METODOLOGIA DELL’ ALLENAMENTO
Temi generali coordinazione, apprendimento
I° Livello
Massimiliano Barduco & Luca De Pra
coordinazione
• Per coordinazione motoria si intende l’ordinamento delle azioni motorie in vista di un determinato scopo
• Questa sintonia può essere considerata come l’ armonizzazione tra le forze interne (muscolari) ed esterne (gravità, attrito,inerzia, ecc)
• L’allenamento della coordinazione non è da ricercarsi esclusivamente mediante programmi standardizzati ,ma necessita dello sviluppo della propria sensibilità attraverso una costante autoanalisi ed un apprendimento cosciente delle sensazioni di movimento.
TUTTI GLI STIMOLI COORDINATIVI CHE VENGONO PROPOSTI AI RAGAZZI HANNO IL VANTAGGIO DI
ESERCITARE SUL SISTEMA NERVOSO LA RISPOSTA AL COMPITO RICHIESTO.
SOLO FACENDO SI PROGREDISCE.
LO DIMOSTRA IL BAMBINO NELL’INFANZIA: SENZA INSEGNANTI, VA ALLA RICERCA DEGLI STIMOLI CHE GIUNGONO DAL PROPRIO CORPO E DALL’AMBIENTE
CIRCOSTANTE E PIAN PIANO I SUOI MOVIMENTI MIGLIORANO RISULTANDO SEMPRE PIU’ FLUIDI
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NOI ALLENATORI ABBIAMO UN COMPITO IMPORTANTE , OGGI PIU’ DI IERI A CAUSA DELLA
MANCANZA DI SPAZI DI GIOCO LIBERI PER I RAGAZZI: AIUTIAMO I NOSTRI PICCOLI ATLETI A MIGLIORARE
LA COORDINAZIONE MOTORIA… SERVIRA’ LORO NELLA VITA SPORTIVA MA ANCHE IN
QUELLA DI TUTTI I GIORNI
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Analizzatori
• analizzatore cinestetico che percepisce il movimento e ne rappresenta un immagine mentale attraverso i propriocettori
• analizzatore tattile
• analizzatore statico-dinamico (vestibolare)
• analizzatore ottico
• analizzatore acustico
Tattile e visivo
• è la cute del corpo che ci informa sulla zona e sulla entità della pressione su di essa;
• sono gli occhi che raccolgono le immagini dello spazio in cui ci si muove;
Vestibolare e acustico
• è la parte interna dell’orecchio che ci informa sulle accelerazioni e sulle posizioni del corpo rispetto ai piani dello spazio
• è l’orecchio nella sua funzione di percezione dei rumori;
cinestetico
• sono i fusi neuromuscolari e i corpuscoli del Golgi che permettono la percezione della entità tensiva dei muscoli e della loro modulazione.
Obiettivi dell’allenamento alla coordinazione
• L’allenamento della coordinazione è uno strumento indispensabile per favorire l’apprendimento ed il perfezionamento della tecnica. Esso ha sostanzialmente 2 funzioni :
• Di premessa e di preparazione
• Di completamento e perfezionamento del gesto tecnico
Obiettivi della tecnica
Rendere ottimale lo sviluppo degli angoli tra i vari segmenti corporei per ampiezza, direzione, velocità.
Rendere ottimale lo stacco del proprio corpo dal suolo o dall’attrezzo.
Rendere ottimali le direzioni e le angolazioni di volo.
Controllare e gestire gli atteggiamenti, le posture e le posizioni del corpo in un campo mutevole di forze esterne.
Armonizzare e personalizzare l’esecuzione dell’esercizio. Adeguare la risposta motoria al “situational problem solving”
Tecnica e coordinazione
Fratello e sorella!
Metodiche per lo sviluppo della coordinazione
• Variazioni nell'esecuzione del gesto
• Variazioni delle condizioni esterne
• Variazioni di ritmi e frequenze del movimento
• Combinazioni tra più abilità motorie e sportive
Variazioni sulla metodica
• VARIARE LE POSIZIONI INZIALI E FINALI
• VARIARE DIREZIONE E RAPIDITA’ DEI MOVIMENTI
• VARIARE L’IMPIEGO DI FORZA
• ESERCITAZIONE A SPECCHIO::ESERCITAZIONE • SIMMETRICA (CON AMBEDUE I LATI)
• ESERCIZI COMBINATI
• ESERCITAZIONE CON ACCENTUAZIONE
RITMICA
• ESERCITARSI SEGUENDO UN RITMO ASSEGNATO
• VARIARE L’AMPIEZZA DEL MOVIMENTO
• ESERCITARSI IN CONDIZIONI INABITUALI • ESERCITARSI DOPO UNO SFORZO • ESERCITARSI CON CONTROLLO OTTICO
LIMITATO • ESERCITARSI DOPO SOLLECITAZIONE • DELL’ANALIZZATORE VESTIBOLARE • COMPITO SUPPLEMENTARE DI MOVIMENTO • DURANTE L’ESERCITAZIONE • ESERCITARSI TENENDO IN MANO ATTREZZI
(INFO • PROPIOCETTIVA SUPPLEMENTARE) • VARIARE LA DISTANZA E LE LUNGHEZZE • VARIARE GLI ATTREZZI • VARIARE LE SUPERFICI D’APPOGGIO (PIU’
GRANDI, • PIU’ PICCOLE, PIU’ ELEVATE) • ESERCITARSI CON LIMITAZIONI DI TEMPO • (IN FRETTA)
Coordinazione e stabilità
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PREPARAZIONE
ESECUZIONE
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ALCUNI ESEMPI DI ALLENAMENTO DI FORZA “CORE” FUNZIONALE PER IL TRONCO E ARTI
(Ferrante – Bollini 2010 mod.)
ALCUNI ESEMPI DI ALLENAMENTO DI FORZA “CORE” FUNZIONALE PER IL
TRONCO E ARTI (Genoa Cfc)
L’IMPORTANZA DELLA MOBILITA’ ARTICOLARE e FLESSIBILITA’
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Libertà di
movimento in
grado di
consentire alle
strutture
anatomiche angoli
più o meno elevati
sui tre piani
Età sesso
ambiente ed
affaticamento
muscolare sono
fattori rilevanti per
l’espressione della
flessibilità
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LA DIFFERENZA TRA SESSI E’ IMPORTANTE QUANDO ALLENIAMO LA FORZA PER ALCUNI ASPETTI FISIOLOGICI
1. IL TESTOSTERONE E’ VENTI VOLTE MAGGIORE NEI MASCHI (350/1000 nanogrammi per litro – sotto 270 nanogrammi si
manifestano disfunzioni) 2. NELLE DONNE L’ALLENAMENTO SULLA FORZA è PRINCIPALMENTE A
CARICO DELLE STRUTTURE NEUROMUSCOLARI 3. NELLE DONNE LA PERCENTUALE DI MASSA GRASSA è MAGGIORE
DEL 10% 4. NELLE DONNE SI HANNO AUMENTI DI MASSA INFERIORI PER IL
BASSO LIVELLO DI TESTOSTERONE (ANABOLIZZANTE NATURALE) 5. A PARITA’ DI SEZIONE TRASVERSALE DEL MUSCOLO LA DIFFERENZA
TRA MASCHI E FEMMINE E’ DEL 5%
(Leonardi 2010 modificato)
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OSSERVANDO L’ANATOMIA DEI MUSCOLI CHE CONCORRONO ALL’ESECUZIONE DEI MOVIMENTI SUI
TRE PIANI ATTRAVERSO LA MODIFICAZIONE DEGLI ANGOLI ARTICOLARI SECONDO I GRADI CONSENTITI
DAGLI ASPETTI BIOMECCANICI INDIVIDUALI POSSIAMO ASSERIRE CHE L’ALLENAMENTO DEBBA
NECESSARIAMENTE COINVOLGERE GRUPPI CATENE E STABILIZZATORI
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L’UTILIZZO DI BILANCIERI E MANUBRI PERMETTE INOLTRE LA STIMOLAZIONE SIMULTANEA DI MOLTI
GRUPPI MUSCOLARI CONTEMPORANEAMENTE GENERANDO INOLTRE UNA MIGLIORE COORDINAZIONE E PRECISIONE NELLA COMBINAZIONE MOTORIA RICHIESTA.
DALL’ANALISI ELETTROMIOGRAFICA DEGLI ESERCIZI PIU’ UTILIZZATI SI EVINCE IL COINVOLGIMENTO DEI
MUSCOLI SOLLECITATI
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LA BUONA QUALITA’ DI ESECUZIONE DEGLI ESERCIZI CON SOVRACCARICO SI PUO’ RAGGIUNGERE SOLO SE
CI SONO I PRESUPPOSTI DI UNA ECCELLENTE CORE STABILITY SIA PER MOTIVI POSTURALI CHE PER
PREVENZIONE DA INFORTUNI GRAVI A CARICO DEI GRUPPI MUSCOLARI SOLLECITATI
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PRESTARE MOLTA ATTENZIONE AI GRADI DI MOVIMENTO PER SELEZIONARE I GRUPPI MUSCOLARI
DA STIMOLARE
Coordinazione e controllo
• Controllo dei gradi di libertà
• Cronologia dei movimenti
• Sincronizzazione agonisti/antagonisti
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LA COORDINAZIONE E’ LA REGINA DELLA PRESTAZIONE
La Coordinazione varia in funzione della Velocità
Ma allo stesso tempo una Coordinazione più efficiente permette di migliorare la Velocità di esecuzione
La Coordinazione risente del grado di Affaticamento Ma allo stesso tempo una Coordinazione più efficiente
comporta un movimento più economico e quindi maggiore Resistenza
Sull’apprendimento
• La ripetizione meccanica di abilità ben automatizzate non sviluppa più le capacità coordinative (ripetere inconsapevolmente e meccanicamente i movimenti non potenzia più la coordinazione, può servire però a sviluppare le capacità condizionali: infatti quando il gesto è stato ben appreso la ripetizione meccanica ha scarso effetto coordinativo).
Presupposti e Fasi sensibili
• Condizioni esterne
• Condizioni interne
• L’evoluzione delle capacità coordinative ha un andamento caratteristico: si sviluppano molto rapidamente nei primi anni di vita in sincronia con la maturazione del sistema nervoso centrale, dopo di che il loro sviluppo rallenta sensibilmente
Fasi dell’apprendimento
• coordinazione grezza
• coordinazione fine
• maestria o del consolidamento della coordinazione fine.
non si raggiunge mai un optimum oltre il quale non si può andare, ma ci si avvicina soltanto
ad esso.
……….Ripetere senza ripetere……….
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ADATTAMENTO E PROBLEM SOLVING:
CAPACITA’ DI MODIFICARE E TRASFERIRE IL COMPITO MOTORIO ACQUISITO IN RELAZIONE ALLA SITUAZIONE
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LA PREPARAZIONE DI UN ATLETA NEL SETTORE AGONISTICO DEVE ASSOLUTAMENTE AVERE UNA
PERCENTUALE ELEVATA DI ALLENAMENTI SITUAZIONALI CHE DEVONO RIPRODURRE PIU’
FEDELMENTE POSSIBILE LE CONDIZIONI DI GARA
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ORIENTAMENTO SPAZIO TEMPORALE:
TALE CAPACITA’ CONSENTE DI ORGANIZZARE IL MOVIMENTO IN RELAZIONE ALLO SPAZIO E AL TEMPO
AD OGGETTI E/O PERSONE FERME E/O IN MOTO
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DIFFERENZIAZIONE:
E’ LA CAPACITA’ CHE PERMETTE DI ADATTARE E DOSARE FINEMENTE IL GRADO DI CONTRAZIONE
MUSCOLARE AL FINE DI CONSEGUIRE LA MASSIMA EFFICACIA IN RAPPORTO ALL’OBBIETTIVO DEL GESTO.
SI PUO’ DEFINIRE ANCHE COME LA CAPACITA’ DI MODULARE LA FORZA MUSCOLARE
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EQUILIBRIO:
E’ LA CAPACITA’ CHE PERMETTE DI CONTRASTARE FORZE ESTERNE CHE TENDONO A VARIARE IL
RAPPORTO TRA BARICENTRO E BASE D’APPOGGIO. SI DIVIDE IN E. STATICO ED E. DINAMICO
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REAZIONE:
E’ LA CAPACITA’ CHE , DATO UNO STIMOLO SEMPLICE O COMPLESSO, CI PERMETTE DI REAGIRE AD ESSO
NEL MINOR TEMPO POSSIBILE
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RITMO:
CORRISPONDE ALL’ORGANIZZAZIONE DEL MOVIMENTO NEL TEMPODETERMINANDONE LA
PERIODICITA’, L’INTENSITA’, LA VELOCITA’, LE PAUSE E LA DURATA E PERTANTO DEFINISCE L’OPERAZINE DI
SCELTA TEMPORALE DEGLI IMPULSIIDONEI A REALIZZARE , IN MODO ADEGUATO ALLA STRUTTURA
SPAZIALE, UN’AZIONE FINALIZZATA.
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QUANTITA’
LE CARATTERISTICHE DELLO STIMOLO ALLENANTE
QUALITA’
INTENSITA’
DENSITA’
• CONSIDERANDO UNO STIMOLO
ALLENANTE CI RIFERIAMO A
• NUMERO DI RIPETIZIONI
• DURATA
• CARICO
• DISTANZA
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QUANTITA’
• CONSIDERANDO UN GESTO TECNICO
CI RIFERIAMO A
• COORDINAZIONE EFFICIENTE
• RISPOSTA EFFICACE IN GARA
• RENDIMENTO ENERGETICO
• PREVENZIONE DA INFORTUNI
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QUALITA’
• CONSIDERANDO UNA SEDUTA DI
ALLENAMENTO CI RIFERIAMO A
• RAPPORTO TRA ATTIVITA’ / PAUSE O
RIPOSO
• MINORI PAUSE SIGNIFICANO
MAGGIORE DENSITA’ DI STIMOLI
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DENSITA’
• CONSIDERANDO UNA SEDUTA DI
ALLENAMENTO CI RIFERIAMO A
• PERTURBAZIONE DEGLI APPARATI
• AVVICINAMENTO ALLE CONDIZIONI
DI GARA
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INTENSITA’
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RICORDIAMOCI DEL FEED BACK !
Un bambino aperto al dialogo col mondo esterno migliorerà il proprio adattamento
del linguaggio corporeo ed il feedback contribuirà a generare le risposte motorie più adatte alle sue necessità di movimento
(Calabrese)
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PER UNA EFFICACE TRASMISSIONE DEI CONCETTI AI NOSTRI ATLETI E’ RICHIESTA UNA
BUONA QUALITA’ DI COMUNICAZIONE. SPESSO SI ASSISTE A SPIEGAZIONI ESAURIENTI
CHE NON VENGONO COMPRESE DAGLI ALLIEVI. UTILE ANCHE IN QUESTO CASO IL FEED BACK
SULLA COMUNICAZIONE
Un professore di inglese una volta ha scritto alla lavagna questa frase:
"woman without her man is nothing"
e ha chiesto ai suoi alunni di inserire la punteggiatura;
i ragazzi hanno scritto:
"woman, without her man, is nothing"
le ragazze hanno scritto:
“woman! without her, man is nothing!"
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METODOLOGIA E TEMPO FATTORI
DETERMINANTI PER CONSEGUIRE GLI
OBBIETTIVI
16 anni 19 anni
Bibliografia
- Leonardi V. (2010) Il motore muscolare. Calzetti & Mariucci Editori, Perugia.
- Squinzani L. (2010) L’evoluzione dei numeri Uno. Libreria Cortina Editore, Torino.
- Sannicandro I. (2009) Rischio d’infortunio e preparazione atletica nel calcio: valutazione e strategie di prevenzione. Calzetti & Mariucci Editori
- Leali G. (2006) L’allenamento delle capacità fisiche nel calcio . Koala Libri Reggio Emilia
- Valente M. (2005) Tecniche e Metodologia dell’allenamento. Fratelli Frilli Editori , Genova.
- Aaberg E. (2000) Meccanica muscolare. Calzetti & Mariucci Editori, Perugia.
- Weineck J. (1998) Preparazione fisica ottimale del calciatore. Calzetti & Mariucci Editori, Perugia.
- Capanna R.-Bignardi E. (1985) Non solo muscoli . Ed. Nuova Promos
- Meinel K. (1984) Teoria del movimento. Soc Stampa Sportiva
- Boccardi –Lissoni (1982) Cinesiologia I . Soc Ed. Universo , Roma
- Boccardi –Lissoni (1982) Cinesiologia II . Soc Ed. Universo , Roma
- Tittel K . (1980) Anatomia funzionale del’uomo . Ed Ermes, Milano
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