MONITORAGGIO DELLEROSIONE COSTIERA DI
METAPONTO (1994/1997)
INQUADRAMENTO GEOMORFOLOGICO E SEDIMENTOLOGICO DEL LITORALE JONICOLUCANO
Il eratto di cosra compreso tra il f-ìume Basemo ed il Bradano è localizzaro nella parre settentrionale dell' unità fìsiografìca che, così come la letteratUra tecnica ha usare definire, si estende da Rocca Imperiale a Ginosa Marina.
Tale un i tà fìsiografì ca ab braccia [' iMC ro Ii tor3.le jonico lucano; quest'ulti mo è impostalO sulle foci principali dei cotsi d'acqua (Sinni, Agri, Cavane, Base n to e Bradano) che afferiscon o alta costa i n esame rifar nendola co n materiali provenienri dai terreni Ayschoidi miocenici dell'Appennino e dai terreni clastici plio-pleistocenici costituenti il riempimento della Fossa Bradanica.
Il suo equilibrio dipende dal cOlltinuo confronto era l'azione ripascitiva dei fiumi suddetti e l'azione erosiva del mare.
Lo smantellamenro della costa da parte del mare è un fattO naturale, a cui narutalmente si oppongono gli apporti fluviali ridistribuiti dall'onda lungo la costa.
L'erosione allora è il se
gno di lIna rottura di questo equilibrio, ed è più pronunciata su litorali esposti caratterizzati da deposi Ù non consolidati, magri apponi di sedimenti, maggiori pendenze dei fondali e frequenti penurbazioni.
Alla ronu ra cl i q li esto equilibrio spesso conrri b u iscono gli inrerve n ti anrropici anche quando sono effettuari lontano dalh costa.
Sì è già più volte evidenziato come le sistemazioni a difesa dei suoli in collina e mo ntagna, l'estrazione degli inerti lungo le aste fluviali, la costruzione degl i sbarramen t i arei fìciali abbiano ridotto notevolmente il trasporto solido al mare innescando un processo di erosione della costa ormai trentennale.
A rale scopo si è ricostruita la storia delle variazioni della linea di costa per l'intero litorale in esame utilizzando le carte IGM I:25000 del 1983 e del 1949, un rilievo a curve di livello 1;5000 del 1950, la cura E.N.E.L. 1:10000 del 1974, l'ortoforocana della Regione Basilicata I: 10000 del 1988.
Osservando queste carre si riscon tra no i seguen ti fenomeni:
:w:
- arretramenti della linea di riva in zona des tra delle foci fluviali che sono, inoltre, deviare verso nord denunciando, quilldi, l'esistema di un drifr. li(Oraneo diretto da sud-ovest verso nord-est; - il tratto di costa compreso tra il flume Basento ed il Bradano è tutto in erosione, present:-l.ndo massimi arretramenti in foce Bradano (circa 8 m/anno nel periodo 1974-1988) vcdasi tavola 1
È imporranre notare che questo tratto di costa è interessato dalle erosion i più accentuare di tutta l'unita fìsi ografica.
Una spiegazione di tale fenomeno potrebbe essere evinca ponendo l'attenzione sui lineamenti geomorfologici e sedimentologici dell'intero litorale jonico lueano che caratterizzano la spiaggia sommersa ed emersa.
La spiaggia sommersa presenta più ordini di barre sabbiose fino a 600 metri dalla riva, longitudinali o leggermeme oblique rispetto alla linea di costa, con orientamento nord nord-est.
La pendenza dei fondali aumenta spostandosi da sud-ovest verso no rd-est, contemporaneamente la piattaforma continentale
-35
si restringe gradualmente fino ad un minimo tra il fiume Basento ed il fiume Bradano di circa 1,5-3 km (minimo davall(i alle foci); ta le trano risulta ca ra tterizzato dalla presenza di alcu ne testate di canyons sottomarini che, nella dinamica trasversale e \ongitudinale della spiaggia, porrebbero agevolare la perdita dei materiali più fini che vengono allontanati Verso il largo come trasporto in sospensione ed abbandonati sulle al te profondità. (Fig. 1)
La pendenza media della spiaggia sommersa tra i due fiumi, così come si ev i 11 ce dalla carta 1.1. M. I: 100000 del 1994, assume i valori riportati nella tabella t.
Le pendenze maggiori si riscontrano tra Metaponro Lido e la foce del fìume
Bradano; tale tratto, come si vedrà nella descrizione della spiaggia emersa, preseo ta i [enomen i erosi vi pill gravi.
Questa situazione potrebbe essere gi ustificara, da un punto di vista puramente energetico quando si pensa che i fondali con pendenza maggiore producono minori dissipazioni di energia del moto ondoso rispetto a fondali meno pendenti.
l.a spiaggia emersa è c,uatterizzara dal [ateo che la frazione ciorrolosa va diminuendo a vantaggio di queJJa sabbiosa via via che si sposta dal sud-ovest verso nord·es~.
Infatti risulta essere prevale n te men te ciotto losa rea Rocca Imperiale e No
va Siri con diametri medi da 5 a 10 cm e massimi da 30 a 40 cm; tra Nova Siri e la ldrovora dì Policoro si presenta sabbiosa con diametri medi dì 0.5 mm, infram ezzac'I freq uen temente da lenti ciottolosi di diametro medio da 3 a 4 cm e massimi di lO cm; dall'Idrovora di Policoro in poi la frazione sabbiosa diviene preponderanre mentre quella cionolosa assume sempre più un ruolo accessorio, scomparendo quasi del rurto tra Basento e Brada no; qui il diametro medio della sabbia si aggira dai 0..32 6no a 0.53 mm.
Si può ancora osservare che, a parità di energia di trasporto, i sedimenri più fini sono soggetti ad un
maggio re spos ta m e il to rispetto a quelli grossolani venendo erosi prima e depositati dopo.
Dal punto di vista mineralogico prevalgono quarzo, feldspati e pirossen i.
L'ampie·.a.a delle spiagge varia tra i lO ed i 50 metri e sono limitate verso l'entroterra da fasce acquitrinOSe eia da cordoni duna!i che raggiungono altezze di 12m.
[n particolare il trarro tra il fiume Basento ed il fiume Bradano, che si estende per circa 6 km con andamento pressoché rettilineo, è caranerin.ato da spiagge di ampiezza variabile tra j 20 ed i 30 metri.
Dalla foce del fiume Basento fino a Meraponto Lido la spiaggia è pitmosto ridotta (intorno ai 20 metri) ed è limitaTa al['interno da vari cordoni
Variazioni dello linea d, co,lo
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Tavolo 1
- 36
dunali cui seguono zone acquiuinose connesse ad un antico alveo del fiume Basenro (~i vedano le sezioni 4 e 5).
Tra Meraponro Lido e la foce del fiume Bradano è presente una 'LOna di forre erosione con spiaggia quasi assente limitata da sc.·upene :lIte fìno a 3,5 m, incise nei depositi dunali che si es ten do [lO ve rso J'imerno per oltre J,5 lun, con altezze fino a 4 m (si vedano le sezioni 1,2 e 3).
L analisi delle sezioni l, 2, 3, 4 e 5 opportunamente sovrapposte ha consentito di ricavare utili indicazioni circa l'evoluzione attuale della spiaggia cl i Metaponto.
f n tabella 2 si sono indi. . . .
cau con l segnI + e - fl
sperrivamente ì valori relativj a ripascimenro ovverO ad erosione.
La tabella 2 mette in evidenza una forte perdita di materiale dalla dune nelle sezioni l, 2 e 3 che sono poslzlQnate tlltte a nord di Metaponto Lido. Ciò è concausa delia possibile distruzione della flora inizialmente prescure dal ciglio della duna verso l'interno.
Le berme sono invece quasi tutte in ripascimenco; pane del materiale proviene dall'erosione delle dune, parte proviene dalle barre sommerse a seguito dell' azione delle onde cl i bel tempo (onde con bassa ripiclirà).
Ciò deriva probabilmente dal fatto che il ri lievo delle sezione è sempre StalO effettu3w a fine estate (settembre) a valle di un lungo periodo estivo, per cui il profìlo assunto dalla spiaggia è tipicamente a berma.
CONSIDERAZIONI DI CARATTERE ENERGETICO
Si vuole sottolineare che l'evoluzione di lilla COSta è legata all'insieme di fattori nacutali ed antropici che, anche a distanza notevole dal mare, ne determina il modellamenfO.
Atrua lmente, p ressa il Dipartimento di Ingegneria delle Acque e l'Istituto di Geologia Applicata e Geotecnica del Politecnico di Bari, è in fase di tararli
fig. 1 - Carlo morfologlca:
]) Pi a"afomlo continentaIe.
2) Scarpolo oonl,oeotole e olti morfologici. 3) Aree piane (bacini). Al Valle di Taranto.
Ida ENEA "EvoIuZ Ione dei lilorol i" I 9861
ra un modello matematico in grado di valutare le variazioni di "energia potenziale di erosione" disponibile ad agire su un bacino idrografico.
Tale energia è funz.ione della morfologia del territorio (pendenza dei versanti) e delle precipitazioni meteoriche; è l'energia
messa a disposizione delle particelle Jj terreno per distaccarle dalla superficie del suolo in cui si trovano e trasporrarle all'alveo collettore più vicino.
Non si intende, in questa sed e, cl es cri vere i l modello che sarà trateato in un successivo lavoro, si vuole soltanto rendere noto che attraverso una pri ma sperimentnione, applicata al territorio lucano, si sono otten u ti risultati mollO indicativi.
PiÙ precisamente è statO effettuato un calcolo di massima, lavorando i n scala l :200000, per valutare la variazione dell'energia potenziale di erosione di un intero bacino idrografìco quando su questo si realina uno sbarramento arrif'1ciale.
È notO a tutti che una diga, nella sua funzione di laminazione delle piene, oltre. a ridurre le portare a valle e quindi a diminuire la capa.cità di uasporto della correore, si comporta come una trappola per i sedimenti provenienti dal
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51 Cigllo dello pJottoforma. 61 Canali principali 7} Banchi orgonogeni. 8) Terrozz;.
lab. 1 - Pendenza spiaggia sommerso Iro Bosento e ~r<Idono
r ,.,1fROFONDIT.À (m) PENDEN4A 'MEDiA '(O/~) .... v: ..
Ofinoa-5 1,00 fino a 1,30
0,80 fino a 1.10
0.55 Gno a J,00
2,50 fino a 3,00
3,50 fino a 16.00
14,00 fino 11 40,00
-5 fino a -lO
-IO fino a -20
-20 tino a -30
-30 fino a-50
-50 fino a -100
- 37
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lO m 20 m 30 m
bottl910 Lm.m.
SEZIONE 1
q (d (quola cresto dunal 2_91 q pd (quo'o piede duna) , 61
q Cbo l'luo'o ber",a o,d,Mrio) 041 d PCd Id.stan;!Co cres'a-p,.de} jOO
d PCb Idi "',nzo ? ,ed. du no-cres'" beome I IA.OO d Cd Id,;10"<0 <r'> lo duna ba~'g 'a I 22.50 d pd (dIStanza piode duna baH'g,oj 1750 d picchetto 2 (:~1C1 duno 650 d P' ",hello 1 plCcheHo 2 800
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SEZIONE 1
q ccl Iquoto ''''''a du '.0) 2.94 q pd [quo,o P' ede duna) 2 18 q Cba (quoto benna ordinario) 0.&.5 d?Cd IdlSlaozo <'e,kl-p,odc) 4_00
d!'Cb IdlS'onza piede cluno'ere,'o bormo) 1600 d Cd (di"onzo cresto duna baH'9'01 12.00 d pd [di,'on <o pied. dv no bol' '9 'o) 1800 d p,,,,hello 2 cresto duO<) 6.00 d pl«he~o l plC<heHO 2 8.00
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q Cd (quolo Clesto duna) 2.78 q Pd [qua'" P' cde duna) 2 14 q Cb, (q 0010 bor ma d, tempe,'o) 087 q Cbo (q"oto berma ordinario) O.A.S d!'Cd Id"tanzo cresto-p,.do) 100 d!'Cb (dIStonzo p,ede duno'cresta bem·.o) 1700 cl cd (dIStonzo cr."o duno bon'gio) 2380 d Pd Idi,'o m:a piede dUM ba~ig 'o I 2280 d b (di,'onru 1ro berme) 4.00 d p.«hertc> 2 ".,to duna 1.95 d pioe" eHo 1 piccheHo 2 8.0J
lb IIn"" b<lt1191<l Lm.m.
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Sezione l
38
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i 1 . ~-~J,--_-~-_~~==G-------------~:--------------:,-~----=--J "- ~,,~~ -~~~ q Cd ('10010 uesto duna) 2.70 d Cd (dISlonzo <""to d.oo beo"'o'o) 1 50 d PCd (distanzo <'''''a-p'ed.) I 50 d pl(.C:hello '2 çresto dvr.o '27 50 q Pd ('1""'0 piede duna) 0.00 d p,«he"o I piccheno 2 8.00 d Pd (d"tonza p"do d,no 00";0'0) O00
q Cd (q'a1o «eslo dunol 2.59 I d PCb (d,,'onm piede duoo-ere,'" bermol 12.00 . d Cd Id",oozo ".s'o duno bafflg,ol 32.00 q Pd [quoto pl ed. duna) 2 Il cl b [dlSIOOz" 'tO be/me! 18.00 d p'c,he~o 2 cresta duna 25 00 q Cb, Iquoto ber mo di 'em pes la I 1.01 I d Pd [d,,"'n.-:o piede duno bo";g;ol 32.00 I d picchetto l p;cche"o 2 8.00 q Cbo l'llJoto t.e.rmQ oro inC1rio) 030 d PCd Idi"00"", ere,'o· piedel O.CO !•
q Cd [quolo o'O,'a du noi q Pd Iquolo p,e<lO dunol
q Cbo Iquo'o berma ocd Inorto)
253 I d pcd (dIStonzo crc>'o·piedel 0.00 I d Cd Id"",o.-:o cre,to duoo 00"'9'0) 12.90 1.73 d PCb (dlS'an~o piede duna',"",'o beemo) 12.00 d p;cche~o 2 cros'" duoo 24.67 0 ..00 d Pd [distonza piede duna battig;a] 12.90 d piochetfQ 1 pICchetto 2 8.00
l'erosione dei suoli appartenenti al bacino da essa sotteso.
È ovvio che gli unici a contribuire al ripasci mento della spiaggia sono i suoli dei sottobaci n i i cui alvei collettori principali confluiscono a valle dello sbarramel)(O stesso (si veda fig. 2).
Sulla Scorta di queste semplici considerazioni si è valutata, per (Uni i bacini idrografici lucani, l'energia potenziale di erosione sia sul bacino [Orale che nel sottobacino residuo, tributario degli apporti terrigeni al mare.
Cornp1essivamenre dopo la real izzazione di tutti gli s ba rrame n t i a re iFie j ali, l'energia residua del territorio lucano sì è ridotta a meno del 30% dei quella totale: in particolare per il bacino del fìume Bradallo
lobo 3: Trasporto torbido medio onnuo del fiume Brodono o tavole Polohne
1933-1942.1948-1960
1961·1971
.1 125000
194.945
il valore residuo si aggira al lO % del suo totale.
Tale valore residuo acquista significato particolare quando si confrontano tra loro le quantità di trasporro [Orbido del fì urne Bradano rilevata alle Tavole Palarine dal Servizio Idrografico prima e dopo l'entrata in esercizio della diga di San Giuliano (vedi Tab. 3).
Come si vede il trasporto torbido del fiume Bradano si è ridotto ai 6,24%
del valore iniziale. Percentual i così allar
manti di energia residua sono facilmente giustificabili visto che i baci n i so (tesi dagl i sbarramenti arrif-ìcial i sono proprio quelli su cui si manifestano maggIOri precipitazioni piovose, e poiché interessano i .. . terrJtOfl montanI sono altresì caratterizza ti dall'avere i versanti con 1ll<lg
giori pendenze. È ch iaro che l' energi a
potenziale di erosione COl1
tinua ad eserci rare i slloi effeni anche su questi bacini, perÒ il materiale eroso dalla superficie dei suoli andrà ad imerrare gli invasi artificiali e di ffìci l men te raggiungerà il mare.
II quadro energetico si completa quando, a valle di uno studio sul clima meteomarino, si valuta l'energia longshore che determina la direzione e l'intensità del drift lìcoraneo.
Alla luce di quanto detto appare evidente che "lo studio energetico globale del sistema terri to riomare" fornisce una chiave di lettura in grado di spiega re le mod ificazioll i degli equilibri naturali.
Infatti confrontando i valori di energia potenziale cl i erosione e dell'energia longshore in epoche diverse, si è in grado di
Sezclone 2
- 39
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q cd Iquoro e,""o duna) 3.25 q Pd IquolO piede duno) 1.55 q (bo IqUOTO bermo o,d, OOrlO) 0.61 d PCd Idi'lOnzo e''''IO·p,edel 2.00 d rcb Id"lO"o p",do duna-ere,'o bermo) 4.C.o d Cd (di,loozo cre,ta dur.a bot1iglo) 10.00 d pd (di,'on"" piode duno bolllg;ol 8.00
d p'cchetto 7. e,,,,'o duno 2150
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10 m 20 m SEZIONE 3
q Cd (quota ere,Io duna) 2.68 q Pd ('10010 piede duna) O98 q Cbo Iquolo b.>rmo battigia] O63 d PCd (d,,'on'Q ere 'lo-piede) 2.50 d PCb Idislonzo p'ede d,ou-e"",'o bermo) 8.00 d Pd Id",on.o piede duna bot1ig;o) 14.00 d Cd Id" to n"" ero,lo du no boH'9 io) l 6.50 d pleche"o 2 ere"o duna l 7 50 d picche"o l plCehetlO? 8.00
=ONE 3
q Cd (quo'o "e,,,, duno] 1.96 q Pd ('1'°10 p,ede duna) l 22 q (bo ('1"0'0 be,mo ordlno,i,,) 0.59 d Kd (dISlOnzo ere'lo-piede) ?.OO d PCb (d"",n.o piede d,no·,,,,,,'a bermo) 10.00 dCd Idlllon"" ere>lo duna boHlglo) 18.00 d Pd Idi.",n"" piodo duno bottigia) 16.00 d P'«hetlO 2 ".,'0 duna Il 00 d plc<hetto l p,«helt02 8.00
Se"ione 3
40
qCd {quoto (r<gsta duna) 2.88 d pcb (diSlonzo piede duno·cr.slo bermo) 14.00 q Pd (quolo p,.d. dunol 0.93 d Pd (di,ronzo piede duna bonigiol 1700 q Cbo (quoto crE'$10 bermo otOll"lOrlQ) O 18 d pocchena '2 c'",,10 duna 21 50 d PCd (d"lOn"" cre.,o·p,edel 8.00 d piccheIlo I picchello 2 8.00 dCd (d,,'onzo cro,lo duna boHigiol 25.00 '
q Cd (guolo çre~to dunal 3.37 d PCb (distanze piede dUl"lo-cresto bermal 18.00 q Pd (quolo piede duno) 2.2 d Pd (d"loozo p,ed. duna OOn'9io) 23.00 qCbo (quoto crQ'sto oormo ordìnoriol 0,69 d p'eehe"o '2 coe,1Q duoe 22.00 d PCd (di,ronza C~IO·p,ed.) O d p,cchelto l p,ccheoo 2 8.00 d Cd (d,,,onzo C""", duna bolligio! 27.5
S€zione 4
q Cd Iquoio ere"o duna) I 83 q pd !quolo p,edo du"o) 0.54 q ebe ~<] lJota cresla berm Cl ord Inorio) 0.38 d PCJ Idi'lonzo ('e'!<l'p,ede) 12.00 d Cd (di:.;.r{lnzo cresto bottigiaf 20.00
d Peb (dl5tonZCI piede dunO'cresta berma) 4.00 d Pd Idi,lon zo p ,ede du no OOn'9 'o I 8.00 d pic-chetkJ 2 cre~ta dVllQ 18.00 d picch .Ilo I pocehe Ilo 2 800
'-m. m
q Cd fgvOlo cresto dlJr.o) 2.36 ' d Pd Idi'lonzo piede duna boll'gio) 2.00 q pd Iquo'o P' .d. duna I O l O d pocchena '2 ere"o duna 17.00 d ped (d"lonza creslo'piedel ) 4.35 d piççheno I p,cchetto 2 8,00 dCd ldl::,ronzo cresto oottlglO) 1635
41
Sezione 5
capire il funzionamenw dell' eq uilibrìo cl i nam ico
mare-spiaggia, che sì evidenzia amaverso gli spo· sr(l,menti della linea di nva.
È altresì importante SOt· tolineare che opere di prorezìone della costa modificano il funzionamenro della stessa; quindi anche il valore del1'energia longsh o re subisce variazioni, tanto pill sensibil i q U31l to
pill la propagazione del molO oncloso sonocosta subisce condizionamenti anirìciali.
Atteso che ogni inrervemo sulla fascia costiera deve riguardare anche il territorio retrosrante e quindi riell(care nella programmazione degli interventi sui bacini imbriferi, è indispensabile conoscere sempre, prima le condizioni al contorno e poi imer
Tab.2
venire puntualmente, tenendo presente che gli interventi causano effetti non solo nel luogo in cui si realizzano, ma fanno semire la loro influenza in tutto il paraggio collegato.
Bi bi iogrofia AMATUCCI F, AMORE c., CATALDO P., l/ modella-N
AREÀ' OfKR'OSi'ONE O ~ RIPAS"CIMENTO TRA JL
1994 E fl, 1996 (m')
DUNA BERMA TOT.
-8.52 +0.6J -7.91
-3.8 +7 J5 +3.35
-28.6 -28.6
+8 +13.91 +21.91
+6.94 -2.1S +4.79
-205
+3
-3.25
-4.65
+8.S7
94-9694-95 95-96
-I -2.25
+28 .J ~.43
+2.S -S
95-% 94-96
~O.5 ·405 -4.55
-25 ·0.33 -2.83
-4 -6.S .10.5
+0.5
-l
94-95
3
4
5
. S):-Z.
mento della spiaggia sommerso per eHetto del molo ondoso tra Meloponfo Lido e Ginoso Morino". Alti III congr. Noz. AS. It. Ocean e Limn. Sorrento 18-20 dicem
bre 1978; AMORE c.. COCCO E, DE MAGISTRIS M. A, DE PIPPO T , GIUFFRIDA L, (1979). "Caratteristiche morFologiche
e sedimen tologiche dello spiaggia emersa e sommerso tra lo foce del fiume Bosenlo e Costellaneta marina (Go/fo di Taran/o)". Atti III congr. Naz. AS. IL Ocean e limn. Sorrento 18-20 dicembre 1978; AMORE c.. COCCO E., DE MAGISTRIS M. A, DE PIPPO T., GIUFFRIDA E., (1980).
1994 t'!il~~i0a Areo di erosione
_ Areo di riposc1menlo
Lm.m.
1996
LI> 1996
• / Lm..m
I 1994
1996
lli,<:'~1 Area di erosione
BI Areo di riposcimento
Sezioni 1 e 2 con indicazione della zono di erosione e ripO$Cimento
42
~ Areo di erosione1994
1996
1994
1996
Sezioni 3 e ~ con indicazione della zona di erosione e fipQs{"men~
Ll> 1996
-= /_.~... __.I::.:-",-", Ln'l.m.
Wm I
1994 W Areo di erosione
~ Areo di ripascimenlo1996
Sezione 5 con indicQzlone della zona di erosione e "pasclmento
"Variozioni morfologiche (1996) Te~i di laureo "L'at relotive al Golfo di Taranto". Pro Loco Bernalda - Atti del quanti/otive dello spiaggia /vale evoluzione del litorale AHi del Covegno organizzato convegno "II precario equiliemersa e sommerso nel/'areo ionico tra Nova Siri e Morino dol CRT (Rotondella) Policoro brio del litorale metopontino: campione del!'alto )on io di Ginosa: cause, criteri di (MT) 16-17 ottobre 1986; problemi e prospettive" Ber(Golfo di Taranto}". BolI. Ace. controllo ed indirizzi di inter GIANNINI G, TRIVISANI A, nalda, 25 gennaio 1996. Gioieno Se. Not., 4.XIV, l; vento". Politecnico di Bori, "Stato dello costo e dell'ecosiCIMINELLI S, COTECCHIA Facoltò di Ingegneria; stema dunale di Me/apan/d' V., GENTILE G. M., MA ENEA (1986), "Evoluzione Pro Loco Bernalda, novembre
STRORllU M" MONTERISI lo, dei liloroli. Problema/iche 1994;
- 43
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F;g_ 2 - Bacini idrogrnllCl ionlco-Iucon;
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