Dal neonato all’adolescenteDal neonato all’adolescente
PERIODI DI VITA DEL BAMBINOPERIODI DI VITA DEL BAMBINO
NEONATO: dalla nascita al 28 giorno1° INFANZIA: dal 28 giorno ai 2 anni2° INFANZIA: dai 2 anni ai 6 anni3° INFANZIA: dai 6 anni ai 12 anni
circa (inizio della pubertà)ADOLESCENZA dai 14 anni ai 19 anni
Il neonatoIl neonato
Neonato è il bambino nei primi 28 giorni (4 settimane) di vitaNeonato è il bambino nei primi 28 giorni (4 settimane) di vita
CRITERI CLASSIFICATIVICRITERI CLASSIFICATIVI
PESO ALLA PESO ALLA NASCITANASCITA
ETA’ ETA’ GESTAZIONALEGESTAZIONALE
Classificazione dei neonati in base all’età gestazionaleClassificazione dei neonati in base all’età gestazionale::
Neonati a termine:Neonati a termine: EG > 37 e < 42 settimane EG > 37 e < 42 settimane Neonati pretermine:Neonati pretermine: EG < 37 settimane EG < 37 settimane Neonati post-termine:Neonati post-termine: EG > 42 settimane EG > 42 settimane
Classificazione dei neonati in base al peso alla nascita:Classificazione dei neonati in base al peso alla nascita:
1.1. Neonati di peso normale:Neonati di peso normale: 2500-4100 gr 2500-4100 gr2.2. Neonati di peso basso:Neonati di peso basso: 1500-2400 gr 1500-2400 gr3.3. Neonati di peso molto basso:Neonati di peso molto basso: 1000-1400 gr 1000-1400 gr4.4. Neonati di peso estremamente basso:Neonati di peso estremamente basso: 500-1000 gr 500-1000 gr
Classificazione dei neonati in base al rapporto del Classificazione dei neonati in base al rapporto del peso alla nascita con l’età gestazionale:peso alla nascita con l’età gestazionale:
Appropriati per l’età gestazionale: Appropriati per l’età gestazionale: con PS compreso tra 10° e con PS compreso tra 10° e 90° 90° percentile per l’EGpercentile per l’EGPiccoli per l’età gestazionale:Piccoli per l’età gestazionale: con PS <10° percentile per con PS <10° percentile per l’EGl’EGGrossi per l’età gestazionale:Grossi per l’età gestazionale: con PS > 90° percentile per con PS > 90° percentile per l’EGl’EG
Caratteristiche del neonato fisiologico:Caratteristiche del neonato fisiologico:
Età gestazionale Età gestazionale > 37 settimane e < 42 settimane> 37 settimane e < 42 settimane Feto singolo, presentazione cefalicaFeto singolo, presentazione cefalica Peso alla nascita previsto > 2500 e < 4000gPeso alla nascita previsto > 2500 e < 4000g Assenza di patologia fetale notaAssenza di patologia fetale nota Travaglio indotto spontaneamenteTravaglio indotto spontaneamente Liquido amniotico non francamente tintoLiquido amniotico non francamente tinto Rottura delle membrane< 24hRottura delle membrane< 24h Placenta normalmente inseritaPlacenta normalmente inserita Assenza di patologia materna che rappresenti una Assenza di patologia materna che rappresenti una controindicazione controindicazione al travaglio di parto o che richieda sorveglianza intensivaal travaglio di parto o che richieda sorveglianza intensiva Assenza di sofferenza fetaleAssenza di sofferenza fetale Parto vaginaleParto vaginale
Caratteristiche Caratteristiche neonatalineonatali
Età gestazionale adeguataEtà gestazionale adeguata
Assenza di malformazioni Assenza di malformazioni evidentievidenti
APGAR al 5’ > 7, senza APGAR al 5’ > 7, senza interventi interventi rianimativirianimativi
INDICE di APGARINDICE di APGAR
Esprime il grado di vitalità del neonato e indica la necessità o meno di interventi rianimatori.
Si calcola al 1° e al 5° minuto di vita valutando: la frequenza cardiaca, la frequenza respiratoria, il colorito della cute, il tono muscolare e il pianto,
A ciascun parametro si assegna un punteggio da 0 a 2 . Sommando tutti e cinque i punti si ottiene l’indice di Apgar.
0= morte clinica 1-3= forte depressione neonatale 4-6= media depressione neonatale 7-10= neonato sano
Punteggio APGARPunteggio APGAR
SINTOMI - SEGNISINTOMI - SEGNI 0 0 puntipunti
1 punto1 punto 2 punti2 punti
Colore della cuteColore della cute cianoticcianotico o o o
pallidopallido
tronco roseo, tronco roseo, estremità cianoticheestremità cianotiche
uniformemente uniformemente roseoroseo
RespirazioneRespirazione assenteassente debole irregolare debole irregolare vigorosa con vagito vigorosa con vagito
Battito del cuoreBattito del cuore assenteassente Minore di 100 Minore di 100 battiti/minbattiti/min
Maggiore di 100 Maggiore di 100 battiti/minbattiti/min
Tono muscolareTono muscolare assenteassente debole (flessione debole (flessione accennata delle accennata delle estremità)estremità)
atteggiamento in atteggiamento in flessione, movimenti flessione, movimenti attiviattivi
Riflessi /piantoRiflessi /pianto assenteassente scarsa (contrazione scarsa (contrazione muscoli mimici)muscoli mimici)
pianto vivace, tosse, pianto vivace, tosse, sternutosternuto
Parametri vitali del neonatoParametri vitali del neonato
Frequenza respiratoria:Frequenza respiratoria: dopo le prime 12 ore di vita, a dopo le prime 12 ore di vita, a riposo < 60 riposo < 60 atti/min atti/min
Tipo di respiro:Tipo di respiro: quasi esclusivamente addominale quasi esclusivamente addominale
Ritmo respiratorio:Ritmo respiratorio: respiro periodico respiro periodico
Frequenza cardiaca:Frequenza cardiaca: dopo le prime 12-24h i valori si dopo le prime 12-24h i valori si stabilizzano tra stabilizzano tra 120 e 160 batt/min 120 e 160 batt/min
Parametri Parametri antropometrici antropometrici neonatalineonatali
MASCHI MASCHI FEMMINEFEMMINE
pesopeso (g) (g) 3.350 3.350 200 200 3.200 3.200 200 200
lunghezza (cm)lunghezza (cm) 50 50 1 1 49 49 1 1
crf.cranica (cm)crf.cranica (cm) 35 35 1 1 34 34 1 1
crf. toracica (cm) crf. toracica (cm) 33 33 1 1 32 32 1 1
ACCRESCIMENTO E SVILUPPO DEI VARI ACCRESCIMENTO E SVILUPPO DEI VARI ORGANI ED APPARATIORGANI ED APPARATI
PESO: 3300gr alla nascita; raddoppia al 5° mese; triplica ad un anno; quadruplica a 2 anni. Dal 3° al 9° anno di vita per calcolare il peso teorico si fa il doppio dell’età più otto.
STATURA: 50 cm alla nascita; 70-75 cm ad 1 anno; raddoppia verso i 4 anni; triplica a 12-13 anni.
Curve percentili
SVILUPPO PSICOMOTORIO:
1° mese = il bambino segue un oggetto luminoso con lo sguardo per pochi istanti; ode gli stimoli acustici
3° mese = solleva bene il capo e lo ruoto verso la sorgente sonora; riconosce il volto della mamma e sorride a tutti
5° mese = inizia a stare seduto con appoggio 8° mese = sta seduto senza appoggio; dice monosillabi
(lallazione) 10° mese = sta in piede da solo senza appoggio 12-15° mese = inizia a camminare, dice parole bisillabe 18° mese = sa predisporre le proprie azioni per ottenere
uno scopo 4° anno = sa comporre una frase completa
Riflessi neonataliRiflessi neonatali
Riflesso di suzione:Riflesso di suzione: la stimolazione della la stimolazione della parte mediale delle labbra provoca parte mediale delle labbra provoca protusione labiale e movimenti di protusione labiale e movimenti di suzione. Persiste fino al 10-11 mese.suzione. Persiste fino al 10-11 mese.
Riflesso tonico asimmetrico del collo:Riflesso tonico asimmetrico del collo: ruotando il capo da un lato, si ha ruotando il capo da un lato, si ha l’estensione degli arti verso cui la testa è l’estensione degli arti verso cui la testa è ruotata e la flessione dei controlaterali. ruotata e la flessione dei controlaterali. Scompare intorno al 5-6 mese.Scompare intorno al 5-6 mese.
Riflessi neonataliRiflessi neonatali
Reazioni complesse automatiche destinate a regredire nei Reazioni complesse automatiche destinate a regredire nei primi mesi di primi mesi di vita secondo un ordine ben precisovita secondo un ordine ben preciso La loro assenza o la loro persistenza oltre i normali termini è indice La loro assenza o la loro persistenza oltre i normali termini è indice di di sofferenza neurologicasofferenza neurologica
Riflesso della marcia automatica:Riflesso della marcia automatica: Il neonato Il neonato mantenuto eretto con i piedi su di un piano mantenuto eretto con i piedi su di un piano d’appoggio, tende a presentare movimenti di d’appoggio, tende a presentare movimenti di marcia. Scompare a 2 mesi.marcia. Scompare a 2 mesi.
Riflesso di Moro:Riflesso di Moro: sollevato dal piano il capo e la sollevato dal piano il capo e la parte inferiore del tronco e facendola poi parte inferiore del tronco e facendola poi ricadere, si ha l’abduzione della braccia e ricadere, si ha l’abduzione della braccia e l’apertura delle mani, poi flessione e adduzione l’apertura delle mani, poi flessione e adduzione delle braccia e lieve flessione del tronco. delle braccia e lieve flessione del tronco. Scompare al 4-5 meseScompare al 4-5 mese
Riflesso di prensione o grasping:Riflesso di prensione o grasping: esercitando una esercitando una leggera flessione sul palmo della mano o sulla leggera flessione sul palmo della mano o sulla pianta del piede, si provoca rispettivamente pianta del piede, si provoca rispettivamente flessione delle dita della mano e del piede. flessione delle dita della mano e del piede. Scompare al 2-3 mese.Scompare al 2-3 mese.
Fenomeni fisiologici neonataliFenomeni fisiologici neonatali
Fenomeni fisiologici neonataliFenomeni fisiologici neonatali
Emissione di meconio:Emissione di meconio: entro le 24h entro le 24h
Prima minzione:Prima minzione: entro le 12-24h entro le 12-24h
Calo ponderale:Calo ponderale: 10% nati a termine10% nati a termine5% nati pretermine5% nati pretermine
Calo ponderaleCalo ponderale
1.1. Progressiva riduzione di peso cui va incontro il neonato nei Progressiva riduzione di peso cui va incontro il neonato nei primi 5-6 primi 5-6 giorni di vita, dal 7° inizia il recupero ed il peso della nascita giorni di vita, dal 7° inizia il recupero ed il peso della nascita viene raggiunto entro il 15° giorno di vitaviene raggiunto entro il 15° giorno di vita
2.2. FisiologicoFisiologico se < 10% del peso alla nascita nel nato a se < 10% del peso alla nascita nel nato a terminetermine
< 5% del peso alla nascita nati pretermine< 5% del peso alla nascita nati pretermine
3.3. Cause:Cause:3.13.1 Ridotto apporto nutrizionaleRidotto apporto nutrizionale3.23.2 Emissione di meconioEmissione di meconio3.33.3 Disidratazione (ambiente,respirazione, Disidratazione (ambiente,respirazione,
perspiratio insensibilis, urine)perspiratio insensibilis, urine)3.43.4 Asportazione vernice caseosaAsportazione vernice caseosa3.53.5 Essiccamento cordone ombelicale Essiccamento cordone ombelicale
Cura del moncone ombelicaleCura del moncone ombelicale
Il moncone ombelicale va medicato almeno una volta al Il moncone ombelicale va medicato almeno una volta al giorno :giorno :
• effettuare toccature con garza e alcool etilico (3-4 effettuare toccature con garza e alcool etilico (3-4 vv/die)vv/die)
• ricoprire con garza sterile asciutta ricoprire con garza sterile asciutta • fissare con rete elasticafissare con rete elastica
La pinza per la legatura del m.o. va rimossa dopo 24 oreLa pinza per la legatura del m.o. va rimossa dopo 24 ore
Non esercitare trazione sul m.o. per favorire il distaccoNon esercitare trazione sul m.o. per favorire il distacco
Altri disinfettanti utilizzabiliAltri disinfettanti utilizzabili– alcool isopropilico, alcool isopropilico, – mertiolato al 10%mertiolato al 10%– eosina 2% + clorexilenolo 0,3%eosina 2% + clorexilenolo 0,3%– violetto di genziana al 2% in a. etilicovioletto di genziana al 2% in a. etilico
AndrogeniAndrogeni Estrogeni Estrogeni
Nelle femmineNelle femmine
Aumento del Aumento del volume del clitoride volume del clitoride e delle grandi e delle grandi labbralabbra
Aumento di volume dell'utero- Aumento di volume dell'utero- secrezioni vaginali sieromucose- secrezioni vaginali sieromucose- perdite emorragiche vaginaliperdite emorragiche vaginali
Nei maschiNei maschi
Aumento di volume Aumento di volume della prostata e della prostata e delle vescicole delle vescicole seminaliseminali
Metaplasia epiteliale della Metaplasia epiteliale della prostataprostata
Nei maschi e Nei maschi e nelle femminenelle femmine
AcneAcne Iperplasia e ingorgo mammarioIperplasia e ingorgo mammario
Crisi genitaleCrisi genitale
Fenomeni a carico dei genitali, delle ghiandole Fenomeni a carico dei genitali, delle ghiandole mammarie e della cute, conseguenti alla presenza mammarie e della cute, conseguenti alla presenza in circolo di ormoni di origine materna e/o in circolo di ormoni di origine materna e/o placentare, ma anche per effetti endocrini placentare, ma anche per effetti endocrini neonatali da attivazione ipofisarianeonatali da attivazione ipofisaria
Aumentato carico di bilirubina per il fegato:Aumentato carico di bilirubina per il fegato: massa globuli rossi/Kg pesomassa globuli rossi/Kg peso emivita globuli rossiemivita globuli rossi circolo entero-epaticocircolo entero-epatico
Ridotta captazione di bilirubina dal circolo:Ridotta captazione di bilirubina dal circolo:proteina Y e Zproteina Y e Z
Ridotta coniugazione di bilirubina:Ridotta coniugazione di bilirubina:UDPG-deidrogenasiUDPG-deidrogenasiUDPG-transferasiUDPG-transferasi
Ridotta escrezione intraduttaleRidotta escrezione intraduttale Insoddisfacente circolazione epaticaInsoddisfacente circolazione epatica
ipossia dopo taglio funicolo ombelicaleipossia dopo taglio funicolo ombelicaleipoafflusso portale se PDAipoafflusso portale se PDA
Ittero neonataleIttero neonatale
Colorazione gialla della cute, delle mucose e delle Colorazione gialla della cute, delle mucose e delle scleresclere
Meccanismi eziopatogeneticiMeccanismi eziopatogenetici
INTESTINAL LUMEN
CIRCULATING UNCONJUGATED
BILIRUBIN
UNCONJIUGATED BILIRUBIN
BMG BDG
UNCONJUGATED BILIRUBIN RECIRCULATED
UNCONJUGATED BILIRUBIN
TISSUE GLUCURONIDASE
UROBILINOIDS
MECONIUM: BILIRUBIN MG BILIRUBIN DG
GLUCURONIDASE
Ittero fisiologico Ittero fisiologico
Interessa circa il 60% dei nati a termine ed l’80% dei pretermineInteressa circa il 60% dei nati a termine ed l’80% dei pretermine Insorge in 2-3 giornata di vitaInsorge in 2-3 giornata di vita Raggiunge la sua massima intensita in 4-5 giornataRaggiunge la sua massima intensita in 4-5 giornata Regredisce entro la prima settimana o all’inizio della secondaRegredisce entro la prima settimana o all’inizio della seconda
Ittero del neonato allattato al Ittero del neonato allattato al senoseno
Ittero da latte materno Ittero da latte materno (3-α-20-β-(3-α-20-β- pregnandiolo) pregnandiolo)
Ittero patologicoIttero patologico
Comparsa dell’ittero nelle prime 24h di vita Incremento della bilirubinemia superiore a 5 mg/dl/die Bilirubinemia indiretta superiore a 12.9 mg/dl nei nati a
termine e a 15 mg/dl in quelli pretermine Bilirubinemia diretta superiore a 2 mg/dl Persistenza dell’ittero oltre 10 giorni nel nato a termine e
oltre 14 giorni nel pretermine Iperpigmentazione delle urine, per presenza di pigmenti biliari Ipocolia fecale
Aumentata produzione di bilirubinaAumentata produzione di bilirubinaEmolisiEmolisiEritropoiesi inefficaceEritropoiesi inefficaceEmatomi grossolaniEmatomi grossolani
Alterata captazione epatocitariaAlterata captazione epatocitariaSindrome di GilbertSindrome di GilbertUso di farmaciUso di farmaci
Difetto di coniugazioneDifetto di coniugazioneIttero fisiologico del neonatoIttero fisiologico del neonatoUso di farmaci, allattamento al seno Uso di farmaci, allattamento al seno Cirrosi epaticaCirrosi epaticaSindrome di Crigler-Najjar Tipo I e Tipo IISindrome di Crigler-Najjar Tipo I e Tipo II
Difetto di escrezioneDifetto di escrezioneSindrome di Dubin-Johnson Sindrome di Dubin-Johnson Sindrome di RotorSindrome di RotorBenign Recurrent Intrahepatic Cholestasis Benign Recurrent Intrahepatic Cholestasis Cirrosi epaticaCirrosi epaticaOstruzione delle vie biliariOstruzione delle vie biliari
ITTERIITTERIPATOLOGICIPATOLOGICI
Screening neonataliScreening neonatali
Screening neonataliScreening neonatali
Ipotiroidismo Ipotiroidismo (1/4.000 nati)(1/4.000 nati) Fenilchetonuria Fenilchetonuria (1/11.000 nati)(1/11.000 nati) Fibrosi cistica Fibrosi cistica (1/2.500 nati)(1/2.500 nati) Emoglobinopatie Emoglobinopatie GalattosemiaGalattosemia OmocistinuriaOmocistinuria Sindrome adrenogenitaleSindrome adrenogenitale TirosinemiaTirosinemia Deficit di biotinidasiDeficit di biotinidasi ………… …………..
Prelievo di un campione di sangue, ottenuto per puntura del Prelievo di un campione di sangue, ottenuto per puntura del tallone tallone mediante una lancetta, adsorbito su una particolare carta da mediante una lancetta, adsorbito su una particolare carta da filtrofiltro Il prelievo deve essere eseguito tra il 3 ed il 5 giorno di vita, Il prelievo deve essere eseguito tra il 3 ed il 5 giorno di vita, e non e non oltre il 7, ed a avvenuta alimentazione (pretermine) per oltre il 7, ed a avvenuta alimentazione (pretermine) per evitare falsi evitare falsi positivi per la fenilchetonuriapositivi per la fenilchetonuria
TRAUMI DA PARTO
TRAUMI DA PARTOTRAUMI DA PARTO
Sono lesioni associate alle forze meccaniche che agiscono nel periodo intrapartum e che sono in grado di determinare edema, emorragie, etc.
Fattori predisponenti sono: la macrosomia, il parto pretermine, la distocia, la sproporzione feto-pelvica, il parto prolungato.
TRAUMI DA PARTOTRAUMI DA PARTO
Si distinguono lesioni materne e lesioni fetali.
LESIONI FETALI•-LESIONI DEL CUOIO CAPELLUTO E • DEL CRANIO•-EMORRAGIE INTRACRANICHE--LESIONI DEI NERVI PERIFERICI•- FRATTURE ED EMATOMI
LESIONI DEL CUOIO CAPELLUTO E DEL CRANIOLESIONI DEL CUOIO CAPELLUTO E DEL CRANIO
Il tumore da parto:
è un rigonfiamento diffuso dei tessuti molli del cuoio capelluto a carico della parti che si sono presentate durante il parto. L’edema si associa spesso alla presenza di qualche lesione traumatica superficiale , di petecchie o di ecchimosi. Non è richiesto nessun trattamento. Lesioni analoghe possono comparire al volto nella presentazione di faccia o alle natiche nella presentazione podalica
LESIONI DEL CUOIO CAPELLUTO E DEL CRANIOLESIONI DEL CUOIO CAPELLUTO E DEL CRANIO
Cefaloematoma esterno:
è una lesione più rara, più spesso a destra, più frequente nei maschi. È determinato dal sanguinamento sottoperiosteo di un osso della volta cranica del cranio, dovuto all’attrito dei tegumenti della testa del nascituro lungo il canale del parto. L’ematoma si riassorbe, lasciando dopo 20-30 giorni, una protuberanza ossea di grandezza uguale all’ematoma che permane per molti mesi: essa viene riassorbita dalla crescita normale della circonferenza cranica. Non è necessario nessun intervento.
LESIONI DEL CUOIO CAPELLUTO E DEL CRANIOLESIONI DEL CUOIO CAPELLUTO E DEL CRANIO
Eritemi, ecchimosi, abrasioni: visibili in varie parti della testa, specie dopo parti difficili
Fratture del cranio: eventi rari, possono essere lineari o depresse. Se lineare non è necessario trattamento, se depressa necessita di intervento neurochirurgico.
EMORRAGIE INTRACRANICHEEMORRAGIE INTRACRANICHE
Le emorragie intracraniche sono la causa più importante di danno neurologico nel periodo neonatale, soprattutto nei bambini di basso peso alla nascita.
EMORRAGIE INTRACRANICHEEMORRAGIE INTRACRANICHE
Emorragie dello spazio subaracnoideo:
sono le emorragie più comuni nel nato a termine: esse devono essere sospettate in ogni bambino con crisi di apnea, convulsioni, letargia o alterazioni focali all’esame neurologico. L’esame ecografico è molto utile
EMORRAGIE INTRACRANICHEEMORRAGIE INTRACRANICHE
Emorragie dello spazio subdurale:
oggi poco frequenti per il miglioramento delle tecniche ostetriche: sono spesso la conseguenza di una lacerazione della falce. Il reperto clinico più frequente sono le convulsioni, l’ipotonia, la scarsa reazione alla provocazione del riflesso di Moro.
EMORRAGIE INTRACRANICHEEMORRAGIE INTRACRANICHE
Emorragie periventricolari: sono ad appannaggio del pretermine. Fattori predisponenti sono l’immaturità, le difficoltà respiratorie, le situazioni ipossico-ischemiche, le crisi ipertensive,le modificazioni del flusso cerebrale.
Lesioni dei nervi perifericiLesioni dei nervi periferici
Si verificano in occasione di parti difficili: sono nella maggior parte dei casi a carico degli arti superiori. A seconda della sede si distinguono:
Lesioni dei nervi perifericiLesioni dei nervi periferici Paralisi di Erb-Duchenne: lesione dei nervi 5° e
6° cervicali e colpisce i muscoli del collo e della spalla.il neonato tiene il braccio addotto, intraruotato e pronato.
Paralisi di Klumpe: lesione dei nervi 7° ed 8° cervicale e il 1°toracico. La mano è paralizzata. È più rara della precedente.Quando è leso l’intero plesso brachiale non vi sono movimenti in tutto il braccio, si associano perdita della sensibilità e riduzione di crescita di tutto il braccio con posizione obbligata della mano in flessione.
Lesione del nervo frenico: dovuto a lesione dei nervi 3°, 4°, 5° cervicali, con paralisi del diaframma . È evidente un’elevazione del diaframma dal lato colpito.non c’è trattamento; il neonato va posto sul lato colpito in tenda ad ossigeno. La guarigione, che è quasi la regola, avviene entro 1-3 mesi dalla nascita.
Paralisi del facciale: attribuita essenzialmente all’applicazione del forcipe, può essere dovuta anche alla pressione esercitata sul nervo in utero, o durante l’espletamento del parto. La bocca nel pianto risulta tirata verso il basso dal lato malato, l’occhio rimane aperto e l’angolo della bocca dal lato colpito è cadente
Fratture ed ematomiFratture ed ematomi FRATTURA DELLA CLAVICOLA:
è la più frequente frattura nel neonato legata all’evento nascita. È tanto più frequente quanto maggiore è il peso del neonato; più frequente nei maschi e soprattutto a destra. Si verifica quando ci sono difficoltà al passaggio della spalla attraverso il canale del parto, nella presentazione di vertice e nell’estensione delle braccia nei parti podalici.
Il neonato non muove il braccio e alla palpazione della clavicola si avverte un crepitio (segno dello scroscio) e un’irregolarità sul margine dell’osso, cui fa seguito dopo 7 giorni dalla nascita, la formazione del callo osseo. Dopo 3-4 mesi il callo osseo scompare e l’osso è completamente rimodellato. Non è necessario alcun trattamento; è opportuno consigliare alla madre manovre dolci durante la toilette del lattante per qualche mese.
Ematoma del muscolo sternocleidomastoideo
Relativamente frequente. Sono particolarmente a rischio i neonati piuttosto grandi, che presentano difficoltà alla presentazione di vertice. Lo stiramento del collo durante il parto porta a uno strappamento del muscolo e a un sanguinamento nel suo interno. Clinicamente dopo 7 giorni dalla nascita si palpa a carico della parte inferiore dello sternocleidomastoideo una massa rotondeggiante, dura. La maggior parte dei bambini , sottoposti a opportune manovre di fisioterapia , migliora con il tempo. Se questo non avviene, verso i 6-8 mesi il bambino viene inviato al chirurgo. L’intervento si rende necessario perché alla lingua si manifesta un’asimmetria della faccia e del cranio.
BILANCI DI SALUTE
sono le visite pediatriche programmate del bambino, fissate in periodi determinati, dette anche
"visite filtro"
ADOLESCENZA ADOLESCENZA
ADOLESCENZAADOLESCENZA(12-14 ANNI)(12-14 ANNI)
La fase di sviluppo inizia quando gli organi riproduttivi diventano maturi
La fase si conclude quando la crescita fisica è completata
L’apparato scheletrico cresce più velocemente dei muscoli di supporto
ADOLESCENZA
SOCIALI
MODIFICAZIONI
FISICHE
PSICHICHECOMPORTAMENTALI
Durante la pubertà l’ipotalamo comincia a produrre l’ormone GnRH (dall’inglese Gonadotrophin Releasing Hormone) che stimola l’ipofisi a rilasciare gonadotropine (ormoni FSH e LH) che a loro volta stimolano le gonadi (ovaie e testicoli) a produrre gli ormoni sessuali, estrogeni e progesterone nelle giovani donne e testosterone nei ragazzi, che regolano lo sviluppo dei caratteri sessuali secondari e tutti i processi strettamente correlati alla capacità riproduttiva
PUBERTA’ MASCHILEPUBERTA’ MASCHILE
Inizio tra 11 – 16 anni: primi segni non prima di 9 e non dopo i 14 anni
Durata 4 – 7 anni, variabile
PUBERTA’ MASCHILEPUBERTA’ MASCHILE
CAMBIAMENTI FISICI GENERALI – Aumento dei muscoli e del grasso corporeo – Allargamento delle spalle – Crescita in altezza – Acne
PUBERTA’ MASCHILEPUBERTA’ MASCHILE
PELURIA – Peluria al labbro superiore e basette – Peli ascellari – Barba
VOCE – Corde vocali si ispessiscono – Voce più grave
PUBERTA’ MASCHILEPUBERTA’ MASCHILE
GENITALI ESTERNI
- Aumento della peluria genitale
- Aumento di volume dei testicoli (4 ml 12 ml, orchimetro di Prader)
- I testicoli devono essere due nello scroto
- Scroto aumenta di volume e varia di colore, diventa più bruno
- Aumento delle dimensioni del pene, lunghezza e diametro
PUBERTA’ MASCHILEPUBERTA’ MASCHILE
EIACULAZIONE = emissione di sperma
- Prima eiaculazione tra 11 – 16 anni
- Spontanea, notturna (polluzione)
- Dalla prima eiaculazione in poi l’uomo è potenzialmente fertile
PUBERTA’ MASCHILEPUBERTA’ MASCHILE
GINECOMASTIA = sviluppo del tessuto mammario
- Spesso non c’è
- Scompare fisiologicamente in 2 – 4 anni
PUBERTA’ MASCHILEPUBERTA’ MASCHILE
CAMBIAMENTI PSICOLOGICI
- Cambiamenti in senso maschile
- Funzioni emozionali
- Funzioni comportamentali
- Funzioni di interesse sessuale
Stadi puberali di Tanner : MASCHIO
Stadi dello sviluppo della Peluria Pubica (P):1 P1: Stadio Preadolescenziale:assenza di peli2 P2: Stadio della prima comparsa di peluria:Crescita sparsa di peli lunghi, leggermentepigmentati, diritti o appena incurvati,principalmente alla base del pene o lungole grandi labbra3 P3: Stadio dell’estensione sul Pube:Il pelo è considerevolmente più scuro, piùduro e più riccio. Si estende, in modosparso, sopra la giunzione del pube.4 P4: Stadio della disposizione da Adulto:La peluria è ora di tipo adulto ma l’area checopre è considerevolmente minore (non èpresente peluria sulle faccia interne dellecosce).5 P5: Stadio della presenza sulle cosce:Peluria di tipo adulto per qualità e quantitàcon estensione sulle faccia interne dellecosce.
C. Stadi dello sviluppo dei Genitali (G):1 G1: Stadio Preadolescenziale:I testicoli, lo scroto ed il pene sono circa dellastessa grandezza e conformazione infantile.2 G2: Stadio dell’ingrandimento testicolare:Lo scroto ed i testicoli diventano leggermente piùgrandi. La cute dello scroto è più rossa, spessae rugosa.3 G3: Stadio della crescita del pene in lunghezza:Il pene incomincia a diventare più grande(principalmente in lunghezza). Lo scroto (la suacute incomincia a diventare scura) ed i testicolivanno incontro ad ulteriore ingrandimento.4 G4: Stadio della crescita del pene in diametro:Il pene continua la sua crescita diventando piùgrande (principalmente in larghezza). La cutedello scroto è diventata più scura rispetto allostadio G3.5 G5: Stadio dei Genitali Maturi:I genitali hanno raggiunto la grandezza e laconformità adulta.
PUBERTA’ PUBERTA’ FEMMINILEFEMMINILE
I cambiamenti fisici includono:crescita dei peli ascellari e perinealiSviluppo del senocomparsa del menarcaabbassamento della voceOvulazione
Necessità nutrizionale di ferro e calcio aumentata
PUBERTA’ FEMMINILE PUBERTA’ FEMMINILE
PUBERTA’
-Inizio tra 10 – 15 anni; primi segni non prima di 8 e non dopo i 13 anni
-Durata media 4,5 anni (dal primo fenomeno alle mestruazioni)
PUBERTA’ FEMMINILE PUBERTA’ FEMMINILE
TELARCA = crescita del seno 1° segno della pubertà, precede di 2 anni il menarca Inizia tra 8 – 12 anni, non prima degli 8, completo entro i 18 anni
5 stadi di Tanner Possono esserci delle minime asimmetrie fisiologiche
Stadi di Tanner dello sviluppo del Seno (BBreast),Peluria Pubica (P) e Genitali (G):A. Stadi dello sviluppo del Seno (B):1 B1: Stadio PreadolescezialePresenza solo della elevazione delcapezzolo infantile2 B2: Stadio del Bottone MammarioPresenza di un nodulo palpabilesottoareolare con lieve elevazione delseno e della papilla3 B3: Stadio della Comparsa del SenoIl seno e l’areola sono entrambi aumentati(più che nello Stadio B2) e facilmentericonoscibili clinicamente4 B4: Stadio del Doppio ContornoL’areola e la papilla formano un montesecondario che si proietta al di sopra deicontorni del seno5 B5: Stadio della Mammella MaturaSolo la papilla si proietta in avanti mentrela areola recede nell’ambito del contornogenerale del seno.
PUBERTA’ FEMMINILE PUBERTA’ FEMMINILE PUBARCA = crescita dei peli pubici
(Inizia tra 10 – 11 anni, completo entro i 16 Particolare disposizione dei peli )Mutamento dei genitali: volume, tessuti, pH acido …
Comparsa di secrezioni, perdita di muco fisiologica
PELI ASCELLARI Dopo 2 anni dai peli pubici
PUBERTA’ FEMMINILE PUBERTA’ FEMMINILE
CRESCITA IN ALTEZZA
Inizio della crescita rapida a 9 – 10 anni (11 – 13 cm/anno per 2 - 3 anni)
Il picco precede di un anno il menarca
Completo sviluppo entro i 21 anni, spesso molto prima
Maturità scheletrica
PUBERTA’ FEMMINILE PUBERTA’ FEMMINILE MENARCA = prima mestruazione
Si ha tra 9 – 14 anni, media 12,5 È l’ultimo fenomeno della pubertà
I primi cicli possono essere anovulatori e irregolari - per tempo (per i primi 12 – 18 mesi) - per quantità - dopo 24 mesi (ciclo regolare ha una durata di 28 + 7
giorni)
Dalla prima mestruazione in poi la donna è fertile, sino alla menopausa (44 – 56, media 51 anni)
PUBERTA’ FEMMINILEPUBERTA’ FEMMINILE CAMBIAMENTI GENERALI Aumento del peso corporeo, peso critico per
la donna adulta Kg. 47,8 Aumento e distribuzione del grasso (seno,
fianchi, glutei) Allargamento del bacino Acne Peluria labbro superiore, avambracci, arti
inferiori
PUBERTA’ FEMMINILEPUBERTA’ FEMMINILE
CAMBIAMENTI PSICOLOGICI Cambiamenti in senso femminileFunzioni emozionali: modo di ragionare,
interessi… Funzioni comportamentali
Stadi puberali Tunner : FEMMINA
PUBERTA’ FEMMINILEPUBERTA’ FEMMINILE
ANAMNESIANAMNESI
ANAMNESIANAMNESI
FAMILIARE:
albero genealogico
malattie in famiglia
ANAMNESIANAMNESIFISIOLOGICA :
Gravidanza e parto Peso alla nascita Allattamento e divezzamento Vaccinazioni Sviluppo (psico-fisico e sociale) Alimentazione
ANAMNESIANAMNESI
PATOLOGICA REMOTA:
Problemi ostetrici materniEventuale ricovero in terapia intensiva
neonataleMalattie precedenti Traumi o interventi chirurgici
ANAMNESIANAMNESI
PATOLOGICA PROSSIMA:
Sintomi della malattia attuale (caratteristiche e durata), motivo della richiesta di visita.
ESAME OBIETTIVOESAME OBIETTIVO
ESAME OBIETTIVOESAME OBIETTIVO
MISURAZIONIPesoAltezza (o lunghezza per i neonati)Circonferenza cranica (nei neonati)Fontanelle (misurare e palpare)
la circonferenza cranica alla nascita è di circa 35 cm, cresce di 2 cm al mese fino a 3 mesi, poi più lentamente fino a 47 cm ad 1 anno.
La fontanella bregmatica (misure 3 X 2cm) si chiude verso il 16°-18° mese di vita; la fontanella lamboidea (cm 0,5 circa) si chiude verso il 5°-6° mese.
ESAME OBIETTIVO DEL NEONATO
L’esame di un neonato o di un bambino richiede pazienza, delicatezza, e flessibilità nel procedimento. Pertanto se il bambino è calmo e rilassato, conviene procedere all’ascoltazione del cuore ed alla palpazione dell’addome, rinviando a tempi successivi altre valutazioni che richiedono manipolazioni .
Nel neonato i movimenti più fini di tipo mioclonico a carico della mandibola e delle caviglie e polsi sono molto comuni e non hanno necessariamente un significato patologico.
ESAME OBIETTIVOESAME OBIETTIVO
OSSERVAZIONI INIZIALI:Pallore o cianosiDisidratazione o shock Alterazioni dello stato di coscienza
ESAME OBIETTIVOESAME OBIETTIVO
ASPETTO GENERALE:Aspetto morfologico generale (malattie
cromosomiche o dismorfiche)Esame del volto, testa, collo e mani
ESAME OBIETTIVO DEL NEONATO
CUTE
EMANGIOMI: quelli delle palpebre sono molto frequenti e generalmente transitori. Le forme cavernose sono più profondi ed anche rilevati sul piano cutaneo, hanno un colorito rosso-violaceo, possono intrappolare piastrine con eventuali gravi conseguenze.
PETECCHIE: possono essere presenti in caso di parto difficile
MACCHIE MONGOLICHE: sono localizzate in sede presacrale, non hanno significato patologico e generalmente scompaiono entro il primo anno di vita.
ESAME OBIETTIVO DEL NEONATO
CRANIO:
vanno valutate forma e dimensioni. Può essere deformato in caso di impegno prolungato ed in questo caso le ossa parietali tendono a sovrapporsi ai margini delle ossa occipitale e frontale. Al contrario un nato da parto cesareo ha una conformazione regolare.
Le SUTURE e la tensione delle fontanelle anteriore e posteriore devono essere valutate con la palpazione. Una fusione prematura delle suture determina una craniosinostosi e conseguente anomalia del contorno cranico che frequentemente necessita di intervento chirurgico.
ESAME OBIETTIVO DEL NEONATO
FACCIA:
vanno evidenziate note dismorfiche quali l’asimmetria, epicanto, ipertelorismo, orientamento delle rime palpebrali, base del naso, narici anteverse, punta bulbosa, filtro lungo, orecchie dismorfiche e ad impianto basso, palato ogivale
OCCHI:
l’osservazione routinaria degli occhi è facilitata dalla posizione eretta del bambino. Emorragie della congiuntiva sono generalmente benigne e si riassorbono spontaneamente. Le emorragie retiniche sono di solito associate (75%) dei casi ad applicazione di vacuum extractor, meno frequentemente (7%) dopo taglio cesareo. Entro 4 settimane sono di solito riassorbite. Talvolta sono associate ad ecchimosi.
L’osservazione dell’occhio è tuttavia importante anche per verificare la eventuale presenza di coloboma dell’iride, la sua discromia rispetto a quella controlaterale ed eventuali cataratte.
ORECCHIO:
va valutata la normalità del padiglione (impianto, grandezza, orientamento, conformazione).
Il condotto uditivo esterno è discretamente dritto e quindi la membrana timpanica di colore grigio-rosa, facilmente osservabile.
NASO: la piramide nasale è insellata a narici anteverse. Questa conformazione determina una scarsa clearance del muco con facili scoli anteriori e prolungamento delle riniti.
L’edema delle mucose interne delle narici, associato a frequente chiusura dei dotti lacrimali, determina anche un difficile drenaggio delle lacrime con frequente ristagno ed infezioni.
BOCCA: la osservazione della bocca ci permette di verificare la presenza di piccoli accumuli di cellule epiteliali (perle di Epstein) o di cisti gengivali. Di solito scompaiono spontaneamente. Il palato che può essere ogivale o presentare schisi. L’ugola può essere bifida.
Va sottolineato che la osservazione del velopendulo e del faringe è molto difficoltoso a causa della conformazione del cavo orale.
Si possono osservare denti già presenti alla nascita sia localizzati al posto degli incisivi inferiori sia localizzati a caso.
LINGUA: va valutata la dimensione della lingua, la brevità del frenulo linguale che è generalmente corto.
COLLO: è generalmente corto rispetto al resto del corpo e del cranio. Può essere presente torcicollo congenito (con possibile plagiocefalia se non trattato), cute retronucale ridondante, impiano basso dei capelli. Va eseguita anche una palpazione accurata delle clavicole per verificare la presenza di una eventuale frattura.
APPARATO RESPIRATORIO:
Esiste un’ampia variabilità del ritmo e della frequenza respiratoria che dipende sia dall’età che dallo stato generale del bambino (se piange, se ha appena mangiato etc.).
Nei primi giorni il respiro è irregolare con frequenza di 40-50 atti/min. poi la frequenza respiratoria diminuisce progressivamente, passando a 25/min. ad un anno; a 16-18/min verso i 12 anni.
In circostanze normali la frequenza respiratoria di un bambino sotto un anno di età è di 30-40/min.
APPARATO RESPIRATORIOAPPARATO RESPIRATORIOFREQUENZA RESPIRATORIAFREQUENZA RESPIRATORIA
ETÀ FR NORMALE TACHIPNEA
Neonato 30-50 >60
Infante 20-40 >50
B. Piccolo 5-12 a. 20-30 >40
B. Grande >12 a. 15-20 >30
APPARATO RESPIRATORIOAPPARATO RESPIRATORIOISPEZIONEISPEZIONE
Forma del torace:
-A “botte”: iperespanso
-Pectus excavatum (torace a “imbuto”)
-Pectus carinatum (torace carenato) Solchi di Harrison (stiramento diaframmatico) Asimmetria dei movimenti toracici Respiro paradosso
APPARATO RESPIRATORIOAPPARATO RESPIRATORIOPERCUSSIONEPERCUSSIONE
Iper-risonanza (asma, pneumotorace) Ottusità (polmonite)
AUSCULTAZIONEALTE VIE AEREE:
• Voce rauca: alterazione delle corde vocali
• Stridore: suono aspro a tonalità bassa da ostruzione
BASSE VIE AEREE
• Rumori secchi : ronchi, fischi e sibili
• Rumori umidi: rantoli a piccole, medie e grosse bolle, crepitii
• Sfregamenti pleurici
APPARATO RESPIRATORIOAPPARATO RESPIRATORIOASPETTO GENERALEASPETTO GENERALE
Cianosi centrale (meglio osservata sulla lingua) Tachipnea ( frequenza respiratoria) Uso dei muscoli accessori (rientramenti) Alitamento delle pinne nasali Difficoltà ad alimentarsi e a parlare Ippocratismo digitale (mal. polmon. cronica,
cardiopatia congenita, infiamm. intestin. o epatopatia cronica)
CUORE:
è difficile la valutazione del cuore neonatale dati i rapporti variabili con il resto del torace. Spesso è presente un soffio che tende a scomparire, talvolta anche in presenza di cardiopatia congenita non si rilevano rumori patologici che si evidenziano solo successivamente.
FCè molto variabile e va da valori di 80-100 nel sonno quieto a 180 quando il bambino piange.
Nel prematuro la F.C. è in condizioni normali di 140-150/min. con frequenti bradicardie improvvise
FREQUENZA CARDIACA: alla nascita è molto elevata (120-160/minuto) e diminuisce progressivamente con la crescita: 120/min. ad 1 anno;
80-100/min a 5 anni; 60-80/min a 10 anni.
APPARATO CARDIOVASCOLAREAPPARATO CARDIOVASCOLARE POLSOPOLSO
Frequenza (aumenta con stress, febbre ed esercizio)
POLSO NORMALE NEI BAMBINI
Età (anni) Battiti/min
<1 110-160
2-5 95-140
5-12 80-120
>12 60-100
APPARATO CARDIOVASCOLAREAPPARATO CARDIOVASCOLARE ISPEZIONEISPEZIONE
Bozza precordiale Itto ventricolare (visibili in b. magri, nella
circolazione iperdinamica o ipertrofia VS)
• Fremito
• Itto (IV sp. intercost.sulla emiclaveare): sollevato per ipertrofia VS, non palpabile in b. in sovrappeso e nella destrocardia
PALPAZIONE
APPARATO CARDIOVASCOLAREAPPARATO CARDIOVASCOLARE
AUSCULTAZIONE
TONI CARDIACI:
• sdoppiamento del II tono si ausculta facilmente nei b.
• III tono nell’area mitralica normale nei piccoli
SOFFI
Definire:
• localizzazione nel ciclo cardiaco (sistolico,diastolico ecc)
• intensità (in sesti)
• sede
• irradiazione
ADDOME: di solito globoso, talvolta teso per la presenza di aria. Deve essere osservata la normalità del cordone o della cicatrice ombelicale. Talvolta si può osservare un’ernia ombelicale o un onfalocele più importante per presenza di anomalie della parete. La palpazione è facilitata da una parete sottile che nel prematuro è anche caratterizzata da diastasi dei muscoli retti Gli organi ipocondriaci sono generalmente palpabili ad 1-2 cm. dall’arco.
ADDOME: nel neonato è di solito globoso, talvolta teso per la presenza di aria. Deve essere osservata la normalità del cordone o della cicatrice ombelicale. Talvolta si può osservare un’ernia ombelicale o un onfalocele più importante per presenza di anomalie della parete. La palpazione è facilitata da una parete sottile che nel prematuro è anche caratterizzata da diastasi dei muscoli retti Gli organi ipocondriaci sono generalmente palpabili ad 1-2 cm. dall’arco.
Con la palpazione bimanuale profonda sarà possibile verificare la grandezza dei reni e la evantuale presenza di masse che andranno verificate con un esame ecografico.
Una distensione semplice, magari associata a timpanismo alla percussione dopo un certo periodo di osservazione in un bambino che non evacua e possibilimente non emette neppure aria, deve far pensare ad una ostruzione o perforazione magari come conseguenza di ileo da meconio oppure se questo segno si verifica più tardivamente ad una occlusione anatomica (atresia) bassa.
GENITALI:
le ghiandole mammarie rispondono agli ormoni materni passati attraverso la placenta con una ipertrofia mammaria in entrambi i sessi ed una prominenza dei genitali nella femmina. E’ spesso osservabile una secrezione (talvolta abbondante) di materiale non purulento.
Uno scroto normale in un neonato a termine è di solito grande, talvolta aumentato di volume per presenza di idrocele (anche transitorio) che deve essere distinto da un’ernia sia con la palpazione che con la transilluminazione.
Il prepuzio di un neonato normale è generalmente fimotico. Verificare la presenza di ipospadia che ci deve indurre ad accertamenti più approfonditi