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Neurolettici - farmacia.unicz.it · Gli antagonisti sono utilizzati nelle psicosi e nei disturbi...

Date post: 14-Feb-2019
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1 F. Ortuso Chimica Farmaceutica e Tossicologica II Neurolettici (antipsicotici) Zona Antipsicotica Zona Sedativa Zona Antidepressiva Zona di eccitazione Neurolettici Sedativi Ansiolitici Ipnotici Anti epilettici Anti depressivi triciclici Anti depressivi Anti-MAO Psico analettici Psico dislettici Anti Parkinson Neurolettici F. Ortuso Chimica Farmaceutica e Tossicologica II
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1

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

Neurolettici(antipsicotici)

Zona Antipsicotica

Zona Sedativa

Zona Antidepressiva

Zona di eccitazione

Neurolettici Sedativi

Ansiolitici

Ipnotici

Antiepilettici

Antidepressivitriciclici

AntidepressiviAnti-MAO Psico

analettici

Psicodislettici

AntiParkinson

Neurolettici

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

2

FARMACI PSICOLETTICI: tutte le sostanze sedative del SNC

I FARMACI PSICOLETTICI sono distinti in:

a) Ipnotici: di tipo barbiturico e di tipo non barbiturico, utilizzati per indurre il sonno. Oggi i barbiturici non vengono più usati con queste indicazioni.

b) Tranquillanti minori o Ansiolitici: comprendono essenzialmente le benzodiazepine, ad attività sedativa, anticonvulsivante e miorilassante; (il cosiddetto effetto ansiolitico è in realtà la risultante delle tre azioni principali delle benzodiazepine. Il rilassamento muscolare, come lo si ottiene ad es. con il training autogeno, o in altro modo, ha un effetto ansiolitico).Gli altri tranquillanti minori (meprobamati, ecc. hanno ormai un interesse storico).

c) Tranquillanti maggiori o Neurolettici: hanno un'attività sedativa ed antipsicotica (antiallucinatoria ed antidelirante), non posseduta dai tranquillanti minori. Comprendono le fenotiazine, i butirrofenoni, i tioxanteni, le dibenzoazepine, le dibenzotiazepine, le fenilbutilpiperidine, le benzamidi, ecc.

d) Regolatori dell'umore: ad azione equilibratrice sulle oscillazioni affettive (carbonato di litio e dipropilacetamide).

Neurolettici

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

Definizione di Psicosi endogene (Schizofrenia) Sindrome caratterizzata da manifestazioni psicologiche specifiche

Sintomi negativi

• Notevole povertà di linguaggio e del suo contenuto• Appiattimento affettivo • Incapacità di provare piacere• Asocialità • Mancanza di volontà, apatia• Riduzione dell’attenzione

Sintomi positivi

• Allucinazioni• Delusioni• Incoerenza nel modo di parlare• Comportamenti bizzarri • Deliri• Incoerenza di affetti

Neurolettici

Psicosi

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

3

Neurolettici

Ipotesi eziologiche delle psicosiDopaminergicaTutti i neurolettici bloccano i recettori della dopamina nel SNC e in periferia.L’ipotesi “dopaminergica” della schizofrenia (sintomi positivi determinati da una eccessiva attività delle sinapsi DAergiche cerebrali) fu formulata nel 1965 in base all’osservazione che tutti gli AP esercitano la loro azione bloccando i recettori DA-ergici D2 e la loro “potenza” risulta strettamente correlata con tale attività e che gli agonisti DA-ergici (amfetamina) tendono ad indurre psicosi, mentre i depletori di DA (reserpina) controllano i sintomi positivi.

SerotoninergicaSi parlò successivamente della ipotesi serotoninergica della schizofrenia in base al riscontro che gli agonisti 5HT-ergici (LSD e altri psicotomimetici) potevano mimare ed esacerbare alcuni sintomi della schizofrenia. In generale la 5HT inibisce il rilascio di DA con effetti differenti in ciascuna delle 4 vie DA-ergiche del SNC.

Oggi appare chiaro il coinvolgimento di entrambi i sistemi e l’importanza dell’inibizione combinata.

L’efficacia dei neurolettici è strettamente legata alla loro capacità di legarsi preferibilmente con i recettori D4 e di bloccare i recettori 5-HT2A.

L’interazione con i recettori D2 porta ad effetti parkinsoniano-simile

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

Sono stati clonati ed identificati 5 diversi recettori della dopaminaSulla base dell’affinità per i ligandi noti si distinguono in due gruppi:

• D1 (D1, D5)• D2 (D2, D3, D4)

Neurolettici

Recettori dopaminergici

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

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Gli antipsicotici (neurolettici) interferiscono con le azioni della dopamina a livello sinaptico. Gli antagonisti sono utilizzati nelle psicosi e nei disturbi neurologici da iperattività dopaminergica quali: sindrome di Huntington e di Gilles de la Tourette.Gli agonisti agiscono come dopaminergici. Si impiegano anche nel Morbo Parkinson.

Classificazione chimica

• Triciclici� Fenotiazine e derivati� Tioxanteni� Triciclici 6,7,6 (Diazepine, Tiazepine e Ossazepine)

• Butirrofenoni e difenilbutilpiperidine• Benzamidi e salicilammidi• Alcaloidi della Rauwolfia serpentina e derivati • Benzisossazoli

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

Neurolettici

Classificazione

Neurolettici

Possibili classificazioni

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

5

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

Neurolettici

Modello farmacoforico

Benzodiossani (Antistaminici H1)

O

O

N

CH3

CH3

Etanolammine (Antistaminici H1)

Difenidramina (Antistaminico H1)

Etilendiammine(Antistaminici H1)

Tripelenammina(Antistaminico H1)

Dietazina(Antiparkinson)

Prometazina(Antistaminico H1)

Clorpromazina (Antipsicotico neurolettico)

ON

CH3

CH3

ON

CH3

CH3

N NN

CH3

CH3N N

N

H3C

CH3

CH3

NN

C2H5

C2H5

S

NN

CH3

CH3

S CH3

N N

S

CH3

CH3

Cl

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

NeuroletticiTriciclici: sviluppo delle Fenotiazine

6

I neurolettici fenotiazinici si distinguono in:- Alifatiche (propilamine)

- Piperidiniche

- Piperaziniche

Essi bloccano reversibilmente il recettore D ed impediscono la normale trasmissione neuronale.Capostipite dei derivati fenotiazinici è la clorpromazina, da cui si possono effettuare modifiche strutturali per ottenere composti di uguale attività.La sovrapposizione con la dopamina tra l’anello benzenico clorurato e la catena laterale risulta molto buona.

N

S

Cl

N

CH3

CH3

Clorpromazina

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

NeuroletticiTriciclici: sviluppo delle Fenotiazine

Mepromazina

N

S

Cl

N

CH3

CH3

N

S

CF3

N

CH3

CH3

Trifluperazina

N

S

N

CH3

CH3

N

S

N

OCH3

CH3

CH3

CH3

ClorpromazinaPromazina

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

NeuroletticiFenotiazine alifatiche

7

N

S

N

SCH3

CH3

Tioridazina

N

S

N

S

CH3

O

CH3

Mesoridazina

N

S

N

CN

OH

N

S

NCH3

Mepazina

Periciazina

N

S

N

S

OH

O

O

NCH3

CH3

Pipotiazina

Hanno minori effetti extrapiramidali perché dotate di effetto anticolinergico

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

NeuroletticiFenotiazine piperidiniche

N

S

X

N

NY

Fenotiazina X Y

Perfenazina Cl CH2CH2OH

Proclorperazina Cl CH3

Trifluperazina CF3 CH3

Acetofenazina COCH3 CH2CH2OH

Flufenazina CF3 CH2CH2OH

Tiopropazato Cl CH2CH2OCOCH3

Tietilperazina SCH2CH3 CH3

Tioproperazina SO2N(CH3)2 CH3

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

NeuroletticiFenotiazine piperaziniche

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La sintesi di fenotiazine avviene per ciclizzazione mediante trasposizione di Smiles: sostituzione aromatica nucleofila intramolecolare.

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

NeuroletticiSintesi del nucleo fenotizinico

Cl

OH

HBr ClBr

ClN

CH3

H3C

N

CH3

H3C H

OHN

CH3

H3C

N

H3C

H3C H

H2O2

SOCl2

Br

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

NeuroletticiSintesi della catena laterale

9

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

NeuroletticiSintesi alternative

CHR

Protipendile

Zotepina

Modificazione anello centrale da 6 a 7 termini

N

S

N

N

CH3

CH3

Diidroantracene1-Aza-Fenotiazine

Derivati triciclici privi atomo di zolfo e di azoto nell’anello centrale tipici della fenotiazina.

S

OCH2CH2N(CH3)2

Cl

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

NeuroletticiAnaloghi delle fenotiazine

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F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

NeuroletticiEffetto biologico delle catene laterali

Caratteristiche

Attività

PromazinaTrimeprazina

Neurolettici ad ampio spettro

RidazinaMepazina

PerazinaFenazinaNeurolettici

a lunga durata

Sedazione psicomotoria

Attivitàcollaterale vegetativa

Attività antipsicotica

Attività concomitanti extrapiramidali

NN-H2CH2CH2C R

R = -CH3, -CH2CH2OH

N

(CH2)n

CH3

-CH2CHCH2N(CH3)2

R = H, -OH

R

S

N

SO2N(CH3)2

NCH3

Tiotixene

S

N

Cl

CH3

CH3

Clorprotixene

S

N

CF3

NCH2CH2OH

Flupentixolo

S

Cl

N

N

HO

trans (E) Clopentixolocis (Z) Clopentixolo (Zuclopentixolo)

L’isomero cis del tiotixene è più attivo dell’isomero trans e del derivato saturo.Sono in generale meno potenti dei derivati fenotiazinici.

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

NeuroletticiTioxanteni

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Composto

R R1 Dose (mg)

Duratadi azione(week)

Fenotiazine

Flufenazina enantato

-CF3 25-100 1-2

Flufenazina decanoato

-CF3 25-200 2-3

Perfenazina enantato

-Cl 25-100 1-2

Tioxantene

Flupentixolodecanoato

100-200 1-2

N

S

R1

R

S

CF3

(CH2)2H N N (CH2)2OCO(CH2)8CH3

(CH2)3 N N (CH2)2OCO(CH2)8CH3

(CH2)3 N N (CH2)2OCO(CH2)5CH3

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

NeuroletticiTriciclici ad azione prolungata (profarmaci)

Dibenzodiazepine: Clozapina, Olanzapina, Quetiapina.Benzisissazolici: Risperidone, Ocaperidone, Ziprasidone.

Maggiore affinità per i recettori 5HT2A rispetto ai D2.Scarsi o nulli effetti extrapiramidali.Azione sui sintomi negativi della schizofrenia.Efficacia nei pazienti schizofrenici refrattari alla terapia con antipsicotici tipici.

Il rilascio dall’inibizione dei neuroni dopaminergici da parte di antagonisti serotoninergici si traduce:• a livello STRIATALE in un’aumentata liberazione di DA ed in una riduzione dei sintomi extrapiramidali,• a livello della CORTECCIA PREFRONTALE in un miglioramento dei sintomi negativi.

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

NeuroletticiAtipici

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F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

NeuroletticiAtipici

Sono detti neurolettici atipici in quanto hanno trascurabili effetti di tipo extrapiramidale, dovuti al blocco dei recettori D2 dello striato.

Tuttavia possono dare luogo ad altri effetti collaterali: • Sedazione: blocco dei recettori H1.• Stimolazione della secrezione di prolattina:• Ginecomastia, amenorrea, disfunzioni sessuali.• Aumento ponderale: blocco dei recettori 5-HT2C.• Secchezza delle fauci: blocco recettori muscarinici.• Aritmie cardiache: attivazione dei canali del potassio. Clozapina

(monitorato per agranulocitosi)

NH

N

N

N

CH3

Cl

O

N

N

N

CH3

Cl

O

N

N

NH

Cl

S

N

N

N

CH2CH2OCH2CH2OH

OlanzapinaÈ uno dei migliori neuroletticinon H1 non D2

Lossapina Quietapina Amossapina

S

N

N

N

CH3

Cl

Clotiapina

Sintesi della Clozapina, Loxapina e Clotiapina

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

NeuroletticiAtipici

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N

COOC2H5

CH3

Meperidina

N

CH2CH2CO

COOC2H5

Analogo propiofenonico

Sono stati sviluppati derivati propiofenonici e butirrofenonici dell’analgesico narcotico Meperidina allo scopo di aumentarne la potenza analgesica.

• Derivato propiofenonico: potenza analgesica 200 volte superiore a quella della meperdina.• Derivato butirrofenonico: attività simile a quella della clorpromazina.

Analogo butirrofenonico

N

CH2CH2CH2CO

COOC2H5

analgesico Analgesico con proprietà neurolettiche. Per eliminarle si è pensato di sintetizzare l’estere inverso

Il sintone aveva solo proprietà neurolettiche, però veniva inattivato rapidamente per ossidrilazione in para. Si è arrivati così all’Aloperidolo.

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

NeuroletticiButirrofenoni

N

OH

Cl

CH2CH2CH2CO F

Aloperidolo

N

OH

CH2CH2CH2CO

F3C

F

N

CH2CH2CH2CO

N

HN

O

F

Droperidolo

N

CH2CH2CH2CO F

N

HN

O

Trifluperidolo

Spiperone

N

CH2CH2CH2CO

N

HN

O

F

Benperidolo

N

N

CH2CH2CH2CO

N

N

N

CONH2

CH2CH2CH2CO F

Azaperone Pipamperone

N

OH

CH2CH2CH2CO

H3C

F

Moperone

Potente deprimentecentrale

Neuroletticopotente usato per indurre anestesia. Antiemetico

Più potente dell’aloperidolo.Attivante psicomotorio

Depressionecentrale, antiemetico

Depressione centrale limitata, antiemetico intenso, simpaticolitico

Antipsicotico > simpaticolitico

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

NeuroletticiButirrofenoni

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• Il gruppo amminico terziario sulla catena acilica è essenziale per ottenere un'efficace attività neurolettica.

• L'atomo di fluoro in para potenzia l’attività ed aumenta la durata d’azione.

• Modifiche della catena trimetilenica riducono l'attività.

• La sostituzione del C=O con C=S oppure C=CH2 riduce l'attività.

• Sono possibili modifiche a livello del gruppo Y (Spiperone e Droperidolo).

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

NeuroletticiButirrofenoni: relazione struttura attività

Sintesi dell’AloperidoloCl

H2C CH3

NH4Cl + CH2O

Cl

NH

O

HCl

Cl

NH

HBr

Cl

NH

Br

Cl

NH

OH

FO

ClN

OH

Cl

O

FOH-

HCl

HO

NH2CH2O

HO

HN

OHHCl

H2OHO

HN CH2+

Cl

NH

OH

Cl

NH

O+H

Cl

N

OH

H

H2O

Cl

N

Cl

NH

HH

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

NeuroletticiButirrofenoni

a)

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Sintesi dell’Aloperidoloed analoghi

NH2O

OEt

N

O

O

OEt

OEt NaH

H H

N

COOEt

O

H+,

N

O

MgBr

N

OH

R

R

Pd/C, H2HN

OH

R

K2CO3

O

Cl

N

OH

R

O

F

F

= 4-Cl

= 4-CH3

= 3-CF3

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

NeuroletticiButirrofenoni

b)

N

F

F

NNH

O

Pimozide

La modificazione della catena laterale dell’aloperidolo con sostituzione di funzionechetonica con una nuova funzione di-4-fluorofenilmetilica genera i neuroletticidifenilbutilpiperidinici: Pimozide, Penfluridolo e Fluspirilene. Essi hanno durata d’ azionepiù lunga dei butirrofenoni.

Trattamento acuto della schizofrenia e della sindrome di Tourette

N

F

F

OH

F3C

Cl

Penfluridolo

N

F

F

NH

N

O

Fluspirilene

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

NeuroletticiDerivati difenil butil piperidinici

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OCH3

Cl

O

NH

H2N

N

C2H5

C2H5

Questa classe di composti ha come capostipite la Metoclopramide, che deriva dall'introduzione di un atomo di cloro sull'anello benzenico dell'orto-metossiprocainammide, anestetico locale e potente antiemetico. La Metoclopramide è provvista di una modesta attività anestetico locale, mentre possiede una buona attività antiemetica e antipsicotica(antidopaminergica).

Sono stati pertanto preparati numerosi derivati benzammidici per fare emergere l'attività antipsicotica. Tra questi spicca la Sulpiride, nella quale la presenza di un raggruppamento sulfonammidicoconferisce il profilo farmacologico desiderato, ma a scapito della lipofilia.

OCH3 O

NH

N

CH2CH3

SO2NH2

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NeuroletticiBenzammidi

Metoclopramide

Sulpiride

A differenza della Metoclopramide e della Sulpiride, questi due analoghi strutturali Clebopride e Emanapride necessitano della presenza di un gruppo benzilico sull'azoto (importante sia per la lipofilia che per l'attività antipsicotica).

OCH3

Cl

O

NH

H2N

N

Clebopride Emonapride

OCH3

Cl

O

NH

H2N

N

CH3

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NeuroletticiBenzammidi

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Tra i più potenti e selettivi antagonisti D2 si annoverano altre benzamidi (Remoxipride) caratterizzate da centri di asimmetria e dalla presenza di OH in orto alla ammide ovvero salicilammidi (Raclopride, FLA797 e FLB 463).

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

NeuroletticiBenzammidi e salicilammidi

Legami idrogeno intramolecolari formati dalle Salicilammidi (A) e dalle Benzammidi (C), in relazione alla conformazione assunta dalla Remoxipride (B). In quest'ultimo caso, la presenza dei due gruppi OMe produce un impedimento sterico che previene la formazione di legami idrogeno. La più modesta affinità recettoriale della Remoxipride è stata posta in relazione con l'assenza del legame H intramolecolare caratteristico dei derivati salicilammidici.

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

NeuroletticiConfronto conformazionale: benzamidi-salicilamidi

18

Sintesi Remoxipride e FLA 797

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NeuroletticiSalicilamidi

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NeuroletticiAlcaloidi della Rauwolfia e derivati benzo-chinolizinici

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NH

N

R = H DeserpidinaR = OCH3 Metoserpidina

OCH3

OCO

H3OCO

OCH3

OCH3

OCH3

NH

N

OCH3

OCOCH=CH

H3OCO

OCH3

OCH3

OCH3

H3CO

Rescinammina

R

La Tetrabenazina meno potente della reserpina. Antipsicotico nelle forme acute e croniche maniacale ed allucinatorio, nei disturbi del sistema nervoso extrapiramidale e nelle agitazioni psicomotorie.

N

O

CH2CH

H3CO

H3CO

CH3

CH3

Tetrabenazina

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NeuroletticiAlcaloidi della Rauwolfia e derivati benzo-chinolizinici

NeuroletticiBenzisossazoli

I nuovi antipsicotici, con azione dopaminergica su D2 e serotonergica 5-HT2 combinata come il Risperidone sembrano offrire migliori profili di sicurezza ed efficacia in studi controllati di pazienti adulti e appaiono essere perciò agenti farmacoterapeutici promettenti nella psichiatria infantile.

Risperidone

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Profilo comparativo dei neurolettici

Promazina

Levopromazina

Clopentixolo

Cloprotixene

Tioridazina

Clotiapina

Clorpromazina

Reserpina

Aloperidolo

Trifluoperazina

Perfenazina

Flufenazina

Moperone

Tiopropazato

Flupentixolo

TiotixeneTioproperazina

Benperidolo

Effetto “antipsicotico”

Effetto ipnoinducente

Neurolettici a lunga durata

Neurolettici ad ampio spettro

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Stimolanti SNC

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F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

Stimolanti SNC

Classificazione

Analettici centrali(Stimolanti sistema respiratorio e vascolare)

Psicoanalettici

Psicodislettici(Allucinogeni, psichedelici)

Timolettici(antidepressivi triciclici)

Timeretici(inibitori MAO)

Stimolanti psicomotori(Metilxantine, amfetamine, psicostimolanti)

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

Stimolanti SNC: Psicoanalettici - Timolettici

Classificazione basata sul meccanismo di azione

1. Inibitori della ricaptazione delle monoamine (composti triciclici)a. Dibenzoazepineb. Dibenzodiazepinec. Cicloeptatrienid. Altri eterociclici fusi

2. Inibitori delle MAO (irreversibili e non)3. Inibitori selettivi della ricaptazione della 5HT (SSRI)4. Inibitori della ricaptazione mista NA e 5HT (SNRI)5. Farmaci noradrenergici6. Farmaci dopaminergici7. Altri farmaci

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Stimolanti SNC: Psicoanalettici-TimoletticiBersagli terapeutici nel sistema serotoninergico

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

Stimolanti SNC: Psicoanalettici-TimoletticiInibitori re-uptake aminergico

Comunemente indicati come antidepressivi triciclici (6,7,6 o 6,6,6).

L'anello centrale contiene di solito uno o due eteroatomi.

Il loro modo d'azione è l'inibizione a livello della sinapsi del riassorbimento delle amine biogene (NA, 5HT, DA), rendendole di conseguenza maggiormente disponibili.

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F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

Stimolanti SNC: Psicoanalettici-TimoletticiInibitori re-uptake aminergico

SAR composti triciclici

a) Sono essenziali i tre cicli condensati (6,7,6) con la catena laterale basica.b) E' essenziale per l'attività antidepressiva che i due nuclei aromatici non siano coplanari,

ma affacciati. All'aumento dell'angolo diedro corrisponde un aumento dell'attività.c) La sostituzione sugli anelli aromatici diminuisce generalmente l'attività.d) La ramificazione della catena non modifica sensibilmente l'attività, mentre un allungamento

o un accorciamento della catena provocano dalla diminuzione alla perdita di attività.e) La presenza della funzione amminica primaria (NH2) oppure terziaria (NMe2) conferiscono

un'attività paragonabile ai composti. I derivati provvisti di ammina secondaria (NHMe) sono in genere più potenti.

f) La sostituzione della funzione amminica terziaria (NMe2) con gruppi alchilici più ingombranti determina perdita dell'attività.

g) La catena laterale "piperazinica" potenzia la componente sedativa centrale (Opipramolo).

Effetti secondari/collaterali

A livello periferico: inibizione secrezioni, disturbi visivi, stipsi, ritenzione urinaria; ipotensione posturale, tachicardia, aritmie (Effetti parasimpaticolitici).SNC: sedazione.In generale: allergie, fotosensibilizzazione, ittero, discrasie.Queste manifestazioni sono ridotte/attenuate con i derivati più recenti

N

N

NOH

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Stimolanti SNC: Psicoanalettici-TimoletticiInibitori re-uptake aminergico – Derivati 5H-dibenzo[b,f]azepinici

N

X

R

NR1

Lofepramina

Opipramolo

Azione sedativa(Antiepilettici carbamazepino-analoghi)

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F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

Stimolanti SNC: Psicoanalettici-TimoletticiInibitori re-uptake aminergico - Derivati 5H-dibenzo[b,f]azepinici

Sintesi dell’Imipramina e della Desimipramina

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

Stimolanti SNC: Psicoanalettici-TimoletticiInibitori re-uptake aminergico - Derivati 5H-dibenzo[b,f]azepinici

CH2Cl

NO2

ClH2C

O2N

EtONa

2 HCl

H2, Pt

NH3

NH

(CH3CO)2)O

N

COCH3

NO2 O2NNH2 H2N

KOH

KBr, CH3COOKH2O

BrN OO

HN OO

N

COCH3

Br

NH

OHH

NH

Cl(CH2)3OH

N

OH

S

O

O

Cl

N

OS

O

O

NHN

HO

N

N

N

OH

S

O

O

HO

Sintesi dell’Opiprazolo

Opipramolo

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F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

Stimolanti SNC: Psicoanalettici-TimoletticiInibitori re-uptake aminergico - Derivati 5H-dibenzo[b,f]azepinici

Sintesi della Dibenzepina

Dibenzepina

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

Stimolanti SNC: Psicoanalettici-TimoletticiInibitori re-uptake aminergico – Derivati cicloeptatrienici

CHCH2CH2N

CH3

CH3

Amitriptilina

CHCH2CH2NH

CH3

Nortriptilina Nossiptilina

Dosulepina

NOCH2CH2NCH3

CH3

S

CHCH2CH2NCH3

CH3

Doxepina

O

CHCH2CH2NCH3

CH3

Forma trans non attiva

26

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

Stimolanti SNC: Psicoanalettici-TimoletticiInibitori re-uptake aminergico – Derivati cicloeptatrienici

Sintesi dell’Amitriptilina

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

Stimolanti SNC: Psicoanalettici-TimoletticiInibitori re-uptake aminergico – Derivati cicloeptatrienici

Sintesi della Nortriptilina

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F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

Stimolanti SNC: Psicoanalettici-TimoletticiInibitori re-uptake aminergico – Triciclici di seconda generazione (atipici)

La Mianserina deriva da un antistaminico H1 Fenbenzamina.Antagonista αααα2-adrenergico, è anche un potente antagonista della serotonina e dell’istamina. Attività ansiolitica pari alle BDZ

NN

N

CH3

Antagonista α2-adrenergico

N

H3C CH3

CH2CH2CH2NCH3

CH3

H3C CH3

CHCH2CH2NCH3

CH3

CH2CH2CH2NH

CH3

Maprotilina

Attività simile all’imipramina, amitriptilina. Inizio rapido attività.

S

CHCH2CH2NCH3

CH3

Cl

Clorprotixene

Neurolettico con marcata attività antidepressiva

Mianserina

MirtazapinaDimetacrina Melitracene

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

Stimolanti SNC: Psicoanalettici-TimoletticiInibitori re-uptake aminergico – Triciclici di seconda generazione (atipici)

Sintesi della Mianserina

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F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

Stimolanti SNC: Psicoanalettici-TimoletticiInibitori re-uptake aminergico – Triciclici di seconda generazione (atipici)

Sintesi della Metacrina


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