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Ninna nanna la notte è buia o 2010 è solo il giorno ... · smo dei Bambini sul tema del non avere...

Date post: 16-Feb-2019
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Numero Anno Secondo PARROCCHIA di SAN GIACOMO - CARRARA "Ninna nanna la notte è buia ma non fa nessuna paura perché la notte nera nera è solo il giorno vestito da sera" Con questa filastrocca la nostra psicologa Cristina ci introduce subito al tema del nuovo incontro di ZEROSEI dal titolo " E' tornata la luce!" . C'è un preciso riferimento alla luce come segno di nuova spe- ranza quando si è immersi nel buio, sia il buio materiale deri- vante da un blackout, sia il buio spirituale in cui ci sprofondano le nostre paure. La premessa di Cristina è che tutti, grandi e piccini, ab- biamo paura di qualcosa ed il primo passo da compiere è pro- prio ammetterlo senza vergognarsene; infatti, lungi dall'essere qualcosa di negativo, la paura è un'emo- zione, una reazione fisiologica innata che ha una precisa ed importante funzione adattiva. Per i nostri piccoli, ad esempio, la paura è guida nel processo di crescita, nel senso che li aiuta a capire fin dove possono spingersi e dove invece devono fermarsi. Come comportarci allora ? Evitiamo di ridicolizzare e banalizzare le paure dei nostri figli ma non drammatizziamole al punto da farcene trascinare e soprat- tutto non trasciniamoli nelle nostre. Diamo dunque importanza alle loro paure e contemporaneamente cerchiamo di sdrammatizzar- le facendo leva su un approccio ottimistico alla vita. Dobbiamo essere in grado di trasmettere una fiducia di base nel mondo che essi siano in grado di cogliere vedendoci affrontare con serenità le difficoltà quotidiane. A questo punto interviene il Don ricollegan- dosi al clima di fiducia e speranza come proposta da introdurre in ogni famiglia per garantire ai nostri bimbi l'ambiente ideale per crescere. Come Cristiani non dobbiamo mai dimenticare che Gesù è luce per la nostra vita, luce sempre al nostro fianco per illuminare il cammino quando il buio ci circonda, speranza quando abbiamo paura di non sapere affrontare al meglio i nostri compiti, compreso quello di educare i nostri figli. E proprio per loro anche noi dobbiamo diventare luce, quel- la minuscola luce che rischiari il buio determinato dalle grandi e piccole paure di tutti i giorni (c'è un intero capitoletto del Catechi- smo dei Bambini sul tema del non avere paura -165, 166, 167 e 168-) e li conduca ad essere illuminati infine dalla grande luce di Gesù, in grado di restituire a tutto nuovo significato. Chiara e Massi Cronaca dell’incontro 26/02/2010 Progetto ZEROSEI sito internet: http://www.parrocchiadisangiacomo.it/momenti_educativi_zerosei.html DOMENICA 28 MARZO LE PALME Benedizione alle ore 10,30 Istituto S. Cuore
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Page 1: Ninna nanna la notte è buia o 2010 è solo il giorno ... · smo dei Bambini sul tema del non avere paura -165, 166, 167 e 168-) ... paure, sebbene il mondo così com'è proprio non

Numero Anno Secondo

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"Ninna nanna la notte è buia ma non fa nessuna paura perché la notte nera nera

è solo il giorno vestito da sera"

Con questa filastrocca la nostra psicologa Cristina ci introduce subito al tema del nuovo incontro di ZEROSEI dal titolo " E' tornata la luce!" . C'è un preciso riferimento alla luce come segno di nuova spe-ranza quando si è immersi nel buio, sia il buio materiale deri-vante da un blackout, sia il buio spirituale in cui ci sprofondano le nostre paure. La premessa di Cristina è che tutti, grandi e piccini, ab-biamo paura di qualcosa ed il primo passo da compiere è pro-

prio ammetterlo senza vergognarsene; infatti, lungi dall'essere qualcosa di negativo, la paura è un'emo-zione, una reazione fisiologica innata che ha una precisa ed importante funzione adattiva. Per i nostri piccoli, ad esempio, la paura è guida nel processo di crescita, nel senso che li aiuta a capire fin dove possono spingersi e dove invece devono fermarsi. Come comportarci allora ? Evitiamo di ridicolizzare e banalizzare le paure dei nostri figli ma non drammatizziamole al punto da farcene trascinare e soprat-tutto non trasciniamoli nelle nostre. Diamo dunque importanza alle loro paure e contemporaneamente cerchiamo di sdrammatizzar-le facendo leva su un approccio ottimistico alla vita. Dobbiamo essere in grado di trasmettere una fiducia di base nel mondo che essi siano in grado di cogliere vedendoci affrontare con serenità le difficoltà quotidiane. A questo punto interviene il Don ricollegan-dosi al clima di fiducia e speranza come proposta da introdurre in ogni famiglia per garantire ai nostri bimbi l'ambiente ideale per crescere. Come Cristiani non dobbiamo mai dimenticare che Gesù è luce per la nostra vita, luce sempre al nostro fianco per illuminare il cammino quando il buio ci circonda, speranza quando abbiamo paura di non sapere affrontare al meglio i nostri compiti, compreso quello di educare i nostri figli. E proprio per loro anche noi dobbiamo diventare luce, quel-la minuscola luce che rischiari il buio determinato dalle grandi e piccole paure di tutti i giorni (c'è un intero capitoletto del Catechi-smo dei Bambini sul tema del non avere paura -165, 166, 167 e 168-) e li conduca ad essere illuminati infine dalla grande luce di Gesù, in grado di restituire a tutto nuovo significato.

Chiara e Massi

Cronaca dell’incontro

26/02/2010

Progetto

ZEROSEI

sito internet: http://www.parrocchiadisangiacomo.it/momenti_educativi_zerosei.html

DOMENICA 28 MARZO LE PALME

Benedizione alle ore 10,30 Istituto S. Cuore

Page 2: Ninna nanna la notte è buia o 2010 è solo il giorno ... · smo dei Bambini sul tema del non avere paura -165, 166, 167 e 168-) ... paure, sebbene il mondo così com'è proprio non

La nostra realtà umana

La paura è una emozione, una reazione fisiologica innata che ha

una precisa ed importante funzione adattiva, nel senso che è proprio

la paura a farci riconoscere i pericoli. Tutti abbiamo paura di qual-

cosa, grandi e piccini, ed è importante riuscire ad ammetterlo senza

vergognarsene, infatti è coraggioso chi riconosce ed affronta le

proprie paure, mentre l'aggettivo per definire chi non ha paura di

niente è piuttosto “ incosciente “.

Per quanto riguarda i bambini, la paura aumenta lo stato di vigi-

lanza dell'io, guida il bambino nel suo processo di crescita, lo aiuta

a capire fin dove può spingersi e dove deve invece fermarsi.

Ne esistono diversi tipi: quelle innate e quelle acquisite dall'am-

biente; quelle “ vecchie “ (le hanno i nostri bimbi, ma le avevamo

noi ed i nostri genitori prima di noi ) e quelle “nuove” cioè apparte-

nenti al periodo attuale, come per esempio quella di non sentirsi

belli (!) o adeguati o di deludere le aspettative dei genitori; quelle soggettive e quelle oggettive. Ci sono

poi paure tipiche dal punto di vista evolutivo e proprie di certi periodi di sviluppo: la paura dell'abbando-

no e la paura degli estranei. La prima si verifica già al momento della nascita, quando si viene introdotti

in un ambiente nuovo, o quando nasce un fratellino, la seconda quando i piccoli ( dagli otto mesi circa )

cominciano ad interiorizzare la figura della mamma e sono quindi in grado di discriminarla... piangendo

davanti agli estranei!

Altra paura tipica dei bimbi piccoli è quella relativa ai loro impulsi, infatti sperimentano intensi senti-

menti di affetto e amore nei confronti di mamma e papà che ogni tanto si trasformano però in sentimenti

distruttivi quando i loro desideri non sono appagati. Ecco, quando

sperimentano questi sentimenti distruttivi i bimbi hanno paura in

quanto temono di arrivare a distruggere l'oggetto del loro amore; in

questi casi essi spostano facilmente la loro paura all'esterno, maga-

ri verso un rumore forte o un oggetto particolare.

Anche la televisione può fare nascere grandi paure nei nostri

bimbi, creaturine che subiscono passivamente tutta quanta la vol-

garità gratuita, la rissosità e la violenza di programmi, telefilm e

telegiornali senza avere gli strumenti per un corretto discernimento

di quale sia la realtà e finiscono quindi per avere un'immagine

distorta degli adulti, non più depositari di quei valori che pur si

affannano tanto a predicare.

Qual è l'atteggiamento giusto da tenere? Si deve assolutamente evitare di ridicolizzare o

banalizzare i loro timori per non generare umiliazione e frustrazione ne', d'altro canto, dobbiamo dram-

matizzarli eccessivamente facendocene trascinare e soprattutto non dobbiamo trascinare loro nelle nostre

paure, sebbene il mondo così com'è proprio non ci piaccia. Dobbiamo essere ottimisti e cercare di colti-

vare la loro voglia di autonomia sviluppando contemporaneamente la loro autostima. E questo non a

parole, ma coi fatti: deve essere il nostro comportamento a dar loro una fiducia di base nel mondo, devo-

no vederci affrontare la vita con calma e serenità.

Per finire con le parole di Winnicott, se riusciamo ad essere genitori “sufficientemente buoni”, in

grado di creare un ambiente accogliente di fiducia e sicurezza, allora i nostri bimbi diventeranno esplora-

tivi ed auto- nomi e in grado di affrontare le loro paure ( ma non di non averne!).

La realtà umana vista con gli occhi della fede

Noi cristiani dovremmo essere in grado di creare nella nostra casa un ambiente tale da far crescere i nostri bimbi sereni e fiduciosi nei confronti del mondo e della vita stessa. Non dobbiamo infatti mai dimenticare che Gesù è sempre al nostro fianco ad illuminare il cam-mino e ad indirizzarci verso la strada della nostra completa realizzazio-ne. I nostri bimbi devono avere la certezza che saremo sempre pronti ad incoraggiarli ad affrontare fiduciosi e senza timore le piccole e grandi prove di cui sarà inevitabilmente disseminato il loro cammino. Che insegneremo loro ad usare il discernimento ma non smetteremo mai di amarli qualsiasi cosa possano fare. Che li lasceremo liberi di fare le loro scelte, magari soffrendo la loro lontananza, accogliendoli

al loro ritorno. E noi, rinnovati nella Fede dall'essere diventati a nostra volta fonte di Vita, siamo a no-stra volta certi di essere amati nello stesso modo da Gesù: perché dunque temere? Naturalmente a parole tutto è facile; nella pratica invece tante volte è come se procedessimo a tentoni, è come se fossimo sprofondati nel buio, e allora abbiamo paura, ci sentiamo soli, forse abban-donati, magari arrabbiati. In realtà però quella luce è sempre con noi, e se ci togliessimo le bende che con tanta cura ci mettiamo sugli occhi, ci permetterebbe di vedere Gesù vicino a noi, ad affiancarci e sorreggerci nel dolore e ad esultare insieme a noi per tutte le piccole e grandi gioie che ci attendono. Vedremmo anche tante altre persone normali pronte a condividere con noi quanto ci tormenta o ci rende felici. Facciamo allora un po' di attenzione, nella Messa della Notte di Pasqua a quanto accade in Chie-

sa: le luci sono spente e fuori è acceso un fuoco dal quale il Don accende il Cero Pasquale. Al suo ingresso e per tre volte, dal Cero si accendono alcune candele che ognuno di noi ha in mano e piano piano, di mano in mano, tutte le candele sono accese. La luce aumenta gradualmente e gradual-mente possiamo scorgere ed infine riconoscere chi ci sta vicino, e poi tutti quelli che sono in Chie-sa con noi...

E così rinascere…

Tutto quanto accade non è una bella coreografia fine a se stessa, ma è un modo che ci aiuta a comprendere quanto una piccola luce, il calore di una fiammella, possa fare se tutti assie-me lo vogliamo!

Chiara e Massi

PERC

HE’

TEMA

...E’ tornata la luce…!

Educare alla speranza

In quel tempo…

(Gv 1,9; Mt 4,16; 5,13-16)

“Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo”.

“ Il popolo immerso nelle tenebre ha visto una grande luce; su quelli che dimoravano in terra di ombra e di morte una luce si è

levata”.

“ Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte, né si accende una lampada per

nasconderla sotto il tavolo, ma perché faccia luce a tutti quelli

che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli

uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria

al Padre vostro che è nei cieli”.

TRIDUO PASQUALE

GIOVEDI SANTO 1 Aprile ore 17,30 Messa in Memoria dell’Ultima Cena

VENERDI SANTO 2 Aprile ore 17,30

Adorazione della Croce ( I bambini portano un fiore a Gesù Crocifisso)

PASQUA 4 Aprile ore 10,30 Messa della Risurrezione di Gesù

(Benedizione delle uova)


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