Date post: | 15-Mar-2016 |
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esce quando può e viene pubblicato esclusivamente online all’indirizzo http://issuu.com/munda.education.centre.bd/
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Questo numero di ben volentieri ospita le “OSSERVAZIONI
DELLE RAGAZZE SUL LORO VIAGGIO IN ITALIA” (e i loro ringraziamenti!) che Padre Luigi Paggi ha tradotto per noi in italiano. Ecco chi sono le... “Ragazze”... Nella foto, da sinistra a destra, Nilima Munda, Minoti Munda, Dipali Das
Nilima e Minoti sono tribali “Munda”, hanno entrambe meno di venti anni e sono state tra le prime essere accolte da bambine presso il Munda Education Centre della Missione saveriana di Padre Luigi Paggi che si trova in Bangladesh nei pressi di Iswaripur, non segnato sulle
comuni carte geografiche, ai margini della foresta del Sunderban (22 17' 58.0"N, 89 07' 6.90"E). Nilima e Minoti sono partite per l’Italia dopo aver superato brillante mente in Bangladesh l’equivalente d i quello che in Italia è l ’esame di maturità. Sono le prime donne della Tribù Munda non solo ad aver effettuato un viaggio all’estero , ma anche ad aver raggiunto un così alto grado di istruzione .
La signora Dipali Das è una fuoricasta “intoccabile” per la religione Hindu della sua stessa gente. Convertitasi al Cristianesimo, perora la causa delle donne che subiscono in Bangladesh le peggiori atrocità e partecipa attivamente a vari progetti di sviluppo sociale e di emancipazione culturale, collaborando anche con p. Luigi . Aveva già viaggiato all’estero , ma era alla sua prima esperienza in Italia .
Le coordinate su Google Earth
Una tipica abitazione Munda
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M E A C U L P A di Dino Kaka
Il viaggio in Italia delle Ragazze per quanto mi riguarda direttamente ha raggiunto il loro scopo: far conoscere certi usi e costumi,
oltre che realtà drammatiche del loro Paese. Personalmente mi sono reso conto se non altro di conoscere tanto poco la loro cultura da
commettere varie gaffe: qui mi scuso pubblicamente per due che mi hanno fatto ragionare.
PRIMA GAFFE: non aver capito perché mangiano con le mani il torkari
In buona fede, posso dire che al loro Paese le ho viste mangiare sempre (ma non “di tutto") con le mani. A torto avevo l'idea che non
sapessero usare le posate. Al loro Paese, praticamente mangiano sempre e solo la stessa cosa, il torkari: riso e "dal" (lenticchie tritate da
noi introvabili) da impastare per tradizione con le mani insieme alla salsa e alle verdure e se c'è qualche pesciolino. Pensando che
potessero sentirsi in imbarazzo “davanti a noi”, quando le invitammo a casa nostra o al ristorante, fui tanto maleducato ed insensibile da
dire "se preferite... mangiate pure con le mani, sentitevi “libere” come a casa vostra", mentre stavo offrendo loro il "nostro" cibo, dagli
spaghetti alla bistecchina. Ovviamente mangiarono tutto in punta di forchetta con più stile di quanto sappia fare io!
Loro si erano portate in Italia l'insostituibile "dal", come alcuni di noi andando in Paesi del Sud del mondo si portano dietro la boccettina
dell'olio extravergine preferito o il parmigiano d.o.c.
Quando sono state le Ragazze ad invitarci a pranzo, quello che avevano cucinato loro a casa di Roberta e di p. Luigi ce l’hanno lasciato
mangiare con la forchetta, asserendo però che secondo loro è "più buono" se mangiato con le mani, come hanno fatto loro non
vergognandosi affatto “di fronte a noi”. Secondo loro, se provassi a mangiare il torkari con le mani potrei scoprire che è più buono, ma
sono libero di seguire o no il loro invito, né loro mai supporrebbero che io abituato alla forchetta non sappia usare le mani! Sono più
intelligenti oltre che più garbate di me.
SECONDA GAFFE: non aver compreso il loro senso del pudore
Io pensavo in buona fede che al loro Paese si sentissero "costrette" ad indossare i loro pudichi abiti, ed in particolare la "o r n a ", una
specie di sciarpa che nasconde deliberatamente il seno.
Adesso so che senza la orna le Ragazze si sentono nude in pubblico, come mi pare si evinca anche da quanto hanno scritto. Quando col
caldo che faceva le ho invitate a "togliersi” almeno la sciarpona... la orna... che figura pensate che io abbia fatto? Stavamo pure nello
Stadio San Siro in presenza del Papa e di tanti ragazzini! Se si ha il senso del pudore, secondo le Ragazze, il caldo va sopportato! Dal loro
punto di vista le stavo invitando più che a dare scandalo... a mettersi in condizione di “sentirsi” a disagio!
MORALE DELLA FAVOLA
Credo che non sia facile per nessuno porsi a confronto con culture tanto diverse dalla propria e che il pregiudizio, direi nel mio caso la
presunzione di essere più “civile” di loro (sapiente uso della forchetta) e la presunzione che l’abbigliamento delle donne italiane sia più
“libero” oltre che più pratico (qui ti “puoi” togliere la orna), mi ha portato a fare delle gaffe che in futuro potrò evitare... perché le
Ragazze mi hanno aiutato a capire che “civiltà” e “senso pratico”, come il concetto stesso di “libertà”, sono termini con un significato
molto relativo, contrariamente al rispetto di se stessi e reciproco che non può che avere un significato assoluto.
Ciò che mi ha più colpito nelle “Osservazioni” delle Ragazze sugli aspetti sia positivi sia negativi delle rispettive culture è che lo abbiano
saputo fare considerando il rispetto un valore assoluto, e tutto il resto qualcosa su cui confrontarsi nel bene e nel male.
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OSSERVAZIONI SUL NOSTRO VIAGGIO IN ITALIA di Dipali Das, Minoti Munda e Nilima Munda
(traduzione di P. Luigi Paggi)
Dal 31 di Maggio al 9 di Luglio 2012 noi tre e cioè Dipali Das, Nilima Munda e Minoti Munda abbiamo
avuto la grande fortuna di soggiornare un mese e dieci giorni in Italia e di visitare le seguenti città
Italiane: Milano, Imperia, Como, Parma, Sondrio, Forlì, Rimini, Brescia, Torino, Pinerolo e la grande Roma
insieme alla Città del Vaticano.
1. In queste poche righe vorremmo fare le nostre osservazioni su quello che abbiamo visto e
sperimentato durante il nostro soggiorno Italiano. Siamo state veramente impressionate dalla
grandiosità di Roma dove tutto parla della storia antica, della cultura dell’antica Roma e della fede
Cristiana. Avevamo visto qualcosa di questa storia, cultura e fede nei documentari e nei film ma
questa volta abbiamo avuto la fortuna di vedere con i nostri occhi questa grande eredità storica e
camminare con i nostri piedi nei grandiosi centri della Cristianità come la Basilica di San Pietro e di
San Paolo fuori le mura.
2. Abbiamo ammirato estasiate il meraviglioso spettacolo delle montagne, del mare e dei laghi… dei
boschi pieni di verde e dei giardini pieni di fiori e piante da frutta… Che spettacolo le montagne del
Passo Spluga e quelle che circondano Livigno e le cascate della Val Masino con i ponti di legno e
quella statua in oro della Madonna d’Europa. Non dimenticheremo facilmente quei posti!
3. Come non dimenticheremo facilmente la grande varietà di cibo che abbiamo potuto degustare in
svariate occasioni… anche se i gusti e i sapori di questi cibi erano completamente diversi dai nostri
non abbiamo avuto nessun problema a degustarli e dobbiamo ammettere che in un mese e dieci
giorni siamo aumentate di peso!
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4. E poi quattro cose che nel nostro paese assolutamente mancano: la pulizia e la preziosità del tempo:
abbiamo visto come le case sono tutte belle ordinate e come i bagni siano tutti ben puliti e siamo
rimaste sbalordite nel vedere come tutto procede secondo orari ben definiti a differenza del
Bangladesh dove la nostra gente non ha nessuna cognizione della preziosità del tempo! E poi la
grande stima e il grande valore che la vostra società attribuisce alla donna….adesso comprendiamo
come mai i paesi occidentali sono così sviluppati… voi insieme ai vostri figli fate studiare anche le
vostre figlie che diventano maestre, dottoresse, autiste, impiegate etc., mentre le nostre sono usate
solo come macchinette per mettere al mondo figli e sbrigare le faccende domestiche. Siamo rimaste
stupite a vedere donne al lavoro nei negozi, negli uffici, sui treni, sugli autobus, nelle scuole etc.
Quando anche noi saremo in grado di mobilitare le nostre donne come avete fatto voi senz’altro
riusciremo ad uscire dal vicolo cieco della povertà e del sottosviluppo. Siamo rimaste sorprese nel
vedere che, nonostante tutte quelle automobili che circolano sulle strade, il traffico scorre via veloce
e questo avviene perché tutti gli automobilisti hanno dovuto studiare le regole della disciplina e del
traffico stradale… nel nostro paese una patente di guida la si compera di sottobanco con una
bustarella!
5. Noi sappiamo ben poco della religione Cristiana ma ci è stato spiegato che la sua caratteristica
principale è la gratuità. Questa gratuità abbiamo potuto vederla in tantissime occasioni
specialmente nei gruppi che in vari paesi aiutano le attività missionarie sparse per il mondo…
l’abbiamo vista nel gruppo di Virgilio e Americo (nel paese di Sorico) e nel gruppo di Graziella (nel
paese di Cosio) e nel gruppo dei cuochi e pasticcieri di Livigno dove abbiamo incontrato un gruppo
di persone che non dimenticheremo mai un gruppo di persone che nonostante le loro disabilità
fisiche si danno da fare per aiutare i poveri del Bangladesh. Questo senso della gratuità nel nostro
paese è completamente sconosciuto!
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6. Forse a causa di questa gratuità noi tre cittadine del Bangladesh siamo state accolte dappertutto
come dei personaggi importanti e siamo state circondate da grande affetto e riempite di regali.
Eravamo arrivate con una semplice valigetta e siamo ritornate a casa con dei borsoni pieni di tante
cose.
7. Siamo state in varie città Italiane ma il posto in cui abbiamo trascorso maggior tempo è stato il paese
di Sorico dove abbiamo incontrato tante persone che ci hanno accolto come se ci conoscessero da
sempre. Tra queste persone vorremmo ricordare Sonia, Anna Maria, Renato e la sua bella famiglia,
Guido e la sua famiglia, Simone e la sua famiglia e la sua zia Agnese, Colomba, Silvia e la sua famiglia,
Duilio per averci fatto da autista in varie occasioni, Joyce e sua mamma Renata e sua sorella Carlotta,
Simona e Federica, Ivan e la sua famiglia, Lucia e Vanna. Altre persone che non abitano a Sorico ma
verso cui abbiamo dei grossi debiti di riconoscenza sono Sara Bolis e la sua famiglia, Elia e la sua
famiglia, Fabio che ci ottenne i biglietti per entrare nello stadio di San Siro a vedere il Papa, i signori
Dino Kaka e Lella Kaki, Manuela e la sua straordinaria famiglia e i signori Domenico e Renata e
Marta Galli che organizzò l’incontro con i cuochi di Livigno e Lidia e Gianmario e Gabriele Abbiati e
Maria Grazia di Sondrio e Miria e Tita di Tresivio e le sorelle Chiara, Renata e Elena Abbiati e i
fratelli Benedetto e don Francesco Abbiati e la nostra grande amica Roberta Giussani di Milano,
l’altra nostra grande amica Monica Ruggeri e il suo gruppo, i signori Alberto e Fiorenzo di Forlì, la
Suor Martinette Rivers e la signora Gianna Ciapparelli di Rimini e Nicoletta e Cristina di Parma e la
nostra benefattrice Rita Cariboni, il signor Baffo e sua moglie Ida e Eugenio e Rita di Ponchiera nella
cui bella casa ci sono tre mila libri, e il signor Rindoni che ha un giardino simile a quello del Paradiso
terrestre!
8. E per finire non possiamo dimenticare gli amici di Pinerolo in particolare Luca Reinaud, Maria
Martin e suo marito Gabriele e Denise Giraudo che organizzò il nostro primo incontro a Imperia
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offrendoci così anche l’occasione di vedere il mare. Come non possiamo dimenticare la famiglia di
Marina di San Giacomo dove abbiamo messo un fiore sulla tomba di sua sorella dottoressa Ludovica
verso la quale noi abbiamo dei grossi debiti di riconoscenza e che dal Paradiso siamo sicuri che
continuerà a seguire le nostre vicende in Bangladesh... dove siamo rientrate con parecchia
attrezzatura elettronica che sarà molto utile alle altre Ragazze che risiedono con noi alla missioncina
ai bordi della foresta: una stampante regalataci da Roberta, un monitor regalatoci dai signori Diana
e Giovanni Bossi e due computer, uno regalatoci da Gabriele e l’altro da Camilla Carlotta.
9. Oltre a queste apparecchiature elettroniche indispensabili per entrare nella modernità, abbiamo
portato con noi anche il documentario fatto da Guido (1) che durante la nostra permanenza a Sorico
abbiamo doppiato nella nostra lingua: il 9 di Agosto, giornata internazionale dei tribali (2),
proietteremo questo video alla nostra gente che per la prima volta nella sua storia si potrà vedere
sullo schermo. Questo video è un documento molto prezioso per noi e la nostra tribù. Ha fatto
conoscere al mondo la nostra gente, per questo noi saremo riconoscenti in eterno al regista di
questo documentario!
10. Un’altra grande differenza tra il nostro mondo e quello Italiano l’abbiamo vista nel comportamento
di tre personaggi particolari che non dimenticheremo facilmente: Don Roberto, Don Giuseppe e
Padre Luigi Menegazzo. Don Roberto , parroco di Sorico, venne a darci il benvenuto il primo giorno e
a salutarci l’ultimo giorno della nostra permanenza a Sorico. Una di noi , appena uscita dal bagno,
aveva le mani bagnate… cosa che non impedì a don Roberto di stringerle la mano… un gesto
inimmaginabile nel nostro paese da parte di una persona di alto rango verso una donna e
specialmente verso una donna di basso rango. Don Giuseppe per ben due volte ci dedicò due giorni
scarozzandoci sulle montagne della Valle Spluga e su quelle che circondano Livigno e l’ultima sera
della nostra permanenza a Sorico insieme a don Roberto accettò di cenare con noi e mangiare quello
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che noi tre donne del Bangladesh, una fuori casta impura e due Selvaggette della Foresta, avevamo
preparato. E poi P. Luigi, numero due della Direzione Generale dei Saveriani che a Roma non solo ci
fece da guida turistica in giro per la città eterna ma con le sue mani ci servì colazione, pranzo e
cena… altra cosa che nel nostro paese non abbiamo mai visto e non vedremo facilmente… da noi
sono i piccoli che devono servire i grandi e non viceversa… inoltre sono le donne che devono servire
gli uomini e non viceversa!
11. Una Domenica mattina due di noi ebbero l’occasione di partecipare per un momento ad un corso
dove 7 coppie di fidanzati si preparavano al matrimonio. In quell’occasione abbiamo saputo che la
preparazione al matrimonio dura un anno e che tutti quei giovani sono sopra i 25 anni, qualcosa di
inaudito per la nostra tribù Munda dove i matrimoni vengono combinati in tre settimane e gli sposi
non hanno ancora 15 anni. Queste cose le racconteremo alla nostra gente!
12. Abbiamo elencato parecchie belle cose che ci sono piaciute tanto e che non dimenticheremo
facilmente, ma dobbiamo anche dire che qualche aspetto della società e della cultura Italiana non ci
sono piaciuti più di tanto… tra questi uno è il fatto che le donne e le ragazze Italiane appena arriva
un po’ di caldo tendono a scoprire il loro corpo… cosa che la nostra società del Bangladesh
considererebbe non solo scandalosa ma anche peccaminosa.
13. Abbiamo poi notato che tantissime persone portano a spasso il cane, cosa che non abbiamo mai
visto fare da nessuno nel nostro paese dove ci sono cagnacci da tutte le parti. Cercando una
spiegazione a questo fenomeno ci è venuto di pensare che forse nella società Italiana dove si è
sempre di fretta c’è poco tempo per stabilire profonde relazioni umane e dato che l’uomo è un
animale sociale se non può relazionarsi con i suoi simili cerca di relazionarsi con gli animali.
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14. L’ultima cosa che non ci è piaciuta per niente è stato il fatto di notare una grande spaccatura tra il
mondo dei giovani e quello degli adulti. Nei vari incontri dove noi tre abbiamo cercato di dire
qualcosa sul nostro mondo abbiamo notato l’assenza del mondo giovanile. Nelle chiese dove varie
volte abbiamo partecipato a momenti di preghiera abbiamo quasi sempre visto solo persone adulte
o anziane: non siamo riuscite a capire le ragioni di questa separazione e spaccatura; inoltre ci
chiediamo: come faranno i giovani ad apprendere i preziosi insegnamenti per la vita e acquistare
saggezza se non manterranno relazioni con gli adulti?
15. Abbiamo avuto un paio di volte l’occasione di partecipare ad un ritrovo dei giovani, l’atmosfera che
abbiamo respirato non ci è piaciuta affatto, la musica ci stordiva le orecchie, le luci che rimbalzavano
ai quattro angoli ci accecavano. Ci è poi stato detto che sia i ragazzi che le ragazze in questi ritrovi
consumano bevande alcoliche e spesso fanno uso di droga. Ci siamo sentite veramente a disagio in
quei ritrovi giovanili!
16. Queste sono le cose belle e meno belle che abbiamo notato durante il nostro soggiorno Italiano. Ci
ripromettiamo di dare molta importanza alle belle cose che abbiamo visto e cercheremo di esplorale
la possibilità di trapiantarle tra la gente del nostro paese.
17. Ringraziamo P. Luigi che ha organizzato questo nostro viaggio in Italia e tutte quelle persone che ci
hanno accolto così calorosamente e mandiamo a tutti i nostri saluti e quelli della nostra gente e
invitiamo chi avrà coraggio a sufficienza per avventurarsi in un paese così malconcio come il nostro
a venirci a trovare… noi non potremo offrirvi le belle e buone cose che voi ci avete dato ma di fame
non vi lasceremmo morire e dalla tigre vi terremmo lontani”!
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18. Ci stavamo dimenticando di ringraziare anche P. Sergio Targa, che ci accompagnò in Italia: da sole ci
saremmo perdute nell’aeroporto di Dubai! Insieme a lui dobbiamo ringraziare suo fratello e la sua
famiglia per averci offerto la possibilità di trascorrere un paio di giorni nella sua baita sull’Adamello
dove abbiamo potuto respirare l’aria fresca della montagna!
Con profondi e sinceri sentimenti di riconoscenza e gratitudine:
Dipali Das, Minoti Munda, Nilima Munda
«Se la vita è un viaggio… chi viaggia vive due volte»
(Omar Khayyam, poeta Iraniano)
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Note
(1) Il Documentario menzionato dalle Ragazze è “I Munda del Sunderbon” di Guido Copes, prodotto da
ULTRA-VIDEO
http://www.ultra-video.it/film.html
Il trailer del Documentario è su YouTube
http://www.youtube.com/watch?v=yPanEyDb0y4
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(2) Alla Giornata del 9 Agosto è stato dedicato un numero di in Bangla
International Indigenous Day in Shyamnagar
http://issuu.com/munda.education.centre.bd/docs/tribal_day_2012
Non disponendo della traduzione dal Bangla, ci auguriamo che i lettori italiani... si accontentino delle foto!
Corteo per le vie di Shyamnagar:
ì Munda ricordano al Mondo la loro
identità tribale di cui sono fieri.
Conferenza nel teatro locale:
Khrisnapada Munda (il secondo da
sinistra) è l’unico laureato della tribù.
Al termine della Conferenza,
i Munda si esibiscono nei loro balli e
canti tribali di cui sono molto fieri.