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Matrici Progressive Standard Colore · Matrici progressive di Raven Livelli di validità Interna o...

Date post: 20-Feb-2021
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1 Matrici Progressive Standard Colore A CURA DI Vincenzo Riccio, [email protected]
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  • 1

    Matrici Progressive

    Standard

    Colore

    A CURA DI Vincenzo Riccio, [email protected]

  • Matrici progressive di Raven

    Il Test non verbale di Raven non è un test di intelligenza, ma uno strumento per indagare le «matrici», le modalità di elaborazione di specifici dati, di tipo visuo-spaziali, correlati tra di loro da regole o modalità di oragnizzazione diverse: percettive, di orientamento spaziale,

    Le strategie intellettive che sono messe in gioco per analizzare, correlate, intepreate e giungere alla soluzione sono diverse. Tra quelle più rilevate troviamo:

    Nei test PM son o chiamate in gioco l’attivazione dei processi cognitivi superiori CPM SPM Serie

    IN TUTTI I TEST PM E SERIE SONO RICHIESTE E COINVOLTE LE SEGUENTI DIMENSIONI X X TUTTE

    Discriminazione percettiva di tipo visuo-spaziale

    Ragionamento di tipo analogico (collegare e stabilire relazioni sulla base della forma, del colore,tessitura, dell’orientamento ed altre evidenze di tipo percettivo)

    valutare le alternative di risposta ed escludere in modo percettivo/logico quelle negative (sbagliate)

    capacità di stabile delle relazioni tra dati diversi per arrivare a scegliere l’elemento giusto

    Attenzione focalizzata

    Attenzione sostenuta

    Memoria di lavoro (tenere a mente i dati presenti mettendoli allo stesso tempo in correlazione, confrontandoli tra di loro per arrivare alla soluzione)

    Capcità di apprendere di un metodo di lavoro ( andando avanti nella prova il soggetto dovrebbe acquisire un metodo di lavoro che gli permette di migliorare le prestazioni).

    Capacità di apprendimento (passando da un item ad un altro di una stessa serie il soggetto dovrebbe dimostrare di saper estendere alle prove successive le regole precedentemente apprese).

    NELLE CPM SONO NELLO SPECIFICO DELLE 3 SERIE COINVOLTI ANCHE

    Capacità di identificazione dell’ analogiaRiconoscimento di identità in base a singoli o congiunti criteri di forma, colore, dimensione, quantità, direzione, orientamento, figura/sfondo, densità

    X A

    capacità di cogliere la simmetriaindividuazione di elementi corrispondenti e/o complementari rispetto ad un “tutto organizzato” secondo configurazioni di tipo gestaltico che seguono il principio della “buona forma”

    X AB

    capacità di pensiero logico-deduttivo (Ragionamento che parte dalla regola generale per arrivare al particolare.Dall’universale al particolare)scoperta di relazioni più astratte e formali secondo una logica di tipo operatorio-deduttivo

    X B

    NELLE SPM NELLO SPECIFICO DELLE 5 SERIE SONO COINVOLTE IN MODO DOMINANTE

    capacità di pensiero logico-induttivo (Parte dal particolare per risalire alla regola generale.)

    capacità di pensiero logico-induttivo (Parte dal particolare per risalire alla regola generale.)

    capacità di pensiero logico-deduttivo (Ragionamento che parte dalla regola generale per arrivare al particolare.Dall’universale al particolare)scoperta di relazioni più astratte e formali secondo una logica di tipo operatorio-deduttivo

    A CURA DI Vincenzo Riccio, [email protected]

    2

  • Matrici progressive di Raven

    Livelli di validità

    Interna o di costrutto (le situazioni di problem solving non-verbale lo rendono idoneo a sondare le abilità di percezione

    e ragionamento logico cultural and language

    free)

    Concorrente (corrispondenza con i princiapali test)

    Correlazione con test Binet-Simon= da 0,82 a 0,93

    Con WISC.correlazioni più ampie con la Scala di

    Performance che con quella Verbale, oltre a

    significative correlazioni con tutti i sub-test.

    Esterna ( predittività con altre condotte)

    Apprendimenti scolastici

    Competenze lavorative

    Saturazione con il fatto Gf = 0,82

    http://www.davidpbrown.co.uk/psychology/iq-conversion.html

    http://www.giochicreativi.com/2010/05/le-matrici-di-raven-test-dintelligenza.html TESTS INTERATTIVO spm SEZ a E b

    https://www.youtube.com/watch?v=yXxghC-aSbk&list=PLaQQ9uJu-yNMtM0Hn6r45BuJOLxB9OXvD

    Tabella conversione QI

    3A CURA DI Vincenzo Riccio, [email protected]

    http://www.giochicreativi.com/2010/05/le-matrici-di-raven-test-dintelligenza.htmlhttps://www.youtube.com/watch?v=yXxghC-aSbk&list=PLaQQ9uJu-yNMtM0Hn6r45BuJOLxB9OXvD

  • Matrici progressive di Raven

    Matrici progressive di

    Raven

    John Carlyle Raven

    Nato 28 giugno 1902 a Londra , Inghilterra

    Morto 10 agosto 1970 (68 anni)Dumfries , Scozia

    Britannico

    campi Psicologia , Psicometria

    università University of London

    Costruito Matrici Progressive di Raven

    Allievo di Charles Edward Spearman (Inglese n.1863 –m 1945.Produzioni: coefficiente di correlazione di Spearmen, analisi fattoriale, Fattore G (fattore intelligenza generale)

    Creò le MP Per sostituirle al Test di Stanford-Binet adottato dal genetista Penrose per una ricerca sull’origni gentiche e ambienti della deficienzsa mentale.Usato poi nella II guerra mondiale.

    3 versioniMP2 CPM

    Color Progressive Matrices.

    1 SPMStandard Progressive

    Matrices.

    3 APMAdvanced

    Progressive Matrices

    Per b. dai 6 agli 11 anni,

    Anziani, disabili cognitivi, etc.

    Dagli 11/12 anni agli adulti

    Serie II(36 item)Persone

    adolescenti e adulti molto intelligenti

    Che cosa misurano

    le MPAbilità di pensare

    Intelligenza fluida (fattore g)

    Svincolato cultura

    Intelligenza fluida(Fattore G, definito con la g

    da Spearmman)

    Siglia Gf

    Intelligenza Cristallizzata

    Sigla Gc

    Originariamentei 2 fattori identificati da Raymond Bernard CattellInglese (1905-1998)

    L'intelligenza fluida (Gf), o ragionamento fluido, è la capacità di pensare

    logicamente e risolvere i problemi in situazioni nuove,

    indipendentemente dalle conoscenze acquisite. La Gf implica capcità di

    riagionamento logico induttivo e deduttivo. È la capacità di analizzare

    problemi nuovi, identificare gli schemi e le relazioni sottostanti per estrapolarne

    una soluzione usando il ragionamento logico. È necessario che tutti i problemi

    logici, scientifici, matematici e tecnici, siano affrontati con il procedimento del

    Problem Solving, adottando il pensiero fluido che comprende sia il

    ragionamento induttivo che quello deduttivo.

    L'intelligenza cristallizzata è rappresentata dalla conoscenze generali e

    particolari che una persona possiede, come pure dal suo vocabolario e

    dalla capacità di ragionare, usando parole e numeri: è sostanzialmente il

    prodotto di esperienze educative e culturali, in costante interazione con

    l'intelligenza fluida.

    I test, a seconda degli scopi, dovrebbero misurare i 2 fattori per una visione completa della

    persona.

    Le M.P. misura solo il fattore Gf

    La WAIS (Wechsler Adult Intelligence Scale)Il WISC (Wechsler Intelligence Scale for Children)

    i 2 fattori:La parte di performance il fatto Gf,Le prove verbali il fattore Gs

    La Gf, è la capcità di affrontare i problemi: osservarli, pianificarli risolverli. È stata messa in correlazione con le teorie di J. Piaget sull’intelligenza operativa e l’apprendimento.Un esempio scolastico. Imparare e meccanizzare le operazioni porta a Gs, le strategie che si apprendimento esportabile ad altri contesti sono Gf (capire che l’unione porta ad una somma, ad una fusione, ad una trasformazione etc.)

    Se è vero che MP sono svincolate dalle

    conoscenze scolastiche, pur tuttavia persone

    acculturate, che studiano, possono avere

    risultati migliori.

    Forma cartacea

    a quaderno

    Forma a incastro

    2 versioni

    Formata da 36 figure raggruppe in 3 serie

    Serie Acompetenze:Identificazione:

    Serie ABCompetenze:

    Cogliere simmetrie

    Serie BCompetenze:

    Pensiero analogico econcettuale

    Materiale di tipo VISUO-SPAZIALE

    COMPRENDE 60 ITEM (FIGURE O MATRICI) RAGRUPPATE IN 5 SERIE DI

    12 ITEM (PROVE) CIASCUNO

    SERIE A

    SOMMISTRAZIONE

    INDIVIDUALE

    DI GRUPPO

    SERIE B SERIE C SERIE D SERIE E

    Serie I(12 item)Persone

    adolescenti scadenti o per verifiche brevi

    Intelligenza cristallizzata (Gc): è la capacità di usare conoscenze, competenze ed esperienze acquisite. Da non confondere con la memoria. Si basa, tuttavia, sulle informazioni immagazzinate nel tempo. I subtest verbali delle scale Wechsler sono validi indicatori di Gc, mentre i subtest di performance sono validi indicatori di Gf.

    4A CURA DI Vincenzo Riccio, [email protected]

    https://en.wikipedia.org/wiki/Londonhttps://en.wikipedia.org/wiki/Englandhttps://en.wikipedia.org/wiki/Dumfrieshttps://en.wikipedia.org/wiki/Scotlandhttps://en.wikipedia.org/wiki/United_Kingdomhttps://en.wikipedia.org/wiki/Psychologyhttps://en.wikipedia.org/wiki/Psychometricshttps://en.wikipedia.org/wiki/Alma_materhttps://en.wikipedia.org/wiki/University_of_Londonhttps://en.wikipedia.org/wiki/Raven's_Progressive_Matrices

  • GRIGLIA DI CORREZIONE SPM

    5A CURA DI Vincenzo Riccio, [email protected]

    SPM

  • (manuale)

    6A CURA DI Vincenzo Riccio, [email protected]

    SPM

  • (manuale)

    7A CURA DI Vincenzo Riccio, [email protected]

    SPM

  • item SERIE A SERIE B SERIE C SERIE D SERIE E

    1 .99 .99 .96 .96 .81

    2 .99 .99 .94 .92 .72

    3 .98 .97 .92 .89 .76

    4 .98 .97 .87 .92 .58

    5 .98 .95 .91 .95 .64

    6 .99 .88 .82 90 .56

    7 .96 .81 .90 .82 .22

    8 .91 .82 .74 84 .10

    9 .98 .85 .84 .79 .44

    10 .96 .93 .51 .83 .30

    11 .76 .83 .50 .44 .20

    12 .85 .65 .13 .15 .18

    (manuale) INDICE DI DIFFICOLTÀ PER OGNI ITEM. Come sono percepiti dai soggettiVALORE VICINO ALLO ZERO = ITEM DIFFICILE / VALORE VICINO AD 1 = ITEM FACILE

    item SERIE A SERIE B SERIE C SERIE D SERIE E

    1 .00 .01 .10 .05 .39

    2 .02 .05 .13 .17 .60

    3 .06 .09 .22 .26 .52

    4 .03 .12 .29 .19 .80

    5 .07 .16 .25 .16 .71

    6 .03 .27 .40 .26 .77

    7 .13 .32 .26 .35 .51

    8 .17 .32 .41 .33 .26

    9 .08 .33 .33 .36 .56

    10 .11 .22 .56 .42 .66

    11 .39 .37 .61 .38 .45

    12 .26 .57 .19 .35 .40

    (manuale) INDICE DI DISCRIMINAZIONE DI OGNI ITEM. Come i singoli item sono capaci di differenziare le capacità di ogni singolo soggetto.VALORE VICINO ALLO ZERO = discriminazione minima / VALORE VICINO AD 1 = alta disciminazione

    8A CURA DI Vincenzo Riccio, [email protected]

    SPM

  • 9

    Wechsler(WISC) 40 50 60 70 80 90 100 110 120 130 140 150

    Cattel 4 20 36 52 68 84 100 116 132 148 164 180

    Matrici di Raven

    < 5°gruppo V

    = intelligenza debole

    Dal 5° al 25°gruppo IV = intelligenza

    nettamente inferiore alla media

    III - III + Dal 75° al 95°gruppo II = intelligenza nettamente

    superiore media

    => 95% gruppo I = intelligenza superiore

    Dal 25° al 75°gruppo III = intelligenza

    media

    Intelligenza media

    Intelligenzadebole

    < o = 70Ritardo mentale

    Intelligenzasuperiore

    = o > di 130Alto potenziale

    cognitivo

    13,6 13,6 2,12,1 34,134,1

    8570

    68,3 della popolazione

    95,4 della popolazione

    115 13050

    99,7 della popolazione

    15,7 50 84,1 97,72,3percentile

    4020 30 8060 70 90 95 991051

    99,9

    100

    Punti z -4.0 -3.0 -2.0 -1.0 0 +1.0 +2.0 +3.0 +4.0

    VALORE

    SOGGETTO A sog B sog C sog D sog E sog TOT. sog

    GENERE

    MASCHI 11.35 10.60 8.98 8.47 5.53 44.94

    FEMMIN. 11.31 10-67 9.08 8.84 5.51 45.41

    LIV.

    ISTRUZIONE

    MEDIE 11.27 10.55 8.88 8.50 5.23 44.43

    SUPERIORI 11.50 10.89 9.47 9.06 9.36 47.28

    ETÀ

    11 ANNI 10.78 9.94 7.67 9.61 3.91 39.99

    12 ANNI 11.30 10.55 8.88 9.23 4.93 44.06

    13 ANNI 11.37 10.72 9.23 8.39 6.03 46.27

    14 ANNI 11.58 10.97 9,61 7.68 6.55 47.88

    1 - punteggio 9/36 = 5% circa = QI 75/762 - punteggio 13/36 = 10% circa = QI 80/813 - punteggio 17/36 = 25% circa = QI 904 - punteggio 21/36 = 50% circa = QI 1005 - punteggio 25/36 = 75% circa = QI 1106 - punteggio 29/36 = 90% circa = QI 1207 - punteggio 30/36 = 95% circa = QI 1248 - punteggio 32/36 = 99% circa = QI 135

    INDICI DI CORRELAZI0NE

    A CURA DI Vincenzo Riccio, [email protected]

    SPM

  • VALORE

    SOGGETTO (sog) Sez

    Asog

    Sez

    Bsog

    Sez

    Csog

    Sez

    Dsog

    Sez

    Esog TOT. sog

    GENERE

    MASCHI 11.35 10.60 8.98 8.47 5.53 44.94

    FEMMIN. 11.31 10-67 9.08 8.84 5.51 45.41

    LIV.

    ISTRUZIONE

    MEDIE 11.27 10.55 8.88 8.50 5.23 44.43

    SUPERIORI 11.50 10.89 9.47 9.06 9.36 47.28

    ETÀ

    11 ANNI 10.78 9.94 7.67 9.61 3.91 39.99

    12 ANNI 11.30 10.55 8.88 9.23 4.93 44.06

    13 ANNI 11.37 10.72 9.23 8.39 6.03 46.27

    14 ANNI 11.58 10.97 9,61 7.68 6.55 47.88

    POSIZIONE

    SOGGETTOCENTILE GRUPPO TIPO INTELLIGENZA SOTTO TIPO

    = 0 > DI 95I SOGGETTO “DI INTELLIGENZA

    SUPERIORE”

    = 0 > di 75II

    SOGGETTO “DI INTELLIGENZA

    NETTAMENTE AL DI SOPRA DELLA MEDIA

    II +Se punteggio finale supera o fa

    parte del 90° centile

    Tar 25° a 49°°

    centileIII SOGGETTO “DI INTELLIGENZA MEDIA”

    II +Se punteggio finale supera la

    media o il 50° centile

    da 50° a 75°II -

    Se punteggio finale inferiore

    alla media o al 50° centile

    = 0 < del 25°

    centile

    IVSOGGETTO “DI INTELLIGENZA

    NETTAMENTE INFERIORE ALLA MEDIA

    IV -Se punteggio finale fa parte o

    inferiore al 10° centile

    < 5° centile V SOGGETTO “DEBOLE””

    VALUTAZIONE RISULTATI

    DIFFERENZE MASCHI FEMMINE. (manuale)Dalle ricerche non emergono differenze significative.

    La scolastità incide sul rendimento.

    10A CURA DI Vincenzo Riccio, [email protected]

    SPM

  • Matrici progressive di Raven

    Caratteristiche psicometricheTipologie di itemsI test d'intelligenza possono avere molte forme. Alcuni usano solo un tipo di items (matrici progressive di Raven) o domande; questi test sono particolarmente utili per scopi specifici. Altri test d'intelligenza più generale includono, invece, vari tipi di stimoli.Una delle distinzioni più comuni è quella fra test che misurano l'intelligenza attraverso prove di tipo verbale e test che us ano prove di tipo non verbale.Per convenzione i punteggi dei test d'intelligenza generale sono generalmente convertiti su una scala con media 100 e deviazi one standard 15. Per ragioni storiche il termine per definire il punteggio dei test d'intelligenza si usa il termine Quoziente d'Intelligenza (QI).Validità dei test di intelligenzaAffinché un test possa essere considerato accettabile è necesario che risponda a specifici requisiti di validità:Validità di costrutto: è necessario accertarsi che il test misuri proprio il costrutto desiderato; nella fattispecie è necess ario che il test misuri proprio l'intelligenza, e non altre cose (quali la cultura, il livello d'ansia, la motivazione e così via).Validità esterna: possibilità di generalizzare i risultati del campione alla popolazione-bersaglio, a popolazioni, ambienti e tempi diversi da quelli in cui è stata condotta la ricerca.Validità statistica: Applicazione di tecniche statistiche per verificare l'esistenza di una relazione tra due o più variabili (o della differenza tra le medie di due gruppi) nella popolazione dalla quale è tratto il campione. La validità statistica riguarda la probabilità che la relazione f ra le variabili sia effettiva, non dovuta al caso.Validità di costruttoLa questione della validità di costrutto è estremamente delicata per quanto concerne i test di intelligenza. Uno degli aspett i più importanti, ad esempio, è quello di distinguere l'intelligenza “pura” dalla cultura.Uno dei modi per assumere che un test misuri le capacità intellettive è quello di misurare l'esistenza di una correlazione fra il test ed altri test, già standardizzati, che si assume misurino l'intelligenza.È peraltro evidente che questo metodo presta il fianco ad alcune critiche, in quanto si basa sull'assunzione che altri test a bbiano una validità di costrutto sufficiente per adottarli come parametro per la misura dell'intelligenza.Una metodologia complementare per la verifica della validità di costrutto è legata all'utilizzo di tecniche di indagine stati stica esplorativa. Attraverso strumenti quali l'analisi delle componenti principali, l'analisi fattoriale o la cluster analysis è possibile far emergere delle dimens ioni implicite dai dati ottenuti da un test, ed interpretare semanticamente tali dati. Se l'interpretazione semantica di tali dimensioni è compatibile con il costrutto (o i costrutti) di intelligenza, allora possiamo assumere che lo strumento abbia una buona validità di costrutto. Anche in questo caso, comunque, la questione è tutt'altro ch e banale.Validità statisticaLa validità statistica si misura attraverso strumenti di statistica inferenziale.Uno dei modi per valutare la bontà di un test è - come abbiamo visto - quello di confrontarlo con le prestazioni di altri test standardizzati. Se, come auspicabile, entrambi i test danno una misura su scala ad intervalli, è possibile misurare il coefficiente di correlazione (r) fra le vari abili.Un altro metodo per valutare la bontà di un test è di confrontarlo con altre misure - indirette - dell'intelligenza. Se, ad esempio, assumiamo che l'intelligenza di una persona influisca sul suo successo scolastico o professionale, possiamo essere interessati a capire se i punteggi di un p articolare test variano a seconda del livello di scolarità o dello status lavorativo della persona a cui è stato somministrato. In questo caso per valutare la vali dità statistica di tale misura è possibile utilizzare una analisi della varianza.Il coefficiente di correlazioneIl coefficiente di correlazione, r , può essere calcolato se i punteggi in un campione sono appaiati in qualche modo. Tipicamente questo avviene quando ciascun soggetto è testato due volte: o fa lo stesso test due volte o fa due test differenti, o ancora ha il punteggio ad un test e u n qualche altro criterio di misurazione (ad esempio il voto scolastico).Il valore r indica il grado di relazione tra i due set di punteggi, sostanzialmente indica quanto il punteggio in un test pos sa essere utilizzato come predittore della prestazione nell'altro test (nel caso di due test differenti). Il segno (+ o -) anteposto al valore di r indica la direzione della relazione. In sostanza un valore positivo indica che la relazione tra i due punteggi è diretta, un valore negativo indica una relazione inversa. Il valore massimo di relazione è 1, che indica che il punteggio in quel test predice perfettamente la performance nell'altro test.Vi è una relazione statistica fra il valore di r e la varianza. La varianza è l'indice di variabilità dei punteggi di un test ; nel nostro caso possiamo considerare la varianza come l'indice di quanto variano i punteggi individuali del test. Statisticamente il quadrato del valore r costituisce la “varianza spiegata” della variabile indipendente su quella dipendente. Proviamo a fare un esempio per chiarire il concetto: pare che vi sia una correlazione piut tosto alta fra il quoziente intellettivo di un individuo ed il suo successo scolastico, e che tale correlazione sia pari a .50. Il quadrato di .50 è pari a .25, che costituisce la varianza spiegata dal quoziente intellettivo sulla performance scolastica. Questo significa che le differenze di performance fra i soggetti possono essere at tribuiti per il 25% dal livello intellettivo misurato dal test di intelligenza.

    11

  • Matrici progressive di Raven

    Intercorrelazioni tra testCosa ci si aspetta dall'analisi dei punteggi di un test? Molto dipende dalla tipologia degli items utilizzati. Se, ad esempio , si utilizzano sia item di tipo verbale che non verbale, è lecito supporre che la correlazione fra item dello stesso tipo sia più alta che fra items delle due diverse ca tegorie. Ciononostante generalmente vi è una correlazione anche fra i vari sottogruppi di un test.Le persone raramente hanno performance dello stesso livello con tutti i tipi di stimoli di un test d'intelligenza: una person a può avere prestazioni differenti ai subtest verbali e spaziali. I punteggi ai vari subtest tendono però ad essere positivamente correlati: persone con punteggi a lti ad un subtest verbale tende ad avere un punteggio alto anche in nel subtest visuospaziale (e viceversa). Per spiegare questa correlazione alcuni teorici han no enfatizzato l'importanza di un fattore generale (g), che rappresenterebbe quello che tutti i test hanno in comune. Altri, invece, hanno focalizzato l'attenz ione su un più specifico gruppo di fattori, tra cui la memoria e la comprensione verbale.Fattori e fattore gI pattern di intercorrelazione tra i vari test e subtest sono complessi. Alcune coppie di test sono molto più strettamente co nnesse di altre, ma tutte le correlazioni sono tendenzialmente positive formando una tendenza positiva. Spearman mostra che una parte della varianza del punteggio è ma tematicamente attribuibile alla varianza di un generale fattore g. il pattern di correlazione, quindi, è dato dalla varianza del fattore g più le differenze personali nelle varie abilità.StabilitàI punteggi ai test d'intelligenza rimangono sostanzialmente stabili con lo sviluppo: uno degli aspetti interessanti dei test di intelligenza è che il quoziente intellettivo che misurano tende a rimanere piuttosto stabile. Il q.i. di un individuo tende a rimanere sostanzialmente lo ste sso lungo il corso della vita, anche se misurato con strumenti diversi, purché standardizzati.I test come predittoriI test di intelligenza hanno una loro funzione se, in qualche modo, possono predirre il successo di un individuo in alcune im portanti dimensioni della sua vita, quale il successo scolastico, il successo lavorativo, l'integrazione sociale e così via.Performance scolasticaI test d'intelligenza costituiscono un buon predittore del risultato scolastico. L'indice di correlazione fra alcuni test di intelligenza e la performance scolastica può raggiungere un valore di r=.50. Tuttavia, correlazioni di tale grandezza rendono conto solo del 25% della varianza totale. Il successo scolastico dipende da numerose caratteristiche personali che vanno al di là dell'intelligenza, quali la perseveranza e l'interesse scolastico.In ogni caso i bambini con alti punteggi ai test tendono ad apprendere con più facilità dei bambini con punteggi bassi. L'uti lizzo di differenti metodi d'insegnamento può far aumentare o diminuire tale correlazione. Essa però non viene mai del tutto eliminata.Anni di scolarizzazioneAlcuni bambini vanno a scuola per più anni di altri. I bambini con alti punteggi ai test d'intelligenza tendono a studiare pi ù a lungo. Questi bambini sono solitamente incoraggiati da insegnanti e orientatori a continuare la scuola.Naturalmente un alto punteggio ai test non garantisce una maggiore scolarità: vi sono bambini con alti punteggi ai test che, per vari motivi, abbandonano comunque presto la scuola: motivazionali, sociali, economici.Nella società occidentale contemporanea (soprattutto negli Stati Uniti, ma anche in Europa) il livello di scolarizzazione è i n qualche modo predittivo dello status sociale di una persona. Le occupazioni considerate prestigiose richiedono, di solito, almeno la laurea. poiché i test correla no bene con il numero di anni di scolarizzazione, essi sono anche buoni predittori dello stato occupazionale.Status sociale e guadagnoQuanto bene il QI di un bambino predice il livello socioeconomico che avrà da adulto? I bambini provenienti da famiglie privi legiate raggiungono più facilmente uno stato socioeconomico alto rispetto ai bambini provenienti da famiglie più povere.È dunque legittimo sostenere che lo status socioeconomico dei genitori è un predittore dello status socioeconomico del bambin o migliore del quoziente di intelligenza. Detto in altri termini per il successo sociale ed economico di un individuo il ruolo sociale dei genitori conta più dell'intelligenza.Performance lavorativaIl QI correla abbastanza bene con i livelli di performance lavorativa; statisticamente, però, i test predicono meno della met à della variabilità totale delle misure della performance lavorativa. Altre caratteristiche personali sono probabilmente non meno importanti a livello lavorativo.Comportamenti socialiL'intelligenza misurata dai test psicometrici correla negativamente con la maggior parte dei comportamenti socialmente indesi derati. Detto in altri termini è meno probabile che una persona con q.i. alto sia soggetto a comportamenti antisociali. È naturalmente difficile dare una inte rpretazione a questa correlazione negativa. La correlazione potrebbe essere indiretta, nel senso che i bambini e gli adolescenti con punteggi minori ai test e con minor successo scolastico o lavorativo potrebbero più facilmente intraprendere comportamenti delittuosi, anche perché dispongono di minori possibilità di successo attraverso vie socialmente accettabili (ad esempio successo lavorativo)

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    (CPM)TAVOLA CALCOLO VALORI PERCENTILI

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