MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
ISTITUTO COMPRENSIVO “EUGENIO CURIEL”
Sede Amministrativa Via Manzoni 1 – 20067 Paullo (MI) - Tel. 02 90634146 – Fax 02 90635670
Cod. Fisc. 84509610154 – Cod. Mec. MIIC8A200N
e-mail: [email protected] - Sito web www.icecuriel.it
Piano dell’Offerta Formativa
A.S. 2012-2013
Deliberato dal
Collegio Docenti del 26.03.2013
Consiglio di Circolo del 04.12.2012
"Il più grande segno di successo per un insegnante è quello di poter dire:
i bambini stanno lavorando come se io non esistessi". (Maria Montessori).
SOMMARIO
PREMESSA ........................................................................................................................................... 1
PRINCIPI FONDAMENTALI .................................................................................................................... 1
CHI SIAMO E QUANTI SIAMO ............................................................................................................... 2
ORGANIGRAMMA ................................................................................................................................. 3
LA SEGRETERIA .................................................................................................................................... 5
GLI ORGANI COLLEGIALI ...................................................................................................................... 5
CLASSI E DOCENTI ............................................................................................................................... 7
IL CONTESTO TERRITORIALE .............................................................................................................. 11
RISORSE PRESENTI SUI TERRITORI DI PAULLO E TRIBIANO .................................................................. 11
ANALISI DEI BISOGNI ......................................................................................................................... 11
FINALITA’ GENERALI .......................................................................................................................... 13
SCELTE DIDATTICHE .......................................................................................................................... 13
COMPETENZE TRASVERSALI AL TERMINE DEI TRE ORDINI DI SCUOLA ................................................ 15
STILE EDUCATIVO .............................................................................................................................. 17
STRATEGIE D’INSEGNAMENTO E METODOLOGIE ................................................................................ 17
VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI ............................................................................................................ 20
PATTO FORMATIVO: DIRITTI, DOVERI, RESPONSABILITÀ .................................................................... 31
RAPPORTI CON LE FAMIGLIE .............................................................................................................. 33
ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA’ DIDATTICHE .............................................................................. 35
CRITERI FORMAZIONE CLASSI/SEZIONI E ACCOGLIMENTO DOMANDE DI ISCRIZIONE ......................... 37
PROTOCOLLO PER L’ANTICIPO SCOLASTICO NELLA SCUOLA PRIMARIA .............................................. 38
ASSEGNAZIONE DOCENTI .................................................................................................................. 40
PROGETTI E COMMISSIONI PER L’ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA ................................. 40
FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO ai sensi dell'art. 13 del CCNI 31.08.1999; ................................... 45
RISORSE FINANZIARIE ........................................................................................................................ 45
TRASPARENZA DEGLI ATTI PUBBLICI .................................................................................................. 46
AUTOVALUTAZIONE .......................................................................................................................... 46
L’istituto comprensivo “E. Curiel” pone al centro della propria azione educativa la persona in tutti i
suoi aspetti: cognitivi, relazionali, affettivi, corporei, estetici, etici, spirituali e religiosi.
In questa prospettiva definisce e realizza azioni che rispondono ai bisogni fondamentali dei bambini
e degli adolescenti e valorizza i momenti di passaggio che segnano le tappe principali
di apprendimento e crescita dell’alunno
I.C. “E. Curiel” – Piano dell’Offerta Formativa A.S. 2012/2013 ________________________________________________________________________________________________
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1
PREMESSA
Il Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F. D.P.R. n. 275/99) è il documento fondamentale costitutivo
dell’identità culturale e progettuale della scuola e rappresenta in modo esplicito la progettazione
curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa, adottate in rapporto alle specificità sociali
e culturali in cui l’istituto opera nell’esercizio della propria autonomia.
Il documento è elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi generali per le attività
della scuola e delle scelte generali di gestione e organizzazione definite dal Consiglio di Istituto. E’
adottato definitivamente dal Consiglio di Istituto che ne sancisce il carattere impegnativo per tutti i
soggetti che compongono o collaborano con la comunità scolastica.
Il P.O.F. è coerente con gli obiettivi generali ed educativi determinati a livello nazionale ma acqui-
sta un significato più pregnante nella misura in cui si rapporta alle esigenze del contesto culturale,
sociale ed economico. L’alunno è sempre il centro del processo educativo ma l’elemento più im-
portante di questa lacune.
Il P.O.F. ha durata annuale e può essere rivisto e/o integrato anche a seguito degli esiti di rileva-
zioni condotte fra gli utenti e gli operatori. Le proposte di modifica/integrazione/aggiornamento
vengono predisposte dalla Commissione POF ed esaminate dal Collegio dei Docenti e dal Consiglio
di Istituto per l’approvazione.
Il P.O.F. viene elaborato in due versioni, una sintetica che viene distribuita a tutti i genitori ed una
analitica depositata in segreteria consultabile da tutti. E’ inoltre possibile visionare il documento
sul sito dell’ Istituto: www.icecuriel.it
PRINCIPI FONDAMENTALI
Il POF si ispira ai principi fondamentali affermati dalla Costituzione di imparzialità e uguaglianza,
accoglienza integrazione, partecipazione e responsabilità. Ne deriva che la scuola deve operare
con ogni mezzo per:
- differenziare la proposta formativa adeguandola alle esigenze di ciascuno; dare a tutti gli
alunni la possibilità di sviluppare al meglio la propria identità e potenzialità; favorire la va-
lorizzazione delle diversità e offrire pari opportunità;
- perseguire il diritto di ognuno ad apprendere nel rispetto dei tempi e delle modalità pro-
prie;
- progettare percorsi atti al superamento delle difficoltà, in un clima sereno e cooperativo,
finalizzato allo star bene ed educare all´autostima;
- favorire la cultura dell’integrazione; promuovere la libertà di pensiero e di espressione e la
convivenza anche in contesti di diversità culturale e religiosa;
- valorizzare le molteplici risorse esistenti sul territorio (Enti locali, associazioni, agenzie
culturali e professionali, società sportive, gruppi di volontariato…) allo scopo di realizzare
un progetto educativo ricco ed articolato;
- rendere chiare le ragioni delle scelte educativo-formative, favorendone la visibilità.
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CHI SIAMO E QUANTI SIAMO
SCUOLA
DELL’INFANZIA
SCUOLA
DELL’INFANZIA
SCUOLA
PRIMARIA
SCUOLA
PRIMARIA
SCUOLA
PRIMARIA
SCUOLA
SECONDARIA
I GRADO
Denominazione G. Rodari B. Munari G. Mazzini A. Negri Don Milani E. Curiel
Indirizzo Via Volta, 8
Paullo (MI)
Via Pertini
Tribiano (MI)
Via Mazzini, 24
Paullo (MI)
Via Vigorelli, 27
Paullo (MI)
Via della Liberazione
Tribiano (MI)
Via Manzoni, 1
Paullo (MI)
N. telefono 02 9063 9996 02 9063 2416 02 9063 3822 02 9064 442 02 9064 081 02 9063 4146
N. classi 9 5 14 12 11 16
N. alunni 237 123 301 266 238 349
Spazi
- 9 aule
- laboratorio di
informatica
- aula laboratorio
- sala per psico-
motricità
- salone
- aula insegnanti
- bidelle ria
- giardino
- 5 aule
- salone mensa
- giardino
- 3 dormitori
- 3 saloni
- Bidelleria
- Aula informatica
- Aula di pittura
- Aula insegnanti
- Aula pre-scuola e
prolungamento
orario
- Aula per attività
motoria
- 14 aule
- aula video
- laboratorio di
informatica
- aule sostegno
- sala medica
- biblioteca
- palestra
- refettorio
- cucina
- bidelleria
- aula insegnanti
- giardino adia-
cente alla bi-
blioteca
- 12 aule
- aule sostegno
- 2 atri
- Palestra
- aula pittura
- biblioteca
- laboratorio in-
formatica
- ascensore
- refettorio
- aula insegnanti
bidelle ria
- giardino
- 11 aule
- 1 aula informatica
- 1 atrio utilizzato
come spazio gioco
con bidelleria
- 1 salone mensa
- 1 aula riunioni
- 1 ufficio presiden-
za
- giardini
- palestra
- Ufficio di Presidenza
- Ufficio di Segreteria
- 18 aule
- aula magna
- aula professori
- palestra
- archivio
- biblioteca
- 1 aula informatica
- 1 laboratorio tecn/
scient/artistico
Dati aggiornati al 26.11.2012
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3
ORGANIGRAMMA
DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof.ssa: Cristina Cuppi
STAFF DEL DIRIGENTE SCOLASTICO UFFICIO DI SEGRETERIA
FUNZIONI STRUMENTALI
- Disagio: Renata Collosi
- Diverse Abilità: Della Monica Alfredo
- Informatica: De Palma Domenico
- POF: De Meo Vito Vincenzo
- Autovalutazione di Istituto: Pisa Flora
- Continuità-Raccordo: Alecci Margherita
- Intercultura: Giuseppe Spera
- Curricoli e valutazione: Marra Annarosa
COLLABORATORI
Sesia Silvana: Vicario con funzioni di coordi-
namento del plesso “E. Curiel”.
Collaboratori con funzioni di coordinamento
di plesso:
Macchi Valeria: “G. Rodari”
Calvi Gabriella: “B. Munari”
Riccaboni Luciana: “G. Mazzini”
Iacoponi Elena: “A.Negri”
Mariani Patrizia: “Don Milani”
D.S.G.A.
Maria Mauro
ASSISTENTI AMMINISTRATIVI
Campanella Marianna
Carriero Daniela
Pavesi Giuseppina
Scuteri Rosaria
Mitrotti Patrizia
Pizzini Miriam
Tedesco Pasqualina
Villa Anna Rosa
COLLABORATORI SCOLASTICI
Infanzia “G. RODARI” Infanzia “B. MUNARI” Primaria “G. MAZZINI” Primaria “A. Negri” Primaria “DON MILANI” Sec. I gr. “E. CURIEL”
- Buonfiglioli Luigia
- Degni Antonietta
- Guida Rosaria
- Guidone Giuseppa
- Maiello Carla
- Maisto Maria
- D’Agostino Anna
- Di Matteo Carmela
- Izzo Cinzia
- De Simone Patrizia
- Martone Rosalba
- Stromba Rosa
- Triolo Giuseppa
- Addis Caterina
- Meloni Marina
- Pahor Maria Rosa
- Tafuri Cosima
- Belluzzo Calogera
- Origlia Marisa
- Provenzano Mario-
lina
- Rinaldo Ilenia
- Bellavia Vincenzo
- Caliendo Aniello
- Fortunato Maria C.
- Mansueto Maria
- Migliorini Liliana
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4
CONSIGLIO DI ISTITUTO
PRESIDENTE: Ester Palazzi
DIRIGENTE SCOLASTICO: Cuppi Cristina
Componente Genitori:
8 Consiglieri
Componente Docenti:
8 Consiglieri
Componente A.T.A.:
// Consiglieri
Calzati Cristian
Esposti Mirco
Gandini Elena
Gangale Gabriella
Lo Porto Virna in Fatai
Palazzi Ester
Pingitore Domenico
Punzi Rossana Gaia
Alecci margherita
Bersani Pierina
De Palma domenico
De Santis Emilia
Della Monica Alfredo
Ferrari laura
Patanè Antonella
Zucchetto A. Maria
////////
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LA SEGRETERIA
ORARI DI RICEVIMENTO
Dirigente
Scolastico
Il Dirigente Scolastico riceve su appuntamento (tel 02 90634146 e- mail
Segreteria
Gli Uffici di Segreteria si trovano in Via Manzoni, 1
tel. 02 - 9063 4146, fax 02 – 9063 5670, e-mail: [email protected]
e sono aperti al pubblico nei seguenti giorni e orari:
• LUNEDÌ - MERCOLEDÌ – dalle ore 11.00 alle ore 14.00
• MARTEDÌ dalle ore 08.15 alle ore 10.00
• GIOVEDÌ – VENERDI dalle ore 12.00 alle ore 14.00
Durante la sospensione dell’attività didattica (vacanze natalizie, pasquali e
dal 30 giugno al 31 agosto) si effettua il seguente orario di ricevimento:
dal lunedì al venerdì dalle ore 10.30 alle ore 12.30.
GIORNI DI CHIUSURA AL PUBBLICO DEGLI UFFICI DI SEGRETERIA
2 novembre 2012
7 dicembre 2012
24 dicembre 2012
31 dicembre 2012
29 marzo 2013
2 aprile 2013
22 luglio 2013 (Santo Patrono)
dal 12 al 16 agosto 2013
GLI ORGANI COLLEGIALI
1. CONSIGLIO DI ISTITUTO
Dura in carica tre anni ed è composto dal Dirigente Scolastico, 8 docenti, 8 genitori, 1 A.T.A. Il
Presidente del Consiglio di Istituto viene nominato per elezione fra i genitori.
Si riunisce generalmente ogni 30-40 giorni e prende decisioni in merito:
approvazione bilancio di previsione e consuntivo di spesa
approvazione piano delle uscite didattiche e viaggi di istruzione
definizione dei criteri di formazione delle classi
definizione dei regolamenti interni
condivisione delle linee del Piano dell’Offerta Formativa
formulazione di proposte relativamente all’utilizzo delle risorse del fondo di istituto
formulazione di proposte relativamente al POF.
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2. COLLEGIO DEI DOCENTI
Il Collegio dei docenti è formato dagli insegnanti di ruolo e non di ruolo in servizio nell’Istituto ed
è presieduto dal Dirigente Scolastico.
Si insedia all’inizio di ogni anno scolastico e si riunisce generalmente ogni due mesi o ogni qual-
volta il Dirigente ne ravvisi la necessità.
Sinteticamente il Collegio ha potere deliberante in materia di funzionamento didattico dell’Istituto:
cura la programmazione dell’azione educativa anche al fine di adeguare i programmi
d’insegnamento alle specifiche esigenze ambientali;
formula proposte per l’assegnazione delle classi e l’assegnazione ad esse dei docenti, per la
formulazione dell’orario delle lezioni e per lo svolgimento di altre attività scolastiche;
provvede all’adozione dei libri di testo, sentiti i consigli di classe o di interclasse;
adotta e promuove iniziative di sperimentazione;
elegge i suoi rappresentanti nel Consiglio d’Istituto;
elegge i docenti che fanno parte del comitato di valutazione del servizio del personale docen-
te.
3. CONSIGLIO DI CLASSE (scuola Secondaria)
Il Consiglio di Classe è formato dai docenti di ogni classe; si riunisce di norma tutti i mesi ed è
presieduto da un docente coordinatore o dal Dirigente Scolastico.
Prende decisioni in merito alla programmazione e alle uscite didattiche della classe, alla progetta-
zione di interventi specifici e alla valutazione degli alunni.
Ogni due mesi è aperto ai genitori rappresentanti di classe per portare a conoscenza delle famiglie
l’andamento didattico - disciplinare.
4. CONSIGLIO DI INTERCLASSE (scuola Primaria) - CONSIGLIO DI INTERSEZIONE (scuola dell’ Infan-
zia)
Il Consiglio di Interclasse/Intersezione è presieduto dal Dirigente Scolastico o dal docente coordi-
natore delegato dal Dirigente Scolastico. E' formato dai docenti e dai rappresentanti eletti dai ge-
nitori. Il Consiglio di Interclasse/Intersezione esamina l’andamento scolastico, formula proposte
ed esprime pareri relativamente alle iniziative di carattere educativo e didattico. Approva
l’adozione dei libri di testo(scuola elementare). Le competenze relative alla valutazione periodica e
finale degli alunni spettano al Consiglio di Interclasse convocato con la sola presenza dei docenti.
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CLASSI E DOCENTI
Scuola Infanzia - Plesso “G. Rodari”
SEZIONE Alunni DVA Stranieri DOCENTI SOSTEGNO + EDUCATORE IRC
ROSA 28 7 Bosco Cellamare Spoldi
ROSSA 25 2 8 Brizzi Sbarbaro Frontera + Garipoli Spoldi
VERDE 25 1 2 Zucchetto Rizzo Frontera Spoldi
BIANCA 28 6 Avarino De Santis Educatrici: Garipoli – De Santis Spoldi
AZZURRA 25 2 4 Macchi Del Vecchio Mancuso + Serra Spoldi
ARANCIONE 28 6 Alessi Boneschi Spoldi
GIALLA 25 2 6 Strozzi Branciforte Patera + Serra - Abrà Spoldi
BLU 28 9 Falcone Vezzulli Spoldi
LILLA 25 1 8 Pontieri Milazzo Mancuso + Educatore Spoldi
Totale alunni 237 8 56
Scuola Infanzia – Plesso “B. Munari”
SEZIONE Alunni DVA Stranieri DOCENTI SOSTEGNO + EDUCATORE IRC
ROSSA 24 1 2 Mancuso Necco Colella + Educatore Spoldi
VERDE 24 1 1 Badavelli Massazza Lecchi + Educatore Spoldi
AZZURRA 23 1 2 Calvi Ferrara Colella + Educatore Spoldi
ARANCIONE 25 2 D’Auge M. Guzzo Caimmi Spoldi
GIALLA 27 2 Sanzo Lombardo Spoldi
Totale alunni 123 3 9
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Scuola Primaria - Plesso “G. Mazzini”
Classe Alunni DVA DSA Stranieri Docenti Sostegno + Educatore Inglese IRC
1 A 20 2 0 5 Apostolo Rampini Ferrari-Manzi + Re Apostolo Torromacco
1 B 21 1 0 5 Alifano Fregoni Manzi + Re Fregoni Torromacco
1 C 20 1 0 4 Alecci Bettè Manzi + Re Apostolo Torromacco
2 A 20 2 0 1 Di Pietro A. Piperno Consiglio + Re Di Pietro Torromacco
2 B 19 1 0 2 Piperno Bergomi/Semenza Scarfò Riccaboni Torromacco
2 C 22 1 0 5 Piperno Bergomi/Semenza Scarfò Di Pietro Torromacco
3 A 23 1 2 7 Frigoli Sartori Baraiolo Meo Torromacco
3 B 23 2 2 6 Bolognese Sartori Baraiolo + Re Meo Torromacco
4 A 22 1 1 3 Rosti Ciuti Castaldi Borsellino Torromacco
4 B 24 2 3 5 Spoldi Borsellino Consiglio-Castaldi + Maschio Borsellino Torromacco
4 C 22 1 0 3 Madonini Rotundo Castaldi Borsellino Torromacco
5 A 23 1 1 3 Aggugini M.P. Aggugini C. Ferrari + Maschio Renda Torromacco
5 B 21 2 4 5 Piacentini Ceresa Cascone + Maschio Renda Torromacco
5 C 21 1 0 5 Calendini Patanè Ferrari + Maschio Meo Torromacco
Totale 301 19 13 59
Scuola Primaria - Plesso “A. Negri”
Classe Alunni DVA DSA Stranieri Docenti Sostegno + Educatore Inglese IRC
1 A 20 1 0 4 Bergamaschi Marra Branca + Serra-Melpignano Matina
1 B 19 1 0 3 Pedrazzini Carli Branca + Serra Matina
1 C 19 1 0 1 Matina; Marra; Giumelli; Pedrazzini Branca Matina Schito
2 A 23 1 0 3 Lorenzini Iacoponi Di Battista Iacovaccio + Melpignano Riccaboni Cirtoli
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9
2 B 22 2 0 3 Di Battista; Bergomi; Iacoponi; Lorenzini Iacovacco-Mistretta + Melpignano Riccaboni Cirtoli
3 A 23 1 1 1 Pezzetti Saccomani Gibellini Iacovaccio Schito
3 B 23 2 0 3 Gibellini; Buttazo; Pezzetti; Giussani ///////// Cirtoli
3 C 23 0 2 1 Buttazzo Giussani Saccomani Mistretta Cirtoli
4 A 24 1 1 1 Bonati Bianchi Rosa Di Girolamo + Melpignano Bianchi Schito
4 B 24 2 3 0 Buzzetti Rosa Scoppa-Di Girolamo + Melpignano Bianchi Schito
5 A 21 1 2 0 Agnelli Novasconi Scoppa + Dallavalle Cirtoli
5 B 25 0 1 0 Bersani Amato ///////// Cirtoli
Totale 266 13 10 20
Scuola Primaria - Plesso “Don Milani”
Classe Alunni DVA DSA Stranieri Ambito Docenti Sostegno + Educatore Inglese IRC
1A 23 1 Stabile Cosentino Pesce Genovese Suppressa
2A 19 1 Scolaro Campi Scolaro Suppressa
3A 23 1 2 Ferrari M. E. Magi Musso + Educatore Bianchi Suppressa
4A 19 1 1 De Palma Verri Musso-Pesce + Educatore De Palma Suppressa
5A 25 1 1 D’Avanzo De Paoli Scozzari Suppressa
1B 23 2 Pisa Cosentino Genovese Suppressa
2B 20 1 Stefenoni Campi Stefenoni Suppressa
3B 24 3 2 Mariani Bianchi Acquaro-Pesce + Educatore Bianchi Suppressa
4B 19 0 Genovese Raimondi Genovese Suppressa
5B 25 1 1 2 Zocchi Scozzari Musso + Educatore Scozzari Suppressa
4C 18 1 Angeretti Parrinello Rimondi Suppressa
Totale 238 6 2 14
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Scuola Secondaria Di I Grado - Plesso “E. Curiel”
Classe Alunni DVA DSA Stra-
nieri Ita Sto/Geo
Mat/
Scienze Ing
Fran/
Spagn Arte Musica Tecnologia
Scienze
Motorie Irc Sostegno + Educatore
1A 26 1 4 3 Arena Russo Iero Alfiero Spina Quaiotti Minniti Scanferlini Ferrari L. Podestà G. Torrisi
2A 26 2 2 1 Arena Vitiello Forte Alfiero Spina Quaiotti Minniti Scanferlini Ferrari L. Podestà G. De Meo/Podesta V. + Spadini/Folli
3A 20 2 1 0 Vitiello Vitiello Iero Alfiero Spina Quaiotti Minniti Scanferlini Ferrari L. Podestà G. De Meo + Dallavalle
1B 21 2 3 8 Mattaliano Russo Puerari Francolino Gugliotta Podestà V. Vassallo Impellizzeri Locatelli Podestà G. Copertino/Testa + Educatore
2B 21 1 0 2 Mattaliano Lodato Sanzari Francolino Gugliotta Podestà V. Vassallo Impellizzeri Locatelli Podestà G. Spera + Dallavalle
3B 22 3 2 3 Lodato Lodato Puerari Francolino Gugliotta Podestà V. Vassallo Impellizzeri Locatelli Podestà G. Staiano + Dallavalle
1C 26 1 2 3 Soldati Soldati/Russo Ferraro Alfiero Spina Quaiotti Minniti Scanferlini Ferrari L. Podestà G. Testa
2C 26 1 0 3 Soldati Soldati Ferraro Alfiero Spina Quaiotti Minniti Scanferlini Ferrari L. Podestà G. Della Monica + Caputo
3C 19 0 3 0 Collosi Melillo Ferraro Alfiero Spina Quaiotti Minniti Scanferlini Ferrari L. Podestà G. ///////
3D 21 1 2 0 Sbordoni Sbordoni Galli Francolino Gugliotta Podestà V. Vassallo Impellizzeri Locatelli Podestà G. Copertino
1E 24 1 1 3 Doria Doria/Russo Carassiti Bolognini Gugliotta Quaiotti Minniti Scanferlini Ferrari L. Podestà G. Larosa
2E 21 1 2 6 Melillo Melillo Carassiti Bolognini Gugliotta Quaiotti Minniti Scanferlini Ferrari L. Podestà G. Torrisi + Dallavalle
3E 20 2 2 3 Doria Doria Carassiti Bolognini Gugliotta Quaiotti Minniti Scanferlini Ferrari L. Podestà G. Larosa + Caputo
1F 22 1 1 7 Sbordoni Riviera Galli Francolino Spina Podestà V. Vassallo Impellizzeri Locatelli Podestà G. Spera + Educatore
3F 17 0 3 3 Collosi Collosi Sanzari Francolino Spina Podestà V. Vassallo Impellizzeri Locatelli Podestà G. Della Monica/Barbera + Educatore
3G 17 1 0 2 Riviera Riviera Forte Alfiero Spina Podestà V. Vassallo Impellizzeri Locatelli Podestà G. Barbera + Educatore
Totale 349 20 28 47
I.C. “E. Curiel” – Piano dell’Offerta Formativa A.S. 2012/2013 ________________________________________________________________________________________________
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IL CONTESTO TERRITORIALE
Le scuole dell’IC “E. Curiel “ sono situate su territori limitrofi appartenenti ai comuni di Paullo e
Tribiano Entrambi i comuni sono situati nel Sud-Est milanese, ai confini con la provincia di Lodi,
da cui dipendono come diocesi; sono luoghi passati da area prevalentemente agricola a zone inse-
rite nel contesto urbano della cintura milanese. Il processo d’industrializzazione negli anni ’50 e
’60 è stato accompagnato da un primo fenomeno d’immigrazione, soprattutto dal Sud Italia.
Gli ultimi anni hanno visto un incremento della popolazione dovuto in gran parte all’insediamento
di nuclei familiari provenienti dalla città di Milano. Più recentemente i territori hanno risentito di
un flusso migratorio proveniente dai paesi della fascia magrebina, dalle zone del Sud America e
dai paesi dell’est europeo.
o sviluppo di Paullo (11.076, dati risalenti a Settembre 2010) è anteriore a quello di Tribiano
(2.500 ab. ca.) che è, invece, recente e tuttora in atto. Storicamente Paullo è sempre stato il paese
centro di servizi (ASL, ufficio postale, biblioteca…) utilizzati anche dai Tribianesi. Attualmente il
paese di Tribiano sta acquisendo una sua fisionomia ed è sempre meno dipendente da Paullo.
RISORSE PRESENTI SUI TERRITORI DI PAULLO E TRIBIANO
Sul territorio sono presenti agenzie educative e servizi alla persona; con essi il Dirigente Scolastico
e i Docenti dell’istituto collaborano per realizzare il Piano dell’Offerta Formativa:
Scuola dell’Infanzia Paritaria “Maria Ausiliatrice”;
Asilo nido comunale;
Enti Istituzionali: A.S.L., U.O.N.P.I.A., A.I.A.S., Amministrazione Comunale, Parrocchia, Poli-
zia Municipale, Protezione Civile;
Cooperativa interculturale “Il Mosaico”;
Associazioni: Oratori, Volontari della Protezione Civile, Centro Anziani, Guardie Ecologiche
Volontarie (Paullo e Tribiano), Croce Bianca, Centro Giovani, Corpo Bandistico, Circolo Fila-
telico Numismatico (Paullo).
Micro-nidi privati;
2 biblioteche comunali (1 a Paullo e 1 a Tribiano)
1 piscina (Paullo)
Campi sportivi (Paullo e Tribiano)
2 palestre (1 a Paullo e 1 a Tribiano)
1 bocciodromo (Paullo)
ANALISI DEI BISOGNI
Dall’analisi del peculiare contesto territoriale territorio emergono bisogni e priorità.
Alunni
L’Istituto Comprensivo che accoglie e segue alunni fino alla fase preadolescenziale, deve rispon-
dere ai seguenti loro bisogni:
bisogno di identità per sviluppare armonicamente la propria personalità;
bisogno di dialogo e di modelli positivi di comportamento;
bisogno di essere valorizzati nella relazione educativa interpersonale;
I.C. “E. Curiel” – Piano dell’Offerta Formativa A.S. 2012/2013 ________________________________________________________________________________________________
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bisogno di esplorare, conoscere la realtà fisica e sociale per operare sulla base di cono-
scenze acquisite, costruendo un progetto di vita personale.
Famiglie
In una società complessa e articolata come quella di oggi, la famiglia richiede alla scuola:
appoggio e collaborazione per una conoscenza integrata dell’alunno nelle sue fasi evoluti-
ve;
un ambiente sereno che aiuti a sviluppare la socializzazione, il senso di responsabilità per-
sonale ed il rispetto delle diversità;
di ampliare negli alunni le competenze comunicative e le potenzialità operative;
di far acquisire un efficace metodo di studio;
aiuto per la soluzione dei problemi;
partecipazione alle scelte educative ;
Territorio
Per il Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto assumono particolare importanza i seguenti bisogni
rilevati nell’ambiente sociale:
acquisizione di senso civico;
consapevolezza della tutela del patrimonio ambientale;
integrazione tra culture diverse.
Collaborazioni con enti territoriali
SERVIZIO DI TUTELA TERRITORIALE: collaborazione e segnalazione interventi situazioni di
disagio minorile
SERVIZI SOCIALI: collaborazione per servizi ed interventi per gli alunni d.a. e per la
prevenzione del disagio
PROTEZIONE CIVILE PAULLO: collaborazione progetti per la diffusione di una cultura della
sicurezza e della prevenzione
POLIZIA MUNICIPALE E SCUOLE GUIDA PAULLO: collaborazione per la realizzazione di
progetti di educazione stradale
PAULLO FOR KENIA e FIDAS (Associazione donatori sangue): collaborazione per iniziative
per la promozione di una cultura della solidarietà
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FINALITA’ GENERALI
“Alla scuola spettano alcune finalità specifiche: offrire agli studenti occasioni di apprendimento dei
saperi e dei linguaggi culturali di base; far sì che gli studenti acquisiscano gli strumenti di pensie-
ro necessari per apprendere a selezionare le informazioni; promuovere negli studenti la capacità di
elaborare metodi e categorie che siano in grado di fare da bussola negli itinerari personali; favorire
l’autonomia di pensiero degli studenti orientando la propria didattica alla costruzione di saperi , a
partire da concreti bisogni formativi”. (Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola
dell’infanzia e del primo ciclo dell’istruzione- Settembre 2012)
I vari ordini della scuola italiana concorrono alla finalità comune della formazione della persona
come essere individuale e sociale.
Nel nostro Istituto la scuola dell’infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di I gra-
do operano in modo unitario al fine di realizzare un progetto comune, per conseguire o-
biettivi di sviluppo e di apprendimento congruenti con la maturazione della persona nelle
fasi evolutive interessate alla scolarizzazione. “L’itinerario scolastico dai tre ai quattordici
anni, pur abbracciando tre gradi di scuola caratterizzati ciascuno da una specifica identità
educativa e professionale, è progressivo e continuo. La presenza, sempre più diffusa, degli
istituti comprensivi consente la progettazione di un unico curricolo verticale e facilita il
raccordo con la scuola secondaria di secondo grado”. (Indicazioni per il curricolo p.12)
Per ogni alunno la scuola promuove la crescita della persona attraverso:
lo sviluppo dell’identità personale come capacità di sentirsi sicuri nell’affrontare nuove e-
sperienze; capacità di sentirsi riconosciuti e quindi di riconoscersi come persone uniche ed
irripetibili;
lo sviluppo dell’autonomia come capacità di interpretare e governare il proprio corpo; come
fiducia e piacere nel fare da sé e nel chiedere aiuto agli altri; come impegno nel responsa-
bilizzarsi verso se stessi, gli amici e l’ambiente;
lo sviluppo delle competenze come possibilità di riflettere sull’esperienza attraverso
l’esplorazione, l’osservazione e l’esercizio al confronto; come capacità di porre domande,
elaborare e negoziare significati;
lo sviluppo della cittadinanza come primo riconoscimento dei diritti e dei doveri come per-
sona e come cittadino;
lo sviluppo degli apprendimenti come acquisizione degli alfabeti culturali di base e dei sa-
peri irrinunciabili;
lo sviluppo della formazione del pensiero riflessivo e critico come pratica consapevole della
cittadinanza attiva.
Lo sviluppo della conoscenza di sé, come capacità di orientamento e consapevolezza delle
proprie potenzialità e risorse.
SCELTE DIDATTICHE
Per raggiungere tali finalità, i docenti progettano percorsi formativi, integrando ogni intervento
nella prospettiva della formazione unitaria della persona.
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Il Collegio dei docenti indica gli obiettivi specifici relativi ad ogni disciplina e campo d’esperienza
facendo riferimento alle Indicazioni per il curricolo e coniugandole con i bisogni specifici del con-
testo scolastico locale.
L’équipe docente si confronta e concorda gli stili educativi e il valore formativo dei contenuti co-
gnitivi dei campi d’esperienza e/o delle singole discipline, individuando un percorso didattico-
formativo tenendo presente che:
il POF è la cornice di riferimento all'interno della quale ogni docente effettua le scelte fun-
zionali di raggiungimento dell'obiettivo prefissato;
i contenuti dei diversi campi d’esperienza e/o delle singole materie non sono fine, ma
strumento indispensabile per il raggiungimento degli obiettivi e il perseguimento delle fi-
nalità generali dell'azione educativa e didattica;
le competenze trasversali ad ogni disciplina costituiscono un elemento determinante
dell’apprendimento: ciò che conta è la competenza, “perché questa resta anche oltre il
contenuto”.
la programmazione è uno strumento flessibile e modificabile in itinere;
la verifica riguarda l'intero processo di insegnamento-apprendimento.
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COMPETENZE TRASVERSALI AL TERMINE DEI TRE ORDINI DI SCUOLA
Il piano delle competenze e degli obiettivi formativi, contenuto nel documento ministeriale costituisce nel suo insieme un documento vincolante per
la progettazione didattica. Nella realizzazione dell’intervento didattico i docenti operano adattando gli obiettivi formativi tenendo conto delle capaci-
tà, dei ritmi, delle modalità di apprendimento e degli interessi degli alunni. Le competenze al termine di ciascuna classe sono riportate nei curricoli
elaborati dal nostro Istituto. Di seguito vengono riportate le competenze trasversali da raggiungere al termine della scuola dell’infanzia, della scuola
primaria e della scuola secondaria di I grado.
SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
AMBITO EDUCATIVO
acquisire autonomia nella cura di sé e
nell’approccio alle attività didattiche;
sviluppare fiducia e stima nelle proprie possi-
bilità e capacità;
affrontare con serenità situazioni nuove;
conoscere i compagni ed imparare a gestire i
contrasti attraverso regole condivise;
analizzare, confrontare, scegliere e decidere
all’interno di situazioni ludiche;
cooperare ad un progetto comune;
rispettare le norme che regolano la vita della
scuola;
rispettare, conservare e tutelare gli spazi in
cui si vive ed agisce.
AMBITO COGNITIVO
comunicare le proprie esperienze affettive,
emotive e sensoriali attraverso il linguaggio,
AMBITO EDUCATIVO
organizzare il proprio lavoro responsabil-
mente e autonomamente;
partecipare alle attività in modo pertinente e
collaborando con gli altri;
affrontare autonomamente le situazioni di vi-
ta scolastica individuando strategie utili al
superamento delle difficoltà;
sviluppare un’adesione consapevole a valori
condivisi;
considerare le differenze culturali una ric-
chezza;
acquisire il senso della legalità e della re-
sponsabilità personale;
riconoscere e rispettare i principi fondamen-
tali della Costituzione della Repubblica Italia-
na.
AMBITO COGNITIVO
sviluppare capacità logiche trasversali;
sviluppare capacità critiche e creative;
AMBITO EDUCATIVO
acquisire la capacità di ascolto, riconoscendo
l’importanza del sapere ascoltare;
essere consapevoli dei propri limiti e delle
proprie capacità (autostima);
essere in grado di riconoscere i propri errori e
di correggerli;
essere in grado di indirizzare le proprie scelte
future in modo più consapevole
considerare le differenze culturali una ric-
chezza;
potenziare il senso della legalità e della re-
sponsabilità personale;
riconoscere e rispettare i principi fondamen-
tali della Costituzione della Repubblica Italia-
na
AMBITO COGNITIVO
conoscere ed usare i differenti linguaggi co-
municativi verbali e non verbali;
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verbale e non verbale
ascoltare, comprendere, raccontare ed inven-
tare storie;
saper memorizzare filastrocche e brevi poesie
partecipare alle negoziazioni e alle decisioni
motivando le proprie opinioni;
acquisire conoscenza e padronanza del pro-
prio corpo in relazione a se stesso e agli altri;
coordinare i movimenti ed affinare le perce-
zioni
associare, classificare, seriare fra forme, di-
mensioni e quantità;
osservare, esplorare, registrare i fenomeni
naturali ed ambientali;
formulare ipotesi in un contesto concreto
acquisire una metodologia di apprendimento
individuare collegamenti tra i saperi
ricercare soluzioni per risolvere situazioni
problematiche individuando gli strumenti ne-
cessari;
operare nella realtà utilizzando gli strumenti
matematici acquisiti
sviluppare un approccio scientifico per ana-
lizzare fatti e fenomeni;
utilizzare strumenti informatici e multimediali
in situazioni di apprendimento e di comuni-
cazione;
comprendere un testo qualunque utilizzando
il metodo delle “cinque W” (chi?, che cosa?,
dove?, quando?, perché?)
utilizzare le competenze linguistiche di base
in modo sicuro;
utilizzare le strutture di base della lingua in-
glese;
sperimentare una pluralità di esperienze per
conoscere ed apprezzare alcune discipline
sportive;
collocare nel tempo un fatto o un periodo
storico
ricavare informazioni da fonti diverse;
utilizzare linguaggi diversi saper usare cor-
rettamente lo spazio foglio
saper scrivere con una grafia chiara e ordina-
ta
riferire contenuti specifici in un linguaggio
chiaro e preciso;
analizzare, sintetizzare e rielaborare cono-
scenze acquisite e documenti;
saper collocare e collegare fatti e avveni-
menti nel tempo e nello spazio;
saper stabilire tra più eventi la relazione tra
causa ed effetto
aver acquisito i basilari concetti matemati-
co-scientifici
saper leggere, interpretare ed usare simboli,
termini, schemi e modelli (=formule) per
poter traslare il codice verbale in simboli-
co/grafico e viceversa;
aver acquisito/potenziato la capacità di ana-
lisi (in un problema strutturato individuare
informazione, relazioni, richieste), di sintesi
(in un problema strutturato attuare
l’opportuno e il più rapido procedimento ri-
solutivo), di valutazione (verificare l’effettiva
validità del progetto risolutivo);
aver acquisito/sviluppato abilità di osserva-
zione, di confronto alla ricerca di analogie
e/o differenze, di analisi critica
di risultati e/o studi per formulare ipotesi
accettabili;
possedere un’adeguata strutturazione degli
schemi motori di base e dell’orientamento
spazio-temporale.
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STILE EDUCATIVO
Il richiamo allo stile del docente, all’importanza di stare con gli alunni in modo incoraggiante, so-
no fattori determinanti del Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto..
L’attenzione alle idee e alle proposte degli alunni, la scelta di un apprendimento fondato sulla
scoperta e sull’esperienza diretta, la capacità di utilizzare diverse modalità di lavoro in classe (le-
zione frontale, attività per gruppi, lavoro individualizzato, ecc.) presuppongono, per essere real-
mente significativi, uno sfondo relazionale adeguato.
Un docente “valorizzante” costituisce il punto di riferimento per la costituzione di un clima affetti-
vo e comunicativo sereno, ricco, favorevole alla promozione delle capacità relazionali e sociali,
creando lo spirito di gruppo.
Inoltre, utilizzare modalità di lavoro collaborative favorisce la formazione integrale della persona,
anche dal punto di vista umano e sociale.
STRATEGIE D’INSEGNAMENTO E METODOLOGIE
L'attuale stile di vita propone agli alunni una notevole quantità di messaggi e sollecitazioni, una
considerevole complessità di modelli ed offre una molteplicità di contatti con la realtà, mediati da
strumentazioni tecnologiche.
Risulta pertanto fondamentale adottare strategie e scelte metodologiche che tengano conto delle
esperienze, delle conoscenze, dei modi di apprendere degli alunni, dei loro criteri di relazione
dando unitarietà alle proposte didattiche.
Le attività progettate:
partono dall'esperienza dello studente;
problematizzano la realtà;
stimolano le ipotesi di soluzione;
verificano le ipotesi, privilegiando momenti di dialogo e di confronto;
consolidano e arricchiscono le conoscenze.
Nello specifico la metodologia della scuola per l’infanzia, che esclude impostazioni precocemente
legate alle discipline, riconosce come sue strategie di insegnamento:
Il gioco
Il gioco costituisce, in questa età, una risorsa privilegiata di apprendimento e di relazioni. Esso
può consentire al bambino di anticipare esperienze conoscitive come può fargli vivere simboli-
camente avvenimenti l piacevoli della sua esistenza e fargli elaborare sentimenti ed emozioni. Il
gioco, nelle sue forme di gioco libero o di gioco strutturato, rappresenta un prezioso strumen-
to per l’osservazione e costituisce il “luogo” all’interno del quale l’insegnante può far conver-
gere una vasta gamma di messaggi e di stimolazioni utili allo sviluppo delle potenzialità del
bambino.
L’esplorazione e la ricerca
Le esperienze promosse nella scuola stimolano l’originaria curiosità del bambino in un clima di
esplorazione e di ricerca. Toccando e manipolando materiali, confrontando situazioni, ponendo
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problemi, costruendo ipotesi, elaborando e confrontando schemi di spiegazione, il bambino
sviluppa adeguate strategie di pensiero.
L’osservazione
All’interno dell’azione educativo-didattica dell’insegnante, l’osservazione occasionale e siste-
matica consente di valutare le esigenze del bambino e di riequilibrare via via le proposte edu-
cative in base alla qualità delle sue risposte. L’osservazione è uno strumento essenziale per
condurre la verifica della validità e dell’adeguatezza del processo educativo.
Tali strategie si collocano all’interno di una flessibilità organizzativa che prevede momenti di atti-
vità in grande gruppo o in piccolo gruppo, omogeneo per età o eterogeneo, attività in sezione o in
intersezione con alcuni momenti di lavoro individualizzato.
Il raggiungimento degli obiettivi prefissati sarà perseguito proponendo ai bambini attività di va-
lenza interdisciplinare che ne promuovano:
la curiosità;
le abilità;
le capacità progettuali e logiche;
la creatività;
la maturazione socio-affettiva.
Saranno privilegiate le attività di gruppo ed il lavoro individualizzato per offrire a tutti la possibilità
di potenziare le proprie capacità.
Verranno adottate le seguenti strategie e modalità operative per valorizzare le singole individualità
e avviare gli alunni ad un apprendimento di tipo metacognitivo:
attività per suscitare l’interesse e creare la motivazione all’apprendimento;
raccolta delle conoscenze pregresse;
formulazione di ipotesi;
raccolta d’informazioni;
confronto e verifica;
promozione all’autocorrezione, per abituare a considerare l’errore come verifica del per-
sonale percorso d’apprendimento, attribuendogli un valore positivo.
Nella scuola primaria e secondaria di I grado l’attività didattica si sviluppa in:
attività di ricerca, individuale e di gruppo, che insegnino a responsabilizzarsi e ad organiz-
zare il pensiero, capacità cruciali nel moderno mondo della comunicazione e del lavoro;
attività laboratoriali, luogo di acquisizione di competenze intese come sintesi di sapere e
saper fare;
pratica del gioco come invito a proporre contesti didattici all'interno dei quali l’apprendere
sia esperienza piacevole e gratificante;
promozione degli aspetti emotivi ed affettivi nei processi di conoscenza;
utilizzo di biblioteche e strumenti multimediali.
Le attività didattiche possono essere organizzate e svolte con modalità diverse allo scopo di ren-
dere più efficace il percorso formativo, senza trascurare la necessità di personalizzare e/o indivi-
dualizzare gli interventi rivolti agli alunni.
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Tra le varie metodologie:
Lezione collettiva a livello di classe
Si ricorre all'uso della lezione collettiva nel momento in cui si comunicano informazioni uguali
per tutti o si utilizzano mezzi audiovisivi o altri strumenti fruibili contemporaneamente da un
grande gruppo;
Attività di piccolo gruppo
Il lavoro di gruppo è essenziale per la sua funzione formativa, sia sul piano dell'apprendimento
che sul piano relazionale. Si basa sulla condivisione e sulla disponibilità;
Attività basate sulle tecniche dell’apprendimento cooperativo
In diverse occasioni vengono utilizzate tecniche di apprendimento cooperativo che permettono
di valorizzare le potenzialità del singolo nelle interazioni di coppia o di piccolo gruppo, pro-
muovendo una interdipendenza positiva fra i diversi alunni e fra i gruppi della classe; tali tec-
niche risultano particolarmente efficaci per lo sviluppo delle abilità sociali;
Interventi personalizzati
Per essere realizzati necessita di:
- analisi delle pre-conoscenzeno e individuazione delle potenzialità;
- osservazione in itinere degli sviluppi nelle diverse aree che compongono la personalità nel-
la sua globalità;
- instaurazione di un rapporto docente/discente adeguato alle esigenze del soggetto;
- riflessione sullo stile personale di apprendimento degli alunni e sulle condizioni che deter-
minano situazioni favorevoli agli apprendimenti;
- adeguamento delle proposte didattiche alle reali potenzialità dei singoli alunni.
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VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI
Criteri e modalità della valutazione sono definiti dal Regolamento di coordinamento delle norme
sulla valutazione degli alunni (dpr 122/2009).
La valutazione:
rappresenta uno strumento di lavoro indispensabile per misurare il processo di apprendi-
mento degli alunni e per verificarne i progressi e la padronanza delle abilità e delle cono-
scenze;
ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico
complessivo degli alunni;
è finalizzata all’individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai pro-
cessi di autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e
al successo formativo;
ha assunto nel tempo un significato più ampio legato allo sviluppo formativo, cognitivo,
sociale ed affettivo dell’alunno.
In fase di valutazione ogni docente farà riferimento al processo e alle finalità ultime della valuta-
zione, soprattutto nella sua accezione formativa, tenendo ben presente la distinzione tra momenti
di verifica e azione valutativa.
La valutazione formativa tiene conto dei punti di partenza dell’alunno, delle sue potenzialità e de-
ve mirare a favorire il processo di apprendimento.
Il collegio dei docenti definisce modalità e criteri per assicurare omogeneità, equità e trasparenza
della valutazione.
Per gli alunni dei diversi ordini di scuola è prevista una valutazione periodica (trimestrale o qua-
drimestrale) e una valutazione finale, riferite sia ai livelli di apprendimento acquisiti sia al compor-
tamento.
Per quanto riguarda gli apprendimenti nelle varie discipline di studio, per gli alunni del primo ciclo
(scuola primaria e scuola secondaria di I grado) la valutazione, in base alle disposizioni apportate
dalla legge 169/2008, viene espressa con voto in decimi.
Valutazione nella scuola primaria e secondaria di I grado
La valutazione degli apprendimenti e del comportamento dell'alunno, nonché le decisioni relative
alla promozione alla classe successiva, vengono adottate dai docenti della classe.
La valutazione viene registrata su un apposito documento di valutazione (scheda individuale
dell'alunno) che viene consegnato alla famiglia e accompagnato da un colloquio esplicativo.
Nella scuola secondaria di primo grado per l’ammissione alla classe successiva o all'esame (art. 3
legge 169/2008), gli alunni devono conseguire la sufficienza in ogni disciplina e nel comporta-
mento (art. 2 legge 169/2008). L’eventuale decisione di non ammissione alla classe successiva o
all'esame è assunta a maggioranza da parte dei componenti del consiglio di classe.
Ai fini della validità dell'anno, per la valutazione è richiesta la frequenza di almeno tre quarti
dell'orario annuale personalizzato di ciascun alunno. Per casi eccezionali, le istituzioni scolastiche
possono autonomamente stabilire motivate deroghe al suddetto limite.
Il corso di studi si conclude con l'esame di Stato il cui superamento è titolo indispensabile per l'i-
scrizione agli istituti del 2° ciclo.
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COME AVVIENE LA VALUTAZIONE
“Agli insegnanti competono la responsabilità della valutazione e la cura della documentazione ,
nonché la scelta dei relativi strumenti, nel quadro dei criteri deliberati dagli organi collegiali. Le
verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali devono essere coerenti con gli obiettivi e i
traguardi previsti dalle Indicazioni e declinati nel curricolo.” (Indicazioni Nazionali per il curricolo
della scuola dell’infanzia e del primo ciclo dell’istruzione- Settembre 2012)
Le verifiche sono il mezzo didattico che permette agli insegnanti di misurare il raggiungimento
degli obiettivi d’apprendimento. Gli elementi informativi raccolti servono anche per apportare alle
attività didattiche le modifiche necessarie e a compensare le difficoltà incontrate dagli alunni nel
loro percorso di apprendimento.
L'attività di verifica degli apprendimenti si effettua secondo diverse modalità:
osservazione sistematica dell’alunno;
rapidi test di diversa tipologia o esercitazioni immediate su quanto svolto.
rilevamenti delle capacità di utilizzare strumenti, disegni, grafici, tabelle, mappe, relazioni
su esperienze compiute, racconti e resoconti;
colloqui, interrogazioni e conversazioni;
prove oggettive per accertare l’acquisizione di competenze specifiche.
Nella scuola dell’infanzia la valutazione si basa essenzialmente sull’ osservazione sia sistematica
che occasionale dei comportamenti, dei ritmi di sviluppo e degli stili di apprendimento attraverso
la compilazione di griglie specifiche per fasce d’età; i tempi della valutazione sono:
iniziale (livelli di sviluppo)
in itinere (sequenze didattiche)
finale (esiti formativi)
Nella scuola primaria e secondaria di I grado le prove oggettive forniscono dati quantitativi e qua-
litativi degli apprendimenti e si articolano in:
1. verifiche iniziali: hanno lo scopo di effettuare una ricognizione delle conoscenze e delle a-
bilità che l’allievo possiede all’inizio di un determinato itinerario di studi.
2. verifiche formative in itinere: misurano l’efficacia dell’azione dell’insegnamento-
apprendimento, permettono di controllare l’andamento della progettazione ed eventual-
mente di prevedere interventi mirati rivolti al singolo alunno, al gruppo, alla classe, qualora
gli obiettivi previsti non siano stati raggiunti.
3. verifiche sommative quadrimestrali concordate a livello di istituto: permettono una valuta-
zione delle conoscenze e abilità raggiunte dagli alunni. Al termine di ogni quadrimestre
vengono effettuate verifiche scritte uguali per gli stessi ordini di classe (tutte le prime, tutte
le seconde, etc…) che riguardano le seguenti aree: linguistica e matematico-scientifica
CRITERI PER VALUTAZIONE QUADRIMESTRALE
In fase di valutazione quadrimestrale non si procederà alla semplice media aritmetica dei risultati
raggiunti, ma verrà preso in considerazione il percorso effettuato da ogni alunno, in relazione alla
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partecipazione, all’impegno, ai miglioramenti dimostrati rispetto ai livelli di partenza, all’eventuale
programmazione individualizzata.
Nella scuola primaria la valutazione quadrimestrale degli apprendimenti, espressa in decimi, viene
accompagnata da una descrizione relativa al livello globale di maturazione raggiunto dall’alunno.
LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
Al termine dell’anno conclusivo della scuola primaria, della scuola secondaria di primo grado, la
scuola certifica i livelli di apprendimento raggiunti da ciascun alunno al fine di sostenere i processi
di apprendimento, di favorire l’orientamento per la prosecuzione degli studi, di consentire gli e-
ventuali passaggi tra i diversi percorsi e sistemi .
La certificazione di una competenza è la descrizione e la relativa valutazione di un saper fare in-
tenzionale, efficace e contestualizzato, che richiede l’uso di diverse abilità e conoscenze.
Per le competenze acquisite sono previsti cinque livelli di certificazione: non raggiunto, essenziale,
intermedio, consolidato, maturo.
CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA CLASSE QUINTA- SCUOLA PRMARIA
COMPETENZE VALUTAZIONE
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Competenze
educative e di
Cittadinanza e
Costituzione
Riconosce e sa gestire i diversi aspetti delle rela-
zioni interpersonali.
Sa controllare la propria emotività.
Rispetta le regole di convivenza.
Assume comportamenti di solidarietà nei confronti
degli altri.
E’ puntuale nella consegna di compiti o materiale
richiesto.
Porta a termine i lavori assegnati utilizzando in
modo appropriato ed efficace tempi e strumenti a
disposizione.
Comprende i principali articoli della Costituzione,
le forme e le organizzazioni delle Amministrazioni
locali del territorio.
Riconosce l’importanza dei principali segni e delle
ricorrenze istituzionali.
Competenze in
lingua italiana
Partecipa a scambi comunicativi attraverso mes-
saggi chiari e pertinenti.
Legge, in modo espressivo, testi di vario genere.
Comprende testi di diverso tipo, individuando il
senso globale e le informazioni principali.
Produce e rielabora testi in forme adeguate a scopo
e destinatario.
Riconosce le differenti funzioni e strutture lingui-
stiche, le individua nel testo, le analizza e le sa uti-
lizzare in modo corretto.
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Competenze in
lingua inglese
Ascolta e comprende istruzioni, espressioni e frasi
di uso quotidiano.
Interagisce in modo comprensibile in semplici dia-
loghi.
Comprende brevi e semplici testi scritti.
Scrive semplici messaggi.
Competenze
musicali
Ascolta e discrimina eventi sonori.
Esegue, da solo o in gruppo, semplici brani vocali o
strumentali.
Competenze
artistiche
Produce e rielabora in modo creativo le immagini
attraverso molteplici tecniche, materiali e strumenti
diversificati.
Competenze
motorie
Padroneggia gli schemi motori e posturali e li sa
adattare alle variabili spaziali e temporali.
In situazioni di gioco e di sport, comprende e ri-
spetta il valore delle regole.
Competenze
storiche
Usa la linea del tempo per collocare fatti e periodi
storici.
Sa raccontare i fatti studiati e organizza le sue co-
noscenze.
Competenze
geografiche
Si orienta nello spazio circostante e sulle carte ge-
ografiche, utilizzando riferimenti topologici, punti
cardinali e coordinate geografiche.
Localizza i principali elementi geografici dell’Italia.
Organizza ed espone le sue conoscenze.
Competenze
matematiche
Opera con i numeri naturali appartenenti alla classe
dei milioni.
Descrive, classifica e rappresenta figure in base a
caratteristiche geometriche.
Utilizza le principali unità di misura per lunghezze,
angoli, aree, capacità, pesi e valore monetario.
Riconosce, rappresenta e risolve situazioni proble-
matiche con strategie diverse.
Utilizza rappresentazioni di dati per ricavare infor-
mazioni.
Competenze
scientifiche
Osserva, analizza e formula semplici ipotesi su fatti
e fenomeni.
Sa raccontare ciò che ha sperimentato e imparato.
Competenze
tecnologiche
Ha padronanza nell’utilizzo delle tecnologie multi-
mediali.
CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIADI PRIMO GRADO
La certificazione delle competenze, che ogni docente deve stilare in sede di ultimo scrutinio per le
classi terze, descrive ciò che l’alunno ha dimostrato di saper fare nell’ambito di ciascuna discipli-
na.
CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE PROVE DI VERIFICA – SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
La misurazione dei risultati delle singole prove di verifica è attuata tramite l’assegnazione di pun-
teggi, tradotti poi in percentuale
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% VOTO
DESCRITTORI
CONOSCENZE ABILITA’ - COMPETENZE CAPACITA’ OBIETTIVI
0 – 34%
TRE
frammentarie,
molto scarse
anche degli
argomenti di
base
povertà lessicale e carenze morfo-
sintattiche
molte difficoltà espressive - lessico
improprio
gravi difficoltà di applicazione coe-
rente
gravi difficoltà di elaborazione lo-
gica
nessuna/scarsa
rielaborazio-
ne/analisi anche se
con la guida del
docente
Non raggiunti
35 – 44%
QUATTRO
frammentarie e
carenti
difficoltà nell’applicazione dei nu-
clei di base
uso improprio del lessico specifico
scarsa coerenza nei processi logici
rielaborazioni sem-
plici solo con la
guida del docente
45 – 54%
CINQUE
incomplete,
incerte e non
sempre corret-
te
lessico impreciso
insicurezze espressive
processi logici non sempre coerenti
comprensione incompleta e incerta
analisi parziali e
sintesi imprecise
rielaborazioni solo
con la guida del
docente
Non adeguata-
mente raggiunti
55 – 69%
SEI
sostanziali ma
superficiali
lessico specifico corretto in contesti
semplici
espressione sufficientemente arti-
colata
comprensione ed elaborazione di
processi semplici
analisi e sintesi
semplici
rielaborazione au-
tonoma sulla base
di un percorso lo-
gico strutturato
Sostanzialmente
raggiunti
70 – 79%
SETTE
abbastanza
complete ma
con imperfe-
zioni
lessico globalmente appropriato
espressione accettabilmente artico-
lata
processi logici coerente ma imper-
fetti
comprensione ed elaborazione a-
deguata
analisi e sintesi
fondate
rielaborazione au-
tonoma ma non
approfondita
Adeguatamente
raggiunti
80– 89%
OTTO
complete e
abbastanza si-
cure
lessico corretto e preciso
espressione articolata
comprende ed elabora concetti e
costruisce processi logici
analisi e sintesi
fondate, autonome
e corrette
rielaborazione au-
tonoma, abbastan-
za approfondita Raggiunti in mo-
do soddisfacente
90 – 96%
NOVE
sicure, com-
plete e appro-
fondite
lessico ricco e preciso
espressione corretta, fluida ed arti-
colata
applica procedimenti logici e ricchi
di elementi in analisi coerenti
analisi e sintesi
fondate, autonome
e corrette , anche
in situazioni com-
plesse
rielaborazione au-
tonoma, completa
e approfondita
97 – 100%
DIECI
approfondite,
ampliate e ar-
ticolate
lessico ricco e preciso
espressione corretta, fluida ed arti-
colata, anche in contesti non noti
applica procedimenti logici e ricchi
di elementi in analisi coerenti
Pienamente rag-
giunti
I.C. “E. Curiel” – Piano dell’Offerta Formativa A.S. 2012/2013 ________________________________________________________________________________________________
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25
VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
La valutazione del comportamento degli alunni, ai sensi degli articoli 8, comma 1, e 11, comma 2,
del decreto legislativo n. 59 del 2004 e successive modificazioni e dell’articolo 2 del decreto leg-
ge, è espressa:
nella scuola primaria, dai docenti contitolari della classe, attraverso un giudizio riportato
nel documento di valutazione;
nella scuola secondaria di primo grado, con voto numerico espresso collegialmente in de-
cimi il voto numerico.
La valutazione del comportamento degli alunni, nella scuola secondaria di primo grado, si propone
di favorire l’acquisizione di una coscienza civile basata sulla consapevolezza che la libertà perso-
nale si realizza nell’adempimento dei propri doveri, nella conoscenza e nell’esercizio dei propri di-
ritti, nel rispetto dei diritti altrui e delle regole che governano la convivenza civile in generale e la
vita scolastica in particolare.
CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO NELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
La valutazione del comportamento terrà conto dei seguenti elementi :
autocontrollo e rispetto delle regole
rapporti con gli altri
partecipazione
impegno
VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
DIECI
Autocontrollo e ri-
spetto delle regole
Pieno rispetto del Regolamento d’Istituto, delle persone,
dell’ambiente
Frequenza regolare alle lezioni ed a tutte le attività organizzate
dalla scuola
Atteggiamento maturo e corretto
Rapporti con gli altri Disponibilità alla collaborazione con compagni ed insegnanti
Apporto costruttivo alla vita scolastica
Partecipazione Attenzione continua alle attività della classe
Interventi pertinenti , propositivi ed ordinati
Impegno Assolvimento puntuale degli adempimenti
Esecuzione del lavoro accurata, motivata, costante e produttiva
NOVE
Autocontrollo e ri-
spetto delle regole
Pieno rispetto del Regolamento d’Istituto, delle persone,
dell’ambiente
Frequenza regolare alle lezioni ed a tutte le attività organizzate
dalla scuola
Rapporti con gli altri Disponibilità alla collaborazione con compagni ed insegnanti
Partecipazione Attenzione continua alle attività della classe
Interventi pertinenti ed ordinati
Impegno Assolvimento puntuale degli adempimenti
Esecuzione del lavoro accurata, regolare e ordinata
I.C. “E. Curiel” – Piano dell’Offerta Formativa A.S. 2012/2013 ________________________________________________________________________________________________
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26
OTTO
Autocontrollo e ri-
spetto delle regole
Rispetto generalmente del Regolamento d’Istituto, delle persone,
dell’ambiente
Frequenza costante alle lezioni ed a tutte le attività organizzate
dalla scuola
Rapporti con gli altri Discreta disponibilità alla collaborazione con compagni ed inse-
gnanti
Partecipazione Attenzione durevole alle attività della classe
Interventi pertinenti
Impegno Assolvimento abbastanza puntuale degli adempimenti
Esecuzione del lavoro regolare e ordinata
SETTE
Autocontrollo e ri-
spetto delle regole
Talvolta mancanza di rispetto del Regolamento d’Istituto, delle
persone, dell’ambiente
Frequenti dimenticanze di materiale scolastico
Rapporti con gli altri Sufficiente disponibilità alla collaborazione con compagni ed inse-
gnanti
Partecipazione Attenzione abbastanza durevole alle attività della classe
Interventi non sempre pertinenti
Impegno
Assolvimento non sempre puntuale degli adempimenti
Esecuzione del lavoro abbastanza regolare ma con necessità di
sollecitazioni
SEI
Autocontrollo e ri-
spetto delle regole
Spesso mancanza di rispetto del Regolamento d’Istituto, delle per-
sone, dell’ambiente
Ripetute dimenticanze di materiale scolastico
Invio di lettere alla famiglia da parte del C.d.C.
Sanzioni disciplinari
Rapporti con gli altri Scarsa disponibilità alla collaborazione con compagni ed inse-
gnanti
Partecipazione Attenzione discontinua alle attività della classe
Interventi spesso non pertinenti
Impegno
Scarsa puntualità nell’adempimento delle consegne
Esecuzione del lavoro poco regolare e con necessità di frequenti
sollecitazioni
CINQUE
Autocontrollo e ri-
spetto delle regole
Violazione ripetuta del Regolamento d’Istituto
Mancanza di rispetto nei confronti delle persone e dell’ambiente
Invio di lettere alla famiglia da parte del C.d.C.
Sanzioni disciplinari: ripetute sospensioni dalle lezioni
Frequente disturbo delle attività didattiche
Rapporti con gli altri Instaurazione di rapporti personali scorretti
Difficoltà a controllare le proprie reazioni
Partecipazione Attenzione labile e superficiale alle attività della classe
Interventi non pertinenti e di disturbo
Impegno
Adempimento delle consegne sporadico
Esecuzione del lavoro irregolare e superficiale nonostante fre-
quenti sollecitazioni
I.C. “E. Curiel” – Piano dell’Offerta Formativa A.S. 2012/2013 ________________________________________________________________________________________________
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27
ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO DELL’ISTRUZIONE
L’ammissione all’esame di Stato è disposta, previo accertamento della frequenza ai fini della vali-
dità dell’anno scolastico, nei confronti dell’alunno che ha conseguito una votazione non inferiore a
sei decimi in ciascuna disciplina e un voto di comportamento non inferiore a sei decimi.
Il giudizio di ammissione all’esame (“giudizio di idoneità”) è espresso dal consiglio di classe in de-
cimi considerando il percorso scolastico compiuto dall’allievo nella scuola secondaria di primo
grado.
Secondo la normative vigente possono essere ammessi alla classe successiva/esame di stato que-
gli alunni che hanno frequentato le lezioni per almeno i tre quarti dell’orario annuale (DL
19/02/04 n° 59 e successive riconferme).
DEROGHE
Il Collegio Docenti ha altresì previsto che possano essere ammessi anche gli alunni che si trovino
nelle seguenti condizioni quanto alla frequenza scolastica:
1. assenze ( in numero superiore a quelle indicate dal D.L.) per gravi e documentati motivi di
salute
2. assenze ( in numero superiore a quelle indicate dal D.L.) per gravi motivi di famiglia
3. assenze ( in numero superiore a quelle indicate dal D.L.) di alunni a rischio di dispersione
scolastica e/o segnalati/seguiti dai servizi sociali del territorio.
Ciascun Consiglio di classe concorda se applicare / non applicare ( motivando la scelta) le deroghe
previste.
Limitatamente decisione di non ammissione alla classe/ordine di scuola successivi (secondo le di-
sposizioni impartite con la C.M. n° 85/2004) la ripetenza deve essere interpretata unicamente co-
me un’ulteriore opportunità offerta all’alunno per perseguire gli obiettivi che si ritiene egli possa
raggiungere.
LE PROVE D’ESAME
Alla valutazione conclusiva dell’esame concorrono
1. il giudizio di idoneità
2. l’esito della prova scritta nazionale (prova INVALSI )
3. gli esiti delle prove scritte e orali
Il voto finale è costituito dalla media dei voti in decimi ottenuti nelle singole prove e nel giudizio di
idoneità.
TIPOLOGIA DELLE PROVE D’ESAME :
Italiano: la prova consiste nella produzione di un testo a scelta tra tre tipologie:
una esposizione di esperienze reali o costruzioni di fantasia (diario o lettera);
una trattazione di interesse sociale/culturale (testo espositivo);
un argomento di studio sotto forma di relazione (testo informativo).
I.C. “E. Curiel” – Piano dell’Offerta Formativa A.S. 2012/2013 ________________________________________________________________________________________________
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28
Matematica: la prova consiste in quattro quesiti che verteranno su:
numeri;
spazi-figure;
relazioni-funzioni;
dati e previsioni;
Inglese e seconda lingua straniera: la prova è a scelta tra:
la composizione di una lettera
la comprensione di un brano di lettura con risposta a questionario
Prove nazionali INVALSI:
La prova scritta a carattere nazionale verifica i livelli generali di apprendimento conseguiti dagli a-
lunni. I testi e le griglie di valutazione sono inviati direttamente dal Ministero.
CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE PROVE SCRITTE D’ISTITUTO
Italiano:
a) Pertinenza rispetto alla traccia
b) Ricchezza di contenuti ed elaborazione personale
c) Correttezza grammaticale e sintattica
d) Uso e varietà del lessico
Inglese:
A. Questionario
a) Comprensione del testo
b) Conoscenza delle strutture
c) Produzione scritta ( per le domande per-
sonali)
d) Correttezza ortografica
e) Capacità di rielaborazione personale
B. Lettera
a) Presentazione formale
b) Conoscenza delle strutture
c) Ricchezza del lessico e correttezza orto-
grafica
d) Capacità di elaborazione
e) Ricchezza del contenuto
Seconda Lingua Comunitaria:
A. Questionario
a) Comprensione del testo
b) Conoscenza delle strutture di base
c) Correttezza ortografica
B.Lettera
d) Presentazione formale
e) Conoscenza delle strutture di base
f) Correttezza ortografica
Matematica:
A. Conoscenze Disciplinari
B. Abilita’ :
1. capacità espressive (=correttezza formale):
ordine e chiarezza nello svolgimento
utilizzo del linguaggio simbolico
uso di un linguaggio corretto e matematicamente appropriato
2. capacità operative:
padronanza delle tecniche di calcolo numerico e letterale
utilizzo algebrico e geometrico del riferimento cartesiano
I.C. “E. Curiel” – Piano dell’Offerta Formativa A.S. 2012/2013 ________________________________________________________________________________________________
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29
attuazione di una procedura risolutiva
applicazione del calcolo della probabilità
3. capacità logico formali:
individuazione di procedure risolutive
attuazione di procedure risolutive algebriche
attuazione di procedure risolutive geometriche
CRITERI DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO PLURIDISCIPLINARE
1. Relazionali: capacità di affrontare la prova con serietà, consapevolezza e motivazione, control-
lando l’emotività.
2. Cognitivi:
Comprensione del testo o della richiesta
Capacità di esposizione ordinata
Conoscenze e competenze acquisite
Padronanza lessicale e uso del linguaggio specifico
Capacità di rielaborazione personale
Capacità di collegare i contenuti delle discipline
A conclusione dell’esame di stato, viene formulato un giudizio che tiene conto:
del senso di responsabilità dimostrato
delle abilità linguistiche espressive
delle abilità nel fare collegamenti
del livello di competenze
delle capacità di rielaborazione
del livello globale di preparazione culturale
VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DIFFICOLTÀ SPECIFICA DI APPRENDIMENTO (DSA)
Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA) adeguatamente certificate,
la valutazione e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di esame
conclusivo del primo ciclo terranno conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni; nello
svolgimento dell’attività didattica e delle prove di esame, sono adottati gli strumenti compensativi
e dispensativi ritenuti più idonei
VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITÀ (DVA)
La valutazione degli alunni con disabilità certificata nelle forme e con le modalità previste dalle di-
sposizioni in vigore va rapportata al P.E.I., che costituisce il punto di riferimento per le attività di-
dattiche e educative pianificate per favorire la piena integrazione scolastica dell’alunno con disabi-
lità.
INFORMAZIONI ALLE FAMIGLIE
Infanzia
A gennaio e a maggio si tengono colloqui individuali per informare le famiglie dei traguardi di svi-
luppo delle competenze raggiunti dai bambini nei diversi campi di esperienza educativa.
I.C. “E. Curiel” – Piano dell’Offerta Formativa A.S. 2012/2013 ________________________________________________________________________________________________
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30
Durante l’anno scolastico i genitori possono richiedere colloqui con i docenti qualora ne ravvisino
la necessità.
Primaria
L’informazione alle famiglie sugli esiti delle interrogazioni avviene tramite diario, mentre, le verifi-
che scritte vengono consegnate agli alunni per essere firmate dai genitori.
Ulteriori comunicazioni sull’andamento didattico dell’alunno, avvengono tramite colloqui indivi-
duali a metà del primo e secondo quadrimestre
Nel caso vengano riscontrate in alcuni alunni particolari lacune nelle attività didattiche e nello stu-
dio, i docenti si riservano di fissare ulteriori colloqui per cercare di mettere in atto anche con il co-
involgimento della famiglia strategie atte al superamento del problema.
Secondaria
Alla famiglia verranno comunicati gli esiti di verifiche ed interrogazioni tramite il libretto persona-
le. La consegna a casa delle verifiche scritte avviene solo su richiesta della famiglia stessa, la quale
si assume la responsabilità di conservarla con cura e di restituirla nei tempi indicati
dall’insegnante. In caso di smarrimento o di mancato rispetto dei tempi, la consegna delle verifiche
a casa sarà interrotta. I genitori sono tenuti a controfirmare tutte le comunicazioni che intercorro-
no tra la scuola e la famiglia e quindi a controllare quotidianamente il libretto personale del pro-
prio figlio/a.
Il Consiglio di classe è tenuto a dare comunicazione scritta alle famiglie nei casi di alunni che ma-
nifestino particolari lacune nelle attività scolastiche con conseguenti ricadute negative su profitto e
comportamento. La comunicazione sarà assunta in tempo utile per mettere in atto le iniziative i-
donee al superamento delle difficoltà.
I.C. “E. Curiel” – Piano dell’Offerta Formativa A.S. 2012/2013 ____________________________________________________________________________________________________________________________________________
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31
PATTO FORMATIVO: DIRITTI, DOVERI, RESPONSABILITÀ
La collaborazione scuola-famiglia è fondamentale per il successo scolastico dell’alunno, è importante che le finalità della scuola siano condivise dalla
famiglia e i migliori risultati si hanno proprio quando genitori e insegnanti collaborano insieme.
All’atto dell’iscrizione dell’alunno scuola e famigli sottoscrivono , un patto formativo finalizzato a:
- rendere espliciti i comportamenti di alunni, docenti, i genitori, personale ATA;
- creare un clima comunicativo efficace ed efficiente;
- chiarire ruoli, compiti, funzioni e comportamenti coerenti con le finalità dell’istituzione scolastica;
PATTO DI CORRESPONSIBILITA' EDUCATIVA
I DOCENTI SI IMPEGNANO A … LA FAMIGLIA SI IMPEGNA A … LO STUDENTE DELLA SCUOLA PRI-
MARIA E SEC. DI I GRADO SI
IMPEGNA A …
OFFERTA FORMATIVA
garantire un piano formativo basato su
progetti ed iniziative volte a promuovere il
benessere e il successo dello studente
valorizzare lo studente come persona.
prendere visione del piano formativo,
condividerlo, discuterlo con i propri
figli assumendosi la responsabilità di
quanto espresso e sottoscritto.
condividere, con gli insegnanti e la
famiglia la lettura del piano for-
mativo, discutendo con loro ogni
singolo aspetto di responsabilità.
RELAZIONALITA'
creare un clima sereno in cui stimolare il
dialogo e la discussione
favorire la conoscenza e il rapporto reci-
proco tra studenti, l'integrazione degli
studenti diversamente abili, l'accoglienza e
l'integrazione degli studenti stranieri, il ri-
spetto di sé e dell'altro
promuovere comporta-menti ispirati alla
partecipazione solidale e al senso di citta-
dinanza.
condividere con gli insegnanti linee
educative comuni consentendo alla
scuola di dare continuità alla propria
azione educativa.
mantenere costantemente un
comportamento positivo e corretto
rispettare l'ambiente scolastico in-
teso come insieme di persone,
oggetti, situazioni
accettare, rispettare e aiutare gli
altri impegnando- si a compren-
dere le ragioni dei loro comporta-
menti.
I.C. “E. Curiel” – Piano dell’Offerta Formativa A.S. 2012/2013 ____________________________________________________________________________________________________________________________________________
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32
PARTECIPAZIONE
comunicare costantemente con le famiglie,
informandole sull'andamento didattico di-
sciplinare degli studenti attraverso incontri
individuali e collettivi, avvisi e circolari.
collaborare attivamente per mezzo
degli strumenti messi a disposizione
dall'istituzione scolastica
(colloqui individuali, consigli di classe,
assemblee di classe, diario scolastico
dell'alunno) informandosi costante-
mente sul percorso didattico-
educativo dei propri figli.
riferire in famiglia le comunicazio-
ni provenienti dalla scuola e dagli
insegnanti
favorire lo svolgimento dell'attività
didattica e formativa garantendo
la propria attenzione e partecipa-
zione alla vita della classe.
INTERVENTI
EDUCATIVI E
DIDATTICI
far rispettare le norme di comportamento
ed il regolamento
informare con tempestività i genitori in
caso di assenze ingiustificate e/o compor-
tamenti scorretti degli alunni
favorire la motivazione allo studio
fornire informazioni chiare e leggibili in
merito alle proposte educative e didattiche
rispettare le specificità del modo di ap-
prendere
comunicare con chiarezza le valutazioni
esplicitando i criteri adottati per la loro
formulazione.
prendere visione di tutte le comunica-
zioni provenienti dalla scuola, discu-
tendo con i figli di eventuali decisioni
e provvedimenti disciplinari, stimo-
lando una riflessione sugli episodi di
conflitto e di criticità
sostenere i figli nel mantenimento de-
gli impegni assunti a scuola
trasmettere alla scuola informazioni
utili a migliorare la conoscenza degli
studenti, in particolare in presenza di
problematiche che possano avere ri-
percussioni sull'andamento scolastico.
frequentare regolarmente le lezio-
ni e assolvere agli impegni di stu-
dio
conoscere e rispettare il regola-
mento d'istituto
rispettare i tempi e le scadenze
previsti per il raggiungimento dei
propri obiettivi.
I docenti e tutto il personale scolastico sono incaricati di pubblico servizio e, come tali, hanno l’obbligo di segnalare alle autorità competenti qual-
siasi tipo di irregolarità di cui vengano a conoscenza.
I.C. “E. Curiel” – Piano dell’Offerta Formativa A.S. 2012/2013 ________________________________________________________________________________________________
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33
RAPPORTI CON LE FAMIGLIE
Nella consapevolezza che l’azione educativa della scuola consegue la propria efficacia solo se
condivisa e sostenuta dall’azione educativa della famiglia, l’istituto “Curiel” ricerca una collabora-
zione sostanziale con le famiglie degli alunni curando una comunicazione efficace e sviluppando
un clima di serenità e collaborazione e garantendo specifici momenti di incontro tra genitori e do-
centi, secondo modi e tempi differenti per ciascun ordine di scuola.
SCUOLA DELL’INFANZIA
Colloqui individuali
I colloqui:
4 Settembre 2012 (infanzia Paullo)
10, 16, 22, 24 Gennaio 2013 (infanzia Paullo)
16, 23 Gennaio 2013 (infanzia Tribiano)
29 Maggio 2013 (infanzia Paullo)
20, 24, 26 Giugno 2013 (infanzia Paullo)
22, 29 Giugno 2013 (infanzia Tribiano)
I genitori possono richiedere colloqui con i docenti
ogni volta che ne ravvisino la necessità.
Assemblee di classe
22 Ottobre 2012 (entrambi i plessi)
27 Maggio 2013 (entrambi i plessi)
Illustrazione della programmazione educativo-
didattica ed elezione dei rappresentanti di classe
Intersezione docenti e genitori 19 Novembre 2012 (entrambi i plessi)
17 Giugno 2013 (entrambi i plessi)
SCUOLA PRIMARIA
Assemblea di classe
Colloqui individuali bimestrali
19 Settembre 2012
23 Ottobre 2012
20 Novembre 2012
16 Aprile 2013
I genitori possono richiedere colloqui previo appun-
tamento.
Consigli di interclasse aperti ai genitori 6 Novembre 2012
30 Aprile 2013
Consegna del documento di valutazione qua-
drimestrale
19 Febbraio 2013
13 Giugno 2013
I.C. “E. Curiel” – Piano dell’Offerta Formativa A.S. 2012/2013 ________________________________________________________________________________________________
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34
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Colloqui individuali I docenti ricevono i genitori settimanalmente in ora-
ri comunicati ad inizio anno.
Elezione rappresentanti di classe 17-18 Ottobre 2012
Colloqui con il coordinatore di classe per a-
lunni con insufficienze
Consegna valutazione infraquadrimestrale e
colloqui con il coordinatore di classe
27 Novembre 2012
23 Aprile 2013
Consigli di classe aperti ai genitori
23 Ottobre 2012 1A, 2A, 3A, 1B, 2B, 3B
30 Ottobre 2012 1C, 2C, 3C, 3D
6 Novembre 2012 1E, 2E, 3E, 1F, 3F, 3G
12 Marzo 2013 1A, 2A, 3A, 1B, 2B, 3B
19 Marzo 2013 1C, 2C, 3C, 3D
26 Marzo 2013 1E, 2E, 3E, 1F, 3F, 3G
Consegna valutazioni quadrimestrali 19 Febbraio 2013
10 Giugno 2013
I.C. “E. Curiel” – Piano dell’Offerta Formativa A.S. 2012/2013 ________________________________________________________________________________________________
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35
ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA’ DIDATTICHE
INFANZIA PRIMARIA
SECONDARIA
PRIMO INGRESSO dalle ore 8.00 alle ore 8.20 SECONDO INGRESSO dalle ore 9.00 alle ore 9.20
Ingresso
dalle ore 8.25 alle ore 8.30
Dalle ore 8.30 alle ore 10.30
attività didattica
Ingresso: ore 7.55
I ora 8.00–9.00
II ora 9.00–9.55
Merenda ore 10.00
solo Tribiano Intervallo 10.30 – 10.45
Intervallo 9.55–10.00
III ora 10.00-10.55
Pranzo ore 11.50 IV ora 10.55–11.45
Eventuale uscita intermedia
alle ore 13.30 (se autorizzata)
Intervallo 11.45–11.55
V ora 11.55–12.50
Spuntino ore 15.30
solo Tribiano
Mensa e intervallo
12.30 – 14.10
VI ora 12.50–13.45
Mensa* 13.45–14.35
Uscita dalle ore 15.45 alle ore
16.00 Dalle ore 14.10 alle ore
16.30 attività didattica
Uscita 16.30
VII ora 14.35–15.25
VIII ora 15.25–16.15
SCUOLA DELL’INFANZIA
Le attività didattiche vengono organizzate allo scopo di rendere più efficace il progetto educativo,
in considerazione dei diversi ritmi, tempi e stili di apprendimento dei bambini. Vengono scelte con
modalità diverse per favorire motivazione e interesse e sono articolate in:
attività di gruppo in sezione eterogenea;
attività per gruppi di età omogenea.
L’attuazione di diverse forme aggregative consente ai bambini di sperimentare tutte le potenzialità
del gruppo inteso come dimensione per crescere, comunicare e apprendere.
La flessibilità organizzativa consente di rispondere in modo puntuale ai bisogni educativi di ogni
alunno, con attenzione particolare alle necessità specifiche dei bambini in situazione di handicap e
dei bambini stranieri, in generale, di tutti i bambini in difficoltà.
Anche la gestione delle risorse umane è orientata da criteri di efficacia e flessibilità, tenuto conto,
naturalmente, di quanto previsto dalla normativa nazionale e d’istituto sull’impiego dell’organico.
Riveste importanza fondamentale anche l’allestimento degli spazi delle sezioni, che è generalmen-
te improntato alla creazione di diversi “luoghi” preposti allo svolgimento di specifiche attività, co-
me ad esempio: spazi per i laboratori, per le attività creative, angoli per il gioco.
I.C. “E. Curiel” – Piano dell’Offerta Formativa A.S. 2012/2013 ________________________________________________________________________________________________
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36
SCUOLA PRIMARIA
Obiettivo fondamentale è l’acquisizione delle strumentalità e il consolidamento delle conoscenze e
delle abilità di base. Le esperienze e le conoscenze spontaneamente elaborate dai bambini vengo-
no gradualmente “rilette” da nuovi punti di vista: quelli delle discipline, che rappresentano nuovi
linguaggi, cioè nuovi strumenti con i quali è possibile interpretare la realtà, conoscerla e descri-
verla in termini più formali. Successivamente si realizza il passaggio dal “pre-disciplinare” al “di-
sciplinare”, che comporta l’acquisizione di linguaggi sempre più specifici e differenziati.
Le scuole primarie dell’I.C. “E. Curiel” funzionano per 40 ore settimanali articolate in 30 ore di atti-
vità curricolari e 10 ore destinate alla mensa e alla pausa fra le attività antimeridiane e pomeridia-
ne.
Si svolgono, inoltre, attività di arricchimento dell’offerta formativa (progetti, uscite didattiche, in-
terventi di esperti,…) pienamente integrate all’interno della programmazione educativo-didattica.
ORARI DISCIPLINARI MINIMI
Classi I Classi II Classi III Classi IV Classi V
Italiano 5h 5h 5h 5h 5h
Matematica 5h 5h 5h 5h 5h
Inglese 1h 2h 2h 3h 3h
Storia/ convivenza civile 1h 1h 2h 2h 2h
Geografia 1h 1h 2h 2h 2h
Scienze 2h 2h 2h 2h 2h
Educazione Fisica 2h - 1h* 2h - 1h* 1h 1h 1h
Musica 1h 1h 1h 1h 1h
Arte e immagine 2h 2h 2h 1h 1h
Religione 2h 2h 2h 2h 2h
Il monte-ore settimanale indicato nella tabella non va comunque inteso in modo rigido in quanto
esigenze didattiche e organizzative possono suggerire adeguamenti e correzioni.
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
In questo ordine di scuola si accentua il valore rappresentativo della conoscenza, non più mediata
dall’esperienza diretta ma dalla razionalizzazione, cioè dalla conoscenza elaborata e codificata
delle discipline. L’efficacia formativa di queste ultime è data dalla loro funzione di organizzatori
del sapere, attraverso l’acquisizione di linguaggi, metodi di indagine, procedure di ricerca di cui i
ragazzi si servono sia per descrivere l’esperienza, sia per spiegarla e risolvere problemi.
La scuola secondaria di I grado dell’I.C. “E. Curiel” funziona a tempo normale (30 ore settimanali) o
a tempo pieno (36 ore settimanali).
L’orario scolastico è formato da spazi di 60’, 55’ e 50’. Il monte ore che i docenti devono recupe-
rare è destinato ad attività di recupero e/o funzionali all’organizzazione della scuola per potenzia-
re l’offerta formativa.
* Nella sede di Tribiano, per motivi logistici, si effettua un’ora settimanale di Scienze motorie e sportive.
I.C. “E. Curiel” – Piano dell’Offerta Formativa A.S. 2012/2013 ________________________________________________________________________________________________
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ORARI DISCIPLINARI
Classi I
T.N.
Classi II
T.N.
Classi III
T.N.
Classi I
T.P.
Classi II
T.P.
Classi III
T.P.
Italiano 6h 6h 6h 8h 8h 8h
Storia 2h 2h 2h 2h 2h 2h
Geografia /Cittadinanza 2h 2h 2h 2h 2h 2h
Inglese 3h 3h 3h 3h 3h 3h
Spagnolo/Francese 2h 2h 2h 2h 2h 2h
Matematica/Scienze 6h 6h 6h 8h 8h 8h
Arte 2h 2h 2h 2h 2h 2h
Tecnologia 2h 2h 2h 2h 2h 2h
Musica 2h 2h 2h 2h 2h 2h
Scienze motorie 2h 2h 2h 2h 2h 2h
Religione 1h 1h 1h 1h 1h 1h
Mensa 2h 2h 2h
CRITERI FORMAZIONE CLASSI/SEZIONI E ACCOGLIMENTO DOMANDE DI ISCRIZIONE
Delibera del Consiglio di Istituto del 04.12.2102
CRITERI ACCOGLIENTO DOMANDE DI ISCRIZIONE
le domande di iscrizione verranno accolte secondo le modalità prescritte dall’annuale Cir-
colare ministeriale;
verranno accettate le domande di iscrizione degli alunni residenti nei comuni di Paullo e
Tribiano;
In subordine e in presenza di posti disponibili verranno accolte le domande di iscrizione di
alunni figli di genitori che svolgono attività lavorativa nei comuni di Paullo e Tribiano ;
gli alunni della scuola dell’infanzia e primaria saranno assegnati alle scuole dei rispettivi
Comuni di residenza.
CRITERI FORMAZIONE CLASSI
Al fine di garantire una formazione equilibrata delle classi, sia in senso qualitativo che quantitati-
vo, ci si attiene ai seguenti criteri :
equa distribuzione degli alunni secondo i livelli di competenza e di socializzazione;
equa suddivisione di casi problematici, con particolare attenzione agli alunni diversamente
abili ed alunni in carico ai servizi social;i
equa suddivisione alunni stranieri;
equa distribuzione maschi/femmine;
scelta, nei limiti del possibile, della seconda lingua comunitaria da parte della famiglia (per
la scuola secondaria di i grado);
collocazione in classi diverse dei fratelli gemelli.
La formazione delle classi spetta in ultima istanza al Dirigente Scolastico.
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Le iscrizioni alle classi successive alla prima, oppure ad anno scolastico iniziato sono disposte dal
Dirigente Scolastico nel rispetto dell’equilibrio numerico e dei criteri adottati dall’istituto.
CRITERI FORMAZIONE LISTA ATTESA SCUOLA INFANZIA
Verranno inseriti in lista d’attesa tutti gli alunni che presenteranno domanda di iscrizione dopo il
raggiungimento del numero massimo dei posti disponibili rispettando i seguenti criteri di priorità:
a) alunni diversamente abili;
b) alunni segnalati dai servizi sociali ;
c) data di nascita (inserimento dei più grandi);
CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DI NUOVI ALUNNI “STRANIERI” NEL CORSO DELL’ANNO SCOLASTICO
Dopo il colloquio con la famiglia e dopo aver somministrato al nuovo alunno le prove di conoscen-
za della lingua italiana, verranno presi in considerazione i seguenti criteri per l’assegnazione alla
classe:
a) numero degli allievi per sezione/classe
b) presenza degli alunni stranieri nella classe e degli eventuali inserimenti già effettuati nel
corso dell’anno scolastico
c) la complessità delle classi
d) a parità numerica, la presenza nelle classi di altri alunni provenienti dallo stesso paese co-
me supporto per il nuovo inserito.
La frequenza del nuovo allievo potrà avvenire in modo graduale nei giorni precedenti
l’assegnazione definitiva, durante questo periodo di “osservazione” verranno somministrati
all’alunno test per l’accertamento delle competenze linguistiche e logico-matematiche.
PROTOCOLLO PER L’ANTICIPO SCOLASTICO NELLA SCUOLA PRIMARIA
PREMESSA
Il presente protocollo tiene conto
delle disposizioni normative† che hanno introdotto la possibilità di iscrivere alla scuola prima-
ria alunni che
compiono i 6 anni di età entro il 30 aprile dell’anno scolastico di riferimento
delle esperienze di anticipo già attuate;
delle esperienze di raccordo condotte da parecchi anni da parte del nostro Istituto Compren-
sivo
E’ finalizzato ad un consapevole passaggio dalla scuola dell’Infanzia alla scuola Primaria che ga-
rantisca innanzitutto il benessere pisco - fisico dei bambini e il positivo conseguimento delle fina-
lità educativo didattiche proprie dell’istruzione obbligatoria
OBIETTIVI
Accompagnare le famiglie verso una scelta consapevole.
† La legge di delega n. 53/2003 afferma il diritto-dovere delle bambine e dei bambini all’istruzione a partire dal sesto anno di età da com-
piersi entro il 31 agosto dell’anno precedente a quello scolastico di riferimento. La circolare n. 29 del marzo 2004 avente per oggetto indica-
zioni ed istruzioni in merito al decreto legislativo del 19 febbraio 2004 n. 59 così recita: “Costituisce innovazione di notevole rilievo la previ-
sione dell’ammissione anticipata alla prima classe delle bambine e dei bambini che compiono i 6 anni di età entro il 30 aprile dell’anno sco-
lastico di riferimento” (articolo 6 comma 2 del decreto).
I.C. “E. Curiel” – Piano dell’Offerta Formativa A.S. 2012/2013 ________________________________________________________________________________________________
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Testare le competenze per prevenire inutili precocismi.
Prevenire e contrastare rischi di emarginazione e di insuccesso scolastico.
Creare una continuità orizzontale e verticale per il rafforzamento del potenziale cognitivo ed
emotivo di ogni alunno.
CRITERI
I criteri del seguente protocollo si attua nei seguenti casi:
l’età prevista dalla legge
la volontà della famiglia di richiedere l’anticipo
La frequenza del nuovo allievo potrà avvenire in modo graduale nei giorni precedenti
l’assegnazione definitiva, durante questo periodo di “osservazione” verranno somministrati
all’alunno test per l’accertamento delle competenze linguistiche e logico-matematiche.
FASI DI SVILUPPO ATTIVITA’ PREVISTE SOGGETTI COIN-
VOLTI
TEMPI DI AT-
TUAZIONE
Fase conoscitiva
sul protocollo an-
ticipatari
Stesura circolare informativa circa la possi-
bilità dell’anticipo scolastico
Breve momento assembleare per illustrare
nello specifico lo sviluppo del protocollo al-
le famiglie interessate e distribuzione alle
stesse della circolare
Il Dirigente Scola-
stico e la Segre-
teria
Insegnanti e fa-
miglie dei bambi-
ni possibili anti-
cipatari
Maggio
Fine maggio/
inizi giugno
all’interno
delle assem-
blee di sezio-
ne.
Fase di rilevazio-
ne presenza a-
lunni anticipatari
Raccolta domande dei genitori richiedenti
l’anticipo e ufficializzazione ai docenti
Insegnanti, Dire-
zione
Fine settem-
bre
Fase di osserva-
zione
Aspetto affettivo - relazionale: osservazioni
sistematiche in momenti di gioco libero e
strutturato, accoglienza, pranzo, uscita.
(modulistica da allegare, in fase di prepara-
zione)
Autonomia personale
Autonomia scolastica
Aspetto cognitivo: somministrazione delle
griglie di osservazione
Aspetto pisco- motorio
Insegnanti Settem-
bre/Ottobre
Fase di rielabora-
zione
Valutazione delle informazioni e dei dati
raccolti inseriti in una griglia riassuntiva (da
allegare in fase di elaborazione)
Insegnanti e il Di-
rigente Scolastico
Otto-
bre/Novembr
e
Fase restituiva al-
la famiglia
Colloqui individuali con le famiglie
Consegna alle stesse di un modulo richie-
dente l’anticipo in caso di parere favorevole
dei docenti
Restituzione modulo
Inizio percorso degli alunni
In caso di parere sfavorevole dei docenti,
ulteriore colloquio con le famiglie
Insegnanti, il Di-
rigente Scolastico
e le Famiglie
Insegnanti, il Di-
rigente Scolastico
e le Famiglie
Metà Novem-
bre
I.C. “E. Curiel” – Piano dell’Offerta Formativa A.S. 2012/2013 ________________________________________________________________________________________________
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ASSEGNAZIONE DOCENTI
L’assegnazione dei docenti alle sezioni ed alle classi spetta al Dirigente Scolastico che tiene conto
dei seguenti criteri:
efficacia del team docente;
specifiche competenze del docente;
equa ripartizione tra docenti di ruolo e precari nelle diverse sezioni, nei limiti del possibile;
valutazione discrezionale del Dirigente Scolastico in presenza di situazioni particolari e riser-
vate;
continuità didattica.
PROGETTI E COMMISSIONI PER L’ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Punto di forza dell’identità culturale del nostro Istituto Comprensivo sono i Progetti. Integrati con
le discipline, diventano strumenti di dialogo tra i saperi e momenti di ricerca educativa per pro-
muovere apprendimenti significativi. Molti di essi richiedono finanziamenti e rapporti di collabora-
zione con altri enti e/o istituzioni.
PROGETTI DI ISTITUTO
AMBITO OBIETTIVI ORDINE DI SCUOLA /
DESTINATARI
VALUTAZIONE &
MIGLIORAMENTO
Si pone la finalità di promuovere il miglioramento delle
cuole mediante percorsi di valutazione e autovalutazione,
realizzato da INVALSI con il contributo dei fondi strutturali
europei.
Il punto di partenza del progetto infatti è favorire la fun-
zione formativa della valutazione attraverso l’analisi dei
processi interni, la restituzione di informazioni alle scuole
e la promozione presso le istituzioni scolastiche di prati-
che orientate alla lettura e interpretazione dei feedback
ricevuti, al fine di regolare le azioni successive e attivare
processi di miglioramento.
Tutto l’istituto
ACCOGLIENZA,
RACCORDO E O-
RIENTAMENTO
Accogliere il bambino in modo personalizzato e farsi cari-
co delle emozioni sue e dei suoi familiari
Promozione e cura delle procedure per l’accoglienza degli
alunni e il loro inserimento nei diversi ordini di scuola.
Organizzazione di attività opportune per favorire negli a-
lunni la consapevolezza del proprio orientamento
Tutto l’istituto
PSICOLOGIA SCO-
LASTICA E PREVEN-
ZIONE DSA
Il progetto ha lo scopo di prevenire forme di disagio,
fronteggiare situazioni critiche e problemi evolutivi e va-
lorizzare le risorse per la formazione degli alunni.
Prevenire e tenere sotto controllo i DSA. Attivare preco-
cemente interventi di supporto e recupero mirato. Moni-
toraggio dei casi di DSA certificati.
Scuola dell’infanzia e
primaria
I.C. “E. Curiel” – Piano dell’Offerta Formativa A.S. 2012/2013 ________________________________________________________________________________________________
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ED. MUSICALE
Approccio alla musica consapevole ma allo stesso tempo
divertente, per stimolarne l’amore e il rispetto.
Sviluppo della creatività e del gusto estetico.
Usare la voce, gli strumenti, gli oggetti sonori per produr-
re, riprodurre, creare e improvvisare fatti sonori ed eventi
musicali di vario genere.
Accrescere la motivazione allo studio di uno strumento.
Tutto l’istituto
EDUCAZIONE ALLA
SALUTE E ALLA SI-
CUREZZA
Insegnare ai bambini ad avere cura del proprio corpo e
della propria salute è il migliore investimento per il loro
futuro e rappresenta la base per successivi e più comples-
si interventi di prevenzione.
Mettere i bambini in condizione di riconoscere comporta-
menti pericoli in ambienti diversi (casa, scuola); di speri-
mentare comportamenti corretti e pratiche da evitare.
Stesura e applicazione dei progetti educativi e didattici di
prevenzione, in collaborazione con l’ASL MI2 all’interno
della rete delle scuole che promuovono la salute.
Supporto al Dirigente Scolastico su problematiche di ca-
rattere sanitario.
Promozione, attuazione e monitoraggio, in collaborazione
con il RSSP, il RSL, Carabinieri, Vigili Urbani e volontari
della Protezione Civile, di interventi volti a diffondere e
consolidare la cultura della sicurezza.
Tutto l’istituto
MULTIMEDIALITA’
Coordinamento delle attività dei laboratori d'informatica.
Potenziamento delle risorse informatiche.
Sostegno e supporto nell’utilizzo delle tecnologie didatti-
che.
Gestione dei laboratori di informatica delle scuole.
Tutto l’istituto
ALFABETIZZAZIONE
STRANIERI
Favorire gli inserimenti degli alunni stranieri (attuazione
protocollo accoglienza).
tenere i rapporti con la Coop. Il Mosaico
supporto ai docenti che hanno alunni stranieri da seguire
facilitare l'apprendimento della lingua italiana
attuare il Progetto intercultura finanziato dall'Ufficio
scolastico Regionale
Tutto l’istituto
ATTIVITA’ SPORTIVE
Vivere un’ esperienza di espressività corporea che oltre a
promuovere la corporeità e la motricità, favorisce
l’inserimento di eventuali bambini con problemi.
progressiva acquisizione “dell’io corporeo”, degli schemi
dinamici e posturali di base, della coordinazione, delle
capacità senso-percettive.
miglioramento delle capacità senso-percettiva, uditiva,
tattile e cinestetica del bambino
miglioramento della coordinazione dinamica generale
acquisizione della capacità di collaborare all’interno di
una squadra in modo consapevole, situazione nella quale
Tutto l’istituto
I.C. “E. Curiel” – Piano dell’Offerta Formativa A.S. 2012/2013 ________________________________________________________________________________________________
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ogni individuo ha un proprio ruolo e per questo una pro-
pria responsabilità ed una propria importanza.
acquisizione dei fondamentali di alcune discipline sporti-
ve.
ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
NOME OBIETTIVI ORDINE DI SCUOLA/
DESTINATARI
L’ARTE DEL PRESE-
PE
Essere in grado di instaurare relazioni significative nel
piccolo gruppo
Utilizzare in modo appropriato attrezzature e strumenti
relativi a misurazione e assemblaggio di strutture pro-
poste
Utilizzare i diversi materiali in modo coerente ed ap-
propriato
Scuola Sec. I grado
Alunni DVA e a rischio
dispersione
ECDL START
Il progetto ha l’obiettivo di favorire una corretta intro-
duzione dell’informatica. Agli studenti viene inoltre da-
ta l’opportunità di certificare le competenze acquisite
attraverso il conseguimento della Patente Europea del
Computer.
Scuola Sec. I grado
Alunni classi seconde e
terze
NUOTO Avviare all’acquaticità
Scuola Primaria (Plessi
Mazzini e Negri)
Alunni classi seconde
MICROSOFT-GIUNTI
La Microsoft, in collaborazione con la casa editrice
Giunti, ha offerto ad una classe 4a del nostro istituto 10
PC Tablet per sperimentarne l’utilizzo nella pratica di-
dattica quotidiana.
Attraverso questa sperimentazione intendiamo verifica-
re se l’introduzione del tablet favorisce l’innovazione
metodologico-didattica, affiancando e/o sostituendo i
tradizionali libri di testo; come incide sulla motivazione
allo studio e sul processo di apprendimento, agevolan-
do l’acquisizione di specifiche conoscenze disciplinari
(in particolare Storia, Gegrafia e Scienze).
Scuola Primaria (Plesso
Negri)
Alunni classe 4A
ENGLISH FULL
IMMERSION
Stimolare gli alunni ad esprimersi in inglese in modo
spontaneo e divertente. Arricchire il lessico e potenzia-
re la comunicazione produzione linguistica in inglese.
Promuovere la comunicazione interculturale
Scuola Primaria (Plessi
Mazzini e Negri)
Classi quinte
FESTE
Realizzazione della festa di fine anno
Valorizzare le capacità di ciascun bambino di interagire
e collaborare con tutti gli alunni e le insegnanti della
scuola
Rendere partecipi i genitori di questi momenti partico-
lari della vita scolastica, valorizzando la collaborazione
tra scuola e famiglia.
Scuola dell’infanzia
(Plesso Munari)
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AMBIENTE
Riferiti ai bambini:
Scoprire il mondo animale e vegetale attraverso: la va-
lorizzazione di stimoli già presenti nel giardino della
scuola; il prato e gli alberi e l’importanza dell’acqua e
della terra; scoperta dell’ambiente attraverso
l’osservazione
Riferiti alle famiglie:
Rendere consapevoli i genitori delle finalità educative
della scuola dell’Infanzia e di come un atteggiamento
positivo nei confronti della natura migliori la qualità
della vita
Amministrazione Comunale:
Lavorare in stretta collaborazione per ridisegnare la
struttura scolastica arricchendola di nuovi stimoli; pro-
grammare attività che stimolino l’interesse nei confron-
ti dell’ambiente
Scuola dell’infanzia
Tutti gli alunni
LE COMMISSIONI
Per poter attuare la propria proposta formativa, il Collegio Docenti ha una struttura organizzativa
basata su commissioni e gruppi di lavoro che hanno il compito di formulare proposte, elaborare
progetti didattici, verificarne l´efficacia e realizzare momenti di coordinamento anche con il territo-
rio. In questo contesto, vengono maggiormente valorizzate le risorse umane presenti nella scuola
favorendo processi decisionali che coinvolgono tutti i docenti. Ogni commissione è coordinata da un
docente referente.
Ruolo dei docenti referenti di commissione
I docenti referenti di Commissione si occupano di:
organizzare e coordinare l’attività dei progetti;
controllare l’esecuzione dei progetti;
informare periodicamente sull’avanzamento dei progetti il dirigente scolastico, il collegio
docenti;
elaborare proposte da sottoporre agli organi collegiali;
operare una verifica finale, proponendo miglioramenti e sviluppi per il futuro.
COMMISSIONE REFERENTE MEMBRI PARTECIPANTI AZIONI/AREA DI INTERVENTO
FORMAZIONE F. PISA Cellamare
Rilevazione e monitoraggio bisogni forma-
tivi del personale scolastico
Formazione del personale neoimmesso in
ruolo
Formazione ATA: iniziative di formazione
inquadrate dell’Art. 3 dell’intesa (Luglio
2008)
Formazione figure sensibili (Dlgs 81/08)
Supporto ai processi di innovazione
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SICUREZZA
DIRIGENTE
SCOLASTI-
CO
Scozzari, Bersani, Piper-
no, Rosa, Falcone,
D’Auge, Sbordoni
RSPP: Grieco
Volontari Protezione Ci-
vile
Promozione, attuazione e monitoraggio, in
collaborazione con il RSSP, il RSL e i volon-
tari della Protezione Civile, di interventi
volti a diffondere e consolidare la cultura
della sicurezza.
Predisposizione del piano di evacuazione e
stesura di proposte didattiche da realizza-
re in ambito scolastico.
RACCORDO
INFANZIA-
PRIMARIA
M. ALECCI
Aggugini, Alifano, Ama-
to, Apostolo, Bergama-
schi, Bettè, Boneschi,
Brizzi, Carli, Cellamare,
Ceresa, D’Avanzo, De
Santis, Ferrara, Fregoni,
Giumelli, Macchi, Mancu-
so, Marra, Matina, Nova-
sconi, Patanè, Pedrazzini,
Pontieri, Rampini, Sanzo,
Scozzari, Strozzi, Vez-
zulli, Zucchetto
Progettazione, attuazione e monitoraggio
progetti di accoglienza e raccordo tra i di-
versi gradi scolastici.
Confronto curricoli (competenze e tra-
guardi in uscita e in entrata).
DISAGIO R. COLLOSI Riccaboni, Mariani, Bo-
neschi
Organizzazione di tutti i possibili inter-
venti utili a rimuovere le cause che procu-
rano uno stato di disadattamento scolasti-
co e di disagio.
Coordinamento delle risorse interne ed e-
sterne.
Prevenzione, gestione e monitoraggio atti-
vità di contrasto alla dispersione scolasti-
ca.
Progettazione interventi integrati Scuola–
Famiglia–Servizi Sociali
DISLESSIA A. DELLA
MONICA G. Ferrari, Musso, Scoppa
Monitoraggio casi DSA
Raccolta documentazione e materiale di-
dattico per alunni con diagnosi DSA
Consulenza (non specialistica) per i do-
centi
AUTOVALUTA-
ZIONE DI ISTI-
TUTO
F. PISA
Mancuso, Mariani, Sbor-
doni, Iacoponi, Riccabo-
ni, Zucchetto
Adattamento criteri di valutazione alla
nuova realtà
Adattamento e calibratura nuovi sistemi di
misurazione CS
Analisi valutazione esterna INVALSI
Individuazione azioni di miglioramento
POF DIRIGENTE
V. DE MEO
Alecci, Calvi, Collosi, De
Palma, Della Monica, Ia-
coponi, Mariani, Marra,
Pisa, Riccaboni, Sesia.
Verifica e aggiornamento del P.O.F.
Monitoraggio progetti
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CURRICOLI E
VALUTAZIONE M. MARRA
Apostolo, Arena, Berga-
maschi, Bolognese, Bo-
neschi, Brizzi, Carli, Cel-
lamare, De Paoli, Geno-
vese, Mancuso, Massaz-
za, Pandini, Pisa, Puerari,
Riccaboni, Sanzari, Sbor-
doni, Sesia, Vitiello
Scuola dell’infanzia:
Revisionare il profilo educativo di passag-
gio alla Primaria
Revisionare i curricoli dei Campi
d’esperienza
Coordinare corso di autoaggiornamento
per condividere il nuovo documento relati-
vo ai Campi d’esperienza
Scuola Primaria e Sec. di I grado:
Verificare la funzionalità delle program-
mazioni d’italiano e matematica
Raccogliere e catalogare le verifiche qua-
drimestrali
Stendere verifiche quadrimestrali standard
Confronto curricoli (competenze e tra-
guardi in entrata e in uscita)
FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO ai sensi dell'art. 13 del CCNI 31.08.1999;
L´aggiornamento professionale del personale scolastico è un importante elemento di qualità del
servizio scolastico; in particolare esso è finalizzato:
all´arricchimento professionale in relazione alle modifiche di ordinamento previste dal
nuovo contesto dell´autonomia, allo sviluppo dei contenuti dell´insegnamento, ai metodi e
all´organizzazione dell´insegnare, all´integrazione delle tecnologie nella didattica e alla
valutazione degli esiti formativi;
alla valorizzazione in senso formativo del lavoro collegiale degli insegnanti;
a promuovere la cultura dell´innovazione e a sostenere i progetti di ricerca e di sperimen-
tazione che la scuola mette in atto;
consolidare la condivisione della progettazione didattica.
I criteri ai quali si ispirano le attività di aggiornamento tengono conto delle annuali direttive mini-
steriali e dei processi innovati in atto. La partecipazione alle attività di formazione e aggiornamen-
to è un diritto/dovere per i docenti, funzionale allo sviluppo della professionalità e avverrà nel ri-
spetto dei criteri stabiliti dal vigente CCNL.
RISORSE FINANZIARIE
Per la realizzazione degli obiettivi del P.O.F. le risorse economiche a disposizione dell’istituto ver-
ranno utilizzate in modo coerente e congruente alle scelte formative, curricolari e didattiche pre-
cedentemente descritte.
Le risorse economiche dell’istituto provengono da:
finanziamenti statali: l’importo viene stabilito sulla base di parametri stabiliti dal MIUR che
si basa su criteri quantitativi (numero di alunni, docenti, ecc.)
finanziamenti comunali nell’ambito del Piano per il diritto allo studio
contributi da privati:
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- i contributi che i genitori degli alunni versano per la realizzazione di viaggi d'istruzione
e visite guidate;
- il contributo versato dai genitori per la polizza assicurativa contro gli infortuni e per
supportare le spese di funzionamento della scuola;
eventuali erogazioni liberali e/o sponsorizzazioni.
Il Dirigente Scolastico insieme al Direttore Amministrativo prepara un piano di distribuzione delle
risorse da presentare al Consiglio di Istituto.
TRASPARENZA DEGLI ATTI PUBBLICI
I genitori possono prendere visione:
- del P.O.F integrale
- dei verbali del Consiglio di Istituto (affissi all’albo)
Per la visione di altri documenti riservati si rinvia alla legge 241/90 sulla trasparenza degli atti
pubblici.
AUTOVALUTAZIONE
L’Istituto verifica dell’efficacia dell’offerta formative e didattica attraverso strumenti di rendiconta-
zione finalizzati al miglioramento continuo della qualità educativa.
Una commissione di docenti si occuperà annualmente di monitorare l’Istituto attraverso l’analisi
degli esiti delle prove INVALSI.
Inoltre cerranno somministrati a tutte le componenti scolastiche (alunni, docenti, genitori, perso-
nale ATA) dei questionari per rilevare il gradimento dell’offerta formativa dell’Istituto.
La valutazione di Istituto è intesa come strumento per migliorare le prestazioni, come verifica
dell’efficienza e dell’efficacia delle azioni, per mettersi in discussione. I questionari verranno tabu-
lati e i risultati saranno resi pubblici.
Per erogare un servizio scolastico qualitativamente sempre migliore l’Istituto Comprensivo Curiel
ha la certificazione di qualità UNI EN ISO 9001:2008.
Progetto Autovalutazione & Miglioramento da inserire.