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Neurobiologia delle emozioni 2009

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Neurobiologia delle emozioni Psicologia fisiologica Prof. Martina Amanzio Aa: 2008- 2009
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Page 1: Neurobiologia delle emozioni 2009

Neurobiologia delle emozioni

Psicologia fisiologica

Prof. Martina Amanzio

Aa: 2008- 2009

Page 2: Neurobiologia delle emozioni 2009

Le reazioni emotive agli stimoli sono caratterizzate da due fattori:

1. La VALENZA (piacevole-spiacevole)2. Lo stato di ATTIVAZIONE (arousal) del SNA:Indica l’intensità della risposta emotiva può essere studiato mediante larisposta di conduttanza cutanea, SCR. Viene misurata applicando elettrodi cutanei e fornendo una stimolazione elettrica. La SCRriflette un cambiamento nella conduttività elettrica dell’epidermideconseguente all’attività delle ghiandole sudoripare.Può essere misurata anche nel caso di un arousal basso e transitorioe in presenza di scarsa sudorazione.

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L’emozione altera lo stato fisiologico. E’ possibile determinare l’entità di una reazione emotiva misurando una risposta corporea.

Es. macchina della verità

Il mentire può causare un disagio che determina un aumento dell’arousal e attivazione del SNA rilevata dalla SCR

In certe circostanze [cerebro-lesioni o patologie psichiatriche] isoggetti possono non mostrare le normali reazioni emotive e fisiologiche, qs può essere osservato anche in soggetti di controllo.

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1. Le emozioni comprendono 5 componenti1. Componente cognitiva: valutazione ed

elaborazione del significato emotivo dello stimolo

2. Componente neurofisiologica: attivazione SNC, SNA e sistema endocrino

3. Componente motivazionale: bisogni e scopi legati all’emozione

4. Componente motoria: espressiva e strumentale5. Componente soggettiva: vissuto cosciente e

monitoraggio consapevole dell’esperienza emotiva

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Risposte fisiologiche- autonomiche

Arresto dell’attività digestiva provocando vasocostrizione perifericaSecrezione di cortisolo

Il sistema nervoso simpatico prepara l’organismoall’attacco o alla fuga attraverso:

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Risposte motorie

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Aspetti valutativi legati alla natura dello stimolo, allo stato dell’organismo, all’apprendimento.

Aspetti espressivi comunicativi

Aspetti comportamentali strumentali

Aspetti periferici neuroendocrini e attivazionali diffusi

2. Il processo emotivo comprende diversi aspetti

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3. Emozioni primarie

Sono innate e frutto dell’evoluzioneServono a fornire risposte efficaci a problemi di adattamentoHanno caratteristiche uniche a livello espressivo, fisiologico, situazione stimoloSono implementate in circuiti cortico-sottocorticali diversiSono sensibili all’apprendimento

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Paura

Rabbia

Sorpresa

Disgusto

Gioia

Tristezza

Paura (amigdala lat. e centr., sostanza grigia, ipotalamo ventrolaterale)

Rabbia (amigdala mediale, sostanza grigia, ipotalamo mediale)

Angoscia e separazione (talamo dorsomediale, nuclei stria terminale)

Aspettativa (gangli della base, corteccia orbitofrontale)

4. Emozioni primarie

Dati psicologici sulle Dati psicologici sulle espressioni facciali (Ekman)espressioni facciali (Ekman)

Dati neurofisiologici Dati neurofisiologici (Panksepp 1998)(Panksepp 1998)

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Espressione delle emozioni

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Espressione facciale

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Riconoscimento ed espressione delle emozioni è transculturale

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Nel 1937 James Papez propose l’esistenza di un circuito cerebraledell’emozione.

Le risposte emotive coinvolgono una rete di regioni cerebrali dicui fanno parte l’ipotalamo, il talamo anteriore, il giro del cingoloe l’ippocampo.

In seguito Paul MacLean (1949, 1952), che chiamò tale insieme di strutture il “circuito di Papez”, estese questa rete includendol’amigdalaamigdala, la corteccia orbito frontalecorteccia orbito frontale (OFC) e certe porzionidei gangli della basegangli della base.Questo circuito venne da lui denominato sistema limbico.sistema limbico.

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Sistema limbico

Benchè sia stato accertato che alcune strutture limbiche hannodavvero un ruolo nell’emozione, è stato impossibile determinareesatti criteri per definire quali strutture e quali vie siano da includerenel sistema limbico.

Allo stesso tempo regioni classicamente ritenute limbiche, comel’ippocampo, si sono dimostrate più importanti per altri processiad es. la memoria.

L’emozione viene riconosciuta oggi come un comportamentosfaccettato che non può essere localizzato in un singolo circuitoneurale o sistema cerebrale.

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Tendenza attuale in psicologia fisiologica:

Le ricerche si concentrano su particolari compiti emozionalie sull’identificazione dei sistemi neurali sottostanti a specifici comportamenti emozionali.

Sistemi neuronali differenti potrebbero implicare regioni del cervellopiù o meno specializzate nell’elaborazione delle emozioni, insiemead altre aree che sarebbero invece polifunzionali.

Fra tutte la OFCOFC e l’amigdala amigdala sono da considerarsi regioni cerebralila cui funzione primaria sia collegata con l’elaborazione dell’emozione.

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Non si parla più di un centro unico ma di un circuito cortico-sottocorticaleDiverse strutture assolvono diverse funzioni (ipotalamo=valutazione e attivaz. risposte; cingolo=esperienza cosciente; corteccia in genere=inibizione risposte)

Le emozioni possono essere innescate da stimoli esterni o da stimoli interni

Le emozioni possono essere innescate attraverso una via sottocorticale ed una corticale

Il circuito di Papez (1937)

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Presentazione di stimoli emotivamente evocativi

Induzione di una risposta emotiva attraverso la presentazione distimoli evocativi.

International Affective Picture System (IAPS) P. Lang et al (1995)

Rinforzo primario: es. cibo per gli animali

Rinforzo secondario: es. denaro in termini sia di rinforzo che di punizione.

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OFC

Cortex PF-VM

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Corteccia orbitofrontale (OFC)

Porzione della corteccia prefrontale che si trova alla base del LFpoggia sulla parete superiore della cavità orbitaria

Suddivisa in due porzioni:

La parte più centraleCORTECCIA PREFRONTALE VENTROMEDIALE

(regione danneggiata in P. Gage)

La parte più lateraleCORTECCIA ORBITOFRONTALE LATERALE

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Ruolo funzionale OFC

Regola le capacità di inibire, valutare ed usare informazionisociali ed emotive

Social decision makingSocial decision making:Risposte di pazienti con cerebrolesione a questo livello

sembrano dipendere esclusivamente dalle informazioni percettive, ignorando il ruolo del contesto socialeruolo del contesto sociale

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OFC

Difficoltà ad inibire risposte socialmente inappropriate al contesto

Es. impulsi aggressivi, ilarità, comportamento disinibito

(Lhermitte, 1983; Lhermitte et al., 1986):Comportamento di utilizzazioneComportamento di utilizzazione

esagerata dipendenza dagli stimoli ambientaliper guidare il comportamento.

Mancata valutazione del contesto sociale al fine di giudicarese un’azione è appropriata o meno

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OFC

Lhermitte:

Propensione di questi pazienti a comportamenti imitativianche quando i gesti risultano non appropriati al contesto.

Altre problematiche:Cambiamento di personalità, irresponsabilità, assenza

di preoccupazione per il presente e il futuro.Minore coscienza di sé ed empatia sociale.

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OFC

Comportamento antisociale e difficoltà antisociale e difficoltà nel controllo degli impulsi violenti ed nel controllo degli impulsi violenti ed

aggressiviaggressivi:

Studio PET PET (Raine et al., 1998)

Riduzione del metabolismo del glucosio Riduzione del metabolismo del glucosio nella corteccia orbitofrontalenella corteccia orbitofrontale in soggetti con storia personale di comportamenti storia personale di comportamenti

violenti ed antisocialiviolenti ed antisociali

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OFC

Pazienti con lesioni alla OFC soffrono di unasociopatia acquisitasociopatia acquisita (Damasio, 1994)

La tendenza alla violenza e la totale indifferenza per le conseguenze sociali del loro atti ricorda quella dei soggetti affetti da

disturbi antisociali di personalitàdisturbi antisociali di personalità

Problema legato alla capacità di monitorare e controllaregli impulsi aggressivi

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Ruolo della OFC nell’elaborare il feedback emotivo

Processo di decisione emotivaProcesso di decisione emotiva

La capacità di prendere decisioni e di agire in un contesto socialenon può essere separata dalla capacità di valutare ed elaborare le

informazioni emozionali

Gli stimoli sociali spesso forniscono un feedback emotivo

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OFCRolls (1999)

La OFC sarebbe necessaria per una valutazione rapida delleassociazioni stimolo-rinforzo

La OFC prende parte all’apprendimento con cuiuno stimolo o un’azione

sono associati alle loro proprietà di rinforzo

Le proprietà di ricompensa possedute da certi stimoli possono cambiare attraverso l’interazione con l’ambiente

(es analisi del contesto sociale)

La risposta più opportuna e il valore di ricompensacambiano a seconda del contesto sociale

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OFC (Rolls, 1999)

Capacità di valutare in tempo reale le proprietà di rinforzo di uno stimolo

e di un’azione a esso conseguente

Es. compito di inversione nell’apprendimento dell’associazionecompito di inversione nell’apprendimento dell’associazionestimolo-rinforzo:stimolo-rinforzo:

Guadagni punti se rispondi alla presenza di un quadratoPerdi punti se rispondi alla presenza di un cerchioAll’inversione delle relazioni tra stimolo e rinforzo

i pazienti con lesioni a OFC riuscivano bene nel compito inizialemostravano però difficoltà a correggere le R all’invertirsi della relazionedifficoltà a correggere le R all’invertirsi della relazione

stimolo-rinforzostimolo-rinforzo. Il grado della loro difficoltà nell’adattarsi all’inversione risultavacorrelato al grado con cui si manifestavano

comportamenti socialmente inadeguati o disinibiticomportamenti socialmente inadeguati o disinibiti(Rolls et al., 1994)

Page 31: Neurobiologia delle emozioni 2009

OFC nell’interpretazione delle proprietà emozionali degli stimoli

DamasioDamasio (1994)Le emozioni influenzano le decisioni razionali della vita quotidiana

Ipotesi secondo cui la ragione è guidata dalla valutazione la ragione è guidata dalla valutazione emotiva delle conseguenze dell’azioneemotiva delle conseguenze dell’azione

Vedere: -L’errore di Cartesio (1995)-

La mente

miglioramento delle possibilità di soddisfare i bisogni fisici e psicologici

per farlo deve ricevere info dalle strutture neurali che elaboranole risposte affettive agli stimoli e ai contenuti della memoria

Page 32: Neurobiologia delle emozioni 2009

OFC: emotional decision making

Le decisioni su come comportarci richiedono un’analisicosti/ benefici delle varie opzioni che si formano nella

memoria di lavoro WM [risorsa limitata]

Dobbiamo considerareIl futuro

Le conoscenze accumulate nel passatoIl riforzo positivo o negativo connesso all’azione

MARCATOTRE SOMATICO (somatic marker, Damasio)

Page 33: Neurobiologia delle emozioni 2009

OFC: Marcatore somatico

Gli eventi somatici consistono di sensazioni fisiche

Il marcatore somatico

associazione con un’esperienza fisiologica

Il ricordo di eventi può riattivare le stesse reazioni fisiche È permeato delle emozioni ad esso associate

Le memorie affettive sono essenziali per i processi di decisioneLe memorie affettive sono essenziali per i processi di decisionefacendoci propendere verso i piani connessi confacendoci propendere verso i piani connessi con

sensazioni positivesensazioni positiveIl marcatore somatico è un ottimo mezzo per mettere a fuocoIl marcatore somatico è un ottimo mezzo per mettere a fuoco

un numero limitato di possibilitàun numero limitato di possibilità

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Lesioni alla OFC eliminano l’elaborazione emotiva delle memorie affettive

In pazienti con lesioni alla OFC

Le rappresentazioni necessarie per guidare e produrre un’azioneentrano nella WM

prive però del loro contenuto emotivo

Riflessione sui problemi in modo distaccato

essere ad esempio emotivamente deprivato della sensazione didolore che accompagna un episodio drammatico

Page 35: Neurobiologia delle emozioni 2009

Lesioni alla OFC

Damasio e collaboratoriRisposta del SNA:

Risposta di conduttanza cutanea (SCR)Risposta di conduttanza cutanea (SCR)Proiezioni di stimoli neutri e di immagini a forte attivazione

emozionale come: scene di disastri, mutilazioni, ferite.In soggetti di controllo l’SCR ha un picco non presente

alla visione di immagini neutre

Nei pazienti l’SCR si mantiene piatta.Nei pazienti l’SCR si mantiene piatta.

Dissociazione tra descrizione esplicita (preservata)I pazienti descrivevano adeguatamente le immagini

E la reazione fisiologica emotiva

Page 36: Neurobiologia delle emozioni 2009

Risposta di SCR in funzione del tempo in pazienti con lesioni OFC

controllipazienti

Ris

post

a di

SC

R

Stimolo emotivo

Stimolo neutro Stimolo neutro

Tempo

Page 37: Neurobiologia delle emozioni 2009

Le risposte fisiologiche emozionali mediano il processo di decisione?

Compiti di risk-takingCompiti di risk-taking in cui si associano a certi stimoli-Es. carte da gioco- ricompense o penalità

al fine di guadagnare più punti

Due mazzi: alto e basso rischioApprendimento per tentativi ed errori

Viene dopo un certo tempo evitato il mazzo ad alto rischioAumento della SCR quando si considera la possibilità

di scegliere la carta dal mazzo meno conveniente.I pazienti con lesioni OFC non mostrano l’aumento dell’SCRlegato alla previsione, ma è presente quando nel girare la carta

scoprono di aver perso un n° considerevole di punti.La loro decisione non è mediata dall’emozione.

Page 38: Neurobiologia delle emozioni 2009

Lesioni OFC

Inte

nsità

med

ia d

elle

SC

R

Inte

nsità

med

ia d

elle

S

CR

ant

icip

ator

ie

Num

ero

di c

arte

sce

lte

SCR evocate da un fortestimolo sonoro

normalipazienti

pazienticontrolli

controlli pazienti

Mazzo rischioso

Mazzo sicuro

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Page 40: Neurobiologia delle emozioni 2009

Il sistema modulatorio diffuso: Sistema dopaminergico mesocorticolimbico

I corpi dei neuroni dopaminergici risiedono a livello dell’area del tegmento ventrale (GANGLI DELLA BASE e AMIGDALA) mala principale afferenza è al talamo e alla corteccia frontale.

Area tegmentale ventrale

Substantia nigra[via nigro-striatale]

Striato

Lobo frontale

Il sistema dopaminergico mesocorticolimbico ha origine dall’area tegmentale ventrale.

Un secondo sistema dopaminergico ha origine dalla substantia nigra ed è coinvolto nelcontrollo del movimento volontario da parte dello striato.

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L’amigdala è situata nel lobo temporale mediale

Di tutte le strutture del sistema limbico quella maggiormente coinvolta nella generazione delle emozioni è l’amigdalaamigdala, che riceve informazioni da tutte le modalità

sensoriali e produce paura e ansiapaura e ansia proiettando verso una varietà di strutturenervose, che a loro volta producono le risposte emotive

FIGURA:Sezione trasversale:

In alto visione laterale emediale del LT che mostranole relazioni dell’amigdala con

l’ippocampo.In basso sezione coronale

per visualizzare l’amigdala.In rosso, i nuclei basolaterali,

ricevono afferenzevisive, gustative e tattili.I nuclei corticomediali,

in viola, ricevono afferenzeolfattive.

Page 42: Neurobiologia delle emozioni 2009

L’amigdala

L’amigdala coordina l’attività delle strutture che intervengononell’espressione fisiologica e facciale delle emozioni:

ipotalamo, nuclei del tronco encefalico, nucleo del trigemino,nucleo motore del nervo facciale

E le aree corticali, sede delle sensazioni conscie, in particolaredella paura (PFC, giro cingolato e giro paraippocampale)

[Davis, 1992; Iversen, Kupfermann & Kandel, 2000]

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L’amigdala

Page 44: Neurobiologia delle emozioni 2009

Amigdala

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Asportazione delle regioni mesiali di entrambi i lobi temporali di scimmia [lobotomia temporale]

Sindrome di Kluver e Bucy (1937)

1.1. Iperfagia, iperoralitàIperfagia, iperoralità

2.2. Comportamento ipersessuatoComportamento ipersessuato

3.3. Cecità psichica (insensibilità al valore Cecità psichica (insensibilità al valore emotivo degli stimoli, eccessiva emotivo degli stimoli, eccessiva

mansuetudine)mansuetudine)

4.4. Diminuzione aggressività e paura percepita ed Diminuzione aggressività e paura percepita ed espressa (appiattimento emotivo)espressa (appiattimento emotivo)

Page 46: Neurobiologia delle emozioni 2009

Ruolo dell’Amigdala nell’apprendimento emotivo

L’amigdala è importante per l’apprendimento e la memoriadelle emozioni.

Lesioni amigdaloidee non alterano le risposte emotive agli stimoliaversivi o con valore di ricompensa

ma le risposte emozionali appreseEs. apprendimento emotivo implicito

Page 47: Neurobiologia delle emozioni 2009

Amigdala

PRINCIPALE PARADIGMA UTILIZZATO PER STUDIARE IL RUOLO DELL’AMIGDALA NELL’APPRENDIMENTO

EMOTIVO

CONDIZIONAMENTO CLASSICO DELLA PAURA:Quando uno stimolo da neutro si trasforma in aversivo

In quanto associato a un evento spiacevole

MODELLO ANIMALE:RATTO: SC accensione e spegnimento di una luce

Allo SC viene associata una scossa elettrica (SI)RI di paura. Sobbalzo dell’animale

SC genera RC (paura allo stimolo luminoso)

Page 48: Neurobiologia delle emozioni 2009

Amigdala

Lesioni all’amigdala alterano le risposte condizionate alla pauranon impedendo la RI all’evento aversivo

Non è necessaria per produrre una R di paura

Le lesioni provocano deficit nella capacità di acquisire ed esprimere una risposta condizionata a uno stimolo neutro

condizionato tramite l’accoppiamento con uno stimolo incondizionato avversivo

Page 49: Neurobiologia delle emozioni 2009

Le vie dell’amigdala

Circuiti neurali dell’apprendimento della pauraLe Doux, 1996; Davis, 1992; Kapp, 1984

Nucleo lateraleNucleo laterale è un’area su cui convergono le informazionida un gran numero di regioni del cervello.

Il nucleo laterale proietta al nucleo centrale.nucleo centrale.Le proiezioni dal nucleo centrale danno inizio

ad una risposta emotivase lo stimolo

dopo essere stato analizzato e inserito nel contestoappropriato

viene giudicato minaccioso o pericoloso

Page 50: Neurobiologia delle emozioni 2009

La doppia via di Le Doux (1996)Il circuito di condizionamento della paura

Le informazioni riguardanti uno stimolo condizionatoarrivano all’amigdala attraverso due vie distinte e simultanee

Via bassa rapida ma grossolana. E’ una via sottocorticale in cui leinfo sensoriali di uno stimolo si proiettano al talamo

che a sua volta le invia all’amigdala.Il talamo non produce un’analisi sofisticata delle info sensorialitrasmette all’amigdala un segnale grezzo indicante se lo stimolo

è abbastanza simile allo SC.Allo stesso tempo l’info sensoriale relativa allo stimolo viene proiettata

all’amigdala attraverso un’altra via alta corticale più lentama capace di un’analisi più approfondita e completa

Page 51: Neurobiologia delle emozioni 2009

Amigdala: Doppia via

L’informazione sensoriale viene proiettata al talamoche poi la invia alla corteccia sensoriale per un’analisi più fine.

La corteccia sensoriale trasmette i risultati di questa analisi all’amigdala.

La via bassa permette all’amigdala di ricevere l’info rapidamentein modo da “preparare” l’amigdala a rispondere immediatamente

se le info che arrivano dalla via altaconfermano che lo stimolo sensoriale è lo SC.

La risposta è cosìLa risposta è cosìveloce e certaveloce e certa

Page 52: Neurobiologia delle emozioni 2009

Pz con lesione bilaterale all’amigdala

Stimolo condizionato Stimolo incondizionato

Ris

post

a di

SC

R

Tempo

Controllo

Pz lesione amigdala

Page 53: Neurobiologia delle emozioni 2009

Soggetto con lesioni bilaterali all’amigdala

Condizionamento della paura

SC 10 sec di presentazione

SI

Normale risposta (RI) di paura allo SI misurata tramite SCRNessun cambiamento della risposta SCR all’apparire dello SC

Mancata acquisizione della RC pur sapendo descrivere che all’apparire del quadrato blu si aspettava di ricevere la scossa

Page 54: Neurobiologia delle emozioni 2009

Amigdala

Dissociazione tra la conoscenza esplicita intatta (ruolo dell’ippocampo)

degli eventi collegati al condizionamento e il deficit delle RC

(Bechara et al., 1995; LeBar et al., 1995)

Page 55: Neurobiologia delle emozioni 2009

Doppia via di Le Doux

Stimolo Stimolo emotivoemotivo

Talamo Talamo sensorialesensoriale

Corteccia Corteccia sensorialesensoriale

AmigdalaAmigdala

RisposteRisposte

Page 56: Neurobiologia delle emozioni 2009

• L’amigdala attribuisce il significato emozionale degli stimoli

• Il nucleo laterale riceve informazioni da 2 vie: 1 diretta dal talamo che fornisce informazioni rozze ma veloci utili per innescare risposte rapide 2 polisinaptica dalla corteccia più lenta ma dettagliata che permette di inibire risposte inadeguate e di scegliere quella più adatta al contesto

Conclusioni generali di Le Doux

Page 57: Neurobiologia delle emozioni 2009
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Lesioni bilaterali all’amigdala

Pazienti con lesioni all’amigdala hanno difficoltà a riconoscerele espressioni di paura sul volto di altre persone (Adolphs, Tranel,

Damasio, & Damasio, 1995).

I soggetti con lesioni bilaterali all’amigdala sono in grado dirispondere soltanto alle situazioni di paura più semplici:sussultano per esempio se esposti a forte stimolo sonoro.

Tuttavia, non possono essere condizionati a sussultare in presenzadi uno stimolo visivo che in precedenza

era stato associato a un forte stimolo sonoro.Non sono in grado di riconoscere che uno stimolo o una situazione

possono essere pericolosi,né rispondono emotivamente a gratificazioni o punizioni

come vincere o perdere soldi (Bechara et al., 1999).

Page 59: Neurobiologia delle emozioni 2009

fMRI attivazione amigdala

Page 60: Neurobiologia delle emozioni 2009

L’ipotalamo e l’aggressività

Page 61: Neurobiologia delle emozioni 2009

Le origini biologiche dell’aggressività

Page 62: Neurobiologia delle emozioni 2009

Rabbia difensiva e predazione

Page 63: Neurobiologia delle emozioni 2009

Le origini biologiche dell’aggressività

Page 64: Neurobiologia delle emozioni 2009
Page 65: Neurobiologia delle emozioni 2009
Page 66: Neurobiologia delle emozioni 2009

PMS ed estrogeni

Presenza di disturbi dell’umore e aumento di aggressività pocoprima del periodo mestruale

Sindrome premestruale (PMS)Sindrome premestruale (PMS)

La PMS sembra associata agli estrogeni.associata agli estrogeni.Bloccando l’attività degli estrogeni per via farmacologica

i sintomi diminuisconomentre somministrando estrogeni aumentano

(Schmidt, Nieman, Danaceau, Adams & Rubinow, 1998)

Page 67: Neurobiologia delle emozioni 2009

Teorie classiche sulle emozioni

James e Lange

Cannon e Bard

Shachter e Singer

Page 68: Neurobiologia delle emozioni 2009

“Il senso comune dice che ci accade qualcosa di brutto, siamo dispiaciuti e piangiamo…[la mia ipotesi]…è che ci sentiamo dispiaciuti perché piangiamo, arrabbiati perché ci accaloriamo, impauriti perché tremiamo”

William James (1884)

Page 69: Neurobiologia delle emozioni 2009

La teoria periferica di James e Lange (1884-1885):La teoria periferica di James e Lange (1884-1885): l’attivazione fisiologica è la causa dell’esperienza emotiva

Page 70: Neurobiologia delle emozioni 2009

La teoria periferica di James e Lange (1884-1885)

• Le emozioni sono risposte automatiche innescate direttamente dalla percezione dello stimolo a livello corticale

• Le risposte viscerali e comportamentali si differenziano in base al tipo di emozione

• Sentire le modificazioni corporee causa il sentimento soggettivo e cosciente dell’emozione

Page 71: Neurobiologia delle emozioni 2009

Teoria di James- Lange

Page 72: Neurobiologia delle emozioni 2009

In che modo la percezione di uno stimolo produce le risposte emotive?

In cosa risiede e come viene valutata l’emotività dello stimolo?

Critiche di Cannon e Bard alla teoria periferica di James e Lange

Critiche teoriche Critiche teoriche (1927)(1927)

In particolare:Il SNA risponde allo stesso modo durante una molteplicità di emozioni,

il feedback da esso prodotto non può spiegare la varietà delle nostre esperienzeemotive.

Page 73: Neurobiologia delle emozioni 2009

Critiche di Cannon e Bard alla teoria periferica di James e Lange

1. La mancanza di feedback viscerale non modifica l’espressione delle emozioni

2. I cambiamenti fisiologici che accompagnano le emozioni si verificano anche in altre situazioni es. sforzi fisici

3. Diversi stimoli stressanti producono reazioni fisiologiche simili

4. I visceri sono relativamente insensibili

5. I cambiamenti viscerali avvengono troppo lentamente

6. Modificazioni viscerali indotte artificialmente non producono emozioni

Critiche empiricheCritiche empiriche

Page 74: Neurobiologia delle emozioni 2009

2a Critica di Cannon e Bard alla teoria periferica di James e Lange

1.1. Cane con midollo e Cane con midollo e nervo vago sezionato nervo vago sezionato nessuna afferenza nessuna afferenza periferica viscerale può periferica viscerale può raggiungere il cervelloraggiungere il cervello

2.2. Esposizione a stimoli Esposizione a stimoli emotigeni (contatto con emotigeni (contatto con altri animali)altri animali)

3. Risposte coerenti di 3. Risposte coerenti di piacere, rabbia, paura piacere, rabbia, paura ecc.ecc.

Si può fare esperienza emotiva anche non avvertendo Si può fare esperienza emotiva anche non avvertendo i cambiamenti fisiologicii cambiamenti fisiologici

Anche la resezione spinale nell’Uomo non compromette la capacitàAnche la resezione spinale nell’Uomo non compromette la capacitàdi provare emozioni.di provare emozioni.

Page 75: Neurobiologia delle emozioni 2009

Come può la paura essere la conseguenza di modificazioni fisiologiche quando gli stessi cambiamenti sono associati ad

altri stati diversi dalla paura?

La paura è accompagnata da un aumento della FC,si ha un’inibizione del processo digestivo

e un incremento della sudorazione.

Però questi stessi cambiamenti accompagnano anche altre emozioni: Es. ira.

Presenti anche in condizioni non emozionali, es. febbre.

Page 76: Neurobiologia delle emozioni 2009

Cannon- Bard

Ruolo del talamo nelle sensazioni emotive.

Le afferenze sensoriali vengono ricevute dalla corteccia cerebraleche attiva certi cambiamenti nel corpo.

Le emozioni vengono prodotte quando i segnali raggiungono il talamosia direttamente dai recettori sensorialisia discendendo da afferenze corticali.

Il livello di un’emozione e il suo significato è determinato dall’attivazione talamica.

Page 77: Neurobiologia delle emozioni 2009

La teoria centralista di Cannon e Bard (1928-1929)

TALAMOTALAMO IPOTALAMOIPOTALAMO

CORTECCIA SENSORIALECORTECCIA SENSORIALE

RISPOSTA RISPOSTA FISICAFISICA

SENTIMENTO SENTIMENTO SOGGETTIVOSOGGETTIVO

INF. INF. PERCETTIVEPERCETTIVE

SIGNIFICATO SIGNIFICATO EMOTIVOEMOTIVO

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La teoria centralista di Cannon e Bard (1928-1929)

Il centro responsabile delle emozioni è nel talamo (preparati mesencefalici eliminano risposte integrate)La corteccia non interviene nelle risposte emotive ma nell’esperienza cosciente delle emozioniLe risposte viscerali non servono né a differenziare le emozioni né alla consapevolezza ma servono a fornire l’apporto energetico necessario per mettere in atto le risposte emotive

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Cannon- Bard

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Schachter & Singer, 1962

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Shachter e Singer (1962)

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Teoria cognitiva di Schacter & Singer: l’esperienza emotiva non dipende dal fdb somatico

ma dalla valutazione cognitiva

Valutazione dello stimolo

Attenzione fisica

Le caratteristichedello stimoloidentificanol’emozione.

L’attenzione fisiologica

contribuiscealla sua intensità

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Principali inadeguatezze delle teorie classiche

1. Sono parziali: colgono solo alcuni aspetti delle emozioni

2. Non distinguono tra diversi aspetti del processo emotivo

3. Non considerano la differenza di complessità onto e filogenetica tra famiglie di emozioni (emozioni primarie)

4. Localizzazionismo rigido: cercano un centro unico responsabile di tutte le emozioni e simile a un mediatore di riflessi

5. Non considerano le relazioni tra emozioni ed altri fenomeni mentali: apprendimento, memoria, attenzione

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Riassumendo:

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Dove approfondire l’argomento?

-Neuroscienze esplorando il cervello: pp: 585- 605.Bear, Connors, Paradiso. III edizione. Masson.

Articolo in inglese:-Bechara A., Damasio H., Damasio A.R. & Lee GP (1999)Different contribution of the human amygdala and ventromedialPrefrontal cortex to decision- making. Journal of Neuroscience 19, 5473-5481.

Libro di Antonio Damasio:-L’errore di Cartesio: emozione, ragione e cervello umano (2003), VI ed, Adelphi, Milano.


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