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MENSILE INDIPENDENTE DI INFORMAZIONE-ATTUALITA’ … · interrogazione parlamentare per conoscere...

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VIBO VALENTIA E PROV. F. M. 1061 - 100.5 REP. PUBBLICITA’ & MARKETING TEL. 0963-45733 VIBO VALENTIA E PROV. F. M. 1061 - 100.5 REP. PUBBLICITA’ & MARKETING TEL. 0963-45733 e-mail: [email protected] MENSILE INDIPENDENTE DI INFORMAZIONE-ATTUALITA’-CULTURA ANNO IX n.3 - Marzo 2007 IN EDICOLA OGNI MESE 1,00 EURO INTERVISTA all’on. Guglielmo Lento ALL’INTERNO: TROPEA Pag. 7 - Continuano le adesioni al Tropea film festival Pag.8- Maria Teresa Grimaldi incontra il patriarca di Bielorussia Pag.11-Presentato il nuovo film di Enzo Godano BIT DI MILANO Pag. 14 - I tre eventi dell’estate 2007 ARTE Pag.15-Ecco le opere di Antonio De Vita PREMIO CITTA’ di TROPEA Selezione dei finalisti LARIA parla del piano Strutturale comunale GENTE DI MARE Continuano le riprese La bella ELISABETTA ESPOSITO protagonista del film girato a Tropea
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VIBO VALENTIA E PROV.

F. M. 1061 - 100.5REP. PUBBLICITA’ &

MARKETINGTEL. 0963-45733

VIBO VALENTIA E PROV.

F. M. 1061 - 100.5REP. PUBBLICITA’ &

MARKETINGTEL. 0963-45733e-mail: [email protected]

MENSILE INDIPENDENTE DI INFORMAZIONE-ATTUALITA’-CULTURA

ANNO IX n.3 - Marzo 2007 IN EDICOLA OGNI MESE 1,00 EURO

INTERVISTA all’on. Guglielmo Lento

ALL’INTERNO: TROPEA

Pag. 7 - Continuano le adesioni al Tropea film festivalPag.8- Maria Teresa Grimaldi incontra il patriarca di Bielorussia

Pag.11-Presentato il nuovo film di Enzo GodanoBIT DI MILANO

Pag. 14 - I tre eventi dell’estate 2007ARTE

Pag.15-Ecco le opere di Antonio De Vita

PREMIO CITTA’ di TROPEASelezione dei finalisti

LARIA parla del piano Strutturale comunale

GENTE DI MAREContinuano le riprese

La bella ELISABETTA ESPOSITOprotagonista del film girato a Tropea

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Pag. 2 -marzo 2007 - Attualità - LA PIAZZA

Onorevole, lei è un tropeano che vive in Sicilia, a Gela, da quanti anni ?Dal 1974 trentatre anni, ormai.Come si è trovato nei primi tempi? Si è ambientato subito o vi sono state delle difficoltà?Personalmente sono molto duttile ed adattabile alle situazioni e circostanze le più varie. Inoltre a Gela avevo varie amicizie e parentele acquisite, la mia frequentazione della città risaliva a molti anni precedenti. Questo assieme alla frequenza del Partito (allora così si chiamava il partito, senza a g g e t t i v i ) s i c u r a m e n t e f a v o r i r o n o l'acclimatamento. Tanto che, due anni dopo, nonostante il partito (sempre senza aggettivi) dimezzasse il numero dei consiglieri, fui eletto al consiglio comunale, tra i maggiori suffragati.L'essere medico l'ha aiutata nella sua attività di parlamentare?Penso di si, anche perché ho svolto sempre la mia professione, in mezzo alla gente, rendendomi, o credendo di rendermi conto, dei reali bisogni.Lei ha scritto un libro ancora inedito “Onorevole per caso”, ma è stato un caso la sua entrata in politica o la conseguenza di una lunga militanza?Assolutamente no, non fu un caso la mia fede politica che ho sempre pensato non contrastasse con la mia formazione Cattolica (Famiglia di provenienza, frequenza alle scuole delle suore della Carità, prima, dell'università Cattolica poi). Anzi pensai proprio che un cattolico sensibile al sociale dovesse impegnarsi in politica e nelle fila comuniste. L'espressione “per caso” del titolo del mio inedito, si riferisce ad un episodio verificatosi nel 1992. In quell'anno, rivoluzionario per alcuni versi, era stato stabilito che ad essere eletta in Sicilia dovesse essere Luciana Castellina, icona della Sinistra. Poi, se lei avesse voluto, ma avrebbe voluto, se fossi arrivato secondo, dopo un pò si sarebbe dimessa, anche perché era pure deputato europeo e senatore, e le sarei subentrato. Le cose non andarono così, espressero la preferenza per me molti più elettori di quanti lo fecero per l'”icona”, fui eletto e risultai tra i primi 7 siciliani considerando la percentuale di voti conseguiti rispetto alle preferenze espresse nella lista. Quindi per caso, ovverosia per volontà popolare, fui OnorevolePerchè ha scelto il P.C. I.?Credo di avere risposto prima, perché credevo che solo nel PCI un cattolico potesse trovare lo strumento adeguato per conseguire, non si sa quando,il Paradiso anche in terra, o quantomeno un mondo con più giustizia e più eguaglianza .E' stato deputato per due legislature. La sua andata a Roma ha cambiato la sua vita?Molto, perché non mi ha permesso di avere quei continui bagni di folla, che oltre a gratificare chicchessia, consente di avere sempre sotto controllo il polso delle situazioni.E' riuscito a mantenere il suo rapporto con la città che lo ha eletto? E' stato in questo periodo che ha scritto il libro: “Storie di ordinaria emarginazione”?Si senz'altro, anche perché credo che la mia vita sia

Federico Guglielmo Lento

Nasce a Filadelfia il 4-8-1942. In tenerissima età si trasferisce a Tropea. Frequenta il liceo Classico P. Galluppi e nel 1961 consegue la maturità Classica. Si iscrive alla Facoltà di m e d i c i n a e c h i r u r g i a dell'Università Cattolica del S. Cuore in Roma nell'anno accademico 1961-62. Nella seconda sessione dell'anno accademico 1966-67 consegue a pieni voti la laurea in Medicina e Chirurgia. Si specializza in Clinica D e r m o s i f i l o p a t i c a all'Università Cattolica con il massimo dei voti. Si specializza in Clinica delle malattie infettive presso l'Università degli studi di Messina, con il massimo dei voti. Consegue l'idoneità ad Aiuto di medicina generale, vice direttore sanitario, Primario di malattie infettive Direttore Sanitario. Dal 1968 al 1974 svolge l'attività di Medico condotto ed Ufficiale sanitario in vari comuni del Lazio e Alto Adige. Dal 1974 al 1999 (anno del pensionamento) ha lavorato presso l'Ospedale Vittorio Emanuele III di Gela come Primario della Divisione di malattie infettive e Direttore sanitario.Ha svolto attività di professore a contratto presso l'Università d i Mess ina , s cuo la d i s p e c i a l i z z a z i o n e i n Parassitologia medica. Ha pubblicato oltre cento lavori su riviste italiane e straniere. Ha partecipato, quale relatore a numerosi congressi in Italia ed all'estero. E' sposato e padre di 5 figli. Dal 1974iscritto al PCI, vi rimane fino al 1989, quando aderisce, da indipendente a Rifondazione comunista.Consigliere comunale a Gela per una Consiliatura e Consigliere provinciale a C a l t a n i s s e t t a p e r 2 consiliature. Deputato XI e XIII Legislatura. M e m b ro d e l c o n s i g l i o d'Europa dal 1997 al 2001.

stata e sia un continuum, senza punti di crasi. Materialmente ho scritto le storie in un periodo a cavallo tra il pria ed il poi, il medico e il deputato. Prima il medico che agiva da politico, poi il deputato che agiva da medico. In quel periodo successero tante cose, pure. Morì una determinata medicina, che era quella che avevo scelto e ne era nata un'altra più tecnologica e meno umana. Che non mi apparteneva e non mi appartiene. Per esemplificare mi piaceva fare il medico che era anche filosofo, psicologo, assistente sociale e confessore, Non appartiene alla mia cultura, al mio sentire, al mio essere un medico contemporaneamente ingegnere, manager economico e forse anche burocratico.Il 1989 fu l'anno della svolta, della Bolognina. Vi partecipò? La condivise pienamente? A diciotto anni di distanza, come la vede?Risposta secca. Non la condivisi, la criticai, andai via dal partito (che non era più quello senza aggettivi) aderii a Rifondazione. Oggi penso che avevo torto io e ragione Occhetto. Oggi si parla di una nuova svolta: la fondazione del partito democratico. E' proprio necessaria?Penso che la risposta, tenuto conto di quanto da me detto prima, si intuisca. L'unica via d'uscita è questa, l'incontro e la contaminazione di tante culture per dare risposte ad una società come la nostra complessa e complicata. Appunto per questo c'è necessità di risposte semplici chiare e ferme, senza balbettii ed esitazione.Sente la nostalgia di Tropea?La nostalgia di Tropea è forte, costante e struggente. Non servono ad affievolirla i cimeli che tengo nel mio studio: la foto dell'isola, l'icona della Madonna di Romania e la foto di padre Mottola.Ogni volta che vengo a Tropea amo girare, di notte, per le vinee, fermarmi davanti al fatiscente Palazzo Giffone, già sede de Liceo e visitare tanti altri luoghi, che sanno parlare solo a me.Se la invitassimo a presentare i suoi due libri a Tropea, verrebbe?Sarei ben felice, ed in quell'occasione potrei anticipare le linee di un altro romanzo “Ombre cinesi” a cui cerco di mettere mano e tratta molto di Tropea.

L'on.le Lento, nel corso della sua attività, si è interessato anche alle vicende tropeane

XI l eg i s la tura . Ne l 1993 presen ta interrogazione parlamentare per conoscere quali iniziative intendesse prendere il Ministro del turismo in merito alla minaccia di frana della rocca di Tropea . La notizia venne riportata, con una certa enfasi, dai giornali nazionali (La Repubblica, Il Corriere della sera, fu data alla televisione nelle cronache parlamentari) venne svolta indagine conoscitiva del Ministero. Inviò copia

“La nostalgia di Tropea è forte. Non servono ad affievolirla i cimeli che tengo nel mio studio: la foto dell'isola, l'icona della Madonna di Romania e la foto di padre Mottola”

Parla Federico Guglielmo Lento “Ogni volta che vengo a Tropea amo girare, di notte, per le “vinee” e fermarmi

davanti al fatiscente Palazzo Giffone”

di Lino Daniele

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Pag. 3 - marzo 2007LA PIAZZA - Tropea -

Per iniziativa di un comitato cittadino, presieduto da Sandro Cortese, dopo c irca quarant’anni r i torna la tradizionale festa.

Tropea in questi giorni...

Pulitura della strada che porta al mare, potatura degli alberi, manifestazione di un cittadino per un paese più pulito, Fiera dell’Annunziata, riprese di “Gente di mare”

dell'interrogazione e ritagli degli articoli al sindaco dell'epoca, dichiarando anche la propria disponibilità ad interessarsi dei problemi della nostra Città (allora Tropea non aveva nessun rappresentante al Parlamento).XIII legislatura. La riforma delle circoscrizioni giudiziarie prevedeva la chiusura della ex Pretura di Tropea. Ci recammo, allora, in delegazione guidata dal Sindaco Vallone e composta dagli avvocati del comprensorio, dal senatore Luigi Lombardi-Satriani, dall' on.le Domenico Romano-Carratelli e dallo scrivente al Ministero di giustizia. “Ricordo che in quell'occasione intervenendo feci presente che quando io ero studente liceale fu istituita la Tenenza dei carabinieri, con al comando un maresciallo maggiore e c'era la Pretura. Ritenevo assurdo che a seguito della recrudescenza della delinquenza organizzata che aveva spinto il Comando dell'arma a prevedere un presidio dei carabinieri con a comando un colonnello, si volesse smantellare il presidio giudiziario. Contatti politici successivi, avuti dai predetti parlamentari singolarmente ed in gruppo, anche nei confronti del ministro Flick presso il quale intervennero anche l'on.Folena e l'on. Massimo D'Alema, fecero raggiungere il risultato che tutti sappiamo. Nella stessa occasione un incontro al Ministero dei beni culturali, fece ottenere riconoscimento e sovvenzione per il Museo diocesano”.

Febbraio 2007: alcuni dei danni causati dalle violente mareggiate al lungomare

GENTE DI MARE n. 2Da oltre un mese sono iniziate le riprese della fiction tv “Gente di mare 2”, ambientato a Tropea, Vibo Marina e Pizzo. La lavorazione continuerà fino al prossimo mese di luglio.

Alcuni momenti della lavorazione del film

Il 15 marzo scade il termine per il Premio di poesia “Tropea onde mediterranee” IV edizione- Informazioni sul sito: www.tropeamaresolestoria.it

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Giuliano Vigini (Milano, 1946) è uno dei nomi più noti del mondo editoriale, sia come editore ed esperto di produzione e mercato del l ibro , s ia come cr i t ico letterario e saggista. Autore di oltre 150 pubblicazioni in v o l u m e , c o l l a b o r a c o n numerose case editrici e riviste, tra cui il "Corriere della Sera", "Avvenire" e "Famiglia cristiana". E' membro di vari premi e commissioni; dal 2005, è direttore editoriale di "Libri e riviste d'Italia" e, dal 2006, anche di "Accademie & biblioteche d'Italia".

Felice Costabile (Reggio Calabria 1952) è Ordinario di Diritto Romano, Direttore del Dipartimento di Scienze Storiche e Giuridiche e della Scuola Archeologica nell'Università Mediterranea di Reggio Calabria. E' Socio dell'Istituto Archeologico Germanico e Membro Onorario della Società Archeologica di Atene. Ha scritto una decina di monografie e circa 250 articoli specialistici sulla civiltà greca e romana. Dirige le riviste "Polis. Studi interdisciplinari sul mondo antico" e "Minima Epigraphica et Papyrologica", edite in Roma da "L'Erma di Bretschneider".

Pag. 4 -marzo 2007LA PIAZZA

Isabella Bossi Fedrigotti

(Presidente del Comitato tecnico scientifico)

Giornalista e scrittrice, nata a Rovereto di Trento ma vive e lavora a Milano. Collabora al Corriere della sera, con articoli culturali e di costume, e cura rubriche di corrispondenza con i lettori, attualmente per il supplemento “Sette”. Ha vissuto a Madrid dal 1993 al 1997, di questa città ama dire che "ci ritorna di tanto in tanto ma non troppo spesso, altrimenti è troppo difficile venirne via". Esordisce nella narrativa con il romanzo Amore mio, uccidi Garibaldi (1980).Tra gli altri suoi romanzi: Casa di guerra (1983), Di buona famiglia (1991), con cui ha vinto il Premio Campiello, Magazzino vita (1996), Diario di una Dama di Corte (1996), Domani anch'io. Storie di ordinario successo, Il catalogo delle amiche (Rizzoli 1998), Cari Saluti (Rizzoli, 2001) ed infine La valigia del Signor Budischowsky (2003). Ha inoltre partecipato al volume collettivo sull'handicap infantile dal titolo "Mi riguarda" (Roma, Edizioni Sandra Ozzola E/O 1994).Tutti i suoi libri sono stati tradotti in varie lingue. E'presente con un suo forum in rete sul sito del Corriere della sera.

Mario Caligiuri è nato a Soveria Mannelli il 28 settembre 1960. E' docente all'Università della Calabria, giornalista pubblicista e portavoce del Presidente del Consiglio Regionale della Calabria. In politica da giovanissimo, è stato segretario regionale dei giovani democristiani e dal 1993 frequenta Forza Italia. E' forse il Sindaco più giovane d'Italia quando nel 1985 è diventato primo cittadino di Soveria Mannelli, che ha contribuito a fare diventare uno dei comuni calabresi più noti in Italia. Infatti, a Soveria Mannelli nel corso degli anni sono arrivati esponenti del mondo culturale tra i più importanti d'Italia: da Vittorio Sgarbi ad Altan, da Giordano Bruno Guerri ad Aldo Busi, da Marcello Veneziani ad Antonio Baldassarre. Le provocazioni di Soveria Mannelli (dal convegno sulle onoranze funebri, coordinato da Peppino Chiaravalloti, alla segreteria telefonica di Chiambretti, dal

busto di Garibaldi che piange all'ospitalità a Saddam Hussein, che è diventato un caso mondiale) sono note dovunque ed anche questo ha contribuito a fare diventare Soveria Mannelli il comune più informatizzato d'Italia. Soveria Mannelli adesso punta alla totale occupazione giovanile tendenzialmente entro il 2005, grazie alle sue attività industriali che, a cominciare dalla casa editrice Rubbettino, sono attive nel proprio territorio. Per realizzare questo ambizioso obiettivo, è stata realizzata anche una banca dati su cui domanda ed offerta di lavoro locale si incrociano direttamente su internet. Insegna comunicazione pubblica all'Università della Calabria ed in tale veste ha pubblicato decine di saggi ed articoli sulle più importanti riviste italiane del settore. Infine, ha pubblicato una serie di libri storici che hanno venduto finora oltre 100 mila copie: dalla “Breve storia della Calabria” alla “Guida insolita della Calabria”. Di lui ha scritto Pietrangelo Buttafuoco: “Solo i visionari possono fare i sindaci. Perché solo i visionari hanno al massimo grado il senso della realtà. E' realista su tutti è Mario Caligiuri che ha fatto diventare il Comune di Soveria Mannelli un luogo incantato, come la bottega di Ragueneau, il pasticciere amico delle muse e protetto da Cyrano di Bergerac”.

Corrado Calabrò (Reggio Calabria, 1935), magistrato, è il Presidente dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni . Ma è soprattutto poeta e scrittore. Dal 1960 al 2006 ha pubblicato diciotto libri di p o e s i a ( c o n G u a n d a , Mondadori, Crocetti e altri editori, tra cui dieci stranieri). Le ultime sue raccolte sono Una vita per il suo verso, Oscar Mondadori, 2002; Poesie d'amore, Newton & Compton, 2004; Alba en la noche, El Tucàn, 2006. E' anche autore di un romanzo di successo: Ricorda di dimenticarla, Newton & Compton, 1999, (ripubblicato da Ilisso-Rubbettino nella collana Scrittori di Calabria), finalista al Premio Strega, ha ispirato il film Il mercante di pietre, regista Renzo Martinelli.Le sue poesie sono state tradotte in sedici lingue. Delle poesie di Corrado Calabrò sono stati fatti vari CD, con le voci di alcuni dei più apprezzati interpreti: Achille Millo, Riccardo Cucciolla, Walter Maestosi, Paola Pitagora, Alberto Rossetti, Daniele Barra. Il suo poemetto Il vento di Myconos (tradotto in greco) è stato trasposto in musica classica: la prima rappresentazione è avvenuta a Roma, nell'Auditorium Santa Cecilia, il 6 dicembre 2005.Per la sua opera letteraria l'Università Mechnikov di Odessa, nel 1997, e l'Università Vest Din di Timisoara, nel 2000, gli hanno conferito la laurea honoris causa. Ha vinto numerosi e prestigiosi premi. Vive a Roma

-Premio letterario Tropea -

In una affollata conferenza stampa, tenutasi nello splendido scenario del museo diocesano della città, da poco restaurato, il presidente

dell'Accademia degli affaticati, Pasqualino Pandullo, giornalista Rai, ha illustrato alla presenza di numerose testate radio-televisive e della carta stampata, la prima edizione del Premio letterario nazionale “Città di Tropea- Una regione per leggere”, che selezionerà il 18 marzo prossimo, sempre a Tropea, la terna dei libri finalisti, fra quelli già indicati da un apposito Comitato tecnico-scientifico, presieduto dalla giornalista e scrittrice Isabella Bossi Fedrigotti .Lo scopo del premio è quello di stimolare la lettura, in una delle regioni d'Italia dove è meno diffusa, ma anche di creare un momento di aggregazione culturale che richiami l'illustre passato della città, dove già un'antica istituzione letteraria tenne vivo il dibattito culturale per oltre quattro secoli.Erano presenti fra gli altri, il Sindaco di Tropea, Antonio Euticchio, l'assessore al turismo del Comune di Tropea Michele Accorinti, Francesco Pinto, responsabile nazionale del Consorzio di servizio agli enti locali “Asmez”, Maria Faragò, general manager dell'agenzia di comunicazioni Full Agency, il presidente dell'associazione commercianti di Tropea (Ascot), Deborah Valente, i soci fondatori ed i soci onorari della stessa Accademia ed il presidente della confindustria di Vibo V. sez. turismo Pino Macrì.Sull'importanza della manifestazione, Pasqualino Pandullo ha dichiarato che “Con questo premio si vuole aggiungere alle immagini del mare e del sole, di Tropea, anche un profilo culturale, colmando uno spazio che ci è sembrato desolatamente vuoto in questo settore; proprio per questo abbiamo formato una giuria di alto profilo tecnico-scientifico”.Dal canto suo l'assessore comunale al turismo Michele Accorinti, ha annunciato in anteprima che :”L'amministrazione comunale di Tropea ha attivato un apposito capitolo di bilancio per l'anno in corso, perché si tratta di un'occasione importante; noi ci crediamo molto, ed abbiamo voluto fare ciò proprio per sottolineare l'attenzione del comune di Tropea verso ogni iniziativa che coinvolge la cultura”Francesco Pinto , responsabile della Asmez ha dichiarato di aver sin da subito aderito all'iniziativa che coinvolge i 409 sindaci dei comuni calabresi, fra i quali ha già trovato un'entusiastica adesione. Di “sintonia” con i programmi portati avanti dall'Ascot ha parlato la neo presidente dell'associazione dei commercianti, Deborah Valente, la quale ha ricordato che anche mostrando un'immagine culturale della città si fa promozione turistica. Il successivo appuntamento, per la selezione della terna dei finalisti, è stato fissato al 18 marzo prossimo, quando si riunirà il Comitato scientifico.Individuata la terna, sarà proprio il Consorzio di servizi ai comuni, Asmez, a curare il rapporto con i 409sindaci della Calabria. Ai primi cittadini è chiesto di individuare all'interno del proprio comune, un giurato che avrà il compito di leggere i tre libri e di sceglierne uno.Il “Premio città di Tropea Una regione per leggere” si annuncia dunque, non solo come “catalizzatore culturale”, ma anche come una campagna per la promozione della lettura nella nostra regione.

Un evento letterario visto favorevolmente dal Presidente della Confindustria-Turismo di Vibo V. , Pino Macrì e dall'imprenditoria cittadina

Il Comitato scientifico, presieduto da Isabella Bossi Fedrigotti, giornalista de “Il Corriere della sera” il 18 marzo sarà nella nostra città

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Pasqualino Pandullo.E' nato a Tropea nel 1958. Giornalista professionista dall'86, ha lavorato per tre a n n i a l q u o t i d i a n o “Oggisud”.Risiede a Cosenza dove, dal gennaio 1988, lavora p res so l a r edaz ione calabrese della RAI: da qui, contribuisce spesso

alle edizioni dei radio e telegiornali delle testate nazionali dell'emittente pubblica.Conduttore dei TG e dei GR regionali, ricopre la qualifica di caposervizio.Ha insegnato “Tecnica degli audiovisivi” in un Corso di perfezionamento post lauream in “Metodologie dell'informazione e della comunicazione”, istituito dall'Università della Calabria.E' stato il presidente calabrese dell'UCSI (Unione Cattolica Stampa Italiana) dal 1996 al 1998, assumendo numerose iniziative dirette a qualificare il profilo deontologico dell'attività giornalistica.E' il presidente dell'Associazione culturale “Accademia degli affaticati Tropea”.A chi gli chiede cosa rappresenti per lui essere giornalista radiotelevisivo, risponde: “Un valore aggiunto, ad una professione scelta per l' amore verso la parola scritta”. Fare il giornalista è sempre meglio che lavorare? “No, è una cosa seria. Ma almeno, è il mestiere più bello del mondo”.

Saverio Ciccarelli ( 1 9 6 2 - T r o p e a ) , coniugato, due figlie. L a u r e a i n Giurisprudenza nel 1 9 8 7 ( t e s i s u : “ I n f o r m a t i c a p a r l a m e n t a r e e l e g i s l a t i v a ” -U n i v e r s i t à “ L a Sapienza “ di Roma.) D i p r o f e s s i o n e avvocato .E' stato Pretore Onorario dal 1992 al 1997 presso le Preture di Vibo Valentia, Tropea e Serra S. Bruno e presso il Tribunale di Vibo Valentia, difensore di fiducia della Regione Calabria, Provincia di Catanzaro, Provincia di Vibo Valentia, Consorzio intercomunale per la promozione e lo sviluppo della Costa tirrenica, Comune di Tropea, Comune di Drapia, Asl n. 8 di Vibo Valentia. Membro della Commissione edilizia del Comune di Drapia per cinque anni. Giornalista-pubblicista (corrispondente del quotidiano “Oggisud”, de “La Gazzetta del Sud” e di altre testate locali, direttore e fondatore sin dal 1994,del mensile locale “La Piazza “, dirige altresì diverse testate radiofoniche). Ha anche all'attivo una breve esperienza come segretario politico. Si occupa da oltre dieci anni di turismo. Docente in un corso sulla valorizzazione dei beni culturali in Italia. E' autore di un libro dal titolo “Tropea-storia, arte e gastronomia”, sulla sua città Da sempre presente nel mondo del volontariato cittadino, in cui ha fatto parte di diverse associazioni. Attualmente è componente del direttivo della Ascot (associazione commercianti di Tropea) e anche segretario dell'Accademia degli affaticati.

M i c h e l e D a n i e l e . Laureato in storia e filosofia all'Università di Messina. Professore di lettere nella Scuola media. Collaboratore di “Calabria oggi”. E ' autore de “Il figlio ribelle”, un romanzo sulla televisione degli anni cinquanta e sul ruolo positivo che essa ha avuto nella società italiana All'età di diciassette anni ha partecipato a “Lascia raddoppia” su “I promessi sposi” di A. Manzoni., restando campione in carica per cinque settimane; per raccontare questa esperienza, nel novembre del 2005 è stato ospite della trasmissione televisiva “Porta a Porta” condotta da Bruno Vespa. E' redattore del mensi le “La piazza” di Tropea e vicepresidente dell'Associazione culturale Accademia degli affaticati di Tropea.

Salvatore Venuta. Dal 1 9 9 8 è R e t t o r e Università degli Studi di Catanzaro, “Magna Graecia”, Direttore d e l l a S c u o l a d i Specializzazione in Radioterapia, Facoltà d i M e d i c i n a e Chirurgia Catanzaro, C o o r d i n a t o r e Dottorato di Ricerca Internazionale in “Oncologia molecolare e Sviluppo di approcci terapeutici innovativi” in collaborazione con Istituti universitari di Freiburg (Germania), Buffalo (Usa) e Parigi ed inoltre Componente Commissione Medicina CRUI. E' stato, fra l'altro, Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia, Direttore del Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica , Direttore dell'Istituto di oncologia sperimentale e clinica Università di Reggio Calabria, sede di Catanzaro, Professore ordinario di oncologia presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia, Catanzaro, Professore incaricato di Biologia Generale, II Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università degli Studi Federico II, Napoli, nel 1968 ha ot tenuto la Laurea in Medicina e Chirurgia,"magna cum laude",Università di Napoli. Ha inoltre ottenuto diversi incarichi e riconoscimenti presso importanti istituti di r i c e r c a n e l r e l a t i v o s e t t o r e d i appartenenza.Numerose le pubblicazioni diffuse in tutto il mondo.

Pag.5 - marzo 2007LA PIAZZA

G i o v a n n i L a t o r r e (Ginosa, 1945) d a l 1 9 9 9 è R e t t o r e dell'Università degli Studi della C a l a b r i a . L a u r e a t o i n S c i e n z e Statistiche e Demografiche presso l'Università degli Studi “La Sapienza” di Roma nel 1969, dal 1993 è professore ordinario di Statistica presso la Facoltà di Economia dell'Università della Calabria. Della stessa Facoltà, ha ricoperto la carica di Preside dal 1993 al 1998. E' membro di: Società Italiana di Statistica, Royal Statistical Society, American Statistical Association, International Stat is t ical Inst i tute , Internat ional Association for Statistical Computing, Bernoulli Society for Mathematical Statistics and Probabilità.Autore di numerose pubblicazioni scientifiche, nel 1993 ha curato lo studio I servizi socio-assistenziali in Calabria, edito da Rubbettino.

-Premio letterario Tropea -

P i e r f r a n c o Bruni. Vive tra Roma e la Puglia. Ha scritto saggi s u l l e p rob lemat iche r e l a t i v e a l l a c u l t u r a d e l l a Magna Grecia e sul patrimonio storico dei territori del Mediterraneo. E' rappresentante del Ministero per i beni e le attività culturali nella Commissione nazione Unisco. E' membro di diverse commissioni ministeriali per la diffusione della cultura italiana all'estero. Sempre per lo stesso ministero coordina un progetto sulla tutela delle minoranze etnico linguistiche in Italia ed è Presidente del Comitato Nazionale per le Celebrazioni su Sandro Penna. E' presidente del Centro Studi e Ricerche “Francesco Grisi”. Ha pubblicato romanzi, racconti e libri di poesia oltre a importanti saggi su Pavese, Pirandello, D'Annunzio, Alvaro, Carlo Levi. Carlo Belli, Grisi e la linea narrativa e poetica novecentesca che tratteggia le eredità omeriche e le dimensioni del sacro. Numerosi sono anche i suoi scritti sui Beni culturali, sulla valorizzazione della tradizione mediterranea nei vari territorio e sui percorsi archeologici, storici, artistici della Basilicata, della Calabria e della Campania. Ha scritto, tra l'altro, un libro su Fabrizio De Andrè e il Mediterraneo (giunto alla terza edizione) nel quale campeggia un percorso sulle matrici letterarie dei cantautori italiani. I due segmenti fondamentali che caratterizzano il suo viaggio letterario sono la memoria e la nostalgia. I suoi scritti sono stati tradotti in tedesco, inglese, polacco, francese, greco, spagnolo, albanese. E' vice presidente nazionale del Sindacato libero scrittori italiani.

Tu t t e l e in formaz ion i su l Premio l e t rovere te su l s i toW w w. p r e m i o l e t t e r a r i o t r o p e a . o rg

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LA CONGREGA “MARIA SS DELLE GRAZIE E DELLE ANIME SANTE DEL PURGATORIO”

DI SANTA DOMENICA HA ELETTO LA NUOVA “CATTEDRA”

Elezioni storiche, è il caso di dirlo, per i Congregati della Confraternita “Maria SS delle Grazie e delle anime sante del Purgatorio “ di Santa Domenica - una delle più antiche Congreghe della zona - poiché risale alla prima metà del '700, chiamati ad eleggerne, il 4 e l'11 febbraio scorso, la nuova “Cattedra”.

Il primo documento storico di data certa, risale al 29 giugno del 1776 ed il primo cecreto ufficiale è datato 9 Agosto 1777 e si riferisce al “Regio assenso” rilasciato da S.M. il Re delle due Sicilie, Ferdinando II; da quel dì e sino al 1905-1910 non si sa molto, tranne che la Congrega ha vissuto momenti di alterna fortuna sotto la guida spirituale dei parroci o dei padri spirituali dell'epoca. La prima documentazione storica risale al 1910, anno di cui sono stati rinvenuti ben due verbali di data certa (14 e 19 luglio 1910) concernenti la vita della Congrega e la nomina del Priore e dei suoi assistenti; è di quell'anno la visita pastorale del Vescovo monsignor

Leo, cui seguì una seconda visita pastorale due anni dopo.La data più importante, per la Congrega, è però quella del 19

aprile 937, infatti, con il decreto n° 1133, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale delle leggi del Regno d'Italia il 21 Luglio 1937, alla Confraternita “Maria SS delle Grazie e delle anime sante del Purgatorio” veniva riconosciuto lo scopo esclusivo e prevalente di culto nonché la personalità giuridica civile, sulla base delle norme concordatarie del 1929. (N.d.r. Di tale fatto di rilevanza storica e giuridica, si era persa conoscenza e traccia sino a qualche anno fa, quando si riprese a considerare la possibilità di dare un nuovo assetto statutario e regolamentare alla Congrega).

Purtroppo non si è rinvenuta traccia di documentazione per gli anni successivi e sino al 1953, anche per via delle vicende belliche che hanno sconvolto anche il paese di Santa Domenica che, malgrado le avversità e le obiettive difficoltà e grazie all'opera instancabile del Sacerdote don Giuseppe Petracca, ha conosciuto

I COMUNI DI RICADI SPILINGA E JOPPOLO VERSO LA REDAZIONE DI

UN “PIANO STRUTTURALE COMUNALE”

NOSTRA INTERVISTA AL SINDACO DI RICADI

di Antonio Ferrara

Con la Delibera Comunale n° 2 del 30 Gennaio scorso, il Comune di Ricadi ha deciso di dotarsi di un “Piano Strutturale Comunale” (PSC) assieme ai Comuni di Joppolo e di Spilinga.La notizia è stata data dai quotidiani locali senza molti particolari, per cui abbiamo ritenuto di dover approfondire meglio l'argomento,poichè dal Progetto sarebbero rimasti fuori molti altri Comuni tra cui Tropea, il che, francamente, ci è sembrato molto strano. Per saperne di più abbiamo avvicinato il Sindaco di Ricadi, Domenico Laria che ci ha rilasciato delle importanti precisazioni in merito.D) Signor Sindaco, ci può chiarire meglio cosa è questo “Piano Strutturale Comunale” e cosa ha portato i Comuni di Ricadi, Spilinga ed Joppolo ad associarsi per la sua realizzazione?R) Intanto ringrazio il giornale che mi dà la possibilità di fare chiarezza su quello che era ed è mia intenzione e dei miei colleghi di Spilinga e Joppolo su quello che si può fare e che cosa si deve intendere per “Piano

Strutturale Comunale”, con il quale intendiamo raggiungere quattro importanti obiettivi: 1) l'adeguamento degli strumenti urbanistici in vigore alle realtà sociali, economiche, turistiche e commerciali; 2) lo sviluppo urbanistico armonico di tutto il territorio; 3) l'adeguamento alle attuali norme urbanistiche ed alle linee guida regionali in esecuzione della L.R. n° 19/2002; 4) infine (è questo, forse, l 'obiettivo più ambizioso) l'armonico sviluppo del territorio correlato con i Comuni limitrofi. Uno progetto che dovrebbe dare grande impulso agli interessi di tutto il comprensorio, in una sinergia

mare-monti davvero avveniristica, ma certamente realistica, che ci avvicinerebbe molto al resto dell'Italia e dell'Europa.D) Come mai non hanno aderito i Comuni di Tropea, Drapia, Parghelia, Zambrone e Zaccanapoli? Cosa li ha spinti a rimanere fuori dal Progetto?R) Tutti i Comuni citati, compreso Tropea, avevano dato la loro adesione di massima ed avevano partecipato a quasi tutte le riunioni; il Sindaco di Tropea è stato presente soltanto alla penultima riunione; occorreva formulare un Progetto organico per lo sviluppo territoriale per dare vita a quel sistema monti-campagna-mare che avrebbe potuto dare una concreta risposta alle numerose e sempre più esigenti richieste degli ospiti del nostro territorio. Con nostra e mia grande sorpresa, il Comune di Tropea, si è defilato (inspiegabilmente) unitamente agli altri Comuni, non partecipando alla riunione conclusiva, dopo aver posto sul tappeto delle “trattative” una pregiudiziale. L'adesione di Tropea ci sarebbe stata ad una condizione: che Tropea venisse nominata Comune capofila. Tale pregiudiziale ha, di fatto, condizionato tutto il cammino intrapreso. Senza quella pregiudiziale Tropea poteva ben essere nominata capofila, non vi sarebbe stato alcun problema da parte nostra, se ne poteva discutere. Forse il Sindaco di Tropea (che comunque si era impegnato a richiedere il previo consenso del Consiglio Comunale) ha avuto timore che i giochi…fossero stati già fatti? Non lo so e spero che non sia così! Ufficialmente ci ha fatto sapere che non riteneva ancora maturi i tempi per tale decisione. Quello che mi ha sorpreso è che anche gli altri Comuni viciniori, che pure hanno molti interessi in comune con Ricadi, abbiano seguito Tropea sulla strada della non adesione al Progetto, lasciandoci, con Spilinga ed Joppolo, a sostenere da soli una non facile impresa. Spero vivamente che quei Comuni, Tropea compresa, possano ritornate sui loro passi aderendo al PSC già varato.D) Dal punto di vista finanziario quali saranno gli oneri per la realizzazione del Progetto?R) Il Piano strutturale è certamente ambizioso è non costerà poco, anche se, ovviamente, non siamo ancora in grado di quantificarne l'ammontare. E' certo che senza la collaborazione degli altri Comuni costerà molto di

Un momento dell'Assemblea presieduta da Tripodi Antonio rappresentante della Curia Vescovile.

Pag. 6 - marzo 2007LA PIAZZA

Il sindaco Domenico Laria

- Ricadi-

più di quanto si poteva preventivare. Con la delibera del 31 Gennaio ho avuto mandato (così come per i Comuni di Spilinga ed Joppolo) di richiedere alla regione Calabria un contributo finanziario nella misura prevista dall'apposito bando regionale in materia di elaborazione dei P.S.C.. (N.d.r.: Trattasi della recente Delibera Regionale n° 456/2006, pubblicata sul BURC il1.9.006) D) Sui vantaggi del Progetto abbiamo già detto; ci potrebbero essere degli svantaggi nella fase della realizzazione o successivamente ad essa?R) Credo fermamente che dalla realizzazione del P.S.C. avremo solo vantaggi: il raggiungimento degli obiettivi consentirà uno sviluppo equilibrato ed in perfetta sinergia tra i Comuni che se ne assumeranno l'onere. Si potrà dimostrare che l'unione fra Comuni, anche diversi dal punto di vista economico, sociale o territoriale, porterà sviluppo proprio per le diversità esistenti.E' l'unica strada percorribile e noi non dobbiamo abbandonarla. Sono ancora convinto che si riuscirà a trovare una linea comune sia sotto l'aspetto urbanistico che sul piano economico, onde consentire ai nostri Comuni ed a tutto il territorio uno sviluppo armonico.

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Pag. 7 -marzo 2007 LA PIAZZA

una discreta attività della Congrega. Negli anni successivi e grazie

all'interessamento del priore Schiariti Giulio (nominato per la prima volta nel 1969, essendo parroco don Antonio Bagnato) e di alcuni Confratelli, tra cui Iannello Franceso, il primo segretario è Michele Furchì ( la cui lunghissima attività di cassiere non sarà dimenticata) e del sindaco di Ricadi, Laversa Francesco, sono stati acquisiti nuovi spazi cimiteriali e realizzati nuovi progetti per migliorare i servizi offerti ai confratelli Non si può certo dire che la vita della Congrega fosse stata molto dinamica e democratica; c'è stato un certo disinteressamento dei congregati nei confronti delle fasi amministrative ed elettorali, tant'è che è sempre stato difficile trovare candidati per il rinnovo delle cariche.

Le elezioni del 4 e dell'11 febbraio hanno segnato una notevole svolta nella vita parrocchiale e sociale di santa Domenica; per la prima volta, da quando esiste la Congrega, si è ricorso a regolari votazioni sulla base di uno statuto (quello diocesano) e di un regolamento, alla presenza di un delegato del Vescovo di Mileto-Tropea-Nicotera.

D e s e r t a l a p r i m a a d u n a n z a assembleare del 4 febbraio per mancanza del numero legale, in quella dell'11 si è regolarmente votato alla presenza d e l d i a c o n o , Tr i p o d i A n t o n i o , rappresentante della Curia vescovile. Pochissimi i votanti, appena 208 su oltre 900 congregati, ma, anche se scarsamente rappresentativi, sufficienti ad eleggere la nuova Cattedra composta dal Priore (è stato riconfermato Schiariti Giulio con pochi voti di scarto su Dell'Ascensione Paolo), dal 1° assistente Locane Pasquale e dal 2° assistente Tina Scordia (la prima donna ad essere coinvolta nella Confraternita dalla sua nascita!), e da due Consiglieri Laria Vincenzo e Pontoriero Antonio; Tripodi Caterina, Loiacono Giovanna e Martuccio Francesco sono stati eletti revisori dei conti, mentre componente la commissione di verifica e di disciplina è stato nominato Di Costa Francesco.

Da rilevare che il segretario ed il Tesoriere, che sono due importanti figure nella vita amministrativa di qualunque organismo sociale o associativo, pur avendo responsabilità di tutto rilievo ed importanza, partecipano alle riunioni della cattedra ma senza diritto di voto.

(A nostro sommesso parere, ciò è una anomalia, di cui, però non conosciamo il motivo).

Anche il sistema di votazione, che non trova riscontro il nessun altro organismo similare, è macchinoso, sicuramente arcaico.

Una prima importante verifica potrà essere fatta fra tre anni; per intanto la nuova Cattedra, presieduta dal neo eletto priore Schiariti Giulio e con la guida spirituale di don Carmelo Furchì, si è legittimamente insediata e ad essa va, comunque, il nostro augurio di buon lavoro. (A. F.)

Ringraziamo don Carmelo Furchì, per averci fornito i dati storici,

Tropea Film Festival Premio Raf Vallone

Il grande evento dell'estate 2007

La manifes taz ione, promossa dall'Associazione Culturale Tropeana, sta raccogliendo numerosi consensi ed adesioni sia in termini di iscrizioni di film che di speciali iniziative da inserire nel programma. In questo articolo anticipiamo alcune interessanti novità.

Di Bruna Fiorentino(*)

Roma - Proseguono senza un attimo di pausa i lavori per la preparazione del Tropea Film Festival Premio Raf Vallone, promosso ed organizzato dall'Associazione Culturale Tropeana, in programma per la prossima estate. E non poteva essere diversamente anche perché di novità, sia per quanto concerne i film in concorso che le attività connesse alla manifestazione, ce ne sono ogni giorno. I film iscritti, ad oggi, sono circa sessanta e continuando di questo passo, alla deadline fissata per il 15 maggio, ce ne saranno almeno il doppio.

Non possiamo rivelare molto sui film attualmente al vaglio per le selezioni (i titoli ed i registi si possono leggere nel sito

), ma possiamo anticipare che a firmare la maggior parte di questi lavori sono persone provenienti da altissime scuole cinematografiche, con curricula ricchi di esperienze. Inoltre, alcuni film si avvalgono della partecipazione di artisti famosi tra i quali Alessandro Haber, Marco Masini, Raffaele Pisu e Lucio Dalla.

La giuria avrà dunque una gran bella responsabilità, e questo è un motivo in più per aumentare la eco di questo evento.

Che si trattasse di un successo annunciato lo si poteva prevedere facilmente già appena varato il programma, ma non si poteva immaginare, per esempio, che sei mesi prima dell'inaugurazione sarebbe sorta la necessità di prolungare, almeno di un giorno, le date del fest ival che ora sono diventate cinque, dal 21 al 25 agosto. Non si poteva agire diversamente visto che molti dei film già visionati sono risultati di alta qualità nei contenuti e nella produzione. Ed ecco, dunque, anche la scelta di inserire due nuovi riconoscimenti, il Premio della critica e quello del pubblico.

Siamo sicuri che gli spettatori presenti al Teatro del Porto assisteranno ad una bella festa del cinema i t a l i a n o . I c o r t i , i d o c u m e n t a r i , i l u n g o m e t r a g g i e i mediometraggi finalisti al

www.tropeafilmfestival.it

Tropea Film Festival Premio Raf Vallone saranno applauditi perché espressioni di una cultura di casa nostra che va difesa e promossa. Sono testimonianze di vita quotidiana, storie che fanno riflettere perché esempi di vicende che ci accomunano, anche se alcune trasposizioni sono idee che rispecchiano un' esistenza solo immaginata, ma non realmente vissuta. Alcuni filmati a volte sembrano un tantino ermetici, affidati alle intuizioni personali che scaturiscono da ottime colonne sonore e da interpretazioni pregevoli. Ovunque, tuttavia, affiorano desideri inconsci, vittorie e sconfitte.

Il premio più bello, al di là dei riconoscimenti ufficiali, per registi, attori ecc. sarebbe quello di condividere la visione di tutti i film in concorso, uno per uno, con tutta la platea dei cineasti presenti a Tropea in quei giorni del festival, e non solo. Peccato davvero non poterli premiare tutti. (*)Resp. Ufficio Stampa-Tropea Film Festival Premio - Raf Vallone

- Festival del Cinema a Tropea-

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D: Può spiegarci meglio di cosa consiste l'associazione di cui lei è presidente?R: Certamente! Dunque la nostra associazione è nata perché, in principio, sono andata in Bielorussia ad adottare, sono stata lì 20 giorni e mi sono resa conto di quanto noi fossimo fortunati. Lì ci si rende conto che quello che per noi è superfluo, per loro è necessario. Basta pensare che dopo esser riuscita ad ottenere un cappotto usato, averlo portato in lavanderia e sistemato, sono riuscita a regalarlo ad un ministro, penso di averti detto tutto. I regali che noi portiamo sono infatti tè, caffè, calze, e soprattutto limoni, molta frutta. Sempre troppo, troppo poco. Mi rendo conto che vorrei sempre fare di più, non sono mai soddisfatta di quel poco che riesco a fare. Questa esperienza, stare a contatto con queste persone mi ha cambiato la vita. Prima mi ritrovavo a fare spese inutili, compravo anche cose che non mi servivano. Invece lì ti trovi a contatto con una povertà dignitosa, dove ti ringraziano per quello che ricevono senza prendere il gesto “della carità” come un'offesa personale. Vorrei anche tanto cercare di sfatare il mito del “rubare”. Si pensa comunemente infatti che fare beneficenza, sia un atto che non porti a nulla mentre invece tutto viene recapitato ai destinatari. E c'è chi, come me, ben sa l'importanza della “carità”. Dunque ci siamo detti: perché non darci da fare per aiutare queste persone? E così è iniziato tutto. Era il 1986: facevamo pratiche di adozione, per far venire da noi questi bambini. Nel 1990 li abbiamo adottati.D: Ci vuole molto tempo per adottare un bambino?R: Purtroppo si. Le pratiche richiedono molto tempo.D: Come mai?R: Prima era soprattutto la Russia: vi era il così detto “fai da te”. Si giravano tutti gli istituti e con qualche regalino andavi avanti. Adesso purtroppo, avere un bambino costa, fra spese varie, da €9000 a €10.000, e quello che non tutti sanno è che questi soldi rimangono tutti in Italia perché per adottare bisogna essere accreditati. Appena si ottiene il decreto di adozione dal Tribunale di Catanzaro, ci si deve accreditare ad un ente autorizzato per le adozioni. Ricordo che io prendevo i bambini con un altro Ente, poi è successo una cosa incresciosa. Una bambina non è venuta e ci siamo accorti che questi signori ci avevano detto un sacco di bugie allora, abbiamo deciso di prendere in mano le redini della situazione e sbrigarci le cose in prima persona, visto che eravamo accreditati. Abbiamo iniziato con 6 bambini, poi con 10, con venti…e adesso siamo arrivati a 50. E portiamo questi bambini per i risanamenti sia invernali che estivi. Inoltre è già la terza volta che portiamo bambini affetti da leucemia. Tutto è iniziato perché Sergej, un bimbo bielorusso effetto da leucemia mi ha scritto una lettera tre anni fa, in cui chiedeva aiuto per cercare di venire in Italia e proprio da me, visto che aveva molto sentito parlare della nostra associazione. Ma siccome non ci si può mai fidare totalmente, io ho chiesto maggiori informazioni ed è uscito fuori che, tra le tutte associazioni a cui il bambino con la sua famiglia si era rivolto presso l'ambasciata eravamo stati l'unica a rispondere. Sono andata a visitarlo insieme a Cesare Saragò, per accertarmi delle sue condizioni e devo dire che l'ho trovato in una condizione pietosa. Abitavano in una casetta di legno, quasi invasa da insetti e piccoli animaletti: per di più una casa che si trovava nella zona contaminata attraverso cui nessuno voleva portarci. In quella miseria, quel bambino sembrava guardarci e dire ai suoi genitori “ecco, lei è venuta”, come se fosse stata una sua rivincita. E io, gli ho promesso che in Italia ci sarebbe venuto. Torniamo a Minsk, per farci decontaminare e andiamo al Ministero per chiedere il permesso per far venire da noi il bambino. Un permesso che sarebbe stato concesso soltanto sei fosse stato presente almeno un gruppo di 5, 6 bambini insieme ai medici. Accettai senza nemmeno pensarci due volte, prenotando il tutto per un gruppo di otto bambini e sei medici, senza nemmeno pensare alle conseguenze. Infatti poi cominciò il dramma: non sapevo proprio come fare! Ne ho parlato allora con Vittoria Saccà, che era

Pag.8 - marzo 2007LA PIAZZA -La piazza giovani-

presidente dell'Inner W h e e l e c h e h a o f f e r t o immedia tamente la propria disponibilità. Ho fatto anche una riffa e con questo aiuto e questi soldi, s i a m o r i u s c i t i a mettere su questo progetto. Il viaggio è andato benissimo, i bambini erano molto contenti. Abbiamo fatto ancora un altro viaggio, sempre con l'aiuto dell'Inner Wheel: ricordiamo che era qui presente anche l'ambasciatore che poi è dovuto improvvisamente partire per i fatti di Genova, ma è rimasta con noi la moglie. Quest'anno l'associazione ha deciso di non aiutarci, ma noi ce la stiamo facendo da soli. Avremo un banchetto nella festa di San Giuseppe e uno nella fiera dell’ Annunziata del 23 marzo.D: Ma oltre l'Inner Wheel, non c'è stato nessuno che vi ha offerto il proprio aiuto?R: Assolutamente no, tranne un privato. Un signore di Napoli. E la situazione diventa veramente difficile: basti pensare che per far venire qui questi bambini, ho bisogno di un appartamento visto che per ogni 15 bambini ci vuole un accompagnatore fisso e per quelli malati, i medici. Quest'anno i ragazzini dovrebbero arrivare il 16 aprile, e dovrebbero stare tre giorni a Roma con delle famiglie, le quali mi hanno promesso che ognuna di esse si prenderà un bambino, poi da Roma passeremo a Napoli e infine a Tropea. E quello che mi auguro è che i tropeani quest'anno siano un po' più generosi, visto che il loro precedente arrivo, avvenuto in estate è passato decisamente in sordina. Fortunatamente la Provvidenza è grande, quella Provvidenza che da piccola avevo sempre odiato credendo che si trattasse di una persona. Ma con gli anni ho capito e adesso dico che proprio grazie a questa Provvidenza io ho potuto fare quello che ho fatto. Quest'anno i bambini però non sono venuti per quel fatto di Genova: probabilmente in Bielorussia, se così possiamo dire,si cercava una scusa e quando questa gli si è presentata non se la son fatta sfuggire.D: Perché dice così?R: Non posso pensare altrimenti! Perché non si può penalizzare tantissimi bambini per un solo episodio. Ci troviamo davanti alla grande Russia costretta quasi a chiedere aiuto. E chi paga alla fine, se non i bambini? Noi abbiamo trascorso il Natale senza di loro, ma loro chissà come stavano. Basta immaginare, e fortunatamente non hanno avuto un inverno rigido. Quest'anno per di più, ho avuto un'ennesima delusione: persino alcune persone interne all'associazione non hanno dato la giusta collaborazione, quasi come un gesto di ripicca alla mancata venuta dei bambini! Ma alla fine, grazie ad un pranzo organizzato e all'aiuto di persone come Mariarosa Meligrana e Paola del Mondo di Pluto, sono riuscita a raccogliere i soldi necessari per il viaggio. D: Che ambiente ha trovato lì, in seguito al sequestro di Genova?R: Un ambiente molto freddo, in quanto si era diffusa la voce che noi rapissimo i bambini. Loro volevano che io andassi in ogni istituto per portare i bambini. Cosa impossibile! Allora ho deciso che era bene portare tutti, o nessuno. D: Secondo lei a cosa è dovuto questa sorta di disinteresse generale?R: Essenzialmente ognuno pensa al proprio bambino: non si può essere così egoisti. Il cuore di una mamma deve essere aperto a tutti. In sostanza, con i soldi raccolti abbiamo pensato di andare a visitare negli ospedali quei bimbi che di norma vengono qui. Siamo andati nell'ospedale oncologico di Minsk, e il 13 gennaio, giorno di festa per loro, abbiamo comprato per 280 bambini un chilo di arance, di banane e poi giocattoli e caramelle. Ci siamo vestiti da Babbo Natale e siamo andati in tutte le camere dell'ospedale: è stata un'esperienza bellissima ma “tostissima”. La psicologa ci ha detto: “mi raccomando, non piangete, perché Babbo Natale non piange mai”. Ma è stato estremamente difficile non farlo, di fronte a quei bambini che ti chiedevano di non dover più fare la chemio. Abbiamo visto immagini capaci di mozzarti il

INTERVISTA A

MARIA TERESA GRIMALDI “Aveva degli occhi molto profondi, era come

circondato da un aurea di pace”Il presidente ci racconta della sua associazione e

dell'incontro con il Patriarca

di Chiara Condò

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Pag. 9- marzo 2007 -La piazza giovani- LA PIAZZA

È curata da:Ines Barritta,Carlo Candido, Chiara Condò, Valeria Frezza, Francesco Marino, Maria Romana Pedazzo, Chiara Petracca, Giuseppe Privitera, Alberto Tassone

E-mail: [email protected]

fiato e non è stato facile. Ad un tratto, abbiamo visitato un ragazzo con un tumore alle ossa…ho pensato di prendere la chitarra che era nella sua camera e ho cominciato a suonare una calabrisella con grande sorpresa di tutti. Alla fine del “viaggio” all'interno dell'ospedale la psicologa mi ha regalato un alberello, “l'albero della Vita” fatto dai ragazzi, ringraziandomi. Mentre eravamo in giro durante la mattina, mi è arrivata una telefonata che mi ha comunicato che il Patriarca ci aveva concesso un colloquio immediato nella sua casa. Cosa estremamente rara ed insolita in quanto non riceve di domenica. Fatto sta che ci siamo ritrovati una bella icona della Madonna di Romania nella macchina, abbiamo comprato un bel mazzo di fiori e ci siamo presentati a casa sua.D: Com'è andato l'incontro?R: Lui aveva degli occhi molto profondi, era come circondato da un aurea di pace. In quella stanza poi aveva icone d'oro e d'argento, cose bellissime eppure ha accettato come un dono dei più preziosi la nostra umile icona, baciandola più e più volte. Ci ha accolti con una grande familiarità, come se noi fossimo di casa. Alla fine, gli abbiamo chiesto se poteva aiutarci nel far venire i bambini da noi, ma lui ci ha detto che purtroppo non avrebbe potuto entrare negli affari dello Stato ma che in compenso avrebbe pregato a lungo per noi. E persino mentre parlava con noi, pregava continuamente con il suo rosario.

Le strutture sportiveParla Angelo Stumpo: “ Non si sono presi

provvedimenti quando si doveva”di Francesco Marino e Francesco Apriceno

D: Ci parli della sua passione sportiva. Come è nata?R: Nato ad Acri, paesino di montagna, il campo sportivo era vicino a casa mia e quindi tutti i pomeriggi, quando uscivo da scuola, andavo al campo. Era l'unico sport che si poteva fare in quel paese di montagna; così è nata la passione per il calcio.D: Quali difficoltà ha dovuto affrontare finora?R: Come carriera personale, nessuna, perché ad Acri ho giocato finchè ho compiuto sedici anni. Avevo iniziato a giocare con la squadra del mio paese e poi man mano sono andato avanti; ho giocato col Nicastro, con il Vibonese, con il Tropea, il Morrone di Cosenza, il Capo Vaticano; tutti luoghi dove ho trovato ambienti sereni e tranquilli dove mi sono potuto esprimere al meglio.D: Per raggiungere quali obiettivi ha realizzato il C.A.S ?R:Sin dal 1976, quando sono venuto a Tropea, ho iniziato con la precedente società a fare l'allenatore del settore giovanile; agli inizi formavamo i gruppi degli allievi e dei giovanissimi, poi , terminata questa esperienza, ho lavorato per loro con il Parma, per Salvatore del Parma per tutta la Calabria e la Sicilia e quindi a quel punto, visto che a Tropea non c'era un settore giovanile, ho deciso di realizzarlo io. Successivamente siamo diventati anche CAS, e, dal 1994 esiste questa scuola di calcio. D: In che cosa consiste praticamente il Centro?R: Ci occupiamo principalmente del settore calcistico. Anche se noi, come C.A.S., possiamo praticare tutti gli sport, dal nuoto all'atletica, alla pallacanestro, alla pallavolo... Siccome la mia più vera passione è il calcio, ci siamo dedicati principalmente ad esso, anche perchè i bambini sono maggiormente attratti. Anche per quanto concerne i mezzi, giocare a calcio è più facile e meno costoso rispetto, ad esempio, alla pallavolo. Comunque a Tropea vengono praticati anche la pallavolo ed il karate grazie alle apposite scuole presenti nella nostra cittadina.D: Quali sono le prospettive di crescita e miglioramento di questo centro?R: Ormai è da dodici anni ci dedichiamo a questa attività.. Abbiamo raggiunto importanti risultati, sia a livello agonistico che sociale. Cerchiamo di aiutare tutti i ragazzi ad inserirsi bene nella società, a coltivare il rapporto con gli altri compagni, a comprendere i valori fondamentali della vita, l'educazione, il rispetto reciproco, l'aggregazione di gruppo. E' questo l'obiettivoprincipale che ci siamo prefissi e, anno dopo anno, lo stiamo raggiungendo, ottenendo anche deii risultati in campo agonistico, vincendo i campionati, raggiungendo importanti traguardi con tutte le categorie. La scuola è infatti divisa in quattro categorie: allievi, giovanissimi, esordienti pulcini, e, di tanto in tanto, anche i piccoli amici. D: Come ci spiega la mancanza di una struttura adeguata ai fini del centro?R: Purtroppo la mancanza delle strutture è un problema che non si riscontra solo a Tropea, ma in tutta la Calabria. Non si sono presi provvedimenti quando si doveva. Adesso purtroppo la situazione peggiora di giorno in giorno perchè i comuni dispongono di fondi in quantità sempre minore, investendo, logicamente, in ambiti di maggiore priorità. Purtroppo il problema delle strutture, diffuso in Calabria, si avverte maggiormente a Tropea a causa della mancanza di un campo sportivo efficiente che sostituisca quello ormai fatiscente, sito in località Marina. Speriamo che si riesca ad ultimare i lavori del nuovo campo sportivo, così anche noi potremo disporre di una struttura come quella di Parghelia. Il Sindaco ha detto di aver sbloccatola situazione relativa al nuovo campo e ci auguriamo che si riesca ad utilizzare entro l'anno prossimo.D: Tra i ragazzi dell'associazione junior Tropea, qualcuno ha proseguito nella carriera sportiva? R: La maggior parte dei ragazzi che sono usciti da questa scuola calcio sono arrivati in Eccellenza. Ricordo a proposito Giuditta e Dell'Ordine. Proprio in questi giorni ne abbiamo ceduti alcuni alla Vibonese, e disputano nel campionato regionale Allievi. D: Ci parli delle manifestazioni future alle quali parteciperanno i suoi ragazzi.R: Innanzitutto parteciperemo, come ogni anno, ai campionati provinciali. E poi ci sono alcuni tornei a cui partecipiamo ogni anno. Un torneo lo stiamo organizzando noi, da due anni, il 25 Aprile. Abbiamo invitato due squadre di Napoli, due di Cosenza ed una squadra del Vibonese. Due anni fa è stato organizzato il torneo tra Tropea, Parghelia e Capo Vaticano. Abbiamo partecipato negli anni precedenti a Vibo Marina, a Licata e a Modena dove siamo stati presenti per quattro anni consecutivi in alcuni tornei. Ogni anno partecipiamo a due o tre tornei e andiamo anche fuori regione. Quest'anno ancora non abbiamo deciso dove andare.D: Attualmente qual'è la sede in cui svolge la sua attività?R: Noi la sede dove riunirci ce l'abbiamo e si trova in via Francesco Barone.

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Pag. 10 marzo 2007-La piazza giovani-LA PIAZZA

“La famiglia Petracca rappresenta un punto di riferimento nella storia di Ricadi”

In un convegno è stata illustrata la vita culturale durante l'Ottocento e il Novecento

di Chiara Petracca

Il 25 febbraio scorso, presso la Sala Consiliare del Comune di Ricadi, si è tenuto un convegno sulla vita culturale a Ricadi tra Ottocento e Novecento, con lo scopo di far conoscere elementi importanti della famiglia Petracca: Pasquale (etnologo), Agostino (pittore), Nicola letterato e poeta) e Gianbattista (storico). A differenza degli altri, il pittore Agostino è stato per molto tempo sconosciuto, ma una lunga ricerca ha portato alla ricostruzione della sua vita, rendendo note le sue opere, alcune delle quali però sono ancora disperse. Proprio questo incontro ha permesso di conoscere la sua vita e le sue opere, grazie anche alla lettura storico-critica del prof. Antonello Bavaglio dell'Università di Messina e l'architetto Antonio Preiti che ha presentato una lettura figurativa delle sue opere. Ad organizzare l'evento è stato il parroco di Ricadi, don Pasquale Russo, che da anni indaga tra gli archivi raccogliendo notizie sulla storia di Ricadi, Filippo Mobrici, Giuseppe Schiariti e Pasquale Mobrici. Questa iniziativa, accolta dall'amministrazione comunale, rappresentata dal sindaco Domenico Laria, si è articolata in due momenti, alle ore 11, presso la chiesa di san Zaccaria, è stata celebrata la santa messa, onorata dal vescovo

BRILLANTE INIZIO PER IL

TEATRO LA PACECon una stagione che vanta autori e attori illustri, il Teatro La Pace è stato protagonista indiscusso del Febbraio tropeano

di Chiara Condò

Febbra io , mese breve per eccellenza, eppure mai il febbraio tropeano è stato così intenso. Tutto

merito dell'apertura della stagione teatrale del Teatro La Pace che con cinque incontri dal tutto esaurito ha reso questo mese frizzante, interessante epiacevolmente diverso, quasi per cercare di distogliere l'attenzione dalla miseria del carnevale, che da anni si è ormai ridotto a qualche sporadica maschera.

La stagione è cominciata con uno spettacolo molto particolareed esotico. Giovedì 1 febbraio la compagnia Vientos del Sur si è fermata nel nostro teatro per compiere la prova generale dello spettacolo “Pasiones”, un connubio tra il musical e la performance di tango, un esperimento che ha coinvolto oltre ogni aspettativa il pubblico presente in sala trasportandolo in una terra viva e misteriosa come lo è l'Argentina, presentandola agli occhi degli spettatori nel suo abito più bello: seduzione, ballo, musica, notte, serenate e…calcio. Pasiones, per l'appunto.

Protagonisti indiscussi della serata sono stati i due ballerini principali Erica Boaglio e Adrian Aragon, artisti di fama internazionale impegnati al momento in una serie di spettacoli in tutta Europa. Lo spettacolo, sviluppato in quattro scene ha mostrato uno scenario dell'Argentina che spesso i nostri occhi e i nostri cuori dimenticano: un'Argentina che è sì, terra di miseria, ma anche di speranza e soprattutto, di un profondo amore per la vita. L'atmosfera creatasi all'interno del teatro è stata unica, quanto il rapimento del pubblico che si è lasciato trasportare dalla perfetta simmetria dei corpi in movimento, dalle molteplici coppie che ballavano contemporaneamente sulla scena, da balli a tre che quasi sembravano alludere ad un'apertura dell'amore e dalle guerra a cui può condurre lo sguardo o la carezza di una donna. Infine, un finale che non ha smentito l'intensità di tutto lo spettacolo e che ha emozionato anche i meno interessati se mai è possibile una cosa del genere al tango. Un ragazzo di strada, con il sogno del pallone nella testa, dopo aver lottato contro l'indifferenza della gente, riuscirà a diventare una stella del calcio e a portare a complimento il suo obiettivo più grande segnando uno spettacolare goal a ritmo di Libertango.

Ma il vero inizio della stagione è stato senza ombra di dubbio lo spettacolo del celeberrimo comico toscano Giorgio Panariello, “Faccio del mio meglio”, un titolo che già di per sé ha fatto sorridere, essendo promessa di una irripetibile performance. Lo spettacolo, che ha toccato tutte le regioni d'Italia, è andato in sold out settimane prima della data fissata. Il teatro, colmo fino all'inverosimile e supportato da un'efficiente organizzazione, ha accolto Giorgio Panariello con un boato di applausi. Presenti in sala tutte le autorità locali; Domenico Pantano, direttore artistico del teatro ha accolto il pubblico, porgendo i propri saluti e ricordando che “un teatro è una luce che si accende in questo territorio” e ringraziando i proprietari della struttura. Giorgio Panariello è così entrato in sala, accolto da un applauso che si è protratto a lungo e salutando i presenti con un inaspettato ma quanto mai gradito “bellezza vostra, comu iamu?”, che ha gettato il pubblico in un eccesso d'ilarità.

Panariello ha presentato dunque un'antologia del suo repertorio, il “suo meglio” per l'appunto: dalla pettegola signora Italia all'eccentrico e prolisso Renato Zero, dal miliardario Naomo all'ubriacone Morigo, tutto intramezzato da brani registrati, sapientemente cuciti con lo spettacolo dal vivo. Panariello, nel suo spettacolo è andato a criticare soprattutto la società di oggi, una società fredda, tecnologica, dove i rapporti tra uomini e donne si sfaldano con una velocità che ha dell'inverosimile, ha citato Dante e Shakespeare e ha concluso con un finale toccante, personificando un vecchietto, tutto solo su una panchina, che si lasciava andare ai ricordi della sua giovinezza. Lo spettacolo è stato accompagnato da un pianista decisamente sui generis ma quanto mai eccellente, che con i suoi giochi al pianoforte ha saputo coinvolgere e divertire il pubblico. Alcune curiosità da aggiungere sono sicuramente l'accenno del comico al bar Madison, ai nostri squisiti prodotti tipici, al meraviglioso

quanto difficilmente raggiungibile teatro che abbiamo, e una splendida performance di un Renato Zero calabrese: Panariello si è lanciato infatti in un “Lui chi è? ” in dialetto.

Assolutamente una serata perfetta, dove il tempo è volato via anche troppo velocemente, una serata d'apertura memorabile.

Giovedì 8 febbraio invece è stata la volta di un altro evento molto atteso: Claudia Cardinale, con lo Zoo di Vetro del celebre Tennessee Williams, autore di opere come il famoso “Tram che si chiama desiderio”. The Glass Menagerie, una delle prime opere del dopoguerra è stato messo in scena nel nostro teatro da una regista emergente ed eclettica, Andrea Liberovici, di cui ho particolarmente apprezzato la regia e il saper unire brani registrati come vecchi microfilm, dai sapori amari e scenografie così oniriche da mettere i brividi, grazie soprattutto all'utilizzo dell'espediente dell'acqua come pioggia, come contenitore di anime.

Claudia Cardinale ha interpretato Amanda, una madre assillante e morbosamente protettiva verso i suoi figli Tom e Laura, un donna abbandonata dal proprio uomo e chiusa nei ricordi del suo passato, con un'interpretazione della Cardinale non teatrale, ma estremamente vicina alla realtà, se non assolutamente veritiera. Un'interpretazione vicina a noi. Emblema della ricerca della libertà è stato il personaggio di Tom, il figlio continuamente alla ricerca di una fuga dall'ambiente soffocante che lo circonda e che è stato il narratore, presentandosi con il suo “il dramma è memoria, e quindi non è realistico”, ma la vera protagonista dell'opera è stata sicuramente Laura, la figlia zoppa di Amanda, terrorizzata dall'idea di affrontare la vita esterna con le sue gioie e i suoi dolori troppo forti per il suo carattere così fragile, abituata a dilettarsi della compagnia degli animaletti di vetro che vanno a comporre il suo zoo. Il dramma termina dunque con la fuga di Tom, con l'infrangersi dei teneri sogni di Laura ed infine con una tacita sconfitta di Amanda. Perché “il vetro si rompe per quante precauzione si possano prendere”.

Un lunghissimo applauso ha salutato gli attori, l'applauso di un pubblico ancora scosso per l'intensità lirica di una tale rappresentazione. Cosa dire infine se non un ottimo inizio di stagione per il nostro teatro?

Continua alla pag. Seguente

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Pag. 11 - marzo 2007 LA PIAZZA

Sono tutti attori dilettanti e di Tropea quelli che daranno vita al film di Enzo Godano, dal titolo “C’era una volta”. Dopo il successo riscosso lo scorso anno al Teatro La pace, come regista teatrale, questa volta il poliedrico produttore tropeano, si cimenta nella regia cinematografica.

La trama, per non compromettere quell’aria di attesa che circonda l’evento, non è stata riferita per intero, durante la recente conferenza stampa tenutasi nella biblioteca dell’Istituto comprensivo della città.

Per sommi capi: il protagonista è un uomo sulla cinquantina che ritorna a Tropea dopo diversi anni di assenza e, in compagnia di Turi, il proprio figlio, attraverso dei “flash back” rivive i momenti più significativi della propria infanzia: “u ricunzulu”, il rito del Carnevale, la serenata, la fujitina, le “chiangiuline pizzitane”, ciò le donne che avevano come compito quello di piangere.

Il film è ambientato nel 1959 e si svolge in una sola giornata. Il prof. Vito Ceravolo che ha redatto il soggetto e la sceneggiatura, presentando il lavoro ha detto che: “Sono stati toccati diversi ambiti disciplinari, tanto da creare un equilibrio fra aspetti mitologici, leggendari, storici, antropologici, anche con

C’era una volta...Presentato al pubblico il film diretto da Enzo Godano

- Cinema a Tropea-

accenti filosofici”. Il tutto per mettere in risalto non solo il passato, ma anche il presente ed il futuro di Tropea. Certamente sarà un modo per far rivivere ai giovani d’oggi il clima e gli usi della fine degli anni cinquanta.

“Francesco, il protagonista del film, incontra il suo vecchio maestro che si finge volutamente cieco rifiutando il “modernismo ed il progresso”.

Intanto dopo centinaia di “casting” e diversi sopralluoghi per verificare le “locations”, stanno per iniziare le riprese che si svolgeranno sicuramente in un clima di rigore professionale, ma anche di amicizia e spensieratezza, lo stesso che si è vissuto durante la serata di presentazione. Oltre questo di più non è stato possibile sapere, anche per non anticipare troppo di un lavoro che già t an te a spe t t a t ive s t a c reando nell’ambiente tropeano.

C e r t a m e n t e è u n ’ i n i z i t i v a encomiabile che darà l’occasione a molti tropeani di età diverse di mettere alla prova le proprie capacità di recitazione, con l’augurio che esso possa essere... il primo di una lunga serie.

Alcuni personaggi ed interpreti

Francesco- Giuseppe GodanoTuri, il figlio- Francesco NataleIl maestro- Pasquale NegroL’autista- Schiariti PinoDon Vincenzo- Pasquale De LucaIl medico Guglielmo- Renato AlbaneseTina- Tiziana MonteleoneGiovanni- Francesco De VincentisIl notaio Gerardo Barone AdesiIl segretario- Roberto CaraccioloIl sagrestano- Franco LorenzoIl seminarista Aldo- Francesco Barone

Marea- Romina De BenedettoLe tre”legnanesi”- Elisa Ogliari, Federica Simonelli e Deborah CertoLe “chiangiuline pizzitane”- Silvia Sergi, Geraldine Caracciolo e Silvia LariaIl sindaco - Rodolfo MamoneCassandra- Marianna Rombolà Rusario- Francesco RossiCutirde- Virginia Saturno Rumanea-Francesca ContarteseIl banditore Gaetano- Fabio SposaroDonna Rosa- Eleonora FazzariDonna Cecia- Mimma Jannello“U sanpavularu”- Filippo Il Grande

Roccu- Rossi GiuseppeAngiuleu- Conò Daniele‘Nzinareu- Andrea Di CostaPeppareu- Daniele CiccarelliMatalena- Vittoria Saccà Capobanda - Biagio FamàArciprete- Franco ButtafuocoFonico- Alessandro LeoneMusiche- Mario MusciaRiprese di Vincenzo CaroneTrucco - Mimmo RossiSoggetto e sceneggiatura Vito CeravoloRegia Enzo Godano

Domenico Tarcisio Cortese, in seguito, è stata presentata un'epigrafe commemorativa, dedicata ai quattro esponenti della famiglia Petracca. Nel pomeriggio, sono seguiti gli interventi di Antonio Preiti, Antonello Bavaglio, Filippo Mobrici, che ha rievocato la scuola di musica di Pasqualino Petracca, il presidente della provincia Bruni, l'assessore provinciale Gregorio Ciccone e i sindaci del comprensorio.

La famiglia Petracca rappresenta un punto di riferimento nella storia umana, religiosa e sociale del popolo di Ricadi e la sua presenza nelle istituzioni locali tocca circa un secolo e mezzo di storia. Giuseppe Antonio Petracca è stato diverse volte sindaco nella prima metà dell'Ottocento, il figlio Pasquale fu parroco a Ricadi dal 1841 al 1888, si dedicò alla cura pastorale, estese la devozione alla Vergine di Romania, pubblicò “Il Regno delle Due Sicilie - 1859” che illustrava tradizioni, usi e costumi di Ricadi. Il fratello, Agostino, importante pittore, dopo essere stato ordinato sacerdote, si recò a Napoli, dove realizzò diverse opere come la Santa Cecilia , La Trasfigurazione (che oggi si trova a Caria nella chiesa parrocchiale) e una Madonna (situata al momento nella Chiesa parrocchiale di san Zaccaria). In seguito, si recò a Roma dove rimase fino alla morte, avvenuta nel 1886. Rimase per molto tempo sconosciuto, ignorato dai critici d'arte a tal punto da non apparire neanche tra i pittori calabresi dell' 800. Lo scopo del convegno è

Continua dalla pag. precedentestato proprio quello di diffondere la sua conoscenza: noto a livello locale è solo Gianbattista Petracca che fu uno storico, autore di diverse monografie locali, direttore della rivista “Il gazzettino di Tropea”, ed è proprio grazie a questa figura che sono stati conservati importanti documenti. Morì a soli 33 anni, durante il terremoto del 1908 di Messina, la sua prematura scomparsa fu oggetto di ricerche da parte del fratello Nicola, sacerdote, uomo di cultura, conoscitore della letteratura inglese e francese. Un altro importante esponente di questa famiglia è Pasqualino, vissuto fino al 1966, maestro di musica, che ha conservato tutta la documentazione prodotta nel suo casato, costituita da ritagli di giornale, documenti, fotografie ecc..

La storia di questa famiglia si concluse quando i figli Ines e Fulvio andarono via da Ricadi e l'antica dimora passò ad altri proprietari che la demolirono.

Questo convegno, è stato molto importante, perché ha permesso agli abitanti di Ricadi e dei paesi vicini, di conoscere una parte della storia del luogo dove vivono, ricco di personalità importanti a livello culturale.

Inoltre, credo che sia stata un'iniziativa positiva anche per i giovani, che spesso vanno via dalla Calabria per studiare o in cerca di lavoro, che ha dato loro un motivo in più per andar fieri della cultura della loro terra.

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Pag. 12 -marzo 2007LA PIAZZA

In occasione della manifestazione " Tropea Film Festival Premio Raf Vallone" che si svolgerà a Tropea ad agosto 2007 è in fase finale di preparazione un cortometraggio ambientato a Tropea. Infatti, sono da poco terminate le riprese dirette dal regista Vincenzo Carone affiancato dall'aiuto regista Alessandro Leone, dal fonico di scena Francesco La Gamba (studente di sceneggiatura a Roma) e dalla segretaria di produzione e fotografa di scena Maria Vittorioso.

Il "corto" dal titolo Il coraggio di Amare è ambientato nei giorni odierni e narra di una storia d'amore resa difficile dal padre di lei, potente personaggio a capo di una cosca locale, divenuto tale a causa di una serie di vicende che hanno cambiato radicalmente la sua vita e lo hanno trasformato in un uomo privo di scrupoli e di sentimenti...

Sulla trama se ne saprà di più durante una conferenza stampa dove verrà presentata l'opera e che si terrà non appena il cortometraggio sarà montato. Il regista, Vincenzo Carone si è servito di circa 50 personaggi per realizzare il cortometraggio rivolgendosi, per le figure principali, ad attori già noti nel mondo televisivo e teatrale: Silvano Murmura e Francesco Chiarelli, principali componenti della compagnia teatrale "I Pizzitani" che con i loro spettacoli hanno riscosso e riscuotono tutt'ora gran successo e premi in tutta Italia; attori già impegnati nei film: Artemisia Sancez, Gente di mare 1 e 2, Un mondo d'amore con la regia di Aurelio Grimaldi. Orlando Schiavone il quale, diplomatosi all'accademia di Palmi, ha esordito in teatro con Mariano Regirlo e Maria Teresa Rossini nell'opera "Trachinie di Sofocle", tra le altre opere interpretate dal personaggio figura in "L'elettra" con Olivia Magnani, Vanessa Gravina ed Eduardo Sirago, Gente di mare 1 e 2.

Altri personaggi: Elisabetta Esposito che ha partecipato in varie sfilate di moda, al concorso di Miss Italia e in varie comparse cinematografiche. Hanno preso parte, fra gli altri: Carmen Orfanò, Umberto Falcomatà e Nicola Leone.

Le riprese hanno interessato la fascia di territorio da Briatico fino a Monte Poro. Non mancano immagini girate nel centro storico di Tropea (anche piazza Ercole è diventata teatro di una sparatoria) ed al mercatino della frutta e del pesce. A Torre Galli, invece, sono state girate scene di una festa di uomini d'onore animata da tarantelle e balli della nostra terra, per queste scene i personaggi utilizzati sono tutti provenienti dal conosciuto gruppo folcloristico di Mileto.

Le musiche, che faranno da colonna sonora, verranno composte da Carlo Ferro ed eseguite da Vittoria Elisa Furuli, il trucco dei personaggi è stato curato da Patrizia Petilino, mentre la mansione di arredatore degli interni è stata affidata a Roberto Caracciolo.

“Tropea Film Festival, mi ha dato lo stimolo di lavorare su qualcosa di totalmente nuovo per me: la cinematografia - spiega il regista Vincenzo Carone. Faccio il cineoperatore da tantissimo tempo, si può dire da quando sono nato e vi spiego il perchè: per immortalare i primi momenti della mia vita, mio padre comprò una cinepresa super 8, che tutt'ora conservo gelosamente, con la quale fin da piccolissimo giocavo a fare film a differenza dei miei compagnetti che giocavano più "normalmente" con le automobiline. Otto anni fa cominciavo a lavorare anche per la televisione, infatti diversi emittenti televisive mi chiamano per le news dei TG. Sono molto soddisfatto, ribadisce il regista, per l'impegno dimostrato da tutti durante le riprese del cortometraggio, una nota di elogio va sicuramente attribuita ad Alessandro Leone e Francesco La Gamba, grazie alla cui passione per il cinema e alla loro voglia di fare, siamo riusciti a formare un vero e proprio staff e iniziare a produrre qualcosa di veramente interessante.”

Anche un film girato a Tropea da attori locali parteciperà al Tropea film festival

Il regista Vincenzo Carone Presenta il suo lavoro in anteprima

- Cinema a Tropea-

Durante le riprese. Da sinistra Francesco La Gamba, Vincenzo Carone e Alessandro Leone

L'attrice protagonista Elisabetta Esposito sul set

Un momento delle riprese a Tropea

Una scena del film

Carnevale è la festa dei colori e dei suoni, sicuramente una tra le più allegre e sentite del mondo: la festa dei bambini per eccellenza. Da diversi anni purtroppo a Tropea ci si è dimenticati del Carnevale e del fatto che i bambini vogliono divertirsi, ridere, specialmente oggi in una società dove spesso l'infanzia viene violata. Le insegnanti del Circolo didattico “Giovanni Paolo II”, hanno cercato di far dimenticare questo aspetto negativo dell'attuale realtà creando un momento di gradita gioia e di spensieratezza agli alunni. Hanno cercato di coinvolgere i genitori invitandoli a mascherare i loro figli per riaffermare così un poco di quella tradizione carnevalesca che un tempo animava il nostro paese. Hanno tentato di sensibilizzare anche le autorità comunali, ma inutilmente, per cui la manifestazione si è svolta grazie alla buona volontà delle insegnanti e delle famiglie. Alcuni temi trattati, concordavano con i

Carnevale 2007 La scuola elementare mette in piazza le maschere più belle

progetti avviati all'inizio dell'anno scolastico 2006/2007, nelle varie classi. Alle 9,00 i bambini hanno sfilato per la via principale di Tropea, esibendosi poi in p.zza Vittorio Veneto, con danze e canti. Con l'augurio che il prossimo anno il carnevale tropeano possa riacquistare la sua importanza civile e sociale, le insegnanti ringraziano in anteprima quanti vorranno collaborare alla realizzazione futura di tale festa.

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S repit so su esso de t o cc l

P IMO C RNEVAL TR PEAN R A E O OO re 15000 erso e, a berg i r stor nti tu ti sau iti lt p n l h e i a t e r

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“ a ipr a c l n s ro mar è p r e tame t l oE’l r ov he i o t e e f t n e pu it ”

Il Sindaco annun ia con soddisfazio e c n“ inalmente dopo oltre quarant’anni T opea avrà il suo useo F r m

archeolo ico”g Si è realizzato u sogn che la città asp ttava da tempo n o e

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T O EA PU ITAR P LCento it adini e po itici con g a ti amazz per r p lir l paesec t l u n e r a i u e i

P S. An iv nt alazzo na d e aIL A RO PAL ZZO DI VET

u g i d n tu o u o z Per n iorno i c tta ini han o po to inc ntrare la b r cra ia cittadina e p o f n io o C mca ire c me u z na il propri o une

Tre nuovi monumenti saranno realizzati per ricordare la llustrei STOR A CITTADINAI

Con l’aiuto dei ittadini è st to scel o il sito ed i sogget i c a t t

u Solo per q est’anno un AUMENTO DELLE TASSE LOCALI

“Stiamo lavorando per ridurre le tasse e premiare i più meritevoli”

P i r i r mo espe imento in Ital aRU N A RI ACREATO UN FO M CO MMINISTRATO , SCUOL , CHIESA,

O N RE T O S IGIOVANI, ASS CIAZIO I, IMP NDI ORI E PROFESSI NI T “V gliamo dim trare o os al resto della nazione che qui non siamo arretrati”

Il Comu e conferisce una targa aln

MENSILE LA PIAZZA“Per la prima volta viene riconosciuta l’importanza svolta

dalla vostra testata”

Prestata attenzione anche alle nuove generazioniTROPEA AVRA’ UN PARCO GIOCHI PER BAMBINI ED UNA DISCOTECA

“Si avranno così due luoghi di ritrovo importanti per i giovani”

i a ie l n Posta la pr m p tra per a realizzazio e di un N ORTO BOTA ICO E DI UN ACQUARIO

o t a a“Le strutture servirann ad at r rre turisti anche in prim vera”

Ecco i titoli che vorremmo leggere...

Pag. 13-marzo 2007 - Tropea futura- LA PIAZZA

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LA PIAZZA Pag. 14 -marzo 2007-Tropea attualità-

La storia nella società contemporanea caratterizzata dai mezzi di comunicazione di massa e soprattutto dalla televisione è soprattutto attualità o è vista come tale dai telespettatori. Essa, la televisione ci ha abituato a pensare per immagini ad attualizzare ogni evento, ovvero a renderlo presente quasi sia accaduto lo stesso giorno in cui ne veniamo a conoscenza; il che vuol dire che per capire il passato bisogna usare strategie didattiche nuove rispondenti alle esigenze di alunni che trascorrono ore e ore davanti al video. Conscia del cambiamento delle nuove generazioni, la professoressa Caterina La Rocca ha intrapreso la strada giusta per rendere interessante una disciplina lontana nello spazio e nel tempo. L'operazione didattica è riuscita pienamente ed ha coinvolto la classe in cui opera, le altre classi della scuola media, insieme ai professori ed il pubblico presente alla manifestazione. Sono state due ore di religioso silenzio e di massima attenzione. Durante la proiezione del documentario sul campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia non si sentiva volare una mosca. La stessa cosa è accaduta quando Domenico Cortese, novantaduenne, ha raccontato la sua deportazione in un carro bestiame in Germania; un viaggio infernale da non augurare a nessuno. La stessa cosa è accaduta quando l'avv. Michele Accorinti, assessore comunale al turismo, dopo aver portato i saluti dell'Amministrazione comunale, ha raccontato l'uccisione di un suo zio, fratello del padre avvenuta nel Campo di concentramento di Mauthasen nel 1944. La tragica morte di un commissario di polizia accusato da una spia di attività antifasciste presso la Questura di Udienza, dove prestava servizio. Il dibattito culturale, che ne è seguito dopo la commovente testimonianza del deportato Cortese, costretto a fare il minatore a 980 metri sotto terra, pure avendo la febbre, se si fosse dichiarato ammalato l'avrebbero fatto sparire nel nulla come è accaduto a tanti prigionieri che lavoravano con lui, è stato ricco ed è servito per far capire a tutti i presenti che la violenza da qualunque ideologia venga predicata e praticata è sempre portatrice di distruzione e di morte non soltanto dei soldati, ma pure della popolazione civile, di donne, di bambini e di anziani. Il preside Antonio Pugliese, nel suo intervento, ha ricordato don Carmine Cortese, zio del prigioniero Cortese ed autore di “Diario di prigionia”, un drammatico racconto sulla sua amara esperienza nel campo di concentramento di Mauthasen,

Domenico Cortese Sopravvissuto in un campo di concentramento nazista,

racconta la sua drammatica esperienzadi Lino Daniele

svoltasi dopo la disfatta di Caporetto, sino alla fine della Prima guerra mondiale. Una terribile esperienza che l'ha segnato profondamente e gli ha arrecato danni alla vista. Il preside Pasquale d'Agostino ha invece messo in evidenza gli aspetti negativi della connessione tra ideologia nazista e razzismo. Connessione che porterà poi allo sterminio di sei milioni di ebrei, colpevoli soltanto di essere ebrei. La demonizzazione dell'avversario, portata alle estreme conseguenze: l'eliminazione fisica. Il professore Antonio Rizzo, docente di storia e filosofia al Liceo classico cittadino, ha sviluppato la tematica della “disobbedienza” in rapporto allo sterminio degli ebrei da parte dei nazisti, nei vari campi di concentramento in cui sono stati internati. E' lecito disobbedire quando si tratta di uccidere un essere umano non appartenente al proprio popolo o alla propria ideologia ?

La risposta è si! Non bisogna sporcarsi le mani di sangue mai. Di fronte all'omicidio ci dobbiamo fermare tutti, non si può uccidere in nome della politica o della razza. La condanna della storia è implacabile e non lascia spazio a nessun d u b b i o o g i u s t i f i c a z i o n e . L a manifestazione, che potrebbe anche definirsi un evento, per il successo che ha avuto, si è conclusa con una poesia di Primo Levi, recitata da un'alunna della seconda B. E' stata brava, come lo sono state quelle che hanno raccontato la storia del Campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia, unico in Calabria che ha ospitato centinaia di prigionieri politici dal 1940 al 1943. Quasi sino all'arrivo degli americani nella nostra regione. Un documentario che tutti gli alunni delle scuole italiane dovrebbero conoscere: è un pezzo della nostra storia che molti ignorano. Ancora una volta la Scuola media, guidata dal preside Franco Laganà, si rivela all'altezza dei tempi e capace di dare voce alle vittime della follia di una guerra destinata in partenza ad avere un cattivo esito. Un plauso va alla professoressa Caterina La Rocca, autrice del progetto che ha saputo coinvolgere gli alunni, le famiglie e gli insegnanti in un'operazione culturale di ampio respiro storico e sociale. L'iniziativa non deve morire qui, deve continuare e bisogna dare la possibilità al sopravvissuto Domenico Cortese di raccontare la sua drammatica esperienza in altre scuole e a tutta la società civile.

“E' la prima volta che sono qui alla Borsa Internazionale del turismo sicuramente è un'esperienza esaltante, e cercherò di contribuire a promuovere l'immagine di Tropea e della Calabria”E' da stamattina che giro fra gli stands della regione, della provincia di Vibo e delle “Città del sole”, quest'ultima è un'altra iniziativa sicuramente positiva, che vede riunite alcune tra le città turisticamente più apprezzate della nostra Regione:Tropea, Isola di Capo Rizzuto, Diamante e Gerace.Si parla tanto di turismo ma, spesso senza una “cultura del turismo” appropriata, io credo che dobbiamo far crescere in tutti noi, soprattutto in noi amministratori, maggiormente questa cultura.In Calabria credo che ancora dobbiamo lavorare molto per questo.Credo che questa sia la scommessa per me più importante, io come assessore al turismo del comune di Tropea c'è la sto mettendo tutta; certo parto da una base privilegiata perché Tropea è un marchio prezioso non solo per la stessa città, non solo per la provincia di Vibo, ma per tutta la Calabria.Questo è sostanzialmente il motivo e il senso della mia presenza alla BIT quest'anno da parte mia e da parte dell'amministrazione comunale di Tropea.D: Adesso dovresti dirmi gentilmente cosa hai portato di Tropea a Milano?Qui a Milano ho portato i progetti su cui sto lavorando e ai quali mi sto dedicando in maniera particolare.Io ed il mio assessorato stiamo lavorando su alcuni appuntamenti molto importanti che vi accenno brevemente: il primo di rilievo

BIT di Milano: Parla Michele Accorinti

Di Ugo Manco

nazionale e forse internazionale è la prima edizione del Premio letterario “ Città di Tropea” che si terrà nella cittadina il 21 22 23 giugno del 2007. Non è il solito premio letterario ma coinvolgerà come giurati tutti i 409 comuni della Calabria. La Calabria purtroppo è l'ultima regione d'Italia per quanto riguarda numeri di cittadini dediti alla lettura.Noi con questo premio vogliamo vincere una scommessa: quella di contribuire a diffondere la lettura e quindi la cultura in tutta la regione Calabria.

I “totem” dell’Associazione Commercianti e del Premio Letterario alla Bit di Milano

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Pag. 15 -marzo 2007LA PIAZZA -Tropea arte-

Antonio De Vita

Ne avevamo già parlato nel giugno scorso. E’ un figlio di Tropea, fumettista che vive a Parigi ed è famoso in Francia con il nome di Devi. E’ nato nel 1923, abitava in via Glorizio. Il suo nome sarà inserito nel “Dizionario mondiale del fumetto Larousse”.Ecco alcuni esempi della sua eccezionale bravura...

Si ringraziano Angelo De Vita e M. Teresa Grimaldi per la collaborazione prestata

LA PIAZZA Mensile indipendente

Registrazione Tribunale di V. Valentia

La collaborazione è aperta a tutti. I manoscritti dovranno essere lunghi al massimo una cartella. La redazione si riserva la facoltà di selezionare gli articoli da pubblicare. Le opinioni espresse negli articoli appartengono ai singoli autori dei quali si intende rispettare la libertà di giudizio. I collaboratori per quel che scrivono si assumono in prima persona ogni responsabilità di natura civile e penale. Il materiale anche se non pubblicato, non sarà restituito.

n. 82 del 25.02.1994

Editore RADIO LATTEMIELE Soc. Coop. A r.l.,

Direttore responsabile, Saverio CiccarelliCapo redattore, Pino Carone

Hanno collaborato in redazione: Lino Daniele, Antonio Ferrara, Maria Zuccalà

Redazione: via Pontorieri, 89861 Tropea (VV) Tel/Fax 0963666081

Rep. Pubblicità & Marketing Tel. 096345733E-mail: [email protected]

Progetto grafico di Pino Carone

Stampa: Grafiche PAPRINT via Orazio FaldutiTel. 0963263703 - Ionadi (VV)

Chiuso in redazione il 4 marzo 2007

Sarà un premio molto importante ed avrà, quale presidente della giuria, Isabella Bossi Fedigrotti, un'opinionista molto qualificata del “Corriere della Sera” la quale, appena ha visto il nostro progetto ha accettato di presenziare la Giuria.Il premio è stato organizzato “dall'Accademia degli affaticati” di cui io faccio, tra l'altro, parte ed è presieduto da Pasqualino Pandullo,Vi è un secondo appuntamento importante:la prima edizione del Tropea Film Festival in onore di Raf Vallone, il famosissimo attore, cittadino tropeano.Il terzo appuntamento su cui stiamo lavorando, giunto ormai alla quarta edizione: è il “Tropea Blues Festival” che si terrà nella m e t à d i s e t t e m b r e , ( o rg a n i z z a t o dall'associazione Tropeablues-nd.r). E' una manifestazione molto importante perchè Tropea, in quella settimana, sarà il centro delle più importanti Band di blues esistenti al mondo.Già abbiamo avuto una partecipazione, negli anni scorsi, davvero straordinaria quindi anche quest'anno ci sarà la quarta edizione.

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Pag. 16 - marzo 2007 - pubblicità - LA PIAZZA

Vibo Valentia e prov. F.M. 100.5 - 106.1 - 92.1Piana di Gioia Tauro F.M. 106.1- 92.0 - 99.1Piana di Lamezia F.M. 90.1 - 100.5 - 106.1Catanzaro e prov. F.M. 106.1 - 104.6 - 93.1

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Cosenza e prov. F.M. 103.5 - 106.1 - 103.0 -103.2 - 103.4Crotone e provincia F.M. 103.6 - 106.1 - 104.6

Reggio Calabria e prov. F.M. 99.8 - 99.1

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