Mirella Pezzini
Accountability
• diffusione dell’importanza attribuita alla trasparenza e alla “resa del conto”
Primo passo fondamentale della rendicontazione sociale che è la definizione degli stakeholders in un orientamento “multistakeholders”. Del resto una visone “allargata” della mission tradizionalmente ristretta alle fasce di età di riferimento ed alle famiglie relative, è già operativa in tante esperienze: scuole con il centro di Educazione degli adulti, istituti superiori che operano come “agenzie formative” nella formazione professionale, nei corsi per l’apprendistato, nei corsi di Istruzione Tecnica Superiore, ecc..
Una mission ridefinita con l’autonomia.
NELLA SCUOLA
• la distinzione fondamentale che ispira la riforma della Pubblica Amministrazione tra responsabilità politica e responsabilità di gestione grava interamente sulla figura del Dirigente, e per le modalità di definizione degli organismi è “letta” in modo totalmente autoreferenziale. Attivare iniziative di rendicontazione sociale significa dunque decidere di superare tale “separatezza” chiamando come protagonisti interlocutori che di solito o sono esclusi o possono accedere solamente sotto la forma di “clienti “
LA QUESTIONE DELLA RENDICONTAZIONE EVIDENZIA LE CARENZE DELLA NOSTRA AUTONOMIA
• Nell’istituzione scolastica esistono già documenti contenenti le informazioni utili per la rendicontazione sociale:
• POF • PROGRAMMA ANNUALE • BILANCIO CONSUNTIVO
• La Rendicontazione Sociale non è sostitutiva, nemmeno integrativa, ma è costituita da un’elaborazione diversa delle informazioni emergenti dalla documentazione e da un modo diverso
di comunicazione
Si evidenzia l’insufficienza degli strumenti di rendicontazione tradizionali:
1) quelli relativi solo agli aspetti economici, patrimoniali e finanziari sono rivolti all’interno dell’organizzazione , hanno forte valore “formale” e autorizzativo e spesso sono di difficile comprensibilità per una parte degli stakeholder.
2) vi è sconnessione tra l’utenza allargata, la parte relativa alla progettazione formativa e l’intera documentazione economica
• Il raccordo tra rendicontazione e sistema interno di valutazione e controllo (che sarebbe obbligatorio, ma raramente esiste) non produce indicatori di performance che possano essere utilizzati nella rendicontazione stessa.
LA RENDICONTAZIONE SOCIALE SI CONCRETIZZA IN UN DOCUMENTO, MA È SOPRATTUTTO UN PROCESSO.
Nel ciclo processuale sono insiti in modo evidente i “guadagni” dell’organizzazione nella realizzazione del processo:
miglioramento,
accumulazione di capitale nella “reputazione”
aumento della motivazione,
dinamicità della cultura organizzativa
Coinvolgimento del territorio nella progettazione
L’EVOLUZIONE NORMATIVA DELL’ACCOUNTABILITY
L. 241/90 Trasparenza amministrativa
Rapporto paritetico Stato-cittadini
D.lgs 29/93 Qualità dei servizi pubblici
Garanzia di standard di prestazione
L. 59/97 e riforma costituzionale
Principio di sussidiarietà
Rilevanza dei bisogni della collettività locale
Dpr 275/99 Costruzione dell’offerta formativa
Dalla direttiva del Ministero della Funzione pubblica sulla rendicontazione sociale nelle
amministrazioni pubbliche ( D.M. 17/2/06 )
• Il bilancio sociale è definibile come il documento, da realizzare con cadenza periodica, nel quale l’amministrazione riferisce, a beneficio di tutti i suoi interlocutori privati e pubblici, le scelte operate, le attività svolte e i servizi resi, dando conto delle risorse a tal fine utilizzate, descrivendo i suoi processi decisionali e operativi
• DPR 28 marzo 2013 n° 80 (Regolamento sul Sistema di valutazione in materia di istruzione e formazione)
• art. 6, comma 1, lettera c indica le azioni da intraprendere relative alla
pubblicazione e alla diffusione dei risultati raggiunti attraverso indicatori e dati comparabili, sia in una dimensione di trasparenza, sia in una dimensione di condivisione e promozione al miglioramento del servizio con la Comunità di appartenenza.
L’EVOLUZIONE NORMATIVA DELL’ACCOUNTABILITY
UTILIZZARE TECNICHE EFFICACI DI COMUNICAZIONE
UTILIZZARE LA NARRAZIONE CHE PRODUCE COINVOLGIMENTO EMOTIVO
UTILIZZARE DATI CONCRETI E CHIARI
COME OTTENERE ? “condivisione e promozione al miglioramento del servizio con la Comunità di appartenenza” ??
E’ :
RITO DELLA SOSPENSIONE DEL TEMPO
LIBERTA’ DI PAROLA
UNIONE DI MONDI DIVERSI
ASCOLTO RECIPROCO E PRATICA DEMOCRATICA
IMMEDESIMAZIONE
TECNICA FINALIZZATA A CREARE UN CLIMA POSITIVO, AMICHEVOLE E COLLABORATIVO
CREARE UNA SORTA DI CERCHIO NARRATIVO ALLARGATO
OBIETTIVI
Favorisce la conoscenza , la comunicazione e la cooperazione tra i membri
Crea un clima di rispetto reciproco e un senso di appartenza al gruppo
Agevola la discussione , l’ascolto, l’accettazione delle opinioni altrui, l’esposizione delle proprie
Risolve eventuali conflitti attraverso l’analisi del problema e la ricerca di possibili soluzioni
• La narrazione è una forma di comunicazione facile, interessante, emozionalmente carica , usufruibile da tutti.
• J. Bruner teorizza il pensiero narrativo: narrare è una fondamentale capacità esclusiva dell’uomo dotato di logos (ragionamento).
Il coinvolgimento EMOTIVO degli stakeholders
è fattore costitutivo dei processi di rendicontazione sociale. Ciò soprattutto al fine di: • aumentare la capacità del documento di soddisfare effettivamente le esigenze informative • promuovere un dialogo che faciliti il miglioramento delle performance dell’organizzazione.
La redazione del DOCUMENTO
Scelta del linguaggio
Esplicitare il contenuto con dati quantitativi, tabelle, grafici, tutti commentati
Impostazione editoriale
Descrizione contenuti
Adoperare linguaggio semplice Evitare termini del linguaggio amministrativo, pedagogico, in genere tecnico
La redazione del Bilancio sociale deve esprimere essenzialmente il carattere comunicativo del documento, rendendo significative per i destinatari le informazioni
DATI CONCRETI E CHIARI , ANCHE IN NEGATIVO
Progetto e Referente
Destinatari e Attività
Obiettivi misurabili
Risultati Somme previste e spese
DOPPIA VALENZA DELLA RENDICONTAZIONE SOCIALE
METAFORA DELLA FINESTRA APERTA
OBBLIGA ALLA TRASPARENZA VERSO L’ESTERNO
STAKEHOLDERS
(portatori di interesse)
STRUMENTO DI COMUNICAZIONE
METAFORA DELLO SPECCHIO
OBBLIGA L’ORGANIZZAZIONE A GUARDARE SE STESSA
STRUMENTO DI GESTIONE
E DI ORGANIZZAZIONE
Rete di Scuole 14-15 Distretto
Il clima organizzativo, le relazioni interpersonali e lo stile gestionale di una scuola influenzano notevolmente la motivazione del personale che deve trovare nell'ambiente di lavoro le spinte giuste per investire le risorse di cui dispone, il proprio entusiasmo e la propria creatività in un processo di cambiamento e di innovazione. In tutti i casi, uno stile relazionale, improntato all'affettività, cordialità ed attenzione verso gli interlocutori, garantisce in buona parte il successo di ogni attività
L’ISTITUZIONE NON è PIU’ LONTANA , ANONIMA ,
DIVENTA PERSONA che DISCUTE E DECIDE INSIEME
A TUTTI GLI ALTRI INTERESSATI !
• ORGANIZZARE UNA ASSEMBLEA DEGLI STAKEHOLDERS , PER ILLUSTRARE IL DOCUMENTO DI RENDICONTAZIONE SOCIALE,
• SIGNIFICA RICONOSCERLI, DAR LORO RILIEVO ED IMPORTANZA E QUINDI COINVOLGERLI NEL MIGLIORAMENTO
LA COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE È CONSIDERATA FONDAMENTALE PER COSTRUIRE IL RAPPORTO DI “CONOSCENZA-VISIBILITÀ-FIDUCIA” CON L’UTENZA, DIVENTANDO PARTE INTEGRANTE DELL’AZIONE AMMINISTRATIVA E PUNTO DI INCONTRO FRA LA MODERNIZZAZIONE DELLO STATO E LA SODDISFAZIONE DEL CITTADINO
Abbiamo fatto un buon lavoro ?
Perché abbiamo agito così?
Quali difficoltà abbiamo incontrato?
Cosa potremmo fare meglio?
“Ogni individuo, per sopravvivere, ha bisogno di ricevere la sua quantità
quotidiana di carezze.
La carezza fondamentale è il riconoscimento
TEORIA ECONOMICA DELLA COMUNICAZIONE
“LAVORIAMO INSIEME “