+ All Categories
Home > Documents > Non basta chiamarti donna, 1980 10 maggio 2015 Il «Maggio ... · Barbiana, con lo spartito di...

Non basta chiamarti donna, 1980 10 maggio 2015 Il «Maggio ... · Barbiana, con lo spartito di...

Date post: 16-Feb-2019
Category:
Upload: ngothien
View: 215 times
Download: 0 times
Share this document with a friend
8
Via del Seminario, 61 57122 Livorno tel. e fax 0586/210217 [email protected] Notiziario locale Direttore responsabile Andrea Fagioli Coordinatore diocesano Chiara Domenici Reg. Tribunale Firenze n. 3184 del 21/12/1983 10 maggio 2015 Expo e nutrimento: tanti frutti da portare olte sono le aspettative riposte nell’Expo di Milano. Auspichiamo che almeno si attuino azioni vere e concrete "per nutrire il pianeta" e abbattere quella piaga indecente di oltre 800 milioni di persone che sof- frono la fame e muoino addirittura di fame! Questo nel mondo iper globalizzato di tecnologie dove sarebbe possibile portare cibo a chiunque e ovunque! Almeno il pane dovrebbe essere per tutti! E pensare che la produzione di cibo a livello mondiale é maggiore del fabbisogno. Ma il paradosso è che si produce di più dove il bisogno é già sazio. Ecco lo spreco. Cibo gettato via alla faccia di chi non ha neppure un tozzo di pane! Dovremmo portare "molto frutto" perché ricchi della presenza del Signore. Invece rischiamo di essere sterili e di abbandonare i frutti. Di far seccare i tralci verdi fonte di vita. Auspichiamo di non conformarci a questo mon- do e di trovare forza nella perseveranza della preghiera per essere solleciti nel denunciare le troppe ingiustizie che pervadono esistenze "senza più alcun rimorso" di fronte a fratelli senza cibo. Expo sia un’occasione di messa al centro delle eccellenze di ogni paese ma anche di centralità di ogni vita umana. "Questo pane è in abbondan- za e per tutti"! M UNIVERSO SCUOLA Libertà di insegnamento anche in Italia, perché no? DI NICOLA SANGIACOMO opo oltre sette anni tutti i sindacati della scuola questa settimana hanno proclamato uno sciopero nazionale unitario. Il fatto mi sembra molto significativo se pensiamo a cosa rappresenta la scuola per la nostra società. La scuola è un mondo che interessa in modo trasversale una gran parte dei cittadini (studenti, insegnanti, addetti alle funzioni non docenti e famiglie) e prepara, nel bene e nel male, il futuro della nostra società. Il malessere del mondo della scuola è quindi un allarme grave per tutti. Molti governi da decenni hanno ceduto alla tentazione di provare a riformare la scuola e quasi sempre questo ha scatenato contestazioni sindacali. Spesso le riforme non hanno prodotto risultati apprezzabili, tanto da ritrovarci oggi con una scuola che molti esperti della materia giudicano incapace di svolgere efficacemente il suo prezioso ruolo sociale. Il problema forse non è solo legislativo perché le norme giuridiche costituiscono lo spartito, ma la musica la suona l’orchestra e questa non può essere cambiata per decreto. Don Lorenzo Milani, uno che di scuola se ne intendeva, ha scritto “Spesso gli amici mi chiedono come faccio a far scuola. […] Sbagliano la domanda, non dovrebbero preoccuparsi di come bisogna fare scuola, ma solo di come bisogna essere per poter fare scuola”. Anche per la scuola quindi il vero problema non è fare, ma essere. Dinanzi alle ultime riforme, una delle critiche ricorrenti è sempre stata quella di favorire la cosiddetta scuola privata rispetto a quella pubblica. Critica che, puntualmente, è arrivata anche in questa occasione visto che che, nel disegno di legge del governo, sono previste detrazioni fiscali per le famiglie che D scelgono la scuola pubblica non statale per la formazione dei propri figli. Una critica che pare essere molto ideologica e poco coerente con la normativa europea che garantisce all’interno dell’Unione Europea libertà di insegnamento, arrivando ad affermare che gli Stati sono tenuti a “garantire l’esercizio di tale diritto anche sotto il profilo finanziario e di accordare alle scuole le sovvenzioni pubbliche necessarie allo svolgimento dei loro compiti all’adempimento dei loro obblighi in condizioni uguali a quelle di cui beneficiano gli istituti pubblici corrispondenti, senza discriminazione nei confronti degli organizzatori, dei genitori, degli alunni e del personale” (risoluzione sulla libertà di insegnamento del Parlamento Europeo approvata il 13 marzo 1984). A questo proposito occorre evidenziare come, in un periodo di grave crisi economica come quella che stiamo vivendo, dove tutto viene valutato in termini di risparmio di spesa, questo non succede nel confronto tra scuola statale e non statale: è ormai dimostrato in modo indiscutibile che la scuola pubblica non statale costa meno e che quindi sarebbe economicamente vantaggioso anche per lo Stato incentivare la sua attività. Invece, tutte le volte che viene proposta qualche misura normativa di sostegno, anche indiretto, alla scuola non statale, si scatenano le critiche di chi sostiene che queste risorse vengono sottratte alla scuola statale costruendo una contrapposizione che non ha senso tra istituzioni che hanno lo stesso prezioso compito a servizio della società di oggi e, soprattutto, di domani. Perché, come sosteneva don Milani, il problema non è come fare scuola, ma come essere per fare scuola. Nella scuola di Barbiana, con lo spartito di quegli anni, l’orchestra suonava davvero una bella musica! A ogni donna qualunque sia la sua vocazione (di mamma, di suora, di giovane o di vedova) vorrei proprio dire come augurio: "non basta chiamarti donna". Si, perché questa parola "donna", dice come sei nel tuo corpo ma non chi sei; dice che sei diversa dall’uomo, ma non chi sei per lui. "Donna" poi è una partola che può diventare comoda per chi vuole solo usarti o vuole abusare di te. Perché tu capisca veramente chi sei, e perché altri ti capiscano, il tuo no- me non può essere così generico. Il tuo nome, qualunque sia l’età o la vocazione che hai scelto, è sempre triplice: cioè sposa-mamma-sorella; e contemporaneamente. Non basta chiamarti "donna", 1980 n maggio denso di appuntamenti quello che la Diocesi si appresta a vivere, incentrato sulla festa di Santa Giulia che quest’anno si presenta con una novità: l’accordo tra la Diocesi, il Comune e il Comitato Palio Marinaro, per unire nella ricorrenza patronale la dimensione religiosa e quella ludica. Nello stesso giorno infatti si uniranno le celebrazioni di S. Giulia con il Palio dell’antenna, per riportare così nuova vita a questa festa, rendendola popolare e coinvolgente più che mai, vero segno di identità di questa nostra Livorno. Un’intesa questa che ha coinvolto anche le Cantine, al fine di potenziare il legame tra i quartieri e con le comunità parrocchiali, perché anch’esse possano diventare non solo un luogo di aggregazione sportiva, ma anche di aggregazione sociale ed educativa, per la prevenzione delle devianze minorili; un po’ come avviene a Siena, nelle contrade del Palio. E magari, perché no, farle divenire anche uno dei simboli della città, una caratteristica unica che potrebbe anche avere dei ritorni in ambito economico e di immagine turistica. Cementare il tessuto sociale cittadino non può che essere di stimolo a nuove iniziative di solidarietà, ma soprattutto alle idee, per creare quell’attenzione necessaria per una ripresa economica e culturale che la città merita. c.d. U TUTTO IL PROGRAMMA COMPLETO SABATO 9 MAGGIO Ore 15,15 Pellegrinaggio Mariano e giornata mis- sionaria Ragazzi ritrovo piazzale Giovanni XXIII Montenero Ore 21.15 Chiesa Santa Giulia Festival Musica Sacra Sanctae Juliae - Concerto GIOVEDI 14 MAGGIO Ore 18,00 Sala Magistrale Arciconfraternita S. Giulia Alla scoperta di Santa Giulia. Incontro e dibattito VENERDi 15 MAGGIO Ore 18,30 Chiesa S. Elisabetta Anna Seton - Inizio celebrazioni Santa Giulia conferimento accolitato ai seminaristi Matteo e Carlos SABATO 16 MAGGIO Ore 8,10 Pellegrinaggio a Montenero ritrovo piazza delle Carrozze. 9.00 S. Messa Ore 17,20 Chiesa Santa Caterina celebrazioni III Fe- sta di San Giovanni Nepomuceno - Ass. Accademia degli Avvalorati Ore 21,15 Chiesa di Santa Giulia Festival Musica Sa- cra Sanctae Juliae - Concerto DOMENICA 17 MAGGIO Ore 21,00 Chiesa Cattedrale Concerto Istituto Ma- scagni LUNEDI 18 MAGGIO Ore 21,00 Santuario Montenero Concerto Istituto Mascagni MERCOLEDI 20 MAGGIO Ore 18,00 Galleria Porta a Mare - Esposizione dise- gni alunni scuole cittadine Tema Gare Remiere - Premiazione Ore 19,00 Darsena del Cantiere Porta a Mare Sorteg- gio contro venti e gare Mini Palio Ore 21,00 Chiesa San Ferdinando Concerto Istituto Mascagni GIOVEDI 21 MAGGIO Ore 18,00 Chiesa Santa Giulia Celebrazione Vigila- re presieduta dal Vicario Generale Ore 21,00 Darsena del Cantiere Porta a Mare PALIO DI SANTA GIULIA GIOSTRA DELL’ANTENNA Premiazione Concorso Nazionale di Musica Sacra Ore 23,15 Spettacolo Pirotecnico VENERDI 22 MAGGIO Ore 17,30 FESTA DI S. GIULIA Cattedrale Solenne concelebrazione presieduta da Mons. Giusti Vesco- vo di Livorno Ore 18,30 Processione con le reliquie attraverso le vie cittadine e benedizione del Porto e delle attività legate al Mare. SABATO 23 MAGGIO Ore 17,00 Festa Giovani Piazza del Luogo Pio - ore 23,00 processione verso Chiesa Santa Caterina - ore 23,30 Veglia di Pentecoste DOMENICA 24 MAGGIO Ore 9,30 Campo Martelli via dei Pensieri mini olimpiade su pista per ragazzi da 4 a 11 anni orga- nizzata dalla Farneti Games, festa all’aria aperta e merenda GIOVEDI 28 MAGGIO Giornata Cittadina per la Pace promossa dalla Co- munità di S. Egidio. Corteo Cittadino SABATO 30 MAGGIO Ore 21,00 Chiesa di Santa Caterina Intrattenimento musicale con Francesca Terreni Durante tutta la durata della festa: GIOCHI E AT- TRAZIONI PER BAMBINI Piazza XX Settembre Il «Maggio livornese» Tutti i festeggiamenti per la ricorrenza di Santa Giulia: musica, celebrazioni religiose, manifestazioni popolari e tanto altro IL GRANELLO di senape di mons. Alberto Ablondi LINEA di Pensiero di Luca Lischi
Transcript
Page 1: Non basta chiamarti donna, 1980 10 maggio 2015 Il «Maggio ... · Barbiana, con lo spartito di quegli anni, l’orchestra suonava ... per riportare così nuova vita a questa festa,

Via del Seminario, 6157122 Livornotel. e fax0586/[email protected]

Notiziario locale Direttore responsabileAndrea Fagioli

Coordinatore diocesanoChiara Domenici

Reg. Tribunale Firenze n. 3184 del 21/12/1983

10 maggio 2015

Expo e nutrimento:tanti frutti da portare

olte sono le aspettative riposte nell’Expo di Milano. Auspichiamoche almeno si attuino azioni vere e concrete "per nutrire il pianeta" e

abbattere quella piaga indecente di oltre 800 milioni di persone che sof-frono la fame e muoino addirittura di fame!Questo nel mondo iper globalizzato di tecnologie dove sarebbe possibileportare cibo a chiunque e ovunque! Almeno il pane dovrebbe essere pertutti!E pensare che la produzione di cibo a livello mondiale é maggiore delfabbisogno. Ma il paradosso è che si produce di più dove il bisogno é giàsazio. Ecco lo spreco. Cibo gettato via alla faccia di chi non ha neppureun tozzo di pane! Dovremmo portare "molto frutto" perché ricchi dellapresenza del Signore.Invece rischiamo di essere sterili e di abbandonare i frutti. Di far seccare itralci verdi fonte di vita. Auspichiamo di non conformarci a questo mon-do e di trovare forza nella perseveranza della preghiera per essere sollecitinel denunciare le troppe ingiustizie che pervadono esistenze "senza piùalcun rimorso" di fronte a fratelli senza cibo.Expo sia un’occasione di messa al centro delle eccellenze di ogni paesema anche di centralità di ogni vita umana. "Questo pane è in abbondan-za e per tutti"!

M

UNIVERSO SCUOLA

Libertà di insegnamentoanche in Italia, perché no?

DI NICOLA SANGIACOMO

opo oltre sette anni tutti isindacati della scuola questa

settimana hanno proclamatouno sciopero nazionale unitario.Il fatto mi sembra moltosignificativo se pensiamo a cosarappresenta la scuola per lanostra società.La scuola è un mondo cheinteressa in modo trasversale unagran parte dei cittadini (studenti,insegnanti, addetti alle funzioninon docenti e famiglie) eprepara, nel bene e nel male, ilfuturo della nostra società. Ilmalessere del mondo dellascuola è quindi un allarme graveper tutti.Molti governi da decenni hannoceduto alla tentazione di provarea riformare la scuola e quasisempre questo ha scatenatocontestazioni sindacali. Spesso leriforme non hanno prodottorisultati apprezzabili, tanto daritrovarci oggi con una scuolache molti esperti della materiagiudicano incapace di svolgereefficacemente il suo preziosoruolo sociale.Il problema forse non è sololegislativo perché le normegiuridiche costituiscono lospartito, ma la musica la suonal’orchestra e questa non puòessere cambiata per decreto.Don Lorenzo Milani, uno che discuola se ne intendeva, ha scritto“Spesso gli amici mi chiedonocome faccio a far scuola. […]Sbagliano la domanda, nondovrebbero preoccuparsi dicome bisogna fare scuola, masolo di come bisogna essere perpoter fare scuola”.Anche per la scuola quindi ilvero problema non è fare, maessere.Dinanzi alle ultime riforme, unadelle critiche ricorrenti è semprestata quella di favorire lacosiddetta scuola privata rispettoa quella pubblica. Critica che,puntualmente, è arrivata anchein questa occasione visto cheche, nel disegno di legge delgoverno, sono previste detrazionifiscali per le famiglie che

Dscelgono la scuola pubblica nonstatale per la formazione deipropri figli.Una critica che pare essere moltoideologica e poco coerente con lanormativa europea chegarantisce all’internodell’Unione Europea libertà diinsegnamento, arrivando adaffermare che gli Stati sonotenuti a “garantire l’esercizio ditale diritto anche sotto il profilofinanziario e di accordare allescuole le sovvenzioni pubblichenecessarie allo svolgimento deiloro compiti all’adempimentodei loro obblighi in condizioniuguali a quelle di cui beneficianogli istituti pubblicicorrispondenti, senzadiscriminazione nei confrontidegli organizzatori, dei genitori,degli alunni e del personale”(risoluzione sulla libertà diinsegnamento del ParlamentoEuropeo approvata il 13 marzo1984).A questo proposito occorreevidenziare come, in un periododi grave crisi economica comequella che stiamo vivendo, dovetutto viene valutato in termini dirisparmio di spesa, questo nonsuccede nel confronto tra scuolastatale e non statale: è ormaidimostrato in modo indiscutibileche la scuola pubblica nonstatale costa meno e che quindisarebbe economicamentevantaggioso anche per lo Statoincentivare la sua attività. Invece,tutte le volte che viene propostaqualche misura normativa disostegno, anche indiretto, allascuola non statale, si scatenanole critiche di chi sostiene chequeste risorse vengono sottrattealla scuola statale costruendouna contrapposizione che nonha senso tra istituzioni chehanno lo stesso preziosocompito a servizio della societàdi oggi e, soprattutto, di domani.Perché, come sosteneva donMilani, il problema non è comefare scuola, ma come essere perfare scuola. Nella scuola diBarbiana, con lo spartito diquegli anni, l’orchestra suonavadavvero una bella musica!

Aogni donna qualunque sia la sua vocazione (di mamma, di suora, digiovane o di vedova) vorrei proprio dire come augurio: "non basta

chiamarti donna". Si, perché questa parola "donna", dice come sei nel tuo corpo ma non chisei; dice che sei diversa dall’uomo, ma non chi sei per lui. "Donna" poi èuna partola che può diventare comoda per chi vuole solo usarti o vuoleabusare di te.Perché tu capisca veramente chi sei, e perché altri ti capiscano, il tuo no-me non può essere così generico.Il tuo nome, qualunque sia l’età o la vocazione che hai scelto, è sempretriplice: cioè sposa-mamma-sorella; e contemporaneamente.

Non basta chiamarti "donna", 1980

n maggiodenso diappuntamentiquello che la

Diocesi si appresta avivere, incentratosulla festa di SantaGiulia che quest’annosi presenta con unanovità: l’accordo tra laDiocesi, il Comune eil Comitato PalioMarinaro, per unirenella ricorrenzapatronale ladimensione religiosa equella ludica.Nello stesso giornoinfatti si uniranno lecelebrazioni di S. Giulia

con il Palio dell’antenna,per riportare così nuovavita a questa festa,rendendola popolare ecoinvolgente più che

mai, vero segno diidentità di questanostra Livorno.Un’intesa questa cheha coinvolto anche leCantine, al fine dipotenziare il legametra i quartieri e con lecomunitàparrocchiali, perchéanch’esse possanodiventare non solo unluogo di aggregazionesportiva, ma anche diaggregazione sociale

ed educativa, per laprevenzione delledevianze minorili; un po’come avviene a Siena,nelle contrade del Palio.

E magari, perché no,farle divenire anche unodei simboli della città,una caratteristica unicache potrebbe anche averedei ritorni in ambitoeconomico e diimmagine turistica.Cementare il tessutosociale cittadino nonpuò che essere di stimoloa nuove iniziative disolidarietà, masoprattutto alle idee, percreare quell’attenzionenecessaria per unaripresa economica eculturale che la cittàmerita.

c.d.

U

TUTTO IL PROGRAMMA COMPLETOSABATO 9 MAGGIO Ore 15,15 Pellegrinaggio Mariano e giornata mis-sionaria Ragazzi ritrovo piazzale Giovanni XXIIIMontenero Ore 21.15 Chiesa Santa Giulia Festival Musica SacraSanctae Juliae - Concerto

GIOVEDI 14 MAGGIO Ore 18,00 Sala Magistrale Arciconfraternita S. GiuliaAlla scoperta di Santa Giulia. Incontro e dibattito

VENERDi 15 MAGGIO Ore 18,30 Chiesa S. Elisabetta Anna Seton - Iniziocelebrazioni Santa Giulia conferimento accolitatoai seminaristi Matteo e Carlos

SABATO 16 MAGGIO Ore 8,10 Pellegrinaggio a Montenero ritrovo piazzadelle Carrozze. 9.00 S. MessaOre 17,20 Chiesa Santa Caterina celebrazioni III Fe-sta di San Giovanni Nepomuceno - Ass. Accademiadegli AvvaloratiOre 21,15 Chiesa di Santa Giulia Festival Musica Sa-cra Sanctae Juliae - Concerto

DOMENICA 17 MAGGIOOre 21,00 Chiesa Cattedrale Concerto Istituto Ma-scagni

LUNEDI 18 MAGGIOOre 21,00 Santuario Montenero Concerto IstitutoMascagni

MERCOLEDI 20 MAGGIO Ore 18,00 Galleria Porta a Mare - Esposizione dise-gni alunni scuole cittadine Tema Gare Remiere -PremiazioneOre 19,00 Darsena del Cantiere Porta a Mare Sorteg-gio contro venti e gare Mini Palio

Ore 21,00 Chiesa San Ferdinando Concerto IstitutoMascagni

GIOVEDI 21 MAGGIOOre 18,00 Chiesa Santa Giulia Celebrazione Vigila-re presieduta dal Vicario GeneraleOre 21,00 Darsena del Cantiere Porta a Mare PALIODI SANTA GIULIA GIOSTRA DELL’ANTENNAPremiazione Concorso Nazionale di Musica SacraOre 23,15 Spettacolo Pirotecnico

VENERDI 22 MAGGIO Ore 17,30 FESTA DI S. GIULIA Cattedrale Solenneconcelebrazione presieduta da Mons. Giusti Vesco-vo di LivornoOre 18,30 Processione con le reliquie attraverso levie cittadine e benedizione del Porto e delle attivitàlegate al Mare.

SABATO 23 MAGGIO Ore 17,00 Festa Giovani Piazza del Luogo Pio - ore23,00 processione verso Chiesa Santa Caterina - ore23,30 Veglia di Pentecoste

DOMENICA 24 MAGGIOOre 9,30 Campo Martelli via dei Pensieri miniolimpiade su pista per ragazzi da 4 a 11 anni orga-nizzata dalla Farneti Games, festa all’aria aperta emerenda

GIOVEDI 28 MAGGIOGiornata Cittadina per la Pace promossa dalla Co-munità di S. Egidio. Corteo Cittadino

SABATO 30 MAGGIOOre 21,00 Chiesa di Santa Caterina Intrattenimentomusicale con Francesca Terreni

Durante tutta la durata della festa: GIOCHI E AT-TRAZIONI PER BAMBINI Piazza XX Settembre

Il «Maggio livornese»Tutti i festeggiamenti per la ricorrenza di Santa Giulia: musica, celebrazioni religiose, manifestazioni popolari e tanto altro

IL GRANELLOdi senape

di mons. Alberto Ablondi

LINEAdi Pensiero

di Luca Lischi

Page 2: Non basta chiamarti donna, 1980 10 maggio 2015 Il «Maggio ... · Barbiana, con lo spartito di quegli anni, l’orchestra suonava ... per riportare così nuova vita a questa festa,

LA SETTIMANA DI LIVORNOTOSCANA OGGI10 maggio 2015II

Mons.Claudio Giuliodori,assistente ecclesiastico dell’università del Sacro Cuore

ons. ClaudioGiuliodori,assistenteecclesiastico

dell’università del SacroCuore, invitato dalProgetto culturalediocesano, negliincontri di riflessione invista del convegnoecclesiale di Firenze2015, ha affrontato laquestione"Umanesimo", in chiaveeuropea. «Sull’umanesimo - hadetto Giuliodori - sipossono dire molte cosee oggi anchecontrapposte tra loro,ma nessuno potrànegare che l’Europa nesia stata la culla. Parlaredi Umanesimo significaricordare come i semi,gettati in abbondanzadalla tradizione ebraico-cristiana che si èinnestata sulla culturagreca e romana, abbianoprodotto unastraordinaria fioritura diciviltà che si è espressain tutti i campi, dallaletteratura all’arte, dallafilosofia all’esperienzareligiosa, dalla politicaall’organizzazionesociale».Continuando la sualettura del fenomenoGiuliodori si è chiesto: acosa resta oggidell’Umanesimo? Cheinterpretazionepossiamo darne? Puòcostituire un validoriferimento anche per ilfuturo? «Il dibattito - hacontinua il prelato - èampio, ma sesopravvivono e sonoben visibili ancor oggialcuni elementi,sebbene frammentati,dobbiamo peròprendere atto cheprogressivamente èvenuta meno unacomponente essenzialedell’Umanesimo: lavisione trascendentedell’essere umano, conla conseguente perditadei parametri propridella dignità umana, deisignificati esistenzialipiù profondi e delfondamento dei diritti.È rimasta una visionesostanzialmenteorizzontale». Dell’uomosi è esaltata la naturaumana, sganciandolodal suo creatore, in unaderiva che non tolleranulla di superioreall’uomo: né natura, néangeli, né Dio. «Ma intal modo - continua -l’uomo è privato diqualsiasi punto diriferimento. L’uomonon può più sapere se èun bene continuare aesistere e dunque seoccorre proseguirel’avventura umana,assicurando lariproduzione dellaspecie. Un Umanesimopositivo suppone che sicreda che l’uomo èvoluto da Dio».«Un Umanesimochiuso, insensibile aivalori dello spirito e aDio che ne è la fonte,potrebbeapparentemente averemaggiori possibilità ditrionfare. Senza dubbiol’uomo può organizzarela terra senza Dio, ma«senza Dio egli non puòalla fine cheorganizzarla control’uomo. L’Umanesimoesclusivo è unUmanesimo inumano».Non v’è dunqueumanesimo vero se nonaperto verso l’Assoluto,nel riconoscimento

M

d’una vocazione, cheoffre l’idea vera dellavita umana. Lungidall’essere la normaultima dei valori,l’uomo non realizza sestesso chetrascendendosi". Ed èproprio su questacapacità di ridisegnarel’umano che si gioca ilfuturo dell’Europa, una"vera grande sfida

dell’Occidente -conclude il vescovoClaudio - basatasull’apertura alladimensionetrascendente della vita,

contro i rischidell’arbitrio e delfondamentalismo».Il tema del Convegno"In Gesù Cristo il nuovoumanesimo" non lasciadubbi sulla necessità diriprendere un’ampiaopera dievangelizzazione chesappia riproporre lapersona el’insegnamento di Gesù

Cristo come autentica einsuperata risposta alledomande fondamentalidell’uomo anche per ilnostro tempo.

c.d.

Per leggere la relazioneintegrale:

http://www.lasettimanalivorno.it/01/quale-

umanesimo-per-leuropa/

Profughi e perseguitati:marcia contro l’indifferenza

URLANEL SILENZIO

uando c’è il sentire comune e la solida-rietà che nasce dal cuore, poco importano

i numeri. E se i partecipanti alla marcia per iprofughi ed i perseguitati erano poche decine,questo non significa affatto che l’evento siastato poco importante o privo di significato.Rappresentanti delle comunità religiose, asso-ciazioni e singoli cittadini hanno sfilato silen-ziosamente per le vie del centro, per sensibi-lizzare al problema dell’accoglienza ai profu-ghi, ai perseguitati a causa della religione e atutti coloro che sono vittime di soprusi. Il per-corso era altamente simbolico: dal monu-mento ai Quattro mori e dal mare, effigi dellacittà, fino al teatro Goldoni, emblema dellacultura; nel ricordo delle leggi Livornine, chehanno fatto la storia di questo territorio. Unacamminata senza loghi né striscioni, perchédavanti alla morte siamo tutti uguali, accom-pagnata solo dal gonfalone del Comune di Li-vorno, che ospitava la manifestazione.La lettura della testimonianza di un profugoed un minuto di silenzio a ricordare tutte levittime hanno concluso la marcia: forse que-sto evento-segno, promosso dall’associazioneculturale Confronto e prontamente raccoltoda tanti amici, non resterà nella storia, ma si-curamente rimarrà nei cuori di chi era presen-te.

c.d.

Q

Progressivamenteè venuta menouna componenteessenzialedell’umanesimo:la visionetrascendentedell’essereumano, con laconseguenteperdita deiparametri propridella dignitàumana, deisignificatiesistenziali piùprofondi e del fondamentodei diritti

GIULIODORI RISPONDE

Una fotografia dell’uomo del 2015L’Uomo del 2015 è un uomo globalizzato, questa è la grande novità dei nostri tempi. È un uomo inrelazione con tutta l’umanità e quindi con una maggiore apertura dei suoi orizzonti rispetto alpassato e allo stesso tempo soggetto anche di profonde trasformazioni in ogni ambito.È un uomo "orizzontale", cioè poco capace di alzare lo sguardo, preso dalla frenesia delle sueattività: si crede il baricentro di tutto e si dimentica forse dell’essenziale, cioè da dove viene e dove vae quindi la sua dimensione spirituale. È un uomo che rischia la frantumazione, perché perde il sensodi unità del suo essere, trascinato a volte in dimensioni molto banali dell’esistere, nella ricerca delpiacere, preda della tempesta dei sentimenti, perso in domande irrisolte dal punto di vista spirituale. Occorre osservare però che nonostante le difficoltà viviamo comunque una grande stagione, dovel’uomo un po’ vagabondo, può però ritrovare dimensioni di autenticità, se cerca con sincerità e senon perde la passione per la verità.

L’incidenza dei MediaNella formazione delle coscienze oggi, i Media hanno un’incidenza altissima, in molti casi sonoentrati in concorrenza con le tradizionali linee educative: la famiglia, la scuola, la chiesa, perché imezzi di comunicazione rappresentano un luogo di fruizione del sapere, delle relazioni e quindihanno una grande incidenza sulla vita delle persone, ma questo dipende anche molto da come vienesvolta la mediazione delle relazioni significative. Ci sono realtà in cui i Media prendono ilsopravvento e altre dove sono un preziosissimo strumento di integrazione dei processi educativi.

Il ruolo dell’UnversitàL’università si trova in un momento molto delicato, perché nel processo di inserimento lavorativoessa appare sempre di più come un snodo debole. Per rispondere alla domanda di professionalità invista del lavoro, l’università sta andando molto sulla via della ricerca e sulla strada dell’esserefunzionale all’impresa, perdendo d’altra parte, la sua funzione di luogo di formazione integrale dellapersona. Quindi è importante che l’università non si smarrisca, dietro la rincorsa ad unaprofessionalizzazione, che può far smarrire il senso dell’ "universisis", cioè di entrare dentro unaconoscenza globale: la frammentazione del sapere è uno dei rischi del nostro tempo.

c.d.

Docenti formati e preparati alla dialettica culturale

l termine della conferenza dimons. Giuliodori, il Vescovo

si è rivolto agli insegnanti di reli-gione che erano presenti in sala eche hanno seguito gli incontri delProgetto Culturale tutto l’anno,come percorso di formazione.«È necessario che saper fare unadialettica culturale - ha detto -Certo, a scuola non possiamo fa-re catechismo ma cultura si: conidee chiare, distinte, precise daportare avanti a testa alta, sapen-do anche che altri hanno posizio-ni ben diverse. Questo può porta-re ad uno scontro? Noi non lovogliamo, ma nemmeno lo te-miamo. Non tutto è conciliabile;dobbiamo essere persone consa-pevoli della partita in gioco, conserenità, ma non possiamo direche va tutto bene. Anche voi inse-gnanti, dovete essere preparatiper portare avanti una sana dia-lettica, nei consigli d’ istituto,

nelle classi, con i colleghi inse-gnanti.Purtroppo stiano andando sem-pre verso un disprezzo della reli-gione cristiana: da essere una vi-sione ottimistica della societàtendenzialmente con valori con-divisi da tutti, si è arrivati ad unasituazione in cui il "cristianesi-mo", se lo si toglie di mezzo èmeglio.Una preparazione culturaleIn questi incontri non abbiamomai parlato di didattica, ma perquello ci sono i sussidi, per leidee no!Sono le idee che cambiano la so-cietà, se non ci sono idee e se noinon abbiamo dei luoghi di ela-borazione culturale, possiamo fa-re ben poco.Poi si troveranno imodi, attraverso il gioco, le lezio-ni e altro, opportune modalità didialogo per far passare i concettiche sono più difficili da appren-

dere. Ci vuole certo una forma-zione didattica ma prima servo-no le idee perché la partita ingioco è proprio il crollo dell’u-manesimo, quell’umanesimoche si è dimostrato proprio neigiorni scorsi in cui diverse perso-ne si sono messe in opera nel ca-nale di Sicilia per salvare migliaiadi persone.C’è un umanesimo che regge, maper quanto reggerà?Tra l’altro abbiamo visto nellastoria come l’umanesimo sia sta-to travolto in Europa, con il nazi-smo con lo stalinismo. Oggi vie-ne travolto con la strage di inno-centi, dei bambini, con l’aborto,con la fecondazione eterologache genera orfani su orfani esfruttamento delle donne. Occorre dunque una vicinanzaattenta proprio per costruireuna civiltà che sia degna di que-sto nome».

A

Il Vescovo agli insegnanti di religione

Mons. Claudio Giuliodori

Un video sulla storia dellesuore Mantellate a Livorno

Come un Canticod’amore

n video con fumetti, fotografie, testi emusica racconta la storia delle Suore

Mantellate Serve di Maria, presenti a Livorno.Una storia iniziata intorno al 1820 con la na-scita delle due fondatrici della Congregazio-ne: Elena Rossi e Marianna Ferrari e conquella di Livia Bianchetti, che porterà il cari-sma delle Mantellate a Livorno.Una storia di dedizione e generosità, ma so-prattutto una storia che continua ancora og-gi: con l’opera delle suore che all’IstitutoL’immacolata educano e accompagnano nel-la crescita centinaia di ragazzi che ogni anno,giorno dopo giorno, varcano la soglia di quelcancello azzurro e all’altro istituto, in via del-l’Ambrogiana, dove si prendono cura dellesorelle più anziane.Il dvd e il libretto sono ideati da suor LetiziaLunghi e realizzati da ArtbySai di SaimonToncelliIl video è possibile vederlo su http://www.la-settimanalivorno.it/01/un-cantico-damore-la-storia-delle-suore-mantellate/

U

L’uomo senza Dio è senza futuro

Page 3: Non basta chiamarti donna, 1980 10 maggio 2015 Il «Maggio ... · Barbiana, con lo spartito di quegli anni, l’orchestra suonava ... per riportare così nuova vita a questa festa,

LA SETTIMANA DI LIVORNO TOSCANA OGGI10 maggio 2015 III

n furgone bianco su cui spiccano, neicolori arancione e verde caratteristici del

Centro Mondialità Sviluppo Reciproco, ilprofilo dei monumenti di Livorno e sottoquello di un paesaggio della Tanzania che sifondono tra loro in una perfetta armoniacromatica.E’ questo il nuovo “look” del furgone per laraccolta dei tappi di plastica che il CMSR èriuscito ad acquistare dopo il furto di quelloprecedente avvenuto all’inizio dell’anno.Sarà facile riconoscerlo mentre girerà per lestrade di Livorno e dintorni a raccoglieresacchi pieni di tappi da destinare poi a ditteche riciclandoli, pagheranno il carico.Ma non prima che il mezzo e tutti coloroche lo guideranno per questo preziososervizio siano stati benedetti dalvescovoSimone che ha ricevuto invescovado il furgone e i rappresentanti delCMSR.«I progetti in Tanzania -ha detto- andrannoavanti con il supporto della diocesi perraggiungere quei villaggi isolati che come inquesto disegno si uniranno alla nostracittà».Dopo la benedizione e il taglio del nastro ilVescovo ha montato simbolicamente ilprimo carico di tappi del nuovo furgone cheè stato acquistato grazie alla generosità ditanti.«Le donazioni -spiega il direttore del CMSRPaolo Siani- non solo ci hanno permesso diraggiungere la somma di 15.000 Euroche cieravamo fissati, ma addirittura di superarla,dandoci modo di acquistare un mezzousato ma in ottime condizioni».Tra le offerte di singole persone o gruppi,che si sono dimostrati fin da subito colpitidal vergognoso fatto del furto, anche quellamolto consistente di una persona che purvolendo rimanere nell’anonimato haespresso il desiderio che il mezzo fosseintitolato alla memoria dei genitoriNorvegio e Irma Rossi.Prima del saluto finale, il vescovo Simoneha voluto lanciare un appello ai ladri delfurgone. Anche se ormai le speranze diritrovarlo sono quasi zero, il vescovo hainvitato a una conversione dei cuori, perchése pur usato, un mezzo come quellopotrebbe servire ancora per fini benefici.

LA RACCOLTA DEI TAPPI: QUALCHE NUMERONella classifica della solidarietà 2014, ilprimo posto tra istituti e parrocchie spetta aquella dei Salesiani che è riuscita araccogliere circa 2 tonnellate di plastica.Seguono “sul podio” la parrocchia di SantaLucia e quella di San Jacopo. Ma tutto illavoro del Centro Mondialità sarebbe vanosenza l’aiuto dei vari centri di raccolta dellacittà che ormai da anni sono punti diriferimento non solo per i propriparrocchiani, ma per tutti coloro sensibilialla campagna “Dall’acqua per l’acqua”.La stima 2014 del CMSR parla di circa13.000 chilogrammi di tappi provenienti daqueste realtà. Il mercato della plastica pagain media 150 Euro per ogni tonnellata, perun totale di qualcosa come 2000 Euro. Aquesto dato vanno aggiunti tutti gli altricentri a cui il Centro Mondialità vuole direil suo “grazie” per la generosità e ilsostegno.

U

Il nuovo furgone dei tappidel Centro mondialità

Portiamo«l’acqua» in Tanzania

■ L’INTERVISTA Parla Massimo Signorini, presidente dell’Accademia degli Avvalorati

Un’«accademia» per riscoprirela musica, l’arte e la letteratura

on molti a Livornoconosconol’AssociazioneAccademia degli

Avvalorati, per questo motivoabbiamo chiesto di parlarceneal suo Presidente, MassimoSignorini, che durante lefestività religiose e le Messedomenicali suona l’organomonumentale del Ducci, unodegli organi più prestigiosidella Toscana, nella Chiesa diS. Caterina.Signorini è un livornese di 45anni, è sposato con Giulia edhanno un bambino, Mattia, disei anni, insegna musica alConservatorio di Stato diAvellino e tiene lezioni ancheal Mascagni di Livorno e alBoccherini di Lucca, e a Luccain questi giorni è impegnatocome concertista nell’opera “Ilgatto con gli stivali” di MarcoTutino. Signorini è ilfondatore e l’attualepresidente dell’Associazione,

Nnata nel marzo 2012, che èuna non-profit, e che oltre ainormali aderenti, ha la facoltàdi nominare dei soci onorari.Oltre a lui il direttivo èformato da una vicepresidente, Giulia Perni, e dauna segretaria, Maria Morello.Qual è dunque lo scopo chel’Associazione si propone?«Si propone -ci dice- diriportare alla luce la culturamusicale, artistica, letteraria,della città di Livorno che haavuto un passato illustre mapoco conosciuto. L’Accademiadegli Avvalorati sorse aLivorno nel 1790 e si sciolsenel 1880 per motiviessenzialmente economici.Dall’Accademia nacque ilTeatro degli Avvalorati sulpreesistente Teatro Posto(adiacente) agli Armeni del1782, eretto proprio pergarantire ai livornesi spettacolimusicali si alto livello equalità. Era allora un Teatro

molto rinomato,gestito da mercanti,tra questi ci fu PietroGaetano Bicchierai,proprietario delTeatro San Sebastiano,che ebbe laparticolarità di averecome spettatore ilGoldoni che, grazie aquegli spettacoli,decise di lasciarel’avvocatura perdedicarsi interamenteal teatro.In quei tempi furonointrodotte delle nuove normeper l’agibilità dei teatri e spettaal Bicchierai di aver avuto lasensibilità e il merito dicostruire un nuovo teatro,quello appunto degliAvvalorati. La costituzioneodierna dell’Accademia degliAvvalorati vuole essere laripresa di una attività culturalein una Livorno che purtroppoha perso la memoria e non si

ricorda più della grandezzadella sua storia, gli antichiteatri livornesi sono piùconosciuti all’estero che danoi, anche per questo citeniamo per aver trovato esalvato il vecchio simbolodell’Accademia e il suo anticologo».

Qual è la vostra prossimainiziativa?«E’ quella di festeggiare, comegià facciamo da alcuni anni,San Giovanni Nepomuceno, lacui statua abbellisce il ponteche da Via della Madonna siimmette verso la chiesa diSanta Caterina. La festa -cichiarisce il Presidente- siarticolerà nella giornata del 16maggio, il programma non èancora ben definito ma almattino, con la collaborazioneattiva dell’ITI Galilei, glistudenti spiegheranno allacittadinanza la storia di SanGiovanni Nepomuceno. Nelpomeriggio, alle 15, si terrà unTour, con le Guide Labroniche,che spiegheranno in Via dellaMadonna e strade limitrofe lapresenza delle Nazioni chehanno animato, nel passato,la vita della nostra città,quindi dalle 17 in poi, nellaChiesa di Santa Caterina saràrecitato il Rosario e la SantaMessa sarà messa in onda daRadio Maria. Si terminerà alle18.45 con la processione allastatua del Santo, con la bandamusicale e la corale dellaSchola Cantorum diRosignanoTra i patrocinatori dellamanifestazione, che sono piùdi trenta, voglio ricordarel’Ambasciata della RepubblicaCeca di Roma e il ConsolatoCeco per la Toscana di Firenze,è importante anchesottolineare come SanGiovanni Nepomuceno siavenerato come uno dei piùconosciuti Santi dell’Europa».

Gianni Giovangiacomo

CHI ERA SAN GIOVANNINEPOMUCENO?

Massimo Signorini, ha elaborato una pubblica-zione divulgativa, ricca di riferimenti storici e

artistici, sulla figura e sulla statua di San GiovanniNepomuceno. Apprendiamo così che il GranducaFrancesco III Stefano di Lorena, insieme alla moglie,Maria Teresa Arciduchessa d’Austria, avevano com-piuto una visita per tutta la regione Toscana nel1739. I Granduchi, partendo da Firenze, fecero sostaa Livorno da 6 al 16 marzo 1739.Per ricordare la visita e anche perché Maria Teresad’Austria era regina di Ungheria e Boemia di cui eraPatrono San Giovanni Nepomuceno, il 23 giugno 1739, gli Ufficiali Imperiali Alemanni distanza a Livorno richiesero di far innalzare una statua a San Giovanni Nepomuceno sul Pontedi Via della Madonna. La statua costituita da marmo apuano è alta circa un metro e ottanta edè posta su un basamento che reca una epigrafe in lingua latina.Ma chi era Giovanni Nepomuceno? Era nato in un villaggio, Nepomuck, vicino a Pilsen, di-stante circa cinquanta miglia da Praga (capitale dell’allora Boemia). Laureatosi in Filosofia eTeologia, fu ordinato sacerdote poi divenne Canonico della Cattedrale di San Vito. Giovanniacquistò subito una grande notorietà, a Praga fu considerato come “un oracolo della dottrina”e “Maestro delle sentenze”, l’imperatore Venceslao IV gli impose però di dirgli ciò che sua mo-glie, la giovane regina Sofia, gli aveva confidato in confessione. Inorridito dalla domanda sacri-lega, Giovanni si rifiutò di rispondere, il diniego lo fece per ben tre volte, poi l’imperatore, inuno scatto d’ira, ordinò ai suoi sgherri di gettarlo nel fiume Moldava che attraversa Praga, l’as-sassinio si compì il 29 aprile del 1393. Il suo cadavere, circondato da una luce misteriosa (laleggenda narra che il corpo del Santo, sommerso nel fiume, era lambito da cinque fiamme ed èper questo che viene spesso raffigurato con cinque stelle attorno al capo), venne poi recupera-to e portato nella vicina chiesa di S. Croce dove i cittadini cominciarono a venerarlo. San Gio-vanni Nepomuceno è il Santo protettore della Boemia ed è anche tra i Patroni della Repubbli-ca Ceca, lo si conosce anche come protettore dei confessori, degli avvocati, dei ponti (non a ca-so perciò la sua statua è stata collocata sul Ponte di Via della Madonna, ma anche sul PonteMilvio a Roma, sul Ponte Bitto a Morbegno, sul ponte coperto a Pavia, sul Ponte della Madda-lena a Napoli, sul Ponte sul Canal Grande a Venezia dove è anche patrono dei gondolieri), maè anche patrono delle acque, delle persone in pericolo di annegamento e degli annegati, è in-vocato per allontanare i rischi e i pericoli delle alluvioni.

Gi.Gi.

L'ASSOCIAZIONE BORSI NEL CENTENARIO DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE

La nostra storia, i nostri uomini e donneresso la Biblioteca labronica di Villa Fabbricottihanno luogo anche quest’anno le “Conferenze

di Primavera” indette dall’Associazione Culturale“Giosuè Borsi”. Le conferenze ricordano ilcentenario dell’ingresso dell’Italia nella Guerramondiale 1915-18 e per questo avvenimento,dal 3 al 23 novembre, a cura dell’Associazione,sarà allestita una mostra dal titolo: “I livornesinella Grande Guerra, nel centenario dellamorte di Giosuè Borsi”. In quella occasionesaranno tenute tre conferenze sulla figura delBorsi e verrà presentato un libro di raccontiinediti dello scrittore e poeta livornese.La prima conferenza ha visto come relatrici leprofessoresse Raffaella Branchetti e MariellaCalabresi, sul tema: “Anna Franchi e la Guerra”.Anna Franchi fu una scrittrice, giornalista epatriota, di formazione risorgimentale edemocratica, che per tutta la sua vita si impegnòaffinché fosse riconosciuta alle donne il ruolo chemeritavano nella società, lottò sempre per i lorodiritti e, tra questi, quello essenziale del diritto alvoto. Il suo disegno non è quello di essere unaaccesa femminista, ma è quello di credere neivalori che le donne possono esprimere in unasocietà evoluta. La Franchi, nata a Livorno nel1867 in Corso Amedeo da un padre benestanteche le impartisce una educazione impostata suigrandi valori morali e risorgimentali, dopo averavuto quattro figli, uno dei quali morto quasi

P subito, ha la sventura di essere abbandonata dalmarito, Ettore Masini, un noto musicista, chediventerà direttore d’orchestra a Filadelfia.Costretta a vendere la propria abitazione e spintadal bisogno inizia a scrivere e ad impegnarsicome giornalista, vive prima adArezzo, poi a Firenze e aMilano. La Casa Editrice Salaniè la prima a darle un lavorocome traduttrice di libri perragazzi, poi è lei stessa ascriverli ottenendo un buonsuccesso. A Milano è assiduadella Società Lombarda deiGiornalisti che diviene il puntod’incontro di personalità e discrittori di primo piano.Appoggia l’intervento dell’Italianella guerra, due figlipartecipano al conflitto ed unomuore nella disfatta diCaporetto.La Prima Guerra Mondiale rappresenta per lei laconclusione del periodo risorgimentale che la suafamiglia aveva vissuto con entusiasmo ed impetopatriottico. L’ultimo incontro con Livorno lo ebbenel 1954 durante una manifestazione per ilivornesi di “fuorivia”, in cui espresse il suoultimo desiderio “non mi fate rimanere nellenebbie”, infatti è stata tumulata nel cimitero

della Cigna, e l’Associazione Borsi sta facendo inmodo che i suoi resti siano trasferiti al Famediodi Montenero, sarebbe la prima donna ad entrarein questo pantheon. La professoressa MariellaCalabresi ha messo poi in evidenza gli articoli

giornalistici e le opereletterarie prodotte dallaFranchi, tra queste il volume,edito da Treves,“Cittàsorelle”, dove tratta dellecittà di Trento e Trieste, per lequali si combatteva “unaguerra di redenzione daschiavi”. Come giornalista fuuna donna battagliera epolemica che mise inevidenza come la dinastiaasburgica avesse “puntellatoil trono con la forca”. Dopo lamorte del figlio progettòl’Associazione delle madri diguerra con la finalità che

fosse concessa una pensione non solo allevedove ma anche alle madri di guerra, e riuscìnel suo intento. Condusse una feroce polemicapolitica con Sonnino ed Orlando riguardo allastipula del Trattato di pace, memorabili le sueparole:«E’ calata la tela sulla tragedia, èincominciata la farsa!»

Gi.Gi.

Page 4: Non basta chiamarti donna, 1980 10 maggio 2015 Il «Maggio ... · Barbiana, con lo spartito di quegli anni, l’orchestra suonava ... per riportare così nuova vita a questa festa,

TOSCANA OGGI10 maggio 2015IV

Page 5: Non basta chiamarti donna, 1980 10 maggio 2015 Il «Maggio ... · Barbiana, con lo spartito di quegli anni, l’orchestra suonava ... per riportare così nuova vita a questa festa,

LA SETTIMANA DI LIVORNO TOSCANA OGGI10 maggio 2015 V

Pellegrinaggio marianoe Giornata missionaria dei ragazzi

SABATO 9 MAGGIO

15.15 Ritrovo nel piazzale Giovanni XXIII15.30 Saluto del Vescovo e salita verso ilSantuario recitando il Rosario. All’arrivo nelpiazzale del Santuario ci sarà l’accoglienza e lapresentazione del tema “Gli ultimi saranno iprimi” (Mt 25,31-46), dopodiché i partecipanti sidivideranno in gruppi secondo il vicariatod’appartenenza e le attività avranno inizio. Altermine del tempo assegnato, ogni gruppopresenterà agli altri il proprio elaborato,consegnerà la propria offerta e concluderà conuna preghiera per la categoria a loro assegnata.Conclusione del Vescovo Simone, benedizione eaffidamento a Maria.Per ulteriori informazioni, rivolgersi all’UfficioCatechistico, Centro Missionario o UfficioScuola

VENERDÌ 8 MAGGIONella mattina, udienze laici in vescova-do21.15 in vescovado, consulta delle ag-gregazioni laicali

SABATO 9 MAGGIO15.00 pellegrinaggio mariano missio-nario dei ragazzi al Santuario di Monte-nero18.00 S. Messa alla chiesa di San Simo-ne

DOMENICA 10 MAGGIO11.15 S. Messa e cresime alla chiesa diSan Luca a Stagno

LUNEDÌ 11 MAGGIO10.00 incontro con gli operatori dellacattedrale, in cattedrale

MARTEDÌ 12 MAGGIONella mattina, in vescovado udienzeclero11.00 consiglio episcopale in vescovado21.00 consulta di pastorale giovanile invescovado

MERCOLEDÌ 13 MAGGIONella mattina udienze clero in vescova-do10.00 incontro con l’ufficio catechisticoregionale in vescovado12.30 incontro con il tribunale ecclesia-stico regionale etrusco in vescovado21.00 il Vescovo partecipa alla proces-sione mariana alla parrocchia di S. Lucaa Stagno in occasione della presenzadella Madonna Pellegrina di Fatima

GIOVEDÌ 14 MAGGIO9.30 aggiornamento del clero in vesco-vado

VENERDÌ 15 MAGGIO9.00 consiglio di amministrazione dellaFondazione Caritas in vescovadoUdienze laici in vescovado17.00 convegno del collegio infermieripresso la sala convegni del palazzo deiBagni Pancaldi18.30 incontro con i cresimandi e acco-litato di Carlos e Matteo alla chiesa del-la Seton

SABATO 16 MAGGIO8.10 pellegrinaggio diocesano mensileal Santuario di Montenero, a seguire S.Messa10.15 Saluto all’assemblea del collega-mento toscano mariano a Montenero17.30 S. Messa e cresime alla chiesa di S.Leopoldo a Vada

DOMENICA 17 MAGGIO11.00 S. Messa e cresime alla chiesa di S.Giuseppe18.00 S. Messa e cresime alla chiesa di S.Teresa a Rosignano Solvay

Agenda del VESCOVO

BREVI DALLA DIOCESIPeregrinatio MariaeProsegue il “viaggio” della statua della Madonna di Fatima Pellegrinadel Santuario Portoghese, che si sposterà nei prossimi mesi in diverseparrocchie secondo il seguente calendario:dal 12 al 24 maggio alla parrocchia di S. Luca a Stagnodal 24 al 31 maggio alla parrocchia di S. Giuseppe dal 13 al 21 Giugno alla parrocchia di S. Jacopodal 4 all’11 Luglio alla parrocchia di S. Teresa a Rosignano Solvaydal 25 Luglio al 2 agosto alla parrocchia di S. Nicola all’Isola di Capraiadal 14 al 23 Agosto alla parrocchia di S. Leopoldo a Vada

Incontri di SpiritualitàSABATO 9 MAGGIO ALLE 9.00Presso le Suore Mantellate in via dell’Ambrogiana 20, don PioergiorgioPaolini, propone un cammino di riflessione e preghiera in silenzio.Il ritiro inizia alle 9.00 e termina alle 12.30; portare la Bibbia e il mate-riale per prendere appunti.Per info: Carla Lepori 0586/802415 (ore pasti) Marilena Sironi345/7875858; Maria Zalum 338/1750480

Festival Sanctae JuliaeSABATO 9 MAGGIO ALLE 21.00Nella chiesa di Santa Giulia, gruppo vocale prismatico incanto quartettodi sassofoni, prima esecuzione assoluta.

San Giovanni NepomucenoSABATO 16 MAGGIO9.00 nell’Aula Magna dell’ITI "G.Galilei", "La statua di S. Giovanni Ne-pomuceno. Livorno 1739 S. Patrono della mitteleuropa"15.00 ritrovo alla Statua di S. Giovanni Nepomuceno e tour a cura delleGuide labroniche, di via della Madonna (o anche detta Via delle Nazio-ni)17.15 alla chiesa di S. Caterina la corale Schola Cantorum di Rosignanodiretta del M°Terreni esegue la Istoria di S. Giovanni Nepomuceno18.00 S. Messa in onore di S. Giovanni Nepomuceno, protettore dellepersone e degli animali in pericolo di annegamento

Fantasticando Stagnoantasticando Stagno- In viaggioverso Oz” è una fiera e una festa

organizzata dalla ProLoco Vivere Insiemedi Stagno, nata con l’intento di avvicinarei bambini ed i ragazzi al mondo delfantasy e dei fumetti. La festa si svolgeràsabato 9 maggio dalle 10 alle 24 edomenica 10 dalle 10 alle 20. Per duegiorni la pista ciclistica diventerà “il Regnodi Oz”, con scenografie e ambientazionidel magico mondo descritto da L. FrankBaum. Il tema della festa non è statoscelto a caso, ma con il preciso intento divalorizzare il paese di Stagno con ilpersonaggio del libro (l’omino di lattadiventerà “L’Omino di Stagno”). In questedue giornate, all’insegna del divertimento,i partecipanti potranno assistere aspettacoli vari di danza e musica, tra cuil’esibizione di Andrea Landi deiLicantropi e di Emanuele Bernardeschi(protagonista del musical “Notre Damede Paris”). Inoltre, potranno cimentarsi inprove di tiro con l’arco, giochi di ruolo,tornei di carte Magic e di Playstation,maratona di fumetti con espertifumettisti, giochi liberi come la scacchieragigante per giocare liberamente a dama oa scacchi o il gioco maxi del tris o deldomino, laboratori grafici ed espressivi.

Sabato 9 si svolgerà ancheuna gara di Cosplaypresentata da ClaudioMarmugi, mentre domenica10 alle 10 la II edizione dellaMaratona delle mamme conil passeggino organizzata daMamma Fit. Durante tutta ladurata dell’evento saràinoltre possibile visitare ilmercatino dell’artigianatocon appositi stand a tema equello del volontariato congli stand dei ragazzi dellaCasa Famiglia di Stagno equello di Parent Project. Sipotranno inoltre ammirare leopere di AlessandroMazzanti, noto fumettista diStagno che purtroppo èprematuramente scomparsolo scorso anno e di altriartisti che esporranno ipropri lavori. Sarà anche possibilevisionare il lavoro dei bambini e deiragazzi che hanno partecipato al concorsodi disegno che si è svolto nelle scorsesettimane e che verranno premiati sabatosera. Sarà a disposizione dei visitatori ilservizio bar e il ristorante a tema aperto

pranzo e cena. L’ingresso alla festa ègratuito. Il programma completo emaggiori informazioni sul sitohttps://fantasticandostagno.wordpress.com/o su Facebook sulla pagina FantasticandoStagno.

Alessandra Donati

■ DUE GIORNI DI FESTA Sabato 9 e domenica 10 maggio

Diocesiinforma

Page 6: Non basta chiamarti donna, 1980 10 maggio 2015 Il «Maggio ... · Barbiana, con lo spartito di quegli anni, l’orchestra suonava ... per riportare così nuova vita a questa festa,

SPECIALETOSCANA OGGI10 maggio 2015VI

Con l’avvicinarsi delperiodo estivo, è iniziataanche la preparazionedei campi scuola

dell’Opera per la Gioventù«Giorgio La Pira», associazionelaicale che da 60 anni offre aigiovani delle diocesi toscaneimportanti esperienze diformazione integrale dellapersona. Infatti, l’elementocentrale del servizio educativodell’Opera sta nel formare ilgiovane in tutte le dimensionidella persona: personale,spirituale e sociale.Un primo, importante,momento di preparazionedell’attività estiva èrappresentato dall’ormaitradizionale «Tre Giorni diPrimavera», che ha avuto luogoal Villaggio «Il Cimone» dal 30aprile al 3 maggio. È stataun’occasione in cui circa 100giovani responsabili, chededicheranno una parte dellaloro estate a nel servizio dicapogruppo nei campi estivi,hanno riflettuto assieme sulsenso profondo del loroimpegno, oltre ad iniziare ilpercorso di concretapreparazione di ciascun campo. Le riflessioni di questi giorni sisono concentrate, in particolare,sulla natura pienamenteecclesiale del servizio educativodell’Opera. Infatti, giànell’intuizione originaria delfondatore dell’associazione,Pino Arpioni, la natura ecclesialedel servizio educativo attraverso icampi scuola era chiarissima:«Creare una nuovaorganizzazione non è mai statonelle nostre intenzioni.Abbiamo sempre desideratorealizzare degli strumenti,soltanto degli strumenti damettere a disposizione deigiovani per il loro bene» (Letteracircolare di Pino ai partecipantidei campi estivi, Natale 1957).Abbiamo ritenuto importantepuntualizzare di nuovo questoaspetto, anche riprendendo ilforte richiamo rivolto da PapaFrancesco ai movimenti ed alleassociazioni il 7 marzo scorso: «Tutta la spiritualità, tutti icarismi nella Chiesa devonoessere decentrati: al centro c’èsolo il Signore!». Ecco dunque il

compito dell’educatore:accompagnare il giovaneall’incontro con Cristo, senzamettere al centro sé stesso, ilcarisma specificodell’associazione a cuiappartiene o quello del

fondatore; farsi strumento eporsi, con umiltà, nelle mani delSignore «affinché l’Apostolatonon sia esibizione di me, mairradiazione del Tuo amore»,come recita la «Preghieradell’Educatore».

Anche quest’anno, il programmadei campi scuola è denso eserrato: i campi scuolainizieranno il 14 giugno eproseguiranno, praticamentesenza soluzione di continuità,fino al 10 settembre. Leesperienze, al mare ed inmontagna, sono dirette a giovaniragazzi e ragazze tra gli 11 e i 18anni, divisi per età e per sessonel rispetto delle differentiesigenze educative di ciascuno. Icampi si svolgeranno presso il«Villaggio La Vela» (Castiglionedella Pescaia - GR); presso il«Villaggio Il Cimone» (Pian degliOntani - PT); la «Casa AlpinaFirenze» (Rhemes Notre Dame -AO), e Quercianella (Livorno).Durante l’estate, un momentoparticolare è dedicato al CampoInternazionale, che dal 5 al 16agosto al Villaggio «La Vela» vedepartecipare studenti e lavoratori,dai 18 ai 35 anni, di diversenazionalità: giovani italiani,russi, israeliani, palestinesi,africani di religioni cristianacattolica, cristiana ortodossa,ebraica, musulmana vivonoinsieme per 12 giorni e siconfrontano su tematiche diattualità, costruendo percorsi dipace e di dialogo che partonodal basso e da un’esperienza divita comunitaria. Una simileproposta oggi - in un tempo diprofonde ingiustizie sociali chesi concretizzano anche nelMediterraneo con disperatetraversate di uomini, donne ebambini alla ricerca di una vitadignitosa - assume un significatosociale e politico davverorilevante: La Pira indicava ilMediterraneo come «il grandelago di Tiberiade» destinato adiventare segno e strumentodell’incontro tra popoli diversi edel superamento delle barrierepolitiche, economiche, religiose,etniche e culturali. Quest’anno ilcampo si strutturerà sul temadella città, anche inpreparazione al Convegno deiSindaci che si terrà a Firenze nelnovembre prossimo.

Accompagnare i giovaniall’incontro con DioI campi estividell’Operaper la Gioventù«Giorgio La Pira»

La «Tre giorni»di primaveraper la preparazionedei responsabili

n primo, importante, momentodi preparazione dell’attività esti-

va è rappresentato dall’ormai tradi-zionale «Tre Giorni di Primavera»,che ha avuto luogo al Villaggio «Il Ci-mone» dal 30 aprile al 3 maggio edurante il quale vi è stato anche l’incontro con il nuovo Ve-scovo di Pistoia, mons. Fausto Tardelli, che ha presieduto lacelebrazione eucaristica il 2 maggio nel giorno anniversariodella sua ordinazione episcopale. È stata un’occasione in cuicirca 100 giovani responsabili, che dedicheranno una partedella loro estate a nel servizio di capogruppo nei campi estivi,hanno riflettuto assieme sul senso profondo del loro impe-gno, oltre ad iniziare il percorso di concreta preparazione diciascun campo.

U

IRECOOP ToscanaAgenzia Formativa Accreditata dalla Regione Toscana

Via Vasco De Gama, 25 Firenze - tel. 055 43.68.388e-mail: [email protected]

web: www.irecooptoscana.it

LA REGIONE TOSCANA FINANZIA IL SOCIALEE I PROGETTI PER LO SVILUPPO DI APP INNOVATIVE

BANDO PROGETTI SEMPLICI

La Regione Toscana, con D.D. n. 1473/15, ha approvato ilBando progetti semplici 2015 - L.R. 26/09 - PIAI 2012/15- D.G.R. 280/15.

BeneficiariPossono essere presentati progetti da parte di Enti Locali,Aziende sanitarie, altri Enti pubblici, soggetti privati senzafinalità di lucro, comprese le Associazioni dei Toscani nelmondo. Per i soggetti privati diversi dalle ONG l'assenzadella finalità di lucro deve essere dichiarata esplicitamentenello statuto.

Iniziative ammissibiliI progetti 'semplici', sono progetti di portata limitata, conobiettivi puntuali, beneficiari e risultati attesi circoscritti,mirati a favorire l'attività e lo sviluppo del Sistema Toscanodelle Attività internazionali con particolare riferimento agliattori di dimensioni e capacità operativa più limitata epotranno riguardare i seguenti assi tematici:- Asse 1 - cooperazione internazionale;- Asse 3 - sostegno alle iniziative di promozione dellacittadinanza globale e di tutela dei diritti umani.Per il dettaglio delle attività e dei territori coinvolti sirimanda al bando in oggetto.

ContributiIl contributo richiesto non può superare il 50% dell'importoammissibile al finanziamento e comunque non puòsuperare la somma di euro 20.000,00.

Procedure e terminiI progetti dovranno essere inviati secondo le modalitàdettagliatamente esposte nel bando entro il trentesimogiorno dalla pubblicazione sul BURT dell'avviso e degliallegati, avvenuta il 22/04/2015 (fa fede la data di invio).

BANDO PUBBLICO "APPTOSCANA CONTEST"La Regione Toscana, con D.D. n. 1386/15, ha approvato ilBando pubblico "APPToscana Contest".Il bando si pone l'obiettivo di individuare e supportaresoggetti in grado di proporre prodotti software per lamigliore fruizione dei servizi della PA, anche tramite lapiattaforma OpenToscana (open.toscana.it), e di aiutare ladiffusione dei principi della crescita digitale.

BeneficiariLa partecipazione è aperta a tutte le persone fisichemaggiorenni ed alle persone giuridiche con sede inToscana che rientrino nelle seguenti categorie:- Start Up innovative, aventi sede o unità locale destinatariadell'intervento nel territorio regionale della Toscana, comedefinite dal D.L. n. 179/12 convertito in L. 221/12.- Imprese di nuova costituzione aventi sede o unità localedestinataria dell'intervento nel territorio regionale dellaToscana (sono imprese di nuova costituzione le imprese lacui costituzione è avvenuta nel corso dei due anniprecedenti alla data di presentazione della domanda diaccesso alle agevolazioni, oppure avviene entro isuccessivi sei mesi dalla data di adozione delprovvedimento di concessione dell'agevolazione) ovveronuove imprese di giovani, aventi sede o unità localedestinataria dell'intervento nel territorio regionale dellaToscana, come definite nella D.G.R. n. 866/14.- persone fisiche maggiorenni che si impegnano acostituirsi in impresa entro i successivi sei mesi dalla datadi adozione del provvedimento di concessionedell'agevolazione di cui al presente avviso.I partecipanti possono presentare le proposte inpartnership con altre tipologie di imprese, professionisti eassociazioni di categoria, pur rimanendo i beneficiariquelli indicati sopra.La partecipazioni delle Start Up Innovative, delle Impresedi nuova costituzione e delle Nuove Imprese di giovani èlimitato dal regime del Regolamento UE n. 1407/13 deminimis: le aziende che partecipano all'avviso non devonoavere ricevuto negli ultimi tre esercizi finanziari aiuti perun importo superiore ai 200.000,00 euro comprese le cifrepreviste nell'avviso.

Iniziative ammissibiliLa partecipazione a "StartApp Toscana Contest" avvienemediante la proposta di apps o di web applications chepresentino le seguenti caratteristiche:- fruibili su almeno due delle seguenti piattaforme:Android, iOS o Windows Phone, oppure sulle più diffusepiattaforme per PC (in questo ultimo caso le applicazionidevono essere responsive);- utilizzabili sui dispositivi senza causare alcun tipo dimalfunzionamento.Le proposte di cui sopra si devono sostanziare inapplicazioni sviluppate, funzionanti e complete.Sono ammesse sia applicazioni create ex-novo, siaapplicazioni che abbiano già preso parte ad altri concorsie/o che siano state realizzate e pubblicate prima dellapartecipazione al concorso stesso purché il partecipanteabbia i diritti su di esse.

AgevolazioneLe proposte saranno premiate, dopo una valutazione svoltada apposita commissione e la stesura di una graduatoria dimerito, nella forma di voucher per la realizzazione deiprogetti nella misura del 100% dell'investimentoammissibile fino ad un massimo di Euro 20.000,00 diagevolazione.Saranno assegnati massimo 20 premi da 20.000,00 sullabase della graduatoria stilata dalla commissionegiudicante, che verrà approvata tramite decretodirigenziale che conterrà l'indicazione dei beneficiari.

Procedure e terminiLe proposte devono pervenire entro e non oltre 90 giornidalla pubblicazione del bando (avvenuta il15/04/2015), tramite il sito open.toscana.it nella sezioneSERVIZI utilizzando il servizio Ap@ci / Comunico.

Page 7: Non basta chiamarti donna, 1980 10 maggio 2015 Il «Maggio ... · Barbiana, con lo spartito di quegli anni, l’orchestra suonava ... per riportare così nuova vita a questa festa,

CONCORSO SCOLASTICO TOSCANA OGGI10 maggio 2015 VII

Diocesi di FIRENZE

La Madonnadel Vivaioa Scarperia

oi alunnidella classe2ª C dellascuola

secondaria di Igrado di Scarperiastiamo lavorando alprogetto«Riscopriamol’Oratorio dellaMadonna delVivaio» cheproponiamo per ilconcorso banditodal settimanale«Toscana Oggi» daltitolo «Sulle viedella fede. Allariscoperta dell’artesacra minore inToscana». All’inizio,quando alcuninostri insegnanti cihanno parlatodell’oratorio, moltidi noi non hannocapito subitodov’era, fino aquando non cihannoaccompagnato avederlo.Era, ed è ancoracosì, ricoperto dauna vegetazioneincolta, non ha vetri allefinestre né pavimento,all’interno ci sono impalcaturedi vecchi lavori mai conclusi eall’esterno è recintato dabandoni metallici coperti discritte.Anche le scale in prossimitàdella chiesa erano staterovinate da vandali ma, grazieal nostro lavoro, almenoquelle sono state riparate.Dopo aver osservato le miserecondizioni dell’oratorio,abbiamo pensato che stavamointraprendendo un bellissimoprogetto finalizzato a riportarela chiesa alla sua bellezzaoriginaria, a vantaggio di tuttala comunità.Abbiamo così iniziato il nostrolavoro scrivendo al parrocodon Francesco Chilleri e alsindaco Federico Ignesti percoinvolgerli nel nostroprogetto, poi abbiamo scrittofavole, fiabe, filastrocche epoesie riguardanti l’oratoriodella Madonna del Vivaio eabbiamo eseguito moltissimidisegni su questo tema.Abbiamo anche coinvoltoalcuni docenti esterni che cihanno tenuto alcune lezionisulla storia e la strutturadell’edificio; essi hannosuccessivamente scritto unlibro sulla chiesa.Alla fine abbiamo raccolto inostri lavori nell’auditoriumdella scuola e abbiamo

N

organizzato insieme alla classe3ª C (che come noi e comeanche la 1ª C aveva lavorato alprogetto) uno spettacolo.Abbiamo anche inauguratopresso la Vecchia Propositurauna mostra con alcuni lavorirealizzati. Mentre allestivamola mostra ci sentivamo felici difare quel lavoro tutti insiemeper recuperare un edificioimportante per la storia delnostro paese e farlo sapereattraverso «Toscana Oggi» atutta la popolazione toscana.Quando è giunto il momentodello spettacolo,dell’inaugurazione dellamostra che raccoglie una partedei nostri lavori, i nostri cuoribattevano fortissimodall’emozione: la chiesa eragremita di gente e c’eranoanche molte personalitàimportanti che avevanoaccettato il nostro invito. Laserata si è svolta nel miglioredei modi e noi siamo statiorgogliosi del lavoro fatto contanto impegno.Noi alunni speriamo cheanche questo articolo serva asensibilizzare i cittadini e leautorità affinché ognuno dia ilproprio contributo e la chiesatorni come era un tempo eabbia nuova vita. Ringraziamosoprattutto «Toscana Oggi»,giornale sensibile a questi temiche sembrano ormaidimenticati dal mondo intero.

I due topi e la chiesa abbandonataanto tempo fa, in un vecchio paesino, c’era unachiesa abbandonata dove abitavano due topi. Un

giorno arrivò un delinquente con la maschera e ilvestito da carcerato e iniziò a distruggere ancor più lachiesa. I due topi andarono di corsa alla caserma deicarabinieri e videro due carabinieri a mangiare unaciambella ed a bere un caffè.I due topi morsero le caviglie ai due.Allora i carabinieri li rincorsero, ma i due topi essendofurbi li portarono alla chiesa dove c’era il delinquente.I carabinieri lo portarono in caserma.Viste le condizioni della chiesa, i due decisero diandare al comune e, come ai carabinieri, morsero lecaviglie al sindaco Ignesti. I topi corsero verso la chiesae il sindaco li rincorse, ma quando arrivarono allachiesa il sindaco vide le gravi condizioni e iniziò ilavori.Nel giro di due settimane la chiesa fu restaurata eriusata.Gli abitanti del paese decisero di premiarli per lebuone azioni e diedero loro formaggio a vita gratis.

T

La Madonna del VivaioLa chiesa della Madonna del Vivaioha forma circolaredi color grigio come la nebbiache spesso l’avvolge.Nel giardino c’è tanta erba altae tanti rovi, segno dell’abbandono dell’uomo.La chiesa ha molte finestre rottedalle quali passa il mio sogno.

La Madonna dimenticataUna piccola chiesettaimmersa nella vegetazione,decaduta e abbandonata,un pezzo di storiagettato,nel buio dell’indifferenza.Un tempo risuonavail dolce richiamo delle campane;oggi invece risuona soloil silenzio.

L’unione fa la forzan giorno nella chiesa in degrado in fondo alprato, c’erano un topo e un uccellino.

L’uccellino, che aveva il nido sul campanile, decisedi oltrepassare le finestre della chiesa. Arrivato lì,l’uccellino si fermò su una trave di legno caduta giù,a guardare le condizioni della chiesa. Poi pensò:«Ecco come l’uomo riesce a ridurre alcune cosepreziose!». Ad un certo punto l’uccellino videmuoversi qualcosa sotto le macerie, alloras’avvicinò e capì che si trattava di un piccolotopolino che viveva lì da più di otto anni. Il toporaccontò tutta la sua storia all’uccellino. Infinel’uccellino propose al topo di pulire un po’ l’internodella chiesa. Il topo portava via le piccole pietre epezzi di legno, mentre l’uccellino portava fuoripezzi più grossi dato che lui aveva il becco forte.Allora alcuni bambini che andavano a giocare lì,videro che tutto stava diventando più bello, cosìdissero ai genitori di aiutarli a ripulire l’ambiente.Tutte le persone del paese contribuirono einiziarono di nuovo a frequentare la chiesa.Questa favola insegna che l’unione fa la forza!

U

Antica chiesadella Madonna del VivaioÈ una signora anziana,bisognosa di aiuto,paralizzata.Priva di personeche le porgono una mano,piano piano si distrugge silenziosamentesempre di più.Chiede aiuto,nessuno la sente,nessuno risponde,nessuno la vede,essendo sepolta da vegetazione.Se ne sta lì,rimpiangendo il suo prosperoso passato,ormai dentro le sue braccianon ospita nessun cristiano da molti anni.Si pone molte domande,si chiede i motiviper cui i cittadini di Scarperia,che tanto l’amavano,non l’aiutano a far riaprire le sue porte.

le POESIEle FAVOLE

A sinistra, l’oratorio della Madonna del Vivaioe, nelle altre foto, alcune sue vedute pittoricheo (sopra) in terracotta realizzate dagli alunni

Progetto dei ragazzi delleclassi IC, II C e III Cdell’Istituto Comprensivodi Scarperia-San Piero aSieve con la collaborazionedegli insegnanti ChettiMiniati, Grazia Frascati,Laura Falsini,AnnamariaDreoni, Luca Giovannini,Marilyne Barraco,ValentinaStabile, David Fredducci eTiziano Pecchioli.

Page 8: Non basta chiamarti donna, 1980 10 maggio 2015 Il «Maggio ... · Barbiana, con lo spartito di quegli anni, l’orchestra suonava ... per riportare così nuova vita a questa festa,

TOSCANA OGGI10 maggio 2015VIII


Recommended