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MISCELLANEA DI LIBRI, STAMPE, DISEGNI, VEDUTE & … · antichi popoli, la seconda è composta da...

Date post: 18-Feb-2019
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MISCELLANEA DI LIBRI, STAMPE, DISEGNI, VEDUTE & CARTE GEOGRAFICHE dal XV al XX secolo CATALOGO n. 341 LIBRERIA ANTIQUARIA BOURLOT - TORINO dal 1848
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MISCELLANEA DI LIBRI,STAMPE, DISEGNI, VEDUTE

& CARTE GEOGRAFICHE

dal XV al XX secolo

CATALOGO n. 341

LIBRERIA ANTIQUARIA BOURLOT - TORINOdal 1848

MISCELLANEA DI LIBRI,STAMPE, DISEGNI, VEDUTE

& CARTE GEOGRAFICHE

dal XV al XX secolo

CATALOGO n. 341anno 2016

LIBRERIA ANTIQUARIA BOURLOT

di Marco Biroccofondata nel 1848

Via Po 7 - Torino - 10124 - Italia telefono: +39. 011. 53.74.05

[email protected]

P. iva: 09903700012 - Cod. fisc.: BRCMRC68D06L219X

CONDIZIONI DI VENDITAI libri sono garantiti completi salvo indicazione contraria, lo stato conservativo come da descrizione. Il formato è espresso in-folio o nelle sue frazioni, secondo il metodo antico.Le stampe, i disegni e i documenti sono garantiti originali ed autentici, lo stato conservativo come da descrizione. Il formato è espresso in millimetri.La vendita è per contanti, salvo diverso accordo.In caso di spedizione, la responsabilità per smarrimento o danneggiamento del pacco è del committente.Le spese di spedizione semplice o con assicurazione, sono a carico del com-mittente.

Responsabilità: Marco Birocco.Redazione: Marco Birocco e Francesca Ricci.

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LIBRI

1. EUSEBIO DI CESAREA. Chronicon id est temporum breuiarium incipit foelici-ter: quem Hieronymus praesbiter diuino eius ingenio Latinum facere curauit. Venezia, Erhardus Ratdolt, 1483 - 13 settembre (in fine). p.a.r.

In-4°,182 cc. non num. (le cc. [1], [13] e [182] sono bianche).Testo in latino, impaginato su una e due colonne, in caratteri tondi e gotici, impressi ad inchiostro rosso e nero, le 12 cc. iniziali contengono “Tabula operis huius ...” indice delle parole degne di nota, con grande capolettera “T”, altri decorativi capilettera in xilografia arricchiti da racemi bianchi su fondo nero, molte tavole di sincronismi nel testo, al verso dell’ultima c. di testo colophon con dati tipografici impressi in rosso con carattere gotico. All’angolo superiore destro di ogni c. troviamo una numerazione manoscritta a china eseguita posteriormente e altre postille raffiguranti manine di antica mano e sotto-lineature qua e là.Completo.Legatura in piena pergamena rigida, creata riutilizzando fogli di antico antifonario, lasciando intrave-dere scritture gotiche e note musicali, tagli spruzzati rossi.Interessante trattato diviso in due parti: la prima contiene notizie storiche sugli antichi popoli, la seconda è composta da tavole di sincronismi, nella quale in modo cronologico vengono collegati anno per anno gli avvenimenti dei popoli.Curiosamente nella tavola riguardante l’anno 1457 si legge un elogio a Gutenberg (inventore della stampa a caratteri mobili), testimonianza del successo dell’arte tipo-grafica in ogni parte del mondo. Il Chronicon di Eusebio di Cesarea è un importante testo storiografico, detta-gliato e completo di interessanti infor-mazioni che riassumono la cronologia universale e biblica. Eusebio di Cesarea (*Cesarea in Palestina 265 - †340 ca.) divenuto vescovo, fu con-siderato il padre della storia ecclesiastica. Divenne inoltre consigliere dell’imperato-re romano Costantino I.Seconda edizione del Chronicon, dopo quella di Milano del 1475 ca. Secondo l’IGI si conservano solamente 60 esemplari della presente edizione.Raro incunabolo perfetto in ogni sua parte.cfr. BMC V 287; GOFF E 117; Arnim 127.

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2. BOCCACCIO, Giovanni. Ameto. Milano, Alessandro Minuziano, 1520 - 10 giugno (in fine). € 6.800

In-4°, 6 cc. non num. incluso il frontespizio, CIIII cc. num., 12 cc. non num. (qualche errore di nume-razione).Frontespizio, privilegio di papa Leone X, datato Roma 1 giugno 1520, privilegio di Francesco I, datato Milano 26 maggio 1520, dedicatoria di Andrea Calvo a Giouan Pau-lo di Roma, in fine “Osservationi di volgare grammatica”.Completo.Legatura coeva in pieno cuoio della seconda metà del Sei-cento, piatti muti, dorso a 6 comparti con fregi floreali, filetti e titoli impressi in oro, tagli rossi.La Comedia delle ninfe fiorentine o Ninfale d’Ameto di Giovanni Boccacio è un’opera di carattere allegorico, composta tra il 1341 e il 1342 e dedicata all’amico Nic-colò di Bartolo del Buono. Rara opera milanese, curata da Girolamo Claricio (*Imola 1470 ca.- †1521), considerata completa se ac-compagnata dalle “Osservationi di volgare grammati-ca soura lo Ameto”, come il presente esemplare. Esemplare ad ampi margini e in buono stato di conser-vazione.cfr. Adams I 2124; Gamba 21; STC Italian 108.

3. OVIDIO. P. Ouidii Metamorphosis cum luculentissimis Raphaelis Regij enarrationibus. Venezia, Giorgio Rusconi, 1521 - (in fine). € 4.400

In-folio, 10 cc. non num. incluso il frontespizio, 172 cc. num.Frontespizio impresso con caratteri rossi e neri entro un’elaborata cornice, testo in latino, commentario in-quadrato su due colonne, capilettera su fondo nero, una rosa dei venti a piena pagina, numerose affascinanti illu-strazioni incise su legno nel testo.Completo.Legatura cardinalizia in pergamena rigida della seconda metà del Seicento, duplice filetto impresso in oro ai piat-ti con fregi floreali agli angoli interni, al centro stemma cardinalizio, 6 comparti al dorso delineati da filetti, en-tro ognuno dei quali è stata impressa una stella, passanti in pelle allumata visibili.Non comune edizione figurata delle “metamorfosi” del poeta romano Publio Ovidio Nasone, conosciuto più semplicemente come Ovidio, nato a Sulmona il 20 marzo 43 a.C. e morto a Tomi nel 18 d.C.Ottimo esemplare in perfetto stato conservativo.cfr. Sander 5324; Essling 233.

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4. GIOVENALE, Decimo Giunio - PÈRSIO FLAC-CO, Aulo. Satyrae feliciori lima qvam privs im-pressae svnt. Lione, Guillaume Hyon, 1521 - giugno (in fine). € 3.800

In-16°, 72 cc. num. incluso il frontespizio.Titolo impresso in rosso all’occhietto e inserito entro ricca bordura xilografica, testo in latino, capilettera istoriati entro vignette, svariate postille raffiguranti manine.Completo.Affascinante legatura coeva in pieno cuoio, piatti con mol-teplici impressioni a secco floreali, verticali e orizzontali, ap-punto di antica mano al contropiatto posteriore.Interessante raccolta di Satire del poeta latino Giovena-le vissuto tra l’anno 50 e il 140 d.C. e del poeta romano dell’età imperiale Pèrsio Flacco (*Volterra 34 - †Roma 62).Esemplare in legatura d’epoca e buono stato conservativo.cfr. Rénouard 315:57.

5. SANNAZARO, Iacopo. Arcadia del dignissimo homo messer Iacobo Sannazaro gentilhuomo napolitano. Nouamente stampata et dili-gentemente corretta. Venezia, Nicolò de Aristotile detto Zoppino & Vicenzo di Paolo, 1524 - 10 settembre (in fine). € 3.200

In-8°, 76 cc. non num. inclusa la prima c. bianca e il frontespizio.Appunti e note d’appartenenza manoscritte sulla prima e ultime cc., frontespizio con titoli entro cornice xilografica, nella parte inferiore appunti anticamente cancellati, al verso xilografia a piena pagina, ca-pilettera incisi su legno, in fine marca tipografica raffigurante S. Nicola seduto con la mitra nella mano sinistra e nella mano destra sorregge un libro dove sono adagiate tre palle d’oro, ai suoi piedi una fedele inginocchiata.Completo.Stupenda legatura d’amatore dell’epoca in pieno cuoio, piatti con molteplici cornici, filetti orizzontali e verticali, al centro, entro campo rettangolare, motivi romboidali, il tutto impresso a secco.Il poeta Jacopo Sannazaro (*Napoli 1458 - †1530) è noto so-prattutto come autore della presente opera, l’Arcadia, compo-nimento pastorale in prosa e versi, dalla quale prese successi-vamente il nome l’omonima accademia, istituita a Roma alla fine del Seicento. L’opera fu revisionata dall’autore diverse volte prima della stesura definitiva. Interessante edizione del cinquecento.Buono stato conservativo dell’opera e della legatura.cfr. Sander III-IV 6721; Essling 1883.

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6. DEL POZZO, Paride. Duello: libro de re, imperatori, principi, signori, gentil’huomini, & de tutti armigeri... Venezia, Pietro Nicolini da Sabbio, 1536 - gennaio (in fine). € 2.500

In-8°, 176 cc. num. (anziché 188).Frontespizio con titoli inseriti entro decorativa cornice xilografi-ca, testo in caratteri corsivi, alcune note di antica mano nel testo. Completo.Legatura di fine Settecento in piena pergamena rigida, piatti muti, dorso con titoli e data manoscritti, passanti in pelle allu-mata visibili.Opera del giurista italiano Paride Del Pozzo (*Castellammare di Stabia 1413 - †Napoli 1493) dedicata interamente al duello. Del Pozzo, professore dell’Università di Napoli, ebbe alti incarichi nello stato napoletano, tentando la prima sistemazione organica di istituti di diritto pubblico interno e internazionale.In questo libro, l’autore assimila il duello ad un procedimen-to giudiziario. Il duello caratterizzerà gran parte della letteratu-ra della prima metà del Cinquecento, fino a quando sarà sostan-zialmente monopolizzata dai giuristi.Rara edizione sconosciuta alle bibliogrfie, presente solo in Iccu.Ottimo stato conservativo.cfr. IT\ICCU\BVEE\002347.

7. GIAMBULLARI, Pier Francesco. De’l sito, forma, & misure, dello Inferno di Dante. Firenze, Neri Dortelata, 1544. € 2.250

In-24°, 153 pagg. num. incluso il frontespizio, 15 pagg. non num.Al frontespizio e al verso dell’ultima carta marca tipografica raffigurante arca di Noé con sopra una colomba con ramoscello di ulivo nel becco e motto “L’acqua ch’io prendo giamai non si corse”, dedica all’Eccellentiss. Cosimo De’ Medici, numerose xi-lografie nel testo di varie dimensioni, alcune a piena pagina, in fine tavola delle cose notabili.Completo.Legatura del ’700 in piena pergamena semirigida, piatti muti, lungo tutto il dorso titolo manoscritto a china in ordinata grafia, tagli spruzzati rossi.Trattato interamente dedicato a un singolo studio post-classico, che afferma la supremazia della lingua fiorentina nello sviluppo della lingua. Curiosamente l’autore stampa tutti gli accenti necessari per ascoltare la pronuncia fiorentina della lingua italia-na, un requisito molto prezioso per i filologi d’oggi.Il letterato e storico fiorentino Giambullari (*Firenze 1495 - †1555), membro dell’Accademia Della Crusca, dedica questo libretto al Duca di Firenze Cosimo De’ Medici.Non comune edizione originale arricchita dalle incisioni su legno.Ottima conservazione.cfr. Gamba 1422; Sabin 27265; Brunet II 1582.

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8. BOCCACCIO, Giovanni. Il Decamerone. Venezia, Agostino Bendone (Bindoni), 1545 - (in fine). p.a.r.

In-8°, 453 cc. num. incluso il frontespizio, 11 cc. non num.Frontespizio con titoli racchiusi entro bordura xilografica formata da figure allegoriche-mitologiche, 10 vignette xilografiche nel testo, una per ogni giornata del Decamerone.Legatura coeva in pieno cuoio, piatti riccamente decorati con cor-nici a più filetti e motivi fitomorfi impressi a secco, gigli e decorazioni floreali in oro, dorso a 4 nervi con fiore in ogni comparto, tagli riccamente cesellati e dorati, due ex-libris al contropiatto anteriore.Edizione molto rara, censita in solo due biblio-teche italiane e mancante alle più importanti bi-bliografiesull’argomento, compresa il Gamba.Stupendo e fresco esemplare da amatore in perfetta legatura dell’epoca, riccamente decorata econ tagli finemente cesellati.Perfetto stato conservativo della legatura e dell’opera in generale.cfr. Graesse I 450; Bacchi della Lega 39.

9. VILLANOVA, Arnaldo Da. Opera utilissima di Arnaldo di Villa nuova di conservare la sanità pur hora tradotta di latino in buona lingua italiana. Venezia, Michele Tramezzino, 1549. € 2.850

In-16°, 8 cc. non num. (ultima bianca) incluso il frontespizio, 136 cc. num.Marca tipografica della Sibilla al frontespizio (Michele Tramezzino, stampatore veneziano, attivo dal

1539 al 1582), capilettera istoriati entro vignette e semplici, dedicatorie, indice.Completo.Legatura dell’Ottocento in piena pergamena rigida muta, nome dell’autore manoscritto al dorso, tagli spruzzati viola.I Regimina sanitatis, testi contenenti le regole della salute, fondamentalmente indirizzati a persone di rango sociale ele-vato, fornendo loro dei consigli atti ad evitare il rischio di una malattia, redatti generalmente in latino, a partire dalla metà del ’300, vengono tradotti o addirittura scritti in volgare, in prosa, ma talora anche in facili versi memorizzabili. Prima e non comune edizione in lingua italiana, composta e com-mentata dal medico e scrittore catalano Arnaldo da Villanova (*València 1240 - †Genova 1312). Arnaldo ha avuto la ca-pacità di riassumere il pensiero dietetico degli antichi rein-terpretandolo attraverso le opere della letteratura araba.L’impianto dell’opera è basato su tre parti: la prima sulle cose che regolano la salute, sulle quali l’uomo può esercitare la scelta, la seconda sulla dietetica e le virtù dei cibi ed una terza sulle complessioni e sull’uso del salasso.Ottima conservazione dell’opera.cfr. Vicaire 305321; Westbury 13.

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10. CARDANO, Girolamo. Hieronymi Cardani Medici Mediolanensis, de subtilitate libri XXI. Parigi, Ex officina Michaelis Fezandat et Roberti Grandino, 1550. € 3.250

In-8°, 24 cc. non num. incluso il frontespizio, 312 pagg. num.Frontespizio con note manoscritte e marca tipografica raffigu-rante serpente bruciato dalle fiamme che morde il dito di una mano uscente dalle nuvole e motto “Neque mors venum”, testo in latino, capilettera istoriati, al verso dedica ai lettori, dedica a Ferrante Gonzaga, esteso indice, numerose illustrazioni xilogra-fiche nel testo.Completo.Legatura coeva in pieno cuoio con cornici a più filetti impresse a secco raccordate da gigli dorati, al centro dei piatti fregio dorato, dorso a 5 nervi con ferri fitomorfi in oro.Opera del matematico, fisico, medico e astrologo italiano Giro-lamo Cardano (*Pavia 1501 - †Roma 1576) impressa lo stesso anno della prima edizione. Cardano è noto soprattutto per i suoi contributi all’algebra. Progettò inoltre molti meccanismi, tra i qua-li la serratura a combinazione, la sospensione detta cardanica e il giunto cardanico. Di grande interesse sono stati gli studi sull’idro-dinamica. Pubblicò anche due opere di scienze naturali.Nel presente trattato si occupa di elettricità, distinguendo, forse per la prima volta, la forza elettrica da quella magnetica. L’ope-ra pubblicata a Norimberga nel 1550, gli procurò fama tra i con-temporanei. Strutturata come enciclopedia, è divisa in 21 libri che

comprendono nozioni di fisica, astronomia, metalli, pietre, piante, animali, uomini, scienze, arti, mira-coli, demoni, sostanze prime, Dio e l’universo. Edizione molto rara, non menzionata nelle bibliografie consultate, dove vengono citate la prima e le successive edizioni.Buona conservazione. Minima abrasione alle cerniere.

11. MUZIO, Girolamo. Egloghe del Mutio Iustinopoli-tano divise in cinque libri. Venezia, Gabriel Giolito De’ Ferrarij, 1550 - (in fine). € 1.950

In-16°, 128 cc. num. incluso il frontespizio.Frontespizio con marca tipografica raffigurante una fenice sulle fiamme che si sprigionano da anfora retta da due satiri con iniziali G. G. F. e motto “De la mia morte eterna vita i vivo”, in basso “Semper eadem”, testo in caratteri italici, capilettera istoriati e fre-gi xilografici, dedica al Signor Antonio D’Oria.Completo.Legatura del Seicento in pergamena rigida muta, dorso con titoli manoscritti a china e nervi visibili.Prima edizione di questa giolitina, formata da trentacinque componimenti bucolici.Girolamo Muzio, detto Giustinopolitano (*Padova 1496 - †La Pa-neretta 1576) poeta, moralista, letterato e teologo, tuttologo, corti-giano di Massimiliano I, del duca di Ferrara, del marchese del Vasto,

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di Ferrante Gonzaga, del duca di Urbino, pubblicò Egloghe (1550), Rime diverse (1551), due interessanti trattati (Il duello, 1550; Il gentiluomo, 1571). Scrisse anche sulla lingua e testi di argomento religioso.Buona conservazione dell’opera. Minima abrasione alla legatura.cfr. Gamba 1523.

12. DELLA CASA, Giovanni. Rime, et prose. Venezia, Nicolò Bevilacqua, 1558 - ottobre. € 6.000

In-4°, 6 cc. non num. incluso il frontespizio, 170 pagg. num., 2 cc. non num. (errori di numerazione). Frontespizio con fregi, carattere tondo e svariati capilettera isto-riati entro vignette, dedica di Erasmo Gemini a Girolamo Quirino e dedica ai lettori sempre di Erasmo, annotazione manoscritta a china al verso dell’ultima carta.Completo.Legatura dell’Ottocento in piena pergamena rigida muta, dorso con titoli impressi in oro entro tassello in pelle granata.Importante edizione originale. Nelle Rime et Prose compare in prima edizione il Galateo. Ha inizio a pag. 82 con il titolo: Trattato di Messer Giovanni Della Casa.Elegante e interessante compendio culturale, divenuto con gli anni un rappresentativo insegnamento pratico e morale delle buone ma-niere, del cattolico italiano Monsignor Della Casa (*Borgo San Lorenzo 1503 - †Roma 1556), impresso con gli stessi caratteri e capilettera utilizzati da Paolo Manuzio per l’Accademia Veneziana.Bell’esemplare ad ampi margini. Segnaliamo due restauri ben ese-guiti sulla prima ed ultima carta che non disturbano il testo.cfr. Gamba 278; Adams C 806.

13. MONTEMAGNO, Buonaccorso Da. Rime del Montemagno da Pistoia coetaneo del Petrarca. Novellamente trovate e poste in luce. Roma, Antonio Blado, 1559 - (in fine), legato con CINO DA PI-STOIA. Rime di M. Cino da Pistoia iureconsulto e poeta celebratissimo poste novellamente in luce. Roma, Anto-nio Blado, 1559 - (in fine). € 3.800

In-16°, 2 opere in un volume.1ª opera: 4 cc. non num. incluso il frontespizio, 16 cc. num, 6 cc. non num. (bianche).Ritratto dell’autore al frontespizio, al verso sonetto del Cav. Sello-ri da Pistoia a Niccolò Pilli, dedica di Pilli a Francesco De’ Medici, capilettera istoriati entro vignette.Completo.2ª opera: 2 cc. non num. incluso il frontespizio, 44 cc. num., 1 c. non num.Frontespizio, dedica di Pilli all’Illustrissimo Niccolò Gaetano di Sermoneta, in fine dedica ai lettori, giustificazione e errori.Completo.

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Legatura in piena pergamena semifloscia riutilizzata, piatti che lasciano intravedere scritture gotiche, dorso con tassello di carta contenete titoli e passanti in pelle allumata visibili, tagli cesellati e dorati.Edizione originale, curata da Niccolò Pilli, dedicata a Francesco De’ Medici. Da una nota impressa in fine si desume che le presenti “Rime” si ebbero per la maggior parte dal Varchi, altre dal Tolomei, dal Gerio, dal Bencio e dal Gualteruzzi da Fano.La Presunta data di stampa, 1559, ed il nome del curatore, Niccolò Pilli, figurano in fine all’epistola. L’opera tradizionalmente, come la presente, è legata con le “Rime di Cino da Pistoia”, anche questa in prima edizione.Ottima conservazione dell’esemplare.cfr. Brunet III 1850; Adams C 2032.

14. COLOMBO, Matteo Realdo. Realdi Columbi cremonensis, in Almo Gymnasio Ro-mano Anatomici celeberrimi, De re anatomica libri XV. Venezia, Nicolò Bevilacqua, 1559 - 24 gennaio (in fine). € 9.000

In-folio, 4 cc. non num. incluso il frontespizio, 269 pagg. num. (erroneamente numerate 169), 3 pagg. non num.Frontespizio con illustrazione xilografica a tutta pagina (attribuito al Veronese) e ex-libris manoscritto a china nella parte inferiore sinistra, testo in latino, capilettera istoriati entro vignette, svariate postille

e sottolineature antiche eseguite a china, dedica a Pio IV, in fine errata e marca tipografica al verso del colophon raffigurata con serpente attorciglia-to a bastone a forma di tau, sostenuto da mani uscenti da nuvole, con motto “Vincent”.Completo.Legatura antica in piena pergamena rigida, piatti con motivo romboidale impresso a secco conte-nente fregio centrale dorato e altri due ferri im-pressi in oro agli angoli esterni, nervi visibili al dorso restaurato, arricchito da tassello in pelle verde contenente il titolo, tagli goffrati.Prima edizione di questa fondamentale opera di medicina, di grande interesse, in particolare nelle parti che riguardano la descrizione della pleura, del peritoneo e del cristallino e per una esaustiva spiegazione fisiologica della digestio-ne. Di questa edizione si conoscono due tirature, la prima con la dedica a Paolo IV e la seconda, come la presente, al suo successore Pio IV. Matteo Realdo Colombo (*Cremona 1516 - †Roma 1559) medico e scienziato italiano, fece importanti scoperte nel campo dell’anatomia, in particolare sulla circolazione polmonare, o picco-la circolazione, che aprì la strada, qualche anno dopo, alla scoperta della circolazione del sangue.

Buono stato conservativo. Frontespizio corto di margine nella parte alta e qualche brunitura sparsa su poche carte.cfr. Durling 992; Adams 2402; Norman I 501; Mortimer IT 19.

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15. PICCOLOMINI, Alessandro. Della sfera del mondo: libri quattro in lingua Tosca-na. Venezia, Nicolò Bevilacqua, 1561. € 3.200

In-4°, 4 cc. non num. incluso il frontespizio, 176 cc. num., 4 cc. non num. (errori di numerazione alle cc. 107, 167 e 168).Marca tipografica al frontespizio e al verso dell’ultima carta raffigurante la Pazienza (donna incatenata a una roccia sulla quale poggia una sfera armillare), con motto “Superanda omnis fortuna”, capilettera istoriati entro vignette e semplici, dedica alla poetessa italiana Laudomia Forteguerri, numerosi diagrammi incisi su legno nel testo, 48 tavole xilografiche a piena pagina raffiguranti le costellazioni e altrettante tabelle numeriche nel testo, tavola delle materie in fine.Completo.Legatura in piena pelle maculata dell’epoca, doppio filetto impresso a secco ai piatti, dorso riccamente decorato con filetti e ferri impressi in oro e titolo entro tassello in pelle granata, contropiatti pitturati con motivi floreali, taglio di piede con titolo manoscritto e i restanti dorati. Questo manuale astronomico, dedicato alla senese Laudomia Forteguerri (*Siena 1515 - †?), impresso per la prima volta nel 1540, divenne molto diffuso ed apprezzato nel Cinquecento. L’utore, Alessandro Piccolomini (*Siena 1508 - †1578) corteggiò per anni la poetessa.L’opera venne composta negli anni del soggiorno padovano dell’autore come parte di un vasto pro-gramma di volgarizzamento della produzione scientifica antica, programma, lungamente dibattuto nelle riunioni dell’Accademia degli Infiammati, delle quali Piccolomini faceva parte, che prevedeva che la cultura scientifica non fosse più rivolta solamente a uomini letterati, ma venisse messa a disposi-zione di un più vasto pubblico, compreso il pubblico femminile.Sesta edizione, la prima è del 1540, arricchita dalle mappe che raffigurano le costellazioni con le prime riproduzioni stellari prive dei riferimenti mitologici. L’autore introdusse per la prima volta il siste-ma, poi adottato da Johann Bayer e da tutti i moderni astronomi, di utilizzare le lettere per contras-segnare le stelle.Ottima conservazione dell’esemplare. Segnaliamo 2 segni di ossidazione della carta, dovuti all’inchio-stro e non restaurati, al frontespizio.cfr. Cantamess, 3459; Graesse V 281; Houzeau-Lancaster 2491.

16. MATTIOLI, Pietro Andrea. New Kreüterbuch mit den aller-schönsten und artlichsten Figuren aller Gewechsz Praga, Georg Melantrich -Venezia, Vincenzo Valgrisi, 1563. p.a.r.

In-folio, 38 cc. non num. inclusi il frontespizio e un ritratto, 575 cc. num., 1 c. non num. (errori di numerazione alle pagg. 73, 252, 436, 437, 464, 485, 513 e 523).Frontespizio in caratteri rossi e neri con marca tipografica, ripetuta al ver-so dell’ultima carta, testo in tedesco in caratteri gotici, grandi capilettera e fregi, alcune note manoscritte anticamente, epistola dedicatoria, esteso indice, ritratto dell’autore inserito entro ovale, molte illustrazioni a tre quarti di pagina incise su legno, delle quali buona parte acquerellate a mano all’epoca, raffiguranti piante, fiori, tuberi e frutti.

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Completo. Legatura coeva in piena pelle di

scrofa impressa a secco su as-sicelle di legno, piatti decorati

da 6 cornici concentriche di cui 2 di rotella fitomorfa,

una con ritratti di santi a mezzo busto riconoscibili

dai nomi entro riquadri e 2 con ritratti entro me-daglioni, tutte risultano intervallate da cornici composte da quadruplo filetto, dorso a 5 nervi con 2 tasselli di carta

recanti il nome dell’autore, il titolo, il luogo e l’anno di edizione, 2 ex-libris, uno al contropiatto ante-riore, l’altro al verso del foglio di guardia anteriore.Importante erbario italiano del Cinquecento, tradotto da Georg Handsch, qui in prima edizione tedesca, illustrata con le grandi figure, del medico, botanico e umanista Pietro Andrea Mattioli (*Siena 1501 - †Trento 1578). Il presente esemplare ha curiosamente una parte delle illustrazioni acquerellate da antica mano. L’opera fu impressa per la prima volta in italiano a Venezia presso lo stampatore Niccolò Bascarini nel 1544.Testo e illustrazioni in ottimo stato conservativo. Minima lacuna al piatto anteriore e ai labbri. cfr. Nissen 1310; IT\ICCU\TO0E\082397.

17. Li Statuti de la Corte de Mercadanti dell’Eccellentiss. Repub. di Lucca. Lucca, Otta-viano Guidoboni, 1610 - (in fine). € 1.800

In-folio, 5 libri in un volume. 16 cc. non num. incluso il fronte-spizio, 328 pagg. num. (qualche errore di numerazione e qualche pagina risulta posposta).Note di antica mano sulla prima carta bianca, frontespizio entro decorativa cornice architettonica animata da figure allegoriche, de-corazioni vegetali e floreali, sovrastata da stemma sormontato da corona reale e sorretto da due ghepardi, contenente titoli e veduta della città di Lucca, altri quattro frontespizi all’inizio di ciascun li-bro, numerosi capilettera istoriati e finalini in xilografia, svariate postille manoscritte a china, in fine errori e correzioni.Completo.Legatura in piena pergamena semifloscia coeva, piatti e dorso muti, tagli scuri.Seconda edizione sugli statuti della Corte de Mercadanti della città di Lucca. L’Arte dei Mercatanti o Climala era una della Arti Maggiori tra le corporazioni di arti e mestieri di Firenze. Il nome deriva da via Ca-limala, nel centro di Firenze, dove esistevano numerose botteghe dell’Arte. I soci di questa “Arte” che importavano le materie prime, erano quindi dei veri imprenditori, che svolgevano attività di commercio.Buono stato conservativo dell’opera. Lievi bruniture uniformi su qualche pagina.cfr. Bibliografia delle edizioni giuridiche antiche in lingua italiana I 280.

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18. KIRCHER, Athanasius. Magnes sive de arte magnetica opus tripartitum. Roma, Biagio Diversin e Zanobio Masotti, 1654. € 8.800

In-folio, 16 cc. non num. incluso il doppio frontespizio, 618 pagg. num., 14 cc. non num. (errori di numerazione alle pagg. 107, 465 e 611).Primo front. interamente inciso con raffigu-razioni esoteriche, secondo front. in caratteri rossi e neri con grande marca tipografica raf-figurante due cornici di alloro contenenti una figura allegorica e un’imbarcazione, testo in latino, svariati capilettera istoriati, testatine e finalini xilografici, ritratto di Ferdinando IV racchiuso in medaglione e sorretto figura mi-tologica sovrastata da corona su uno sfondo urbano, seguito da dedica allo stesso, dedica al lettore, proemio, indice degli autori presenti nell’opera, molte illustrazioni incise per lo più a piena pagina, svariate tabelle, in fine esteso indice.Completo.Legatura di inizio Novecento in mezza pergamena, piatti in carta marmorizzata, dorso con titolo e data impressi in nero, taglio di piede con titolo manoscritto.Interessante e completo lavoro enciclopedico sul magnetismo, in terza e ultima edizione, rivista e ampliata. Il gesuita Athanasius Kircher (*Geisa 1602 - †Roma 1680) fu autore di molte opere dedicate a vari campi del sapere, dalla filologia alla fisica, l’astronomia, la storia naturale, la matematica, la musica, la geografia, l’egittologia, ecc. Tra le principali opere scientifiche ricordiamo la presente, Magnes sive de arte magnetica, pubblicata per la prima volta nel 1631 solamente con 63 pagine. La seconda edizione apparve a Colonia nel 1643.Esemplare a grandi margini in buono stato di conservazione. La presente opera sovente si presenta su carta ossidata e brunita.cfr. Poggendorff I 1258-1259.

19. DELLA CASA, Giovanni. Rime, et prose. Firenze, ap-presso i Giunti, 1564. € 2.500

In-8°, 15 pagg. num. incluso il frontespizio, 1 pag. non num., 295 pagg. num., 1 pag. non num.Grande impresa xilografica dell’editore, raffigurante giglio fiorenti-no con in basso l’iniziale F in cornice figurata ai cinque frontespizi [Rime et Prose -Tavola di tutte le desinentie - Oratione scritta a Car-lo Quinto - Galateo overo dei costumi - Trattato degli uffici comuni tra gli amici superiori, & inferiori], ex-libris sulla prima e ultima carta, capilettera e fregi. Le Rime sono dedicate da Gherardo Spini a Mario Colonna e la Tavola di tutte le desinentie da Filippo Giunti a Laura Battiferra degli Ammannati. La data in fine, in qualche esemplare è genuina MDLXIIII ed in qualche altro, come il presente, è stato impresso per errore MDLIIII.Completo.

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Legatura della prima metà dell’Ottocento, in mezza pelle color mattone e piatti in carta pitturata, dorso riccamente decorato con titoli, festoni, filetti e stelle, il tutto impresso in oro.Seconda edizione del cattolico italiano Monsignor Della Casa (*Borgo San Lorenzo 1503 - †Roma 1556), accresciuta rispetto all’edizione originale impressa a Venezia nell’ottobre del 1558 da Nicolò Bevilacqua. Ai Giunti si deve la prima correzione, che nella sua prima edizione veneziana appare an-cora in sospeso, a causa dell’inaspettata morte del religioso. La presente edizione a differenza delle precedenti, contiene dei frontespizi propri.Ottima conservazione dell’opera in generale.cfr. Gamba 279; Adams C-808.

20. VALVERDE DE HAMUSCO, Juan De. Vivae imagines partium corporis humani. Anversa, Christophe Plantin, 1566. € 9.000

In-4° grande, 154 pagg. num. (ultima bianca) in-cluso il frontespizio, 23 cc. non num.Frontespizio con titoli inseriti entro cornice ar-chitettonica arricchita con figure allegoriche e stemmi, testo in latino e disposto su due colonne, capilettera istoriati in xilografia, dedicatoria, 42 tavole anatomiche a piena pagina, incise su rame da Pieter e Franz Huys, dai disegni di Gaspare Becerra (*1520 - †1570).Completo.Legatura in pergamena rigida del ’700, piatti muti, dorso a 6 comparti con titoli impressi in oro entro tassello bordeaux e fregi floreali dorati,

sguardie marmorizzate, tagli rossi.Prima edizione belga, stampata ad Anversa da Plantin. Le tavole sono le stesse dell’edizione di Roma del 1560 ma sono state incise da artisti fiamminghi.Il Durling cita solo la seconda edizione del 1572.Lo spagnolo Juan de Valverde (*1525 ca.- †1588 ca.) dopo gli studi condotti all’Universita di Padova, divenne medico dell’Arcivescovo di Santiago Juan de Toledo e del Papa Paolo IV, dal quale ricevette l’approvazione per la sua opera di anatomia.Buono stato conservativo dell’opera. Piccole tracce di umidità e un segno di tarlo su poche carte e un piccolo restauro marginale a pag. 170.cfr. Norman Kat 2128; Choulant-Frank 206; Durling 4535.

21. GIORGI, Federico. Del modo di conoscere i buoni fal-coni, astori, e sparavieri, di essercitarli, e farli perfetti, di governarli, & medicarli. Venezia, Gabriel Giolito De’ Ferrarij, 1567. € 2.150

In-8° piccolo, 111 pagg. num.incluso il frontespizio, 1 pag. non num. (errori di numerazione alle pagg. 7, 107 e 108).Frontespizio con marca tipografica raffigurante una fenice sulle fiamme che si sprigionano da anfora retta da due satiri con iniziali G. G. F. e motto “De la mia morte eterna vita i vivo”, in basso “Semper eadem”, al verso nota manoscritta anticamente, testo in caratteri italici, capilettera

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istoriati e fregi xilografici, dedica al Marchese Carlo Gonzaga, tavola delle cose notabili, in fine dedica ai lettori e marca tipografica raffigurante fenice rivolta al sole, su fiamme che si sprigionano da globo alato recante iniziali G. G. F. e motto entro cartiglio “Semper eadem”.Completo.Legatura dell’ottocento in pieno marocchino verde, piatti con impressioni a secco romboidali, labbri con doppio filetto dorato, dorso a 4 nervi con titolo e data impressi in oro, sguardie marmorizzate, un-ghiatura con cornice di rotella di foglie impresse in oro, ex-libris al contropiatto anteriore e un altro al foglio di guardia anteriore di importanti collezioni.La Falconeria, oltre ad offrire il suo aspetto venatorio, diventa protagonista in ambito culturale, lette-rario, politico e di costume. Scene di falconeria sono descritte in opere di Dante, Boccaccio, Brunetto Latini e nel Poema del bresciano Federico Giorgi.Quest’opera che trovò vasto consenso tra i maggiori falconieri del tempo è considerata rara.Ceresoli considera quest’opera la 4ª edizione, la prima è del 1547. Ottima conservazione.cfr. Ceresoli 286; Souhart 217; Harting 268; Kreysig 153.

22. Statuta civitatis Montisregalis. Mondovì, Tipografia Torrentiniana, 1570. € 6.800

In-folio piccolo, 6 cc. non num. incluso il frontespizio, 324 pagg. num.Frontespizio figurato con tre stemmi e note di possesso ma-noscritte anticamente, al verso marca tipografica raffiguran-te elefante in corona di foglie di quercia e motto “Principis amor, civium felicitas”, testo in latino capilettera e fregi isto-riati in xilografia, numerose postille e sottolineature di anti-ca mano eseguite a china, prefazione in italiano di Giacomo Ferrero (rappresentante di interessi della città di Mondovì dal 1440 al 1548, fu capitano di cavalli al servizio del Duca di Savoia), indice su due colonne.Completo.Legatura in mezza pelle marrone di inizio Settecento, piatti spruzzati con angoli in pelle, dorso con filetti dorati che de-limitano i comparti e titoli impressi in oro entro tassello in pelle scura, tagli rosso intenso.Nel 1415 furono redatti gli Statuta Civitatis Montisregalis, gli Statuti della città al fine di stabilire regole per il governo e la vita civica, in relazione a Casa Savoia. A partire da questi anni Mondovì ebbe uno sviluppo notevole, divenendo una delle città più popolate del Piemonte. Nel 1560-61 la città divenne sede dello Studio Generale, l’allora Università, che tuttavia, dopo una dura contesa legale, nel 1566 tornò a Torino, anche se fino al 1719 rimase a Mondovì la facoltà di assegnare il diploma di laurea.Importante e testo statutario della città di Mondovì, redatto in forma manoscritta nel 1415 e impresso con gli aggiornamenti, per la prima volta nel 1570.Esemplare in buono stato di conservazione. Segnaliamo una piccola traccia di macchia a china sulle pagg. 119-122.cfr. Biblioteca del Senato della Repubblica . Catalogo della raccolta di statuti…, Roma, 1958, p . 389.

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23. GRÉVIN, Jacques. De Venenis Libri duo. Anversa, Ex officina Christophori Plantini, 1571. € 1.950

In-4°, 10 cc. non num. incluso il frontespizio, 332 pagg. num., 5 cc. non num. (errori di nume-razione alle pagg. 38, 39, 42, 43, 72 e 288).Marca tipografica di Christophe Plantin al fronte-spizio, raffigurante un compasso accompagnato dal motto latino “Labore et constantia”, ai lati appunti manoscritti e in parte anticamente can-cellati, al retro privilegio, testo in latino, svariati capilettera istoriati, prefazione del traduttore Je-remias Martius, numerose illustrazioni xilografi-che nel testo di Jehan de Gourmont su disegni do Geoffroy Ballain, raffiguranti insetti, animali, fiori e piante velenose, indice in fine.Completo.Legatura della fine del ’600 in piena pergamena

rigida, piatti muti, dorso con tassello di carta contenente titoli manoscritti e passanti in pelle allumata visibili, foglio di guardia anteriore con nota di appartenenza manoscritta, taglio di piede con la scritta “Grevini” manoscritta ad inchiostro bruno.Jacques Grévin (*Clermont 1539 ca. - †Torino 1570), drammaturgo francese, fu autore di importanti opere di medicina. Nel 1561 divenne medico e consigliere di Margherita di Savoia e morì presso la sua corte a Torino.Prima edizione latina di interessante trattato sui veleni, importante perché trattò per la prima volta i serpenti ed i ragni velenosi.Buono stato conservativo dell’opera. Qualche piccola traccia di umidità su poche carte centrali.cfr. Brunet II 1737; Adams G 1244; Durling pag. 263 n° 2174.

24. ARETINO, Pietro. La prima [-seconda] parte de ragionamenti di M. Pietro Aretino cognominato il flagello de principi, il veritiero, e’l divino… Bengodi (?), 1584 - (in fine). € 2.450

In-16°, 3 parti in un volume.1ª parte: 5 cc. non num. incluso il frontespizio, 198 pagg. num. 1 c. non num. (bianca).Frontespizio con timbro impresso a secco, carattere italico, capilettera istoriati e semplici, commento de «Il Barbagrigia», dedica di Aretino.2ª parte: 3 cc. non num incluso il frontespizio, 340 pagg. num. (ultima bianca).Frontespizio, Pietro Aretino a Bernardo Vadaura, carattere italico, ca-pilettera istoriati e semplici.3ª parte: 118 pagg. num.Carattere italico, capilettera istoriati e semplici, commento di Ser Agresto da Ficaruolo, sopra la prima Ficata del Padre Siceo, «L’Here-de di Barbagrigia stampatore» agli amatori delle scienze, dedica al S. Molza e Annibale Caro, proemio, illustrazione xilografica raffiguran-te cintura di castità a pag. 90.Completo.

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Legatura del XVII secolo in piena pergamena rigida, passanti in pelle allumata visibili al dorso con titoli manoscritti a china. Due ex-libris al contropiatto anteriore.Con la data 1584 al frontespizio furono pubblicate ben quattro varianti, tutte con diverso numero di pagine e ben riconoscibili, tra le quali la presente, che viene classificata da Brunet come la terza, distinguendosi dalle altre per la numerazione. È l’opera letteraria che consegna la fama al suo autore, provocatoria allusione ai dialoghi sulle questioni d’amore in voga nel Rinascimento.Buona conservazione.cfr. Brunet I 411; Parenti 35; Adams A-1581;. Graesse I 190; Gamba 1201.

25. TASSO, Torquato. Discorsi del signor Torquato Tas-so. Dell’arte poetica; et in particolare del poema heroi-co. Et insieme il primo libro delle lettere scritte a diuersi suoi amici, lequali oltra la famigliarità, sono ripiene di molti concetti… Venezia, Giulio Vassalini, 1587. € 1.800

In-4°, 4 cc. non num. incluso il frontespizio, 108 cc. num.Frontespizio con marca tipografica raffigurane sole che scaccia le nuvole in cornice figurata con motto “Frustra oppositæ”, note manoscritte anticamente cancellate e timbro di proprietà, numerosi capilettera istoriati entro vignette, testatine e finalini in xilografia, dedica di Giovanni Battista Licinio a Scipione Gonzaga, dedica di Giulio Vassalini ai lettori, elenco delle opere presenti nel volume, tavola dei nomi presenti nelle lettere, testo in carattere tondo per i “Discorsi” e in corsivo per le “Lettere”. Completo.

Legatura in tutta pergamena muta dell’epoca, titolo manoscritto a china al dorso con passanti visibili in pelle allumata, ex-libris al contropiatto anteriore, di importante collezione.Edizione originale di questo trattato di estetica e di poetica, composto durante il primo periodo di creazione della “Gerusalemme Liberata”. La seconda parte del volume contiene oltre quaranta “Lettere poetiche” del Tasso, per lo più a Scipione Gonzaga e ad altri personaggi del tempo.L’opera si presenta in ottimo stato di conservazione.cfr. Graesse VII 39; BMC 660; Adams T 228; Gamba 971.

26. BALDESANO, Guglielmo. La Sacra historia di S. Mauritio Arciduca della Legione Thebea, et de’ suoi va-lorosi Campioni. Torino, Gio. Domenico Tarino, 1604. € 7.500

In-4°, 12 cc. non num. incluso il frontespizio, 530 pagg. num., numerazione da pag. 417 a pag. 423, 43 pagg. non num. Frontespizio figurato con stemma di Carlo Emanuele di Savoia a cui l’opera è dedicata, timbro di appartenenza e antica annota-zione manoscritta, capilettera istoriati e semplici, dedica a Carlo Emanuele, dedica ai lettori, dedica all’autore, elenco degli autori, dei nomi e dei Santi, in fine tavola delle cose notabili.Completo.

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Stupenda legatura “alla fanfara” alle armi di Carlo Emanuele I Duca di Savoia e Principe di Piemonte in pieno marocchino granata dell’epoca, piatti finemente decorati con cornici a più filetti con angoli floreali impressi in oro contenente stemma centrale dorato, labbri con fini decori impressi in oro, dorso con titoli e decorazioni fitomorfe in oro, tagli dorati, ex-libris del Conte Prospero Balbo (*1762 - †1837) al contropiatto anteriore. Prima edizione in-4° e seconda in assoluto. La prima è del 1589 in-8°.Bernardino Rossignoli (*Carmagnola 1547 - †Carmagnola 1613), canonico gesuita, è qui celato sotto lo pseudonimo di Guglielmo Baldesano. Buono stato conservativo.cfr. Vinciana 4673; Melzi I 109; Graesse I 280.

27. OVIDIO. Le Metamorfosi di Ovidio, ridotte da Gio. Andrea dall’Anguillara in ot-tava rima. Di nuovo dal proprio Autore rivedute, & corrette. Con gli argomenti di M. Francesco Turchi. Venezia, Nicolò Misserini, 1624 - (in fine). € 1.500

In-24°, 486 pagg. num. incluso il frontespizio, 2 cc. non num. (errori di numerazione alle pagg. 190, 251, 259 e 466).Frontespizio con marca tipografica raffigurata con ovale contenente una vite colma di grappoli d’uva, qualche postilla manoscritta a china sul-le prime e ultime c. bianche, capilettera e finalini, vignette xilografiche all’inizio di ciascuno dei 15 libri delle Metamorfosi.Completo.Legatura in pieno cuoio dell’epoca, piatti muti, dorso riccamente deco-rato con volute impresse in oro e titoli dorati, sguardie marmorizzate, tagli rossi.Celebre opera in formato mignon del poeta romano Publio Ovidio Nasone, conosciuto più semplicemente come Ovidio, nato a Sulmona il 20 marzo 43 a.C. e morto a Tomi nel 18 d.C, tradotta in ottave dal let-terato italiano Giovanni Andrea dell’Anguillara (*Sutri 1517 - †1572 ?).Ottima conservazione. ‎cfr. Brunet IV 294; Graesse IV 94.

28. Russia seu Moscovia itemque Tartaria. Leida, Ex Officina El-zeviriana, 1630. € 480 In-24°, 327 pagg. num. incluso il frontespizio, 9 pagg. non num.Pregevole incisione al frontespizio animato da tre personaggi, testo in latino, capilettera e fregi nel testo, indice in fine.Completo.Legatura di inizio Ottocento in piena pergamena rigida, ai piatti filetto im-presso in oro con piccoli ferri agli angoli interni, dorso a 4 nervi con piccoli fregi e titoli in oro entro tassello in pelle bordeaux, sguardie marmorizzate, tagli rosso intenso.Prima e interessante edizione elzeviriana, ricca di notizie geografiche, to-pografiche, politiche e popolari sull’impero Russo e sulla Tartaria. Elzevier (o Elzeviro) fu una famiglia di editori, tipografi e librai, la cui at-tività si svolse fra gli anni 1583 e 1712, a Leida e ad Amsterdam. Quindici membri della famiglia per oltre un secolo mantennero un primato nell’arte

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tipografica e nel commercio librario, ottenendo fama in tutta Europa.Perfetta conservazione.cfr. Willems 336.

29. SALVIO, Alessandro. Il Puttino altramente detto, Il Cavaliero Errante del Salvio, sopra il gioco di scacchi. Napoli, Gio. Domenico Montanaro, 1634, legato con Trattato dell’inventione et arte liberale del gioco degli scacchi. Napoli, Gio. Domenico Montanaro, 1634. € 5.500

In-4°, 2 opere in un volume.1ª opera: 4 cc. non num. incluso il frontespizio, 71 pagg. num., 1 pag. non num.Frontespizio con grande stemma xilografico, capilet-tera, testatine e finalini in xilografia, dedica all’Illu-strissimo Pietro Giordano Ursino, errori in fine.Completo.2ª opera: 8 cc. non num. incluso il frontespizio, 64 pagg. num.Frontespizio con grande stemma xilografico, capilet-tera e fregi xilografici, dedica all’Illustrissimo Signo-re Mario di Bologna.Completo.Legatura in pergamena rigida dell’epoca, cornice con angoli floreali impressa in oro ai piatti, contenente rosone centrale sempre impresso in oro, passanti in pelle allumata visibili, dorso con gigli e titoli dora-ti,tagli spruzzati rossi.Durante il rinascimento e l’età barocca in Italia ed in tutta Europa il gioco degli scacchi ebbe grande for-tuna, divenendo una delle attrazioni più apprezzabili nei palazzi e nelle corti delle grandi città ma anche dei più modesti centri di provincia. Molti furono gli scacchisti italiani che acquisirono fama grazie al ta-

lento espresso nel gioco e alle innovazioni apportate nello studio teorico e tecnico di questa disciplina. Si distinse Alessandro Salvio (*Bagnoli Irpino 1575 ca. - †1640 ca.) frequentatore dei più importanti salotti di Napoli, dove veniva acclamato per l’innato talento di giocare.Il Puttino altramente detto, Il Cavaliero Errante del Salvio, sopra il gioco di scacchi, l’opera più im-portante dell’autore, è qui presente in prima edizione. Il Trattato dell’inventione et arte liberale del giuoco degli scacchi, apparso in prima edizione a Napoli nel 1604 è in seconda impressione.Entrambe le opere sono di grande rarità e in buono stato di conservazione.cfr. Schachlitteratur 2236.

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30. SPIGELIO, Adriano. Bruxellensis equitis D. Marci, olim in Patavino Gÿmnasio anatomiae et chirurgiae professoris primarii. Amsterdam, Joannis Blaeu, 1645. p.a.r.

In-folio, 2 tomi in un volume.1° tomo: 4 parti.1ª parte: 14 cc. non num. inclusi l’occhietto, il dop-pio frontespizio e 1 ritratto, 303 pagg. num., 15 pagg. non num. (ultima bianca), Occhietto, primo front. interamente inciso a piena pagina con figure allegoriche, putti che sorreggono drappo contenente i titoli e strumenti chirurgici ada-giati su tavolo nella parte inferiore, testo in latino, numerosi capilettera istoriati entro vignette e sempli-ci, dedicatorie, finalini xilografici, ritratto dell’autore inserito entro ovale, secondo front. con marca tipo-grafica raffigurante sfera armillare fra due figure mi-tologiche e motto “Indefessus agendo”, esteso indice in principio ed in fine.2ª parte: 199 pagg. num. incluso l’occhietto, 1 pag. non num. (bianca).Occhietto, testo in latino, numerosi capilettera e fina-lini xilografici, dedica al lettore, 96 tavole incise su rame a piena pagina con testo al verso.3ª parte: 2 cc. non num. incluso l’occhietto, 48 pagg. num., 1 tavola.Occhietto, testo in latino, capilettera istoriati e finali-

ni xilografici, 10 tavole incise su rame a piena pagina con testo al verso.4ª parte: 1 c. non num., LXXXVI pagg. num. incluso l’occhietto, 3 cc. non num.Occhietto con al verso indice dei capitoli, testo in latino, capilettera e finalini, 7 tavole incise su rame a piena pagina con testo al verso e una intercalata nel testo, esteso indice in fine.2° tomo: 4 cc. non num. incluso il frontespizio, 155 pagg. num., 9 pagg. non num. (ultima bianca).Frontespizio con marca tipografica raffigurante sfera armillare fra due figure mitologiche e motto “In-defessus agendo”, testo in latino, capilettera e finalini, dedica al lettore, indice dei capitoli, 2 tavole incise su rame a piena pagina con testo in latino al verso, esteso indice in fine.Completo.Legatura in piena pergamena rigida dell’epoca, piatti muti, dorso con titolo impresso in oro entro tassel-lo marrone, nota manoscritta a china (£ 37.10) al contropiatto anteriore, tagli spruzzati.Prima e rara edizione di importante corpus di chirurgia e anatomia, del medico, chirurgo e bo-tanico fiammingo Adriaan van den Spieghel, noto anche come Adriaan van den Spiegel, Adrianus Spigelius o Adriano Spigelio (*Bruxelles 1578 - †Padova 1625), illustrata da 116 tavole in gran formato, intagliate con ricchi sfondi paesaggistici.Buono stato conservativo delle tavole e dell’opera in generale. Minimi segni di umidità su poche carte.

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31. Gli Hercoli domatori de’ mostri et amore domatore degli Hercoli. Torino, Alessandro Federico Cavalerij, 1650. € 2.750

In-8°, 78 pagg. num. incluso il frontespizio.Frontespizio entro bordura tipografica, figurato con tre gigli im-pressi, capilettera istoriati in xilografia.Completo.Legatura dell’epoca alle armi del principe di Carignano Tommaso Francesco di Savoia (*Torino 1596 - †1656) in piena pergamena semifloscia, filetto impresso in oro ai piatti, agli an-goli esterni gigli, al centro del campo stemma, passanti in pelle allumata e segni di bindelle visibili, ex-libris impresso al foglio di guardia anteriore.Rara opera edita in occasione del matrimonio tra Enrichetta Adelaide di Savoia e Ferdinando Maria di Baviera, avvenuto a Torino l’11 dicembre 1650, dove vengono organizzati fastosi festeggiamenti. Fanno da protagonista a questo evento i ricchi addobbi, gli spettacoli ingegnosi e soprattutto la ricchezza degli abiti, impreziositi con ricami in oro, argento e pietre preziose. Dopo la cerimonia il gran banchetto di nozze, i fuochi d’artificio ed i balli si protraggono per più giorni. Il 15 dicembre Filippo d’Agliè, musicista e coreografo di casa Savoia, organizza un carosello che si svolge in piazza Castello “Gli Hercoli domatori de’ mostri et Amore domatore degli Ercoli”.Buono stato conservativo della legatura e dell’opera in generale. Segnaliamo un piccolo lavoro da tarlo su qualche carta.cfr. Collezione Simeom C 2407.

32. CARTESIO, Renato. Renati Descartes Epistolae: partim ab auctore Latino sermone conscriptae, partim ex Gallico translatae. In quibus omnis generis quaestiones philosophicae tractantur, & explicantur plurimae difficultates quae in reliquis ejus operibus occurrunt. Pars prima [- secunda]. Amsterdam, Danielemen Elzevirium,1668. € 1.250

In-4°, 2 parti in un volume.1ª parte: 4 cc. non num. incluso il frontespizio, 384 pagg. num. (ultima bianca).Frontespizio con marca tipografica raffigurante Minerva accanto ad ulivo con civetta e motto “Ne extra oleas”, testo in latino, capilettera istoriati e semplici, dedica al lettore, indice, illustrazioni e diagrammi nel testo.2ª parte: 2 cc. non num. incluso il frontespizio, 404 pagg. num., 2 cc. non num.Frontespizio con marca tipografica raffigurante Mi-nerva accanto ad ulivo con civetta e motto “Ne extra oleas”, testo in latino, capilettera istoriati e semplici, illustrazioni e diagrammi nel testo, in fine indice.Completo.Legatura dell’Ottocento in pergamena rigida, piatti muti, dorso con titoli manoscritti, tagli rossi.Prima edizione latina della raccolta completa del-le “Epistolae” di Cartesio, stampata da Elzeviro.Le Epistolae sono un vero e proprio compendio de-gli studi dell’autore, nelle quali viene trattato ogni

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tipo di questione filosofica e scientifica. René Descartes conosciuto anche con il nome latinizzato di Renatus Cartesius e in italiano come Renato Cartesio (*La Haye en Touraine 1596 - †Stoccolma 1650) filosofo e matematico francese, diede fondamentali contributi a questi due campi del sapere.Ottimo stato conservativo dell’opera.cfr. Brunet II 611.

33. FALDA, Giovanni Battista - SPECCHI, Alessandro. Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N.S. Papa Ales-sandro VII. Roma, Giovanni Giacomo De Rossi, 1665 - 1669. p.a.r.

In-folio oblungo, 4 parti in un volume.1ª parte: 35 tavole num. incluso il frontespizio.2ª parte: 17 tavole num. incluso il frontespizio.3ª parte: 38 tavole num. incluso il frontespizio.4ª parte: 52 tavole num. incluso il frontespizio.

4 frontespizi seguiti da 4 tavole dedicatorie tut-te incise su rame, facenti parte della numera-zione. 142 tavole a piena pagina incise su rame dall’incisore, architetto e disegnatore Giovan-ni Battista Falda (*Valduggia 1643 - †Roma 1678) e dall’incisore e architetto italiano Ales-sandro Specchi (*Roma 1668 - †1729) che ha poi continuato l’opera del Falda, pubblicando a Roma nel 1699 il quarto volume intitolato “Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sot-to il felice pontificato di Nostro Signore Papa Innocenzo XII”. Le tavole sono tutte animate da personaggi in carrozza o passanti in abiti

dell’epoca, trasformando così la veduta prospettica in una reale raffigurazione del mondo urbano.Opera completa.Legatura in mezza tela percallina dell’Ottocento, piatti in carta marmorizzata con angoli in percallina, dorso con tassello bordeaux contenente titoli impressi in oro, tassello in pergamena e filetti dorati, tagli con barbe.Falda con le sue incisioni di vedute contribuì da a divulgare un’immagine diversa e più intraprendente della città di Roma, ricca di giardini, chiese, scenografiche fontane e palazzi illustri. Quest’opera evi-denza le realizzazioni barocche della Roma moderna, divenne così scopo della produzione incisoria.Opera di grande importanza poichè nessun artista aveva tentato prima di allora di rappresentare in maniera così dettagliata ed ampia l’architettura rinascimentale della città di Roma.Buono stato di conservazione delle tavole.cfr. Berlin Katalog 2666; Cicognara 3865.

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34. LANA TERZI, Francesco. Prodromo ouero saggio di alcune inventioni nuove pre-messo all’arte maestra. Brescia, Rizzardi, 1670. € 9.000

In-folio, 4 cc. non num. incluso il frontespizio, 252 pagg. num., 20 tavole (qualche errore di nu-merazione).Frontespizio con fregio, numerosi capilettera istoriati, testatine e finalini in xilografia, dedica dell’autore a Sua Maestà, indice, proemio, tabel-le nel testo e in fine 20 dettagliate tavole incise su rame e a piena pagina, fra le quali troviamo la tavola della famosa nave aerostatica.Completo.Legatura in piena pergamena muta della fine del ’700, dorso a 6 nervi con filetti dorati e titoli im-pressi in oro al secondo comparto, tagli spruzzati rossi.Celebre prima edizione di questa ricercata opera, riconosciuta come il testo che ha fondato l’ae-ronautica moderna.Francesco Lana de Terzi (*Brescia 1631 - †1687) descrive i primi concetti di volo basati sui principi dell’aerostatica, formulando interessanti osservazioni e progetti.La tavola che riproduce la macchina volante costituisce una delle prime raffigurazioni del genere del periodo intermedio dell’aeronautica, fra la letteratura e l’attuazione scientifica, fra Leonardo e i fratelli Joseph Michel e Jacques Étienne Montgolfier.Stupendo esemplare in ottimo stato conservativo in generale.cfr. Gamba 1953; Graesse IV 100; Riccardi II 12-13; Piantanida I 1661; Baille, Clocks and Watches, 81-82; Biblioteca aeronautica italiana 233-36.

35. MANOSCRITTO - BROCARDO, Anthonius. Alpha Ianuaque Reginae omnium scientiarum idest logica aristotolis. 1672 - 1673 (in fine). p.a.r.

In-8°, front., 268 pagg. num. (ultima bianca), (numerosi errori di numerazione da pag. 110 a pag. 199 e da pag. 210 alla fine).Frontespizio in cornice a più filetti con titoli contornati da motivi vegetali e con in alto il monogramma di Cristo, al verso disegno a piena pagina a più colori raffigurante la Beata Vergine, testo in latino, ca-

pilettera istoriati, testatine e finalini, 14 figure scientifiche e grafici a piena pagina.Manoscritto eseguito su carta, di fat-tura piemontese, scrittura in corsivo di unica mano ad inchiostro bruno e per la parte figurata ad inchiostro bru-no, rosso, verde e giallo.Completo.Interessante manoscritto della se-conda metà del seicento, di argo-mento medico, filosofico, esoterico e di dialettica. Affascinante sotto l’aspetto grafico per le complesse fi-

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gure, alcune animate, altre con disegni fitomorfi e altre ancora raffiguranti grafici, tutte eseguite a più colori e inquadrate in doppie e triple cornici. Quasi ogni pagina è arricchita da grafiche di altrettan-ta bellezza e di grande impatto visivo, con ricchi capilettera istoriati, testatine e finalini.Il monoscritto è stato scritto ed eseguito graficamente nel 1672 dal teologo e medico piemontese Antho-nius Brocardo, come si evince da pag. 66 (fecit et scripsit) e da altre pagine dove è riportato il suo nome e terminato nel 1673 (in fine). Sempre a pag. 66 è presente anche il nome dell’ecclesiastico Johannes Anthonius Thouret, probabilmente consulente del Brocardo, autore nel 1661 del trattato Enchiridium manuale medicinae.Legatura coeva in pieno cuoio, piatti muti, dorso a 5 comparti con ferri fitomorfi impressi in oro, sguar-die anteriori e posteriori con note di antica mano manoscritte, tagli spruzzati rossi.Il manoscritto e la parte grafica si presenta in buono stato conservativo. Piccoli restauri abilmente ese-guiti nella parte inferiore del dorso e agli angoli.

36. TESAURO, Emanuele - GIROLDI, Giovanni Pietro - FERRERO DI LAVRIANO, Francesco Maria. Historia dell’Augusta Città di Torino. Torino, Bartolomeo Zappata, 1679 - 1712. € 3.500

In-folio, opera in 2 volumi.I volume: 8 cc. non num. inclusa l’antiporta e il frontespizio, 514 pagg. num., 11 cc. non num. (indice).Antiporta incisa su rame da Giorgio Tasnière su disegno di Domenico Piola raffigurante l’allegoria del fiume Po che sorregge una pergamena contenente la pianta della città e l’allegoria di Torino, rappresentata nelle fattezze del toro, nella parte superiore due putti reggono un cartiglio re-cante iscrizione latina, sullo sfondo scene di battaglia, frontespizio con impresa tipografica, ripetuta al colophon, numerosi capilettera istoriati, testatine e finalini in xilografia, dedica a Madama Reale e ai lettori, varie approvazioni, in fine indice.II volume: 8 cc. non num. inclusa l’antiporta e il frontespizio, 811 pagg. num., 21 pagg. non num. (errori di numerazione da pag. 379 a pag. 382 e alle pagg. 388 e 389).Si ripete al secondo volume la bellissima antiporta incisa su rame da Ta-snière su disegno di Piola, frontespizio con marca tipografica, numerosi capilettera istoriati, testatine e finalini in xilografia, dedica all’Altezza Reale e ai lettori, approvazioni, alcune incisioni di Tasnière inserite nel testo, raffiguranti monete sabaude, esteso indice in fine.Opera completa.Legature in pieno cuoio dell’epoca, piatti muti, dorsi a 7 comparti con titoli, numerazione e decorazioni fitomorfe in oro, ex-libris dei marchesi Romagnano, inciso da Tasnière, al contropiatto anteriore del primo volu-me e ex-dono manoscritto ai contropiatti anteriori di entrambi i volumi.Edizione originale di importante e dettagliato trattato storico dell’antica città di Torino, iniziato da Emanuele Tesauro (Torino 1592 - 1675) e dal Giroldi e completato, trent’anni dopo, da Francesco Maria di Lavriano.L’opera è resa ancora più preziosa dall’Ex dono di Carlo Amedeo Romagnano, manoscritto e datato 1723 (fu sindaco di Torino nel 1726). I marchesi Romagnano, di stirpe arduinica, sono stati nel medio-evo tra le più potenti famiglie feudali subalpine.

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Esemplare fresco e marginoso. Il piatto del primo volume risulta staccato e segnaliamo abrasioni alle legature.cfr. A. Peyrot, Torino nei secoli, tomo I, n° 59; Graesse VI 72; Lozzi II 5413; Vinciana 995. Brunet V 730.

37. BLAEU, Joannis. Theatrum Statuum Regiæ Celsitudini Sabaudiæ Ducis, Pedemon-tii Principis. Amsterdam, Hæredes Joannis Blaeu, 1682. p.a.r.

In-folio massimo, 2 volumi. Opera completa in tutte le sue parti, composta da vedute prospettiche e a volo d’uccello altamente scenografiche, raffiguranti Torino, paesi del Piemonte e della Savoia, piante, carte geografiche, ritratti e allegorie.I volume: frontespizio con l’impresa della stamperia di Blaeu (sfera armillare), 1 allegoria del Piemonte, 1 c. di dedica a Carlo Emanuele II, 1 stemma del ducato di Savoia sorretto da due leoni rampanti, altre 3 cc. di dedica, 1 ritratto del duca Carlo Emanuele II, 1 ritratto della duchessa Giovanna Battista di Savoia-Nemours, accompagnati da 2 cc. di testo descrittivo, 1 c. di dedica al lettore, 3 cc. di prefazione, 1 tavola genealogica di Casa Savoia, 1 carta geografica del Piemonte adorna di blasoni delle Contee, dei Marchesati e dei Principati, 124 pagg. num. (ultima bianca), 1 c. non num. di indice e 66 tavole incise su rame, fuori testo, la maggior parte a doppia pagina e alcune ripiegate.II volume: frontespizio con l’impresa della stamperia di Blaeu (sfera armillare), 1 allegoria della Savoia, 2 ritratti identici a quelli impressi nel primo volume, accompagnati da 2 cc. di testo descrittivo, 3 cc. di introduzione, 1 carta geografica della Savoia, adorna di blasoni delle Contee, dei Marchesati e dei Principati, 166 pagg. num. (ultima bian-ca), 1 c. non num. di indice e 70 tavole incise su rame, fuori testo, la maggior parte a doppia pagina e alcune ripiegate.Legature dell’epoca in tutta pergamena con bordure e fregi floreali in oro, grande decorazione centrale ai piatti, dorsi a 9 comparti con ferri fitomorfi dorati e titoli impressi in oro entro tasselli in pelle bordeaux, tagli dorati.Rara e monumentale prima edizione della più importante opera su Torino, il Piemonte e la

Savoia. Le 136 tavole, finemente intagliate su rame, costitu-iscono lo straordinario corpus iconografico dedicato alla regione.Impresso per promuovere e far conoscere il Ducato Sabaudo alle corti europee, mostrando e sottolinean-do l’eleganza architettonica delle piazze, la ricchezza dei palazzi e la grande robustezza e la forza dei ba-stioni e delle cittadelle a difesa dei paesi e delle città.Esemplare in ottima conservazione e ampi margini e in stupenda legatura coeva.cfr. L. Firpo, Theatrum Sabaudiae; A. Peyrot, Torino nei secoli, tomo I, n° 62.

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38. MARTELLO, Pier Jacopo. Versi e prose. Roma, Francesco Gonzaga, 1710, legato con Seguito del teatro italiano di Pier Jacopo Martello parte [-ultima]. Bologna, Lelio Dalla Volpe, 1723. € 1.600

In-8°, 2 opere in un volume.1ª opera: L’opera dovrebbe contenere: Degli occhi di Gesù libri sei; Del volo; Della poetica sermoni. Qui è presente solo la prima parte “Degli occhi di Gesù”.20 pagg. num. inclusi l’antiporta, 2 tavole, 1 ritratto e il frontespizio, 135 pagg. num., 1 pag. non num.Antiporta allegorica incisa su rame da Arnoldo Van Westerhout, frontespizio con vignetta xilografica raffigurante occhio raggiante, capilettera e finalini in xilografia, dedica al Cardinale Gozzadino, 8 tavole incise da Francesco Aquila raffiguranti Cristo tra le nubi, il ritratto dell’autore inserito entro ovale in contesto bucolico e le al-tre di soggetto allegorico, in una curiosamente compare un tentativo aeronautico, proemio, marca tipografica al verso dell’ultima pagina.cfr.; Boffito I 276; Venturini 272-298; Duhem n° 92 e 101; IT\ICCU\CFIE\005090.2ª opera: 4 cc. non num. (bianche), 2 cc. non num. incluso 1 ritratto e il frontespizio, 450 pagg. num. (ultima bianca), 1 c. non num.L’opera dovrebbe contenere: La morte; Il Perseo in Samotracia; Il Piato dell’H; A re malvagio consiglier peggiore; La rima vendicata; Lo starnuto di Ercole; Il vero parigino italiano; Del volo dialogo. Qui

è presente solo l’ultima parte “Del volo dialogo”.1 ritratto dell’autore inserito entro ovale in contesto bucolico, frontespizio in caratteri rossi e neri con vignetta xilografica raffigurante occhio raggiante, 1 tavola allegorica a piena pagina, capilettera e fina-lini, dedica al nobile bolognese Marcantonio Sabatini, indice in fine.cfr. Canterzani pag. 69 n° 12; IT\ICCU\UBOE\062065.Stupenda veste dell’epoca in piena pelle marrone eseguita a piccoli ferri, piatti con cornici impresse in oro e motivi fitomorfi mettono in risalto il grande rosone al centro del campo, dorso a 5 nervi ricca-mente decorato, sguardie marmorizzate, tagli dorati.Pier Jacopo Martello, o anche Pietro Jacopo Martelli (*Bologna 1665 - †1727), poeta e drammaturgo italiano fece i primi tentativi letterari nel campo della poesia e solamente nei primi anni del Settecento incominciò a scrivere opere per il teatro.Perfetta conservazione dell’opera in generale.

39. Novissimum Statutorum ac venetarum legum volumen, duabus in partibus divi-sum Aloysio Mocenigo venetarum Princi-pi. Venezia, ex Typografia Ducali Pinelliana, 1729. € 850

In-4°, 12 cc. non num. incluso il frontespizio, 302 cc. num., 115 pagg. num., 1 pag. non num. (bianca).Occhietto, al verso il leone di San Marco che tiene la zampa sul Vangelo aperto con la scritta: Pax tibi Marce Evangelista Meus, frontespizio

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con marca tipografica raffigurante la Giustizia con la bilancia, la spada ed i leoni al suo fianco, testo in latino e italiano, capilettera e fregi, dedica, ordine con il quale è disposto il volume, altra incisione a piena pagina raffigurante anch’essa il leone di S. Marco, in fine “Pratica sommaria civile di tutte le leggi dello Statuto Veneto”.Legatura rimontata in piena pergamena d’epoca, piatti muti, dorso con titolo manoscritto ad inchiostro bruno, passanti in pelle allumata visibili, tagli non perfettamente rifiniti.La più completa opera sugli Statuti Veneti nella quale sono raccolte le leggi, gli ordini e i decreti dal XI al XVIII secolo. Segnaliamo la mancanza di una piccola parte di testo nella parte inferiore della c. 147.Buona conservazione. Perdita di pergamena all’angolo inferiore destro del piatto anteriore.cfr. Fontana III 295; Lozzi I 594.

40. CANALETTO, Giovanni Antonio - VISENTINI, Antonio. Urbis Venetiarum pro-spectus celebriores. Venezia, Giovanni Battista Pasquali, 1735 - 1751. p.a.r.

In-folio oblungo, 3 parti in un volume.1ª parte: 4 cc. non num. inclusi il doppio frontespizio e 1 tavola con due ritratti, XIV tavole num.Primo front. in caratteri rossi e neri con vignetta allegorica con la scritta “Littera-rum Felicitas” incisa da Visentini e ex-li-bris manoscritto a china, secondo front. inciso all’acquaforte da Visentini con ti-toli racchiusi entro raffinata e decorativa cornice contornata da figure allegoriche, 1 tavola incisa sempre da Visentini su di-segno di Piazzetta con i ritratti di Cana-letto e Visentini inseriti entro ovali, testo

in latino, indice disposto su due colonne, XIV tavole numerate, in primo stato, tutte incise all’acquafor-te da Antonio Visentini tratte dai dipinti di Canaletto.2ª parte: front., 12 tavole numerate.Front. in caratteri rossi e neri con vignetta allegorica con la scritta “Litterarum Felicitas” e ex-libris manoscritto a china, 12 tavole numerate, in terzo stato.3ª parte: front., XII tavole numerate.Front. in caratteri rossi e neri con vignetta allegorica con la scritta “Litterarum Felicitas” e ex-libris manoscritto a china, XII tavole numerate, in terzo stato.Opera completa.Legatura dell’epoca in carta pitturata a mano con angoli in pelle, nell’angolo superiore destro del piatto anteriore la scritta “G. Borioni”, dorso in pelle marrone a 5 nervi, dedica manoscritta firmata e datata al foglio di guardia anteriore, che attesta l’acquisto effettuato il 1° ottobre del 1912 dal Sig. Borioni, tagli rossi, ex-libris al contropiatto anteriore.Esemplare a grandi margini, completo delle 38 vedute, divise in tre serie, ideate dal pittore e inci-sore italiano Giovanni Antonio Canal, meglio conosciuto come Canaletto (*Venezia 1697 - †1768) e incise all’acquaforte da Antonio Visentini (*Venezia 1688 - †1782), noto soprattutto come incisore di importanti opere, come la presente. Grazie a quest’opera si diffuse un’immagine della città lagunare e del suo isolario.Perfetto esemplare impresso su carta forte con filigrana e in primo stato nella sua prima parte e in terzo stato nella seconda e nella terza parte, come si evince dalle bibliografie.cfr. Berlin Katalog 2695; Cicognara 4113.

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41. COLLEZIONE ALMANACCHI PALMAVERDE. Torino, 1741 - 1886. p.a.r.

Importante e museale collezione di almanacchi Palmaverde, impressi a Torino tra il 1741 e il 1886 (l’ultimo Palmaverde fu stampato due anni dopo, nel 1888), tutti in stupenda e perfetta legatura co-eva, alle armi, stemmi o con ricche decorazioni in oro, in argento e alcuni smaltati.L’insieme dei volumetti ripercorre quasi centocinquanta anni di storia della città di Torino e del Piemonte.Gli almanacchi, ricchi di informazioni pratiche e utili, si rivolgevano, ad un pubblico molto vasto, interpretandone ogni tipo di esigenza: strumento di lavoro per il contadino che voleva conoscere l’an-damento del clima e della luna, del commerciante che vi trovava date e luoghi delle fiere e dei mercati, informazioni al cittadino sulla vita di corte e dei sovrani, sulla gerarchia ecclesiastica, sulla vita cultu-rale, con brevi saggi di storia e letteratura e molto altro di argomento vario.

Connubio perfetto era quello del piccolo formato (in-16°) e l’utilità delle informazioni, che ne faceva oggetti da portare sempre con sé.L’almanacco, genere editoriale or-mai scomparso, è stato sostituito dall’agenda e dal calendario. La parola deriva dall’arabo خانملا al-manākh, “clima”.Alcuni esemplari della collezione posseggono pagine bianche fasci-colate nel testo, per offrire al pos-sessore spazio per annotazioni e appunti personali.Il Palmaverde nacque nel lontano

1722 presso l’editore Fontana e venne pubblicato fino al 1888; La palma (impressa sul frontespizio) come emblema di pace e gloria., con il passare del tempo da La Palma Verde volse al maschile Il Pal-maverde.L’antiporta fu inizialmente incisa in xilografia, riutilizzata per diversi anni e qui, la collezione, ne of-fre una panoramica vasta e completa. Il primo modello rimase in uso fino al 1755. Il protagonista era naturalmente il toro che simboleggia la città di Torino, con i segni zodiacali che lo rendono prospero, Acquario e Gemelli, i fiumi che lo bagnano, il Po e la Dora e Superga. Si ebbe un cambiamento nell’antiporta a partire dal 1834, presentando una raffigurazione di gusto neogotico: un astronomo che osserva il corso delle stelle con un telescopio. La scena si svolge in un loggiato aperto sullo sfondo di palazzo Madama e su una mensola appesa alla parete il toro da la sua comparsa. La palma orna la tovaglia sulla quale poggia il telescopio. Via via l’antiporta scomparve e iniziarono a far la loro comparsa le illustrazioni nel testo e il frontespizio col tempo perse anche la stessa palma da cui aveva tratto il nome. La presente raccolta, appartenuta in passato ad un collezionista, è stata esposta al pubblico dal 2011 fino al 2012 a Palazzo Madama a Torino, risquotendo notevole interesse da parte dei visitatori. A testimonianza della mostra è stato stampato un ricco catalogo. La raccolta presenta varie tipologie di legature: alle armi della città di Torino, Carignano, Carmagnola, armi varie di regnanti Sabaudi, im-portanti famiglie nobili piemontesi, aquila napoleonica, con emblema Mauriziano e dell’Ordine di San Maurizio e Lazzaro, con monogrammi vari, decorazioni floreali, neogotiche, romantiche, neorococò… La maggior parte sono in pelle, alcune rustiche, foderate con carta decorata (molto ricercate quelle di produzione tedesca definite Brokatpapier e Bronzefirnispapier, che grazie all’uso dell’oro creavano effetti preziosi di luce).Ottimo stato di conservazione di tutti gli almanacchi.cfr. La città in tasca-Un secolo di almanacchi Palmaverde, 2011.

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42. DOPPELMAYR, Johann Gabriel. Atlas coelestis in quo mundus spectabilis et in eodem... Norimberga, Heredi Homann, 1742. p.a.r.

In-folio grande, 3 cc. non num. inclusa l’anti-porta e il frontespizio, 30 tavole num.Precede il frontespizio un’antiporta intera-mente incisa su rame da . J. C. Reinsperger su disegno di J. J. Preisler, raffigurante Tolomeo, Copernico, Keplero e Tycho Brahe con stru-menti e rappresentazioni astronomiche, con ti-tolo inserito entro grazioso cartiglio nella par-te inferiore centrale, frontespizio con vignetta calcografica rappresentante sole radiante con motto “Numquam cessat”, indice delle tavole su due colonne, 30 tavole incise su rame su doppia pagina, acquerellate a mano all’epoca, contenenti rappresentazioni del cosmo e os-servazioni astronomiche.Completo.Legatura in pieno cuoio dell’epoca, dorso a 9 comparti con decorazioni floreali e titoli impressi in oro, sguardie marmorizzate, tagli color rosso intenso.Raro e suggestivo trattato di argomento astronomico in prima edizione. Le tavole rappresentano diagrammi, schemi, visioni del cosmo, delle costellazioni e le raffigurazioni delle teorie dei più grandi studiosi e astronomi della storia: Tolomeo, Copernico, Keplero, Tycho Brahe. Johann Gabriel Doppelmayr (*1677 - †1750) matematico, cartografo e astronomo tedesco, fu membro della Royal Society di Londra, dell’Accademia di Berlino, Vienna e San Pietroburgo. Pubblicò opere di carattere scientifico e astronomico. Solamente nel 1742 completò il presente studio, l’Atlas Coele-stis, completo capolavoro e concentrato di conoscenze ed esperienze sull’argomento.Ottimo stato conservativo delle tavole e dell’opera in generale.cfr. Graesse II 427.

43. Sacra Rituum Congregatione E~Mo, & R~Mo Dño Card… Roma, Rev. Cameræ Apo-stolicæ, 1743. € 5.300

In-folio, 8 parti in un volume (per ciascuna la numerazione rico-mincia dal principio eccetto che per la 2ª mal numerata).1ª parte: 3 cc. non num. inclusi il frontespizio, l’indice e 1 ritratto, 20 pagg. num.2ª parte: inizio numerazione da pag. 113 a pag. 220.3ª parte: 10 pagg. num. (ultima bianca).4ª parte: 14 pagg. num. (ultima bianca).5ª parte: 124 pagg. num.6ª parte: 14 pagg. num.7ª parte: 4 pagg. num. 8ª parte: 24 pagg. num.Ricchi fregi nel testo e capilettera xilografici, ritratto del fonda-tore dei chierici regolari poveri della Madre di Dio delle scuole pie Giuseppe Calasanzio (*Peralta del Sal 1557 - †Roma 1648), inciso a piena pagina e inserito entro decorativo cartiglio, svariate

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sottolineature, timbro in ceralacca e postille raffiguranti manine.Legatura d’amatore, coeva, in marocchino rosso alle armi di Papa Benedetto XIV, ai piatti dupli-ce cornice a rotella di foglie impresse in oro raccordate in diagonale, agli angoli festoni fitomorfi, al centro armi, dorso a 6 comparti con titoli e fregi in oro, contropiatti in carta decorata Brokatpapier con composizione di fiori e foglie, tagli dorati.Benedetto XIV, nato Prospero Lorenzo Lambertini (*Bologna 1675 - †Roma 1758), fu il 247° Vescovo di Roma, fu Papa della Chiesa Cattolica dal 17 agosto 1740 al 3 maggio 1758.Insieme di testi di argomento religioso, oratorio e storico, inseriti in elegante legatura da esposizione alle armi papali, eseguita all’epoca da abile atelier romano.Ottima conservazione dell’esemplare. Leggera abrasione ai labbri.

44. NOLLET, Jean Antoine. Leçon de physique expérimentale. Parigi, Guérin, 1745 - 1764. € 1.800

In 8°, opera in 6 volumi.I volume: 3 cc. non num. inclusi l’occhietto, 1 tavola e il frontespizio, LX pagg. num., 380 pagg. num. (ultima bianca).Occhietto, 1 tavola incisa su rame in antiporta raffigurante perso-naggi che conversano in uno studio arredato con ripiani contenen-ti strumenti e apparecchiature, frontespizio con fregio tipografico,

testo in francese, capilettera e fregi xilografici, dedicatoria, prefazione, 19 tavole incise su rame, fuori testo e più volte ripiegate, tavola delle materie in fine.II volume: 2 cc. non num. inclusi l’occhietto e il frontespi-zio, 489 pagg. num., 3 pagg. non num.Occhietto, frontespizio con fregio tipografico, testo in fran-cese, capilettera e fregi xilografici, 20 tavole incise su rame, fuori testo e più volte ripiegate, tavola delle materie e pri-vilegio in fine.

III volume: 2 cc. non num. incluso il frontespizio, 512 pagg. num.Frontespizio con fregio tipografico, testo in francese, avviso al rilegatore,

capilettera e fregi xilografici, 19 tavole incise su rame, fuori testo e più volte ripie-gate, tavola delle materie in fine.IV volume: 2 cc. non num. incluso il frontespizio, 536 pagg. num. (ultima bianca).Frontespizio con fregio tipografico, testo in francese, avviso al rilegatore, capilettera e fregi xilografici, 14 tavole incise su rame, fuori testo e più volte ripiegate, tavola delle materie in fine.V volume: VII pagg. num. incluso il frontespizio, 1 pag. non num., 592 pagg. num.Frontespizio con fregio tipografico, testo in francese, avviso, errata, avviso al rilegatore, capilettera e fregi xilografici, 24 tavole incise su rame, fuori testo e più volte ripiegate, tavola delle materie in fine.VI volume: IV pagg. num. incluso il frontespizio, 528 pagg. num. (ultima bianca).Frontespizio con fregio tipografico, testo in francese, avviso al rilegatore, capilettera e fregi xilografici, 20 tavole incise su rame, fuori testo e più volte ripiegate, tavola delle materie e correzioni in fine.Opera completa.Legature dell’epoca in piena pelle marrone, piatti muti, labbri con filetto impresso in oro, dorsi a 6 comparti con titoli, decorazioni floreali e bordure in oro, sguardie marmorizzate, tagli rossi, ex-libris ai contropiatti anteriori.Il fisico francese Jean Antoine Nollet (*1700 - †1770) contribuì a diffondere in Francia lo studio della fisica con chiare ed ineressanti esperimenti, esposizioni e ragionamenti. Sperimentò i primi elettro-scopi. Divenne membro dell’Académie Royale des Sciences di Parigi. Tra i suoi trattati ricordiamo

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il presente “Leçons de physique expérimentale”, pubblicato in sei volumi, il quale ottenne notevole popolarità.Prima edizione per i volumi 3, 4 e 6. Seconda edizione per i volumi 1, 2 e 5.Perfetto stato conservativo delle tavole, delle legature e dell’opera in generale.cfr. Isaac Benguigui, Théories électriques du XVIIIe siècle: correspondance entre l’abbé Nollet, Genève, Georg, 1984.

45. CONDILLAC, Ètienne Bonnot De. Essai sur l’origine des connoissances humaines. Amsterdam, Pierre Mortier, 1746. € 980

In-16°, opera in 2 volumi.I volume: XXIV pagg. num. incluso il frontespizio, 266 pagg. num. (ultima bianca).Frontespizio con fregio tipografico e nota manoscritta a china, testo in francese, capilettera, testatine e finalini xilografici, introduzione, tavola dei capitoli.II volume: 2 cc. non num. incluso il frontespizio, 292 pagg. num.Occhietto, frontespizio con marca tipografica e nota manoscritta a china, testo in francese, capilettera, testatine e finalini xilografici.Opera completa.Legature in piena bazzana dell’epoca, piatti con filetto impresso a secco, dorsi con titoli e numerazione in oro entro tasselli in pelle bor-deaux e ricchi fregi floreali dorati, sguardie marmorizzate, tagli rossi.Prima edizione de l’ “Essai sur l’origine des connoissances hu-maines” di Étienne Bonnot de Condillac (*Grenoble 1715 - †Be-augency 1780). Condillac, frequentatore dei salotti letterari parigini, collaborò con Diderot e Rousseau. Il suo nome, citato come autorità, figura spesso nelle pagine de l’Encyclopédie. Le sue principali opere furono Saggio sull’origine delle conoscenze umane (1746), Trattato sui sistemi (1749), Trattato sulle sensazioni (1754), Trattato sugli animali (1755), etc.Buono stato conservativo. Leggere abrasioni alle cerniere.cfr. Cioranescu I 20327; Tchemerzine III 474.

46. ROUSSEAU, Jean-Jacques. Du contrat social: ou prin-cipes du droit politique. Amsterdam, Marc-Michel Rey, 1762. € 1.150

In-12°, 1 c. non num. (bianca), front., VIII pagg. num., 202 pagg. num., 1 c. non num. (bianca).Frontespizio con fregio tipografico, testo in francese, svariati fregi e ca-pilettera, avviso, indice.Competo.Legatura coeva in piena pelle marrone, dorso con fregi, filetti, titoli e melograni impressi in oro, sguardie marmorizzate, tagli rosso intenso, ex-libris al contropiatto anteriore.La prima edizione del Contratto sociale di Rousseau apparve nel 1762 ad Amsterdam, per i tipi di Marc-Michel Rey. Sono state censite ben undici edizioni pirata nel 1762 e due nel 1763, tutte, tranne una, col luogo di

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stampa falso, Amsterdam, per Marc-Michel Rey. La vignetta al frontespizio dell’edizione originale raffigu-ra l’allegoria della Giustizia che regge una bilancia fra le mani e possiede i titoli impressi in rosso e nero.Contraffazione della prima edizione del Contratto sociale (Du contrat social: ou principes du droit politique) sicuramente la maggior opera del filosofo svizzero Jean-Jacques Rousseau (*Ginevra 1712 - †Ermenonville 1778).Buona conservazione.

47. LOLLI, Giambattista. Osservazioni teorico-pratiche sopra il giuoco degli scacchi ossia il giuoco degli scacchi esposto nel suo miglior lume. Bologna, Stamperia di S. Tom-maso d’Aquino, 1763. € 2.900

In-folio, 2 cc. non num. incluso il frontespizio, 632 pagg. num. Frontespizio con marca tipografica, capilettera istoriati e decorazioni tipografiche nel testo, dedica a Sua Eccellenza Fra Antonio Montecuc-coli, elenco degli autori citati nell’opera, in fine indice, errori e corre-zioni.Completo.Legatura in cartonaggio muto dell’epoca, al dorso titoli manoscritti ed etichetta di collocazione in carta, passanti in pelle allumata visibili, ta-gli con barbe, ex-libris del Castello di Duino al contropiatto anteriore.Prima edizione di questo celebre e innovativo trattato sugli scac-chi del conosciuto maestro scacchista italiano Giambattista Lolli (*Nonantola 1698 - †1769).Lo studio contiene analisi in merito alle aperture di partita di gioco piano, la difesa dei due cavalli e del gambetto di re, con oltre 100 dia-grammi di posizioni di finali.Una curiosità tipografica è il fatto che troviamo all’interno dell’opera degli ampi spazi vuoti, probabilmente lasciati per inserire delle scac-

chiere, che l’officina tipografica non ebbe modo di eseguire per diversi motivi, tra i quali, gli elevati costi dell’editoria e l’esaurimento dei fondi prima che fosse stampato.Perfetto e intonso esemplare a grandi margini e barbe.cfr. Olschki-Choix 319-2600.

48. KEATE, George. The Alps. A poem. Londra, Robert and James Dodsley, 1763. € 1.500

In-8°, 4 cc. non num. incluso il frontespizio, 27 pagg. num., 1 pag. non num. (bianca).Occhietto, frontespizio con grande vignetta incisa raffigurante due personaggi in cotesto bucolico che sorreggono grande ovale conte-nente tre figure maschili, testo in inglese, avviso, dedica a Edward Young.Completo.Legatura coeva in carta marmorizzata, cartella e custodia in tela per-callina blu con titolo al dorso.Raro e curioso poema sulle Alpi di George Kate (*1729 - †1797), dedicato al poeta inglese Edward Young (*1683 - †1765).Ottimo esemplare.cfr. IT\ICCU\MILE\033094.

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49. Collezione di provvidenze pontificie dipendenti dai concordati tra la Santa Sede e S. M. sopra l’immunità e l’esercizio della giurisdizione ecclesiastica. Torino, Stamperia Reale, 1770. p.a.r.

In-folio (mm 245 x 360), 88 pagg. num. incluso il frontespizio, Frontespizio con grande fregio tipografico, testo ad ampi margini, numerosi capilettera istoriati in xi-lografia.Completo.Legatura coeva alle armi di Carlo Emanuele III, Duca di Savoia e Re di Sardegna (*Torino 1701 - †1773) in pieno marocchino gra-nata, la bordura floreale in oro ai piatti e fregi agli angoli mettono in evidenza il grande stemma sabaudo con corona reale, sorretto da due leoni rampanti con alla base due cannoni e arricchito da stendardi, dorso con ricche decorazioni vegetali e floreali, sguardie marmoriz-zate, tagli dorati. Ex-libris di Cesare di Saluzzo al contropiatto ante-riore.Nel trattato, Papa Benedetto XIV trasmette a Mons. Merlini, Com-missario Apostolico presso il Re di Sardegna Carlo Emanuele III, la presente “Istruzione” con lo scopo di appianare le difficoltà insorte durante il Pontificato di Benedetto XIII. Importante legatura sabauda di grandi e insolite dimensioni, in perfetto stato conservativo. cfr. Manno I 1492; Francesco Malaguzzi, De Libris, n° 42.

50. Antiphonarium Romanum. Venezia, Niccolò Pezzana, 1770. € 3.600

In-folio grande, 3 parti in un volume.1ª parte: 476 pagg. num.2ª parte: C pagg. num. (ultima bianca).3ª parte: 10 cc. manoscritte non num.Antifonario romano impresso su carta, con testo liturgico in latino a caratteri gotici rossi e neri, numerosi capilettera rossi e finalini xilografici, notazioni musicali su tetragramma. Nella seconda parte alle pagg. XXVII e XXXVIII sono state apportate delle modifi-che manoscritte all’epoca, mentre troviamo delle altre correzioni dell’ottocento alle pagg. XXXIX e XL. Le ultime 10 cc. sono state interamente manoscritte ad inchiostro nero.Legatura d’epoca in cuoio scuro, su supporto di assicelle in legno, provvista di elementi in ottone, quali: borchie, cantonali, fermagli e placche, cornice a rotella fitomorfa impressa in oro ai piatti, dorso a sei nervi con titolo e filetti in oro, fogli di guardia rinnovati, tagli rossi.Antifonario da esposizione, in ricca legatura d’epoca di fattura italiana, impresso dallo stampatore veneziano Pezzana.Buon stato di conservazione. Piccoli restauri abilmente eseguiti su qualche carta.

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51. DRURY, Dru. Illustrations of natural history. Wherein are exhibited upwards of two hundred and forty figures of exotic insects, according to their different genera. Londra, printed for the author, 1770 - 1782. € 5.250

In-4°, opera in 3 volumi.1° volume: XXVII pagg. num. incluso il frontespizio, 1 pag. non num., 1 tavola num., 130 pagg. num., 2 cc. non num.Frontespizio, testo in inglese e francese disposto su due colonne, prefazione, av-viso al lettore francese, 1 tavola in bianco e nero e altre 50 tavole num. e acquerel-late a mano all’epoca raffiguranti farfalle, insetti e coleotteri, indice ed errata in fine.2° volume: VIII pagg. num. (ultima bian-ca) incluso il frontespizio, 1 tavola num., 90 pagg. num., 1 c. non num.Frontespizio, testo in inglese e francese disposto su due colonne, prefazione, 50 tavole num. e acquerellate a mano all’e-poca raffiguranti farfalle, insetti e coleot-

teri, indice ed errata in fine.3° volume: XXVI pagg. num. incluso il frontespizio, 1 tavola num., 76 pagg. num., 1 c. non num.Frontespizio, testo in inglese e francese disposto su due colonne, prefazione, 50 tavole num. e acquerel-late a mano all’epoca raffiguranti farfalle, insetti e coleotteri, indice ed errata in fine.Opera completa.Legature di inizio Novecento in mezza pelle granata, piatti marmorizzati, dorsi con filetti dorati e tassel-li in pelle verde contenenti titoli e numerazione in oro, sguardie marmorizzate, tagli spruzzati.Importante e completo trattato di storia naturale, in prima edizione, del naturalista ed entomo-logo inglese Drury (*1725 - †1804). Capolavoro scientifico sugli insetti esotici, realistico e preciso nei dettagli, corredato da 150 tavole finemente acquerellate a mano all’epoca, completo della tavola tecnica, sovente mancante, che mostra le parti dell’insetto (antenne, ali, occhi, ecc.).Perfetta conservazione delle tavole e dell’opera in generale.cfr. Nissen ZBI 1160; Horn & Schenkling 5267.

52. DELLA PORTA, Antonio Maria. Discorso in favore della ino-culazione del vajuolo. Milano, Giuseppe Galeazzi, 1774. € 1.250

In-8°, 48 pagg. num. incluso il frontespizio.Frontespizio figurato con marca tipografica xilografica e timbro di apparte-nenza in ceralacca rossa, dedica dell’autore a Don Lodovico. Completo.Legatura in pieno cartonaggio del ’900, piatti muti, titoli manoscritti a china lungo tutto il dorso.Trattato sulla vaccinazione del vaiolo, malattia che ha sterminato milioni di persone nei secoli passati, contenente diversi metodi per la cura.Ottima conservazione.

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53. FOLLINI, Giorgio. Teoria elettrica brevemente esposta ad uso della studiosa gio-ventù. Ivrea, Ludovico Franco, 1791. € 2.800

In-8°, 164 pagg. num. inclusi l’occhietto e il frontespizio, 2 cc. non num., 2 tavole rip.Occhietto, frontespizio, dedica dell’autore a S.A.R. il Duca d’A-osta, svariati capilettera e fregi, in fine indice e 2 tavole incise su rame più volte ripiegate.Completo.Stupenda legatura piemontese dell’epoca, eseguita a piccoli ferri, alle armi di Vittorio Amedeo III (*Torino 1726 - †Mon-calieri 1796) in piena pelle verde oliva, sui piatti cornice esterna a tre filetti, ampia bordura con spiralette, fogliami e piccoli ferri stilizzati, altra cornice a ferri fitomorfi, al centro del campo armi, il tutto impresso in oro, labbri con dentellature dorate, dorso con titolo e nome dell’autore, motivi floreali e vegetali, sguardie blu cobalto, tagli dorati, al contropiatto anteriore traccia di ex-libris.Prima edizione del presente trattato del settecento sull’elet-tricità, dell’abate Giorgio Follini, professore di filosofia, fisica e geometria nel Seminario metropolitano di Torino.Perfetto stato conservativo della legatura, delle tavole e dell’o-pera in generale.cfr. Francesco Malaguzzi, De Libris, n° 44.

54. DENINA, Carlo. Delle Rivoluzioni d’Italia. Torino, Società de’ Libraj, 1791. € 650

In-16°, opera in 6 volumi.1° volume: frontespizio, 16 pagg. num., 1 c. non num., VIII pagg. num., 344 pagg. num.Frontespizio con marca tipografica allegorica, vita dell’Abate Denina scritta dal Barone Vernazza, pre-fazione, indice in fine.2° volume: 442 pagg. num. incluso il frontespizio, 1 c. non num.Frontespizio con marca tipografica allegorica, indice in fine.3° volume: 394 pagg. num. incluso il frontespizio, 1 c. non num.Frontespizio con marca tipografica allegorica, indice in fine.4° volume: 348 pagg. num. incluso il frontespizio.Frontespizio con marca tipografica allegorica, indice in fine.5° volume: 327 pagg. num. incluso il frontespizio, 1 pag. non num.Frontespizio con marca tipografica allegorica, indice in fine.6° volume: 2 parti in un volume.1ª parte: 264 pagg. num. incluso il frontespizio.Frontespizio con marca tipografica allegorica.2ª parte: 96 pagg. num. incluso il frontespizio.Frontespizio con marca tipografica allegorica, indice in fine.Opera completa.Legature dell’epoca in piena bazzana, piatti muti, dorsi riccamente decorati con ferri fitomorfi impressi in oro e titoli dorati entro tasselli in pelle verde, sguardie marmorizzate, tagli rossi.L’Abate Carlo Denina (*Revello 1731 - †Parigi 1813) presbiterio e storico piemontese, destituito dalla cattedra universitaria, fu ospite Potsdam alla corte di Federico II di Prussia. Successivamente a Parigi divenne bibliotecario al servizio di Napoleone.

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Opera di argomento storico-italiano, impressa in prima edizione nel 1769-70 a Torino presso i fratelli Reycends, stampata solamente in tre volumi. Nella presente edizione il sesto e ultimo volume contiene la continuazione delle Rivoluzioni d’Italia dal 1713 fino al 1792 sotto il titolo di Italia Moderna.L’opera si presenta in buono stato di conservazione.

55. LA FONTAINE, Jean. Fables choisies, mises en vers, par la Fontaine. Torino, Imprimerie Nationale, an II [1794]. € 320

In-16°, 324 pagg. num. incluso il frontespizio.Frontespizio con ex-libris manoscritto anticamente, testo in francese, indice in fine.Completo.Legatura coeva in mezza pelle marrone, piatti marmorizzati, dorso con ferri fitomorfi impressi a secco, titoli e greche in oro, tagli spruzzati.Un classico delle favole del poeta francese Jean de La Fontaine (*Château-Thierry 1621 - †Parigi 1695) curiosamente impresso a To-rino nel 1794.Rara edizione.Ottima conservazione della legatura e dell’opera in generale.cfr. Catalogue collectif de France Cod. biblio A7310.

56. Raccolta di documenti e editti imperiali napoleonici. Torino - Parigi, 1798 - 1816. € 1.250

In-4°, l’opera contiene complessivamente 93 documenti numerati a mano nell’angolo superiore, alcuni manoscritti a china in chiara e ordinata grafia e indice in fine anch’esso manoscritto. La maggior parte sono stati impresi a Torino presso la Stamperia Reale. Molti sono stati ripiegati e presentano segni di piega originali, altri sono redatti in più fogli.Insieme di editti d’epoca napoleonica, la maggior parte imperiali, di argomento politico, militare, tasse, imposizioni varie, curiosità testamentari di Napoleone e di Maria Antonietta d’Austria, festeggiamenti e molto altro.Curiosamente sono state inserite due grandi incisioni originali ripiegate, la prima impressa da Stagnon su disegno di Carlo Randon raffigurante il Tempio della Concordia eretto in Torino in occasione dei fuochi d’artificio per l’anniversario della battaglia di Marengo (14 giugno 1800), la seconda impressa da Ferdinando Monsignore, raffigurante l’arco trionfale eretto nel giardino Nazionale di Torino, sem-pre per l’occasione dell’anniversario della stessa battaglia.Stemmi araldici su alcuni frontespizi, testatine e ornamentali capilettera.Legatura dell’Ottocento in mezza pelle marro-ne, piatti in carta spruzzata con angoli rinforzati in pelle, dorso con tassello rosso contenente la scritta “Melange diverse” impressa in oro e filetti dorati, tagli spruzzati blu.Corposo e interessante insieme di editti e docu-menti, redatti in epoca imperiale napoleonica.L’opera si presenta in buono stato di conserva-zione.

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57. MICHAUD, Joseph. Histoire des progrès et de la chûte de l’Empire de Mysore, sous les Règnes d’Hyder-Aly et Tippoo-Saïb. Parigi, Giguet & C., 1801. € 900

In-8°, opera in 2 volumi.1° volume: 395 pagg. num. inclusi l’occhietto e il fron-tespizio, 1 pag. non num.Occhietto con al verso firma anticontraffazione, anti-porta con ritratto del sultano Tippoo inciso su rame, frontespizio, testo i francese, 1 carta geografica dell’In-dia fuori testo e più volte ripiegata, 1 veduta incisa all’acquatinta fuori testo più e volte ripiegata, 2 piante incise su rame fuori testo e più volte ripiegate, in fine tavola delle materie.2° volume: 451 pagg. num. inclusi l’occhietto e il fron-tespizio, 5 pagg. non num. (le pagg. 77, 78, 171 e 172 sono state invertite; errori di numerazione alle pagg. 227 e 323).Occhietto, frontespizio, testo in francese, 1 carta geografica fuori testo e più volte ripiegata, in fine tavola delle materie e notizie sulle novità della libreria Giguet & C.Opera completa.Legature coeve in piena bazzana marrone chiaro, piatti con cornice a un filetto impressa a secco che rac-chiude in caratteri corsivi dorati, il nome della famiglia dei Conti Caissotti di Chiusano, dorsi con molte-plici filetti e piccoli soli dorati, titoli in oro entro tasselli bordeaux, numerazione entro ovali in pelle verde, sguardie marmorizzate, tagli spruzzati, tasselli di appartenenza bibliotecaria ai contropiatti anteriori.L’opera contiene la storia dei sovrani di Mysore durante una serie di guerre combattute in India nelle ultime tre decadi del XVIII secolo tra il suddetto regno e gli inglesi della Compagnia britannica delle Indie Orientali, un rapporto sulla conquista napoleonica in Egitto in relazione all’India, le lettere di Bonaparte a Tippoo Saïb. Descrive inoltre le religioni, i costumi, la legislazione indiana e le relazioni commerciali e politiche con l’Europa.Prima edizione.Bell’esemplare in buono stato conservativo, appartenuto alla famiglia dei Conti Caissotti di Chiusano.cfr. Chadenat 1934; Monglond V 671.

58. PONZIANI, Domenico Lorenzo. Il giuoco incomparabile degli scacchi sviluppato con nuovo metodo. Venezia, Simone Occhi, 1801. € 850

In-8°, VIII pagg. num. incluso il frontespizio, 384 pagg. num. (errori di numerazione alle pagg. 226, 317, 332).Frontespizio, dedica dell’autore, indice in fine.Completo.Legatura in mezza pergamena rigida del ’900, piatti in carta marmorizza-ta con angoli in pergamena, dorso a 5 comparti con titoli impressi in oro entro tassello granata e filetti dorati, tagli con barbe.Trattato del sacerdote, professore di diritto e teorico di scacchi Dome-nico Lorenzo Ponziani (*Modena 1719 - †1796), pubblicato anonimo per la prima volta nel 1769 a Modena. Seconda edizione. Opera in buono stato di conservazione.cfr. Olschki-Choix 2623; Melzi I 463.

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59. DURANDI, Jacopo. Della Marca d’Ivrea tra le Alpi, il Ticino, l’Amalone, il Po. Per servire alla notizia dell’antico Piemonte Ttranspadano. Torino, Bernardino Barberis, 1804. € 1.350

In-4°, 2 cc. non num. incluso il frontespizio, 132 pagg. num.Frontespizio, capilettera e fregi tipografici, tavola dei capitoli, errata, in fine indice dei luoghi.Completo.Legatura in carta editoriale gialla, piatti muti, tagli con barbe.Libro raro e ricercato di argomento storico e geografico sul Ca-navese, toccando i vicini confini quali la Valle d’Aosta e il torinese. Il vercellese Jacopo Durandi (*Santhià 1739 - †Torino 1817) fu giuri-sta e autore di opere assai significative di storia piemontese.Ottimo esemplare.cfr. Perret 1456.

60. CAMPE, Joachim Heinrich. Voyages et conquêtes de Colomb ou la découverte de l’Amérique. Parigi, Cordier e Legras, 1810. € 530

In-24°, opera in 6 volumi.1° volume: XVI pagg. num. inclusi l’occhietto e il frontespizio, 196 pagg. num.Occhietto, 1 tavola posta in antiporta raffigurante lo sbarco di Colombo, frontespizio, testo in francese, avviso dell’editore, prefazione dell’autore, una xilografia intercalata nel testo raffigurante la terra.2° volume: 3 cc. non num. inclusi l’occhietto, 1 tavola e il frontespizio, 180 pagg. num.Occhietto, 1 tavola in antiporta raffigurante gli abitanti del Nuovo Mondo e gli Europei, frontespizio, testo in francese.3° volume: 1 tavola rip., 180 pagg. num. (ultima bianca) incluso il frontespizio.Frontespizio, 1 carta geografica dell’America Meridionale più volte ripiegata, testo in francese, 1 tavola fuori testo raffigurante sacrifici umani da parte degli indiani per venerare le divinità.4° volume: 3 cc. non num. inclusi l’occhietto, 1 tavola e il frontespizio, 192 pagg. num. (ultima bianca).Occhietto, 1 tavola in antiporta raffigurante il Conquistatore Cortéz che osserva la tortura inflitta all’Im-peratore Guatimozino, ossia fu posizionato sopra una grata di ferro con sotto i carboni ardenti, fronte-spizio, testo in francese.5° volume: 3 cc. non num. inclusi l’occhietto, 1 tavola e il frontespizio, 178 pagg. num.Occhietto, 1 tavola in antiporta raffigurante un indiano che si ribella agli spagnoli, frontespizio, testo in francese, una xilografia nel testo con la rappresentazione di venti contrari.6° volume: 3 cc. non num. inclusi l’occhietto, 1 tavola e il frontespizio, 172 pagg. num.Occhietto, 1 tavola in antiporta raffigurante un discendente degli Inca del Perù inginoc-chiato ai piedi del Conquistatore Pizarro, frontespizio, testo in francese.Opera completa.Legature coeve in piena pelle maculata, fi-letto impresso in oro ai piatti che racchiude altra cornice floreale, dorsi riccamente de-corati con titoli, nomi degli autori, numera-zione, filetti, racemi e ferri impressi in oro, sguardie e tagli marmorizzati, tassello di

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appartenenza al contropiatto anteriore del primo volume.Quinta edizione di opera, difficile a trovarsi completa come la presente, saltuariamente si trovano sul mercato i singoli volumetti. Vengono narrate le vicende di tre conosciuti “Conquistadores”: Cristo-foro Colombo che nel 1492 raggiunse il continente americano, Hernán Cortéz e Francisco Pizarro, noti invece per le loro vittorie contro gli imperi del Messico e del Perù.Buona conservazione delle tavole, delle legature di tutti e sei i volumi e dell’opera in generale.

61. MILLIN, Aubin Louis. Voyage en Savoie, en Piémont, a Nice, et a Gènes. Parigi, C. Wessermann, 1816. € 1.000

I volume: 2 cc. non num. inclusi l’occhietto e il frontespizio, VI pagg. num., II pagg. num., 376 pagg. num.Occhietto, frontespizio figurato con arco di Au-gusto, testo in francese, capilettera, dedica all’A-bate Juan Andrès, avviso, tavola dei capitoli in fine.II volume: 2 cc. non num. inclusi l’occhietto e il frontespizio, 416 pagg. num. (ultima bianca).Occhietto, frontespizio figurato con vignetta in-cisa, testo in francese, capilettera, tavola delle materie in fine.Opera completa.Legature dell’epoca in mezza pelle marrone, piatti marmorizzati, dorsi con titoli, numerazioni e filetti impressi in oro, sguardie e tagli marmorizzati, ex-libris ai contropiatti anteriori.Edizione originale dedicata all’Abate Juan Andrès, bibliotecario del Re e Segretario dell’Accademia Reale di Napoli. Millin pubblicò la storia del suo soggiorno in Savoia e in Piemonte fornendo de-scrizioni e dettagli su molte città e paesi, tra i quali Chambéry, Torino, Genova e Nizza.Ottima conservazione dell’opera.cfr. Brunet III 1723; Fossati-Bellani 473.

62. NOUGARET, Pierre Jean Baptiste. Beautés de l’Histoire de la Savoie et de Genève, du Piémont, de la Sardaigne, et de Gênes. Parigi, Cretté, 1818. € 800

In-16°, 460 pagg. num. incluso il frontespizio.Frontespizio inserito entro bordura tipografica, testo in francese, introduzione, 8 tavole incise su rame, fuori testo e a piena pagina, raffiguranti episodi sto-rici, indice in fine.Legatura coeva in piena pelle zigrinata blu, cornice decorativa impressa in oro ai piatti, labbri con motivi dorati a nido d’ape, dorso con decorazioni in oro e titolo, unghiature con onde impresse a secco.Prima edizione dell’opera di Pierre Jean Baptiste Nougaret (*La Rochelle 1742 - †Parigi 1823), in se-guito ristampata nel 1821. Tra le incisioni, la più importante è posta a pagina

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19 e raffigura la discesa dal Moncenisio con la famosa “Ramasse” (i viaggiatori venivano fatti salire su rozze slitte e portati a grande velocità per la ripida discesa, che veniva chiamata la pista delle ramasse, perché tale era il nome delle slitte.Bella legatura e ottimo stato conservativo dell’opera.cfr. Perret 3221.

63. GILLY, William Stephen. Narrative of an excursion to the mountains of Piemont and researches among the Vaudois, or Waldenses. Londra, C. & J. Rivington, 1824. € 2.100

In-4°, 1 tavola, XX pagg. num. incluso il fron-tespizio, 1 c. non num., 1 tavola ripiegata, 280 pagg. num. (ultima bianca), CCXXIV pagg. num.Frontespizio, testo in inglese, dedicatoria, prefa-zione, contenuti dell’opera, errata, 2 grandi carte topografiche delle valli, fuori testo e più volte ripiegate, 10 vedute litografiche e 3 facsimili di documenti, estesa appendice in fine.Completo.Legatura in piena pelle, piatti con motivi romboi-dali impressi a secco, dorso con titoli, decorazio-

ni e filetti impressi in oro, nota di antica mano al centro del contropiatto anteriore.Prima edizione della relazione del viaggio del pastore anglicano Gilly nelle Alpi Cozie, il quale contribuì a far conoscere il popolo Valdese delle valli del Piemonte e del Delfinato e spinse l’Inghil-terra e gli altri paesi europei a promuovere azioni in aiuto. Buona conservazione dell’opera in generale. Dorso e parte della legatura restaurati. cfr. Perret 1924; ACL 129.

64. BONINO, Giovanni Giacomo. Biografia medica piemontese. Torino, Tipografia Bian-co, 1824. € 600

In-8°, opera in 2 volumi.1° volume: 3 cc. non num. inclusi l’occhietto, 1 ritratto e il frontespizio, XXXIX pagg. num., 3 pagg. non num., 459 pagg. num., 1 pag. non num.Occhietto, antiporta con ritratto di Giovanni Argenterio in-ciso su rame da Chianale, frontespizio, dedicatoria, introdu-zione, lezioni accademiche di Balbo sulla storia dell’Uni-versità di Torino, indice degli articoli in fine.2° volume: VIII pagg. num. inclusi l’occhietto e il frontespi-zio, 624 pagg. num.Occhietto, antiporta con ritratto di Ambrogio Bertrandi in-ciso su rame da Chianale, frontespizio, dedicatoria, indice degli articoli in fine.Opera completa.Legature in mezza pelle verde dell’epoca, piatti muti in tela percallina verde, dorsi con filetti, greche, titoli, numerazione e fregi impressi in oro, tagli spruzzati blu.Edizione originale e rara biografia medica piemontese, dalle origini ai primi anni del XIX secolo.

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L’opera si presenta completa in tutte le sue parti e in buono stato di conservazione.cfr. Manno-Promis I 1129; Wellcome II 199; Fumagalli 6504.

65. LEVATI, Carlo Ambrogio. Storia di Milano compendiata. Milano, Società Tipografi-ca de’Classici Italiani, 1827. € 680

In-16°, front., 188 pagg. num.Frontespizio figurato con vignetta allegorica, prefazione, indice in fine.Completo.Legatura coeva in mezza pelle verde, piatti marmorizzati, dorso a 5 nervi con impressioni a secco e titoli dorati, sguardie marmorizzate, tagli non rifiniti.Il letterato Carlo Ambrogio Levati (*Biassono 1790 - †Pavia 1841), in-segnò all’università di Pavia e scrisse anche di latino e di greco. Nella disparata produzione del Levati le costanti sono la storia e la letteratura. Tra il 1825 e il 1827 sono stati editi alcuni compendi storico-culturali di discreta diffusione.Esemplare intonso in perfetto stato di conservazione.cfr. IT\ICCU\LO1E\004821; Melzi III 409.

66. Chronologia Summorum Rom. Pontificum in qua habentur verae eor. effig.es… Roma, Fratelli Trevi per la Calcografia Camerale, 1830 circa. €1.600

In-folio grande, stampa formata da 18 fogli e legata in un volume, incisa a tecnica mista acquaforte e bulino, con centinaia di ritratti di pontefici inseriti entro tondi, ognuno accompagnato da didascalia. I ritratti sono numerati da 1 a 252, ma alcuni non sono stati numerati (come gli ultimi due ed il primo che raf-figura Cristo). In fine dopo la raffigurazione dell’ultimo Papa al tempo, sono inserite 21 cornici tonde lasciate vuote, allo scopo di ospitare i successivi pontefici.Completo.Legatura coeva in mezza pergamena, piatti in cartonag-gio blu con angoli rinforzati in pergamena, tassello muto al piatto anteriore.Pregevole raccolta dei ritratti dei pontefici, da San Pietro (*Betsaida 2-4 - †Roma 69), considerato il primo Papa della Chiesa cattolica a Pio VIII (*Cingoli 1761 - †Roma 1830) il 253° vescovo di Roma, Papa dal 31 marzo 1829 alla morte. Tutte le tavole sono state esegui-te da abili maestri incisori.Buono stato conservativo del documento.

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67. ’L Testament neuv dë Nossëgnour Gesu-Crist: tradout in lingua piemonteisa. Lon-dra, dai torchj di Moyes, 1834. € 900

In-8°, 2 cc. non num. incluso il frontespizio, 480 pagg. num.Frontespizio, testo in dialetto piemontese, disposto su due colonne, molti capilettera, oltre ai 4 vangeli l’opera contiene atti e lettere degli Apostoli e Apocalissi di San Gio-vanni.Completo.Legatura in piena pelle marrone dell’epoca, piatti muti, dorso con titoli in oro inseriti entro tassello marrone, tagli blu.Edizione originale della traduzione in piemontese.Buono stato di conservazione dell’opera.

68. ADAM, Victor - MAURIN, Nicolas Eustache. Histoire de Napoléon. Parigi, H. Jean-nin, 1835 - 1840 circa. € 1.850

In-folio grande, 2 cc. non num. inclusi l’occhietto e 1 ritratto, 12 tavole num.Frontespizio riccamente illustrato con grande aquila napoleonica che sovrasta il tutto, sullo sfondo si intravede la statua dell’Imperatore ed in primo piano stendardi, armi, rami di alloro, cappello e spada, ritratto di Napoleone a piena pagina racchiuso entro ricca bordura contornata da oggetti: armi, stemmi,

stendardi con i nomi delle battaglie, il Codice Napoleonico, una carta geografica della Francia, l’alloro, la Sfinge, etc., 12 tavole eseguite in litografia da Lemercier presso Jeannin, su disegni di Victor Adam e Nicolas Eustache Maurin (Maurin si disegnò i ritratti), ogni tavola possiede il timbro impres-so a secco dello stampatore. Le dodici tavole raffigurano le battaglie e le imprese dell’Imperatore, dalla giovane età alla morte e i ritratti dei suoi generali.Completo.Legatura coeva in mezza pelle amaranto, piatti marmoriz-zati con angoli in pelle, dorso a 5 nervi riccamente decorati con motivi romboidali, fregi, filetti e titolo in oro, sguardie marmorizzate.Opera iconografica, finemente illustrata dalle dettagliate litografie dell’abile artista francese Victor Adam (*1801 - †1866), presentata come un album storico-cronologico della vita, delle battaglie, conquiste e degli avvenimenti di Napoleone I.Ottimo stato conservativo della legatura e dell’opera in ge-nerale. Sporadiche tracce di foxing sparse qua e là.

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69. BONNAZ, Felice. Herbier des Alpes. Torino, 1837 - 1838. € 9.200

In-folio, raccolta di piante secche (hor-tus siccus) con titoli in latino e francese, informazioni sulle località e le date di rac-colta manoscritte a china.Interessante documento scientifico de-dicato dall’autore alle Altezze Vittorio Emanuele II (Torino 1820 - Roma 1878) e suo fratello il Duca Ferdinando di Ge-nova, appositamente assemblato per la loro istruzione. È risaputo che i due Reali possedevano un fervido interesse per le scienze naturali e la botanica.L’insieme comprende una catalogazione di centinaia di specie, raccolte negli anni 1837 e 1838 provenienti dal Monceni-sio, Susa, Monte Tabor, Colle dell’Ise-ran, Giaglione, Bardonecchia e Valle Stretta, Novalesa e dal Monte Pirchiriano. Dal presente documento di Bonnaz, venne successivamente impressa un’opera curata ed illustrata dal botanico ed entomologo Giulio Camus, nato a Magni-en-Vexin nel 1847 e morto a Torino nel 1917 (cfr. Malpighia anno X, 1896).Fogli sciolti contenuti entro legatura coeva in piena pelle blu scuro, alle armi sabaude e con superlibros di dono ai duchi di Savoia e Genova, firmata da Jouy, piatti riccamente decorati con molteplici cornici impresse in oro e a secco con titoli e stemma al piatto anteriore e grande rosone centrale su quello posteriore, dorso arricchito da ferri fitomorfi, filetti, data e la scritta Bonnaz, il tutto impresso in oro. L’erbario secco (hortus siccus) è una raccolta di piante essiccate, applicate su fogli di carta che docu-menta la presenza delle specie in un dato territorio e permette uno studio comparato con campioni di altre aree.L’uso di campioni essiccati per lo studio e il riconoscimento delle piante inizia agli albori del XVI secolo. Tappa importante che rappresentò una svolta determinante per gli studi botanici. Alla fine del XVIII secolo le etichette dei campioni degli erbari si arricchirono di informazioni sulle località e le date di raccolta.La presente raccolta è appartenuta alla Biblioteca del Principe Tommaso Duca di Genova.Buono stato conservativo dell’intera collezione e della legatura.cfr. De libris, Cinquecento anni di bibliografia in Piemonte, pag. 268.

70. MARENESI, Ercole Luigi. Diziona-rio pittoresco della storia naturale e del-le manifatture. Milano, Borroni e Scotti, 1839 - 1845. € 1.800

In-8°, opera in 6 volumi.I volume: 2 parti in un volume. La prima parte del volume (con data 1839) è stata spostata in fine, prima dell’appendice; 542 pagg. num. inclusi l’oc-chietto e il doppio frontespizio, 1 c. non num., 16 pagg. num. (ultima bianca) 2 cc. non num., 14 ta-vole, 138 pagg. num. (ultima bianca), 1 c. non num.

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Frontespizio (datato 1841) interamente inciso su rame, raffigurante una folta vegetazione che circonda una cornice contenente titoli e due animali sotto di essa, un coccodrillo e un cavallo, introduzione, 1 grande tavola ripiegata contenente il prospetto della classificazione dei corpi naturali, testo disposto su due colonne. Occhietto, primo frontespizio interamente inciso su rame raffigurante animali vari e un cacciatore, secondo frontespizio (datato 1839), dedica a Luigi Manzoni, prefazione, spiegazione delle tavole, 14 tavole litografiche finemente acquerellate a mano all’epoca “a la gomme” raffiguranti diverse specie di animali, in fine appendice e elenco delle tavole.II volume: 754 pagg. num. inclusi l’occhietto e il doppio frontespizio, 20 tavole.Occhietto, primo frontespizio interamente inciso, raffigurante una folta vegetazione animata da diversi animali e uomini primitivi, secondo frontespizio, testo disposto su due colonne, 20 tavole litografiche acquerellate a mano all’epoca “a la gomme” raffiguranti diverse specie di animali.III volume: 832 pagg. num. incluso il frontespizio (il primo frontespizio inciso è stato legato nel primo vol.).Frontespizio, testo disposto su due colonne, 16 tavole litografiche finemente acquerellate a mano all’e-poca “a la gomme” raffiguranti diverse specie di animali.IV volume: 778 pagg. num. (ultima bianca) inclusi l’occhietto e il doppio frontespizio, 20 tavole.Occhietto, primo frontespizio interamente inciso, raffigurante una folta vegetazione animata da diversi animali e da due personaggi, secondo frontespizio, testo disposto su due colonne, 20 tavole litografiche finemente acquerellate a mano all’epoca “a la gomme” raffiguranti diverse specie di animali.V volume: 524 pagg. num. (ultima bianca) inclusi l’occhietto e il doppio frontespizio, 12 tavole.Occhietto, primo frontespizio interamente inciso su rame, raffigurante una folta vegetazione animata da diversi animali con imbarcazioni sullo sfondo, secondo frontespizio, 1 tavola fuori testo, incisa su rame e 12 tavole litografiche finemente acquerellate a mano all’epoca “a la gomme” raffiguranti diverse specie di animali.VI volume: 634 pagg. num. (ultima bianca) inclusi l’occhietto e il doppio frontespizio, 74 pagg. num., 1 c. non num. (bianca), 10 tavole.Occhietto, primo frontespizio interamente inciso su rame, raffigurante ghiacciai popolati da animali polari, frontespizio, in fine conclusione, sommario e 10 tavole litografiche finemente acquerellate a mano all’epoca “a la gomme” raffiguranti diverse specie di animali.Legature in pieno cartonaggio marmorizzato del ’900, dorsi con tasselli in pelle nera contenenti titoli e numerazione in oro.Dizionario di storia naturale, di fattura italiana, arricchito da dettagliate tavole che illustrano con scene fantasiose la natura, le scoperte ed i manufatti dell’uomo, tutte incise su rame da Gaetano Bonatti e finemente acquerellate a mano a “la gomme” da A. Bagnetti e G. Curti.Ottimo stato conservativo delle tavole, delle legature e dell’opera in generale.

71. Per le feste celebrate in Torino in occasione delle au-guste nozze delle LL. AA. RR. Vittorio Emanuelle Duca di Savoia con Adelaide Francesca Arciduchessa d’Austria. Plausi poetici. Roma, Tipografia Salviucci, 1842. € 1.400

In-4°, 5 cc. non num. inclusi l’occhietto e il frontespizio, 30 pagg. num., 2 cc. non num.Occhietto, frontespizio figurato con immagine allegorica, capilettera istoriati e semplici, bei finalini, dedica di Giuseppe Alborghetti a Sua Maestà Carlo Alberto Re di Sardegna, in fine note.Completo.Pregevole legatura dell’epoca alle armi dello sposo Vittorio Ema-nuele di Savoia, in pieno marocchino verde, piatti con duplice corni-

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ce di filetti dorati che racchiude una ricca decorazione a fogliame e fiori e altre cornici con greche im-presse in oro, al centro scudo sabaudo argentato e cimato con corona reale, dorso riccamente decorato con motivi impresi in oro, sguardie in carta seta rosa, tagli dorati.Perfetto stato conservativo dell’opera in generale.

72. DESOR, Pierre Jean Édouard. Excursions et séjours dans les glaciers et les hautes régions des Alpes, de M. Agassiz et de ses compagnons de voyage. Neuchâtel, J. J. Kis-sling - Parigi, L. Maison, 1844. € 1.200

In-8°, XVI pagg. num. (ultima bianca) inclusi l’oc-chietto e il frontespizio, 638 pagg. num., 1 c. non num.Occhietto, antiporta con 1 ritratto in litografa di Agas-siz, frontespizio, testo in francese, prefazione, indice, 6 litografie fuori testo tra cui le vedute dell’Hotel des Neuchâtelois e Les Wetterhörner, in fine spiegazione delle tavole, tavola alfabetica ed errata.Completo.Legatura in mezza pelle marrone dell’epoca, piatti in tela marrone chiaro, dorso decorato e titolato in oro, tagli spruzzati.Prima edizione. Nell’opera, dove vengono de-scritte le ricerche scientifico-alpinistiche effet-tuate dall’autore, in compagnia dei suoi colleghi scienziati Agassiz, Studer ed Escher.Desor (*1811 - †1882) naturalista d’origine tedesca, fu per circa vent’anni collaboratore e compagno di viaggio di Agassiz (*1807 - †1873). Escher e Studer, sono considerati tra i fondatori della moderna geologia alpina.A volte si trova legato assieme a “Nouvelles excursions et séjours dans les Glaciers” di Desor, impresso nel 1845 (disponibile, vedi n° 73).Trattato ricercato, in buono stato conservativo. Segnaliamo un restauro al dorso.cfr. Perret 1313; ACL 88; Garimoldi 67.

73. DESOR, Pierre Jean Édouard. Nouvelle excursions et séjours dans les Glaciers. Neuchâtel, J. J. Kissling - Parigi, L. Maison, 1845. € 1.000

In-8°, VIII pagg. num. inclusi l’occhietto e il fron-tespizio, 266 pagg. num., 2 tavole rip.Occhietto, frontespizio, testo in francese, prefa-zione, indice, 3 tavole incise fuori testo e più volte ripiegate (“une carte des Glaciers de l’Oberland Bernois, une carte géologique de ces mèmes con-trées, une coupe idéal du Système Alpin”), in fine spiegazione delle tavole.Completo.Legatura firmata Laurenchet in mezza pelle marrone, piatti in carta marmorizzata, dorso ricca-mente decorato con ferri fitomorfi impressi a secco e titoli dorati entro tassello in pelle marrone scuro.

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Prima edizione.L’opera si trova sovente legata assieme a “Excursions et séjours dans les glaciers et les hautes régions des Alpes” di Desor, impressa nel 1844 (disponibile, vedi n° 72). Perfetta conservazione delle tavole e dell’opera in generale.cfr. Perret 1314.

74. TALAMINI, Gianfrancesco. Della Santissima Sindone e lavanda dei piedi. Torino, Tipografia Baricco e Araldi, 1846. € 1.750

In-4° piccolo, 32 pagg. num. inclusi l’antiporta e il frontespizio.Raffigurazione del Sacro Lino in antiporta, frontespizio, dedica dell’au-tore a Carlo Alberto, dedica ai lettori, in fine finalino raffigurante la Santa Croce.Completo.Legatura goffrata, di lusso, in velluto rosso, con decorazioni neoro-cocò, al centro dei piatti stemma sabaudo sorretto da leoni rampanti, sguardie marmorizzate, tagli dorati.Rara opera sulla Santa Sindone, impressa a Torino, arricchita dalla raffigurazione fronte e retro del lenzuolo, a piena pagina.Perfetta conservazione dell’esemplare, in bella veste.cfr. IT\ICCU\TO0\1263096.

75. Raccolta delle principali vedute di Venezia. Venezia, Paolo Ripamonti Carpano, s.d. (1850 circa). € 950

In-8° oblungo, front., 12 tavole. Frontespizio figurato con il leone di San Marco, 12 raffinate vedute di Venezia, su disegnidi Marco Moro (*1817 - †1855), ogni tavola ha il soggetto inquadrato all’interno di cornice ti-pografica, nella parte inferiore doppio titolo, in italiano a sinistra e francese a destra.Completo.Legatura coeva in piena tela percallina verde con decori impressi a secco, al piatto anteriore titolo centrale in oro, dorso in pelle verde con fregi flo-reali e filetti dorati, ex-libris all’angolo superiore destro del foglio di guardia anteriore.

Albumetto raffigurante Venezia e le sue piazze, finemente intagliato da abile artista.Ottimo stato di conservazione delle tavole e dell’opera in generale.

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76. Album di disegni. 1850 - 1862. € 5.200

Album in formato oblungo mm. 620 x 450, contenente n° 37 disegni originali eseguiti su carta bristol a matita, all’acquarello e china, molti ravvivati con biacca, di varie dimensioni (mm 390 x 280 circa il foglio), applicati su carta spessa.Suggestivi disegni di abili e differenti artisti dell’Ottocento, la maggior parte italiani, alcuni da-tati tra il 1850 ed il 1862, raffiguranti vedute di città e paesi italiani, alcuni riconoscibili, paesaggi bucolici e alpini, tutti con firme manoscritte agli angoli inferiori. Quasi tutti i disegni sono animati da personaggi e animali. I villaggi sono immersi nella natura e nella quiete. Legatura coeva in mezza pelle marrone scuro, piatti in percallina color vinaccia con angoli in pelle, sguardie in carta seta bianca.Buono stato conservativo.

77. ADDISON, Thomas Richards. American scenery, illustrated. New York, Leavitt and Allen, 1854. € 1.050

In-4°, 310 pagg. num. inclusi l’occhietto e il secondo frontespizio.Occhietto, frontespizio, testo in inglese, elenco delle illustrazioni, prefazio-ne, indice, 32 tavole incise su acciaio (compreso il primo frontespizio inte-ramente inciso e figurato a piena pagina con titoli), fuori testo e tutte protet-te da velina di protezione originale, raffiguranti vedute e scorci americani. Completo.Legatura editoriale di lusso in piena pelle marrone, bei fregi e belle cornici nere impresse a secco con titoli in oro al centro dei piatti anteriore e poste-riore, dorso decorato con ferri impressi a secco ed in rilievo e titoli in oro, foglio di guardia anteriore con dedica manoscritta, tagli dorati.Suggestiva opera iconografica e descrittiva degli Stati Uniti d’America, ideata da Thomas Richard Addison (*1820 - †1900), in prima edizione, completa di tutte le tavole ed in perfetto stato di conservazione.

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78. WILLS, Alfred. Wanderings among the high Alps. Londra, Richard Bentley, 1856. € 950

In-8°, XVIII pagg. num. inclusi l’occhietto e il frontespizio, 1 c. non num., 384 pagg. num.Occhietto, frontespizio, testo in inglese, dedica dell’autore a Auguste Balmat, prefazione, indice, errata, 4 tavole eseguite in litografia a due tinte, fuori testo e a piena pagina, raffiguranti paesaggi di montagna e alpinisti, appendice in fine.Completo.Legatura restaurata in tela percallina verde, de-corazioni floreali impresse a secco ai piatti, dorso originale applicato ed ornato con fregi e titoli in oro, sguardie nere, tagli non perfettamente rifi-niti.

Alfred Wills (*Birmingham 1828 - †Londra 1912) magistrato, scrittore e alpinista, fu presidente dell’Alpine Club dal 1862 al 1864. Le sue opere, caratterizzate da una nuova sensibilità e visione positiva nei confronti della montagna, sono considerate una pietra miliare per l’alpinismo: Nel 1856 dedica il suo maggior successo Wanderings among the High Alps, alla guida alpina Balmat, con la quale effettuò l’ascensione al Monte Bianco. Prima edizione. Ricercata opera per l’aspetto iconografico.Buono stato conservativo dell’opera.cfr. Perret 4582.

79. DUCOMMUN, Jules-César. Un excursion au Mont-Blanc. Ginevra, Librairie Georg, 1859. € 450

In-8°, 32 pagg. num. incluso il frontespizioFrontespizio, testo in francese, in fine 3 deliziose tavole eseguite in litogra-fia (la prima con due vedute) firmate F.C. (Francio Chomel), raffiguranti l’ascesa al Dôme, Rochers Rouges e all’Aguille de Goûter.Completo.Brossura editoriale con titoli inseriti entro cornice tipografica.Relazione, in seconda edizione, dedicata alla salita al Monte Bianco, arricchita da tre tavole firmate. Il contenuto è equivalente alla prima dell’anno precedente.Esemplare intonso in buono stato conservativo.cfr. Perret 1417.

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80. TUCKETT, Elizabeth. How we spent the summer or a voyage en zig zag in Switzer-land and Tyrol. Londra, Longman, Green, Longman, Roberts and Green 1864. € 1.100

In-folio oblungo, 3 cc. non num. incluso il fron-tespizio, 40 cc. num.Frontespizio figurato animato da molti personag-gi, testo in inglese, elenco dei personaggi, una carta geografica, ogni carta è composta da sei o più vignette commentate.Completo.Legatura editoriale di in cartonaggio arancione figurato, dorso in pelle bordeaux.Seconda edizione di questo pittorico album eseguito in litografia e realizzato con vignette commentate. L’itinerario nella parte italiana si snoda tra i più bei paesaggi di montagna del Tirolo e delle Dolomiti venete. Impresso come fosse un manoscritto, è molto simile agli album di Rodolphe Töpffer.Buona conservazione.cfr. Perret 4341.

81. BERNARDI, Jacopo - SANTINI, Pietro. Pinerolo e circondario. Vedute principali fotografiche con illustrazioni storiche. Pinerolo, Giuseppe Chiantore, 1865. € 3.600

In-folio oblungo, 2 cc. non num. incluso il frontespizio, 192 pagg. num., 1 c. non num., XXIV tavole num.Frontespizio figurato con piccola foto della città di Pinerolo, dedica degli editori ai Rappresentanti del Municipio di Pinerolo, notizie storiche scritte da Jacopo Bernardi, accompagnano il testo 24 interes-santi fotografie originali all’albumina di Pietro Santini, applicate su cartoncino all’epoca, tutte eseguite con “macchina da campagna” in prospettiva frontale, alcune protette da veline originali, indici in fine.Legatura in mezza pelle verde coeva, piatti in tela percallina verde, tassello romboidale contenente il titolo impresso in oro al centro del piato anteriore, dorso con filetti, ricche decorazioni fitomorfe e titolo in oro.Completo.Questo album su Pinerolo e dintorni, eseguito nei primi anni della storia fotografica e presentato da Jacopo Bernardi, mise in evidenza il laboratorio di Santini. Pietro Santini, padre (*Firenze 1824 - †Pinerolo 1889) esercitò la professione di fotografo nel capoluo-go toscano. Più tardi, a Pinerolo fondò uno studio, prima in via del Seminario (che più tardi prenderà

il nome di via Sommelier), continuando a mantenere, per alcuni anni, ancora la sede fio-rentina di via dei Banchi. Nel 1865 si trasferì in via Saluzzo e nello stesso anno fu nomina-to membro della Società Foto-grafica Italiana.Una favorevole recensione apparsa sulla Gazzetta di Sa-luzzo nel 1865 dà rinomanza

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al lavoro di Santini “Le vedute sono scelte con raro accorgimento di artista, e alcune presentano, fedel-mente ritratti, i più splendidi paesaggi che genio di pittore potrebbe sognare…” L’album fu donato ad Umberto I di Savoia (*Torino 1844 - †Monza 1900) per le nozze con Mar-gherita Maria Teresa Giovanna di Savoia (*Torino 1851 - †Bordighera 1926) nel 1868.Santini nel 1884, partecipò all’Esposizione Nazionale di Torino e nel 1891 fu nominato da Umberto I Cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia. L’attività dello studio passò al figlio, anch’egli di nome Pietro (1872-1917), fino al 1917, nella sede di viale Vittorio Emanuele II.Ottima conservazione delle foto.

82. WEY, Francis. La Haute Savoie. Récits de voyage e d’histoire. Parigi, Hachette - Gi-nevra, Terry, Pilet & Cougnard, 1866. € 8.200

In-folio grande, opera in 2 volumi.I volume: 4 cc. non num. incluso il frontespizio, 1 tavola, 46 pagg. num.Frontespizio in caratteri rossi e neri con veduta del castello di Annecy, dedica a “A Son Altesse le Prince Imperial”, 23 tavole disegnate ed eseguite in litografia a due tinte da Henry Terry, raffiguran-ti località, castelli, panorami montuosi e lacustri dell’Alta Savoia, ognuna accompagnata da testo descrittivo in francese. II volume: occhietto, continuazione della numera-zione da pag. 47 a pag. 119.Occhietto, 27 tavole disegnate ed eseguite in lito-grafia a due tinte da Henry Terry, raffiguranti loca-lità, castelli, panorami montuosi e lacustri dell’Alta Savoia, seguite da testo in francese. Completo.Legature dell’epoca in mezza pelle marrone, piatti in tela percallina color mattone, con cornici imprese a secco, dorsi a 6 comparti con filetti, titoli e numerazione in oro, sguardie marmorizzate.Prima edizione illustrata con 50 splendide tavole litografiche, del pittore paesaggista e litografo Henry Terry (*1818 - †1880). Il testo apparve un anno prima presso Hachette.Ottima conservazione dell’esemplare a grandi margini. Minime fioriture marginali nelle pagine di testo. cfr. Perret 4548; ACL 335; Mathws 319.

83. TEJA, Casimiro. Da Torino a Roma. Ventitré anni di viaggio. Torino, 1871. € 680

In-8° a leporello (cm 18 x 360), una nota a stampa firmata con timbri e 29 litografie originali di Casi-miro Teja.

Litografia a fisarmonica, della lunghezza di metri 3,60, la quale illustra il periodo del Risorgimento “Ventitré anni di viaggio”, dal 1848 al 1871, dai primi moti, attraverso Torino capitale d’Italia, poi Firenze e alla definitiva proclamazione di Roma capitale.Con questa tavola Teja illustra in forma umoristico-caricaturale il cammino risor-gimentale degli italiani, con una filastrocca

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alfabetica lungo tutta la parte inferiore.Completo.Legatura editoriale con titoli e vignetta litografica al piatto anteriore, al piatto posteriore pubblicità editoriali, la scritta in tonalità rossa “Da Torino a Roma” lungo tutto il dorso.Casimiro Teja, disegnatore nato a Torino nel 1830 e morto nel 1897, dopo aver seguito in patria i corsi dell’Accademia Albertina, divenne noto come caricaturista, collaborando con il Fischietto e ad altri giornali umoristici. Ottenne gran successo solo dopo il 1856, quando passò al Pasquino, fondato l’anno precedente da Cesana e Piacentini. Tre anni dopo ne divenne il direttore.Rara storia del Risorgimento arricchita da eroi popolari: Gianduia, del quale oggi rimane l’imma-gine esteriore, legata al carnevale, al cioccolato e al vino, eppure la sua storia gloriosa s’intreccia con quella del nostro Risorgimento, in quanto simbolo del popolo piemontese. Cavour con il suo panciotto e gli occhialini, l’immancabile Garibaldi, Massimo d’Azeglio con i suoi impertinenti baffetti e molti altri personaggi.Esemplare completo della legatura che nei pochi esemplari riscontrati risulta mancante. Piccolo restauro all’angolo superiore sinistro del cartonaggio editoriale.

84. COVINO, Andrea. De Turin à Chambéry ou les Vallées de la Dora Riparia et de l’Arc et le tunnel des Alpes Cottiennes. Torino, Luigi Beuf, 1872. € 800

In-8°, 1 tavola rip., X pagg. num. (ultima bian-ca) inclusi l’occhietto e il frontespizio, 196 pagg. num. (ultima bianca), 1 c. non num., 1 tavola rip.Occhietto con timbro di appartenenza, frontespi-zio, testo in francese, prefazione, numerose xilo-grafie nel testo, 5 carte geografiche fuori testo, di cui 4 più volte ripiegate.Completo.Legatura in brossura editoriale figurata con titoli in caratteri rossi e neri, tagli con barbe.Quarta edizione della traduzione francese. La prima è del 1871.Importante guida storico-documentaria, corredata da molte incisioni e interessanti carte geogra-fiche.Esemplare con barbe. Due piccole mancanze agli angoli superiori della brossura.cfr. Perret 1156.

85. Souvenir d’Italie. Turin. Torino, Gio. Batt.ª Maggi, 1873 - 1878. € 380

In-8° a leporello (cm 211 x 17), 18 fotografie originali.L’album raccoglie 18 fotografie originali all’albumina, applicate su cartoncino, eseguite presso l’e-ditore Giovanni Battista Maggi tra il 1873 e il 1878 e venduto a Genova in piazza Corvetto 1 presso Gaetano A. Costa (come si evince dal timbro impresso al verso di alcune foto).

Interessanti vedute di scorci torinesi, alcune con titoli manoscritti nella parte inferiore: pano-rama della città preso dal Monte dei Cappuccini, Stazione Centrale e piazza Carlo Felice, palazzo Reale, palazzo Madama, Sala d’Armi, piazza Ca-stello con la Statua dell’Alfiere, Galleria Subalpi-

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na, piazza Carignano, via Po, il castello del Valentino, convento e Monte dei Cappuccini, ecc.Si notano in questi scatti le trasformazioni urbanistiche, sociali e culturali che hanno caratteriz-zato gli ultimi anni dell’Ottocento.Abbiamo attribuito un range di data di esecuzione dell’album, tra il 1873 e il 1878, per i seguenti motivi di riferimento alle fotografie: Nel 1869 la comunità ebraica, per mancanza di fondi, fece terminare i lavori della Mole Antonelliana, inizialmente concepita come nuovo tempio israelitico e in una raffigu-razione troviamo la struttura con un il tetto piatto provvisorio. I Murazzi sono stati progettati e costruiti dopo il 1873 dall’ Ing. Tommaso Prinetti e in una delle foto compaiono appunto i Murazzi (opera di contenimento fluviale con strada lungo fiume e scale di accesso).Custodia editoriale in percallina color tortora con titolo impresso in oro al piatto anteriore.Ottimo stato conservativo.

86. VIOLLET-LE-DUC, Eugène Emmanuel. Le Massif du Mont Blanc. Parigi, J. Baudry, 1876. € 700

In-8° grande, XV pagg. num. inclusi l’occhietto e il frontespizio, 280 pagg. num.Occhietto, frontespizio, testo in francese, introduzione, 112 figure in-cise su legno e 16 tavole fuori testo (che seguono la numerazione delle figure inserite nel testo), indici in fine.In questo esemplare manca la grande carta geografica.Legatura coeva in mezza pelle verde scuro, piatti e sguardie marmo-rizzate, dorso a 5 comparti con titoli impressi in oro, tagli punteggiati.Opera rara è sovente mancante della carta geografica perché contenuta a parte dentro custodia editoriale.Edizione originale.L’architetto francese Eugène Emmanuel Viollet-le-Duc (*Parigi 1814 - †Losanna 1879) è conosciuto soprattutto per i suoi restauri di edifici medioevali, in particolare per quello della cattedrale di Notre-Dame. Manifestò inoltre un grande interesse per la montagna, la geologia, l’anatomia, la botanica e la mineralogia. Nel presente trattato viene studiata in modo approfondito la struttura geodesiaca del massiccio e

vengono riportati e disegnati i rilievi ai tempi primitivi della loro formazione.Buono stato conservativo dell’opera.cfr. Perrett 4481; ACL 326; Rean 176.

87. DAVID, J. Villa della Regina. Torino, 1877 - 1878. € 3.200

In-folio oblungo, album contenente 14 fotografie ori-ginali all’albumina, applicate su robusto cartoncino, realizzate dal fotografo parigino J. David. La prima pagina ospita 1 incisione originale su acciaio, impres-sa da A. H. Payne nel 1840 circa, raffigurante la città di Torino vista dalla Villa della Regina.Legatura siglata in basso a destra “J.David, 50 rue Gravel, Levallois, Paris”, in piena tela percallina ver-de scuro, piatti arricchiti da spighe agli angoli, titolo

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impresso in oro su quello anteriore, scritta “Album” in oro al dorso, sguardie in carta seta bianca, tagli dorati, tracce di fermagli in ottone.Interessante escursione fotografica raffigurante Villa della Regina situata sulla collina di Torino. Le foto illustrano, per la quasi totalità, gli esterni e i dettagli della Villa della Regina all’epoca.Curiosa è la parte che ritrae le allieve dell’Istituto Nazionale per le Figlie dei Militari Italiani (Ente dedicato alla cura, all’educazione e all’istruzione professionale delle figlie dei militari in condi-zioni di bisogno). L’Istituto, per il quale fu probabilmente realizzato questo unico album, venne fondato nel 1866 per iniziativa della Marchesa Maria Luisa del Carretto di Santa Giulia con il contributo di Vittorio Emanuele II (1820-1878). Nel 1868, in attesa del completamento della sistemazione della Villa Della Regina, donata da Vittorio Emanuele II, avvenne l’inaugurazione ufficiale nell’ex convento delle Cappuccine, oggi scomparso, in Via Roma 28 angolo via dell’ Arcivescovado. Nel 1869 viene inau-gurata la sede principale alla Villa della Regina e negli anni a seguire ebbe un continuo spostamento e ridimensionamento, fino alla scomparsa definitiva nel 1982.Affascinante testimonianza fotografica torinese, non descritta e riscontrata in testi o fonti consultate, di poco posteriore al celebre album realizzato dal fotografo Le Lieure.Buono stato di conservazione dell’insieme.

88. GORRET, Amé - TEJA, Casimiro. Victor Emanuel sur les Alpes. Torino, F. Casanova, 1878. € 750

In-16°, 99 pagg. num. inclusi l’occhietto e il frontespizio, 1 pag. non num., 1 carta geografica rip.Occhietto, frontespizio con marca tipografica in caratteri rossi e neri, dedica di Gorret ad Alessandro Emilio Martelli, dedica al Cav. R. H. Budden, 8 litografie fuori testo e a piena pagina raffiguranti Vittorio Emanuele II in tenuta da caccia, scene venatorie, l’accampamento di Orvieille, il castello di Sarre, paesaggi, ecc., il tutto eseguito da Casi-miro Teja, cui si debbono anche i capilettera, le graziose testatine e i finalini, in fine indice e 1 carta geografica della Valle d’Aosta più volte ripiegata.Completo.Legatura in brossura editoriale, al piatto anteriore filetto rosso inqua-drante il titolo in caratteri rossi e neri e una xilografia raffigurante il sovrano a cavallo, altra vignetta al centro del piatto posteriore. Ex-libris al controopiatto anteriore.Prima edizione di quest’opera dedicata a Vittorio Emanuele II, grande amante della caccia e della montagna, arricchita dalle deli-ziose litografie di Casimiro Teja (*Torino 1830 - †1897) e da una carta geografica.Gorret (*Valtournenche 1836 - †Saint-Pierre 1907), presbitero e alpinista italiano, il 1° agosto del 1861 (lo stesso anno in cui ricevette gli ordini) mentre saliva a Champorcher incontrò il Re Vittorio Ema-nuele II di Savoia (*Torino 1820- †Roma 1878), ed intesse subito una grande amicizia in seguito alla passione comune per la montagna.Esemplare in perfetto stato conservativo.cfr. Perret 1988; ACL 131; A. Peyrot, Valle d’Aosta nei secoli I 362.

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89. YRIARTE, Charles. Venise. Histoire-art-industrie-la ville-la vie. Parigi, J. Rothschild, 1878. € 1.050

In-folio, XII pagg. num. inclusi l’occhietto e il frontespizio, 1 c. non num., 328 pagg. num.Occhietto, frontespizio con grande cornice istoriata contenente titoli in caratteri rossi e neri, numerosi capilettera, testatine e finalini, testo in francese, sommario, 525 illustrazioni, com-prese 50 fuori testo e alcune a colori, raffiguranti: paesag-gi, chiese, palazzi, personaggi, monumenti, statue, ritratti, ecc., indici in fine. Completo.Legatura editoriale di lusso in piena tela percallina rossa, piatto anteriore riccamente decorato con impressioni in oro e nero, cornice a triplo filetto con angoli floreali che racchiude altrettanti cornici, titoli centrali e immagine di imbarcazione, al piatto posteriore cornice a più filetti in oro che racchiude raf-figurazione di un angelo con corona e bandiere, dorso in pelle rossa a 6 comparti entro ognuno dei quali si trovano decorazio-ni fitomorfe e titoli dorati, sguardie in carta seta bianca, tagli dorati.

Charles Yriarte (*Parigi 1832 - †1898) scrittore francese con origini spagnole, studiò architettura e nel 1856 divenne ispettore degli edifici. Successivamente si arruolò nell’esercito spagnolo per lavorare in le “Monde Illustré”, per questo giornale viaggiò molto in Spagna e in Italia e nel 1862 ne divenne editore. Dal 1871 dedicò il suo tempo ai viaggi.Ottimo esemplare.

90. VERNE, Jules. Parigi, Bibliothèque d’Éducation et de Récréation J. Hetzel - Collection Hetzel, 1880 circa - 1902. € 280 - 680

Jules Verne, italianizzato in Giulio Verne, (Nantes 1828 - Amiens 1905) scrittore di storie per ragazzi, è oggi considerato tra i più influenti autori di romanzi scientifici e padre della moderna fantascienza.Diffusi in Francia e in Inghilterra nella seconda metà dell’Ottocento, i carton-nages, destinati perlopiù a libri per l’in-fanzia, libri premio, strenne, almanacchi, erano per la maggior parte coperti in tela e in carta. La decorazione veniva sempre eseguita mediante placca. Molti carton-nages privilegiano soggetti figurativi. Sono ricercate dai collezionisti le edizio-ni Hetzel su tela sovente rossa con motivi policromi, che danno il nome alle varie serie con i loro soggetti.

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• Voyages et aventures du Capitaine Hatteras. Les Anglais au Pôle Nord - Le Désert deGlace.In-4°, 2 cc. non num. inclusi l’occhietto e il frontespizio, 468 pagg. num. (ultima bianca).Occhietto con al verso illustrazione xilografica a piena pagina, frontespizio con vignetta, testo in francese, 150 illustrazioni xi-lografiche nel testo di Riou, indice in fine.Completo.Legatura editoriale di lusso in percallina policroma su fondo rosso, del tipo “à la bannière” (anche conosciuta come car-tonnage bicolore au ballon), realizzata da Lenègre su disegno di Souze. Piatto anteriore con titolo in oro inserito entro ampio drappo blu e intorno illustrazioni impresse in oro e nero raffigu-ranti animali esotici, palloni aerostatici, un battello e una loco-motiva, dorso con filetti, riquadri con volute ornamentali e titoli, il tutto in oro, marca tipografica centrale e ferri impressi a secco al piatto posteriore, sguardie marmorizzate, tagli dorati.Poche volte Verne ha chiuso i suoi libri con un episodio tragico come la pazzia del capitano Hatterras; e l’atmosfera da incubo che accompagna tutta la vicenda fa di questo uno dei migliori romanzi ispirati alle imprese polari.Buona conservazione dell’esemplare. cfr. Flety Julien, Dictionnaire des relieurs français, pag. 111; Gondolo Della Riva.

• Les Enfants du Capitaine Grant. In-4°, 2 cc. non num. inclusi l’occhietto e il frontespizio, 624 pagg. num.Occhietto con al verso illustrazione xilografica a piena pagina, frontespizio con vignetta, testo in francese, nel testo 172 illustra-zioni di Riou incise da Pannemaker, tavola delle materie in fine.Completo.Legatura editoriale di lusso in percallina policroma su fondo rosso, del tipo “à la bannière” (anche conosciuta come cartonnage bicolore au ballon), realizzata da Lenègre su disegno di Sou-ze, (la prima edizione in cartonaggio policromo è del 1876, su fondo blu cobalto). Al piatto ante-riore titolo in oro inserito entro ampio drappo blu e intorno illustrazioni impresse in oro e nero raf-figuranti animali esotici, palloni aerostatici, un battello e una locomotiva, dorso con filetti, riquadri con volute ornamentali e titoli, il tutto in oro, marca tipografica centrale e ferri impressi a secco al piatto posteriore, sguardie azzurre, tagli dorati.Buono stato conservativo della legatura e dell’opera in generale.cfr. Flety Julien, Dictionnaire des relieurs français, pag. 111; Gondolo Della Riva.

• Vingt Mille Lieues sous les Mers. In-4°, 2 cc. non num. inclusi l’occhietto e il frontespizio, 434 pagg. num., 5 cc. non num. Occhietto con al verso illustrazione xilografica a piena pagina, frontespizio figurato con vignetta,

testo in francese, 111 illustrazioni xilografiche nel testo di Hildibrand, su disegni di De Neuville e Riou, in fine tavola delle materie e catalogo editoriale.

Completo. Perfetta legatura editoriale di lusso in percallina policroma su fondo rosso, del tipo “au po-

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trait collé”, realizzata da Lenègre su disegno di Souze. Piccolo ritratto fotografico di Verne inclinato al centro del piatto anterio-re, tutt’intorno mongolfiere, il battello volante di Robur il Con-quistatore, piante e animali esotici, strumenti nautici e scientifici e il titolo, dorso figurato con un faro e scene a carattere nautico e titoli, al piatto posteriore marca editoriale e fregi ornamentali in nero, sguardie azzurre, tagli dorati. All’angolo inferiore destro del contropiatto posteriore etichetta del tempo della libreria tori-nese Casanova.

Ottima conservazione della legatura polycrome e dell’opera in generale.

cfr. Flety Julien, Dictionnaire des relieurs français, pag. 111; Gondolo Della Riva.

• Face au drapeau - Clovis Dardentor. In-4°, 2 parti in un volume.1ª parte: 4 cc. non num. inclusi il doppio occhietto e il doppio frontespizio, 222 pagg. num. (ultima bianca).Primo occhietto, primo front. figurato con due vignette, secondo occhietto con al verso illustra-zione xilografica a piena pagina e velina di protezione originale, secondo front. con vignetta, testo in francese, 42 illustrazioni di L. Benett e 6 tavole cromotipografiche fuori testo e a piena pagina, indice in fine.2ª parte: 2 cc. non num. inclusi l’occhietto e il frontespizio, 244 pagg. num., 4 cc. non num.Occhietto con dedica autografa dell’autore ai suoi piccoli figli, impressa, al verso xilografica a piena pagina e velina di protezione originale, frontespizio con vignetta, testo in francese, 45 il-lustrazioni di L. Benett e 6 tavole cromotipografiche fuori testo e a piena pagina, in fine indice e catalogo editoriale.Completo.Legatura editoriale di lusso in percallina policroma su fondo rosso, del tipo “à le mappemon-de” (anche conosciuta come au globe doré), firmata da Engel. Nella parte superiore il titolo appeso alle catene dorate e nella parte inferiore la dicitura “Voyages Extraordinaires” impressa in nero entro globo terrestre dorato, arricchiscono il piatto palloni aerostatici, ancore e strumenti nautici, dorso figurato con un faro e scene a carattere nautico e titoli, al piatto posteriore marca editoriale e fregi ornamentali in nero, sguardie azzurre, tagli dorati. All’angolo superiore destro del contro-piatto posteriore etichetta del tempo della libreria torinese Casanova.Prima edizione collettiva illustrata dei due romanzi, contemporanea all’edizione originale in-8° grande.Buono stato conservativo.cfr. Flety Julien, Dictionnaire des relieurs français, pag. 67; Gondolo Della Riva.

• L’Ile Mystérieuse. In-4°, 3 c. non num. inclusi l’occhietto e il frontespizio, 616 pagg. num.Occhietto con al verso illustrazione xilografica a piena pagina, raffigurante la brossura origina-le della prima edizione dell’opera (1874), frontespizio figurato con vignetta, testo in francese, 1 pianta dell’Isola Lincoln con al verso il ritratto di Verne, 154 illustrazioni xilografiche nel testo di Barbant, su disegni di Jules Férat, in fine tavola delle materie.Completo.Perfetta legatura editoriale di lusso in percallina policroma su fondo rosso, firmata da Engel, (la prima edizione in cartonaggio policromo è del 1894), piatto anteriore riccamente figurato con i titoli in oro, piatto posteriore con cornice a più filetti impressa in nero, contenente grande marca

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tipografica centrale, dorso riccamente decorato, sguardie azzur-re, tagli dorati, antica nota di appartenenza al foglio di guardia anteriore.Ottimo esemplare in perfetta legatura polycrome, di grande fa-scino per le incisioni che illustrano l’opera, frutto della maestria del conosciuto e abile artista Férat.cfr. Flety Julien, Dictionnaire des relieurs français, pag. 67; Gondolo Della Riva.

• Le Village Aérien - Les Histoires de Jean-Marie Cabidoulin. In-4°, 2 parti in un volume.1ª parte: 4 cc. non num. inclusi l’occhietto e il frontespizio, 234 pagg. num., 1 c. non num.Occhietto con al verso illustrazione xilografica a piena pagina, frontespizio figurato con vignette, testo in francese, adornano il testo molte xilografie di George Roux, 6 tavole cromotipografiche fuori testo e a piena pagina e 1 carta geografica, in fine indice.2ª parte: 2 cc. non num. inclusi l’occhietto e il frontespizio, 218 pagg. num., 1 c. non num.Occhietto con al verso illustrazione xilografica a piena pagina, frontespizio con vignetta, testo in francese, xilografie di George Roux nel testo, 6 tavole cromotipografiche fuori testo e a piena pagina e 1 carta geografica, in fine indice.Completo.Legatura editoriale di lusso in percallina policroma su fondo rosso, del tipo “à le mappemon-de” (anche conosciuta come au globe doré), firmata da Engel. Nella parte superiore il titolo appeso alle catene dorate e nella parte inferiore la dicitura “Voyages Extraordinaires” impressa in nero entro globo terrestre dorato, arricchiscono il piatto palloni aerostatici, ancore e strumenti nautici, dorso figurato con un faro e scene a carattere nautico e titoli, al piatto posteriore marca editoriale e fregi ornamentali in nero, sguardie azzurre, tagli dorati.Ottima conservazione della legatura polycrome e dell’opera in generale.cfr. Flety Julien, Dictionnaire des relieurs français, pag. 67; Gondolo Della Riva.

91. BUTLER, Samuel. Alps and Sanctuaries of Piedmont and the Canton Ticino. Lon-dra, David Bogue, 1882. € 700

In-8°, VIII pagg. num. inclusi l’occhietto e il frontespizio, 376 pagg. num., 1 c. non num.Occhietto, 1 tavola incisa all’acquaforte protetta da velina origina-le, frontespizio con ovale contente Santa Maria della Neve, testo in inglese, prefazione, indice, introduzione, numerose illustrazioni xilografiche nel testo, in fine pagina di pubblicità editoriale.Completo.Legatura editoriale di lusso in tela percallina marrone, al piatto ante-riore e posteriore raffigurazione della Sacra di San Michele costruita sullo sperone roccioso del monte Pirchiriano, con titoli in oro e nero sui piatti, dorso titolato, sguardie in carta azzurra.Seconda edizione di questa guida illustrata agli edifici religiosi del Piemonte e del Canton Ticino. In questo diario di viaggio, lo scrittore inglese Samuel Butler (*Langar Rectory 1835 - †Londra 1902), oltre a descrivere i posti che visitò nel corso di diverse estati, scrisse riflessioni personali sulle genti, gli atteggiamenti religiosi e

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le tradizioni locali. Accanto al testo troviamo i suoi schizzi che ci fanno ripercorrere e assaporare la tranquillità di incantevoli luoghi. La prima edizione apparve nel 1881.Ottima conservazione.cfr. IT\ICCU\RML\0142869

92. COLLODI, Carlo. Le avventure di Pinocchio: Storia di un burattino. Firenze, Felice Paggi, 1883. p.a.r.

In-8° piccolo, 236 pagg. num. inclusa l’antiporta e il fron-tespizio.Antiporta figurato con Pinocchio in primo piano e figure ai lati, frontespizio, 62 illustrazioni xilografiche nel testo ese-guite da Enrico Mazzanti, compresa quella a piena pagina in antiporta. Completo.Brossura originale figurata con titoli entro bordura tipografi-ca. Cofanetto rigido in carta marmorizzata con tassello con-tenente la scritta “Pinocchio 1883”.«C’era una volta...- Un re! - diranno subito i miei piccoli lettori. No ragazzi, avete sbagliato. C’era una volta un pezzo di legno…» così inizia la fiaba dello scrittore e gior-nalista italiano Carlo Collodi (Carlo Lorenzini all’anagrafe) (*Firenze 1826 - †1890), illustrata da Enrico Mazzanti (*Fi-renze 1850 - †1910).

Prima e introvabile edizio-ne di questo celebre libro italiano per bambini e per adulti, apparso inizialmen-te e parzialmente a puntate, nelle prime tre annate del “Giornale dei Bambini”, tra il luglio del 1881 e il gennaio 1883. Fu ristampato innume-revoli volte, in considera-zione del grande successo ottenuto negli anni, illustrato dai più importanti artisti del mondo del novecento e tra-dotto in tutte le lingue.Esemplare ben conservato con minimo segno di bruni-tura uniforme al frontespi-zio e su poche carte e due strappi (1,5 e 2 cm.) ben restaurati tra le pagine.cfr. Parenti, Prime edizioni italiane, pag. 316.

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93. DAL VERME, Luchino. Giappone e Siberia. Note d’un viaggio nell’estremo Oriente al seguito di S.A.R. il Duca di Genova. Milano, F.lli Treves, 1885. € 950

In-folio, 4 cc. non num. inclusi l’occhietto e il frontespizio, 488 pagg. num. (ultima bianca).Occhietto, frontespizio con marca tipografica in caratteri rossi e neri, prefazione alla prima edizione, 229 incisioni di cui 60 a piena pagi-na, molte carte geografiche nel testo e 3 fuori, comprese 2 eseguite in litografia, più volte ripiegate e acquerellate a mano all’epoca, raffigu-ranti: la prima carta l’itinerario da Tokio a Kiyoto e Osaka attraverso il Giappone, la seconda carta l’itinerario attraverso la Siberia dal Mar del Giappone a San Pietroburgo, indice delle incisioni in fine.Completo.Legatura editoriale di lusso in tela percallina rossa, piatto anteriore ornato con ricche cornici vegetali impresse in nero, che mettono in risalto il grande titolo contornato da ferri e draghi impressi in oro, cornice impressa a secco al piatto posteriore, dorso con titolo dorato e fregi floreali nero e oro, sguardie marmorizzate.Prima edizione illustrata del viaggio in Giappone e in Siberia, compiuto da Del Verme a bordo della pirocorvetta ad elica della Real Marina, Vettor Pisani. Luchino Dal Verme (*Milano 1838 - †Roma 1911), militare, scrittore e uomo politico italiano. Capitano durante la terza guerra d’indipendenza, raggiunse il grado di tenente maggiore. Deputato al Parlamento dal 1896, fu sottosegretario alla guerra e poi ministro nel gabinetto di Rudinì. Lasciò il servizio militare nel 1898 per continuare la vita politica.L’opera si presenta in buono stato di conservazione. Qualche minima brunitura tipica della carta.

94. CUNNINGHAM, Carus Dunlop - ABNEY, William De Wiveleslie. The Pioneers of the Alps. Londra, Sampson Low, Marston, Searle e Rivington, 1887. € 1.350

In-folio, X pagg. num. inclusi l’occhietto e il frontespizio, 1 c. non num., 287 pagg. num., 1 pag. non num.Occhietto, frontespizio con vignetta, testo in inglese, dedica al Mem-bro Onorario dell’Alpine Club Francis Ottiwell Adams, prefazione, contenuti e elenco di chi ha contribuito all’opera, numerose illustra-zioni nel testo, alcune a piena pagina e 23 tavole di ritratti in héliog-ravure (o fotoincisione) fuori testo, tutte protette da veline parlanti, esteso indice in fine. Completo.Legatura coeva in piena tela percallina rossa, titoli impressi in oro al piatto anteriore e lungo tutto il dorso, tagli non perfettamente rifiniti.Prima edizione, interessante e unica sotto l’aspetto iconografico. Le fotoincisioni, di alta qualità e definizione, mostrano i ritratti dei pionieri dell’alpinismo. È stata minuziosamente curata da Carus Dunlop Cunningham e da William De Wiveleslie Abney.Lo scienziato inglese Abney (*Derby 1843 - †Folkestone 1920) si occupò di chimica e di ottica fotogra-fica e con altri studiosi inventò, tra il 1878 e il 1879, un’emulsione rapida che rese possibile la fotografia istantanea, inoltre nel 1880 inventò l’idrochinone, il rivelatore ancora oggi usato. Ottima conservazione delle tavole e dell’opera in generale.cfr. Perret II 1173.

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95. LAURIE, André. Les exilés de la terre. Parigi, J. Hetzel, s.d. (1888). € 750

In-4°, 2 cc. non num. inclusi l’occhietto e il frontespizio, 406 pagg. num, 5 cc. non num.22 xilografie fuori testo.Occhietto figurato a piena pagina al verso, frontespizio con vignetta tipografica, testo in francese, 79 immagini disegnate da George Roux, comprese 22 fuori testo, indice e pubblicità editoriali in fine. Completo. Legatura editoriale di lusso in piena tela percallina rossa, piatto ante-riore riccamente decorato con illustrazioni e scritte impresse in oro, nero, rosso, grigio e blu, in primo piano è raffigurato un personag-gio che scruta il cielo attraverso un cannocchiale, al piatto posteriore marca tipografica centrale impressa in nero, dorso figurato con titoli, sguardie blu, tagli dorati.Edizione originale di romanzo anticipatore dei viaggi nello spazio, del giornalista, scrittore e politico francese André Laurie, pseudonimo di Paschal Grousset (*Corte 1844 - †Saint-Mandé 1909). Collabora-

tore di Jules Verne, scrisse romanzi firmandosi con un diverso nome, poiché essendo anarchico era ricercato dalle autorità francesi. Il racconto cerca fantasticamente di avvicinare la luna alla terra per sfruttare i suoi minerali e a tale scopo costruisce nel Sahara, una gigantesca elettrocalamita. L’effetto però risulta opposto al previsto, perché la calamita ed un pezzo del Sahara vengono proiettati sulla luna.Ottima conservazione.

96. CARLE, Giuseppe. Le origini del diritto romano. Ricostruzione storica dei concetti che stanno a base del diritto pubblico e privato di Roma. Torino, Fratelli Bocca Editori, 1888. € 400

In-8°, 2 parti in 2 volumi.1ª parte: front., 352 pagg. num.Frontespizio con marca tipografica, qualche appunto manoscritto a lapis qua e là nel testo.2ª parte: VIII pagg. num. incluso il frontespizio, continuazione della numerazione da pag. 353 a pag. 633.Frontespizio con marca tipografica, dedica al Rettore dell’Università di Bologna, prefazione, postille manoscritte a lapis, esteso indice in fine.Completo.Legature in mezza pelle viola dell’epoca con piatti in carta marmorizzata, dorsi con titoli impressi in oro, titolo manoscritto a china al foglio di guardia anteriore del primo volume.Il filosofo italiano Giuseppe Carle (*Chiusa di Pesio 1845 - †Torino 1917) insegnò filosofia del diritto all’Università di Torino dal 1872 alla sua morte. Fu presidente dell’Accademia delle Scienze di Tori-no, socio dell’Accademia Dei Lincei, senatore e esponente del positivismo italiano.Buono stato conservativo dell’opera.

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97. LALLEMAND, Charles. Tunis et ses environs. Parigi, Ancienne Maison Quentin, 1892. € 600

In-folio, 3 cc. non num. inclusi l’occhietto e il frontespizio, 246 pagg. num. (ultima bianca), 1 c. non num.Occhietto, frontespizio con marca tipografica in caratteri rossi e neri, testo in francese, dedica dell’autore al Ministro Massicault, 150 illu-strazioni a colori nel testo di varie dimensioni di Charles Lallemand, raffiguranti belle vedute, moschee, abitazioni, personaggi, ecc., in fine indice e marca tipografica centrale sull’ultima carta.Completo.Legatura editoriale di lusso in piena tela percallina azzurra, piatti ric-camente decorati con molteplici cornici impresse in oro e nero con titoli sempre in oro, dorso a 6 comparti formati da filetti che limitano volute e foglie collegate e titoli in oro, sguardie grigie, tagli dorati.Nuova edizione, la prima edizione è del 1890.Dettagliato viaggio in Tunisia, dove vengono descritti, raffigurati e approfonditi, diversi argomenti: folcrore, costumi, i luoghi, le usanze, ecc.Charles Lallemand (*1826 - †1904) scrittore e disegnatore, fondò nel 1903 la rivista “La vigne et le vin en Gironde” e scrisse diversi libri durante i suoi viaggi in Africa del Nord, in particolare in Tunisia.L’opera si presenta in buono stato di conservazione.cfr. Dictionnaire de biographie des hommes célèbres de l’Alsace, 1910.

98. BRISAY, Enrico De - SALGARI, Enrico - JOB. Spada al vento. Torino, G. B. Paravia & C., s.d. (1895). € 680

In-4°, 269 pagg. num. inclusi l’occhietto e il frontespizio, 1 pag. non num.Occhietto, antiporta e frontespizio figurati, molte illustrazioni nel te-sto, alcune a piena pagina incise da Michelet su disegni di Job, indice dei capitoli in fine.Completo.Legatura editoriale di lusso in tela rossa, figurata con illustrazione policroma raffigurante uomini infilzati da una spada e titoli attorno, cornice impressa a secco al piatto posteriore, dorso con titoli e figura di uomo in uniforme, tagli rossi. Foglio di guardia anteriore con tim-bro di possesso e ex-libris disegnato da Antonio Rubino. Romanzo avventuroso, in prima edizione italiana. La prima parte dell’opera è ambientata a Torino, presso la locanda “il Toro d’Argento”. La conclusione della vicenda avviene al castello di Avi-gliana. Le tavole sono di Job, creativo illustratore di libri per la gioventù, pseudonimo di Jacques-Marie-Gaston Onfray De Bréville (*1858 - †1931).L’incisione finale (al verso della pag. 269) potrebbe anche essere interpretata come autoritratto umori-stico di Salgari, con due teste innestate su busti a forma di penne.Salgari, a quell’epoca già molto conosciuto, oltre che costituire un formidabile traino, poteva essere an-che una garanzia. Attenzione, Enrico, non Emilio Salgari. E qui si può fantasticare finché si vuole. Si sa

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con quale spregiudicatezza Salgari ricorresse a pseudonimi per firmare le sue opere quando si trattava di aggirare il contratto di esclusiva con questo o quell’editore.Buona conservazione dell’opera in generale.cfr. Sarti, pag. 123, n° 89.

99. WHYMPER, Edward. Chamonix and the Range of Mont Blanc. Londra, John Murray, 1896. € 680

In-8°, 24 pagg. num., XIV pagg. num., 1 c. non num., 189 pagg. num., 3 pagg. non num., 1 tavola rip., continuazione della numerazione della prima parte dell’opera, da pag. 25 a pag. 40, 1 c. non num.

Pubblicità editoriali alle prime e alle ultime pa-gine, frontespizio, testo in inglese, introduzione, indice, numerose illustrazioni e 3 tavole fuori testo più volte ripiegate, compresa una grande carta del Monte Bianco.Legatura in tela bordeaux dell’epoca, al piatto anteriore applicazione di brossura originale figu-rata con titoli, titoli e filetti in oro al dorso.Rara guida in edizione originale, in seguito tra-dotta varie volte in francese.

Abile scrittore oltre che disegnatore, Whymper (*Londra 1840 - †Chamonix 1911) ha pubblicato nei racconti delle sue ascensioni alcune delle pagine più celebri dell’alpinismo eroico dell’epoca vittoriana, arricchendole di stupende incisioni.Esemplare in ottimo stato di conservazione.cfr. Perret 4561; Neate pag. 170, W 60.

100. JAVELLE, Jean-Marie-Ferdinand-Émile. Souvenirs d’un Alpiniste. Losanna, E. Payot, 1897. € 380

In-16°, VI pagg. num. inclusi l’occhietto e il frontespizio, 412 pagg. num. (ultima bianca), 1 c. non num. (alcune pagine sono state legate in modo errato, tra le pagg. 16 e 17 compaiono le pagg. da 49 a 64).Occhietto con una dedica manoscritta datata 1903, frontespizio, testo in francese, prefazione sulla seconda edizione, indice in fine.Completo.Legatura editoriale di lusso in piena tela percallina verde figurata, su tutta la superficie del piatto anteriore immagine di montagna inserita entro curiosa cornice formata da rami e titoli impressi in oro, decora-zione fitomorfa impressa in nero al centro del piatto posteriore, dorso a 6 comparti con titoli e fregi floreali dorati, sguardie in carta decorata con tema floreale.Terza edizione di questo gioiello della letteratura di montagna, dell’alpinista e professore Jean-Marie-Ferdinand-Émile Javelle (*1847 - †1883). La prima edizione è del 1886.L’opera si presenta in buono stato conservativo.cfr. Perret 2357.

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101. MATHEWS, Charles Edward. The annals of Mont Blanc. Londra, T. Fischer Unwin, 1898. € 850

In-8°, XXIV pagg. num. inclusi l’occhietto, 1 tavola e il frontespizio, 367 pagg. num., 1 pag. non num., 1 tavola rip.Occhietto, frontespizio con vignetta paesaggistica in caratteri rossi e neri, testo in inglese, dedicatoria, prefazione, contenuti dell’opera, elenco delle illustrazioni, accompagnano il testo numerose illustra-zioni in bianco e nero, eseguite su carta patinata, 6 tavole in héliog-ravure (o fotoincisione), compresa quella in antiporta, fuori testo, tutte protette da veline parlanti e 1 carta geografica del Monte Bianco ripiegata in fine e preceduta da indice.Completo.Legatura editoriale in tela percallina color verde oliva, figurata con impressione in oro al piatto anteriore, titoli dorati al dorso, tagli non perfettamente rifiniti.Prima edizione di importante studio sul Monte Bianco.Esemplare ricercato ed in ottime condizioni.cfr. Perret 2863.

102. RAMUZ, Charles Ferdinand - BILLE, Edmond. Le village dans la montagne. Lo-sanna, Payot & C., 1908. € 900

In-folio, 3 cc. non num. inclusi l’occhietto, il frontespizio e 1 tavola, 260 pagg. num.Occhietto, frontespizio figurato in caratteri rossi e neri con giustificazione al verso, testo in francese, l’opera è arricchita da 54 incisioni di Charles Montbaron su disegni di Edmond Bille e 4 glyptographies fuori testo, tratte dai dipinti dello stesso artista, raffiguranti paesaggi e costumi di montagna, indice in fine.Completo.Legatura editoriale illustrata con titoli al piatto anteriore e al dorso, sguardie in carta colorata con tema floreale, margini non perfettamente rifiniti.Edizione originale dell’album dello scrittore Charles Ferdinand Ramuz (*Losanna 1878 - †Pully 1947), ric-camente illustrato dall’artista svizzero Edmond Bille (*Valangin 1878 - †Sierre 1959).Buono stato conservativo dell’opera.cfr. Perret 3573.

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103. CARROLL, Lewis - RACKHAM, Arthur. Nel Paese delle meraviglie. Bergamo, Instituto Italiano D’Arti Grafiche Editore, s.d. (1908). € 780

In-8°, 6 cc. non num. inclusi l’antiporta, 1 tavola e il frontespizio, 152 pagg. num. (ultima bianca).Occhietto con la scritta “Prima edizione italiana” al verso, fron-tespizio illustrato, indici, numerose illustrazioni nel testo, alcune a piena pagina, 13 tavole a colori, fuori testo di Arthur Rackham, protette da veline originali parlanti, riproducenti quelle realizzate per l’edizione del 1907 da William Heinemann di Londra e da Doubleday Page & C. di New York.Completo.Legatura editoriale in piena tela percallina blu notte, con titoli e illustrazioni al piatto anteriore e al dorso raffiguranti creature fantastiche di Lewis Carroll, sguardie figurate.Prima edizione italiana illustrata da Rackham (*Londra 1867 - †Limpsfield 1939), con la traduzione di Emma Cagli.Perfetto stato conservativo.

104. RIVIÈRE, Paul-Louis. Une promenade au pays de la science. Parigi, Delagrave, 1926. € 600

In-4°, 240 pagg. num. inclusi l’occhietto e il frontespizio. Occhietto, frontespizio con marca tipografica, testo in francese, 127 illustrazioni xilografiche nel testo.Completo.Bella legatura editoriale di lusso in piena tela percallina blu, il-lustrazioni policrome e titoli ricoprono tutto il piatto anteriore, dorso figurato con titoli in oro e nero, sguardie grigie, nota mano-scritta al foglio di guardia anteriore. Quarta edizione rivista ed aggiornata. L’autore vuole far percor-rere ai suoi “giovani lettori” una passeggiata nella terra della scienza, con interessanti descrizioni sulle forze della natura, le locomozioni terrestri, marittime e fluviali, la conquista dell’aria, varie invenzioni, compresa la fabbricazione dei diamanti, profu-mi e scoperte come la radio.Ottimo stato di conservazione.

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105. LARIGAUDIE, Guy De - SAMIVEL. La légende du ski. Parigi, Delagrave, 1940. € 150

In-4°, 114 pagg. num. (ultima bianca) inclusi l’occhietto e il frontespi-zio, 3 cc. non num.Occhietto con al verso elenco di opere dell’autore e di Samivel, fronte-spizio con vignetta e giustificazione al verso, testo in francese, 4 tavole a colori fuori testo di Samivel, compresa quella in antiporta, illustra-zioni dello stesso artista in bianco e nero, alcune a piena pagina, indice in fine.Completo.Legatura in piena tela blu, al piatto anteriore ottimamente conservata e applicata, la bella brossura figurata a colori di Samivel, tassello di carta con titolo al dorso, sguardie in carta azzurra, tagli con barbe.Prima edizione di interessante trattuato per ragazzi sulla storia dello sci.Samivel pseudonimo pseudonimo di Lévi Sam, secondo Bénézit, e di Paul Gayet-Tancrède, secondo Perret, (*Parigi 1907 - †Grenoble 1992) fu un alpinista ed esploratore, scrittore ed apprezzato illustratore, specializzato in soggetti di montagna. Esemplare intonso, in ottime condizioni.cfr. Perret 3884.

106. CEREGHINI, Mario. Il nostro sci club. Milano, Görlich, 1946. € 60

In-8° grande, 111 pagg. num. incluso il frontespizio, 1 pag. non num.Frontespizio con giustificazione al verso, avvertenza, prefazione, iro-niche illustrazioni di Cereghini, accompagnate da titoli o battute spi-ritose sullo sci.Completo.Legatura in cartonaggio azzurro con sovracoperta editoriale figurata.Opera in chiave caricaturale sullo sci, dell’architetto Mario Ce-reghini (*Lecco 1903 - †Madesimo 1966), il quale si dedicò al tema montano con una ricerca vasta ed articolata. Buono stato.

107. Monaco dans sa splendeur. 19 Avril 1956. Monaco, Les Editions Raoul Solar, 1956. € 350

In-4°, 240 pagg. num. inclusi l’occhietto, la dedica e il frontespizio (le prime XLVIII sono contrasse-gnate con numerazione romana), 3 cc. non num. (ultima bianca).Occhietto, dedica in onore della dinastia regnante all’epoca, frontespizio e testo impresso in caratteri rossi e neri, 15 litografie a colori di Luis Vidal Molné (*Barcellona 1907 - †Monaco 1970), numerose illustrazioni fotografiche in bianco e nero nel testo, giustificazione in fine.Completo.

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Legatura alle armi reali del Principato di Monaco, lo scudo soste-nuto da due monaci armati è losangato di rosso, drappo rosso e corona reale dorata, titoli dorati al dorso e monogramma dei Reali sormontato da corona reale.Opera edita nel 1956 in occasione del matrimonio tra il principe Ranieri III (*Monaco 1923 - †2005) e la principessa consorte di Monaco Grace Patricia Kelly (*Filadelfia 1929 - †Monaco 1982).Quest’opera che mostra le bellezze del principato in tutto il suo splendore è resa unica dalla dedica del principe datata 1956, manoscritta ad inchiostro blu al foglio di guardia an-teriore.Esemplare n° 4140, su 8000 numerati, impresso su “Velin spécial de Renage”.Buona conservazione.

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CARTE GEOGRAFICHE

Presso la libreria sono disponibili carte geografiche originali raffiguranti le regioni italia-ne e del mondo, impresse da cartografi e stampatori diversi dal XV al XIX secolo.Le mappe qui di seguito descritte rappresentano solamente una minima parte del materiale presente in bottega.

108. TABULA EUROPAE QUINTA. Venezia, Girolamo Porro, 1558. € 380

Incisione originale eseguita su rame, testo in la-tino al verso (mm 175 x 135 l’impressione più margini).Impressa a Venezia nel 1558 da Girolamo Porro e inserita nell’opera di Giovanni Antonio Magini “Descrittione Universale della terra”, tratta dalle tavole di Claudio Tolomeo.Rara carta geografica della metà del Cinque-cento, raffigurante l’Italia, inserita entro corni-ce graduata.G. Porro disegnatore e incisore di carte geografi-che, nato a Padova nel 1520 e morto nel 1604 fu il primo a pubblicare l’atlante in formato ridotto di Mercatore e di Magini. Buono stato di conservazione della carta e dell’impressione.cfr. Skelton, History of Cartography, pag. 265.

109. EUROPAE. Anversa, Abraham Ortelius - Plantin, 1592. € 1.500

Incisione originale eseguita su rame, acquerella-ta a mano all’epoca, testo in latino al verso (mm 465 x 345 l’impressione più margini).Impressa ad Anversa nel 1592 dal cartografo Abraham Ortelius, presso lo stampatore Plantin e inserita nell’opera “Theatrum Orbis Terrarum”.Interessante carta geografica raffigurante l’Europa. In alto a sinistra un toro e una figura allegorica sovrastano una lapide contenente la scritta “Europae”.Il Theatrum Orbis Terrarum (Teatro del mondo) è considerato il primo e completo atlante della car-tografia moderna, impresso ad Anversa in prima edizione da Abraham Ortelius (*Anversa 1527 - †1598) nel 1570.Ottima conservazione e vivace coloritura coeva. Cornice in legno scuro con fascia interna pitturata nera. cfr. Koeman III, Ort. 27B.

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110. AFRICAE TABULA NOVA. Anversa, Abraham Ortelius - Plantin, 1592. € 1.500

Incisione originale eseguita su rame, acquerellata a mano all’epoca, testo in latino al verso (mm 465 x 345 l’impressione più margini).Impressa ad Anversa nel 1592 da Abraham Ortelius, presso lo stampatore Plantin e inserita nell’opera “Theatrum Orbis Terrarum”.Affascinante e dettagliata carta geografica raffigu-rante l’Africa. Mostri marini e scenografico cartiglio nella parte inferiore sinistra arricchisco la tavola.Perfetto stato conservativo della carta, dell’impres-sione e del colore. Cornice in legno scuro con fascia interna pitturata nera. cfr. Koeman III, Ort. 27B.

111. STATO DI MILANO. Bologna, Fabio Magini, 1620. € 750

Incisione originale eseguita su rame (mm 465 x 350 l’impressione più ampi margini).Impressa a Bologna nel 1620 da Fabio Magini, dai disegni del padre, l’astronomo e cartografo Giovanni Antonio Magini (*1555 - †1617).Dettagliata carta geografica ricca di toponimi, raf-figurante lo Stato di Milano. L’incisione è contenuta nell’opera “Atlante geografico d’Italia”, composta da 61 tavole in foglio doppio, nel quale, procedendo da Nord a Sud, sono delineate tutte le regioni d’Italia, accompagnate da un commento di 24 pagine.In alto a destra il titolo inserito in decorativo cartiglio.

Altro cartiglio in basso a destra contenente dedica all’Illustrissimo Duca di Feria.Scala distanziometrica nell’angolo superiore sinistro.Prima edizione.Buono stato di conservazione.

112. REIPUBLICÆ GENUENSIS DUCA-TUS ET DOMINII, NOVA DISCRIP. Amster-dam, Joannes Jansonius, 1630 circa. € 1.200

Incisione originale eseguita su rame, acquerellata a mano all’epoca, testo in tedesco al verso (mm 493 x 375 l’impressione più margini).Impressa ad Amsterdam nel 1630 circa da Joannes Jansonius (*1588 - †1664), inserita nell’opera “Atlan-tis Maioris Appendix sive pars altera” e successiva-mente a partire dal 1633 inserita nell’atlante di Gerard Mercator “Cosmographicae Meditationes”.Carta geografica raffigurante la Liguria.

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In basso al centro entro sontuoso e decorativo cartiglio il titolo sormontato da due grifoni alati che so-stengono lo stemma, in basso a sinistra, scala distanziometrica. Rosa dei venti con riferimenti cardinali e velieri animano la carta.Perfetto stato di conservazione della carta, dell’impressione e del colore. Cornice in ciliegio scuro.cfr. Koeman II Me 35.

113. NOVA TOTIUS TERRARUM ORBIS GEOGRAPHICA AC HYDROGRAPHICA TABULA. Amsterdam, Henricus Hondius, 1630. € 6.800

Incisione originale eseguita su rame, ac-querellata a mano all’epoca, testo in latino al verso.Impressa ad Amsterdam nel 1630 da Hen-ricus Hondius (*Amsterdam 1597 - †1651) e inserita nell’atlante “Atlantis Maioris Ap-pendix”.Raro e pittorico e planisfero, di scuola olandese del XVII secolo.La tavola è arricchita agli angoli dai ritrat-ti di Giulio Cesare, Tolomeo, Mercatore e dello stesso cartografo Henricus Hondius. La scena è animata da ricche allegorie degli elementi naturali.Lungo tutto il lato superiore il titolo.Ottimo stato di conservazione della carta, dell’impressione e della splendida coloritura coeva.cfr. Koeman II Me 31A.

114. ASIA NOVITER DELINEATA. Amsterdam, Guglielmus Blaeu, 1635. € 3.000

Incisione originale eseguita su rame, acquerellata a mano all’epoca ai confini e nei particolari, testo in latino al verso (mm 550 x 410 l’impressione più ampi margini).Impressa ad Amsterdam nel 1635 da Guglielmus Blaeu (*1571 - †Amsterdam 1638) e inserita nell’o-pera “Theatrum Orbis Terrarum”.Rara carta geografica raffigurante l’A-sia, ornata da una ricca bordura con nove vedute di città nella parte superiore e ai lati dieci vignette che mostrano coppie di personaggi vestiti con abiti locali dei di-versi regni che la compongono.Oltre ai dettagli topografici, molti aspetti decorativi e folcloristici arricchiscono la carta: animali esotici tra i quali un elefante a nord della fonte del Gange e a sud della grande muraglia cinese. Un mostro marino nel Pacifico e un tritone che soffia nella conchiglia nell’Oceano Indiano assieme a molti velieri.Guglielmus Blaeu, cartografo, disegnatore

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e navigatore olandese, allievo di Tycho Brahe, fondò un’officina per la costruzione di globi nel 1599. Poco tempo dopo iniziò a pubblicare anche carte geografiche, giungendo nel 1630 alla creazione del primo atlante “Atlantis Appendix” e cinque anni dopo, della prima edizione in due tomi del “Atlas No-vus”. Dopo la sua morte, nel 1638, a cura del figlio Johan si giunse nel 1662 alla pubblicazione del ce-lebre “Atlas Maior” in 11 volumi. Nel 1672 un incendio distrusse l’officina e segnò la fine dell’attività. Buono stato conservativo della carta, dell’impressione e del colore. Tavola montata con cornice a dop-pio vetro.cfr. Koeman I BL 13 pag. 111.

115. DUCATO DI PARMA ET DI PIACENZA. Amsterdam, Henricus Hondius, 1640 circa. € 900

Incisione originale eseguita su rame, acquerellata a mano all’epoca, testo in francese al verso (mm 495 x 385 l’impressione più margini).Impressa ad Amsterdam nel 1640 circa da Henricus Hondius (*Amsterdam 1597 - †1651).Dettagliata carta geografica raffigurante il territo-rio di Parma, Piacenza e le zone circostanti.In basso a destra il titolo inserito entro sontuoso carti-glio arricchito da motivi vegetali, frutti e sfera armil-lare. In basso a sinistra scale distanziometriche entro edicola. Ottimo stato di conservazione.

116. RHENUS FLUVIORUM EUROPÆ CELEBERRIMUS. Amsterdam, Guglielmus Blaeu, 1640. € 1.200

Incisione originale eseguita su rame, fine-mente acquerellata a mano all’epoca (mm 965 x 420 l’impressione più ampi margi-ni).Impressa ad Amsterdam nel 1640 da Gu-glielmus Blaeu (*1571 - † 1638) e inserita nell’opera “Theatrum Orbis Terrarum”. Ricca carta geografia raffigurante il corso del fiume Reno e i territori che lambisce.In alto a destra dedica entro decorativo cartiglio con figura femminile che regge una bilancia e stemma nella parte superiore.Altro ricco cartiglio in basso a destra contornato da animali e figure allegoriche, compreso bacco, nudo e imberbe, seduto accanto ad un fauno.Dieci stemmi in alto sinistra, affiancati da undici putti con scale distanziometriche sottostanti.Ottimo stato di conservazione della carta, dell’impressione e del colore.cfr. Koeman I BL 21 A pag. 127.

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117. DANUBIUS FLUVIUS EUROPÆ MAXIUMUS. Amsterdam, Guglielmus Blaeu, 1640. € 1.200

Incisione originale eseguita su rame, ac-querellata a Incisione originale eseguita su rame, acquerellata a mano all’epoca (mm 965 x 415 l’impressione più ampi margini).Impressa ad Amsterdam nel 1640 da Gu-glielmus Blaeu (*1571 - †1638) e inserita nell’opera “Theatrum Orbis Terrarum”.Carta geografia raffigurante il corso del fiume Danubio, i suoi affluenti e i terri-tori circostanti.Due decorativi cartigli rendono preziosa questa tavola. In alto a destra il titolo è animato dall’allegoria dell’Europa e un Imperatore sul lato sinistro e sull’altro lato il sultano ottomano e l’Asia, che rappre-senta la lunga lotta tra le due potenze per il controllo della regione. Le scale distanziometriche in basso a sinistra sono contornate da divinità fluviali e putti, che rappresentano il possente fiume.Ottima conservazione.cfr. Koeman I BL 21 A pag. 127.

118. STATO DEL PIEMONTE. Amsterdam, Guglielmus & Johan Blaeu, 1640. € 900

Incisione originale eseguita su rame, acquerellata a mano all’epoca, con testo in spagnolo al verso (mm 500 x 390 l’impressione più ampi margini).Impressa ad Amsterdam nel 1640 da Guglielmus Blaeu (*1571 - †1638) e Johan Blaeu (*1596 - †1673).Carta geografica raffigurante il Piemonte centrale e sud.In alto a destra decorativo cartiglio contenente il titolo con testa di cervo nella parte superiore. In basso a destra ricca edicola con scale distanziometriche, sormontata da corona.Buono stato di conservazione della carta, dell’impressione e del colore.

cfr. Koeman I BL 35 A; Barrera, Il Piemonte nella cartografia del Cinquecento e Seicento, n° 24.

119. TERRITORIO DI CREMONA. Amsterdam, Joannes Jansonius, 1647. € 900

Incisione originale eseguita su rame, acquerellata a mano all’epoca, testo in tedesco al verso (mm 490 x 380 l’impres-sione più ampi margini).Impressa ad Amsterdam nel 1647 da Joannes Jansonius (*1588 - †1664) e inserita nell’opera “Atlas Novus sive The-atrum Orbis Terrarum”.Carta geografica raffigurante parte della Lombardia, in particolare i territori di Cremona, Mantova, Crema e Piacenza.

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In alto a destra titolo contenuto entro bellissimo cartiglio, vivacemente pitturato a mano all’epoca, animato da putti, donna con spighe di grano in mano, uomo con falce e fasci di grano e uva. Nella parte inferiore centrale del foglio, graziosa edicola con scale distanziometriche.Perfetto stato di conservazione della carta, dell’impressione e del colore. cfr. Koeman II Me 59.

120. PRINCIPATUS PEDEMONTII DUCATUS… Amsterdam, Joannes Jansonius, 1647. € 900

Incisione originale eseguita su rame, acquerellata a mano all’epoca con testo in latino al verso (mm 530 x 415 l’im-pressione più ampi margini).Impressa ad Amsterdam nel 1647 da Joannes Jansonius (*1588 - †1664), inserita nell’opera “Atlas Novus sive The-atrum Orbis Terrarum”.Carta geografica raffigurante il Piemonte e una parte della Liguria.In basso a sinistra titolo entro sontuoso cartiglio. A destra scale distanziometriche inserite dentro edicola decorata e sormontata da un putto reggente un globo nella mano destra e un compasso in quella sinistra.

Buono stato di conservazione della carta, dell’impressione e del colore. Minimo segno di ossidazione al verso.cfr. Koeman II Me 59.

121. ATLAS COELESTIS SEU ARMONIA MACROCOSMICA. Amsterdam, Andrea Cellario - J. Jansonius - P. Schenk - G. Valk, 1660 - 1708.

€ 2.500 - 2.700 per singola stampa

Incisioni originali eseguite su rame, fine-mente acquerellate a mano all’epoca.• Orbium planetarum terram com-

plectentium scenographia (mm 500 x 430 l’impressione più ampi margini).

Impressa ad Amsterdam nel 1660 da Joan-nes Jansonius e inserita nell’opera omonima di Andrea Cellario. Rara carta celeste raffi-gurante 7 orbite planetarie, al centro delle quali è posizionata la terra, più un cerchio raffigurante i segni dello zodiaco. In alto a destra e a sinistra titolo in latino entro drappi sorretti da putti alati. In basso a sinistra una sfera divisa in 12 cerchi più piccoli, entro la quale è raffigurata la teoria Tolemaica, a de-stra quella di Ticho Brae. Prima edizione.• Planisphaerium arateum sive compages orbium mundanorum (mm 520 x 440 l’impressione

più ampi margini).

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Impressa ad Amsterdam nel 1708 da Petrus Schenk e Gerard Valk, dai rami originali di Andrea Cellario. Rara carta celeste raffigurante le orbite dei pianeti. Entro il cerchio più grande e più esterno vi sono i 12 simboli dello zodiaco, ai quali sono affiancate 12 figure umane corrispondenti. Al centro della sfera, la terra. In alto a sinistra e a destra il titolo entro due ampi drappi sorretti da putti alati. In basso ai lati due scene che rappresentano uomini di scienza intenti a studiare la terra. Terza edizione.• Typus aspectuum oppositionum et coniunctionum etz in planetis (mm 510 x 433 l’impressione

più ampi margini). Impressa ad Amsterdam nel 1708 da Petrus Schenk e Gerard Valk, dai rami originali di Andrea Cellario. Carta celeste raffigurante le opposizioni e le congiunzioni tra i pianeti, il cerchio più esterno è diviso in 12 parti entro ognuna delle quali si trova un segno dello zodiaco. In alto ai lati il titolo entro drappi sorretti da putti alati. In basso ai lati due mezze lune, con diagrammi e figure allegoriche reggenti nastri con scritte.Terza edizione. Andrea Cellario (*1596 - †1665) fu un celebre cartografo e astronomo del XVII secolo. Senza ombra di dubbio, l’opera sua più famosa è la presente (dalla quale sono tratte le tavole proposte) l’Atlas Co-elestis seu Armonia Macrocosmica, dove egli propone e compara tutte le teorie astronomiche, quella tolemaica, copernicana e quella di Tycho Brahe, le descrive, le raffigura e ne presenta i vantaggi senza mai affermare la supremazia di una sull’altra.Rare e affascinanti carte astronomiche di gran pregio collezionistico.Perfetto stato di conservazione degli esemplari.cfr. Koemann II 32.

122. DUCATO OVERO TERRITORIO DI MILANO. Amsterdam, Guglielmus Blaeu, 1663. € 900

Incisione originale eseguita su rame, acquerellata a mano all’epoca, con testo in olandese al verso (mm 510 x 385 l’im-pressione più ampi margini).Impressa ad Amsterdam nel 1663 da Guglielmus Blaeu (*1571 - †1638), basata sulla cartografia di Giovanni Anto-nio Magini (*Padova 1555 - †Bologna 1617 e inserita nell’o-pera “Atlas Major”.Carta geografica del territorio di Milano. In alto a sinistra il titolo entro sontuoso cartiglio sorretto da due figure. Sotto scala distanziometrica.Ottimo stato di conservazione.cfr. Koeman I, BL 58 [230] pag. 263.

123. ALTA LOMBARDIA, E STATI AD ESSA CIRCONVICINI. Roma, Giorgio Wid-man - Giovanni Domenico De Rossi, 1680. € 1.100

Incisione originale eseguita su rame, acquerellata a mano all’epoca lungo i confini (mm 570 x 445 circa l’impressione).Impressa a Roma nel 1680 da Giorgio Widman, su disegno di Giacomo Cantelli da Vignola, presso lo stampatore Giovanni Domenico De Rossi, inserita nell’atlante intitolato “Mercurio Geografico”.Dettagliata carta geografica raffigurante la Lombardia, il Piemonte e la Liguria.Nell’angolo inferiore sinistro, entro cartigli riccamente ornati, dedica di Giovanni Giacomo de Rossi al

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lombardo monsignor Girolamo Peregrini, cameriere segreto di papa Innocenzo XI, sormontata da uno stemma cardinalizio e il titolo. In basso a destra legenda esplicativa dei simboli e scale distanziometriche. Il margine è graduato su tutto il pe-rimetro.Giacomo Cantelli (*Vignola 1643 - †Modena 1695) fu geo-grafo e bibliotecario di corte presso il Duca di Modena Fran-cesco II.Magnifico esemplare in nitida impressione su carta vergella-ta con filigrana con bussola.

124. IL PIEMONTE, SOTTO NOME DEL QUALE VENGONO COMPRESI IL DUCA-TO D’AUOSTA, IL PRINCIPATO DI PIE-MONTE, LA SIGNORIA DI VERCELLI, LI MARCHESATI DI SUSA... Roma, Antonio Barbey - Giovanni Domenico de Rossi, 1691.

€ 5.200

Incisione originale eseguita su rame su 4 fogli (mm 1063 x 840 l’impressione più margini).Impressa a Roma nel 1691 da Antonio Barbey su dise-gno di Giacomo Cantelli presso Giovanni Domenico de Rossi erede di Giovanni Giacomo de Rossi.Importante carta geografica raffigurante il Pie-monte, una minima parte della Lombardia e la Liguria di Ponente.In alto a sinistra entro cartiglio con stemma dedica Al Cardinale Giovanni Franco Albani. In basso a sinistra entro drappo con testa leonina legenda con 15 richia-mi In alto a destra scala distanziometrica. In basso a destra titolo entro drappo sostenuto da due putti alati, accanto vascelli che navigano in acque marine.Buono stato di conservazione.cfr. Barrera, Il Piemonte nella cartografia del Settecento, n° 58.

125. PARTIE DU DUCHÉ DE MILAN LA PRINCIPAUTÉ DE PIÉMONT LE MON-TFERRAT ET LA REPUBLIQUE DE GE-NES. Parigi, Hubert Jaillot, 1692. € 1.200

Incisione originale eseguita su rame acquerellata a mano all’epoca (mm 735 x 548 l’impressione più ampi margini).Impressa a Parigi nel 1692 presso lo stampatore Hu-bert Jaillot dai disegni di Nicolas Sanson.Interessante carta geografica raffigurante la Li-guria, molto dettagliata a livello topografico.

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Titolo extra margini nella parte superiore della lastra. In alto a destra decorativo cartiglio con putti e stemma centrale sormontato da corona. In basso a destra scale distanziometriche entro edicola.H. Jaillot (*Parigi 1632 - †1712), cartografo e stampatore francese del XVII secolo, collaborò con San-son, stampando assieme e dopo la sua morte un certo numero di atlanti.N. Sanson (*Abbeville 1600 - †Parigi 1667), geografo del Re di Francia, è considerato il fondatore della scuola francese di cartografia. Disegnò e produsse oltre trecento mappe. Alla sua morte l’attività cartografica proseguì in parte grazie al figlio, Guillaume Sanson (*Parigi 1633 - †1703).Perfetto stato di conservazione della carta, dell’impressione e del colore.cfr. Barrera, il Piemonte nella cartografia del Settecento, n° 7; Pastoureau 246.

126. PRINCIPAUTÉ DE PIEMONT SEI-GNEUIRIE DE VERCEIL DUCHÉ OU VAL D’AOUST MARQUISAT D’IVREÉ, MARQUISAT DE SUSE COMTÉ D’AST, COMTÉ DE TARANTAISE, LE CANA-VEZ, COMTÉ DE MORIENNE ET LE MONFERRAT. Parigi, Nicolas De Fer, 1693.

€ 3.900

Incisione originale eseguita su rame su 4 fogli, ac-querellata a mano ai confini (mm 950 x 790 l’im-pressione più margini).Impressa a Parigi nel 1693 da Nicolas De Fer (*Parigi 1646 - †1720).Importante carta geografica, raffigurante il Piemonte e una parte della Liguria.In alto al centro titolo in francese su festone. In alto a destra scala distanziometrica entro drappo con stemma alla base. In basso a destra cartiglio decorativo con titolo accompagnato da figure alle-goriche e corona sulla parte superiore. In basso a sinistra scena militare con descrizione della Contea di Nizza. Nel margine centrale sinistro scale distanziometriche.Perfetta conservazione.cfr. Barrera, Il Piemonte nella cartografia del Settecento, n° 98.

127. NOVISSIMA DESCRIPTIO TABULÆ GENERALIS DUCATUS SABAUDIÆ PRIN-CIPATUS PEDEMONTII … Amsterdam, Iustus Dankerts, 1696. € 1.000

Incisione originale eseguita su rame, acquerellata a mano all’epoca, (mm 591 x 505 l’impressione più ampi margini).Impressa ad Amsterdam nel 1696 da Iustus Dankerts (*Amsterdam 1635 - †1701), inserita nell’Atlas del car-tografo.Carta geografica raffigurante il Piemonte, una parte della costa ligure e della Lombardia.

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Titolo entro grande cartiglio, decorato con putti alati che sorreggono stemma, a lato scale distanziome-triche entro edicola sormontata da putto che sorregge stemmi.Buono stato di conservazione della carta, dell’impressione e del colore. Minimi restauri abilmente eseguiti al verso, lungo i margini.cfr. Koeman II Dan 3.

128. BELLI TYPUS IN ITALIA VICTRICIS AQUILÆ PROGRESSUS IN STATU MEDIOLANENSIS ET DUCATU MANTUAE. Norimberga, Johann Baptist Homann, 1702 - 1725 circa. € 1.000

Incisione originale eseguita su rame acquerellata a mano all’epoca (mm 545 x 470 l’impressione più margini).Impressa a Norimberga tra il 1702 e il 1725 circa da Johann Baptist Homann (*1664 - †1724).Dettagliata carta geografica dell’Italia settentrionale raffigurante i territori dello Stato Mediolanense e del Ducato di Mantova. In particolare sono evidenziati gli eventi militari sul territorio nel primo e secondo decen-nio del XVIII secolo, sottolineando le fortificazioni di Milano, Pavia, Alessandria, Genova, Cremona, Manto-va, Crema, Casale, Piacenza.Scenografico cartiglio allegorico in basso a destra con ti-toli inseriti entro maestoso drappo, sormontato da aquila e soretto da tre personaggi, uno dei quali sostiene a sua

volta una pianta di Mantova. Precede il cartiglio una piccola veduta della battaglia di Cremona.Ottima conservazione della carta, del colore e dell’impressione.

129. L’ITALIE DIVISÉE EN SES ESTATS. Parigi, Peter Starckman, 1707. € 1.100

Incisione originale eseguita su rame, ac-querellata a mano all’epoca (mm 620 x 455 l’impressione più margini).Impressa a Parigi nel 1707 da Peter Star-ckman, su disegno di Nicolas De Fer (*Parigi 1646 - †1720) e inserita in “At-las Curieux où le Monde représenté dans les cartes générales et particulières du Ciel et de la Terre”.Carta geografica raffigurante l’Italia, arricchita sui due lati dagli stemmi dei principali stati che la componevano.In alto al destra titolo entro ricco carti-glio. In basso a destra, entro edicola, sca-le distanziometriche. Nella parte inferiore sinistra lapide conte-nente longitudini e latitudini dei principali luoghi.Ottima conservazione della carta, dell’impressione e del colore. Cornice in legno con venature rossicce.

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130. LE PIEMONT SUIVANT LES NOUVELLES OBSERVATIONS. Leida, Pieter Van-der Aa, 1714. € 300

Incisione originale eseguita su rame (mm 310 x 230 l’im-pressione più margini).Impressa a Leida nel 1714 da Pieter Vander Aa.Dettagliata carta geografica del Piemonte e dei territori confinanti, la Savoia, la Provenza, il Delfinato e la Contea di Nizza.In alto a sinistra il titolo inserito entro ampio drappo e sullo sfondo veduta animata da personaggi. Sotto scale grafiche.Buono stato di conservazione della carta e dell’impressione.

131. MAPPA GEOGRAFICA ESATTISSIMA DELLE PROVINCIE DEL TORTONE-SE, PAVESE ALESSANDRINO CONTENUTE DAL CORSO DEL FIUME PO, TA-NARO E TIDONE CON L’ADJACENTI MONTAGNE DELLA LIGURIA. Milano, Marco Antonio Dal Re, 1720 - 1730 circa. p.a.r.

Incisione originale eseguita su rame su 4 fogli (mm 1016 x 735 l’impressione più ampi margini).Impressa a Milano nel 1720 - 1730 circa presso l’incisore Marco Antonio Dal Re, tratta dal dise-gno di Joseph Chafrion.Carta geografica di grande rarità raffiguran-te le province di Tortona, Pavia, Alessandria e Asti, sconosciuta alle bibliografie e curiosa-mente ruotata di 180° rispetto al nord.In alto a sinistra drappo sorretto da due putti conte-nente legenda. In alto a destra cartiglio raffiguran-te la Liguria di levante e la parte sud del Piemonte

con titoli. In basso a sinistra scala distanziometrica in miglia italiane sovrastata da figure allegoriche. Marco Antonio Dal Re (*1697 - †?) si trasferì a Milano giovanissimo nel 1723 dopo un soggiorno a Cremona, dove già svolgeva l’attività di incisore.Joseph Chafrion (*1653 - †1698) trascorse la vita a Genova facendo l’incisore.Ottimo stato conservativo della carta e dell’impressione.

132. INSULÆ ET REGNI SICILIÆ NOVISSIMA TABULA. Amsterdam, Guillaume De L’Isle, 1725.

€ 1.500

Incisione originale eseguita su rame, acquerellata a mano all’epoca (mm 590 x 500 l’impressione più margini). Impressa ad Amsterdam nel 1725 da Guillaume De L’Isle (*1675 - †1726) su disegno di Joachim Ottens (1663 - 1719) e inserita nell’opera “Atlas Major”.Dettagliata carta geografica della Sicilia, inserita entro cornice graduata ai margini.

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Lungo la parte superiore, su due righe, il titolo in latino. Curiosamente l’Etna è in eruzione assieme ad innumerevoli dettagli topografici. In basso a sinistra, entro riquadro carta geografica dell’isola di Malta e di Gozzo, con scale distanzio-metriche e legenda.In basso a destra riquadro con ampia legenda e scale distanziometriche.Ottima conservazione della carta, dell’impressione e del colore. Cornice in legno biondo.

133. L’ITALIE PUBBLIÉE SOUS LES AUSPICES DE MONSEIGNEUR LE DUC D’ORLEANS. Parigi, Jean Baptiste Bourguignon D’Anville, 1743. € 1.200

Incisione originale eseguita su rame, su due fogli non uniti, ac-querellata a mano all’epoca (mm 705 x 455 circa l’impressione di ogni singolo foglio più margini).Impressa a Parigi nel 1743 dal geografo e cartografo francese Jean Baptiste Bourguignon D’Anville (*Parigi 1697 - †1782). Imponente carta geografica dell’Italia.Maestoso drappo in alto a destra animato da figure sacro e allego-riche: la Lupa mentre allatta Romolo e Remo, il Po adagiato tra le acque e una figura femminile uscente da nubi e reggente croce nella parte alta.In basso a sinistra undici scale distanziometriche.Perfetta conservazione della carta, dell’impressione e del colore.

134. CARTA GENERALE DELLE OPERAZIONI SEGUITE NELLA CAMPAGNA DEL 1744 TRA L’ARMATA DI S. M. E QUELLA DE’ GALLISPANI. 1750 circa .€ 3.800

Disegno originale, eseguito a china e acquerello, firmato Bergalli nell’angolo inferiore destro (mm 680 x 960 il foglio).Dettagliata carta geografica manoscritta, della metà del settecen-to, raffigurante i territori del Piemonte occidentale e della Ligu-ria di Ponente, dalla valle di Susa alla costa ligure, passando per i territori di Cuneo, con i riferimenti militari dei combattimenti avvenuti nel 1744 tra gli eserciti franco-spagnoli e i piemontesi.In alto a destra il titolo seguito da un esteso indice esplicativo. Nell’angolo inferiore destro scala distanziometrica affiancata da timbro del Corpo di Stato Maggiore impresso a secco, ripetuto al verso ma impresso in tinta blu. Rosa dei venti a destra.La data dell’inizio dell’assedio, contro i bastioni della città di Cu-neo è il 15 settembre 1744.Il 29 settembre il Re arrivò da Saluzzo con 25000 uomini per soc-correre i 4089 soldati a difesa della città. Il 30 settembre l’esercito si schierò a Madonna dell’Olmo e lì combatté una feroce battaglia contro i nemici galloispanici, che pur uscendone vincitori, saranno

molto indeboliti. I ventuno giorni successivi di guerra furono più facili per i piemontesi e il 21 ottobre il consiglio di guerra franco-spagnola decise di concludere l’assedio.Importante documento storico e militare-cartografico in perfetto stato conservativo. Cornice in legno del ’900 con borchie floreali in ottone ai quattro angoli.

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135. TAB. GEOGR. EUROPAE AD EMENDATIORA QUAE AD HUC PRODIERUNT EXEMPLA IUSSU ACAD. REG. SCIENT. ET ELEG. LITT. PRUSS. DESCRIPTA. Berlino, Christian Ludewig Kunst, 1760. € 500

Incisione originale eseguita su rame, acquerellata a mano all’epoca (mm 390 x 340 l’impressione più margini).Impressa a Berlino nel 1760 presso lo stampatore Christian Ludewig Kunst e inserita nell’opera del matematico Leonhard Euler (*Basilea 1707 - †San Pietroburgo 1783) “Geographischer Atlas bestehend in 44 Land-Charten…”.Carta geografica dell’Europa, inserita entro cornice graduata proveniente da uno dei primi atlanti tedeschi ideati per uso scolastico. Buono stato di conservazione della carta, dell’impressione e del colore.

136. TAVOLE ASTRONOMICHE. Parigi, Claude Buy de Mornas - L. C. Desnos, 1761.€ 320 - 420 per singola stampa

Dodici incisioni originali eseguite su rame, acquerellate a mano all’epoca su alcuni particolari (mm 535 x 365 l’impressione più margini).Impresse a Parigi nel 1761 da Claude Buy de Mornas, presso lo stampatore L. C. Desnos e inserite nell’ope-ra “Atlas Méthodique et Elémentaire de Géographie et d’Histoire”.Tutte le tavole sono finemente incise e racchiuse in una cornice attraversata da ghirlande di fiori e strumen-ti astronomici, accompagnate da due grandi colonne di testo in francese e raffigurano i pianeti, sistemi pla-netari, eclissi di luna e di sole, diagrammi celesti, etc. • Des planètes en particulier.• Systême de Descartes.• Centre du monde. Systême de Ptolomée et de Ti-

cho-Brahe.• Zônes.• Histoire de la découverte des mondes nouveau et

inconnu.• Diversità des ombres.• Des planètes subalternes et de la paralaxe.• De l’aërologie.• Observations.• Colures, tropiques, cercles polaires, et leurs usages.• Explications des saisons.• Des planètes.Claude Buy de Mornas fu geografo del Re Luigi XVI e del Duca di Berry. Contribuì a facilitare lo studio di questa scienza nel XVIII secolo.Ottimo stato conservativo.

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137. LES ESTATS DE SAVOYE ET DE PIÉMONT. Parigi, Jean Dezauche, 1784. € 950

Incisione originale eseguita su rame, acquerellata a mano all’epoca (mm 470 x 650 l’impressione più ampi marginiImpressa a Parigi nel 1784 dallo stampatore Jean De-zauche, utilizzando il rame originale del 1707 di Hubert Jaillot (*Parigi 1632 - †1712).Dettagliata e pittorica carta geografica del Piemonte e della Savoia, eseguita con grande ricchezza di particolari. In alto a destra titolo racchiuso entro sontuoso cartiglio, con alla base la Dora e il Po, sovrastato da stemma e corona Reale, sorretto da figure angeliche.Lungo la parte inferiore la scritta “Le Duché d’Avost, la Seigneurie de Verceil, le Marquisat d’Yvrée”.Jean Dezauche impresse alcune carte geografiche traen-do spunto dai rami originali degli innovativi cartografi Guillaume De l’Isle (*1675 - †1726) e di suo genero Phi-lippe Buache (*1700 - †1773).Buona conservazione della carta, del colore e dell’im-pressione. cfr. Barrera, Il Piemonte nella cartografia del Settecen-to, n° 80 (cita l’edizione del 1707).

138. TABULA PEDEMONTII ANTIQUI, ET MEDII ÆVI. Torino, Pietro Amati e Pio Tela, 1811. € 400

Incisione originale eseguita su rame, intelata all’epoca (mm 480 x 655 l’impressione più margini).Impressa a Torino nel 1811 da Pietro Amati e Pio Tela su disegno di Lirelli.Carta geografica del Piemonte.In basso a destra il titolo inserito entro ovale. Sotto scale distanzio-metriche.Perfetta conservazione della carta, dell’impressione e del colore.

139. CARTA GEOGRAFICA POSTALE DEL PIEMONTE SAVOJA E GENOVESATO. Cremona, Luigi Demicheli, 1849. € 230

Incisione originale eseguita su rame (mm 340 x 340 l’impressione più margini).Impressa a Cremona nel 1849 presso Luigi Demicheli.Carta geografica del Piemonte, della Savoia e del Genovesato.Interessante è la classificazione delle strade in postali, secondarie, caval-cabili e le indicazioni delle stazioni e delle corse postali. In alto a destra titolo contornato da volute.Legenda entro riquadro posizionato nell’angolo inferiore sinistro. Scale distanziometriche nella parte inferiore destra.Ottimo stato conservativo della carta e dell’impressione.

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140. CARTE MILITAIRE DES ALPES. Parigi, F. P. Michel, 1820. € 2.350

Incisioni origiali eseguite su rame, acquerella-te a mano all’epoca ai confini e nei particolari, formanti una grande carta di dimesnsioni totali (mm 1920 x 1960).Impressa a Parigi nel 1820 da F. P. Michel dai disegni di J. B. S. Raymond.Fogli intelati all’epoca più volte ripiegati e sud-divisi in 13 parti numerate (mm 644 x 485 ogni foglio).Imponente grande carta topografica militare delle Alpi comprendente i territori del Pie-monte, della Savoia, della Contea di Nizza, del Ducato di Genova e di Milano e le zone confinanti.12 mappe con contorni acquerellati a mano all’epoca. La grande mappa è in scala 1:200.000 e comprende città, borghi, villaggi e strade.Grande titolo entro riquadratura sistemato nella parte sinistra della tavola num. 10. La tavola n° 13 è quella usata per l’assemblaggio, con titoli in alto e al centro, due figure mitologiche con-trapposte ai lati e scale distanziometriche lungo il lato inferiore.Ottimo stato conservativo della carta, della tela e della custodia dell’epoca in cartonaggio marmorizzato.

141. LA CHAINE DU MONT-BLANC. Berna, fratelli Kümmerly, 1896. € 1.100

Incisione originale eseguita su acciaio, acquerellata a mano e intelata all’epoca (mm 1115 x 595 il foglio).Impressa a Berna nel 1896 dai fratelli Kümmerly, dai disegni dell’Ingegnere X. Imfeld e commissionata dal presidente del Club Alpino Svizzero, Albert Barbey.

Carta topografica ricca di particolari raffigu-rante il massiccio del Monte Bianco e le zone circostanti, con le misurazioni, i rilievi e i ri-ferimenti topografici, ideata da una delle più apprezzate guide alpine dell’epoca, Louis Kurz. Nell’angolo inferiore destro i titoli in francese, affiancati a sinistra da scala distanziometrica.Abbreviazioni e osservazioni nella parte inferio-re sinistra.Nel presente esemplare sono state aggiunte le curve di livello, come si evince nella parte infe-

riore della carta, dove compare l’annotazione.Non menzionata nella bibliografia Priuli Noussan.Ottima conservazione. Cornice in legno biondo.

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STAMPE DECORATIVE, DISEGNI, MAESTRI, AFFICHES E VARIE

Presso la libreria sono disponibili stampe originali, litografie e disegni di vario argomento e soggetto, eseguiti da artisti e maestri italiani e stranieri dal XV al XX secolo.Gli esemplari qui di seguito descritti rappresentano solamente una minima parte del ma-teriale presente in bottega.

142. MANTEGNA, Andrea. Baccanale con Sileno. 1470 - 1480 circa. p.a.r.

Incisione originale eseguita a tecnica mista bulino e puntasecca (mm 445 x 290 il foglio).Suggestiva incisione di maestro italiano, impressa tra il 1470 e il 1480 da Andrea Mantenga (*Iso-la di Carturo 1431 - †Mantova 1506) raffigurante momenti di beato abbandono ai vizi: Il Baccanale è incentrato su un grasso Sileno, trasportato da due uomini e incoronato da un Satiro, mentre un secondo sta salendo sulla schiena di un uomo. A sinistra e a destra si trovano due suonatori. Lo sfondo scuro fa risaltare le figure chiare e i personaggi come rilievi scultorei.Per l’analogia di forma e dimensioni si ipotizza che questo soggetto sia stato concepito dal Mantenga come un tutt’uno con un’altra conosciuta opera: il “Baccanale con il tino”. La pozza di vino che si vede nella parte bassa sinistra è la stessa che si trova all’estrema destra dell’altra stampa citata. Inoltre la presenza alle estremità apposte di due figure che guardano verso l’esterno, un putto nella stampa con il tino ed un suonatore di flauto in quella qui in esame, suggerisce l’impressione di una scena che si sviluppa come una lunga esecuzione orizzontale.Magnifica prova in nitida impressione, su carta vergellata con filigrana con piccolo cerchio.Esemplare di notevole interesse per il soggetto raffigurato, in buono stato di conservazione. L’esempla-re è stato rifilato al limite dell’impressione.cfr. Landau-Boorsch 75.

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143. DISEGNO. Centro Italia, Giuseppe Diamantini, seconda metà del XVII sec. € 2.800

Disegno originale eseguito a inchiostro di seppia e matita, su foglio spesso di carta (mm 245 x 365 il foglio).Raffinato e complesso disegno attribuibile alla penna del pit-tore Giuseppe Diamantini.Esecuzione grafica significativa e riconducibile alla personalità dell’abile e conosciuto artista, al quale sono state dedicate alcu-ne mostre in territorio italiano.Giuseppe Diamantini (*Fossombrone 1621 - †1705) fu pittore e incisore. All’artista sono attribuite 60 incisioni di argomento mitologico, religioso e classico e alcuni capolavori di pittura e affrescatura di alcune importanti chiese della città di Venezia.Buono stato conservativo.cfr. Benezit IV 545.

144. FIORI. Venezia, Vincenzo Valgrisi, 1568. € 250 per singola stampa

Xilografie originali finemente acquerellate a mano all’epoca.Impresse a Venezia nel 1568 presso lo stampatore Vincenzo Valgrisi e inserite nell’opera del medico e umanista Pietro Andrea Mattioli (*Siena 1501 - †Trento 1578) “Discorsi, nei sei libri della Materia Medicinale di Pedacio Dioscoride Anazarbeo”.Tavole delineate con arte ed ingegno da Giorgio Liberale da Udine e intagliate da Wolfang Meyerpeck. Uno dei più importanti studi a fine curativo-farmacologico alla portata dei barbieri, degli erbolai e degli speziali, oltre che dei medici e botanici. Dettagliate raffigurazioni scientifiche di piante, fiori e erbe medicinali, con testo sottostante o so-vrastante in italiano.• Genestra.• Camedrio.• Apocino serpeggiante.• Elice.• Glasto domestico.• Un’altra fumaria.• Lichnide.• Colchido florido.• Xiride.• Pitiusa.• Semprevivo minore.• Sidebite quarta.• Hormino salvatico.• Maro.• Un altro verbasco.• Ocimoide.• Assenzo marino.• Narciso.• Filipendula.Perfetto stato di conservazione della carta, dell’impressione e dell’acquarellatura di ogni singola tavola.

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145. LA PASSIONE DI NOSTRO SIGNORE. Anversa, Pieter De Jode, 1590. € 250 per singola stampa

Incisioni originali eseguite al bulino, su carta vergellata (mm 135 x 215 circa l’impressione più margini).Impresse ad Anversa nel 1590 da Pieter De Jode e inserite nell’opera “Iesu Christi passio-nis et resurrectionis”.Gli episodi riportati nelle tavole sono ispi-rati al ciclo della Passione di Cristo: la la-vanda dei piedi, Gesù nel giardino degli Uli-vi, il bacio di Giuda, Gesù deriso dai soldati, Gesù inchiodato alla croce, Gesù morente…Tavole di grande finezza pittorica e incisoria eseguite da Pietro De Jode, detto il Vecchio, disegnatore ed intagliatore, nato ad Anversa nel 1570 e morto nel 1634, il quale apprese i

principi dell’incisione da Enrico Golzius. Perfezionò la tecnica in Italia dove incise rami di conosciuti maestri. Tornato ad Anversa nel 1601 continuò ad incidere per artisti olandesi.Ottima conservazione di ogni singola tavola.cfr. Benezit VII 548.

146. L’ADORAZIONE DEI MAGI. Parigi, Lucas Vorsterman il giovane, 1655 - 1660 circa. € 1.350

Incisione originale eseguita all’acquaforte su carta vergellata (mm 755 x 565 l’impressione più margini).Impressa a Parigi nel 1655 - 1660 circa da Lucas Vorsterman il giovane (Anversa 1624 - 1667) su disegno di Pieter Paul Rubens (*Sie-gen 1577 - †Anversa 1640).Raffinata esecuzione incisoria raffigurante l’adorazione dei Magi, impressa da abile e conosciuto artista fiammingo.In primo piano, stanno in piedi San Giusep-pe e la Beata Vergine che regge il Bambino, il quale poggia la piccola mano sinistra sulla testa calva del primo Re, che gli bacia il piedi-no. Accanto si nota altro Re dalla lunga barba

con il turbante in capo, alle sue spalle il terzo Magio che tiene la mani alla fascia, che lo cinge ed il suo paggio soffia entro il turibolo per mantener accesa la fiamma.Una miriade di dettagli naturalistici e di costume creano un effetto vibrante dove l’occhio dello spetta-tore si sposta da un particolare all’altro. I personaggi si sovrappongono in maniera festosa, creando un insieme irreale e fiabesco.Corre lungo il lato inferiore la dedicatoria e il titolo. Buono stato di conservazione della carta e dell’impressione. Cornice in ciliegio.cfr. Benezit XIV 344.

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147. VIENI DI QUESTO CASCIO... NON TI DISPIACCIA IL PIACENTIN FOR-MAGGIO. Roma, Giuseppe Maria Mitelli, 1660. € 250

Incisione originale eseguita al’acquaforte (mm 205 x 290 l’impressio-ne più ampi margini).Impressa a Roma nel 1660 da Giuseppe Maria Mitelli (*Bologna 1634 - †1718), tratta dall’opera “Di Bologna l’arti per via d’Anibal Caraci disegnate, intagliate, et offerte [...] da Gioseppe Maria Mittelli”.Esecuzione incisoria di qualità e finezza raffigurante un venditore di formaggio. Nella parte inferiore il titolo: “Vieni: di questo cascio havrai buon sag-gio,/Se vorrai saporir dolci bevande/Se vorrai regallar condir vivande/Non ti dispiaccia il piacentin formaggio”.Giuseppe Maria, figlio del pittore Agostino Mitelli fu a sua volta pit-tore, ma soprattutto fu uno dei più prolifici incisori del Seicento. Ri-produsse a olio capolavori dei Carracci, del Guercino e di altri insigni pittori bolognesi. Realizzò all�acquaforte una straordinaria quantità di soggetti di ogni genere: scene di vita popolare, allegorie, giochi di società, satire politiche, etc.Buono stato conservativo della carta e dell’impressione. Piccolo restauro nella parte inferiore destra.

148. LORENZINI, Giovanni Antonio - PASINELLI, Lorenzo. San Giovanni predica nel deserto. Bologna, 1690 - 1700 circa. € 1.550

Incisione originale eseguita all’ac-quaforte (mm 802 x 466 l’impres-sione più 2 - 3 cm di margine).Impressa a Bologna nel 1700 circa da Giovanni Antonio Lorenzini e disegnata da Lorenzo Pasinelli.Suggestiva prova di abile maestro bolognese.Giovanni Antonio Lorenzini (*Bo-logna 1665 - †1740) pittore e inci-sore di soggetti religiosi e classi-ci, fu allievo di Lorenzo Pasinelli (*1629 - †1700) disegnatore e pitto-re italiano del periodo barocco, rap-presentante della scuola bolognese.

In primo piano il popolo entusiasta ed attento, colto dallo stupore, riunito e seduto fa da cornice a SanGiovanni che predica con lo sguardo rivolto verso la folla.Lungo il lato inferiore dedica al senatore Franceso Ghisilieri.Buona conservazione della carta e dell’impressione. Qualche segno di piega originale.cfr. Benezit VIII 799.

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149. ARTI E MESTIERI. Amsterdam, Jan Luyken, 1694. € 100 per singola stampa

Venti incisioni originali eseguite su rame (mm 80 x 90 l’impressione più margini con testo).Impresse ad Amsterdam nel 1694 da Jan Luyken o Johannes Luiken (*Amsterdam 1649 - †1712) e in-serite nell’opera “Spiegel van het Menselyk Bedryf”, chiamata anche, in versione più semplice “Afbeelding der Menschelyke Bezigheden”.Fini incisioni raffiguranti antichi mestieri: il pasticcere, il produttore di pergamena, il cappellaio, il fab-bricante di rocchetti, il passamantie-re, l’arrotino, il cestaio, il sellaio, il lampionaio, il vetraio soffiatore, lo spadaio, il mastro d’ascia, l’incisore, il campanaro, il cordaio, lo scrivano, il carradore, il predicatore, il fabbri-cante di clessidre e le lavoratrici al telaio.Nella realizzazione Jan Luyken fu aiutato da suo figlio Caspar.Le esecuzioni sono accompagnate da titolo, testo descrittivo in olandese e decorativo finalino.Buono stato conservativo.

150. LA PASSION DES RICHESSES ESPRIMÉE DANS UN ESPRIT SATYRIQUE PAR DES SATIRES AVARES. Parigi, Gérard Audran, 1700 circa. € 500

Incisione originale eseguita su rame, acquerellata a mano all’epoca (mm 375 x 230).Impressa a Parigi nel 1700 circa da Gérard Au-dran, tratta dal dipinto di Claude Gillot.Rappresentativa incisione raffigurante la pas-sione per la ricchezza. I protagonisti sono il Dio della ricchezza e satiri, in cerca di controllo e potere. La scena si svolge in un paesaggio bucolico.Lungo il lato inferiore, su due colonne, descrizio-ne della tavola, divisa dal titolo.Gérard Audran (*Lione 1640 - †Parigi 1703) in-cise prendendo spunto da opere di Guercino, Caracci e Le Blanc. Assunse più tardi il ruolo di incisore del re. Buono stato conservativo della tavola, in coloritura coeva.cfr. Benezit I 540.

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151. RAMI ORIGINALI - FERRERO DI LAVRIANO, Francesco Maria. Augustae Re-giæque Sabaudiæ Domus Arbor Gentilitiæ. Torino, 1702 - 1703. p.a.r.

Straordinario insieme formato da 32 rami originali della dimen-sione in-folio piccolo e dello spessore di mm 2.0 - 2.5 circa, di cui: 30 ritratti di circa mm 230 x mm 235, 01 frontespizio di circa mm 230 x 335 e 01 ritratto aggiunto di circa mm 260 x mm 310, usati per stampare i ritratti dei Duchi, Principi e Conti Sabaudi, con-tenuti nella celebre opera di Ferrero di Lavriano intitolata “Au-gustae Regiæque Sabaudæ Domus Arbor Gentilitiæ”, impressa a Torino da Giovanni Battista Zappata nel 1702 - 1703.Alla collezione completa mancano, forse quattro lastre. Quest’ope-ra, stampata nel 1702 - 03 è curiosamente anomala perché si pre-senta con diverse varianti. Il volume normalmente ha 32 ritratti più 01 frontespizio, più 01 dedica. Alcune volte ha 33 ritratti più 01 frontespizio, più 01 dedica, raramente ha 33 ritratti, più 01 fronte-spizio, più 01 dedica e in aggiunta 01 o 02 tavole con il medaglione centrale vuoto e senza descrizione del personaggio.Curiosamente la collezione è accompagnata da una vecchia fotogra-fia (probabilmente degli anni ’50 circa.) raffigurante una famiglia non riconosciuta, riunita attorno ad un tavolo con sullo sfondo le suddette lastre di rame (ne sono presenti 36) incastonate entro una robusta cornice saldamente fissata al muro.L’ultima lastra, fuori numerazione, che raffigura Vittorio Amedeo III, di dimensioni superiori e mai inserita nell’opera, è stata eseguita negli anni successivi alla data di stampa del volume, 1702 - 1703.Tutte le lastre tranne il frontespizio e l’ultima, sono numerate. Molte lastre sul retro presentano alcune piccole prove di incisione.Le lastre di rame sono le seguenti:

senza num.) Frontespizio.2) Umberto. 3) Amedeo I.4) Oddone.5) Amedeo II.6) Umberto II.7) Amedeo III.8) Umberto III.9) Tommaso.10) Amedeo IV.11) Bonifacio Amedeo IV.12) Pietro.13) Filippo I.14) Amedeo V.15) Edoardo.16) Aimone.17) Amedeo VI.19) AmedeoVIII.20) Ludovico Amedeo VIII.21) Amedeo IX.

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22) Filiberto I.23) Carlo I.25) Filippo II.26) Filiberto II.27) Carlo III.28) Emanuele Filiberto.29) Carlo Emanuele.30) Vittorio Amedeo I.31) Francesco Giacinto.33) Vittorio Amedeo II.36) Dedica.senza num.) Vittorio Amedeo III, su lastra più ampia, eseguita in epoca posteriore.

Tutte si presentano in buono stato di conservazione, con segni di uniforme brunitura del metallo. Sola-mente la lastra usata per stampare il frontespizio, è stata pulita di recente.

152. DISEGNI A TEMPERA E ACQUERELLO - FIORI. 1720 - 1730 circa. € 1.200 per singolo disegno

Quattro disegni originali eseguiti a tecnica mi-sta, acquarello e tempera (mm 330 x 460 circa il foglio).Raffinati e decorativi disegni di fattura pie-montese, finemente dipinti da abile artista nella prima metà del settecento. Le tavole raffigura-no differenti specie di fiori. Titoli manoscritti a lapis nella parte inferiore.• Amaryllis Belladonna.• Iris.• Amaryllis Sarniensis.• Fritillaria Imperialis Rubra.Buono stato conservtivo della carta e della pittu-ra. I fogli sono inseriti in cornici originali dell’Ottocento in ciliegio.

153. DISEGNO - TESTA DI PUTTO E BAMBINO. Giovanni Pietro Ligari, 1720 - 1740 circa. € 2.500

Disegno originale in formato ovale, eseguito a carboncino, sanguigna e gessetto tra il 1720 ed il 1740, su carta forte vergellata, attribuito alla penna di Giovanni Pietro Ligari (mm 340 x 210 circa il foglio).Vibrante e piacevole studio, evidenziato dall’intervento in sanguigna su alcuni partico-lari. In primo piano il putto di Ligari, dalla picco-la bocca triangolare semiaperta, quasi compressa

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dal turgore delle guance, dai capelli mossi disposti a ciocche. Nel disegno viene evidenziata grazia e naturalezza. In secondo piano un bambino.Giovanni Pietro Ligari o Ligario disegnatore e pittore di soggetti religiosi e ritrattista, nato a Ardendo nel 1686 e morto a Sondrio nel 1752.Buona conservazione del disegno. Cornice dell’Ottocento in legno pitturato in oro e argento, decorata con motivi a onde, affiancate da foglie stilizzate.cfr. Benezit VIII 659.

154. SCENE FIAMMINGHE. Parigi, Jean Moyreau, 1737 - 1752. € 700 per singola stampa

Incisioni originali eseguite al bulino, su carta vergellata con filigra-na.Impresse a Parigi tra il 1737 e il 1752 da Jean Moyreau (*Orléans 1690 - †Parigi 1762), tratte dai dipinti di Philips Wouverman (*Ha-arlem 1619 - †1668). Lungo il lato inferiore di ogni tavola, il titolo e al centro stemma.• Les bohemiens (mm 476 x 363). Decorativa incisione raffigurante due uomini a cavallo in am-

biente campestre, uno dei due regge un calice e l’altro tiene accanto a se un cavallo. Intorno alcuni personaggi, accampati o di passaggio. Sullo sfondo il rudere di un castello, a sinistra una porzione di casa.

• Le travail du marechal (mm 480 x 367). Incisione raffigurante un maniscalco intento a ferrare un caval-

lo, intorno due uomini trattengono l’animale ed altri osservano. A destra una porzione di caseggiato abitato . A sinistra, in lontananza, un mulino a vento, case e personaggi con animali.

• Le vin de l’etrier (mm 475 x 359). Incisione ambientata in una stalla. All’interno sei cavalli, tre dei quali privi di cavaliere e alcuni

personaggi intenti in varie mansioni. A destra il piano si sposta verso l’esterno mettendo in luce un paesaggio alberato in lontananza.

• Les marchands forains (mm 478 x 373). Scenografica incisione raffigurante alcuni mercanti intenti nel loro lavoro. In primo piano, piccolo

ruscello dal quale si abbevera un cane. Sullo sfondo un caseggiato.• Les maquignons a la foire (mm 480 x 364). Raffigurazione di una fiera di cavalli, svolta in un ambiente campestre. In primo piano, diversi

personaggi occupati in varie mansioni. In lontananza si scorge un piccolo villaggio e un lago con delle barche ferme sulla riva.

• Cavaliers du manege (mm 472 x 374). Scena campestre con paesaggio alberato e carrozza trainata da cavalli. • Retour de chasse et curée (mm 460 x 353). Molti personaggi e animali in primo piano animano la scena. Scene come queste, che rappresen-

tano momenti di vita semplice e popolaresca, erano assai apprezzate nella prima metà del XVIII secolo.

• La grote du mareshal (mm 372 x 483). L’incisione è caratterizzata da un ritmo vario: l’ansietà dei cani, la donna che sta per scendere dalla

scalinata, i cavalli con i loro padroni,un uomo in bilico su una scala di legno , sono tutti episodi che comunicano un fremito trepidante a tutta la scena.

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• Port de mer (mm 477 x 366). Un largo cielo sovrasta un paesaggio di grande suggestione, in cui figure di pescatori animano la

scena.• La buvette des chasseurs (mm 457 x 355). Tavola impressa con grande padronanza di tecnica, l’occhio può cogliere particolari sottili trattati

con estrema cura, soprattutto nelle teste degli animali che danno movimento e vivezza all’insieme.• La cascade (mm 415 x 336). Molto attento ai particolari, Moyreau precisa assai chiaramente il profilo dei colli, il fogliame,

l’erba dei prati, la cascata, con un segno sottile.• La quartier des vivandiers (mm 479 x 380). La scena è intrisa di grande energia ed un sottile e armonioso colloquio si stabilisce tra le donne ed

i soldati, giunti fino a loro per trovare accoglienza e cibo. • Quartier de rafraichissement (mm 467 x 352). Donne, uomini, bambini e animali popolano questa scena piena di elementi compositivi che arric-

chiscono l’insieme, come i boccali colmi d’acqua e le tende per gli accampamenti. Tutto concorre a dare alla scena un senso fortemente realistico.

Ottimo stato di conservazione della carta e dell’ impressione, ampi margini.cfr. Benezit IX 920.

155. LE MATIN - LE MIDY - L’APRÈS DINÉE - LE SOIR. Parigi, Jacques Philippe Le Bas, 1740 - 1742. € 3.200 la serie

Incisioni originali eseguite su rame, su carta ver-gellata.Impresse a Parigi tra il 1740 e il 1742 da Jacques Philippe Le Bas (*Parigi 1707 - †1783), tratte dai dipinti di Willem Jan Van Den Berghem (*1620 - †1683).Serie di quattro stampe di soggetto fiammin-go, impresse da abile e conosciuto artista fran-cese, nella prima metà del XVIII secolo.Le stampe raffigurano quattro diversi momenti della giornata (mattino, ,mezzogiorno, pomerig-gio e sera) e le attività ad esse connesse in diversi ambienti.

• Le matin (mm 460 x 365 l’impressione più ampi margini).• Le midy (mm 470 x 380 l’impressione più ampi margini).• L’après dinée (mm 465 x 375 l’impressione più ampi margini).• Le soir (mm 455 x 365 l’impressione più ampi margini).Sotto ogni impressione oltre al titolo sono presenti dedicatorie.Bella e raffinata serie completa e perfettamente conservata delle quattro parti del giorno.cfr. Benezit VIII 372.

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156. VEUE ET PORT DE MER DE FLANDRE. Parigi, Jacques Philippe Le Bas, 1746. € 1.200

Incisione originale eseguita su rame (mm 670 x 500 l’impressione più ampi margini).Impresse a Parigi nel 1746 da Jacques Philippe Le Bas (*Parigi 1707 - †1783), tratta dal dipinto di David Te-niers (*Anversa 1610 - †Bruxelles 1690).L’atmosfera serena di questa rara esecuzione, viene rischiarata dalla luce intensa di una limpida giornata, che consente di apprezzare la vista del porto. L’incisio-ne è ravvivata dai gesti dei lavoranti in primo piano. I pescatori intenti a tendere le reti imprimono alla scena un vivo senso di animazione, insieme al gonfiar-si delle vele delle barche che solcano il mare.Lungo il lato inferiore il titolo in francese con uno stemma nella parte centrale.Esemplare dall’ottima inchiostratura, su carta vergellata con filigrana “aquila con corona” e scritta.cfr. Benezit VIII 372.

157. SCENE FIAMMINGHE. Parigi, Jacques Philippe Le Bas, 1750 circa. € 1.000 per singola stampa

Incisioni originali eseguite su rame, su carta vergellata. Impresse a Parigi nel 1750 circa da Jacques Philippe Le Bas (*Parigi 1707 - †1783), tratte dai dipinti di Da-vid Teniers (*Anversa 1610 - †Bruxelles 1690).Lungo il lato inferiore di ogni tavola, il titolo in fran-cese con uno stemma nella parte centrale.• Les philosophes bacchiques (mm 495 x 380

l’impressione più ampi margini). L’incisione raffigura cinque uomini e una donna.

Due di questi personaggi sono seduti ad un ta-volo, uno con un bicchiere alzato nell’intento di fare un brindisi. Alle loro spalle, in piedi, c’è un uomo che scruta i loro movimenti, altri due davanti ad un camino assorti nei pensieri. La donna, in secondo piano, li osserva.

• Le chimiste (mm 495 x 375 l’impressione più ampi margini). Scena raffigurante quattro personaggi al lavoro nel laboratorio chimico. • La boudiniere (mm 495 x 375 l’impressione più ampi margini). Scena molto animata. Una donna in primo piano che lavora la carne, quattro bambini che giocano

sulla destra e sette personaggi sullo sfondo, alcuni seduti attorno ad un tavolo altri in piedi intenti a bere vino.

• Jeu de boule ou IVe, vûë de Flandre (mm 455 x 365 l’impressione più ampi margini). Un gruppo di uomini intenti a giocare al gioco delle bocce, altri che osservano e dialogano. Il tutto

si svolge in un ambiente campestre. Raffinate incisioni fiamminghe raffiguranti mestieri e divertimenti: il chimico, il macellaio, il bac-canale e il gioco delle bocce.Ottima conservazione delle incisioni, tutte con ampi margini e in nitida inchiostratura.cfr. Benezit VIII 372.

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158. CHIRURGIE. Parigi, Jacques François Benard, 1751. € 150 per singola stampa

Incisioni originali eseguite su rame (mm 225 x 355 l’impressione più margini).Impresse a Parigi nel 1751 da Jacques François Benard su disegni di Goussier, per l’opera “Encyclopedie des arts et des me-tiers” di Denis Diderot (*1713 - †1784) e Jean Baptiste D’Alembert (*1717 - †1783).Dettagliate tavole tecniche di argomento medico-chirurgico, raffiguranti: aghi, bistu-ri, sonde scanalate, spatole, pinze emostati-che, etc.Ottimo stato di conservazione della carta e dell’impressione, ampi margini.cfr. Benezit II 85.

159. MEDICINA. Parigi, 1759. € 150 - 250 per singola stampa

Incisioni originali eseguite su rame.Impresse a Parigi nel 1759 da abile artista e inserite nell’opera “Traité d’Ostologie” di Alexander Monro (*Londra 1697 - †Edim-burgo 1767).Le presenti incisioni hanno preso spunto dai disegni dell’opera del medico e chirurgo ita-liano del Cinquecento, Andrea Vesalio “Hu-mani corporis fabrica”.Dettagliate e interessanti tavole anatomi-che, finemente impresse nella seconda metà del Settecento.Buona conservazione.

160. PAESAGGI E SCENE DI VITA. Parigi, 1760 - 1770 circa. € 800 per singola stampa

Sei incisioni originali eseguite su rame, su carta vergellata.Impresse a Parigi nel 1760 - 1770 circa da Ca-therine Élizabeth Cousinet-Lempereur, Marie Jeanne Ozanne Le Gouaz, Jean Jacques Le Veau, Nicolas Dufour e Jacques Aliamet, tratte dai di-pinti di Claude Joseph Vernet.Lungo il lato inferiore di ogni tavola, il titolo in francese e alcune con dedica attraversata da uno stemma nella parte centrale.• Le calme (mm 470 x 330 l’impressione più

ampi margini). Il tratto leggero e arioso delle raffigurazioni,

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così come la serenità dei soggetti, si amalgamano con il misurato realismo nella descrizione delle vesti dei personaggi, delle imbarcazioni e delle ceste.

• Tems serein (mm 455 x 360 l’impressione più ampi margini). L’incisione raffigura scogli affioranti che si affacciano sul mare, con velieri in mare. In primo pia-

no, a destra vi sono figure di marinai e altri popolani.• Le pêcheur encouragé (mm 505 x 415 l’impressione più ampi margini). A destra, in primo piano, un uomo intento a pescare, mentre viene osservato ed incoraggiato da una

fanciulla. Suggestivo è lo scorcio delle case e del borgo sullo sfondo.• Les amans a la pêche (mm 490 x 405 l’impressione più ampi margini). Si noti la raffinatezza e, al tempo stesso, la familiarità dei due personaggi in primo piano che con-

versano. Si scorgono alcune barche in mare, e questo conferisce all’intera scena una tranquillità quasi surreale.

• Vue des environs de Régio en Calabre (mm 470 x 365 l’impressione più ampi margini). L’incisione raffigura un fiume nei dintorni di Reggio Calabria, dove uomini e donne si alternano in

maniera estremamente suggestiva a giovani pescatori intenti al lavoro.• Les italienne laborieuses (mm 460 x 360 l’impressione più ampi margini). In primo piano una consueta scena di alcune fanciulle che lavano i panni e di alcuni pescatori che

attraccano la barca.Forse nessun pittore paesaggista o di marine ha mai trattato le figure umane come Claude Joseph Vernet (*Avignone 1714 - †Parigi 1789), ossia come elementi primari delle scene rappresentate o comunque considerandole fattori importanti della composizione. Il suo lavoro di paesaggista, sempre attento anche ai fenomeni dell’aria, si combina con un vivo senso di armonia pittorica. Molti furono gli incisori che riprodussero i suoi lavori.Ottima conservazione.cfr. Benezit I 197; IV 33; VIII 592; X 470.

161. PIEMONTESE D’ASTI. Parigi, Pierre Étienne Moitte, 1768. € 480

Incisione originale eseguita su rame, finemente acquerellata a mano all’epoca (235 x 310 l’impressione più ampi margini).Impressa a Parigi nel 1768 da Pierre Étienne Moitte (*Parigi 1722 - †1780) su disegno di Jean Baptiste Greuze.Costume popolare femminile di Asti. La protagonista è una giovane fanciulla che si specchia, indossa un ampio grembiule azzurro e un comodo vestito e l’abitazione, ricca di elementi, arricchisce l’insieme, come il cappello per la festa appeso al muro, il baule aperto, una lanterna e uno strumento musicale. Tutto dà alla scena un senso fortemente realistico.Nella parte inferiore i titoli, a sinistra in italiano, ripetuti a destra in francese.Ottima conservazione della carta, del colore e dell’impressione.cfr. Benezit IX 709; Collezione Simeom D 1988.

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162. LE STAGIONI. Parigi, Amedeo Gabrielli, 1770 circa. € 800 la serie completa

Incisioni originali eseguite su rame, su carta vergellata. (mm 155 x 215 circa l’impressione di ogni singola stampa).Impresse a Parigi nel 1770 circa da Amedeo Gabrielli, tratte dai dipinti del-la pittrice svizzera Angelica Kauffman (*Coira 1741 - †Roma 1807). Stupenda e decorativa serie completa delle quattro stagioni.Nella parte inferiore di ogni tavola tro-viamo i titoli.• Flora-Le printemps. La scena, ca-

rica di brio, è animata da tre giovani donne, che si occupano di

confezionare ghirlande di fiori, per salutare così l’arrivo della balla sta-gione.

• Ceres-L’eté. L’incisione coglie tre fanciulle, una di queste è china, pronta per raccogliere il fastelli. Montagne chiudono l’orizzonte della scena.• Pomona-L’automne. Tre volti dotati di forte espressività, evidenziano i capelli, che vengono in-

tagliati con un segno ricco di tocchi chiaroscurali. Una delle tre fanciulle tiene nella sua veste i frutti ma-

turati e appena raccolti.• Winter-L’hiver. Donne e bambini sono riuniti attorno al fuoco. Sulla destra una giovane fanciulla scende velocemente le scale, pronta ad alimentare le fiamme, con le fascine di legna che porta tra

le braccia.Buona conservazione della carta e dell’impressione.cfr. Benezit V 790.

163. LE STAZIONI DELLA VIA CRUCIS. Venezia, Teodoro Viero, 1780 circa.€ 4.500 la serie

Incisioni originali di scuola venezia-na, eseguite all’acquaforte su carta vergellata, applicate su supporti ri-gidi (mm 205 x 305).Impresse a Venezia nel 1780 circa da Teodoro Viero, il quale ha preso spunto dalle rare acqueforti di Gian-domenico Tiepolo (*Zianigo 1727 - †Venezia 1804).Rara serie completa delle quat-tordici stazioni della Via Crucis, dell’abile artista veneto Teodoro Viero.1. Gesù viene condannato a morte.2. Gesù viene caricato della croce.

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3. Gesù cade per la prima volta.4. Gesù incontra sua madre.5. Gesù viene aiutato a portare la croce da Simone di Cirene.6. Santa Veronica asciuga il volto di Gesù.7. Gesù cade per la seconda volta.8. Gesù ammonisce le donne di Gerusalemme.9. Gesù cade per la terza volta.10. Gesù è spogliato delle vesti.11. Gesù viene inchiodato sulla croce.12. Gesù muore in croce.13. Gesù è deposto sulla croce.14. Il corpo di Gesù viene posto nel Sepolcro.Ogni tavola possiede la descrizione a sinistra in latino, ripetuta a destra in italiano.Giandomenico in questi fogli ricorda molto nelle invenzioni e nelle figure, le composizioni del padre Giambattista Tiepolo (*Venezia 1696 - †Madrid 1770).Teodoro Viero (*1740 - †1795), in giovane età si trasferì a Venezia e venne istruito all’arte dell’intaglio da Marco Pitteri e da Francesco Bartolozzi.Buona conservazione della serie, resa ancora più preziosa dalle cornici coeve in legno pitturato oro, quasi tutte con vetro soffiato antico, tutte arricchite da croci inserite nella parte superiore centrale e cordoncino per supportarle.

164. ROSE. Parigi, Pierre Joseph Redouté, 1802. € 600

Nove incisioni originali eseguite al poin-tillè a colori (mm 160 x 240 circa).Impresse a Parigi nel 1802 da Pierre Jose-ph Redouté e inserite nella celebre opera “Les roses”. Raffinato esempio di micro-incisioni a più colori.Titoli nella parte inferiore, a sinistra in la-tino, ripetuto a destra in francese.• Rosa muscosa.• Rosa sulfura.• Rosa turbinata.• Rosa l’heritieranea. • Rosa centifolia folicea.• Rosa galilea caerulea.• Rosa inermis.• Rosa indica vulgaris.• Rosa bifera macrocarpa.Le tavole sono raffigurate con grande maestria, anche le più lievi sfumature dei colori dei petali hanno una finezza senza pari.Il pittore e botanico Pierre Joseph Redouté (*Saint-Hubert 1759 - †Parigi 1840) soprannominato “Raf-faello dei fiori” divenne celebre per le pitture delle rose e in seguito per aver pubblicato due capolavori d’incisione raffiguranti le varietà all’epoca conosciute dei suddetti fiori.Perfetti esemplari in nitida impressione.cfr. Nissen BBI 1599; Pritzel 7455.

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165. L’AIR. Parigi, Jean Fils, 1810 - 1820 circa. € 1.200

Incisione originale eseguita all’acquatinta a più colori, ripassata a mano all’epoca su alcuni det-tagli (mm 420 x 320).Impressa a Parigi nel 1810 - 1820 circa da Achille Moreau, su disegno di Wexelberg, pres-so lo stampatore Jean Fils.Delicata esecuzione incisoria che rappresen-ta uno degli elementi: l’aria.Donne, uomini e bambini animano questa tavo-la. Molto attento ai particolari, Moreau precisa chiaramente il profilo delle montagne, il pae-saggio innevato, i camini fumanti e gli abiti dei personaggi.L’elemento aria è un simbolo sensibile della

vita invisibile, in quanto tale è un elemento purificatore, rappresenta la linea di demarcazione tra la terra e il cielo, ma in questa impressione si percepisce una naturale spontaneità dell’elemento, animato da una sensibilità pittorica impareggiabile.Nella parte centrale inferiore la scritta “L’air” in tinta bianca.Ottima conservazione della carta, dell’impressione e del colore. Cornice antica in noce.cfr. Benezit IX 821.

166. NAPOLEONE - AUSTERLITZ-JENA-WAGRAM. Parigi, 1810 - 1815 circa. € 1.350 Incisione originale eseguita al pointillé (mm 790 x 625 l’impressione più ampi margini). Impressa a Parigi nel 1810 - 1815 circa a ricordo delle vittoriose battaglie napoleoniche di Au-sterlitz, detta anche battaglia dei tre imperatori, combattuta il 2 dicembre 1805, Jena che ebbe luogo il 14 ottobre 1806 e Wagram, combattuta tra il 5 e il 6 luglio 1809.Napoleone in mezzo alla folla, visita gli accam-pamenti, si preoccupa dei feriti, riceve gli scon-fitti e cavalca trionfante sul suo cavallo bianco.Un’iscrizione su uno stendardo a sinistra ricorda gli eventi.L’azione, ripresa dopo le battaglie, ha sullo sfon-do lo schieramento dei soldati francesi.Al suolo caduti, feriti e oggetti persi nell’affronto: cappelli, armi, ecc.Foglio in buono stato di conservazione, salvo qualche rinforzo cartaceo visibile al verso.

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167. LA MARCHANDE DE BEURRE. Parigi, Basset, 1815 circa. € 250

Incisione originale eseguita al pointillè, acquerellata a mano all’epoca (mm 165 x 225 il foglio).Impressa a Parigi nel 1815 circa da Montalan, su disegno di Claude Louis Desrais (*1746 - †1816), presso lo stampatore Basset.Delicata incisione raffigurante una giovane venditrice di burro. Bella la nota di luce intensa, quasi abbagliante, suscitata dalla bilancia in primo piano, che esalta la suggestione dell’immagine.Ottima conservazione della carta, dell’incisione e dell’acquerellatura.

168. NAPOLEONE - LA BATAILLE D’EYLAU-BATAILLE DE LA MOSKOWA. Parigi, 1815 circa. € 1.200 per singola stampa

Coppia di incisioni originali eseguite al pointillé. Impresse a Parigi nel 1815 circa da Johannes Josephus Wolff (*Rotterdam 1779 - †?) e Hippolyte Le-comte (*Puiseaux 1781 - †Parigi 1857) su disegni di Carle Vernet (*Bordeaux 1758 - †Parigi 1836).Nella parte inferiore delle due stampe, titoli su due righe, contornati da volute.

• La Bataille d’Eylau (mm 695 x 560). Pittorica esecuzione incisoria raffigurante

la vittoriosa battaglia di Eylau, uno degli scontri più sanguinosi dell’esercito france-se, combattuta l’8 febbraio del 1807. Nella parte sinistra del foglio è raffigurato il Ge-nerale Jean Joseph Ange d’Hautpoul ferito e supportato da un soldato. Al centro un Uf-ficiale di Cavalleria raffigurato con cappotto foderato e cappello di pelliccia, diretto verso i nemici. In lontananza, verso sinistra, Na-poleone e i suoi ufficiali osservano la batta-glia dalla collina.

• Bataille de la Moskowa (690 x 545 l’im-pressione più margini).

La stampa raffigura la vittoriosa battaglia di Borodino, conosciuta nella storiografia francese come battaglia della Moscova, combattuta durante la campagna di Russia il 7 settembre 1812. In primo piano napoleone sul suo destriero bianco.

Buona conservazione della carta e dell’impressione. Piccolo restauro marginale sinistro su uno dei due fogli.cfr. Benezit VIII 402; XIV 690.

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169. NAPOLEONE. Londra, William Say, 1820. € 1.450

Incisione originale eseguita alla maniera nera, finemente miniata a mano all’epoca, ripassata con segni di biacca su alcuni particolari (mm 530 x 680 l’impressione più margini).Impressa a Londra nel 1820 da William Say (*Lakenham 1768 - †Londra 1834), tratta dal dipinto di Goubaud.Fine esecuzione incisoria raffigurante Napoleone Bonaparte I (*Ajaccio 1769 - †Isola di Sant’Elena 1821) assiso sul trono re-gale.Nella parte inferiore il titolo.Ottima conservazione della carta, dell’impressione e del colore. An-tica cornice Napoleone III in legno e stucco dorato e argentato.cfr. Benezit XII 345.

170. REBUS - LES TRAVESTISSEMENTS POUR 1828. Lione, Giraud Frères e Gayet, 1828 - 1839. € 150

Incisione originale eseguita su rame (mm 280 x 375 l’impressione più margini).Impressa a Lione tra il 1828 e il 1839 presso lo stampatore Giraud Frères e Gayet.Raro foglio volante con 36 caselle contenenti rebus, con alternanza di lettere e figure.Tema interessante con diversi codici espressivi non sempre facilmente de-cifrabili.Ogni casella possiede lettere messe bene in vista sotto personaggi, che permetto-no di comporre parole e frasi. Buona conservazione del foglio.

171. VERISSIMO RITRATTO DEL SANTISS.º SUDARIO. Saluzzo, Lobetti Bodoni, 1829. € 1.650

Incisione originale eseguita su rame (mm 535 x 215).Impressa a Saluzzo nel 1829 presso lo stampatore Lobetti Bodoni, dal rame originale del 1575 di Gio-vanni Testa (stampatore della corte sabauda nel XVI secolo) e inserita nell’opera di Antonio Martini

“La Passione di Nostro Signore Gesù Cristo secondo li quattro Evangelisti”.Rara incisione raffigurante l’esposizione della Sacra Sin-done in Torino del 1578, in occasione del suo trasporto da Chambery, affinché la po-tesse venerare San Carlo Bor-romeo in visita al duca Ema-

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nuele Filiberto, impressa dal rame originale dell’epoca.Nella parte superiore ed inferiore centrale il titolo “Il Verissimo ritratto del Santiss.º Sudario del Nostro Salvatore Giesu Christo”, al centro il Sacro Lino sorretto dai Vescovi di Aosta, Asti, Saluzzo, Pavia, Vercelli e Savona, gli Arcivescovi di Torino, della Tarantaise e da San Carlo, ai lati vignette con Cristo raffigurato e i simboli della Passione.Buona conservazione della carta e dell’impressione. Segni di piega originali in tre punti.cfr. L’Ostensione della S. Sindone del 1931, tav. XXII.

172. VENDITORE DI LATTE DI SOMARA A FIRENZE. Parigi, Ducarme, 1830. € 100

Litografia originale, acquerellata a mano all’epoca (mm 240 x 300 il foglio).Eseguita a Parigi nel 1830 da Levilly, su disegno di Francesco Pieraccini, presso il litografo Ducarme e inserita nell’opera “Collection de Costumes des diverses Provinces du Grand Duchè de Toscane”.Curiosa rappresentazione di un venditore di latte di somara, in compa-gnia di una giovane fanciulla.In alto al centro la scritta “Grand Duché de Toscane”. Nella parte inferiore il titolo, a destra in italiano, ripetuto a sinistra in francese.Ottima conservazione.cfr. Benezit VIII 599.

173. MANGIA MACCHERONI. Napoli, Gatti e Dura, 1833. € 300

Litografia originale, acquerellata a mano all’epoca (mm 230 x 300 il foglio).Eseguita a Napoli nel 1833 dai litografi Gatti e Dura, su disegno dello stesso Gaetano Dura.Soggetto popolare. Personaggio che gusta un buon piatto di maccheroni.In basso al centro il titolo.La presente tavola fa parte di una suite di 26 rare litografie. La rac-colta ebbe grande successo e venne più volta ristampata aggiornan-do solo le date e inserendo nella didascalia la dicitura “Litografia Gatti e Dura”, dando vita ad una fortunata società che produsse molte serie fino al 1855.Gaetano Dura (*Napoli 1805 - †1878) artista napoletano, fu ap-prezzato per le raffinate rappresentazioni di scene di vita popolare. L’artista ha raffigurato in modo dettagliato i mercati, le processioni, le feste, le danze, i viaggi sui calessi e le escursioni sul Vesuvio.Ottimo stato di conservazione della carta, della litografia e del colore.

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174. IL CARABINIERE REALE GIAMBATTISTA SCAPACCINO CADE SOTTO I COLPI DEI FAZIOSI AL GRIDO DI VIVA IL RE. Torino, Jean Junck, 1834. € 500

Litografia originale.Eseguita a Torino nel 1834 da Enrico Gonin (*Torino 1799 - †1856) tratta dal dipinto di Francesco Gonin (*Torino 1808 - †1889), presso il litografo Jean Junck. Attualmente l’olio su tela, si trova al Museo Storico dell’Arma dei Carabinieri di Roma.Rara litografia donata dal Re Carlo Alberto al Corpo dei Cara-binieri Reali.L’esecuzione litografica rappresenta il carabiniere Giambattista Scapaccino a cavallo mentre, tornando da Chambery davanti alla caserma di appartenenza di Echelles, circondato da uomini armati, venne trafitto da due colpi di moschetto, cadendo vittima a soli trentadue anni. In alto al centro la scritta “Dono fatto al Corpo dei Carabinieri Rea-li” a ricordo del dipinto donato da Carlo Alberto.Nella parte inferiore, su due colonne, spiegazione della scena.Buono stato conservativo della litografia e della carta.

175. ÉPINAL - CURIOSITÀ, GIOCHI e SOLDATINI. Jean-Charles Pellerin, 1835 circa.€ 35 - 150 per singola stampa

Litografie originali, acquerellate a mano all’epoca utilizzando la tecnica “pochoir”, ossia con l’ausilio di mascherine.Eseguite a Épinal nel 1835 circa da Jean-Charles Pellerin.La celebre stamperia di Épinal, si trova nel capoluogo dei Vo-sgi (regione della Lorena), ed è tutt’ora in attività.L’attività ebbe inizio sotto la direzione di Nicolas Pellerin (*1703 - †1773), poi del figlio Jean-Charles (*1756 - †1836), succedutogli nel 1779, e quindi del figlio di questi Nicolas (*1793 - †1868) e del genero Pierre Germaine Vordet (*1787 - †1870). La loro produzione di stampe popolari, ricevette un vigoroso impulso a partire dalla metà dell’Ottocento in tutto il mondo, in concomitanza con l’affermarsi della tecnica litografica.Le litografie, che conservano il tratto semplice e netto dell’antica tecnica xilografica, sono acquerellate con la vivace cromia propria d’Epinal, nei quattro consueti colori: l’azzurro, il rosso, il verde e il giallo intenso che richiama l’oro.• L’orologe de crédit (mm 385 x 285).• Crédit est mort, les mauvais payeurs l’ont tué (mm

400 x 290).• Le grand diable d’argent, patron de la finance (mm

380 x 285).• Jeu de domino et de cartes (mm 430 x 330).• Armée Italienne Volontaires (mm 290 x 395).• Chasseurs Alpins Italiens (mm 300 x 405).• Escadron des cent-gardes (mm 295 x 405).• Armée Anglaise Infanterie (mm 295 x 405).

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• État Major de l’Armée Française (mm 295 x 405).

• Armée Française Infirmiers (mm 290 x 405).

• Carabiniers Français (mm 295 x 405).

• Esercito Español (mm 300 x 435).Buono stato di conservazione della carta e del colore di ogni tavola.

176. ÉPINAL - NAPOLEONE. Jean-Charles Pellerin, 1835 circa. € 180 per singola stampa

Litografie originali, acque-rellate a mano all’epoca uti-lizzando la tecnica “pochoir” (mm 630 x 415 circa il foglio).Eseguite a Épinal nel 1835 cir-ca da Jean-Charles Pellerin.Nella parte superiore centrale di ogni tavola troviamo il tito-lo in francese e lungo la parte

inferiore la descrizione di essa, disposta su più righe.• Passage du Pont d’Arcole.• Vous êtes grande comme le monde!• La colonne.• Chacun son mètier.• Débarquement de Napoléon.• La Famille Imperiale.• Apothéose de Napoléon.

Buona conservazione di ogni singola tavola.

177. VENDITORE DI CASTAGNE. Napoli, Gatti e Dura, 1835 circa. € 400

Litografia originale, finemente acquerellata a mano all’epoca (mm 225 x 205 il foglio).Eseguita a Napoli nel 1835 circa dai litografi Gatti e Dura, su disegno dello stesso Gaetano Dura.Decorativa litografia raffigurante un venditore di castagne. Donne, uomini e bambini popolano questa scena, ricca di ele-menti compositivi che arricchiscono l’insieme, come i cesti in vimini e il tegame fumante. Tutto concorre a dare alla sce-na un senso fortemente realistico.In basso al centro il titolo.Gaetano Dura (*Napoli 1805 - †1878) artista napoletano, fu apprezzato per le raffinate rappresentazioni di scene di vita popolare. L’artista ha raffigurato in modo dettagliato i mer-cati, le processioni, le feste, le danze, i viaggi sui calessi e le escursioni sul Vesuvio.Ottima conservazione. cfr. Colas 919-920; Lipperheide 1299-1300.

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178. CARLO ALBERTO. Torino, Pautas, 1840. € 900

Litografia originale, eseguita con tecnica calligrafica e applicata su supporto rigido di carta (mm 800 x 955).Stampata a Torino nel 1840 da Gian Francesco Hum-mel presso il litografo Pautas.Al centro del foglio un insolito esempio ritrattistico di abile artista dell’Ottocento, raffigurante Car-lo Alberto di Savoia-Carignano (*Torino 1798 - †Oporto 1849) con l’esercito alle spalle.Nove tondi, separati fra loro animano l’esecuzione: sei distribuiti lungo i lati destro e sinistro contengono stendardi e strumenti bellici, putti e allegorie di arti varie (musica, scultura, pittura, astronomia) e tre nella parte inferiore raffigurano il Po, la Dora e due leoni con stemma sabaudo, che mettono in evidenza la de-dica al Primo Segretario di Stato di S. M. Giuseppe Francesco Angelo Maria Vincenzo Sebastiano Berau-do di Pralormo (*Torino 1774 - †1855).Buona conservazione. Qualche gora di umidità sparsa.

179. INVENZIONI. Metz, Dembour e Gangel, 1840 circa. € 250 per singola stampa

Coppia di litografie originali, fine-mente acquerellate a mano all’epoca. Eseguite a Metz nel 1840 circa, pres-so Dembour e Gangel.• Les inventeurs et les inven-

tions. (mm 340 x 445 il foglio). Divertente esecuzione litografi-

ca composta da sedici vignette, ognuna accompagnata da di-dascalia, raffiguranti curiose e fantastiche invenzioni: spazzola meccanica, cappello impermea-bile per scarpe, crinolina gonfia-bile, corsetto meccanico, sveglia infallibile…

• Encore une crinoline!!! (mm 360 x 460 il foglio). Quattordici vignette compongono il foglio, raffiguranti l’accessorio che non poteva mancare all’e-

poca in un guardaroba femminile: la crinolina.La stamperia di Metz, meno conosciuta di quella di Épinal, fu attiva dal 1835 al 1892. Fondata da Adrien Dembour, nel 1840 si associò con Nicolas Gangel.Non tutti sanno che nel 1860 il 18% delle immagini diffuse sul territorio francese, arrivavano da Metz, contro il 2% di Épinal.Queste immagini ebbero in principio vocazione religiosa, ma nel tempo i temi si differenziarono toc-cando leggende e racconti, moda e narrazioni per fanciulli, canzoni popolari e storie locali.Buona conservazione delle due tavole.

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180. DONNA CHE BEVE. Parigi, Hyppolyte Prudhomme, 1850 - 1860 circa. € 280

Incisione originale eseguita all’acquaforte (mm 223 x 288 l’im-pressione più ampi margini).Impressa a Parigi nel 1850 - 1860 circa da Hyppolyte Pru-dhomme (*1793 - †1853) su disegno di Angiolo Tricca (*1817 - †1884), tratta dal dipinto di Gerard Terborch (*1617 - †1681). Giovane donna in compagnia di un uomo, in interno dome-stico, ritratti in posizione laterale e frontale. In primo piano la fanciulla, seduta, tiene nella mano destra una bottiglia piena di vino, a forma di ampolla, nella sinistra un piccolo bicchiere. Volge la testa all’indietro mentre sorseggia e assapora. Alla sua destra l’uomo, appoggiato sul robusto tavolo, riposa.Prevalgono i toni scuri che sottolineano per contrasto, nei punti in cui la scena è illuminata, i volti espressivi dei protagonisti.In basso al centro titolo e timbro impresso a secco.Perfetta conservazione del foglio intonso.cfr. Benezit XI 280.

181. S. GIOVANNI BATTISTA. Torino, Angelo Verdoni, 1851. € 400

Litografia originale, acquerellata a mano all’epoca “a la gom-me” (mm 375 x 485 il foglio).Eseguita a Torino nel 1851 da Angelo Verdoni.Incisione di riconosciuta rarità, la quale ritrae un sogget-to popolare molto diffuso in area piemontese e valdosta-na: la raffigurazione del piccolo S. Giovanni Battista. Nella parte inferiore sinistra è riportata la scritta “Torino Li-tografia Verdoni 1851” e alla sua destra l’indirizzo della sede “Contrada di Po casa del Pozzo”.Fra tutti i litografi torinesi che realizzarono stampe popolari i Verdoni furono i più innovativi, sia per la facilità del linguag-gio, sia per il basso costo che per le vivaci coloriture.Angelo Verdoni, dopo il periodo d’apprendistato presso Doyen, abbandonò il bulino e incominciò a produrre le sue prime litografie di gusto popolare, molto apprezzate dal pub-blico. Ebbe grande successo e le sue opere venivano conside-rate icone della fede, della preghiera e a volte semplicemente motivo di sorriso.Morì tra il 1864-65 e l’attività venne rilevata dalla vedova e dai figli. Sulle litografie in cui compare la dicitura Fratelli Verdoni la sede continua a rimanere in via S. Tommaso 26, finché, nel 1873, ritrovere-mo il solo Carlo Verdoni in via Cavour 5.Buona conservazione della carta, della litografia e del colore. Lieve uniforme brunitura marginale.cfr. Collezione e catalogo a cura di Giulia e Guido Cavalli, La Stamperia Verdoni.

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182. ABITAZIONI CAMPESTRI. Parigi, Monrocq & Becquet, 1855 circa. € 180 per singola stampa

Litografie originali a più colori (mm 350 x 270 circa il foglio).Eseguite a Parigi nel 1855 circa presso le stamperie Monrocq e Becquet e inserite nell’opera “Habita-tions Champetres”.Pittoresche architetture riproducenti abitazioni nei dintorni di Parigi, all’epoca del secondo impero. Grande fascino è conferito alle immagini dai cieli ampi, che sovente si specchiano nei corsi d’acqua, e l’inserimento di piccole figure umane.Ottima conservazione della carta e del colore di ogni singola tavola.

183. CANALE CAVOUR. Torino, Alberto Luigi Vialardi, 1864. € 1.800

Nove fotografie originali all’albumina, applicate su cartoncino all’epoca (mm 540 x 430 compreso il supporto).Eseguite a Torino nel novembre del 1864 dal fotografo Alberto Luigi Vialardi.Raccolta fotografica di notevole importanza, eseguita nei primi anni della storia fotografica, rela-tiva ai lavori di costruzione del canale Cavour in Piemonte.Interessante testimonianza di questa monumentale opera di argomento idraulico-ingegneristico.Ogni fotografia reca manoscritto “Canale Cavour” nella parte centrale superiore. In basso al centro la descrizione del luogo, la tipologia di lavoro e la data. Il nome dell’autore delle foto è manoscritto a

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matita rossa, nell’angolo inferiore destro. • Ponte Canale sul fiume Dora Baltea. • Lavori di proseguimento per le fondazioni del sifone pel naviglio d’Ivrea.• Prospetto della tomba sotto il torrente Elvo.• Ponte Canale sopra il torrente Cervo.• Ponte Canale sotto il torrente Marchiazza, acquedotto in curva e ponte per strada campestre.• Tomba sotto il fiume Sesia e scaricamento annesso. • Tomba sotto il fiume Sesia.• Grande chiavica di derivazione delle acque dal fiume Po presso Chivasso.• Tronco compiuto di canale alla progressiva 500 (larghezza metri 40).Alberto Luigi Vialardi (*Torino 1833 - †1912) conosciuto fotografo torinese, attivo dal 1863 con sede in piazza Vittorio Emanuele II al numero 9, dopo il 1866 anche con sede in via Matteo Pescatore 4. Fu membro del Club Alpino Italiano. Nel 1863 documentò il traforo del Moncenisio. Sempre negli anni ’60 dell’Ottocento curò un reportage sull’inaugurazione del canale Cavour dedicando l’album a Vittorio Emanuele II. Più tardi, nel ’68 realizzò un album sul traforo del Frejus, dedicandolo sempre a Vittorio Emanuele II.L’opera del canale Cavour, fu affidata nel 1852 all’ingegnere Carlo Noè. La sua effettiva realizzazione avvenne tra il 1863 e il 1866, dopo la proclamazione del Regno d’Italia e quando Cavour era già morto, su impulso dei ministri Quintino Sella e Gioacchino Pepoli. Il canale Cavour, per parecchi decenni, fu il fiore all’occhiello dell’ingegneria idraulica italiana ed europea. Ottima conservazione delle fotografie.

184. UNE LEÇON DE VELPEAU. Parigi, Lemercier, 1865 - 1870 circa. € 900

Litografia originale, applicata su supporto di carta spessa all’epoca (mm 590 x 460 il foglio).Eseguita a Parigi nel 1865 - 1870 circa da Louis-Eugene Pirodon, su disegno di Augustin Feyen-Perrin e Claude Bernard, tratta dal dipinto di L. Lhermitte, presso il litografo Le-mercier.Interessante esecuzione litografica. Viene rappresentato l’anatomista Alfred Armand Louis Marie Vel-peau (*Brèches 1795 - †Parigi 1867) mentre insegna e illustra l’anato-mia umana nel 1864, all’Ospedale della carità di Parigi (fondato nel XVII secolo e chiuso nel 1935).Gli altri personaggi presenti nella scena sono il pittore Armand Charnay, il Dott. Henri Liouville, lo scrittore Armand Sylvestre, il pittore Augustin Feyen-Perrin e il Dott. Pierre Desfosses.In basso al centro il titolo, sopra il nome delle persone raffigurate.Ottima conservazione.cfr. Benezit XI 19.

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185. UCCELLI, ANATRE, CIGNI, AIRONI… Bruxelles, C. F. Dubois & A. Dubois, 1868 - 1872. € 150 per singola stampa

Litografie originali, acquerellate a mano all’epo-ca (mm 270 x 175 circa il foglio).Eseguite a Bruxelles tra il 1868 e il 1872, dal na-turalista belga Charles Frédéric Dubois (*1804 - †1867) e dal figlio Alphonse Joseph Charles (*1839 - †1921), inserite nell’opera “Le Oiseaux de l’Europe”.Le litografie raffigurano oche, anatre, cicogne, cigni, ecc. Ogni tavola è composta da uno o più animali.Lungo il lato inferiore centrale i titoli in francese in carattere corsivo.Le tavole si caratterizzano per essere state colo-

rate a mano all’epoca, si sottolinea anche la struttura delle tavole, che prevede in primo piano l’uccello, appena contornato da uno sfondo leggero e sfumato che da sostegno alla figura.Buona conservazione della carta, della litografia e del colore.cfr. Nissen IV B, 276; Fine Bird Books 7.

186. BASILICA VON SUPERGA BEI TURIN. 1870 - 1880 circa. € 580

Vassoio in metallo della seconda metà dell’Ottocento, lac-cato e litografato.Decorativo vassoio in patina scura, con molteplici filetti e motivi floreali in oro che rifilano il bordo esterno. All’in-terno veduta della Basilica di Superga con in primo piano personaggi che animano la scena.Buona conservazione. Qualche piccolissimo segno di uni-forme brunitura del metallo.

187. CAVALLI. Parigi, Lemercier, 1870 circa. € 1.000 per singola stampa

Litografie originali a più colori, acquerellate a mano all’epoca “a la gomme” (mm 695 x 520 il foglio).Eseguite a Parigi nel 1870 circa da Albert Adam presso lo stampatore Lemercier.Esecuzioni litografiche raffiguranti i cavalli da corsa Magenta e Ceylon durante il gran pre-mio di Parigi del 1865 e del 1866. Lungo il lato inferiore titoli disposti su più linee con la relativa descrizione del cavallo, del fanti-no e del proprietario.Albert Adam (*Parigi 1833 - †1900) illustratore e litografo fu figlio e allievo di Victor Adam. Per

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entrambi gli artisti i cavalli da corsa furono la loro specialità.Buono stato conservativo delle litografie. Qualche piccola traccia di foxing sparsa. Cornici in legno con doppia decorazione a filo nero.cfr. Benezit I 54.

188. THE ARMADA IS IN SIGHT. Londra, Paul Girardet, 1882. € 950

Incisione originale eseguita su rame, applicata su cartoncino all’epoca (mm 965 x 725).Impressa a Londra nel 1882 da Paul Girardet (*Neuchâtel 1821 - †Parigi 1893), tratta dal cono-sciuto dipinto di Lucas Seymour (*Londra 1849 - †Blythburg, Suffolk 1923) del 1880.Insolita incisione ritraente una partita di boc-ce. L’Armata spagnola si avvicina mentre i britan-nici giocano a Plymouth Hoe.Titolo e didascalia su più linee nella parte infe-riore.Buona conservazione della carta e dell’impressio-ne. Minima gora di umidità nella parte inferiore marginale.cfr. Benezit VI 173.

189. PIANTA DELLA STORIA D’ITALIA DAI TEMPI PIÙ REMOTI AL 1911 (1913). Torino, Doyen, 1911. € 800

Litografia originale a più colori (mm 1235 x 2150 il foglio).Eseguita a Torino nel 1911 da Francesco Ravetti, presso la casa litografi-ca Doyen di Luigi Simondetti, fondata nel 1832.Curiosamente la data riportata al titolo è stata modificata da 1911 a 1913 e gli avvenimenti degli anni 1912-13 sono stati applicati successivamente e sovrastano l’anno 1911.Troviamo la firma originale di Ravetti, accompagnata da una sua piccola foto dell’epoca, nella parte laterale alta, verso il lato sinistro del foglio.Grande pianta, redatta dal professor Ravetti e dedicata a Vittorio Ema-nuele III e ai comuni italiani, in occasione del 50° anniversario dell’Unità d’Italia.La litografia riproduce una tavola cronologica degli eventi più signi-ficativi della storia d’Italia, dagli antichi popoli preromani fino al 1913, sviluppandosi graficamente come un albero.“L’arazzo commemorativo” venne distribuito alle scuole proprio nel 1911, ma in considerazione della dimensione e della fragilità, ne sono

rimasti intatti pochi esemplari. La Biblioteca del Circolo Giuridico di Siena ne possiede uno.Buona conservazione. Segni di piega attraversano verticalmente e orizzontalmente il foglio.

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190. DUFY, Raoul. Amphitrite. Parigi, 1930. € 680

Incisione originale eseguita all’acquaforte, firmata in lastra dall’artista (mm 135 x 195 l’impressione più ampi margini). Impressa a Parigi nel 1930 da Raoul Dufy presso lo stampa-tore Floury.Incisione d’artista che ritrae un nudo di donna.Raoul Dufy pittore francese nato a Le Havre nel 1877 e morto a Forcalquier nel 1953. Studiò a l’École des beaux-arts di Le Havre la pittura impressionista quindi, vivamente colpito dalla mostra di Vincent Van Gogh (1901) e venuto a contatto con Matisse (1905). Nel 1907 si volse a ricerche di costruzione degli oggetti, con riferimento a Paul Cézanne e parallelamente a Matisse e a Picasso. Fino al 1911 la sua pittura si distinse per rigorosa severità. Svolse anche un’attività geniale e multi-forme di decoratore: modelli di stoffe, cartoni per arazzi, illu-strazioni per opere, ecc., e squisite decorazioni su ceramiche.Ottima conservazione.

191. MENNYEY, Francesco. Paesaggi. Torino, 1940 - 1944. € 500 - 900 per singola stampa

Sei incisioni originali eseguite a tecnica mista acquaforte e ac-quatinta, firmate e numerate.Impresse a Torino tra il 1940 e il 1944 da Francesco Mennyey.Esecuzioni incisorie impresse con abile e fine tratteggio, stampate in pochissimi esemplari, come tutte le impressioni del pittore ed acquafortista torinese del Novecento, Mennyey (*Torino 1889 - †1950).• Torino. Interno villaggio medioevale (mm 330 x 250

l’impressione più ampi margini). Pittorica veduta del castello medioevale del Valentino a

Torino e dell’interno del villaggio. Esemplare n° 1 su 24 , segnato a matita in alto a destra. In

basso a destra la firma dell’artista e la data, a sinistra il titolo.

• Camogli (mm 495 x 415 l’impressione più ampi margini). Scenografica veduta del porticciolo di Camogli con velie-

ri in primo piano. Esemplare n° 9 su 10, segnato a matita in alto a destra. In basso a destra la firma dell’artista, a

sinistra il titolo. • Bruzolo (mm 246 x 333 l’impressione più ampi margini). Veduta del Castello di Bruzolo, situato in valle di Susa, uno dei più interessanti Castelli della Valle.

Con la sua struttura cinquecentesca ben conservata, racchiude diversi momenti significativi. Esemplare n° 21 su 24, segnato a matita in alto a destra. In basso a destra la firma dell’artista, a

sinistra il titolo. • Roddi d’Alba (mm 326 x 246 l’impressione più ampi margini). Veduta del Castello di Roddi, adagiato sulla cima della collina, sovrasta maestosamente il borgo

del paese. La costruzione del Castello così come si presenta oggi risale alla fine del Trecento/inizio

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Quattrocento. Esemplare n° 18 su 24, segnato a matita

in alto a destra. In basso a destra la firma dell’artista, a sinistra il titolo.

• Millesimo (mm 326 x 246 l’impressione più ampi margini).

Veduta di Millesimo, antico borgo sulle rive della Bormida, con “la gavetta” o “ponte vecchio” in primo piano, raro esempio di ponte altomedievale fortificato.

Esemplare n° 14 su 24, segnato a matita in alto a destra. In basso a destra la firma dell’artista, a sinistra il titolo.

• Pollenzo (mm 246 x 326 l’impressione più ampi margini).

Veduta della chiesa di San Vittore situata a Pollenzo, in provincia di Bra, costruita negli anni Qua-ranta dell’Ottocento, in forme neogotiche da Ernesto Melano.

Esemplare n° 23 su 24, segnato a matita in alto a destra. In basso a destra la firma dell’artista, a sinistra il titolo.

Queste rare incisioni originali, ci danno il senso della vera misura dell’arte di Mennyey, della magnifica espressività del suo chiaroscuro, dell’energia del disegno e dei paesaggi ritratti, avvolti in un vivo senso di luce. L’artista studiò all’Accademia Albertina e fu insegnante di tecnologia, scienze applicate all’arte e tecniche incisorie nella Scuola Professionale per le Arti Grafiche di Torino. Esordì come pittore nel 1914, ma subito dopo la prima guerra mondiale si dedicò all’incisione (acquaforte, ma anche acquatin-ta, puntasecca e litografia). Parecchie sue opere sono patrimonio delle gallerie d’arte in Italia e all’e-stero e molte si trovano presso importanti collezioni private e all’Archivio Storico della città di Torino. Buona conservazione delle tavole, in vecchie cornici in legno bruno.

192. PICASSO, Pablo. Dans l’Atelier. 12 marzo 1965. € 3.800

Incisione originale eseguita a tecnica mista, ac-quatinta e puntasecca (mm 322 x 222 l’impres-sione più ampi margini), firmata e numerata dall’artista.Impressa il 12 marzo del 1965, come si può dedur-re dalla data in lastra eseguita in controparte, da Pablo Picasso (*Málaga 1881 - †Mougins 1973).Esemplare n° 37 tirato a 50 esemplari, firmato in basso a destra a matita e numerato sempre a mati-ta nella parte sinistra dall’artista spagnolo. Nell’esecuzione riconosciamo a sinistra la mo-della nuda che regge la tela. Sulla destra il pro-filo di Picasso, che si è autoritratto mentre crea l’opera.La donna è per il celebre artista, madre, moglie, amante e figlia. È la modella del pittore. La figura della donna è stata una liaison con la maggior parte delle sue opere.Rappresentativa opera del più importante maestro della pittura del XX secolo. Ottima conservazione dell’impressione e del foglio.cfr. Georges Bloch, Pablo Picasso, pag.257, n° 1216.

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193. AIME, Tino. In Val di Susa, 1970 circa. € 420

Incisione originale eseguita all’acquatinta (mm 250 x 320 l’impressione più ampi margini).Eseguita nel 1970 circa da Tino Aime (*Cuneo 1931 - attivo).Esemplare n° 19 su 30, firmato a matita in basso a destra, nu-merato a sinistra e affiancato da titolo.L’opera raffigura il Forte di Exilles in Val di Susa. Le abi-tazioni circostanti sono spolverate di neve. Aime risiede a Bastia di Gravere in Val di Susa e questo incan-tevole territorio gli fornisce materiale prezioso di cui vivono le sue opere. Dopo aver frequentato la Libera Accademia di Torino sotto la guida di Idro Colombi inizia ad esporre come scultore per poi dedicarsi alla pittura ed alla grafica di cui é in-terprete conosciuto anche in campo internazionale. Dal 1963 ad oggi ha espostoincessantemente e conseguito riconoscimenti in Italia, Germa-nia, Francia e Romania.Ottimo stato conservativo.

194. COLLEZIONE DI EX-LIBRIS DAL XVII SECOLO AL XX SECOLO. dal XVII al XX sec. € 1.100

102 ex-libris originali, di fattura piemontese, italiana ed europea, eseguiti con tecniche incisorie differenti e di varie epoche dal XVII al XX secolo.Interessante insieme di ex-li-bris, di forme e dimensioni, tutti impressi su carta ed ese-guiti con tecniche diverse: xilo-grafia, incisione su rame, acquaforte, acquatinta e litografia.L’ex-libris è generato da una pulsione al particolare rapporto che unisce l’uomo ai suoi libri. È evidente la volontà di lasciare traccia dell’avvenuto apparentamento del lettore con l’autore.La collezione è custodita in una legatura in piena tela percallina marrone, piatti con ricca bordura vege-tale impressa a secco, contenente la scritta “Album” impressa in argento su quello anteriore, tagli rossi.Buono stato di conservazione dell’intera collezione.

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VEDUTE E PIANTE TOPOGRAFICHE VARIE

Presso la libreria sono disponibili vedute e piante topografiche originali raffiguranti città italiane e del mondo, impresse da stampatori e cartografi diversi dal XV al XIX secolo.Le vedute e le piante qui di seguito descritte rappresentano solamente una minima parte del mate-riale presente in bottega.

195. PLAN DE FORT DE GELASSE EN PIEMONT. Parigi, 1630 circa. € 1.800

Incisione originale eseguita su rame (mm 555 x 385 l’impressione).Impressa a Parigi nel 1630 circa. Veduta prospettica di estrema ra-rità del Forte di San Francesco a Gravere in Valle di Susa. Sotto il forte è ben delineato il villaggio del-la Bastia. In primo piano Refornetto con la cappella. A sinistra la valle della Braida che scende sull’Arno-dera. Gelassa è il nome del torrente che scorre nei pressi del forte.Sopra il roccione che sovrasta la fra-zione di Bastia fu costruito nel 1592 il forte di San Francesco, su progetto di Gabrio Busca, ingegnere militare di Carlo Emanuele I. Sfruttando il rilievo, venne realizzato un semplice parapetto che correva sul bordo con delle torrette agli angoli.Nell’angolo superiore sinistro il titolo e legenda entro decorativo cartiglio.Nella bibliografia di A. Peyrot, Le valli di Susa e del Sangone, al n° 59 è raffigurata una tavola con caratteristiche simili alla presente.Buono stato di conservazione della carta e dell’impressione. Restauro ben eseguito all’angolo superiore destro.

196. VENETIA. Francoforte, Mattheus Merian, 1640. € 3.200

Incisione originale eseguita su rame (mm 710 x 305 l’impressione più margini).Impressa a Francoforte nel 1640 da Mattheus Merian “il vecchio” e inserita nell’opera di Mar-tin Zeiller intitolata “Itinerarium Italiæ Nov-An-tiquæ”.Veduta a volo d’uccello della città di Venezia e della laguna circostante. In alto al centro la srit-ta “Venetia”. Nella parte centrale destra stemma

della città sormontato da corona reale. Il porto e i canali sono delineati in dettaglio con un gran numero di singoli edifici facilmente identificabili. Grandi velieri e navi mercantili, gondole e piccole barche da pesca animano la tavola.Mattheus Merian (*Basilea 1593 - †Francoforte 1650), trascorse gran parte della sua vita a Francoforte

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dove, con suo figlio e con Martin Zeiller (*1589 - †1661), cartografo tedesco stampò la presente opera. Buono stato di conservazione.cfr. Cremonini, L’Italia nelle vedute, n° 26.

197. DESCRIZIONE DELLA CELEBERRIMA CITTÀ DI GENOVA. Bologna, Giaco-mo Pellegrino Longhi, 1699. € 4.000

Incisione originale eseguita su rame (mm 985 x 500 circa l’impressione più margini).Impressa a Bologna nel 1699 da Giacomo Pellegrino Longhi.Veduta a volo d’uccello, di grande rarità e sconosciuta alle bibliografie, raffigurante la cit-tà di Genova vista dal mare.Lungo il lato superiore centrale il titolo e la data racchiusi entro ampio drappo. Sul lato sinistro stemma della città, su quello de-stro lo stemma è vuoto.Nella parte inferiore, su 4 colon-ne, interessante descrizione stori-ca e politica della città e della Li-

guria, dagli albori fino alla data di stampa. Curiosamente in fine: “Il paese d’intorno a Genoua, benche aspro e sassoso, è grandemente fertile, come anche vignoble e quello della Liguria”.Buono stato di conservazione. Segnaliamo brunitura uniforme su tutta la superficie e minimo segno di tarlo nella parte alta sinistra.La stampa è inserita in cornice antica, di legno in pittura dorata, con solido telaio e tiranti.

198. GENOA. Amsterdam, Pierre Mortier, 1705. € 4.500

Incisione originale eseguita su rame (mm 1000 x 440 l’impressione più ampi margini).Impressa ad Amsterdam nel 1705 da Pierre Mortier (*1661 - †1711) e inserita nell’atlante “Het Nieuw Stede Boek van Italie”.Particolareggiata e rara vedu-ta a volo d’uccello della città di Genova vista dal mare.Lungo il lato superiore centrale il titolo in latino. In basso a destra edicola contenente legenda con 105 richiami con i maggiori luo-ghi di interesse della città.

Ottimo stato di conservazione dell’impressione e della carta, ampi margini.cfr. Cremonini, L’Italia nelle vedute, n° 55.

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199. CARTA DE LA RIVERA DE GENOVA CON SUSVERDADEROS CONFINES Y CAMINOS. C. E. d’Aderkas, 1747. p.a.r

Disegno originale firmato da C. E. d’Aderkas e datato 1747 (mm 1955 x 862 più margini).Eseguito a china a più colori e acquerellato a mano all’epoca ai confini e in alcuni particolari. La carta è stata intelata all’epoca, probabilmente per essere esposta.Maestoso e importante mano-scritto della Liguria, estrema-mente dettagliato e particola-reggiato.Questo documento cartografico assomiglia vagamente, per dimensioni e precisione geografica, alla grande carta di Joseph Chafrion impressa nel 1685 ma con l’aggiunta di numerosi dettagli e toponimi e inoltre si estende ulteriormente a nord verso il Piemonte.Titolo in spagnolo sul lato superiore. In basso al centro, entro cartiglio, immagine allegorica con stem-ma, dedica e data, al di sotto scala distanziometrica in miglia italiane. In alto a sinistra, cartiglio con descrizioni e riferimenti dei ducati e dei feudi. La carta è inserita in una cornice manoscritta graduata. Documento in perfetto stato conservativo.

200. VEDUTE OTTICHE DI CITTÀ D’ARTE ITALIANE . Parigi, 1750 - 1760 circa.€ 600 per singola stampa

Incisioni originali eseguite su rame, acquerellate a mano all’epoca impresse su carta vergellata e filigranata, alcune applicate su cartoncino.Incise a Parigi nel 1750 - 1760 circa da artisti diversi. Queste stampe furono eseguite per essere viste mediante un apparecchio detto pantoscopio o mondo nuovo, attraverso lenti e illuminate con candele posizionate davanti o dietro a seconda dell’effetto che si voleva creare: diurno o nottur-no.Le scene sono sempre animate da personaggi a cavallo, in carrozza o a piedi.Nella parte superiore troviamo i titoli al negativo

e in quella inferiore titoli disposti talvolta su più linee o su due colonne.• Venezia:

1. Vüe perspective de l’interieur du Palais du Doge de Venise.2. Vüe du grand Canal, du Palais Balbori, du Pont de Rialto, et de la Fête des Gondoles a Venise.3. Vûe de la Place de St. Joseph avec le Temple de St. Nicolas à Venise.4. Vue de la Place ou l’on tient les Foires et de l’Edifice moderne a Venise.5. Vüe perspective de l’Eglise de St. Jean et St. Paul a Venise.

• Firenze: 1. La grande procession de Florence, le jour de la Fête de Dieu.

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2. Vue du Prieure a Florence et du Palais du premier Magistrat, prise de la Place de l’Eglise des Peres de l’Oratoire.

• Roma:1. Vüe du Ponte et Chateau Saint Anges a Rome.2. Vüe du Theatre de Marcellus, a Rome.3. Vüe d’optique représentant le Palais de Pamphilius et la Place de Navone a Rome.4. Magnifique Edifice, ou s’assembloit le Senat Romain, le quel joignoit le Palais Imperial.5. Veüe du Pont St. Ange.6. Vüe de la Place de Montecavallo a Rome.

Buono stato conservativo di ogni singola tavola.

201. THE RUSSIAN. Londra, J. Clark e M. Dubourg, 1815. € 750 per singola stampa

Quattro incisioni originali eseguite all’acquatinta, finemente miniate nei particolari (mm 400 x 300 l’impressione più margini).Impresse a Londra nel 1815 da John Clark e M. Dubourg, disegnate da Monray e inserite nell’opera “A picture of St. Petersburgh represented in a collection of interesting views, the city, the sledges, and the people”.Insieme di grande finezza e rarità che ritrae i mezzi di trasporto russi, inseriti nel paesaggio della città di San Pietroburgo. Si tratta di un mezzo di trasporto con origini addirittura più antiche di quelle del carro: la slitta venne infatti usata ancor prima dell’invenzione della ruota e, prima che sulla neve, venne adoperata sul terreno e sull’erba per scopi agricoli. Il suo impiego come mezzo da diporto, risale al XIV secolo. Titoli in inglese e francese nella parte inferiore.

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Efficace è l’accordo tenue dei colori, utilizzato per i paesaggi innevati, ravvivato da toni vivaci usati per i personaggi.• Russian Females entering a sledge.• The winter russian travelling carriage.• The russian sledge or public carriage.• The stand of the hackney coachmen.Ottima conservazione della carta, dell’impressione e del colore. Cornice in legno marrone con decora-zione a filo oro.cfr. Benezit IV 770.

202. PANORAME DE MILAN - PANORAMA VON MAILAN. Zurigo, Keller & Fussli, 1817. € 2.200

In-8° a leporello, 4 tavole.Questo album raccoglie una grande incisione originale eseguita su rame al tratto, delle dimensioni di (mm 1955 x 195), raffigurante la città di Milano e da 3 particolari del Duomo, inserite in custodia originale editoriale in carta marmorizzata con titoli entro ovali contrapposti, nella parte superiore in francese, mentre in quella inferiore in tedesco.• Panorame de Milan. Grande tavola a leporello raffigurante la veduta panoramica della città, acquerellata in alcuni particolari, con la descrizione delle vie, piazze, chiese e altre residenze.

Nell’angolo superiore sinistro dedica manoscritta a china, datata 6 ottobre 1819.• Veduta del Duomo di Milano. Veduta prospettica del Duomo con titoli disposti su due righe, in

italiano e in francese.• L’interno del Duomo di Milano. Personaggi in primo piano che ammirano gli interni del Duomo, raffigurati con grande maestria. Titoli disposti su due righe, in italiano e in francese.• La cupola del Duomo di Milano. Sontuosi capitelli gotici presentano statue di santi e profeti che mettono in risalto le grandi vetrate. Titoli in italiano lungo la parte inferiore.Insolita veduta di grandi dimensioni (circa 2 metri di lunghezza) e particolare finezza, curata da Henry Keller (*1778 - †1862) con grande maestria e dovizia di particolari.Buono stato conservativo.

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203. VUE DU CONVENT DU GRAND S˕. BERNARD. Parigi, Lukas Weber, 1820 circa. € 3.000

Incisione originale eseguita all’acquatinta, fine-mente acquerellata a mano, applicata su supporto di carta rigida all’epoca (mm 420 x 275 più sup-porto).Impressa a Parigi nel 1820 circa da Lukas Weber e disegnata dal vivo dallo stesso.Esecuzione incisoria di estrema rarità raffigu-rante la veduta prospettica dell’Ospizio e del lago del Gran San Bernardo, presa dal versante italiano. Si nota la trasformazione della torretta circolare sul lato est dell’Ospizio. In primo piano personaggi ed animali animano la scena.

L. Weber pittore e incisore svizzero, nato a Hottingen nel 1811 e morto a Zurigo verso il 1860.Buono stato conservativo della carta, dell’impressione e del colore.cfr. A. Peyrot, La Valle d’Aosta nei secoli, n° 141; Blondel pag. 12.

204. L’HOSPICE DU S˕. BERNARD. Basilea, Lukas Weber, 1825 circa. € 500

Incisione originale eseguita all’acquatinta (mm 290 x 210 l’impressione più margini).Impressa a Basilea nel 1825 circa da Lukas Weber (*Hottin-gen 1811 - †Zurigo 1860 ca.) su disegno di Anton Winterlin. Veduta prospettica dell’Ospizio del Gran San Bernardo presa dal versante italiano. In primo piano viandanti lungo le rive del lago.Perfetto stato conservativo della carta e dell’impressione.cfr. A. Peyrot, La Valle d’Aosta nei secoli, n° 151.

205. PREMIÈRE ECHAPPÉE DE VUE SUR LE COUVENT DU GRAND S˕. BER-NARD. Basilea, Jean-Pierre Lamy, 1827. € 680

Incisione originale eseguita all’acquatinta, finemente miniata a mano, applicata su supporto di carta rigida all’epoca (mm 158 x 118 più supporto).Impressa a Basilea nel 1827 da Jean-Pierre Lamy.Esecuzione incisoria dell’Ospizio del Gran San Bernardo con in primo piano le “maronier”, i Monaci dell’Ospizio ed i cani alla ricerca dei bisognosi di soccorso.Nella parte centrale bassa del supporto è stato applicato il ti-tolo in francese, disposto su tre linee.Ottima conservazione della carta, dell’impressione e del co-lore.cfr. A. Peyrot, La Valle d’Aosta nei secoli, n° 158/13.

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206. ARCO DELLA PACE IN MILANO. OPERA INVENTATA, DELINEATA, E DI-RETTA DAL MARCHESE LUIGI CAGNOLA. Milano, Ferdinando Alberoli, 1830 circa. € 900

Incisione originale eseguita a tecnica mista ac-quaforte-acquatinta (mm 580 x 420 l’impressio-ne più ampi margini).Impressa a Milano nel 1830 circa da Ferdinan-do Alberoli (*1781 - †1844) su disegno di Luigi Cagnola. Pittorica veduta dell’Arco della Pace o arco trionfale di Milano, facente parte della antica Porta Sempione, situato nel centro della vasta area della piazza omonima.L’opera venne progettata da Luigi Cagnola (*Mi-lano 1762 - †Inverigo 1833). I lavori iniziarono nel 1807 e furono diretti dallo stesso architetto.

I particolari sono curati nei minimi dettagli, come i personaggi che animano la tavola.Nella parte inferiore, disposto su due linee, il titolo.La presente esecuzione incisoria è arricchita da una dedica manoscritta e datata 1890, nella parte infe-riore sinistra del foglio.Buono stato conservativo della carta e dell’impressione.

207. LE COUVENT DU GRAND S˕. BERNARD. Ginevra, Henri Charles Müller, 1830 circa. € 450

Incisione originale eseguita all’acquatinta, miniata a mano all’epoca (mm 152 x 121 l’impressione più ampi margini).Impressa a Ginevra nel 1830 circa da Henri Charles Müller (*1784 - †1845).Fine veduta prospettica dell’Ospizio del Gran San Ber-nardo presa dal versante italiano.In primo piano un gruppo di personaggi.Perfetta conservazione della carta, dell’incisione e del colore.

208. TRANSPORT D’UN MALHEUREUX VOYA-GEUR À L’HOSPICE DU GRAND S˕. BERNARD. Basilea, Jean-Pierre Lamy, 1830 circa. € 300

Incisione originale eseguita all’acquatinta (mm 195 x 160 più margini).Impressa a Basilea nel 1830 circa da Jean-Pierre Lamy.Esecuzione grafica raffigurante il trasporto di un ferito all’Ospizio del Gran San Bernardo. Sullo sfondo il lago e la cima del Pain de Sucre (mt. 2919).In basso al centro il titolo in francese, disposto su due linee.Ottima conservazione della carta e dell’impressione.

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209. CORMAYEUR (VALLEY OF AOSTA). Londra, William Day, 1832. € 2.200

Litografia originale eseguita su velina (mm 527 x 355 il foglio).Eseguita a Londra nel 1832 da William Day (*1797 - †1845), su disegno di William Linton (*1791 - †1876) e inserita nell’opera “Sketches in Italy”.Rara veduta di Courmayeur con il Monte Bianco sullo sfondo. In primo piano un pastore con il suo gregge.Nella parte inferiore centrale il titolo in inglese.Il presente è un esemplare di lusso, impresso su carta Cina. Perfetta conservazione della litografia e della carta.cfr. A. Peyrot, La Valle d’Aosta nei secoli, n° 188/4.

210. VEDUTE PIEMONTESI. Torino, Ajello e Doyen, 1836 - 1838. € 700 per singola stampa

Coppia di litografie originali, eseguite su velina.Eseguite a Torino tra il 1836 e il 1838 da Enrico Gonin e Pietro Righini, presso i litografi Ajello e Doyen, inserite nell’opera edita da Pietro Mariet-ti, dedicata alla Regina Maria Teresa moglie di Carlo Alberto “Album Piemontese dedicato a S. M. la Regina”.• Susa vista dalla strada del Monte Cenisio

(mm 425 x 355 il foglio). Rara veduta pro-spettica

di Susa, presa dalla strada napoleonica del Moncenisio e dominata dalla vetta del Roc-ciamelone.

Ben visibile nella tavola il campanile roma-nico della cattedrale di San Giusto. In primo piano, a sinistra, il roccione di Santa Maria. Sullo sfondo, a destra, è ben delineato il pas-so delle Finestre.

• Alba (mm 445 x 340 il foglio). Veduta pro-spettica di Alba presa dal Tanaro. L’antica ori-gine della città,

Alba Pompeia, famosa in tutto il mondo per i suoi vini ed i suoi tartufi, deriva da Pompeo Strabone.

Esemplari di lusso eseguiti “sur papier de Chine”. Capolavori della litografia romantica, in perfetta conservazione.cfr. A. Peyrot, Le Valli di Susa e del Sangone, tomo I, n° 202.

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211. LAGO DI COMO. Milano, Tommaso Genevresi, 1840 circa. € 4.500

Incisione originale eseguita all’acquatinta, miniata a mano all’epoca (mm 1050 x 375 compresi i mar-gini).Impressa a Milano nel 1840 circa da Francesco Citterio presso l’editore Tommaso Genevresi.Pittorica e rara veduta panoramica del lago di Como presa dalle alture di Bellagio.Citterio dimostra di avere un’abile mano nell’evidenziare la luminosità dei paesaggi in contrasto con l’azzurro del cielo.Raffinata coloritura dell’epoca eseguita a tempera da abile artista. Lungo il lato inferiore il titolo.Ottimo stato di conservazione della carta e del colore, in cornice coeva dorata, con motivi fitomorfi e onde.cfr. Margheritis-Sinistri-Ivernizzi-Peverelli, Il lago di Como nelle antiche stampe, pag. 238, n° 508.

212. CASTELLI DEL PIEMONTE. Torino, J. Junck - f.lli Doyen - D. Festa, 1841 - 1847. € 250 - 300 per singola stampa

Litografie originali di scuola italiana (mm 555 x 430 ca. il foglio).Eseguite a Torino tra il 1841 e il 1847 da Jean Junck, dai fratelli Doyen e da Demetrio Festa, su disegni di Enrico Gonin, tratte da una delle più suggestive raccolte iconografiche sul Piemonte “Album delle principali Castella Feudali della Monarchia di Savoia”, composta da 200 tavole, raffiguranti tutti i principali castelli piemontesi. Ogni castello è ripreso secondo il più tipico gusto romantico e ambientato in un paesaggio con anima-zione di personaggi.

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Al margine inferiore di ogni tavola, troviamo il titolo del castello raffigurato e sovente l’indicazione della nobile famiglia proprietaria dell’edificio.Sono disponibili i principali castelli piemontesi, tutti in ottima conservazione. Qui di seguito ne citiamo solamente alcuni.

• Castello di Barolo nella provincia d’Alba.• Castello di Barbaresco provincia d’Alba.• Castello di Castiglione-Falletto provincia

d’Alba.• Castello di Magliano nella provincia d’Alba.• Castello della Morra provincia d’Alba.• Castello di Novello provincia d’Alba.• Castello di Rivara provincia d’Ivrea.• Castello di Roddi provincia d’Alba.• Castello della Loggia provincia di Torino. • Castello di Trana provincia di Torino.• Castello di Santena nella provincia di Torino.• Castello di Romagnao provincia di Vercelli.• Castello di Sarre provincia d’Aosta.

Il pittore e litografo piemontese Enrico Gonin (*Torino 1799 - †1870), la famiglia è originaria di Gia-veno, fratello del pittore ed acquafortista Francesco Gonin, dal quale ereditò l’arte della litografia, è ricordato soprattutto per la presente raccolta di litografie. Collaborò inoltre con Felice Festa nell’in-troduzione a Torino della nuova tecnica, aprendo la prima casa litografica nel 1824 e in seguito con Michele Doyen, il quale nel capoluogo piemontese aprì uno stabilimento nel 1832.Perfetto stato di conservazione della carta e della litografia.cfr. Manno-Promis I 1257.

213. HOSPICE DU GRAND S˕. BERNARD (COTÉ D’ITALIE). Parigi, Lemercier, 1845 circa. € 350

Litografia originale a più colori (mm 165 x 125).Eseguita a Parigi nel 1845 circa da Armand Cuvillier presso il litografo Lemercier.Veduta prospettica dell’Ospizio del Gran San Ber-nardo, vista dal versante italiano.Nella parte inferiore centrale il titolo in francese.Perfetto stato conservativo.

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214. L’ABBAZIA DI S. MICHELE DELLA CHIUSA. Milano, Giuseppe Bramati, 1846. € 480

Incisione originale eseguita su rame (mm 355 x 370 l’impressio-ne più margini).Impressa a Milano nel 1846 da Giuseppe Bramati e inserita nell’opera di Pompeo Litta “Famiglie celebri italiane”.Veduta prospettica della Sacra di San Michele presa da le-vante, costruita tra il 983 e il 987 sullo sperone roccioso del monte Pirchiriano. L’Abazia, monumento simbolo del Piemonte e situato all’imbocco della Valle di Susa, con la sua posizione domina e sovrasta tutta la bassa Valle.Lungo il lato inferiore, su tre righe, il titolo.Buona conservazione.cfr. A. Peyrot, Le Valli di Susa e del Sangone, tomo II, n° 226/1.

215. MILANO. Milano, Ronchi, 1848. € 4.150

Incisione originale eseguita all’acquatinta, miniata a mano all’epoca.Impressa a Milano nel 1848 da Filippo Naymiller (*Milano 1804 - †Pavia 1863) presso lo stampatore Ronchi. La veduta della città di Milano, vista a volo d’uccello, è presa da una posizione elevata mettendo in evidenza la più importante opera dell’architettura gotica italiana, il Duomo. La piazza è animata da molti personaggi.Particolareggiata e dettagliata coloritura coeva eseguita a tempera da abile artista, lungo il lato inferiore il titolo in tinta rossa.Ottimo stato conservativo della carta e perfetta conservazione del colore.cfr. Arrigoni, Milano nelle vecchie stampe, n° 66.

216. LE GRAND S˕. BERNARD. L’HOSPICE, SOMMET DU PASSAGE (SUISSE). Parigi, lemercier, 1850 - 1860 circa. € 1.900

Litografia originale su velina (mm 650 x 480 il foglio).Eseguita a Parigi nel 1850 - 1860 circa su disegno di Léon Jean Baptiste Sabatier e Adolphe Jean Bap-tiste Bayot (disegnò le figure), presso il litografo Lemercier.

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Esecuzione litografica di gran-de rarità, non menzionata nelle bibliografie di riferimen-to, raffigurante l’Ospizio del Gran San Bernardo, visto dal versante italiano. In primo piano un monaco e due cani sulla riva del lago omonimo. Titolo in francese nella parte in-feriore centrale.Buona conservazione della carta e della litografia. Piccolo restau-ro abilmente eseguito.cfr. Benezit XII 152.

217. ÉTUDES DE MŒURS. LA FINE FLEUR DU CRÛ. Parigi, Régnier, Bettanier. Morlon, 1860 circa. € 850

Litografia originale a più colori (mm 620 x 490 il fo-glio).Eseguita a Parigi nel 1860 circa da Régnier, Bettanier e Morlon, tratta da un dipinto di Linder.La tavola è composta da 6 personaggi che evocano una situazione di amicizia e buon umore, tutti riu-niti attorno un tavolo, brindano e si divertono con un bicchiere di buon vino.Buono stato conservativo. Qualche gora marginale. Cornice in legno con vetro soffiato antico.

218. GOUACHE NAPO-LETANA - VEDUTA DI NAPOLI DELLA PARTE DI LEVANTE. Napoli, 1860 - 1870 circa. € 3.300

Dipinto originale eseguito su carta a tecnica gouache o guazzo (mm 780 x 570 il foglio).Eseguito a Napoli nel 1860 - 1870 circa da abile artista napo-letano.Scenografica e stupenda veduta di Napoli con Castel Sant’Elmo sullo sfondo. In primo piano popolani in riva

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al mare, danzano, cantano, mangiano, si percepisce così la tranquillità e l’accoglienza di questo luogo. Un’ampia distesa del mare è animato da barche con pescatori, la città sullo sfondo.Lungo il lato inferiore titolo manoscritto.Gouache originale di grande formato e finezza pittorica. Piacevole il contrasto tra le tinte delicate del tramonto e del pallido azzurro del mare con le tinte vivaci tipiche dell’abbigliamento popolare del luogo.Ottimo stato conservativo della carta e perfetta conservazione del colore. Cornice in legno pitturato.

219. THE VISO FROM THE SOUTH. Londra, Day and Son, 1867. € 900

Cromolitografia originale, apllicata su supporto di carta coevo (mm 250 x 359 più supporto)Eseguita a Londra nel 1867 da J. H. Lowes, tratta dall’acquarello di Elijah Walton, presso il litografo Day and Son e inserita nell’o-pera “Peaks and Valleys of the Alps”.Rara veduta del Monviso in stupenda cromia. Titolo in inglese applicato nella parte inferiore centrale. Perfetta conservazione. cfr. Perret 4512; ACL 330; Neate W/11; Garimoldi 80.

220. LE DENT DU MIDI FROM ABOVE CHAMPERY. Londra, Day and Son, 1867. € 900

Cromolitografia originale, applicata su supporto di carta coevo (mm 253 x 359 più supporto).Eseguita a Londra nel 1867 da J. H. Lowes, tratta dall’acquarello di Elijah Walton, presso il litografo Day and Son e inserita nell’o-pera “Peaks and Valleys of the Alps”.Veduta dei Dents du Midi, visti da Champéry (Canton Vallese).Titolo in inglese manoscritto, applicato nella parte inferiore si-nistra.Perfetta conservazione. cfr. Perret 4512; ACL 330; Neate W/11; Garimoldi 80.

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221. DIPINTO - LAGO MAGGIORE-ISOLA BELLA. 1870 circa. € 6.000

Dipinto originale eseguito ad olio su tela con supporto in le-gno, firmato da Nikolaus Josef Helm (*Wörth a.Main 1841 - †Monaco 1912).Suggestivo olio raffigurante il Lago Maggiore con l’Isola Bella in primo piano, eseguito da conosciuto artista tedesco nel terzo quarto dell’Ottocento.Le tinte molto delicate mettono in evidenza lo specchio d’acqua in primo piano e tre personaggi sulla riva.Nell’angolo inferiore sinistro in tinta rossa firma monogrammata dell’autore.

Perfetto stato di conservazione del colore e della tela, cornice antica dorata su supporto di legno e robusto telaio.cfr. Benezit VI 880.

222. PANORAMA DELLA CONCA DEL MONCENISIO DALLE FRASERE BASSE (2415). Milano, Vallardi, 1893 - 1894. € 750

Litografia originale (mm 770 x 250 il foglio).Eseguita a Milano tra il 1893 e il 1894 presso lo stabilimento Val-lardi e inserita nell’opera “Natu-ra e Arte”.Esecuzione litografica della conca del Moncenisio, visto

dalle Frasere Basse. In primo piano il lago, l’ospizio e verso destra il villaggio della Gran Croce e la piana di San Nicolao. Sullo sfondo le montagne che fanno da cornice (il monte Clarey, la cima Parè, la punta Roncia, il Roc-ciamelone, ecc.) Lungo i quattro lati legenda con i riferimenti topografici per l’individuazione delle località e delle montagne.In basso al centro il titolo.Buono stato conservativo della carta e della litografia. Qalche piccola traccia di foxing sparsa.cfr. A. Peyrot, Le Valli di Susa e del Sangone, tomo II, n° 360/3.

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TORINO, VEDUTE E PIANTE TOPOGRAFICHE

Presso la libreria sono disponibili planimetrie originali, vedute a volo d’uccello e di par-ticolari della città di Torino, impresse e litografate da artisti e stampatori diversi dal XVI al XX secolo.Le stampe qui di seguito descritte rappresentano solamente una minima parte del materia-le presente in bottega.

223. TURINO. Amsterdam, Jodocus Hondius, 1626. € 950

Incisione originale eseguita su rame, testo in latino al verso disposto su due colonne (mm 250 x 180 l’impres-sione più margini).Impressa ad Amsterdam nel 1626 da Jodocus Hondius.Rara pianta prospettica della città di Torino. In alto al centro la scritta “Turino”, ripetuto nella parte alta destra. A sinistra stemma sabaudo. Verso la metà della parte sinistra cartiglio contenente altra scritta in latino “Augusta Taurinorum in Sabaudia”.Buono stato conservativo della carta e dell’impressione.cfr. A. Peyrot, Torino nei secoli, tomo I, n° 19.

224. TORINO E DINTORNI - ASSEDIO DEL 1706. 1706 - 1710 circa. p.a.r.

Disegno originale eseguito a china e acquerello (mm 540 x 750 il foglio).Dettagliata e fine pianta topografica della città di Torino e dei dintorni, durante l’assedio del 1706. Documento di interesse museale, di gran qualità e ricchezza grafica, eseguito da abile artista, nei primi anni del ’700.Molto interessanti risultano i dettagli che raffigurano le truppe, le traettorie dei bombardamenti e gli schie-ramenti militari sia in attacco che a difesa della città.Nell’angolo inferiore destro elaborato cartiglio con volute e ghirlande che racchiudono l’indice, attorno stendardi, armi, strumenti e oggetti per costruire forti-ficazioni.Rosa dei venti in alto a destra.Buona conservazione della carta e del disegno in splen-dida e forte coloritura coeva.

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225. VEUE DE LA VILLE DE TURIN ET DE SES ENVIRONS. Amsterdam, Pierre Mortier, 1704. € 2.000

Incisione originale eseguita su rame (mm 510 x 435 l’impressione più ampi margini).Impressa ad Amsterdam nel 1704 da Pierre Mor-tier su disegno di Charles Inselin.Veduta prospettica della città di Torino vista dalla collina all’altezza della Villa della Regina, con il Monte dei Cappuccini nella parte sinistra.In primo piano, un grande cartiglio, con a sini-stra, la pianta della cittadella di Torino, a destra la pianta di Carmagnola, entrambe racchiuse en-tro una corona di foglie d’alloro e poggianti su due pilastri, al centro la pianta di Vercelli, con la legenda di 5 richiami, in un trofeo di cannoni e bandiere, sormontata da una testa di toro, cinta da un nastro titolato: la Ville de Verceil en Piemont, alla base piante di Verrua e di Montmelian.

Lungo la parte centrale inferiore il titolo con ai lati legenda con 27 richiami.Perfetta conservazione della carta e dell’impressione.cfr. A. Peyrot, Torino nei secoli, tomo I, n° 92.

226. LA VERGINE DEL ROSARIO. Roma, Giovanni Gerolamo Frezza, 1719. € 600

Incisione originale eseguita su rame (mm 355 x 470).Impressa a Roma nel 1719 da Giovanni Gerolamo Frezza su disegno di Giulio Cesare Grampin.Singolare esecuzione incisoria con al centro la figura a pieno busto della Vergine del Rosario con il Bambino, in gloria di angeli, ve-nerata da San Domenico e da Santa Caterina, con la raffigurazione della peste e della carestia dalla quale la Vergine ha preservato i cittadini durante l’assedio del 1706.Entro lapide, piccola veduta di Torino, con la rappresentazione della battaglia, con in primo piano la carica della cavalleria che combatte sullo sfondo della torre civica.Titoli e iscrizione latina entro lapide nella parte centrale, attraversata dalla stemma della città con il toro rampante.Buona conservazione della carta e dell’impressione. Piccoli restauri minuziosamente eseguiti e visibili solo al verso del foglio.cfr. Collezione Simeom D 2289.

227. CARTE HISTORIQUE ET GEOGRAPHIQUE POUR INTRODUIRE À L’IN-TELLIGENCE DE L’HISTOIRE DE SAVOYE. Amsterdam, Henry Abraham Chatelain, 1719. € 680

Incisione originale eseguita su rame (mm 485 x 355 l’impressione più margini).Impressa ad Amsterdam nel 1719 da Henry Abraham Chatelain.

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Dettagliata tavola con un’interessante carta ge-ografica del Piemonte e delle zone confinanti. Arricchiscono il foglio una pianta topografica della città di Torino in alto a sinistra e una ve-duta della Venaria Reale in alto a destra. Sono stati inseriti cartigli contenenti i nomi degli Stati facenti parte della Savoia. Lungo il lato superiore il titolo. Tavola dei luoghi, delle province e de-gli stati nella parte bassa. Nell’angolo inferiore destro la descrizione della presente con testo in francese. Interessante documento in buona conservazione.cfr. A. Peyrot, Torino nei secoli, Tomo I, n° 108.

228. A MADAMA REALE MARIA GIOV.ª BATTA DI SAVOYA. Torino, Filippo Vasconi, 1721. € 5.000

Incisione originale eseguita su rame (mm 660 x 395 l’impressione più ampi margini).Impressa a Torino nel 1721 da Filippo Vasconi (*Roma 1687 ca. - †1730) su disegno dell’architetto Filippo Juvarra (*Messina 1676 - †Madrid 1736). Veduta prospettica di grande rarità raffigurante piazza San Carlo a Torino con le due chiese, Santa Cristina e San Carlo. La chiesa di Santa Cristi-na viene presentata con la nuova facciata, disegnata e progettata da Juvarra ed eseguita nel 1717, la secon-da con la facciata simile alla precedente, comparsa un se-colo più tardi.Lungo il lato inferiore la co-piosa dedica alla Duchessa Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours (*Parigi 1644 - †Torino 1724), attra-versata da un grande stemma.La stampa fu per Juvarra un’iniziativa promozionale, necessaria per far conoscere alla scena internazionale la sua importante opera torinese.Ottimo stato conservativo della carta e dell’impressione.cfr. A. Peyrot, Torino nei secoli, tomo I, n° 127.

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229. VUE ET REPRESENTATION DE LA BATAILLE DONNÉE DEVANT TURIN LE 7 DE SEPTEMBRE 1706. L’Aia, Johann Van Huchtenburg, 1724. € 1.650

Incisione originale eseguita su rame (mm 570 x 450 l’impressione più ampi margini).Impressa a L’Aia nel 1724 da Johann Van Huchtenburg (*1647 - †1733).Scena dell’assedio di Torino del 1706, inseri-ta nell’opera di Jean Dumont intitolata “Batail-le gagnées par le Serenissime Prince Eugène de Savoye”.In primo piano la cavalleria impegnata nella bat-taglia e sullo sfondo la città di Torino.Lungo il lato inferiore il titolo e legenda con 10 richiami.Ottimo esemplare.cfr. A. Peyrot, Torino nei secoli, tomo I, n° 133.

230. VEDUTE DI TORINO. Bassano del Grappa, Remondini, 1770 circa. € 1.200 per singola stampa

Tre incisioni su rame, tutte acquerellatea mano all’epoca (mm 400 x 270 circa il foglio).Impresse a Bassano del Grappa nel 1770 circa dallo stampatore Remondini.Tutte le 3 stampe sono state incollate all’epoca su supporto rigido di cartone e sul retro di ognuna è stato applicato su tassello il titolo dell’opera, in lingua francese, come dovrebbe essere presente alla base di ogni singola incisione.Queste tavole furono modificate per essere vi-ste mediante un apparecchio detto pantoscopio

o mondo nuovo, attraverso lenti e illuminate con candele posizionate davanti o dietro.Le stampe raffigurano 3 differenti vedute della città di Torino.

Ogni tavola viene offerta singolarmente e in buono stato conservativo.

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• Vüe de la façade du Chateau du côté de la grosse Doire avec l’illumination à Turin. Veduta prospettica di piazza Castello con il Palazzo Madama visto dall’attuale via Garibaldi.• Vüe du Chateau du Côsté de la Rüe du Po à Turin. Veduta prospettica di piazza Castello con il Palazzo Madama, visto da via Po.• Vüe de la Vigne de S.M. La Reine avec l’illumination à Turin. Veduta prospettica della Villa della Regina sulla collina della città.cfr. A. Peyrot, Torino nei secoli, tomo I, n° 198/2-198/3-198/4.

231. NUOVA PIANTA DELLA REALE CITTÀ DI TORINO. Torino, Beltramo Antonio Re, 1775. € 2.300

Incisione originale eseguita su rame, acquerellata a mano all’epoca (mm 460 x 600 l’impressione più margini).Impressa a Torino nel 1775 da Beltramo Antonio Re.Pianta topografica della città di Torino di grande rarità.Lungo il lato superiore il titolo. In alto a sinistra stemma della città. Lungo il lato sinistro ampia legenda con riferi-menti delle chiese e dei luoghi sacri nella parte alta e nella parte bassa nomi delle piazze, vie e palazzi. In basso a sinistra iniziali dell’autore “B.A.R.”.La parte più interessante è sicuramente il nome storico riferito ad ogni isolato della città.Ottimo stato di conservazione della carta, dell’impressio-ne e del colore. Cornice in ciliegio mogano.cfr. A. Peyrot, Torino nei secoli I, n° 205.

232. PROGETTO PER RICOSTRUZIONE DEL TEATRO CARIGNANO. Torino, Francesco Benedetto Feroggio, 1787. € 2.000

Coppia di disegni originali eseguiti a china e acquerel-lo, firmati e datati su carta vergellata e marca con giglio (mm 515 x 350 circa i fogli).Dettagliati e particolareg-giati progetti architettoni-ci, eseguiti a Torino il 21 giugno del 1787, dall’ar-chitetto Francesco Bene-detto Feroggio.Le tavole raffigurano: la se-zione del primo piano delle logge disposte a ferro di cavallo del teatro Carignano di Torino e la sezione, in tutta la sua altezza, dell’intera struttura, mettendo in evidenza tutti i dettagli costruttivi. Nell’angolo inferiore destro di entrambi i fogli, a chiara e ordinata calligrafia, data e autografo dell’ar-chitetto.Il Teatro Carignano è l’unico esempio in Torino di struttura teatrale settecentesca ancora esistente. Il teatro fu costruito nel 1711 come teatrino “di famiglia”. Venne distrutto da un incendio nel 1786.

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La nuova costruzione, commissionata a Giovanni Battista Ferroggio, il quale mise il figlio Francesco Benedetto quale direttore dei lavori, venne inaugurata nel 1787. La nuova e innovativa realizzazione avrebbe permesso di alzare o abbassare il palcoscenico a livello della sala, in occasione di manifesta-zioni o feste. Feroggio dotò inoltre il teatro di quattro ordini di palchi, venti al primo ordine, ventuno al secondo e ventidue al terzo e quarto ordine.Ottimo stato conservativo di entrambi i documenti.

233. ENTRÉE DES FRANÇAIS DANS TURIN LE 17 FRIMAIRE AN 7. Parigi, Pierre Adrien Lebeau, 1799. € 1.550

Incisione originale eseguita all’acquaforte (mm 515 x 375 l’impressione più ampi margini).Impressa a Parigi nel 1799 da Pierre Adrien Le Beau su disegno di Thomas Charles Naudet.Rara veduta prospettica raffigurante Piazza delle Erbe (attualmente Piazza Palazzo di Città). In primo piano la parata militare che seguì l’in-gresso delle truppe francesi in Torino al comando del generale Joubert, il 7 dicembre 1798.Preziosa prova di stampa impressa all’acqua-forte pura, senza le finiture di tanti particolari che si ritrovano nello stato definitivo, così come si evince dall’esemplare raffigurato nel volume di Ada Peyrot.Perfetto stato di conservazione.cfr. A. Peyrot, Torino nei secoli I n° 244.

234. AUGUSTA TAURINORUM AB IMPIA GALLORUM SERVITUTE LIBERA-TA… Torino, Pietro Amati, 1799. € 500

Incisione originale eseguita su rame (mm 140 x 22 l’impressione più margini).Impressa a Torino nel 1799 da Pietro Amati su disegno di Francesco Rebaudengo.Rara incisione a ricordo della liberazione della città di Torino dai fran-cesi, nel 1799.Nella parte alta effigie della Madonna Consolata contornata da angeli e festone con il canto di Isaia “Io proteggerò questa città e la salverò per riguardo a me stesso e al mio servo Davide”, a destra dell’immagine è raffigurato San Filippo Neri inginocchiato.Nella parte inferiore sono raffigurate le principali chiese della città (Consolata e Duomo) sotto i bombardamenti. In basso al centro il titolo in latino disposto su quattro righe.Buono stato di conservazione dell’incisione, in cornice.cfr. A. Peyrot, Torino nei secoli, tomo I, n° 243.

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235. CITTÀ E TERRITORIO DI TORINO. Tori-no, fratelli Reycend, 1810. € 3.800

Incisione originale eseguita su rame (mm 490 x 630 l’im-pressione più margini).Impressa a Torino nel 1810 da Antonio Maria Stagnon (*Mondelli 1751 - †Torino 1805), su disegno di Carlo Randoni, presso i fratelli Reycend.Dettagliata pianta topografica della città di Torino e dintorni con l’indicazione delle fortificazioni già de-molite nel 1802 dalle truppe napoleoniche che avevano occupato la città.Lungo tutto il lato superiore il titolo. In alto a destra tavo-letta con osservazione, sotto di essa aquila napoleonica. Nell’angolo inferiore destro indice con 57 richiami e scala distanziometrica.Ottimo stato conservativo della carta e dell’impressione.cfr. A. Peyrot, Torino nei secoli, tomo I, n° 265.

236. TORINO. Vienna, Artaria, 1816. € 6.800

Incisione originale eseguita a tecnica mista acquaforte-acquatinta, finemente ripassata a mano all’epoca (mm 735 x 495 l’impressione più margini).Impressa a Vienna nel 1816 da Karl Ar-taria.Veduta prospettica di grande rarità della città di Torino, vista dal piazza-le antistante la chiesa del Monte dei Cappuccini. Di grande interesse lo svi-luppo di piazza Vittorio Emanuele (at-tualmente Vittorio Veneto). La visuale si presenta senza fortificazioni, demolite nel 1802 dalle truppe napoleoniche che avevano occupato la città.In basso al centro la scritta “Torino” contornata da volute.È molto probabile che sia stato Giuseppe Pietro Bagetti (*Torino 1764 - †1831) a fornire all’editore viennese Artaria, il disegno, anche se il suo nome non compare nell’incisione ma è presente la consueta formula “disegnato dal vero nel 1816”.Esistono esemplari a colori come il presente, ed esemplari allo stato di acquaforte pura, probabilmente destinati alla coloritura.Karl Artaria incisore nato a Mannheim nel 1792 e morto nel 1866. Nel 1816 fondò a Vienna lo stabili-mento Kunst-und Buchhandlung Artaria und Fontaine, che diresse per molti anni. Si specializzò nella stampa di vedute di città, soggetti militari, ritratti e carte geografiche che ebbero diffusione in tutto il mondo.Buono stato conservazione della carta, dell’impressione e del colore. Due minimi restauri abilmente eseguiti, all’angolo inferiore sinistro e nella parte bassa destra.cfr. A. Peyrot, Torino nei secoli, tomo I, n° 274/2°; Immagini della Collezione Simeom, pag. 136.

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237. PIAZZA CARLINA IN TORINO. Torino, Reycend, 1817. € 700

Incisione originale eseguita all’acquatinta (mm 325 x 260 l’impressione più ampi margini).Impressa a Torino nel 1817 da Ferdinando Ca-stelli su disegno di A. Duquesney, presso lo stam-patore Reycend.Veduta prospettica di piazza Carlo Emanue-le II, detta comunemente dai torinesi “piazza Carlina”. Sullo sfondo, a sinistra, il palazzo del marchese Ferrero d’Ormea, con facciata di Filippo Juvarra. Sulla destra, l’Albergo Virtù, che aveva lo sco-po di procurar ai giovani l’apprendimento di un mestiere. Sempre sulla destra, in primo piano, la cupola della chiesa di santa Croce, costruita sui di-

segni di Filippo Juvarra, con il campanile dell’architetto Gian Battista Borra. In questa piazza si teneva il mercato del vino e al tempo del governo francese si giustiziavano con la ghigliottina i condannati a morte.Nella parte inferiore i titolo, a sinistra in italiano, a destra in francese.Perfetto stato di conservazione della carta e dell’impressione.cfr. A. Peyrot, Torino nei secoli, tomo I, n° 278/8.

238. VERO RITRATTO DEL GLORIOSO MARTIRE S. VITTORIO VENERATO NELLA CHIESA DELLO SPIRITO SANTO DI TORINO. Torino, Francesco Antonio Gilodi, 1820 - 1830 circa. € 580

Incisione originale eseguita su rame (mm 305 x 455 l’impressione più margini).Impressa a Torino nel 1820 - 1830 circa da Francesco Antonio Gilo-di, su disegno di Pietro Piffetti.Esecuzione incisoria raffigurante San Vittorio Martire, venera-to nella Chiesa dello Spirito Santo di Torino. Nella parte bassa dell’Altare Maggiore sono presenti le reliquie del santo. Animano la tavola cherubini e figure sacre come la Madonna che sostiene il calice e la croce, l’arcangelo Michele e San Filippo Neri, raffigurato nella parte inferiore centrale, entro cartiglio sormontato da motto. Accanto alla figura di San Filippo, troviamo un’immagine raffigurante una croce sorretta da due mani con i segni della Passione.Nella parte inferiore il titolo in italiano e un’ode in latino.Buono stato conservativo di questo raro documento relativo alla Chiesa dello Spirito Santo.

239. VEDUTE DELLA BASILICA DI SUPERGA. Milano, Artaria, 1824. € 500 - 800

Undici incisioni originali, otto incise su rame e due eseguite all’acquatinta. Impresse a Milano nel 1824 da Carl August Eckerlin, L. Ropp e Alessandro Angeli su disegni di Am-brogio Fumagalli, presso lo stampatore Artaria, facenti parte della raccolta intitolata “Chiese principali d’Europa”.

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Incisioni rappresentanti la Basili-ca di Superga, vista in prospetto e all’interno, sezioni e piante, la scultura commemorativa dedicata a Carlo Emanuele III con il bassori-lievo che rappresenta la battaglia di Guastalla del 1734 e il monumento funebre dedicato a Vittorio Amedeo II, fondatore della Basilica e Duca di Savoia, che otterrà il titolo di “Re di Sardenga”.Nella parte inferiore di ogni singola tavola, i titoli in italiano, ripetuti ac-canto e/o sotto in francese.• Veduta esterna della Basilica

di Superga.• Veduta interna della Basilica di Superga.• Spaccato del sotterraneo sulla linea E.F.• Spaccato del sotterraneo sulla linea G.H.• Pianta del sotterraneo della Basilica di Superga.• Fianco del tempio.• Spaccato sulla linea C.D.• Spaccato sulla linea A.B.• Elevazione geometrica della facciata.• Monumento del Re Carlo Emanuele III.• Monumento di Vittorio Amedeo II.Perfetto stato di conservazione di questo rara raccolta, difficile trovarsi completa come la presente. cfr. A. Peyrot, Torino nei secoli, tomo I, n° 312/8, 312.

240. IL REGIO PARCO NEI DINTORNI DI TORINO. Torino, Reycend, 1826. € 700

Incisione originale eseguita all’acquatinta (mm 315 x 245 l’impressione più ampi margini).Impressa a Torino nel 1824 da Alessandro An-geli su disegno di Marco Nicolosino (*Saviglia-no 1797 - †Torino 1856), presso lo stampatore Reycend. Veduta prospettica del Regio Parco visto dal fiume Po, con gli edifici adibiti alla Manifat-tura Tabacchi.Nella parte inferiore i titolo, a sinistra in italiano, a destra in francese.Perfetto stato di conservazione della carta e dell’impressione.cfr. A. Peyrot, Torino nei secoli, tomo II, n° 314/9.

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241. TORINO ATTUALE COI DECRETATI PROGETTI D’INGRANDIMENTO. To-rino, Modesto Reycend, 1827. € 680

Litografia originale (mm 600 x 465 il foglio).Eseguita a Torino da Felice Festa presso il litografo Modesto Reycend.Insolita pianta topografica della città di Torino con una curiosa veduta prospettica della Gran Madre di Dio ancora in fase di costruzione, inseri-ta entro ampio drappo nella parte alta centrale. Inte-ressante è la precisa segnatura dei numeri civici.Ampia legenda lungo i lati destro e sinistro. In alto a destra il titolo inserito entro ovale. In alto a sinistra indice dei luoghi più significativi della città.

Buono stato di conservazione della carta e della litografia.cfr. A. Peyrot, Torino nei secoli, tomo II, n° 329.

242. PONT ET PLACE DU PÔ. Torino, E. Engelmann, 1829. € 700

Litografia originale eseguita su velina (mm 450 x 310 il foglio).Eseguita a Torino nel 1829 da E. Engelmann, su dise-gno di Jules Fréderic Villeneuve, facente parte della raccolta intitolata “Souvenirs du Piemont”.Veduta prospettica del ponte Vittorio Emanue-le con parte della piazza omonima (attualmente piazza Vittorio Veneto).Nella parte inferiore centrale il titolo in francese.Buona conservazione della carta e della litografia.cfr. A. Peyrot, Torino nei secoli, tomo II, n° 342/1.

243. VEDUTA DI TORINO. Torino, Chirio e Mina, 1830. € 1.650

Incisione originale eseguita su rame, acquerellata a mano all’epoca (mm 750 x 555 più margini).Impressa a Torino nel 1830 da Giacomo Arghinenti su disegno di Gaetano Lombardi, presso lo stampato-re Chirio e Mina.Rara veduta prospettica della città di Torino, con-tornata con notizie storico-geografiche della me-desima.La veduta è presa dalla piazzetta della Chiesa del Monte dei Cappuccini. In primo piano il corteo re-ale che transita sotto l’arco di trionfo eretto ai piedi della collina, presso la Gran Madre di Dio, nel giorno dell’arrivo a Torino del Re Carlo Felice da Modena.

Nella veduta si distingue l’imponente alberata che nel 1826 venne distrutta per far posto a piazza Vit-torio Emanuele.

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Ottimo stato conservativo della carta e dell’impressione. Cornice in legno con rilievi in gesso, pitturata a mano in oro.cfr. A. Peyrot, Torino nei secoli, tomo II, n° 344 bis; Collezione Lanzone.

244. PROGETTO PER L’AMPLIAZIONE DEI VIALI DI PASSEGGIO SUL BA-LUARDO DI MEZZOGIORNO. Torino, Michele Ajello e Doyen, 1834. € 280

Litografia originale (mm 455 x 365 il foglio).Eseguita a Torino nel 1834 da Michele Ajello e Doyen su disegno di Giovanni Capietti.Pianta di progetto urbanistico, non completamen-te realizzato, del collegamento del Borgo Nuovo, compreso tra le attuali vie Mazzini, Carlo Alberto, Cavour, Giolitti, corso Cairoli, con la città vecchia.In alto, a sinistra, il titolo e sotto di esso scale distan-ziometriche. Il litografo Michele Ajello fu attivo a Torino nella pri-ma metà del XIX secolo. Nel gennaio del 1833 aprì uno stabilimento litografico in piazza Carignano 6. Il 26 novembre dello stesso anno, si associò con il lito-

grafo Michele Doyen ed il nuovo stabilimento prese il nome di Litografia Ajello e Doyen e tale società durò fino al 1838.Buona conservazione. Segni di piega originali in alcuni punti.cfr. A. Peyrot, Torino nei secoli, tomo II, n° 378.

245. TOPOGRAFIA DELLA CITTÀ E TERRITORIO DI TORINO. Torino, Giovanni Battista Maggi, 1840. € 1.450

Incisione originale eseguita su rame acquerellata a mano e intelata all’epoca (mm 695 x 755).Impressa a Torino nel 1840 da Vittorio Angeli presso l’editore Giovanni Battista Maggi.Pianta topografica della città di Torino e dei suoi dintorni, di grande interesse.Ogni casa, villa o cascina è contrassegnata da un numero, il quale corrispondeva, in un elenco sepa-rato, al nome del proprietario.In basso a destra il titolo, sopra scale distanziome-trica. Legenda in alto a sinistra. Importante pianta, poiché è l’unica, dopo quella del Grossi del 1791, fatta con criterio scientifico, a dare notizie precise per l’ubicazione degli antichi palazzi, ville e cascine di Torino e della collina. La tavola è stata redatta da Antonio Rabbini, geometra considerato il precursore del catasto moderno, il quale, in seguito, definì le basi del catasto dello stato unitario.Buono stato di conservazione. Cornice scura in noce.cfr. A. Peyrot, Torino nei secoli, tomo II, n° 429.

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246. SAN GIOVANNI À TURIN. Parigi, Lemercier, 1840. € 700

Litografia originale (mm 283 x 432 il foglio).Eseguita a Parigi nel 1840 da Léon Auguste Asselineau, su disegno di Nicolas Marie Joseph Chapuy, presso lo stampatore Lemercier e inserita nell’opera di M. Moret “Le Moyen Age pittoresque”.Veduta prospettica del Duomo di Torino con piazza San Giovanni animata da personaggi a cavallo e a piedi.Lungo la parte superiore centrale la scritta in francese “Le Moyen Age pittoresque”. In basso al centro il titolo e timbro impresso a secco.Buona conservazione.cfr. Ada Peyrot, Torino nei secoli, tomo II, n° 432.

247. TORINO - PIAZZA SAN CARLO. Parigi, Lemercier, 1845 circa. € 1.200

Litografia originale miniata a mano all’epoca a “la gomme” da abile artista (mm 400 x 295 il foglio).Eseguita a Parigi nel 1845 circa da Charles Clau-de Bachelier e Adolphe Jean Baptiste Bayot su disegno di Philippe Benoist, presso lo stampatore Lemercier e inserita nell’opera di Félix Benoist “L’Italie monumentale e artistique”.Armoniosa e raffinata veduta prospettica di piazza San Carlo con le chiese di Santa Cristi-na e San Carlo sullo sfondo.Lungo il lato inferiore i titoli in lingua francese a sinistra e in lingua italiana a destra.Perfetto stato di conservazione della litografia e del colore, ampi margini.cfr. A. Peyrot, Torino nei secoli, n°486/3.

248. PIANTA DELLA CITTÀ DI TORINO. Firenze, V. Stanghi, 1845. € 750

Incisione originale eseguita su rame, acquerel-lata a mano all’epoca (mm 595 x 385 più ampi margini).Impressa a Firenze nel 1845 da V. Stanghi su disegno di G. C. Castellini e inserita nell’opera di Attilio Zuccagni Orlandini “Corografia fisica, storica e statistica dell’Italia e delle sue isole”.Pianta topografica della città di Torino.In alto a sinistra il titolo contornato da volute.Interessante risulta la legenda con indicata la popolazione della città in differenti epoche, in basso a sinistra e i luoghi e gli edifici prin-

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cipali con 74 richiami nella parte superiore destra. In basso a destra l’elenco dei colori utilizzati con i riferimenti. Timbro impresso a secco in basso a sinistra, sotto la dicitura “V. Stanghi inc.”.Perfetto stato di conservazione, ampi margini. Cornice in noce scuro.cfr. A. Peyrot, Torino nei secoli, tomo II, n° 480 (cita solo le vedute che interessano Torino).

249. SALA APPOSITAMENTE ERETTA SULL’AREA DEL CORTILE AL PIANO DELLE GALLERIE DEL PALAZZO DELLA CITTÀ DI TORINO PEL BALLO ONORATO… Torino, Gian Francesco Hummel, 1845. € 1.200

Litografia originale (mm 875 x 600 il foglio).Eseguita a Torino nel 1845 da Gian Francesco Hummel e inserita nell’opera “Feste Torinesi 1842 per le nozze di S.A.R. Vittorio Emanuele Duca di Savoia colla Principessa Maria Adelaide Arciduchessa d’Austria”.Suggestiva veduta prospettica della gran sala, creata appositamente dall’ingegnere G. Baro-ne, nel cortile del Palazzo di città, in occasione del sontuoso ballo offerto dalla città di Torino in onore degli sposi Vittorio Emanuele e Maria Adelaide, la sera del 25 aprile del 1842.La scena è animata da molti personaggi in costume da festa. Lungo il lato inferiore, su quattro righe il titolo.Documento di grande rarità, in buono stato di conservazione. Piccolo restauro abilmente eseguito nella parte inferiore destra.cfr. A. Peyrot, Torino nei secoli, tomo II, n° 479/5.

250. PANORAMA DE TURIN. Milano, Genevresi, 1850 circa. € 1.050

Incisione originale eseguita all’acquatinta (mm 295 x 215 l’impressione più ampi margini).Impressa a Milano nel 1850 circa da Francesco Citterio presso lo stampatore Genevresi. Pittorica veduta di piazza Castello, vista da una posizione elevata. In primo piano Palazzo Madama ripreso a ¾. Sullo sfondo Palazzo Rea-le. A sinistra la chiesa di San Lorenzo e i palaz-zi che affacciano sulla piazza. A destra il Teatro Regio. Personaggi e carrozze animano la scena.In basso al centro il titolo e le note tipografiche.Nella tavola non compare il monumento dedicato all’Esercito Sardo (Statua dell’Alfiere) che curio-samente è presente nell’esemplare di riferimento della bibliografia Ada Peyrot, ma non nel nostro. Il monumento fu eseguito dall’artista Vincenzo Vela, donato dai milanesi ed inaugurato nel 1859.La presente veduta ha preso spunto da un dagherrotipo: immagine presa mediante camera oscura, ante-nata della moderna fotografia presentata ufficialmente come invenzione nel 1839, non molti anni prima dell’esecuzione del foglio in esame.Perfetto stato di conservazione della carta e dell’impressione.cfr. A. Peyrot, Torino nei secoli, tomo II, n° 593.

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251. VEDUTA DELLA CHIESA DI S. GIOVANNI. Torino, Jean Junck, 1852. € 650

Litografia originale (mm 438 x 314 il foglio).Eseguita a Torino nel 1852 da Jean Junck su disegno di Enrico Gonin e inserita nell’opera “Turin et ses environs”.Veduta prospettica della chiesa e del campanile del Duomo di Torino.In alto al centro la scritta Torino. Nella parte inferiore i titoli, a sinistra in italiano, a destra in francese.J. Junck litografo di origine francese, ma torinese d’adozione. Fu attivo a Torino dal 1840 con lo sta-bilimento litografico in via Accademia delle Scienze.Buono stato di conservazione della carta e della li-tografiacfr. A. Peyrot, Torino nei secoli, tomo II, pag. 783, n° 546/11.

252. TORINO. Milano, Tommaso Genevresi, 1860. € 2.800

Incisione originale eseguita all’acquatinta, finemente miniata a mano all’epoca (mm 550 x 290 com-presi i margini).Impressa a Milano nel 1860 da Giuseppe Giudici presso lo stampatore Tommaso Genevresi.La tavola raffigura piazza Castello, vista da una posizione elevata, apprezzabile per l’ampio ta-glio orizzontale di grande effetto scenografico e per l’effetto di luce mattutina, basata sulle tonalità bianco e azzurro.In primo piano Palazzo Madama ripreso a ¾ con la statua dell’Alfiere. Sullo sfondo Palazzo Reale. A sinistra la chiesa di San Lorenzo e i palazzi che affacciano sulla piazza. A destra il Teatro Regio. Ani-mano la scena personaggi e carrozze.In basso al centro la scritta “Torino” in tinta rossa.Nella tavola compare il monumento dedicato all’Esercito Sardo, eseguito dall’artista Vincenzo Vela, donato dai milanesi ed inaugurato nel 1859.

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L’incisore Giuseppe Giudici nato a Cremona il 7 novembre 1794, fu allievo di Camillo Pacetti a Milano e di Ignazio Maria a Torino. Lavorò inoltre per l’editore Ronchi di Milano.Ottimo esemplare in fantastica e raffinata coloritura d’epoca.cfr. A. Peyrot, Torino nei secoli, tomo II, n° 592.

253. PIANTA GEOMETRICA DELLA CITTÀ DI TORINO CON TUTTI GLI IN-GRANDIMENTI ESEGUITI OD APPROVATI. Torino, fratelli Doyen, 1860. € 380

Litografia originale (mm 575 x 395 il foglio).Eseguita a Torino nel 1860 da Edoardo Pecco presso i fratelli Doyen.Interessante pianta topografica della città di Torino con raffigurati tutti gli ingrandimenti eseguiti ed approvati fino all’epoca.In basso a sinistra riquadro contenente il titolo e scala metrica.E. Pecco ingegnere civile, attivo a Torino nella seconda metà del XIX secolo. Nel 1864 sostituì l’ingegnere Barone nella carica di capo dell’Uffi-cio d’arte del Municipio di Torino.Buona conservazione della carta e della litografia.cfr. A. Peyrot, Torino nei secoli, tomo II, n° 583.

254. GRANDIOSA SCENA FINALE DELLO SPETTACOLO PIROTECNICO OFFER-TO DAL MUNICIPIO DI TORINO LA SERA DEL 26 APRILE 1868. Torino, Paravia, 1868. € 520

Litografia originale (mm 440 x 308 il foglio).Eseguita a Torino nel 1868 da A. Moja, su dise-gno d’invenzione dello stesso artista, presso lo stabilimento litografico Paravia, in occasione delle nozze tra il Principe Umberto I di Savoia e la Principessa Margherita Maria Teresa Giovan-na di Savoia.Fantastica veduta prospettica della città di To-rino, divisa in due parti: nella parte superiore, in primo piano il ponte Vittorio Emanuele I, po-polarmente denominato “ponte di pietra”, Palaz-zo Madama e sullo sfondo la collina. Nella parte sottostante la medesima prospettiva si presenta distrutta dopo lo spettacolo pirotecnico.Lungo tutta la parte inferiore il titolo e descrizione del matrimonio reale.Perfetta conservazione della carta e della litografia.

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255. PIANTA GENERALE DELLA CITTÀ DI TORINO APPROVATA DAL MUNICI-PIO. Torino, A. Tinivella, 1875. € 730

Litografia originale (mm 615 x 855 il foglio).Eseguita a Torino nel 1875 dal litografo G. Gualdi, presso l’editore A. Tinivella.Dettagliata pianta della città di Torino, compilata dai Geometri Emilio Cabella e Firmino Caneparo.Nella parte bassa sinistra il titolo sormontato da stemma della città, subito sotto scala metrica e sopra elenco delle piazze. Lungo tutto il lato inferiore elenco generale dei nomi corrispondenti al numero di ciascun isolato. Nella parte laterale destra i nomi delle vie. Nell’an-golo superiore destro l’indicazione delle tinte con i riferimenti dei quartieri (ma curiosamente questo esemplare non è stato acquerel-lato).Buono stato di conservazione della carta e della litografia. Piccole gore sparse qua e là.

256. PIANTA DELLA CITTÀ E BORGHI DI TORINO COLLE SUE ADIACENZE. Torino e Roma, Giovanni Battista Maggi, 1876. € 680

Incisione originale eseguita su rame (mm 725 x 560 l’im-pressione più ampi margini.)Impressa a Torino e a Roma nel 1876 da Vittorio Angeli presso l’editore Giovanni Battista Maggi.Pianta topografica della città di Torino e dei suoi din-torni, in scala 1:9850, molto interessante risulta l’ampia legenda con indicata la popolazione della città in dif-ferenti epoche e i luoghi e gli edifici principali.In alto a sinistra il titolo contornato da volute, sotto scala distanziometrica e legenda. Al centro la pianta della città.Buono stato di conservazione della carta e dell’impressione.cfr. Collezione Simeom D 114-115.

257. TURIN - ITALIE SEPTENTRIONALE. Parigi, Migeon, 1880 - 1885 circa. € 280

Incisione originale eseguita su acciaio, acquerel-lata a mano all’epoca (mm 525 x 365 il foglio).Impressa a Parigi nel 1880 - 1885 circa da Lud-vig August Smith (*Copenaghen 1820 - †1906) su disegno di A. Bizet, presso lo stampatore Migeon.Carta geografica raffigurante l’Italia del nord e centrale. In basso a sinistra curiosa veduta a volo d’uccello della città di Torino con la Mole Antonelliana ancora in fase di costruzione.Ottima conservazione.cfr. Benezit XII 913.

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258. COPIA DEL PIANO REGOLATORE PER L’AMPLIAZIONE DELLA CITTÀ OLTRE PO A NORD DEL VIALE ALLA VILLA DELLA REGINA. Torino, 1882. € 390

Litografia originale, acquerellata a mano all’epoca su al-cuni particolari (mm 660 x 530).Eseguita a Torino nel 1882.Pianta topografica della città di Torino con raffigurati tutti gli ingrandimenti oltre il Po approvati ed eseguiti con Regio Decreto, il 22 febbraio 1882, nel quartiere dell’attuale Borgo Po di Torino.In alto a sinistra il titolo.Buona conservazione della carta e della litografia.

259. CAROSELLO PER L’INAUGURAZIONE DEL MONUMENTO AD AMEDEO DUCA D’AOSTA. Torino, Caramba e Gaido, 1902. € 400

Litografia originale a più colori (mm 880 x 445 il foglio).Eseguita a Torino nel 1902 da Caramba e D. Gaido (Caramba disegnò i costumi e Gaido li-tografò), allegata nel periodico “Strenna del Pa-squino”.Curiosa raffigurazione del Carosello avvenuto nel 1902, in occasione dell’inaugurazione del monumento ad Amedeo Duca d’Aosta. Il monumento, collocato nella cornice naturale

del Parco del Valentino, fu inaugurato il 7 maggio 1902, in occasione della Prima Esposizione Inter-nazionale d’Arte Decorativa Moderna. L’ideazione fu dello scultore Davide Calandra, come si evince nella parte inferiore destra del foglio in esame. La statua equestre alta cinque metri e pesante cinque tonnellate e mezzo, venne fusa a Torino.Sullo sfondo si intravede il profilo della Basilica di Superga. Buona conservazione della carta e del colore. Cornice in legno con decorazione a filo oro.

142

ABNEY, William De Wiveleslie: 94.

ADAM, Albert: 187.

ADAM, Victor: 68.

ADDISON, Thomas Richards:77.

AIME, Tino: 193.

AJELLO, Michele: 210, 244.

ALBEROLI, Ferdinando: 206.

ALIAMET, Jacques: 160.

AMATI, Pietro: 138, 234.

ANGELI, Alessandro: 239, 240.

ANGELI,Vittorio: 245, 256.

ANVILLE, Jean Baptiste Bourguignon D’:

133.

ARETINO, Pietro: 24.

ARGHINENTI, Giacomo: 243.

ARTARIA, Karl: 236, 239.

ASSELINEAU, Léon Auguste:

AUDRAN, Gérard: 150.

BACHELIER, Charles Claude: 247.

BAGETTI, Giuseppe Pietro: 236.

BALDESANO, Guglielmo: 26.

BARBEY, Albert: 141.

BARBEY, Antonio: 124.

BASSET: 167.

BAYOT, Adolphe Jean Baptiste: 216, 247.

BECQUET: 182.

BENARD, Jacques François: 158.

BENOIST, Félix: 247.

BENOIST, Philippe: 247.

BERGALLI: 134.

BERGHEM, Willem Jan Van Den: 155.

BERNARD, Claude: 184.

BERNARDI, Jacopo: 81.

BETTANIER: 217.

BILLE, Edmond: 102.

BIZET, A.: 257.

BLAEU, Guglielmus: 114, 116, 117, 118, 122.

BLAEU, Joannis: 30, 37, 118.

BOCCACCIO, Giovanni: 2, 8.

BONINO, Giovanni Giacomo: 64.

BONNAZ, Felice: 69.

BRAMATI, Giuseppe: 214.

BRISAY, Enrico De: 98.

BROCARDO, Anthonius: 35.

BUTLER, Samuel: 91.

CAGNOLA, Luigi: 206.

CAMPE, Joachim Heinrich: 60.

CANALETTO, Giovanni Antonio: 40.

CANTELLI, Giacomo Da Vignola: 123, 124.

CAPIETTI, Giovanni: 244.

CARAMBA: 259.

CARDANO, Girolamo: 10.

CARLE, Giuseppe: 96.

CARROLL, Lewis: 103.

CARTESIO, Renato: 32.

CASTELLI, Ferdinando: 237.

INDICE DEGLI AUTORI, TIPOGRAFI E ILLUSTRATORI

143

CASTELLINI, G. C.: 248.

CELLARIO, Andrea: 121.

CEREGHINI, Mario: 106.

CHAFRION, Joseph. 131, 199

CHAPUY, Nicolas Marie Joseph: 246.

CHATELAIN, Henry Abraham: 227.

CHIRIO E MINA: 243.

CINO DA PISTOIA: 13.

CITTERIO, Francesco: 211, 250.

CLARK, John: 201.

COLLODI, Carlo: 92.

COLOMBO, Matteo Realdo: 14.

CONDILLAC, Ètienne Bonnot De: 45.

COUSINET-LEMPEREUR, Catherine Éliz-

abeth: 160.

COVINO, Andrea: 84.

CUNNINGHAM, Carus Dunlop: 94.

CUVILLIER, Armand: 213.

D’ADERKAS, C. E.: 199.

D’ALEMBERT, Jean Baptiste: 158.

DAL RE, Marco Antonio: 131.

DAL VERME, Luchino: 93.

DANKERTS, Iustus: 127.

DAVID, J.: 87.

DAY and SON: 219, 220.

DAY, William: 209.

DE FER, Nicolas: 126, 129.

DE L’ISLE, Guillaume: 132, 137.

DE ROSSI, Giovanni Domenico: 123, 124.

DEL POZZO, Paride: 6

DELLA CASA, Giovanni: 12, 19.

DELLA PORTA, Antonio Maria: 52.

DEMBOUR, Adrien: 179.

DEMICHELI, Luigi: 139.

DENINA, Carlo: 54.

DESNOS, L. C.: 136.

DESOR, Pierre Jean Édouard: 72, 73.

DESRAIS, Claude Louis: 167.

DEZAUCHE, Jean: 137.

DIDEROT, Denis: 158.

DOPPELMAYR, Johann Gabriel: 42.

DOYEN: 189, 210, 212, 244, 253.

DRURY, Dru: 51.

DUBOIS, Alphonse: 185.

DUBOIS, Charles Frédéric: 185.

DUBOURG, M.: 210.

DUCARME: 172.

DUCOMMUN, Jules-César: 79.

DUFOUR, Nicolas: 160.

DUFY, Raoul: 190.

DUMONT,Jean: 229.

DUQUESNEY, A.: 237.

DURA, Gaetano: 173, 177.

ECKERLIN, Carl August: 239.

ENGEL: 90

ENGELMANN, E.: 242.

EULER, Leonhard: 135.

EUSEBIO DI CESAREA: 1.

FALDA, Giovanni Battista: 33.

FEROGGIO, Francesco Benedetto: 232.

FERRERO DI LAVRIANO, Francesco Maria:

36, 151.

FESTA, Demetrio: 212.

144

FESTA, Felice: 212, 241.

FEYEN-PERRIN, Augustin: 184.

FREZZA, Giovanni Gerolamo: 226.

FUMAGALLI, Ambrogio: 239.

FUSSLI: 202.

GABRIELLI, Amedeo: 162.

GAIDO, D.: 259.

GANGEL, Nicolas: 179.

GATTI e DURA: 173, 177.

GAYET: 170.

GENEVRESI, Tommaso: 211, 250, 252.

GIAMBULLARI, Pier Francesco: 7.

GILLOT, Claude: 150.

GILLY, William Stephen: 63.

GILODI, Francesco Antonio: 238.

GIORGI, Federico: 21.

GIOVENALE, Decimo Giunio: 4.

GIRARDET, Paul: 188.

GIRAUD FRÈRES: 170.

GIROLDI, Giovanni Pietro: 36.

GIUDICI, Giuseppe: 252.

GONIN, Enrico: 174, 210, 212, 251.

GONIN, Francesco: 174.

GORRET, Amé: 88.

GOUSSIER: 158.

GRAMPIN, Giulio Cesare: 226.

GREUZE, Jean Baptiste: 161.

GRÉVIN, Jacques: 23.

GUALDI, G.: 255.

HELM, Nikolaus Josef: 221.

HETZEL: 90, 95.

HOMANN, Johann Baptist: 128.

HONDIUS, Henricus: 113, 115.

HONDIUS, Jodocus: 223.

HUCHTENBURG, Johann Van: 229.

HUMMEL, Gian Francesco: 178, 249.

IMFELD, X.: 141.

INSELIN, Charles: 225.

JAILLOT, Hubert: 125, 137.

JANSONIUS, Joannes: 112, 119, 120, 121.

JAVELLE, Jean-Marie-Ferdinand-Émile: 100.

JOB: 98.

JODE, Pieter De: 145.

JUNCK, Jean: 174, 212, 251.

JUVARRA, Filippo: 228.

KAUFFMAN, Angelica: 162.

KEATE, George: 48.

KELLER, Henry: 202.

KIRCHER, Athanasius: 18.

KÜMMERLY fratelli: 141.

KUNST, Christian Ludewig: 135.

KURZ, Louis: 141.

LA FONTAINE, Jean: 55.

LALLEMAND, Charles: 97.

LAMY, Jean-Pierre: 205, 208.

LANA TERZI, Francesco: 34.

LARIGAUDIE, Guy De: 105.

LAURIE, André: 95.

LE BAS, Jacques Philippe: 155, 156, 157.

LE BEAU, Pierre Adrien: 233.

145

LE VEAU, Jean Jacques: 160.

LECOMTE, Hippolyte: 168.

LEMERCIER: 68, 184, 187, 213, 216, 246, 247.

LEVATI, Carlo Ambrogio: 65.

LEVILLY: 172.

LHERMITTE, L.: 184.

LIBERALE DA UDINE, Giorgio: 144.

LIGARI (o Ligario), Giovanni Pietro: 153.

LINTON, William: 209.

LIRELLI: 138.

LITTA, Pompeo: 214.

LOBETTI BODONI: 171.

LOLLI, Giambattista: 47.

LOMBARDI, Gaetano: 243.

LONGHI, Giacomo Pellegrino: 197.

LORENZINI, Giovanni Antonio: 148.

LOWES, J. H.: 219, 220.

LUYKEN, Jan (o Johannes Luiken): 149.

MAGGI, Giovanni Battista: 85, 245, 256.

MAGINI, Fabio: 111.

MAGINI, Giovanni Antonio: 108, 111, 122.

MANTEGNA, Andrea: 142.

MARENESI, Ercole Luigi: 70.

MARIETTI, Pietro: 210.

MARTELLO, Pier Jacopo: 38.

MARTINI, Antonio: 171.

MATHEWS, Charles Edward: 101.

MATTIOLI, Pietro Andrea: 16, 144.

MAURIN, Nicolas Eustache: 68.

MENNYEY, Francesco: 191.

MERCATOR, Gerard: 108, 112.

MERIAN, Mattheus: 196.

MEYERPECK, Wolfang: 144.

MICHAUD, Joseph: 57.

MICHEL, F. P.: 140.

MIGEON: 257.

MILLIN, Aubin Louis: 61.

MITELLI, Giuseppe Maria: 147.

MOITTE, Pierre Étienne: 161.

MOJA, A.: 254.

MONRAY: 201.

MONRO, Alexander: 159.

MONROCQ: 182.

MONTALAN: 167.

MONTEMAGNO, Buonaccorso Da: 13.

MOREAU, Achille: 165.

MORET, M.: 246.

MORLON: 217.

MORNAS, Claude Buy De: 136.

MORO, Marco: 75.

MORTIER, Pierre: 45, 198, 225.

MOYREAU, Jean: 154.

MÜLLER, Henri Charles: 207.

MUZIO, Girolamo: 11.

NAUDET, Charles: 233.

NAYMILLER, Filippo: 215.

NICOLOSINO, Marco: 240.

NOLLET, Jean Antoine: 44.

NOUGARET, Pierre Jean Baptiste: 62.

ORTELIUS, Abraham: 109, 110.

OTTENS, Joachim: 132.

OVIDIO: 3, 27.

OZANNE LE GOUAZ, Marie Jeanne: 160.

146

PARAVIA: 98, 254.

PASINELLI, Lorenzo: 148.

PAUTAS: 178.

PECCO, Edoardo: 253.

PELLERIN, Jean-Charles: 175, 176.

PÈRSIO FLACCO, Aulo: 4.

PICASSO, Pablo: 192.

PICCOLOMINI, Alessandro: 15.

PIERACCINI, Francesco: 172.

PIFFETTI, Pietro: 238.

PIRODON, Louis-Eugene: 184.

PITTERI, Marco Alvise: 163.

PLANTIN: 20, 23, 109, 110.

PONZIANI, Domenico Lorenzo: 58.

PORRO, Girolamo: 108.

PRUDHOMME, Hyppolyte: 180.

RACKHAM, Arthur: 103.

RAMUZ, Charles Ferdinand: 102.

RANDONI, Carlo: 235.

RAVETTI, Francesco: 189.

RAYMOND, J. B. S.: 140.

RE, Beltramo Antonio: 231.

REBAUDENGO, Francesco: 235.

REDOUTÉ, Pierre Joseph: 164.

RÉGNIER: 217.

REMONDINI: 230.

REYCEND: 54, 235, 237, 240, 241.

RIGHINI, Pietro: 210.

RIVIÈRE, Paul-Louis: 104.

RONCHI: 215.

ROPP, L.: 239.

ROUSSEAU, Jean-Jacques: 46.

RUBENS, Pieter Paul: 146.

SABATIER, Léon Jean Baptiste: 216.

SALGARI, Enrico: 98.

SALVIO, Alessandro: 29.

SAMIVEL: 105.

SANNAZARO, Iacopo: 5.

SANSON, Nicolas: 126.

SANTINI, Pietro: 81.

SAY, William: 169.

SCHENK, Petrus: 121.

SEYMOUR, Lucas: 188.

SMITH, Ludvig August: 257.

SPECCHI, Alessandro: 33.

SPIGELIO, Adriano: 30.

STAGNON, Antonio Maria: 56, 235.

STANGHI, V.: 248.

STARCKMAN, Peter: 129.

TALAMINI, Gianfrancesco: 74.

TASSO, Torquato: 25.

TEJA, Casimiro: 83, 88.

TELA, Pio: 138.

TENIERS, David: 156, 157.

TERBORCH, Gerard: 180.

TERRY, Henry: 82.

TESAURO, Emanuele: 36.

TESTA, Giovanni: 171.

TIEPOLO, Giandomenico: 163.

TINIVELLA, A.: 255.

TOLOMEO, Claudio: 108.

TRICCA, Angiolo: 180.

TUCKETT, Elizabeth: 80.

147

VALGRISI, Vincenzo: 16, 144.

VALK, Gerard: 121.

VALVERDE DE HAMUSCO, Juan De: 20.

VANDER AA, Pieter: 130.

VASCONI, Filippo: 228.

VERDONI: 181.

VERNE, Jules: 90.

VERNET, Carle: 168.

VERNET, Claude Joseph: 160.

VESALIO, Andrea: 159.

VIALARDI, Alberto Luigi: 183.

VIERO, Teodoro: 163.

VILLANOVA, Arnaldo Da: 9.

VILLENEUVE, Jules Fréderic: 242.

VIOLLET-LE-DUC, Eugène Emmanuel: 86.

VISENTINI, Antonio: 40.

VORSTERMAN (il giovane), Lucas: 146.

WALTON, Elijah: 219.

WEBER, Lukas: 203, 204.

WEXELBERG: 165.

WEY, Francis: 82.

WHYMPER, Edward: 99.

WIDMAN, Giorgio: 123.

WILLS, Alfred: 78.

WINTERLIN, Anton: 204.

WOLFF, Johannes Josephus: 168.

WOUVERMAN, Philips: 154.

YRIARTE, Charles: 89.

ZEILLER, Martin: 196.

ZUCCAGNI ORLANDINI, Attilio: 248.

NOTE

LEGGE SULLA PRIVACY

I dati e le informazioni da Lei fornite per l’invio dei nostri cataloghi sono stati registrati e memorizzati nel nostro indirizzario e verran-no utilizzati unicamente per l’invio di cataloghi. Nel rispetto della Sua persona, i dati che La riguardano saranno trattati con ogni crite-rio atto a salvaguardare la Sua riservatezza e non verranno in nessun modo divulgati, ne ceduti a terzi. In conformità alla legge n° 675/96 sulla Tutela della Privacy, Lei ha il diritto, in ogni momento, di con-sultare i dati che La riguardano, chiedendone la variazione, l’integra-zione ed eventualmente la cancellazione, con la conseguente esclu-sione da ogni nostra comunicazione, scrivendo al nostro indirizzo:

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