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Migranti

Date post: 25-Sep-2015
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Raccolta di articoli e annotazioni sul problema in bondeno.com; contiene anche due riflessioni sul tema e il documento dell'ARS riportato in http://www.appelloalpopolo.it/?p=13601
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Migranti | bondeno.com martedì, 19 maggio 2015, 11:45 m. Migranti By afenice Cercando di lasciar perdere i (falsi) moralismi e le reazioni emotive, diamo un’occhiata alla legislazione in materia estraendola principalmente dall’articolo del giornalista Stefano Liberti, riportato da “L’Internazionale. Nel 2011 il numero dei cosiddetti sbarchi è stato definito “eccezionale”: la rivoluzione in Tunisia prima, la guerra in Libia poi, avevano fatto lievitare gli arrivi fino alla cifra mai toccata prima di 63mila persone. Questo aveva spinto il governo di allora – alla presidenza del consiglio Silvio Berlusconi, al ministero dell’interno Roberto Maroni – a decretare la cosiddetta emergenza Nordafrica e approntare un sistema d’accoglienza straordinario, in cui accanto a quello “ordinario” si dava mandato alle prefetture di identificare palestre, alberghi, palasport e luoghi di vario genere da adibire a strutture per i migranti arrivati via mare. In tutta la penisola si è sviluppato un sistema diffuso di centri, con cooperative, associazioni, soggetti vari già operanti nel terzo settore oppure del tutto improvvisati che hanno risposto all’appello, accogliendo migranti a fronte di una retta media di 45 euro al giorno. L’emergenza è stata chiusa per decreto il 28 febbraio 2013 dal ministro dell’interno Anna Maria Cancellieri, durante il governo presieduto da Mario Monti. I migranti che ancora erano dentro le strutture sono stati invitati ad andar via, con una buonuscita di 500 euro. Arrivederci e grazie. Sono passati tre anni dall’inizio dell’“emergenza Nordafrica” e oggi siamo al punto di partenza. Nell’ultimo anno – complici la guerra in Siria e la situazione drammatica sul terreno in Libia – i flussi via mare sono ricominciati. Dall’inizio del 2014 a oggi, in Italia sono arrivati 160mila immigrati, la maggior parte soccorsa dai mezzi navali dell’operazione Mare nostrum, inaugurata il 18 ottobre 2013 dal governo italiano dopo la morte di circa 600 migranti in due naufragi al largo di Lampedusa e chiusa ufficialmente il 1 novembre scorso. Di quelli che sono arrivati, molti si sono dispersi in giro per l’Europa, anche grazie a un’applicazione permissiva da parte del governo italiano dell’obbligo di identificarli mediante le impronte digitali perché la convenzione di Dublino prevede che il “rifugiato” debba rimanere nel paese di primo approdo. Evernote Web https://www.evernote.com/view/notebook/ca4f8c28-7840-47f... 1 di 7 19/05/2015 11.50
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  • Migranti | bondeno.commarted, 19 maggio 2015, 11:45 m.

    MigrantiBy afenice

    Cercando di lasciar perdere i (falsi) moralismi e le reazioni emotive, diamo unocchiataalla legislazione in materia estraendola principalmente dallarticolo del giornalista StefanoLiberti, riportato da LInternazionale.

    Nel 2011 il numero dei cosiddetti sbarchi stato definito eccezionale: la rivoluzione inTunisia prima, la guerra in Libia poi, avevano fatto lievitare gli arrivi fino alla cifra maitoccata prima di 63mila persone.

    Questo aveva spinto il governo di allora alla presidenza del consiglio Silvio Berlusconi, alministero dellinterno Roberto Maroni a decretare la cosiddetta emergenza Nordafrica eapprontare un sistema daccoglienza straordinario, in cui accanto a quello ordinario sidava mandato alle prefetture di identificare palestre, alberghi, palasport e luoghi di variogenere da adibire a strutture per i migranti arrivati via mare.

    In tutta la penisola si sviluppato un sistema diffuso di centri, con cooperative,associazioni, soggetti vari gi operanti nel terzo settore oppure del tuttoimprovvisati che hanno risposto allappello, accogliendo migranti a fronte di unaretta media di 45 euro al giorno. Lemergenza stata chiusa per decreto il 28 febbraio2013 dal ministro dellinterno Anna Maria Cancellieri, durante il governo presieduto daMario Monti. I migranti che ancora erano dentro le strutture sono stati invitati ad andar via,con una buonuscita di 500 euro. Arrivederci e grazie.

    Sono passati tre anni dallinizio dellemergenza Nordafrica e oggi siamo al punto dipartenza. Nellultimo anno complici la guerra in Siria e la situazione drammatica sulterreno in Libia i flussi via mare sono ricominciati. Dallinizio del 2014 a oggi, in Italiasono arrivati 160mila immigrati, la maggior parte soccorsa dai mezzi navali delloperazioneMare nostrum, inaugurata il 18 ottobre 2013 dal governo italiano dopo la morte di circa600 migranti in due naufragi al largo di Lampedusa e chiusa ufficialmente il 1 novembrescorso.

    Di quelli che sono arrivati, molti si sono dispersi in giro per lEuropa, anche grazie aunapplicazione permissiva da parte del governo italiano dellobbligo di identificarlimediante le impronte digitali perch la convenzione di Dublino prevede che il rifugiatodebba rimanere nel paese di primo approdo.

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    1 di 7 19/05/2015 11.50

  • http://www.viewsoftheworld.net/

    Ma per gli altri si approntato un sistema del tutto analogo a quello del 2011 con tre tipi dicentri : i Cas, parcheggi in cui il migrante vive in una dimensione dindeterminatezza e diservizi scarsi o inesistenti. I Cara, luoghi in cui i richiedenti asilo dovrebbero stare fino a35 giorni in attesa che la loro pratica sia esaminata dalla commissione territorialecompetente e dove invece rimangono in media tra i 9 e i 12 mesi. E i centri dello Sprar :delle 61.238 persone attualmente in accoglienza, pi della met (32.335) sono nei Cas,10.206 nei Cara e 18.697 in strutture afferenti allo Sprar.

    35 euro per ospite sono corrisposti agli enti gestori di tutti i centri (al migrante ne toccano2,5). Per le strutture con grande capienza e pochi servizi, come i Cara e buona parte deiCas, si tratta di unopportunit di business non indifferente: il centro di Mineo, che haufficialmente duemila posti ma che arriva a ospitare anche quattromila persone, frutta achi lo gestisce tra i 70mila e i 140mila euro al giorno. Il contratto di assegnazione,recentemente confermato, prevede una spesa di 97,9 milioni di euro per tre anni, dacorrispondere allente gestore, un consorzio di aziende e cooperative che vanta fortilegami con la politica siciliana, tanto a destra che a sinistra.

    Quali sono le cifre che ruotano intorno allaccoglienza? Tra i 700 e gli 800 milioniallanno, afferma Morcone. Di questi, una porzione minima arriva dallUnione europea,attraverso il Fondo asilo, migrazione e integrazione (Fami), che destina allItalia per ilperiodo 2014-2020 poco pi di 320 milioni di euro, ossia circa 45 milioni lanno. Il resto lomette il governo centrale.

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    2 di 7 19/05/2015 11.50

  • Tags: immigrazione

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    This entry was posted on marted, aprile 21st, 2015 at 11:10 and is filed under Societ, diritto, economia, politica.You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed.

    11 Responses to Migranti

    afenice

    I principali leader europei e americani dovrebbero essere mandati davanti a un tribunaleinternazionale, processati e puniti duramente. Chi ha destabilizzato la Libia? Chi ha abbattuto ilcolonnello Gheddafi provocando questa situazione? Adesso inutile piangere lacrime dicoccodrillo. La Libia era un Paese relativamente tranquillo, sotto un dittatore nonparticolarmente feroce, con cui avevamo rapporti. Siamo noi i responsabili. Non si tiene contoche tra i migranti ci sono molti che fuggono dalle guerre in Siria e in Iraq, i cui presuppostiancora una volta li abbiamo creati noi, ma ci sono neri del centro Africa, del Ghana, dellaCosta dAvorio dove non c nessuna guerra in corso. Fuggono perch c la fame, fino al1971 lAfrica era alimentarmente autosufficiente al 98% perch viveva della sua produzione,poi penetrato il modello occidentale. Allorigine di queste migrazioni ci sono responsabilitoccidentali e islamiche, perch hanno distrutto le culture africane. Queste responsabilit nonvengono mai richiamate.

    Massimo Fini

    http://www.intelligonews.it/articoli/20-aprile-2015/25606/strage-migranti-m-fini-il-futuro-sar-nero-vanno-processati-i-leader-occidentali

    FARE ILLOGIN

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    22 aprile 2015 alle 12:01

    #1222

    afenice

    Larrivo dei migranti una strategia per indebolire lEuropa. Si pu avere e si deve avere tuttala cura umanitaria, ma non si deve dimenticare chi lha provocata: sono stati gli USA, stata laNato, siamo stati noi con Sigonella. Arrivano da noi e non possono non creare lacerazionisociali, oneri finanziari in un paese indebolito, ma tutto questo serve a mantenere lEuropa inuna situazione si subalternit, per condizionarla alla serie di imprese che gli Usa hanno inmente contro la Russia. Ma anche la condizione per continuare al modello neo-liberista cheRenzi segue bene. Basta pensare al TTIP, segretamente negoziato ai nostri danni. Tutti inostri standard che ancora sopravvivono per le forze dopposizione del passato saranno rasi alsuolo.

    Fulvio Grimaldi

    http://www.lantidiplomatico.it/dettnews.php?idx=11&pg=11351

    FARE ILLOGIN

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    22 aprile 2015 alle 12:12

    #1223

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    3 di 7 19/05/2015 11.50

  • afenice

    Buonismo= Si cos alimentata una mentalit basata sulla esasperazione dei diritti, proprio daparte delle minoranze svantaggiate, le quali si son viste, cos, incoraggiate a trasformare il lorosvantaggio in un vantaggio, a brandirlo come unarma, a pretendere che gli altri, tutti gli altri, ifortunati, si inchinino davanti a loro, si proclamino colpevoli, o, comunque, si sentano indifetto, in debito, e dunque in obbligo di risarcirle indefinitamente.

    http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=50853

    Essendo i ricchi, come documentato in altri nostri articoli, soltanto l1% della popolazione, eccoperch ci facciamo in quattro per accontentarli in ogni loro esigenza.

    FARE ILLOGIN

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    22 aprile 2015 alle 13:04

    #1224

    afenice

    I barconi che arrivano sulle nostre coste pieni di disperati sono il frutto avvelenato di due fattoriprincipali: gente in fuga da guerre innescate, fatte o pilotate dagli USA e dai suoi alleati, gente in fuga da paesi ricchi di materie prime, le cui classi dirigenti si sono fatte comprare dallemultinazionali, senza contare il peso dei debiti contratti con il FMI e la Banca Mondiale e che iFondi sovrani di vari stati hanno acquistato terreni fertili in Africa, di fatto sottraendoli agliagricoltori locali. Questa situazione genera un eterno sottosviluppo che si chiamaneocolonialismo.

    http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=50859

    FARE ILLOGIN

    PERREPLICARE

    22 aprile 2015 alle 13:15

    #1225

    afenice

    Qui da noi non c alcuna felicit. C solo un po meno fame, e molta pi alienazione sociale eangoscia esistenziale. Il problema non tanto la buona fede e la legittima volont di chireagisce allimpoverimento emigrando. E la logica schiavistica di cui i disperati si fannostrumento, non intravedendo altro modo per uscire dal vicolo cieco in cui li ha condotti ilneo-colonialismo soft, imposto con le baionette della penetrazione commerciale, con le Onlusimportatrici di bisogni prima ignoti, e con limmaginario diffuso via televisione e Internet,riducendoli alla fame e scatenandone lansia da cittadinanza globale. E stato scritto chequesta logica di sfruttamento permette ai Paesi ricchi di saccheggiare il capitale umano diquelli poveri. Esatto: gli Usa, lEuropa e le nazioni dimmigrazione arruolano un marxianoesercito industriale di riserva che fornisce un serbatoio di schiavi salariati a buon mercato.Altro che felicit. Se non muoiono in mare, completano la disumanizzazione iniziata gi inpatria, dove il blob dellimmaginario global e delle multinazionali sommerge ed erode le identit venendo a fare la miseria qui. Miseria umana morale e politica, prima che economica.

    Alessio Mannino in Il ribelle

    FARE ILLOGIN

    PERREPLICARE

    22 aprile 2015 alle 13:28

    #1226

    afenice 23 aprile 2015 alle 09:35#1227

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    4 di 7 19/05/2015 11.50

  • Vorrei segnalare alla Redazione quanto segue:

    una signora moldava stata regolarmente assunta e stipendiata presso la casa di mio padre,gravemente malato, in qualit di badante, per alcuni mesi del 2014. Improvvisamente,adducendo gravi motivi di salute del coniuge, mai appurati, si assentata dal lavoro ed tornata (pare) in Moldavia, senza dare pi notizie di s e senza che fosse pi possibilecontattarla in alcun modo. MI sono visto costretto a licenziarla, pagandole i 15 gg di preavviso,le ferie non godute e lindennit di licenziamento.

    Mio padre nel frattempo deceduto, ed ho scoperto a distanza di 5/6 mesi che la signorarisulta ancora residente presso la casa dei miei genitori, che mia madre obbligata a pagarela quota dei servizi CMV (nettezza urbana) come se fosse ancora presente in casa, a menoche non si possa dimostrare che la ex-badante ha preso altra residenza. Da controlli e ricercheeffettuate ho saputo da INPS Ferrara che le viene versata regolarmente la indennit didisoccupazione su un c.c. in Italia, ma le sue conoscenti moldave mi hanno assicurato che vivein Moldavia, ove si resa irreperibile.

    Oltre a segnalare questo fatto inaccettabile allINPS di Modena, ho pensato di condividerequesta vicenda coi lettori per una riflessione: questi lavoratori/trici stranieri hanno dallo statolautorizzazione a manipolare le famiglie per cui lavorano, sfruttare al massimo tutte le opzioniche magari ad altri lavoratori italiani non sono consentite, e prendersi pure beffa di noi. Sino aquando?

    Secondo episodio

    La Polizia Municipale del paese dove risiedo si presentata a casa di mia madre per verificarese effettivamente la badante moldava non pi residente nella sua casa, come da leicomunicato allanagrafe con la dichiarazione di irreperibilit. Allora siamo a posto? chiedeingenuamente la mia mamma, un po sollevata. No, le viene risposto, la Polizia torner altre2-3 volte nel corso dei 12 mesi successivi alla dichiarazione, per ri-verificare (a sorpresa) chela badante non si fosse nascosta che so, sotto al letto, con la complicit di mia mamma,naturalmente non mi meraviglierei se un giorno mi sentissi borbottare tra me e me vivaSalvini!

    Carlo Polastri

    FARE ILLOGIN

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    PP

    Vorrei rispondere a Carlo Polastri raccontandogli la mia storia con unaltradonna straniera. Lho conosciuta per caso, al parco Bihac , mentre spingevauna carrozzina con una bimbetta di pochi mesi. In un italiano stentatissimomi ha raccontato che era in Italia da pochi mesi, insieme alla sua famiglia:marito muratore , un figlio di otto anni malato e una bimba di pochi mesi.Erano venuti in Italia, soprattutto per avere cure pi adeguate alla malattiadel figlio. Mi disse che avrebbe tanto desiderato trovare qualche lavorettodomestico , magari solo per qualche ora la settimana . Il suo racconto micolp, mi sono piaciuti i suoi occhi profondi e il suo bel portamento e cos,sue due piedi, le proposi di venire a lavorare a casa mia e fu una decisionefortunata per me e mi sento di dire anche per lei, visto il bellissimo rapportoche poi si instaurato fra noi. Un giorno, con grande dignit, senza lagnarsiin alcun modo e senza chiedermi nulla, mi disse che il marito era statolicenziato.

    23 aprile 2015 alle 18:10

    #1228

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    5 di 7 19/05/2015 11.50

  • La cosa mi fece star male al punto che in famiglia decidemmo di darci dafare per trovargli un altro lavoro, cosa che fortunatamente ci riusc nel giro dipoco tempo. Informai subito linteressato , il quale , con aria candida, mirispose: ti ringrazio molto, ma per il momento sono in cassa integrazione equindi prima aspetto di sfruttare tutto quello che posso avere dallInps e poiandr a lavorare .

    Non so dire cosa mi pass per la mente in quellistanteDecisi comunque dinon mettermi a discutere con un ometto del genere, ma di chiederespiegazioni alla moglie che tanto stimavo. Lei mi disse che avevo ragione,che aveva cercato di convincere il marito ad accettare il lavoro, ma che ilsuo parere in casa sua non contava nulla. Lei era una donna e una donnadoveva accettare le decisioni del marito, altrimenti per lei sarebbero statiguai seri.

    Inutile dire che terminata la cassa integrazione, limprenditore si guardbene dall assumere quellincosciente fannullone che riusc a vivere per unanno intero senza far nulla, alle spalle degli italiani.

    Tutto questo per dire che essere poveri e bisognosi e migranti non significanecessariamente essere persone perbene , responsabili e riconoscenti.Purtroppo lignoranza e la scaltrezza possono albergare in ogni luogo epaese. Mi ha confortato comunque il percorso positivo che invece ha fatto lamoglie , negli anni. Ha imparato benissimo litaliano, ha preso la licenzamedia, ha trovato altri lavoretti qua e l, segue i suoi figli e la sua famigliacon cura e amore, guida lauto, sa usare il computer e la sua povert la vivecon una dignit e un coraggio che manca a tante di noi.

    FARE ILLOGIN

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    afenice

    Giusto per completezza, il marito che fine ha fatto?

    FARE ILLOGIN

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    23 aprile 2015 alle 18:47

    #1229

    PP

    Il marito stato senza lavoro pertantissimo tempo e ancora adesso haun lavoro precario, mal retribuito esempre in procinto di perderlodefinitivamente. Avendo poi smesso dipagare le rate del mutuo per lacquistodel loro appartamentino, la banca (dalcuore doro!) gli ha messo allasta lacasa per diverse volte, per fortunasenza mai riuscire a venderla. Quandofinalmente il nostro Incosciente riuscito a trovare un lavoro, ha ripreso apagare la rata del mutuo, anche se informa ridotta e dilazionata nel tempo.Cos, al momento, hanno evitato losfratto e di finire sotto un ponte.

    23 aprile 2015 alle 19:29

    #1230

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    6 di 7 19/05/2015 11.50

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    Speriamo bene.

    FARE ILLOGIN

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    afenice

    Gli ultimi due interventi mettono in luce il problema di fondo: il nostro sistema previdenziale esanitario fu pensato per una popolazione prevalentemente impiegata con continuit e dagiovane et, il che oggi non accade pi; pertanto il sistema destinato a collassare per lagioia dei fautori delle privatizzazioni (oligarchia finanziaria).

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    24 aprile 2015 alle 18:19

    #1231

    afenice

    Pubblico di seguito la risposta che ho appena inviato al Resto del Carlino in merito alla letteraapparsa ieri da parte di una signora che chiedeva preoccupata come volessi affrontare il temaimmigrazione a Bondeno.Ne approfitto pertanto per rispondere anche allassessore MarcoVincenzi che sulle pagine di facebook mi poneva la stessa preoccupata domandaCaralettrice, in merito alle sue preoccupate osservazioni relativamente al tema immigrazione, vorreianzitutto informarla di come da parte mia non ci sia stato nessun silenzio, anzi come potrbenissimo confermare chiunque fosse presente al primo dibattito pubblico tra candidatisindaci, sono stato lunico a parlare del tema immigrazione legato ad una specifica domandasulla sicurezza a Bondeno. In quelloccasione ho chiaramente espresso la mia linea in manierasemplice e chiara: limmigrazione va governata e non subita, governata non con sloganpopulisti ma con azioni serie e programmate. Va sempre tenuto presente il binomio diritti-doveri, chi arriva in Italia (e quindi di conseguenza anche a Bondeno) deve pertanto seguire lenostre leggi come ogni altro cittadino, se non lo fa e le infrange doveroso che la giustiziafaccia il suo corso e che il soggetto di turno, come estrema ratio venga anche allontanatoverso il suo paese dorigine. Qui non centra lappartenenza politica, ma solo luso dellaragione e del buon senso. Si ad unimmigrazione controllata e calmierata fatta di persone,donne e uomini che vengono in Italia per lavorare e per accrescere il benessere sociale dellacollettivit, no ad unimmigrazione incontrollata fatta di persone che vengono in Italia perdelinquere. Mi permetto di suggerirle inoltre di affinare le sue fonti quando parla di temi cosdelicati; a Bondeno, infatti, soggiorna gi un gruppo di profughi; i dati aggiornati al 21\04\2015vedono la presenza di 21 profughi sul territorio. Questo dato fa di Bondeno pertanto il terzocomune della Provincia di Ferrara per numero di profughi ospitati.

    Massimo Sgarbi, candidato sindaco PD, estratto da FB

    FARE ILLOGIN

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    18 maggio 2015 alle 17:33

    #1249

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    7 di 7 19/05/2015 11.50

  • Migrante, participio presente del verbo migrare. Grammaticalmente, la parola indica unazione che in corso, che si sta svolgendo in questo momento, senza riguardo al passato o al futuro. Indica quello che stai facendo ora, non ci che hai fatto o ci che farai.Non c n origine n destinazione in un participio presente. Forse per questo che il termine stato scelto come definizione ufficiale delle masse sradicate che muovono il grande business dellimmigrazione.

    Finch la lingua italiana ha avuto una sua logica esistevano gli emigrati (chi lasciava una terra per andare altrove) e gli immigrati (chi si era mosso da casa sua e raggiungeva un nuovo luogo), che potevano anche essere le stesse persone ma viste da prospettive differenti. Lemigrato andato da qui verso altrove, limmigrato arrivato qui da altrove. Resta comunque lidea di un punto di partenza e di arrivo, lo spostamento una parentesi limitata al fatto di raggiungere un determinato luogo.

    Nei primi anni Ottanta, tuttavia, comincia a comparire nei documenti ufficiali della Cee la parola migrante. Il giornalismo italiano recepisce la novit a partire dalla fine di quel decennio, ma in questi ultimi anni che la parola entra nel linguaggio comune, sospinta anche dalleugenetica linguistica operata dal politicamente corretto.

    I motivi del cambio sono spiegati dallAccademia della Crusca:

    Rispetto a migrante, il termine emigrante pone laccento sullabbandono del proprio paese dorigine dal quale appunto si esce (composto con il prefisso ex via da) per necessit e mantenendo un senso profondo di sradicamento su cui proprio quel prefisso ex sembra insistere []. Migrante sembra invece adattarsi meglio alla condizione maggiormente diffusa oggi di chi transita da un paese allaltro alla ricerca di una stabilizzazione: nei molti transiti, questo il rischio maggiore, si pu perdere il legame con il paese dorigine senza acquisirne un altro altrettanto forte dal punto di vista identitario con il paese darrivo, restare cio migranti.

    Lemigrante, nel nostro immaginario collettivo, litalo-americano o litaliano che si stabilito in Belgio o Germania per trovare lavoro. Persone che, per quanto siano riuscite a integrarsi, spesso solo dopo diverse generazioni, per noi restano sempre italiani allestero, con un legame anche solo solo virtuale che non si spezza. Ma legami e appartenenze non sono visti di buon occhio oggi, potrebbero essere portatrici o suscitatrici di razzismo.

    Aggiunge il sito della Treccani:

    Emigrante, come dice letimo, sottolinea il distacco dal paese dorigine, calca sullabbandono da parte di chi ne esce, come segnala anche letimologico e- da ex- latino. Ad emigrante, proprio per via di quel prefisso, ma anche a causa del precipitato storico che si sedimentato nelluso della parola, si associa lidea del permanere di unidentit segnata dal disagio del distacco, e dunque lallusione a una certa difficolt di inserimento nella nuova realt di vita []. In ogni caso, migrante sembra adattarsi meglio alla definizione di una persona che passa da un Paese allaltro (spesso la catena include pi tappe) alla ricerca di una sistemazione stabile, che spesso non viene raggiunta. In tal senso, il senso di durata espresso dal participio presente che sta alla base del sostantivo viene sottolineato: il migrante sembra sottoposto a una perpetua migrazione, un continuo spostamento senza requie e senza un approdo definitivo.

    Una perpetua migrazione: questo il concetto chiave. E va interpretato alla luce di un ragionamento illuminante fatto a suo tempo da Laura Boldrini, secondo la quale il migrante lavanguardia dello stile di vita che presto sar lo stile di vita di moltissimi di noi. Anzi, secondo la Boldrini gli immigrati sono molto pi contemporanei di noi. Di me ad esempio che sono nata in Italia, sono cresciuta in Italia, ho anche lavorato fuori ma poi continuer come

  • tanti di noi a vivere in questo Paese.Ecco quindi perch dire migrante anzich immigrato: perch indica una condizione di sradicamento generale, di continuo movimento, di nomadismo spirituale in cui forgiare il nuovo cittadino del mondo, rappresentato dallimmigrato ma al cui modello tutti ci dobbiamo ispirare. Limmigrazione un esperimento di laboratorio, la creazione di un uomo nuovo a cui tutti prima o poi ci dovremo conformare, eliminando il peccato originale del radicamento per essere anche noi pi contemporanei e cessare di pensarci come italiani, marocchini, cinesi o romeni. A quel punto, finalmente, nascer lhomo boldrinicum, senza pi origini n radici.

    http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=51126

    Il filosofo marxista Diego Fusaro sull'immigrazione3 giugno 2014 alle ore 13.16

    Limmigrazione oggi promossa strutturalmente dal capitale e difesa sovrastrutturalmente dalla retorica del migrante propria delle sinistre antiborghesi e ultracapitalistiche, che la retorica stessa del capitale che ci vuole tutti migranti apolidi, senza cultura e senza identit, senza lingua e senza coscienza oppositiva, senza diritti e senza stabilit.Limmigrazione deve essere combattuta e non favorita, contro la tendenza dominante delle sinistre che hanno abbandonato la lotta per la difesa dei lavoratori e degli oppressi per aderire al mito del sans-papirisme favorito dalle stesse logiche deterritorializzanti del fanatismo delleconomia. Lesaltazione acritica dei migranti, in stile lacrimevole e compassionevole.., serve a legittimare la deterritorializzazione, ossia ancora una volta la rimozione di ogni limite al dominio absolutus del capitale. Lodierno regno animale dello spirito necessita dellesercito industriale di riserva dei migranti per poter DISTRUGGERE i diritti sociali ancora sussistenti, ANNIENTARE la residua forza organizzativa dei lavoratori e ABBASSARE drasticamente i costi del lavoro. Il capitale ha bisogno dell'immigrazione. Il capitale non mira a integrare i migranti: aspira, invece, a DISINTEGRARE, TRAMITE I MIGRANTI, I NON-MIGRANTI, riducendo anche questi ultimi al rango dei primi. Limmigrazione si pone, pertanto, come uno strumento dei dominanti nella lotta di classe. Nella retorica dell'immigrazione, nell'elogio a priori dell'immigrazione, emerge l'oscena complicit di sinistra e capitale. Non si tratta qui del problema dell'accoglienza dei singoli migranti, che opera in s umana e giusta, ma del macrofenomeno dell'immigrazione. Chi critica il capitale senza criticare il fenomeno dell'immigrazione un fesso; proprio come chi critica il fenomeno dell'immigrazione senza criticare il capitale. La soluzione sta nella lotta incondizionata contro il capitale come contraddizione principale da cui le altre discendono.

    -Diego Fusaro, professore, ricercatore,studioso e filosofo marxista-.https://www.facebook.com/notes/di-sinistra-e-antirazzista-ma-contro-linvasione-straniera/diego-fusaro-sullimmigrazione/631671206911304

  • TTTT aaaacccc ccccuuuu iiiinnnnoooo :::: Taccuino di pgiatt i

    CCCCrrrreeee aaaatttt oooo :::: 24/05/2015 16.21 AAAA gggggggg iiiioooo rrrrnnnnaaaa 24/05/2015 16.23

    UUUURRRRLLLL:::: http://www.appelloalpopolo.it/?p=13601

    DOCUMENTO DELLARS SULLIMMIGRAZIONE Documento perlAssemblea Nazionale del 7 giugno 2015 | Appello al Popolo - E-zinerisorgimentale Organo del partito che ancora non c'e'

    Pubblichiamo il documento sullimmigrazione votato allassemblea nazionale dellARS Associazione Riconquistare la Sovranit, che si terr Domenica 7 giugno 2015, a Roma, presso il Centro Convegni Carte Geografiche (Via Napoli 36)

    ANALISI

    Sovranit dello Stato nelle politiche sullimmigrazione

    Il potere di disciplinare limmigrazione una manifestazione essenziale della sovranit dello Stato, la quale comporta il controllo del territorio (Corte Costituzionale, sent. n. 250/2010): Lo Stato non pu () abdicare al compito, ineludibile, di presidiare le proprie frontiere: le regole stabilite in funzione di un adeguato flusso migratorio vanno dunque rispettate, e non eluse () essendo poste a difesa della collettivit nazionale e, insieme, di tutti coloro che le hanno osservate e che potrebbero ricevere danno dalla tolleranza di situazioni illegali (sent. n. 353/1997).

    La potest legislativa dello Stato in tema di immigrazione si esprime non soltanto nelle regole dingresso e di soggiorno, ma anche nelle sanzioni previste per la violazione di queste regole e nella disciplina dei procedimenti necessari per la loro applicazione.

    Il potere di ammettere o di escludere gli stranieri dal territorio nazionale inoltre conforme al diritto internazionale consuetudinario, al quale larticolo 10 comma 2 della Costituzione rinvia, poich in questa materia opera il pieno principio della sovranit territoriale. Nel principio di sovranit implicita la piena libert dello Stato di stabilire la propria politica nel campo dellimmigrazione, permanente o temporanea che sia: alla luce di questo, lItalia pu e deve riacquistare il controllo sui flussi migratori, anche attraverso il pattugliamento delle proprie frontiere terrestri e marittime.

    I dati sullimmigrazione in Italia

    Per cittadini stranieri si intendono persone che non hanno cittadinanza italiana, ma che dimorano abitualmente sul territorio nazionale in quanto possessori di un regolare titolo a soggiornare. Vi fanno parte anche gli apolidi.

    Nel corso dellultimo decennio intercensuario 2001/2011 la popolazione straniera residente in Italia triplicata, passando da poco pi di 1 milione e 300 mila persone nel 2001 a oltre 4 milioni nel 2011 (dati Istat). Due stranieri su tre risiedono nel Nord; in particolare, il 35% vive nellItalia Nord-Occidentale, il 27% nel Nord-Est, il 24% nel Centro e il 13% risiede nel Mezzogiorno. A fine 2013 si registrato un incremento del 12,2%, rispetto ai dati del 2011, che ha portato i cittadini stranieri residenti nel nostro Paese a 4.922.085 unit, pari all8,1% della popolazione residente totale. Un numero crescente di stranieri residenti inoltre cittadino di stati aderenti agli Accordi di Schengen: 1.108.000 unit, secondo il Dossier immigrazione ISTAT del 2013.

  • Bisogna distinguere tra immigrati economici, ovvero tutte quelle comunit straniere attratte dalle opportunit economiche offerte dal nostro Paese, e immigrati che fuggono da situazioni di conflitto e violazione di diritti fondamentali. Del primo gruppo fanno parte, ad esempio, i cinesi, comunit in continuo aumento anche grazie alla presenza delleuro. La moneta unica europea offre, infatti, attraverso la possibilit di rimesse nel paese dorigine dei lavoratori stranieri, indubitabili vantaggi derivanti dal cambio con valute pi deboli.

    Per quanto riguarda limmigrazione illegale, i dati raccolti dallagenzia europea Frontex mostrano come la costa greca e quella italiana rimangano i territori dingresso pi importanti. Recentemente si aggiunta una nuova rotta che passa per i Balcani, sfruttata da cittadini siriani che oltrepassano la Turchia e la Bulgaria.

    Secondo i dati del Ministero dellInterno, nel 2014 sono sbarcati 170.100 immigrati, con un incremento del 296% rispetto allanno precedente (nel 2013 furono 42.925). Si tratta del 77% sul totale degli sbarchi nei paesi dellUnione Europea. L83% proviene dalle coste libiche, la restante parte dalle coste egiziane e turche. I paesi di origine di questi immigrati sono Siria (42.323), Eritrea (34.329) e, a seguire, Mali, Nigeria, Gambia, ecc.. Limprovviso afflusso di siriani dovuto al perdurare della guerra civile.

    La Libia resta lo snodo principale specie dopo lanarchia generata dallabbattimento del regime di Gheddafi -, ma il traffico di esseri umani nasce nellAfrica sub-sahariana.

    La rete dei trafficanti muove un fiume di denaro, spesso drenato da economie in miseria. I trafficanti non pianificano in una continua situazione emergenziale, come accade ai governi europei: studiano le vulnerabilit geografiche, normative e fisiche dei vari paesi da raggiungere, sfruttandole e modificando rapidamente, alloccorrenza, modalit operative e rotte.

    Il meccanismo delle accettazioni/espulsioni

    Attualmente le espulsioni sono in realt nemmeno il 50% del totale dei procedimenti avviati, poich risultano, da un lato, molto costose in termini di personale e mezzi di trasporto (situazione ancor pi esasperata dai vincoli di bilancio europei), dallaltro, difficoltose per la mancata stipula di accordi con i paesi di provenienza degli immigrati clandestini.

    Per quanto riguarda le persone provenienti da paesi in guerra, come nel caso somalo o eritreo, i tassi di accettazione sono molto elevati per via degli obblighi umanitari: lobbligo di accoglienza umanitaria, a volte temporanea, altre volte ipso iure, non aggirabile (Convenzione di Ginevra del 1951).

    Diverso e pi complesso il caso dei migranti economici. Si pensi che nel 2005 il 60% degli stranieri dotati di autorizzazioni temporanee al soggiorno, i cosiddetti overstayers (dati del Ministero dellInterno), alla scadenza del visto ha fatto perdere le proprie tracce rimanendo illegalmente nel territorio nazionale e finendo per alimentare leconomia sommersa.

    Gli attuali indirizzi neo-liberisti delle politiche sullimmigrazione

    I vari governi che si sono succeduti nel nostro Paese hanno emanato sette leggi di sanatoria negli ultimi venticinque anni (si ricordi, ad esempio, il Decreto Flussi del 2006), oltre ad altri provvedimenti minori. LIstat ha calcolato che nel corso degli anni 90 pi del 60% dellincremento della presenza straniera regolare in Italia da riferirsi allesito di provvedimenti di sanatoria: non si trattato, dunque, di nuovi arrivi ma della emersione di

  • persone che gi v ivevano e lavoravano nel Paese da irregolari. Pertanto la bassa percentuale di immigrati irregolari nel nostro Paese (6%, dato Ismu del 2013) non da ricondurre a un nostro efficiente controllo delle frontiere o da un ridimensionamento dei flussi migratori.

    Le procedure di sanatoria, ricordiamo, sono una costante delle politiche europee sullimmigrazione.

    Dal confronto sui flussi degli ultimi anni emerge che i nuovi permessi rilasciati per lavoro sono il 43,1% in meno rispetto al precedente periodo di riferimento (dato tendenziale in perfetta opposizione alle sanatorie che i governi hanno giustificato sulla base di un insussistente bisogno di manodopera aggiuntiva in piena fase di recessione economica), cos come si sono ridotti, anche se in misura inferiore (del 17%), i permessi per i ricongiungimenti familiari.

    Lassenza di controllo dei flussi migratori degli ultimi anni stata una precisa volont politica, di indirizzo neoliberista, per esercitare pressioni al ribasso sui diritti sociali dei cittadini italiani.

    Un processo accelerato di insediamento di popolazione non nativa cos articolato non un progetto umanistico, ma unarma al servizio del grande capitale: servirsi di forza lavoro straniera in condizioni disumane ha infatti lunica finalit di proseguire agevolmente nellindirizzo economico prioritario della deflazione salariale, attraverso lincremento artificiale dellofferta di lavoro a bassissimo costo.

    Tra gli argomenti utilizzati dalla pubblicistica italiana a sostegno della necessit di avere ampi flussi migratori di manodopera non qualificata, c anche quello per cui gli immigrati andrebbero a svolgere mansioni che i nativi rifiutano. In realt, se i salari fossero pi elevati, i nativi sarebbero del tutto disposti a lavorare in ambiti di scarsa qualificazione professionale, ma leccesso di offerta di lavoro causato dallimmigrazione incontrollata tende, appunto, a deprimere oltre ogni limite i salari orari in tali ambiti.

    Inoltre, i lavoratori immigrati tendono ad inviare in patria la quasi totalit dei propri guadagni, anzich spenderli sul mercato domestico.

    Esternalit negative elevate in termini di spesa pubblica, inoltre, sono connesse al fenomeno immigratorio, e lillusione di prospettiva del presunto sostegno dei contributi degli immigrati al sistema previdenziale data dal fatto che siamo nei primi anni di anzianit contributiva dei medesimi. Quando otterranno il diritto alle prestazioni graveranno pesantemente sul sistema.

    Popolazione carceraria straniera

    Una societ neoliberista, organizzata sui processi di atomizzazione, di separazione e di diseguaglianza, finisce per etnicizzare le contraddizioni sociali al punto che, per un immigrato irregolare, lunica rete di riferimento spesso quella della microcriminalit.

    Esaminando la situazione italiana emerge che la popolazione carceraria straniera passata dal 29,3% del 2000 al 34,9% del 2013 (dato Istat in diminuzione dal 2007), valore nettamente superiore al tasso medio europeo e di gran lunga superiore alla percentuale di stranieri presenti nella societ italiana in generale.

    La diminuzione della popolazione carceraria tra il 2011 ed il 2013 dovuta allampio ricorso

  • alle misure alternative al carcere, come laffidamento in prova ai servizi sociali (50,2%), la detenzione domiciliare (il 46%) o la semilibert (3,8%).

    Il profilo di cittadinanza

    Lacquisto della cittadinanza italiana deve tornare ad essere non un semplice processo burocratico, ma la certificazione di una radicale volont di aderire ad una nuova comunit nazionale.

    Il cittadino italiano tale in quanto appartenente allo Stato costituzionale, ne condivide gli ideali democratici con impegno, riflessione, consapevolezza e unit in vista di un obiettivo ed un progetto comune al popolo al quale appartiene. Viceversa, la rottura del collegamento nazionalit-cittadinanza-diritto di voto (introdotto dallart. 8, comma 1, del Trattato di Maastricht riguardante la cosiddetta cittadinanza dellUnione) altera lesercizio dei diritti politici del cittadino italiano. Si torni, dunque, ad una configurazione tradizionale della cittadinanza superando la dimensione ambigua e problematica rappresentata dalla cosiddetta cittadinanza duale dellUnione Europea.

    PROPOSTE

    1. Agli immigrati regolari va riconosciuto lo stesso livello di prestazioni destinato ai cittadini. Tuttavia limpegno solidaristico non include il diritto al lavoro del quale, per larticolo 4 della Costituzione, sono titolari i soli cittadini, in quanto destinatari delle sovrane politiche di piena occupazione.

    2. La portata dei flussi migratori deve essere determinata annualmente tenendo conto del fine di perseguire la piena occupazione dei cittadini (articolo 4, primo comma Cost.), della necessit di garantire forza lavoro in tutti i settori strategici (lingresso di nuova manodopera specializzata e selezionata servirebbe essenzialmente laddove vi siano capacit produttive inespresse a causa dellassenza di personale), dei problemi connessi alladeguamento del livello dei servizi (tecnici, sociali, infrastrutturali), dei tempi necessari a una reale integrazione.

    3. Nelle attuali fasi di crisi, al fine di promuovere e difendere i diritti dei lavoratori italiani sar necessario limitare fortemente il fenomeno immigratorio. Saranno agevolati i ricongiungimenti familiari con esclusione degli ascendenti, qualora il richiedente dimostri di avere uno stabile reddito minimo e di poter accogliere adeguatamente la famiglia.

    4. Immigrazione regolare: con luscita dallarea Schengen lo Stato italiano recuperer il potere di disciplinare sovranamente lingresso di tutte le persone straniere. Dovr necessariamente essere rivalutata la posizione dei cittadini dellex area Schengen che non abbiano dimostrato in un congruo periodo di tempo di poter provvedere al proprio sostentamento.

    5. Immigrazione irregolare: lospitalit deve avere carattere essenziale ma di eccellenza. I non aventi diritto a protezione devono essere identificati ed espulsi. I centri di accoglienza e di identificazione necessitano di una ridenominazione, riconversione e di una modifica delle funzioni ad essi destinata. Dopo il secondo mese di soggiorno, il vitto e lalloggio saranno pagati dagli immigrati mediante lo svolgimento di 4 ore giornaliere di lavori in favore della collettivit (ad esempio pulizia degli argini di fiumi e canali, di spiagge pubbliche, eliminazione di discariche abusive, ecc.), con espulsione in caso di rifiuto o di danneggiamento delle strutture.

  • Sar prevista lintroduzione di sanzioni molto onerose (decine di migliaia di euro) a carico di chiunque conceda in locazione immobili ad immigrati irregolari o commissioni lavoro a questi ultimi. Lo straniero regolare che violi i suddetti divieti verr anche espulso.

    6. Si dovr valorizzare e potenziare la Guardia Costiera affidandole il monopolio delle funzioni di intelligence e pattugliamento in mare. Si dovr altres rafforzare il controllo delle frontiere terrestri a mezzo della Polizia di Stato. Possibilmente con il consenso delle autorit locali, o subordinatamente dietro mandato ONU, dovranno essere demoliti i barconi utilizzati dai trafficanti e che non sia possibile requisire.

    Di vitale importanza sar listituzione di accordi con stati quali Turchia ed Egitto, che rappresentano snodi importanti per il traffico di esseri umani, allo scopo di colpire trafficanti e intermediari.

    7. LItalia dovr impegnarsi a non interferire negli affari interni di altri Paesi, n direttamente, n indirettamente, con azioni e provvedimenti che possano limitarne la sovranit economica e politica: la maggioranza degli immigrati che attraversano attualmente il Mediterraneo, infatti, proviene dalla Siria, dalla Somalia e dallEritrea, paesi che stanno vivendo delle gravi crisi interne che sono state esacerbate dallinterferenza occidentale.

    Eventuali accordi internazionali finalizzati alla gestione comune delle emergenze umanitarie dovranno assicurare condizioni di parit tra gli stati contraenti.

    8. Affinch i detenuti stranieri espiino la pena carceraria nel proprio paese di origine, saranno promossi accordi internazionali e rinnovate convenzioni gi esistenti con paesi come il Marocco, la Romania, la Tunisia (tra i principali paesi interessati).

    9. Lo straniero regolare pu diventare cittadino, per residenza, in presenza dei seguenti requisiti:

    che abbia proposto domanda dopo che siano trascorsi 10 anni di regolare soggiorno;

    che abbia superato un serio esame di lingua italiana;

    che abbia superato un serio esame di diritto costituzionale;

    che non abbia riportato sentenze penali di condanna. In caso contrario, la concessione della cittadinanza sar sospesa fino alleventuale annullamento della sentenza.

    Martina Carletti per Associazione Riconquistare la Sovranit (documento approvato dal Comitato Direttivo allunanimit con modifiche e integrazioni)

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    Written by: Andrea Franceschelli on May 21, 2015.

    Il filosofo marxista Diego Fusaro sull'immigrazione


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