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Mercoledì 13 maggio 2020
SommarioN. Data Pag Testata Articolo Argomento1 13/05/2020 7 CORRIERE DELLA SERA INTERVISTA. FEDRIGA (FRIULI-VENEZIA GIULIA): "NESSUNA SPECULAZIONE E ANCHE I
FARMACISTI LE HANNO PAGATE PIÙ CARE" SANITÀ LOCALE
2 13/05/2020 13 LA REPUBBLICA LA NAVE PER I MALATI CHE DIVIDE TRIESTE "SARÀ UN LAZZARETTO" SANITÀ LOCALE3 13/05/2020 26 IL GAZZETTINO DI PORDENONE I GUARITI "DOPPIANO" I MALATI IN FVG 10 CONTAGI E UN MORTO SANITÀ LOCALE4 13/05/2020 25,... IL GAZZETTINO DI UDINE SILENZIO IN CORSIA NELLA GIORNATA INTERNAZIONALE SANITÀ LOCALE5 13/05/2020 26 IL GAZZETTINO DI UDINE CALLARI: "SULL'APP IMMUNI VOGLIAMO ESSERE COINVOLTI" SANITÀ LOCALE6 13/05/2020 6 IL PICCOLO NAVE-OSPEDALE SEMPRE PIÙ INCAGLIATA PER IL PIANO B SPUNTA LA PISTA CATTINARA SANITÀ LOCALE7 13/05/2020 10,... MESSAGGERO VENETO L'ALLARME DEI FARMACISTI: LE MASCHERINE A 50 CENT SONO ORMAI INTROVABILI SANITÀ LOCALE8 13/05/2020 10,... MESSAGGERO VENETO LA PROTEZIONE CIVILE DEL FVG NE HA DISTRIBUITE OLTRE 5 MILIONI SANITÀ LOCALE9 13/05/2020 11 MESSAGGERO VENETO POCHI DISPOSITIVI PASSANO I TEST DI ARPA E UNIVERSITÀ SULLA CAPACITÀ DI FILTRAGGIO SANITÀ LOCALE
"Nessuna speculazioneEanche ifarmacistile hanno pagate più care"Fedriga (FriuliVenezia Giulia): qui mai mancateL'intervista
di Marco CremonesiMILANO "È molto semplice: dalunedì finisce la fase dei divieti einizia quella delle regoledi comportamento. Con il rispetto delle prescrizioni sipossono aprire alpubblicopalestre, piscine, bar, ristoranti, locali per la cura dellapersona. E le spiagge, anche".Massimiliano Fedriga, il presidente del FriuliVeneziaGiulia, non vuole cantare vittoria. Anche se le strategie dicontenimento del Covid19nella sua Regione hanno avuto successo: ieri ipazienti interapia intensiva erano soltanto 2. E così, oggi invierà algoverno una lettera che indicaicriteri di riapertura che entreranno in vigore da 18 maggio.Insomma, un liberi tutti…"Beh, noi pensiamo che
oggi sia possibile la libera circolazione di tutti icittadini.Superando anche il vincolodel rapporto di parentela. Perspostarsi, non sarà necessarioandare atrovare il padre ola
madre. Del resto, aTrieste lacircolazione nel Comune eragià libera. Sia chiaro: tenendofisse in mente leregole, rispettando le distanze sociali econ lemascherine ben saldesulla faccia".Aproposito: il commissa
rio per l'emergenza Domenico Arcuri ha accusato farmacie edistributori per la scarsità di mascherine. E anche leRegioni di averne ferme neimagazzini. Le risulta?"La Regione ha acquistato
più di un milione di mascherine riutilizzabili 20 volte, fabbricate con criteri elencati inun avviso pubblico. Dettoquesto, io non credo che ci siano state speculazioni. Pensoche nelle fasi iniziali, quandodi mascherine non ce n'erano,le abbiano comprate anche ifarmacisti a prezzi più alti perpoterle fornire ai clienti".Libera circolazione anche
con ilVeneto emagari l'Austria e la Slovenia?"Attenzione: la libera circo
lazione riguarderà soprattutto iComuni che confinano
con il Veneto. Ne stiamo parlando con il governatore Zaiain modo da facilitare la vita achi abita nelle aree di confinetra le Regioni. Quanto ad Austria eSlovenia, noi non abbiamo competenze in politicaestera. Però, certamente chiederò al governo di aprire rapidamente ilconfronto con idue Paesi per valutare appunto la riapertura dei confini".Non teme che i contagi pos
sano tornare a rialzarsi?"Guardi però che in Friuli
Venezia Giulia c'è già parecchia gente nelle strade. E sullabase dei codici Ateco, la classificazione delle attività economiche, avevamo già unbuon 66% di riaperture da unpaio di settimane. Insomma, ibuoni dati di oggi scontanogià un significativo livello diattività nella Regione. Perquesto, io continuo adire atutti: "Potete riaprire se riuscite a rispettare le regole"".Ieri il Consiglio regionale le
ha dato mandato per riaprirela trattativa sui patti finanziari con lo Stato. E il capogrup
po pd Bolzanello le ha riconosciuto "di aver compiuto unatto politico assolutamenteimportante". È stato bravo leio nella sua Regione tiraun'aria politica diversa?"Semplicemente, il Friuli
ha dimostrato diessere unacomunità coesa. Lo sapevamoe io sono orgoglioso di esserealla guida di questa comunità".?Dal 18 quivogliamoautorizzaretutto,ancheiviaggi coniComuniconfinantidel VenetoCorridoiper unirciad AustriaeSlovenia?Noi nonpossiamo,il governolo faccia
Data: 13.05.2020 Pag.: 7Size: 253 cm2 AVE: € 56925.00Tiratura: 332423Diffusione: 277791Lettori: 2045000
SANITÀ LOCALE 16
La nave per i malatiche divide Trieste"Sarà un lazzaretto"La Regione noleggia un traghetto Gnv per farne un ospedale galleggianteMa la città protesta: "Non isolate gli anziani". E il progetto resta in bilicodi Paolo Berizzi
e Conchita Sannino
Al posto della moquette blu anni '80superfìci di linoleum, lavabili e sanifìcabili. La sala caffè trasformata in
uno spazio riunioni per medici e infermieri. Minicabine (quattro metriper due), arredate con letto a sponde, tavolino, poltrona, armadio e,sul soffitto, telecamere per il monitoraggio dei pazienti. E ancora: dueascensori per trasportare le lettigheda un ponte all'altro del bestione e ipiani divisi tra ambienti safe (in totale sicurezza per operatori e pazienti), e unsafe (aperti anche alle forniture o ai contatti esterni). Il resto sivedrà. L'hanno ribattezzata la navelazzaretto, o traghetto Covid. Ilsuo nome da livrea è "Gnv Allegra"(gruppo Msc Crociere). Alla non modica cifra di 700mila euro al mese a cui va aggiunto mezzo milione perpagare il personale sanitario la Regione Friuli Venezia Giulia ha deciso di noleggiare la nave per ospitaregli anziani pazienti Covid 19 delle case di riposo più piccole di Trieste.Una scelta molto discussa (e in effetti discutibile). Anche da un punto divista medico. E sulla quale, adesso,si è acceso una specie di giallo: ieripomeriggio la voce insistente di unaclamorosa marcia indietro, poi laconferma (pare) del presidente Massimiliano Fedriga e dell'azienda sanitaria. Ma andiamo con ordine. Da
Napoli, dove in venti giorni al Terminal Crociere è stata trasformata eadattata al nuovo format ospedaliero, 1'" Allegra" doveva arrivare in questi giorni al porto di Trieste. Il tempo di circumnavigare lo stivale (civogliono 36 ore) e risalire il mareAdriatico. Quel che è certo è che, nelcapoluogo giuliano, ad attendere lanaveospedale non ci sono solo i non
Al posto della moquette blu anni '80
superfìci di linoleum, lavabili e sanifìcabili. La sala caffè trasformata in
uno spazio riunioni per medici e infermieri. Minicabine (quattro metri
per due), arredate con letto a spon
de, tavolino, poltrona, armadio e,sul soffitto, telecamere per il monitoraggio dei pazienti. E ancora: dueascensori per trasportare le lettigheda un ponte all'altro del bestione e i
piani divisi tra ambienti safe (in tota
le sicurezza per operatori e pazienti), e unsafe (aperti anche alle forniture o ai contatti esterni). Il resto si
vedrà. L'hanno ribattezzata la na
velazzaretto, o traghetto Covid. Il
suo nome da livrea è "Gnv Allegra"
(gruppo Msc Crociere). Alla non modica cifra di 700mila euro al mese
a cui va aggiunto mezzo milione perpagare il personale sanitario la Re
gione Friuli Venezia Giulia ha deci
so di noleggiare la nave per ospitare
gli anziani pazienti Covid 19 delle case di riposo più piccole di Trieste.Una scelta molto discussa (e in effet
ti discutibile). Anche da un punto di
vista medico. E sulla quale, adesso,
si è acceso una specie di giallo: ieri
pomeriggio la voce insistente di unaclamorosa marcia indietro, poi laconferma (pare) del presidente Massimiliano Fedriga e dell'azienda sa
nitaria. Ma andiamo con ordine. Da
Napoli, dove in venti giorni al Terminal Crociere è stata trasformata eadattata al nuovo format ospedaliero, 1'" Allegra" doveva arrivare in que
sti giorni al porto di Trieste. Il tem
po di circumnavigare lo stivale (ci
vogliono 36 ore) e risalire il mareAdriatico. Quel che è certo è che, nelcapoluogo giuliano, ad attendere lanaveospedale non ci sono solo i non
ni affetti da coronavirus. Ma ancheforti proteste. Sono migliaia le firmeraccolte dai triestini con una petizione su change.org: che non voglionovedere per mesi una navelazzaretto in porto, o nel golfo.Ha senso trasferire gli anziani contagiati delle case di riposo in un CovidHospital galleggiante in una città dove spiegano le opposizioni (Pd eM5S) nei consigli regionale e comunale ci sono Rsa più grandi in grado di ospitare i pazienti delle strutture più piccole? «Comunque andrà, il presidente Fedriga e l'assessore alla sanità Riccardi chiedano scusa a Trieste», attacca Laura Formulari, consigliera in Comune e segretaria provinciale dem. Il paragone ècon Genova, dove sempre il gruppoGnvMsc anche qui su richiestadella Regione ha convertito la nave traghetto "Splendid" per il coronavirus. «Annuncio 11 marzo, in piena emergenza, e attivazione 23 marzo. E qui? Un balletto assurdo...». Itempi, certo. Ma anche la scelta insé. Ad accreditare i tanti dubbisull'"Allegra" è stato lo stesso assessore alla Salute Riccardo Riccardi(Forza Italia). Dopo la comunicazione, il 5 maggio, dell'arrivo della nave da crociera, l'assessore, persinolui, ha ammesso in tv di avere assunto una decisione che non lo convince del tutto, scaricando la soluzionenave sui tecnici dell'Azienda sa
nitaria. «Surreale e grave, perché dimezzo ci sono persone, non merci»,attacca l'opposizione. Un ping pongproseguito fino a ieri pomeriggio.Quando si è diffusa la notizia secondo la quale la Regione ci avrebbe infine ripensato, "interrompendo latrattativa per la nave" e valutando l'ipotesi di trasferire gli anziani pazienti Covid nell'ospedale di Cattinara. Il cambio di programma ha reso la vicenda ancor più assurda. Inserata, nuovo colpo di scena: con laRegione che smentisce il ripensamento.
Cosa accadrà? Dei 168 anziani pazienti Covid che dovrebbero essere
trasferiti sulla nave, 76 hanno già lasistemazione pronta. Di loro si occuperà la task force di Arkesis, cooperativa sociosanitaria che si è aggiu
sore alla Salute Riccardo Riccardi
(Forza Italia). Dopo la comunicazione, il 5 maggio, dell'arrivo della nave da crociera, l'assessore, persinolui, ha ammesso in tv di avere assunto una decisione che non lo convince del tutto, scaricando la soluzionenave sui tecnici dell'Azienda sa
nitaria. «Surreale e grave, perché dimezzo ci sono persone, non merci»,attacca l'opposizione. Un ping pongproseguito fino a ieri pomeriggio.Quando si è diffusa la notizia secondo la quale la Regione ci avrebbe infine ripensato, "interrompendo latrattativa per la nave" e valutando l'ipotesi di trasferire gli anziani pazienti Covid nell'ospedale di Cattinara. Il cambio di programma ha reso la vicenda ancor più assurda. Inserata, nuovo colpo di scena: con laRegione che smentisce il ripensamento.
Cosa accadrà? Dei 168 anziani pazienti Covid che dovrebbero essere
trasferiti sulla nave, 76 hanno già lasistemazione pronta. Di loro si occuperà la task force di Arkesis, cooperativa sociosanitaria che si è aggiu
dicata l'appalto della Regione: 140operatori tra infermieri e ospedalesanitario. Qui c'è un punto importante. Perché le maggiori perplessità sull'ospedaletraghetto sono arrivate proprio dai medici. Scrive inuna relazione Raffaele Antonelli In
calzi, presidente nazionale della Società di gerontologia e geriatria:«L'impiego di un traghetto per questa tipologia di ospitipazienti èinopportuno». Il professore cita diverse criticità: «La perdita di puntidi riferimento spaziali e umani», «ladimensione angusta delle cabine»,«i rischi legati all'elevata promiscuità di soggetti», le difficoltà del «mantenimento dei contatti coi familiari». E inoltre: «Perché gravarsi dellespese di disinfezione oltre di noleggio e gestione della nave in aggiuntaa quelle che in ogni caso servirannoper disinfettare le Rsa?». E AntonelliIncalzi arriva a questa conclusione:«Appare più opportuno verificarecome destinare aree circoscritte delle case di riposo agli ospiti Covid». Èper questo che la Regione ha tentennato? Dalla sede di GnvMSC lunedì
Data: 13.05.2020 Pag.: 13Size: 607 cm2 AVE: € 103797.00Tiratura: 286505Diffusione: 220895Lettori: 1883000
SANITÀ LOCALE 17
I numeri
Quanto costa al mese
L'affitto700 È la somma in eurochela Regione dàmila ogni mese alla MSC
I pazienti168 È il numero deglianziani da trasferiresulla nave
L'interno Un corridoio che portaalle cabine per i pazienti, in ognunac'è una telecamera di controllo (dalvideo dell'emittente Telequattro)
Gli operatori500mila
È il costo di 140 trainfermieri e altropersonale sanitario
dicata l'appalto della Regione: 140operatori tra infermieri e ospedalesanitario. Qui c'è un punto importante. Perché le maggiori perplessità sull'ospedaletraghetto sono arrivate proprio dai medici. Scrive inuna relazione Raffaele Antonelli Incalzi, presidente nazionale della Società di gerontologia e geriatria:«L'impiego di un traghetto per questa tipologia di ospitipazienti èinopportuno». Il professore cita diverse criticità: «La perdita di puntidi riferimento spaziali e umani», «ladimensione angusta delle cabine»,«i rischi legati all'elevata promiscuità di soggetti», le difficoltà del «mantenimento dei contatti coi familiari». E inoltre: «Perché gravarsi dellespese di disinfezione oltre di noleggio e gestione della nave in aggiuntaa quelle che in ogni caso servirannoper disinfettare le Rsa?». E AntonelliIncalzi arriva a questa conclusione:«Appare più opportuno verificarecome destinare aree circoscritte delle case di riposo agli ospiti Covid». Èper questo che la Regione ha tentennato? Dalla sede di GnvMSC lunedìfacevano sapere che «non abbiamoancora firmato il contratto con la Re
gione Friuli» e l'ad Matteo Catani(Gnv) suggeriva di «aspettare le decisioni di Regione e autorità sanitaria».
Ma il "piano B", cioè la naveCovid,sembrava onnai cosa fatta. Ieri mattina in consiglio comunale il sindaco Roberto Dipiazza non ha rispostoalla mozione urgente presentatadall'opposizione sul caso "Allegra".Il centrosinistra è uscito dall'aulascollegandosi dal remoto. Poi il tamtam: nave si, nave no. Sullo sfondo,una domanda retorica, anzi due: chiha pagato la ristrutturazione del traghetto? E il contratto con Arkesis?Risposta ovvia: Regione Fvg.
L'ex traghettoCostruito in Finlandia nel 1987, era iltraghetto Oscar Wilde. Poiacquistato dalla MSC e ribattezzato
L'assessore allaSanità: "Soluzioneche non mi convince"Voci di un dietrofrontma il governatoreFedriga insiste:"Vado avanti"
L'assessore allaSanità: "Soluzioneche non mi convince"Voci di un dietrofrontma il governatoreFedriga insiste:"Vado avanti"
RICCARDO SIANO
Data: 13.05.2020 Pag.: 13Size: 607 cm2 AVE: € 103797.00Tiratura: 286505Diffusione: 220895Lettori: 1883000
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I guariti "doppiano" i malatiIn Fvg 10 contagi e un mortoLA SITUAZIONEPORDENONE I pazienti guaritihanno più che doppiato quelliancora positivi al Coronavirus.È il dato più importante cheemerge dal bollettino diffuso ieri dalla Protezione civile delFriuli Venezia Giulia. Ad oggiin regione ci sono 879 personeche non hanno ancora ricevutoil doppio tampone negativo dicontrollo, e tra loro sono contati anche 78 pazienti clinicamente (ma non completamente)guariti. Il bilancio relativo a chiinvece il Covid19 lo ha definitivamente sconfitto è schizzato aquota 1.956, grazie a 35 guarigioni in più nelle ultime 24 ore.E nello stesso arco temporale, ilnemico invisibile ha mietutouna sola vittima, un cittadinoresidente nella provincia diTrieste. Per quanto riguarda ipazienti affetti da Coronavirusdeceduti, i dati su base territoriale sono i seguenti: Trieste170 casi; seguono Udine 73; Pordenone 66 e Gorizia 4.CONTAGI E OSPEDALIIeri in tutta la regione sono
stati dieci i tamponi positivi rilevati dal sistema sanitario, tredei quali in provincia di Pordenone. Un nuovo malato è statoregistrato a Gorizia, mentre aTrieste la quota è cresciuta disei unità. Nessun nuovo contagio in provincia di Udine. I datiQUASI DUEMILAPAZIENTIHANNO SCONFITTOIL COVID19
RICCARDI: "NOI I MIGLIORIDEL NORD ITALIA"IL VIRUS PER ORANON RIGUADAGNATERRENODOPO DIECI GIORNIDALL'ADDIOALLA FASE UNOsui nuovi infettati restano quindi stabili e perfettamente in linea con la media ridotta delleultime due settimane. Sonodue i pazienti che si trovano interapia intensiva, mentre i ricoverati in altri reparti risultanoessere 96 e le persone in isolamento domiciliare sono 703.
MONITORAGGIO"La nostra ha detto il vice
presidente del Fvg, RiccardoRiccardi è la regione con la situazione migliore del Nord Italia, anche grazie all'importanteazione di screening, le cui curve dimostrano che gli andamenti dell'esecuzione dei tamponi nelle case di riposo è analogo a quello sul resto della popolazione. Per quanto riguardail rapporto standardizzato di incidenza del virus, il Fvg si attesta allo 0,41 rispetto al parametro di riferimento della mediaItalia (1), ovvero ben al di sottodi essa e delle altre regioni delNord".FASE DUE"Sono certo ha proseguito
Riccardi illustrando le strategie per il contenimento del vi
rus nella fase di convivenza conlo stesso che le competenzedelle professioni sanitarie continueranno ad essere prezioseall'interno dei gruppi che lavoreranno alla gestione dellaprossima fase dell'emergenza.In particolare su alcuni temistrategici, tra i quali: gli ospedali, le forniture dei dispositivi diprotezione e dei reagenti per itamponi, oltre all'integrazionedei servizi territoriali, che èl'ambito in cui si svilupperàprincipalmente la risposta sanitaria a un eventuale ritorno delcontagio".CASE DI RIPOSOPer quanto riguarda le strut
ture per anziani, quelle di grandi dimensioni che sono state capaci di mettere in atto modelliorganizzativi adeguati all'emergenza, sono riuscite a contenere la diffusione del virus, mentre sarà necessario una riflessione complessiva sulle altre dimensioni. Questa l'idea che circola attualmente in Regione."La futura sfida al Covid19 haterminato il suo intervento Riccardo Riccardi si fonda su duepilastri: utilizzare i dispositividi protezione individuale e aumentare la strategia di contenimento del virus, sfruttando anche l'innovazione tecnologica.Una volta terminata l'emergenza, dovremo però cogliere l'occasione per ricalibrare l'offertaospedaliera e migliorare quellaterritoriale". Un esigenza daestendere al trattamento deglianziani nelle residenze protette.
Data: 13.05.2020 Pag.: 26Size: 277 cm2 AVE: € 35733.00Tiratura:Diffusione:Lettori:
SANITÀ LOCALE 19
Silenzio in corsia Nella giornata internazionale
Il ricordo degli infermieri morti per CovidUn minuto di silenzio ieri nei reparti degli ospedali per i 39 infermieri morti, 4 suicidi e 12 mila contagiati durante l'epidemia A PAGINA V
Celebrata ieri nel ricordo dei colleghi morti nell'emergenza
Data: 13.05.2020 Pag.: 25,29Size: 701 cm2 AVE: € 90429.00Tiratura:Diffusione:Lettori:
SANITÀ LOCALE 20
Infermieri, professione strategicaper l'efficienza del sistema sanitarioGIORNATA INTERNAZIONALEUDINE In occasione della giorna
ta internazionale dell'infermiere che ieri si è celebrata in tuttoil mondo, anche in Friuli Venezia Giulia nei vari reparti degliospedali è stato osservato a mezzogiorno un minuto di silenzioper ricordare i colleghi vittimedi questa pandemia. Sono stati39 i morti, 4 i suicidi e 12 mila icontagiati nel nostro Paese. Lafesta della categoria si sarebbedovuta tenere a Firenze, paesenatale di Florence Nightingale,considerata la fondatrice dell'assistenza infermieristica moderna ma naturalmente le contingenze hanno spostato le celebrazioni online, con una serie di testimonianze dirette raccolte sulcampo e manifesti del Graziedella popolazione alla categoria. Un ruolo quello degli infermieri che alla luce dell'emergenza coronavirus è tornato ad essere valorizzato nella sua effettiva importanza ma che allo stesso tempo, come spiega StefanoGiglio, presidente dell'Ordinedelle professioni infermieristiche della provincia di Udine,"aspetta le tante risposte mancante negli ultimi anni, sia a livello di tutele che sotto il profilocontrattuale; carenze di organico, turnazioni, riconoscimentoeconomico, delle specifiche professionali e della categoria usurante". Giglio, partito da alcunigiorni con la moglie per Merano, ha accolto il bando della protezione civile nazionale dedicato al rafforzamento delle strutture ospedaliere in questa fase2. "È sicuramente una esperienza di arricchimento – racconta –che ci permette di apprenderecome affrontare questa "fase 2"per contenere il virus in un territorio che prima di altri ha riaperto le attività economiche".
IL PLAUSO DEL CONSIGLIOAnche a Trieste ieri in occa
sione della seduta di Consiglio,da parte dell'aula è arrivatoplauso all'attività degli infermie
ha dichiarato il vicegovernatoreRiccardi In particolareni temi strategici, tra iospedali, le forniture deisitivi di protezione e deiti per i tamponi, oltre all'zione dei servizi territoriali,
Data: 13.05.2020 Pag.: 25,29Size: 701 cm2 AVE: € 90429.00Tiratura:Diffusione:Lettori:
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perto le attività economiche".
IL PLAUSO DEL CONSIGLIOAnche a Trieste ieri in occa
sione della seduta di Consiglio,da parte dell'aula è arrivato ilplauso all'attività degli infermieri: "Sono certo che le competenze delle professioni sanitariecontinueranno ad essere preziose all'interno dei gruppi che lavoreranno alla gestione dellaprossima fase dell'emergenza –ha dichiarato il vicegovernatoreRiccardi In particolare su alcuni temi strategici, tra i quali: gliospedali, le forniture dei dispositivi di protezione e dei reagenti per i tamponi, oltre all'integrazione dei servizi territoriali, cheè l'ambito in cui si svilupperàprincipalmente la risposta sanitaria a un eventuale ritorno delcontagio".A breve sarà istituita la costi
tuzione dei gruppi, all'internodei quali verrà individuato uncoordinatore. "Il sistema haspiegato il vicegovernatore habisogno del coinvolgimento ditutte le proprie competenze;quando formalizzeremo questoprocedimento, gli ordini professionali verranno tempestivamente informati". "L'infermiere è un modello di professioneper tutti le professioni ha commentato Furio Honsell, di Sinistra Open Fvg Ha e ha avuto lacapacità a9dd7e7718292f379b6fe4fda006b883di coniugare compe
è l'ambito in cui si svilupperàprincipalmente la risposta sanitaria a un eventuale ritorno delcontagio".A breve sarà istituita la costi
tuzione dei gruppi, all'internodei quali verrà individuato uncoordinatore. "Il sistema haspiegato il vicegovernatore habisogno del coinvolgimento ditutte le proprie competenze;quando formalizzeremo questoprocedimento, gli ordini professionali verranno tempestivamente informati". "L'infermiere è un modello di professioneper tutti le professioni ha commentato Furio Honsell, di Sinistra Open Fvg Ha e ha avuto lacapacità a9dd7e7718292f379b6fe4fda006b883di coniugare compe
tenze scientifiche e tecnichecon doti di solidarietà e umanitàverso tutti. Questa è una professione che non parla mai di"clienti", ma sempre a una "comunità". Prima delle altre professioni gli infermieri hanno infatti compreso le sfide interdisciplinari e soprattutto l'orizzonte pubblico e collettivo nelquale si deve operare, anchequando si rivolge ad un singolo.Investire sul personale infermieristico sotto tutti i vari aspetti (qualità di vita, preparazione,riconoscimento economico, riduzione delle criticità) e potenziare la Sanità Pubblica è unpasso fondamentale".
Data: 13.05.2020 Pag.: 25,29Size: 701 cm2 AVE: € 90429.00Tiratura:Diffusione:Lettori:
SANITÀ LOCALE 22
Callari: "Sull'app Immunivogliamo essere coinvolti"PREVENZIONEUDINE "Le Regioni chiedono al Governo di condividere una visionestrategica in cui siano esplicitatiobiettivi a breve e a mediolungoperiodo della app Immuni, il suofunzionamento e una roadmapdelle azioni che saranno messe inatto affinché la app sia un dispositivo effettivamente utile alle strutture sanitarie". Lo ha detto l'assessore regionale ai Sistemi informativi del Friuli Venezia Giulia,Sebastiano Callari, in veste di presidente della Commissione Agenda digitale della Conferenza delleRegioni. "Condividiamo la sceltadi un'app nazionale ha ribaditonel corso della riunione dellaCommissione che si è tenuta ieri ma l'uso di questa applicazione ditracciamento di contatti, se nonopportunamente integrata con iservizi sanitari territoriali, rischia di diventare esclusivamente un appesantimento tecnicoamministrativo per le strutture sanitarie, oltre a innescarea9dd7e7718292f379b6fe4fda006b883dubbi sulla reazione di chi riceverà il messaggio se non sarà opportunamente filtrata da professionisti della sanità". Su questo tema,nei prossimi giorni la Commissione Agenda digitale esprimerà ilproprio parere alla CommissioneGiustizia del Senato.MASCHERINE MADE IN FRIULIQuelle per le quali è stata avvia
ta la produzione in regione a uso"civile" non superano i test di"mascherina chirurgica". È il risultato delle verifiche di laboratorio eseguite da Arpa e Universitàdi Udine su indicazione della Protezione Civile regionale Fvg. Inun mese dalla sua attivazione illaboratorio straordinario ha eseguito i test su un centinaio di campioni. Il quesito fondamentale
ARPA E UNIVERSITÀHANNO VERIFICATO
CENTO MODELLIDI MASCHERINEUTILI PER USO CIVILEMA NON SANITARIOera: le mascherine realizzate inemergenza dalle aziende localiaziende sono in grado di superarel'iter per ottenere il marchio CEed essere qualificate come mascherine sanitarie? Un quesitoutile alle stesse aziende per capire se proseguire con l'iter e rivolgersi all'Istituto Superiore di Sanità. Il risultato dei test è che soloun numero limitato di campionirisulta possedere i requisiti necessari per perseguire un percorsodi validazione e certificazione. Lemascherine autoprodotte eranostate create nel pieno dell'emergenza, quando c'era una grandecrisi di approvvigionamento di dispositivi di protezione. Pertantoera necessario supplire con dispositivi di protezione capaci di fareuna "scrematura". Tanto che i test ArpaUniud confermano chesul centinaio di campioni, le mascherine "d'urgenza" hanno buone prestazioni nel rimuovere particelle con diametro superiore ai5 micrometri, requisito posto dalla Protezione Civile Regionaleper la fornitura destinata alla popolazione, sufficienti a fermare ladiffusione delle goccioline di saliva e a ridurre la forza della dispersione di eventuale virus nell'aerosol, rendendo così efficace il metro di distanza.I TESTI LOCALIPer i dispositivi sanitari come
le mascherine chirurgiche, i criteri sono ovviamente molto piùcomplessi, due in particolare: ilgrado di filtrazione di particellecon diametro inferiore a 1 micrometro, ma anche la capacità di assicurare sufficienti livelli di traspirazione per chi le indossa (chesi quantifica in un valore di pres
sione differenziale superiore a 60Pa/cm2). Ovvero, riuscire a filtrare anche organismi molto piccolima al contempo consentire allepersone di respirare. Per poter ottenere la certificazione CE è necessario superare entrambi i criteri. Solo pochi campioni però sono riusciti a superare entrambele verifiche: il 67% dei campioniha dimostrato una efficienza difiltrazione più bassa rispetto aquanto richiesto dalle mascherine chirurgiche. Quanto alla traspirabilità, il 38% ha presentatoun valore di pressione differenziale superiore a 60 Pa/cm2, quindi non vanno bene perché oltresoglia.LAVORO STRAORDINARIOI test di Arpa e Università di
Udine sono iniziati il 14 aprile inpiena emergenza Covid19, comeservizio gratuito di test funzionali sui materiali filtranti destinatialla produzione di mascherineprotettive, propedeutici al passaggio di validazione da partedell'Istituto Superiore di Sanità eper fare fronte all'emergenza epidemiologica. Venendo meno lacriticità e l'urgenza il servizio èstato sospeso (anche se non cessato), garantendo eventuale supporto tecnico alla Protezione CivileRegionale. Sono stati eseguiti testsu circa un centinaio di campionirealizzati in gran parte da aziende locali. Le analisi prevedevanola valutazione della respirabilità,dell'efficienza di filtrazione e della pulizia microbica. I risultaticonfermano le indagini elaboratedal Politecnico di Milano, ovveroche i materiali più efficienti sonoquelli con un adeguato contenutodi TNT di meltblown, in stratosingolo oppure come somma dipiù strati (ridotto strato di meltblown e spunbond).
Valentina Silvestrini
Data: 13.05.2020 Pag.: 26Size: 324 cm2 AVE: € 41796.00Tiratura:Diffusione:Lettori:
SANITÀ LOCALE 23
Naveospedale sempre più incagliataPer il piano B spunta la pista CattinaraIn giornata viene dato per certo lo stop. Ma a sera Fedriga smentisce il dietrofront. "I ritardi? Asugi ci deve fornire altri dati"Diego D'Amelio / TRIESTE
Sono sempre più insistenti levoci sullo stop alla trattativaper la nave ospedale. Fonti interne all'Azienda sanitaria ealla Direzione centrale Salute raccontano di un accordodefinitivamente saltato, mail governatore MassimilianoFedriga smentisce ed evidenzia che l'ennesima impasse èdovuta alla necessità di unsupplemento di documentazione richiesto dalla Protezione civile nazionale, evidentemente perplessa dalla soluzione e dai suoi costi.E che la strada sia sempre
più in salita lo dimostra il fatto che i vertici dell'Asugi stiano pensando di trasferire parte degli anziani delle case diriposo a Cattinara, convertendo i reparti di terapia intensiva e subintensiva al dodicesimo e tredicesimo piano dell'ospedale.Il destino del traghetto Alle
gra diventa un rebus insolvibile. Da più parti, nel corsodella giornata, arriva la notizia che l'accordo tra Regionee società armatrice è saltato,nonostante la nave sia stataindividuata da settimane daRegione e Asugi come la struttura necessaria per ospitare
168 anziani provenienti dalle residenze colpite dal Covid19. Nel tardo pomeriggiola giunta smentisce però chela decisione sia stata cancellata, davanti alla contrarietànon solo delle opposizionima anche di una parte delcentrodestra triestino.È lo stesso Fedriga a chiari
re di aver "chiesto all'Azienda sanitaria di fornire nuovidati, come sollecitato dal capo della Protezione civile Borrelli, per poter procedere. Bisogna, infatti, provvedere alla comparazione delle diverse soluzioni, dei costi e dellasicurezza". Un altro giro divalzer di documenti, nonostante la gestione commissariale abbia dato via libera allaspesa ormai parecchi giornifa. Ma, come evidenzia il governatore, "rispetto alle informazioni ricevute inizialmente è passato del tempo ed eranecessario un aggiornamento: non ci siamo fermati, maper i tempi bisogna chiedereall'Azienda sanitaria".Prima che cominciasse a
circolare la notizia della marcia indietro, il presidente aveva detto ai giornalisti di aver"garantito le risorse" e diaver "chiesto un approfondimento ad Asugi per quanto
comunicatomi dal Commissario di governo (il prefettoValerio Valenti, OES), perchénon agisco in qualità di presidente di Regione ma di soggetto attuatore", incaricatocioè di firmare il contrattocon Gnv per conto della Protezione civile nazionale. Maproprio questi continui rinviistanno generando irritazione nella società armatrice,che ha tra l'altro avviato i primi lavori di trasformazionedel traghetto dopo aver accettato a malincuore un accordodi massima fino a fine luglio enon per i sei mesi inizialmente pattuiti.Nei giorni scorsi le polemi
che e il dibattito si erano intensificati, con dure critichedal centrosinistra e contrarietà anche da esponenti del centrodestra. Lo stesso vicepresidente Riccardo Riccardi aveva dichiarato in un'intervistaalla trasmissione Tv7 che"non è una scelta che ho fattoio e non mi convince, perònon posso discutere il pareredei professionisti". La naveospedale è diventata un nodogordiano e l'Azienda sanitaria sta apprestando possibilialternative, che il piano inizialmente presentato dal direttore Antonio Poggiana
non prevedeva. Fra queste,c'è anche l'ipotesi di servirsidei due piani di Cattinara ripristinati per ospitare un'ottantina di posti letto per terapia intensiva e subintensiva,che oggi sono fortunatamente in buona parte liberi vistolo scemare dell'emergenza. Idue piani potrebbero ospitare metà degli anziani inizialmente destinati alla Gnv Allegra e altri dovrebbero esseretrasferiti nelle rsa Mademar,Igea e Casa Verde.Per il consigliere regionale
Pd Francesco Russo, "mancaancora l'ufficialità ma la navelazzaretto non arriverà a Trieste. Ha vinto il buonsenso, haperso chi ha pensato di poterfare scelte ingiuste sulla pelledei nostri anziani". Sul fronteopposto, la deputata forzistaSandra Savino riconosce che"la nave è un'immagine forte, che stringe il cuore. Ma sele valutazioni effettuate sullabase delle migliori conoscenze tecniche diranno che è lasoluzione migliore, la politica non potrà che prenderneatto. Non si tratta di schierarsi con la Regione o con Trieste, ma di proseguire sullastrada dell'ascolto dei comitati scientifici".
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SANITÀ LOCALE 24
IL REBUS NAVE OSPEDALE A TRIESTECROMASIA
LE TAPPE DELLA VICENDAL'OBIETTIVOIl piano prevede il trasferimento di 166 anziani positivi al coronavirusdalle case di riposo. Per riuscirci l'Asugi punta anche su accordicon due rsa private.
13 APRILE Comincia la trattativa per il noleggio della navefra Azienda sanitaria e Gnv con la mediazionedell'Autorità portuale
19 APRILE La stampa rivela l'esistenza del progetto.Fino a quel momento il confronto era rimastoriservato
20 APRILE Gli albergatori triestini offrono 400 posti lettocome alternativa e il dialogo con Gnv rallenta
21 APRILE La Regione ritiene incompatibili le tempistichenecessarie ad allestire gli hotel
21 APRILE Il presidente Fvg Fedriga e l'assessore Riccardiuffcializzano al tavolo della Prefettura la richiestadella copertura dei costi inviata alla Protezione civile
NEI GIORNI Sulla nave ospedale piovono le critiche di Pd, M5sSEGUENTI e sindacati, con interrogazioni in Parlamento
e in Consiglio regionale5 MAGGIO L'assessore Fvg Riccardi annuncia che la
Protezione civile ha dato il via libera,sebbene la comunicazione di Borrelli sembrisollevare dubbi sulla soluzione
6 MAGGIO La nave è sempre ormeggiata a Napoli perchéAsugi e Gnv non hanno ancora sottoscritto il contratto
7 MAGGIO Fedriga conferma pubblicamente che la nave arriverà10 MAGGIO Emergono i primi dettagli sugli interni della nave:
per 76 anziani "stanze" da 4 metri per 211 MAGGIO Di dominio pubblico la relazione dell'Asugi:
"ecco perché va scelta la nave"12 MAGGIO Voci insistenti negli ambienti sanitari sullo stop
alla nave ma la Regione smentisce l'alt.Intanto l'accordo non è ancora firmatoe la Gnv Allegra resta ormeggiata a Napoli
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SANITÀ LOCALE 25
L'allarme dei farmacisti:le mascherine a 50 centsono ormai introvabiliLa denuncia del presidente dell'Ordine, Beltrame: "Esaurite quelle chirurgiche"Roma non ha previsto finora forniture ad hoc per le rivendite al dettaglioChristian Seu / UDINE
Si trovano ancora in qualche supermercato. Ma dalle farmacie, assicura la categoria, sono praticamentesparite. Le mascherine chirurgiche "non si trovanopiù", spiega il presidentedell'Ordine dei farmacistidi Udine, Gabriele Beltrame.E quindi, alla prova dei
fatti, vengono meno le condizioni di base per il pattodi ferro che il governo aveva idealmente stretto con icittadini, indicando il prezzo "sociale" di 50 centesimi(più 11 di iva) per la vendita dei dispositivi di protezione individuale più comuni,ormai irrinunciabili compagni di viaggio quotidiani."Non è il commissario a
dover rifornire le farmaciené i loro distributori, né si èmai impegnato a farlo – hadetto ieri il commissariostraordinario all'emergenza Domenico Arcur –. Né sono io a dover rifornire Confcommercio, Conad Federdistribuzione eCoop. Il commissario si è impegnato a integrare le forniture, ove siapossibile, che queste categorie si riescono a procurareattraverso le loro reti. Nonposso non mandare le mascherine agli ospedali permandarli alle farmacie".
ne individuale più comuni,ormai irrinunciabili compagni di viaggio quotidiani."Non è il commissario a
dover rifornire le farmaciené i loro distributori, né si èmai impegnato a farlo – hadetto ieri il commissariostraordinario all'emergenza Domenico Arcur –. Né sono io a dover rifornire Confcommercio, Conad Federdistribuzione eCoop. Il commissario si è impegnato a integrare le forniture, ove siapossibile, che queste categorie si riescono a procurareattraverso le loro reti. Nonposso non mandare le mascherine agli ospedali permandarli alle farmacie".
Che restano senza le mascherine da vendere a prezzo calmierato: "Noi dallavendita dei presidi non vogliamo guadagnare – premette Beltrame –. A noi interessa garantire il servizio afavore dei cittadini, ma inquesto momento non siamo in grado di poterlo svolgere neppure gratuitamente, questo è l'aspetto più grave".Il presidente dei farmaci
sti friulani spiega che "daicanali indicati dalla struttura commissariale non è stato possibile attingere allemascherine: in queste settimane abbiamo dato fondoalle scorte che avevamo in
magazzino o che i colleghihanno ordinato e ricevutoin questi giorni". Mascherine acquistate quasi semprea un prezzo nettamente superiore a quello indicatodal commissario: "I fornitori continuano a proporcelea 90 centesimi – aggiungeancora Beltrame –. Il problema è che al contrario diquanto accaduto per quelleacquistate prima della decisione di fissare un prezzomassimo, ora non avremmo diritto al ristoro delladifferenza".Nell'ordinanza firmata
da Arcuri, che segue l'accordo tra la struttura commissariale e le associazioni dicategoria, si legge infattichiaramente che "tutte lemascherine chirurgiche acquistate dalle farmacie dal1° aprile 2020 ad un prezzounitario superiore a 0,40 euro più e vendute dal 27 aprile 2020 al prezzo impostodi 50 centesimi più iva e tutte le mascherine chirurgiche ordinate dalle farmaciedal 20 aprile ad un prezzounitario superiore a 40 centesimi più iva, e che risultano introdotte in magazzinofino alle ore 23.59 del 3maggio".I grossisti continuano a
proporre le mascherine chirurgiche ai dettaglianti, pure con limitazioni: nei gior
categoria, si legge infattichiaramente che "tutte lemascherine chirurgiche acquistate dalle farmacie dal1° aprile 2020 ad un prezzounitario superiore a 0,40 euro più e vendute dal 27 aprile 2020 al prezzo impostodi 50 centesimi più iva e tutte le mascherine chirurgiche ordinate dalle farmaciedal 20 aprile ad un prezzounitario superiore a 40 centesimi più iva, e che risultano introdotte in magazzinofino alle ore 23.59 del 3maggio".I grossisti continuano a
proporre le mascherine chirurgiche ai dettaglianti, pure con limitazioni: nei gior
ni scorsi i farmacisti friulanihanno ricevuto la propostadi un agente che opera peruna ditta specializzata nella distribuzione di presidisanitari che proponeva l'acquisto delle classiche chirurgiche al solito prezzo di 90centesimi, con un tetto massimo di tre confezioni perfarmacista.Sugli scaffali delle farma
cie restano disponibili lemascherine Ffp2 e Ffp3 equelle in stoffa riutilizzabili, che hanno caratteristiche completamente diverse rispetto alle monouso chirurgiche, più richieste daiclienti.
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SANITÀ LOCALE 26
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE, LA SITUAZIONE IN FVG
SITUAZIONE DEGLI INGRESSI DEI MATERIALI AL 12/05/2020
TOTALEENTRATA DPC DONAZIONE ACQUISTO
Mascherine filtrantiMascherine chirurgicheMascherine FFP2 /KN95Mascherine FFP3Vestiario (Tute, Camici, Occhiali)GuantiSanificazioneDispositivi sanitariMascherine di comunità per la popolazione
20.4001.471.6002.421.475563.59924.445
356.000
TOTALE MATERIALE ARRIVATO
1.492.0002.920.383960.77324.645369.945837.60012.178
148.5361.143.9567.910.016
178.800 211.000373.100
638.800
147.954
23.266200
1.2807.90012.178582
11.865
244.6061.143.9561.739.921
SITUAZIONE DELLE USCITE DEI MATERIALI AL
TOTALEUSCITA PCR
Mascherine filtrantiMascherine chirurgicheMascherine FFP2 /KN95Mascherine FFP3Vestiario (Tute, Camici, Occhiali)GuantiSanificazioneDispositivi sanitariMascherine di comunità per la popolazioneTOTALE MATERIALE DISTRIBUITO
1.230.7502.431.776705.51823.940356.534819.5501.652
147.1651.138.0946.854.979
52.7001.403.550475.23322.665353.720484.199
25056.3861.2104441
6.1017663
852.930586.690129.274
235192
224.350103
147.132
2.939.199 64.8011.138.0942.931.868
Data: 13.05.2020 Pag.: 10,11Size: 783 cm2 AVE: € 23490.00Tiratura: 43843Diffusione: 36620Lettori: 231000
SANITÀ LOCALE 27
ARCS SEQUESTRO
CROMASIA
100.000
9.108
808
800
162.000 28.900
SERVIZISOC.ASSIST
262.800 38.816
PREFETTURA/MINISTERI UTI REGIONE COOP
SERVIZIESSENZIALI VOLONTARIATO
35.150
142.800
1.000
2.700
310
3.500
21.500
2.535
166.070
91.000
18.136
175
1.108
11.000
150
13
16.600
166
580
63.650
385
2
9.800
8
36
6.450
22
15
9.100
16.300
3.584
585
560
2.000
30
107.050
94.750
55.496
46
142
5.500
82
3.000
16.100
3.140
24
155
6.500
106
287.652 259.333 13.818 34.058 32.159 263.066 29.025
Data: 13.05.2020 Pag.: 10,11Size: 783 cm2 AVE: € 23490.00Tiratura: 43843Diffusione: 36620Lettori: 231000
SANITÀ LOCALE 28
a strutture sanitarie, enti e cittadini
La Protezione civile del Fvgne ha distribuite oltre 5 milioniDue milioni e mezzo di mascherine chirurgiche distribuite prevalentemente all'azienda regionale di coordinamento per la salute(Arcs) e ai Comuni. Un milione 138 mila e 94 mascherine definite "di comunità",fornite attraverso la Protezione civile alla popolazione del Friuli Venezia Giulia.E 705 mila Ffp2 destinateancora una volta agli operatori della sanità. Complessivamente, da quando è scattata l'emergenza, la Protezione civile regionale ha gestito quasi 8 milioni di dispositivi di protezione individuale, acquistati, donatida terzi o arrivati da Romaattraverso il Dipartimentonazionale della Pc, che inFvg ha smistato complessivamente 5.623.873 di pezzi. A fare il punto sullo statodell'arte della distribuzione dei dispositivi in regioneè il vicepresidente RiccardoRiccardi.MASCHERINE
"Le Regioni nei loro magazzini hanno 55 milioni di mascherine", ha detto ieri ilcommissario per l'emergenza, Domenico Arcuri, parlando delle difficoltà di approvvigionamento dei dispositivi di protezione per
naso e bocca, denunciate inparticolare dalle associazioni di categoria dei farmacisti. Distribuite tutte quelledestinate alla popolazione(e altre ne verranno acquisite), alla Protezione civiledel Fvg restano a disposizione 261 mila filtranti, 488mila chirurgiche, 255 milaFfp2 (o le identiche Kn95) e705 Ffp3. Gran parte di queste sono state acquisite attraverso il Dipartimento nazionale della Protezione civile (oltre 4 milioni di pezzi), ma rilevante è pure ilcontributo di aziende, privati e associazioni, che neidue mesi della crisi per il Covid19 hanno donato oltre220 mila mascherine allaPc regionale. I 2,4 milionidi mascherine chirurgichedistribuite in queste settimane sono stati destinatiprevalentemente al sistema sanitario (1,4 milioni,gestiti dall'Arcs), ai Comuni (586 mila), alle prefetture (142 mila destinate alleforze dell'ordine). Le più comuni tra le mascherine sono state fornite anche almondo del volontariato(16 mila), alla filiera dei servizi essenziali (94 mila) eagli altri enti locali, comeUti (2.700) e Regione (21mila), destinate prevalente
mente al personale. Unaquota di mascherine chirurgiche è arrivata, curiosamente, dai sequestri effettuati da polizia, carabinierie Guardia di finanza, chehanno intercettato nel corso di differenti operazioni9.108 dispositivi non a norma o destinati all'estero. LeFfp3, quelle con il potere filtrante maggiore, sono statedestinate nella quasi totalità alla sanità: delle 24 miladistribuite, 22.665 sono state affidate in gestioneall'Arcs e alle altre aziendesanitarie del territorio.
LE ALTRE PROTEZIONIQuasi totalmente distribuiti i dispositivi di protezionedi fascia più alta, destinatiperlopiù agli operatori sanitari. Si tratta di tute monouso, camici e occhiali: dei356.534 pezzi che la Protezione civile regionale hacomplessivamente gestitoin uscita, 353 mila sono stati infatti destinati alle aziende sanitarie, mentre un migliaio di unità è stato destinato ai servizi socioassistenziali del territorio.GUANTIPiù di 800 mila sono le paiadi guanti distribuite. Anchein questo caso a farla da padrona è il sistema della sanità regionale (484 mila pez
zi), seguito dai Comuni(224 mila) e dalle prefetture (63 mila). La quasi totalità delle protezione per lemani sono arrivate dal Dipartimento nazionale dellaPc; 162 mila pezzi sono stati forniti dall'Azienda regionale di coordinamento della salute, mentre 28.900 sono arrivati da un sequestrooperato dalle forze dell'ordine. Circa 7.900, infine, sono stati messi a disposizione della Pc regionale (equindi indirettamente delle comunità del Friuli Venezia Giulia) da un privato,che ha scelto di donare iguanti per rendersi utile nelle settimane più difficilidell'emergenza.ALTRI MATERIALIOltre 12 mila sono i kit di sanificazione acquisiti, tuttiprovenienti dalle donazioni (si tratta perlopiù di geligienizzanti: ne sono statidistribuiti 1.652), mentregli altri dispositivi sanitari(dai tamponi ai tubi endotracheali, dai termometri aiventilatori: in tutto 147 mila) sono stati distribuiti agliospedali e ai laboratori attraverso l'Arcs, eccezion fatta per poche unità assegnate alle stesse squadre di Protezione civile, ai servizi socioassistenziali, alle prefetture e alla Regione.
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SANITÀ LOCALE 29
le verifiche
Pochi dispositivi passanoi test di Arpa e universitàsulla capacità di filtraggioUDINE
Solo un numero limitato dicampioni di mascherine sottoposte alle verifiche risulta possedere i requisiti necessari "per perseguire unpercorso di validazione econseguente certificazionecome materiale chirurgicocertificato". Lo rilevano l'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente (Arpa) e l'Università di Udine,che nei giorni scorsi hannoconcluso il servizio straordinario di verifica funzionaledei materiali destinati allaproduzione di mascherinechirurgiche e ad uso dellapopolazione.Pur garantendo il suppor
to tecnico alla Protezione civile regionale in caso di necessità, Arpa e ateneo hanno deciso di sospendere i test sui campioni di dispositivi di protezione, essendonei fatti superata la fase diemergenza.Come noto, Arpa e Uni
versità di Udine hanno avviato il 14 aprile un serviziodi test funzionali sui materiali filtranti destinati allaproduzione di mascherineprotettive, da sottoporre alla validazione da partedell'Istituto superiore di sanità per uso medico o da immettere in commercio prive del marchio Ce in conformità alle richieste della Protezione Civile Regionale, al
Una fabbrica di mascherine
fine di fronteggiare l'emergenza epidemiologica Covid19 (art. 15 e art. 16 deldecreto legge n. 18 del 17marzo 2020). Dalla data diavvio del protocollo operativo sono stati consegnati circa un centinaio di campionirealizzati utilizzando materiali di vario tipo e provenienti in gran parte dal territorio regionale.
preparati con un adeguatocontenuto di Tnt di meltblown, in strato singolo oppure come somma di più strati(ridotto strato di meltblown e spunbond). "Gli esitidei test eseguiti fino ad ora– spiega l'Arpa – indicanoche un numero limitato dicampioni risulta possederei requisiti necessari per perseguire un percorso di validazione e conseguente certificazione come materialechirurgico certificato presso gli enti preposti".In particolare, il 67 per
cento dei campioni ha dimostrato una efficienza di filtrazione per particelle uguali o inferiori di 1 micrometro più bassa rispetto al campione di controllo, mentreil 38 per cento ha presentato un valore di pressione differenziale superiore a 60Pa/cm quadrati."Buone sono risultate le
prestazioni per la rimozione di particelle con diametro maggiore di 5 micrometri, requisito, si ricorda, richiesto dalla Protezione Civile regionale per la fornitura di mascherine a favoredella popolazione", conclude l'Arpa.
Le analisi, eseguite gratuitamente, prevedevano lavalutazione della respirabilità, dell'efficienza di filtrazione e della pulizia microbica. I risultati ottenuti hanno consentito di confermare che i materiali più adattiper la fabbricazione di mascherine filtranti sono quelli già individuati dall'elaborato dal Politecnico di Milano, come ad esempio quelli
CHR.S.
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