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MANUALE TECNICO - Scuola Coop Montelupo | Idee in corso · 2012-07-25 · la volontà di avviare un...

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il nostro ambiente scegli di consumare e produrre sostenibile MANUALE TECNICO
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il nostro ambientescegli di consumare e produrresostenibile

MANUALE TECNICO

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MANUALE TECNICO

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La pubblicazione è stata realizzata con il contributo di:

Francesco Russo – Coordinatore Progetto PROMISE, ANCC-Coop

Gianmario Peretti – Responsabile Comunicazione, Coop Italia

Maurizio Zucchi – Direttore Qualità, Coop Italia

Claudio Mazzini – Responsabile Sostenibilità Innovazione e Valori, Coop Italia

Maria Pia Piraccini – Responsabile Ufficio Legale, Coop Italia

Francesca Guarnieri – Assistente Tutela Ambientale, Coop Italia

Francesca Lam Nang – INRES

Testi: INDICA Srl – Grafica: Roberto Mattei

Si ringrazia

Gruppo Tecnico Ambiente: Carlo Barbieri, Roberto Cavallini, Luisa Corso, Vilma Cortesogno, Daniela Faiferri, Paolo Filippi, Fabio Guidi,

Manuela Morassut, Enrico Nada, Lorenzo Ortolani, Chiara Serafini, Marco Vannini

Enrico Parsi – Direttore Scuola Coop

Comitato Stakeholder Ambiente: Eva Alessi – WWF, Maria Antonietta Boselli – CNCU, Gianluca Della Campa – Legambiente,

Alessandro Giannì – Greenpeace, Riccardo Rifici – Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare

Lovena Venturi – Sedicoop

Foto

Archivio Coop Italia

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In-Print S.p.A. – Baranzate (MI)

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MANUALE TECNICOPER IL NOSTRO AMBIENTEscegli di consumare e produrresostenibile

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Introduzione 4L’indagine PROMISE: un’istantanea dei consumatori e produttori di oggi 5La comunicazione al consumatore 6Dalla culla alla tomba: l’analisi del ciclo di vita dei prodotti (LCA) 7I marchi di certificazione 8– Ambiente – 9– – Ecolabel dell’Unione europea – – 9– – Agricoltura biologica – – 9– – FSC – – 9– – Dolphin Safe – – 9– – Friend of the Sea – – 10– – Stop ai test su animali – – 10– – Il benessere degli animali – – 10– Salute – 10– – Organismi Geneticamente Modificati (OGM) – – 10– – Produzione integrata – – 11– Aspetti etico-sociali – 11– – SA8000 – – 11– – Fairtrade – – 11– Trasparenza nella produzione – 11– – Dichiarazione Ambientale di Prodotto (EPD) – – 11La linea vivi verde 12– Tratti distintivi della linea e certificazioni – 12– Prodotti innovativi – 13La linea solidal 15– I prodotti della linea – 15– I progetti speciali – 17L'impegno di Coop per ridurre gli imballaggi e riciclare i rifiuti 18L'impegno di Coop sui trasporti 19L'impegno di Coop sui punti vendita 20Glossario 21

PER IL NOSTRO AMBIENTEscegli di consumare e produrresostenibile

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MANUALE TECNICO–Introduzione

PER IL NOSTRO AMBIENTEscegli di consumare e produrresostenibile

– –INTRODUZIONE– –

Il manuale che vi proponiamo è uno degli strumenti della campagna di sensibilizzazioneprevista dal progetto PROMISE, acronimo che sta per PROduct Main Impacts Sustainability through Eco-communi-cation (sostenibilità dei principali impatti dei prodotti attraverso l’eco-comunicazione). Il progetto è cofinanziato dal-la Direzione Generale (DG) Ambiente della UE nell’ambito del Programma Life Plus 2007 – Informazione e Comuni-cazione ed è stato ideato da Regione Liguria (capofila), Regione Lazio, Associazione Nazionale Cooperative di Con-sumatori – Coop, ERVET Emilia-Romagna e Confindustria Liguria.

PROMISE è un progetto volto a promuovere una maggiore diffusione dei prodotti sostenibi-li, rendendo più consapevoli tutti coloro che a vario titolo compiono una scelta, affinché questa vada nella direzio-ne della sostenibilità. Si rivolge quindi a imprese produttrici, aziende di distribuzione, cittadini ed enti pubblici, conla volontà di avviare un percorso che porti al cambiamento dei comportamenti, un cammino virtuoso che proseguanel tempo ben al di là della fine del progetto.

L’adesione di Coop al progetto PROMISE è coerente con l’identità e i valori che hanno guida-to negli anni l’operato della cooperazione di consumatori. Un impegno che viene da lontano, a partire dalle origini diun movimento nato per tutelare le persone, garantendo loro qualità e salubrità dei prodotti, nel massimo rispetto del-l’ecosistema. Sono molte le campagne sociali a carattere eco-consumerista condotte nel corso degli anni a partire dal1984 con “Bianco il bucato, azzurro il mare” fino alle odierne “Acqua di casa mia” e “Boschi e foreste”.

Perché scegliere di consumare e produrre sostenibile?– Perché non dobbiamo pensare solo ai cittadini di oggi, ma anche a quelli di domani a cui

stiamo lasciando un "debito" ambientale che cresce di anno in anno.– Perché l'umanità sta consumando le risorse presenti sul pianeta senza tenere conto della

loro capacità di rigenerarsi.– Perché se il bilancio delle risorse fosse un conto corrente, si potrebbe dire che stiamo an-

dando "in rosso" e che non arriveremo alla fine dell'anno.

Attraverso questo manuale Coop si propone di trasmettere a chi operativamente è impe-gnato a punto vendita e ha un rapporto diretto con il consumatore le informazioni necessarie sul tema della produ-zione e del consumo sostenibili. L’obiettivo che Coop si è prefissata è, infatti, di riuscire a indirizzare le scelte deiconsumatori attraverso l’offerta dei prodotti, agendo sull'informazione e sull'esposizione degli stessi. E questoobiettivo è raggiungibile solo attraverso una buona formazione del personale.

Enrico MigliavaccaVicepresidente vicario ANCC-Coop

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– –L’INDAGINE PROMISE: UN’ISTANTANEA DEI CONSUMATORI E PRODUTTORIDI OGGI– –

Nella prima fase del progetto è stata condotta un’indagine unica nel suo genere, poichéha coinvolto allo stesso tempo consumatori, distributori, produttori e pubblica amministrazione per individuare, perciascuna categoria, il livello di conoscenza del tema della sostenibilità. Nel caso specifico di Coop, la ricerca ha ri-levato da un lato il grado di consapevolezza dei consumatori sui principali impatti ambientali dei prodotti e, dall’al-tro, le modalità di promozione dei prodotti verdi da parte di chi gestisce il punto vendita.

Cosa è emerso?Per quanto riguarda i consumatori, l’indagine ha svelato che questi sono suddivisibili in tre gruppi:

1. coloro che sono attenti a ciò che acquistano (Ci guardo bene), che hanno a cuore il rispet-to dell’ambiente e tengono in considerazione gli aspetti etici dei prodotti; questi consuma-tori non scelgono a priori in base a una marca, ma guardano il prezzo e cercano soprattut-to la qualità, intesa in senso complessivo. Sono quasi un terzo del campione (31%);

2. i consumatori più tradizionalisti (Guardaci tu), che non selezionano i prodotti sulla base diparticolari criteri e delegano le loro scelte alla marca e al punto vendita, come conseguenzadi una fiducia maturata nel tempo. Sono poco più della metà degli intervistati (51%);

3. infine, coloro che mostrano una scarsa considerazione per tutti i possibili criteri di scelta(Non guardo, non vedo, non sento); sono consumatori delusi e disillusi che rimangonoancorati alle sole ovvie certezze relative a prezzo e qualità. Sono il 18% degli intervistati.

E per quanto riguarda Coop?Sono stati coinvolti i responsabili di punto vendita, che hanno espresso la necessità di ave-

re maggiori informazioni, in particolare sulla filiera corta e sugli impatti ambientali degli imballaggi. Attualmente iprodotti eco-sostenibili valorizzati all’interno del punto vendita sono prevalentemente segnalati con la cartellonisti-ca e questa modalità viene ritenuta efficace dagli intervistati. Complessivamente gli strumenti e le strategie di co-municazione-informazione utilizzate da Coop per sensibilizzare i consumatori sui comportamenti attenti all’ambien-te vengono considerate incisive (62%). In particolare risultano apprezzati gli spot televisivi e le campagne di comu-nicazione a carattere eco-consumerista. La ricerca ha messo in evidenza che chi gestisce il punto vendita ha inmente un consumatore meno attento agli aspetti ambientali di quanto effettivamente sia; a detta degli intervistati ilconsumatore, nelle sue scelte d’acquisto, sembra tenere poco in considerazione le etichette ambientali diversa-mente da ciò che realmente accade.

PER IL NOSTRO AMBIENTEscegli di consumare e produrresostenibile

MANUALE TECNICO–L’indagine PROMISE: un’istantanea dei consumatori e produttori di oggi

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MANUALE TECNICO–La comunicazione al consumatore

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– –LA COMUNICAZIONE AL CONSUMATORE– –

I temi legati all’ambiente, agli aspetti etici del lavoro, alla salute delle persone e agli impat-ti delle attività umane sono ormai un argomento di discussione quasi quotidiano sui mass media e sono numerosi isiti internet ed i blog dedicati; l’opinione pubblica pertanto inizia ad avere un certo grado di coscienza dei problemi.Accendendo la televisione o sfogliando un quotidiano o una rivista si trovano facilmente informazioni: automobiliche inquinano meno, elettrodomestici che consumano poca energia, energie rinnovabili, materiali riciclabili, ali-menti più salutari perché biologici, lotta al lavoro minorile e molto altro.

Tuttavia il consumatore medio, che non ha una conoscenza approfondita di questi argo-menti, può tendere a fidarsi delle notizie senza avere gli strumenti per capire se i pregi di un dato prodotto/serviziosono effettivamente quelli comunicati.

Esistono diverse tipologie di messaggi riportate sulle confezioni dei prodotti, ma solo alcu-ne di queste sono regolate da apposita normativa. Vediamo alcune definizioni.

MARCHI DI CERTIFICAZIONE: sono simboli apposti sulle confezioni che permettono diriconoscere i prodotti che rispettano un disciplinare di produzione. Il marchio in questione è pertanto una ga-ranzia delle prestazioni di un prodotto.

ETICHETTE: sono una autodichiarazione del produttore sulle caratteristiche ecologiche delprodotto, ad esempio la percentuale di materiale riciclato impiegato in un imballaggio, la sua biodegradabilità, ecc.

ETICHETTE ENERGETICHE: applicate sulle apparecchiature elettriche, servono ad indicarei consumi energetici durante il funzionamento. Sono un caso a parte rispetto alle precedenti, poiché non fanno rife-rimento né a criteri ecologici che devono essere rispettati per la costruzione degli elettrodomestici né all’impattoambientale generato dalla fase di smaltimento di possibili sostanze dannose in essi contenute. Ne è un esempiol’etichetta che indica l’efficienza energetica, regolata da apposita normativa UE, e classifica gli apparecchi su unascala che va dalla lettera "A" per quelli più efficienti alla "G" per quelli che consumano di più. Alle lettere sono as-sociati anche colori, dal verde per gli elettrodomestici di classe A, più ecologici, al rosso per quelli di classe G, piùenergivori. L'etichetta è così in grado di guidare il consumatore; ad esempio, una lavatrice di classe "A" consume-rà in media il 30% di energia di un modello equivalente di classe "C", con un risparmio sulla bolletta che consenti-rà di ammortizzare in breve tempo il maggiore investimento sostenuto al momento dell’acquisto.

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MANUALE TECNICO–Dalla culla alla tomba: l’analisi del ciclo di vita dei prodotti (LCA)

PER IL NOSTRO AMBIENTEscegli di consumare e produrresostenibile

– –DALLA CULLA ALLA TOMBA: L’ANALISI DEL CICLO DI VITA DEI PRODOTTI (LCA)– –

I prodotti che acquistiamo possono avere impatti sull’ambiente non solo quando li utilizzia-mo o dopo averli gettati, ma anche in tutte le fasi precedenti legate alla produzione e al trasporto, prima di arrivaresugli scaffali del punto vendita. Tutti i prodotti hanno un ciclo di vita.

Attraverso l’analisi del ciclo di vita (in inglese Life Cycle Assessment, LCA) è possibile mi-surare gli impatti che un prodotto genera sull’ambiente consentendoci di fare un confronto tra modelli analoghi.

Come è possibile fare queste valutazioni?

Ad esempio, per un imballaggio la LCA prende in considerazione i materiali e l’energia uti-lizzati durante tutta la vita, dall’estrazione delle materie prime alla produzione dei materiali costituenti l’imballaggio,dall’utilizzo dello stesso fino alla sua dismissione, attraverso la quale può:

– tornare nel ciclo produttivo tal quale (riutilizzo);– essere elaborato per generare materiali riciclati con cui realizzare nuovi prodotti (riciclo);– essere destinato alla termovalorizzazione per produrre energia.

MATERIE PRIME PRODUZIONE CONFEZIONAMENTO

CONSUMO/UTILIZZO

TERMOVALORIZZAZIONE RICICLO

DISCARICA

VENDITA

TRASPORTO

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FINE VITA RIUTILIZZO

CICLO DI VITA DEI PRODOTTI

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MANUALE TECNICO–I marchi di certificazione

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– –I MARCHI DI CERTIFICAZIONE– –

I marchi di certificazione hanno l’obiettivo di comunicare al consumatore informazioni suiprodotti in base alle caratteristiche del marchio stesso. Sono tutti ad adesione volontaria; alcuni sono stati istituitidall’Unione europea e altri da organizzazioni non governative (ONG). Sono caratterizzati da un disciplinare di riferi-mento che ne definisce le modalità di utilizzo e in quasi tutti i casi è richiesta la verifica da parte di un soggetto in-dipendente che certifichi l’effettivo soddisfacimento dei requisiti.

I marchi ecologici attualmente in commercio sono di tre tipi:– TIPO I: sono le etichette ecologiche volontarie. Si applicano sui prodotti e servizi che ri-

spettano l’ambiente sulla base di criteri ecologici prestabiliti da parte di un organismoesterno, pubblico e indipendente. I criteri sono periodicamente aggiornati, tenendo contodell’evoluzione della scienza e della tecnica.

– TIPO II: si tratta di autodichiarazioni, loghi, simboli di rispetto per l’ambiente. Si trovanosulle confezioni dei prodotti, sugli imballaggi o nelle pubblicità. Sono utilizzati dai produtto-ri senza l’approvazione da parte di un soggetto esterno e indipendente, per cui la garanziadi affidabilità e correttezza del produttore diviene elemento fondamentale. I marchi di que-sto tipo servono come strumento di informazione delle caratteristiche ambientali dei pro-dotti. Possono essere affermazioni come: “compostabile”, “degradabile”, “riciclabile”,“consumo energetico ridotto”, “contenuto riciclato pari al...”, “riduzione dei rifiuti”, ecc. At-tenzione però: non sono ammesse frasi come "amico dell'ambiente", "verde" o "non in-quinante" perché troppo generiche, mentre la dichiarazione “privo di…” può essere utiliz-zata solo se il contenuto della sostanza indicata (prodotto chimico o inquinante) sia statoconfermato da analisi di laboratorio.

– TIPO III: sono rappresentati dalle dichiarazioni ecologiche. L’esempio più diffuso è la Di-chiarazione Ambientale di Prodotto o EPD (Environmental Product Declaration), una certifi-cazione volontaria delle aziende per i loro prodotti, descritta nelle pagine successive.

Di seguito vengono illustrati i principali marchi di certificazione riportati sui prodotti in ven-dita nel mercato italiano, selezionati in quanto garantiscono i seguenti requisiti:

– carattere internazionale o nazionale (italiano);– presenza di un comitato scientifico internazionale;– verifica da parte terza indipendente.

Questa pubblicazione, in particolare, descrive quelli presenti nell’assortimento Coop. Sonostati suddivisi rispetto all’ambito a cui fanno riferimento: ambiente, salute, aspetti etico-sociali, trasparenza nellaproduzione. Di fianco al nome del marchio sono riportati i reparti/categorie merceologiche nei quali si può trovare,secondo la seguente legenda:

GROCERY ALIMENTARI CHIMICA PERSONA FRESCHI / FRESCHISSIMI MULTIMEDIA

STAGIONALI E BRICO CASA

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MANUALE TECNICO–I marchi di certificazione

PER IL NOSTRO AMBIENTEscegli di consumare e produrresostenibile

||||||||||||||||||||||||||||||||| AMBIENTE

Ecolabel dell’Unione europeaQuesto marchio è stato definito dalla Commissione europea. Quando vedi il “fiore” su unprodotto significa che rispetta l’ambiente lungo tutto il suo ciclo di vita, cioè da quando“nasce” fino a quando, una volta consumato, diventa rifiuto. Il marchio Ecolabel dell’Unio-ne europea garantisce quindi che i prodotti siano fatti con materiali a ridotto impatto am-bientale, che consumano meno energia durante l’utilizzo e inquinano meno quando ven-gono gettati. Si può trovare su molti prodotti non alimentari come fazzoletti e tovaglioli dicarta, carta igienica, asciugatutto, detersivi, detergenti multiuso, saponi, shampoo e balsa-mi per capelli, lampadine e grandi elettrodomestici.

Agricoltura biologicaIl logo è stato istituito dall’Unione europea e lo possiamo trovare su tantissimi prodotti ali-mentari tra cui frutta e verdura, carni, pasta, riso, farina, biscotti, olio, passata di pomodo-ro, uova, ecc. Questo logo garantisce che nella coltivazione dei prodotti agricoli o nell’alle-vamento degli animali vengano adottati sistemi che si basano sull’interazione tra le miglio-ri pratiche ambientali, su un alto livello di biodiversità, sulla salvaguardia delle risorse na-turali e sul benessere degli animali. Con la sua presenza, assicura che i processi produttividi tutti gli ingredienti escludano l’uso di OGM (organismi geneticamente modificati) e disostanze da essi derivate.

FSCDefinito dal Forest Stewardship Council, ONG (organizzazione non governativa) internazio-nale, è il marchio che garantisce la gestione responsabile e corretta delle foreste dal puntodi vista ambientale, sociale ed economico. La sua presenza assicura che i prodotti che de-rivano dal legno provengano da boschi e piantagioni a gestione “controllata” in cui, peresempio, si tagliano solo gli alberi effettivamente necessari, non si usano OGM e vengonotutelati i diritti dei lavoratori. Si può trovare su prodotti di origine forestale, quindi legno,ma anche su suoi derivati quali la carta e la cellulosa impiegata come materia prima pertovaglioli, fazzoletti, carta igienica e, infine, su prodotti forestali non legnosi quali miele, re-sine, sughero.

Dolphin SafeQuesto marchio rappresenta l’attuazione del Piano Internazionale per la Tutela dei Delfinied è stato registrato dalla ONG Earth Island Institute. In Italia si trova sulle confezioni ditonno in scatola e garantisce che sia stato pescato senza nuocere ai delfini. Alcune tecni-che di pesca, infatti, possono comportarne la cattura accidentale e causarne la morte. Ilmarchio Dolphin Safe (Delfino al sicuro) prevede l’applicazione di norme rigorose per ga-rantire la tutela di questi mammiferi. Coop lo ha personalizzato con il logo “Dalla parte deidelfini”.

FSC-ITA-0099® 1996 Forest Stewardship Council A.C.

Gestione forestale responsabile

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MANUALE TECNICO–I marchi di certificazione

PER IL NOSTRO AMBIENTEscegli di consumare e produrresostenibile

Friend of the Sea Certificazione elaborata dall’omonima associazione Friend of the Sea (Amico del mare), è ilmarchio che garantisce un prodotto sostenibile sia da pesca che da allevamento. I pescisono pescati in acque non sovrasfruttate, con metodi rispettosi dell’ecosistema e in osser-vanza del Codice di Condotta per la Pesca Responsabile della FAO (Organizzazione delleNazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura). È anche previsto che ai pesci non sianosomministrati ormoni né OGM e siano tutelati i diritti dei lavoratori.

Stop ai test su animaliLa certificazione Stop ai test su animali è l’unico disciplinare riconosciuto a livello interna-zionale per le aziende produttrici di cosmetici che hanno deciso di non partecipare allasperimentazione animale, impegnandosi ad utilizzare solo materie prime già in commercioe nuove molecole verificate con test alternativi. Questa certificazione è stata messa a pun-to dalle maggiori organizzazioni animaliste mondiali, guidate dalla Coalizione Europea Con-tro la Vivisezione (ECEAE), di cui LAV è membro italiano. Le aziende che rispettano lo stan-dard possono su loro richiesta rendere riconoscibili i prodotti per la cura della persona uti-lizzando il logo creato dalla Coalizione Europea Contro la Vivisezione qui rappresentato.

Il benessere degli animaliUn tema strettamente collegato all’ambiente è il benessere degli animali di allevamento,

siano essi destinati alla macellazione, alla produzione di latte o di uova. È in corso un dibattito sulla definizione diun marchio di certificazione, che attualmente non esiste. La Commissione europea intende infatti migliorare le in-formazioni ai consumatori europei su questo tema perché ritiene che, consentendo loro di identificare e scegliereprodotti rispettosi del benessere degli animali, i produttori siano incoraggiati a migliorare le loro pratiche per sod-disfare la domanda. Coop, sensibile all’argomento, da tempo ha definito assieme alle principali università ed entidi ricerca italiani parametri e requisiti specifici in tema di qualità e tipologia di allevamento, densità, trasporto deglianimali, includendoli nei propri capitolati. Coop sottolinea l’esigenza di un approccio che sia il più possibile concre-to, applicabile alla realtà produttiva, in un’ottica di miglioramento e di adeguamento a standard qualitativi elevati edi collaborazione tra mondo scientifico e produttori europei.

||||||||||||||||||||||||||||||||| SALUTE

Rispetto alla salute dei consumatori esistono due tematiche di grande rilievo per le qualinon è ancora stato definito un marchio di certificazione.

Organismi Geneticamente Modificati (OGM)In materia di OGM, l’Unione europea ha sempre sostenuto il principio di precauzione, ovve-

ro ha proibito l'emissione deliberata e l'immissione in commercio degli OGM in assenza di prove scientifiche suglieffetti sulla salute umana. A luglio 2010, in particolare, la Commissione ha concesso agli stati membri la libertà dipermettere, limitare o vietare la coltivazione di OGM in tutto il loro territorio, o solo in parte di esso. Con questa diret-tiva si è dato un segnale forte ai cittadini per informarli che l'Europa tiene conto delle loro preoccupazioni, che pos-sono essere molto diverse da un paese all'altro. Il rigoroso sistema di autorizzazione già in atto, che è basato suprove scientifiche, sulla sicurezza e sulle scelte dei consumatori, rimane invariato. In assenza di garanzie su basescientifica dell’utilizzo di OGM, Coop ha deciso di non impiegarne nella produzione per i propri prodotti a marchio.

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MANUALE TECNICO–I marchi di certificazione

PER IL NOSTRO AMBIENTEscegli di consumare e produrresostenibile

Produzione integrataE’ un sistema di produzione agricola che, riducendo al minimo l’uso delle sostanze chi-

miche, permette di ottenere produzioni di qualità nel rispetto dell’ambiente e della salute dell’uomo. Si differen-zia dall’agricoltura biologica perché consente l’impiego delle sostanze chimiche di sintesi, ma lo fa riducendonel’utilizzo in termini di quantità. Adottata da Coop per la prima volta nel 1988 per il settore ortofrutta, ora la pro-duzione integrata viene applicata anche per la quarta gamma e per la frutta secca a marchio Coop; l’intero pro-cesso è certificato da un ente indipendente.

||||||||||||||||||||||||||||||||| ASPETTI ETICO-SOCIALI

La globalizzazione ha portato sugli scaffali dei supermercati numerosi prodotti che proven-gono da molto lontano e, in alcuni casi, sono il frutto di sfruttamento di manodopera, anche infantile. Negli ultimianni si sta diffondendo una maggiore sensibilità tra i cittadini per gli aspetti legati alle condizioni di lavoro nel Suddel Mondo, ma anche in questo caso, come per i prodotti ecologici, è bene individuare dei marchi sicuri che costi-tuiscano un riferimento certo per il consumatore.

SA8000SA8000 (Social Accountability 8000) è il primo standard internazionale che misura il gra-

do etico e la responsabilità sociale di un’azienda ed è applicabile a livello internazionale in qualsiasi settore mer-ceologico. La certificazione garantisce il rispetto delle convenzioni dell’ILO (International Labour Organization), dellaDichiarazione Universale dei Diritti Umani e della Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti del Bambino. Contienenove requisiti sociali orientati all'incremento della responsabilità sociale di quelle organizzazioni che volontaria-mente forniscono garanzia di eticità della propria filiera e del ciclo produttivo. Richiede inoltre di evidenziare pub-blicamente la gestione del sistema. La conformità alle norme dello standard è garantita da una certificazione diparte terza, indipendente, emessa da organismi accreditati. Coop Italia è stata la prima azienda europea (e tra leprime 10 al mondo) ad aver ottenuto nel 1998 la certificazione SA8000.

Fairtrade E’ il marchio di garanzia del commercio equo e solidale, una partnership commerciale fon-data sul dialogo, la trasparenza e il rispetto, che cerca di stabilire una maggiore equità nelmercato internazionale. Contribuisce ad uno sviluppo sostenibile, offrendo migliori condi-zioni commerciali e assicurando i diritti delle comunità produttive e dei lavoratori svantag-giati del Sud del Mondo. Tra i suoi propositi vi è quello di ridurre o annullare i molti aspettidi intermediazione presenti nella filiera produttiva.

||||||||||||||||||||||||||||||||| TRASPARENZA NELLA PRODUZIONE

Dichiarazione Ambientale di Prodotto (EPD)Le Dichiarazioni Ambientali di Prodotto contengono la quantificazione delle prestazioni am-bientali di un prodotto o servizio riferite a precisi parametri calcolati con la metodologiadell’analisi del ciclo di vita. Le dichiarazioni EPD non escludono tuttavia ulteriori informa-zioni ambientali. Offrono nuove dimensioni di mercato che si traducono in una serie divantaggi sia per le organizzazioni che elaborano le dichiarazioni sia per coloro che utilizza-no le informazioni in esse contenute.

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– –LA LINEA VIVI VERDE– –

La gamma di prodotti vivi verde è molto ampia e copre molteplici esigenze. Comprendealimentari da agricoltura biologica, sani e genuini grazie ad un sistema di produzione che rispetta gli animali el’ambiente, e altri prodotti ecologici, realizzati con criteri sostenibili e di compatibilità ambientale.

La linea vivi verde è il punto di arrivo di un percorso iniziato nel 2000, quando Coop pre-sentò i primi prodotti biologici a marchio. Nel 2002, a seguito della nuova articolazione del prodotto Coop “permondi”, un mondo venne dedicato proprio al biologico (i “bio-logici”). Dal 2009 si è deciso di unificare i due mondiCoop dei prodotti bio-logici ed eco-logici sotto un unico marchio: vivi verde. Questo ne ha aumentato la visibilitànel punto vendita e ha facilitato il consumatore nella scelta di prodotti “ambientalmente virtuosi”.

La linea vivi verde Coop rappresenta la concretizzazione del nuovo modo di pensare deiconsumatori italiani: il biologico non è più solo un sistema naturale per avere prodotti che fanno bene alla salute,ma anche uno strumento per avere un ambiente più sano. In questo senso, il biologico e l’ecologico sono ormaiconsiderati “2 facce della stessa medaglia”.

||||||||||||||||||||||||||||||||| TRATTI DISTINTIVI DELLA LINEA E CERTIFICAZIONI

Aver creato una linea di prodotti unica presenta numerosi vantaggi perché semplifica l’of-ferta al consumatore, favorisce un approccio di comunicazione unitario e sinergico nei confronti dei clienti, incre-menta la massa critica e la visibilità dei prodotti e si rivolge a tutti coloro che vogliono contribuire attivamente alladifesa del pianeta anche nelle piccole scelte quotidiane, mentre fanno la spesa.

La gamma comprende 3591 referenze, distribuite in tutti i settori merceologici del puntovendita, di cui circa l’80% è costituito da prodotti biologici.

Dal 2009, in occasione del lancio del marchio, alle centinaia di prodotti già esistenti, si so-no affiancati numerosi nuovi prodotti. Lo sviluppo della gamma continuerà in futuro, per offrire nuove prestazioni eprodotti innovativi ad alto valore ambientale.

Nel settore non food, tutti i prodotti hanno un “plus ecologico” evidente eoggettivo, che permette al cliente di qualificare il prodotto, in modo inequi-vocabile, come “rispettoso dell’ambiente”. Quindi prodotti certificati Ecola-bel – detergenti per la pulizia della casa, prodotti in carta tissue riciclata al100% e carta ufficio, lampade a risparmio energetico, ecc. – ma anche al-tri prodotti innovativi ad alto valore ecologico (piatti e bicchieri in PLA, pilericaricabili, caraffa filtrante, detersivi sfusi, ecc.).

PER IL NOSTRO AMBIENTEscegli di consumare e produrresostenibile

MANUALE TECNICO–La linea vivi verde

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1 Dato a fine 2010.

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||||||||||||||||||||||||||||||||| PRODOTTI INNOVATIVI

Il PLA (Acido lattico polimerizzato), utilizzato per i piatti e bic-chieri monouso vivi verde, è un materiale di origine vegetaleche deriva dall’amido di mais. Può essere smaltito con i rifiutiorganici tramite raccolta differenziata.Questo prodotto si decompone naturalmente attraverso il pro-cesso di degradazione attivato durante il compostaggio dai mi-crorganismi presenti in natura.

Nel comparto food, tutti i prodotti sono biologici e seguono questi criteri:– rispetto del regolamento europeo sul biologico;– esclusione di grassi tropicali e aromi – anche se naturali – da tutti i

prodotti della linea.

Dal 2010 i succhi di frutta vivi verde sono venduti nel nuovo BrickPrisma Square (TPA) da 750 ml che ha le seguenti caratteristiche:– è più efficiente per la possibilità di essere impilato e quindi per

lo stoccaggio;– ha buone caratteristiche tecniche e ottime performance di te-

nuta, impermeabilità e anche di richiusura;– rispetto al vetro permette una cospicua riduzione delle emis-

sioni di anidride carbonica (CO2), ottenuta principalmente nellafase di produzione della materia prima (il vetro necessita di al-tissime temperature nei forni di fusione) e nella fase di tra-sporto (il vetro ha un maggior impatto per peso e volume).

Nei preparati di frutta, inoltre, si trova solo tanta frutta dolcificataunicamente con zucchero d’uva, senza conservanti e zucchero osaccarosio aggiunti.

La caraffa filtrante vivi verde filtra l’acqua del rubinet-to, grazie ad una cartuccia, addolcendone il sapore edeliminando eventuali residui di calcare e cloro. Rappre-senta la scelta ottimale dal punto di vista ambientale,in quanto elimina alla fonte i rifiuti che deriverebberodall’acquisto di bottiglie e risparmia l’energia necessa-ria nelle fasi di produzione e imbottigliamento.

PER IL NOSTRO AMBIENTEscegli di consumare e produrresostenibile

MANUALE TECNICO–La linea vivi verde

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MANUALE TECNICO–La linea vivi verde

PER IL NOSTRO AMBIENTEscegli di consumare e produrresostenibile

L’assicella della scopa e la paletta raccogli immondizia sono realizzate in-teramente con materiale ottenuto dal riciclo dei contenitori in poliaccoppia-to per bevande, come quelli di Tetra Pak.Inoltre, il manico è in legno certificato FSC e le setole sono in PET riciclato.

In 160 punti vendita sono stati installatii distributori di detersivi sfusi, che con-sentono di riutilizzare il flacone di deter-sivo vivi verde almeno 30 volte. In talmodo si ottiene una riduzione dei rifiutida imballaggio, che in Italia costituisco-no il 40% del totale dei rifiuti. I deter-genti sfusi della linea impiegano solotensioattivi provenienti da materie pri-me vegetali.

Infine, per quanto riguarda i tessuti, Coop ha lanciato di recente un nuovo assortimen-to di prodotti in puro cotone biologico destinati ai più piccini. L’intimo e la calzetteria della linea CrescendoCoop sono realizzati con cotone coltivato utilizzando le metodologie dell’agricoltura biologica e con standardeco-tossicologici volontari molto restrittivi.

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– –LA LINEA SOLIDAL– –

La linea solidal Coop propone solo prodotti provenienti dal commercio equo e solidale,ovvero prodotti acquistati a condizioni eque in alcuni paesi di Asia, Africa, Centro e Sud America. L’acquistosenza intermediari garantisce un aiuto economico concreto ai produttori, che possono guadagnare di più. I pro-dotti solidal rispettano l’uomo perché garantiscono ai lavoratori un salario adeguato e condizioni di vita migliori.In più, parte dei guadagni è reinvestita in progetti per lo sviluppo delle comunità locali. Il risultato di tutto questoimpegno è un prodotto di alta qualità attestata dal marchio Coop, che ne garantisce anche la convenienza, lasicurezza e il rispetto dell’ambiente.

I prodotti della linea solidal “contengono” quindi anche responsabilità, impegno e soli-darietà, con la garanzia del logo Fairtrade, associazione senza scopo di lucro che promuove il commercio equoe solidale e favorisce rapporti commerciali diretti con gruppi di piccoli produttori del Sud del Mondo, ricono-scendo loro pari dignità e opportunità per uno sviluppo autonomo. Inoltre assicura prezzi equi, specialmente neiperiodi sfavorevoli di mercato, prefinanziamenti agevolati e contratti d’acquisto di lunga durata.

Tutti i prodotti solidal sono oggetto di rendiconto sociale ed economico da parte di Coop,sulla base di informazioni provenienti da organismi diversi.

||||||||||||||||||||||||||||||||| I PRODOTTI DELLA LINEA

La linea solidal comprende diverse tipologie di referenze, prevalentemente del settoreagroalimentare e abbigliamento.

– Caffè 100% arabica– Caffè miscela classica– Tea 20 filtri– Frollino ai cereali con fave di cacao– Zucchero di canna da agricoltura biologica– MieleProvenienza: Nicaragua, Repubblica del Congo,Repubblica Dominicana, Costa Rica, India,Guatemala, Argentina, Perù

– Crema spalmabile– Tavolette di cioccolato da agricoltura biologica– Cioccolatini– Uova di Pasqua (provenienza sorpresa: Sri-Lanka,

Indonesia, India)– Cacao in polvereProvenienza: Repubblica Dominicana, Ecuador,Belize, Costa Rica, Panama, Costa d'Avorio,Paraguay

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PER IL NOSTRO AMBIENTEscegli di consumare e produrresostenibile

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– Banane brasiliane da agricoltura biologica– Noci brasiliane da agricoltura biologica– Ananas– Succo d'arancia– Succo d'ananasProvenienza: Ecuador, Ghana, Brasile, Costa Rica,Bolivia, Perù

Riso Thai profumatoProvenienza: Thailandia

La collezione solidal è composta da diversi capid'abbigliamento per uomo e per donna,per l'autunno-inverno e per la primavera-estate: – Polo– Maglie– Camicie– T-Shirt– Pantaloni– CalzetteriaProvenienza: India e Africa Occidentale

Palloni solidalProvenienza: Pakistan

Rose solidal da idrocolturaProvenienza: Kenya

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MANUALE TECNICO–La linea solidal

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||||||||||||||||||||||||||||||||| I PROGETTI SPECIALI

In occasione dei mondiali di calcio in Sudafrica nel 2010, Coop ha deciso di realizzare t-shirta marchio solidal confezionate con cotone prodotto in Africa (Mali), biologico e nello stesso tempo certificato equo esolidale. Una possibilità concreta per contribuire allo sviluppo sostenibile di alcune comunità di piccoli produttori di co-tone biologico, con la formula del commercio equo, e nello stesso tempo di portare all'attenzione dei nostri concittadi-ni le problematiche, talvolta drammatiche, ma anche le tante potenzialità che caratterizzano il grande continente afri-cano. Ai coltivatori è stato pagato un prezzo in grado di coprire i costi di produzione, ma anche un Fairtrade Premium,cioè una quota aggiuntiva per progetti di sviluppo sociale. Così si rafforza la capacità di fare impresa di queste popola-zioni, poiché hanno la possibilità di essere protagoniste del proprio sviluppo, vigilando perché non ci sia sfruttamentoper i lavoratori di tutta la filiera. Questi proventi hanno consentito alle cooperative di produttori di comperare attrezza-ture agricole, bestiame per il lavoro nei campi, materiale scolastico e vestiti, iscrivere i figli a scuola e remunerare gliinsegnanti che prima non potevano essere pagati regolarmente.

Per quanto riguarda le tecniche di coltivazione biologica, i fiocchi di cotone, compostidai semi e dalle fibre, sono raccolti a mano. Sono poi sgranati per separare le fibre dai semi, che vengono re-stituiti agli agricoltori per seminare nuovamente, per farne olio combustibile o foraggio. Ogni cooperativa haistituito un "Osservatorio ambientale" per monitorare l’applicazione degli standard ambientali FLO (FairtradeLabelling Organizations International).

Con il ricavato delle vendite, inoltre, Coop Italia ha sostenuto alcuni interventi per il mi-glioramento delle condizioni di vita, nutrizionali e sanitarie, di circa 1.000 bambini della periferia urbana dellacittà sudafricana di East London.

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MANUALE TECNICO–La linea solidal

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– –L'IMPEGNO DI COOP PER RIDURRE GLI IMBALLAGGI E RICICLARE I RIFIUTI– –

Gli imballaggi dei prodotti Coop vengono progettati in modo da rispondere alle esigenze di:– sicurezza, intesa come protezione dell’alimento e rispetto delle normative in materia di in-

terazioni contenuto-contenitore;– fruibilità, intesa come facilità di utilizzo da parte dei consumatori, di esposizione e logistica;– informazione, per trasmettere in maniera esaustiva tutte le indicazioni essenziali alla cor-

retta conservazione dell’alimento, all’utilizzo e al suo smaltimento;– rispetto dell’ambiente, cercando soluzioni in grado di ridurre il consumo di risorse ed

energie e la quantità di rifiuti prodotti.

Su quest’ultimo aspetto Coop promuove la strategia delle “3R”, ossia: R come RisparmioR come RiutilizzoR come Riciclo

Coop ritiene possibile mettere in pratica questa strategia attraverso:– dematerializzazione, ovvero riduzione della quantità di materiale (peso, spessore, dimen-

sione) a parità di quantità, qualità e sicurezza del prodotto (RISPARMIO);– no overpackaging, che consiste nella riduzione/eliminazione dei confezionamenti non ne-

cessari (RISPARMIO);– ampio uso di ricariche (RIUTILIZZO);– massimo utilizzo di materiali riciclati (RICICLO).

PER IL NOSTRO AMBIENTEscegli di consumare e produrresostenibile

MANUALE TECNICO–L'impegno di Coop per ridurre gli imballaggi e riciclare i rifiuti

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– –L'IMPEGNO DI COOP SUI TRASPORTI – –

Coop ha avviato un processo di centralizzazione del trasporto merci per minimizzare icosti economici e ambientali connessi; le merci dirette ai punti vendita partono da piattaforme logistiche, pen-sate per evitare lunghi viaggi e ottimizzare il riempimento dei camion, garantendo sempre viaggi a pieno carico.Centralizzazione significa, ad esempio, che l’ipermercato di Rimini nord utilizza per il rifornimento dei generi va-ri la piattaforma logistica di Cesena, più vicina al punto di vendita.

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MANUALE TECNICO–L'impegno di Coop sui trasporti

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MANUALE TECNICO–L'impegno di Coop sui punti vendita

PER IL NOSTRO AMBIENTEscegli di consumare e produrresostenibile

– –L'IMPEGNO DI COOP SUI PUNTI VENDITA – –

Le attività che permettono ad un punto vendita di assolvere alle proprie funzioni produ-cono diversi impatti sull’ambiente (vedi tabella seguente). Nella realizzazione e gestione dei propri punti ven-dita Coop si impegna a ridurre gli impatti ambientali in tre modi:

– “progettazione intelligente” delle strutture;– utilizzo di tecnologie che garantiscono un’alta efficienza e la riduzione del consumo delle

risorse;– monitoraggio continuo delle prestazioni ambientali e formazione continua dei lavoratori.

Per approfondimenti è possibile consultare il Rapporto Sociale Nazionale 2010.

Produzione interna (forneria, cucina, etc.)e attività punto vendita

Refrigerazione alimentare

Condizionamento

Riscaldamento

Illuminazione

Trasporti (merci e persone)

Consumodi energiaelettrica

• •

• • •

• • •

• • •

Consumometanoe altricombustibilifossili

• • •

• • •(indiretto)

Consumodi acqua

Emissioniin atmosfera

• • •

• • •(indiretto)

Produzione rifiuti

• • •

Rumore

• •

• • •(indiretto)

PRINCIPALI ASPETTI AMBIENTALI PER ATTIVITÀ AL PUNTO VENDITA

Attività Aspetti Ambientali

• Basso impatto ambientale • • Medio impatto ambientale • • • Elevato impatto ambientale

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MANUALE TECNICO–Glossario

PER IL NOSTRO AMBIENTEscegli di consumare e produrresostenibile

– –GLOSSARIO – –

Carbon footprint, ovvero “impronta di carbonio”, è una misura delle emissioni di gas a ef-fetto serra che sono state generate per produrre un bene/servizio. La quantità complessiva di queste emissioni èespressa in termini di CO2eq (anidride carbonica equivalente).

Ecodesign: è la progettazione eco-compatibile di un prodotto. L’ecodesign prende in con-siderazione il ciclo di vita di un prodotto e ne minimizza gli impatti.

Emissioni climalteranti (gas serra): sono i gas che provocano l’effetto serra; i più noti so-no il vapor d’acqua, l’anidride carbonica, il metano. L’effetto serra, che consiste nella capacità del nostro pianetadi trattenere parte del calore proveniente dal Sole, è un fenomeno determinante per lo sviluppo della vita sulla Ter-ra, poiché consente di evitare gli sbalzi termici che si verificherebbero in assenza di un’atmosfera contenente que-sti gas. Una loro presenza eccessiva, però, provoca un aumento della temperatura terrestre che può portare acambiamenti climatici. I gas serra sono prodotti in natura (dalle piante e da altri fenomeni) e dalle attività umane.

Etichetta: posta sulle confezioni dei prodotti, fornisce al consumatore una serie di in-formazioni specifiche. Oltre a quelle con la lista degli ingredienti, possiamo trovare etichette energetiche, chedescrivono l’energia consumata da un elettrodomestico e la classe di efficienza conseguente, e ambientali,che possono riportare informazioni in merito a impatti della produzione di un determinato bene, utilizzo di ma-teriali riciclati, riciclabilità del prodotto stesso.

Green marketing: è una declinazione del concetto di marketing che coniuga obiettivi di profit-to e tutela dell’ambiente. Nato negli Stati Uniti alla fine degli anni Novanta, si è poi diffuso in tutto il mondo poiché leaziende si sono accorte che comunicare il rispetto dell'ambiente poteva migliorare profitti ed immagine. È necessarioperò prestare attenzione affinché il green marketing non scada nel greenwashing (vedi voce successiva).

Greenwashing, ovvero “lavaggio verde”, è la pratica di certe organizzazioni (aziende, or-ganismi politici, ecc.) di millantare particolari virtù di rispetto dell’ambiente, solitamente marginali rispetto all’attivi-tà complessiva, per creare una immagine positiva che distolga l’attenzione da mancanze più gravi.

Impatto ambientale: è l’effetto sull’ecosistema causato dalle attività umane (produzio-ni agricole e industriali, trasporti, servizi, emissioni gassose, scarichi idrici e rifiuti solidi).

Marchio: è un simbolo posto sulla confezione di un prodotto che garantisce il rispettodi requisiti specifici fissati da una Autorità.

Pacchetto clima-energia: è l’insieme di norme approvate dall’Unione europea il 17 di-cembre del 2008, meglio conosciuto come pacchetto 20/20/20, che definisce gli obiettivi da conseguire in Euro-pa entro il 2020: ridurre di almeno il 20% i gas ad effetto serra (rispetto ai livelli del 1990), portare la quota delleenergie rinnovabili al 20% e diminuire il consumo generale di energia del 20% (rispetto alle proiezioni). Nel quadrodella strategia di promozione delle fonti rinnovabili, è stato concordato che i mezzi di trasporto dovranno esserealimentati per il 10% da biocarburanti, energia elettrica e idrogeno.

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Principio di precauzione: è l’atteggiamento precauzionale tenuto da un’organizzazione inmerito a decisioni politiche o economiche laddove vi siano questioni scientificamente controverse.

Verifica di parte terza: è il controllo della rispondenza ai requisiti richiesti per ottenere unmarchio di certificazione. Viene realizzata da un organismo indipendente dal soggetto che richiede il marchio e ac-creditato presso l’Autorità che ha definito i requisiti.

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MANUALE TECNICO–Glossario

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BIBLIOGRAFIA–

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e Distributori. Indagine sul livello di consapevolezza,

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G. Fabris, La società post-crescita. Consumi e stili

di vita, EGEA, 2010.

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Alliance Sud, Associazione consumatori e consumatrici

della Svizzera italiana, GrussTi.

Settimo Rapporto Sociale Nazionale delle Cooperative

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Rapporto Sostenibilità e Valori 2010, Coop Italia,

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F. Iraldo, E. Cancila, Competitività e ambiente:

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MANUALE TECNICO

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© Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori - Coop, Via G.A. Guattani, 9 – 00161 Roma

Finito di stampare a settembre 2011 su carta Burgo Selena FSC WHITE e Fedrigoni Arcoprint E.W. FSC

Questo Manuale tecnico è parte del progettoPROMISE – Sostenibilità dei principali impatti deiprodotti attraverso l’eco-comunicazione – promossoda Regione Liguria, Regione Lazio, ANCC-Coop, ERVETEmilia-Romagna e Confindustria Liguria, con ilcontributo dello strumento finanziario LIFE+ del l’Unioneeuropea (LIFE08 INF/IT/312).

Le emissioni derivanti dalla realizzazione di questapubblicazione, pari a 1 tonnellata di CO2, sono statecompensate grazie all'acquisto di crediti verificatifinalizzati alla realizzazione di un impianto dicogenerazione a biomasse a Tamil Nadu in India.

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