svolgimento delle prove durante l’anno scolastico, può deliberare lo svolgimento di prove scritte equipollenti in un numero maggiore di giorni". Occorre fare molta attenzione quando si chiedono tempi più lunghi per le prove scritte: gli esami di Stato hanno solitamente standard di durata molto superiori a quelli delle prove svolte durante l’anno scolastico. A volte è preferibile chiedere una prova equipollente che necessiti di minor tempo piuttosto che lo svolgimento della prova in due giorni.

4. La presenza di assistenti per l’autonomia e la comunicazione

Si è già sottolineato nelle altre parti di questa scheda che le prove dell’esame di Stato devono essere svolte secondo modalità omogenee rispetto a quelle svolte durante l’anno scolastico, poiché il candidato deve essere messo nelle migliori condizioni psicofisiche. Questo vale anche per l’assistenza. Essa deve essere intesa come:

1.assistenza per l’autonomia, cioè alla persona o per l’aiuto personale; ad esempio, per andare nel bagno, mangiare un panino, bere un bicchiere d’acqua ecc.

2.assistenza per l’autonomia intesa come aiuto per lo svolgimento delle prove (aiuto nella consultazione di vocabolari, nella lettura e/o traduzione del testo in un "linguaggio" accessibile, ecc.)

3.assistenza per la comunicazione nel senso più generale

Durante l’anno scolastico l’assistenza relativa al punto a) è di solito prestata da un assistente appositamente nominato, un accompagnatore, un bidello, un familiare, e così via. Si tratta, appunto, di un "assistente", cioè di una persona che aiuta l’alunno in situazione di handicap negli spostamenti e nella cura della persona. Tale "figura", durante le prove scritte, è presente nell’istituto e può esserlo anche nell’aula dove il candidato svolge l’esame. L’assistenza relativa ai punti b) e c) la fa chi l’ha sempre fatta durante l’anno scolastico (docente di sostegno, docente di classe, obiettore di coscienza, ecc.) cioè la persona indicata dal Consiglio di classe. Quest’ultimo, nella relazione i cui aspetti sono stati chiariti nel paragrafo 2 di questa scheda, deve infatti:

- far presente con quali assistenze il candidato ha svolto le prove di verifica durante l’anno scolastico

- chiedere l’assistenza necessaria per lo svolgimento delle prove scritte, grafiche e/o orali, indicando i compiti che tale assistenza deve svolgere

In conclusione, le persone che fanno assistenza durante l’esame sono le stesse che hanno fatto assistenza all’alunno durante l’anno scolastico. Le "figure" sono quelle presenti a scuola e che, durante l’anno, hanno "seguito l’alunno con handicap e fatto assistenza durante le prove di valutazione", e precisamente:

- docenti del Consiglio di classe e/o altro personale della scuola e precisamente docenti di sostegno, docenti curricolari, ecc.

- personale assegnato alla scuola, assistenti inviati dagli EE.LL, o segnalati "dagli stessi interessati e, in mancanza, dalle associazioni di ciechi e di sordomuti o dalle loro famiglie"

- "obiettori di coscienza operanti presso gli Enti Locali"

Si ricorda che le persone che possono prestare assistenza all’esame possono essere più di una. Ad esempio, il docente di sostegno presente durante la prova di italiano può essere diverso da quello presente durante la seconda prova o la prova orale (si veda in proposito il D.M. 25 maggio 1995 n. 170).

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5. Le prove per i candidati che hanno svolto un percorso didattico differenziato

Per i candidati in situazione di handicap che hanno svolto nel corso degli studi piani didattici individualizzati diversificati in vista di obiettivi educativi e formativi non riconducibili ai programmi ministeriali, la Commissione d’esame predispone, su indicazione del Consiglio di classe, prove differenziate omogenee al percorso svolto, finalizzate all’attestazione delle competenze e abilità acquisite. Tale attestazione può costituire, in particolare quando il piano educativo individualizzato prevede esperienze di orientamento, tirocinio, stage, inserimento lavorativo, un credito spendibile anche nella frequenza di corsi di formazione professionale nell’ambito degli accordi tra amministrazione scolastica e regioni.

- I testi delle prove scritte sono elaborati dalle commissioni, sulla base della documentazione fornita dal consiglio di classe. Il Consiglio di classe fornirà ogni elemento utile per la formulazione delle prove. Esse dovranno essere coerenti con quelle svolte durante il corso degli studi e con gli obiettivi educativi, di formazione professionale e di sviluppo della persona prefissati nel piano educativo individualizzato, nell’ambito dell’autonomia, della comunicazione, socializzazione, apprendimento ed acquisizione di competenze relazionali e/o professionali.

- Per il candidato in situazione di handicap che abbia seguito piani didattici individualizzati la partecipazione alle prove d’esame costituirà comunque occasione di stimolo e di corretta conclusione di un percorso formativo realizzato interagendo con l’intera classe.

B - I candidati esterni in situazione di handicap

Per i candidati esterni in possesso di certificazione ai sensi della L. 104/92 la Commissione d’esame dovrà tenere presenti tutte le indicazioni contenute nella scheda su I candidati in situazione di handicap (si veda oltre: scheda n. 3). Per quanto riguarda la necessità della presenza di assistenti e/o mediatori alle prove scritte e/o al colloquio - necessità che dovrà essere accertata, mediante opportuni contatti, dalla scuola presso la quale è stata presentata la domanda del candidato in questione - la Commissione potrà eventualmente avvalersi di esperti anche esterni all’Amministrazione.

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I DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO (DSA ) I DSA consistono in difficoltà selettive in alcune competenze neuropsicologiche, in presenza di:

� capacità cognitive adeguate � adeguate opportunità sociali e relazionali, � in assenza di: � deficit sensoriali e neurologici � disturbi psicologici primari.

Tra di essi, i più importanti sono i disturbi specifici della lettura, della scrittura e dell’aritmetica. Questi sono spesso presenti contemporaneamente, anche se non necessariamente con la stessa intensità, in quanto le competenze di lettura, scrittura, aritmetica presentano delle basi comuni I disturbi specifici della lettura e, tra di essi, la Dislessia Evolutiva sono difficoltà selettive nella lettura. Ciò che è disturbato nella lettura è la "decifrazione", cioè la correttezza e la rapidità con cui si legge. La comprensione del testo è variabile, generalmente può essere buona o sufficiente, dipende molto dalla qualità della decifrazione. Riguardo la correttezza di lettura ci sono degli errori "tipici": • errori di tipo visivo, che consistono nello scambio di lettere che hanno tratti visivi simili o speculari ("e" con " a", "r"

con "e", "m" con "n", "b" con "d", "p" con "q"), • errori di tipo fonologico, riguardanti lo scambio di lettere che hanno la stessa "radice" ("f" con "v", "c" con "g"). • errori di "anticipazione", cioè una parola letta al posto di un'altra, a cui si accomuna o per lettere iniziali o per

significato (es, Algeri con allegri, chissà con chiese, sono stato con sono andato). Questo accade perché nel Disturbo Specifico della Lettura possono essere disturbate una o entrambi le strategie con le quali possiamo leggere:

• la strategia lessicale: guardiamo una parola, la riconosciamo, quindi la pronunciamo scegliendola tra tutte le parole che conosciamo,

• la strategia fonologica: c'è un riconoscimento visivo delle singole lettere, che vengono poi fuse per formare la parola. Questa strategia si usa, nella lingua italiana, quando si impara a leggere, o si legge una lingua straniera, o si legge senza capire. Spesso le difficoltà di lettura si associano a • difficoltà nella scrittura (disortografia) • difficoltà nel calcolo (discalculia), anche se non necessariamente della stessa intensità, perché‚ queste tre abilità (lettura, scrittura e aritmetica) presentano delle basi comuni I disturbi specifici della scrittura sono detti disortografie, cioè difficoltà nel realizzare i processi di ortografizzazione. Nei testi scritti si trovano, quindi, errori, di vario tipo: • errori di tipo fonologico (scambi, omissioni-aggiunte, inversioni di lettere, grafema incompleto), • errori di tipo non fonologico (grafema omofono, h, doppie, attaccatura-staccatura delle parole). Sono questi ultimi gli errori più sensibili ad una modificazione con l'apprendimento. Spesso la disortografia si associa anche disgrafia, cioè ad una calligrafia poco chiara, disordinata e difficilmente comprensibile. La disgrafia può essere dovuta a numerosi fattori: oltre che a difficoltà di tipo prassico o visuospaziale, anche a fattori di "sovraccarico". Una scrittura senza errori, infatti, comporta un'integrazione contemporanea di tutte le componenti della scrittura, così da diventare automatica. Ciò dovrebbe avvenire generalmente dalla terza elementare. Nel caso della disortografia l'incompiuta automatizzazione della scrittura richiede un'attenzione eccessiva sugli aspetti di ortografia, comportando una maggiore probabilità di errori e, spesso, un peggioramento della grafia, proprio per l'attenzione eccessiva che viene richiesta Le difficoltà che si riscontrano nel Disturbo Specifico dell’Aritmetica possono riguardare il numero (cioè la sua struttura) e non la sua concettualizzazione. Come nella lettura e nella scrittura, esse possono presentare: • aspetti fonologici (si trattano i numeri come le lettere delle parole che si leggono e si scrivono e quindi i numeri

vengono scambiati, omessi o invertiti; • aspetti lessicali (riguardare cioè la "grammatica" del numero: le decine, le centinaia, le migliaia). Possono rilevarsi nel contare all'indietro, nel dire velocemente quale numero viene prima o dopo un altro, nelle tabelline e nel calcolo orale veloce, processi, questi, che non diventano mai automatici, nei calcoli scritti, nella scrittura, lettura e ripetizione di numeri.

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Si parla, in questo caso, di discalculia evolutiva. La soluzione dei problemi matematici, di per sé, in genere è buona perché le capacità cognitive sono nella norma, ma può essere compromessa da un eccessivo impegno nel calcolo e nel numero. Sulle cause dei D.S.A. si è molto discusso in questi ultimi anni: inizialmente sono state fatte ipotesi di deficit percettivo- sensoriali; per lungo tempo, poi si è pensato ad origini di natura psico-affettiva (approccio sbagliato di genitori o insegnanti, problemi emotivi o relazionali, o di struttura della personalità del bambino). Le ricerche più recenti sull’argomento confermano l’ipotesi di un’origine costituzionale dei D.S.A.: una base genetica e biologica dà la predisposizione al disturbo, anche se ancora non ne sono stati precisati i meccanismi esatti. Su di essa contribuisce in modo significativo l’ambiente (inteso anche come ambiente socio- culturale dei genitori), nell’amplificare o contenere il disturbo Poiché alcune difficoltà nella Dislessia Evolutiva sono difficilmente modificabili, è importante che nella scuola abbia luogo un adattamento delle tecniche di insegnamento Questo adattamento può essere effettuato per tutta la classe, in quanto è necessaria una didattica non diversa solo per i dislessici, ma che tenga conto dei tempi e delle modalità di ognuno. È molto importante, per esempio: • evitare di far leggere ad alta voce e poi, in base al grado di scolarità: • far usare prima lo stampato maiuscolo (perché ha lettere più facilmente distinguibili ed è più facile da scrivere e

riconoscere)e passare al corsivo o allo stampato minuscolo solo dopo che tutti i suoni siano stati presentati, compresi quelli complessi,

• effettuare molti giochi linguistici per migliorare la competenza fonologica, • appendere in vista, nella classe, ad uso di tutti, tavola pitagorica, tabelle con formule, striscia dell’alfabeto, linee del

tempo, cartine,ecc

Possono inoltre essere adottate una serie di misure volte, o a compensare la difficoltà (strategie compensative), o a dispensare dal compito (strategie dispensative) che utilizzano adeguati strumenti. L’opportunità dell’utilizzo di dette strategie e strumenti è presente nella nota Prot. n 4099/A/4 del 05.10.2004 Ufficio IV- MIUR Compensare con:

- tavola pitagorica, - tabella delle misure, tabelle delle formule, - calcolatrice, - registratore, - cartine geografiche e storiche, tabelle della memoria di ogni tipo - computers con programmi di videoscrittura con correttore ortografico e sintesi vocale, commisurati al singolo caso - cassette registrate (dagli insegnanti, dagli alunni, e/o allegate ai testi), mediante anche la predisposizione in ogni

scuola di una fonoteca scolastica contenente il testo parlato dei libri in adozione , ed altri testi culturalmente significativi, (possibilità di collaborazione col Centro del "Libro parlato” dell'Unione Italiana Ciechi)

- dizionari di lingua straniera computerizzati, tabelle, traduttori - richiesta alle case editrici di produrre testi anche ridotti e contenenti audio- cassette o cd-rom

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Dispensare da:

- lettura a voce alta - scrittura veloce sotto dettatura - lettura di consegne - uso del vocabolario - studio mnemonico delle tabelline - studio delle lingue straniere in forma scritta a causa delle difficoltà rappresentate dalla differenza tra scrittura e

pronuncia; Permettere di:

- avere tempi maggiori per l'esecuzione dei compiti /verifiche - effettuare le verifiche oralmente - programmare le verifiche - avere compiti ridotti (non per qualità, ma per quantità) - leggere a mente e non ad alta voce ad esempio, concedendo più tempo, anche durante gli esami finali,

Multisensoriale: utilizzare strategie di apprendimento che sfruttino contemporaneamente tutti i sensi implicati in questo apprendimento. L’insegnamento multisensoriale consiste nell’utilizzo simultaneo della visione, dell’udito, e del tatto per migliorare la memoria e l’apprendimento. Per l’apprendimento della lettura vengono costantemente effettuati dei collegamenti tra visivo, uditivo e cinestetico-tattile. quello che noi vediamo, quello che sentiamo e quello che noi percepiamo attraverso la sensazione determinata dal movimento muscolare durante l’attività motoria. Margaret Byrd Rawson, Presidente dell’odierna Associazione internazionale Dislessia, disse: “Gli studenti dislessici hanno bisogno di un approccio diverso all’apprendimento della lingua scritta rispetto all’approccio comunemente utilizzato nelle classi. Necessitano di un approccio che procede più lentamente rispetto ai ritmi proposti dalla scuola; hanno bisogno di consolidare gli elementi di base della lingua scritta con attività che permettono di rafforzare l’apprendimento delle corrispondenze suono-segno, e con attività metafonologiche di fusione e segmentazione di parole in suoni. I sensi devono lavorare contemporaneamente per l’organizzazione consapevole dell’apprendimento della letto-scrittura.” Gli insegnanti che utilizzano questa metodologia mostrano ai bambini a come collegare i suoni al simbolo scritto. I materiali da usare: Usare un registratore. Molti problemi con i materiali scolastici sono collegati alla difficoltà nella lettura. Il registratore è molto spesso considerato un eccellente aiuto per superare questo problema. Chiarire o semplificare le consegne scritte. Molte consegne sono scritte sottoforma di paragrafo e contengono molte unità di informazioni. Questo può risultare opprimente per molti studenti. L’insegnante può aiutare sottolineando o evidenziando le parti significative della consegna. Riscriverla può essere allo stesso modo utile per la comprensione dell’alunno. Presentare una piccola quantità di lavoro. L’insegnante può strappare alcune pagine e materiali dall’eserciziario per ridurre la quantità di lavoro da presentare agli studenti che diventano ansiosi alla sola vista della quantità di cose che devono fare. Questa tecnica evita allo studente di esaminare un intero eserciziario, testo o altro materiale e diventare scoraggiato a causa della quantità di lavoro. Inoltre, l’insegnante può ridurre la quantità di lavoro quando le attività appaiono essere ridondanti. Bloccare gli stimoli estranei. Se lo studente è facilmente distraibile dagli stimoli visivi all’interno di un foglio di lavoro, può essere usato un foglio bianco di carta per coprire la sezione su cui il soggetto non sta lavorando. Inoltre, linee di marcazione possono essere usate per aiutare la lettura e finestre per visualizzare il problema di matematica che l’individuo deve svolgere. Evidenziare le informazioni essenziali. Se un adolescente può leggere in modo regolare un libro di testo ma ha delle difficoltà nell’individuare le informazioni essenziali, l’insegnante può sottolineare queste informazioni con un evidenziatore. Trovare il punto con materiali in progressione. Nei materiali a difficoltà crescente, dove gli studenti progrediscono sequenzialmente (come ad esempio gli eserciziari), lo studente può fare un taglio diagonale sull’angolo in basso destro della pagina che essi hanno completato. Prevedere attività pratiche addizionali. Alcuni materiali non prevedono abbastanza attività pratiche per far si che gli studenti con difficoltà di apprendimento acquisiscano padronanza nelle abilità selezionate. Gli insegnanti, a questo punto, devono essi stessi completare i materiali con attività pratiche. Gli esercizi pratici raccomandati includono giochi educativi, attività di insegnamento tra pari, uso di materiali che si autocorreggono, programmi software per il computer e fogli di lavoro addizionali. Fornire un glossario per aree di contenuto. Ad un livello superiore, il linguaggio specifico di alcune aree di contenuto richiede una lettura molto attenta. Gli studenti molto spesso traggono beneficio da un glossario dei termini con le relative spiegazioni di significato.

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Sviluppare una guida per la lettura. Una guida per la lettura offre allo studente una mappa di ciò che è scritto e mette in evidenza i problemi periodici che lui incontra nel focalizzarsi sui contenuti rilevanti. Tale guida aiuta il lettore a capire le idee rilevanti e a selezionare i numerosi dettagli collegati alle idee principali. Essa può essere sviluppata paragrafo per paragrafo, pagina per pagina o sezione per sezione. Esami di Qualifica e di Stato La nota protn.26/A 4° del 5 gennaio 2005 del MIUR-ufficio IV si rifà alla nota Prot. n 4099/A/4 del 05.10.2004 che fornisce indicazioni circa le iniziative da attuare relative alla dislessia e continua con “ a riguardo si ritiene di dover precisare che per l'utilizzazione dei provvedimenti dispensativi e compensativi possa essere sufficiente la diagnosi specialistica di disturbo specifico di apprendimento (o dislessia) e che tali strumenti debbano essere applicati in tutte le fasi del percorso scolastico, compresi i momenti di valutazione finale” La nota prot. N. 1787 del 1/03/2005 del MIUR- Ufficio VII, recita “Questo Ministero, tenendo presente che la composizione con docenti interni delle Commissioni esaminatrici consente un'approfondita conoscenza degli specifici disturbi dei candidati affetti da dislessia, invita le SS.LL. a sensibilizzare le Commissioni stesse affinché adottino, nel quadro e nel rispetto delle regole generali che disciplinano la materia degli esami, ogni opportuna iniziativa, idonea a ridurre il più possibile le difficoltà degli studenti. Le Commissioni, in particolare, terranno in debita considerazione le specifiche situazioni soggettive sia in sede di predisposizione della terza prova scritta, che in sede di valutazione delle altre due prove, valutando anche la possibilità di riservare alle stesse tempi più lunghi di quelli ordinari Normativa di riferimento Legge N. 59 del 15 Marzo 1997 DPR 275 8/03/1999 Prot. N. 8462 10/05/2006 Prot. N. 26/A 05/01/2005 OM N. 26 del 15 Marzo 2007 CM N. 28 del 15 Marzo 2007

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Legge n. 104 5 febbraio 1992

Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate (Pubblicata in G.U. 17 febbraio 1992, n. 39, S.O.) 1. Finalità: L’integrazione del disabile La Repubblica Italiana riconosce e garantisce i diritti inviolabili dei disabili in quanto persone:l’art.2 della Costituzione richiede alla società l’adempimento di doveri inderogabili di solidarietà;l’art.3 ribadisce come sia compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli,che limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini possono impedire il pieno sviluppo della persona umana e l’art.34 afferma che la scuola è aperta a tutti. La legge quadro 5 febbraio 1992,n°104 costituisce il principale riferimento per tutte le problematiche dell’handicap: attribuisce alle persone con disabilità ed ai loro familiari la titolarità di precisi diritti,sancisce l’assistenza,la piena integrazione,la prevenzione ed il recupero funzionale e sociale ed assicura ad esse tutela giuridica ed economica. In tempi più recenti sono state emanate la “legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali “dell’8 novembre 2000,n°328 e la Legge 28 marzo 2003,n°53,riguardante il mondo della scuola per la definizione delle norme generali sull’istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale. Le persone in situazione di handicap grave riconosciuto godono di diritti prioritari e genitori consapevoli,informati e collaborativi riescono a far sì che le leggi traducano la loro pro grammaticità in realizzazioni concrete. E’ importante inoltre che le famiglie sappiano distinguere i diritti esigibili ,cioè quelli che se non rispettati prevedono sanzioni giuridiche,da quelli possibili,riconoscibili nell’espressività delle leggi dai verbi “può” e “possono”.

I PRINCIPI E LE FIGURE RESPONSABILI DELL’INTEGRAZIO NE I principi dell’integrazione

Priorità: la legge 104/1992 stabilisce che devono essere considerati prioritari i diritti delle persone con handicap grave. Ogni anno sono previsti (L.104/92,art.42 e D.M. 331/1998), per tutelare queste persone con particolari difficoltà, forme particolari di finanziamento su iniziative anche sperimentali da attivare per persone in situazione di gravità. Adeguamento edilizio scolastico ed attrezzature:la Legge-quadro (art.24)ribadisce le norme preesistenti che prescrivono di attrezzare le scuole,da parte rispettivamente dei Comuni e della Provincia, attraverso l’eliminazione delle barriere (architettoniche e sensoriali)e con l’introduzione di idonei sussidi e ausili, affinchè sia garantita la frequenza agli alunni disabili,anche in situazione di gravità,nella propria zona di competenza. Trasporti: gli Enti Locali sono tenuti,in casi particolari,a fornire il trasporto sulla base di quanto previsto dalla Legge-quadro (art.26) e con le modalità previste dalla normativa regionale. Paritarie: le scuole private per ottenere la parità (L.62/2000) devono rispettare alcune condizioni,tra cui l’obbligo di realizzare l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità. Gite e visite d’istruzione:gli allievi con disabilità hanno diritto,con adeguato accompagnamento,a partecipare alle gite e visite di istruzione organizzate dalla scuola,per la valenza educativa che rivestono:culturale,sociale e dell’autonomia personale. Gruppi istituzionali e interistituzionali per l’int egrazione: sono attivi gruppi di lavoro creati ai sensi della L.104 (art.15) che,a vari livelli, si propongono come luoghi di progettazione e lavoro per l’integrazione scolastica. G.L.I.P.:gruppo di lavoro interistituzionale provinciale,composto da rappresentanti dell’Ufficio Scolastico Provinciale,dell’Azienda Ospedaliera,dell?ASL,degli Enti Locali (Comune e Provincia) e delle associazioni di persone con disabilità G.L.H.: gruppo di lavoro handicap dell’USP,composto dal rappresentante dell’Ufficio Sostegno alla Persona,da tre rappresentanti dei dirigenti scolastici,da quattro rappresentanti di insegnanti dei diversi ordini di scuola, con particolari competenze in questo settore,con compiti di individuazione dei bisogni e delle risposte più adeguate. G.L.H.I: gruppo di lavoro handicap di istituto,per la programmazione delle politiche generali per l’handicap d’istituto e per realizzare opportunamente l’integrazione all’interno della scuola garantendo al tempo stesso la riservatezza e la privacy.La necessità di tale gruppo viene ricordata nella nota min. 4798 del 27/7/2005 Realizzazione del progetto individualizzato di vita: la Legge-quadro per la riforma dell’assistenza (L.n. 328/2000,art.14) propone che i Comuni,su richiesta delle famiglie e d’intesa con le aziende sanitarie locali,predispongano un progetto individuale di vita della persona disabile,per realizzare la sua piena integrazione “nell’ambito della vita familiare e sociale,nonché nei percorsi di istruzione scolastica e professionale”.

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DIRITTI E DOVERI DEI GENITORI I genitori di figli disabili sono titolari di precisi diritti: 1)madri e padri,anche adottivi, di minore con handicap accertato grave,possono prolungare fino a tre anni il periodo di astensione facoltativa dal lavoro oppure fruire di due ore di permesso giornaliero fino al compimento del terzo anno di età. Oltre i tre anni possono ottenere tre giorni di permesso mensile,scegliere la sede di lavoro più vicina al proprio domicilio e,senza il loro consenso,non possono essere trasferiti. 2)devono essere informati circa le particolari difficoltà dalla Scuola 3)possono richiedere che l’Unità Interdisciplinare che ha in carico il bambino elabori la diagnosi clinico funzionale (art.35 della L.289/02) e che la commissione ASL accerti con apposito verbale,che il proprio figlio è in situazione di handicap. 4)sottoscrivono il PEI predisposto dalla scuola in base alle esigenze educative del bambino 5)devono essere rappresentati a livello di Gruppo di Lavoro per l’integrazione della scuola Ai doveri di cura e assistenza,nonché di educazione,si aggiungono impegni considerevoli che li vedono fungere da raccordo tra interventi sanitari,sociosanitari,educativi ed assistenziali nei confronti dei propri figli per divenire parte attiva nella soluzione dei loro problemi. DIRITTI DEI FIGLI

1) i figli disabili hanno il diritto di frequentare scuole attrezzate con arredi speciali se necessario,tecnologie per gli apprendimenti,sussidi e materiali specifici per l’attività didattica e con l’eliminazione delle barriere architettoniche (art.24 Legge Quadro n°104)

2) il trasporto è a carico,in casi particolari, degli Enti Locali 3) possono frequentare scuole paritarie che hanno l’obbligo di realizzare l’integrazione per gli alunni disabili con le

stesse modalità delle statali 4) assegnazione di un insegnante di sostegno per un numero di ore adeguato 5) partecipare pienamente alla vita della scuola usufruendo del servizio mensa,dell’inserimentoin centri

estivi,partecipare a gite,visite guidate con la classe accompagnati da personale docente o ausiliario o,nelle secondarie di secondo grado anche da un coetaneo maggiorenne volontario.

6) Assegnazione di personale per l’assistenza,a carico degli Enti Locali,durante le attività scolastiche per gli alunni con grave disabilità motoria,sensoriale o psichica

7) Gli studenti con disabilità sensoriale possono usufruire,a carico della Provincia,una figura specialistica di assistente alla comunicazione e interprete della lingua dei segni,un lettore per i minorati della vista .

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VALUTAZIONE:SCRUTINI,ESAMI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP . Nei confronti degli alunni con minorazioni fisiche o sensoriali non si procede normalmente a valutazioni differenziate, mentre, per gli alunni in situazione di handicap psichico, la valutazione, adeguatamente differenziata, tiene conto degli obiettivi prefissati nel Piano Educativo Individualizzato (PEI). Qualora il PEI abbia individuato per l’alunno disabile obiettivi formativi non riconducibili ai programmi ministeriali e ai Piani di studio previsti per i diversi tipi di scuola, il Consiglio di classe valuta comunque i risultati dell’apprendimento con l’attribuzione di giudizi o di voti relativi esclusivamente allo svolgimento del PEI. Tali giudizi o voti hanno valore legale al fine della prosecuzione degli studi e di essi viene fatta menzione in calce alla scheda di valutazione o alla pagella (art. 15 Ordinanza ministeriale 21 maggio 2001, n. 90). Gli alunni valutati in modo differenziato possono partecipare agli esami di qualifica professionale e di licenza di maestro d’arte. Per le prove di esame (art. 318 del Testo Unico - d.lvo 297/1994) sono predisposte, per il 1° ciclo, apposite prove, mentre, per il 2° ciclo, sono predisposte prove equipollenti e tempi lunghi per l’effettuazione delle prove scritte…. Art. 15 (O.M. 90/2001) Valutazione degli alunni in situazione di handicap 1. Nei confronti degli alunni con minorazioni fisiche e sensoriali non si procede, di norma, ad alcuna valutazione differenziata; è consentito, tuttavia, l’uso di particolari strumenti didattici appositamente individuati dai docenti, al fine di accertare il livello di apprendimento non evidenziabile attraverso un colloquio o prove scritte tradizionali. 2. Per gli alunni in situazione di handicap psichico la valutazione, per il suo carattere formativo ed educativo e per l’azione di stimolo che esercita nei confronti dell’allievo, deve comunque aver luogo. Il Consiglio di classe, in sede di valutazione periodica e finale, sulla scorta del Piano Educativo Individualizzato a suo tempo predisposto con la partecipazione dei genitori nei modi e nei tempi previsti dalla C. M. 258/83, esamina gli elementi di giudizio forniti da ciascun insegnante sui livelli di apprendimento raggiunti, anche attraverso l’attività di integrazione e di sostegno, verifica i risultati complessivi rispetto agli obiettivi prefissati dal Piano Educativo Individualizzato. 3. Ove il Consiglio di classe riscontri che l’allievo abbia raggiunto un livello di preparazione conforme agli obiettivi didattici previsti dai programmi ministeriali o, comunque, ad essi globalmente corrispondenti, decide in conformità dei precedenti artt.12 e 13. 4. Qualora, al fine di assicurare il diritto allo studio ad alunni in situazione di handicap psichico e, eccezionalmente, fisico e sensoriale, il piano educativo individualizzato sia diversificato in funzione di obiettivi didattici e formativi non riconducibili ai programmi ministeriali, il Consiglio di classe, fermo restando l’obbligo della relazione di cui al paragrafo 8 della Circolare ministeriale n. 262 del 22 settembre 1988 (in sede di valutazione finale, il consiglio della classe frequentata da alunni con handicap dovrà stilare una relazione che tenga conto del piano educativo individualizzato e delle notizie fornite da ciascuna insegnante)., valuta i risultati dell’apprendimento, con l’attribuzione di voti relativi unicamente allo svolgimento del citato piano educativo individualizzato e non ai programmi ministeriali. Tali voti hanno, pertanto, valore legale solo ai fini della prosecuzione degli studi per il perseguimento degli obiettivi del piano educativo individualizzato. I predetti alunni possono, di conseguenza, essere ammessi alla frequenza dell’anno successivo o dichiarati ripetenti anche per tre volte in forza del disposto di cui all’art.316 del D.Lvo 16.4.1994, n.297. In calce alla pagella degli alunni medesimi, deve essere apposta l’annotazione secondo la quale la votazione è riferita al P.E.I e non ai programmi ministeriali ed è adottata ai sensi dell’art.14 della presente Ordinanza. Gli alunni valutati in modo differenziato come sopra possono partecipare agli esami di qualifica professionale e di licenza di maestro d’arte, svolgendo prove differenziate, omogenee al percorso svolto, finalizzate all’attestazione delle competenze e delle abilità acquisite. Tale attestazione può costituire, in particolare quando il piano educativo personalizzato preveda esperienze di orientamento, di tirocinio, di stage, di inserimento lavorativo, un credito formativo spendibile nella frequenza di corsi di formazione professionale nell’ambito delle intese con le Regioni e gli Enti locali. In caso di ripetenza, il Consiglio di classe riduce ulteriormente gli obiettivi didattici del piano educativo individualizzato. Non può, comunque, essere preclusa ad un alunno in situazione di handicap fisico, psichico o sensoriale, anche se abbia sostenuto gli esami di qualifica o di licenza di maestro d’arte, conseguendo l’attestato di cui sopra, l’iscrizione e la frequenza anche per la terza volta alla stessa classe. Qualora durante il successivo anno scolastico vengano accertati livelli di apprendimento corrispondenti agli obiettivi previsti dai programmi ministeriali, il Consiglio di classe delibera in conformità dei precedenti artt 12 e 13,senza necessità di prove di idoneità relative alle discipline dell’anno o degli anni precedenti, tenuto conto che il Consiglio medesimo possiede già tutti gli elementi di valutazione. Gli alunni in situazione di handicap che svolgono piani educativi individualizzati differenziati, in possesso dell’attestato di credito formativo, possono iscriversi e frequentare, nel quadro dei principi generali stabiliti dall’art.312 e seguenti del D.Lvo n.297/1994, le classi successive, sulla base di un progetto – che può prevedere anche percorsi integrati di istruzione e formazione professionale, con la conseguente acquisizione del relativo credito formativo in attuazione del diritto allo studio costituzionalmente garantito. Per gli alunni medesimi, che al termine della frequenza dell’ultimo anno di corso, essendo in possesso di crediti formativi, possono sostenere l’esame di Stato sulla base di prove differenziate coerenti con il percorso svolto e finalizzate solo al rilascio dell’attestazione di cui all’art.13 del Regolamento, si fa rinvio a quanto previsto dall’art.17, comma 4, dell’O.M. n.29/2001. 5. Qualora un Consiglio di classe intenda adottare la valutazione differenziata di cui sopra, deve darne immediata notizia alla famiglia fissandole un termine per manifestare un formale assenso, in mancanza del quale la modalità valutativa proposta si intende accettata. In caso di diniego espresso, l’alunno non può essere considerato in situazione di handicap ai soli fini della valutazione, che viene effettuata ai sensi dei precedenti artt.12 e 13. 6. Per gli alunni che seguono un Piano educativo Individualizzato differenziato, ai voti riportati nello scrutinio finale e ai

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punteggi assegnati in esito agli esami si aggiunge, nelle certificazioni rilasciate, l’indicazione che la votazione è riferita al P.E.I e non ai programmi ministeriali.

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TERZA AREA ED HANDICAP

Il D.M. n. 99 del 15 aprile 1994, relativo al nuovo ordinamento del biennio post qualifica degli istituti professionali prevede per le classi quarte e quinte la frequenza della terza area che può essere realizzata in modo integrato (con i centri di formazione professionale) o in modo surrogatorio (con le agenzie esterne alla scuola).

Gli allievi iscritti in quelle classi hanno il dovere, come gli alunni di tutte le classi, di frequentare tutte le ore di lezioni compresa la terza area.

Generalmente la terza area è comprensiva di lezioni teoriche e di stage.

Il consiglio di classe deve scegliere lo stage più adatto alle competenze e alle potenzialità di ciascun alunno in modo che lo stage risulti un percorso formativo e non un addestramento.

Pertanto sia l’Istituto professionale, sia il centro di formazione professionale non possono rifiutare l’iscrizione. Per i centri di formazione professionale vale l’art. 17 della L. n. 104/92 che impone loro l’accettazione di iscrizione di alunni con handicap. Per gli istituti secondari vale la Sentenza della Corte Costituzionale n. 215/88.

Piuttosto per un percorso integrato diviene importante la stipula di una convenzione fra istituto di istruzione professionale ed il centro di formazione professionale, nel quale siano stabilite le rispettive competenze ed i rispettivi impegni.

In tale convenzione deve essere previsto se e per quante ore l’insegnante per il sostegno segue l’alunno durante lo svolgimento della terza area; ovviamente il centro di formazione professionale deve garantire il tutor per lo stage.

Tutto deve essere riportato nel Piano Educativo Individualizzato.

L’insegnante per il sostegno può, in base alla convenzione, seguire l’alunno anche nel centro di f.p. se ciò avviene in orario di servizio, non ci sono problemi; se avviene in orario aggiuntivo debbono essergli pagate le ore aggiuntive o dalla scuola o dal centro di f.p., secondo quanto stabilito in convenzione. In tali casi ha anche diritto ad una assicurazione aggiuntiva sempre a spese dell’uno o dall’altro ente presente in convenzione.

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PROGETTO ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO FINALITA’ : Il programma di alternanza scuola-lavoro è finalizzato all’inserimento dell’alunno in situazione di handicap in un ambiente lavorativo, allo scopo di : - orientare nel mondo del lavoro e offrire l’opportunità di ampliare il proprio repertorio di abilità e competenze sociali, integranti e lavorative vivendo ed operando all’interno della situazione reale di lavoro dell’Azienda - far conseguire un “Credito Formativo”, certificato che potrà spendere nella frequenza di corsi di formazione professionale, nell’ambito degli accordi tra Amministrazione Scolastica e Regione. In definitiva, il progetto di stage “alternanza scuola-lavoro” è un percorso costruito a misura dell’allievo che parte dalle sue potenzialità e abilità e si realizza nel contesto della classe e con ore di lavoro-tirocinio presso un’azienda, sotto la guida dell’insegnante di sostegno e del tutor aziendale. OBIETTIVI: Gli obiettivi da perseguire afferiscono fondamentalmente a tre diversi livelli: �Educativo – didattico, al fine di ottimizzare le opportunità offerte alla persona con handicap: - per acquisire l’autonomia personale, sociale e lavorativa, - per apprendere le conoscenze e competenze generali e specifiche del profilo professionale necessario per entrare nel mondo del lavoro; �Integrazione istituzionale dell’azione svolta dai diversi soggetti, finalizzata a realizzare sinergie intorno agli obiettivi comuni, sia pure con impegni diversificati; �Sperimentazione di un modello sostenibile di integrazione scolastica, sociale e lavorativa che, con il contributo dei vari soggetti istituzionali può essere ottimizzato. E’ necessario tener conto anche del fatto che l’alunno con handicap, attraverso la sua permanenza guidata in un luogo di lavoro, viene a conoscenza di un ambiente inteso come parte di un eco-sistema di processi, regole e relazioni e sperimenta il ruolo che in azienda gli viene attribuito. Attraverso questa esperienza, quindi, egli può acquisire la capacità fondamentale di saper affrontare una nuova situazione in un nuovo contesto e, qualunque sia la valutazione personale dell’alunno riguardo all’esperienza lavorativa effettuata, si sarà comunque realizzato l’obiettivo strategico di fargli acquisire la capacità di analisi. RESPONSABILITA’ DELLE FIGURE ISTITUZIONALI: La Scuola partecipa con l’operatività degli insegnanti di sostegno e del Consiglio di classe interessato; individua e attua tutte le misure amministrative, pedagogiche e didattiche previste dalle recenti innovazioni normative in favore dell’integrazione e, in particolare, ciò che concerne l’alternanza scuola-lavoro, i crediti formativi, ecc. Può mettere in atto campagne pubblicitarie o qualsiasi altra iniziativa si ritenga utile per sensibilizzare e coinvolgere l’opinione pubblica rispetto al progetto. L’A.S.L. s’impegna a: garantire senza alcun onere finanziario per la scuola, l’assistenza e il tutoring necessari alla realizzazione del progetto, ivi comprese la presenza alle riunioni di programmazione e verifica delle attività relative al progetto; - partecipare con proprio personale e senza alcun onere finanziario per la scuola, alla creazione degli strumenti di misurazione delle abilità dell’alunno, relativamente al progetto, rispetto alle fasi di ingresso, in itinere e in uscita . L’Amministrazione Comunale si impegna a supportare i programmi di alternanza scuolalavoro: - attivando iniziative volte ad incrementare le opportunità di inserimento nelle aziende del territorio; - provvedendo a contattare le aziende e far sì che si creino le condizioni per l’effettuazione del tirocinio previsto nel progetto - mettendo a disposizione, se necessario, un mezzo di trasporto per l’alunno nelle ore previste per il tirocinio in azienda; - cercando di sensibilizzare l’opinione pubblica rispetto al progetto, mettendo in atto campagne pubblicitarie o qualsiasi altra iniziativa si ritenga utile a tal fine. L’Azienda partecipa alla realizzazione del progetto mettendo a disposizione la propria organizzazione strutturale e funzionale e individuando un tutor interno alla propria struttura per lo svolgimento dei periodi di alternanza scuola lavoro; partecipa al monitoraggio delle esperienze e alla valutazione conclusiva. Per cause sopraggiunte essa può sospendere il programma prima della scadenza prevista dal Progetto di alternanza scuola – lavoro, dandone preventiva comunicazione. 5. PROCEDURE: Il programma di stage “alternanza scuola-lavoro” anche ai sensi dell’art.18, comma 1, lettera d, della legge 196/97, non costituisce rapporto di lavoro e la natura educativo–formativa del programma esclude qualsiasi pretesa di collocamento al lavoro presente e/o futura dell’alunno. L’Azienda non può utilizzare l’attività dell’alunno ai fini della propria produttività e/o in sostituzione dell’attività normalmente svolta dal proprio personale. La presenza dell’alunno in Azienda sarà programmata e supervisionata dagli operatori scolastici (nella fattispecie il docente di sostegno dell’alunno) secondo quanto con l’Azienda e si evolverà sotto la guida degli stessi progressivamente e gradualmente nelle fasi di: adattamento all’ambiente, apprendimento delle competenze nello svolgimento delle posizioni di lavoro,

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svolgimento in supervisione dei compiti appresi, svolgimento dei compiti in autonomia. Il personale docente della Scuola, interessato al progetto, concorderà con l’Azienda : la/le posizioni di lavoro in cui inserire l’alunno, il passaggio da ciascuna fase operativa a quella successiva, le modalità psico-pedagogiche di attuazione del programma ogni altro aspetto organizzativo relativo allo stesso. L’insieme degli accordi sopra descritti saranno formalizzati nel “Progetto di Alternanza scuola-lavoro” che sarà redatto a cura della Scuola e sarà firmato per accettazione dalla stessa Scuola e dall’Azienda e conterrà i seguenti dati: dati anagrafici dell’allievo dati dell’operatore/i scolastico partecipante al progetto dati del tutor aziendale descrizione degli obiettivi da perseguire modalità di svolgimento del percorso di lavoro, con indicazione dei tempi e dell’articolazione della presenza dell’ Allievo e degli Operatori Scolastici in Azienda la struttura aziendale con indicazione della sede, reparto o ufficio e dei processi di produzione presso cui viene svolto il tirocinio. La scuola partecipa con l’operatività degli insegnanti responsabili della realizzazione degli stage, ad espletare le seguenti procedure: copertura assicurativa del docente accompagnatore per la tutela da eventuali imprevisti che si dovessero verificare al di fuori dell’ambiente scolastico. autorizzazione dei genitori dell’alunno alla partecipazione al Progetto di alternanza scuola-lavoro comunicazione di inizio attività del progetto all’INAIL per l’apertura della posizione assicurativa verifica della validità del libretto di idoneità sanitaria dell’alunno comunicazione di avvio dell’attività prevista dal Progetto trasmessa all’Ispettorato del Lavoro, all’Ufficio Provinciale del Lavoro e della Massima Occupazione, all’Ufficio di Collocamento del Comune di appartenenza dell’Azienda assicurazione di responsabilità civile. Durante lo svolgimento del programma l’Alunno è tenuto a : - svolgere le attività previste dal progetto - rispettare gli orari - rispettare le norme in materia di igiene, sicurezza e salute sui luoghi di lavoro - mantenere la necessaria riservatezza per quanto attiene ai dati, alle informazioni e alle conoscenze in merito ai processi produttivi e ai prodotti acquisiti durante lo svolgimento del tirocinio - mantenere un comportamento sociale coerente con l’ambiente di lavoro.


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