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Natale 2007

Date post: 22-Mar-2016
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Duomo in Dialogo - Dicembre 2007
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“Non temere, io ti vengo in aiuto”: sono le parole dell’oracolo di Isaia, che al capitolo 41 si fanno consolazione e rafforzano la nostra speranza nel cammino che ci porta a Betlemme. “Non temere, io sono con te”: l’Emma- nuele annunciato a Natale è il Dio con noi che viene in nostro aiuto. “Essere con…” è il desiderio più pro- fondo dell’amore. La sola realtà che conta: essere con colui che amiamo, essere con colui che ci ama. Tutto il resto è secondario. Non è necessario che le situazioni cambino, purché ci sia la presenza dell’amato. E’ proprio quello che il Signore pro- mette e dona, con la sua venuta tra noi, facendosi uno di noi. Egli non cambia le cose, ma vi si met- te dentro e allora, poiché c’è lui, inte- riormente tutto è cambiato. Dio non ha dato eserciti a Mosè, per- ché potesse portare a termine il suo compito, ma Egli era con lui; e poiché c’era il Signore, le cose impossibili so- no diventate possibili. La stessa cosa succede anche per noi: il Signore non ci raggiunge per cambiare le circostanze esterne, ma è la sua presenza che cambia tutto. Sia questo il contenuto dell’augurio che ci scambiamo a Natale; in questo Natale ferito della nostra comunità parrocchiale, ferito nelle sue strutture pastorali, recentemente rinnovate per il servizio di tutti, e ora, in parte, ridot- te a macerie, ad opera di mano insi- piente. Il Signore è comunque con noi, egli ci viene in aiuto, dicendoci con la sua venuta ricca di amore e povera di mezzi che Lui solo conta. Conta la sua presenza, conta la sua parola. E nessuno ce la può togliere, nessuna forza e nessuna violenza. Ma è doveroso ricordare che la Parola vivente del Padre si fa infante, bimbo che non sa parlare. Continua a pag.3 S SPECIALE NATALE Pag 3 B BERESHEET pag 4 A A l l l l i i n n t t e e r r n n o o A An nn no o X XX XX Xn n° °5 5 NATALE 2007 INCENDIO IN CANONICA pag 7 «Andiamo a vedere questo grande avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere» Buon Natale 2007 LAUGURIO DEL PARROCO E DEI SACERDOTI COLLABORATORI
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Page 1: Natale 2007

“Non temere, io ti vengo in aiuto”: sono le parole dell’oracolo di Isaia, che al capitolo 41 si fanno consolazione e rafforzano la nostra speranza nel cammino che ci porta a Betlemme. “Non temere, io sono con te”: l’Emma-nuele annunciato a Natale è il Dio con noi che viene in nostro aiuto. “Essere con…” è il desiderio più pro-fondo dell’amore. La sola realtà che conta: essere con colui che amiamo, essere con colui che ci ama. Tutto il resto è secondario. Non è necessario che le situazioni cambino, purché ci sia la presenza dell’amato. E’ proprio quello che il Signore pro-mette e dona, con la sua venuta tra noi, facendosi uno di noi. Egli non cambia le cose, ma vi si met-te dentro e allora, poiché c’è lui, inte-riormente tutto è cambiato. Dio non ha dato eserciti a Mosè, per-ché potesse portare a termine il suo compito, ma Egli era con lui; e poiché

c’era il Signore, le cose impossibili so-no diventate possibili. La stessa cosa succede anche per noi: il Signore non ci raggiunge per cambiare le circostanze esterne, ma è la sua presenza che cambia tutto. Sia questo il contenuto dell’augurio che ci scambiamo a Natale; in questo Natale ferito della nostra comunità parrocchiale, ferito nelle sue strutture pastorali, recentemente rinnovate per il servizio di tutti, e ora, in parte, ridot-te a macerie, ad opera di mano insi-piente. Il Signore è comunque con noi, egli ci viene in aiuto, dicendoci con la sua venuta ricca di amore e povera di mezzi che Lui solo conta. Conta la sua presenza, conta la sua parola. E nessuno ce la può togliere, nessuna forza e nessuna violenza. Ma è doveroso ricordare che la Parola vivente del Padre si fa infante, bimbo che non sa parlare. Continua a pag.3

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pag 7

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Buon Natale 2007

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LA NUOVA ENCICLICA

Spe SalviSpe SalviSpe SalviSpe Salvi «[La mia seconda enciclica]Si intitola Spe salvi, perché si apre con l’es-pressione di san Paolo: "Spe salvi facti sumus - Nella speranza siamo stati salvati" (Rm 8,24). In questo, come in altri passi del Nuovo Testamento, la parola "speranza" è strettamente con-nessa con la parola "fede". E’ un dono che cambia la vita di chi lo riceve, come dimostra l’esperienza di tanti santi e sante. In che cosa consiste questa speranza, così grande e così "affidabile" da farci dire che in essa noi abbiamo la "salvezza"? Consiste in sostanza nella conoscenza di Dio, nella scoperta del suo cuore di Padre buono e misericordioso. Gesù, con la sua morte in croce e la sua risur-rezione, ci ha rivelato il suo volto, il volto di un Dio talmente grande nel-l’amore da comunicarci una speranza incrollabile, che nemmeno la morte può incrinare, perché la vita di chi si affida a questo Padre si apre sulla prospettiva dell’eterna beatitudine. Lo sviluppo della scienza moderna ha confinato sempre più la fede e la spe-ranza nella sfera privata e individuale, così che oggi appare in modo evi-dente, e talvolta drammatico, che l’uo-mo e il mondo hanno bisogno di Dio – del vero Dio! – altrimenti restano privi di speranza. La scienza contribuisce molto al bene dell’umanità, - senza dubbio - ma non è in grado di redi-merla. L’uomo viene redento dall’amo-re, che rende buona e bella la vita personale e sociale. Per questo la grande speranza, quella piena e defi-nitiva, è garantita da Dio, dal Dio che è l’amore, che in Gesù ci ha visitati e ci ha donato la vita, e in Lui tornerà alla fine dei tempi. E’ in Cristo che spe-riamo, è Lui che attendiamo!» Benedetto XVI – Angelus , 2 dic embre 2007

Famiglia umana: comunità di pace IIIIIIIILLLLLLLL MMMMMMMMEEEEEEEESSSSSSSSSSSSSSSSAAAAAAAAGGGGGGGGGGGGGGGGIIIIIIIIOOOOOOOO DDDDDDDDEEEEEEEELLLLLLLL PPPPPPPPAAAAAAAAPPPPPPPPAAAAAAAA PPPPPPPPEEEEEEEERRRRRRRR LLLLLLLLAAAAAAAA 4444444411111111^̂̂̂̂̂̂̂ GGGGGGGGIIIIIIIIOOOOOOOORRRRRRRRNNNNNNNNAAAAAAAATTTTTTTTAAAAAAAA MMMMMMMMOOOOOOOONNNNNNNNDDDDDDDDIIIIIIIIAAAAAAAALLLLLLLLEEEEEEEE PPPPPPPPEEEEEEEERRRRRRRR LLLLLLLLAAAAAAAA PPPPPPPPAAAAAAAACCCCCCCCEEEEEEEE

DA 41 ANNI A CAPODANNO SI PREGA PER LA PACE

Paolo VI nel 1968, volle che si celebrasse in tutto il mondo la Giornata Mondiale di preghiera per la Pace nel primo giorno dell’anno. In vista di questa riccorrenza annuale il Pontefice è solito rivolgere un messaggio ai Capi di Stato e a tutti gli “uomini di buona volontà” perché ognuno possa contribuire a far sbocciare la civiltà dell’amore. Questa catena di messaggi non si è mai interrotta e quello di quest’anno è il terzo messaggio scritto da Benedetto XVI. Ogni anno, tutti gli uomini, non solo i cristiani, sono invitati a celebrare questa festa «come augurio e come promessa – citando Paolo VI - che sia la Pace a dominare lo svolgimento della storia avvenire».

Il Messaggio di Sua Santità Benedetto XVI per la celebrazione della 41ª Giornata Mondiale della Pace, che si celebrerà il 1° gennaio 2008, sarà dedicato al seguente tema: "Famiglia umana: comunità di pace ". Il tema scelto dal Santo Padre si fonda sul convincimento che la percezione di un comune destino e l’esperienza della comunione sono fattori essenziali per la realizzazione del bene comune e per la pace dell’umanità. Come sottolinea il Concilio Vaticano II «Tutti i popoli formano una sola comunità, hanno un’unica origine, perché Dio ha fatto abitare l’intero genere umano su tutta la faccia della terra» (Nostra aetate, 1, 2). Quindi, prosegue il Concilio, «ogni gruppo deve tener conto dei bisogni e delle legittime aspirazioni degli altri gruppi, anzi del bene comune dell’intera famiglia umana» (Gaudium et spes, 26). Se la dignità della persona umana, creata ad immagine e somiglianza di Dio, è rivelata all’uomo già nell’Antico Testamento, l’unità del genere umano è tra le verità più originali del Cristianesimo. Il tema "Famiglia umana: comunità di pace" sviluppa in maniera coerente la riflessione proposta da Benedetto XVI nei Messaggi per la celebrazione della Giornata Mondiale della Pace del 2006 ("Nella verità, la pace") e del 2007 ("La persona umana, cuore della pace"). Riconoscere l’unità della famiglia umana è quanto mai provvidenziale nel presente momento storico, segnato dalla crisi delle organizzazioni internazionali e dalla presenza di gravi inquietudini nella comunità internazionale. Ogni uomo, ogni popolo è chiamato a vivere e a sentirsi parte della Famiglia umana concepita da Dio come comunità di pace!

Fonte: Osservatore Romano

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Continua da pag.1 L’Onnipotente si rende impotente: un evento che interroga il cuore dell’uomo, soprattutto del credente; un evento che si fa domanda angosciante: “Perché Tu, Signore, venendo tra noi non hai scelto una vita diversa, più tranquilla e più agiata, una vita di trionfi, una vita che testimoniasse prepotentemente la vittoria della giustizia sulla ingiustizia, ma hai scelto una vita umile, una vita di povero, di piccolo, di perseguitato e infine di condannato a morte e giustiziato?” La risposta è il Natale ad offrircela e forse proprio questo Natale potrebbe farci capire che il Signore ha voluto mettersi a nostro fianco, calarsi nelle nostre situazioni uma-ne, e specialmente nelle circostanze difficili della nostra esistenza. Ha voluto invitarci alla certezza inti-ma di fede che è in modo particolare con noi, quando la nostra vita è più simile alla sua croce; allora diventa possibile rintracciare la sorgente di una forza e di una fiducia straor-dinaria, allora diventa possibile sco-prire la gioia che illumina anche le situazioni che sarebbero altrimenti motivo di desolazione infinita Grazie, Signore, per questo Natale 2007 e fa’ che ogni fratello della nostra comunità del Duomo riscopra Te, Presenza viva, Emmanuele che invita a non temere e non fa man-care mai il suo aiuto, soprattutto quando si è nel bisogno, nella soli-tudine e nella sofferenza. Che a tutti giunga un cordiale augurio di Buon Natale auspicando che si trasformi in tante benedizioni per ogni giorno del Nuovo Anno 2008.

Don Carlo, Don Andrea e i sacerdoti della parrocchia

AASSTTEERRIISSCCHHII DDII NNAATTAALLEE

31 VOLTE NATIVITÀ Natività SOSPESA, natività OFFESA, natività ANSIOSA,

natività AMOROSA, natività FIDUCIOSA, natività AFFETTUOSA,natività GIOIOSA, natività LUMINOSA,

natività PRODIGIOSA, natività DESIDEROSA, natività GENEROSA, natività SILENZIOSA, natività VISTOSA, natività ARIOSA, natività PREZIOSA,

natività PERICOLOSA, natività GIOCOSA, natività LACRIMOSA, natività ODOROSA, natività SANGUINOSA, natività SPERANZOSA, natività DOLOROSA,

natività GRINTOSA, natività SONTUOSA, natività PAUROSA, natività CORAGGIOSA, natività GAUDIOSA, natività ANSIMOSA,

natività FESTOSA, natività MAESTOSA, natività RADIOSA, natività senza nome raccogli i frammenti

alla deriva dell’unico firmamento conosciuto e che ogni stella diventi diamante d’attesa nelle tue notti di febbre divinatorie tu storia

di tutte le strade che infilano perle nelle pozzang here del mondo, corra veloce la tua luce e senza attesa genufletta

le voci della terra alla tua dolce attesa… SACRUM TEGO

OMAR GALLIANI

(…) “I magi in ombra in quel buio di stalla / Bisbigliavano a stento trovando le parole. A un tratto qualcuno, nell’oscurità, / con la mano scostò un poco a sinistra dalla mangiatoia uno dei magi; /quello si voltò: sulla soglia come in visita alla Vergine, fissava la stella di Natale.”

Stella di Natale – Boris Pasternak (trad. di Amedeo Anelli)

Acquerello di Paolo Giuriati

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4 a della Memoria, la nostra parrocchia, con una iniziativa promossa dal gruppo missionario Veri Amici , ospiterà nei giorni 20 e 21 gennaio 2008 il Teatro Comu-nitario della Galilea : Teatro del-l’Arcobaleno con lo spettacolo Beresheet (“In principio”, la prima parola della Bibbia). Rovigo sarà la prima di cinque tappe previste in Italia (Rovigo, Segrate-MI, Sant’Ilario d’Enza-RE, Gorla-BG, Sansepolcro-AR) che si articoleranno appunto tra il 20 e il 27 gennaio 2008. Beresheet mette in scena, grazie al linguaggio essenziale del mimo, la tragedia quotidiana sperimen-tata in Israele da giovani interpreti. Lo spettacolo di teatro-danza è stato allestito dopo un lungo per-corso, doloroso e sofferto. I ragazzi esprimono la tragicità dei momenti che stanno vivendo i loro popoli e il valore del dialogo e del-l’incontro.

Mai come oggi, ogni cristiano sente impellente la necessità di darsi una risposta alle domande: “Come parlare oggi di mondialità?”, “E’ possibile la pacifica convivenza di popoli di cultura e, soprattutto, religione diverse?”. Forse Beresheet ci potrà aiutare. La tecnica del mimo rende lo spettacolo adatto a tutti , per cui rinnoviamo l’invito per il giorno

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pprreessssoo ii ll TTeeaattrroo ““ AAll DDuuoommoo””

aall llee oorree 1188..0000 (Ulteriori notizie più dettagliate

dell’iniziativa saranno comunicate prossimamente).

Non mancare!!! Porta con te anche un amico,

perché è il confronto con l’altro che ci fa crescere!

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COSA PUÒ FARE IL MONDO E COSA POSSONO FARE I CRISTIANI PER L A TERRASANTA ? Fare nel proprio mondo quello che noi facciamo in Terrasanta: lavorare per la pace, per la comprensione reciproca, vincendo la paura, che è l'ombra della morte. Nelle macro relazioni occorre sottolineare le stesse cose: occorre non fermarsi ai problemi attuali, ai conflitti. Non permettere che siano i conflitti a scrivere la nostra storia. Per fare questo occorre speranza e anche certezza. Io sono cristiano e credo nel Cristo morto e risorto: questa è la mia certezza e il fondamento della mia fede. Fonte Asianews – dall’intervista a P. Pierbattista Pizzaballa

La Scheda Il Teatro Comunitario della Galilea (Teatro dell’Arcobaleno ) è nato nel settembre del 2002 dall’impegno di Angelica-Edna Calò , nata a Roma da un’antica famiglia ebraica, ma residente da oltre vent’anni in Alta Galilea (Kibbutz Sasa). Insegnante e regista in scuole multiculturali e per ragazzi emarginati, animatrice instan-cabile di progetti per l’educazione alla convivenza e alla pace, Angelica Calò Livné ha ricevuto, tra altri ri-conoscimenti, il Premio Assisi 2004 , condiviso con un’amica palestinese, Samar Sahar (leggi articolo da Fami-glia Cristiana del 7 ottobre 2007). Il Teatro dell’Arcobaleno riunisce una quarantina di giovanissimi attori (dai 14 ai 23 anni), provenienti da moshav di famiglie religiose ebra-iche, kibbutzim di ebrei tradizionalisti, villaggi arabi abitati da cristiani e mu-sulmani. La fama della compagnia ha ormai varcato i confini della Galilea grazie alle numerose tournées internazionali e all’atmosfera gioiosa e coinvolgente che le accompagna.

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PPAAGGIINNAA GGIIOOVVAANNEE Ciao a tutti!!! Siamo Anna ,Nicola e Cristina, gli animatori del gruppo di terza media! Come ogni anno,al ritorno dalle vacanze estive, i gruppi del post cresima si ritrovano per continuare ed arricchire di esperienze il loro cammino di fede e di amicizia. Da quest’anno anche noi ci siamo aggiunti al già numeroso e allegro gruppo di ragazzi delle superiori, con una ventina di giovani, che ogni quindici giorni, il sabato pomeriggio, si ritrovano presso la casa “Madre Teresa” (La casa vicino ai campi sortivi del Duomo, via Menotti) per condividere un momento di incontro in cui possano confrontarsi tra loro e crescere insieme. La maggior parte dei ragazzi già si conoscevano, in quanto frequentavano il catechismo insieme e avevano partecipato a vari campiscuola negli anni passati; ed è proprio quest’ultimo campo che ha contribuito a far crecere in loro la voglia di stare insieme e di condividere esperienze. Infatti, durante la settimana trascorsa in montagna, sono stati invitati a creare un piccolo musical, tratto dalla storia “La gabbianella e il gatto” di Luis Sepulvèda. Il risultato è stato stupefacente! I ragazzi sono riusciti a creare un semplice ma nello stesso tempo emozionante spettacolo . Per questo motivo abbiamo deciso di far coincidere il primo incontro del post con la replica dello spettacolo, in modo che anche coloro che non avevano partecipato al campo potessero sentire la gioia e la voglia di stare insieme che comunicavano! Dopo ciò abbiamo incominciato ad incontrarci ogni quindici giorni ed abbiamo cercato di capire insieme il significato di “fare gruppo” e l’importanza di conoscersi, in quanto tutti diversi, ma accomunati dalla voglia di stare insieme. Noi animatori, siamo felici di trovare risposta da parte dei ragazzi (non sono mai gli stessi ad ogni incontro) e di ricevere dal loro entusiasmo, spesso anche un po’ eccessivo, sempre nuovi input per divertirsi e crescere insieme. Perciò allarghiamo l’invito a tutti coloro che non hanno ancora sperimentato l’eperienza del gruppo in modo che possano entrare a far parte di questo grande girotondo di allegria!!!Vi aspettiamo numerosi... Visitate il blog in internet: http://ipostdelpost.blogspot.com

Anna, Nicola e Cristina

Nelle foto: i ragazzi di III media al campo estivo 2007

CASA GIOVANI GP2 – Giovanni Paolo II In un angolo verde e tranquillo di Rovigo, vicino alla sede del seminario diocesano, si trova una casa pensata apposta per gruppi giovanili: 18 posti letto (aumentabili) e spazi per incontrarsi, giocare, fare silenzio, ma anche per vivere dei giorni insieme, in autogestione. Alcuni giovani di 17-18 anni della nostra Parrocchia hanno vissuto per una settimana nella casa GP2 condividendo la quotidianità (studio compreso) nell’ottica dell’amicizia e dell’esperienza di fede.

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Riportiamo ampi stralci dell’introduzione, fatta da Don Carlo, alla seconda assemblea parrocchiale svoltasi l’11 novembre scorso.

La seconda assemblea parrocchiale ci aiuta a fare il punto sul nostro essere comunità nella consapevolezza che comunità è in altri termini famiglia, una grande famiglia con tanti problemi ma anche con tante positive potenzialità. L’invito ad essere comunità unita, famiglia unita, ci è dato in particolare dal testo biblico scelto appositamente per questa circostanza. Cosa dice questo testo? Dice che, dopo il ritorno dall’esilio babilonese, il popolo ebra-ico sente il bisogno insopprimibile di ritrovare e ricostruire at-torno al Signore la propria identità di nazione, scelta e chia-mata da Dio, per una alleanza eterna. Tutta la comunità si raduna in uno stesso luogo per ascoltare la lettura della legge di Mosè. E all’inizio del testo che abbiamo letto è scritto che “tutto il popolo si radunò come un sol uomo sulla piazza” Una immagine suggestiva che è anche invito per noi: essere come un sol uomo; pur in tanti, noi possiamo essere come una sola persona . Tale unità è realizzata dalla Parola di Dio, una Parola che dice Presenza del Signore in mezzo a noi, una Parola che costruisce unità nella diversità. E c’è una unità che può varcare le pareti di questo teatro e può diventare fraternità nel quartiere e solidarietà nella città. (…) Ci auguriamo di essere veramente una sola persona o al dire di San Paolo un corpo solo. Ecco la parrocchia da vivere, e da vivere senza illusioni: una parrocchia che riconosce le sue ricchezze e le sue povertà, che sostiene progetti di speranza e che non si abbatte di fronte ai suoi fallimenti e alle sue incapacità di realizzare pienamente le proposte del Signore. Siamo o possiamo essere una sola persona, uniti dalla Parola; una sola persona che scopre in modo sempre nuovo la bellezza dello stare assieme e del condividere; una persona che accoglie nelle proprie quotidiane scelte la verità dell’annuncio di Neemia, sacerdote della prima alleanza, “La gioia del Signore è la nostra speranza”. Questa convinzione anima il senso del nostro incontrarci di oggi, del nostro sincero e cordiale parlare per assumerci comuni responsabilità di servizio che diano ragione alla speranza che è in noi, come suggerisce l’Apostolo Pietro. (…) E questa mi sembra una felice occasione perchè la grazia del Signore ci raggiunga e ci sostenga. Don Carlo

IL SALUTO DEL VESCOVO ALL’ASSEMBLEA Carissimi, mi congratulo vivamente con tutti voi, fratelli e sorelle della parrocchia del Duomo di Rovigo, per essere convenuti insieme a celebrare la vostra II Assemblea parrocchiale. (…) Essa contribuisce a promuovere tra voi l’amicizia, la condivisione dei problemi dell’intera comunità parrocchiale, il senso della comune responsabilità verso la parrocchia “famiglia di famiglie”, il “gusto” di essere Chiesa. (…) In questo evento straordinario della vita della “nostra” parrocchia (anch’io ne faccio parte!) vi sono particolarmente vicino con la preghiera e con il pensiero.

VVEENNEERRDDÌÌ 1111 GGEENNNNAAIIOO 22000088 OORREE 2211..0000 –– CCIINNEEMMAA DDUUOOMMOO BBlloooodd DDiiaammoonndd VVEENNEERRDDÌÌ 1155 FFEEBBBBRRAAIIOO 22000088 OORREE 2211..0000 –– CCIINNEEMMAA DDUUOOMMOO TThhee CCoonnssttaanntt GGaarrddeenneerr AAllttrrii ffiillmm ssaarraannnnoo pprrooppoossttii ppeerr ii mmeessii ddii mmaarrzzoo,, aapprriillee,, mmaaggggiioo,, ggiiuuggnnoo

IINNGGRREESSSSOO LLIIBBEERROO

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UUNNAA FFEERRIITTAA AALLLLAA PPAARRRROOCCCCHHIIAA Nelle foto alcune immagini di ciò che è rimasto dopo l’incendio doloso che ha

distrutto il secondo piano della canonica nella notte tra l’8 e il 9 dicembre scorso

L’ingresso dello studio di Don Andrea

Il pianerottolo dove c’era l’armadio con le tuniche della prima comunione e alcuni

paramenti sacri usati per appiccare il fuoco

Un’altra foto del luogo da dove è stato appiccato il fuoco; è ben visibile la guida d’acciaio che sosteneva la porta in vetro

scoppiata a causa della temperatura elevata

Il corridoio del secondo piano con le pareti annerite dal fumo; è visibile la

telecamera che ha permesso di rintracciare il colpevole.

Il bagno

Nella notte tra l’8 e il 9 dicembre scorso, un incendio doloso ha distrutto il secondo piano della canonica. Qualcuno si è introdotto all’interno della struttura raggiungendo il secondo piano. Una volta entrato nello studio del vicario parrocchiale don Andrea, ha rubato alcuni oggetti sacri, due macchine fotografiche ed un pc portatile. In seguito ha appiccato il fuoco nello studio utilizzando la Bibbia e alcuni oggetti cari alla tradizione cristiana per poi uscire nel pianerottolo e appiccare fuoco ad un armadio contenente le tuniche della prima comunione e alcuni paramenti sacri. Si è poi dato alla fuga. Don Carlo, don Andrea e la mamma di don Carlo accortisi del fumo sono riusciti a mettersi in salvo e a chiamare i soccorsi che in modo esemplare hanno scongiurato il peggio e hanno individuato e arrestato il colpevole.

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AAggeennddaa PPaarrrroocccchhiiaallee

“ DDDDUOMO UOMO UOMO UOMO in dialoin dialoin dialoin dialogogogogo” Periodico della Comunità Parrocchiale del Duomo di Rovigo Direttore Responsabile:Direttore Responsabile:Direttore Responsabile:Direttore Responsabile:D. Bruno Cappato - Direttore: Direttore: Direttore: Direttore: D. Carlo Maria Santato

Autorizzazione del Tribunale di Rovigo n. 1498 del 24 aprile 1980 CANONICACANONICACANONICACANONICA:::: P.zza Duomo 5 – Tel. 0425 22861 – sito web: www.duomorovigo.it

e-mail: [email protected] SACRESTIA SACRESTIA SACRESTIA SACRESTIA Tel. 0425 25629

Chiuso in redazione lunedì 17 dicembre 2007 Impaginazione e grafica: a cura della redazione

Stampa: ARTESTAMPAARTESTAMPAARTESTAMPAARTESTAMPA Via B. Tisi da Garofolo 14 - Rovigo - Tel. 0425 31855

FESTA di NATALE GRUPPI GIOVANILI I ragazzi e i giovani dalla III media alla V superiore festeggiano il Natale sabato 22 dicembre dalle ore 16.00. Vivranno un momento di preghiera e confessione in Duomo, per prepararsi alla nascita di Gesù, e poi festeggeranno insieme in canonica.

Dal 17 al 24 dicembre 2007

NOVENA del NATALE

Ore 18.15 - Celebrazione di novena Ore 19.00 - S. Messa

24 dicembre 2007 VIGILIA di NATALE

Ore 19.00 - S. Messa vespertina della vigilia Ore 23.00 - Veglia di preghiera in preparazione alla Messa di mezzanotte

25 dicembre 2007 NATALE DI GESÙ

CRISTO

Ore 24.00 - S. Messa della Notte presieduta da S.E. mons. Vescovo – solennemente cantata

Ore 7.00 – 8.30 – 10.00 – 11.30 – 19.00: Ss. Messe Ore 18.00 - Canto dei Vespri della solennità e

Adorazione Eucaristica Ore 19.00 - S. Messa solennemente cantata presieduta dal Vescovo

26 dicembre 2007 S. Stefano primo martire

Ore 7.00 – 8.30 – 10.00 – 11.30 – 19.00: Ss. Messe

31 dicembre 2007 Ore 8.00 – 9.00 – 10.00 – 19.00: Sante Messe Ore 19.00 - S. Messa con canto del Te Deum di

ringraziamento per la fine dell’anno civile

1 gennaio 2008 MARIA SANTISSIMA

MADRE DI DIO E GIORNATA

MONDIALE PER LA PACE

Ore 7.00 – 8.30 – 10.00 – 11.30 – 19.00: Ss. Messe Ore 11.30 - S. Messa presieduta da mons. Vescovo Ore 18.00 - Canto dei Vespri della solennità e Adorazione Eucaristica Ore 19.00 - S. Messa solennemente cantata

6 gennaio 2008 EPIFANIA

E GIORNATA DELL’ INFANZIA MISSIONARIA

Ore 7.00 – 8.30 - 10.00 – 11.30 – 19.00: Ss. Messe Ore 18.00 - Canto dei Vespri della solennità e

Adorazione Eucaristica Ore 19.00 - S. Messa solennemente cantata -

presiede S.E. mons. Vescovo

13 gennaio 2008 BATTESIMO DI GESÙ

Ore 7.00 – 8.30 – 10.00 – 11.30 – 19.00: Ss. Messe Ore 10.00 – S.Messa con Battesimo di una giovane Ore 16.30 – Celebrazione comunitaria del

Sacramento del Battesimo Ore 18.00 – Vespri e Adorazione Eucaristica

CONCORSO PRESEPI

Ogni anno ritorna il Concorso del Presepio in Famiglia Chi volesse iscriversi (solo ragazzi) può dare il proprio nominativo a don Andrea o ai catechisti che visi-teranno le famiglie. Iscrizioni : fino al 23 dicembre 2007 Premiazioni: domenica 6 gennaio 2008 in Tea-tro dopo la S. Messa delle ore 10.00.

IINN TTAASSSSIINNAA CCOONN

LLAA BBEEFFAANNAA 5 gennaio 2008

In Tassina la Befana ha portato una cassetta per le

lettere dei bambini. I genitori troveranno la casetta aperta il venerdì pomeriggio dalle ore 15.30

6 gennaio 2008 Ore 15.30

GRANDE FESTA CON LA BEFANA

Ore 17.30 BRUSAVECIA al termine cioccolata calda e

vin brulè per tutti

CONFESSIONI: I sacerdoti sono a disposizione per le

confessioni tutti i giorni della Novena.

Nei giorni 21- 24

dalle ore 8.00 alle 11.00 e dalle 15.30 alle 20.00

CALENDARIO DELLE FESTIVITÀ NATALIZIE

CHIARASTELLA Torna per le strade della nostra parrocchia la Chiara-stella organizzata dai catechisti, dagli animatori e dai ragazzi del catechismo, giovedì 20 e venerdì 21 dicembre, per portare a tutti l’augurio di Buon Natale e di un sereno 2008!


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