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Mensile di informazione della Provincia Regionale di Enna Anno VI - N.12 - Dicembre 2003 Spedizione in a.p. art. 2 comma 20/c legge 662/96 - Filiale PT Enna Pasquasia: è allarme scorie?
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Mensile di informazionedella Provincia Regionale di EnnaAnno VI - N.12 - Dicembre 2003

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www.provincia.enna.ite-mail: [email protected]

Per ricevere EnnaProvincia gratuitamente a casa basta contattare la redazione al numero telefonico

0935 521325oppure compilare il coupon che si trova all’interno della rivista e spedirlo all’indirizzo indicato.La redazione invita a segnalare il mancato recapito della rivista, il recapito di più copie della stessa almedesimo indirizzo e l’eventuale nuovo domicilio

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Dicembre 2003

Salutiamo il 2004 con la consapevolezza chesarà un anno decisivo per la nostraProvincia. Tutti i grandi progetti sui qualiscommettiamo il nostro futuro andranno aconcretizzarsi, acquisteranno consistenza epotremo cominciare a toccarli con mano,proprio nel 2004.

Se così non sarà, non li realizzeremo piu.

Quello che abbiamo insieme costruito in tuttiquesti anni ci fa però essere fiduciosi.Abbiamo realizzato tutte le migliori premesseper una Provincia piu’ forte, più ricca, piùautorevole, più vicina ai giovani e nello stesso tempo più legata alla memoria deglianziani, proiettata verso le nuove tecnologieed orgogliosa del suo straordinario passato.

Possiamo perciò affrontare l’anno che si aprecon grande ottimismo. Sui nostri successipossibili dobbiamo in primo luogo credercinoi stessi, dobbiamo puntare sul nostroimpegno e sulla nostra capacità di governareil futuro superando i problemi (che pure cisono) con un atteggiamento costruttivo, conconvinzione, con determinazione, soprattuttocredendo nella nostra operosita ed nei nostriprogetti. La nostra Provincia ha un grandeavvenire. E il 2004 certamente ce lodimostrerà.

Auguri

Cataldo Salerno

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Foto di copertinaLa miniera di Pasquasia

© Master’s foto

Direttore responsabileDaniela Accurso

RedazioneRossella Inveninato

Ufficio StampaMina Cannilla

Hanno collaboratoRosa Virardi AlerciGiuseppe Amato

Totò ChielloVincenzo Di Natale

Anna DongarraGiuseppe Galvagno

Fortunato GattoLegambiente Agira

Aldo PetraliaSaro Sicaro

Rosa Termine

Referenze fotograficheProspero Galvagno

Referenze grafiche© Marcella Tuttobene

(disegno pag 27)

Repertorio fotograficoOasi Editrice S.r.l.

Archivio Enna Provincia

Progetto grafico e impaginazioneAntonio Cascio

Fotolito e stampaMultigrafica Troinese del V.C.R. S.r.l.

tel. 0935 657398fax 0935 653438

Registrazione del tribunale di Enna n. 90del Registro Periodici Tribunale di Enna

copyright 2003Provincia Regionale di Enna

(tutti i diritti riservati)

Auguri del Presidente

18 milioni di euro per la Villa del Casale

Speciale Pasquasia

La voce del Consiglio

Spazio autogestito

Enna Padova: un altro passo avanti

Un omaggio natalizio

Al via i lavori della commissioneper le Pari Opportunità

Una tradizione che è fede

La vita...a scuola

Pubblica amministrazione

Una finestra sulla politica

2003 in Provincia...aspettando il 2004

Provincia in breve

Rubriche

Delibere

Struttura organizzativa

Tre concerti natalizi conl’Ensemble belliniano

A spasso tra monumenti e ristoranti

Lettere in redazione

Ulivo ennese: importanti scoperte

A distanza di un mese un nuovonubifragio

Per capirne di più sui volatili a Pergusa

SommarioSommario

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il 2004

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18 milioni di euro perla Villa del Casale

a cura della Redazione

Dicembre 2003

L’assessorato regionale ai Beni Culturaliinvestirà 18 milioni di Euro ( 35 miliardidelle vecchie lire) sulla Villa Romana

del Casale. Grande soddisfazione e’ stataespressa dal presidente della Provincia,Cataldo Salerno: “E’ un successo dell’iniziativae delle pressioni del territorio e soprattuttodella Provincia. Una giusta risposta che segnaun percorso nuovo dell’assessorato e attribui-

sce alla Villa quella attenzione che abbiamochiesto con determinazione”. Sarà l’istitutoregionale del Restauro a redigere il progettoche dovrà prevedere lavori di tutela del mosai-co, oltre ad interventi sulla copertura e la rea-lizzazione di misure di qualificazione. Il capodell’Amministrazione provinciale ha rivolto unplauso a tutti i soggetti interessati alla questio-ne: “Ringrazio tutti coloro che hanno consenti-to questo successo, comprese le associazioniculturali di Piazza, e in modo particolare ilConsiglio provinciale e il suo presidente ElioGalvagno. Questo progetto dimostra che laProvincia puo’ e sa esercitare un ruolo propul-sivo e di rappresentanza forte rispetto agliinteressi dei Comuni e dell’intero territoriodell’Ennese”. Un grazie da parte di Salernoanche all’assessore regionaleGranata “miaspetto- sottolinea- ulteriori e coerenti misuresu tutti i nostri beni culturali”.

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Villa del Casale

Archeologia

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Pasquasia:è allarme scorie?

Speciale a cura di Daniela Accurso

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Inostri saggi amavano raccoman-dare di non bagnarsi prima chepiova. Alla luce delle notizie di

cui siamo in possesso, non credoche sia opportuno ed utile ripren-dere la vecchia questione dellaminiera di Pasquasia come ipoteti-co deposito di scorie nucleari. Enon vorrei, d’altra parte, che fossi-mo proprio noi a suggerire l’esi-stenza di questa eventualità. Inquesto momento, più del rischionucleare, che è tutto da dimostra-re, c’è infatti il rischio molto piùconcreto che con il nostro allarmi-smo si possa addirittura offrireun’indicazione al Governo nazio-nale in una fase in cui esso sitrova in difficoltà. Personalmenteho un atteggiamento molto laicosulla questione dei rifiuti nucleari.So che nei prossimi anni la mag-gior parte di essi deriverà da utiliz-zazioni di tipo medico. Credo quin-di che da qualche parte debbanopure essere depositati. Tuttaviasarebbe del tutto illogico ipotizzarePasquasia come destinazione,perché si tratterebbe di un sito

“Se qualcuno si azzardaa progettare la trasformazionedella miniera di Pasquasia in undeposito di scorie radioattive.Sono pronto ad incatenarmi aicancelli dello stabilimento.” Rino Ardica-sindaco di Enna.comunicato stampa del Comune -20.11.2003.

“E’ necessario che ilgoverno pronunci un no chiaroed immediato a qualunque ipote-si che preveda di utilizzare il ter-ritorio siciliano come discarica discorie nucleari.” Franco Piro deputato all’Ars dellaMargherita. Ansa - 28.8.2003.

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Inquinamento

rifiuti nucleari

Così la pensa il Presidente

Così la pensano i politici

posto tra le due maggiori città dellaSicilia centrale e quindi al di fuoridei criteri di sicurezza previsti neglieventuali casi di emergenza e dipronta evacuazione. Un’altra con-tro-indicazione è rappresentatadalla sismicità dell’area: non ci sipuò chiedere da decenni di realiz-zare le case secondo costosissimicriteri antisismici e poi utilizzare ilsottosuolo per depositi potenzial-mente pericolosi se interessati daterremoti. Un’ulteriore contro-indi-cazione è poi costituita dai proces-si di sviluppo in corso legati al turi-smo culturale, cioè ad una partico-lare quota di visitatori molto sensi-bili alle problematiche ambientali edi solito molto diffidenti riguardo aluoghi e prodotti prossimi a deposi-ti nucleari. Infine, ritengo che laSicilia abbia già un immenso pro-blema di protezione civile per lapresenza dell’Etna e non pensoche se ne possano aggiungerealtri. Ma ripeto: non è il caso diallarmarsi senza motivi”.

“La miniera di Pasquasiarappresenta ancora oggi unaferita aperta per Enna . Abbiamopagato con la perdita di milleposti di lavoro la politica scellera-ta dei governi regionali.” Carmelo Diliberto.segretario genera-le Cgil Sicilia.Ansa - 25.11.2003

“Mi auguro che le istitu-zioni locali facciano sentire laloro contrarietà nei confronti diun provvedimento grave e poten-zialmente pericoloso per la salutedei cittadini.” Antonello Cracolici- segretario regio-nale democratici di Sinistra.comunicato stampa dell’Ars -3.12.2003

“Che io sappia non cisono siti siciliani all’attenzionedel consiglio die ministri.” Totò Cuffaro. presidente dellaRegione siciliana- Comunicato stam-pa Ars.3.12.2003

a cura di Cataldo Salerno

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Cosa sono le scorie nucleari ?“Sono residui tossici prodotti da centrali nuclea-

ri, ospedali, aziende e centri di ricerca. Affinché essiperdano la loro radioattività sono necessari anchecentinaia di secoli.”

Quante sono le scorie nucleari ?“In Italia ci sono oltre 80mila metri cubi di rifiuti.

Sono stoccati in 150 siti sparsi in tutto il Paese, incondizioni giudicate di “scarsa sicurezza”.

Quali sono le condizioni favorevoli per crea-re un deposito di scorie nucleari ?

“Miniere di salgemma o banchi di argilla.”Quali sono i luoghi non idonei ?“Aree sismiche, zone densamente abitate, zone

naturali protette.”In questo momento le scorie dove sono?“Quelle italiane , depositate nelle vecchie cen-

trali nucleari spente dopo il referendum dell’86, sitrovano a Trino Vercellese ( Piemonte), Montalto diCastro (Lazio), Garigliano ( Campania), ed inoltrenel deposito Enea di Trisaia ( Basilicata). A questi siaggiungono le scorie di provenienza ospedalierache si trovano depositate nei garages degli ospedalisede di divisioni di radioterapia e medicina nuclea-re.”

Ma perchè non possono rimanere dove sitrovano attualmente?

“Perchè non sono definitivamente depositate, ecioè sono abbandonate quasi del tutto all’aria aper-ta, nei bidoni, con rischi gravissimi per i territori cir-costanti”

Ma l’interesse per i nostri siti è solo da partedel Governo italiano?

“No. Tutti i paesi europei, molto più che l’Italiahanno il problema delle scorie. Basti pensare chementre l’Italia uscì dal nucleare nell’86 la Franciatutt’ora produce gran parte della sua energia elettri-ca con centrali nucleari a grandissimo potenziale eneanche un sito francese sembra avere le caratte-ristiche di sicurezza necessarie.”

E dunque anche gli altri Paesi dell’UnioneEuropea potrebbero chiedere ospitalità nucleareall’Italia?

“Certamente.”

Tutto quello chebisogna sapere sulle

scoriea cura di Legambiente Agira

La miniera di Pasquasia

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Dicembre 2003

Oltre a Pasquasia sono statiindividuati altri due siti, l’exminiera di Zimbalio, nel ter-

ritorio di Assoro e quella diSalinella, nel comune capoluogo.Territori, questi, sottoposti a ricer-che da diversi istituti scientifici, acarattere internazionale,basta fareun giro in rete e alla vocePasquasia si ha idea di quantointeresse ancora il sito desti nelmondo delle lobbyes nucleariste.L’attenzione nasce dalla geologiadi questa parte della Sicilia, carat-terizzata da depositi sedimentaricon potenti banchi di argilla e conpresenze di rocce ricche di sali(salgemma e sali potassici checontengono molto bene sia l’emis-sione di calore dei materialiradioattivi, sia la eventuale disper-sione di residui tossici e radioattivi.Questo significa che le pericolosedispersioni delle scorie resterebbe-ro all’interno delle miniere, e quindinel sottosuolo. Queste considera-zioni “scientifiche” vengono ribalta-te, però, da un convincimento fortee altrettanto attendibile: il territorioennese, così come quello nissenoe agrigentino, è dichiarato indispo-nibile all’uso nucleare da ordinan-ze e delibere consiliari datateormai all’86 e mai inficiate omesse in discussione. Sono questiatti che sanciscono una sceltaoperata democraticamente dallepopolazioni interessate che per ilprincipio dell’autodeterminazionenon può essere cambiata, se nonper un’ulteriore azione delle popo-lazioni stesse. I tre siti sono o vici-ni o confinanti a città di mediedimensioni e hanno, nel raggio di50 chilometri, almeno 100 mila abi-tanti, l’autostrada Palermo-Catania,la ferrovia Palermo- Catania, leprincipali infrastrutture produttive(le due Asi di Enna e

Caltanissetta), il metanodottoItalia- Algeria, le più visitate areearcheologiche d’Italia. Non deveessere sottovalutato l’alto rischiodel trasporto di rifiuti radioattivi sianel caso dell’incidente sia nel casodella pericolosità terroristica e cri-minale. Se un qualsiasi comman-dos, dovesse impadronirsi di mate-riali radioattivi anche a bassopotenziale potrebbe provocaredanni ancor più disastrosi dell’11settembre. La Sicilia, ed Enna inparticolare, è sicuramente uno deiposti in cui il trasporto risulta menocontrollabile. Inoltre il territorioennese penalizzato dalla chiusuradelle miniere di zolfo, prima, e poidi Pasquasia, ha intrapreso unastrada costosa e complessa versolo sviluppo locale integrato esostenibile che riconosce un altovalore aggiunto all’ambiente e allasua salubrità. Questa traiettoria ècondivisa ampiamente sia dagliattori locali, che dall’Unione euro-pea e dalla Regione siciliana:come potrebbe mai coincidere l’in-tento delle istituzioni con quello delGoverno nazionale se dovessedecidere di fare divenire Enna pat-tumiera nucleare? Come potrebbemai un turista visitare la Villa delCasale o un agriturismo dell’enne-se,leggendo i minacciosi cartelli,che per legge vanno collocati, consu scritto “Attenzione deposito dimateriale altamente radioattivo”. Emagari con disegnato il macabroteschio che indica un serio perico-lo per la pubblica incolumità? E’ ilcaso, dunque, di ribadire che lascelta della popolazione ennese èben altra. Senza industrie e lontanidal mare, questo territorio si giocauna partita fatale, puntando solosulla “genuinità” dei luoghi.

L’allarme nucleare è o non è un problema

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a cura di Giuseppe Amato

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“Irisultati della ricercascientifica sull’olivicolturaennese costituiscono

l’humus sul quale proseguire lanostra strategia. Da sempre,abbiamo sostenuto che il terri-torio è in grado di esprimeredelle eco potenzialità che pos-sono diventare il vero volanoper lo sviluppo economico edoccupazionale della provincia “.Non ha dubbi l’assessoreall’Agricoltura, Cinzia Dell’Aera,all’indomani del seminario,sponsorizzato dal suo assesso-rato e dalla sezione Olivicolturadel Centro Nazionale delleRicerche di Perugia, proprio

sulla “Valorizzazione dell’olivi-coltura e dell’olio extraverginedi oliva delle colline ennesi”che ha permesso ai tanti pre-senti in sala di apprezzare econoscere le recenti e rivolu-zionarie novità dell’attività diricerca e di sperimentazionecondotta, in questi anni daglistudiosi del CNR in merito allaqualità del nostro olio e allecaratteristiche genetiche dellapianta. La partecipazione del-l’assessore regionaleall’Agricoltura, GiuseppeCastiglione, di autorevoli stu-diosi e dei rappresentanti delConsiglio Oleicolo

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Ulivo ennese: importanti scoperte

Nuove ricerchesono state

illustrate nell’ambito del

convegno promosso

dall’assessoratoall’Agricoltura

Agricoltural’ulivo

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analitico su un campione signi-ficativo di oli provenienti da oli-veti dei diversi comuni.L’attività di ricerca in questianni si è spostata, sollecitatadal settore agricolturadell’Ente, sullo studio del ger-moplasma olivicolo locale.Anche qui i risultati riferiti sonostati sorprendenti. Sono state,infatti, selezionate delle cultivarantichissime e tipiche solo delnostro territorio. La ricerca sul

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a cura di Rossella Inveninato

dal centro:Cinzia Dell’Aeraass. provinciale all’AgricolturaAndrea Scotoresponsabile servizio agricoltura dell’Ente

Giuseppe Fontanazzadirettore della sezione

olivicoltura del CNR di Perugia

Internazionale, il massimoorganismo del settore produtti-vo a livello mondiale, ha datoall’incontro una valenza politicae scientifica di alto livello. Tutticoncordi nel sostenere che ilpasso successivo dovrà essereil riconoscimento della Dopossia della denominazione diorigine protetta. Si, perché l’o-lio delle colline ennesi è di qua-lità superiore e a renderlo taleconcorrono il clima favorevolee la varietà delle piante coltiva-te nel territorio. Un toccasanaper la nostra salute grazie allabassa acidità, al numero conte-nuto di perossidi e al buonvalore dei polifenoli, il tuttoarricchito da note aromatichetra l’erbaceo, il sentore di car-ciofo e il mandorlato. Ad affer-marlo è stato proprio il profes-sore Giuseppe Fontanazza,responsabile della sezioneOlivicoltura di Perugia, che hacondotto lo studio iniziato conla campagna di raccolta del2000 . Con la collaborazionedell’assistenza tecnica e la par-tecipazione spontanea dinumerosi produttori olivicolidella provincia è stato possibileavviare una indagine di tipo

Un momento del convegno aSala Cerere

Dicembre 2003

germoplasma in provincia diEnna rappresenta per la Siciliaun moderno approccio scientifi-co che consentirà di esploraree classificare le notevoli e diffe-renti specie che, per le favore-voli condizioni climatiche, sisono sviluppate nell’Isola. E’una scoperta questa che oltread accrescere la conoscenzasulle origini del patrimonio olivi-colo siciliano consentirà di indi-viduare piante da selezionareper migliorare ulteriormente laqualità del prodotto sia comeolive da tavola che da olio. Lostudio in tal senso non si fer-merà. L’assessorato provincia-le all’Agricoltura, assiemeall’assessorato all’Ambientecon la collaborazione del pro-fessore Fontanazza, sosterràla realizzazione di un campoper la raccolta del germopla-sma d’ulivo. In un’area, giàindividuata nella conca pergu-sina, saranno ospitate tutte levarietà di olivo conosciute.Sarà un progetto ambiziosoche potrà divenire il punto diriferimento per la ricerca scien-tifica internazionale.

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Ancora danni.Ancora disagi.Ancora emer-

genza. Appena tre settimane dalnubifragio che ha messo in ginoc-chio la zona Sud della provincia,un’altra ondata di maltempo hainferto un duro colpo alla rete viariaprovinciale, mettendo a seriorischio, questa volta, la viabilità delversante Nord . Una pioggia batten-te quella imperversata il 21 e il 22novembre che ha provocato anchenotevoli danni al settore dell’agri-coltura e soprattutto al compartoolivicolo. Un’altra richiesta di cala-mità, a firma del Presidente dellaProvincia, è stata inoltrata alla pre-sidenza del Consiglio dei Ministri,alla presidenza della Regione sici-liana, al capo del Dipartimento dellaProtezione civile, nazionale e regio-nale, e al Prefetto di Enna, propriopochi giorni dopo dalla notizia chela Regione siciliana , con deliberan° 331e n° 332 del 23 ottobre 2003,approvate dalla Giunta regionale,aveva ufficialmente riconosciuto ,alle province di Enna, Caltanissettae Catania lo stato di calamità natu-rale, per i danni provocati dal nubi-fragio del 15 ottobre scorso. LaGiunta siciliana ha, inoltre, già

inviato al Governo nazionale, susollecitazione anche della ProvinciaRegionale di Enna, la richiesta peril riconoscimento dello stato diemergenza. La parola passa ades-so al Consiglio dei Ministri chedovrà disporre i fondi necessari dadestinare alle zone colpite. Appenagiungerà il benestare del Governocentrale, le somme destinate allasistemazione della rete viaria pro-vinciale saranno uti l izzate peravviare i l programma messo apunto in questi giornidall’Amministrazione, che ha indivi-duato delle priorità in ordine ai col-legamenti e ai tratti che servonoalle imprese agricole. Corsia prefe-renziale sarà data alla strada pro-vinciale n° 4, arteria che collega ilcentro abitato di Valguarnera con icentri di Piazza Armerina ed Ennae alla provinciale n° 24 che raccor-da il comune di Centuripe con lastrada statale 121, anche se, haassicurato l’assessore provincialealle Infrastrutture Antonino Pantò,“l’attenzione sarà massima su tuttala rete viaria, senza distinzionealcuna”. Lo ha dimostrato fin qui illavoro, tempestivo e puntuale,svolto dallo staff dei tecnici, compo-sto da 8 geometri, 13 capocanto-

a cura di Rossella Inveninato

A distanza di un mese un nuovo nubifragio

Richiesto per la seconda volta lo statodi calamità per i dannicausati dalle piogge dimetà novembre

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nieri e 55 cantonieri, che sotto laguida dei dirigenti , Nino Castano eGiuseppe Colajanni , ha permessodi assicurare, a distanza di pocheore dai due eventi , la percorribilitàin gran parte delle strade danneg-giate. Gestita e superata a pieno lasituazione di emergenza non sonomancati gli interventi urgenti comequelli già effettuati sulla Sp n° 20 laNicosia –Sperlinga- e sulla Sp n°51 quest’ultima collega il capoluogocon Enna Bassa. In questo trattosono stati eseguiti lavori di consoli-damento delle pendici. Opere que-ste, non di stretta competenzadell’Ente, ma realizzate ugualmen-te per scongiurarne la chiusurache avrebbe notevolmente aggra-vato i disagi procurati agli automo-bilisti dalla presenza in città didiversi cantieri, che inevitabilmenterallentano il traffico cittadino, assi-curando nel contempo un ’altraimportante strada di accesso alcapoluogo . Intanto, è in corso, daparte dei tecnici, la stima dei danniche andranno comunque adassommarsi ai ben 216 milioni dieuro valutati per il nubifragio del 15e 16 ottobre. Cifra che lievita consi-derevolmente se si calcolano leperdite subite dal settore agricolo.

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del Consiglio Provinciale

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Dicembre 2003

Luigi FaraciCosigliere provinciale Democratici di Sinistra

Da alcune settimane, la quarta commis-sione di cui mi onoro di essere il presi-dente, cerca di studiare in manierameticolosa e profonda il PianoTerritoriale Provinciale (P.T.P.).

Esso rappresenta in assoluto il primo documento diprogrammazione in materia di pianificazione terri-toriale e urbanistica del territorio provinciale.I com-piti e le funzioni attribuite alle provincie regionaliin materia di pianificazione territoriale vengono det-tati dalla L.R. n. 9 del 06.03.1986 , la quale preve-de l’obbligo per ciascuna provincia regionale didotarsi di P.T.P.La provincia regionale di Enna, hasubito intuito l’importanza e il ruolo che può assu-mere il P.T.P. nella programmazione dello svilupposostenibile e compatibile con le caratteristiche delterritorio. E a tal fine ha istituito l’ufficio del pianocon lo scopo di favorire l’elaborazione dinamica edevolutiva del piano e di favorire la condivisione delmedesimo con gli organi tecnici comunali, le istitu-zioni e i soggetti economici e sociali. Il responsabiledel piano è l’arch. Giuseppe C. Vitale, al qualerivolgo a nome mio e di tutta la commissione , unringraziamento sentito per l’impegno profuso e lacompetenza mostrata nella capacità organizzativa econoscitiva della materia.Egli rappresenta un sup-porto logistico molto importante per i progettisti delP.T.P. Poichè , il P.T.P. rappresenta la pianificazioneterritoriale e urbanistica del territorio provinciale eil territorio è di tutti i soggetti e le istituzioni pre-senti nel medesimo, la provincia regionale di Ennasi è fatta carico di organizzare una serie di incontricon gli enti locali e territoriali, in maniera tale chele direttive generali trasmesse ai progettisti delP.T.P. rappresentino un momento di condivisione edi cooperazione istituzionale fra i vari enti nellaprogrammazione dello sviluppo sostenibile e com-patibile nel territorio. Risulta senz’altro necessarioe indispensabile la conoscenza puntuale e metico-losa del territorio. Infatti , conoscendo debolezze,disomogeneità, punti critici, potenzialità tendenzeetc., si potranno definire quelle azioni le piu’ possi-bile adeguate allo scopo di raggiungere un assettounitario ed equilibrato del nostro territorio. Il pianodeve attenzionare in maniera articolata due settoridi interesse quali il sistema delle infrastrutturedestinate alla mobilità e alla accessibilità e il siste-ma delle attrezzature aventi rilevanza territorialesovracomunale.In conseguenza, la viabilità o meglioil sistema dei trasporti piu’ generale, nell’era dellaglobalizzazione dei mercati e dei flussi, dovrà esserepronto ad affrontare tutte le sollecitazioni prove-nienti dal sistema. La provincia dotandosi delP.T.P., avrà a disposizione uno strumento operativocapace di integrare l’assetto strategico infrastruttu-

rale provinciale con gli strumenti di programmazio-ne regionale e nazionale.Uno strumento con grandipotenzialità, indispensabile per costruire e costitui-re la base ideale di uno sviluppo che voglia esserecostante e non aleatorio: presupposto necessarioper il rilancio economico e sociale della nostra pro-vincia. Un rilancio della medesima non potrà esserepraticabile senza una rete stradale e ferroviaria effi-ciente. Abbiamo inoltre l’opportunità di rivalutarele ricchezze peculiari del nostro territorio: i nostrilaghi rappresentano un eccezionale patrimoniopaesistico- ambientale; nella nostra provinciaabbondano ricche testimonianze storico-archeologi-che e monumentali; numerose e incontaminatesono le are protette. Il problema turistico dellanostra provincia è quello di trasformare l’attualeturismo di tipo giornaliero in turismo settimanale;a tal fine il P.T.P. prevede la realizzazione di un cir-cuito ferroviario turistico, utilizzando il tracciatodelle vecchie linee ferroviarie dismesse. Il circuitoferroviario turistico dovrà sviluppare il proprio trac-ciato lungo i laghi naturali , artificiali, le riserve o learee protette e i siti archeologici presenti nel terri-torio, valorizzando così le caratteristiche peculiaridel territorio.Attorno a questo circuito, nasceranno senz’altroaltre iniziative che andranno a valorizzare il pae-saggio agrario, quali strutture agri- turistiche. IlP.T. P. propone un quadro di opportunità proget-tuali che stimolino la comunità ad orientare le pro-prie risorse in direzione di una condizione di ritro-vata e rinnovata centralità territoriale. Nel contestodi uno scenario socio-economico e culturale, chenon si riconosca solo nei confini territoriali regiona-le o nazionale, ma che si confronti , si misuri con lenuove condizioni di crescita e di sviluppo del siste-ma europeo, il territorio ennese dovrà essere capa-ce di divenire magnete attrattivo dei flussi e dellericchezze del medesimo. Il territorio provincialedovrà , quindi attrezzarsi di un sistema di infra-strutture capace di captare risorse ed immetternealtre nel grande crocevia della Mitteleuropa. Laprovincia di Enna, in questo sistema dovrà assu-mere un ruolo giuda a doppia centralità: quellaregionale nella prospettiva di esercitare un ruolobaricentrico nei flussi commerciali e umani dell’i-sola, quella europea, nella misura in cui la comu-nità continentale si raffronta o si misura con le energieumane e culturali che premono dalle regioni delMediterraneo. Queste sfide passano attraverso scel-te d’assetto strategico territoriale previste nel P.T.P.E’ questa la sfida che si presenta alla nostra pro-vincia per gli anni avvenire, il P.T.P. è lo strumentoindispensabile per vincerla.

Piano territoriale provinciale

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Nell’ottobre scorso è stata attivata aPergusa la “stazione di inanellamen-to degli uccelli”,nell’ambito dello stu-

dio sull’ornitofauna di Pergusa che BrunoMassa, docente di Zooecologia eBiodiversità dell’università di Palermo, staeffettuando per conto della ProvinciaRegionale , ente gestore della RiservaNaturale Speciale del Lago di Pergusa.L’inanellamento consiste nella catturamomentanea di alcuni esemplari di uccelli;ad una zampetta di ogni individuo vieneapposto un cerchietto di metallo contenenteun codice che permetterà di identificarlo intutto il mondo. Su apposite schede vengo-no trascritte una serie di informazioni, tracui la zona di cattura, le dimensioni, l’entitàdel grasso e della massa muscolare (da cuisi deduce se si tratta di migratori a lungo oa breve raggio) e lo stato del rinnovamentodel piumaggio (che dà indicazione sull’età).Tutte le operazioni di inanellamento sonocoordinate a livello nazionale dall’istitutonazionale per la Fauna Selvatica, che faparte degli enti che in ogni Stato Europeocoordinano studi sulle migrazioni degliuccelli. Gli organismi riversano le informa-zioni raccolte nella banca dati europeadell’EURING (European Union Ring) cheha sede in Olanda. E’ così possibile traccia-re le rotte percorse dagli uccelli nelle loromigrazioni ed individuare le zone nelle qualisostano per cibarsi e riposare durante illoro viaggio. Lo studio a Pergusa permet-terà di censire l’ornitofauna presente e nellostesso tempo di verificare se il rumore pro-

Una

catalogazione

della fauna.

La Provincia

invita le scuole

a prendere

parte

all’iniziativa

LO STUDIO SUI VOLATILI

1947 uccelli tra cui: 96Tuffetti, 37 Fischioni, 104Germani reali, 95 Moriglioni,41 Mestoloni, 69 Codoni, 5Morette, 2 Canapiglie, 3 Svassipiccoli, 9 Volpoche, 1170Folaghe, 226 Alzavole e 90Pavoncelle.

L’iniziativa è aperta al pubblicoe alle scuole. Gli interessatipossono rivolgersi al settoreambiente. telefono 0935 521292

A cura di Rosa Termine, biologa di Sicilia Ambiente s.p.a.

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vocato dall’attività motoristica possa arreca-re disturbo alle abitudini di vita dei volatili. Irisultati dell’inanellamento, al novembre2003, hanno dato esito soddisfacente, inquanto nel complesso sono stati inanellatioltre 150 volatili appartenenti a 19 speciediverse; tra questi si segnala la presenzadel Pettazzurro un piccolo uccellino che èsolo di passaggio perché arrivadall’Europa orientale per dirigersi in Africa.Altro esemplare è il torcicollo che svernain Africa e nel sud Italia, caratteristico perla sua personale difesa. Difatti,se si senteminacciato, si difende rizzando le pennedella testa e torcendo il collo, mimando imovimenti del serpente e dello sparviero,piccolo rapace tipico di ambiente boscosoma che si nasconde fra le canne del lagoper predare gli uccelli più piccoli.

Per capirne di più sui volatili a Pergusa

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ART. 1Il presente Regolamento si applica per l’affidamento, da parte di questa Provinciaregionale, di appalti di Lavori Pubblici mediante cottimo-appalto,ai sensi del-l’art. 24 bis della legge 109/94 coordinata con le norme della legge regionalen.7/02 e n.7/03 e per la formazione dell’elenco delle imprese che possono assu-mere tali lavori.

ART. 2Il cottimo appalto è consentito per l’esecuzione di opere o lavori di importo finoa 150.000 Euro.

ART. 3Per l’affidamento dei lavori mediante cottimo appalto, previa gara informale, siapplica il criterio del massimo ribasso di cui allart.1, primo comma, lettera a)della legge 2 febbraio 1973 n.14. Sono escluse dalla aggiudicazione le offerteche presentano un ribasso superiore di oltre il 20 per cento rispetto alla mediaaritmetica di tutte le offerte ammesse. Tale procedura di esclusione automaticanon è esercitabile qualora il numero delle offerte ammesse risulti inferiore a cin-que.

ART. 4Ai sensi delle norme sopra citate, è istituito l’elenco delle imprese che possonoassumere i lavori che saranno affidati da questa Provincia Regionale, con laprocedura del cottimo-appalto

ART. 5Sono iscritte in tale elenco, le imprese aventi sede legale nell’ambito territorialedella Provincia Regionale di Enna, in possesso di uno dei seguenti requisiti:1) attestazione, rilasciata da società di attestazione (SOA) di cui al

D.P.R. 34/2000, regolarmente autorizzata ed in corso di validità;2) iscrizione, da almeno due anni, all’Albo separato delle imprese arti-

giane istituito presso le Camere di Commercio, Industria, Artigia-nato, Agricoltura;

3) (relativamente alle imprese cooperative) iscrizione da almeno dueanni, alla Camera di Commercio, Industria, Artigianato, Agricolturaed al Registro prefettizio sezione produzione e lavoro;

4) lavori eseguiti direttamente nel quinquennio antecedente la data dipubblicazione dell’avviso pubblico per la formazione dell’elencodelle imprese di cui al presente Regolamento per un importo noninferiore al 50% di quello previsto all’art.2 del Regolamento inoggetto;

I richiedenti sono iscritti per le categorie e per le specializzazioni risultanti daicertificati prodotti.

ART. 6Per fare parte di tale elenco i richiedenti devono presentare istanza in carta sem-plice a questa Provincia Regionale corredandola con i documenti e certificatiseguenti:

a) Attestazione di qualificazione rilasciata da una “ SOA” o certificatod’iscrizione alla C.C.I.A.A. contenente l’indicazione dell’attività spe-cifica della ditta. Tale attività, per le imprese artigiane, deve essereattestata dall’apposita sezione Albo Artigiani della C.C.I.A.A, mentreper imprese cooperative dall’apposito Registro prefettizio sezioneproduzione e lavoro. IL certificato d’iscrizione alla C.C.I.A.A. deve attestare che la ditta

non si trovi in stato di liquidazione, fallimento, cessazione di attivitàe non abbia presentato domanda di concordato e deve contenere ilnulla osta ai sensi della legge n.575/95;

b) per le imprese individuali e per le società di qualsiasi tipo, certifica-to della cancelleria del Tribunale competente – sezione fallimentare-, dal quale risulti che nei confronti della società o dell’impresaindividuale non sia in corso una procedura di cui al precedentepunto a) e che non è intervenuta dichiarazione di fallimento, nésussiste concordato preventivo;

c) certificato generale del Casellario giudiziale relativo al titolare e atutti i direttori tecnici, se diversi dal titolare, in caso di imprese indi-viduali. In caso di società commerciali, cooperative e loro consorzi,tale certificato deve essere prodotto:- per tutti i direttori tecnici;- per tutti i soci accomandatari, nel caso di società in acco-

mandita semplice;- per tutti i componenti la società, nel caso di società in nome

collettivo;- per tutti gli amministratori muniti di poteri di rappresentanza,

nel caso di società di qualunque altro tipo;e) per le imprese individuali e per le società di qualsiasi tipo, certificato rila-

sciato dagli istituti previdenziali ed assistenziali, ai quali l’impresa èobbligata ad iscriversi (INPS – INAIL – CASSA EDILE), attestante lacorrentezza contributiva della stessa.

ART. 71) L’iscrizione ha effetto permanente.2) Ogni impresa ha l’obbligo di comunicare entro trenta giorni tutte le varia-

zioni nei propri requisiti, organizzazione e struttura che siano rilevanti aifini del mantenimento o della modificazione dell’iscrizione.

3) Dopo la prima formazione dell’elenco, le nuove iscrizioni sono disposte insede di aggiornamento dell’elenco stesso all’inizio di ogni anno. A tal finele domande di nuova iscrizione, assieme alla documentazione richiesta,devono essere presentate dagli interessati entro il trentuno ottobre di ognianno.

4) Le imprese già iscritte sono tenute, entro la stessa data del 31/10 di ognianno, a confermare il possesso dei requisiti in base ai quali hanno ottenu-to l’iscrizione, ripresentando i seguenti documenti:- certificato d’iscrizione alla C.C.I.A.A. di Enna oltre a quello di iscrizione al

Registro Prefettizio sezione produzione e lavoro, limitatamente allesocietà cooperative, o attestazione di qualificazione rilasciata da una SOA.

- certificato, rilasciato dagli istituti INPS, INAIL e CASSA EDILE, atte-stante la correntezza contributiva delle stesse.

ART. 8L’efficacia dell’iscrizione nell’albo può essere sospesa, con determinazione diri-genziale, quando a carico dell’iscritto si verifichi uno dei seguenti casi.

a) sia in corso procedura di concordato preventivo o di fallimento;b) siano in corso procedimenti penali relativi a delitto che per la sua

natura o per la sua gravità faccia venire meno i requisiti di naturamorale richiesti per l’iscrizione all’albo, o procedimenti per l’appli-cazione di una delle misure di prevenzione di cui all’art. 3 dellalegge 27 dicembre 1956, n° 1423;

c) siano in corso accertamenti per responsabilità concernenti irregola-rità nell’esecuzione dei lavori;

Regolamento per la disciplina dell’affidamento di appalti di lavori pubblici mediante cottimo-appalto e per la formazione dell’elenco delle imprese che possono assumere tali lavori ai sensi dell’art. 24 bis della legge 109/94

coordinata con le norme della legge regionale 2 agosto 2002 n.7 e della legge regionale 19 maggio 2003 n.7.

Regolamento

Il Consiglio provinciale, nella seduta del 9 novem-bre scorso, presieduto dalla vice presidenteGiuseppina Calabrese, ha approvato ad unani-mità il regolamento che disciplina l’affidamentodei lavori mediante l’istituto del cottimo-appalto .Redatto dal VI° settore dell’Ente, il documento,che comprende 13 articoli, definisce anche i requi-siti per la formazione delle elenco delle impreseche aggiudicatarie dei lavori .

La vocedel consiglio

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a cura di Rossella Inveninato

“Siamo entrati oramai nella fase operati-va. Abbiamo fin qui lavorato per creareun tessuto istituzionale favorevole, tra

le due Province, la Confindustria, le Associazionidi categoria e le due Aree di sviluppo industriale.Adesso occorre facilitare i contatti con le impreseper favorire una loro possibile delocalizzazione”.E’ stato questo il commento a caldo del vice pre-sidente della Provincia, Nicola Gagliardi al rientrodalla missione padovana, che lo ha visto impe-gnato assieme al presidente del Consiglio ElioGalvagno , in una serie di seminari e di incontriorganizzati nell’ambito dell’accordo siglato nelgiugno del 2002 dalle Province di Enna e diPadova, con lo scopo di mettere insieme le reci-proche potenzialità per creare sviluppo ed occu-pazione. Confortanti e propositivi i colloqui avuticon alcune aziende venete, alcune delle quali inattesa di ricevere i finanziamenti previsti dallamisura 4.1 del PIT e dalla legge 488, che hannogià manifestato la loro volontà di spostarsi nel-l’ennese stimolati dalle concrete e vantaggioseopportunità logistiche ed economiche offerte dallanostra realtà. Un’ interessante occasione sipotrebbe prospettare per il nostro settore tessile.Dopo avere incontrato i responsabili di ModaVeneto la delegazione ha concordato, infatti, peril prossimo mese di gennaio, un tavolo tecnico,con i colleghi ennesi, che potrebbe sfociare nellastesura di un accordo di programma da presenta-re al ministero delle Attività produttive. Si punteràtutto sull’alta specializzazione in modo da conqui-stare fette sempre più ampie di mercato e con-trastare le produzioni orientali. Una volta aPadova la delegazione ha anche incontrato i 7giovani ennesi impegnati negli stages formativi.“Si trovano molto bene- ha assicurato Gagliardi-hanno completato la parte teorica e proprio inquesti giorni andranno a lavorare in azienda.Un’esperienza utile per conoscere tutte le fasidelle attività aziendali e che riteniamo possaessere ripetuta in primavera”.

Enna-Padova:un altro passo avanti

Il gemellaggio continua a dare i suoi frutti

d) condotta tale da turbare gravemente la normalità dei rapporti con lastazione appaltante;

e) negligenza nell’esecuzione dei lavori;f) infrazioni, debitamente accertate e di particolare rilevanza, alle leggi

sociali e a ogni altro obbligo derivante dai rapporti di lavoro;g) inosservanza dell’obbligo stabilito dai commi 2 e 4 del precedente

art. 7.Nel caso di cui alla lett. b) il provvedimento si adotta quando l’ipotesi si riferisceal titolare o al direttore tecnico, se si tratti di impresa individuale; a uno o piùsoci o al direttore tecnico, se si tratti di società in nome collettivo o in accoman-dita semplice; agli amministratori muniti di poteri di rappresentanza o al direttoretecnico se si tratti di ogni altro tipo di società o di consorzio.Il provvedimento adottato nei casi di cui alle lettere d), e) e f) determina la duratadella sospensione.

ART. 9Sono cancellati dall’albo, con determinazione dirigenziale, gli iscritti per i qualisi verifichi uno dei seguenti casi:

a) grave negligenza o malafede nell’esecuzione dei lavori;b) condanna per delitto che per sua natura o per la sua gravità faccia

venir meno i requisiti di natura morale richiesti per l’iscrizioneall’albo;

c) emanazione di un provvedimento definitivo che dispone la applica-zione delle misure di prevenzione di cui all’art. 3 della legge 2dicembre 1956, n° 1223 e la decadenza dell’iscrizione all’albo o larevoca dell’iscrizione stessa;

d) fallimento, liquidazione, cessazione di attività;e) domanda di cancellazione all’albo;f) recidive o maggiore gravità nei casi di cui alle lettere d), e), f) e g)

dell’articolo precedente.

ART. 10I provvedimenti di cui agli artt. 8 e 9 sono preceduti dalla comunicazione all’i-scritto dei fatti addebitati con fissazione di un termine non inferiore a 15 giorniper le sue deduzioni.

ART. 111) Qualora nell’elenco siano efficacemente iscritte, per specializzazione e per

categoria di importo occorrenti per l’affidamento, un numero di impresenon superiore a quindici, questa Provincia Regionale spedirà a ciascuna,almeno quindici giorni liberi prima di quello fissato per l’apertura delleofferte, raccomandata contenente avviso di informazione in ordine ai lavorida aggiudicare.

2) Se nell’elenco siano efficacemente iscritte più di quindici imprese, l’avvi-so di informazione viene dato mediante pubblicazione per estratto nell’al-bo pretorio del Comune di Enna e di questa Provincia Regionale, nonchédel Comune sede dei lavori.

3) Tali pubblicazioni sono effettuate almeno quindici giorni liberi prima diquello fissato per l’apertura delle offerte.

4) Impregiudicato il diritto di proporre offerte di tutte le imprese facenti partedell’elenco per specializzazione e per importo adeguati ai lavori da affida-re, il Dirigente competente deve formulare ad almeno 10 (dieci) di taliimprese di sua fiducia, specifica richiesta di offerta; le richieste devonoessere spedite contemporaneamente, almeno quindici giorni liberi primadi quello fissato per l’apertura delle offerte, mediante raccomandata.

5) L’invito di cui al precedente comma non può essere rivolto, nel corso del-l’anno, ad impresa che nel medesimo sia stata aggiudicataria di un cotti-mo da parte della Provincia Regionale di Enna, fino a che altre imprese inpossesso dei requisiti di specializzazione e categoria non ne abbianoavuto alcuno.

6) Non è consentito invitare imprese o aggiudicare cottimi ad imprese nei cuiconfronti, benché non sospese, sia in corso procedimento di cancellazio-ne.

ART. 12Il presente regolamento entra in vigore ad avvenuta esecutività della relativa deli-berazione di approvazione.

ART. 13E’ abrogata a far data dall’entrata in vigore delle norme contenute nel presenteregolamento ogni disposizione in contrasto con esse.

Regolamento

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Un omaggio natalizio...

ai lettori di Enna Provincia

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Ibuongustai siciliani preferiscono, solita-mente, alla carne ( il muscolo nei suoidiversi tagli, con o senza osso ) le fratta-glie. La carne costituisce il più comunesecondo piatto dei loro pranzi; le frattaglie

rientrano in quella speciale categoria di pietan-ze che vanno sotto il nome di schiticchi, parolamagica che evoca piaceri della tavola indescrivi-bili, fantasie gastronomiche particolari nonchèoccasioni conviviali da sballo. L’origine dellapreferenza si perde nella notte dei tempi, risaleinsomma all’atto della creazione.

Dio creò l’infinito Universo e poi laTerra, dimora dell’uomo. Dopo aver creato l’a-morfa materia di cui è costituita la Terra, lasorvolò e rimase insoddisfatto. Allora incaricòun Angelo di prendere l’ampolla della luce e diversarla sulla Terra. Ne discesero infiniti coloriche produssero infinite macchie. Dio rimasenon soddisfatto. Allora incaricò un Angelo diprendere l’ampolla delle forme e di versarlasulla Terra. Ogni colore si collocò pertanto inuno spazio ben definito e tutto sembrava piùordinato, ma Dio non era ancora soddisfatto.Allora incaricò un Angelo di prendere l’ampolladel movimento e di versarla sulla Terra. Da quelmomento il bianco si cullava sui fiocchi dellaneve e si rincorreva sulle creste delle onde, ilverde s’inchinava con le erbe, il rosso danzavacon le fiamme e il giallo cavalcava le messi. IlMondo divenne bello e per vederlo Dio donò gliocchi agli uomini. L’uomo guardò ma non rin-graziò. Dio capì e allora incaricò un Angelo diprendere l’ampolla dei suoni e di versarlasull’Universo intero. I movimenti degli astricominciarono allora a produrre sinfonie, il ventotra le canne si fece Organo, l’acqua tra le pietredel ruscello Pianola, la risacca del mareMaracas, gli uomini e gli uccelli si misero a can-tare e a tutti furono donate le orecchie. Il cantodegli uomini si trasformò in preghiera e la pre-ghiera in canto. Dio capì e donò loro il mondo.Pago del mondo e degli uomini, il Signore Iddio,dopo aver nascosto le rimanenti ampolle, se netornò nella dimora sua celeste. In particolare,ne mise una dentro un frutto che chiamò delBene e del Male, facendo all’uomo divieto dimangiarne, anche se in quel tempo l’uomo nonaveva necessità di nutrirsi e raramente portavain bocca alcuno di quegli abbondantissimi eperfettissimi frutti che la terra produceva.Certo, le fanciulle si tingevano le labbra con le

fragole e cingevano le orecchie con grappoli diciliege, come ancora fanno i bambini di Sicilia;con zucche costruivano lanterne dalla lucetenue in quei crepuscoli di paradiso; con foglie efiori tessevano mantelli e intrecciavano ghirlan-de.

Nel mentre che Dio giacea nel suo divingiaciglio, i fanciulli scorrazzando per l’infinitomondo, di tanto in tanto scoprivano, nel fondooscuro di una stretta spelonca, nel fondo mel-moso di uno stagno o sotto la cappella di ungrosso fungo, un’ampolla; sì, di quelle che Dioavea nascoste. I fanciulli, per natura curiosi,toccavano, premevano, tiravano, aprivano,come ancora fanno i bambini di Kabul eBagdad, quegli oggetti strani e, forse, un pòpericolosi. Fu così che fu versato il vaso dellatemperatura: il caldo scelse il fuoco e il freddo ilghiaccio.

Passarono tante generazioni dal dì cheil mondo fu creato e del divieto divino di nonmangiar quel frutto non se ne serbò traccia,fintantochè non fu trovata, rotta e versata, daisoliti ragazzi vagabondi, l’ampolla del Sonno.Esso si sparse, possente e invincibile, con lavelocità del tuono. Domatore d’uomini e dicavalli, soggiogò gli esseri viventi che da lui pos-seduti cadevano in uno stato di assenza, privodi luci e di colori, di silenzi e di rumori. Grandene derivò il turbamento: chi intristiva e chi sof-friva d’abulia, chi pativa l’ansia. Dio, che nelcostruire il mondo divenne Amore, cominciò apreoccuparsi per la salute degli uomini. Mandòallora sulla Terra un Angelo affinchè guidasseuno dei soliti ragazzacci a trovar l’ampolla checontenesse i sogni. E questo avvenne. Avvennedunque che i sogni popolassero le notti dellegenti. Essi mescolavano fatti veri e storie maivissute, portavano lontane musiche perdute; inessi intensità e pallori venivano raddoppiati,scorrevano immagini di mondi ancora non crea-ti, di cieli con due Lune e di monti capovolti. Ilsonno non fu più assenza, ma pienezza d’emo-zioni. L’uomo acquistò in salute e divenne unpò svanito. Passava il tempo a raccontare quan-to avea sognato o a pitturarlo, stimandolo piùbello del Creato. Dio, forse un poco risentito, sirisolvette a convocare l’uomo nella sua dimora.Andò Adamo, il primo e l’unico a varcare quellasoglia, il ragazzaccio che avea trovato l’ampolla.Tra lui e Dio si stabilì un accordo.... comedire.... sindacale: da quel momento in poi, l’uo-mo avrebbe sognato di meno e l’arte di più

I Ciauri di Palermo ovvero Il

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Dicembre 2003

avrebbe imitato il mondo così come Dio l’hafatto.

Frattanto, in uno di quei fugacimomenti in cui all’uomo fu concesso di sognare,Eva sognò del melo e dei suoi frutti. In una pre-coce ora mattutina, una colomba bianca, entra-ta in sua magione, le volò d’intorno e le si posòd’accanto, infine le parlò soavemente. Ella sidestò d’un tratto e s’avvide che la colomba erareale e continuava a parlarle soave. Ma Eva sidestò di nuovo e s’avvide che prima avea sogna-to, ma la colomba accanto soavemente le parla-va. Si destò di nuovo, ma la colomba ancorasoave continuava a parlarle. E si destò ancoracento volte e s’avvide che per novantanove volteavea sognato. Allor si abbandonò e, insieme allacolomba, attraversò la bruma del mattino.Tutto era uguale nel biancor dell’alba, s’udivasoltanto lontana e lenta la risacca e il rimestaredel remo di una barca. Più s’inoltrava il giorno epiù restava alba. Il bianco era sempre piùuniforme quando apparve come tuorlo nell’al-bume un melo verde dai vermigli frutti.

Quel giorno l’umanità, e non solo, sisvegliò con un languore strano, non conosciutoprima, che fu chiamato fame, mentre l’auroracolse Eva sprofondata in un sonno greve.Quando ritornata fu alla veglia, come era vezzoallor e come lo è ancora, l’ignara donna rac-contò il suo sogno, dimentica del melo e delcolombo. “ Io camminavo in deserto campo eviso antico, immenso smisurato, da cielo a terrami facea da sfondo. Tu coglierai quel frutto, tuconoscerai il Bene e il Male - così disse, senzaprofferir suono dalla bocca, solo colla luce diquegli occhi da me veduti senza osar lo sguardo”. Questo sovvenne ad Eva e il suo racconto fecea tutti ricordare il divieto divino di mangiar delMelo. Ella allora intepretò il sogno rivalutandola figura del Gran Padre e filosofò intorno alBene e al Male come i due corni del reale. Evafu insomma la prima intellettuale, ma, ahimè,non sarà per questo ricordata, semmai percerti suoi facili costumi, e, come spesso è usopopolare che chi descrive il mal ne è l’autore, aElla fu attribuito il Peccato Originale.

Non fu sola fame a spinger l’uomo amangiare, da quel dì in avanti. Fu anche piace-re o, come Eva notò nei Prolegomeni, paura delvuoto. E l’uomo riempì subito la pancia.Esercitando a pieno regime le mandibole, tritu-rava cortecce e palme nane, le erbe della terracompreso le zizzanie.

Eva, filosofa verace, presagì il flagelloche incombeva sul verde tesoro della fitta selva.Dopo lunga e attenta riflessione, sulla storia delmondo e sulla creazione, pervenne all’idea cheesservi dovea un’altra ampolla, ficcata in qual-che angusto anfratto e ormai sepolta, che, seversata, avrebbe salvato il mondo. Ed Ellaintraprese la ricerca. Percorse le pianure plane-tarie, scrutò le rugose cordigliere, rovistò tra lemelme originarie, soggiornò tra i ghiacci boreali,battè le sabbie roventi del deserto, lambì il lidoantartico, s’immerse nella foresta tropicale e,infine, seguendo antiche leggende popolari, per-venne all’isola a triangolo sul mare. Là, posatasu un altare, venerata come a reliquia sacra siconviene, intatta come Dio l’avea confezionata,trovata fu l’ampolla e subito versata.

Vapore lieve inondò l’aere, impregnò lepiante fino alle radici, imbibì la terra fino allefalde acquifere, contaminò il mare e gli esseriviventi. Aroma diffuso riempì i respiri e tuttiallor capirono perchè fu creato il naso. Dell’isolaodorosa ovunque si estese il profumo che mutòdei popoli il costume: il piacere grossolano delmangiare si trasformò in gusto, sottile e raffina-to. Or l’uomo preferì al piatto pieno il cibo sapo-rito e prelibato. Ancor più in Sicilia il cibo esserdovea profumato: gelo di melone e gelsomino,frittelle di fior di zucca e di robinia, liquor dizagara e di mandarino. E tra l’odor del mare edei suoi frutti, del fior di mandorlo e della gine-stra lavica, dei capperi selvatici, esalò, Eva mil-lenaria, l’ultimo respiro e, declinando gli occhinel futuro, vide quant’altre volte ancora ilmondo avrebbe dovuto essere salvato. A Lei,sorella, madre, amante da tutti rinomata, lagente di Sicilia rende omaggio dedicandoLe pri-mizie e libagioni. Sempre, a Palermo, per lestrade, si allestiscono Are, ove, quotidianamen-te, si consumano riti scrificali che innalzano alcielo, sua dimora, odorosi fumi di Panelli,Meusa e Stigghiola.

Aggirandomi tra i ciauri di Palermo, neiquartieri vecchi, tra le case sgarrupate dallaguerra, dove vivono bande di bambini, di sorci,gatti e cagnolini, mi chiedo, ora, dopo tantotempo che Eva è dipartita, se la creazione s’ècompiuta tutta o c’è, nascosta, qualche altraampolla che potrebbe ancor mutare il mondo erenderlo, magari, un pò mi......nchia come Diovuole.

Sogno di Eva ovvero La Creazione secondo Totò

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Totò Chiello

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La Commissione provincia-le per le Pari opportunitàtra uomo e donna, istituita

dalla Provincia Regionale, sipone come obiettivi la valo-rizzazione del punto di vistafemminile, per porre al centrodella politica la soggettivitàfemminile. Inoltre mira a darepoteri e responsabilità alledonne, fornire lo scambio dibuone pratiche fra soggettifemminili che rappresentanole realtà politiche, culturali,associative e del mondo dellavoro. Tante le attività e le ini-ziative che la Commissionesta organizzando e che inve-stiranno tutto il territorio pro-vinciale. Non mancherannooccasioni per promuovere edattuare indagini e ricerche suipercorsi dell’identità femmini-le, sulla condizione delladonna nell’ennese. Verrà isti-tuita una rete di relazione e dirapporti di collaborazione congli organismi che si occupanodi parità e di pari opportunità,rappresentati dalle donne elet-te dagli assessori alle P.O. Siintensificheranno i rapporticon l’associazionismo per pro-muovere scambi di esperien-ze,proposte e progetti comuni.Non mancherà l’attenzionenei confronti del mondo dellascuola per educare le nuovegenerazioni al riconoscimento

Le Componenti della Commissione

Anna Dongarrà; in rappresen-tanza dell’Ande -presidenteAnna Maria Di Rosa; in rappre-sentanza della F.I.D.A.P.A.-vice-presidenteMarcella Poliziotto; in rappre-sentanza del SoroptimistInternational.Salvatrice Giunta; in rappre-sentanza del C.I.F.Carmela Sciuto; in rappresen-tanza di Arcidonna.Maria Cimino; in rappresentan-za del WWF.Maria Antonietta Bruno; in rap-presentanza del C.R.I.Francesca Valbruzzi; in rappre-sentanza del Forum delle donne

Le Esperte:

Maria Grazia CiottaIlenia AdamoGrazia Patrizia Curcio Esmeralda RizzoBernadette CasulloEleonora DI FattaSabina Giunta

PRIMO APPUNTAMENTODELLA COMMISSIONE

Venerdì 16 gennaio alle ore 17 asala Cerere, in collaborazionecon la F.I.D.A.P.A.-DistrettoSicilia e la FondazioneF.I.DA.P.A., tavola rotonda su:

“Le donne per l’Europa:obiettivo possibile?”

Relatori:Cinzia Dato, senatrice -Eleonora Lo Curto, deputatoall’Ars - Rita Capponi,esperta -Nino Strano, deputato allaCamera

modera: Eugenia Bono, presidentenazionale fondazione Fidapa

Dicembre 2003a cura di Anna Dongarrà

Al via i lavori della commissione per le pari opportunità

Anna Dongarràpresidente commissione PariOpportunità

En

na

e alla valorizzazione delle dif-ferenze, al fine di incrementa-re nelle donne l’impegno politi-co e la loro partecipazione atti-va alla vita polit ica.Attendendosi alle normativeregionali, nazionali e comuni-tarie, la Commissione dovràfavorire l’accesso della donnanel mercato del lavoro,favorireiniziative allo scopo di raffor-zare la visibilità della culturadelle donne sia nel campo delsapere (letteratura,storia,psi-cologia,filosofia,sociologia,medicina) che nel campo delsaper fare (professioni tradi-zionali e non, imprenditoria,arte, giornalismo, scrittura,cinema, teatro).

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a cura di Saro Sicaro

Trepidazione, timore, attesa,curiosità, speranza e mille altresensazioni si confondono nell’a-

nimo. Il tumulto interiore non è facileda controllare e ci ritroviamo soli, frala gente, per un appuntamento spe-ciale. Chi soffre spera, chi ha un lavo-ro ringrazia, il ricco si avvicina alpovero, per un istante le tensioni siaffievoliscono e tutti gli occhi sonorivolti al cielo per scorgere una stellache sembri una cometa….Un sognodell’infanzia diventato adulto, la fanta-sia che si tramuta in realtà.Tutto questo succede la notte diNatale . Per 15 anni l’associazione“Amici del Presepe “ ha regalato lapossibilità di godere di uno spettacolounico, toccante, inserito in un conte-sto che si concatena fortemente aquella notte inquietante di 2mila anniaddietro. Inerpicandosi per le piccole

Una tradizione che è fede

stradine, verso la capanna dellaNatività, si incontrano i mestierantidi quel tempo e la fioca luce dei lumirende l’atmosfera misteriosa e magi-ca.Lungo il sentiero che porta alcastello si sente forte il desiderio dirivolgere la parola anche a chi non siconosce, ma che sta seduto accan-to.

TradizioneIl presepe

Agi

ra

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Dicembre 2003

Vincenzo Bellinida Norma: “Sinfonia, Casta Diva, Oh!

Rimembranza!, Guerra, guerra.”adattamento per quintetto di flauti e pianoforte

a quattro mani di Roberto Carnevale

Giacomo Mayerber“O paradiso”

Salvatore Bellia, tenore

Vincenzo Bellini“Ah! Non credea mirarti”

Lyudmyla Porvatova, soprano

Giuseppe Verdi“Va pensiero”

adattamento per soprano, tenore, quintetto diflauti e pianoforte a quattro mani di G. Casano

e C. Palermo

Andrea Calabrese“Sull’estremo confin del mare”

fantasia su temi di Giacomo Puccini per quin-tetto di flauti e pianoforte a quattro mani

Angelo Licalsi“Fantasia sulla Carmen di Georges Bizet”

per quintetto di flauti e pianoforte a quattromani

C. Camozza – S. Scinaldi“Jingle Bells”

per soprano, tenore, quintetto di flauti e pia-noforte a quattro mani

EventiMusica sinfonica

Tre concerti conL’ ENSEMBLE BELLINIANOe la partecipazione straordinaria di

Lyudmyla Porvatova e Salvatore Bellia.

Nel cartellonedell’azienda

provinciale per ilTurismo spiccanotre appuntamenti

di musica sinfonica da non

mancare .

Enna, 19 dicembre alle 19presso l’auditoriumdella CittadellaUniversitaria

Piazza Armerina, 23dicembre alle 19 e 30presso l’accademiadei Cavalieri di Malta

Nicosia, 28 dicembre alle19,30 presso l’ audito-rium Giovanni Paolo II

Ingresso gratuito.

Gli appuntamenti

PROGRAMMA:

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l “Lincoln” viene fondatonel 1978 da un Gestore cherecluta un gruppo di insegnantiin possesso dei necessarirequisiti per l’insegnamento.L’Amministrazione provincialegià da allora dimostra la suasensibilità fornendo gratuita-mente locali adeguati ad acco-gliere il primo numero sparutodi studenti. Gli insegnanti necurano l’amministrazione finan-ziaria e didattica per 4 anni. Losviluppo sempre crescentedella Istituzione, registratonegli anni a seguire, portal’Amministrazione a considera-re la possibilità di rilevare l’inte-ra struttura. A seguito di regola-re cessione, infatti, dal 1982 illiceo linguistico viene assorbitodalla Provincia che acquisiscetutto il personale e le attrezza-

“Le idee nonnascono peressere pensatema per esserevissute”: questamassima di Malraux,ha accompagnato illiceo linguistico nelcorso della sua vita.Quest’anno ricorre il25° anniversariodella sua fondazionee l’Amministrazioneprovinciale ha forte-mente voluto sottoli-neare tale momento.

Nella settimanadal 15 al 19 dicem-bre il liceo linguisticoè protagonista conuna serie di iniziati-ve culturali e ludi-che. La vita ... a scuola

a cura di Aldo Petralia, preside del Lincoln

I

En

naTanti auguri alLincoln checompie 25

anni di attività

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Dicembre 2003

ture esistenti. L’organico vienequindi assunto a tempo inde-terminato dopo il superamentodi un concorso interno svoltosinel 1987. Vengono quindi forni-ti dalla Provincia nuovi localicapaci di accogliere le classi ele attrezzature didattiche. Nel1993 viene accordata al liceola sperimentazione “LiceoEuropeo” che prevede treopzioni: Linguistico Moderno,Artistico Letterario e GiuridicoEconomico. La nuova e affasci-nante offerta formativa trovasempre crescenti consensi daparte dell’utenza che rispondepositivamente riconoscendo lavalidità di un corso di studiall’avanguardia che fornisceuna apprezzabile conoscenzadelle lingue straniere, passa-porto indispensabile per l’ac-

cesso in Europa, un titolospendibile per un facile ingres-so nel mondo del lavoro.Dall’anno scolastico 1998-99

si susseguono una serie di fon-damentali cambiamenti: il liceosi insedia nella nuova sede,una struttura inserita all’internodella Cittadella Universitaria diEnna, appositamente progetta-ta dall’Amministrazione, chepresenta tutti i necessari requi-siti e le attrezzature che la pon-gono oggi al vertice fra gli isti-tuti superiori non solo dellaProvincia; viene data stabilità,previo regolare concorso, alladirigenza e al corpo docente e,riconoscimento più prezioso,viene attribuito alla scuola dal1° Settembre 2000 lo status discuola paritaria per il possessodi tutti i requisiti che la pongo-

no a pari livello di ogni altro isti-tuto statale. Riconoscimento aduna Istituzione che ha registra-to nei suoi 25 anni di vita unosviluppo costante e rappresen-ta oggi, con i suoi 450 Studenti,una preziosa e apprezzatarealtà nel panorama scolasticoprovinciale.

Sono stati due i capi di istituto da quandoil Lincoln è nato. Silvana Iannotta, che

ha avviato la scuola e Aldo Petraia, attualedirigente scolastico. Abilità ed esperienza èil mix che ha fatto traghettare la scuolaverso meritati successi.

A cura di Daniela Accurso

inoltre...

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Aridosso della gran moledella Madrice, c’è anco-ra, sull’omonima piaz-

zetta, una chiesa comunemen-te detta di San Paolo: piccola,preziosa, dimenticata. Visitarlaha il sapore di una scoperta:sappiamo che c’è ma poco la siscorge dall’esterno, arretratacom’è rispetto al piano dellastrada; varcare il cancello è ilprimo passo verso un piccoloitinerario di spazi che non siimmaginano dietro il recinto diantiche mura in pietra, in cuisi inseriscono archi murati cheancora si leggono nella lorofunzione di apertura all’ester-no. A destra orti, selvatici eariosi, parlano di una scansio-ne spaziale più vasta cheincludeva la chiesa: semplice elineare nella facciata laterale,di recente restaurata, racchiu-de a sorpresa un interno adaula unica ampia ed arcana,ricca nei decori che si immagi-nano ormai più che vedersi,illuminati dalla luce delle altefinestre, bianca a nord, calda edorata a sud. L’unico altare,quello centrale, è una scena inpietra, certo più tarda dell’im-pianto complessivo, monca lagran parte e perciò forse piùaffascinante nella sua incom-piutezza. Che ne è stato neltempo della porta centrale cheridisegnerebbe percorsi diingresso diversi? In compenso,un’apertura nel fianco destrospalanca alla vista il paesaggiodel nord e mentre rende piùremoto il luogo riserva ancora

a cura di Rosa Virardi e Marcella Tuttobene

Chiesa

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una piccola sorpresa: all’esternouna vasca in pietra di raccoltadelle acque piovane, salvata erecintata con il recente restaurodegli esterni. Ma la meravigliapiù grande la regala la cripta: iseveri seggi in pietra allineatiancora intatti, la luce che pioveradente da un’apertura di pro-babile aerazione, l’aria di miste-ro di un ambiente ctonio, comu-nicano una suggestione di sur-reale spaesamento: dove sei equando? Luogo, spazi, orti, cripta, cister-na fanno pensare ad una comu-nità monastica di cui si è persoil ricordo; l’impianto, gli enormiconci, a fondazioni forse roma-ne. Il recupero della strutturacomplessiva potrebbe creare uncentro culturale di grande inte-resse in una parte della cittàcosì densa di storia e tra le piùfrequentate dai turisti, E’ quan-to ci si augura possa venir solle-citato anche dall’interesse dellaconfraternita della Madonna,cui da poco è stata affidata lachiave da parte del Comunegiacchè la chiesa è, dalla finedell’ottocento, demanio delloStato.m

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deiSanti Pietro e Paolo

© Marcella Tuttobene

Terra Arsa - osteria, enoteca - via Roma, 488

Tiffany - ristorante, pizzeria - via Roma, 467

Da Marino - ristorante, pizzeria - via Lombardia, 2

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L’insieme degli strumenti operativi di gestione del personale checomplessivamente il nuovo CCNL introduce, supportano il pas-saggio da un modello volto ad amministrare il personale ad un

modello di direzione e sviluppo delle risorse umane orientato al rag-giungimento degli obiettivi ed alla valorizzazione delle risorse umane.La concezione di tipo contabile-amministrativa vigente per lungo tempopresso l’ente pubblico deve quindi lasciare spazio ad una gestione delpersonale orientata ad allineare agli obiettivi aziendali gli obiettivi indivi-duali ed a individuare un corretto equilibrio tra i contributi dati dai lavo-ratori e le ricompense, erogate sulla base di regole trasparenti ed eque.Ciò significa che, a fronte della disciplina contrattuale, ogni entedovrebbe, in via preliminare:- avere un assetto organizzativo chiaro e ben definito;- attivare una serie di sistemi operativi di gestione del personale

collegate tra loro fra cui il sistema informativo delle risorseumane, il sistema professionale (quale sistema analizzato,definito e strutturato adeguatamente rispetto alle professiona-lità vigenti e alle esigenze organizzative), il sistema di valuta-zione delle prestazioni, del potenziale e delle posizioni, i siste-mi di formazione e di sviluppo delle carriere.

Nell’ambito della definizione del nuovo assetto organizzativo degli entilocali la centralità della risorsa umana acquista sempre maggiore rile-vanza, anche alla luce della nuova normativa in questione: le aziendeerogatrici di servizi richiedono infatti, in genere, professionalità, con dotilavorative ed umane peculiari, che divengono la risorsa strategica del-l’ente. Ne consegue la rilevanza dei sistemi di gestione del personale, iquali riguardano le modalità che determinano la dimensione, la compo-sizione e la dinamica del personale e le ricompense erogate.I sistemi operativi di gestione del personale, quali il sistema di program-mazione e selezione, di valutazione, di formazione, di sviluppo (carrie-ra), necessitano, per essere attivati e quindi come base di partenza, disistemi informativi ed in particolare di un’analisi dei ruoli (mansioni eposizioni) tesa a definire i profili attesi caratterizzanti una data organiz-zazione, ovvero il contenuto professionale richiesto per la copertura diun dato ruolo.Alla base della strutturazione dei precedenti sistemi operativi di gestio-ne del personale vi è infatti la disponibilità di informazioni relative alpersonale, al sistema dei ruoli e delle professioni ed all’assetto organiz-zativo vigenti. A partire dal presupposto che “non si dispone di un siste-ma informativo solo con un insieme di dati, bensì con una struttura logi-ca di dati, finalità degli stessi, metodi di riferimento ed utilizzazione”, ilsistema informativo del personale e dell’organizzazione diviene neces-sità imprescindibile e deve avere alcune caratteristiche essenziali:omogeneità, comparabilità, integrazione, flessibilità di gestione dei datie aggiornamento costante. Le precedenti caratteristiche costituisconoquindi il presupposto affinché il sistema informativo divenga risorsa estrumento strategici dell’ente per la gestione e valorizzazione dellerisorse umane, intesa quale obiettivo primario dei nuovi istituti contrat-tuali. Il sistema informativo così strutturato diviene cioè strumento ingrado di ricevere, organizzare, aggiornare le informazioni necessarieprima e derivanti dopo dai sistemi di gestione del personale.In questo senso, la costruzione del sistema informativo rispondeessenzialmente all’esigenza:- di strutturare lo strumento necessario per la gestione e valo-

rizzazione delle risorse umane ovvero per l’attivazione deimeccanismi operativi di gestione del personale anche innova-tivi, quali i sistemi di valutazione;

- di applicare in modo adeguato gli istituti contrattuali;- di raccogliere ed organizzare – successivamente – le informa-

zioni da essi derivanti.Gli ambiti di analisi del sistema informativo qui richiamati possonoessere definiti da:

1. le risorse umane;2. il sistema dei ruoli e dei profili professionali;3. l’assetto organizzativo dell’ente.

Se, infatti, l’analisi dei ruoli rappresenta il processo di base per l’attiva-zione di tutti i meccanismi operativi di gestione del personale, anchequelli contrattualmente definiti, se, ancora, risulta innegabile come l’ap-plicazione degli istituti contrattuali comporti quale prima fase operativanecessaria nell’ambito di ciascun ente la rivisitazione del sistema deiprofili professionali, l’analisi dei profili professionali e delle posizioniorganizzative non può venire decontestualizzata, ovvero richiede diessere correlata ai dati informativi relativi all’assetto organizzativo ed alpersonale di ogni specifica organizzazione.

4Il Sistema informativo

del personale e

dell’organizzazione degli enti

locali: i meccanismi operativi

di gestione delle risorse umane

?Pubblicaamministrazione

a cura di Vincenzo Di Natale

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Dicembre 2003

L’Udeur cambia denomi-nazione: la scritta“POPOLARI PER L’EU-

ROPA” viene sostituita dallascritta “ALLEANZA POPOLA-RE”. Nella qualità di segretarioprovinciale dell’Udeur di Ennainsieme al consigliere provin-ciale Giovanni Composto, hoseguito a Roma nei giorni 21 e22 novembre i lavori del consi-glio nazionale del partito, e misento di esprimere alcunevalutazioni. Quella dell’Udeurnon e’ stata un’operazione di

compromesso politico intesa afare entrare nel partito l’on.Mino Martinazzoli e i suoiamici, anche se la presenzanell’Udeur dell’ultimo segreta-rio nazionale della DemocraziaCristiana e’ altamente qualifi-cante e significativa., il veromotivo di questo cambiamentoe’ un altro.A fronte dello scioglimento delPartito Popolare, il nuovo sog-getto politico “LA MARGHERI-TA” r isulta essere stata inparte esautorata della suaradice popolare essendosispostata più a sinistra nel qua-dro politico nazionale. Questae’ la ragione che ha indottodiversi ex popolari a non aderi-re alla margherita, alcuni deiquali hanno scelto l’Udeur, altrisono rimasti in una posizioned’attesa.L’operazione di spostamentopiù a sinistra della “MARGHE-RITA” e’ stata resa ancora più

evidente dalla sua adesioneinsieme ai Democratici diSinistra e allo SDI, alla listaunica per le elezioni del parla-mento europeo.In queste condizioni, critici dialto profilo politico sostengonoche l’area di centro, nel cen-trosinistra, viene maggiormen-te rappresentata dall’Udeurche ha fatto una scelta decisa:fuori dalla margherita, fuoridalla lista unica per le elezionieuropee. Da qui, e ’ nata l ’esigenza,molto condivisa ed apprezzatadall’area moderata, di trasfor-mare l’Udeur in “ ALLEANZAPOPOLARE ”. Non cambiano ivalori ideologici dell’Udeur,che restano quelli dei cattolicidemocratici e laici moderati,ma il partito si allarga offrendola possibilità a tutti i moderaticentristi che sono rimasti fuoridai partiti dopo lo scioglimentodella Democrazia Cristiana e a

a cura di Fortunato GattoE

nn

a

da sinistraGiovanni Compostoconsigliere provinciale UDEURFortunbato Gattosegretario provinciale UDEURass. provinciale Pubblica Istruzione

Una finestra sulla

politicaquanti tra i popolari non hannovoluto aderire alla Margheritadi potere esprimere nell’Udeurla loro idea politica di centristiautonomi, aderenti al centrosi-nistra ed impegnati nellacostruzione di un grande cen-tro alternativo alla destra e allasinistra. E, in questo clima difal l imento del progetto digoverno del centrodestra,l’UDEUR e’ l’unico partito ingrado di captare adesioninell’UDC e quindi di renderepiù forte il centrosinistra. Il ten-tativo egoistico di isolare o sot-tovalutare l’UDEUR nell’ambi-to dei partiti del centrosinistrasarebbe un vero e proprioautolesionismo politico; inco-raggiare e rispettare l’UDEURsarebbe invece un atto dimaturità e responsabilità politi-ca che noi ci auspichiamoavvenga anche in provincia diEnna per il bene della coalizio-ne di centrosinistra.

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Letterein

Redazione

crivo dopo 11 mesi di vita in que-sta città, Merano: tra le città più belle d’Italiama non è la mia. Quasi un anno fa, al limitedella mia speranza dopo aver provato a smuo-vere il sistema e dopo aver tentato centinaia distrade tutte senza sbocco se non quello dell’u-miliazione e delle frustrazioni economiche e per-sonali, ho deciso di partire, abbandonando lamia famiglia, la mia casa, i miei amici. Mentrevolavo sopra la mia Sicilia, la rabbia e il doloreerano talmente tante che non mi rendevo contoche quello che stavo facendo non era un attoeroico ma da vera vigliacca, ma è anche veroche nella situazione in cui mi trovavo con altrecentinaia di giovani molte volte anche padri difamiglia, farsi la valigia e scappare diventamolto più semplice mentre è molto più difficile eumiliante accettare le poche che il posto stessoti offre. Continuo a chiedermi cosa avrei potutofare, io in prima persona se fossi rimasta. Lamia unica risposta è “Niente”. Quel niente in cuisiamo costretti a vivere al Sud d’Italia lo vuolela gente, lo vogliono i nostri politici locali e regio-nali. Il Natale sta per arrivare e molti non hannoidea di quanto sia doloroso trascorrerlo lontanoda casa. Il mio vuole essere un chiaro appello achi detiene il potere attuale di trovare soluzionieconomiche immediate affinché nessuno siacostretto ad abbandonare la propria terra. Invitotutti voi a verificare, come lo sto facendo io inprima persona, in quali condizioni diverse dallenostre vivono gli abitanti alto-atesini in una con-dizione economica avanzata e aperta, così chela gente non sia costretta a trascorrere il Natalelontano dai propri cari. Invito chi mi comprendea cercarmi.Ilaria Plumari è di Troina, ma vive a Merano inVia Alfieri, 4.

Grazie, per avere pensato ad Enna Provinciaper il suo sfogo. Lei ha voglia di solidarietà,bisogno di sentire parlare con la sua stessainflessione, e vuole rivolgere un appello affin-che qualcuno la faccia ritornare fra i suoiaffetti. Non siamo attrezzati per i miracoli.aspettiamo per vedere quello che succede.

Daniela Accurso

Mer

an

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Chi vuole dare una mano ad Ilaria?S

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a cura della Redazione

Centuripe

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Grandissima folla per ricevere laReliquia di SAN PADRE PIO prove-niente da Enna la Reliquia ha fattososta a Catenanuova dove a ricever-la era presente il parroco donNatalino Bellone, il sindaco MarioMazzaglia, la Giunta Comunale e ilpresidente del Consiglio. La Reliquia, custodita in una preziosateca, è stata portata da Padre Pietro,frate francescano conventuale e daGiovanni Di Bella e FrancescoRestivo e dai fratelli portatori con aseguito l’amico ennese MarioBorrello. Subito dopo la benedizioneai fedeli davanti la statua di San Pio,in piazza Marconi, a Catenanuova,un lungo corteo di auto scortato dallaPolizia Municipale delle due cittadinesi è mosso verso Centuripe per arri-vare a villa Corradino dove si trovavail parroco ,don Giuseppe Stancanellie il sindaco,Giuseppe Arena con laGiunta Comunale, il presidente delConsiglio comunale, il comandantedei Carabinieri e dei VigiliUrbani.Dopo il saluto e i ringraziamenti diArena, la Reliquia è stata portata inprocessione fino alla parrocchia Sant’Agostino, scortata dai Carabinieri edai Vigili Urbani e da una moltitudinedi fedeli, con in testa i capi delle dueamministrazioni locali. E’ seguita lacelebrazione della Santa Messa enell’omelia è stato posto l’accento delconcetto di Santità.Il giorno dopo, laReliquia è stata portata da donStancanelli e dal canonico donMariano Saccullo nelle abitazioni dimoltissimi ammalati e presso la PiaOpera Mammano e il Collegio diMaria. Quindi, il gruppo di preghieraSan Pio di Catenanuova ha effettua-to un pellegrinaggio conclusosi con lacelebrazione della Messa officiata dadon Natalino Bellone.

A cura di Giuseppe Galvagno

Sarà aperta al pubblico la casa laboratorio diAssoro del pittore Elio Romano. E’ quanto stipulatodalla Provincia Regionale di Enna e dal proprietariodell’immobile Giuseppe Ferlauto. La firma della

convenzione è avvenuta lo scorso 2 dicembre alla presenza del segretariogenerale dell’Ente, Giuseppe Saccone e del dirigente del VII° settore,Geppina Gatto. La Provincia Regionale con un finanziamento di circa 100mila euro ha contribuito al restauro degli affreschi dell’artista presenti all’in-terno della casa. Il regolamento provinciale per la concessione di contributia favore del recupero e del restauro dei beni culturali presenti nel nostro ter-ritorio impone ai proprietari, che hanno ottenuto contributi da parte dell’Ente,di rendere accessibili al pubblico i beni culturali restaurati. Con la conven-zione, che avrà una durata di 12 anni, il proprietario si è così impegnato aconsentire l’accesso gratuito al pubblico nei giorni di lunedì e mercoledì diogni mese, dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle 15.00 alle 20.30. LaProvincia Regionale, nell’ambito della programmazione culturale , potrà uti-lizzare i locali per la realizzazione di mostre e convegni .

Dicembre 2003

A Betlemme in una mangiatoia nacque Gesù in una grotta oscuraGiuseppe e Maria pieni di gioiaIn quelle tristi e gelide mura.Mentre trema il bimbo bellolo riscalda il bue e l’asinello.

Nel cielo limpido e serenosorge la stella del destinoMaria stringe nel suo seno il dolce e bianco piccino.Da lontano viene un pastorelloportando per dono un suo agnello.

I Re Maggi da lontanodella stella seguono il camminoognuno porta nella sua manoun ricco dono a Gesù bambino.Quel dono che hanno offerto loroera incenso, mirra e oro.

Io in questo giorno voglio inviareil mio più dolce e tenero pensierose credete di accettarequesto augurio sincero.Questo augurio senza ingannodi Buon Natale e Capodanno.

Liborio Garra

enna provincia enna provincia enna provincia enna provincia enna provincia enna provincia enna provincia enna provincia enna provincia enna provincia enna provincia enna provincia enna provincia enna provinciaenna provincia enna

LA RELIQUIA DI PADRE PIO

Aperta al pubblico la casa del pittore Elio Romano

Assoro

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2003 in Provincia...aspettando il 2004

Gennaio

Nasce Ato RifiutiGli industriali diPadova in missione ad Enna

Aprile

Giugno Luglio

-Restaurati due gioielli dell’antichità.-Approvato il Bilancio diprevisione.

La nuova Giuntaprovinciale

Cataldo Salerno è il nuovo presidente della Provincia

Maggio

Il nuovo Consiglioprovinciale

OttobreNovembreSettembre

Villa Romana del Casale:istituita unità di crisi

Nubifragio nell’ennese:proclamato lo stato di calamità naturale

Nasce l’organismo contro l’illegalità

Febbraio

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266 - Approvazione protocollo d’intesa tra la Provincia Regionale di Enna e il Consorzio EnneseUniversitario per l’attivazione di corsi di Formazione musicale.

267 - Adesione Progetto “22^ Accoglienza bambini dell’ex Jugoslavia Natale 2003/2004.Concessione contributo all’Associazione Coordinamento Regionale Volontariato e Solida-rietà “L. Lama”.

268 - Proposta di modifiche allo Statuto Provinciale.269 - Conferma contributo in concorso spese al C.I.S.I - Informagiovani di Enna per la realizza-

zione di manifestazioni socio-culturali.270 - Programma Comunitario MEDA - EUMEDIS. Presa atto approvazione progetto “Percorsi

in rete” - Itinerari turistici legati alle antiche rotte commerciali del Mediterraneo: com-mercio e cultura, un punto tra le civiltà, e impegno di spesa.

271 - Concessione contributo straordinario al C.E.U. di Enna, per il funzionamento dell’IstitutoMusicale “V. Bellini” di Catania con sede presso il Liceo Linguistico di Enna.

272 - Programmazione triennale del fabbisogno di personale - Anni 2003/2005.273 - Progetto di iniziativa multimediale dal titolo “La Provincia di Enna nei filmati e documen-

tari dell’istituto Luce - 930/1980” per la valorizzazione del geoparco.274 - Liquidazione acconto sul contributo concesso alla “Associazione di Volontariato Contro la

Droga” per la realizzazione della Casa Rosanna S.R. - Atto d’indirizzo.

285 - Lavori di manutenzione lungo le strade provinciali, per il ripristino del corpo stradale, larealizzazione di opere di regimentazione delle acque, di sostegno, di sicurezza e di segna-letica orizzontale e verticale.

286 - Variazione al Piano Esecutivo di Gestione (P.E.G.), conseguente a Variazione al Bilancio diprevisione.

287 - Rettifica della deliberazione n. 205 del 20/8/2003 concernente il conferimento dell’im-porto integrativo ai lavoratori prioritari di cui alle leggi Regionali nn. 85/95 e 24/96.

288 - Concessione contributo straordinario all’Associazione Caritas Parrocchiale S. Maria degliAngeli di Troina per la realizzazione attività assistenziale.

289 - Concessione contributo straordinario all’Associazione Arci Libero-Onlus di Villarosa, perla realizzazione programma di socializzazione in favore dei giovani a rischio di devianza.

290 - Concessione contributo straordinario alla Coop. Soc. SO.BA. di Barrafranca per attivitàdivulgativa morbo celiaco.

291 - Parziale modifica dell’atto di convenzione approvato con deliberazione di G.P. n. 273 del30/10/2002 “Restauro e risanamento conservativo del portico della cattedrale SanNicolò di Bari”.

292 - Concessione contributo straordinario all’Associazione AIAS sez. di Nicosia per la realizza-zione Progetto “Noi Liberi” in favore dei diversabili.

293 - Concessione contributo straordinario all’istituto Canossiano in Enna per la realizzazioneattività educativo-sociale in favore dei ragazzi.

294 - Rettifica della deliberazione n. 245 del 30/10/2003 concernente il conferimento dell’im-porto integrativo ai lavoratori prioritari di cui alle leggi regionali nn. 85/95 e 24/96.

295 - Concessione contributo in concorso spese all’Associazione “Amici del Presepio” per la rea-lizzazione del presepe vivente edizione 2003.

296 - Conferma concessione contributo in concorso spese al Movimento Italiano Casalinghe diNicosia per la manifestazione di richiamo storico e culturale.

297 - Rimborso spese legali ex Segretario Generale Ilardo dr. Rosario.298 - Rettifica deliberazione di G.P. n. 272 del 21/11/2003 all’oggetto “Programmazione trien-

nale del fabbisogno di personale - anni 2003/2005.299 - Programmazione di iniziativa comunitaria EQUAL - Progetto Ecocanoni: Principi formativi

e tecniche di recupero in bioedilizia - Assunzione obblighi finanziari a fronte di anticipa-zioni Regione Sicilia.

Elenco delle deliberazioni adottate dalla Giunta Provinciale

Delibere Del

iber

e

19/11/2003

21/11/2003

1/12/2003

3/12/2003

33

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Struttura Organizzativa

1° Settore – Affari GeneraliVice Segretario Generale: Dr. Ignazio MonastraTel. 0935/521231 - Fax 0935/500429 Email: [email protected] Garibaldi, 2 - 94100 EnnaArchivio e Protocollo Tel. 0935/521238Gabinetto del Presidente Tel. 0935/521260Email: [email protected] del Presidente del Consiglio Tel. 0935/521284Email:[email protected] Centro Elaborazione Dati Tel. 0935/521339Email: [email protected] Centralino e Servizi Telefonici Tel. 0935/521111Ufficio Affari Generali Tel. 0935/521308Ufficio Autoscuole e Studi di Consulenza Automobilistica Tel. 0935/521358Ufficio Contenzioso Tel. 0935/521335Ufficio Contratti Tel. 0935/521254Ufficio Deliberazioni Tel. 0935/521356Ufficio Messo, Pubblicazioni e Notificazioni Tel. 0935/521328Ufficio Relazioni con il Pubblico Tel. 0935/521227Email: [email protected] Stampa Tel. 0935/521325 - Fax 0935/500037Email: [email protected]

2° Settore – PersonaleDirigente Amministrativo: Dr. Ignazio MerlisennaTel. 0935/521400 - Fax 0935/521406Email: [email protected] V. Emanuele, 24 - 94100 EnnaServizio Atti Normativi, Selezione e Concorsi Tel. 0935/521402Servizio Gestione Economica del Personale Tel. 0935/521440Servizio Gestione Giuridica del Personale Tel. 0935/521434Ufficio Contenzioso del Personale Tel. 0935/521401

Segretario GeneraleDr. Giuseppe SacconeTel. 0935/521232 - Fax 0935/500429Email: [email protected]

5° Settore – ViabilitàDirigente Tecnico: Ing. Antonino CastanoTel. 0935/521241 - Fax 0935/500429Email: [email protected] Garibaldi, 2 - 94100 EnnaServizio Manutenzione Stradale Zona NordTel. 0935/521217Servizio Manutenzione Stradale Zona SudTel. 0935/521218Servizio Progettazione Opere StradaliTel. 0935/521221Servizio Espropriazioni Tel. 0935/521306

8° Settore - Ambiente, Territorio e Protezione CivileDirigente Tecnico: Ing. Giuseppe ColajanniTel.0935/521213 Fax 0935/503266 Email [email protected] Garibaldi, 2 – 94100 Enna Servizio Inquinamento Atmosferico e Tutela delle Acque Tel. 0935/521290Servizio Tutela del Territorio Tel. 0935/521289Servizio Riserve Naturali e Pianificazione del Territorio Tel. 0935/521241Servizio di Protezione Civile Tel.0935/521225-505956 Fax 0935/23201Ufficio Energia Tel. 0935/521225Sala Operativa Tel. 0935/23201E-mail: [email protected]

6° Settore – Lavori PubbliciDirigente Tecnico: Ing. Giovanni PetronioTel. 0935/521210 – Email [email protected] Garibaldi, 2 – 94100 EnnaServizio Progettazione, Direzione Lavori e CollaudiServizio Atti Amministrativi LL.PP Tel. 0935/521304Servizio Gare LL.PP Tel. 0935/521215Servizio Espropriazioni Tel. 0935/521306

3° Settore – Economico FinanziarioDirigente Contabile:Dr. Gioacchino GuarreraTel. 0935/521234 - Fax 0935/501299Email: [email protected] Garibaldi, 2 - 94100 EnnaServizio Bilancio e Conto ConsuntivoTel. 0935/521239Servizio Gestione Entrate e SpeseTel. 0935/521333Servizio Economato Tel. 0935/521271Servizio Gestione Finanziaria del PersonaleTel. 0935/521270Ufficio Tributi Tel. 0935/521265

10° Settore - Liceo Linguistico provinciale paritarioAbramo LincolnDirigente Scolastico: Prof.Aldo Petralia telefax 0935/531917Cittadella degli Studi Enna. www.liceolinguisticoenna.it Email preside: [email protected]

4° Settore – Sviluppo EconomicoDirigente Amministrativo: Dr. Luigi ScavuzzoTel. 0935/521427 - Fax 0935/501024Email: [email protected] V. Emanuele, 24 - 94100 EnnaUfficio Agricoltura Tel. 0935/521443Ufficio Artigianato Tel. 0935/521423Ufficio Centro per l’ImpiegoTel. 0935/500827 - Fax 0935/505446Via Chiaramonte, 6 - 94100 EnnaAgenzia Enna SviluppoTel./Fax 0935/504747 Web: www.ennasviluppo.itEmail: [email protected] Europa e dell’ internazionalizzazione delle PMITel. 0935/521422-26876-502491 - Fax 0935/502493E-mail:[email protected]

7° Settore – Socio CulturaleDirigente Amministrativo: Dr. Giuseppa GattoTel. 0935/521205 - Fax 0935/500202Email: [email protected] Garibaldi, 2 - 94100 EnnaServizio Beni Culturali Tel. 0935/521237Servizio Pubblica Istruzione Tel. 0935/521278Servizio Socio Assistenziale Tel. 0935/521344-341Servizio Sport, Turismo e Spettacolo Tel. 0935/521354

Settore 9° - Provveditorato e PatrimonioDirigente Amministrativo: Dr.ssa Antonella Buscemi Tel. 0935/521229P.zza Garibaldi, 2 – 94100- EnnaServizio Patrimonio iliare Tel. 0935/521321Servizio Autoparco Tel. 0935/521258-521294Servizio Gare per Beni e Servizi Tel. 0935/521331Servizio Economato e Patrimonio Mobiliare Tel. 0935/521271Servizio Vigilanza su Autoscuole e Agenzie di Consulenza AutomobilisticaTel. 0935 521303-521358

11° Settore - Liceo Linguistico provinciale paritario Martin Luther King Dirigente Scolastico: Prof. Giuseppe Sammartino telefax 0935/960360Via Scaletta, 6 AgiraEmail presidenza: [email protected] segreteria: [email protected]

Region

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Giovanni BarbanoFrancesco CiaramidaroPaolo SchillaciLorenzo GranataGiovanni Palermo

PresidenteVicepresidenteComponenteComponenteComponente

PresidenteVicepresidenteComponenteComponenteComponente

PresidenteVicepresidenteComponenteComponenteComponente

PresidenteVicepresidenteComponenteComponenteComponente

PresidenteVicepresidenteComponenteComponenteComponente

Salvatore NotararigoPietro TestaiGiovanni InterlicchiaGiuseppe AdamoGiovanni Nicotra

Giuseppe BonannoAngelo MuratorePaolo SchillaciFrancesco De LucaDomenico Bannò

Luigi FaraciGiovanni CompostoGiuseppe BonannoCarmelo RandazzoGiuseppe Mattia

Giovanni InterlicchiaAntonio MarraroGiuseppe AbramoMassimo grecoFrancesco Spedale

DSPRCDSANUDC

DSSDIMargheritaIndipendenteAzzurri perGrimaldi

DSUDEURMargheritaUDCFI

MargheritaDSDSUDCFI

MargheritaDSDSANFI

Prima CommissioneAffari Generali – Problemi istituzionali, del personale e

quant’altro non attribuito espressamente ad altre Commissioni.

Seconda CommissioneBeni Culturali e Pubblica Istruzione – Solidarietà Sociale –

Rapporti con la C.E.E.

Terza CommissioneAttività produttive – Sport.

Quarta CommissioneCostruzione e manutenzione infrastrutture Provinciali.

Quinta CommissioneBilancio – Patrimonio – Parchi e riserve – Politiche giovanili –

Coordinamento servizi di volontariato.

Assessori

Giunta Provinciale

Consiglio Provinciale

nale di EnnaCataldo Salerno

PresidentePersonale, Turismo,

Università,Contenzioso

Antonino Pantò

Infrastrutture, Protezione Civile

Nicola Gagliardi

Vice PresidenteAttività Produttive

Risorse Agroalimentari eZootecniche, Pari Opportunità

Gaetano Adamo

Aree Archeologiche,Politiche Giovanili,Formazione Professionale

Giuseppe Saccone

Segretario Generale

Fortunato Gatto

Pubblica Istruzione,Diritto allo Studio

Rino Agnello

Servizi Socio-Assistenziali,Attività Culturali e Sportive

Salvatore Termine

Ambiente e Riserve Naturali

Elio GalvagnoPresidente

Giuseppa CalabreseVice Presidente

Angelo MuratoreLuigi FaraciAntonio MarraroGiovanni BarbanoSalvatore NotararigoPaolo SchillaciGiuseppe AbramoGiovanni InterlicchiaMassimiliano La MalfaGiuseppe BonannoFrancesco CiaramidaroPietro Testaì

Giovanni CompostoDomenico BannòGiuseppe MattiaFrancesco SpedaleGiovanni NicotraMassimo GrecoLorenzo GranataGiuseppe AdamoFrancesco De LucaGiovanni PalermoCarmelo Randazzo

Consiglieri

Commissioni Consiliari

Cinzia Dell’Aera

Vincenzo Capizzi

Patrimonio, Bilancio, Relazioni finanziarie conl’Unione Europea

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Tuche

ne dicio Signore

se in questoNatale faccio

un albero dentroil mio cuore e ci attacco

invece dei regalii nomi di tutti i miei

amici? Gli amici lontani evicini, gli antichi ed i nuovi.

Quelli che vedo tutti i giorni equelli che vedo di rado, quelli che

ricordo sempre e quelli che, a volte, restanodimenticati, quelli costanti e quelli intermittenti.

Quelli delle ore difficili e quelli delleore allegre. Quelli, che senza volerlo, mi

hanno fatto soffrire, quelli che conosco profon-damente e quelli dei quali conosco solo le apparenze.

Quelli che mi devono poco e quelli ai quali devo molto. I miei amici semplicied i miei amici importanti. I nomi di tutti quelli che sono già passati

nella mia vita. Un albero con radici molto profonde. Perché i loro nomi nonescano mai dal mio cuore. Un albero dai rami molto grandi perché i nuovi nomi venuti da tutto il mondo si uniscano ai già esistenti. Un albero con

un’ombramolto gradevole perché

la nostra amicizia sia un momentodi riposo durantele lotte della vita.

LICEO LINGUISTICO PROVINCIALE“A. LINCOLN”

Poesia


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