Il rischio farmaco Modulo II Strumenti e metodi
HOSPITAL RISK MANAGEMENT a.a. 2017 - 14^ edizione
Giuseppe Danilo Vighi Direttore Medicina Interna
ASST Vimercate
Master Hospital risk management
Mi presento!! •Nato nel 1956, sposato, 2 figlie (28 e 26 anni) •Laurea in Medicina e Chirurgia: (110 e lode) 1982
•Specialità: Medicina Interna
Allergologia e Immunologia Clinica
Gastroenterologia Endoscopia Digestiva
•Responsabile SS FV e Farmacologia Clinica, Niguarda da 1999 a 2015
•Collaboratore Centro Regionale di Farmacovigilanza dal 2008
•Direttore scientifico dello stesso da 1 gennaio a 31 dicembre 2015
•Direttore Qualità, Privacy e Rischio Clinico, Niguarda dal 2011 a 15 dicembre 2015
•Direttore Medicina Interna Ospedale di Vimercate dal 5 dicembre 2015
•Responsabile scientifico di MEREAFAPS dal 2006, primo progetto di FV attiva in rete della regione Lombardia divenuto dal 2009 progetto nazionale
•Hobby: bici, corsa e cinema
Holmes OW. Lecture on drugs (1919, Harvard)
•“I firmly believe that if the whole materia
medica could be sunk to the bottom of the sea,
it would be all the better for mankind, and all
the worse for the fishes.”
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Di cosa parleremo
•Tassonomia (noiosa ma fondamentale) •Storia sul rischio da farmaci •Strumenti per il contenimento del rischio da farmaci:
–Farmacovigilanza passiva e proattiva
–Raccomandazioni ministeriali –Raccomandazioni organismi internazionali (JC, NICE, AHRQ) –Trattamenti ad alto rischio: anticoagulanti, antineoplastici –Quadri ad alto rischio di inappropriatezza terapeutica: PDTA profilassi antitrombotica, profilassi antibiotica, polmonite, meningite e sepsi –Criteri di Beers –Criteri START e STOPP
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Premessa
Fino al secondo conflitto mondiale i medici disponevano di un numero limitato di
farmaci efficaci*: Digitale (Withering, 1775), Morfina (Serturner, 1806), Bromuri
(Balard, 1826), Acido Acetilsalicilico (Gerhardt, 1853), Barbiturici (Fischer e von
Mering, 1903), Arsenobenzoli (Erlich, 1907), Insulina (Banting e Macleod, 1921),
Sulfamidici (Trefouel, 1935). Dall’inizio del conflitto mondiale in poi la farmacopea
ha avuto uno straordinario e tumultuoso sviluppo: Antibiotici (Fleming, 1940),
Cortisone (Hench, 1949), Antipertensivi (Schwartz, 1949), Antitubercolari (Doll e
Bradford-Hill, 1950), Antipsicotici (Elkes, 1952), Benzodiazepine (Sternbach,
1955), L-Dopa (Cotzias, 1961) e poi, senza interruzione, moltissimi altri farmaci
sono stati sviluppati e resi disponibili per la pratica medica.
Nella seconda parte del secolo scorso, si è pienamente manifestata un’altra
trasformazione epocale: la transizione demografica da una popolazione con alto
tasso di natalità e alto tasso di mortalità, al suo opposto.
Glossario
Terminologia Descrizione
Reazione avversa (ADR) Effetto nocivo e non voluto conseguente a: •uso di un medicinale conformemente alle indicazioni contenute nell’autorizzazione all’immissione in commercio, errori terapeutici usi non conformi alle indicazioni contenute nell’autorizzazione all’immissione in commercio, incluso il sovradosaggio, l’uso improprio, l’abuso del medicinale •all’esposizione per motivi professionali.
Evento avverso a farmaco (Adverse drug event – ADE)
Qualsiasi evento indesiderato che si verifica durante una terapia farmacologica, per effetto dell’uso o del non uso di un farmaco, ma non strettamente correlato all’azione del farmaco stesso.
Overdose Si intende la somministrazione di una quantità di medicinale, data singolarmente o cumulativamente, superiore alla dose massima raccomandata secondo le informazioni autorizzate del prodotto
Uso off-label Si riferisce a situazioni in cui il medicinale è usato intenzionalmente per finalità mediche non in accordo con le informazioni autorizzate del prodotto
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Errore di terapia (medication error)
Qualsiasi errore che si verifica nel processo di gestione del farmaco e può essere rappresentato da: Errore di prescrizione : riguarda sia la decisione di prescrivere un farmaco sia la scrittura della prescrizione Errore di trascrizione/ interpretazione : riguarda la errata comprensione di parte o della totalità della prescrizione medica e/o delle abbreviazioni e/o di scrittura Errore di etichettatura/confezionamento: riguarda le etichette ed il confezionamento che possono generare scambi di farmaci Errore di allestimento/preparazione: avviene nella fase di preparazione o di manipolazione di un farmaco prima della somministrazione (per esempio diluizione non corretta, mescolanza di farmaci incompatibili), può accadere sia quando il farmaco è preparato dagli operatori sanitari sia quando è preparato dal paziente stesso Errore di distribuzione: avviene nella fase di distribuzione del farmaco, quando questo è distribuito dalla farmacia alle unità operative o ai pazienti Errore di somministrazione: avviene nella fase di somministrazione della terapia, da parte degli operatori sanitari o di altre persone di assistenza, o quando il farmaco viene assunto autonomamente dal paziente stesso
Medication error
(secondo EMA)
Medication errors are unintentional errors in the prescribing, dispensing, or administration of a medicine while under the control of a healthcare professional, patient or consumer. They are the most common single preventable cause of adverse events in medication practice.
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Misuso
Si riferisce a situazioni in cui il medicinale è usato intenzionalmente e in modo inappropriato non in accordo con le informazioni autorizzate del prodotto
Abuso
Si riferisce ad un intenzionale uso eccessivo del medicinale, sporadico o persistente, accompagnato da effetti dannosi fisici o psicologici
Esposizione professionale
Si riferisce ad una esposizione ad un medicinale come risultato di un impiego professionale o non professionale
Near miss (evento evitato)
Errore che ha la potenzialità di causare un evento avverso che non si verifica per caso fortuito o perché intercettato o perché non ha conseguenze avverse per il paziente.
Patient Safety (Sicurezza del paziente)
Dimensione della qualità dell'assistenza sanitaria, che garantisce, attraverso l'identificazione, l'analisi e la gestione dei rischi e degli incidenti possibili per i pazienti, la progettazione e l'implementazione di sistemi operativi e processi che minimizzano la probabilità di errore, i rischi potenziali e i conseguenti possibili danni ai pazienti
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Criticità tassonomiche • Diverse definizioni utilizzate per classificare la tipologia di
evento come ME (medication error) o ADE (adverse drug event) o ADR (adverse drug reaction).
• Una recente revisione della letteratura riporta che negli studi clinici sono presenti almeno 12 differenti definizioni per ADR, 9 definizioni per ADE, e 5 definizioni per ME
• L’EMA definisce gli errori terapeutici come “non intenzionali errori nella prescrizione, dispensazione, o somministrazione di un medicamento, durante il controllo del personale sanitario, del paziente o del consumatore”.
• Aronson fa notare che molto spesso la definizione di errore terapeutico è circolare (si definisce l’errore terapeutico come “un errore nel processo terapeutico”) o si basa sul concetto di “prevenibilità”.
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Da una ampia revisione della letteratura sulla definizione di “prevenibilità”, sono stati identificati 8 differenti approcci alla definizione di “ADR prevenibile”; peraltro, nessuno si è dimostrato robusto ed esaustivo nel rappresentare tutte le possibili situazioni :
1. Analisi in assenza di criteri espliciti 2. Valutazione attraverso un processo di consenso (es. metodo Delphi o
revisione tra pari) 3. Prevenibilità collegata ad errore 4. Prevenibilità collegata a uno standard assistenziale 5. Prevenibilità collegata a fattori correlati al farmaco 6. Prevenibilità collegata alla tecnologia informatica 7. Categorizzazione dei trattamenti dannosi in liste esplicite 8. Combinazione di più di uno di questi approcci
Prevenibilità
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Reazione avverse prevenibili
•Nell’area del farmaco il sistema di riferimento per la raccolta dati è il MEDMARX® , sviluppato e diffuso dalla United States Pharmacopeia (USP) nel 1998 per la raccolta delle segnalazioni spontanee nell’area dell’errore terapeutico; strumento web accessibile, confidenziale, anonimo, costruito su una tassonomia standardizzata dell’errore terapeutico, elemento essenziale per comprendere e classificare gli eventi, e sviluppare soluzioni a livello di sistema.
•La tassonomia su cui poggia il MEDMARX® è quella proposta dal National Coordinating Council for Medication Error Reporting and Prevention (NCC MERP),
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Cause (Tassonomia NCC MERP) Comunicazione e indicazioni prescrittive Errore comunicazione/prescrizione verbale Errore comunicazione/prescrizione scritta - grafia non leggibile - abbreviazioni, punteggiatura e decimali
Confusione sul nome Farmaco LASA - confusione sul nome del marchio - confusione sul nome del generico
Etichettatura e Confezionamento - Errori nel prodotto commerciale - Errori nella distribuzione e riconfezionamento - Materiale informativo inadeguato/incompleto
Fattori umani - Errore cognitivo: di conoscenza o decisionale - Errore di performance/distrazione - Errore nel processo di informatizzazione
Fattori relativi al paziente - Condizioni (complessità e gravità clinica) - Idioma e linguaggio, comunicazione, comprensione - Personalità, compliance, fattori culturali e socio-economici
Fattori contribuenti ambientali e organizzativi - Procedure - Addestramento del personale - Interruzioni del lavoro - ecc.
In questa sezione sono schematizzate le categorie “base” della classificazione; il dettaglio descrittivo (che si vuole o si può raggiungere) può essere ripreso dalla tassonomia NCC MERP (2) NB: la tassonomia NCC MERP, orientata alla classificazione degli errori terapeutici che si verificano in ambito ospedaliero, non contempla i fattori relativi al paziente come possibili condizioni che aumentano la probabilità di un evento avverso, soprattutto nelle terapie domiciliari e nelle auto-somministrazioni. Poiché la raccolta dei near miss è estesa anche all’ambito territoriale (es. telefonate ai centri antiveleni per assunzioni errate e a domicilio), si aggiunge la categoria “fattori relativi al paziente” così come peraltro previsto dalle categorie di Vincent
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Rischio clinico
Charles Vincent ha identificato le seguenti cinque classi di fattori che determinano il grado di rischiosità di un sistema: 1.fattori organizzativi e gestionali; 2.ambiente operativo; 3.gruppo di lavoro; 4.fattori individuali dell’operatore; 5.caratteristiche del paziente.
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perchè parliamo di MEREAFAPS?
(monitoraggio epidemiologico di reazioni e eventi avversi a farmaci in PS)
Algoritmo per stabilire se una reazione avversa è evitabile. Modificato da: Schumock GT, Thornton JP. Hosp Pharm 1992; 27:538
Ann Pharmacother 2003; 37:303-304
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Algoritmo per stabilire se una reazione avversa è evitabile. Modificato da: Schumock GT, Thornton JP. Hosp Pharm 1992; 27:538
Ann Pharmacother 2003; 37:303-304
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Italia 205.302, MEREAFAPS 64.515 (31,4%)
2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012
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Centro Regionae di Farmacovigilanza
probabilmente evitabile 29%
evitabile 11%non evitabile 50%
non definite 10%
Evitabilità in ADR con decesso
Dettaglio decessi
Centro Regionale per la Farmacovigilanza
Andamento delle segnalazioni di ADR in Lombardia ed in Italia dal 2001 al 2014
Anno
Numero di segnalazioni Rapporto %
Lombardia/Italia
Tasso di
segnalazione
annuo
(per milione di abitanti) Lombardia
(% gravi)
Italia
(% gravi) Lombardia Italia
2001 691 (40%) 4.350 (33%) 15,8% 76 73
2002 1.491(35%) 8.824 (32%) 16,8% 165 147
2003 1.101(35%) 6.193 (33%) 17,7% 122 103
2004 1.393(36,7%) 6.459 (33%) 21,8% 154 107
2005 1.286(35,2%) 5.701 (32,8%) 22,1% 142 100
2006 1.784(34,4%) 6.539 (32,7%) 28,3% 204 111
2007 3.526(25,1%) 9.801 (27,5%) 35,9% 368 160
2008 3.921(23,8%) 11.592 (26,5%) 33,8% 426 187
2009 5.651 (31%) 14.542 (29%) 38,8% 605 243
2010 8.592 (44%) 20.173 (33%) 42,6% 874 334
2011 9.170 (35%) 21.463 (31%) 42,7% 924 354
2012 11639 (32%) 29.036 (28%) 40,1% 1184 479
2013 13456 (37%) 40.898 (30%) 32,9% 1347 673
2014 16.186 (42%) 51.196 (35%) 31,6% 1623 842
Active ICSRs in the WHO global database
per million inhabitants and year
March 2008 – March 2013 (mean per million inhabitants)
ITALIA
436
LOMBARDIA (2008-2013)
716
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Tasso di segnalazione 2013 per milione di abitanti
0 100 200 300 400 500 600 700 800 900 1000 1100 1200 1300 1400
Molise
Umbria
Abruzzo
Bolzano
Valle D'Aosta
Trento
Sardegna
Liguria
Puglia
Lazio
Sicilia
Marche
Basilicata
Friuli
Calabria
Veneto
Emilia Romagna
Campania
Piemonte
Toscana
Lombardia
Italia
Gold Standard
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ADR prevenibili Tipo di errore %
Monitoraggio non effettuato 41.4%
Interazione farmacologica 33.1%
Farmaco omesso 7.2%
Errore di dosaggio 6.9%
Reazione storica o allergia nota 3.8%
Farmaco controindicato 2.8%
Farmaco sbagliato 1.4%
Interazione farmaco-patologia 1.4%
Concentrazione sbagliata 0.7%
Via di somministrazione sbagliata 0.7%
Preparazione sbagliata 0.3%
Tecnica di somministrazione sbagliata 0.3%
Totale 100%
74.5%
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0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
50
41,4
33,1
7,2 6,9
3,8 2,8
1,4 1,4 0,7 0,7 0,3 0,3
Tipo di errore (%)
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Prevenibilità ADR
non prevenibili (npADR); 499;
64%
prevenibili (pADR); 222;
28%
non valutabili (nv); 60; 8%
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Fase di processo correlata a pADR N° %
Monitoraggio della terapia e valutazione del paziente
179 57.0%
Fasi gestite dal paziente 69 22.0%
Prescrizione 61 19.4%
Somministrazione 4 1.3%
Dispensazione 1 0.3%
Totale 314 100%
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ADR epidemiologia • ADR rappresentano, per i sistemi sanitari di tutti i paesi, un onere importante, le
cui dimensioni sono peraltro ancora poco definite.
• ADR severe responsabili del 3.1 - 6.2% dei ricoveri ospedalieri
• Tra i pazienti degenti in ospedale ADR severe varia dal 1.9 al 6,7 ogni 100
ricoveri
• Ogni 1000 accessi in PS si stima che 2,4-3,4 siano dovuti ad ADR severa.
• Un recente studio condotto negli Stati Uniti: ciascun evento avverso a farmaco
determina un aumento della degenza ospedaliera mediamente di circa 2 giorni,
con relativo incremento dei costi ospedalieri.
• A livello di cure primarie, il tasso di ADR severe riportato in letteratura varia da
14.9 a 50.1 ogni 1000 persone mese.
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• La reale dimensione dell’errore terapeutico è molto incerta. In letteratura
riportati tassi di errore molto variabili, da 0.038 a 56.1 ogni 100
somministrazioni, ovvero, mediamente, il 5,7% di tutti i trattamenti
farmacologici è gravato da un errore terapeutico e il 6% dei pazienti
ospedalizzati è coinvolto in un errore terapeutico.
• Gli errori terapeutici si verificano in ogni fase del processo, soprattutto nella
fase della somministrazione (53% di tutti gli errori, range 9-90,7%), mentre
nella fase della prescrizione il tasso di errore riportato è del 16.5% ( range 13-
74%), nella fase della trascrizione è del 11% (range 2-14%) e nella fase della
preparazione è del 13,5% (range 7-23%).
• La WHO riporta che in Europa il tasso di errore prescrittivo a livello
ambulatoriale è del 7,5%, a livello ospedaliero è compreso tra 0.3 e 9,1%,
mentre il tasso di errore nella fase di somministrazione è dello 0,08% a livello
ambulatoriale, e compreso tra 1.6 e 2.1% in ambito ospedaliero; stima inoltre
che il costo complessivo degli errori terapeutici oscilli tra 4,5 e 21.8 miliardi di
euro/anno.
p-ADR epidemiologia
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FARMACOVIGILANZA
L’attività di rilevazione, valutazione e prevenzione delle ADR è denominata Farmacovigilanza, ed è regolamentata a livello europeo dalle Direttive EU, indirizzate alle autorità competenti degli stati membri per quanto concerne i dati relativi alle reazioni avverse a prodotti medicinali autorizzati nell’Unione Europea
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• Dal luglio 2012 è entrata in vigore anche in Italia la
nuova normativa europea in tema di farmacovigilanza,
così come definita dal Regolamento 1235/2010/UE e
dalla Direttiva 2010/84/UE, che apportano importanti
modifiche alla precedente normativa.
FARMACOVIGILANZA
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L’obiettivo è quello di aumentare l’efficacia, la rapidità e la
trasparenza degli interventi di farmacovigilanza attraverso regole
che mirano a:
1. rafforzare i sistemi di farmacovigilanza (ruoli e responsabilità
chiaramente definiti per tutte le parti )
2. razionalizzare le attività tra gli Stati Membri ad esempio
attraverso una ripartizione delle stesse attività con condivisione
del lavoro svolto evitando duplicazioni
3. incrementare la partecipazione dei pazienti e degli operatori
sanitari
4. migliorare i sistemi di comunicazione delle decisioni prese e
darne adeguata motivazione
5. aumentare la trasparenza.
Master Hospital risk management
Estensione della definizione di ADR:
• “Effetto nocivo e non voluto conseguente all’uso di un
medicinale”.
• La nuova definizione di ADR include non solo, come
tradizionalmente acquisito, le “ Harmful, unintended
reactions to medicines that occur at doses normally used
for treatment”, ma comprende anche gli effetti nocivi e non
voluti che si manifestano per un uso inappropriato del
medicinale, o per errore terapeutico, o per esposizione
professionale. Master Hospital risk management
Nuova definizione di ADR (LG EMA)
“ An adverse reaction is a response to a medicinal product which is noxious and unintended. This includes adverse reactions which arise from: 1. The use of a medicinal product within the terms
of the marketing authorisation; 2. The use outside the terms of the marketing
authorisation, including overdose, off-label use, misuse, abuse and medication errors;
3. Occupational exposure.
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Una quota rilevante degli effetti nocivi da farmaco (stimata tra il
18,7% e il 56% di tutte le ADR) è generata da un errore
terapeutico.
Al fine di rimarcare che gli errori terapeutici rappresentano un
importante problema di salute pubblica, l’EMA ha organizzato
nel febbraio 2013 un workshop a cui hanno partecipato
rappresentanti di diverse categorie di stakeholder, compresi enti
regolatori, agenzie per la patient safety, rappresentanti delle
categorie professionali e dei pazienti, università e industria del
farmaco.
L’obiettivo principale era aumentare la consapevolezza dei
soggetti e gruppi coinvolti sulla importanza della rilevazione,
valutazione e prevenzione degli errori terapeutici alla luce delle
nuove direttive europee, e di facilitarne l’implementazione. Master Hospital risk management
In Italia la priorità della prevenzione dell’errore terapeutico è stata
sottolineata anche dall’Ufficio Qualità della Direzione Generale
della Programmazione Sanitaria del Ministero della Salute, che già
dal 2008 ha editato raccomandazioni per la “Prevenzione della
morte, coma o grave danno derivati da errori in terapia
farmacologica”, sottolineando che “Gli errori in terapia
farmacologica si possono verificare durante tutto il processo di
gestione del farmaco in ospedale: approvvigionamento,
immagazzinamento, conservazione, prescrizione, preparazione,
distribuzione, somministrazione e monitoraggio” e “sono la causa di
danno più frequente nei pazienti ospedalizzati” Master Hospital risk management
Ministero della Salute Società Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici delle Aziende Sanitarie (SIFO)
Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (FOFI) Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM)
European Association of Hospital Pharmacist (EAHP)
PRESCRIZIONE INAPPROPRIATA
GLI ANZIANI SONO PARTICOLARMENTE SUSCETTIBILI AL RISCHIO
DI ADR
A CAUSA DI: Molteplici terapie farmacologiche per il trattamento di patologie concomitanti
Cambiamenti fisiologici età-correlati nella farmacocinetica e farmacodinamica che
alterano il metabolismo dei farmaci
Ridotta capacità di gestire regimi terapeutici complessi
Mancanza di studi clinici su pazienti molto anziani che abbiano testato l’efficacia
e/o la
tollerabilità di più farmaci utilizzati contemporaneamente
IN QUESTO CONTESTO la definizione di
"Prescrizione Inappropriata" è ancora dibattuta
La volontà di evitare medicinali i cui rischi superano i benefici HA
PORTATO ALLO SVILUPPO DI CRITERI per l'identificazione dell'uso
inappropriato della farmacoterapia
APPROPIATEZZA PRESCRITTIVA
Criteri di BEERS
(1) farmaci o classi di farmaci che dovrebbero essere generalmente evitati
nelle persone di 65 anni o più perché sono inefficaci o perchè
costituiscono un rischio inutilmente elevato per le persone anziane e
un'alternativa più sicura è disponibile (48 farmaci);
(2) farmaci che non dovrebbero essere usati nelle persone anziane con
particolari condizioni mediche (20 coppie patologia-farmaco).
4 aggiornamenti dal 1991 (1997, 2002 e 2012)
Limiti
• basati sul consenso e non derivati dall’evidenza presente
nella letteratura scientifica;
• sviluppati negli USA e pertanto non trasferibili alla realtà
Italiana ed Europea:
• 2/3 farmaci nella lista di Beers non in commercio in
Italia;
• farmaci inappropriati in commercio in Italia e non negli
USA non sono nella lista di Beers;
• fattori locali (i.e. ticlopidina)
Criteri STOPP & START
Sono stati elaborati nel 2008
Gallagher P et al. "STOPP (Screening Tool of Older Person's Prescriptions) and START
(Screening Tool to Alert doctors to Right Treatment). Consensus validation" Int J Clin Pharmacol
Ther (2008); 46(2): 72- 83
I criteri STOPP sono 65 regole finalizzate ad evitare prescrizioni e medicinali
potenzialmente inappropriati, comprendono:
interazioni farmaco-farmaco
interazioni farmaco-malattia
durata e dosi di trattamento
I criteri START sono 22 indicatori finalizzati ad identificare potenziali errori di
omissione per farmaci che dovrebbero essere prescritti solo con specifiche
condizioni cliniche
Perché utilizzare i criteri STOPP & START?
Riescano ad individuare una proporzione molto ampia di pazienti che
necessitano di un ricovero a causa di eventi avversi correlati a prescrizioni
inappropriate sono molto affidabili in termini di applicabilità clinica
Perché NON utilizzare i criteri STOPP & START?
Non hanno ancora subito un esauriente processo di validazione verso end-
point forti come ospedalizzazione e mortalità e non sono stati applicati nel
contesto delle residenze assistite
N Raccomandazione Anno
1 Corretto utilizzo delle soluzioni concentrate di Cloruro di Potassio -
KCL- ed altre soluzioni concentrate contenenti Potassio
2008
5 Prevenzione della reazione trasfusionale da incompatibilità AB0 2008
7 Prevenzione della morte, coma o grave danno derivati da errori in
terapia farmacologica
2008
10 Prevenzione dell’osteonecrosi della mascella/mandibola da
bifosfonati
2009
12 Prevenzione degli errori in terapia con farmaci “Look-alike/sound-
alike”
2010
14 Prevenzione degli errori in terapia con farmaci antineoplastici 2012
17 Raccomandazione per la riconciliazione farmacologica 2014
Raccomandazioni Ministero della Salute per la
prevenzione del rischio da farmaci: 7 / 17
La Raccomandazione n. 7 per la prevenzione della morte, coma o grave danno derivati da errori in terapia farmacologica.
Master Hospital risk management
• adozione di procedure/protocolli Aziendali codificati e condivisi tra gli operatori;
• elaborazione di un Piano della sicurezza Aziendale che consideri in maniera rilevante l’analisi
degli errori in terapia e le azioni preventive e mitiganti da intraprendere;
• predisposizione di una lista di “farmaci ad alto livello di attenzione” da aggiornare
periodicamente;
• definizione di un Piano della formazione strutturato e specifico per la sicurezza dei farmaci;
• promozione di iniziative per favorire la comunicazione tra gli operatori sanitari;
• predisposizione di un protocollo sulle modalità di comunicazione specifica degli eventi
avversi
• definizione di percorsi diagnostico terapeutici;
• stesura di capitolati di acquisto dei farmaci con particolare attenzione all’aspetto della
Sicurezza dei pazienti;
• elaborazione di procedure ad hoc per la gestione delle scorte in farmacia ed in reparto;
• introduzione di tecnologie informatizzate;
• definizione di misure di monitoraggio con le quali seguire la terapia sia in termini di efficacia
sia di possibili effetti collaterali;
• provvedere al monitoraggio e alla valutazione dell’impiego corretto dei farmaci in relazione
anche alla frequenza degli eventi avversi verificatisi.
• foglio unico di terapia o scheda unica di terapia
Cause principali di sottosegnalazione (modificato da Inman, 1996)
COMPLACENCY Erronea convinzione che vengono commercializzati soltanto farmaci
"sicuri".
FEAR Timore di essere coinvolti in procedimenti legali.
GUILT Senso di colpa per aver causato danni al paziente a causa del
trattamento prescritto.
AMBITION Desiderio di raccogliere e pubblicare una casistica personale.
IGNORANCE Ignoranza delle procedure per la segnalazione e incapacità di
riconoscere le reazioni avverse.
DIFFIDENCE Timore di segnalare fenomeni già noti o solo sospettati.
LETHARGY Un insieme di tendenza a procrastinare la segnalazione, pigrizia,
disinteresse, mancanza di tempo, indisponibilità del modulo di
segnalazione, ecc.
INDIFFERENZA di parte dei medici rispetto al loro ruolo di ricercatori clinici che possono
contribuire al progresso delle conoscenze scientifiche
INSICUREZZA difficoltà a valutare il nesso di causalità tra farmaco ed evento avverso
ASSENZA di incentivi finanziari all’attività di segnalazione Master Hospital risk management
Al fine di incoraggiare la segnalazione, la WHO raccomanda l’adozione di alcune misure
1.un sistema di segnalazione facilmente accessibile
2.formazione
3.avviso di ricevimento e feedback al segnalatore
4.partecipazione dei professionisti sanitari alle riunioni di
farmacovigilanza e del personale di farmacovigilanza agli
incontri dei professionisti sanitari
5.collaborazione attiva con i Centri di farmacovigilanza
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James Reason ha evidenziato le caratteristiche della cultura della Sicurezza: • competenza: i professionisti hanno precisa conoscenza dei
fattori tecnici, organizzativi, ambientali ed umani che concorrono a determinare gli errori;
• equità: vi è nella organizzazione un clima di fiducia che favorisce la segnalazione di rischi ed errori da parte degli operatori i quali sono consapevoli di ciò che mette a rischio la sicurezza;
• considerazioni delle segnalazioni: sia il personale sia la direzione strategica sono consapevoli dell’importanza della accuratezza dei dati e premiano la segnalazione degli errori e dei quasi errori (near miss);
• flessibilità: la responsabilità di adottare soluzioni immediate per la sicurezza viene attribuita a chi lavora sul campo.
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