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Noi #LavoriAMOxROMA pulita E loro · 2015-10-01 · Non è altro che quanto previsto dalla legge...

Date post: 12-Jul-2020
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Noi #LavoriAMOxROMA pulita! E loro? Con l'approvazione della delibera da parte dell'Assemblea Capitolina si consuma definitivamente la rottura del Sindaco Marino nei confronti dei lavoratori di Ama Spa. L'obiettivo non è Roma Pulita. La maldestra inversione a “u” della Giunta svela il piano di privatizzazione del servizio di igiene urbana della Capitale. Visti i tempi stretti e l'imminente Giubileo, tutto viene rinviato a dopo l'Anno Santo, ma il disegno è chiaro: si punta alla privatizzazione dell'intero servizio di spazzamento, che in questi anni è stato abbandonato dall'azienda e dell'amministrazione. Oggi il 20% della forza lavoro complessiva si occupa di pulizia e spazzamento contro il 45% del 2013. Un tempo avremmo detto che hanno affamato la bestia per poi mostrarne tutte le criticità. Il sindaco tradisce gli impegni, non solo con il sindacato ma soprattutto con i cittadini romani. Ma resta il fatto che con sforzi unitari inediti in in questi anni il sindacato ha lavorato per rilanciare l'azienda dopo gli errori del passato. Pensavamo che rendere efficiente Ama e migliorare i servizi fosse un obiettivo comune. Purtroppo non è così. Traditi gli impegni della campagna elettorale, gli accordi siglati con l'Assessore Estella Marino, i verbali e i documenti dell'azienda . Non si dice nulla sulle responsabilità del management che, assieme alle milionarie consulenze, organizza il lavoro e fissa gli obiettivi in Ama. Noi continueremo a lavorare per Roma pulita e a denunciare le scelte delle giunta, il tradimento degli impegni presi e delle promesse fatte ai cittadini. L'amministrazione si assuma le sue responsabilità, tra cui quella di alimentare uno scontro aperto volutamente con i lavoratori, sempre denigrati, sempre additati a pubblica vergogna. Si mette a rischio un pezzo di patrimonio pubblico per ragioni che a molti sembrano più orientate dalle difficoltà della Giunta che da un vero e proprio progetto per la Capitale. Un rischio troppo alto per una città che ha già sperimentato gli effetti nefasti dell'ingresso dei privati nel ciclo dei rifiuti. Un errore che Roma non si può più permettere.
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Noi #LavoriAMOxROMA pulita!E loro?

Con l'approvazione della delibera da parte dell'Assemblea Capitolina siconsuma definitivamente la rottura del Sindaco Marino nei confronti deilavoratori di Ama Spa. L'obiettivo non è Roma Pulita. La maldestra inversione a“u” della Giunta svela il piano di privatizzazione del servizio di igiene urbanadella Capitale.

Visti i tempi stretti e l'imminente Giubileo, tutto viene rinviato a dopo l'AnnoSanto, ma il disegno è chiaro: si punta alla privatizzazione dell'intero serviziodi spazzamento, che in questi anni è stato abbandonato dall'azienda edell'amministrazione.

Oggi il 20% della forza lavoro complessiva si occupa di pulizia espazzamento contro il 45% del 2013. Un tempo avremmo detto che hannoaffamato la bestia per poi mostrarne tutte le criticità.

Il sindaco tradisce gli impegni, non solo con il sindacato ma soprattutto con icittadini romani. Ma resta il fatto che con sforzi unitari inediti in in questi anni ilsindacato ha lavorato per rilanciare l'azienda dopo gli errori del passato.Pensavamo che rendere efficiente Ama e migliorare i servizi fosse un obiettivocomune. Purtroppo non è così. Traditi gli impegni della campagna elettorale, gli accordi siglati conl'Assessore Estella Marino, i verbali e i documenti dell'azienda. Non si dicenulla sulle responsabilità del management che, assieme alle milionarieconsulenze, organizza il lavoro e fissa gli obiettivi in Ama.

Noi continueremo a lavorare per Roma pulita e a denunciare le scelte dellegiunta, il tradimento degli impegni presi e delle promesse fatte ai cittadini.L'amministrazione si assuma le sue responsabilità, tra cui quella di alimentareuno scontro aperto volutamente con i lavoratori, sempre denigrati, sempreadditati a pubblica vergogna.

Si mette a rischio un pezzo di patrimonio pubblico per ragioni che a moltisembrano più orientate dalle difficoltà della Giunta che da un vero e proprioprogetto per la Capitale. Un rischio troppo alto per una città che ha giàsperimentato gli effetti nefasti dell'ingresso dei privati nel ciclo dei rifiuti.Un errore che Roma non si può più permettere.

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Le criticità della delibera, punto per punto

La delibera è stata scritta in modo da rendere inevitabile l'esternalizzazione è la privatizzazionedel servizio di spazzamento, una volta abbandonato il mantra estivo della pulizia della città perdemonizzare l'Ama e aprire le porte ai privati.

Facciamo chiarezza, l'affidamento ad Ama non è un atto politico coraggioso, perché quellastrada era l'unica percorribile in questa fase.

Il piano della Giunta è chiaro, superare il Giubileo privatizzare il servizio di spazzamento (enon solo), facilitando così l'inserimento di un partner industriale.

La privatizzazione del servizio è già stata decisa

1) Monitoraggio, nessuna novitàNon è altro che quanto previsto dalla legge che regola le società in house, che definisceeventuali sanzioni o correttivi se non viene rispettato il contratto. La delibera riesce persino asminuire il sistema di monitoraggio, perché avrà effetti concreti solo sullo spazzamento e nonsulle responsabilità del management.

2) Tempi falsi, Roma aspettaSi agita sempre l'azione immediata ma non si dice la verità ai cittadini. Il 31 luglio 2016 è una data irrealistica. Un altro spot.

Il percorso possibile: contratto di servizio prorogato fino al 15 dicembre- gara per affidare il monitoraggio - avvio ciclo monitoraggio (9 mesi). Realisticamente ilpercorso, se tutto andrà bene, finirà nel primi mesi del 2017.

3) L'ingerenza della politicaSi parla di monitoraggi indipendenti, ma alla fine la scelta rimane in capo all'amministrazioneche di fatto commissaria la gestione aziendale riservandosi la prerogativa di decidere modalitàed estensione territoriale per l'esternalizzazione.

4) L'aumento dei costiSe la clausola di salvaguardia dei posti di lavoro in Ama è vera (e manteniamo tutti i nostri dubbial riguardo), con l'esternalizzazione dei serivizi ci sarà un aumento dei costi. Il Sindaco Marinodice che ci sono troppi operatori a Roma e poi esternalizza aumenteranno il numero degliaddetti?

5) Altro che piccole esternalizzazioni, spacchettano lo spazzamentoNella delibera si dice chiaramente che se i monitoraggi non saranno positivi potrebbe esserciaddirittura la rivisitazione totale dell'affidamento con lo scorporo dell'intero spazzamento.

Altro che affidamento a 15 anni.

6) Partner industriali: privatizzano tuttoTesto fumoso, in contraddizione con tutti i piani industriali fino ad oggi presentati dall'azienda edall'amministrazione sullo sviluppo di Ama.

Altro spot estemporaneo che potrebbe aprire alla definitiva privatizzazione

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Le promesse del Sindaco (non mantenute)

1) In campagna elettorale, ai lavoratori dell'Ama nel maggio 2013“Io ho sempre sostenuto il ruolo e l'importanza del servizio pubblico. Ed è quindi quella la direzione che l'Ama continuerà ad avere"

2) L'8 aprile si raggiunge l'intesa con il Comune (celebrata dal Sindaco con un video su Facebook), che apre una fase di rilancio di Ama e di intese aziendali

- Il verbale dell'incontro in comune, dell’8 aprile 2015“L’Assessore Marino conferma le volontà già espresse dall’Amministrazione e ribadisceche si sta dando seguito al rinnovo dell’affidamento ad AMA S.p.A. Della gestioneintegrale dei rifiuti urbani e dei relativi servizi di igiene urbana ed alla successivasottoscrizione del contratto di servizio (che sarà redatto non appena l’AssembleaCapitolina licenzierà le linee guida già approvate dalla Giunta)”.

- Il verbale dell'incontro con l'Azienda, 8 agosto 2015

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Di seguito uno stralcio del testo della relazione allegata alla delibera, che svela il disegno politico della giunta Marino di privatizzare il servizio.

Perché atrimenti scrivere nella stessa delibera due cose diverse?

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La delibera approvata in Giunta

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La mobilitazione ha cambiato la delibera

1. di affidare ad A MA S.p.A. il servizio di gestione dei rifiuti urbani ed i servizi di igiene urbanadella città di Roma, per la durata di quindici anni, e nei limiti autorizzativi degli strumenti diprogrammazione economico finanziaria di Roma Capitale;

2. di formulare indirizzo alle competenti strutture di Roma Capitale affinché sia assicurato, sullabase degli obiettivi individuati nel Contratto di Servizio,di livelli di servizio certi, misurabili e darecepire nel contratto di servizio, un costante monitoraggio con metodologia scientifica e conreport semestrali trimestrale da una parte della qualità erogata e dall’altra della qualitàpercepita del servizio, avvalendosi di soggetti indipendenti e per quanto riguarda il secondo tipodi monitoraggio, coinvolgendo direttamente gli utenti.Tali report dovranno essere inviati anchealla Commissione Capitolina competente. Al fine di garantire la massima trasparenza nell’attivitàdi monitoraggio, l’assemblea impegna le sopra richiamate strutture di Roma Capitale apredisporre i criteri guida relativi al suddetto monitoraggio. Nell’ambito di tale documento, inparticolare, dovranno essere puntualmente individuate le modalità ed i tempi di svolgimeno deimonitoraggi con specifico riferimento a variabili di livello soggette a valutazione, gli indicatoridinamici relativi alle suddette variabili, i metodi di ponderazione delle diverse categorie di utenti( utenze domestiche e non domestiche ) , metodi di aggregazione sintetica dei singoli indicatorie le soglie di sufficienza- insufficienza per indicatori sintetici aggregati di entrambe le tipologie dimonitoraggi al fine di ottenere un indicatore riepilogativo per ogni trimestre. I livelli di serviziodefiniti da Romma capitale, inseriti nel Contratto di Servizio, dovranno essere resi pubblici nellefatture di pagamento, insieme alla struttura organizzativa( Dirigente, Capo Area, Squadre diservizio con tutte l informazioni di contratto ) di AMA S.p.A. e tutta la struttura di organizzazionedel servizio, come sopra descritto, e di eventuali aziende esterne che erogheranno il servizionelle zone di riferimento della fattura stessa, previa istruttoria di fattibilità;

3. di stabilire che gli esisti del monitoraggio di cui al punto 2, costituiranno elemento divalutazione rispetto agli accordi stipulati nell’agosto del 2015 tra AMA S.p.A e le OrganizzazioniSindacali sulle strategie aziendali previste al fine di garantire maggiori livelli di efficienza nelservizio di gestione dei rifiuti urbani; di impegnare le strutture competenti di Roma Capitale adavviare, immediatamento dopo l’esecutività della presente deliberazione, le procedureamministrative finalizzate all’individuazione dei soggetti indipendenti per lo svolgimento deimonitoriaggi di cui al punto 2;

4. di impegnare AMA S.p.A., ad un costante miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia deiservizi resi e di stabilire sulla base anche sulla base delle valutazioni di cui al punto 3, fermarestando, ove necessario, dei risultati dei primi tre report trimestrali e qualora 2 su 3 degliindicatori sintetici aggregati di cui al punto 2 abbiano esito insufficiente che si procederà adesternalizzare, con modalità ed estensione territoriale individuate con successivoprovvedimento dall’Amministrazione Capitolina l’adozione di misure organizzative volte amigliorare l’efficacia e l’efficienza aziendale, ad esternalizzare, a decorrere dal 31 luglio 2016, ecomunque previa conclusione del suddetto ciclo dei monitoraggi, in via sperimentale, per ladurata di due anni, il servizio di spazzamento, limitatamente ad alcune aree del territorio dellacittà di Roma, garantendo, comunque, la salvaguardia dei livelli occupazionali di AMA S.p.A..

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L’individuazione delle aree dovrà tenere conto dei risultati dall’Amministrazione Capitolinadovrà tenere conto dei risultati dei monitoraggio di cui al punto 2. All’esito dellasperimentazione , anch’essa soggetta al medesimo sistema di monitoraggio di cui sopra, saràvalutata la possibilità di confermare o estendere l’esternalizzazione del servizio di spazzamento;

5. di formulare indirizzo alle competenti strutture di Roma Capitale capitoline affinché sianoposte pongano in essere tutte le necessarie azioni e strumenti atti a monitorare il complessodelle variabili economico finanziarie e patrimoniali connesse all’attuazione del Piano EconomicoFinanziario ( PEF) al fine di assicurare la piena attuazione delle politiche e delle azioni connesse,nonchè i relativi effetti in termini di costi e ricavi e flussi finanziari, inclusi nel suddettodocumento di programmazione; ogni necessaria attività amministrativa volta a soluzioni,strutturali, economiche ed organizzative, anche in relazione all’evoluzione del quadroregolatorio, finalizzate a migliorare l’efficacia e l’efficienza del servizio integrato di gestione deirifiuti urbani sul territorio di Roma Capitale valutando il ricorso a formule di partnerariatoindustriale, sottoponendo entro sei mesi dall’approvazione della presente deliberazione gli esitidi tale analisi alla valutazione dei competenti Organi di Roma Capitale.

6. Di formulare indirizzo alle competenti strutture di Roma Capitale affinche’ siano poste in esseretutte le azioni volte a rafforzare gli attuali strumenti finalizzati al controllo analogo medianteinterventi di natura organizzativa, procedurale e di sistema;

7. 7. di formulare indirizzo alle competenti strutture capitoline, nonché alla stessa AMA S.p.A., affinchè, in vista della realizzazione dell’impegnativo Piano di investimenti previsto dal piano economico finanziario ( PEF) si valuti il ricorso a formule di partnerariato industriale , con modalità che non pregiudichino le basi giuridiche dell’affidamento disposto nella presente deliberazione, e si sottopongano gli esiti di tali analisi alla valutazione dei competenti organi di Roma Capitale entro sei mesi dall’approvazione della presente deliberazione;

8. 8. Di formulare indirizzo alle competenti strutture capitoline, affinchè pongano in essereogni necessaria attività amministrativa volta a soluzioni strutturali, economiche e organizzative,finalizzate a migliorare l’efficacia e l’efficienza del servizio integrato di gestione dei rifiuti urbanisul territorio di Roma Capitale tenendo conto di due possibili evoluzioni: da un lato, l’auspicataevoluzione del quadro di regolazione verso ambiti territoriali ottimali di area vasta; dall’altrolato, l’eventualità che dagli esisti dei monitoraggi, di cui al punto 2, emergano reiterati risultatiparticolarmente negativi. In questo secondo caso, in alternativa alle fattispecie riconducibiliall’articolo 1493 del codice civile, si formula indirizzo alle competenti strutture capitoline disottoporre alle valutazioni dei competenti organi di Roma Capitale( Giunta e Assembleacapitolina ) una adeguata modifica della presente deliberazione, che scorpori dal perimetro quiconsuderato di affidamento, i servizi base di spazzamento., predisponendo al contempo gli attiper una o piu’ procedure di evidenza pubblica da effettuarsi da parte di Roma Caputale;

9. 9. Di confermare che AMA S.p.A. in qualità di soggetto gestore del ciclo dei rifiuti urbani edi igiene urbana della città di Roma e sulla base del Piano Finanziario approvato condeliberazione dell’assemblea capitolina n. 15 del 25 marzo 2015, svolge sino al 31 dicembre2015 e fino alla data in cui verrà completato il passaggio operativo delle funzioni a RomaCapitale, le attività riguardanti l’applicazione e la gestione della tassa rifiuti (TARI).

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La delibera approvata dall'Assemblea Capitolina

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La forza lavoro di Ama il confronto con le grandi città europee

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Per queste ragioni la mobilitazione prosegue e si intensifica:

- fino al 17 ottobre assemblee nei posti di lavoro,volantinaggi attività di sensibilizzazione tra i cittadini;

- il 12 ottobre una iniziativa pubblica per spiegare perchéla città è sporca e avanzare proposte per una Roma pulita;

- il 19 ottobre la prima giornata di sciopero conmanifestazione.

Racconteremo alla citt gli errori commessi àIl sindaco sar responsabilit dei disservizi à à

Noi #LavoriAMOxROMA pulita!

E loro?


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