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Date post: 05-Oct-2020
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Numero 90 - 1 Marzo 2017 La discontinuità nelle Ferrovie dello Stato Italiane tra le ipotesi di quotazione e l'inglese lingua madre Milleproroghe: l'emendamento per il trasporto passeggeri su strada. Le posizioni di Flixbus e ANAV Murru (Presidente CTM): il trasporto filoviario della città di Cagliari è un'eccelenza italiana magazine mobility press
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Page 1: mobility press magazine...numero 90 - 1 Marzo 2017 2 3 Editoriale Alla presentazione del piano industriale di Ferrovie dello Stato una delle parole mag-giormente utilizzate, sia dall’amministratore

Numero 90 - 1 Marzo 2017

La discontinuità nelle Ferrovie dello Stato Italiane tra le ipotesi di quotazione e l'inglese lingua madre

Milleproroghe: l'emendamento per il trasporto passeggeri su strada. Le posizioni di Flixbus e ANAV

Murru (Presidente CTM): il trasporto filoviariodella città di Cagliari è un'eccelenza italiana

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Editoriale

Alla presentazione del piano industriale di Ferrovie dello Stato una delle parole mag-giormente utilizzate, sia dall’amministratore delegato Mazzoncini che dal presidente Gioia Ghezzi, figura tutt’altro che di rappresentan-za ma componente di rilievo della squadra di vertice, è stata la parola “ discontinuità”.

Effettivamente dopo l’indiscusso ed acquisito successo delle Frecce, grazie alla svolta nella gestione aziendale operata da Moretti e con-solidata anche dalla gestione Elia, sembra in corso oggi una seconda rivoluzione nell’azien-da di Piazza della Croce Rossa.Come proclamato anche nel piano industria-le, l’azienda ora sta intervenendo in profon-dità anche in quei settori che – diciamo così – erano stati “trascurati” per privilegiare l’af-fermazione delle Frecce, cioè il settore merci (è nata finalmente Mercitalia, un progetto che – per la mole di investimenti e la strategia di intervento – presenta, appunto, una forte “di-scontinuità” rispetto al passato) e quello del

trasporto regionale.Si aggiunga a questo il progetto di rivitaliz-zare quel grande patrimonio costituito dalle piccole e medie stazioni, facendole diventare degli hub focalizzati sul cliente in grado di of-frire diversi servizi, che si è tradotto subito in un investimento per il riacquisto della quota privata di Cento Stazioni, nel mentre Busitalia (la società del gruppo operante nel settore dei bus TPL) continuava ad allargare il suo raggio d’azione, subentrando anche a gestire i servizi nella città di Parma. La discontinuità viaggia sempre anche con piccole o grandi trasformazioni culturali, ed in questo senso può essere significativo l’e-pisodio della lettera che il nuovo capo del personale del gruppo, un manager assunto di recente e con alle spalle una forte esperienza internazionale, ha inviato ai suoi collaboratori chiedendo di esprimere le proprie valutazio-ni in relazione ad un determinato argomento. L’elemento in parte sorprendente era che la lettera, anche abbastanza lunga (si parla di

La discontinuità nelle Ferrovie dello Stato Italiane tra le ipotesi di quotazione e l'inglese lingua madre

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una ventina di pagine) era tutta scritta in ingle-se: nulla di straordinario nella moderna cultu-ra industriale e per un gruppo ormai lanciato in una scommessa di protagonismo anche sul mercato internazionale, ma certo un bel se-gno di “discontinuità” per un’azienda che nel nome – Ferrovie dello Stato – ricorda ancora l’appartenenza al vecchio monopolio statale e al suo asfissiante modello burocratico.

Più complicato sembra affermare la discon-tinuità nei rapporti tra la politica e questa azienda diventata uno dei protagonisti del pa-norama industriale nazionale.E’ noto che sul discorso della quotazione del gruppo FSI si è consumato prima un contrasto di impostazioni all’interno del management aziendale, diventato prima pubblico attra-verso alcune esternazioni dei protagonisti e poi conclusosi con l’avvicendamento ai ver-tici tanto del presidente Messori che dell’AD Michele Mario Elia, e poi varie indicazioni in parte contrastanti provenienti dal mondo del-la politica, in particolare da parte di quel mini-stero dell’Economia che è e rimane l’azionista totalitario del gruppo.Dalle ipotesi di quotare il 40 per cento dell’in-tero gruppo (compreso RFI) alle ipotesi di

q u o t a z i o n e delle società commercial i separando la gestione della rete (ipotesi su cui, sostan-zialmente, si creò lo stallo tra le posizio-ni di Messori ed Elia) si è arrivati via via all’ipotesi più realistica di quotare (per una parte

minoritaria, e comunque per una soglia non superiore al famoso 40 per cento e con molti paletti per evitare scalate ostili) solo la società che gestisce i servizi delle Frecce, che già sono svolti in regime totalmente di mercato.Ma le ultime vicende della politica, nella nuo-va situazione molto complicata creata dall’esi-to negativo del referendum, sembrano rimet-tere in discussione anche quei risultati che finora sembravano raggiunti.Ha cominciato – come è noto – il ministro Del-rio (per il resto molto apprezzato, e che anzi sembra destinato a giocare anche un ruolo di maggior rilievo) a sostenere pubblicamente di “essere in difficoltà a privatizzare le Frecce con i treni del trasporto regionale” (afferma-zione un po’ strana, perché esclusa dal nove-ro delle ipotesi finora prevalenti) e sono poi proseguite altre prese di posizioni politiche, che hanno messo insieme i processi di “priva-tizzazione” di Ferrovie e Poste, aumentando la confusione ma dando alimento alle nuove ventate “restauratrici” in qualsiasi argomen-to sfiori il nuovo tabù delle “liberalizzazioni”. Rimangono finora sottotraccia le opinioni e le determinazioni del “masterchef” della situa-zione, cioè il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, che è alle prese con il problema ab-bastanza serio di far quadrare i conti con Bru-xelles e – soprattutto – mantenere almeno in parte le promesse effettuate proprio in tema di liberalizzazioni e privatizzazioni.Come finirà? Oggi nessuno lo sa, ma certo è strano che quelle che oggi – con qualche evi-dente esagerazione – potrebbero chiamarsi anche le “Railways of State” facendo trionfare la nuova madrelingua inglese rimangono pri-gioniere di un dibattito mai risolto sul ruolo del pubblico, in tutte le sue molte e svariate che certo però non possono significare un im-possibile ritorno al passato.

L.G.

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Abbiamo parlato con il Presidente di CTM Spa, Roberto Murru, della flotta di autobus elettrici della città di Cagliari.

Sono convinto che il know-how di Ctm nel trasporto filoviario si possa considerare un’ec-cellenza. Abbiamo una rete tra le più estese d’Italia insieme a Milano e una flotta di 32 fi-lobus con età media di poco superiore ai due anni. Rappresentiamo l’Italia con la Città me-tropolitana di Cagliari nel gruppo delle dieci città europee che stanno sperimentando i bus elettrici nel trasporto pubblico urbano all’in-terno del progetto ZeEus (Zero Emission Ur-ban Bus System) cofinanziato dalla Commis-sione Europea.L’iniziativa ha l’obiettivo di cercare le migliori soluzioni di trasporto urbano elettrico. Lo fac-ciamo con una scelta del tutto originale, te-stando i nostri nuovi filobus full electric, che marciano a batteria quando non sono colle-

gati alla linea aerea. Nell’e-state scorsa abbiamo com-pletato la messa in esercizio del nuovo contingente di 14 mezzi (acquistati in autofi-nanziamento attraverso il Fondo di Sviluppo Urbano JESSICA), 6 dei quali sono totalmente elettrici.

Quanti mezzi conta la flot-ta?

CTM ha attualmente una flotta veicolare composta da 271 mezzi, di cui 32 filobus da 12 metri di lunghezza; in particolare il parco filobus CTM è costituito da 2 filobus

Solaris Trollino ZEV (full electric a batteria), 10 Kiepe Van Hool A330T e 4 Kiepe Van Hool A330T (full electric a batteria), oltre ai 16 filo-bus Solaris Trollino acquistati nel 2012.

Quali erano le caratteristiche principali del bando di gara? (Quante e quali aziende han-no partecipato; valore della gara; è previsto un contratto full service, ecc).

La redazione del bando di gara è stata abba-stanza complessa ma l’Azienda ha sviluppato una buona esperienza che si è consolidata ne-gli anni ed è stata fatta la scelta strategica di premiare le best practices. Nello specifico per il capitolato delle due forniture 2016 è stato adottato il modello LCC (Life Cycle Cost) e si è data particolare rilevanza agli aspetti ambien-tali e al risparmio energetico, al comfort, in particolare alla climatizzazione, ed al numero di posti a sedere. Proprio per questa ragione

Intervista

Murru (Presidente CTM): il trasporto filoviario della città di Cagliari è un'eccelenza italiana

Roberto Murru, Presidente di CTM Spa di Cagliari

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abbiamo scelto filobus con due porte.Un’ulteriore attenzione è stata data all’acces-sibilità, un tema che riteniamo particolarmen-te importante. Nel capitolato di gara abbiamo scelto di assegnare al prezzo un peso limitato (40- 42 punti su 100 punti totali nella griglia di valutazione, riferita a cir-ca 30 parametri), mentre è stata prevista una forte premialità per i veicoli che fossero in grado di garanti-re il minor consumo ener-getico ed impatto ambien-tale.Il capitolato ha richiesto una garanzia di base di 4 anni, con una premialità per l’estensione. Tutte le gare bandite da CTM per l’acquisto di nuovi filobus sono state effettua-te secondo il criterio dell’offerta economica-mente più vantaggiosa. L’ultima gara è del 2014 ed è relativa alla for-nitura di due filobus 100% electric, con ac-cumulatori per la marcia autonoma. La base d’asta era di 1,16 milioni di euro ed è stata aggiudicata a febbraio 2015 alla ditta Solaris, unica partecipante. Sono stati acquistati due filobus trollino T12 ZEV, al prezzo unitario di 549.000 € con 7 anni di garanzia base.Gli altri 14 filobus Van Hool sono stati acqui-stati nell’ambito della gara per l’acquisto di fi-lobus con motogeneratore diesel, bandita nel novembre 2013 con una base d’asta pari a 8,4 milioni di euro.Alla gara hanno partecipato le ditte Solaris e Vossloh Kiepe, ed è stata aggiudicata nel mar-zo 2014 alla ditta Vossloh Kiepe.Inizialmente la gara prevedeva l’acquisto di 12 veicoli, a seguito del ribasso di gara è stata chiesta una variante in corso di fornitura, con-cordando con il fornitore l’acquisto di ulteriori 2 filobus e la riconversione di 4 veicoli nella tipologia full electric.I prezzi finali unitari di acquisto sono stati:

509.000 € con 7 anni di garanzia base, per i 10 filobus A330 T Van Hool, e 546.000 € con 7 anni di garanzia base per i 4 filobus full electric.Per rispondere all’ultima domanda, il contrat-to non prevede Full Service: abbiamo prefe-

rito una gestione interna del-la manutenzione dei filobus, in ragione delle competenze possedute dal nostro persona-le e delle possibilità di incre-mentare le nostre conoscenze sulle tecnologie più avanzate.D’altra parte un periodo di ga-ranzia contrattuale così lungo come è stata ottenuto, appa-re idoneo a tutelare piena-mente l’Azienda, specie con riferimento alla componente

“chiave” dei filobus full electric costituita dal-le batterie e dalla loro durata.

In quali zone della città sono attivi i filobus?

Abbiamo impiegato i nuovi filobus ZEV nella linea 5-ZeEUS, pensata appositamente per il progetto UITP ZeEUS. La configurazione in-vernale della linea 5ZeEUS fa riferimento a un percorso preesistente della linea 5 (Colle San Michele – Via Vergine di Lluc), uno degli assi portanti della rete di trasporto pubblico urbano che assicura il collegamento a quartie-ri ad alta densità abitativa, attraversa zone ad elevato pregio turistico per la città (il Castello, il colle di San Michele, la Basilica di Bonaria,) ed ha una elevata affluenza (Università, Tea-tro, Uffici Comunali, Municipio, Regione, Fiera campionaria, Stadio Amsicora, diversi Istituti Scolastici e Impianti Sportivi).Serve infine i nodi della stazione ferroviaria e l’autostazione, consentendo l’interscambio con numerose linee cittadine. Nel servizio invernale è previsto che sistematicamente il tratto centrale della linea di 1,2 km (quello corrispondente al fronte mare del centro sto-

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rico della città) sia percorso in marcia autono-ma, simulando l’eliminazione della infrastrut-tura filoviaria.Durante il periodo estivo Cagliari, come tutti sanno, è una città turistica. Per questa ragione il percorso della Linea 5-ZeEUS è prolungato fino alle spiagge: il prolungamento è di circa 4,9 km in andata verso il litorale e di 3,9 km al ritorno. Questo prolungamento - attuato senza realizzare infrastrutture filoviarie, se non una stazione di ricarica delle batterie al capolinea - è stato istituito per agevolare l’af-flusso di residenti e turisti al lungomare Poet-to, che rappresenta la spiaggia più rinomata e frequentata di Cagliari e dell’hinterland, met-tendo a disposizione un sistema di trasporto collettivo rispettoso dell’ambiente in termini di rumore e di emissioni, tenuto conto del contesto naturalistico (Parco del Molentar-gius), ed integrato con i recenti interventi di riqualificazione del litorale.Come procede l’erogazione del servizio at-traverso questi mezzi, livelli di soddisfazione dell’utenzaPosso affermare con soddisfazione che i nuo-vi filobus hanno fatto registrare performance

in termini di affidabilità in linea con i più ele-vati standard del parco mezzi CTM.Durante l’esercizio della linea 5ZeEUS sono stati verificati i consumi energetici (gasolio ed energia elettrica) di tutti veicoli impiegati ed i dati hanno dimostrato un’eccellente perfor-mance energetica dei veicoli ZEV a batteria, che hanno il minor consumo energetico speci-fico di tutta la nostra flotta, inferiore di circa il 5-10% rispetto agli autobus con motore diesel tradizionale e di circa il 10-15% rispetto ai cor-rispondenti filobus dotati di motogeneratore diesel.CTM ha anche proposto, nel periodo estivo di maggiore affluenza, un’indagine di gradi-mento dei mezzi impiegati sulla linea 5ZeEUS, intervistando 1.024 passeggeri (di cui 146 Tu-risti) a bordo dei veicoli; l’indagine ha fornito un’importante indicazione sulla percezione della clientela riguardo all’impiego di mezzi elettrici-ZEV in un servizio di linea TPL, facen-do registrare un voto medio di gradimento pari a 8,8/10 per i passeggeri “residenti” e addirittura un voto di gradimento ancora più alto per i passeggeri “Turisti” pari a 9,1/10.

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Caratteristiche tecniche dei bus (batteria, quanti posti a sedere, lunghezza mezzo, eventuali comfort/ optional per i passeggeri)

Tipologia Filobus ZEV Filobus ZEV

Modello Solaris Trollino T12 Vossloh Kiepe Van Hool A330T

Foto

Anno 2016 2016

Motore di Trazione Elettrico: max potenza 160 kW at 1928 rpm, coppia max. 1760 Nm a 1928 rpm.

Elettrico: max potenza 160 kW at 1477 rpm, coppia max 1400 Nm a 1477 rpm.

Traction Inverter IGBT tipo SJ3 IGBT

Batterie Nano Lithium Titanate Battery Module. Potenza nominale: 37 kWh.

Lithium Titanate Battery LTO (Li4Ti5O12). Potenza nominale: 29 kWh.

Sistema di recupero dell’energia 29 kWh.

Autonomia marcia autonoma Sistema di recupero dell’energia in frenata Sistema di recupero dell’energia in frenata

Capacità 82 persone (34 seduti) 82 persone (32 seduti)

Numero porte 2 2

Altro

Aria condizionataVideosorveglianzaSistema Multimediale di bordoRampa per accesso alle persone con disabilità

Aria condizionataVideosorveglianzaSistema Multimediale di bordoRampa per accesso alle persone con disabilità

A.A.

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Un’azienda leader globale interamente focalizzata nel trasporto 31.000 persone nel mondo di cui

2.700 in Italia 105 siti in 60 Paesi di cui 8 in Italia Al servizio di 200 clienti in tutto il mondo

www.alstom.com

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Milleproroghe: l'emendamento per il trasporto passeggeri su strada. Le posizioni di Flixbus e ANAV

Focus

Con il via libera definitivo della Camera dei Deputati al “Milleproroghe”, contenente nu-merose misure che intervengono nei più vari settori della pubblica amministrazione e delle attività produttive, si è aperto nel mondo dei trasporti un dibattito intorno a un emenda-mento (presentato ed approvato al Senato) con il quale si stabilisce che solo gli “operatori economici la cui attività principale è il traspor-to di passeggeri su strada” possano effettuare il servizio su scala interregionale. Il provvedimento di fatto metterebbe fuori-legge Flixbus, che opera attraverso una piat-taforma web gestendo di fatto solo le preno-tazioni, il marketing e la logistica del viaggio, lasciando alle imprese partner la gestione del viaggio.In difesa di Flixbus si sono mossi i deputati Boccadutri, Mazziotti e Capezzone che hanno presentato alla Camera tre ordini del giorno, che impegnano il Governo “ad adottare ogni atto normativo utile, per rimuovere ogni osta-colo alla piena attività di soggetti già attivi sul

mercato dei servizi automobilistici di linea in-terregionale”.Il Parlamento ha accolto gli ordini del giorno ed a questo punto la parola passa all’Esecu-tivo. “La norma Flixbus sarà rivista”. Ha annuncia-to anche il vice ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Riccardo Nencini. “È necessario farlo per ampliare il diritto alla mobilità dei passeggeri, con minori costi e più garanzie. È giusto favorire il diritto dei cittadini a viaggia-re utilizzando mezzi che offrono un vantaggio economico. Dando parere favorevole agli Odg presentati, come Governo non solo ci siamo impegnati a correggere nel primo provvedi-mento utile la norma prevista nel Milleproro-ghe ma consideriamo necessario un riordino della norma in materia di trasporti di passeg-geri su strada per offrire più opportunità e ga-ranzie ai cittadini”.La parola al Managing Director di FlixBus Ita-lia, Andrea Incondi, e al presidente di ANAV, Giuseppe Vinella.

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“L’approvazione di tre ordini del giorno con parere favorevole del Governo impegna il Governo stesso a risolvere il problema

e rappresenta un segnale che ci spinge a credere in questo Paese”. Così Andrea Incondi, Managing Director di FlixBus Italia, contattato dalla Redazione in merito alla vicenda.“Oggi, di fronte ad un problema reale, - ha sottolineato Incondi - la Camera dei Deputati sceglie di stare dalla parte delle decine di aziende e dei milioni di passeggeri coinvolti. Siamo fiduciosi che il Governo darà seguito alle decisioni del Parlamento e supererà l’abuso normativo prodotto negli ultimi giorni. Viva FlixBus, viva la libertà di viaggiare!”

Parlamento e Governo si esprimono: la questione FlixBus ora va risolta

Andrea Incondi, Managing Director di FlixBus Italia

Vinella (ANAV): non c’è mai stata guerra con Flixbus“E’ difficile mettere ordine nella vicenda Flixbus”. Così il Giuseppe Vinella, Presidente di ANAV, contattato dalla Redazione in merito al caso Flixbus.“Alleanze e contrapposizioni si accavallano, mentre i media, sempre attenti a proporre qualsiasi tipo di liberalizzazione (anche selvaggia, quando non li riguarda) soffiano sul fuoco.La recente approvazione del Decreto Milleproroghe è stata la cigliegina sulla torta e la vicenda Flixbus si è incardinata a quella. Completamente diversa dalla guerra Taxi-NCC-Uber.Nei servizi interregionali con autolinea non c’è mai stata guerra, forse semmai qualche sgomitata di troppo”.

Presidente Vinella, la scorsa settimana avete riunito i vostri soci ed avete adottato una posizione che porterete al Ministero dei trasporti. Nessuna guerra, quindi…

Lo scorso 23 febbraio il Legislatore nazionale, su proposta del Governo, ha approvato una norma di rilevante interesse per il settore

delle autolinee interregionali in fase di conversione in legge del decreto legge 30 dicembre 2016, n. 244. In pratica, questa norma conferma l’applicazione alle riunione di imprese del settore delle autolinee interregionali della disciplina prevista dall’art. 48, comma 2, del D. Lgs. n. 50/2016 (nuovo codice degli appalti) in materia di raggruppamenti di imprese, verticali e orizzontali, per gli appalti pubblici e indica un periodo di 90 giorni dalla sua entrata in vigore entro il quale le eventuali situazioni in difformità dovranno adeguarsi.L’applicazione della regolamentazione delle riunioni d’impresa di cui al codice degli appalti è in realtà da sempre prevista per il nostro settore dal D.Lgs. n. 285/2005 (art. 2, punto 1, lett. d), recante la disciplina delle autolinee interregionali e, peraltro, l’ANAV aveva invece richiesto in fase di approvazione del D.L. n. 244/2016 l’introduzione di una norma che facesse esclusivo riferimento ai raggruppamenti orizzontali.Va comunque da sé che l’aver conformato la normativa nazionale ai principi comunitari di effettività dello svolgimento del servizio

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di trasporto di trasporto di cui al Reg. CE n.1071/2009 in materia di accesso alla professione di autotrasportatore di passeggeri su strada, anche nell’ambito dei raggruppamenti di imprese, sembra idoneo ad assicurare un principio di reale parità tra gli operatori del settore, in un contesto ormai pienamente liberalizzato. La norma di cui si parla sembra in ogni caso assolvere a una pluralità di opzioni riguardo alla qualità e sicurezza del trasporto, ai diritti dei passeggeri, delle imprese e dei lavoratori, senza nulla togliere all’ormai avviato percorso di liberalizzazione del settore, finalmente chiarendo alcune prassi intervenute sul D.Lgs. n. 285/2005. Ma soprattutto, così formulata, la norma sembra declinata a favore di tutte le aziende e, se vogliamo, soprattutto delle imprese che oggi sono partner di “piattaforme” e tutto questo è stato unanimemente affermato dal nostro Consiglio Direttivo riunitosi lo scorso 23 febbraio.Quindi no, nessuna guerra.

Si è parlato di un mercato, quello di Flixbus, di circa 2,5 milioni di passeggeri l’anno. Ma le altre linee interregionali? I soli associati Anav quanti passeggeri hanno trasportato lo scorso anno?

Il settore dei servizi interregionali di competenza statale è stato regolato fino al 2005 dal sistema delle concessioni ministeriali - una disciplina che risale al 1939 (R.D. n.1822/39) - ed ha visto la nascita ed il consolidamento di un vero e proprio settore industriale svincolato

dall’intervento finanziario pubblico ed operante con i soli ricavi del traffico. Con il D.Lgs. n.285/05 il legislatore ha inteso liberalizzare il settore passando ad un regime autorizzatorio, concedendo un

periodo transitorio conclusosi a fine 2013, ma aprendo definitivamente il comparto alla concorrenza nel mercato, superando così il diritto di esclusiva ed eliminando i diritti preferenziali. In tale quadro storico-normativo le aziende private del trasporto passeggeri con autobus da sempre hanno garantito, in qualità, sicurezza ed economicità per la loro clientela, la mobilità di lunga percorrenza delle persone

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dagli ambiti territoriali sprovvisti di adeguati sistemi di trasporto ferroviario, in quanto la normativa all’epoca vigente disponeva, infatti, una sorta di “privativa” a favore delle Ferrovie dello Stato. Questi servizi con

autobus, che, come ho detto, non hanno mai percepito alcun tipo di corrispettivo pubblico, hanno sostanzialmente agito in una logica di mercato, seppur allora in esclusiva. Questo nuovo contesto normativo ha determinato un importante sviluppo del mercato con autobus, con una corrispondente crescita del tessuto imprenditoriale che ormai registra oltre 200 aziende operanti

nel settore che servono circa 20 milioni passeggeri all’anno, anche all’indomani della rimozione del limite della concorrenza al trasporto ferroviario di lunga percorrenza, peraltro sempre più concentrato sul più

elevato target dell’alta velocità.

E’ ormai l’epoca delle APP che hanno scalzato il tradizionale sistema di vendita delle biglietterie. C’è competizione tra i fornitori di servizi. Ognuno fa per conto suo o l’associazione ha fornito un orientamento “tecnologico”?

L’evoluzione tecnologica che ha caratterizzato gli ultimi anni ha determinato un importante impatto anche per il settore del trasporto persone la cui diffusione ne ha confermato, peraltro, l’ampio utilizzo da parte delle più diverse categorie di viaggiatori. In quest’ultima fase, si è assistito a questo nuovo rilevante fenomeno della straordinaria diffusione dei “social” e di piattaforme di promozione e vendita dei servizi anche di trasporto, delle quali tutte le imprese del settore anche indirettamente si sono dotate. Gli operatori, in modalità e con parametri differenti, sono approdati a sistemi di ticketing e piattaforme di prenotazione che hanno trovato il loro gradimento ed utilità. Certamente l’Associazione segue con attenzione tale evoluzione dal punto di vista tecnologico e delle normative, prosegue nella potente attività di

promozione del settore nel suo complesso indipendentemente dalle politiche commerciali delle singole aziende, più o meno concentrate su modalità tradizionale od on line di prenotazione e vendita.

A.R.

Giuseppe Vinella,Presidente ANAV

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Bologna: nuovi tornelli sui bus Tper. L’evasione tariffaria scende ancora in città e provincia

Parma: a BusItalia e Autoguidovie l’aggiudicazio-ne provvisoria del servizio di trasporto urbano

Nuovi arrivi nel parco mezzi Start Romagna. Pre-sentati a Rimini 16 nuovi bus Iveco Urbanway

Campania: Eav, con risanamento finanziario arriva anche il primo di una serie di 9 treni Alfa2

Calabria: riunione su sistema di collegamento metropolitano tra Cosenza, Rende e Università

La Regione Emilia-Romagna rilancia il trasporto pubblico con investimenti pari a 1,400 milioni di euro

Nasce la Circolare del Chianti: collegamenti interni in funzione dei servizi e del turismo

Roma: Metro C, quasi terminato scavo tra stazione San Giovanni e il pozzo di via Sannio

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Piemonte: attivo il nuovo servizio di telecamere nelle stazioni di Fossano e Mondovì

Presentato il nuovo elettrotreno in servizio sulla linea Bologna- Portomaggiore

FSI e Legambiente: riparte il treno verde. Firmato accordo per la prima green station del Lazio a Anzio

Mobility Magazine Periodico informativo sulla mobilità nelle città e tra le città italiane a cura della redazione di www.ferpress.itDirettore responsabile Gisella PandolfoFerPress e MobilityPress sono trasmesse da RomaFerPress è registrata presso il Tribunale di Roma (registrazione n. 453 del 08/12/2010).FerPress S.r.l. Piazza di Firenze 24 00186 RomaPartita Iva e Codice Fiscale 12510731008 -

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Firenze: cambia la lista dei “100 treni più critici” della regione Toscana

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MUSICA ANNI `80 JOHNSON RIGHEIRA

MUSICA ANNI `90

IVANA SPAGNA

CABARET

GIORGIO ZANETTI

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ICA ANNI `2000

ALEXIA


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