+ All Categories
Home > Documents > Non di PANE - Non di Solo Pane · Non sono lontana, sono dall’altra parte, proprio dietro...

Non di PANE - Non di Solo Pane · Non sono lontana, sono dall’altra parte, proprio dietro...

Date post: 15-Feb-2019
Category:
Upload: hathuy
View: 218 times
Download: 0 times
Share this document with a friend
16
Anno XVIII - n° 831 Non di solo PANE Sussidio di preghiera per la famiglia Domenica 24 Dicembre 2017 IV Settimana di Avvento e Natale del Signore Non di solo Pane si concede una breve pausa: sarà di nuovo tra voi Domenica 7 Gennaio 2018
Transcript
Page 1: Non di PANE - Non di Solo Pane · Non sono lontana, sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo. Rassicurati, va tutto bene. Ritroverai il mio cuore, ne ritroverai la tenerezza

Anno XVIII - n° 831

Non di solo

PANE Sussidio di preghiera per la famiglia

Domenica 24 Dicembre 2017

IV Settimana di Avvento

e Natale del Signore

Non di solo Pane si concede una breve pausa: sarà di nuovo tra voi Domenica 7 Gennaio 2018

Page 2: Non di PANE - Non di Solo Pane · Non sono lontana, sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo. Rassicurati, va tutto bene. Ritroverai il mio cuore, ne ritroverai la tenerezza

Non di solo pane - Numero 831 - Tempo di Natale - pagina 2

Apostolato della preghiera

dicembre Primo Venerdì 01/12

Dicembre: Quarta settimana

I cuori semplici, pregando ai piedi del presepio, vedo-

no nel Natale una luce di speranza nella tragedia del

nostro tempo. Nel mondo, oggi, tutto è frastuono e

disordine; nel Presepio tutto è ordine, raccoglimento,

spirito soprannaturale. Il Presepio è lo specchio di u-

na società capace di rendere gloria a Dio e pace agli

uomini di buona volontà. (Roberto de Mattei

Non sono lontana, sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo. Rassicurati, va tutto bene.

Ritroverai il mio cuore, ne ritroverai la tenerezza purificata. Asciuga le tue lacrime e non

piangere, se mi ami: il tuo sorriso è la mia pace. (Sant'Agostino)

Tutta la redazione e i collaboratori di Non di Solo Pane si stringono

al dolore della carissima Cristina per la perdita della sua cara mam-

ma

Eleonora

Ti siamo vicini Cri ti vogliamo bene e ti ricordiamo nella preghiera.

Grazie per quello che hai fatto e farai per Non di solo Pane.

Il nostro settimanale si concede una breve pausa. Sarà di nuovo con voi Domenica 7 Gennaio 2018

Le meditazioni giornaliere le troverete in questo periodo sul nostro sito:

www.nondisolopane.it

Page 3: Non di PANE - Non di Solo Pane · Non sono lontana, sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo. Rassicurati, va tutto bene. Ritroverai il mio cuore, ne ritroverai la tenerezza

Non di solo pane - Numero 831 - Tempo di Natale - pagina 3

Domenica 24

Dicembre Lodi

IV Settimana del Salterio

IV Domenica di Avvento

Se ti sembra di star lottando da solo, perché non chiedi aiuto?

Brano Evangelico: Lc 1,26-38 Nel sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazareth, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Ti saluto, o piena di gra-zia, il Signore è con te». A queste parole ella rimase turbata e si do-mandava che senso avesse un tale saluto. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepi-rai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all'angelo: «Come è possibile? Non conosco uomo». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell'Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Fi-glio di Dio. Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dice-vano sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto». E l'angelo partì da lei.

Contemplo:

Rallégrati, piena di grazia Per sapere chi è Maria, la ma-dre di Gesù, sarebbe suffi-ciente ascoltare le parole di saluto che l’angelo Gabriele le rivolge: «Rallegrati, piena di grazia: il Signore è con

te» (Lc 1,28). Ecco chi è Ma-ria: una creatura ricolmata della grazia di Dio, che porta nel proprio cuore la presenza del Signore. In Maria vediamo l’umanità come è pensata e voluta da Dio.

Agisci

Cercherò di avvici-nare giovani ed an-ziani, i piccoli di questo mondo, per aiutarli a vivere nella Grazia.

Il santo del giorno:

San Giacobbe Si chiama così il figlio di Isacco e di Rebec-ca. Da Giacobbe si fanno discendere le 12 tribù di Israele. Le storie di Giacobbe non costituiscono nel-

la Genesi una biogra-fia organica, ma sono piuttosto una raccolta di vari racconti, che sono stati applicati a Giacobbe. Il suo no-me viene fatto deriva-re con una etimologia popolare dalla parola ebraico che significa

"ingannare". A questa interpretazione si al-lacciano le storie par-ticolareggiate dell'in-ganno di Giacobbe verso il fratello Esaù. I discendenti di Gia-cobbe dipendono da questa benedizione carpita con l'inganno.

Page 4: Non di PANE - Non di Solo Pane · Non sono lontana, sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo. Rassicurati, va tutto bene. Ritroverai il mio cuore, ne ritroverai la tenerezza

Non di solo pane - Numero 831 - Tempo di Natale - pagina 4

Non c’è posto per Dio di don Luciano Vitton Mea

«Ora mentre si trovavano in quel

luogo (Betlemme), si compirono

per Lei i giorni del parto. Diede

alla luce il suo Figlio primogenito,

che l'avvolse in fasce e lo depose

in una mangiatoia perché non c'e-

ra posto per loro nell'albergo» (Lc

2,6-7).

Gesù nasce fuori Betlemme, per-

ché non accolto nella città degli

uomini.

Ieri come oggi. Gesù continua a

nascere fuori città, perché ieri co-

me oggi non c'è posto per Lui, dal

momento che non c'è posto per i

disperati della terra, per tutti i sen-

za posto. Ed ecco una breve e

drammatica litania dei senza tetto

nel mondo:

800 milioni di persone, secondo le

stime della FAO, sono sottoali-

mentate;

13 milioni, ogni anno nel

mondo, muoiono di fame;

22 milioni di cui 6 milioni

di bambini al di sotto dei

dieci anni, vivono in campi

profughi;

500.000 ragazzi al di sotto

dei dieci anni, in 25 nazioni,

sono arruolati con la forza,

sotto effetti devastanti di

droghe;

200 milioni di bambini,

vengono sfruttati come

schiavi costretti a lavorare,

15 ore circa al giorno, nelle

piantagioni di canna da

zucchero, di the, nelle di-

scariche, nelle miniere. Per

loro non esiste né sabato,

né domenica, né gioco, né

scuola, né giocattoli;

85 milioni di bambini, so-

no senza famiglia e, quindi,

figli della strada, sempre

più violenta.

... E la triste litania potrebbe con-

tinuare ancora, ma fermiamoci,

perché il nostro Natale 2017 po-

trebbe essere assai turbato, se fac-

ciamo memoria che Lui è venuto

per dirci: vedete, voi fate guerre,

spargendo sangue, costruite ingiu-

stizie senza fine, create inferni; ma

io vi dico: c'è una nuova via ed è

per questo che sono venuto nel

mondo per mostrarvela, perché

"Io sono la Via, la Verità e la Vi-

ta", la Via dell'amore, l'unica. A-

mate e avrete un mondo dove

tutti avranno un posto e tutti si

sentiranno realizzati e tutti saran-

no nella gioia, "perché Io sono

venuto a portarvi la gioia, tutta la

gioia" (Gv 15,11).

Se sarà così, veramente i deserti

delle nostre città e dei nostri paesi

fioriranno, perché «gli uomini for-

geranno le spade in vomeri, le

lance in falci ed un popolo non

alzerà più la spada contro un altro

popolo e nessuno si eserciterà

nell'arte della guerra» (Is 2,4). È

un sogno, il sogno di Isaia profe-

ta, vissuto settecento anni a. C. ed

è anche il nostro sogno, sogno di

un'umanità nuova, che canta con

gli Angeli della prima notte di Na-

tale «gloria a Dio nell'alto dei celi

e pace in terra agli uomini di buo-

na volontà» (Lc 2,14).

Gioia senza tramonto, lietissimo Signore, che prometti a

quelli che ti seguono i gaudi di una gioia senza fine, riempi il

mio cuore di santa letizia, non permettere alla tristezza di

albergare nel mio cuore, non ci sia spazio per essa.

Nei momenti di dolore, ripetimi: “Rallegrati, Io sono qui”.

Preghiera

Page 5: Non di PANE - Non di Solo Pane · Non sono lontana, sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo. Rassicurati, va tutto bene. Ritroverai il mio cuore, ne ritroverai la tenerezza

Non di solo pane - Numero 831- Tempo di Natale - pagina 5

Lunedì 25

Dicembre Lodi

Proprie

Natale del Signore

Il santo del giorno:

Natale del Signore Con il Natale tutti i cristiani celebrano la nascita del Figlio di Dio che si fece uomo. La Incarna-

zione del Verbo di Dio segna l’inizio degli “ultimi tempi”, cioè la Redenzione dell’Umanità da parte di Dio. Ralle-gratevi, oggi è nato

il Salvatore.

Brano Evangelico Lc 2,1-14 In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando era governatore della Siria Quirinio. Andavano tutti a farsi registrare, ciascuno nella sua città. Anche Giuseppe, che era della casa e della famiglia di Davide, dalla città di Nazareth e dalla Galilea salì in Giudea alla città di Davide, chiamata Bet-lemme, per farsi registrare insieme con Maria sua sposa, che era incinta. Ora, mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c'era posto per loro nell'albergo. C'erano in quella regione alcuni pa-stori che vegliavano di notte facendo la guardia al loro greg-ge. Un angelo del Signore si presentò davanti a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande spa-vento, ma l'angelo disse loro: «Non temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia». E subito apparve con l'angelo una moltitudine dell'esercito celeste che lodava Dio e diceva: «Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama».

Contemplo:

Abbiamo visto la sua gloria

La gloria di Cristo che ci è da-to di contemplare, cioè di ve-dere con il cuore, è l’amore del Padre che ci ha fatto dono del suo Figlio unigenito. La gloria che i nostri occhi con-

templano non è di questo mondo, ma è la luce che illu-mina ogni uomo che viene nel mondo, è la luce che rischiara le nostre tenebre e ci ridona la speranza per proseguire con fiducia il nostro cammino ter-reno.

Hai mai desiderato far sapere alla tua famiglia il significato

che hanno per te e quanto ne hai bisogno? Diglielo oggi.

Agisci

Oggi ricordati di fa-re gli auguri a chi è solo, di riallacciare i rapporti con per-sone che ti hanno offeso o che hai fat-to soffrire. Basta poco: un cenno del-la mano, un mes-saggio, una sempli-ce telefonata, un affettuoso: Buon natale.

Page 6: Non di PANE - Non di Solo Pane · Non sono lontana, sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo. Rassicurati, va tutto bene. Ritroverai il mio cuore, ne ritroverai la tenerezza

Non di solo pane - Numero 831 - Tempo di Natale - pagina 6

Preghiera

Preghiera

Il Figlio di Dio è nato: esultano gli ange­li nel cielo, la pace si diffonde sulla terra, un mondo nuovo sorge alla sua luce. Chi ha fatto il sole e le stelle, che ha plasma­to l'universo, è apparso come un povero in silenzio, accolto dai più semplici: i pa­stori. Qual grande e profondo mistero: il Salvatore è uomo come noi, ma è degno di ricevere ogni onore di essere adorato con stupore.

Meditiamo la Parola

Anche oggi è Natale! Meditazione a cura di don Luciano Vitton Mea

Parroco di Bovegno

La nascita del Signore avviene in un tempo e in un luogo preciso. Non è una favola. Gesù è anche un personaggio storico esistito realmente. Gesù nasce a Betlemme, che è la "città del Pane", ma anche la città di Davide; questo luogo è il segno che Dio ha mantenuto la sua promessa con il primo re di Isra­ele. In queste pagine vi è la testimonianza della fedeltà di Dio. Ma Egli non pensa solo a quelli di un tempo ma guarda anche ai presenti, per questo gli angeli danno il lieto annunzio ai pastori. L'an­gelo dà anche degli indizi per riconoscere il bam­bino: la grande umiltà. Il brano si conclude con una lode sfolgorante a Dio, piena di gloria celeste.

La luce è venuta nel mondo, ma le tenebre

non l'hanno accolta. Questo significa che, an-

che nel gaudio del Natale, non dobbiamo mai

dimenticare il dramma del rifiuto dell'uomo,

il quale ha anche la libertà di rifiutare Dio e

suo figlio Gesù. Questo è davvero tremendo,

soprattutto se pensi che Dio non vuole nulla,

se non la nostra felicità e realizzazione. Per

coloro che invece si lasciano illuminare dalla

sua presenza, la vita rivela significati nuovi e

più pieni. Ma dipende sempre dalla volontà

di accoglierlo: per questo, non sprecare l'oc-

casione di grazia che ti viene donata anche

in questo Natale, ma approfitta della bontà

di Dio! Sarà la maniera migliore per fare fe-

sta al Bambino santo che è venuto tra noi.

Parola di Dio in briciole

Il Salvatore del mondo

Pagina curata da don Luciano V.M.

“E’apparsa la grazia di Dio che porta

salvezza a tutti gli uomini”.

Isaia ci ricorda quale era la situazione

dell’umanità prima della venuta di Gesù:

essa camminava nelle tenebre senza

punti di riferimento. Ma proprio su que-

sto buio rifulse la presenza luminosa di

Gesù Cristo: la sua nascita è fonte di

gioia per tutti i popoli che attendevano

la liberazione. Anche noi abbiamo biso-

gno di essere liberati, perché la nostra

vita senza Gesù si svolge nelle tenebre e

nel buio. Questo significa che per quan-

to ci sentiamo padroni della nostra vita-

e pienamente capaci di guidarla da soli,

in realtà non ci rendiamo conto della

naturale fragilità della nostra esistenza.

Quindi siamo nel buio e rifiutiamo que-

sta verità vivendo un senso di indipen-

denza da Dio. Invece se accettiamo di

obbedirgli avremo fatto a noi stessi il

più grande regalo di Natale: avremo aiu-

tato Dio a non rendere vana la sua sal-

vezza.

Page 7: Non di PANE - Non di Solo Pane · Non sono lontana, sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo. Rassicurati, va tutto bene. Ritroverai il mio cuore, ne ritroverai la tenerezza

Non di solo pane - Numero 831 - Tempo di Natale - pagina 7

Martedì 26

Dicembre Lodi

Proprie

Tempo di Natale

Non voglio un nido, anche se in certi momenti

sarebbe bello avere un riparo. Voglio vivere nel vento.

Brano Evangelico: Mt 10,17-22

Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai loro tri-bunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; e sarete condot-ti davanti ai governatori e ai re per causa mia, per dare testi-monianza a loro e ai pagani. E quando vi consegneranno nelle loro mani, non preoccupatevi di come o di che cosa dovrete dire, perché vi sarà suggerito in quel momento ciò che dovrete dire: non siete infatti voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi. Il fratello darà a morte il fratello e il padre il figlio, e i figli insorgeranno contro i genitori e li fa-ranno morire. E sarete odiati da tutti a causa del mio nome; ma chi persevererà sino alla fine sarà salvato.

Agisci

Oggi eserciterò la mia pazienza, accogliendo serenamente chiunque incontrerò conservan-do nel cuore senti-menti di gioia e di pa-ce, restando così unito a Gesù che ci salva.

Contemplo:

Lo Spirito parla in voi

Gesù ci avverte che il nostro essere suoi discepoli e testi-moni ci porterà dinanzi agli uomini, più o meno potenti. Dovremo in quel momento da-re la nostra testimonianza in

opere e in parole. Non dob-biamo preoccuparci: in quel momento ci sarà dato che co-sa rispondere, poiché non sia-mo noi a parlare, ma è lo Spi-rito del Padre nostro che parla in noi.

Il Santo del giorno:

Santo Stefano

Primo martire cri-

stiano, e proprio

per questo viene

celebrato subito do-

po la nascita di Ge-

sù. Fu arrestato nel

periodo dopo la

Pentecoste, e morì

lapidato. In lui si

realizza in modo

esemplare la figura

del martire come

imitatore di Cristo;

egli contempla la

gloria del Risorto,

ne proclama la divi-

nità, gli affida il suo

spirito, perdona ai

suoi uccisori. Saulo

testimone della sua

lapidazione ne rac-

coglierà l'eredità

spirituale diventan-

do Apostolo delle

genti.

Page 8: Non di PANE - Non di Solo Pane · Non sono lontana, sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo. Rassicurati, va tutto bene. Ritroverai il mio cuore, ne ritroverai la tenerezza

Non di solo pane - Numero 831 - Tempo di Natale - pagina 8

Preghiera

Preghiera

Andate dunque per tutte le strade, sino ai confini del mondo annunziate ch'io sono l'unico Re delle genti, il primogenito di ogni risorto. Questo è il messaggio di gioia, Signore, che hai consegnato agli apostoli tuoi: e insieme hai dato un sigil­lo perenne, l'acqua e lo Spirito, fonte di vita. Da quel momento per tutte le strade il loro annunzio si espande nel mondo; la pentecoste diventa certezza che si è com­piuto il tuo tempo di grazia.

Meditiamo la Parola

Fidati! Condividi tutto Meditazione a cura di don Carlo Moro

Parroco di Gargnano

Gli avvertimenti di Gesù sono rivolti ai suoi Apostoli. Gesù non

nasconde ai suoi il prezzo che dovranno pagare se lo seguiranno.

Perché tanto male? Il Vangelo è chiaro: "per causa mia". Gesù

spiega che concretamente saranno flagellati, trascinati e condotti nelle

sinagoghe e in tribunale, ma aggiunge anche di non preoccuparsi di

cosa dire, perché sarà lo Spirito in quel momento che suggerirà. Lo

Spirito non suggerirà come uno che è lontano, ma come vivente in

loro, come il Paràclito, colui che ti è accanto; cioè li accompagnerà. I

nemici principali: la stessa famiglia dell'uomo. Gesù annuncia un

odio da parte di tutti, ma la perseveranza, l'aver resistito, l'aver

combattuto fino in fondo darà un premio eterno: la salvezza.

«Signore, non imputar loro questo peccato» (At 7,60).

Subito dopo la solennità del Natale risuonano nella Chie-

sa queste parole che ci riportano al Calvario. Sono le pa-

role che Gesù morente pronunzia a difesa dei propri cro-

cifissori. Esse diventano le parole che Stefano, il primo

martire cristiano, fa proprie rivelandosi fedele imitatore

del suo Maestro. C’è infatti, come fa notare Fulgenzio da

Ruspe, uno stretto rapporto tra il Santo Natale e il marti-

rio di Stefano: “Ieri abbiamo celebrato la nascita nel tem-

po del nostro re eterno; oggi celebriamo la passione tri-

onfale del soldato. Ieri il nostro re, rivestito del mantello

della carne, è uscito dal palazzo dell'utero della Vergine e

ha voluto visitare il mondo. Oggi il soldato uscendo dalla

tenda del corpo, è partito trionfando verso il cielo. Quello

stesso amore che dal cielo ha fatto scendere Cristo sulla

terra ha innalzato Stefano dalla terra al cielo. L'amore che

ha preceduto il re, ha rifulso poi nel soldato”. Per amore

Dio si è fatto uomo, si è rivestito col mantello del

“tempo”, è nato povero in un rifugio per animali per ren-

dere ricca la sua creatura. Per amore Stefano dona la vita,

perdona i suoi carnefici, ci indica il prezzo del riscatto.

Fedele nel poco, Stefano è diventato grande nel martirio e

gode nell’eternità il premio dei servi fedeli. Se il timore

ci assale, se ci sentiamo incapaci e anche un po' vili, la-

sciamo il nostro giaciglio, seguiamo i pastori, inginocchia-

moci davanti alla mangiatoia dove è stato deposto per noi

il Redentore. Dall’umida grotta della Natività nasce la

segreta sorgente a cui attingere l’energia per essere testi-

moni credibili del Vangelo.

Parola di Dio in briciole

Nulla può cancellare l’amore Pagina curata da don Luciano V.M.

L’unica colpa di Stefano sembra essere

agli occhi dei Giudei, quella di essere

fedele a Gesù Cristo. Essi sono duri nel

cuore e hanno deciso di non accogliere

quella grazia che invece il diacono ha già

accolto da tempo. Per questo deve mo-

rire: con la sua scelta egli rappresenta un

rimprovero continuo alla loro pervicacia

e durezza di cuore. Ma un vero discepo-

lo di Cristo si vede nella vita, e soprat-

tutto nella morte: infatti, nell’ultima bat-

taglia, Stefano pronuncia le stesse parole

di perdono del Signore. Ormai egli è un

perfetto discepolo che ha fatto la sua

vita e la morte del Maestro. Il discepolo

di Cristo è colui che vive cercando di

imitare le scelte del Signore, fino a di-

ventare un altro Cristo, nel quale si ri-

specchia la sua stessa vita, e la sua stessa

morte. Anche noi siamo chiamati a vive-

re questa vocazione, senza paura alcuna.

Nemmeno l’umiliazione e la morte pos-

sono cancellare in noi l’amore e la gioia

che deriva dall’essere discepoli del Si-

gnore.

Page 9: Non di PANE - Non di Solo Pane · Non sono lontana, sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo. Rassicurati, va tutto bene. Ritroverai il mio cuore, ne ritroverai la tenerezza

Non di solo pane - Numero 831- Tempo di Natale - pagina 9

Tempo di Natale

Non apprezzi mai così tanto le tue benedizioni finché non le perdi.

Brano Evangelico: Gv 20,2-8

Corse allora e andò da Simon Pietro e dall'altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l'hanno po-sto!». Uscì allora Simon Pietro insieme all'altro discepolo, e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l'altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Chinatosi, vide le bende per terra, ma non en-trò. Giunse intanto anche Simon Pietro che lo seguiva ed en-trò nel sepolcro e vide le bende per terra, e il sudario, che gli era stato posto sul capo, non per terra con le bende, ma piega-to in un luogo a parte. Allora entrò anche l'altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette.

Contemplo:

Gioite, giusti, nel Signore

Ti benediciamo, Padre buono, poiché in Cristo tuo Figlio, da peccatori che eravamo, ci hai resi giusti e possiamo così gio-ire in te, che sei la nostra spe-ranza di vita. Fa’ che imparia-

mo ad amarci e a compren-derci come ci ha insegnato il Cristo, tuo Figlio. Riempici di gioia e di pace nella fede, confermaci nella speranza e donaci la forza del tuo Santo Spirito.

Mercoledì 27

Dicembre Lodi

Proprie

Agisci

Oggi farò una pausa, durante la mia gior-nata, per ascoltare nella preghiera la voce dello Spirito Santo, che mi invita a intraprendere il cammino dell’amore generoso.

Il Santo del giorno:

San Giovanni

L'autore del quarto Vangelo e dell'A-pocalisse, figlio di Zebedeo e fratello di Giacomo maggiore, venne consi-derato dal Sinedrio un «in-colto». In realtà i suoi scritti sono una vetta della teologia cristiana. La sua pro-pensione più alla contemplazione che all'azione non deve farlo credere, però, una figura "eterea". Si pensi al soprannome con cui Gesù - di cui fu

discepolo tra i Dodici - chiamò lui e il fratello: «figli del tuono». Lui si definisce semplicemente «il discepolo che Gesù amava». Assistette alla Pas-sione con Maria. E con lei, dice la tradizione, visse a Efeso. Qui morì tra fine del I e inizio del II secolo, dopo l'esilio a Patmos. Per Paolo era una «colonna» della Chiesa, con Pie-tro e Giacomo.

Page 10: Non di PANE - Non di Solo Pane · Non sono lontana, sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo. Rassicurati, va tutto bene. Ritroverai il mio cuore, ne ritroverai la tenerezza

Non di solo pane - Numero 831 - Tempo di Natale - pagina 10

Preghiera

Preghiera

Asciuga, Bambino Gesù, le lacrime dei fan­ciulli! accarezza il malato e l'anziano!Spingi gli uomini a deporre le armi e a stringersi in un universale abbraccio di pace! Invita i po­poli, misericordioso Gesù,ad abbattere i mu­ri creati dalla miseria e dalla disoccupazio­ne, dall'ignoranza e dall'indifferenza,dalla discriminazione e dall'intolleranza. Sei Tu, Divino Bambino di Betlemme,che ci salvi liberandoci dal peccato. Sei Tu Dio il dono di pace Sii Tu la nostra pace e la nostra gio­ia!

Meditiamo la Parola

Chi sa attendere arriva prima Meditazione a cura di don Luciano Vitton Mea

Parroco di Bovegno

Un passo della risurrezione tra i più completi, ric­

co di dettagli (che apparentemente sembrano non

dire nulla) e di informazioni, segno che chi rac­

conta molto probabilmente ha visto. Questo passo

potrebbe essere definito come "il testo delle cor­

se": tutti corrono. Diversi sono i personaggi. E

una donna che, correndo, porta la notizia a Pietro,

al discepolo amato, della scomparsa del corpo di

Gesù. L'altro personaggio è Pietro. Accanto a lui

una figura anonima, il discepolo amato che la

Chiesa e la tradizione ha sempre creduto essere

Giovanni. Anche Pietro e l'Amato corrono. L'ama­

to arriva prima, ma aspetta Pietro, ed è lui che

entra per primo. Poi seguirà anche il discepolo

amato. Il giungere, l'entrare, il vedere, produrran­

no nell'amato il credere.

Giovanni rappresenta la schiera di tutti colo-

ro che hanno con il Signore un rapporto pro-

fondo, che tocca le profondità del proprio

essere. Quanti santi, dopo di lui, hanno avu-

to la stessa esperienza di Gesù: per loro il

Signore non era un'idea, o un concetto da ri-

cordare. Era una persona viva, l'amico più

intimo e l'amato da accogliere nella propria

vita. Tanti cristiani, quando si tratta di

"correre" per Gesù, diventano improvvisa-

mente pigri e indolenti: per loro Cristo è sol-

tanto un'idea astratta che servi a ricordare

delle regole da tenere a mente, più chi una

persona viva con la quale relazionarsi. Que-

sto brano ci invita a guardarci dentro per ri-

spondere sinceramente a questa domanda:

chi è davvero Gesù?

Parola di Dio in briciole

IL VERBO DELLA VITA

Pagina curata da don Luciano V.M.

“Quello che noi abbiamo veduto e

udito, noi lo annunciamo anche a

voi…..”(Gv 1,1 - 4)

Quando si fa esperienza di qualcuno che

riteniamo davvero importante, non pos-

siamo tenerci per noi tale scoperta. Sen-

tiamo il bisogno di dirlo agli altri in ma-

niera disinteressata, perché anche loro

possano godere di ciò che noi per primi

abbiamo sperimentato. Questo è il dina-

mismo che spiega l’evangelista Giovanni

nel prologo della sua lettera. Gli apostoli

hanno vissuto per diverso tempo con il

Verbo della vita: hanno mangiato con

lui. Hanno toccato la sua carne, lo han-

no visto sorridere e piangere, lo hanno

sentito parlare e annunciare il Regno di

Dio …..Anch’essi sono stati rapiti dalla

sua persona e hanno sperimentato quel-

la gioia che nessuno, prima di lui, aveva

mai dato loro. Questo essi vogliono

condividere con te.

Page 11: Non di PANE - Non di Solo Pane · Non sono lontana, sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo. Rassicurati, va tutto bene. Ritroverai il mio cuore, ne ritroverai la tenerezza

Non di solo pane - Numero 831 - Tempo di Natale - pagina 11

Giovedì 28

Dicembre Lodi

Proprie

Tempo di Natale

Dobbiamo essere bambini in quanto a fede, ad amore incondizionato, a gioia.

Ma dobbiamo essere adulti in quanto ad esperienza, compassione e saggezza.

Il Santo del giorno:

Santi Innocenti

Gli innocenti che rendono testi-monianza a Cristo non con le Parole, ma con il sangue, ci ricor-dano che il martirio è dono gra-tuito del Signore. Le vittime im-molate dalla ferocia di Erode ap-

partengono, insieme a santo Ste-fano e all'evangelista Giovanni, al corteo del re messiniaco e ricor-dano l'eminente dignità dei bam-bini nella Chiesa.

Brano Evangelico: Mt 2,13-18

Essi erano appena partiti, quando un angelo del Signore appar-ve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto, e resta là finché non ti avvertirò, perché Erode sta cercando il bambino per uccider-lo». Giuseppe, destatosi, prese con sé il bambino e sua madre nella notte e fuggì in Egitto, dove rimase fino alla morte di E-rode, perché si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: Dall'Egitto ho chiamato il mio figlio. Erode, accortosi che i Magi si erano presi gioco di lui, s'infuriò e mandò ad uccidere tutti i bambini di Betlemme e del suo ter-ritorio dai due anni in giù, corrispondenti al tempo su cui era stato informato dai Magi. Allora si adempì quel che era stato detto per mezzo del profeta Geremia: Un grido è stato udito in Rama, un pianto e un lamento grande; Rachele piange i suoi figli e non vuole essere consolata, perché non sono più.

Contemplo: Prendi il bambi-no e sua madre

Il Signore ordina a Giuseppe di prendere il bambino Gesù e Maria per fuggire dalle mani di Erode. I santi innocenti sa-ranno uccisi dal furore del re, che ha paura e difende il pro-

prio potere terreno. Quei bambini sono l’immagine viva di Gesù, agnello innocente inchiodato alla croce per la nostra redenzione, e di tutti gli innocenti che nel mondo sono vittime della crudeltà e dell’egoismo.

Agisci

Imiterò Gesù e, con la forza che solo lui può darmi, oggi cer-cherò di servire qualcuno in modo speciale, sacrifican-do un po’ del mio tempo.

Page 12: Non di PANE - Non di Solo Pane · Non sono lontana, sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo. Rassicurati, va tutto bene. Ritroverai il mio cuore, ne ritroverai la tenerezza

Non di solo pane - Numero 831 - Tempo di Natale - pagina 12

Preghiera

Preghiera

La luce guardò in basso e vide le tene­bre: "Là voglio andare" disse la luce. La pace guardò in basso e vide la guerra: "Là voglio andare" disse la pace. L'amo­re guardò in basso e vide l'odio: "Là vo­glio andare" disse l'amore. Così apparve la luce e inondò la terra; così apparve la pace e offrì riposo; così apparve l'amore e portò la vita. "E il Verbo si fece carne e dimorò in mezzo a noi".

Amen

Meditiamo la Parola

Tu difendili! Meditazione a cura di Fiorella Elmetti

Piccola figlia della croce - Lumezzane

L'omaggio dei Magi segna la fine di una tranquillità e

del bene che veniva offerto gratuitamente al Bambino

Gesù. Iniziano le persecuzioni. Dio avverte in sogno

Giuseppe che le forze del male minacciano il Bambino

e lui deve salvarli, prendendo con sé il bambino e sua

madre e condurli in Egitto. L'Egitto è segno della

schiavitù, ma anche il luogo dove si manifesta la mano

potente di Dio. Non è minacciato solo Gesù, ma l'intero

disegno della nostra salvezza. Un potente che se la

prende con un bambino. Il potente chiede ai buoni di

collaborare ai suoi piani di morte. Essi si rifiutano e

non lo fanno. Questo causerà la morte di molti piccoli

innocenti. Che Dio non voleva.

Purtroppo le antiche profezie si realizzano in

tutta la loro tragica realtà: la follia omicida

del re Erode si abbatte su degli innocenti,

che pagano con la loro vita il delirio di pote-

re di un pazzo. Ma si deve notare un altro aspetto in questo brano: alla sacra Famiglia

non viene risparmiato nulla, perché essa pos-

sa vivere nell' ordinarietà e nella normalità.

Dio ha voluto anche per questo momento dif-

ficile una soluzione normale, esattamente

come avrebbero fatto tante famiglie nella

stessa situazione. Egli non difende in manie-

ra mirabolante suo figlio, ma lo affida a due

deboli creature perché sia portato lontano

dalla morte certa. Eppure il padre e la madre

di Gesù hanno tanta fede, ed anche se essi

non comprendono l'agire di Dio, obbediscono

con amore.

Parola di Dio in briciole Il grande inganno Pagina curata da don Luciano V.M. “Dio è luce e in lui non ci sono tene-bre.” (Gv 1,5)

Si inizia ad essere veri discepoli di Cristo

a partire da un grande atto di sincerità e

ammettendo che, fino a quando non si

riconosce di camminare nelle tenebre ci

si prende in giro e si cerca di ingannare

Dio. Ma che cosa vuol dire davvero

camminare nelle tenebre? Vuol dire es-

sere incoerenti: cioè essere convinti di

amare Dio, ma senza tenersi lontano dal

peccato e illudersi di amare gli altri,

quanto ciò non è vero. E’ necessario

quindi un grande atto di coraggio per

ammettere che fino ad ora abbiamo fat-

to davvero poco per vivere da discepoli

di Cristo. Solo quando veniamo alla luce

con questa verità, la parola di Gesù co-

mincia a rischiarare le nostre tenebre e

vediamo chiaramente la strada da per-

correre.

Page 13: Non di PANE - Non di Solo Pane · Non sono lontana, sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo. Rassicurati, va tutto bene. Ritroverai il mio cuore, ne ritroverai la tenerezza

Non di solo pane - Numero 831 - Tempo di Natale - pagina 13

Venerdì 29

Dicembre Lodi

Proprie

Tempo di Natale

Gli amici sono quelli che ti amano

quando tutti gli altri ti abbandonano.

Brano Evangelico: Lc 2,22-35 Quando venne il tempo della loro purificazione secondo la Legge di Mosè, portarono il bambino a Gerusalemme per offrirlo al Signo-re, come è scritto nella Legge del Signore: ogni maschio primoge­nito sarà sacro al Signore; e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o di giovani colombi, come prescrive la Legge del Signore. Ora a Gerusalemme c'era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e timorato di Dio, che aspettava il conforto d'Israele; lo Spirito San-to che era sopra di lui, gli aveva preannunziato che non avrebbe vi-sto la morte senza prima aver veduto il Messia del Signore. Mosso dunque dallo Spirito, si recò al tempio; e mentre i genitori vi porta-vano il bambino Gesù per adempiere la Legge, lo prese tra le brac-cia e benedisse Dio: «Ora lascia, o Signore, che il tuo servo vada in pace secondo la tua parola; perché i miei occhi han visto la tua sal-vezza, preparata da te davanti a tutti i popoli, luce per illuminare le genti e gloria del tuo popolo Israele». Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e parlò a Maria, sua madre: «Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l'anima».

Contemplo:

Il tuo servo vada in pace Il vecchio Simeone, giunto al tempio mosso dallo Spirito (cf Lc 2,27), vede nel bambino Gesù la luce mediante la quale Dio si rivela alle genti (cf Lc

2,32). È una visione che gli riempie il cuore di una gioia così intensa che non ha ormai altro desiderio se non quello di «andare in pace», cioè di vive-re eternamente con Dio in cie-lo.

Agisci:

Oggi mi sforzerò di dominarmi e con-trollarmi meglio nei miei rapporti con gli altri, per amore di Gesù, specialmente nel mio modo di ri-volgermi a loro.

Il Santo del giorno: S. Tommaso Becket Nato a Londra verso il 1117, ordinato arci-diacono e collaborato-re dell'arcivescovo di Canterbury, Tommaso fu nominato cancellie-re da Enrico II e, in seguito, successore alla sede primaziale di Canterbury. Occupan-

do questo posto però si trasformò in uno strenuo difensore dei diritti della Chiesa, inimicandosi il sovra-no. Fu costretto alla fuga in Francia, dove visse sei anni di esilio. Al rientro, come pri-mo atto, sconfessò i vescovi che erano scesi a patti col re; fu

così che quattro cava-lieri armati partirono alla volta di Canter-bury. Tommaso accol-se i sicari del re nella cattedrale, vestito dei paramenti sacri e si lasciò pugnalare sen-za opporre resistenza. Era il 23 dicembre del 1170.

Page 14: Non di PANE - Non di Solo Pane · Non sono lontana, sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo. Rassicurati, va tutto bene. Ritroverai il mio cuore, ne ritroverai la tenerezza

Non di solo pane - Numero 831 - Tempo di Natale - pagina 14

Preghiera

Preghiera

Gesù abbellisci l'anima mia con la tua presenza, adornala con le tue grazie,

brucia queste paglie e cambiale in soffice giaciglio per il tuo santissimo corpo di

neonato. Gesù, ti aspetto. Molti ti rifiuta­no. Fuori spira un vento glaciale... vieni nel mio cuore.

Meditiamo la Parola

Tu sei il mio nuovo tempio Meditazione a cura di don Luciano Vitton Mea

Parroco di Bovegno

La pagina di Luca ci mostra un famiglia che rispetta e

che vive nella legge del suo Dio. Vanno infatti al tem­

pio per adempiere la legge e offrire il loro primogenito

e unico figlio a Dio. Capiamo da alcuni particolari che

erano vera­mente poveri. L'offerta delle tortore o delle

colombe era, infatti, quella che compivano i poveri,

coloro che non potevano permettersi il capretto o l'a­

gnello. Maria, Giuseppe e Gesù appartengono a questa

categoria di persone. Nel tempio, il luogo dove un i­

sraelita incontra Dio, Maria e Giuseppe portano Dio, e

solo chi ha lo Spirito Santo se ne accorge. E il caso del

vecchio Simeone, giusto e pio, che lo accolse tra le

braccia e profetizzò cose grandi sul Bambino

In questo brano vi sono due elementi che ap-

parentemente si contraddistinguono ma che

in realtà si completano a vicenda. Anzitutto,

Giuseppe e Maria offrono delle tortore, che

era l'offerta dei poveri. Eppure, in questo

contesto di estrema semplicità, Cristo luce

del mondo porta uno squarcio potente di

chiarore nelle tenebre del mondo. È proprio

questo lo stile di Dio: Egli rivela le più grandi

verità attraverso mezzi ordinari e poveri, af-

finché si possa capire che è proprio la sua

opera di salvezza che tocca gli uomini, e non

le capacità umane. Dunque, contemplate

questa scena nella quale Gesù viene presen-

tato a voi come luce che illumina persino le

tenebre della vostra anima. Non abbiate pau-

ra se avete da offrirgli solo la vostra debolez-

za e la vostra miseria. Sono proprio quelle

che lui cerca per trasformarle in grazia.

Parola di Dio in briciole

Amare i fratelli Pagina curata da don Luciano V.M.

“Chi dice di essere nella luce e o-dia suo fratello, è ancora nelle te-nebre.” (Gv 2,3,11) Giovanni dice che c’è un solo co-mandamento da osservare e che fa la differenza nella nostra vita cristiana: amare i fratelli. Noi possiamo essere ancora apparentemente dei bravi cri-stiani e nonostante questo vivere nel-le tenebre. Infatti, la perfezione non sta nelle parole e nella presunta fede che diciamo di avere in Dio, se questa non è supportata dall’unico coman-damento importante che egli ci ha dato. Del resto, se diciamo - con tan-ta facilità - di amare Dio, in qualche modo dovremo pur dimostrarlo in pratica. Ecco che allora l’amore ai nostri fratelli rappresenta la maniera più pratica per valutare che tipo di amore alberga nel nostro cuore.

Page 15: Non di PANE - Non di Solo Pane · Non sono lontana, sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo. Rassicurati, va tutto bene. Ritroverai il mio cuore, ne ritroverai la tenerezza

Non di solo pane - Numero 831 - Tempo di Natale - pagina 15

Sabato 30

Dicembre Lodi

Proprie

Tempo di Natale

Non ho un’altra strada, Signore! Che questa povera foglia

entri nel turbine del tuo amore

Contemplo : La parola di Dio rimane in voi Ti ringraziamo, Padre, per averci dato in dono il tuo Fi-glio, la tua Parola viva ed e-terna: fa’ risplendere sul mondo la gioia della sua na-scita. Tu che hai inviato il tuo Figlio a predicare a tutti il

tempo della misericordia, do-na libertà e pace al mondo intero. Tu che hai guidato i sapienti a rendere omaggio al tuo Verbo fatto uomo, accogli l’umile espressione della no-stra fede.

Brano Evangelico: Lc 2,36-40

C'era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto col marito sette anni dal tempo in cui era ragazza, era poi rima-sta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allonta-nava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con di-giuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti a-spettavano la redenzione di Gerusalemme. Quando ebbero tutto compiuto secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nazareth. Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era sopra di lui.

Agisci

Ricordandomi che Gesù è la Parola di Dio, cercherò di par-lare da cristiano, di-cendo bene di coloro che mi circondano.

Il santo del giorno:

San Ruggero di

Canne Mentre l'antica cit-tà pugliese di Can-ne, già risorta altre volte dalle rovine, stava v ivendo un'ulteriore disfat-ta causata dal nor-

manno Roberto il Guiscardo, il ve-scovo Ruggero (sec XI) si trovò a reggere le sorti della sua città na-tale, restando uni-co riferimento per la sua gente pro-strata dalla miseria e dalla fame. Il suo

episcopio restò sempre aperto, di-venendo la casa degli ultimi e degli indifesi. Morì il 30 dicembre 1129; aveva circa 60 an-ni.

Page 16: Non di PANE - Non di Solo Pane · Non sono lontana, sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo. Rassicurati, va tutto bene. Ritroverai il mio cuore, ne ritroverai la tenerezza

333/3390059 don Luciano

Anno XIX- n. 831

Domenica 24 dicembre 2017

Chiuso il 14/12/2017

Numero copie 1350

Stampato in proprio

Coordinatrice Fiorella Elmetti

Redazione

don Luciano Vitton Mea, don Carlo Moro, don Fabio Marini,

don Diego Facchetti, Fiorella Elmetti, Tiziana Guerini e Cristina Sabatti

Grafica e stampa

don Luciano Vitton Mea

Ideato da don Luciano Vitton Mea

Sussidio di preghiera per la famiglia

Per la tua vita spirituale visita

Vi troverai:

Ogni giorno una meditazione dei più grandi maestri di spiritualità Il settimanale di preghiera Non di Solo pane (da scaricare) I Santi del Giorno Tutte le opere di San Agostino I racconti di un pellegrino russo L’Imitazione di Cristo

Ti aspetto ogni giorno su:

www.nondisolopane.it


Recommended