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Marzo - Aprile 2017 Anno N.4 Esente ... · ad esempi tratti in gran parte dalla letteratura, per...

Date post: 18-Feb-2019
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Marzo - Aprile 2017 Anno N.4 www.istitutobandini.it Esente da autorizzazione C.M. n.242 02/09/1988 La Biblioteca di Sallustio TRE GIORNI DI AUTOGESTIONE STUDENTESCA Anche quest’anno per tre giorni – 27, 28 Febbraio e 1 Marzo – il nostro Istituto è stato autogestito da- gli studenti, così come previsto dalla normativa che permette ai ragazzi di utilizzare le ore di assemblea generale per organizzare attività di studio e di ri- flessione su tematiche varie. La commissione orga- nizzativa, composta non solo da noi rappresentanti d’Istituto, ma anche da un gruppo di alunni di varie classi, ha lavorato duramente per la perfetta riuscita dell’evento, facendo leva soprattutto sulle capacità di gestirsi ed organizzarsi autonomamente. Questi tre giorni di autogestione sono stati carat- terizzati da numerose e differenziate attività di- dattiche che davano agli studenti la possibilità di manifestare la propria opinione su temi di strettis- sima attualità come il mondo del lavoro, le tossico- dipendenze, il terrorismo, la mafia. Non sono poi mancate lezioni di autodifesa e attività sportive. Tra tutte le attività, quella che ha riscosso il maggior successo è stata la seconda edizione del Bandini’s got Talent, lo show che ha permesso a tanti ragazzi di esprimere e mostrare il proprio talento. In attesa dei risultati di un sondaggio interno, sono stati raccolti moltissimi feedback positivi, sia da parte degli studenti che dei professori. Riteniamo perciò che sia importante che la scuola abbia dato ai propri studenti il tempo e il luogo in cui con- frontarsi e socializzare, per crescere e manifestare liberamente le proprie idee. Per questo ci siamo im- pegnati al massimo nell’organizzazione di questi tre giorni che, con le varie attività pensate dagli stessi studenti, è andata sicuramente a potenziare quella che è l’offerta formativa della nostra scuola. Voglia- mo inoltre aggiungere che si è formata una vera e propria squadra, e questa è stata la più grande forza della ben riuscita di queste attività! Anxhelo Kostandini Alessio Bartolotta Federico Ballerini SPECIALE AUTOGESTIONE
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Marzo - Aprile 2017 Anno N.4 www.istitutobandini.it Esente da autorizzazione C.M. n.242 02/09/1988

La Biblioteca di Sallustio

TRE GIORNIDI AUTOGESTIONE STUDENTESCAAnche quest’anno per tre giorni – 27, 28 Febbraio e 1 Marzo – il nostro Istituto è stato autogestito da-gli studenti, così come previsto dalla normativa che permette ai ragazzi di utilizzare le ore di assemblea generale per organizzare attività di studio e di ri-flessione su tematiche varie. La commissione orga-nizzativa, composta non solo da noi rappresentanti d’Istituto, ma anche da un gruppo di alunni di varie classi, ha lavorato duramente per la perfetta riuscita dell’evento, facendo leva soprattutto sulle capacità di gestirsi ed organizzarsi autonomamente. Questi tre giorni di autogestione sono stati carat-terizzati da numerose e differenziate attività di-dattiche che davano agli studenti la possibilità di manifestare la propria opinione su temi di strettis-sima attualità come il mondo del lavoro, le tossico-dipendenze, il terrorismo, la mafia. Non sono poi mancate lezioni di autodifesa e attività sportive. Tra tutte le attività, quella che ha riscosso il maggior successo è stata la seconda edizione del Bandini’s got Talent, lo show che ha permesso a tanti ragazzi di esprimere e mostrare il proprio talento. In attesa dei risultati di un sondaggio interno, sono stati raccolti moltissimi feedback positivi, sia da parte degli studenti che dei professori. Riteniamo perciò che sia importante che la scuola abbia dato ai propri studenti il tempo e il luogo in cui con-frontarsi e socializzare, per crescere e manifestare liberamente le proprie idee. Per questo ci siamo im-pegnati al massimo nell’organizzazione di questi tre giorni che, con le varie attività pensate dagli stessi studenti, è andata sicuramente a potenziare quella che è l’offerta formativa della nostra scuola. Voglia-mo inoltre aggiungere che si è formata una vera e propria squadra, e questa è stata la più grande forza della ben riuscita di queste attività!

Anxhelo KostandiniAlessio BartolottaFederico Ballerini

SPECIALE

AUTOGE

STIONE

LA DROGA PRENDE TUTTO E NON DÀ NULLA

L’incontro al quale ho partecipato in Aula Ma-gna con alcune classi del mio istituto, martedì 28 febbraio, aveva lo scopo, attraverso le testimo-nianze di alcune perso-ne, tra le quali due ra-gazzi ed un padre, di far

conoscere le problematiche e le sofferenze vissute da coloro che vengono a contatto con la droga e, più in generale, con il mondo della tossicodipendenza.Per me, la parte più interessante ed istruttiva è stata non tanto quella delle conseguenze e peripezie che il tossico si trova ad affrontare, come la dipendenza e gli episodi di astinenza, quanto piuttosto le moti-vazioni per le quali ha iniziato a drogarsi, che sono come la premessa di un libro. La convinzione dell’o-pinione pubblica, secondo la quale i “giovani d’oggi” vogliono provare lo “sballo” per ribellarsi o per noia, è vera solo in parte e solo per una percentuale bassa dei coinvolti. La testimonianza dei ragazzi presenti all’incontro mi ha fatto riflettere, in particolare, pro-prio sulle ragioni per le quali hanno iniziato a fare uso di sostanze stupefacenti: le loro problematiche in famiglia, le sofferenze e tragedie alle quali la vita li ha sottoposti e, indubbiamente, l’incapacità di ri-solverle, con conseguente malessere e insofferenza.

In fin dei conti, per motivi sociali o familiari, questi ragazzi faticano a vivere, provano dolore e la droga li anestetizza temporaneamente dalla sofferenza. Dai loro volti si capiva il dolore che avevano prova-to, la loro voce durante le testimonianze tremava e noi li abbiamo ascoltati incantati. Se la nostra società nel suo elemento principale, la famiglia, non riesce a gestire il problema, quali po-trebbero essere le soluzioni per prevenirlo? Indub-biamente l’informazione o, come propongono alcu-ni, la legalizzazione. Quest’ultimo tema, che mette in contrapposizione diversi specialisti all’interno dello stesso mondo scientifico, potrebbe essere ar-gomento di un prossimo incontro.

Camilla CatinariIV A TUR

A TU PER TU CON FREUD

Parlare del padre della psicanalisi e della rivoluzio-ne che operò nel modo di concepire l’essere umano non è mai semplice. L’ essere stata invitata ad af-frontare questi temi durante un periodo di autoge-stione mi ha profondamente colpito e mi ha fatto ri-flettere su quanto i ragazzi, che spesso a torto sono considerati poco curiosi e superficiali, manifestino un vivo interesse verso la comprensione dell’animo umano.

Dopo una prima fase di ‘riscaldamento’ dedicata ad una generale presen-tazione degli aspetti sa-lienti della Psicanalisi, ho cercato di mettere in luce l’influsso che questa nuova scuola psicologica ha eser-

citato sulla cultura del primo Novecento, ricorrendo ad esempi tratti in gran parte dalla letteratura, per far toccare ai ragazzi con mano, nelle parole dei libri che studiano nel quotidiano, quanto spesso si trovi-no a contatto con elementi di una disciplina appa-rentemente lontana nel tempo e misteriosa. Il tema della crisi dell’uomo moderno, il confine fra sani-tà e malattia e il conflitto padri-figli sono elementi caratteristici di gran parte delle opere letterarie ed artistiche non solo italiane, ma anche europee. In questa riflessione, di grande aiuto sono state le pagi-ne de La coscienza di Zeno di Italo Svevo (soprattut-to l’incipit del libro e i capitoli Il Fumo e La morte di mio padre). La particolare presentazione che Svevo fa dello psicanalista all’inizio della sua opera come di un dottore che si vendica del paziente reo di aver abbandonato la terapia, mi ha inoltre permesso di

illustrare ai ragazzi alcuni aspetti centrali della mia professione, quali il rispetto della privacy del pa-ziente e la necessità di mancanza di giudizio nella relazione terapeuta-paziente.Sono stata particolarmente colpita dal grande nu-mero di domande che i ragazzi mi hanno rivolto. Soprattutto gli allievi delle ultime classi hanno mo-strato un elevato grado di coinvolgimento ed inte-resse, probabilmente favorito anche da una maggior maturità e spirito speculativo che accompagnano la crescita degli adolescenti. Non sono mancate, in-fatti, osservazioni critiche a certi aspetti della Psi-canalisi che, curiosamente, sono state le stesse che a volte vengono mosse anche da alcuni ‘addetti ai lavori’. Dopo aver illustrato che da un punto di vi-sta terapeutico esistono altre scuole oltre a quella psicanalitica, alcuni allievi si sono mostrati più a favore di un orientamento psicanalitico, altri più contrari, aspetto questo che ha favorito una discus-sione vivace e ricca di spunti di riflessione.

Dott.ssa Elena MellinaPsicologa

QUIZ (Soluzioni nell’ultima pagina del giornalino)

1° indovinello (molto semplice)Cos’è che non c’è più quando lo nomini?

2° indovinello (molto semplice)Il signor Rossi ha 4 figlie. Ogni figlia ha un fratello. Quanti figli ha in totale?

3° indovinello (semplice)Senza piedi corro presto, corro, corro, mai m’arre-sto: non ho casa, non ho tetto, eppur sto sempre nel mio letto.

4° indovinello (semplice)Un gatto e mezzo in un minuto e mezzo mangiano un topo e mezzo. Quanti gatti servono per mangia-re 60 topi in 30 minuti?

5° indovinello (semplice)Ci sono tre fratelli. A volte sono brutti, mentre altre volte sono belli.Il primo non c’è perché sta uscendo, il secondo non c’è perché sta venendo, c’è solo il terzo che è il più piccolo dei tre, ma quando manca lui nessuno degli altri due c’è. Chi sono?

6° indovinello (semplice)Un mattone pesa un chilo più mezzo mattone. Quanto pesa il mattone?

7° indovinello (media difficoltà)Un cavallo compie a ogni passo mezzo metro. Quanti passi dovrà fare per percorrere un chilome-tro?

8° indovinello (difficile)Hai due clessidre, una da 7 minuti e una da 4.Come fai a misurare 9 minuti?

A cura della Commissione organizzativa

STAND UP. STEP IN. REACH OUT

La storia di Amanda Todd è una delle più strazianti e commoventi che si possano trovare sul web, come è testimoniato dal suo video My Story: struggling, bul-lying, suicide and self harm. Amanda lo ha pubblica-to su Youtube un mese prima di uccidersi. Ebbene sì, anche lei - come Chiara, Ryan, Carolina, France-sco e tanti altri giovani - non è che l’ennesima vitti-ma di bullismo e cyberbullismo, la seconda causa di morte tra gli adolescenti dopo gli incidenti stradali.

Come fare per affrontarlo?A questo proposito, durante l’autogestione è stato organizzato un incontro sul bullismo che ha visto come protagonista Fabio “The Peacemaker” Pa-squale. Classe 1971, lavora come formatore espe-rienziale dei giovani in progetti di mobilità inter-nazionale, come l’Erasmus, e nella formazione aziendale, oltre all’impegno che mette nella preven-zione e nel contrasto al bullismo. “A partire dalla mia esperienza come volontario nella guerra di Ju-goslavia, ho avuto la vocazione di aiutare le persone in situazioni di conflitto e, col passare degli anni, ho capito che questi conflitti si verificano anche all’in-terno delle scuole”, ci rivela Fabio.Nel bullismo, spiega, i ruoli principali sono tre: il bullo, la vittima e gli osservatori, ovvero ognuno di noi. Questi ultimi svolgono un ruolo fondamenta-le poiché hanno grosse possibilità di intervenire e spesso l’unica cosa che li - anzi ci! - ferma sono la paura del bullo o il conformismo: è molto più sem-plice abbassare lo sguardo a terra e andare avanti per la propria strada o - ancora peggio - fare da

pubblico, piuttosto che armarsi di coraggio per fer-mare un episodio di violenza. Quindi, come possiamo concretamente intervenire di fronte ad un caso di bullismo? Fabio ci consiglia di affrontarlo in cinque semplici mosse: 1) intervenire insieme ad altre persone;2) aiutare e sostenere la vittima ad uscire dalla situazione;3) chiedere aiuto ad una figura adulta;4) proporre un circle time, ovvero una sessione di gruppo in cui una persona a turno va a sedersi in una sedia posta al centro di un cerchio formato da altre persone e parla dei problemi che ha avuto, ad esempio, nel contesto “classe”;5) soprattutto, offrire la propria amicizia.In poche parole: rialzarsi, intervenire e dialogare.

Marina Bastiani V RIM

ANCORA CENTO PASSI

Uno dei film più interessanti proiettati durante i tre giorni di autogestione è stato I Cento Passi. Uscito nel 2000, è stato scritto da Claudio Fava e diretto da Marco Tullio Giordana. Questa pellicola è stata dedicata al giornalista Peppino Impastato, impegnato nella lotta contro la mafia, e interpretato da Luigi Lo Cascio.

Il giovane Peppino Im-pastato vive cercando di sfuggire al proprio destino di ragazzo ap-partenente a una fami-glia di mafiosi, destino al quale sia il padre, Luigi, sia la madre non hanno il coraggio di opporsi. Il percorso che Peppino sceglierà di seguire inizia quan-do, da bambino, assi-

ste alla lotta contro la mafia, alla quale egli stesso prenderà parte già da adolescente. La morte dello zio Cesare, l’incontro con un pittore comunista, il rifiuto del padre biologico e della famiglia, sono le successive tappe del suo avvicinamento al comu-nismo e alla lotta contro la mafia. Altro momen-to fondamentale della sua storia è la pubblicazio-ne di un suo articolo dal titolo inequivocabile: “La mafia: una montagna di merda”. Peppino apre poi Radio Aut, dalla quale continua ad attaccare la mafia, spesso con grande ironia. Si candida anche alle elezioni comunali per Democrazia Proletaria

(la sua frase “noi comunisti perdiamo perché ci pia-ce perdere” sembra quasi una premonizione).Con i suoi “cento passi” (quelli che gli occorrevano per colmare la distanza fra la casa della sua famiglia e quella del boss Gaetano Badalamenti), Peppino è stato uno diquelli che hanno combattuto e creduto nella lotta contro la mafia, come Falcone o come Borsellino. E grazie al suo esempio, il cammino per debellare questa piaga, sebbene ancora difficile, sarà meno lungo.

Sofia Di Maio (I A AFM)Federica Di Maio (IV A TUR)

UN’ONDA TRAVOLGENTE

“Voi dite che in Germania una dittatura non sareb-be più possibile?” chiede il professor Rainer nel film L’Onda, ambientato nella Germania dei primi anni Duemila. Tratto dall’omonimo romanzo di Todd Strasser e a sua volta direttamente ispirato all’esperimento so-ciale denominato The Third Wave, che fu realmen-teattuato in America nel 1967 dal professore Ron Jones, il lungometraggio racconta le vicende di al-cuni ragazzi tra i 16 e i 18 anni. Coinvolti dal “Si-gnor Wenger” in un esperimento che inizialmente intende dimostrare alla sua classe come abbiano origine nella società i sistemi autoritari grazie alla manipolazione delle masse, gli studenti forme-ranno un gruppo affiatato, basato sulla disciplina e sulla solidarietà. Ma proprio questo gruppo, in seguito, diventerà protagonista di un’agghiaccian-te esperienza, destinata a coinvolgere lo spettatore fino alla fine.

Senza ombra di dubbio uno dei migliori film che abbia mai visto, capace di far riflettere e discutere, sorprendere e sconvolgere ad ogni età anche il pub-blico dal palato più esigente. Consigliatissimo.

Marina Bastiani V RIM

FOTOGRAFIA E MEMORIAPercorso fotografico del dott. Alessio Duranti su alcuni luoghi della memoria

Campo di Fossoli, maggio 2015 (Festa Nazionale ANPI)

“Con tutto questo alle spalle, sentire parlare oggi di ordini nuovi, di ordini neri è per noi strano: è come se le cose avvenute non fossero mai avvenute, come se non significassero nulla e non servissero a nulla. Eppure, l’at-mosfera della Repubblica di Weimar non era molto diversa dalla nostra; eppure, dai primi Lager rudimentali delle SA alla rovina della Germania, allo sfacelo dell’Europa, ed ai 60 milioni di morti della Seconda guerra mondiale, non erano passati che dodici anni. Il fascismo è un cancro che prolifera rapidamente, e un ritorno ci minaccia: è troppo chiedere ci si opponga agli inizi?” (Primo Levi, Così fu Auschwitz).

Foto di Alessio Duranti | www.alessioduranti.it

Cracovia, PlacBohaterow Getta, Piazza degli eroi del ghetto, 2014

“Ho odiato la brutalità, il sadismo e la follia del nazismo. Ho fatto quello che potevo. Tutto qui. Niente di più” (Oskar Schindler).

Foto di Alessio Duranti | www.alessioduranti.it

Sant’Anna di Stazzema, Piazza Anna Pardini (la più piccola dei tanti bambini che, il 12 agosto, la guerra ha qui strappato al girotondo del mondo: 23-7-1944 | 12-08-1944), 21 settembre 2014.

“Per una come me scrivere un diario è una sensazione davvero strana. Non solo perché non ho ancora scritto, ma perché ho l’impressione che un domani né a me né a nessun altro potranno interessare le confidenze di una ragazzina tredicenne. Mah, tutto sommato non importa. Ho voglia di scrivere e, soprattutto, di sfogarmi una volta tanto su diverse questioni. La carta è più paziente degli uomini” (Anna Frank, Diario, sabato 20 giugno 1942).

Foto di Alessio Duranti | www.alessioduranti.it

Marzabotto, Monte Sole, giugno 2012

“E pensò che forse un partigiano sarebbe stato come lui ritto sull’ultima collina, guardando la città e pensando lo stesso di lui e della sua notizia, la sera del giorno della sua morte. Ecco l’importante: che ne restasse sem-pre uno. Scattò il capo e acuì lo sguardo come a vedere più lontano e più profondo, la brama della città e la repugnanza delle colline l’afferrarono insieme e insieme lo squassarono, ma era come radicato per i piedi alle colline. – I’ll go on to the end. I’ll never give up” (Beppe Fenoglio, Il partigiano Johnny)

Foto di Alessio Duranti | www.alessioduranti.it

NUOVI TALENTI TRA I BANCHI DI SCUOLA

L’evento che ha chiuso il sipario della seconda espe-rienza di autogestione del nostro Istituto è stato un talent show: il Bandini’s got talent.Sul palco si sono sfidati a colpi di note e coreografie molti giovani talenti, che hanno avuto la forza e il coraggio di esporsi e di mostrare ad un’intera platea di ragazzi e ragazze le loro abilità: era questo, infat-ti, lo scopo principale dello spettacolo.I partecipanti sono stati sottoposti al giudizio di una giuria composta da professori e studenti che, in sintonia col pubblico, ha decretato vincitore il pianista David Leisuk, emozionante esecutore di Nuvole bianche di Ludovico Einaudi.Ancora un pianista, Andrea Bellini, si è aggiudicato il secondo posto.Questa seconda edizione di Bandini’s got talent sarà ricordata anche per la conduzione dei due carisma-tici presentatori, Angelo Konstantini e Matilde Sac-coni, che hanno saputo intrattenere e divertire gli spettatori.Ad autogestione conclusa, salutiamo tutti i membri dell’Istituto Bandini con l’augurio di un buon pro-seguimento dell’anno.

Silvia PianigianiIV A TUR

SOLUZIONI DEL QUIZ

1° indovinello (molto semplice)Il silenzio.

2° indovinello (molto semplice)5. 4 sorelle e 1 fratello (comune!)

3° indovinello (semplice)Il fiume.

Impaginazione a cura di Pietro Moscatelli (IV Grafica)4° indovinello (semplice)

Tre gatti. Infatti: un gatto mangia un topo in un minuto e mezzo, perché il tempo rimane invariato. In 30 minuti un gat-to mangia 20 topi, perché 30 : 1,5 = 20. Per mangiare 60 topi occorrono 3 gatti, perché 60 : 20 = 3.

5° indovinello (semplice)Il passato, il presente, il futuro.

6° indovinello (semplice)Due chili. È una semplicissima equazione:1 mattone = mezzo mattone + mezzo mattone1 mattone = mezzo mattone + 1 Kg.mezzo mattone = 1 Kg.quindi 1 mattone = 2 Kg.

7° indovinello (media difficoltà)Quattromila, non duemila come potrebbe essere a prima vi-sta. Infatti, contando anche le gambe posteriori, occorre rad-doppiare.

8° indovinello (difficile)Fai partire le due clessidre assieme.Quando quella da 4 minuti finisce, girala.Quando quella da 7 minuti finisce, girala.Quando quella da 4 minuti finisce nuovamente sono passati 8 minuti dall’inizio e la clessidra da 7 minuti è in funzione da 1 minuto: girala, e quando finisce sono passati 9 minuti dall’inizio.

Oltre agli autori di tutti i contributi, si ringrazia, per le fotografie, Cosimo Muccio (IV Grafica)

In alto da sinistra: Emy Bahaddine, Viola Cosimi, Virginia Carignani, Giulia Carignani, Martina Guernieri, Beatrice Balestrazzi, Eva Giorgini, Marco Leone, Arianit Morina, Costanza Carnasciali, Sofia Caini, Alexandra Illie, Giorgio Mucci.In basso da sinistra: Matilde Baccheschi, Ines Alia, Cosimo Muccio, Alessia Posticci, Anxhelo Kostandini, Alessio Bartolotta, Fede-rica Lanza, Ada Bruzzone, Alessia Sela, Alda Ulaj, Matilde Sacconi.


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