MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE
UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO
LICEO GINNASIO STATALE “ANCO MARZIO”
Via Capo Palinuro, 72 - 00122 - LIDO DI OSTIA - ROMA
06/1211122245 fax 06/5684304 [email protected] Distretto 21° - Cod.Fisc. 80213050588
CONSIGLIO DELLA CLASSE
V SEZ. I
INDIRIZZO delle SCIENZE UMANE
DOCUMENTO PER GLI ESAMI di STATO
CONCLUSIVI DEL CORSO di STUDI
Anno scolastico 2016/2017
2
Il documento è condiviso e approvato da tutti i docenti del Consiglio di Classe, dalle
rappresentanti di classe e da tutti gli alunni del gruppo-classe IL CONSIGLIO di CLASSE
MATERIA DOCENTE FIRMA
* Lingua e letteratura italiana Paolo GIOIA
* Lingua e cultura latina Paolo GIOIA
* Storia Paolo GIOIA
Scienze Umane Rosalba BELLU
Matematica e Fisica Franca ASCANI (*)
Filosofia Enrico TROTTO
Inglese Antonino PRINCIPATO
Scienze Domenico LEONETTI
Storia dell‟Arte Piergiorgio SANSONE
Scienze motorie e sportive Riccardo LA RAGIONE
Religione cattolica
(o Attività alternative)
Religione cattolica
(o Attività alternative)
Vincenzo CECI Vincenzo CECI
Vincenzo CECI
Sostegno
Michela DE MARCO
Angela SAJEVA
Assistente specialistica Tiziana LIQUORI
(* ) Docente coordinatore di classe
RAPPRESENTANTI DI CLASSE
FIRMA
BRAGAGLIA Flavio
VITALE Alice
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Dott.ssa A. M. Ricciardi
3
SOMMARIO
PRESENTAZIONE DEL LICEO ANCO MARZIO ................................................................... 4
FINALITÀ DEL LICEO ANCO MARZIO ................................................................................. 5
MODALITÀ DI ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO ........................................ 6
QUADRO DELLA CONTINUITA‟ DIDATTICA NEL QUINQUIENNIO ............................. 7
ALUNNI della 5I ......................................................................................................................... 8
PROFILO DELLA CLASSE ....................................................................................................... 9
PERCORSO FORMATIVO ...................................................................................................... 10
OBIETTIVI TRASVERSALI RAGGIUNTI............................................................................. 11
METODI E STRUMENTI ......................................................................................................... 12
SPAZI E TEMPI ........................................................................................................................ 12
ATTIVITA‟ DI RECUPERO E DI VALORIZZAZIONE DELLE ECCELLENZE ................ 13
CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE ...................................................................... 13
MODALITÀ COMUNICAZIONI SCUOLA-FAMIGLIA .................................................... 14
RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA .......................................................................................... 14
PERCORSO FORMATIVO ..................................................................................................... 15
RELIGIONE ..................................................................................................................... 16
ITALIANO ....................................................................................................................... 17
LATINO ………………………………………………………………………………..20
SCIENZE UMANE .......................................................................................................... 22
INGLESE.......................................................................................................................... 29
STORIA …………………………………………………………………………………30
FILOSOFIA ...................................................................................................................... 32 MATEMATICA ............................................................................................................... 34
FISICA …………………………………………………………………………………36
SCIENZE NATURALI .................................................................................................... 38
STORIA DELL‟ARTE ..................................................................................................... 40
ALLEGATI: ............................................................................................................................... 46
ALLEGATO 1: 1° SIMULAZIONE DELLA 1° PROVA SCRITTA ...................................... 47
ALLEGATO 2: 1° SIMULAZIONE DELLA SECONDA PROVA SCRITTA ............. 54
ALLEGATO 3: 2° SIMULAZIONE DELLA SECONDA PROVA SCRITTA ............. 56
ALLEGATO 4: SIMULAZIONI DELLA TERZA PROVA SCRITTA ........................ 58
ALLEGATO 5 : Griglia per la Valutazione della Simulazione della Prima Prova .......... 67
ALLEGATO 6: Griglia per la Valutazione della Simulazione della Seconda Prova ....... 68
ALLEGATO 7: Griglia per la Valutazione della Simulazione della Terza Prova ........... 69
PIANO DEGLI STUDI del LICEO DELLE SCIENZE UMANE ............................................ 71
ALLEGATO B ........................................................................................................................... 73
4
PRESENTAZIONE DEL LICEO ANCO MARZIO
Il Liceo Anco Marzio è ubicato nel Municipio X di Roma, Distretto scolastico XXI, nella zona
di Ostia, Lido- Roma
La Sede centrale è in Via Capo Palinuro 72, dove si trovano la Presidenza e gli Uffici di
Segreteria. Tel. 06/1211122245 fax 06/5684304
La Sede succursale si trova in Via Capo Sperone, 50 Tel. 06/ 121127460 Fax 06/56309161
Il Liceo “Anco Marzio” è attivo in Ostia dal 1948 ed è al momento l‟unico liceo classico e delle
Scienze umane (ex socio-psico-pedagogico) statale nella zona del Lido di Roma. Nasce come
succursale del Liceo Virgilio ed è autonomo dal 1961. L‟indirizzo Socio-psico-pedagogico,
attualmente denominato Liceo delle Scienze umane, è stato istituito nel 1993.
Le due sedi dispongono dei seguenti spazi didattici:
Biblioteca (con catalogo on-line) (sede centrale)
Laboratorio di informatica multimediale e linguistico
Laboratorio fisica (sede centrale)
Sala audiovisiva
Aula Magna con spazio teatrale (sede centrale)
Palestre
5
FINALITÀ DEL LICEO ANCO MARZIO
Il Liceo Anco Marzio si ispira all‟imprescindibile tradizione umanistica e si fonda sul
riconoscimento della grande valenza che il patrimonio della cultura greca e latina ha avuto ed ha
ancora su quella europea alla quale apparteniamo. S‟ispira inoltre a quei principi richiamati dagli
articoli 3, 33 e 34 della Costituzione italiana, e cioè il principio di uguaglianza, il principio di
imparzialità e regolarità, il principio di integrazione, il principio di libertà di scelta.
Il nostro Istituto persegue, nella pratica quotidiana della vita scolastica, la CURA PER LO
STUDENTE, cittadino in formazione, mediante la costruzione di un contesto di apprendimento e
comunicazione interpersonale accogliente e affidabile. Si attua una accurata programmazione e
selezione di percorsi culturali, curricolari ed extracurricolari, ritagliati intorno alle esigenze ed
alle problematiche della crescita culturale e personale, con particolare attenzione agli aspetti
organizzativi e relazionali nei rapporti con le famiglie.
Il liceo Anco Marzio ha elaborato un Piano dell‟Offerta Formativa che persegue e riconosce
come proprie le finalità generali di formazione dell‟uomo e del cittadino italiano ed europeo in
crescita, attraverso lo sviluppo del senso critico e l‟assunzione di responsabilità civili, morali e
professionali che conferiscono significato e dignità alla vita.
Tali finalità generali si traducono nelle seguenti finalità specifiche:
guida per studenti e studentesse nel raggiungimento dell‟autonomia personale come capacità di
scegliere il futuro per sé e per la comunità cui si appartiene;
proposta della scuola come palestra esercizio di una cittadinanza critica e responsabile, consapevole della propria matrice storica e culturale e nello stesso tempo capace di
comprensione autentica dell‟alterità;
aspirazione ad una crescita intellettuale di studenti e studentesse che, nella sua meta ultima,
diviene capacità di giudizio vigile e critico sulle forme della cultura stessa e capacità di
coinvolgimento attivo nel discorso culturale;
contenimento del fenomeno della dispersione scolastica, attraverso una organizzazione didattica a carattere dipartimentale, che consenta un tutoraggio continuo nei confronti degli
studenti e un arricchimento dell‟offerta formativa;
rafforzamento del nesso di continuità tra scuola primaria e scuola secondaria superiore;
potenziamento delle azioni di orientamento in vista del proseguimento degli studi e dell‟inserimento nel mondo del lavoro;
promozione e mantenimento di piani di intervento integrati con gli Enti locali che permettano
di valorizzare le risorse presenti sul territorio e di fare progetti in RETE con le altre scuole;
attivazione di azioni di formazione dirette all‟utilizzo delle nuove tecnologie didattiche.
Inclusione ed integrazione ad ogni livello di tutti gli alunni che hanno il diritto di essere portati
al successo formativo e vedere valorizzate le loro capacità, abilità, conoscenze, in vista
dell‟acquisizione di quelle competenze che permettano loro di inserirsi a pieno titolo nella
società.
In linea con le finalità del Liceo, il Collegio Docenti programma ogni anno una serie di
attività, in orario curricolare ed extracurricolare, in collaborazione con le associazioni di
volontariato presenti sul territorio, principalmente fra queste la Caritas ed Amnesty
International, l‟orientamento in uscita in rete con le Università di Roma, il progetto per la
valorizzazione delle eccellenze, l‟organizzazione di un Certamen Marinum, il progetto lingue per l‟apprendimento delle culture europee, la promozione di attività di volontariato sociale,
l‟educazione fisica e alla salute, la partecipazione ai campionati studenteschi, la partecipazione
ai concorsi “Olimpiadi di matematica, italiano e filosofia”.
Le informazioni qui riassunte sono state elaborate sulla base del Pof dell‟a.s. 2014/15,
scaricabile dal sito internet dell‟istituto (www.ancomarzioliceo.it).
6
MODALITÀ DI ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO
(secondo il DPR n. 323/98 e modifiche apportate dal D.M. n. 42/2007)
L'attribuzione del credito scolastico nelle classi terze, quarte e quinte avverrà tenendo conto dei
seguenti criteri:
1) in base alla media dei voti, individuazione della banda di oscillazione;
2) assegnazione del credito in base all‟assiduità della frequenza scolastica, all‟impegno di studio,
all‟interesse e all‟impegno nella partecipazione al dialogo educativo; e a giudizio insindacabile,
del CdC, in considerazione di:
partecipazione alle attività complementari ed integrative organizzate dalla scuola;
frequenza con raggiungimento degli obiettivi nell'insegnamento della religione cattolica
(con giudizio almeno equivalente a buono)
partecipazione ad attività istituzionali della vita scolastica (ad es. organi collegiali);
partecipazione a concorsi organizzati dalla scuola o da enti esterni, con risultati apprezzabili;
eventuali crediti formativi; 3) come da art. 11 co. 4 del DPR n. 323/98, fermo restando il massimo dei 25 punti
complessivamente attribuibili, il consiglio di classe, nello scrutinio finale dell‟ultimo anno, può
motivatamente integrare il punteggio complessivo conseguito dall‟alunno in considerazione del
particolare impegno e merito scolastico dimostrati nel recupero di situazioni di svantaggio
presentatesi negli anni precedenti in relazione a situazioni familiari o personali dell‟alunno
stesso, che hanno determinato un minor rendimento.” Modalità di valutazione dei Crediti
formativi
(secondo il DPR n. 323/98 e DM n. 49/2000)
I consigli di classe procedono alla valutazione dei crediti formativi sulla base di indicazioni e
parametri che sono stati preventivamente individuati dal Collegio dei docenti, al fine di
assicurare omogeneità nelle decisioni dei Consigli di classe medesimi, e in relazione agli
obiettivi formativi ed educativi propri dell'indirizzo di studi e dei corsi interessati.
Le esperienze che danno luogo all'acquisizione dei crediti formativi, secondo la norma vigente,
devono essere acquisite, al di fuori della scuola di appartenenza, in ambiti e settori della società
civile legati alla formazione della persona ed alla crescita umana, civile e culturale quali quelli
relativi, in particolare, alle attività culturali, artistiche e ricreative, alla formazione professionale,
al lavoro, all'ambiente, al volontariato, alla solidarietà, alla cooperazione, allo sport.
La documentazione relativa all'esperienza che dà luogo ai crediti formativi deve comprendere, in
ogni caso, un‟attestazione proveniente dagli enti, associazioni, istituzioni presso i quali il
candidato ha realizzato l'esperienza e contenente una sintetica descrizione dell'esperienza stessa.
Gli eventuali crediti formativi (crediti extrascolastici) saranno valutati se acquisiti negli seguenti
ambiti:
volontariato sociale,
2. cultura,
3. sport,
4. lavoro.
7
QUADRO DELLA CONTINUITA’ DIDATTICA NEL QUINQUIENNIO
MATERIA
I LICEO II LICEO III LICEO IV LICEO V LICEO
Religione
V. Ceci V. Ceci V. Ceci V. Ceci V. Ceci
Lingua e
letteratura
italiana
M.
Caramazza
C. Radicchi
M. Rauccio
A. Giorgi
P. Gioia
Lingua e
cultura
latina
M.
Caramazza
C. Radicchi
M. Rauccio
A. Giorgi
P. Gioia
Storia
(Geostoria
nel Biennio)
D. Di Mola
M.G. Costa
M. Rauccio A. Giorgi
P. Gioia
Scienze
Umane
L. Pace R. Bellu R. Bellu R. Bellu R. Bellu
Filosofia XXXXXX XXXXXX P. Cioffarelli A.M.
Carpentieri
E. Trotto
Inglese
I.
Angellieri
I.
Angellieri
A. Principato A. Principato A. Principato
Matematica
D. Donisi F. Ascani F. Ascani F. Ascani F. Ascani
Fisica
XXXXXX XXXXXX F. Ascani F. Ascani F. Ascani
Scienze
Naturali
D. Leonetti D. Leonetti D. Leonetti D. Leonetti D. Leonetti
Storia
dell’Arte
XXXXXX XXXXXX M
.
C. Ventura
V. Mauceri P. Sansone
Diritto ed
economia
(Biennio)
M.
Alessandrì
L. Spuntoni XXXXXXXX XXXXXXXX XXXXXXXX
Scienze
motorie e
sportive
R.
La Ragione
R.
La Ragione
R.
La Ragione
R.
La Ragione
R.
La Ragione
Come si evince dalla tabella sopra riportata, non per tutte le materie il percorso educativo è stato
caratterizzato dalla continuità didattica; in particolare per quanto riguarda la Filosofia, la Storia
dell‟Arte, la Lingua e Letteratura Italiana, la Lingua e Cultura Latina e la Storia, il quadro precedente
mette in luce come ogni anno si siano avvicendati nuovi insegnanti.
8
ALUNNI della 5I
1. BACCOLINI Giulia
2. BIAGI Lorenzo
3. BRAGAGLIA Flavio
4. CARBONI Carlotta
5. CIANI Serena
6. CIGNITTI Giulia
7. DEL MORO Francesco
8. FLORENZI Michela
9. IACOBACCI Martina
10. MAMONE Ilaria
11. NESIMI Sabina
12. PAGANO Flavia
13. PARUZZA Lucrezia
14. RAPO Valentina
15. RATTI Katia
16. SABA Francesca
17. SANAD Sanaah
18. SORRENTINO Giulia
19. THIOUNE Mati
20. VITALE Alice
21. ZAMUNER Ilaria
9
PROFILO DELLA CLASSE La classe è costituita da 21 studenti, con significativa predominanza della componente femminile
(3 alunni e 18 alunne). Il numero complessivo degli allievi ha subito un decremento nel corso del
biennio; infatti, solo 16 elementi provengono dalla originaria 1I: gli altri cinque sono entrati a far
parte del gruppo classe nel corso degli anni successivi. Essi provengono tutti da Licei Scientifici,
con l‟eccezione di un solo elemento che proviene da un‟altra sezione dello stesso indirizzo di
studi di questo Istituto.
Nella classe sono presenti due allievi che seguono un piano di studi differenziato e due DSA;
per essi si rimanda ai fascicoli personali degli allievi.
La classe presenta tratti di grande eterogeneità e di difficile integrazione, oltre che conflittualità
talvolta accese. Sono presenti alcuni elementi realmente interessati al dialogo educativo, che si
mostrano attivi e responsabili; sono altresì presenti alunni che, pur avendo dimostrato nel corso
del quinquennio di avere compiuto un notevole percorso di crescita personale se paragonato ai
livelli di partenza, non hanno ancora pienamente consolidato un efficace metodo di studio
autonomo.
Nel complesso, nel corso del triennio, gli alunni si sono quasi sempre mostrati rispettosi nella
relazione con i docenti; tuttavia è doveroso sottolineare un significativo tasso di assenteismo,
elevato numero di ritardi e uscite anticipate anche e soprattutto nell‟ultimo anno. Ciò è dovuto,
probabilmente, ad una generale e diffusa fragilità, di varia origine a seconda delle singole
situazioni, che porta soprattutto alcuni elementi a declinare le proprie responsabilità e i propri
impegni, come dimostra, tra l‟altro, l‟alta percentuale di assenze in occasione delle simulazioni
delle prove d‟esame.
E‟ necessario specificare inoltre che in alcune discipline c‟è stata una significativa discontinuità
didattica. In particolare va rilevato che nel corso del triennio l‟insegnante di Italiano, Latino e
Storia è cambiato ogni anno, così come gli insegnanti di Storia dell‟Arte e di Filosofia. Nelle
Scienze Umane, dove si è mantenuta la continuità, quasi tutti gli allievi hanno raggiunto una
preparazione complessivamente buona, acquisendo valide competenze. Anche nelle materie
scientifiche la continuità è stata mantenuta; tuttavia, l‟approccio con tali discipline, così come il
loro studio, si è rivelato difficoltoso e problematico con in virtù delle gravi lacune pregresse di
area matematica, dell‟incapacità ad acquisire un lessico specifico dovuto anche alla scarsa
continuità nello studio e alla presenza alle lezioni, soprattutto nel corso degli ultimi due anni. Lo
stesso, salvo riguardo alcuni alunni, dicasi per la lingua inglese, per la quale si è registrata una
certa discontinuità didattica solo dal biennio al triennio, tuttavia non in grado di giustificare da
sola le carenze di base.
In virtù di quanto affermato, la preparazione risulta decisamente migliore nelle materie
umanistiche. In conclusione, benché la classe presenti un profilo ancora complesso dal punto di
vista emotivo e comportamentale, si è attivato nel corso degli anni un processo di sempre
crescente maturità. Alcuni allievi hanno mostrato, nel tempo, un grande progresso formativo,
tanto più notevole se si considerano i livelli di partenza. Alcuni hanno raggiunto un buon profitto
e maturato buone competenze in tutte le discipline; altri, più discontinui, mostrano comunque
buoni o discreti risultati; altri si attestano su livelli più modesti. In generale le aree scientifica e
linguistica risultano comunque problematiche e carenti nelle competenze di base, salvo alcune
eccezioni.
L‟impegno comune dei docenti è consistito nel tentativo costante di individuare e mettere in atto
le strategie più opportune per incoraggiare la crescita culturale e umana di ciascuno elemento
della classe. Il Consiglio di Classe ha cercato di fornire agli alunni la possibilità di fare propri
alcuni valori cardine quali il rispetto di sé e degli altri, la tolleranza, il rispetto per la diversità,
per l‟ambiente naturale, il senso di appartenenza alla comunità civile.
10
PERCORSO FORMATIVO
Data la difficile situazione iniziale, l‟azione educativa del corpo docente è stata finalizzata, nel
corso dell‟intero quinquennio, soprattutto al consolidamento delle capacità di relazione
interpersonale, di autocontrollo, di ascolto e concentrazione, di collaborazione all‟interno del
gruppo classe e con i docenti, nonché alla conquista di un‟armonica percezione del sé e della
comunità circostante; tali obiettivi sono stati solo parzialmente raggiunti.
La finalità didattica generale è stata l‟acquisizione da parte degli studenti di un sapere
polivalente e di una mentalità aperta e critica perseguita mediante il potenziamento e
l‟affinamento delle capacità di analisi, di sintesi e di rielaborazione personale delle conoscenze,
opportunamente approfondite, al fine di operare collegamenti all‟interno delle singole materie e
tra le diverse discipline.
Gli studenti hanno preso parte alle seguenti attività:
BIENNIO:
FINESTRE SUL MONDO (I E II anno)
LETTORE MADRELINGUA (II anno)
EDUCAZIONE SESSUALE (II anno)
ORIENTEERING (II anno)
TRIENNIO:
FINESTRE SUL MONDO III, IV E V anno
“COOPERARE PER VALORIZZARE” (ATTIVITA‟ DI TIROCINIO PRESSO L‟ISTITUTO
COMPRENSIVO „MAR DEI CARAIBI‟ E PRESSO LA SCUOLA INGLESE
ALL‟INFERNETTO(III e IV anno))
DONAZIONE DEL SANGUE (IV e V anno)
CONFERENZE di approfondimento sui seguenti temi (V anno):
Conferenza Aula Magna donazione del sangue
Conferenza sul bullismo (6 Febbraio 2017)
Conferenza Aula Magna con letture dell‟attrice Elena Sofia Ricci su Umberto Saba
Convegno Auditorium Conciliazione sulla violenza sulle donne
VISITE DI ISTRUZIONE (Quinto anno):
Campo scuola Torino, Superbia e Stupinigi
Partecipazione al Forum sull‟orientamento universitario presso l‟ex Mattatoio a Testaccio
Visita alla Galleria Borghese
Visita al Museo della Mente (ex Manicomio Santa Maria della Pietà)
11
Un‟alunna è stata selezionata per partecipare al Viaggio della Memoria patrocinato dalla
Regione Lazio, che si è svolto dal 2 al 4 Aprile
OBIETTIVI TRASVERSALI RAGGIUNTI
Coerentemente con le scelte culturali e le linee strategiche del POF dell‟Istituto, sono stati assunti dal C. d. C. come fondamenti costitutivi dell‟attività scolastica i seguenti principi
generali che, alla fine del percorso, tutti gli studenti hanno globalmente conseguito:
CONOSCENZE, relativamente a:
contenuti fondamentali di ogni disciplina anche secondo il loro sviluppo diacronico e nei loro
collegamenti di tipo sincronico
diverse tipologie testuali
linguaggi specifici delle singole discipline
COMPETENZE, relativamente a:
competenza linguistica (proprietà lessicale, sintattica e lessico settoriale)
interpretazione dei linguaggi simbolici
analisi delle strutture linguistiche, figurative e concettuali dei testi affrontati
comprensione, interpretazione e rielaborazione autonoma di testi scritti e orali
trasposizione da una lingua all'altra
uso corretto di fonti, citazioni, riferimenti intertestuali
individuazione di collegamenti nell'ambito delle discipline e tra discipline affini
CAPACITA' di:
controllare l‟esposizione della propria produzione orale e scritta
stabilire eventuali nessi interdisciplinari
Individuare e organizzare personalmente i percorsi di approfondimento e ricerca
analizzare e generalizzare, strutturando logicamente le conoscenze
rielaborare i contenuti in modo autonomo e critico
sapersi auto-valutare
1.1 Obiettivi didattici minimi : gli standard minimi di competenza comuni a tutte le discipline, individuati come punto di riferimento dei PEI con programmazioni
riconducibili a quelle di classe e dei PDP, selezionati dal consiglio di classe sono:
12
Esporre in modo essenziale e con un lessico semplice i contenuti appresi.
Individuare le parole chiave e i contenuti principali di un testo.
Sintetizzare con riassunti, schemi o mappe tematiche.
Fare collegamenti disciplinari e interdisciplinari con l‟aiuto e i suggerimenti dell‟insegnante.
METODI E STRUMENTI
Durante il percorso formativo il Consiglio di Classe ha tenuto sempre in considerazione, in
modo prioritario, l‟attenzione all‟alunno, inteso come “persona”, il profilo specifico di ogni
singola disciplina e l‟efficacia del dialogo educativo e formativo; sono stati quindi identificati
metodi e strumenti diversificati e rispettosi di tali criteri preliminari.
Tutte le discipline hanno praticato lezioni frontali e partecipate in quanto rispettivamente
funzionali alla presentazione chiara di contenuti e alla loro rielaborazione guidata.
La centralità del testo ha costituito un criterio condiviso dal Consiglio di Classe.
Indipendentemente dal codice specifico usato (letterario, iconografico, simbolico…), il testo è
sempre stato utilizzato come perno della lezione; le operazioni di lettura, comprensione, analisi,
interpretazione rivolte al testo nella sua complessità (aspetti formali e contenuti), hanno rivestito
un valore essenziale per la formazione degli alunni, in termini di conoscenze e competenze
connesse (lessico, interpretazione…).
Al fine di incrementare una visione globale e complessa della conoscenza si è cercato di
attivare nella didattica una prospettiva pluridisciplinare.
Accanto all‟uso dei manuali di studio, fondamentali per la graduale acquisizione dei contenuti
e del lessico specifico, la didattica ha stimolato l‟attività di lettura individuale di altri testi tramite
la ricerca autonoma e/o guidata delle informazioni. Opportuni per il potenziamento
dell‟attenzione e della motivazione, sono stati usati mezzi audiovisivi e informatici,
particolarmente funzionali per la didattica di alcune discipline (ad es. la Lingua straniera, le
Scienze, la Storia dell‟arte, l‟Italiano).
9.1 Personalizzazioni e individualizzazioni
Al fine di rispettare le diverse complessità nonché i diversi livelli di difficoltà relativi agli
alunni presenti nella classe, il consiglio dei docenti attua una serie di individualizzazioni e
personalizzazioni della didattica che consentano a tutti gli studenti di poter raggiungere gli
obiettivi sopracitati, a quelli più motivati di raggiungere l‟eccellenza e ai ragazzi in situazione di
maggiore complessità di raggiungere obiettivi completamente individualizzati.
Durante l‟anno, sono stati dunque proposti approfondimenti su vari argomenti da conseguire
a discrezione degli alunni per incrementare i loro livelli di profitto, riduzioni e semplificazioni
dei contenuti e maggiore flessibilità valutativa nel caso alunni con certificazione, come indicato
nel dettaglio nell‟allegato B del presente documento.
Il raggiungimento degli obiettivi minimi si è servito anche di verifiche equipollenti e/o
semplificate, costruite in base alle capacità cognitive degli studenti in questione.
Il quotidiano intervento dei docenti di sostegno ha supportato l‟individualizzazione della
didattica.
SPAZI E TEMPI
La didattica ha utilizzato gli spazi di volta in volta adeguati ai metodi e alle singole finalità:
aula scolastica ( con uso della L.I.M.) e palestra per le lezioni curricolari
sala audiovisivi
13
musei pubblici e spazi urbani e monumentali per le visite guidate
I tempi della didattica sono stati organizzati su cinque giorni settimanali; l‟articolazione
dell‟A.S. ha previsto un trimestre e un pentamestre.
La didattica delle singole discipline ha tenuto conto, nel suo svolgersi, soprattutto del rispetto
dei tempi di apprendimento da parte degli allievi; in questo senso il fattore “tempo” è stato
qualitativamente destinato ad attività differenti e funzionali ai percorsi formativi.
ATTIVITA’ DI RECUPERO E DI VALORIZZAZIONE DELLE ECCELLENZE
recupero in itinere costante
indicazioni per lavori di recupero/consolidamento, ricerche e indagini di approfondimento
supporto all‟elaborazione di percorsi di studio individuale, anche in vista della preparazione
dell‟Esame di Stato
CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
La valutazione costituisce un momento estremamente delicato dell‟attività didattica, centrale
sia per docenti, sia per studenti come verifica del processo di insegnamento-apprendimento;
consapevole di questo il Consiglio di Classe ha curato la trasparenza rispetto ai criteri di
valutazione, comunicati e discussi nel corso dell‟attività scolastica, anche al fine di sviluppare
gradualmente la pratica dell‟auto-valutazione da parte degli studenti.
Nella valutazione del percorso formativo degli studenti si è tenuto conto dei seguenti criteri:
conoscenze generali e specifiche degli argomenti
rielaborazione personale delle conoscenze acquisite
identificazione dei collegamenti disciplinari e interdisciplinari
competenze acquisite
padronanza dell‟espressione orale e scritta
assiduità e partecipazione al dialogo educativo
impegno nel percorso compiuto rispetto al livello iniziale
organizzazione autonoma del lavoro individuale
Gli strumenti di valutazione sono stati diversificati nella tipologia, di volta in volta
coerentemente con gli obiettivi generali, specifici, formativi e cognitivi da verificare e con la
specificità delle singole discipline.
Sono state utilizzate verifiche formative e sommative, più precisamente:
in forma scritta: elaborazioni nelle varie tipologie previste per le prove dell‟Esame di Stato (prima, seconda e terza); test semistrutturati e strutturati, analisi di testi letterari
in forma orale: interrogazioni individuali e discussioni guidate.
Per la valutazione delle prove scritte ufficiali sono stati utilizzati parametri organizzati in
griglie, concordate nei singoli Dipartimenti disciplinari in cui è articolato il Collegio docenti
della scuola. Tali griglie costituiscono parte integrante della valutazione, in quanto ne esplicitano
i criteri, e sono consultabili in allegato.
14
Nel corso dell‟anno scolastico sono state proposte agli studenti simulazioni delle prove scritte
dell‟esame di Stato (cfr. Allegati 1, 2, 3, 4), al fine di facilitare l‟approccio alle prove e al
relativo sistema di valutazione in quindicesimi.
La loro valutazione è stata svolta utilizzando i criteri decisi a livello dipartimentale dalla
scuola e organizzati in sintetiche griglie (cfr. Allegati 5, 6).
Il Consiglio di Classe ha predisposto due simulazioni della Terza prova:
24 Marzo: tipologia B, discipline coinvolte: Fisica, Inglese, Storia, Scienze; tempo previsto: due ore e trenta minuti.
27 Aprile: tipologia B, discipline coinvolte: Matematica, Inglese, Latino, Storia dell‟Arte;
tempo previsto: due ore e trenta minuti.
Entrambe le simulazioni hanno consentito agli alunni di confrontarsi con le difficoltà di
sintesi, di completezza e precisione nell‟elaborazione delle risposte ai quesiti proposti nelle
diverse discipline, tuttavia dai risultati conseguiti si evince che la seconda prova ha meglio
valorizzato il profilo degli studenti.
MODALITÀ COMUNICAZIONI SCUOLA-FAMIGLIA
Colloqui bisettimanali antimeridiani.
Colloqui generali pomeridiani (25 e 26 novembre 2015 – 19 e 26 Aprile 2017 )
Pubblicazione sul registro elettronico degli esiti delle prove e degli esiti delle attività di recupero.
Pubblicazione sul sito web della scuola del POF e delle attività didattiche;
Comunicazione iniziale del contratto formativo.
RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA
I colloqui avuti con le famiglie degli alunni sono stati, soprattutto nel corso dell‟ultimo anno,
sporadici e spesso dettati da esigenze relative questioni riguardanti il rispetto di se e degli altri,
oltre a quelle riguardanti la partecipazione al dialogo educativo e il profitto scolastico.
Le famiglie hanno manifestato, nella maggior parte dei casi, una preferenza per i colloqui
pomeridiani.
Per situazioni particolari tutti i docenti, si sono resi disponibili ad incontri per appuntamento in
orario scolastico, soprattutto per gli alunni che hanno manifestato particolari situazioni di
difficoltà personale, familiare e scolastica.
15
PERCORSO FORMATIVO
OBIETTIVI DISCIPLINARI e
CONTENUTI
eventuali variazioni ai contenuti, sottoscritte dagli studenti, saranno
comunicate alla Commissione d’esame con nota aggiuntiva
16
RELIGIONE DOCENTE: Prof. Vincenzo CECI
LIBRO DI TESTO: G. De Bortoli – I volti dell‟altro – vol. 2
Il programma svolto nella suddetta classe risulta costituito da due parti: una storica, riguardante temi
di storia ecclesiastica dal Risorgimento al Concilio Vaticano II, una di natura teoretica/etica.
Taluni argomenti sono stati svolti anche attraverso l‟uso di mediatori didattici.
Inoltre ciascun alunno ha letto un libro a scelta tra i titoli proposti dal docente e ne ha prodotto, nei
tempi stabiliti, la relativa relazione.
La classe, attraverso un serio impegno, ha saputo sviluppare competenze ed abilità relative alle
suddette conoscenze, e quindi gli obiettivi didattici risultano realizzati.
Programma di RELIGIONE:
I
Pio IX e la Chiesa nel Risorgimento; Leone XIII e la Rerum Novarum nel relativo contesto storico e
sociale; Pio X ed il Modernismo; Benedetto XV ed il “discorso per la pace”; Pio XI, l‟avvento del
fascismo e del nazismo, i Patti Lateranensi; Pio XII ed i suoi “presunti silenzi”; la nascita della
Democrazia cristiana; il Concilio Vaticano II°.
II
Impostazione del concetto di bioetica; conoscenza generale delle questioni etiche di maggiore attualità
con speciale riferimento all‟insegnamento cattolico, e specialmente l‟aborto, la fecondazione assistita,
l‟eutanasia, la corporeità.
L‟insegnante Gli alunni
_________________________ __________________________________
__________________________________
17
ITALIANO
DOCENTE: Prof. Paolo GIOIA
Testo in adozione: G. Baldi, S. Giusso, M. Razetti, G. Zaccaria, Testi e storia della letteratura, voll. e-
f , Paravia
Programma di Italiano
ROMANTICISMO
Il Romanticismo in Europa: caratteristiche generali
Il Romanticismo in Italia
Il problema della lingua e la soluzione manzoniana
GIACOMO LEOPARDI
Vita. Opere. Il pensiero e le fasi del pessimismo. La teoria del piacere
Lettura e analisi dei seguenti testi:
Zibaldone: La teoria del piacere, Il vago, l'indefinito e le rimembranze della fanciullezza, Teoria della visione, Teoria del suono, La doppia visione.
Canti: L’Infinito, La sera del dì di festa, Ultimo canto di Saffo, A Silvia, La quiete dopo la
tempesta, Il sabato del villaggio, Canto notturno di un pastore errante dell'Asia, A se stesso
Operette Morali: Dialogo di Plotino e di Porfirio, Dialogo della Natura e di un Islandese
LA SCAPIGLIATURA
Caratteristiche generali. Lettura e analisi dei seguenti testi:
Igino Ugo Tarchetti: Memento, L'attrazione della morte (da Fosca, cap. XV, XXXII, XXXIII)
Camillo Boito: Una turpe vendetta (da Senso)
POSITIVISMO, NATURALISMO, VERISMO
Il Naturalismo francese: il letterato come scienziato e la letteratura come scienza sociale
Lettura e analisi dei seguenti testi:
Edmond e Jules de Goncourt: Un manifesto del Naturalismo (da Germinie Lacerteux, Prefazione)
Il Verismo italiano: confronto con il Naturalismo
Lettura e analisi dei seguenti testi:
Luigi Capuana: Scienza e forma letteraria: l'impersonalità (tratto dalla recensione ai Malavoglia pubblicata sul Fanfulla della domenica nel 1881)
GIOVANNI VERGA
Vita. I romanzi preveristi. La svolta verista. L'impersonalità narrativa: artificio della regressione e
straniamento. Il Ciclo dei Vinti: I Malavoglia e Mastro don Gesualdo.
Lettura e analisi dei seguenti testi:
Vita dei campi: Fantasticheria, Rosso Malpelo, La Lupa
Novelle Rusticane: La roba
I Malavoglia: Il vecchio e il giovane: tradizione e rivolta (cap. XI) Visione del film: “Accattone” di Pier Paolo Pasolini
IL DECADENTISMO IN EUROPA E IN ITALIA
18
Autori, temi, nuove forme espressive. L'Estetismo e il Simbolismo.
Lettura dei seguenti testi:
Charles Baudelaire: L'albatro
GABRIELE D‟ANNUNZIO
Vita. L'estetismo. Il superomismo. Il panismo.
Lettura e analisi dei seguenti testi:
Il Piacere: L'attesa dell'amante (cap.I)
Alcyone: La pioggia nel pineto
GIOVANNI PASCOLI
Vita. Visione del mondo. Poetica del “fanciullino”. Temi e soluzioni formali. Raccolte poetiche.
Lettura e analisi dei seguenti testi:
Il fanciullino: Una poetica decadente
Myricae: X Agosto, Temporale, Novembre
Canti di Castelvecchio: Il gelsomino notturno
LUIGI PIRANDELLO
Vita. Visione del mondo. La “trappola” della vita sociale. L‟umorismo. Le Novelle. I romanzi: Il fu
Mattia Pascal e Uno nessuno Centomila. Il teatro del grottesco e dell‟assurdo. Il metateatro.
Lettura e analisi dei seguenti testi:
Novelle per un anno: Il treno ha fischiato…, Ciàula scopre la luna
Il fu Mattia Pascal: La costruzione della nuova identità e la sua crisi (capp. VII e IX)
Uno, nessuno e centomila: Mia moglie e il mio naso (incipit del romanzo)
Sei personaggi in cerca d‟autore: La rappresentazione teatrale tradisce il personaggio
IL NOVECENTO. LE AVANGUARDIE STORICHE (*)
Marinetti e il Futurismo. Surrealismo e Dadaismo.
Lettura e analisi dei seguenti testi:
Marinetti: Manifesto del Futurismo
ITALO SVEVO (*)
Vita. Formazione culturale. I primi romanzi: “Una vita” e “Senilità”. L'inetto e i suoi antagonisti. “La
coscienza di Zeno”: il nuovo impianto narrativo
Lettura e analisi dei seguenti testi:
Una vita, cap. VIII: “Le ali del gabbiano”
Senilità, cap. XIV: “La trasfigurazione di Angiolina”
La coscienza di Zeno: cap. VI “La salute malata di Augusta”
La coscienza di Zeno: cap. VIII “Psico-analisi”
La coscienza di Zeno: cap. VIII “La profezia di un'apocalisse cosmica”
EUGENIO MONTALE (*)
Vita, poetica, temi, opere, stile
Lettura e analisi dei seguenti testi
Ossi di seppia: “Non chiederci la parola”, “Meriggiare pallido e assorto”; “Spesso il male di vivere ho incontrato”
Satura II: “Piove”
G. UNGARETTI (*)
Vita, poetica, temi, produzione e stile
19
Lettura e analisi dei seguenti testi:
L‟allegria: “Veglia”,”Natale”, “Soldati”, “San Martino del Carso”, “Mattina”.
Il dolore: “Non gridate più”
DANTE ALIGHIERI
Lettura, analisi e commento dei seguenti canti:
Divina Commedia, “Paradiso”: canto I (integrale)
canto III, vv. 43-57; 97-130 (*)
canto VI, vv. 1-42 (*)
canto XVII (*), vv. 55-75
canto XXXIII (*). vv.133-145
(*) Argomenti non ancora trattati alla stesura del documento
L‟insegnante Gli alunni
_________________________ __________________________________
__________________________________
20
LATINO
DOCENTE: Prof. Paolo GIOIA
Testo in adozione: A. Roncoroni, R. Gazich, E. Marinoni, E. Sada, Vides ut alta, vol. 3 L'età
imperiale, C. Signorelli Scuola
Programma di LATINO
LA DINASTIA GIULIO-CLAUDIA
Il contesto storico-culturale. Rapporto tra intellettuali e potere politico.
SENECA
La vita. Le opere. Il pensiero: la riflessione sul tempo; il furore tragico; la schiavitù.
Lettura e analisi dei seguenti testi (in traduzione):
La riconquista di sé (Epistulae ad Lucilium 1, 1-5)
Lo spreco del tempo (De brevitate vitae, 3, 1-3)
L'alienazione di sé (De brevitate vitae, 12, 1-9)
Solo il saggio è padrone del tempo (De brevitate vitae, 14, 1-5)
Vincere il timore del futuro (Epistulae ad Lucilium 101, 7-10)
Vicit ac regnat furor (Phaedra 177-185)
La scena della seduzione (Phaedra 599-675)
"Servi sunt". Immo homines (Epistulae ad Lucilium 47, 1-5)
Approfondimento: la schiavitù a Roma: schiavi e padroni; da schiavi a liberti.
LUCANO
La vita e l'opera. La Pharsalia: una nuova epica. Lucano contro Virgilio.
FEDRO
La vita e l'opera. La prospettiva dell‟emarginato. La favolistica latina fra eredità esopica e contributi
originali.
Lettura e analisi dei seguenti testi (in traduzione):
La legge del più forte (Favola I 1)
Un padrone vale l'altro (Favola I 15)
PETRONIO
Il “Satyricon”, tra romanzo greco e letteratura comico-satirica: l‟autore, la trama, temi e tecniche
narrative, la lingua e lo stile.
Lettura e analisi dei seguenti testi (in traduzione):
Una cena di cattivo gusto (31, 3- 33, 2; 34, 6-10)
Il ritratto di Fortunata (37)
Chiacchiere in libertà (41, 9- 43, 4)
La matrona di Efeso (111-112)
Un'eredità sotto condizione (141, 2-11)
PERSIO
La vita e l'opera. La satira come esigenza morale: il disgusto di un giovane aristocratico.
LA DINASTIA FLAVIA. L‟ETÀ DA NERVA A TRAIANO: GLI IMPERATORI DI ADOZIONE.
Il contesto storico-culturale.
21
QUINTILIANO
Profilo dell‟autore: la vita, la “Institutio oratoria”, il pensiero, la lingua e lo stile.
Lettura e analisi dei seguenti testi (in traduzione):
Ottimismo pedagogico (I 1, 1-3)
Conoscere l'allievo e valutarne le capacità (I 3, 1-5)
Le qualità di un buon maestro (II 2, 4-7)
GIOVENALE
La vita e l'opera. Indignatio e impotenza. La lingua e lo stile.
Lettura e analisi dei seguenti testi (in traduzione):
A Roma si vive male: colpa degli stranieri (Satira III 60-85)
Roma by night (Satira III 268-301)
Amore mercenario (Satira VI 136-152)
Approfondimento: gli sviluppi della satira.
MARZIALE
La vita e il rapporto con la società del tempo. L‟epigramma come rappresentazione comica della realtà: "il
sapore dell'uomo". La lingua e lo stile.
Lettura e analisi dei seguenti testi (in traduzione):
La figura del cliente tra miseria e orgoglio (Epigrammi X 76; V 13; IX 73)
Marziale e le donne (Epigrammi IV 24; I 10; IV 13 vv. 7-8; XI 60; V 34)
TACITO (*)
La vita, le opere, il pensiero, la concezione storiografica, la lingua e lo stile.
Lettura e analisi dei seguenti testi (in traduzione):
La tragedia della storia (Historiae I 2-3)
Usi e costumi dei Germani (Germania 11-12)
Moralità dei Germani (Germania 18-19)
Origine di una menzogna: la "razza" germanica (Germania 4)
Roma in fiamme (Annales XV 38-40)
SVETONIO (*)
La vita e le opere. La struttura delle biografie. Il valore documentario.
Lettura e analisi dei seguenti testi (in traduzione):
La dissolutezza di Tiberio (Vita di Tiberio 42-44)
Il cavallo di Caligola (Vita di Caligola 55)
Claudio in balia delle donne (Vita di Claudio 26)
APULEIO (*)
La vita, il pensiero, la lingua e lo stile. Le “Metamorfosi”: struttura narrativa, lingua e stile.
Lettura e analisi dei seguenti testi (in traduzione):
Lucio si trasforma in asino (Metamorfosi III 24-25)
Iside rivela a Lucio la salvezza (Metamorfosi XI 5-6)
(*) Argomenti non ancora trattati alla stesura del documento
L‟insegnante Gli alunni
_________________________ __________________________________
__________________________________
22
SCIENZE UMANE DOCENTE: Prof.ssa Rosalba BELLU
PEDAGOGIA
Libro di testo: Pedagogia storia e temi – Vol. 3 – Avalle – Maranzana_Editore: PARAVIA
Programma di PEDAGOGIA
-L’EDUCAZIONE NELL’ETA’ DEL POSITIVISMO
IL POSITIVISMO EUROPEO
-Il Positivismo e l‟educazione in Francia
*Comte: scienza, tecnica, filosofia e scuola
*Durkheim: la sociologia dell‟educazione
*Séguin: l‟educazione speciale
-Il positivismo e l‟educazione in Inghilterra
*L‟industrializzazione e i precursori della scuola popolare
*Owen: utopia pedagogica e scuole dell‟infanzia
*Spencer: l‟utilità come principio educativo
LA PEDAGOGIA ITALIANA NELL’ETA’ DEL POSITIVISMO
-Cattaneo e l‟analisi del problema educativo in Italia
-i teorici
*Ardigò: il significato dell‟educazione
*Gabelli: la necessità di una nuova scuola
-La letteratura per l‟infanzia
*Le avventure di Pinocchio
*Cuore
TRA OTTOCENTO E NOVECENTO:
L’ESPERIENZA DELLE SCUOLE NUOVE
-L’esordio del movimento in Inghilterra
*Che cosa sono le “scuole nuove”
*Abbotsholme: la prima scuola nuova
*Baden-Powell e lo scoutismo
-La diffusione delle scuole nuove in Italia
*Le sorelle Agazzi e la scuola materna
*Giuseppina Pizzigoni e “La Rinnovata”
DEWEY E L’ATTIVISMO STATUNITENSE
-Dewey: educare mediante l‟esperienza
23
*Il significato e il compito dell‟educazione
*I frutti dell‟esperienza di Chicago
*Esperienza ed educazione: una revisione critica
-Kilpatrick e l’eredità di Dewey
*Un nuovo metodo per rinnovare la scuola
-Parkhurst e il Dalton Plan
-Washburne e l’educazione progressiva
*La revisione dell‟orientamento
L’ATTIVISMO SCIENTIFICO EUROPEO
-Decroly e la scuola dei “centri di interesse”
*Una “scuola rinnovata”
*La globalizzazione
-Montessori e le “case dei bambini”
*Un ambiente educativo a “misura di bambino”
*Il materiale scientifico e le acquisizioni di base
*La maestra “direttrice”
*L‟educazione alla pace
-Claparède e l’educazione funzionale
*Interesse e sforzo
*L‟individualizzazione nella scuola
-Binet e la psicopedagogia
ULTERIORI RICERCHE ED ESPERIENZE DELL’ATTIVISMO EUROPEO
-Kerschenstiner e la pedagogia del lavoro
-Petersen e il “piccolo piano di Jena”
-Cousinet e l‟apprendimento “in gruppo”
-Freinet: un‟educazione attiva, sociale e cooperativa
*il lavoro scolastico
-Boschetti Alberti e la “scuola serena”
-Dottrens e l‟educazione emancipatrice
*le schede
-Neill e l‟esperienza non-direttiva di Summerhill
L’ATTIVISMO TRA FILOSOFIA E PRATICA
-Ferrière e la teorizzazione del movimento attivistico
-L’attivismo cattolico
*Maritain e “l‟umanesimo integrale”
-L’attivismo Marxista
*Makarenko e il “collettivo”
*Gramsci e il nuovo intellettuale
-L’attivismo idealistico
*La pedagogia fascista
*Gentile e l‟attualismo pedagogico
24
Don Saltini e l‟esperienza di Nomadelfia (*)
Don Milani e l‟esperienza di Barbiana (*)
Rogers e la pedagogia non direttiva (*)
-l‟apprendimento significativo
-l‟insegnante “facilitatore” e l‟attività didattica
Freud e la psicoanalisi (*)
-la teoria dell‟inconscio
-la concezione della vita psichica
-la teoria dello sviluppo psico-sessuale
-le implicazioni pedagogiche delle teorie freudiane
Piaget e l‟epitemologia genetica (*)
-la concezione pedagogica
Vygotskij e la psicologia in Russia (*)
La ricerca e i suoi metodi (*)
I contesti formali e non formali dell‟educazione (*)
Educazione e mass media (*)
Educazione, diritti e cittadinanza (*)
Educazione, uguaglianza e accoglienza (*)
(*) Argomenti non ancora trattati alla stesura del documento
L‟insegnante Gli alunni
_________________________ __________________________________
__________________________________
25
ANTROPOLOGIA
Libro di testo: “Antropologia” _E. Clemente-R. Danieli_ Ed. PARAVIA PEARSON
Programma di ANTROPOLOGIA
DALLA MAGIA AI NEW MEDIA: FORME DEL PENSIERO E DELLA
COMUNICAZIONE
1. IL PENSIERO MAGICO.
- Due interpretazioni della magia: Frazer ed Evans Pritchard
2. IL RACCONTO MITICO
3. LA DIMENSIONE CULTURALE DELLA MALATTIA
4. DALLA CULTURA ORALE AI MEDIA
-Potere e limiti della parola
-L‟invenzione della scrittura e la cultura chirografica
-L‟invenzione della stampa e la cultura tipografica
5. DAI MEDIA AI MASS MEDIA, AI NEW MEDIA
IL SACRO TRA SIMBOLI E RITI
1. LO STUDIO SCIENTIFICO DELLA RELIGIONE
-L‟essenza e il significato della religione
2. LA DIMENSIONE RITUALE
-Funzione e significato dei riti
-Riti religiosi e non religiosi
3. GLI SPECIALISTI DEL SACRO
4. LA NASCITA DELLA RELIGIONE NELLA PREISTORIA
5. MOLTI DEI O UNO SOLO?
-L‟ipotesi del monoteismo primordiale
-Il monoteismo e le sue forme
-Il politeismo
6. LA FORZA DEI SIMBOLI RELIGIOSI
LE GRANDI RELIGIONI
1. PER AVVICINARCI ALL’ARGOMENTO…
-Le parole chiave della religione
-Le religioni oggi
2. IL CRISTIANESIMO
-La vita e il messaggio di Gesù
-Breve storia della religione cristiana
3. L’ISLAM 4. IL BUDDISMO
5. L’EBRAISMO
6. L’INDUISMO
FORME DELLA VITA POLITICA (*)
26
-Cos‟è l‟antropologia politica
-Sistemi politici non centralizzati: bande e tribù
-Sistemi politici centralizzati: chiefdom e Stati
-L‟antropologia politica oggi
FORME DELLA VITA ECONOMICA (*)
-Antropologia economica ed economia: un confronto
-Figure e momenti salienti dell‟antropologia economica
-Produzione, scambio, consumo
(*) Argomenti non ancora trattati alla stesura del documento
L‟insegnante Gli alunni
_________________________ __________________________________
__________________________________
27
SOCIOLOGIA
Libro di testo : “Sociologia” _ P. Volonté-C. Lunghi-M. Magatti-E. Mora_ Ed. EINAUDI SCUOLA.
Programma di SOCIOLOGIA
DISUGUAGLIANZA, STRATIFICAZIONE E CONFLITTO
1. IL POTERE E LA DISUGUALIANZA
-La distribuzione del potere nella società
-Il concetto di potere
-Il potere e l‟autorità
-Il potere come poter-fare
-La disuguaglianza
-La complessità della disuguaglianza sociale
-Le differenze tra individui
2. LA STRATIFICAZIONE SOCIALE
-La stratificazione e la mobilità
-Lo status dell‟individuo
-La stratificazione basata sul lavoro: le classi sociali
-La stratificazione basata sullo stile di vita: i ceti sociali
-La stratificazione prodotta dalla distribuzione pubblica delle risorse
-La cultura dominante e le subculture
3. DEVIANZA CRIMINALITA’ E CONTROLLO SOCIALE
-La stratificazione e l‟ordine sociale
-Il conflitto sociale
-La devianza
-La criminalità
-La carriera deviante
-Il controllo sociale
-L’INDIVIDUO E LE STRUTTURE DI POTERE
1. LA DIMENSIONE POLITICA DELLA SOCIETA’
-Le norme e le leggi
-La politica e lo Stato
-Alcuni aspetti della sfera pubblica
-Le principali forme di regime politico
-I caratteri della democrazia: il consenso popolare
-I caratteri della democrazia: la rappresentanza
-I caratteri della democrazia: la frammentazione del potere e il rispetto delle minoranze
-La pubblica amministrazione
-I rischi della democrazia
28
2. WELFARE STATE E TERZO SETTORE
-Origine ed evoluzione dello Stato sociale
-La nascita e l‟affermazione del Welfare State
-La crisi del Welfare State
-Un nuovo tipo di Welfare State per il XXI secolo
-Le politiche sociali
-Le politiche sociali in Italia
-L‟alternativa al Welfare: il Terzo settore
LA GLOBALIZZAZIONE E LA SOCIETA‟ MULTICULTURALE (*)
LA COMUNICAZIONE E I MASS MEDIA (*)
LA SOCIETA‟ MODERNA (*)
(*) Argomenti non ancora trattati alla stesura del documento
L‟insegnante Gli alunni
_________________________ __________________________________
__________________________________
29
INGLESE
DOCENTE: Prof. Antonino PRINCIPATO LIBRO DI TESTO: M. Spiazzi-M. Tavella- M. Layton-Performer. Culture&literature
performer 3 multimediale booktab the twentieth century and the present.
Programma di INGLESE
La lingua come sistema
Evidenziazione delle interferenze tra italiano e inglese.
La lingua come funzione nel contesto situazionale
Educazione alla prosodia inglese. Correzione errori di tipo pragmatico.
La lingua come testo
Sguardo sulle figure retoriche più comuni. Composizioni su argomenti letterari e di attualità. Correzione
dei più comuni errori di sintassi, lessico ed interferenza (italianismi).
Riepilogo sintattico
Rapporto comparativo tra i sistemi nelle lingue studiate attraverso esempi durante la lettura e la
traduzione dal libro di testo.
Potenziamento lessicale
Terminologia relativa agli argomenti trattati in classe attraverso la lettura e la traduzione dal libro di testo.
La Gran Bretagna dal punto di vista storico-letterario dalla fine del Vittorianesimo sino agli anni 50 del
XX secolo (*=argomenti non ancora completamente svolti).
The Consequences of the Industrial Revolution. *Social and Literary Issues in the Victorian Age. Charles
Dickens and the novel of denunciation. The 1916 Easter Rising in Ireland. *Oscar Wilde - the Decadent
Artist. Art for Art‟s Sake. *Excerpts from The Picture of Dorian Gray. Flat Character vs. Round
Character. World War I. Freud‟s window on the unconscious - Id, Ego and Super-Ego. Freud‟s
contribution to the development of the 20th-Century Novel. T.S. Eliot and the alienation of the modern
man - excerpts from The Waste Land to show modern human alienation *The Bildungsroman (Coming-
of-Age Story/Novel). *The Doppelganger - a 2-faced reality. The 20th-Century Novel as a witness of the
cultural crisis of the age. The Objective Correlative. Soliloquy, Interior Monologue and Stream of
Consciousness. James Joyce, Gabriel‟s Epiphany. Virginia Woolf and Moments of Being. Utopia and
Dystopia. *Orwell‟s world order *vs. Aldous Huxley‟s Bio-Engineering. George Orwell and 1984.
*Samuel Beckett and the Theatre of the Absurd. Waiting for Godot. *World War II - the Battle of Britain.
*The 1950s-60s Economic Boom. *The Beatles and Liverpool during those days.
(*) Argomenti non ancora trattati alla stesura del documento
L‟insegnante Gli alunni
_________________________ __________________________________
__________________________________
30
STORIA
DOCENTE: Prof. Paolo GIOIA
Testo in adozione: V. Castronovo, MilleDuemila. Un mondo al plurale, vol. 3, La Nuova Italia
IL RISORGIMENTO E L'UNITÀ D'ITALIA (ripasso)
La prima guerra d'indipendenza. Cavour e la seconda guerra d'indipendenza. Garibaldi e i Mille.
L'Unità d'Italia.
L'ITALIA NELL'ETÀ DELLA DESTRA E DELLA SINISTRA STORICA
La Destra storica al potere. Il completamento dell'Unità d'Italia. La Sinistra storica al potere. La crisi di
fine secolo.
LA SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
Dalla prima alla seconda rivoluzione industriale. Il positivismo e la Belle Epoque. La nuova
organizzazione del lavoro: la catena di montaggio. Il capitalismo monopolistico e finanziario. Boom
demografico ed emigrazione. La Prima Internazionale. La condanna della Chiesa cattolica
LE GRANDI POTENZE NELL'ULTIMO TRENTENNIO DEL XIX SECOLO
La Francia della Terza Repubblica. La Germania da Bismarck a Guglielmo II. L'età vittoriana. La
guerra di secessione e l'espansione degli Stati Uniti. La nascita del Giappone moderno.
L‟ETA‟ GIOLITTIANA
Il programma politico, economico e sociale di Giolitti. La nuova legge elettorale ed il “Patto
Gentiloni”. La guerra di Libia.
LE RELAZIONI INTERNAZIONALI DALLA FINE DEL XIX SECOLO AL 1914
L'intervento delle potenze europee in Cina e la guerra russo-giapponese. Il contrasto tra l'Intesa anglo-
francese e la Germania. Le guerre balcaniche
LA PRIMA GUERRA MONDIALE
Lo scoppio del conflitto. I fronti della guerra. La guerra di trincea. L'utilizzo di nuovi tipi di armi.
L‟Italia dalla neutralità all‟intervento. L‟anno decisivo:1917. I 14 punti di Wilson. La conclusione del
conflitto. I trattati di pace. La nascita della società delle Nazioni.
LA RIVOLUZIONE RUSSA
La crisi dello zarismo. Dalla rivoluzione di febbraio alla rivoluzione d'ottobre. Guerra civile e
comunismo di guerra. La Nep e la nascita dell‟Unione sovietica.
L'EUROPA ALL'INDOMANI DELLA GUERRA
Le difficili condizioni economiche e sociali. La Società delle nazioni. La Repubblica di Weimar. Il
dopoguerra in Italia. Il “Biennio rosso” e la divisione delle Sinistre.
L'AVVENTO DEL FASCISMO IN ITALIA
La crisi dello stato liberale: la “normalizzazione” del Fascismo, lo squadrismo e la Marcia su Roma.
1922-1925: la transizione verso un regime dittatoriale: le “leggi fascistissime” e le riforme
istituzionali. La politica sociale ed economica del Fascismo ed il corporativismo. La ricerca del
consenso ed il controllo del dissenso. I Patti lateranensi. La politica scolastica e la Riforma Gentile. Gli
antifascisti.
USA E URSS (*)
31
Lo sviluppo dell‟industria statunitense. Il crollo della Borsa di Wall Street e la Grande Depressione. Il
“New Deal” di Roosevelt. L'Urss dopo Lenin: la lotta tra Stalin e Trotzkij. La dittatura stalinista.
L'AVVENTO DEL NAZISMO IN GERMANIA (*)
La crisi economica nella Repubblica di Weimar. La crisi politica: Hitler conquista il potere. La
dittatura nazionalsocialista e l‟eliminazione delle opposizioni. L‟antisemitismo e la persecuzione
antiebraica. la ricostruzione della potenza tedesca.
VERSO LA SECONDA GUERRA MONDIALE (*)
La conquista italiana dell'Etiopia. La guerra civile in Spagna. La debolezza delle potenze democratiche
e la politica aggressiva di Hitler. Il Patto Molotov-Ribbentrop.
LA SECONDA GUERRA MONDIALE (*)
Prima fase della guerra: la Germania all‟attacco. L'Italia entra in guerra. Seconda fase: apogeo
dell‟Asse ed intervento americano. Terza fase: la svolta della guerra (sconfitta tedesca a Stalingrado;
Resistenza in Europa). La caduta di Mussolini e lo sbarco anglo-americano. L'accerchiamento della
Germania e la fine del nazismo. L‟uso dell‟atomica e la resa del Giappone.
IL SECONDO DOPOGUERRA: NUOVI SCENARI POLITICI (*)
La nascita dell'ONU e i trattati di pace. L'antagonismo tra Usa e Urss.
(*) Argomenti non ancora trattati alla stesura del documento
L‟insegnante Gli alunni
_________________________ __________________________________
__________________________________
32
FILOSOFIA
DOCENTE: Prof. Enrico TROTTO
Libro di testo: N. Abbagnano, G. Fornero – L‟ideale e il reale – Voll. 2 e 3 _ Ed. PARAVIA
. KANT
Gli scritti pre-critici.
La Critica della Ragion Pura.
La Critica della Ragion Pratica.
La Critica del Giudizio.
L’OTTOCENTO TRA ROMANTICISMO ED IDEALISMO
Atteggiamenti caratteristici del romanticismo Tedesco.
Il dibattito sulla “cosa in sé” e la nascita dell‟idealismo romantico.
J. G. FICHTE
La dottrina della scienza ed i suoi principi.
La dottrina della conoscenza.
La dottrina morale.
Il pensiero politico.
F.W.J. SCHELLING
L‟Assoluto come indifferenza di Spirito e natura.
La filosofia della natura.
L‟idealismo trascendentale.
La filosofia positiva.
G.W.F. HEGEL
Il giovane Hegel.
Le basi del sistema hegeliano.
La dialettica.
La Fenomenologia dello Spirito: suddivisione e figure.
La Logica.
La Storia in Hegel.
IL POSTHEGELISMO IN GENERALE
A. SCHOPENHAUER )*(
Il “velo di Maya”.
Il pessimismo.
Le vie della liberazione dal dolore.
S. A. KIERKEGAARD٭
La critica all‟hegelismo.
Gli stadi dell‟esistenza.
L‟angoscia.
33
LA SINISTRA HEGELIANA E FEUERBACH (*)
K. MARX (*)
Caratteristiche generali del marxismo.
La critica allo Stato moderno ed al liberalismo.
La critica all‟economia borghese.
La concezione materialistica della storia.
Il Capitale.
Rivoluzione e dittatura del proletariato.
IL POSITIVISMO: CARATTERI GENERALI E FILOSOFICI (*)
LA CRISI DELLE CERTEZZE FILOSOFICHE (*)
F.W. NIETZSCHE (*)
Caratteristiche generali del pensiero di Nietzsche.
Il periodo giovanile.
Il periodo illuministico.
Superuomo, eterno ritorno e volontà di potenza.
(*) Argomenti non ancora trattati alla stesura del documento
L‟insegnante Gli alunni
_________________________ __________________________________
__________________________________
34
MATEMATICA
DOCENTE: Prof. ssa Franca Ascani
Libro di testo: M. Bergamini, A. Trifone, G. Barozzi, “Matematica.azzurro”, vol.5, Zanichelli
Programma di Matematica
LE FUNZIONI
o Definizione di funzione
o Classificazione delle funzioni
o Dominio naturale di una funzione
o Funzioni iniettive, suriettive e bijettive.
o Funzioni invertibili; funzione inversa.
Funzioni reali di variabile reale: funzioni algebriche:funzioni algebriche razionali e irrazionali, intere e
fratte.
Dominio naturale di una funzione algebrica.
.Segno di una funzione algebrica razionale
I LIMITI
Gli intervalli e gli intorni
o Gli intervalli
o Le semirette
o Gli intorni di un punto; intorno circolare.
o Punti di accumulazione
Definizioni di limite
o Limite finito per x che tende ad un valore finito: lxfxx
)(lim
0
o Limite infinito per x che tende ad un valore finito:
)(lim
0
xfxx
o Limite finito per x che tende all‟infinito: lxfx
)(lim
o Limite infinito per x che tende all‟infinito:
)(lim
xfx
o Limite destro e limite sinistro
o Calcolo empirico di limiti
Teoremi sui limiti (solo enunciati senza dimostrazione):
o Teorema di unicità del limite
o Teorema della permanenza del segno (*)
o Teorema della somma, del prodotto e del quoziente di limiti.
Calcolo di limiti
o Limite della somma: forma indeterminata +
o Limite del prodotto di due funzioni
35
o Limite del quoziente: forme indeterminate
e
0
0
o Gli asintoti: Ricerca degli asintoti verticali, orizzontali o obliqui di una funzione algebrica
razionale.
FUNZIONI CONTINUE
o Continuità di una funzione in un punto
o Continuità di una funzione in un intervallo
o Punti di discontinuità: I punti di discontinuità di prima specie, di seconda specie, di terza specie
LA DERIVATA DI UNA FUNZIONE (*)
o Il rapporto incrementale
o La derivata di una funzione
o Il calcolo della derivata
o Significato geometrico della derivata
o La continuità e la derivabilità
Le derivate fondamentali:
o Derivata di una costante: Dk
o Derivata di f(x) = xn con nQ
I teoremi sul calcolo delle derivate (solo enunciati senza dimostrazione)
o Derivata del prodotto di una costante per una funzione
o Derivata della somma di funzioni
o Derivata del prodotto di funzioni
o Derivata del quoziente di funzioni
GRAFICO DI UNA FUNZIONE RAZIONALE (*)
o Dominio
o Segno
o Asintoti
o Ricerca di massimi e minimi relativi (*)
o Derivata seconda e punti di flesso (solo per funzioni razionali intere) (*)
(*) Argomenti non ancora trattati alla stesura del documento
L‟insegnante Gli alunni
_________________________ __________________________________
__________________________________
36
FISICA
DOCENTE: Prof. ssa Franca ASCANI
Libro di testo: U. Amaldi _ Le traiettorie della fisica _Vol. 3 _ da Galileo a Heisenberg.
Elettromagnetismo, Relatività e Quanti_ con Physics iIn Englis. Casa editrice ZANICHELLI
Programma di Fisica
TERODINAMICA
I FLUIDI
o Gli stati della materia
o La pressione
o legge di Pascal; il torchio idraulico
o legge di Stevino
o la spinta di Archimede
o il galleggiamento dei corpi
o la pressione atmosferica
LA TEMPERATURA
o Il termometro
o I gradi Celsius: Il Kelvin.
o Dilatazione nei solidi: dilatazione lineare e volumica
o Dilatazione volumica nei liquidi: comportamento anomalo dell‟acqua.
o Le trasformazioni nei gas
o Trasformazioni isobare, isocore, isoterme.
o 1° e 2° legge di Gay Lussac
o Legge di Boyle.
o Il gas perfetto; equazione di stato del gas perfetto.
ELETTROMAGNETISMO
CARICHE ELETTRICHE
La carica elettrica e le interazioni tra corpi elettrizzati o Elettrizzazione per strofinio
o La carica elettrica
o Principio di conservazione della carica
Conduttori ed isolanti o Elettrizzazione per contatto
o Elettroni di conduzione
o Elettroscopio
o Induzione elettrostatica
o Elettrizzazione per induzione
La legge di Coulomb
o L‟unità di carica elettrica
o La forza tra due cariche
o Interazione elettrica e gravitazionale
o Principio di sovrapposizione
o Costante dielettrica
37
Il campo elettrico
o Il vettore campo elettrico
o Campo elettrico generato da puntiformi
o Rappresentazione del campo elettrico
o Campo elettrico generato da più cariche puntiformi
o Campi elettrici nei conduttori in equilibrio elettrostatico ( gabbia di Faraday)
o Campo elettrico uniforme
o Moto di una carica in un campo elettrico uniforme
IL POTENZIALE E LA CAPACITÀ
L‟energia potenziale elettrica
o Il lavoro in un campo elettrico uniforme
o Il lavoro in un campo elettrico generato da una carica puntiforme
o Dal lavoro all‟energia potenziale elettrica
o Energia potenziale nel campo elettrico generato da una carica puntiforme.
Il potenziale elettrico e la differenza di potenziale o Relazione tra differenza di potenziale e lavoro
Le superfici equipotenziali e il potenziale elettrico dei conduttori (*) o Il potenziale di un conduttore in equilibrio elettrostatico
o Equilibrio elettrostatico di due conduttori collegati tra loro
I condensatori e la capacità (*)
o Il condensatore come due conduttori
o Capacità di un condensatore
o Condensatore piano
o Condensatori in serie e in parallelo
LA CORRENTE ELETTRICA(*)
La corrente elettrica e la forza elettromotrice o La conduzione nei metalli
o L‟agitazione termica e il moto di deriva elettrica
o Corrente elettrica
o Verso della corrente
o Intensità della corrente elettrica
o L‟Ampère
o Forza elettromotrice
La resistenza elettrica o Resistenza elettrica e prima legge di Ohm
o Misure di intensità di corrente, d.d.p. e di resistenza
o Seconda legge di Ohm, resistività
(*) Argomenti non ancora trattati alla stesura del documento
L‟insegnante Gli alunni
_________________________ __________________________________
__________________________________
38
SCIENZE NATURALI
DOCENTE: Prof. Domenico LEONETTI
Libro di testo:” Curtis_Barnes_ Sue Schnek _ Flores _ "Percorsi di scienze naturali- Dalla tettonica
alle biotecnologie" - .Ed.Zanichelli
Programma di SCIENZE
IL CARBONIO E LA VITA
o Dal carbonio agli idrocarburi. I composti organici.
o Gli idrocarburi saturi: alcani e cicloalcani.
o Gli idrocarburi insaturi: alcheni e alchini. Gli idrocarburi aromatici.
o I principali gruppi funzionali e relative classi di composti.
o I polimeri di addizione e di condensazione.
LE BASI DELLA BIOCHIMICA
o I carboidrati: monosaccaridi, disaccaridi, i polisaccaridi.
o I lipidi: struttura e caratteristiche dei trigliceridi. I lipidi insaponificabili.
o Gli amminoacidi e le proteine. La struttura delle proteine e la loro attività biologica.
o I catalizzatori biologici. Struttura e meccanismo di azione degli enzimi.
o Nucleotidi e acidi nucleici. Struttura del DNA.
IL METABOLISMO
o Le trasformazioni chimiche nella cellula: anabolismo e catabolismo.
o Il ruolo dell'ATP e dei coenzimi NAD e FAD.
o Il metabolismo dei carboidrati.
- Aspetti generali della glicolisi.
- I processi di fermentazione: fermentazione lattica e fermentazione alcolica.
- Il metabolismo terminale: il ruolo del ciclo di Krebs e del trasporto finale di
elettroni.
o Generalità sul metabolismo dei lipidi: la β-ossidazione.
o Il catabolismo degli amminoacidi e l'eliminazione dell'azoto negli animali.
LE BIOTECNOLOGIE
o Visione d'insieme sulle biotecnologie. Metodi e processi della tecnologia del DNA
ricombinante. Applicazioni delle biotecnologie.
39
SCIENZE DELLA TERRA (*)
o CENNI SUI FENOMENI VULCANICI:
Il vulcanismo. Vulcanismo esplosivo ed effusivo. La distribuzione geografica dei vulcani.
o CENNI SUI FENOMENI SISMICI
Origine dei terremoti.
Differenti tipi di onde sismiche. Propagazione e registrazione.
La forza di un terremoto. La distribuzione geografica dei terremoti.
(*) Argomenti non ancora trattati alla stesura del documento
L‟insegnante Gli alunni
_________________________ __________________________________
__________________________________
40
STORIA DELL’ARTE
DOCENTE: Prof. Piergiorgio SANSONE
Libri di testo: Giuseppe Nifosì, ARTE SVELATA (L') VOL. III, ed. Laterza
SITI INTERNET: www.didatticarte.it
VIDEO:
Ingres spiegato da Daverio ( video )
La zattera della medusa, Natura e Sublime, Il Bacio
Lezione di V. Sgarbi su Campo di grano con volo di corvi di V. Van Gogh
G. Klimt
Frida
Programma di STORIA DELL’ARTE
1. IL NEOCLASSICISMO
L‟Ideale dell‟equilibrio. J.J. Winckelmann : La storia dell‟arte antica, teoria e riferimenti al mondo classico. Stile, Temi, Modelli.
J.L. David,vita e opere, analisi di : Giuramento degli Orazi, A Marat
Ingres: la grande odalisca rif. Tiziano, la bagnante diValpicon.
Canova vita e opere, analisi di: Amore e Psiche, Paolina Borghese, Il Monumento a
Maria Cristina D?Austria, Le Tre Grazie
F. Goya: Le fucilazioni del 3 maggio 1808
Architettura neoclassica: R. Adam, Piermarini, L. Von Klenze, Quarenghi.
2. IL ROMANTICISMO
Caratteri generali.
T. Gericault: La zattera della Medusa
E. Delacroix : La Libertà che guida il popolo
Friedrick: Viandante sul mare di nebbia, Monaco in riva al mare.
Turner: Vapore durante una tempesta di mare, Pioggia, vapore, velocità.
Constable e il paesaggio. Burke e il Sublime.
F. Hayez : Il Bacio
3. REALISMO
Il Realismo in Francia, analisi della situazione politica e culturale. Courbet: Gli Spaccapietre
Millet: L‟Angelus
Daumier: Vagone di Terza classe
4. L’IMPRESSIONISMO
Introduzione all'impressionismo: la fotografia sviluppo e applicazioni NADAR e la nascita della fotografia.
l'Impressionismo, contesto storico
41
Monet :Impressione a levar del sole
Manet : Colazione sull'erba, Olimpia
Renoir: Moulin de la gallette, La Grenoullere.
Degas: L'assenzio, Le ballerine, corse dei cavalli
5. POST IMPRESSIONISMO
Dagli studi di Chevraul al puntinismo.
G. Seurat :Una domenica pomeriggio sull'isola della Grand Jatte .
P. Signac: The Jetty at Cassis, Opus 198;
P. Cezanne: La montagna Saint Victoire, I giocatori di carte P. Gauguin: Vita; Opere: Chi siamo, dove veniamo...., Il Cristo Giallo.
V. Van Gogh: Vita; Opere: Notte stellata, La Cameretta, Mangiatori di patate
Analisi del quadro di Paul Gauguin : Chi siamo... in Inglese.
6. L'ESPRESSIONISMO
Inquadramento storico.
E Munch: L'Urlo, Pubertà
Kirchner : Marcella
7. ART NOVAU – LIBERTY – MODERNISMO – SECESSIONE VIENNESE
Inquadramento storico Antoni Gaudi: Parco Guell, La Sagrada Familia.
G. Klimt: Guiditta, Adele B. Bauer, Il Bacio
8. SIMBOLISMO
Inquadramento storico G. Morau: Salomè, Edipo e la Sfinge
9. IL CUBISMO
Da Cezanne a Picasso
Picasso: Vita; Opere: Les Damoiselles d'Avignon, Guernica
10. IL FUTURISMO
Inquadramento storico, le teorie, i manifesti Boccioni: La città che sale, Gli Addii, Forme uniche nella continuità dello spazio.
Balla : Cane al guinzaglio.
Sant'Elia: i progetti
11. L’ASTRATTISMO
Linee, colori, piani: il superamento dell'oggetto W. Kandinskij: Vita, Opere: Senza Titolo, Paesaggio bavarese con chiesa, La mucca,
Improvvisazioni, Composizioni
12. IL DADAISMO
Le teorie di T. Tzara
M. Duchamp: L'Orinatoio, Lhooq, Ruota di bicicletta.
13. METAFISICA
Le teorie e gli artisti
De Chirico: Canto d‟amore, Le Piazze
14. IL SURREALISMO
42
I temi e il contesto
S. Dalì: Sogno causato da volo di un‟ape, Autoritratto
Magritte: L'Empire des lumieres, Gli Amanti, Questa non è una pipa
F. Khalo
15. IL RAZIONALISMO E FUNZIONALISMO
W. Gropius: La Bauhaus
Le Coubusier: Ville Savoye, L‟Unità di abitazione, Ville Savoye, Le Modulor
Frank Lloyol Wrigh : La casa sulla cascata, Guggenheim Museum
16. ARTE DOPO II^ GUERRA MONDIALE (*)
17. POP ART (*)
18. CENNI DI ARTE CONTEMPORANEA (*)
(*) Argomenti non ancora trattati alla stesura del documento
L‟insegnante Gli alunni
_________________________ __________________________________
__________________________________
43
SCIENZE MOTORIE
DOCENTE: Prof. Riccardo La Ragione
Libro di testo: “Il perfetto equilibrio pensiero e azione per un corpo intelligente” di P.L. Del
Nista, J. Parker, A. Tasselli. Casa editrice D‟ANNA.
Il piano di svolgimento di Educazione Fisica si è sviluppato secondo le indicazioni della
programmazione generale, ed è stato attuato variando le attività graduandole in modo da poter
permettere ad ogni studente, adeguatamente alle proprie potenzialità, di conseguire gli obiettivi
della disciplina.
1.1.1 Obiettivi
1. Educazione motoria.
2. Educazione sportiva.
3. Educazione alla salute.
L‟acquisizione di conoscenze, capacità , e competenze specifiche che tendano a sviluppare nello
studente una cultura della pratica motoria come costume di vita.
1. Educazione motoria
1.1.1.1 Conoscenze
Dei gesti ginnici principali.
Delle attrezzature sportive, della palestra, del campo sportivo, e degli ambienti dove si opera in ambito di attività motorie.
Della terminologia specifica delle posizioni, dei movimenti, degli atteggiamenti del corpo in fase
statica e dinamica.
Capacità
Organizzazione delle informazioni al fine di produrre semplici sequenze o progetti motori, espressivi, sportivi individuali e collettivi.
Percezione ed analisi dei dati dell‟esperienza vissuta.
1.1.1.2 Competenze
Controllo del movimento.
Prestazione.
Saper usare correttamente le attrezzature.
2. Educazione sportiva
1.1.1.3 Conoscenze
Pallavolo : tecnica dei fondamentali individuali e regolamento.
Ginnastica : capovolta, verticale, volteggio a corpo libero (rincorsa, stacco, battuta in pedana,
capovolta con e senza appoggio delle mani, e atterraggio).
Atletica leggera : Velocità, salto con tecnica “sforbiciata” e “dorsale”.
Pallone-elastico- leggero: tecnica dei fondamentali e regolamento.
44
Pallamano.
Sports estremi (in quota e subacquei): la respirazione.
1.1.1.4 Capacità
Saper organizzare delle informazioni al fine di produrre sequenze motorie e sportive.
Saper partecipare e organizzare il lavoro, individualmente o in gruppo, accettando o esercitando il coordinamento e le responsabilità.
1.1.1.5 Competenze
Saper utilizzare i fondamentali individuali specifici nelle varie situazioni.
Saper giocare nei diversi ruoli .
Saper praticare una o più discipline sportive individuali
Saper comunicare utilizzando un appropriato linguaggio tecnico.
Saper arbitrare ed assumere ruoli di giuria in situazioni di competizioni scolastiche.
3. Educazione alla salute.
1.1.1.6 Conoscenze
BLS : teoria, tecnica e pratica di soccorso a una persona in arresto cardiaco.
Doping: Concetti generali e fattori che lo originano.
1.1.1.7 Capacità
Saper organizzare le informazioni al fine di adottare comportamenti corretti ed efficaci.
1.1.1.8 Competenze
Saper gestire in modo autonomo la fase di avviamento alle pratiche motorie in funzione dell‟attività da svolgere e del contesto specifico.
Saper preparare le attrezzature sportive.
Saper soccorrere un infortunato, e saper gestire semplici situazioni traumatiche.
1.1.2 Metodologia- didattica
Si è basata principalmente sullo svolgimento pratico delle lezioni, inizialmente guidate dal docente
( lezione tipo frontale ), successivamente costituita da un lavoro individuale o di gruppo di tipo
interattivo.
1.1.3 Criteri di valutazione
Premesso che per il raggiungimento degli “ obiettivi minimi “ e del livello sufficiente di
preparazione sono necessari la partecipazione alle lezioni, l‟interesse, l‟impegno.
Le verifiche saranno il riscontro dei diversi profitti conseguiti da ogni singolo studente, e saranno
finalizzate a fornire una informazione relativa non solo all‟acquisizione di abilità motorie, ma
anche del livello di evoluzione del processo formativo.
La valutazione finale è la somma delle verifiche, ed indicherà, il grado di padronanza del
controllo corporeo acquisito, il perfezionamento di tecniche sportive, la conoscenza e la pratica
dei ruoli nei giochi di squadra, e delle diverse tattiche, e la conoscenza di argomenti a carattere
generale trattati nel corso dell‟anno.
45
Indicatori e descrittori adottati :
Voto 10-9 Applica i contenti tecnici appresi in modo efficace e personale. Partecipa
assiduamente con atteggiamento propositivo e costruttivo. Comprende e usa correttamente il
linguaggio specifico della materia e le regole dei giochi sportivi.
Voto 8-7 Esprime l‟acquisizione e la conoscenza ad un buon livello delle tecniche e delle
metodologie di allenamento delle varie discipline sportive.
Voto 6 Evidenzia una sufficiente conoscenza dei contenuti e della terminologia . Se guidato
partecipa in modo prodottivi all‟attività della classe.
Voto 5 Mostra conoscenze parziali riferite ad aspetti fondamentali della pratica, della
tecnica, della terminologia. Partecipa in modo discontinuo, e con modesto interesse alle attività
proposte.
Voto 4-3 Partecipa in modo saltuario, denota scarsa conoscenza dei contenuti tecnici, della
terminologia specifica, dei regolamenti degli sport, e delle principali problematiche inerenti alle
attività motorie.
L‟insegnante Gli alunni
_________________________ __________________________________
__________________________________
46
ALLEGATI:
1. SIMULAZIONI DELLE PROVE D‟ESAME
1_1 1° PROVA:
1° SIMULAZIONE: 3 Maggio 2017
2° SIMULAZIONE: ancora non svolta all‟atto della stesura del presente
documento.
1_2 2° PROVA:
1° SIMULAZIONE: 24 Febbraio 2017
2° SIMULAZIONE: 10 Maggio 2017
1_3 3° PROVA:
1° SIMULAZIONE: 24 Marzo 2017
2° SIMULAZIONE: 27 Aprile 2017
47
ALLEGATO 1:
1° SIMULAZIONE DELLA PRIMA PROVA – A.S. 2016-2017
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.
1.1.4 TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO
Carlo Levi, Le parole sono pietre. Tre giornate in Sicilia (prima edizione, Einaudi, Torino 1955).
5
1
0
1
5
20
2
5
3
0
3
5
«Salvatore Carnevale io l‟ho conosciuto, l‟ho visto molte volte quando era vivo, qui a
Sciara, e nelle riunioni contadine. […] Fu lui a fondare la sezione socialista di Sciara
nel ‟51, e a mettere in piedi la Camera del lavoro. […] Un paese poverissimo,
naturalmente (ti diranno che non è vero) in mano alla mafia. Non è un grosso centro
di mafia […]. Ma quei pochi mafiosi sono i padroni e fanno la legge. È la condizione elementare dei paesi del feudo. Carnevale fu il primo, e mosse ogni cosa con l‟esempio
e il coraggio. Perché aveva una mente chiara, e capì che non si può venire a patti, che
i contadini dovevano muoversi con le loro forze, che il contadino per vivere deve
rompere con la vecchia struttura feudale, non può fare le cose a mezzo, non può accettare neppure il minimo compromesso. Capì che l‟intransigenza è, prima
che un dovere morale, una necessità di vita […]. Per questo poteva apparire
talvolta eccessivo, estremista. Aveva capito che in queste condizioni primitive e tese,
di fronte a un potere organizzato e ramificato che arriva dappertutto, che controlla tutto con la sua legge, l‟essenziale è non lasciarsi sedurre, né corrompere; né accettare
mai, come cosa reale, la paura, l‟omertà, la legge del terrore. L‟ha pagato con la vita.
[…]. L‟assassinio era, per così dire, firmato con la simbologia delle uccisioni di
mafia […]. Ma tutto sarebbe finito nel silenzio, come tutte le altre volte. […] Ma questa
volta, per la prima volta nella storia della Sicilia, non è stato così. La madre di Salvatore ha parlato, ha denunciato esplicitamente la mafia al tribunale di Palermo. È
un grande fatto, perché rompe il peso di una legge, di un costume il cui potere era
sacro. Qualche cosa è davvero cambiata. […] In una di quelle strade in discesa, di
quelle specie di scoscendimenti sassosi che dirupano a valle, è la casa di Salvatore Carnevale e di sua madre, Francesca Serio. […] Vicino al letto, seduta su
una sedia, coperto il capo di uno scialle nero, sta, sola, Francesca, la madre. Parla
della morte e della vita del figlio […]. Parla, racconta, ragiona, discute, accusa,
rapidissima e precisa, alternando il dialetto e l‟italiano, la narrazione distesa e la logica dell‟interpretazione, ed è tutta e soltanto in quel continuo discorso senza fine, tutta
intera […]. Niente altro esiste di lei e per lei, se non questo processo che essa
istruisce e svolge da sola, seduta sulla sua sedia di fianco al letto: il processo del
feudo, della condizione servile contadina, il processo della mafia e dello Stato. Ella stessa si identifica totalmente con il suo processo e ha le sue qualità: acuta, attenta,
diffidente, astuta, abile, imperiosa, implacabile. Così questa donna si è fatta, in un
giorno: le lacrime non sono più lacrime ma parole, e le parole sono pietre. Parla con
la durezza e la precisione di un processo verbale, con una profonda assoluta
sicurezza, come di chi ha raggiunto d‟improvviso un punto fermo su cui può poggiare, una certezza: questa certezza che le asciuga il pianto e la fa spietata, è la Giustizia. La
giustizia vera, la giustizia come realtà della propria azione, come decisione presa una
volta per tutte e da cui non si torna indietro.»
Carlo Levi (Torino 1902 - Roma 1975), laureato in medicina, fu pittore e scrittore. La sua opera più
celebre è il romanzo Cristo si è fermato a Eboli del 1945, ispirato all‟esperienza del confino in Lucania
nel biennio 1935-36 cui fu condannato per la sua attività antifascista. Il romanzo Le parole sono pietre, da cui il brano è tratto, fu invece il frutto di un viaggio in Sicilia in tre tempi, nel 1951, nel
48
1952 e nel 1955, anno di pubblicazione del libro. Nell‟estratto è presentata la vicenda del sindacalista
Salvatore Carnevale, assassinato dalla mafia il 16 maggio 1955 a Sciara, nei pressi di Palermo, cui
seguì la coraggiosa denuncia da parte di sua madre, Francesca Serio.
- Comprensione del testo
Riassumi il contenuto del testo.
- Analisi del testo 2.1 Individua e presenta le principali caratteristiche linguistiche, lessicali e stilistiche del
brano.
2.2 Spiega il significato del concetto di „intransigenza‟ come „necessità di vita‟ attribuito a Salvatore Carnevale.
2.3 Spiega il significato dell‟espressione “ed è tutta e soltanto in quel continuo discorso senza fine, tutta intera” riferita alla madre di Salvatore Carnevale, Francesca Serio,
dopo la sua denuncia della mafia al tribunale. In che senso Francesca Serio “si identifica totalmente con il suo processo”?
2.4 Spiega il significato dell‟espressione “le lacrime non sono più lacrime ma parole, e le
parole sono pietre”.
2.5 Esponi le tue osservazioni attraverso un commento personale di sufficiente ampiezza.
- Interpretazione complessiva ed approfondimenti A partire dall‟analisi condotta, proponi una tua interpretazione del brano,
approfondendola con opportuni collegamenti ad altri testi, di Carlo Levi o di altri autori
da te conosciuti, in cui sono affrontati temi analoghi. Alternativamente, puoi
approfondire la tua interpretazione con una riflessione sul ruolo della coscienza civile contro ogni forma di corruzione.
1.1.5 TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI
GIORNALE”
1.1.6 (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.
Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio.
Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale
sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio
protocollo.
1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO
ARGOMENTO: Arte e tecnologia. DOCUMENTI
«Come l‟acqua, il gas, la corrente elettrica giungono da lontano nelle nostre case per rispondere ai nostri bisogni con uno sforzo quasi nullo, così saremo alimentati da
49
immagini visive o uditive, che appariranno e spariranno al minimo gesto, quasi a un
cenno.» P. VALÉRY, La conquista dell’ubiquità, in Scritti sull‟arte, TEA, Milano 1996
«Anche nel caso di una riproduzione altamente perfezionata, manca un elemento: l‟hic et
nunc dell‟opera d‟arte – la sua esistenza unica è irripetibile nel luogo in cui si trova. […]
L‟hic et nunc dell‟originale costituisce il concetto della sua autenticità. […] L‟intero ambito dell‟autenticità si sottrae alla riproducibilità tecnica – e naturalmente non di quella tecnica
soltanto. Ma mentre l‟autentico mantiene la sua piena autorità di fronte alla riproduzione manuale,
che di regola viene da esso bollata come falso, ciò non accade nel caso della riproduzione
tecnica. […] Essa può inoltre introdurre la riproduzione dell‟originale in situazioni che all‟originale stesso non sono accessibili. In particolare, gli permette di andare incontro al
fruitore, nella forma della fotografia oppure del disco. La cattedrale abbandona la sua
ubicazione per essere accolta nello studio di un amatore d‟arte; il coro che è stato eseguito
in un auditorio oppure all‟aria aperta può venire ascoltato in una camera». W. BENJAMIN, Piccola storia della fotografia, in L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica,
Einaudi, Torino 1966 «Non si può capire la musica senza capire la società; ma soprattutto, non si può capire la
società senza capirne la musica, senza una musicologia della cultura. Non è ora di provarci?»
F. FABBRI, Il suono in cui viviamo. Inventare, produrre e diffondere musica, Feltrinelli, Milano 1996
«[…] il nesso tra arte e tecnologie di comunicazione di massa è divenuto l‟asse centrale di
gran parte della sperimentazione artistica. […] il concetto di opera d‟arte si è ulteriormente
desacralizzato, integrando al suo interno una serie di attività e fenomeni comunicativi
sempre più vasta, e di conseguenza rendendo sempre più labili i confini tra arte “colta” e
cultura della comunicazione di massa (intesa sia come comunicazione che si rivolge ad un pubblico di massa sia come comunicazione che proviene da un numero sempre più esteso
di emittenti). […] ogni nuovo strumento tecnico di produzione e riproduzione è stato
assunto nell‟ambito dell‟attività artistica, portando con sé nuove capacità espressive e
nuovi modi di vedere e rappresentare, così come la fotografia ed il cinema avevano fatto a suo tempo. […] infine tutti questi processi, intersecandosi con il mutare delle condizioni
storico politiche hanno portato ad una socializzazione (oggi non diremmo più
massificazione per via dei connotati negativi assunti da questo termine) dell‟attività
estetica, sia sul versante della fruizione sia su quello della produzione». F. CIOTTI-G. RONCAGLIA, Il mondo digitale. Introduzione ai nuovi media, Laterza, Roma-Bari
2000
Ricostruzione multimediale del Foro
di Augusto (a cura di Piero Angela e
Paco Lanciano), Roma, Agosto 2016.
50
CHRISTO, The Floating Piers, installazione temporanea (18/06-03/07 2016) sul lago
d‟Iseo, costituita principalmente da blocchi di polietilene ad alta densità interamente
riciclabili, foderati con tessuto tecnico.
2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO
ARGOMENTO: Cultura d’impresa, responsabilità sociale e Made in Italy.
DOCUMENTI Cultura d’impresa: se ne parla, ma pochi sanno che cosa sia. «Cosa vuole dire cultura d‟impresa nel nostro Paese? A che punto è diffusa tra i principali
attori economici, nella classe dirigente, nella società civile? Quali i vantaggi e gli ostacoli per una corretta e proficua cultura d‟impresa nell‟Italia di oggi? Capire quale sia la percezione e
la considerazione che gli imprenditori hanno del fare impresa, del suo valore e del suo ruolo
nella società e conoscere come l‟azienda e la sua cultura vengano percepite dall‟opinione
pubblica sono stati gli obiettivi di una ricerca Gfk Eurisko presentata a Milano nel corso di una tavola rotonda presso la sede del Sole 24 Ore. L‟indagine, commissionata da
Confindustria e articolata su un campione di associati, di piccoli e medi imprenditori e di
cittadini non operanti nel settore, ha evidenziato come la cultura d‟impresa sia ritenuta
fondamentale per la maggioranza della classe dirigente industriale, anche se non molto
presente nell‟immaginario dei cittadini (solo il 38% sa di cosa si parla, e il 43% dei piccoli e medi imprenditori). [...] Ma cosa si intende esattamente con questo termine? Per la maggior
parte degli imprenditori significa creatività, innovazione e responsabilità, capacità di
integrarsi in modo consapevole nel sistema economico-sociale, capacità di farsi carico di
obiettivi altri oltre al profitto; per la maggior parte della società civile, invece, cultura d‟impresa ha soprattutto un rapporto con l‟onestà, la trasparenza, la responsabilità. Le
risorse che fanno crescere questa cultura sono le persone, la ricerca e l‟innovazione (per gli
imprenditori), la passione e le motivazioni per la maggior parte dei cittadini. [...] Dall‟analisi Eurisko emerge la convinzione che la cultura d‟impresa debba concentrarsi sullo sviluppo dell‟azienda, del territorio in cui opera e del Paese più in generale, contribuendo a
stimolare il mercato del lavoro e le risorse umane, creando un circolo virtuoso al servizio di
clienti e consumatori. Un‟impresa rivolta al futuro quindi, quella che emerge nelle aspirazioni
degli intervistati, rivolta verso il massimo risultato, verso una nuova mentalità e nuove politiche culturali per le imprese. Il ruolo del “made in Italy”, in questo senso, viene [...]
ridimensionato: non può servire più come alibi per non confrontarsi con una corretta cultura
d‟impresa e con le sfide che provengono dai mercati internazionali. In sintesi, comunicare meglio e valorizzare al massimo l‟identità delle imprese e i suoi
valori; fare al meglio il proprio lavoro quotidiano, puntare su giovani, università e coinvolgimento all‟interno della società civile. Sembra questa la ricetta per le aziende di
nuova generazione.» MASSIMO DONADDIO, 9/03/2007
da http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Economia%20e%20Lavoro/2007/03/cultura-
impresa.shtml?uuid= «Nello sconsolato mondo moderno, insidiato dal disordinato contrasto di massicci e spesso accecati interessi, corrotto dalla disumana volontà e vanità del potere, dal dominio
dell‟uomo sull‟uomo minacciato di perdere il senso e la luce dei valori dello spirito, il posto
dei lavoratori è uno, segnato in modo inequivocabile. Noi crediamo che, sul piano sociale e
politico, spetti a voi un compito insostituibile, e di fondamentale importanza. Le classi lavoratrici, più che ogni altro ceto sociale, sono i rappresentanti autentici di un
insopprimibile valore: la giustizia, e incarnano questo sentimento con slancio talora
drammatico e sempre generoso; d‟altro lato gli uomini di cultura, gli esperti di ogni attività
scientifica e tecnica, esprimono attraverso la loro tenace ricerca, valori ugualmente
51
universali, nell‟ordine della verità e della scienza. Siete voi lavoratori delle fabbriche e dei
campi ed ingegneri ed architetti che, dando vita al mondo moderno, al mondo del lavoro
dell‟uomo e della sua città, plasmate nella viva realtà gli ideali che ognuno porta nel cuore:
armonia, ordine, bellezza, pace; [...].» DISCORSO DI ADRIANO OLIVETTI ALLE MAESTRANZE DELLA SOCIETÀ, Ivrea, 24 dicembre 1955 (cit. da W.
Passerini – M. Rotondi, Wellness organizzativo. Bene ssere e capitale umano nella Nice Company, Franco
Angeli, Milano 2011)
Al via la Settimana della cultura d’impresa: viaggio nella creatività industriale del made in Italy. «Dalla Vespa Piaggio al cappello di Borsalino, dalla Giulia Alfa Romeo alla “rossa” Ferrari di
Maranello. Sono solo alcuni dei tanti oggetti e prodotti del made in Italy che sono entrati
nel nostro immaginario collettivo: simboli della quotidianità e del fare, ormai assurti nell‟alveo della memoria storica. Come ad esempio, la bottiglietta Campari, disegnata nel
1932 da Fortunato Depero, oppure la Cupola, la celebre caffettiera che Aldo Rossi, nel 1988,
progettò per Alessi. Un patrimonio unico di cultura industriale, custodito nei numerosi musei
e negli archivi storici delle aziende, che a partire da lunedì 19 novembre potrà essere visitato, riletto e ripercorso. È dunque una full-immersion nella creatività imprenditoriale
italiana, quella proposta dalla “Settimana della cultura d‟impresa”, che si apre domani in
dieci città italiane. Si tratta della undicesima edizione, dedicata quest‟anno alla "cultura del
cambiamento". E sarà un vero e proprio viaggio nel patrimonio culturale delle imprese, che
prevede mostre, letture teatrali, visite guidate, rassegne cinematografiche, workshop, convegni e dibattiti sul territorio. I capoluoghi coinvolti sono Milano, Torino, Venezia,
Verona, Firenze, Roma, Napoli, accanto a città storiche e distretti dell‟impresa italiana come
Bergamo, Biella e Pontedera.» S. SPERANDIO da “Il Sole 24 Ore” del
17.11.2012
3. AMBITO STORICO - POLITICO
ARGOMENTO: Utilità della Storia. DOCUME
NTI «Questo soprattutto v‟è di salutare e di utile nella conoscenza della storia, che tu hai sotto gli occhi gli insegnamenti d‟ogni genere che sono riposti nelle illustri memorie, e puoi
prenderne ciò che sia da imitare per te e per il tuo Stato, ciò che sia da evitare perché turpe
nel principio e turpe alla fine.» TITO LIVIO, AB URBE CONDITA -
Praefatio, I, 10, BUR Classici, Milano 1982
«La storia non si snoda / come una catena / di anelli ininterrotta. / In ogni caso / molti
anelli non tengono. / La storia non contiene / il prima e il dopo, / nulla che in lei borbotti / a
lento fuoco. / La storia non è prodotta / da chi la pensa e neppure / da chi l‟ignora. La storia / non si fa strada, si ostina, / detesta il poco a poco, non procede / né recede, si sposta di
binario / e la sua direzione / non è nell'orario. / La storia non giustifica / e non deplora, / la
storia non è intrinseca / perché è fuori. / La storia non somministra carezze o colpi di frusta.
/ La storia non è magistra / di niente che ci riguardi. / Accorgersene non serve / a farla più vera e più giusta. / La storia non è poi / la devastante ruspa che si dice. / Lascia
sottopassaggi, cripte, buche / e nascondigli. C'è chi sopravvive. / La storia è anche
benevola: distrugge / quanto più può: se esagerasse, certo / sarebbe meglio, ma la storia è
a corto / di notizie, non compie tutte le sue vendette. / La storia gratta il fondo / come una rete a strascico / con qualche strappo e più di un pesce sfugge. / Qualche volta s‟incontra
l‟ectoplasma / d‟uno scampato e non sembra particolarmente felice. / Ignora di essere fuori,
nessuno glie n‟ha parlato. / Gli altri, nel sacco, si credono / più liberi di lui.» E. MONTALE, da Satura in Tutte le poesie, a cura di G. Zampa, Mondadori, Milano 1984
1. «Dal favorevole punto di osservazione degli anni ‟90 sembra che il Secolo breve sia passato
attraverso una breve Età dell‟oro, nel suo cammino da un‟epoca di crisi a un‟altra epoca di
52
crisi, verso un futuro sconosciuto e problematico, ma non necessariamente apocalittico.
Comunque un futuro ci sarà, e gli storici farebbero bene a ricordarlo ai pensatori che
speculano sulla “fine della storia”. La sola generalizzazione del tutto certa riguardo alla
storia è che, fin quando c‟è una razza umana, la storia continuerà». E. J. HOBSBAWM, IL SECOLO BREVE. 1914-1991, Rizzoli, Milano 1995
4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO ARGOMENTO: La bioedilizia: tra “vecchi” materiali e nuove opportunità.
DOCUMENTI
«Si chiama Pyramidenkogel ed è la torre in legno più alta al mondo. Si trova in Carinzia,
Austria. […] Grazie a bioedilizia e risparmio energetico, ha spiegato ancora Orsini, “la
casa in legno "all'italiana" fa concorrenza ai tedeschi. Mentre l'export di porte e finestre
va soprattutto verso Usa e Russia”. “Nostri mercati di sbocco – aggiunge Orsini – sono anche il Marocco e il Centroamerica. In Africa ci sono forti potenzialità ma il segreto è la
continuità. Bisogna avere società sul luogo e personale stabile. Poi assumersi il rischio
dell'instabilità socio-politica locale e i continui cambi di governi che non aiutano a
costruire relazioni stabili in Paesi non proprio trasparenti. Alcuni dei nostri associati si stanno però già muovendo in quell'area con risultati
rilevanti”. E in Italia? “All'inizio di dicembre – ha concluso Orsini – Federlegno e Consiglio
superiore dei lavori pubblici hanno firmato un protocollo per promuovere i sistemi
costruttivi in legno e snellire le pratiche per permessi e autorizzazioni.”» http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-01-03/puntare-piu-bioedilizia-065048.shtml?uuid=ABvhBNn
«Oggi la situazione è cambiata profondamente. Il mondo dell‟architettura e dell‟industria
delle costruzioni sta vivendo una trasformazione radicale anche se complessa e con
qualche resistenza soprattutto nei paesi in via di sviluppo. Dopo una prima fase «eroica»
in cui l‟architettura green era vista come una forma di sperimentazione tecnologica e di resistenza civile, in questo ultimo decennio la certificazione ambientale ed energetica è
diventata un presupposto fondamentale dal punto di vista sociale, culturale ed
economico, oltre ad essere considerata in alcuni casi un obbligo di legge. I criteri sono
progressivamente cambiati nel tempo, muovendo dall‟analisi dell‟edificio e delle sue performatività energetiche alla considerazione complessiva del processo edilizio e della
progettazione. L‟attribuzione del Leed (Leadership in Energy and Environmental Design),
la certificazione ambientale maggiormente considerata sulla scena internazionale
contemporanea, valuta tutti i passaggi e il loro impatto, analizzando il metodo di lavoro, la scelta dei materiali (possibilmente km0), tutte le forme di risparmio energetico, il
riutilizzo delle risorse, l‟organizzazione del cantiere fino ad arrivare all‟opera costruita. Si
tratta di un processo costoso per le imprese e i committenti, ma insieme l‟attribuzione del
Leed Gold o Platinum, è diventato uno degli obbiettivi di molte delle nuove, grandi architetture poste sul mercato globale, e ad oggi più di 60.000 edifici costruiti sono stati
riconosciuti con questi criteri. Ma una delle conseguenze più interessanti è che questa
rincorsa alla certificazione ambientale non ha necessariamente generato un linguaggio
green, come era stato tra gli anni Settanta e Ottanta, ma ha piuttosto attivato un modo
alternativo di pensare il processo costruttivo e la consapevolezza dell‟impatto che ha sulla nostra vita. Un esempio clamoroso è la Hearst Tower di Norman Foster, il primo edificio
Leed Gold a New York, un grattacielo tradizionale che ha utilizzato all‟80% acciaio
riciclato e abbattuto del 30% i consumi energetici e la dispersione delle acque. Oppure,
sul versante opposto, i piccoli ospedali disegnati in Africa per Emergency da Tamassociati, riconosciuti come eccellenze internazionali. Architetture consapevoli per
l‟uso di materiali e tecnologie elementari, sostenibili perché dialogano intelligentemente
con il luogo e il suo clima, pensati per accogliere la vita con semplicità e qualità diffusa.
Questo a dimostrazione che la sostenibilità non è un linguaggio o un certificato ma, soprattutto, un modo attento e generoso di operare nel mondo.»
L. MOLINARI, - «Corriere della Sera», 10 gennaio 2015
«Nell‟ambito della crisi generalizzata del settore immobiliare, notiamo il moltiplicarsi delle occasioni di sviluppo dell‟edilizia eco-compatibile. Oggi, quindi, il “verde” non è più solo
un elemento di arredo o di contorno dello sviluppo immobiliare, ma è diventato un vero e
53
proprio elemento strutturale di ogni progetto edilizio in chiave moderna. Insomma, se
nelle pubblicità di qualche anno fa si leggeva “case immerse nel verde, dotate di impianti
a energia rinnovabile” come una connotazione privilegiata, ora la “casa verde” dovrebbe
diventare di ordinaria amministrazione. L‟efficienza energetica degli edifici è ormai un obbligo dettato non solo dalle norme, ma anche dalla necessità di ridurre i costi di
gestione del costruito. Ma non solo, le prescrizioni emanate da numerosi comuni e da
diverse regioni tendono ad incentivare l‟edilizia sostenibile con incentivi economici e
cubature. […] Diverse sono le qualifiche da valutare per poter attribuire ad un edificio l‟attestazione di “messa a norma”: si va dagli impianti di approvvigionamento di energia,
alle tecniche di risparmio energetico per la climatizzazione e contro la dispersione del
calore, le tecniche per il risparmio delle risorse idriche, in taluni casi anche il rispetto
delle misure di contenimento dell‟impatto acustico.» E. PELLICCIOTTI, CT– Consulente Tecnico, 2/10/2009
http://www.ingegneri.cc/bioedilizia-piace-fa-bene-ed-e-fonte-di-sviluppo.html
1.1.7 T
TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO
«Nel 1950 la rinascita dell‟Italia, il passaggio dalla guerra alla pace, dal fascismo alla
democrazia, erano compiuti.» S. J. WOOLF (a cura di), Italia 1943-50. La ricostruzione, Laterza, Bari, Seconda Ed.
1975
Discuti il testo e illustra i fattori politici e sociali che nel secondo dopoguerra consentirono la “rinascita dell‟Italia”.
1.1.8
TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE
1.1.9
Nel 2012, l'allora Ministro del Lavoro Elsa Fornero così si espresse sui giovani e il lavoro:
«Non bisogna mai essere troppo choosy (schizzinosi), meglio prendere la prima offerta e
poi vedere da dentro e non aspettare il posto ideale». Il candidato affronti l'argomento dell‟ingresso dei giovani nel mondo del lavoro, esponendo quali siano, a suo giudizio, i requisiti indispensabili per entrare oggi a farne
parte. Si interroghi inoltre su quali siano le principali difficoltà che i giovani possono
incontrare per inserirsi nel contesto lavorativo, su quali elementi possano invece
risultare per loro favorevoli e su quanto siano motivati nel progettare un futuro di indipendenza dalla famiglia di origine. Infine, entrando in dialogo con la citazione iniziale,
esprima se, a suo parere, sia meglio cercare di ottenere il lavoro che si desidera oppure
adattarsi a qualunque impiego.
54
ALLEGATO 2:
1° SIMULAZIONE DELLA SECONDA PROVA SCRITTA
TEMA DI SCIENZE UMANE
SIMULAZIONE SECONDA PROVA DI ESAME – SCIENZE UMANE
Prima parte
Il candidato, avvalendosi delle sue conoscenze e delle riflessioni scaturite dalla lettura dei
documenti riportati, sviluppi il tema dell‟importanza e della realizzazione di una efficace
educazione alla pace e alla cittadinanza
“(…) Il bambino non si deve considerare, come oggi, nella sua apparente debolezza rispetto a
noi, ma nel suo potere di costruire gli uomini. Ogni uomo è il prodotto della crescenza di un
bambino (…).E il bambino dovrà essere considerato nella ricostruzione della società con fede
e speranza (…). Ora: questo manca completamente nei concetti odierni della educazione
dell‟umanità nel suo destino sociale. Il nostro contributo all‟educazione si riferisce
specialmente allo studio del bambino fin dalla nascita perché non solo l‟uomo, ma anche la
società, ha le sue radici nel bambino , e non si può considerare un‟educazione che non prepari
l‟umanità al nuovo mondo, meglio al mondo presente, senza cominciare ad educare il
bambino. (M. Montessori, Educazione e pace, in AAVV, La pedagogia della pace del
Novecento, a cura di G.Galeazzi,1992)
“L‟utilizzazione degli indirizzi attivi, democratici, cooperativi così sviluppati nella pedagogia
degli ultimi decenni, è un modo educativo, che tende ad eliminare gli elementi coercitivi, le
chiusure nazionalistiche, razziali e classiste; la stessa sostituzione di un imparare facendo e in
libera ricerca all‟apprendere di schemi fissi, giova a svegliare e incoraggiare le capacità
creatrici, ad offrire il mezzo di affermarsi normalmente e quindi ad eliminare la violenza, sia
dell‟imposizione da parte dell‟educatore, sia della reazione da parte dell‟educando.
L‟educazione alla lealtà, alla sincerità, alla libera discussione, al rispetto delle minoranze (…),
l‟attenzione a chi è fuori del gruppo, gli scambi di scolari, i campi estivi internazionali,
rientrano i n questo ambito. (…) La non violenza è educativa quando sorge
dall‟insoddisfazione della presente realtà (che dà la morte) e della presente società (che dà
l‟ingiustizia e l‟oppressione). (A. Capitini, Aspetti dell’educazione alla non violenza 1959)
(…) La storia dell‟umanità ha centinaia di migliaia di anni e può essere riassunta in molti
modi, uno dei quali è l‟espansione del pronome personale “noi”. Un certo numero di persone
ha usato il termine noi. (…). Tutto il resto poteva essere riassunto con la parola “altri”. Il resto
erano persone che non erano noi. (…) Tutte le tappe e le fasi che ci sono state nella storia
dell‟umanità, avevano un denominatore comune: erano caratterizzate dall‟inclusione da un
lato e dall‟esclusione dall‟altro, in cui c‟era una identificazione reciproca, attraverso
l‟inclusione e l‟esclusione. Il “noi” si poteva misurare con l‟ostilità reciproca. Il significato
del “noi” era che noi non siamo loro. E il significato di loro era che loro non sono noi. Gli uni
avevano bisogno degli altri per esistere come entità collegata l‟una con l‟altra e potersi
identificare in un luogo o un gruppo di appartenenza. E‟ stato così per tutta la storia
dell‟umanità. (…). Oggi ci troviamo di fronte alla necessità ineludibile della prossima tappa in
questa storia, nella quale stiamo espandendo la nozione di umanità. Parlando di identità di se
55
stessi, abbiamo un concetto di quello che includiamo in questa idea di umanità messa insieme.
Direi che ci troviamo di fronte a un salto successivo che richiede l‟abolizione del pronome
loro. Fino a questo momento i nostri antenati avevano qualcosa in comune: un nemico. Ora, di
fronte alla prospettiva di una umanità globale, dove lo troviamo questo nemico?
Ci troviamo nella realtà cosmopolita, quindi ogni cosa fatta anche nell‟angolo più remoto del
globo, ha impatto sul resto del nostro pianeta, sulle prospettive future. Siamo tutti dipendenti
gli uni dagli altri e non si può tornare indietro.(…) Dobbiamo capire come integrarci senza
aumentare l‟ostilità.(…). Come possiamo riuscirci? E‟ la domanda fondamentale della nostra
epoca.(…)
1. Dialogo, una parola che non dovremo mai stancarci di ripetere. C‟è bisogno di
promuovere una cultura del dialogo, in ogni modo possibile e ricostruire così il tessuto della
società. Dobbiamo considerare gli altri, gli stranieri quelli che appartengono a culture diverse,
persone degne di essere ascoltate. La pace potrà essere raggiunta solo se daremo ai nostri figli
le armi del dialogo, se insegneremo a lottare per l‟incontro, per il negoziato, così daremo loro
una cultura per creare una strategia per la vita, una strategia volta all‟inclusione e non
all‟esclusione.
2. Dobbiamo capire che l‟equa distribuzione dei frutti della terra e del lavoro umano non è
pura carità, ma un obbligo morale. Se vogliamo ripensare le nostre società, dobbiamo creare
posti di lavoro dignitosi e ben pagati soprattutto per i nostri giovani, dobbiamo passare
dall‟economia liquida, che usa la corruzione come un modo per trarre profitto, verso una
soluzione che possa garantire l‟accesso alla terra attraverso il lavoro. Il lavoro è il modo
attraverso cui possiamo rimodellare la nostra convivenza condividendo i frutti della terra, i
frutti del lavoro umano.
3. (…) la cultura del dialogo deve essere parte integrante dell‟educazione e dell‟istruzione che
forniamo nelle nostre scuole, in modo interdisciplinare, per dare ai nostri giovani gli strumenti
necessari per risolvere i conflitti in modo diverso da come siamo abituati a fare. Tutto questo
non è facile ed è un processo di lunghissimo termine. È un modo diverso da quello seguito
dalla politica. Acquisire la cultura del dialogo non comporta una ricetta facile, una scorciatoia.
Tutto il contrario.(…)
Abbiamo bisogno più di ogni altra cosa (…) di sviluppare qualità difficili in questo mondo: la
pazienza, la coerenza, la pianificazione a lungo termine. Parlo di una vera e propria
rivoluzione culturale, (…). Pazienza, quindi: dobbiamo concentrarci sugli obiettivi a lungo
termine, sulla luce in fondo al tunnel, a prescindere da quanto possa essere lontana al
momento in cui la osserviamo.
(C’è una luce in fondo al tunnel, Intervento di Z.Bauman all’Incontro “Sete di pace”
Assisi,2016)
Seconda parte
Il candidato è tenuto a svolgere due quesiti a scelta tra quelli proposti:
1. Che cosa si intende con i termini etnocentrismo e relativismo culturale?
2. Quali sono i vantaggi e gli svantaggi della globalizzazione?
3. Quali sono gli obiettivi e le modalità di un‟educazione finalizzata a sviluppare lo spirito
critico?
4. Aspetti positivi e negativi della “rete” e dell‟uso dei “social”
56
ALLEGATO 3:
2° SIMULAZIONE DELLA SECONDA PROVA SCRITTA
TEMA DI SCIENZE UMANE
SIMULAZIONE SECONDA PROVA DI ESAME – SCIENZE UMANE
Tema di: SCIENZE UMANE (ANTROPOLOGIA, PEDAGOGIA, PSICOLOGIA E
SOCIOLOGIA)
Le finalità dei sistemi d'istruzione in Europa
PRIMA PARTE:
Il candidato, avvalendosi anche della lettura e dell'analisi dei documenti riportati, illustri le
sue considerazioni sulla funzione e il ruolo dei sistemi scolastici in Italia e in Europa
nell'attuale contesto socio-culturale.
"I bambini finlandesi vanno tranquillamente a scuola a 7 anni, cioè hanno un tempo scuola -
sia in termini di anni, sia in termini di orari - molto, ma molto più ridotto che da noi. E le
indagini comparative internazionali assicurano che non esiste nessuna correlazione
necessaria positiva tra il tempo scuola e la qualità dei risultati. Ma attenzione: la condizione
è che le famiglie siano culturalmente molto attrezzate, come in Finlandia, appunto, dove
ogni comune, anche minuscolo, ha tante biblioteche, dove sono tutti ormai collegati a
Internet (da noi solo il 38 per cento delle famiglie ha un computer), ci sono dappertutto teatri
e sale da concerto sperdute in mezzo alla neve. C'è un livello di cultura collettiva così alto,
che è comprensibile, è ragionevole che i ragazzini siano più a lungo legati alla famiglia e
non al sistema dell'istruzione formale. Ma lì tutti gli indicatori della cultura diffusa sono
altissimi e per questo il modello è improponibile nelle presenti condizioni italiane.....Un paio
di numeri ancora una volta. Una recente indagine multiscopo dell'Istat ci ha comunicato che
solo il 10 per cento delle famiglie italiane spende annualmente qualche euro per acquistare
libri non scolastici e che anche nel «quintile» alto, dei redditi maggiori, solo il 19 per cento
spende per libri. Il secondo numero, profondamente correlato a questo, è quello più volte
evocato del 38 per cento di adulti o analfabeti (5 per cento) o semianalfabeti (33 per cento).
La scuola, solo la scuola pubblica, voglio dire proprio solo i 14 mila edifici della scuola
pubblica possono essere qui in Italia i luoghi del sapere e del recupero delle disuguaglianze
intellettuali e sociali." (T. De Mauro, La cultura degli italiani, Laterza, Bari 2004, pp.156-
157)
57
"A ridosso del passaggio del secolo cominciano a essere resi universalmente noti i risultati
delle indagini internazionali sugli apprendimenti degli studenti, misurati attraverso prove
standardizzate: PISA dell' OCSE, ma anche PIRLS e TIMSS della IEA. Letti come riflesso
o cartina di tornasole dell'efficacia complessiva dei sistemi scolastici nazionali, i messaggi
che se ne ricavano diventano in breve patrimonio dell'opinione pubblica con effetti
dirompenti. Nella loro fase germinale e pioneristica, in queste indagini si poteva leggere
l'ambizione condivisa della comunità internazionale di comparare i diversi sistemi scolastici
sulla base della loro capacità di diminuire le discriminazioni sociali. Verso la fine del secolo
scorso, però, l'originario obiettivo si è trasformato significativamente: sempre più si afferma
e viene mediaticamente amplificata la capacità delle indagini comparative internazionali di
valutare la qualità del capitale umano, misurata essenzialmente attraverso la crescita dei
livelli degli apprendimenti e delle competenze. In altre parole, una volta raggiunti in gran
parte dei paesi sviluppati livelli praticamente universali di
partecipazione scolastica, ci si rende conto che quel che davvero conta per un individuo o
per una popolazione non sono tanto gli anni di frequenza o i titoli raggiunti (attainment), ma
piuttosto quanto si è potuto effettivamente imparare (achievement), e insieme la capacità di
mettere a frutto ciò che si è appreso in termini di competenze: una rivoluzione copernicana
che appare sollecitata dalle nuove esigenze e modalità di formazione del capitale umano nel
mondo della globalizzazione e dell'incalzante innovazione tecnologica."
(Fondazione Giovanni Agnelli, La valutazione della scuola, Laterza, Bari 2014, pp.7-8)
SECONDA PARTE:
Il candidato risponda a due dei seguenti quesiti:
1. Illustra brevemente il significato del termine "competenza" nel dibattito pedagogico.
2. Spiega il nesso tra democrazia ed educazione nel pensiero di John Dewey.
3. Il candidato esponga brevemente principi e modalità della valutazione degli
apprendimenti.
4. Spiega le caratteristiche del curriculum per Jerome Brune
58
ALLEGATO 4:
SIMULAZIONI DELLA TERZA PROVA SCRITTA
Tra le diverse tipologie di verifica previste, il Consiglio di Classe ha scelto la
tipologia B (trattazione sintetica, di 10 righe) per entrambe le simulazioni della
terza prova.
Per la correzione della prova si è utilizzata la griglia allegata.
I voti attribuiti sono stati espressi in quindicesimi.
PRIMA SIMULAZIONE (24 Marzo 2017): tipologia B con n.4 discipline e
10 quesiti (n.3 per scienze e storia, n.2 per inglese e fisica_rispondere a una
domanda specifica per ogni disciplina entro 10 righe).
Materie coinvolte: Fisica, Storia, Inglese, Scienze - tempo a disposizione: 2 ore
e trenta minuti
SECONDA SIMULAZIONE (26 Aprile 2017): tipologia B con n.4
discipline e 10 quesiti (n.3 per latino e storia dell‟arte, n.2 per inglese e
matematica_rispondere a una domanda specifica per ogni disciplina entro 10
righe).
Materie coinvolte: Matematica, Inglese, Latino, Storia dell‟Arte - tempo a
disposizione: 2 ore e trenta minuti
59
PRIMA SIMULAZIONE DI TERZA PROVA
MATERIA: STORIA
1. Esponi le tappe fondamentali che portarono all'Unità d'Italia dal 1848 (Prima guerra di
indipendenza) al 1871 (proclamazione di Roma capitale).
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
2. L'età Giolittiana: illustra la situazione politica ed economica dell'Italia nei primi anni del
Novecento ed analizza i punti di forza e le contraddizioni delle scelte politiche di Giolitti.
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
3. Il 26 aprile 1915 l'Italia firma il patto di Londra: esponi il contenuto, il significato e le
conseguenze che il trattato ebbe per l'Italia.
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
60
MATERIA: INGLESE
1. Please write about all the features you think make Joyce a modernist writer (max 10 righe)
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
2. Please write about all you think makes Joyce‟s Dubliners a cross-section of Irish life (max
10 righe)
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
61
MATERIA: SCIENZE NATURALI
1. Descrivi, facendo anche degli esempi, le differenti strutture che possono assumere le proteine.
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
2. Descrivi i passaggi del catabolismo del glucosio, sia in condizioni aerobie che in assenza di
ossigeno.
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
3. Descrivi la struttura di un trigliceride specificando le caratteristiche dei vari tipi di molecole
che lo compongono.
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
62
MATERIA: FISICA
_____________________________________________________
_____________________________________________________
_____________________________________________________
_____________________________________________________
_____________________________________________________
_____________________________________________________
_____________________________________________________
_____________________________________________________
_____________________________________________________
_____________________________________________________
2. Enuncia la legge di Coulomb, precisando il significato di tutti i parametri che in essa compaiono.
Specifica cosa accade in riferimento al segno delle cariche e formula un esempio di applicazione di tale
legge (max. 10 righe).
_____________________________________________________
_____________________________________________________
_____________________________________________________
_____________________________________________________
_____________________________________________________
_____________________________________________________
_____________________________________________________
_____________________________________________________
_____________________________________________________
_____________________________________________________
1. Nella figura a fianco sono fotografati alcuni esemplari di
elettroscopio a foglie. Descrivine le finalità ed il
funzionamento. (max 10 righe)
63
SECONDA SIMULAZIONE DI TERZA PROVA
MATERIA: STORIA DELL’ARTE Classe : 5 I Data 26/04/2017
Alunno: ___________________________________
1. Illustra le caratteristiche principali e gli esponenti di spicco dell‟Impressionismo.
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
2. Gericault nella “Zattera della Medusa“ e Picasso in “Guernica” affrontano il tema del dolore.
Esponi le appropriate considerazioni sulle due opere.
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
3. Nel Cubismo si evidenziano tre fasi diverse. Illustra i caratteri di tale corrente e le tre fasi
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
64
MATERIA: LATINO Classe : 5 I Data 26/04/2017
Alunno: ___________________________________
1. Dopo aver brevemente presentato le "Epistole a Lucilio", spiega in cosa consiste
l'atteggiamento "rivoluzionario" di Seneca nei confronti degli schiavi ("Servi sunt, immo
homines").
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
2. Il "Satyricon" è considerato un romanzo, tuttavia in esso risultano evidenti le influenze
provenienti da altri generi letterari: esponile mettendo in evidenza le finalità di parodia con cui il
dotto Petronio se ne serve.
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
3. Confronta la satira di Persio con quella di Giovenale, evidenziando le differenze tra i due autori
a livello di ispirazione poetica, di stile e di obiettivi.
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
65
MATERIA: INGLESE Classe : 5 I Data 26/04/2017
Alunno: ___________________________________
1. Please trace instances of Eliot‟s objective correlative in works by other authors
(max 10 righe)
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
2. Please trace Freud‟s influence in modern literary techniques other than the stream of
consciousness (max 10 righe)
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
66
MATERIA: MATEMATICA Classe : 5 I Data 26/04/2017
Alunno: ___________________________________
1. Mostra, tramite i calcoli, che il dominio naturale della funzione 32
22
2
xx
xxy coincide
con l‟insieme ;33;20;11;fD
2. Stabilisci se la retta x = 3 è un asintoto verticale per la funzione 96
92
2
xx
xy (max 10
righe)
67
ALLEGATO 5 : Griglia per la Valutazione della Simulazione
della Prima Prova B
a
s
s
o
M e d i o
A
l
t
o
INDICATORI DESCRITTORI 1 2 3
Adeguatezza
1) aderenza alla consegna 2) pertinenza all’argomento proposto 3) Efficacia complessiva del testo
Tipologie A e B: aderenza alle convenzioni della tipologia scelta ( tipo testuale, scopo, destinatario, destinazione editoriale, ecc.)
Caratteristiche del contenuto
• ampiezza della trattazione, padronanza dell’argomento,
rielaborazione critica dei contenuti, in funzione anche delle diverse tipologie e dei materiali forniti.
Tipologia A: comprensione ed interpretazione del testo proposto. Tipologia B: comprensione dei materiali forniti e loro utilizzo coerente ed efficace; capacità di argomentazione. Tipologie C e D: coerente esposizione delle conoscenze in proprio possesso; capacità di contestualizzazione e di eventuale argomentazione. Per tutte le tipologie: significatività e originalità degli elementi informativi, delle idee e delle interpretazioni.
Organizzazione del testo
• Articolazione chiara e ordinata del testo
• Equilibrio tra le parti
• Coerenza (assenza di contraddizioni e ripetizioni)
• Continuità tra frasi, paragrafi, e sezioni.
Lessico e stile
- Proprietà e ricchezza lessicale - Uso di un registro adeguato alla tipologia testuale, al
destinatario, ecc.
Correttezza ortografica e Morfosintattica
• Correttezza ortografica
• Coesione testuale (uso corretto dei connettivi testuali ecc.)
• Correttezza morfosintattica
• Punteggiatura
TOTALE PUNTI (Sono utilizzati anche i punteggi intermedi) )
/15
68
ALLEGATO 6: Griglia per la Valutazione della Simulazione
della Seconda Prova
LICEO ANCO MARZIO
(Dipartimento Scienze Umane) Punteggio complessivo attribuito alla Trattazione ______12_________/15
SECONDA PROVA Griglia di valutazione relativa alla TRATTAZIONE
Articolazione interna degli indicatori Livelli di valore Punteggio
corrispondente ai diversi
livelli
PUNTI
ASSEGNATI
- ADERENZA ALLA TRACCIA
Completa
3
Essenziale 2
Parziale 1
- CONOSCENZE SPECIFICHE
(RIFERIMENTO AGLI AUTORI)
Precise ed esaurienti 4
Corrette ed ampie da 3 a 3,5
Sufficientemente
complete
da 2 a 2,5
Limitate o imprecise 1
- ELABORAZIONE DEI CONTENUTI
Articolata 3
Lineare 2
Frammentaria 1
1. FORMA ESPRESSIVA
Chiara e corretta 2
Sufficientemente
chiara e corretta
1
Confusa con errori 0
Punteggio complessivo attribuito alla Trattazione ______12_________/15
Griglia di valutazione relativa ai QUESITI A RISPOSTA SINGOLA
INDICATORI DESCRITTORI PUNTI PUNTI ASSEGNATI
CONOSCENZA DEI
CONTENUTI
ARGOMENTAZIONE
E LESSICO
SPECIFICO
Conoscenze esaurienti,
argomentazione articolata,
buona proprietà lessicale
3
Conoscenze essenziali,
argomentazione lineare,
lessico chiaro e corretto
Da 2 a 2,5
Conoscenze limitate o
assenti, argomentazione
frammentaria, lessico
confuso
1
Punteggio complessivo attribuito ai Quesiti A Risposta Singola ______12_________/15
69
ALLEGATO 7: Griglia per la Valutazione della Simulazione
della Terza Prova
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA
CANDIDATO/A
DISCIPLINA:
PRIMA MATERIA
SECONDA MATERIA
TERZA MATERIA
QUARTA MATERIA
Conoscenze relative all’argomento trattato (pp.0÷7)
Completezza della risposta e capacità di sintesi (pp.0÷4)
Uso del linguaggio specifico e correttezza morfosintattica (pp.0÷4)
Punteggio medio per ogni materia
PUNTEGGIO FINALE
…………./15
70
ALLEGATO 8: TABELLA DI CONVERSIONE:
Punteggio
in quindicesimi
Valutazione
in decimi
15 10
14 9
13 8
12 7
11 6,5
10 6
9 5,5
8 5
7,6 4
5 3
71
PIANO DEGLI STUDI del LICEO DELLE SCIENZE UMANE
1° biennio 2° biennio
5° anno 1°
anno
2°
anno
3°
anno
4°
anno
Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti
Orario annuale
Lingua e letteratura italiana 132 132 132 132 132
Lingua e cultura latina 99 99 66 66 66
Storia e Geografia 99 99
Storia 66 66 66
Filosofia 99 99 99
Scienze umane* 132 132 165 165 165
Diritto ed Economia 66 66
Lingua e cultura straniera 99 99 99 99 99
Matematica** 99 99 66 66 66
Fisica 66 66 66
Scienze naturali*** 66 66 66 66 66
Storia dell‟arte 66 66 66
Scienze motorie e sportive 66 66 66 66 66
Religione cattolica o Attività alternative 33 33 33 33 33
891 891 990 990 990
* Antropologia, Pedagogia, Psicologia e Sociologia
** con Informatica al primo biennio
*** Biologia, Chimica, Scienze della Terra
72
IL CONSIGLIO DI CLASSE
Materia
Docente
Firma
Religione Vincenzo Ceci
Lingua
e letteratura italiana Paolo Gioia
Lingua e cultura
latina Paolo Gioia
Storia Paolo Gioia
Scienze Umane Rosalba Bellu
Inglese Antonino Principato
Filosofia Enrico Trotto
Matematica e Fisica Franca Ascani (*)
Scienze Naturali Domenico Leonetti
Storia dell'Arte Piergiorgio Sansone
Scienze Motorie e
Sportive
Riccardo
La Ragione
* Docente coordinatore
IL DIRIGENTE SCOLASTICO Dott.ssa A. M. Ricciardi
73
ALLEGATO B