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Organizzazione Aziendale
Università di Bologna Facoltà di Economia Corso di Laurea in
Economia e Marketing Anno accademico
2010 – 2011
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n Introduzione: cos’è un’organizzazione
n Il rapporto con l’ambiente
n Logiche e meccanismi di funzionamento
n La dimensione macro
n La dimensione micro
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n L’organizzazione è un aggregato l di persone l di risorse materiali e immateriali deliberatamente connesse e
coordinate
n con confini relativamente identificabili n che opera con relativa continuità n per raggiungere un obiettivo comune o un insieme di obiettivi anche
confliggenti che trovano punti di convergenza
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n Una pluralità di operatori specializzati produce e scambia sulla base delle rispettive funzioni di utilità
n Il prezzo racchiude tutte le informazioni necessarie per prendere le decisioni
n La mano invisibile del mercato realizza ex-post il coordinamento
n Persone e organi specializzati svolgono funzioni e compiti loro assegnati
n La struttura e sistemi operativi definiscono compiti e funzioni e ne controllano l’esecuzione
n La mano visibile della direzione realizza il coordinamento
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n Insieme di risorse orientate al perseguimento di una finalità comune, in un rapporto continuo di coevoluzione con l'ambiente
L’organizzazione è un ambiente antropologico sui cui insiste un evento istituzionale
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L’animale a due teste
C'era una volta un uccello con due teste e un corpo: la testa di destra era vorace e abilissima nella ricerca del cibo, mentre quella di sinistra, altrettanto ghiotta, era maldestra. La testa di destra riusciva sempre a nutrirsi a sazietà, mentre quella di sinistra era incessantemente tormentata dalla fame. E così un giorno, la testa di sinistra disse alla destra: “Conosco, qui vicino, un'erba squisita di cui ti delizieresti: vieni, ti conduco dove cresce”. In realtà sapeva che quell'erba era velenosa, ma voleva con questo stratagemma uccidere l'altra testa, per poter mangiare a piacimento. E la testa di destra mangiò l'erba, e il veleno uccise l'uccello dalle due teste.
Taisen Deshimaru, La tazza e il bastone
n L’organizzazione è una creatura ambigua e doppia, come l’animale a due teste del mito. È un artefatto per realizzare scopi, in quanto tale risponde ad una logica funzionale misurabile in termini di efficacia ed efficienza. È allo stesso tempo una comunità di persone, di attori sociali che entrano in relazione tra di loro per trovare senso alle loro attività e perseguire propri scopi. L’organizzazione è sana e quindi capace di vivere nel suo ecosistema producendo utilità solo se queste due anime crescono insieme e si integrano, senza eccessi e squilibri.
n Oggi le organizzazioni si trovano spesso in una situazione di squilibrio. Come l’animale a due teste del mito una delle teste è pingue e preponderante e l’altra affaticata ed esangue. Grande fatica, stress, senso di frustrazione, inefficienza e sprechi nascono da disequilibrio tra le due nature intrinseche all’organizzazione
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n Le organizzazioni sono la naturale conseguenza della divisione del lavoro
n Laddove gli sforzi di molti individui sono propriamente organizzati e combinati per il raggiungimento di un obiettivo comune, si ottengono vantaggi in termini di efficienza ed efficacia
n Le organizzazioni rappresentano quindi un limite all’iniziativa individuale in termini di regole, strutture, ruoli, ma sono al contempo la condizione necessaria per il raggiungimento di molti dei nostri obiettivi
n Il raggiungimento dell’equilibrio tra l’autonomia individuale, e la capacità di rapido adeguamento e la “disciplina” organizzativa rappresenta un obiettivo in continuo divenire al mutare degli obiettivi e delle condizioni di contesto
n Caratteristiche distintive delle organizzazioni sono: l Lo scopo l Le persone l I piani, le regole… una “convenzione”
n L’organizzazione può essere definita come un insieme di risorse orientate al perseguimento di una finalità comune con piani, sistemi e strutture identificabili, istituite al fine di perseguire tale scopo, in un rapporto continuo di co-evoluzione con l'ambiente
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n Introduzione: cos’è un’organizzazione
n Il rapporto con l’ambiente
n Logiche e meccanismi di funzionamento
n La dimensione macro
n La dimensione micro
n Velocità
n Discontinuità n Imprevedibilità
n Molteplicità
n Circolarità
n Contraddittorietà
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n Cambiamenti sempre più veloci, cicli di vita dei prodotti sempre più brevi
n La diffusione dell’informatica e delle telecomunicazione spinge verso il “tempo reale” in tutti i campi
n Economia sempre più finanziaria, i tempi di risposta tendono a zero
n Il presente e il futuro sono sempre meno funzione del passato
n Le previsioni basate sull’analisi delle tendenze tendono a diventare esercizi di stile
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n Il numero di variabili in gioco e la loro interdipendenza rendono sempre meno prevedibile il futuro
n Migliorano gli strumenti di comunicazione e di analisi, ma diminuisce la capacità di prevedere gli effetti delle scelte organizzative
n Terziarizzazione, esternalizzazione, delocalizzazione…
n Quali sono i confini dell’organizzazione, chi è “dentro” e chi “fuori”?
n Aumenta il numero di portatori di interesse (stakeholders) nei confronti delle organizzazioni
n Aumenta il numero di soggetti in gioco
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n È sempre più difficile identificare relazioni causa - effetto chiare
n I processi da lineari tendono a divenire circolari: l azienda - cliente - azionista… l cittadino - utente
n Principio di indeterminazione di Heisenberg n Effetto Hawthorne
n Qualità e prezzo
n Efficacia ed Efficienza
n Sicurezza e flessibilità
n Strategia di lungo periodo e reattività a breve
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n Mezzo, strumento
n Relatività (non valore in sé ma rispetto ad un fine)
n Utilità e funzionalità
n Compatibilità tra le parti del sistema
utili al soddisfacimento di
alcuni bisogni
obiettivi di profitto obiettivi sociali obiettivi politici
altri tipi di obiettivi
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n L’ambiente esterno all’organizzazione rappresenta non solo un elemento con cui interagire, ma una parte costituente l’organizzazione stessa
n La progettazione ed analisi organizzativa richiede quindi l’individuazione degli attori e delle forze esterne che influenzano la capacità dell’impresa raggiungere il proprio obiettivo (ovvero di sviluppare e mantenere il proprio business) l Il micro-ambiente è formato da quei protagonisti che influenzano la capacità dell’impresa di
servire il mercato l Il macro-ambiente è formato da quelle forze che esercitano la propria azione sull’intero
complesso dei protagonisti del micro-ambiente
Fornitori Clienti
Intermediari commerciali
Concorrenti
Operatori pubblici
Operatori finanziari
Tecnologie Ambiente fisico
Infrastrutture Ambiente politico
Ambiente socio-culturale
Istituzioni
Ambiente demografico
MICRO-AMBIENTE
MACRO-AMBIENTE
Comunità
Operatori di marketing … …
Media
...il cui consenso e collaborazione sono necessari
per.....
finalità primaria
finalità secondarie
costruire, riprodurre sviluppare l'insieme di risorse necessarie
per ...
produrre un’offerta di beni e di servizi
destinati a soddisfare....
...il cui gradimento è essenziale
per...
... i bisogni di certi clienti
o utenti...
...realizzare una economicità di
gestione a sua volta necessaria per...
...le attese dei vari interlocutori interessati....
...generare opportunità di
impiego di risorse che soddisfano...
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Procedure Regole di
funzionamento Processi di
pianificazione Processi di controllo Sistema informativi Sistemi di
formazione e Addestramento ecc.
Criteri di valutazione Criteri di promozione Criteri di sviluppo Criteri di
incentivazione Valori premianti
Rapporti orizzontali Stili di guida Atteggiamenti (verso
il rischio futuro norme risultati conservazione)
Gestione dei conflitti
Tipologia Competenza Specializzazione Motivazione Valori Quantità di
risorse Livello
professionale
Modello organizzativo
Ruoli Deleghe Accentramento e
Decentramento Accorpamento o
scorporo di u.o.
Ambiente
Mission
Strategie
Mercato Tecnologie Sociale Istituzionale Economico e finanziario
• Domanda (cosa, quanto, prezzi…) • Quote di mercato • Livello e ambiti di competizione • Strategie concorrenti • Prodotti sostitutivi
Mercato
• Grado di utilizzo nel settore • Grado di dipendenza dalle tecnologie • Livello di complessità • Stadio nel ciclo di vita • Frequenza dell’innovazione
Tecnologie
Istituzionale • Assetto politico e sua dinamica • Sistema di governo • Sistema legislativo • Enti locali
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Sociale
• Livello e ambiti di conflittualità • Pressioni su determinati argomenti
(inquinamento, onestà, trasparenza,...)
• Livello e ambiti di sensibilizzazione • Composizione delle parti sociali • Tipo e livello dei bisogni espressi dalle
parti sociali • Aspettative e stili di vita
Economico - finanziario
• Livello e andamento del costo del denaro
• Congiuntura economica • Economia dei vari “sistemi -paese” • Influenze di altri ambiti economici e
finanziari sul proprio settore • Andamento e livello del mercato dei
cambi
Strategie • Come perseguire la mission
dell’organizzazione • Costituzione di sotto-obiettivi
Strutture
• Modello organizzativo • Ruoli • Deleghe • Accentramento e
decentramento • Accorpamento e scorporo di
U.O.
Meccanismi Operativi
• Procedure • Regole di funzionamento • Processi di pianificazione • Sistemi informativi • Sistemi di formazione e
addestramento
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Risorse umane
• Tipologia • Competenze e livello professionale • Valori • Specializzazione • Motivazione • Quantità
Comportamenti Organizzativi
• Rapporti orizzontali • Stili di guida • Atteggiamenti (verso il rischio,
verso il tempo, verso le norme, i risultati,...)
• Gestione dei conflitti
Sistema premiante
• Criteri di valutazione • Criteri di promozione • Criteri di sviluppo • Criteri di incentivazione • Valori premianti
n L'organizzazione è un sistema composto da più variabili
n Queste variabili sono tra di loro interdipendenti
n Non esiste un modello organizzativo ottimale, ma una organizzazione è efficace solo se è coerente
n Il sistema è aperto verso l’esterno
n Un corretto processo di cambiamento comporta un riadattamento di tutte le variabili
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n Introduzione: cos’è un’organizzazione
n Il rapporto con l’ambiente
n Logiche e meccanismi di funzionamento
n La dimensione macro
n La dimensione micro
n Monofinalità (una mission) l La ragion d’essere dell’organizzazione, precisa, accurata, univoca, nota, condivisa
n Articolazione di obiettivi l Per poter essere perseguita la mission si declina in sotto obiettivi tra loro in rapporto
gerarchico
l La gerarchia manageriale deriva dalla gerarchia di obiettivi
n integrazione e differenziazione l Tutte le organizzazioni si fondano sul principio di divisione del lavoro (differenziazione) e di
coordinamento delle diverse attività (integrazione)
n Contraddittorietà l È una caratteristica fisiologica dell’organizzazione, legata principalmente alla difficoltà nel
prendere decisioni che prendono a riferimento l’intero sistema (es. minimizzazione dei costi vs massimizzazione dei ricavi)
n Approssimazione, tensione verso l La “perfezione” non è un concetto proprio dell’organizzazione
l Essa vive in perenne turbolenza e continua ricerca del raggiungimento dell’obiettivo
n Apprendimento l È la funzione strategica dell’organizzazione: la capacità di perseguire il proprio obiettivo
fondamentale, mutando il sistema di variabili che la compongono al mutare del contesto esterno
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La piramide organizzativa
Sotto - obiettivo: Tirare a sinistra
Sotto - obiettivo: Tirare a destra
Ricerca dei possibili punti di equilibrio
Obiettivo generale: tenere su il palo
contraddizione fisiologica
la somma dell'ottimizzazione dei due sotto-obiettivi, non porta alla ottimizzazione dell'obiettivo generale
più si massimizza questo obiettivo più si mette in discussione il
raggiungimento dell'altro
più si massimizza questo obiettivo più si mette in discussione il
raggiungimento dell'altro
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organicistica
organizzazione = organismo
concetto = molteplicità di sottosistemi tra di loro variamente connessi
regolazione = feedback semiautomatici
n Un’organizzazione è tale se sa apprendere nell’ambiente in cui opera
n La sua efficacia è data dalla qualità degli scambi che sviluppa fuori e dentro di sé
n Un cambiamento può nascere da qualsiasi punto, ma insiste su tutto il sistema di scambi in cui l’organizzazione è inserita
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n Tutte le organizzazioni impiegano risorse scarse (lavoro, capitale…)
n Dunque tutte le organizzazioni hanno la necessità di presidiare la loro economicità, intesa come equilibrio fra risorse disponibili e risorse impiegate
n conoscere è un’attività integrata di tipo intellettivo ed emotivo
n conosciamo ciò che ha una risonanza affettiva per noi
n la valenza emotiva influenza il modo di conoscere le cose
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n maggiore è la vicinanza emotiva, più elementi di conoscenza cogliamo ma minore è l'obiettività con cui conosciamo la realtà;
n minore è la vicinanza emotiva, maggiore è l'obiettività con cui conosciamo ma meno sono gli elementi di conoscenza che cogliamo
Nell'organizzazione ognuno percepisce una realtà organizzativa differente per motivi di tipo:
STRUTTURALE LIVELLI GERARCHICI DIVERSI
FUNZIONI DIVERSE
INFORMAZIONI E PUNTI DI VISTA DIFFERENTI
OBIETTIVI E LOGICHE DI AZIONE DIVERSE
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SOGGETTIVO CARATTERISTICHE PERSONALI: • valori • ideali • motivazioni • interessi • bisogni • esperienze • paure, timori
STATO D'ANIMO
MOMENTO PROFESSIONALE
visione ed interpretazione dei fatti organizzativi in modo particolare
n Introduzione: cos’è un’organizzazione
n Il rapporto con l’ambiente
n Logiche e meccanismi di funzionamento
n La dimensione macro
n La dimensione micro
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n Possibili modelli di assetto organizzativo n Funzionigramma e organigramma aziendale n Dimensionamento delle strutture n Livelli gerarchici e sistema di deleghe n Accentramento e decentramento n Accorpamento e scorporo di Unità Operative n Esternalizzazione di unità/funzioni (outsourcing, scelte di
“make or buy”, …) n ...
n La macrostruttura organizzativa definisce la posizione reciproca delle diverse unità operative e le logiche di aggregazione delle mansioni
U.O.
U.O.
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n E’ possibile identificare un continuum di modelli organizzativi che riflettono differenti strategie
n La maggior parte delle aziende (piccola e media dimensione) ha una struttura di tipo elementare, destrutturata, di tipo imprenditoriale
Modello funzionale
Modello divisionale
Modello a “matrice”
Modificato per
progetto
Modificato per
prodotto 50% 17% 7% 11% 12%
n Combinazione produttiva semplice, una sola linea di prodotto n Tipica azienda padronale a conduzione familiare n Prevalenza delle funzioni tecniche, amministrative e commerciali n Struttura scarsamente formalizzata n Il governo economico ed i sistemi operativi sono presidiati direttamente dall’imprenditore n Adatta ad ambienti molto dinamici, inadeguata al crescere della complessità/dimensioni e quindi
ad una più spinta divisione del lavoro
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n Struttura a tre livelli n Strategia orientata a: economie di scala, efficienza, specializzazione n Specializzazione secondo criteri di natura tecnico-economica (in base alla natura dell’attività svolta o al processo
di riferimento) n Gli organi di governo e direttivi sono tipicamente manageriali (separazione proprietà – gestione) e sono
responsabili di coordinare ed ottimizzare le risorse n Dimensione verticale e orizzontale allungata/allargata n Sistemi operativi formalizzati n Limiti: integrazione (sottoambienti), efficacia (clienti target, prodotti), rigidità (regole, autorità, …)
DG
Acquisti Logistica Produz. Mktg Vendite
A B A B A B A B A B
Sistemi Operativi
n Struttura a quattro livelli n Possibili criteri di divisionalizzazione: prodotto, mercato, area geografica, cliente, tecnologia, … n Strategia orientata a: efficacia, crescita, decentramento decisionale, flessibilità, imprenditorialità n Dimensione verticale e orizzontale allungata/allargata n Sistemi operativi formalizzati n Limiti: integrazione a livello corporate, efficienza delle staff (duplicazione dei sistemi operativi)
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n Struttura a quattro livelli n Organi direttivi specializzati per funzione e per prodotto/mercato n Principi base: doppia autorità (“two-boss manager”), equilibrio dei poteri, partecipazione/negoziazione interna, n Sistemi operativi duali n Strategia orientata a: adeguamento alla complessità ambientale, efficacia, crescita, decentramento decisionale, flessibilità,
imprenditorialità, forte committment sulla mission aziendale, coesistenza tra specializzazione ed economie di scala n Dimensione verticale e orizzontale allungata/allargata n Limiti: integrazione a livello corporate, efficienza delle staff (duplicazione dei sistemi operativi)difficoltà nella realizzazione di
un tessuto culturale adeguato
n Struttura a tre/quattro livelli n Strategia orientata a: economie di scala, efficienza, specializzazione, con focus su processi
chiave a livello trasversale in ottica di efficacia n Innesto, su una struttura di tipo funzionale, di unità operative trasversali orientate al prodotto/
mercato (…di tipo divisionale) temporanei o permanenti (es. unità di CRM per key client) n Doppia responsabilità (resp. Gerarchico e capo progetto/unità) n Limiti: difficoltà di definizione dei confini del progetto, cultura di lavoro per progetto,
interfunzionalità
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n Introduzione: cos’è un’organizzazione
n Il rapporto con l’ambiente
n Logiche e meccanismi di funzionamento
n La dimensione macro
n La dimensione micro Nota: i lucidi da 58 a 64 compresi sono tratti da materiali di G. Costa disponibili in rete
n Insieme di attività umane (operazioni) necessariamente collegate l vincoli di natura tecnica
l “significato minimo” dal punto di vista psicologico)
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n Aspetti fisiologici
n Aspetti psicologici
n Grado di discrezionalità tecnica
n Fase di decisione
n Difficoltà
n Durata di svolgimento
n Tempo di apprendimento
n Sistema di compiti attribuiti a una posizione di lavoro e a una persona nell’ambito di un’unita’ organizzativa e di un certo sistema di lavoro
n Insieme delle attività assegnate alle singole posizioni di lavoro e alle singole persone che le ricoprono
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n Il concetto di ruolo l Sistema di norme e di aspettative che convergono
su di una persona in quanto occupa una determinata posizione in una rete di relazioni sociali
n Il concetto di ruolo organizzativo l Lo spazio di attività affidato ad una persona che occupa una
determinata posizione all'interno del sistema organizzativo e definito da un obiettivo fondamentale
n L'organizzazione ha già svolto una quota di analisi e razionalizzazione dell'attività di quel ruolo e regola i comportamenti delle persone che lo ricoprono l parte direttamente collegata all'obiettivo
l si formalizzano procedure, regole, mezzi, tempi ed attività
l il livello sovraordinato padroneggia i contenuti di questa parte di ruolo
l non è mai riconducibile a "zero" l non è mai la totalità del ruolo
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n L'organizzazione affida l'incarico di leggere ed interpretare fenomeni, situazioni, elementi, dati ed informazioni al fine di individuare quali comportamenti siano più adatti a perseguire l'obiettivo fondamentale di ruolo l non va confusa con il concetto di indipendenza l non coincide con il potere decisionale del ruolo
l non è un'area "facoltativa"
l più è elevata quest'area più è necessario che chi ricopre il ruolo padroneggi e condivida l'obiettivo fondamentale e sia in possesso di un elevato livello professionale
n Consiste nella ricerca di come assolvere all'obiettivo fondamentale di ruolo modificando e riprogettando i "come" e le metodologie l ha la caratteristica di non poter essere
pre-scritta (al massimo incoraggiata e favorita)
l la negoziazione e la delega vanno intese in senso limitativo, per fissare i confini ammessi (fino dove si può arrivare)
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n Modello dei processi aziendali, di business ed infrastrutturali
n Identificazione delle attività elementari e attribuzione delle responsabilità (chi fa cosa)
n Definizione delle metriche di misurazione dei livelli di efficienza e di efficacia
n Procedure operative (…e della qualità)
n Regole di funzionamento interne
n Processi di pianificazione
n Processo: “un insieme di attività che condividono uno stesso output”
n Il processo segue una logica “interfunzionale”
Dir. Produzione
Dir. Acquisti
Dir. Logistica Dir. Amministrazione Finanza e Controllo
Ricezione merce
Emissione ordine
Incrocio Ordine/Bolla
Richiesta ordine
Incrocio Bolla/Fattura Pagamento
Ricezione merce
Emissione ordine
Richiesta ordine
Incrocio Bolla/
Fattura
Pagamento
Incrocio Ordine/Bolla
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Si può interpretare come una sequenza Fornitore - Fruitore
Si può scomporre in più Fasi in funzione degli obiettivi descrittivi e analitici che si pone
Ad ogni livello gli attori che si trovano sulla sequenza sono di volta in volta clienti di qualcuno e fornitori di altri
Acquisti Commerciale Produzione
Magazzino
Amm.Ne
Person.
P. 1
P. 3
P. 2 P. 4
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n l’aggregazione delle attività in mansioni ed in unità operative può riflettere una logica di competenza/affinità o di processo
Produzione
Am
ministrazione
Marketing
Produzione
Am
ministrazione
Marketing
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Confini "a valle" del processo: prodotti / servizi finali
Confini "a monte" del processo: prodotti / servizi in input
molto spesso i confini NON coincidono
con una sola unità organizzativa
n Ha la responsabilità "organizzativo-gestionale" del risultato finale e del rispetto dei tempi e delle regole fissate o concordate (“Process Owner”)
n A questo fine esercita il monitoraggio ed il coordinamento sullo svolgimento dell'intero processo, interloquendo con i responsabili delle singole fasi
n Deve dotarsi di un sistema di controllo coerente con gli obiettivi che deve presidiare (KPI)