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Mesagnese Magazine

Date post: 18-Mar-2016
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CHI VUOLE FARE PACE CON LUI? è la domanda che il sindaco di Mesagne Scoditti si pone nel pieno della crisi di maggioranza!
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. Se MESAGNE MAGAZINE Kitsch
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Page 1: Mesagnese Magazine

.

SeMESAGNE MAGAZINEKitsch

Page 2: Mesagnese Magazine

SeMESAGNE

MAGAZINEKitsch

Alessandro Sportelli

Considerato il poco spazio a disposizione, in questo numero cediamo volentieri quello del redazionale per una opportuna rettifica:

«Gentile redazione di Mesa-gnese Magazine, sullo scorso numero della vostra rivista, all’interno dell’articolo che parlava della spiacevole vi-cenda legata alla brochure di Mesagne prima stampata e poi ritirata, avete fatto anche rif-erimento ad un altro pieghevole con piantina e indicazioni tu-ristiche da noi prodotto scriv-endo altresì che il nostro lavoro presentava alcune mancanze; tutto ciò semplicemente non corrisponde al vero. Ci dispi-ace essere accomunati a questa sfortunata vicenda e ci sentiamo allo stesso tempo danneggiati dalla vostra testata. Il nostro è stato un attento, preciso e su-

dato lavoro. Per questo il vostro articolo rischia di screditare la nostra associazione e l’impegno professionale e serio dei suoi soci. Vi chiediamo pertanto, a tutela dell’immagine della nos-tra associazione, di rettificare quanto scritto. A disposizione per chiarimenti e certi della vostra buona fede, porgiamo i più cordiali saluti. Associazione promoCultura».

A Marco ed Elisa rinnoviamo la nostra stima, scusandoci per l’errata valutazione consumata a loro danno. Nell’occasione, li invitiamo a collaborare fat-tivamente con la nostra testata: il loro apporto qualificato non potrà che essere gradito.

Alessandro Sportelli

Il Mesagnese MagazinePeriodico d’informazione locale edito da: Part. I.v.a. 02366560742Periodico in attesa di registrazione

Ottobre2013

IN REDAZIONEAlessandro Sportelli(grafico)Antonio RiglianoGiuseppe FlorioAgnese Poci

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FRANCHINO CONTRO TUTTI

Non c’era neppure bisogno di es-plicitarla la copertina di questo nu-mero: il volto del sindaco Scoditti, infiocchettato con gli ormai sempi-terni abiti del Pierino cinematogra-fico, suggeriva immediatamente all’immaginazione il titolo “Franchi-no contro tutti”. Intestazione che invero è ingenerosa, perché non si riferisce (soltanto) alla presun-ta capacità del primo cittadino di procurarsi nemici, quanto (anche) alla determinazione di un numero sempre crescente di suoi detrat-tori. Un titolo onesto sarebbe quindi stato: “Franchino contro tutti e tutti contro Franchino”.Noi, che vogliamo e vorremo sem-pre bene a questo sindaco, dobbi-amo anzitutto provare a smentire la tesi (non necessariamente mag-gioritaria) secondo cui egli sarebbe stato il peggior sindaco della nos-tra storia repubblicana. Quelli che sono impegnati a rumoreggiare ( ma vorrei dire: scoreggiare)– nei bar o su quel bar virtuale che è Facebook – usano affermare, come se fosse offensivo: «Scoditti è peggiore di Mario Sconosciuto» o, ancora: «Scoditti è peggiore addirittura di Incalza». Tale pat-tuglia di politologi da strapazzo, in realtà, intercetta (amplificandolo, strumentalizzandolo e volgarizzan-

dolo) un malumore diffuso nella città e coagulato, come accade in queste occasioni, attorno ad una figura apicale del sistema po-litico, quella appunto del sindaco. Mentre da un lato esiste un reale riscontro al malessere diffuso ed è rintracciabile nell’immobilismo dell’amministrazione comunale, a corto di finanziamenti statali, questo è vero, ma anche e colpe-volmente di idee, di prospettive e pure di fantasia, dall’altro Scoditti paga lo scotto della propria per-sonalità. Non è un decisionista, anzi un temporeggiatore; non bril-la per comunicativa, né gli ha gio-vato l’ausilio del suo primo addetto stampa; non prende posizione, ov-vero prende quella sbagliata al mo-mento sbagliato; e tollera, attorno a sé, mediocre o pessimo personale politico. E’ una brava (bravissima, bravissima) persona: ma questo non basta più.Ora è nel mirino di molti. Chi im-braccia il fucile non è però tanto il cittadino semplice, invischiato in un mare di problemi talmente pro-celloso da sentirsi molto lontano dalle beghe della politica; no, a volerlo impallinare sono interi par-titi o dirigenti di partito, consiglieri comunali della maggioranza, l’intera pattuglia del centrodestra

all’opposizione, qualche testata giornalistica locale, ma anche fun-zionari e impiegati dell’apparato burocratico, scontenti per i più di-versi motivi. Tuttavia, il pericolo più incombente è la volontà che Sinis-tra Ecologia Libertà avrebbe mani-festato a più riprese di emanciparsi dai destini della maggioranza: SEL lascerebbe, stanca delle manfrine del sindaco, stanca della man-cata propulsione amministrativa, stanca di questo continuo mancato legame con la città. Secondo i ru-mors, Scoditti vorrebbe provare a ricucire: «Vuoi fare la pace con me?». Ma il giro di boa del bilancio (fine novembre) dovrebbe portare per lui soltanto cattive notizie

STORIE DI COPERTINA

di Giuseppe Florio

Page 3: Mesagnese Magazine

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La città di Mesagne? Non sarebbe all’altezza delle impor-tanti tracce che emergono dal suolo locale, testimonianze che farebbero maggiore luce sullo sviluppo del nostro ter-ritorio. Di testimonianze, in questo senso, ce ne sarebbero già molte: il pensiero va allo stato di abbandono di Muro Maurizio e delle terme di Malvindi.Un’ulteriore prova sarebbe il presunto rinvenimento di al-cuni cocci di ceramica e frammenti di vasellame risalenti a migliaia di anni fa, durante i lavori di restyling della Villa Comunale.Questa notizia, come prevedibile, si preannuncia come un tema scottante per l’amministrazione. Su un sito di in-formazione locale, campeggiano le dichiarazioni di uno storico locale, esperto del paesaggio rurale del nostro ter-ritorio, Franco Bianco. Già in passato aveva sottolineato l’importanza, per esempio, della sopravvivenza di pochissi-mi esemplari di quercia vallonea in agro mesagnese.Durante gli interventi nel polmone verde della città, quin-di, sarebbero stati scoperti alcuni reperti – alcuni da parte dello stesso Bianco – come cocci e fibule, risalenti all’età del ferro. Una scoperta di grande rilievo: in tutta la città e in diverse zone della stessa, nel corso dei decenni sono state rinvenute numerose testimonianze di civiltà precedenti migliaia di anni la nostra che hanno dato agli storici la pos-

sibilità di datare l’esistenza di una primordiale comunità messapica sul nostro centro cittadino: basti pensare alla tomba ricostruita per intero presso il Museo del Territorio e rinvenuta in via San Pancrazio.Sempre in villa, Bianco ha ritrovato un grosso chiodo in ferro, denominato fibula, alcuni reperti legati al culto del Giano bifronte, venerato nella nostra regione e pezzi di gi-are antiche (pythos). Il tutto, però, mixato a materiale di ri-sulta, bitume, rifiuti vari.Possibile che di questi ritrovamenti si sia accorto solo il si-gnor Bianco? Nessuno degli incaricati ai lavori ha notato la presenza di reperti archeologici?

LA STORIA SEPOLTA IN VILLA COMUNALELAVORI PUBBLICI: SCOPERTI REPERTI STORICI

Abbiamo voluto ascoltare sugli ultimi sviluppi politici il deputato di Sinistra Ecologia e Libertà Toni Matarrelli. Il premier Letta esce sicuramente rafforzato dall’ultimo passaggio parlamentare e subito dopo la fiducia il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha auspicato che nei prossimi mesi non vi sia più un gioco al massa-cro. Secondo Lei l’orizzonte del Governo Letta può veramente es-sere il 2015? E’ davvero molto difficile da preve-dere. Le dinamiche che sottendono al Governo in carica appaiono, anche a noi che siamo all’opposizione, mol-to fluide e complesse. Ciò che sem-bra ormai acclarato è che assistiamo ora alle bizze ed alle paure di Ber-lusconi, ora ai mal di pancia di una parte della maggioranza di destra, ora ai malumori di una parte della maggioranza di centrosinistra. Non mi pare che questa condizione indi-chi stabilità e governabilità, o rappre-senti un punto fermo per i cittadini da troppo tempo in acuta sofferenza ed in attesa di risposte concrete. Noi ci auguriamo piuttosto che il Governo abbia almeno la forza ed il coraggio necessari per superare il Porcellum e concludere questa legislatura così atipica. Le elezioni con una nuova e più decente legge elettorale restano

la sola via di uscita onorevole. Secondo Lei le motivazioni della fiducia al Governo Letta da parte del PDL e di Berlusconi nas-cono dalla consapevolezza che questa scelta rappresentasse il male minore o vi sono altre mo-tivazioni? Non lo so e non voglio neppure chiedermelo, anche perché ritengo che questa sorta di «grosse koalition» all’italiana, questa grande ammucchiata che non ha come obi-ettivo fondante il bene del Paese, possa soltanto danneggiare gli in-teressi generali e non sia in grado di tutelare le fasce deboli già troppo violentate da anni di politiche neoli-beriste.Sei mesi fa questo Governo è nato con l’obiettivo di affrontare le emergenze del paese: disoccu-pazione, crisi, riforme. Non ritiene che le aspettative verso questo governo siano molto grandi visto che non è riuscito nemmeno ad evitare l’aumento dell’IVA al 22%? Le aspettative delle famiglie, dei gio-vani, dei lavoratori sono giustamente enormi ed ingiustamente disattese. E credo che non possano aspettarsi più di tanto. Basta ragionare sulla storia d’Italia dell’ultimo tragicomico ventennio: si può credere davvero che destra e sinistra siano portatori dei medesimi interessi?

Si avvicina sempre di più il Con-gresso del Partito Democratico. Il leader del suo partito, Vendola ha manifestato una maggiore simpa-tia per Matteo Renzi nelle ultime settimane. E’ veramente il sindaco di Firenze l’ultima speranza per il centrosinistra? Noi non ci schieriamo con alcuno. Da uomo di sinistra esterno al PD, considero che il dibattito precon-gressuale comincia a profilarsi in-teressante, anche per le sorti del composito universo della stessa sinistra. I competitors, Renzi, Cu-perlo, Civati, Pittella e lo stesso Barca, osservatore non disinteres-sato, sembrano persone degne: in qualche modo nuove, a diverso titolo con una idea di sinistra moderna e socialdemocratica. Renzi ha dalla sua una particolare «verve» che, nell’odierna società dell’immagine non guasta. Ma tutti i candidati ra-gionano sull’unità della sinistra e sui problemi reali del Paese, senza per-dersi in chiacchiere sull’ormai anno-sa e stucchevole questione del ber-lusconismo e, conseguentemente, dell’antiberlusconismo. Guardiamo con attenzione a che cosa originerà questo congresso.

Salvatore Ventruto(Intervista pubblicata su “Il tacco d’Italia”)

Page 4: Mesagnese Magazine

PORTAaPORTAPICCOLA

GRANDESeMESAGNE MAGAZINEKitsch

L’intervistato

Segretario, come sta operando l’ammini-strazione comunale a Mesagne?Stando a quel che pensa la gente comune, negativamente, ma bisogna tener conto che l’amministrazione sta guidando la città in un periodo difficile. Di base, direi che è mancato qualcosa di positivo per lo svilup-po economico.Non di rado le forze componenti la maggio-ranza dissentono su alcune vicende. Come si spiega questo atteggiamento?Diciamo che non c’è stato dialogo tra le forze che sostengono questa amministra-zione, ed è stato un neo quello di non ave-re avuto confronti periodici sull’indirizzo amministrativo e sul programma. Tra gli amministratori, diciamo che il PD ha cer-cato sempre di fare, fino a poco tempo fa, la voce grossa collaborando meno con gli altri gruppi che sostengono la maggioranza.Spesso, si sente parlare di crisi nella mag-gioranza. Secondo Lei, la giunta Scoditti riuscirà a chiudere il suo mandato?É un po’ difficile per la situazione economi-ca in cui versa. A breve ci sarà l’approvazio-ne del bilancio, dalla quale noi ci aspettia-mo molto per capire se ci sono le condizioni per andare avanti o meno.

Ci potrebbe essere una frattura su questo tema?Dopo la discussione di questo tema potreb-be anche verificarsi, perché bisogna capire quali sono le prospettive dell’anno e mezzo che rimane e se si può andare avanti.

Come giudica invece l’operato dell’opposi-zione?Vedo l’opposizione molto legata agli epi-sodi nati durante il consiglio comunale, poi totalmente assente sui vari problemi che la città vive. Puntano molto sulla visibilità del consiglio, su qualche articolo sulla stampa ma hanno poco a che fare con la città.Mesagne al voto. Che tipo di sindaco si me-rita la città di Mesagne, e quali caratteristi-che dovrebbe avere, secondo Lei?Bisogna cambiare un po’ rispetto alla storia di Mesagne. Noi abbiamo delle esperienze positive di giovani che hanno amministra-to a Mesagne. Pensiamo a Faggiano, negli anni 90 fu il Sindaco della svolta. Bisogne-rebbe puntare su un altro giovane, dinami-co, che sia molto pronto ad ascoltare. Ecco Mesagne di cosa ha bisogno.Potrebbe essere un giovane di Sel ?Noi punteremo molto sull’autorevolezza e sulla rappresentanza dei nostri giovani!

“DOPO SCODITTI? PUNTEREMO ASSOLUTAMENTE SU UN GIOVANE SEL”

POLITICA: IL SEGRETARIO COSIMO SCALERA (SEL)

Agnese Poci

SERVIZIO PUBBLICO

SeMESAGNE MAGAZINEKitsch

Mesagne continua ad essere un cantiere aperto: troppe le buche per le vie cittadine, che rischiano di diventare un ottimo prete-sto per molti di chiedere salati rimborsi per i danni alle auto.

“Su e giù per la Terra”: sem-bra il titolo di un viaggio di istruzione per i più piccoli e in effetti lo è. Si tratta di uno dei momenti previsti per la divulgazione dei risultati del progetto co-finanziato dal Co-mune di Mesagne, assessorato alla Cultura, e promosso dal Consorzio Universitario Inter-provinciale Salentino dal titolo intrigante quanto ambizioso, “Ricostruzione del paesaggio urbano, sociale ed economico del centro antico di Mesagne”. Questa fase vede protagonisti le Scuole primarie della Città di Mesagne e pone all’attenzione dei bambini la ricostruzione del centro storico della Città denominato “Terra” attraverso la cartografia. Partendo dalle tecnologie a disposizione, ad esempio Google Earth, si ten-terà di far verificare ai giovani studenti la persistenza di alcuni isolati, chiese e viabilità della Terra, verificando ove possibile un cambiamento nella destina-zione d’uso degli edifici o del

tracciato delle strade. Le carte storiche utilizzate fanno riferi-mento a un periodo compreso tra il XVI e il XIX secolo e i siti esaminati sono quelli studiati in seno al progetto coordinato dalla Prof.ssa Liliana Giardino dell’Università del Salento. Una volta fornite agli alunni le basi per la comprensione dell’evoluzione del paesaggio urbano, come da indicazione dei ricercatori universitari Ca-tia Bianco e Francesco Meo, i docenti guideranno i ragazzi alla visita diretta degli isolati della Terra. Un affiatato lavoro di gruppo precederà la realiz-zazione degli elaborati che di-venteranno parte di una mostra cartografica che sarà allestita nelle sale del Castello. Questi costituiranno un momento di sintesi dei risultati e mostre-ranno come l’evoluzione della Città è stata percepita dai più piccoli.

Maria De GuidoAssessore alla Cultura

Problema risolto, intervento tempestivo dell’amministrazione che ha fatto sistema-re il basolato che creava accumuli d’acqua vicino ad un’attività commerciale della villa comunale.

L’Isbem dedica una giornata ai controlli gratuiti per prevenire l’osteoporosi. Così, l’Istituto biomediterraneo continua a dedi-carsi allo sviluppo di politiche mediche in favore di tutti.

LE BUONE E LE CATTIVE

IL CENTRO ANTICO DI MESAGNE RACCONTATO DAI BAMBINI

Page 5: Mesagnese Magazine

Nessuno avrebbe mai pensato che un semplice gioco potesse presto tra-mutarsi nel pomo della discordia tra i massimi esponenti delle forze che compongono la maggioranza a Me-sagne.Da una parte, il primo cittadino, Franco Scoditti, rappresentante di una coalizione e originario del PD; dall’altra parte, l’On. Toni Matarrel-li, di chiara provenienza SEL.Oggetto del contendere, un’altalena. Ebbene sì, uno dei giochi più amati dai piccoli rischia di diventare causa di una rottura fra forze politiche. Il perché è presto detto: i lavori di rifa-cimento del look della Villa Comu-nale hanno riguardato anche la zona dedicata a più piccoli, che ospita al suo interno numerose strutture per divertirsi. Non bastava il polverone sollevato dalle polemiche sulla mancanza di un manto erboso, seppur sintetico, alla base delle attrazioni, che vede-va bimbi felici e mamme indiavolate perché i pargoli erano completamen-te ricoperti di terra ( problema che si è risolto nelle ultime settimane, NdR). A questo, infatti, si è aggiunta una di-scussione tra l’Onorevole di Sel e il Sindaco sulla mancata installazione, tra i giochi, di un’altalena dedicata ai bambini affetti da disabilità.Se il Sindaco ribadisce che i lavori non sono ancora stati ultimati e che

l’intervento era previsto, l’Onorevo-le replica dicendo che bisogna prov-vedere subito perché ne va di mezzo la possibilità di abbattere ogni tipo di barriera, lavorando per l’inclusione sociale di tanti piccoli.Pare che alla base, ci sia un problema di fondi: dovessero mancare, Matar-relli ha già dichiarato che provvederà economicamente lui stesso nel sop-perire alle mancanze dell’Ammini-strazione. C’è da chiedersi, però: perché l’Am-ministrazione, in corso d’opera dei lavori, non ha previsto di installare attrazioni per i piccoli che fossero nuove e utilizzabili da tutti i bambi-ni? Non c’è peggior modo di esclu-dere alcuni bambini riferendosi a loro come “disabili” o “normali”. I bambini sono bambini. Punto.

SINDACO SCODITTI ED ON. MATARRELLIFANNO SCINTILLE SULLA GIOSTRA

LAVORI PUBBLICI: L’ALTALENA DELLA DISCORDIA

di Alessandro Sportellidi Agnese Poci

PIAZZAPULITASeMESAGNE MAGAZINE

PIAZZA DON TONINO BELLO:L’ASSOCIAZIONE “BORGO NUOVO” DEDICA

TRE GIORNI ALLA FIGURA DEL VESCOVO

Con i suoi natali di umili origini, Antonio Bello non poteva certo pensare di diventare, per molto cristiani, un esempio di vita e di semplicità in un mondo spesso confuso dal luccichio delle ric-chezze e dalla vanità.Per questo, nella sua vita terrena, Don Tonino Bello ha sempre messo al primo posto la carità cristiana nei confronti di chi, meno fortunato, ha vissuto momenti di profonda sofferenza e difficoltà.A lui, e attraverso di lui a tutti coloro che seg-uono in una difficile società come quella odierna, l’associazione “Borgo Nuovo” ha vo-luto intitolare una piazza all’incrocio delle vie Ti-cino, Muscogiuri, Verdi e Cadorna.L’intitolazione di Pi-azza Don Tonino Bello è avvenuta a conclu-sione di una tre giorni di manifestazioni avviate venerdì 18 ottobre, pa-trocinate dal Comune di Mesagne. La tre giorni è iniziata con un convegno sulla figura del Vescovo di Alessano (Le) come Pastore e Profeta di Pace, cui hanno parteci-pato numerose istituzi-oni locali e lo stesso fratello di Don Tonino, Trifone Bello. L’associazione ha poi proseguito gli eventi in programma presso il Teatro Comunale, dove è andato in scena il recital “Don Tonino,

Messaggero di Pace. Alessano, Molfetta, Sa-rajevo e ritorno”, cu-rato dal gruppo teatrale SS:Annunziata con la regia di Luca Esperti. In-fine, l’intitolazione della piazza nel pomeriggio di domenica 20 ottobre, avvenuta alla presenza del Sindaco Franco Scoditti e dei parroci della SS.Annunziata e di Mater Domini, Don Salvatore Tardio e Don Giuseppe Pendinelli. Un momento significativo, perchè l’associazione “Borgo nuovo”ha vo-luto ribattezzare questo spazio regalandogli ol-tre che un nuovo nome, anche un nuovo des-tino: la piazza, prima de l l ’ in te ressamento dell’associazione, versa-va in condizioni tutt’altro che felici. Ci si auspica che con l’intitolazione a Don Tonino questo diventi presto punto di unione tra i cittadini, nel rispetto dei luoghi e del nome che porta.

Page 6: Mesagnese Magazine

““

SeMESAGNE MAGAZINEKitsch

a cura di Marco De Vincenti dell’Agenzia

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La Porta Grande, Piazza Orsini, il Castello, la Chie-sa Madre, il “labirinto” dei vicoletti del centro storico, da sempre sogno che turisti provenienti da ogni parte del mondo possano ammirare la nostra città, respirare la no-stra storia, conoscere le nostre secolari tradizioni. Beh, mi direte; “sei un folle” ! … In realtà, teoricamente, mol-to teoricamente, la possibilità ci sarebbe. Abbiamo un Porto Turistico a 15 chilometri di distanza, e compagnie crocieristiche che di fatto potrebbero usufruirne. L’escur-sione per i crocieristi potrebbe chiamarsi “Mesagne, la città Medievale”. Ogni volta che parto per una crociera sul mediterraneo orientale, che sia con MSC o che sia con COSTA, una delle tappe che amo di più è Dubrovnik (Croazia), una splendida città sul mare che al contrario di quanto si possa pensare ha il suo punto di forza non nelle spiagge, ne negli stabilimenti balneari o tanto meno in passeggiate sul lungo mare.Ciò che circa 500.000 crocieristi visitano estasiati ogni anno è la parte antica di questa piccola città! Tutto ciò che è nelle sue vecchie mura. Una sterminata ramifica-zione di stradine, un susseguirsi di piccole piazzette e graziose chiesette, una moltitudine di piccoli negozietti che vendono ricordi del luogo. Dubrovnik, non immagi-nate quanto potrebbe essere simile il nostro centro stori-co a quello della bellissima località Croata.

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Page 7: Mesagnese Magazine

SeMESAGNE MAGAZINEKitsch

Marcello Ignone

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Anna Rita Caponegro

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Angelo Scalera

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"Scusa giovini, a quantu vannu li muleddi?"A do euru, signò!" "E li cachi?""Lu giurnu toppu, signò!"

Claudio E Maria

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Carmelina Dellomonaco

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Maria Teresa Epicoco

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Antonio Tamburrino

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ti lu sangu tua,,uei ni tici,ma no ni vuei sai..

Angelo Deleo

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Giovanni Semeraro

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Li palori fra mariti e mugghieri ti lu fucaliri allu liettu.

Clara Rini

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li parienti sò comu li scarpi....chiù sò stritti e chiù ti fannu mali

Marcello Ignone

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"Minti sobbr’a lu biancu lu gnuru, ca turmi sicuru"- Metti nero su bianco che dormi sicuro -Solo se hai messo per iscritto quanto deciso o concordato a voce puoi dormire sicuro!

Con la Preziosa CollaborazioneDel Prof Marcello Ignonee i membri del gruppo DIALETTO MESAGNESE

Parole Aneddoti

Modi di dire Proverbi

"no cretiri mai alla femmana ca chiangi e allu cavaddu ca suta”

Ci atru no tieni cu mammata ti cuerchici fatia 'na sarda a ci no fatia 'na sarda e menza

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Proverbio: "Ci cati l'arcipreti eti tiscrazzia, ci cati lu sacrištanu vai mbriacu"

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È partita una nuova avventura. Il 09 settembre 2013 sono ri-cominciati i corsi di SCUOLA CALCIO della POL.DIL. SS. ANNUNZIATA MESAGNE. Dopo la brillante ed entusia-smante stagione, appena con-clusa, con il riconoscimento ufficiale da parte degli organi della FIGC a titolo di “scuola calcio”, la società di calcio gio-vanile del presidente Raffaele Montanaro si presenta ai nastri partenza con rinnovato entu-siasmo, spirito di sacrificio e grande professionalità al servi-zio dei nostri stupendi bambini mesagnesi. Il responsabile tec-nico della scuola calcio é per il secondo anno consecutivo Mr. Carlo Carvignesi, coadiuvato dal suo collaboratore Benedet-to Urgese. Il corso avrà la du-rata di 9 mesi e si svolgerà sul campo di calcio a 5 del circolo tennis “D. De Guido” nei gior-ni di lunedì mercoledì e giovedì dalle ore 16.00 alle ore 20.00.

Dopo un primo pe-riodo di rodaggio da parte di nuovi bam-bini, ma soprattutto di nuovi genitori che hanno voluto saggiare i metodi di istruzio-ne di Mr.Carvignesi, si è entrati già nel vivo dell’attività pro-grammate, con un congruo numero di atleti iscritti suddivi-si in categorie e fasce di età. Il gruppo che sarà impegnato nella stagione 2013/14 è di 50 unità così suddivi-so: 16 “Piccoli Ami-

ci” nati negli anni 2006/07/08 e 34 “Pulcini” nati negli anni 2003/04/05; quest’ultimi il mese prossimo saranno impe-gnati nei campionati provinciali organizzati dalla FIGC, mentre i “Piccoli Amici” saranno impe-gnati occasionalmente in radu-ni con altre scuole calcio della provincia. “L’obiettivo primario di questa scuola calcio dichiara Mr. Carvignesi è la costruzione e crescita globale del ragazzo sia sotto l’aspetto motorio, sia sotto l’aspetto tecnico, ma so-pratutto sotto l’aspetto socio-educativo e morale: il calcio deve essere lo strumento di edu-cazione, il rispetto delle regole, dei compagni e degli avversari, lo spirito di sacrificio, il senso di appartenenza ad un gruppo o squadra, la sana competizione, la sconfitta non costruiranno un campione di calcio ma bensì il campione nella vita. Uomini di domani.” Il ragazzo che sceglie

di impegnarsi in uno sport me-rita rispetto e stima da parte dei genitori che devono cercare di spronarlo ed incoraggiarlo nello svolgimento di tale attività, ma sopratutto capire e fargli com-prendere che lo sport è prima di ogni cosa divertimento e voglia di stare insieme, senza nutrire gelosie o false ambizioni, che il più delle volte sono di ostacolo

e non di aiuto al giovane atleta. Il calcio è uno degli strumenti di educazione alla vita, serve per aiutare il proprio figlio a matu-rare e crescere, a mettersi conti-nuamente alla prova, a stringere rapporti sociali, a comprendere il sacrificio e l’umiltà, ad assu-mersi la responsabilità e a dive-nire membro di una collettività nel quale vigono diritti e doveri.

Mister Carlo Carvignesi

i giovani atleti dell’SS ANUNZIATA

Page 8: Mesagnese Magazine

Passa anche a Taranto la Mens Sana Ciaurri Mesagne, ma quanta fatica per avere la meglio su una coriacea Santa Rita. Coach Ca-podieci deve rinunciare ancora a Calia e nelle ultime ore anche a Errico, in panchina per onor di firma. Nel Taranto assente Greco e con D’Amicis a mezzo servizio, debutta Raffaele Pezzarossa ex Nardò, Ceglie e lo scorso anno a

Mazara del Vallo in Sicilia nella C nazionale. Per i padroni di casa coach Mineo schiera De Maglie, Libroia, Pezzarossa, Suma e Di Trizio, mentre per il Mesagne partono Calò, Spagnolo, Ruggie-ro, Passante e Lescot. Pronti via e inizia subito la fuga degli Jonici. De Maglie e Pezzarossa iniziano a pungere la difesa mensanina, Lescot realizza 5 punti nella prima frazione prima di condizionare la sua prova con ingenui falli perso-nali. Murra rileva Calò e Falcone Lescot, mentre il Taranto chiude il primo quarto in vantaggio 15-12. Nel secondo quarto il Taranto continua a condurre, i mensanini attaccano la zona con regolarità e Spagnolo realizza 8 punti con-secutivi, supportato dalle triple di Falcone e Calò, rientrato al posto di Murra. Iaia sostituisce Ruggie-ro e contrasta i lunghi avversari. Il Taranto si affida ai tiri liberi grazie anche ai tre falli tecnici che gli arbitri assegnano a Lescot, Ruggiero e alla panchina mensa-nina. Il riposo lungo giunge con i padroni di casa in vantaggio 37-30. Nel terzo periodo il Taranto prova a chiudere la partita, Di Tri-zio e Pezzarossa sbagliano poco in attacco e gli Jonici si portano a dieci lunghezze di vantaggio. Nel Mesagne solo Spagnolo (20) trova regolarmente la via del canestro, Ruggiero recupera quattro rimbal-

zi, mentre Lescot torna in panchi-na con quattro falli personali. Il terzo quarto si chiude 50-47 con la Mens Sana Mesagne in fase di recupero. Nell’ultima frazione continua il momento positivo di Spagnolo che diventa un vero tra-scinatore, Passante spacca la par-tita realizzando 8 punti consecuti-vi, degli 11 personali dell’ultimo quarto, con due triple che portano

i mensanini in vantaggio. La dife-sa a zona degli ospiti diventa un muro insuperabile per l’attacco tarantino. Coach Capodieci sente il profumo della vittoria e chiede due minuti a Errico che trova il tempo di catturare un rimbalzo e di recuperare un pallone. Ancora Pezzarossa riporta sotto il Taran-to (58-60) a 1’53” dalla fine, ma Spagnolo con i falli subiti realizza i tiri liberi della vittoria. Delusio-ne in casa tarantina dopo aver as-saporato la vittoria per quasi tutto l’incontro, l’arrivo di Pezzarossa e il probabile tesseramento di al-tri due giocatori, porteranno sicuri miglioramenti alla squadra di co-ach Mineo. La Mens Sana Ciaurri Mesagne ha mostrato problemi in cabina di regia dove presto ri-entrerà Calia che ha giocato solo sei minuti della prima giornata. In ombra Lescot, particolarmen-te nervoso in alcuni momenti dell’incontro, buona la prova di Spagnolo (6/11 da due, 1/2 da tre, 5/8 nei liberi, 6 rimbalzi e 26 di valutazione) e Passante (16 pt con 4/6 da due, 2/5 da tre 3 2/3 nei liberi). Adesso la Mens Sana Ciaurri Mesagne, ancora imbattu-ta, osserverà il turno di riposo, uti-le per recuperare oltre a Calia, gli acciacchi di Errico e Spagnolo, in attesa del recupero della gara con il Vieste.

BASKET: MENS SANA CIAURRI MESAGNE ANCORA IMBATTUTA

La formazione Mens sana Mesagne

La Gazzetta Sportiva21%

Tutto il fuxia di mesagne

VOLLEY: LA OFF OCCHIALI MESAGNE VOLLEY DEBUTTA CON UN MEZZO PASSO FALSO, PRONTE PER IL RISCATTO LE RAGAZZE DI COACH CHIONNA

La Gazzetta Sportiva21%

Tutto il fuxia di mesagne

Debutto amaro per la Off Oc-chiali Mesagne Volley, che nelle mura del Palazzetto dello Sport di via Udine incontra le atlete dell’Acqua Amata Turi.Sin da subito, il Turi sembra guidare il primo set, distaccan-do le atlete di casa di dieci pun-ti( 7-17), che peccano nella ri-cezione. La loro reazione, però non tarda ad arrivare, così con un punto dietro l’altro messo a segno dal Mesagne Volley, il divario si riduce drasticamen-te, sino a distanziare le baresi di soli 4 punti, sino al 18-22, a firma di Margaret Altomonte. Nonostante i punti di Ripar-belli &co., il Turi conquista il primo set con un 21-25.Nel secondo set, il Mesagne Volley parte bene ma viene puntualmente agganciato dal-le avversarie. Dopo il primo timeout del set, il Mesagne mette il turbo e con grinta, guidate dalle battute vincen-ti di Meccariello, chiudono il set con un secco 25- 17. Il match si conferma, anche nel terzo set, con un rincorrersi tra le due squadre: inizia bene il Turi, agganciato subito dalle mesagnesi, che dopo il 10-14 tendono a mollare la presa: il Turi conquista il quarto set con un punteggio di 21-25, set che avrebbe potuto sancire la pri-ma vittoria per le locali.Il quinto set, nonostante un momentaneo slancio del Me-sagne volley, che guida con un 9-6 grazie agli ace di Arinze e alle schiacciate di Ripabelli e Murri, si chiude con un risul-

tato favorevole per il Turi, che recupera il divario e si aggiudi-ca il match per 12-15.Le ragazze di coach Patrizia Chionna carburano lentamen-te, per poi riprendersi in corso d’opera. Spiccano, seppur in una prestazione al di sotto del-le loro potenzialità, Meccariel-lo, Riparbelli e Arinze. Prossimi appuntamenti in tra-sferta per le ragazze di coach chionna che dovranno con de-terminazione tentare di vincere in terra campana contro il nola e affrontare il cutrufiano in ter-ra salentina.

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