Date post: | 02-May-2015 |
Category: |
Documents |
Upload: | dorotea-elia |
View: | 219 times |
Download: | 3 times |
Ministero dell’Istruzione
Università di Camerino
CORSO P. A. S. C320Laboratorio di macchine a
fluidoMarzo 2014 - IIS Mattei Recanati
L 1 Prof. Nazareno Agostini
PROGRAMMA DEL CORSO
Riforma della scuola secondaria superiore, competenze dei diplomati tecnici, programmi scolastici, monte ore, autonomia e flessibilità, analisi dei fabbisogni professionali del territorio, rapporti con le imprese. Collaborazione e coordinamento fra docente e codocente itp, programmazione didattica, lezioni per gruppi, lavoro di gruppo.
Sicurezza nei laboratori – responsabilità del docente. Fonti di energia, trasformazioni. Moto dei liquidi. Macchine idrauliche operatrici e motrici: curve
caratteristiche e rendimenti. Pompe, pompa centrifuga. Turbine Pelton, Francis, Kaplan. Combustibili e combustione. Trasmissione del calore.
PROGRAMMA DEL CORSO
Termodinamica applicata. Fluidodinamica. Generatori di vapore, impianti motori a vapore. Motori alternativi a combustione interna. Impianti di cogenerazione. Compressori, ventilatori, frigoriferi, pompe di calore. Esecuzione delle prove di laboratorio. Relazione sull’esperienza di laboratorio e approfondimenti. Valutazione dei lavori degli studenti. Lezione itinerante: obiettivi e organizzazione. Preparazione lezioni multimediali. Simulazione prova d’esame finale.
ESPERIENZE DI LABORATORIO
1. Viscosità e densità dell’olio2. Misuratori di portata idraulica3. Misuratori di pressione e perdite di carico idraulico4. Pompa centrifuga, curve caratteristiche5. Turbina Pelton, curve caratteristiche6. Punto di infiammabilità dei combustibili7. Potere calorifico superiore dei combustibili8. Motore diesel, curve caratteristiche
Istituti Tecnici e ProfessionaliUna risorsa per il futuro
In queste scuole non c’è spazio per la noia.
Non solo libri!
Attività di laboratorio
Stagenelle
aziende
Opportunità di partecipare a
progetti speciali in Italia e in Europa
Alternanza tra banchi e contesti di
lavoro
66
La DOMANDA di diplomatitecnici e professionali da parte delle
imprese è in aumento.
Nel 2013:139.000
Fonte elaborazione Confindustria Education su dati ExcelsiorFonte elaborazione Confindustria Education su dati Excelsior
77
La domanda delle imprese di diplomati tecnico-professionali, 2010(valori assoluti)
88
Tutti gli studenti, a conclusione del primo ciclo di istruzione, esercitano il proprio diritto-dovere all’istruzione e alla formazione fino al conseguimento di un titolo di studio o di almeno una qualifica triennale entro il 18°anno di età nel secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione(D.Lgs. n. 226/05, D.Lgs. n. 76/05 e Legge n. 40/07)
Gli elementi unificanti del Secondo ciclo:• Saperi e competenze relative al nuovo Obbligo di istruzione (DM n. 139/07)• Profilo educativo, culturale e professionale dello studente a conclusione del secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e di formazione (D.Lgs. n.226/05, Allegato A)
SISTEMA DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORESISTEMA DI ISTRUZIONE E
FORMAZIONE PROFESSIONALE(Capo III e art27, co. 2 D.Lgs: 226/05)
6 LICEI 11 ISTITUTI TECNICI
6 ISTITUTI PROFESSIONALI
21 PERCORSI TRIENNALI
21 PERCORSI QUADRIENNALI
Diploma di Diploma di istruzione istruzione licealeliceale
Diploma di Diploma di istruzione istruzione tecnicatecnica
Diploma di Diploma di istruzione istruzione professionaleprofessionale
Qualifica di Qualifica di Operatore Operatore professionaleprofessionale
Diploma Diploma professionaleprofessionaledi tecnicodi tecnico
La nuova secondaria nell’ambitodel secondo ciclo
99
I Nuovi Istituti Tecnici
1010
I Nuovi Istituti Professionali
Raccordi con i percorsi di istruzione e formazione professionale (IeFP)Gli istituti professionali, se previsto dalla programmazione regionale, possono realizzare i percorsi di IeFP, in regime di sussidiarietà, sulla base delle Linee-guida approvate in Conferenza unificata il 16 dicembre 20101111
ISTITUTI TECNICI SUPERIORIALTA FORMAZIONE NON ACCADEMICA
.
ALCUNE COMPETENZE DEI DIPLOMATI TECNICI
Collabora nella progettazione, costruzione e collaudo dei dispositivi e dei prodotti, nella realizzazione dei relativi processi produttivi.Interviene nella manutenzione ordinaria e nell’esercizio di sistemi meccanici ed elettromeccanici complessi.E’ in grado di dimensionare, installare e gestire semplici impianti industriali.Intervenire nei processi di conversione, gestione ed utilizzo dell’energia e del loro controllo, per ottimizzare il consumo energetico nel rispetto delle normative sulla tutela dell’ambiente.
ALCUNE COMPETENZE DEI DIPLOMATI TECNICI
Agisce autonomamente, nell’ambito delle normative vigenti, ai fini della sicurezza sul lavoro e della tutela ambientale.Misura, elabora e valuta grandezze e caratteristiche tecniche con opportuna strumentazione.Progetta, assembla, collauda e predisporre la manutenzione di componenti, di macchine e di sistemi termotecnici.Organizza e gestisce processi di manutenzione per i principali apparati dei sistemi di trasporto, nel rispetto delle relative procedure.
DIDATTICA LABORATORIALE E AUTONOMIA
L’attività didattica di laboratorio caratterizza gli insegnamenti dell’area di indirizzo dei percorsi degli istituti tecnici e professionali.
Le istituzioni scolastiche, nell’ambito della loro autonomia didattica e organizzativa, possono programmare le ore di compresenza nell’ambito del primo biennio e del complessivo triennio sulla base del relativo monte-ore.
LINEE GUIDA NAZIONALI PROGRAMMI DI MACCHINE A FLUIDO
Terzo AnnoFonti di energia, macchine a fluido. Moto dei liquidi. Rendimenti delle macchine idrauliche operatrici e motrici. Macchine idrauliche operatrici: pompe volumetriche e dinamiche. Impianti motori idraulici: turbine Pelton, Francis, Kaplan. Impianti di accumulazione o di pompaggio. Combustibili e combustione. Trasmissione del calore.
Quarto e/o Quinto AnnoTermodinamica applicata. Fluidodinamica. Generatori di vapore. Impianti motori a vapore. Motori alternativi a combustione interna. Impianti di cogenerazione. Compressori, ventilatori, frigoriferi, pompe di calore.
LA SICUREZZA PRIMA DI TUTTO
Prof. Giuseppe Cutrì - RLS ITI Marconi PD 18
LA SICUREZZA PRIMA DI TUTTO
19
LA SICUREZZA PRIMA DI TUTTO
LA SICUREZZA PRIMA DI TUTTO
20
Segnalazione infortunio/incidente (scheda)
Segreteria Analisi cause
e individuazione delle soluzioni
Elaborazione dati infortuni
Compilazione registro infortuni
SPP
Verifica/ aggiorna-
mento DVR
Presentazione dati alla riunione annuale
Eventuale denuncia INAIL
Trasmissione dati riferiti a natura e sede
della lesione ad addetti PS
Presentazione dei dati in Collegio
docenti
Servizio Prevenzione e ProtezioneAddetti alla prevenzione incendi, al primo soccorso, mezziDocumento Valutazione Rischi
TEST DI VERIFICA
Somministrazione Autocorrezione Valutazione Analisi e approfondimenti
ENERGIA
CAPACITA’ DI PRODURRE LAVORO, MA ANCHE IDEA DI…FORZA, POTENZA, CALORE, BENESSERE, PROGRESSO
L’ENERGIA E’: TRASFORMABILE (LAVOISIER) TRASFERIBILE CONSERVABILE MISURABILE VALUTABILE SECONDO PARAMETRI QUALITATIVI
(GERARCHIA DELLE ENERGIE)
UNITA’ DI MISURA ENERGIA
SISTEMA INTERNAZIONALE
1 JOULE [J] = 1N x 1m
1 J energia necessaria per sollevare di 1 cm un litro d’acqua1 MJ energia assorbita da una tv durante una partita di calcio1 GJ energia consumata da una lavatrice in 8 mesi di attività1 TJ energia consumata da un’auto per fare 10 volte il giro del mondo
LE FONTI DI ENERGIA
Fonti rinnovabiliEnergia idraulica: l’acqua al termine del ciclo di utilizzazione nelle centrali viene restituita all’ambiente. Energia solare, eolica, delle maree.
Fonti non rinnovabiliCombustibili fossili, (carbone, petrolio, gas) che quando vengono combusti non hanno poi possibilità di ricostituzione. Energia nucleare, energia da rifiuti.
LE FONTI DI ENERGIA
fonti alternative
Nuove fonti di energia di natura rinnovabile o non rinnovabile che, seppure sperimentate, non sono ancora competitive (es. le energie fotovoltaiche, l’idrogeno, le biomasse, maree, sole, vento etc).
SVILUPPO SOSTENIBILE
Nei decenni passati: Uso dissennato delle fonti energetiche Nessun controllo dei consumi Inquinamento ambientale
Concetto di sviluppo sostenibileUno sviluppo che consenta di soddisfare le necessità della generazione attuale, senza compromettere le capacità di soddisfare le necessità delle generazioni future. Minimo consumo delle risorse naturali (energia primaria) Minimo livello di inquinamento dell’ambiente (aria, acqua e suolo), con riduzione effetto serra.
SVILUPPO SOSTENIBILE
I problemi connessi all’approvvigionamento energetico derivante dal petrolio, attualmente la fonte di energia più vicina all’esaurimento, hanno indotto la necessità di:
•sfruttare fonti energetiche rinnovabili ed alternative
•migliorare i sistemi di trasformazione dell’energia
•attivare un serio risparmio energetico complessivo
SISTEMI ENERGETICI
I sistemi energetici analizzano la trasformazione dell’energia in forme facilmente utilizzabili (energia elettrica).L’energia si presenta sotto diverse forme:
elettrica, meccanica, potenziale, cinetica, magnetica, chimica, elastica e di deformazione, termica, nucleare, idraulica, solare, eolica
La trasformazione di energia da una forma ad un'altra è ottenuta in appositi impianti ed è sempre accompagnata da una perdita.
Ogni trasformazione ha quindi un rendimento dato dal rapporto fra l’energia prodotta e quella consumata.
TRASORMAZIONTRASORMAZIONEE DI ENERGIA DI ENERGIA
RENDIMENTI
Alcuni rendimenti indicativi: motori elettrici 90% energia elettrica nelle centrali idrauliche 85% energia elettrica nelle centrali termiche 37% motori a combustione interna 30% energia elettrica nelle celle solari 12%
La perdita di energia si presenta come forma di calore
ANALISI ESPERIENZE ACQUISTE
1. anni di insegnamento2. disciplina insegnata3. tipologia di scuola4. esperienze integrative e aggiuntive5. esigenze formative6. proposte