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N° 3 del 2011

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n.3 Speciale Mondiale Torino 2011 la rivista della federazione italiana tiro con l’arco Anno XXXVII - Roma - Speciale Mondiali 2011 - n. 3 - Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1 comma 1 - DCB Roma TORINO 2 0 1 1 ITALIA MONDIALE
Transcript
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n.3 SpecialeMondiale

Torino 2011la rivista della federazione italiana tiro con l’arco

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ITALIA MONDIALE

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Speciale Mondiale Torino 2011 arcieri 3

i n q u e s t o n u m e r oi n q u e s t o n u m e r o

arcieriLa Rivista della Federazione Italiana

Tiro con l’arco

N. 3 Speciale Mondiali – Torino 2011

Direttore ResponsabileGianfranco Colasante

RedattoreGuido Lo Giudice

Amministrazione e RedazioneFITARCO - Via Vitorchiano, 115

00189 RomaTel. 06.36856503-Fax 06.36856658

Sito web: www.fitarco-italia.orge-mail: [email protected]

Progetto grafico e impaginazioneDigitalia Lab srl

StampaGrafica Giorgetti srl

00155 Roma

finito di stampare nel mese di Agosto 2011

La riproduzione parziale o totaledegli articoli è consentita solo

citando la fonte

Concessionaria esclusivaper la pubblicitàGreentime S.p.A.

Via Ugo Bassi, 7 - 40121 BolognaTel. 051.223327 - Fax 051.222946

Anno XXXVII - N. 3Speciale Mondiali - Torino 2011

iscrizione Tribunale di Roman. 291 del 17/05/1988

In copertina:Il trio iridato Natalia Valeeva, Jessica

Tomasi e Guendalina Sartori.Nei riquadri gli avieri Galiazzo,Nespoli e Frangilli, bronzo e il

duo misto Pagni-Tonioli oro nelcompound. In fondo la

rappresentativa azzurra paraarchery a Stupinigi.

Foto Dean Alberga e Mario Sofia

4 editorialeGrazie!

di Mario Scarzella

549° campionato mondialetorino 2011

Mai così grandidi Simone Battaggia (Gazzetta dello Sport)

di Andrea Schiavon (TuttoSport)

16 8° mondiale para archerytorino 2011

Un vero e proprio spartiacquedi Silvano Cavallet

24 49° fita/worldarchery congress

Mario scarzella vicepresidente vicariodi Dajana Piccolo e Rebecca Rabuozzi

28 settore giovanileBravi i nostri giovani

di Stefano Carrer

34 trofeo pinocchio fase nazionale g.d.g.

Nel paese dei balocchi di Anna Franza

38 coppa del mondoSulla strada per istanbul

di Guido Lo Giudice

41 in ricordo di… Fabio Amadi

42 european grand prixReazione a catena

di Maurizio Belli

46 campionati italiani targa para archeryConferme e buoni auspici

di Silvano Cavallet

49 giochi sportivi studenteschiPrima esperienza, grande successo

Fitarco e Grafica Giorgetti adottano

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4 arcieri Speciale Mondiale Torino 2011

GRAZIE!

e d i t o r i a l e

È stata un’estate a dir poco intensa quella che cistiamo lasciando alle spalle e le emozioni che cihanno fatto vivere gli arcieri azzurri ai CampionatiMondiali di Torino, con le qualificazioni olimpichee paraolimpiche e i due ori e il bronzo di Piazza Ca-stello, rimarranno vive nella nostra memoria. Gliobiettivi che ci eravamo prefissati sono stati rag-giunti e sono felice di utilizzare questo spazio perringraziare chi ha dato il proprio contribuito perconseguirli. A Torino ho avuto l’onore di venire eletto alla vice-presidenza della World Archery: si tratta di ungrande risultato per tutto lo sport italiano, irrag-giungibile se non avessi avuto alle spalle una Fe-derazione che si distingue per la passione e legrandi qualità di atleti, tecnici e dirigenti, che cihanno fatto raggiungere questa credibilità inter-nazionale. Da parte mia metterò, come sempre, ilmassimo impegno per non deludere le vostreaspettative.Sul versante organizzativo sapevamo che un even-to mastodontico che metteva per la prima voltaassieme due Mondiali in una singola manifestazio-ne sarebbe stato di difficile realizzazione. Ebbene,pur con tutti i problemi che un’organizzazione diqueste proporzioni inevitabilmente comporta, sia-mo riusciti nell’impresa. La Palazzina di Caccia diStupinigi e Piazza Castello hanno regalato una cor-nice maestosa, ma nulla sarebbe stato possibilesenza il fondamentale supporto delle istituzioni edei corpi militari, con le Fiamme Azzurre e l’Aero-nautica in prima linea. Altrettanto necessario l’au-silio operativo dei 400 volontari, che ci hanno per-messo di assolvere alle richieste delle Nazionalipresenti. Ci tengo a ringraziare di cuore tutti coloroche si sono spesi con passione per permettere alnostro laborioso Comitato Organizzatore, presie-duto dall’amica Tiziana Nasi, encomiabile insiemea tutto il suo staff, di realizzare questo sogno mon-diale che ha registrato numeri record e che manca-va al nostro Paese dal lontano 1981, nell’edizionedi Punta Ala. Sul versante agonistico era fondamentale l’accessoalle Olimpiadi di Londra 2012: sono stati momentipalpitanti, per la squadra maschile e femminile.Buona sorte o meno, nello sport sono i risultati checontano e i nostri atleti, abituati a non deluderci nei

momenti decisivi, hanno stretto i denti e superatoanche in questa occasione le difficoltà che si eranopresentate sulla linea di tiro. Un contributo decisivoè arrivato dallo staff tecnico federale, coordinatodal ct Gigi Vella e Marco Pedrazzi nel para archery,che ha dato un contributo decisivo per i risultati ot-tenuti. Il trio dell’Aeronautica Frangilli, Galiazzo eNespoli, nonostante una condizione non ottimale,ha tenuto alto il nome dell’Italia guadagnandosianche un bronzo che, considerate le premesse,sembrava fuori portata. Nel compound ci siamoconfermati ai vertici grazie al duo delle meravigliePagni-Tonioli, atleti che abbinano qualità tecnicheed indiscutibile solidità caratteriale, capaci di vince-re l’oro nella prima edizione iridata del mixed team.L’ultimo pensiero va invece al titolo mondiale deltrio olimpico femminile: Natalia Valeeva, campio-nessa inimitabile, ha dato sicurezza e fatto crescerein un momento delicato atlete eccellenti come Jes-sica Tomasi e Guendalina Sartori che, pur essendoall’esordio in una rassegna iridata, hanno tirato fuo-ri nei momenti decisivi grinta e classe dimostran-dosi all’altezza e facendo la differenza. Le emozioniche ci hanno fatto vivere nella qualificazione olim-pica e nelle finali in diretta televisiva, con un tifo dastadio che ha reso ancora più entusiasmante l’at-mosfera in piazza Castello, li terremo custoditi nelcuore e nella memoria. A loro tre rivolgo un abbrac-cio a nome di tutti i tesserati FITARCO che hannoseguito palpitando le loro gesta sportive. Questi risultati ci hanno portato al 3° posto del me-dagliere, un grande risultato che purtroppo nonsiamo riusciti a ripetere nei Mondiali Para Archery.Dobbiamo ammettere che le aspettative erano di-verse, ma a Stupinigi abbiamo assistito a dei matchavvincenti con un livello qualitativo mai registratoprecedentemente. L’Italia, pur non essendo salitasul podio, è riuscita a qualificare per Londra quattroatleti grazie alle prestazioni di campioni come DePellegrin, Simonelli e Azzolini, ai quali si è aggiuntala sfida in diretta tv della Mijno, le cui lacrime digioia per la vittoria finale rappresentano l’attacca-mento alla maglia azzurra dei nostri atleti. Un immenso grazie a tutti voi!

Il Presidente FITARCOMario Scarzella

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MAI COSÌ GRANDI

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Più che imbarazzante, la scena all’Officina GrandiRiparazioni era stata comica. Gigi Vella aveva accet-tato controvoglia di annunciare gli atleti convocatiper i Mondiali di Torino: dopo mille dubbi e mille ra-gionamenti, dopo aver perso il sonno per capirequali fossero i più affidabili e aver poi detto agli al-tri che sarebbero rimasti a casa, ribadire le propriescelte davanti alla stampa rappresentava un sur-plus emotivo del quale avrebbe fatto volentieri ameno. E infatti, quando è arrivato alla squadra del-l’olimpico femminile, è scivolato sulla più classicadelle bucce di banana: “Natalia Valeeva, Jessica To-masi e Pia Lionetti“. “Sei sicuro?“ aveva chiosato ilpresidente federale Mario Scarzella, che ben sapevaquanto Vella fosse stato in dubbio tra portare Pia oGuendalina Sartori, ma che sapeva anche di comela scelta fosse ricaduta, alla fine, sulla padovana.Oggi Gigi Vella può sorridere della gaffe e andarefiero di quella scelta, sofferta ma motivata. PerchéGuendalina Sartori è stata l’architrave su cui l’Italiafemminile ha costruito un oro inatteso e meritato,coinvolgente dalla prima all’ultima freccia e proiet-tato verso il futuro, ben oltre Londra 2012. NataliaValeeva resta la punta e non ha intenzione di mol-lare, ma Guendalina e Jessica Tomasi sono le com-pagne perfette, che garantiscono i punti quando laveterana cala di ritmo e le danno la serenità permettere le frecce importanti. Una squadra, insom-ma, nata in un Mondiale difficile da dimenticare,per i numeri record - 87 Paesi rappresentati e oltre900 atleti iscritti, compreso il settore paralimpico - eper le emozioni che ha regalato.

ITALIA A LONDRA 2012Le qualificazioni del lunedì e del martedì a Stupini-gi erano andate sostanzialmente bene. In chiave in-dividuale, dei sei azzurri la sola a piazzarsi tra i primiotto e a qualificarsi quindi direttamente ai sedicesi-mi era stata Natalia Valeeva, eppure Jessica Tomasie Guendalina Sartori da una parte e gli avieri MarcoGaliazzo, Michele Frangilli e Mauro Nespoli tra gliuomini avevano fatto abbastanza bene da garanti-re alle due squadre accoppiamenti “leggeri” doveserviva, cioè agli ottavi del torneo a squadre, dove

La rassegna iridata disputatasi tra Stupinigi ePiazza Castello ha registrato numero record. Agli azzurri le carte olimpiche per Londra e

il 3° posto nel medaglieredi Simone Battaggia Giornalista de La Gazzetta dello Sport

Foto Dean Alberga e FotoSofia

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erano in ballo le carte olimpiche: Germania per gliuomini, Georgia per le donne.Mercoledì mattina però gli dei dell’arco sembranoaver dichiarato guerra all’Italia. Frangilli quasi non siregge in piedi, è pallido e suda freddo, appare gon-fio e pieno di macchie rosse. Uno sfogo allergico, siscopre, legato a fattori alimentari ed emotivi. Il pro-blema è che le riserve non sono previste: se Frangil-li non tira restano solo le frecce di Galiazzo e Ne-spoli, quindi 16 al posto delle canoniche 24. Fortu-na vuole che uno dei tedeschi stia peggio: Floto hail collo bloccato, riesce a malapena a camminare, ditirare non se ne parla proprio. Frangilli invece l’arcoriesce a tenerlo in mano, e allora dalla paura si pas-sa al sollievo per una carta olimpica più agevole delprevisto.Le azzurre invece stanno bene, ma tirano in manie-ra inguardabile contro una Georgia mediocre,strappando solo in extremis lo spareggio (207-207). Dove succede il caos: il direttore dei tiri im-posta il cronometro dai 40” e non dai 60”, la Valeevasi accorge che in 15” devono tirare lei e Jessica To-masi e le loro frecce sono scagliate alla bell’ e me-glio (7 e 6). Le georgiane invece non tirano nem-meno la terza freccia: dopo un 9 e un 10, la Esebuasi ferma con la sirena mentre è in fase di ancorag-

gio. Parte il ricorso georgiano, accolto: la Esebua haaltri 20” per tirare. Le basta un 3, fa 9. La Georgia è aLondra, l’Italia a casa. Esplode la rabbia, parte ilcontroricorso ma prevale il pessimismo, perchéuna freccia tirata è tirata. E invece si scopre che lagaffe ha penalizzato anche Polonia donne e Malay-sia uomini: la giuria fa rifare i tre shoot-off. E quiNatalia Valeeva trova la freccia d’oro: tira per ulti-ma, deve recuperare due punti, e mentre la Esebuafa 8 lei centra l’unico 10 della volée: 25 a 25, mal’Italia passa con la sua freccia, la più vicina alla X. Ementre i georgiani scoprono che la decisione èinappellabile, le azzurre di slancio battono Taiwane Cina con punteggi mirabili, conquistando la fina-le con l’ India.Prese le carte olimpiche, giovedì gli azzurri torna-no all’individuale. In quattro conquistano un postonei 16esimi ed entusiasma Galiazzo, che ai 24esimirimonta da 5-1 vincendo lo spareggio a freccia uni-ca con Wang Cheng Pang (Taiwan) grazie a un 10.L’aviere padovano sarà l’ultimo a cedere venerdì,arrivando fino agli ottavi con un altro miracolososhoot-off ai sedicesimi contro l’indiano Rai. Proprioai 16esimi escono invece Nespoli, Valeeva e Toma-si. Importa relativamente: tutto l’interesse ormai èspostato verso le finali di domenica.

I protagonisti azzurri nelle finali diPiazza Castello:

a p.5 Jessica Tomasi, GuendalinaSartori e Natalia Valeeva

festeggiano il titolo iridato insiemealla mascotte M'Arco. L'Italia non

vinceva l'oro mondialenell'olimpico femminile dai

Mondiali di Riom (Fra) del 1999.

Di fianco il Commissario TecnicoFitarco Gigi Vella con gli avieri

Michele Frangilli, Marco Galiazzoe Mauro Nespoli dopo il bronzo

conquistato contro il Messico.

Sotto Sergio Pagni e MarcellaTonioli, iridati nel mixed

compound.

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MEDAGLIE AZZURRE In Piazza Castello le ragazze tirano contro l’India, ed èdura da subito perché Natalia Valeeva balla tra 9, 8 eben due 7. È in quel momento che Sartori e Tomasitengono in piedi la squadra, garantendo i punti chenon fanno scappare le avversarie. Guendalina, quellache non doveva esserci, trova un paio di dieci e chiu-derà la finale con 71 punti, gli stessi della Valeeva. Chedà la stoccata finale, con quattro dieci nelle ultimequattro frecce: finisce 210-207, è oro. L’attesa è finita,visto che l’ultimo successo iridato dell’Italia femmini-le era datato 1999, ai Mondiali di Riom, in Francia. Pochi minuti più tardi completeranno l’opera i ma-schi, battendo il Messico con sangue freddo ma an-che una buona dose di fortuna: ai centroamericanitremano le gambe, centrano un 6 e un 7 con le ulti-me due frecce: con 16 punti avrebbero vinto. Èbronzo. Un lusso, ripensando alla faccia di Frangillimercoledì mattina.Si chiude col trionfo sudcoreano nel torneo a squa-dre e in quello individuale maschile. Si ferma in se-mifinale Brady Ellison, il cacciatore dell’Arizona,l’uomo arrivato a Torino con un arco rosa e un sac-co di braccialetti da vendere per finanziare la lottacontro i tumori al seno: per il momento deve arren-dersi agli asiatici, ma il suo vero obiettivo è Londra2012. Fa festa anche la cilena Denisse Van Lamoen,che in finale batte la georgiana Esebua (ancora lei!)e riscatta una carriera segnata fino a poco tempo fada un caso di doping nel 2002. Festeggiano le deci-ne di volontari che in una settimana hanno fatto ditutto. Torino lascia solo bei ricordi.

Sopra l'aviere Michele Frangilli,sofferente dopo lo sfogo che neha compromesso la prestazionedurante il match di qualificazioneolimpica con la Germania.

A fianco il tedesco Floto Florian,costretto ad abbandonare ilcampo di gara per infortunio.

Sotto il trio femminile olimpicofesteggia con lo Staff TecnicoFitarco la qualificazione perLondra 2012 dopo il ricorso cheha fatto ripetere lo scontro con laGeorgia.

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di Andrea SchiavonGiornalista di TuttoSport

Precaria, ma con obiettivi ben chiari. Marcella To-nioli ha un contratto a progetto e una medagliad’oro e, di questi tempi, sono entrambi preziosi. Iltitolo di campionessa mondiale se lo è guada-gnato a Torino in coppia con Sergio Pagni in unafinale mai in discussione contro l’Olanda e, se peril toscano è stata la medaglia che mancava in unacarriera lunga e ricca, per Marcella è il primogrande successo internazionale all’aperto.

ORO MANCANTE“A Torino avevo già vinto gli Europei indoor, nel

2008 – racconta Pagni, che con un’arciera, l’azzur-ra dell’olimpico Pia Lionetti, fa coppia anche nellavita di tutti i giorni -. In quattro partecipazioni aiMondiali, l’oro mi era sempre sfuggito: questa voltaabbiamo saputo sfruttare al meglio la novità delmixed team”. Nella gara a squadre Sergio e Marcel-la hanno saputo convogliare la delusione patitanella prova individuale dove – pur essendo i mi-gliori azzurri – si sono fermati entrambi ai quarti.Insieme invece il loro cammino è stato inarresta-bile e reso ancora più memorabile dal record delmondo eguagliato ai quarti: contro il Belgio i dueazzurri hanno totalizzato 158 punti. Ne sono ba-stati quattro in meno per battere in finale (154-152) Peter Elzinga e Inge Van Caspel, grazie a unapartenza perfetta (quattro 10 con le prime quat-tro frecce) che ha costretto gli olandesi a insegui-re gli azzurri sin dall’inizio.

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Sopra i campioni del mondomixed team compound

Sergio Pagni e Marcella Tonioli.

Sotto una veduta del campo digara allestito in Piazza Castello a

Torino.

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TATUAGGI L’Italia festeggia così una coppia che era soltantoalla sua quarta gara insieme, dopo Antalya, Porec eBoé. Del resto sono solamente tre anni che Marcellasi dedica al compound. “Ho cominciato col tiro conl’arco 8 anni fa – racconta la ferrarese di Portomag-giore -, perché mi aveva incuriosito vedere una gara,un giorno in cui avevo accompagnato mia madre, im-pegnata nel servizio medico. Da lì in poi ho iniziatocon l’olimpico, sino a passare al compound tre annifa”. Una scelta che le ha fatto fare il salto di qualitàvisto che, prima di questo titolo mondiale, nel corsodel 2011 Marcella aveva già conquistato l’oro euro-peo indoor. Un medagliere in crescita, come il nu-mero di tatuaggi che ricoprono il corpo dell’azzur-ra: al momento dell’oro erano otto (tra cui il TSFB,Tenere Sempre Fortissimamente Botta, esibito sul bi-cipite sinistro) ma il nono Marcella ce l’aveva già intesta: “Una freccia che gira intorno al polpaccio e salesino al ginocchio”. L’arco è sulla pelle di questa ra-gazza, che nella vita di tutti i giorni fa il tecnico in-formatico in uno zuccherificio. “Il contratto è a pro-getto, ma il mio capo e i colleghi sono molto com-prensivi e disponibili quando parto per le trasferte”. In-castrare allenamenti e gare tra lavoro, permessi eferie è anche la sfida quotidiana di chi, come Tizia-no Xotti, segue dal punto di vista tecnico gli azzurridel compound. “Spesso ci confrontiamo contro na-zioni di professionisti, come gli statunitensi – spiegaXotti, che quando non è con gli arcieri fa il pro-grammatore metalmeccanico -. Per questo i nostripodi ci rendono ancora più orgogliosi”.

E gli Stati Uniti evocati da Xotti sono stati i grandidominatori delle prove a squadre del compound,aggiudicandosi sia la gara maschile sia quellafemminile. Podi, ma senza oro, individuali, dove

tra gli uomini sono stati beffati dal canadese Chri-stopher Perkins, mentre la russa Albina Loginovaè stata la più forte tra le donne aggiudicandosi ilsuo secondo titolo iridato consecutivo. La finale asquadre degli uomini è stata uno show cui la Da-nimarca non ha potuto far altro che assistere: 23frecce su 24 si sono conficcate all’interno del cer-chio del 10. Una è finita fuori, sul 9. Risultato: 239punti e record mondiale per Reo Wilde, JessieBroadwater e Braden Gellenthien, per la gioia dicoach Mel Nichols che ha centrato l’oro anchecon la squadra femminile. Una finale donne chemetteva di fronte Usa e Iran, in uno scontro sug-gestivo tra intrecci cinematografici, sociali e di-plomatici. Da un lato le ragazzotte bionde in mi-nigonna, dall’altro tre ragazze che sfidavano ilcaldo feroce di piazza Castello coperte da hijab,maniche e pantaloni lunghi. Tecnicamente, trop-po – per ora – il divario perché Jamie Van Natta,Christie Colin ed Erika Anschutz venissero impen-sierite da Seyedeh Halimianavval, Shabnam Sar-lak e Parsamehr Mahtab: è finita 231-223, ma leragazze iraniane hanno comunque festeggiato.Chiudono il mondiale con un argento e due quar-ti posti - nell’individuale femminile con la Mahtabe nella squadra mista, sempre con la Mahtab, incoppia con Amir Kazempoor - e per l’Iran, che haun movimento di 1.200 arcieri tesserati (ma si sti-mano quasi 20mila amatori), è un successo. Risul-tati frutto di investimenti: a Teheran vivono da seianni Park Man Sek e Lee Yoo Mi, marito e moglieche si sono trasferiti dalla Corea per lavorare coitecnici e con gli arcieri locali. Così l’Iran si è con-quistato un posto nel medagliere generale e que-sto è un ulteriore segnale che arriva dai Mondialidi Torino: il mondo del tiro con l’arco è in evolu-zione e in tanti premono per emergere. Non solonel compound.

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Medagliere Torino 2011

Rank NOC Maschile Femminile Mixed Totale RankbyTotalO A B Tot O A B Tot O A B Tot O A B Tot

1 KOR - Sud Corea 2 1 3 1 1 1 1 1 2 3 1 2 6 =1

2 USA - USA 1 1 2 4 1 1 2 2 1 3 6 =1

3 ITA - Italia 1 1 1 1 1 1 2 1 3 =3

4 CAN - Canada 1 1 2 1 1 2 =4

5 CHI - Cile 1 1 1 1 =6

5 RUS - Russia 1 1 1 1 =6

7 FRA - Francia 1 1 1 1 2 2 =4

8 DEN - Danimarca 1 1 1 1 =6

8 GEO - Georgia 1 1 1 1 =6

8 IND - India 1 1 1 1 =6

8 IRI - Iran 1 1 1 1 =6

8 MEX - Messico 1 1 1 1 =6

8 NED - Olanda 1 1 1 1 =6

14 CHN - Cina 1 1 1 1 =6

14 GBR - Gran Bretagna 1 1 1 1 =6

14 VEN - Venezuela 1 1 1 1 =6

Totale: 4 4 4 12 4 4 4 12 2 2 2 6 10 10 10 30

Sopra le azzurre Laura Longo edEugenia Salvi con MarcellaTonioni.

Sotto Pagni e Tonioli premiati dalpresidente del ComitatoOrganizzatore Tiziana Nasi.

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Sopra il coach Tiziano Xotti con iltrio azzurro Boccali, Greco e Pagni

durante le eliminatorie diStupinigi.

Sotto la sfida per l'oro Usa-Iran e,a fianco, la Loginova (Rus)

festeggia il bis iridato.

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LA CERIMONIA DI APERTURA

(gu.l.g.) Uno spettacolo coin-volgente quello realizzato daProdea e Linguadoc Commu-nication, che attraverso gran-di proiezioni video sulla Pa-lazzina di Caccia di Stupinigihanno raccontato la storiadei 150 anni dell’Unità d’Ita-lia, dal Risorgimento agli annidel boom economico, dallebattaglie storiche al raccontodella creatività italiana attra-verso il design, la moda e losviluppo industriale.

L’Italia è stata la squadra cheha sfilato per ultima con ilgrande Giancarlo Ferrari co-me portabandiera azzurro.

Prima della sfilata, del giura-mento degli atleti e dei di-scorsi del Presidente dellaWorld Archery Ugur Erdener edel presidente del COL TizianaNasi, la cerimonia è stataaperta con la lettura dal salu-to del Presidente della Repub-blica Giorgio Napolitano cheriportiamo integralmente:

“In occasione della cerimoniadi apertura dei CampionatiMondiali di tiro con l’arco ilPresidente della Repubblicarivolge un fervido augurio disuccesso per una manifesta-zione che premia la lunga tra-dizione e consolida la popola-rità di questa disciplina spor-tiva nel nostro Paese.

I Campionati Mondiali offro-no una significativa occasio-ne di incontro fra atleti prove-nienti da tutti i Continenti, im-pegnati, nel rispetto dei prin-cipi di leale competizione, inuna pratica sportiva che sem-pre più attira le giovani gene-razioni”.

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INDIVIDUALIArco Olimpico Maschile1 Kim Woojin (Kor)2 Oh Jin Hyek (Kor)3 Ellison Brady (Usa)

Arco Olimpico Femminile1 Van Lamoen Denisse Astrid (Chi)2 Esebua Kristine (Geo)3 Fang Yuting (Chn)

Arco Compound Maschile1 Perkins Christopher (Can)2 Broadwater Jesse (Usa)3 Wilde Reo (Usa)

Arco Compound Femminile1 Loginova Albina (Rus)2 Lebecque Pascale (Fra)3 Anschutz Erika (Usa)

SQUADREArco Olimpico Maschile1 Sud Corea (Im, Kim, Oh)2 Francia (Girouille, Valladont, Prevost)3 Italia (Frangilli, Nespoli, Galiazzo)

Arco Olimpico Femminile1 Italia (Tomasi, Sartori, Valeeva)2 India (Devi, Swuro, Kumari)3 Sud Corea (Ki, Han, Jung)

Arco Compound Maschile1 Stati Uniti (Wilde, Broadwater, Gellenthien) 2 Danimarca (Laursen, Damsbo, Johannessen)3 Canada (Rousseau, Trillus, Perkins)

Arco Compound Femminile1 Stati Uniti (Van Natta, Anschutz, Colin)2 Iran (Halimianavval, Sarlak, Mahtab)3 Venezuela (Bosch, Guedez, Mendoza)

Arco Olimpico Mixed Team1 Sud Corea (Im, Ki)2 Messico (Roman, Serrano)3 Gran Bretagna (Godfrey, Oliver)

Arco Compound Mixed Team1 Italia (Pagni, Tonioli)2 Olanda (Elzinga, Van Caspel)3 Sud Corea (Choi, Seok)

I PODI IRIDATI

A p.12 e 13 i protagonisti deiMondiali di Torino sul podio dopo

le finali di Piazza Castello.

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Dean AlbergaFotografo ufficiale di:FITA, EMAU, FITARCO

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UN VERO E PROPRIO SPARTIACQUE

Il Mondiale di Stupinigi cambia le regole: numerirecord, prestazioni super in diretta Rai e

stessa location della precedente rassegna iridata.L'Italia conquista 4 pass per Londra 2012

Nulla sarà più come prima. Un luogo comune?Forse nella forma, certo non nella sostanza. Larassegna iridata di Torino ha prodotto una chiarae netta cesura, frutto di tutta una serie di scelte. La prima, di grande significato emotivo oltre cheorganizzativo, è stata quella di porre il Mondialepara archery non come ‘altro’, al più come un’ap-pendice, rispetto a quello “normale”; ma di averlovoluto come il secondo momento di un appunta-mento pensato e strutturato come un unicum.Mettendo in campo qualità ed esperienze di altis-simo livello che già avevano fornito eccellenteprova di sé in occasione di Torino 2006. Questa

impostazione è la diretta conseguenza dell’entra-ta, a pieno titolo, nella FITA (World Archery) anchedel para archery italiano. Con tutto ciò che neconsegue; a partire dall’applicazione delle regoledella Federazione internazione in tema di carteolimpiche. Torino, infatti, ha anche assegnato lamaggior parte dei ‘pass’ per i Giochi di Londra2012.Questo snodo è alla base, probabilmente, delgran numero di partecipanti: duecentosettanta-cinque arcieri, in rappresentanza di ben trentano-ve nazioni, ai quali devono essere aggiunte pocomeno di centocinquanta persone tra dirigenti,

di Silvano CavalletFoto Dean Alberga e FotoSofia

La nazionale italiana para archeryal completo davanti la Palazzina di

Caccia di Stupinigi.

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tecnici e accompagnatori. Come mai in preceden-za, insomma, quello di Torino è stato davvero unappuntamento ‘mondiale’. Per numero e per qua-lità. Dal punto di vista tecnico, mai si era assistitoa scontri di così alto livello e con interpreti di tan-ti Paesi diversi a contendersi il successo e l’am-missione alla prossima olimpiade. La capacità diattrazione dell’evento, frutto di una progettualitàben strutturata, sono confermate, poi, anche dallacopertura garantita dalla Rai per le fasi conclusivedella rassegna.L’affermazione che Torino ha cambiato le regole,insomma, non è vuota retorica ma, al contrario, èsuffragata da tanti elementi concreti. E il bilancioorganizzativo è certamente tutto improntato al-l’attivo. Non così, non lo si può negare, per quantoriguarda i risultati degli azzurri; risultati che sonostati certamente inferiori alle attese.Alla fine vanno registrate quattro carte olimpiche(Elisabetta Mijno e Oscar De Pellegrin, nell’arcoolimpico; Alberto Simonelli, nel compound opene Fabio Azzolini nel compound W1), ma all’appel-lo mancano quelle delle squadre. Oltretutto, ipass per Londra sono frutto delle complesse re-gole di ammissione ai Giochi e non della conqui-sta di posti sui podi.Alla vigilia di una rassegna andata in scena tra lemura amiche, ci si attendevano sicuramente esitidiversi. Ma, vuoi per il livello tecnico complessivodella manifestazione (ne parliamo nell’intervistacon Marco Pedrazzi), vuoi per le difficoltà degliazzurri a sostenere la pressione psicologica delmondiale italiano, alla fine il cammino dei nostriarcieri s’è arrestato ben prima del previsto.Uno stop, non lo si può nascondere, che dovrà es-sere analizzato con attenzione e senza frapporreindugi. Anche perché ci saranno gli ‘esami di ripa-razione’ (nella città inglese di Stoke Mandeville,dal 5 al 9 settembre) durante i quali si dovrà cer-care di arricchire la presenza azzurra a Londra. In tutti i casi, anche per il para archery italiano va-le quanto detto all’inizio: Torino ha rappresentatouna svolta dalla quale non si potrà prescindere nétornare indietro. Il lavoro futuro, dunque, dovràessere pensato, avviato e verificato alla luce diquesta novità.

SFIDE SEMPRE PIÙ IMPEGNATIVE(S.C.) “Non è una novità: lo avevamo colto da qual-che tempo. Certo, bisogna dire che lo spessore delfenomeno si è dilatato in maniera esponenziale”.Nel parco della Palazzina di Caccia di Stupinigi,Marco Pedrazzi – il responsabile tecnico del set-tore para archery azzurro – trova il tempo peranalizzare la rassegna iridata.- Tanti Paesi e una qualità tecnica sempre piùelevata.“Proprio così. Si può tranquillamente dire che il tirocon l’arco ha superato di slancio i confini dei Paesi

Gli azzurri che hanno ottenuto lacarta paralimpica per Londra:

Sopra Alberto Simonelli, nelcompound open e Fabio Azzolininel compound W1.

Di fianco Elisabetta Mijno e OscarDe Pellegrin, nell’arco olimpico.

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Sopra il campo delle finali aStupinigi durante la diretta Rai.

Sotto il via delle gare nei giardinidella Palazzina di Caccia di

Stupinigi con la presidente delCOL Tiziana Nasi e il segretario

World Archery Tom Dielen.

In basso Oscar De Pellegrin,portabandiera azzurro durante la

cerimonia di apertura in PiazzaCastello.

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t e s t a t a

in cui la pratica era una sorta di tradizione e ha in-vaso molte altre realtà. Per gli appassionati si trattadi un segnale quanto mai apprezzabile, perché dàconto di una crescente capacità attrattiva della no-stra disciplina. Il rovescio della medaglia è rappre-sentato dalla sempre maggior difficoltà di emerge-re e mantenersi al vertice”.- In effetti, le giornate torinesi segnalano unaforte crescita della tecnica individuale.“Le nuove realtà del mondo arcieristico hanno pre-so a correre; sono riuscite – in molti casi – a colmareil gap che le separava dai Paesi leader e, anche, adallungare. Un solo esempio è quanto mai eloquente.Sul podio dell’arco olimpico è sì salito un coreano(Lee Myeong-Gu), ma solo sul secondo gradino.L’oro è andato all’iraniano Ebrahim Ranjbarkivaj (eil suo compagno di colori, Roham Shahabipour, èfinito quarto..), il bronzo al malese Muhammad Sa-lam Sidik. Appena qualche anno fa sarebbe stato unesito impensabile”. Una situazione, insomma, che mette inevitabil-mente sul tappeto diverse questioni. Anche per-ché i Giochi di Londra distano appena dodici me-si. Per pensare di poter ben figurare già nellaprossima rassegna olimpica, è necessario lavorareper trovare nuovi stimoli. Bisogna mettere a pun-to programmi precisi e articolati; e prevedere tut-ta una serie di step di verifica. Non è ragionevolepensare che il para archery azzurro si sia improv-visamente imbrocchito. Ma le sfide che il resto delmondo ha lanciato, devono essere accolte con ladovuta attenzione.

La Cina festeggia con M’Arco l’oro a squadreolimpico femminile open.

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AZZURRI A LONDRA 2012(gu.l.g.) L’ultima giornata dei Campionati Mon-diali di tiro con l’arco Torino 2011 si è chiusa conla conquista da parte della torinese ElisabettaMijno dell’ultima carta paralimpica per Londra2012. L’impresa dell’azzurra, trasmessa in direttatv su Rai Sport 2, è avvenuta al termine di un mi-ni-torneo con otto atlete, in seguito al posto li-bero lasciato dalla Gran Bretagna che, pur essen-dosi qualificata in gara, possedeva già di dirittol’accesso in qualità di nazione ospitante. Dopoaver eliminato la malese Noor Saadah Abd Wa-hab nei quarti e la tedesca Maria Droste in semi-finale senza esitazione in entrambi i match per6-0, la Mijno si è imposta sulla cinese Jinzhi Licon il punteggio di 6-4.Pur essendo in vantaggio nel primo set (2-0), laMijno ha subìto la rimonta dell’avversaria che haristabilito l’equilibrio sul 2-2 nel secondo set eche si è portata successivamente in vantaggio 4-2 nel terzo. Ed è stato in quel momento che la to-rinese ha sfoderato una prova d’orgoglio pareg-giando il conto sul 4-4. Nel quinto set decisivo laMijno ha poi infilato un 9-10-9 mettendo sottopressione la Li che, con un 8-3-10, ha consegnatoall’azzurra il match e il biglietto per Londra 2012.Gli altri azzurri che hanno ottenuto il pass perl’Italia alle Paralimpiadi di Londra sono Oscar DePellegrin nell’olimpico W2, giunto fino ai quarti difinale, Alberto “Rolly” Simonelli nel compoundopen: con l’argento conquistato agli Europei2010 di Vichy (FRA) ha ottenuto il posto lasciatodallo svizzero Horner che ha vinto il titolo iridatoa Torino e che aveva battuto nella finale per l’orodella gara continentale proprio l’arciere berga-masco ed infine Fabio Azzolini nel compound W1:giunto 4° agli Europei di Vichy, il podio iridato diTorino ha liberato un altro posto prontamenteoccupato dall’arciere azzurro.

La sfida di Elisabetta Mijnocontro la cinese Li durante la

diretta Rai che è valsa la cartaolimpica per l'azzurra.

Le lacrime di gioia dell'arcieratorinese abbracciata dal

Responsabile Tecnico MarcoPedrazzi e l'esultanza dei tifosi

italiani in tribuna.

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Gli Azzurri festeggiano ElisabettaMijno.

La presidente del COL TizianaNasi insieme al presidente MarioScarzella, il presidente Cip LucaPancalli e Rossana Ciuffetti,Direttore della PreparazioneOlimpica Coni.

Tiziana Nasi intervistata da AbilityChannel.

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INDIVIDUALEArco Olimpico Maschile – W21 Ranjbarkivaj Ebrahim (Iri)2 Lee Myeong-Gu (Kor)3 Muhammad Salam Sidik (Mas)

Arco Olimpico Maschile – Standing1 Dong Zhi (Chn)2 Kim Suk Ho (Kor)3 Tuchinov Timur (Rus)

Arco Olimpico Femminile – W21 Xiao Yanhong (Chn)2 Nemati Zahra (Iri)3 Bayar Hatice (Tur)

Arco Olimpico Femminile – Standing1 Gao Fangxia (Chn)2 Batorova Irina (Rus)3 Comte Magali (Sui)

Arco Compound Maschile – Open1 Horner Philippe (Sui)2 Stubbs John Stephen (Gbr)3 Sener Abdullah (Tur)

Arco Compound Maschile – W11 Kinnunen Osmo (Fin)2 Drahoninsky David (Cze)3 Antonios Jean Pierre (Fin)

Arco Compound Femminile – Open1 Brown Danielle (Gbr)2 Artakhinova Stepanida (Rus)3 Reppe Zandra (Swe)

SQUADREArco Olimpico Maschile – Open1 Russia (Oyun, Tuchinov, Shestakov)2 Sud Corea (Jung, Lee H.Y., Lee M.G.)3 Ucraina (Chopyk, Kopiy, Chayka)

Arco Olimpico Femminile – Open1 Cina (Gao, Yan, Xiao) 2 Sud Corea (Kim, Ko, Lee) 3 Iran (Nemati, Javanmard, Shir Mohammadi)

Arco Compound Maschile – Open1 Gran Bretagna (Stubbs, Hennehane, Thomas) 2 Sud Corea (Go, Lee, Kweon) 3 Svezia (Larsson, Tornstrom, Claesson)

Arco Compound Femminile – Open1 Russia (Lyzhnikova, Artakhinova, Polegaeva)2 Gran Bretagna (Brown, Britton, Beamish)3 Cina (Wang, Chen, Zeng)

Arco Compound Maschile - W11 Repubblica Ceca (Bartos, Sebek, Drahoninsky)2 Stati Uniti (Lear, Shields, Fabry)3 Giappone (Saito, Naka, Nishiwaki)

Arco Olimpico Mixed Team – Open1 Iran (Nemati, Ranjbarkivaj)2 Cina (Dong, Gao)3 Tailandia (Inkaew, Khuthawisap)

Arco Compound Mixed Team – Open1 Russia (Artakhinova, Diktovannyy) 2 Gran Bretagna (Brown, Stubbs) 3 Sweden (Larsson, Reppe)

I PODI IRIDATI

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Alcuni podi con i protagonistidelle finali iridate di Stupinigi.

A p.23 i volontari di Torino 2011festeggiano la conclusione della

manifestazione a Stupinigi.

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MARIO SCARZELLA VICEPRESIDENTE VICARIO

Nel Congresso tenutosi l’1 e 2 luglio nella Sala dei 500al Lingotto di Torino la FITA, che festeggia 80 anni,

è diventata World Archery Federation: Mario Scarzella ne è diventato il vicepresidente vicario

I Campionati Mondiali di Torino sono stati prece-duti, come accade per ogni rassegna iridata, dalCongresso della Federazione Internazionale, arri-vato alla sua 49ª edizione. E proprio Torino è statala sede nella quale il presidente FITARCO ed EMAUMario Scarzella ha raggiunto un grande risultatoper lo sport italiano, essendo stato eletto vicepre-sidente vicario. Nella prima giornata dei lavori, tenutasi venerdì 1luglio nella Sala dei 500 al Lingotto, durante i festeg-giamenti per gli 80 anni della FITA i delegati,guardando al futuro dell’associazione, hanno presoalcune importanti decisioni che andiamo ad analiz-

zare di seguito. Per potersi modernizzare e diven-tare uno sport Olimpico sempre più importante ericonosciuto internazionalmente, la maggioranza(88%) del congresso ha deciso di cambiare il nomedell’organizzazione da FITA a World Archery Fede-ration (WA). Questa decisione permette allo sport diallinearsi al marchio lanciato due anni fa e permettedi avere un nome più facilmente riconoscibile intutto il mondo.Il Presidente della World Archery Federation, UgurErdener, ha dichiarato: “Sono molto contento delladecisione del Congresso e per il grande supporto chequesta proposta ha ricevuto. Prima di tutto, lascia-

di Dajana Piccolo e Rebecca Rabuozzifoto Dean Alberga

La Sala dei 500 al Lingotto diTorino dove si è svolto il 49°

Congresso della World Archery.

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t e s t a t a

temi dire che non abbiamo nessuna intenzione di rin-negare la nostra storia, anzi, vogliamo usare ilfantastico patrimonio storico e culturale in nostropossesso per costruire il nostro futuro. Il tiro con l’arcoè uno degli sport più antichi, e ha giocato un ruolochiave nello sviluppo della nostra società. E comeFederazione abbiamo avuto un forte incremento, arri-vando a 140 Federazioni membro. In questi ultimianni abbiamo visto eventi intensi e bellissimi. Vorreiringraziare tutte le persone che ci hanno aiutato adarrivare fino a qui e vogliamo assicurarci che questenuove decisioni possano dare ai nostri atleti e alnostro sport un aspetto migliore, una migliore oppor-tunità di essere conosciuto in tutto il mondo.Vogliamo essere riconosciuti come uno sport Olim-pico dinamico, attraente ed importante”.Il Piano arcieristico 2007-2012, che coinvolge tuttala comunità arcieristica internazionale, oltre adesperti esterni allo sport, ha portato al lancio delmarchio “World Archery” nel 2009. Il marchio vuoleessere intenso e dinamico, oltre a voler riunire tuttele attività arcieristiche di tutto il mondo. Il cambioda FITA a World Archery Federation è un passologico nella continuazione di questo piano, che siconcentrerà sullo sviluppo delle Federazioni Mem-bro, ad esempio attraverso la condivisione delleesperienze. A continuazione del piano inoltre anovembre si terrà un seminario sul “World Archerymanagement”.Nel corso del Congresso c’è stato anche l’inter-vento del Competition Manager dei GiochiOlimpici e Paralimpici di Londra 2012, Chris Marsh,che ha aggiornato tutti i presenti su come stannoandando avanti i preparativi per le Olimpiadi diLondra. Oltre ad aver presentato i progetti deicampi del Lords Cricket Ground e delle Royal Artil-lery Barracks per i Giochi Paralimpici, Chris Marshha rivelato un’ottima notizia (che era già stata dira-mata dalla stampa italiana): i 63.000 biglietti per iltiro con l’arco sono già tutti esauriti! Il Comitato Organizzatore di Londra 2012 ad ognimodo monitorerà la situazione dei biglietti pervedere se nei prossimi mesi potranno essere dispo-nibili altri tagliandi.Per concludere la giornata in bellezza, ci sono statianche i festeggiamenti per i 150 anni della Federa-zione del Regno Unito di tiro con l’arco, i 150 annidella Federazione Tedesca di tiro con l’arco, i 50anni della Federazione Italiana di tiro con l’arco egli 80 anni della FITA/World Archery Federation.Ogni associazione ha scelto due atleti come iconeda immortalare in un poster celebrativo: il RegnoUnito ha scelto Alison Williamson e Simon Terry, laGermania Cornellia Pfohle e Franz Baum, l’Italia hascelto Paola Fantato e Giancarlo Ferrari, e laFITA/World Archery ha scelto Kim Soo-Nyung eDarrell Pace.Il Segretario Generale della World Archery Tom Die-len ha concluso: “Un recente sondaggio fatto nel

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4 9 ° f i t a / w o r l d a r c h e r y c o n g r e s s

Regno Unito ha dimostrato che, tra tutti gli sportOlimpici, i giovani hanno scelto il tiro con l’arco comesport che vorrebbero provare per primo. Penso chequesto dimostri quanti sforzi hanno fatto la FITA e laWorld Archery, quanti sforzi hanno fatto tutte le per-sone al Congresso e quante buone decisioni hannopreso. Il risultato di quel sondaggio, unito ai festeggia-menti ed ai risultati della giornata, dimostrano che iltiro con l’arco è uno sport in ottima forma”.

Sabato 2 luglio, durante il secondo giorno di lavori,altre novità particolarmente rilevanti: il 49° Con-gresso FITA/World Archery ha congedato duenotevoli personalità nella comunità arcieristica: ilPresidente Onorario Francesco Gnecchi Ruscone eil Vice Presidente vicario Paul Paulsen (Nor).Presidente FITA dal 1977 al 1989, figura storica del-l’arcieria nazionale ed internazionale, FrancescoGnecchi Ruscone ha deciso di ritirarsi dal ruolo diPresidente della Commissione di giustizia dopoaver ricoperto questo ruolo per più di 20 anni. Conuna sincera standing-ovation gli è stato però rico-nosciuto il titolo di Presidente onorario dellasuddetta Commissione.Anche il primo vice presidente Paul Paulsen hafatto un passo indietro, dimettendosi dopo 18 annidi attività nel Consiglio. Paul Paulsen è stato nomi-nato Vice Presidente vicario onorario e gli è stataconferita la “plaquette” (massimo riconoscimentoFITA) d’oro con un’altra standing-ovation.Dopo il pensionamento di Paulsen, il membro delConsiglio e Presidente EMAU Mario Scarzella èstato eletto Vice Presidente vicario con 83 voti.

“Sono davvero onorato di aver raggiunto una cosìalta carica – ha detto Mario Scarzella dopo l’ele-zione – Vorrei condividere questo grande risultatocon tutta la Federazione Italiana, che ci permette diessere rappresentativi e credibili in ambito internazio-nale. È grazie all’impegno dei nostri arcieri e ai lororisultati che siamo riusciti ad ottenere questo ricono-scimento.Il Presidente Ugur Erdener, da vero amico quale è, miha augurato buon lavoro. Da parte mia ho garantitoil massimo impegno e la consueta passione per por-tare sempre più in alto la Federazione Internazionale”.

Le altre elezioni: Gao Zhidan (Chn) e KotaroHata(Jpn) sono stati rieletti per quattro anni nel Consi-glio e Susanne Womersley (Aus) per due. A loro siaggiungono Jorg Brokamp (Ger) ed Eva Thesen(Nor). Klaus Lindau (Ger) si è ritirato dal Consiglio,mentre Philippe Bouclet (Fra), Sanguan Kosavinta(Tha), come Vice Presidenti, e Vladimir Esheev (Rus),Trudy Medwed (Aut), come Membri, rimarranno incarica ancora per due anni. Inoltre, durante il Con-gresso il Consiglio è stato rinominato ExecutiveBoard (Comitato Esecutivo). Durante il Congresso sette Paesi sono stati accet-tati come nuovi membri: Ghana, Kosovo, Niger,Africa Centrale, Congo, Kuwait e Senegal. QuattroPaesi sono stati espulsi: Isola di Guam, Macedonia,Nigeria e Isole Solomon.Tutte le elezioni e le decisioni del Congressodiventeranno effettive dal 1 Aprile 2012 e ver-ranno spiegate in dettaglio della documentazioneufficiale.

I RINGRAZIAMENTI IRANIANILa rappresentativa iraniana presente ai Mondiali diTorino, in segno di gratitudine nei confronti dell’Ita-lia, ci ha gentilmente chiesto di poter pubblicarequesto breve testo.

The Federation of the Iranian Islamic Republic wouldlike to express the highest appreciation for the workand achievements of the Italian Federation and espe-cially for the work of its President, Mario Scarzella.The President, Karim Safai, expresses also the bestwishes to the election of his friend Mario to be the VicePresident of World Archery. Due to his commitment toour faboulous sport, this was the right decision of theCongress.(trad.) La Federazione della Repubblica IslamicaIraniana esprime il suo più sincero apprezzamentoper il lavoro ed i successi della Federazione ItalianaTiro con l’arco e specialmente per il lavoro del suopresidente, Mario Scarzella. Il presidente KarimSafai esprime inoltre i suoi più sentiti auguri per lasua elezione a vicepresidente della World Archery.Considerando il suo impegno per il nostro favo-loso sport, è stata una decisione giusta da partedel Congresso.

Sopra il rinnovato Consiglio dellaWorld Archery.

Sotto il presidente Ugur Erdenerpremia il presidente onorario WA

e della Commissione giustiziaFrancesco Gnecchi Ruscone.

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BRAVI I NOSTRI GIOVANI

s e t t o r e g i o v a n i l e

Buoni i risultati degli Azzurrini in vista dei Mondiali Giovanili. Molto fruttuosi i raduni decentrati con i nuovi

atleti promettenti, ai quali partecipano anche gli istruttori

Nel primo semestre del 2011ottime indicazioni ar-rivano dalla divisione compound, i nostri arcierisono risultati essere protagonisti nelle prime duecompetizioni internazionali.Jacopo Polidori ha vinto sia in Spagna che in Ar-menia. In Spagna, al Campionato Europeo Indoor,con 593 punti in qualifica ha stabilito il nuovo pri-mato europeo, inoltre, in finale, ha vinto lo spareg-gio che è valso il titolo continentale centrandouno spettacolare 10. In Armenia si è ripetuto vin-cendo la finale contro l’azzurro Luca Fanti, a suavolta primo in qualifica. Da ricordare che Jacopoaveva concluso la stagione 2010 vincendo unamedaglia di bronzo al Campionato Europeo svol-tosi in Germania. Gli junior Polidori, Fanti e Maresca hanno vintol’oro a squadre compound al Campionato Euro-peo Indoor esattamente otto mesi dopo aver vin-to il Campionato Europeo outdoor, quella voltacon Ragni al posto di Maresca. Anche gli allievicompound hanno ottenuto una prestazione de-gna di essere menzionata, in Armenia la finale si èdisputata tra i due azzurri Maresca e Pardini. An-che qui, come nella gara juniores, Maresca vincesu Pardini, primo in qualifica. Nel femminile da se-gnalare la brava Deborah Grillo terza in Spagna eseconda in Armenia.Della divisione compound possiamo dire di esseremolto soddisfatti, questi giovani lavorano con dedi-zione e sono egregiamente supportati nei raduni daibravissimi tecnici federali Tiziano Xotti e Antonio To-sco. Forse è stato utile aver creato raduni per soli ar-cieri compound e avervi fatto partecipare un bel nu-mero di giovani promesse. Ora, dopo essere stati cosìbravi in ambito europeo è giunto il momento di benfigurare ai prossimi Campionati del Mondo Giovaniliche si svolgeranno ad agosto in Polonia.Per quanto riguarda la divisione arco olimpico lapartenza non è stata delle migliori, in Spagna amarzo gli arcieri non hanno reso secondo leaspettative, infatti non sono state vinte delle me-

di Stefano CarrerResponsabile Tecnico Settore Giovanile

28 arcieri Speciale Mondiale Torino 2011

Sopra i campioni europei indoorjunior compound Polidori, Maresca

e Fanti festeggiano con il coachXotti e il presidente Scarzella.

A fianco le junior olimpico Stianti,Mandia e Padovan oro in Armenia.

A p. 30 Luca Maran autore diun’ottima prestazione agli europei

indoor in gara con i senior eDeborah Grillo argento junior

compound in Armenia.

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Speciale Mondiale Torino 2011 arcieri 29

daglie, comunque abbiamo potuto ammirare ilgiovane Maran impiegato nella classe seniores ti-rare ai massimi livelli essendo uno dei protagoni-sti dalla prima all’ultima freccia. Luca Maran ha so-lo 18 anni, alla sua prima esperienza con i grandi,in un Campionato Europeo Indoor, ha realizzato inqualifica un importantissimo 590 (secondo pun-teggio), giungendo quindi alle semifinali e chiu-dendo con un lusinghiero 4° posto. Da ricordareche molti di questi avversari hanno già partecipa-to ai Giochi Olimpici. A maggio in Armenia Maran, tra gli juniores olim-pico, si è piazzato ancora al quarto posto; conside-rando che nell’ultima gara internazionale del2010, il Campionato Europeo outdoor, Luca vince-va la medaglia di bronzo, possiamo senz’altropensare che questo giovane sia una valida pro-messa.Rimanendo in Armenia sempre nella divisione ar-co olimpico si sono viste delle liete sorprese a par-tire da Gaia Rota vincitrice di una splendida me-daglia d’argento. La giovane arciera lombardasembra partita con la giusta determinazione, in-fatti anche i punteggi ottenuti in questa prima fa-se di stagione sono da ritenersi più che validi peruna giovane di 16 anni.

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s e t t o r e g i o v a n i l e

La squadra juniores femminile è stata davvero sor-prendente: Stianti, Mandia e Padovan hanno bat-tuto negli scontri tutte le squadre avversarie e po-tevano così vincere la medaglia più preziosa, quellad’oro. Non è finita, perché anche la giovane squa-dra degli allievi maschili composta da Ghisolfi,Guerra e Pasqualucci, è giunta alla finale ed ha otte-nuto un’importante medaglia d’argento.Le atre due squadre si sono classificate in quartaposizione, utile perché contribuisce ad acquisirepunti per la Coppa Europa Giovanile.

Alle gare del calendario italiano stanno partecipandomolti giovani di valore e tra questi ci sono diversi ar-cieri maschili compound (juniores ed allievi) che han-no già ottenuto dei punteggi molto interessanti, lostesso discorso vale per la divisione arco olimpico so-no già molti gli allievi (maschile e femminile) chehanno registrato buoni punteggi. Un dato positivo esignificativo, perchè il prossimo anno ci sarà un vivaioazzurro più corposo.

Sono iniziati anche i raduni decentrati. Nelle varie re-

gioni d’Italia sono già stati effettuati 16 raduni, prossi-mamente ne sono previsti altri 12. A questi raduni par-tecipano arcieri del settore giovanile appartenenti allaNazionale e, in aggiunta, vengono convocati semprealtri arcieri “in visione”. Inoltre le Regioni portano ai ra-duni gli arcieri ritenuti promettenti. Si riscontra positi-vamente l’alto numero di istruttori presenti in questeoccasioni, fattore molto utile per poter avere un con-fronto continuo con i tecnici della Nazionale.

In alto Luca Fanti e JacopoPolidori rispettivamente argento e

oro in Armenia, a fianco ilbersaglio della freccia di

spareggio che ha dato la vittoria aPolidori.

Sopra il trio allievi olimpicoGuerra, Pasqualucci e Ghisolfi,

argento nella prima fasa diJunior Cup.

ULTIM’ORAI convocati per i Mondiali Giovanili di Legnica (Pol)

ARCO OLIMPICOJuniores Maschile Juniores FemminileLuca MELOTTO Gloria FILIPPI Lorenzo GIORI Claudia MANDIAMarco MORELLO Francesca BAJNO

Allievi Maschile Allievi FemminileCristiano RIVAROLI Gaia ROTA Andrea ARTICO Sara STIANTI Sebastiano MAROTTO Manuela MERCURI

ARCO COMPOUNDJuniores Maschile Juniores FemminileLuca FANTI Deborah GRILLO Matteo RAGNI Carlotta FEBO Jacopo POLIDORI Giulia CAVALLERI

Allievi Maschile Allievi FemminileAlessandro MARESCA Sabrina FRANZOI Leonardo PARDINI Michele NENCIONI

STAFF FEDERALE Capo Missione: Paolo PODDIGHE,Responsabile di Settore: Stefano CARRER, Tecnici: Giovanni FALZONI, Paola BERTONE,Matteo BISIANI

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Page 33: N° 3 del 2011

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34 arcieri Speciale Mondiale Torino 2011

t r o f e o p i n o c c h i o – f a s e n a z i o n a l e g . d . g .

NEL PAESE DEI BALOCCHI

La 2ª edizione del Trofeo ha portato i giovani arcieriproprio nella casa di Pinocchio per la cerimonia di

apertura. Le gare si sono svolte a Pescia ed hanno vistoprevalere la Lombardia davanti a Veneto e Piemonte

Ogni anno tra gli appuntamenti delle gare nazionalidi tiro con l’arco un posto speciale spetta di dirittoalla competizione più festosa: quella disputata daigiovani arcieri del Trofeo Pinocchio, giunta quest’an-no alla sua seconda edizione. Le giovani rappresen-tative di tutte le regioni italiane hanno visto le lorosquadre competere in una gara dove, grazie all’ ac-cordo raggiunto tra la Fondazione Nazionale CarloCollodi e la Federazione Italiana di Tiro con l’Arco sisono incontrati due mondi che da sempre suscitanonell’immaginario comune fascino e magia.All’interno del Parco di Pinocchio nella suggestivaPiazzetta dei Mosaici gremita dalle rappresentativeregionali si è celebrata la cerimonia inaugurale delTrofeo Pinocchio – Giochi della Gioventù alla pre-

senza del segretario generale e del dirigente dellaFondazione Carlo Collodi Pierfrancesco Bernacchi eDaniele Narducci, dell’ Assessore allo Sport del Co-mune di Pescia Stefano Cirrito, del presidente delConi di Pistoia Guido Pedersoli e del nostro presi-dente Mario Scarzella, dopo aver assistito allo spet-tacolo degli sbandieratori del Palio di Pescia e dellegiovani ginnaste pistoiesi, le autorità intervenutehanno voluto ribadire il prestigio di questa manife-stazione che da sempre ha lasciato una testimo-nianza importante nella storia sportiva giovaniledel nostro paese, ricordando che molti campioni,vincitori di medaglie internazionali ed olimpiche,hanno disputato le loro prime gare ai Giochi dellaGioventù.

di Anna Franza

Il podio del Trofeo Pinocchio 2011:oro Lombardia, argento Veneto e

bronzo Piemonte.

A p. 35 i ragazzi sulla linea di tiroallo Stadio dei Fiori di Pescia.

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Speciale Mondiale Torino 2011 arcieri 35

t r o f e o p i n o c c h i o – f a s e n a z i o n a l e g . d . g .

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36 arcieri Speciale Mondiale Torino 2011

t r o f e o p i n o c c h i o – f a s e n a z i o n a l e g . d . g .

La giornata di gara, organizzata dal presidenteMarco Centini e dagli arcieri e volontari dalla AsdArcieri Città di Pescia, ha visto primeggiare le rap-presentative del nord Italia, gli spalti dello Stadiodei Fiori di Pescia gremiti di pubblico, hanno ap-plaudito, sotto l’imponente Pinocchio gonfiabile, lasquadra della Lombardia che ha trionfato conqui-stando il titolo davanti alle rappresentative di Vene-to e Piemonte. Grande la soddisfazione e commozione del presi-dente lombardo Francesco Mapelli per il risultatoottenuto dai propri atleti e tecnici. Nei risultati indi-viduali per i giovanissimi oro per Camilla Artico(Lombardia) e Simone Sartori (Trentino), argento aMargot Scimmi (Umbria) e Luca Contarino (Liguria),bronzo a Karen Hervat (Trentino Alto Adige) e Gae-tano Elia Squillaci (Sicilia). Per la categoria primamedia oro a Viviana Valente (Puglia) e Andrea Vie-celi (Piemonte), argento per Virginia Pruneti (Tosca-na) e Nicolò La Penna (Piemonte), medaglie dibronzo per Katia Moretto (Lombardia) e GiacomoGalli (Emilia Romagna). Per i ragazzi di seconda me-dia hanno conquistato la medaglia d’ oro Sara Ret(Friuli Venezia Giulia) e Christian Hemptinne (Um-bria), la medaglia d’argento Vittoria Cattelan (Vene-to) e Simone Raimondo (Campania), bronzo per Se-rena Maria Fusillo (Puglia) e Lorenzo Calchi (Lom-bardia), mentre per i ragazzi di terza media le me-

daglie d’oro sono andate a Martina Alfarano (Pu-glia) e Vincenzo Schiavone (Campania), quelle d’ar-gento a Daniela Fusti (Puglia) e Vittorio D’Alonzo(Lombardia) ed il bronzo a Nicole Canzian (Veneto)e Stefano Matcovich (Friuli Venezia Giulia).

CLASSIFICA PER REGIONI1 Lombardia2 Veneto3 Piemonte4 Sicilia5 Liguria6 Puglia7 Toscana8 Trentino9 Lazio10 Umbria11 Friuli Venezia Giulia12 Emilia Romagna13 Campania 14 Marche15 Sardegna16 Alto Adige17 Molise18 Basilicata19 Calabria20 Abruzzo21 Valle D’Aosta

Sopra la cerimonia di apertura nelParco di Pinocchio a Collodi.

Sotto gli sbandieratori del Palio di Pescia.

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38 arcieri Speciale Mondiale Torino 2011

c o p p a d e l m o n d o

SULLA STRADA PER ISTANBUL

Dopo le prime tre prova di Coppa del Mondol’ Italia punta ad essere ancora protagonista nella finalissima che si disputerà in Turchia

L’Italia aveva concluso la scorsa edizione della Cop-pa del Mondo con la seconda vittoria consecutiva diSergio Pagni nella finalissima compound di Edim-burgo e gli avieri Marco Galiazzo e Michele Frangillia giocarsi il podio (sfumato) nell’olimpico (rispetti-vamente 4° e 6°). Da quando è stata istituita questa manifestazione dal-la World Archery gli azzurri sono sempre riusciti a por-tare un loro rappresentante nella quinta ed ultimatappa. L’obiettivo era di fare altrettanto anche in que-sta edizione e l’Italia ci sarà. La finale si terrà ad Istanbul, in Turchia, il 24 e 25 set-tembre: dopo le prime tre prove di Porec (Cro), Anta-lya (Tur) e Ogden (Usa), ed in attesa che sidisputi laquarta tappa di Shanghai (Chn) ad inizio settembre,l’Italia ha già messo un piede in Turchia con le com-poundiste Laura Longo e Marcella Tonioli e mezzopiede con Sergio Pagni, che potrebbe ambire addirit-tura al tris di coppa. Nell’olimpico la qualificazione èancora aperta anche per l’aviere Pia Lionetti e per Na-talia Valeeva, mentre nel maschile sarà pressoché im-possibile vedere un azzurro in gara. La trasferta di Ogden, negli States, segnava il primoappuntamento di rilievo dopo i Mondiali di Torino e

di Guido Lo Giudice

Sopra il trio compound Laura Longo,Sergio Pagni e Marcella Tonioli in

corsa per la finale di Istanbul dopo laprova di Ogden (Usa).

Sotto la Tonioli e la Longoin azione.

A p. 39 Sergio Pagni che puòpuntare al tris di coppa.

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Speciale Mondiale Torino 2011

l’Italia ha giocato un ruolo da assoluta protagonistanel compound. Gli azzurri hanno conquistato in totaleun oro, un argento e due bronzi portandosi al secon-do posto nel medagliere dietro gli Usa. Marcella To-nioli ha messo nuovamente la sua firma in una garainternazionale, mettendo in chiaro che la sua voglia divincere con la maglia della Nazionale è appena co-minciata: dopo la vittoria degli europei indoor e l’otti-mo esordio mondiale a Torino, dove ha conquistato iltitolo iridato a squadre miste, ad Ogden ha vinto l’ar-gento a squadre miste con Pagni (oro per gli Usa) ed èsalita sul gradino più alto del podio individuale bat-tendo in finale Erika Anschutz (Usa) allo spareggio139-139; 10-9. Proprio l’arciera americana ai recentiMondiali torinesi aveva battuto la Tonioli ai quarti di fi-nale: per l’atleta nata a Portomaggiore (Fe), classe ’86,è stata una rivincita che vale un biglietto per Istanbul:dall’8° posto in cui stazionava prima della trasfertaamericana, Marcella si è portata sulla 4ª piazza con 42punti, distanziando le inseguitrici. Ancora migliore la classifica generale di coppa delmondo per Laura Longo: l’atleta nata a Dolo (Ve), clas-se ’88, si è aggiudicata la medaglia di bronzo superan-do nella finalina l’iraniana Mahtab Parsamehr 143-138. La Longo, che probabilmente non prenderà partealla trasferta di Shanghai, perché impegnata a laurear-si in Urbanistica a Venezia, con i 18 punti conquistaticol terzo gradino del podio ad Ogden si porta a 49 emantiene il 2° posto in classifica generale a sole duelunghezze dalla Parsamehr che guida la classifica con51 punti. L’azzurra è stata talmente brava che si potràpermettere di arrivare ad Istanbul con una gara in me-no rispetto alle avversarie. Per lei hanno contato infattiil bronzo conquistato nella tappa di Porec contro lastatunitense Diane Watson 113-111 ed il 5° posto nel-la seconda fase di Coppa ad Antalya dove aveva mes-

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40 arcieri Speciale Mondiale Torino 2011

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so da parte altri 13 punti.Nel compound maschile serviva il colpo del campio-ne per rimettersi in gioco e sognare il tris di Coppa:dopo le vittorie del 2009 e 2010, Sergio Pagni ad Og-den ha conquistato il bronzo battendo lo statunitenseReo Wilde 147-145 e si è guadagnato quei punti pe-santi che gli fanno fare un balzo importante in classifi-ca generale: dalla 10ª posizione passa al 6° posto con30 punti. Dovrà guardarsi le spalle a Shanghai, maadesso la via per Istanbul è molto meno tortuosa. Nell’arco olimpico il trio dell’Aeronautica (Frangilli, Ga-liazzo, Nespoli) non è invece riuscito ad Ogden a met-tere in cascina i punti che servivano per puntare nuo-vamente alla finale. L’Italia però può ancora mirare su

Istanbul nel femminile con l’aviere Pia Lionetti che,nonostante non abbia preso punti negli Usa, è ancorain piena corsa, essendo passata dal 4° posto alla 6ª po-sizione (21pt). In attesa di vedere come andrà Shan-ghai, per lei è stato fondamentale l’argento conquista-to nella tappa di Porec dove, dopo aver battuto in se-mifinale la sud coreana Jung al termine di un tesissi-mo shoot off, si è dovuta arrendere ad un’altra corea-na, la Han, che ha avuto la meglio per 7-1. È ancora in corsa anche Natalia Valeeva, che era 12ªdopo Antalya: ad Ogden ha messo in cascina altri 5punti, arrivando a 15 e passando al 9° posto: per en-trambe le azzurre la gara di Shanghai sarà quindi deci-siva per ottenere l’ingresso tra le migliori 8.

Sopra Laura Longo festeggia ilbronzo di Porec con Tiziano Xotti.

A fianco il podio compound equello olimpico con l’aviere Pia

Lionetti medaglia d’argento.

Sotto la Lionetti al tiro.

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Speciale Mondiale Torino 2011 arcieri 41

Dover stendere qualche parola su quello che ha rappre-sentato per noi della Asd Arcieri Union e per il Litorale diCavallino Treporti è difficile perché comunque si riescaad avvicinare le lettere dell’alfabeto per comporre paro-le che diano l’idea di quello che è stato Fabio mai riusci-remo completamente in quest’impresa titanica.Lo abbiamo conosciuto quando, da solo, nel 1982 sottola pioggia e sotto il sole, si allenava presso il campo ditiro con l’arco del Camping Union . Era costantementepreso da un’incessante attività di studio delle tecnichedi tiro e prove dei materiali arcieristici che con punti-gliosa didattica cercava di trasmettere ai primi arcieridella Asd Arcieri Union e che poi con lunghe telefonatee incontri cercava di comunicare agli atleti disabili di al-tre attività sportive. Studiava e modificava il comporta-mento della sedia a rotelle su cui era costretto, ne an-notava il comportamento con tutti i venti provenientidai vari settori e ne ricavava vantaggi importanti.Il vento e la pioggia non lo disturbavano, il vento di-ceva è come una freccia in più, disturba meno unoseduto su una sedia a rotelle che uno in piedi, lapioggia mi fa affondare le ruote e non scivolo sul fan-go come quelli che camminano.Ci stupivano le dimensioni delle sue potenti bracciae la facilità con cui apriva il suo arco. Per noi quelle 47libbre erano sovrumane, invece le sue frecce 2115 ar-rivavano in un soffio a novanta metri.Ci portava sui campi di gara tutte le domeniche e noiinesperti, alle prime esperienze arcieristiche eravamoesaltati dai suoi punteggi e dai suoi podi, a sera ce netornavamo a casa insoddisfatti degli insuccessi per-sonali, ma la sua giornata di gara non finiva ci richia-mava tutti al telefono, ricordiamo telefonate fatte an-che all’una di notte, con immensa calma ci spiegavagli errori commessi, proponeva soluzioni e appronta-va programmi di allenamento da mettere in atto dalgiorno dopo. Fabio era il nostro motore la nostraenergia il nostro continuare a tirare con l’arco.Ci conosceva tutti nei nostri gesti e nei nostri senti-menti, non ci accorgevamo ma ci seguiva come unpadre, un fratello maggiore e la profonda conoscenzadelle persone che amava gli hanno permesso di es-sere un eccezionale talent scout, noi eravamo incre-duli quando parlava del programma di preparazionedella nostra carissima amica e atleta Sandra Truccolo,le Olimpiadi così distanti da noi, così selettive, eppu-re... Sandra tornò dalle Paraolimpiadi di Atlanta e diSydney con meravigliose medaglie d’oro e d’argento,

ed ancora una volta Fabio aveva fatto centro. La solidarietà di affetti e sentimenti che è stata di-moastrata alla famiglia e a noi della Asd Arcieri Unionda parte del Comitato regione Veneto, dal Consigliodella FITARCO e degli amici arcieri delle altre compa-gnie, ci dicono che Fabio è ancora con noi, uno di noi,qui in piazzola di tiro.

Grazie Fabio per essere stato un Arciere.

FABIO AMADI è nato a Venezia il 21 giugno 1945 e ciha lasciati il 14 luglio 2011 dopo una breve ma ferocemalattia.

CURRICULUM SPORTIVOParaplegico dal 1970 per incidente stradale nel 1975presidente della società per disabili Villa Rosa di Tren-to, dal ’78 presidente dello Jesolo Sport Paraplegici,dal 1981 al 2006 presidente dello Sport HandicappatiVenezia, ha praticato basket, nuoto, atletica, tennistavolo, tiro a segno, tiro con l'arco, scherma, vela. Or-ganizzatore di oltre 40 eventi sportivi nazionali ed in-ternazionali, ha ricoperto le seguenti cariche: delega-to regionale e provinciale Fisha, delegato provincialee regionale Anglat, consigliere comunale a Venezia. Ilcurriculum da arciere: 1983 Europei Voiron 2° a sq.;1984 Paralimpiadi Los Angeles 4° indiv. e 4° a sq; 1985Europei Vienna 10° indiv. e 4° a sq.; 1986 MondialeStoke Mandeville 1° indiv. e a sq.; 1987 MondialePennsylvania 8° indiv. e 4° a sq.; 1988 ParalimpiadiSeoul 2° a sq.; 1989 Europei Helsinki 6° indiv. e 1° a sq.

Direttore del campo scuola di tiro con l'arco a Cavalli-no-Treporti, ha fondato nel 1985 la Asd Arcieri Unionessendone presidente fino al 1994. È stato consiglierefederale Fisd-Cip anche per il dipartimento Vela.Sposato con Chiara, ha una figlia, Francesca, nata nel1984 anno in cui ha fatto la prima Paralimpiade.

FABIO AMADI

i n r i c o r d o d i . . .

Cà Savio Ve 25/07/2011Zeri Villiam

AMADI FABIO 21/01/2009Mio cognato Fabio non era unparente, ma un amico. E’ lui chemi ha convinto a tirare la primadelle tante frecce che ho sca-gliato in 25 anni di carrierasportiva, ottenendo molte gra-tificazioni e tanto divertimento. Fabio aveva una capacità diautoironia nel convivere con lapropria condizione che rende-va tutto facile e leggero.Con lui sono andata a pesca, inbarca a vela, in bicicletta, hoballato, ho fatto mille altre cosee immaginate altrettante.Niente lo poteva fermare, perogni problema c’era una solu-zione, da condividere con altricome lui, per rendere più age-vole il cammino verso l’auto-sufficienza.Fabio mi ha insegnato che ladisabilità può essere una sfu-matura, un dettaglio che quasinon si nota ma rende la perso-na unica. Di certo per lui non èstata una mancanza, non gliha sottratto determinazione,ottimismo, forza vitale masemmai ha aperto la sua men-te verso nuove direzioni, sem-pre in cerca di qualcosa da in-ventare, da realizzare, da pro-porre.Sono sicura che la sua esube-rante personalità non avrebbepotuto né voluto rimanere im-brigliata in un corpo semprepiù avaro di autonomia e allafine il suo cuore ha deciso perlui: ha smesso di battere e l’hareso libero.

Antonella

Fabio Amadi oro ai Mondiali diStoke Mandeville '86.

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42 arcieri Speciale Mondiale Torino 2011

e u r o p e a n g r a n d p r i x

REAZIONE A CATENA

L’ Italia, nonostante i problemi organizzativi,a Boé fa il pieno di podi posizionandosi

prima nel medagliere davanti a Russia e Ucraina.

Normalmente il termine “reazione a Catena” vieneutilizzato in chimica e in fisica per indicare quei fe-nomeni in cui una reazione produce altri prodottiidentici a quelli che hanno dato origine alla rea-zione stessa e ne generano altre identiche. Questavolta lo utilizziamo per definire invece la reazioneche hanno avuto i nostri atleti al Grand Prix di Boèdove si sono alternati in tantissimi sui podi del-l’evento.Sarà forse stata l’adrenalina che ci ha avvolto du-rante il viaggio di andata, quando sul pullman checi portava da Cantalupa a Boè, Michele Frangilli au-tonominatosi “responsabile delle videoproiezioni”ci ha offerto una selezione di ottimi film di guerrae di azione ambientati nei teatri di guerra degli ul-timi decenni, dall’Afghanistan all’Iraq, dal Congo

alla Somalia, una sequenza di azioni mozzafiatoche ci hanno tenuti incollati al video per tutte le 13ore del viaggio fra missili, bombe, rombi di caccia,rumore di elicotteri ed urla degli attori.Sarò stata forse tutta questa carica che i nostri ra-gazzi e ragazze sono partiti subito fortissimo nellequalifiche; Natalia Valeeva con 1.356 punti al pri-mo posto con Guendalina Sartori (come era scrit-to in classifica e non siamo riusciti a far modifica-re) capace di un eccellente quarto posto in qualifi-ca seguita da vicino dall’altra giovane Sara Violi.Nel maschile Mauro Nespoli solo all’ultima voléecedeva il primo posto per un solo punto all’ucrai-no Hrachov mentre Michele Frangilli partito nonbenissimo a 90 metri, recuperava parecchie posi-zioni in ranking chiudendo al 7° posto.

di Maurizio Belli

Gli azzurri al Grand Prix di Boè (Fra)

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e u r o p e a n g r a n d p r i x

Nel compound maschile Sergio Pagni terminava laqualifica al secondo posto con 700 punti dietro alpadrone di casa Dominique Genet, molto buonaanche la prestazione di Antonio Carminio che con693 punti era 5° al termine delle qualifiche. Fra ledonne compound Marcella Tonioli macinava puntie chiudeva al primo posto con 696 punti seguita davicino da Eugenia Salvi che con 694 punti stabilivaanche il nuovo record mondiale master.E qui, all’inizio della seconda giornata di gara si in-nesca la reazione a catena citata in premessa, tutti inostri atleti che puntavano al podio, tutti convinti edeterminati, tutti desiderosi di dare il massimo persalire sul podio. Neanche la confusione generatadall’organizzazione che fra maxischermi non fun-zionanti, computer in blocco, contasecondi spenti,giudici di gara che non avevano le bandiere per se-gnalare i 30 secondi di giallo, griglie degli scontriassenti, atleti chiamati a scontrarsi nello stesso tur-no in due piazzole differenti, e tanto altro ancora,ha distratto i nostri ragazzi.Alla fine della prima giornata di scontri, con un pro-gramma di gara serratissimo che neanche lasciavail tempo di respirare, casa Italia sorrideva per tuttigli scontri per le medaglie che il giorno seguenteavremmo affrontato.Siamo arrivati quindi al giorno delle finali, la squa-dra olimpico maschile con Nespoli, Frangilli e Man-dia conquistano l’oro contro la Malesia e subito do-po anche le tre ragazze del femminile, Valeeva, Sar-tori e Violi superavano l’Ucraina andando a prende-re l’oro di squadra.La reazione a catena seguita con altri due medaglienella squadre miste, Nespoli e Valeeva superano

ancora l’Ucraina dopo uno scontro combattutissi-mo vinto alle frecce di spareggio mentre nel mixcompound la coppia Tonioli-Pagni si arrendeva allaRussia per un solo punto “accontentandosi” del ter-zo posto.La squadra maschile compound aveva un momen-to di cedimento nello scontro di finale e venivaquindi superata dalla Russia mentre nel femminilele nostre ragazze perdevano l’oro per un solo pun-to anche loro contro la squadra russa – quindi dueottimi argenti anche per le squadre compound ita-liane.Nell’individuale compound femminile Marcella To-nioli, dopo aver superato la compagna di squadraLongo nei quarti perdeva di un solo punto la semi-finale contro la francese Lebecque e con lo stessorisultato 136 a 137 lasciava il bronzo nelle mani del-la russa Balzhanova,Nel maschile compound Antonio Pompeo congrandissima grinta eliminava due francesi, Brasseurnei quarti e Genet (primo in qualifica) in semifinalegrazie a due scontri tirati benissimo, mentre, nellaparte inferiore del tabellone, Sergio Pagni si trovavadi fronte due outsider iscritti non come nazionali alGrand Prix, ma individualmente in virtù della nuovaopportunità di partecipazione che l’EMAU ha volu-to a partire dal 2011. Assisteremo quindi ad una fi-nale tutta italiana.Fra le ragazze del femminile, grandissima provadella nostra “Gwenda” che dopo aver superatodue ragazze ucraine ed una polacca, si arrendevain semifinale alla fortissima Sikenikova e purtrop-po perdeva anche lo scontro per il bronzo controla Mospinek.

In alto l’oro mixed compound delduo Pagni - Tonioli e l’oro asquadre compound con Carminio,Mazzi e Pompeo.

Sopra l’aviere Mauro Nespoli oronell’arco olimpico.

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Fra i ragazzi olimpico Giori, Zagami e Nespoli ac-cedevano ai quarti, tutti nella parte inferiore deltabellone, Giori superava Zagami accedendo allasemifinale mentre Mauro Nespoli si liberava facil-mente del campione olimpico Viktor Ruban conun secco 7-1. Ancora uno scontro in casa, questavolta fra Lorenzo e Mauro: l’azzurro dell’Aeronau-tica, determinatissimo, supera Giori con un peren-torio 6-0. Semifinale per il bravissimo Giori cheperde di misura (6-5) con lo spagnolo Rodriguez.Mancano solo le finali per gli ori individuali ma “l’ef-ficiente” organizzazione ha deciso che queste deb-

bano essere svolte in notturna, quindi paziente-mente ci apprestiamo ad attendere le quattro oreche ci separano dalle finali, ma riusciamo a far tra-scorrere degnamente il tempo grazie alle vettova-glie portate fin lì da Stefano Mazzi. Finalmente calail sole, nel frattempo in corrispondenza delle tribu-ne era stata allestita la linea di tiro e quindi tutti ipresenti hanno affollato la tribuna nell’attesa degliscontri per gli ori individuali. Iniziano le donnecompound e la Loginova supera la francese Lebec-que, subito dopo il nostro scontro “casalingo” Ser-gio Pagni contro Antonio Pompeo, Sergio è come

Sopra il trio olimpico che ha vintol’oro con Frangilli, Mandia e Nespoli;

l’oro a squadre miste del duoNespoli - Valeeva.

Sotto l’oro arco olimpico del triocomposto da Valeeva,

Sartori e Violi.

A p. 45 Antonio Pompeo orocompound nella finale vinta contro

Sergio Pagni.

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sempre tranquillo, Antonio come sempre sembraagitato, ma la sua è tutta carica nervosa, è teso madeterminato, tutto lo scontro così ed alla fine l’out-sider Pompeo, aggregato alla squadra all’ultimo mi-nuto ed alla sua prima presenza con la NazionaleTarga, conquista l’oro contro il due volte vincitoredella Coppa del Mondo Sergio Pagni con un pun-teggio di tutto rispetto anche in considerazionedella notturna 146-144.La finale olimpico femminile vede l’ucraina Sicheni-kova superare la russa Bomboeva e non rimane chevedere entrare in pista il nostro Mauro Nespoli perl’ultimo scontro di finale. L’avversario è l’ucrainoDmytro Hrachov che lo aveva superato in qualificadi un punto, quindi ci aspettiamo uno scontro ser-ratissimo, e così è, Mauro parte avanti ma deve su-bire la rimonta dell’avversario, Mauro però nonmolla e non si preoccupa anzi, con una grinta eduna determinazione unica guarda l’avversario negliocchi prima dell’ultima volée e va a conquistarel’oro battendo Hrachov 6-5.Che dire, non capita a tutte le trasferte di tornare acasa con un carico di medaglie come in questa oc-casione, ci aspetta il lungo viaggio di ritorno e deci-diamo di partire subito dopo la gara. Gillo subito re-cupera il suo ruolo di “responsabile videoproiezio-ni” e dopo un rapido consulto con Ilario Di Buò eStefano Mazzi si decide per una linea più soft difilm vista la stanchezza della lunga giornata di garapiena di emozioni.Alle 12 circa del giorno seguente una trentina difantasmi arrivano a Cantalupa e scendono dal pul-lman. La reazione a catena ha terminato il suo effet-to ma le medaglie restano! www.WernerBeiter.com

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CONFERME E BUONI AUSPICI

Organizzazione super ai Tricolori di Sassari, dove i tecnici azzurri hanno espresso le ultime valutazioni

prima dell’ avventura iridata di Torino

Non metteva solamente in palio (anche se già que-sto rappresentava un passaggio importante) i titolitricolori. L’appuntamento di Sassari, infatti, era l’ulti-mo test prima della rassegna iridata di Torino; unmomento di grande valenza perché – per la primavolta – il Mondiale prevedeva in una sola manifesta-zione le prove ‘normali’ e ‘para’. Oltre al fatto, e que-sto conferisce ulteriore lustro all’evento all’ombradella Mole, che a Torino sono in palio i pass per i Gio-ghi di Londra del prossimo anno. Insomma: unosnodo destinato a incidere a lungo per atleti e tecni-ci, tanto che il presidente Cip e vicepresidente ConiLuca Pancalli ha voluto essere presente alla confe-renza stampa che presentava i tricolori presso la se-de della Provincia di Sassari, ben sapendo che gli az-zurri sarebbero rimasti in Sardegna per un altro riti-ro prima dell’avventura iridata. I complimenti di Pancalli sono stati riservati al lavo-ro svolto dalla Fitarco per le attenzioni rivolte all’at-tività degli arcieri disabili e alle autorità locali che,come già in passato, hanno dimostrato grande at-tenzione nei confronti della società organizzatricedei tricolori, gli Arcieri Torres Sassari, permettendocon un concreto supporto di organizzare una mani-festazione a costi pressoché azzerati per i parteci-panti. A parte il viaggio, gli arcieri in gara hanno al-loggiato a spese dell’organizzazione che, grazie allaATP, ha garantito gli spostamenti giornalieri ed haanche allestito al termine della competizione unagodibilissima festa con cena di gruppo, applausi ebrindisi per tutti. Sul versante agonistico, nel campo allestito allo Sta-dio Acquedotto di Sassari sono arrivate conferme, equalche sorpresa davanti allo sguardo vigile del re-sponsabile tecnico di settore Marco Pedrazzi e daitecnici azzurri Renato De Min e Guglielmo Fuchso-va. Al termine della fase di qualifica, nell’olimpico,testa della classifica per i soliti Elisabetta Mijno eOscar De Pellegrin; egualmente come da previsioni,nel compound, la prevalenza di Ifigenia Neri, Alber-to Simonelli e Fabio Azzolini; nel Visually Impaired,

di Silvano Cavallet

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di Filomena Autiero e Claudio Peruffo. Meno prono-sticato il successo nello standing il ritorno in auge diEzio Luvisetto, tornato ad alti livelli dopo un lungoperiodo lontano dai campi di gara e un passatoolimpico da incorniciare.Scariche di adrenalina pura, poi, quando sono inizia-ti gli scontri. Nell’olimpico maschile, se la marcia diOscar De Pellegrin procede senza scosse nonostan-te il persistente fastidio alla spalla, molto brillanti so-no le prove di Vittorio Bartoli. Terzo in qualifica, l’ar-ciere toscano supera di slancio tutti gli ostacoli e, inuna tiratissima finale, costringe l’olimpionico bellu-nese alla freccia di spareggio: 8 a 7 (con punteggiocomplessivo del set fissato sul 6 a 5) il riscontro. Peril bronzo, Ezio Luvisetto conferma lo stato di forma esupera (7 a 3) Mario Esposito, un ritorno di fiammache gli vale la convocazione per i Mondiali di Torino. Tra le donne, conferma di Elisabetta Mijno che ha ra-

A p.46 le sfide per l'oro traAzzolini e Ferrandi (compoundW1) e De Pellegrin e Bartoli(olimpico open).

In alto il podio visually impairedfemminile e quello maschile, ilpodio compound W1 ecompound open.

A fianco, la sfida compound opentra Cascio e Neri.

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gione (6 a 2) della resistenza di Mariangela Perna. Ilbronzo va a Veronica Floreno. Nel compound, Simo-nelli si conferma un vero schiacciasassi. Al pari dellasua società. I primi quattro della qualifica, infatti, sonoanche i primi della classifica assoluta; e tutti difendo-no i colori della P.h.b. Bergamo. In finale, Simonelli su-pera (6 a 2) Lorenzo Schieda, mentre nella sfida per ilbronzo s’impone (6 a 4) Matteo Bonacina su Cancelli.Nel W1 maschile, poi, conferma per Fabio Azzolini cheprevale (6 a 2) su Gabriele Ferrandi. Nell’assoluto fem-minile, il titolo va ad arricchire la bacheca di RobertaCascio. Terza in qualifica, la Cascio prima supera (7 a 3)la campionessa uscente Santina Pertesana (alla finebronzo davanti a Pietra Lombardo), poi, ha la meglio(6 a 2) sulla compagna di colori Ifigenia Neri. Nel Vi-sually Impaired maschile, titolo a Claudio Peruffo cheprecede Massimo Oddone (6 a 2) mentre il bronzo vaa Diego Chiapello che s’impone (7 a 1) su Massimo Vi-ta. Tra le donne, Filomena Autiero non perde colpineppure negli scontri e, col punteggio di 6 a 2, conqui-sta il titolo a spese di Loredana Ruisi, vincitrice lo scor-so anno a Poggibonsi. Terzo gradino del podio perBarbara Contini che supera (7 a 3) Tiziana Marini. Infi-ne, nelle prove a squadre, oro per gli Arcieri Poggibon-si (Bartoli, Limberti, Dell’Amura) davanti all’A.s.h.d. No-vara (Vitale, Sfenopo, Fabris), superato 138 a 97 nel-l’olimpico. E allo squadrone P.h.b. Bergamo (Simonelli,Moroni, Schieda) che batte 201 a 186 l’A.s.c.i.p. Ostia(Giorgi, Pisani, Codispoti) nel compound.La splendida cornice del campo delle finali, con lapresenza degli scout a dare manforte ai volontari edel coro sardo che ha intonato l’inno italiano per lachiusura della manifestazione, ha reso le riprese Raidei tricolori un evento di prim’ordine. Meritato il plau-so rivolto dai presenti agli organizzatori, tanto quantoil brindisi a base di mirto per gli arcieri azzurri, utile aguardare con ottimismo l’avventura iridata di Torino.

In alto la sfida per l'oro olimpicofemminile open tra Perna e Mijno.

Sopra i podi dell'olimpico e afianco tutti i medagliati di Sassari.

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Venerdì 27 e sabato 28 maggio si è svolta a Chian-ciano Terme (Siena) la prima edizione delle Fasi Na-zionali dei Giochi Sportivi Studenteschi di Tiro conl’Arco, manifestazione riservata agli studenti delprimo e secondo ciclo d’istruzione e promossa e or-ganizzata con la collaborazione del Ministero del-l’Istruzione, del CONI Nazionale e dalla FITARCO.La competizione ha visto la partecipazione di 171atleti, provenienti da 17 regioni italiane e 53 istituti.Le squadre, maschili e femminili, vincitrici delle fasiregionali erano composte da tre studenti/esse dellaclasse Cadetti (scuola 1° grado) e della classe Allievi(scuola 2° grado). Le regole erano semplici: 36 frec-ce su visuali da 80 cm a 10 metri di distanza per iCadetti e a 20 metri per gli Allievi. Il solo arco am-messo è stato l’arco-scuola di legno con rest, a cuipoteva essere applicato solo il mirino e nessun al-tro tipo di accessorio. Tutto ciò è stato possibile grazie all’impegno dimolte Società Fitarco, e di alcuni Comitati Regionaliche con semplici dimostrazioni, ma spesso anchecon interventi strutturati nel tempo hanno intro-dotto e fatto conoscere ed apprezzare il tiro conl’arco nelle scuole. La Fase Nazionale dei Giochi Sportivi Studenteschivuole da qui in avanti essere obiettivo e stimolo anon dimenticare che per molti ragazzi l’attivitàsportiva a scuola rappresenta l’unica possibilità diconoscere e praticare il tiro con l’arco. La scuola di-venta così un luogo ideale ai fini della promozionee rappresenta uno spazio privilegiato in cui avvici-nare i giovani allo sport ed ai suoi valori.Le due giornate sono state brevi e intense. Le dele-gazioni sono giunte a Chianciano nella mattina divenerdì 27 e hanno partecipato alla cerimoniad’apertura nello splendido Parco Acqua Santa delleTerme di Chianciano, alla presenza del Presidentefederale Mario Scarzella, del Prof. Roberto Gueli inrappresentanza del Ministero e dei Presidenti deiComitati Regionali FITARCO. Nel pomeriggio poi siè svolta una riunione tecnica per gli insegnanti do-

ve, oltre al regolamento di gara, è stato spiegatol’utilizzo dei tastierini elettronici, strumenti ancorapoco conosciuti, ma molto apprezzati in gara per-ché hanno permesso a tutti di seguire le classifichein tempo reale. La giornata si è conclusa con unacena e poi un spettacolo teatrale molto divertentesul Progetto Sicurezza Stradale a cura del “Teatroistantaneo”.Sabato mattina è finalmente iniziata la giornatatanto attesa da tutti, ma soprattutto dai ragazzi perla maggioranza dei quali questa rappresentava laprima competizione importante. La gara si è svoltaregolarmente, con il comportamento impeccabiledegli atleti che, seguiti dai loro insegnanti, hannodimostrato un’ottima preparazione.

PRIMA ESPERIENZA,GRANDE SUCCESSO

g i o c h i s p o r t i v i s t u d e n t e s c h i

A Chianciano Terme si è svolta la prima edizione delle Fasi Nazionali dei GSS

che ha visto la partecipazione di 171 atleti, provenienti da 17 regioni e 53 istituti

I premiati ai Giochi SportiviStudenteschi di Chianciano Terme.

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CLASSIFICHE INDIVIDUALICadetti Maschili1 Paparoni Michael (Istituto G.Marconi di Terni), 2 Di Franco Daniele (Istituto A.De Curtis di Aversa), 3 Pacenti Giovanni Siro (Istituto “Insieme” di Mon-talcino).Cadetti Femminile1 Fara Giovanna (Istituto Di Badesi di Trinità), 2 Perazza Anna (Istituto G.Marconi di Ceggia), 3 Sanna Andrea (Istituto Di Badesi di Trinità).Allievi Maschili1 Momesso Michele (I.s.art. E Geometri di Terni), 2 Pasini Alessandro (I.L.Da Vinci di Parma), 3 Ambesi Cristian (I.G. Ferraris di Palmi).Allievi Femminile1 Bartolozzi Mara (Ist.agrario di Firenze), 2 Paoli Anastasia (Ist.agrario di Firenze), 3 Bellomo Francesca (I. L.Da Vinci di Genova).

CLASSIFICHE PER ISTITUTOCadetti Maschile1 A. De Curtis di Aversa (Di Franco Daniele, Mariniel-lo Pasquale Pio, Zannettini Paolo) 2 G. Marconi di Terni (Paparoni Michael, Angeli Feli-cioni Simone, Longhi Fabio) 3 I.s.c. “Insieme” di Montalcino (Pacenti Giovanni Si-ro, Nocci Francesco Maria, Ronzini Matteo)Cadetti Femminile1 I.C. Di Badesi di Trinità (Fara Giovanna, Sanna An-drea, Fara Marta)2 Don Milani di Druento (Savini Alessandra, BarbieriAlessandra, Fiorio Deborah) 3 Josti Travelli di Mortara (Ferrari Carlotta, FacchiniGaia, Mazzini Arianna)Allievi Maschile1 L. Da Vinci di Parma (Pasini Alessandro, BonardiNicolò, Vetisan Vlad Florin) 2 E. Majonara di Milazzon (Ruggeri Antonino, Polli-cino Emanuele, D’Amico Alessandro) 3 G. Ferraris di Palmi (Ambesi Cristian, MurdicaFrancesco, Spanò Francesco)Allievi Femminile1 Ist. Agrario di Firenze (Bartolozzi Mara, Paoli Ana-stasia, Bonura Noemi) 2 Palmieri di Benevento (Iarriccio Roberta, Toma-ciello Miriam Linda, Bocchino Simona) 3 Cannizzaro di Palermo (Curatolo Caterina, Fu-chsova Hellas, Salmeri Martina)

Grazie soprattutto ai rapportidi collaborazione che la FITAR-CO ha stabilito con il Coni e ilMinistero dell’Istruzione, sia alivello centrale che periferico, èintenzione della Federazionepresentare un progetto primadell’apertura del prossimo an-no scolastico, che accanto allacompetizione nelle varie fasiprovinciali, regionali e nazio-nali, possa parallelamente or-ganizzare anche corsi di pre-parazione per gli insegnantidelle scuole.Un ringraziamento speciale vaalla Società Arcieri del Parce,che grazie alla sua grande di-sponibilità, impegno e profes-sionalità ha permesso di orga-nizzare quest’evento nono-stante i tempi ristretti e le ne-cessità logistiche in continuaevoluzione. Preziosa anche la collabora-zione dei “ragazzi” della Fede-razione, Giggi, Carla e Matteo,che per rendere possibile l’uti-lizzo dei tastierini e avere clas-sifiche in tempo reale ha dovu-to intervenire durante lo svol-gimento della gara per perso-nalizzare il programma di ge-stione delle classiche. L’organizzazione e il coordina-mento degli arrivi, delle par-tenze e della logistica in loco ditutte le delegazioni ha potutosvolgersi in modo impeccabilegrazie all’instancabile lavoro diFabrizio Balducci e FrancescoBinella, rispettivamente Coor-dinatore del Miur Regionale edel Miur della Provincia di Sie-na.Grazie di nuovo a tutti coloroche hanno permesso ai ragazzidi vivere questa splendidaesperienza. Arrivederci al pros-simo anno.

I giovani arcieri sulla linea di tiro.

Sotto, il campo di gara.

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