+ All Categories
Home > Documents > Marketing e Personal Branding con Pinterest

Marketing e Personal Branding con Pinterest

Date post: 22-Jul-2016
Category:
Upload: saluteinmovimento-genova
View: 220 times
Download: 2 times
Share this document with a friend
Description:
Da Il Nuovo Club n. 143 (2015) consigli per fare marketing e personal branding con Pinterest. Editrice Il Campo, Bologna
2
i l n u o v o c l u b i l n u o v o c l u b web web 69 68 > Quasi il 30% degli intervistati possiede un account, mentre circa il 10% lo ha utilizzato nel mese precedente La piattaforma ideata per condividere fotografie, filmati e immagini, e creare bacheche per gestirne la raccolta, consente di creare contenuti molto attraenti, in grado di far emergere bisogni e desideri che i consumatori non sono consci di avere. Utilizzarla “come si deve” permette di stimolare la curiosità e addirittura provocare l’acquisto di prodotti e servizi P interest è un social network, de- dicato alla condivisione di fotogra- fie, video e immagini, che permette agli utenti di creare bacheche per gestire la raccolta d’immagini. Il nome deriva infatti dall’unione dei termini inglesi pin (appendere) e interest (interesse). La storia della nascita di questo social network è tipicamente americana. Una storia fatta di passioni, fallimenti, duro lavoro, della forte determinazione dei tre fondatori: Ben Silbermann, Paul Sciarra e Evan Sharp. Avviato nel 2010, Pinterest, grazie al pul- sante Pin it Button, è oggi inte- grabile con gli altri maggiori social network, come Facebook e Twit- ter, nonché con blog e siti web. posto nella top ten dei social me- dia più popolari al mondo; quasi il 30% degli intervistati possiede un account, mentre circa il 10% lo ha utilizzato nel mese precedente. È sorprendente il dato relativo alla crescita dei membri attivi di questa community: +110% nel 2014, con una base utenti di età adulta caratterizzata da un 50% di utenti nella fascia compresa tra 25 e 44 anni. Pinterest rappresenta oggi la pos- sibilità di pianificare azioni so- cial in svariati ambiti della vita: dai viaggi alle cene, passando per eventi e shopping. Spesso si trat- ta di azioni pensate e desiderate come l’acquisto di un regalo o di azioni a breve termine per le quali si cercano fonti d’ispirazione co- me, ad esempio, l’organizzazione di un viaggio. Troviamo particolar- mente interessante la definizione riportata su PinterestItaly.com secondo cui Pinterest sarebbe “il regno dell’ispirazione che celebra il piacere della scoperta”. La ri- cerca di nuovi articoli d’interesse è dunque il primo motivo per cui si trascorre del tempo su questa piat- taforma social. Secondo Domeni- co Armatore, Paola Sangiovanni e Azzurra Tacente – autori del ma- nuale Pinterest per il Business la pianificazione di un’azione, sia essa di acquisto o di altra natura, si fase in cui si raccolgono ispirazioni e informazioni per realizzare con- cretamente l’azione. Realizzare: l’utente ha trovato i giusti suggerimenti in rete, li ha messi in pratica e l’allenamen- to che ha scelto si è rivelato un successo, permettendogli/le di raggiungere i risultati desiderati. Addirittura il risultato conseguito potrebbe essere a sua volta fonte d’ispirazione per altri utenti, di- ventando così questa la fase in cui si possono mostrare i risultati ot- tenuti attraverso la condivisione di momenti e istantanee delle proprie (efficaci) sedute d’allenamento. Prima di affrontare le potenzialità di questa piattaforma è innanzitut- to necessario conoscerne alcuni termini e funzioni che la carateriz- zano: una board, ad esempio, è la bacheca dove si trovano i pin degli utenti; ogni utente può crearne una per ogni argomento scelto sulla base delle proprie preferenze per- sonali. Un pin è invece l’immagine (o il video) caricata tramite un link oppure attraverso un’operazione di upload. Una volta che un utente ha creato le sue prime bacheche e aggiunto “puntine”, gli altri utenti potranno esercitare un’azione di repin, ovvero potranno “appende- re” l’immagine di un altro utente sulla propria bacheca, in una sorta di condivisione del contenuto visi- vo. Queste puntine virtuali consentono agli utilizzatori di Pinterest di cari- care, ordinare e gestire immagini e video catalogandoli in bacheche, che fungono così da contenitori. È inoltre possibile salvare i singo- li pin in una delle loro bacheche utilizzando il pulsante Pin it; le bacheche vengono organizzate in tematiche specifiche in modo che le puntine possano essere classifi- cate e rese facilmente fruibili agli altri utenti. pinterest marketing Secondo un recente sondaggio svolto su un campione composto da più di 170.000 persone in tutto il mondo (GWI - Global Web In- dex) Pinterest occupa il settimo sviluppa nelle navigazioni web in 4 macrofasi: ricercare, progettare, partecipare, realizzare. Vediamo subito queste fasi nel dettaglio. Ricercare: la ricerca parte quasi sempre da un interesse specifico, spesso senza un obiettivo definito. La categoria che un utente ha in mente è molto ampia (ad esempio “fitness” o “sport”) e la navigazio- ne è spinta dalla precisa volontà di scoprire cose nuove e interessanti in un determinato ambito, da rea- lizzare a breve, medio, lungo ter- mine o da appuntare per occasioni future, lasciandosi letteralmente ispirare. Progettare: in questa fase gli obiettivi diventano più specifici e la ricerca è volta alla realizzazione di un progetto. Se nella fase prece- dente l’utente ha cercato “fitness” o “allenamento” è perché con ogni probabilità desidera trovare l’al- lenamento che fa per lui/lei, con l’intenzione di metterlo in pratica a casa o in palestra. Partecipare: questa è una fase decisamente più attiva rispetto al- le precedenti. Aiutiamoci con un esempio: l’estate si avvicina e l’ur- genza di dimagrire e rimettersi in forma per la prova costume è sem- pre maggiore… è proprio questa la di Fabio Grossi e Michela Verardo fare marketing e personal branding con pinterest Fabio Grossi e Michela Verardo interverranno alla sedicesima edi- zione di ForumClub, alla Fiera di Bologna, dal 19 al 21 febbraio 2015. Terranno il seminario all day intitolato Gestire il tempo e organizzare il lavoro ai tempi del web e della tecnologia.
Transcript
Page 1: Marketing e Personal Branding con Pinterest

il nuovo

clubil nuovo

club

web

web

6968

>

Quasi il 30% degli intervistati possiede un account, mentre circa il 10% lo ha utilizzato nel mese precedenteLa piattaforma ideata per condividere fotografie, filmati e immagini, e creare

bacheche per gestirne la raccolta, consente di creare contenuti molto attraenti, in grado di far emergere

bisogni e desideri che i consumatori non sono consci di avere. Utilizzarla

“come si deve” permette di stimolare la curiosità e addirittura provocare

l’acquisto di prodotti e servizi

P interest è un social network, de-dicato alla condivisione di fotogra-fie, video e immagini, che permette agli utenti di creare bacheche per gestire la raccolta d’immagini. Il nome deriva infatti dall’unione dei termini inglesi pin (appendere) e interest (interesse). La storia della nascita di questo social network è tipicamente americana. Una storia fatta di passioni, fallimenti, duro lavoro, della forte determinazione dei tre fondatori: Ben Silbermann, Paul Sciarra e Evan Sharp. Avviato nel 2010, Pinterest, grazie al pul-sante Pin it Button, è oggi inte-grabile con gli altri maggiori social network, come Facebook e Twit-ter, nonché con blog e siti web.

posto nella top ten dei social me-dia più popolari al mondo; quasi il 30% degli intervistati possiede un account, mentre circa il 10% lo ha utilizzato nel mese precedente. È sorprendente il dato relativo alla crescita dei membri attivi di questa community: +110% nel 2014, con una base utenti di età adulta caratterizzata da un 50% di utenti nella fascia compresa tra 25 e 44 anni.Pinterest rappresenta oggi la pos-sibilità di pianificare azioni so-cial in svariati ambiti della vita: dai viaggi alle cene, passando per eventi e shopping. Spesso si trat-ta di azioni pensate e desiderate come l’acquisto di un regalo o di azioni a breve termine per le quali si cercano fonti d’ispirazione co-me, ad esempio, l’organizzazione di un viaggio. Troviamo particolar-mente interessante la definizione riportata su PinterestItaly.com secondo cui Pinterest sarebbe “il regno dell’ispirazione che celebra il piacere della scoperta”. La ri-cerca di nuovi articoli d’interesse è dunque il primo motivo per cui si trascorre del tempo su questa piat-taforma social. Secondo Domeni-co Armatore, Paola Sangiovanni e Azzurra Tacente – autori del ma-nuale Pinterest per il Business – la pianificazione di un’azione, sia essa di acquisto o di altra natura, si

fase in cui si raccolgono ispirazioni e informazioni per realizzare con-cretamente l’azione.

Realizzare: l’utente ha trovato i giusti suggerimenti in rete, li ha messi in pratica e l’allenamen-to che ha scelto si è rivelato un successo, permettendogli/le di raggiungere i risultati desiderati. Addirittura il risultato conseguito potrebbe essere a sua volta fonte d’ispirazione per altri utenti, di-ventando così questa la fase in cui si possono mostrare i risultati ot-tenuti attraverso la condivisione di momenti e istantanee delle proprie (efficaci) sedute d’allenamento.

Prima di affrontare le potenzialità di questa piattaforma è innanzitut-to necessario conoscerne alcuni termini e funzioni che la carateriz-zano: una board, ad esempio, è la bacheca dove si trovano i pin degli utenti; ogni utente può crearne una per ogni argomento scelto sulla base delle proprie preferenze per-sonali. Un pin è invece l’immagine (o il video) caricata tramite un link oppure attraverso un’operazione di upload. Una volta che un utente ha creato le sue prime bacheche e aggiunto “puntine”, gli altri utenti potranno esercitare un’azione di repin, ovvero potranno “appende-re” l’immagine di un altro utente sulla propria bacheca, in una sorta di condivisione del contenuto visi-vo.Queste puntine virtuali consentono agli utilizzatori di Pinterest di cari-care, ordinare e gestire immagini e video catalogandoli in bacheche, che fungono così da contenitori. È inoltre possibile salvare i singo-li pin in una delle loro bacheche utilizzando il pulsante Pin it; le bacheche vengono organizzate in tematiche specifiche in modo che le puntine possano essere classifi-cate e rese facilmente fruibili agli altri utenti.

pinterest marketing

Secondo un recente sondaggio svolto su un campione composto da più di 170.000 persone in tutto il mondo (GWI - Global Web In-dex) Pinterest occupa il settimo

sviluppa nelle navigazioni web in 4 macrofasi: ricercare, progettare, partecipare, realizzare. Vediamo subito queste fasi nel dettaglio.

Ricercare: la ricerca parte quasi sempre da un interesse specifico, spesso senza un obiettivo definito. La categoria che un utente ha in mente è molto ampia (ad esempio “fitness” o “sport”) e la navigazio-ne è spinta dalla precisa volontà di scoprire cose nuove e interessanti in un determinato ambito, da rea-lizzare a breve, medio, lungo ter-mine o da appuntare per occasioni future, lasciandosi letteralmente ispirare.

Progettare: in questa fase gli obiettivi diventano più specifici e la ricerca è volta alla realizzazione di un progetto. Se nella fase prece-dente l’utente ha cercato “fitness” o “allenamento” è perché con ogni probabilità desidera trovare l’al-lenamento che fa per lui/lei, con l’intenzione di metterlo in pratica a casa o in palestra.

Partecipare: questa è una fase decisamente più attiva rispetto al-le precedenti. Aiutiamoci con un esempio: l’estate si avvicina e l’ur-genza di dimagrire e rimettersi in forma per la prova costume è sem-pre maggiore… è proprio questa la

di Fabio Grossi e Michela Verardo

fare marketing e personal branding

con pinterestFabio Grossi e Michela Verardo interverranno alla sedicesima edi-zione di ForumClub, alla Fiera di Bologna, dal 19 al 21 febbraio 2015. Terranno il seminario all day intitolato Gestire il tempo e organizzare il lavoro ai tempi del web e della tecnologia.

Page 2: Marketing e Personal Branding con Pinterest

il nuovo clu

b

web

70

Fabio Grossi/Michela Verardo

Ideatori e titolari dello studio di personal training Saluteinmovi-mento di Genova, di cui Grossi è direttore tecnico e Verardo direttrice scientifica, si occupa-no di comunicazione sul web, networking, formazione e colla-borano con ISSA Italia. Attual-mente sono partner di YouTube/Google con i canali multilingua sul fitness.

il brand su pinterest

Le prime tre fasi (ricercare, pro-gettare, partecipare) si adattano perfettamente alle funzioni of-ferte da Pinterest. Il principale obiettivo è agevolare gli utenti nella loro ricerca, ispirandoli e indirizzandoli verso prodotti che potrebbero rappresentare una va-lida soluzione per le loro esigenze. Creando contenuti avvincenti, interessanti, diretti, possiamo addirittura creare in loro bisogni e desideri che non pensavano di avere; il solo fatto di stimolare la loro curiosità, che potrebbe pre-sto o tardi tradursi in un acquisto, rappresenta per certi versi un tra-guardo. È importante il biglietto da visita che confezioneremo con una qualità delle immagini che dovrà essere elevata, studiata e ben costruita.

farsi trovare!

Abbiamo scelto una bella immagi-ne e abbiamo catturato l’attenzio-ne dell’utente “pinterestiano”, ma sappiamo bene che l’immagine da sola non basta. Oltre alla qualità dell’immagine, ci sono altre due elementi fondamentali che deter-mineranno il successo del nostro pin: keyword e descrizione.

L’idea iniziale è di posizionarsi con autorevolezza in tutti i risultati di ricerca nelle diverse modalità che Pinterest mette a disposizio-ne sulla piattaforma: homefeed, categorie, related pin, ricerca per keyword. Per ottenere il massimo dai risultati di ricerca, bisogna sempre tenere a mente due azioni principali: catalogare e descrive-re. Quando creiamo una bacheca è importante determinare la cate-goria di appartenenza e chiarire se stiamo pinnando di sport, allena-mento, dieta, abbigliamento, cibo o altro. Determinare la propria categoria e pinnare contenuti coerenti sono azioni decisive per farsi trovare con facilità.Ritorniamo a descrizione e keyword. La descrizione dovrà contenere delle parole chiave di ri-ferimento (le più ricercate per una data categoria) utili sia per ren-dere identificabili i contenuti sia per ottenere dei risultati search-friendly. Sono disponibili fino a 500 caratteri per le descrizioni, ma sarebbe bene limitare l’uso del-le parole puntando all’efficacia piuttosto che al dettaglio, arri-vando subito al dunque. Immagi-niamo, ad esempio, di aver appena pinnato su una bacheca l’immagi-ne di una bella ragazza che esegue correttamente un esercizio per i

glutei – prendiamo uno squat – la descrizione dovrà contenere un elemento generico come #fitness oppure #workout insieme a termi-ni specifici tipo #squat, #women, #butt. Potrà sembrare banale e scontato, ma i termini anglofoni di uso comune nel fitness sono i migliori in quanto soddisfano la ricerca in Italia come all’estero. Come ciliegina sulla torta, nella descrizione andrebbe inserito almeno un link diretto a un sito oppure a una nostra pagina social su Facebook, Twitter o Youtube.Un esempio pratico? Un caso di successo nel nostro settore è rap-presentato da POPSUGAR Fit-ness (http://www.pinterest.com/POPSUGARFitness) che ad oggi ha raccolto su questo profilo più di 50 bacheche, oltre 6.000 pin e circa 270.000 follower. Numeri destinati a crescere che porteranno ulterio-re visibilità a questo network di San Francisco. Pinterest è un modo creativo e originale per raccontare il pro-prio brand e la propria attività (e le proprie passioni) attraver-so le immagini. Farsi conosce-re a fondo può rivelarsi un’arma vincente per costruire una solida presenza su questa piattaforma. E in Italia c’è ancora molto spazio e poca concorrenza.

percepiti dal nostro target o dalla nicchia alla quale ci rivolgiamo. Parlando del nostro caso perso-nale, le bacheche condivise sono quelle che quotidianamente otten-gono il maggior numero d’intera-zioni, per aggiunte di pin e azioni di repin. E Pinteres – è ben sottoli-nearlo – è il social da cui riceviamo il maggior numero di notifiche.

5. Raccontarsi attraverso collaboratori, dipendenti o tramite il processo produttivo (backstage)

Descrivere il “dietro le quinte” è nella maggior parte dei casi un elemento di successo e negli Sta-ti Uniti, non a caso, sono ormai in molti a farlo. In questo modo è pos-sibile dare un segnale di assoluta trasparenza e vicinanza ai nostri follower, che potranno esplorare ancor di più la nostra realtà, pic-cola o grande che sia.

6. Raccontare la nascita e la realizzazione della nostra attività

Se il nostro brand è noto, lo è an-che grazie ad alcune esigenze o ispirazioni che hanno definito e caratterizzato il suo DNA (vedi il caso di Technogym nel settore fit-ness). Mostrare questo processo

attraverso immagini e hashtag, con tutti i valori che lo hanno reso possibile, si rivelerà nel tempo una scelta funzionale per coinvolgere e fidelizzare il crescente pubblico di Pinterest. E non solo quello.

Ovviamente in queste pagine ab-biamo soltanto fornito alcuni suggerimenti da cui partire per programmare e impostare una pre-senza su questo interessante social network. Sperimentare in conti-nuazione è la parola d’ordine per costruire una solida ed efficace presenza su Pinterest. Buon pin a tutti!

6 regole per una strategia efficace

Vediamo adesso le 6 leve, o regole, che dovrebbero caratterizzare il nostro profilo e la nostra attività su Pinterest, come elencate nel già citato (e utilissimo) Pinterest per il Business.

1. Prodotti e servizi accattivanti e coerenti

Nel mostrare i nostri prodotti è importante contestualizzare uti-lizzando immagini capaci di far “sognare” i visitatori. Un’immagi-ne suggestiva stimolerà l’utente a esercitare quel doppio clic che lo porterà ad approfondire la co-noscenza del prodotto e magari a effettuare un’azione di acquisto all’interno dell’e-commerce in cui il prodotto viene venduto.

2. Raccontare le occasioni d’uso

Mostrare il prodotto dalla prospet-tiva della sua utilità – un impianto sportivo, una singola attrezzatura, un particolare metodo d’allena-mento, un integratore, ecc. – può rivelarsi una potente strategia per ispirare e incuriosire nuovi o po-tenziali clienti.

3. Condividere, raccogliere contenuti altrui affini al nostro mondo

La content curation è un aspetto spesso sottovalutato dalle aziende, decisamente restie a diffondere contenuti di terzi. Un atteggiamen-to questo assai diffuso sui social network e quanto mai errato. Se diventiamo esperti curatori di un certo argomento, avremo poi gran-di possibilità di diventare punti di riferimento per quel settore o per quella tematica. Con tutto ciò che ne potrebbe conseguire di positi-vo.

4. Coinvolgere gli utenti, crea-re interazioneLe bacheche condivise sono un ottimo strumento per costruire contenuti con l’aiuto degli stessi visitatori. Possono rivelarsi molto utili per comprendere come siamo

Quando creiamo una bacheca è importante scegliere la categoria di appartenenenza e chiarire se stiamo pinnando di sport, allenamento, dieta, cibo o altro.

Pinterest è oggi integrabile con gli altri maggiori social network, nonchè con blog e siti web


Recommended