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NON TARPIAMO LE ALI ALLA GREEN ECONOMY · tezione del suolo e dell’acqua, turismo ambientale,...

Date post: 16-Jul-2020
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ED n.8 - 2010 energia pulita e dintorni AMBIENTE FESTIVAL L’ENERGIA RINNOVABILE NEL MOTORE DI RIMINI FOTOVOLTAICO UNA LEZIONE RIMINESE PER I COMUNI TRENTINI I DATI DI OTTOBRE ENERGIA DAL SOLE RIMINI IN FRENATA CONVEGNO CGIL IL NO AL NUCLEARE DI MARIO TOZZI ECOVISIONI I RIFIUTI IN CAMPANIA IN UN DOCU-FILM Francesco Ferrante, membro della Commissione Ambiente e vicepresidente del Kyoto club traccia il futuro dell’economia verde “in salsa italiana”, con un monito: “No al nucleare” NON TARPIAMO LE ALI ALLA GREEN ECONOMY
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EDn.8 - 2010

energia pulita e dintorni

AMBIENTE FESTIVALL’ENERGIA RINNOVABILE NEL MOTORE DI RIMINI

FOTOVOLTAICOUNA LEZIONE RIMINESE PER I COMUNI TRENTINI

I DATI DI OTTOBREENERGIA DAL SOLE RIMINI IN FRENATA

CONVEGNO CGILIL NO AL NUCLEARE DI MARIO TOZZI

ECOVISIONII RIFIUTI IN CAMPANIA IN UN DOCU-FILM

Francesco Ferrante, membro della Commissione Ambiente e vicepresidente del Kyoto club traccia il futuro dell’economia verde “in salsa italiana”, con un monito: “No al nucleare”

NON TARPIAMO LE ALI ALLA GREEN ECONOMY

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Il costo del ritardo sugli obiettivi di KyotoL’Italia dal 1° gennaio 2008 ogni giorno accumula diversi euro di debito (17 € al secondo al 30 luglio 2010) per il mancato raggiungimento degli obiettivi del Protocollo di Kyoto. Il conta-tore nel sito internet del Kyoto Club visualizza in tempo reale la crescita del debito.

AL 25 OTTOBRE 2010 IL COSTO DEL RITARDO DI KYOTO È DI

Dodici mesi di grandi scelte La green economy diventa adulta

Dobbiamo ridare mobilità sociale a un Paese che non l’ha più. Qui alla Ubisol ci sono quattro giovani che decidono di rischiare, di mettersi in gioco, così come in questa terra hanno fatto i nostri nonni, che da brac-cianti e mezzadri hanno inventato uno dei più efficienti sistemi turistici

del mondo”. Abbiamo deciso di aprire l’editoriale di questo ottavo numero del nostro magazine con le parole pronunciate nell’ottobre 2009, esattamente un anno fa, da Vasco Errani, presidente del-la Regione Emilia-Romagna, durante l’i-naugurazione della nuova sede Ubisol a Rimini. Quel 10 ottobre del 2009 ha rap-presentato per noi una tappa importante, la sintesi di un progetto partito tre anni prima. Non abbiamo intenti celebrativi, ma questi dodici mesi sono stati densi di eventi. Quello che, per un attimo, aveva-mo pensato fosse un momento d’arrivo, come era prevedibile si è trasformato in un passo d’avvio. La green economy è esplosa, e noi ci siamo ritrovati a essere tra i protagonisti di questo settore. Abbia-mo cercato di interpretarlo al meglio, con l’idea che ha animato le nostre scelte sin dall’inizio: fare impresa non significa solo far quadrare i conti, ma soprattutto es-sere una presenza socialmente attiva. Abbiamo cercato di perseguire questi inten-ti seguendo essenzialmente due strade: quella della creazione di “buoni” posti di lavoro e quella del sostegno alla nuova cultura ambientalista che si va affermando. Al di là delle parole, ecco i dati: in questi dodici mesi abbiamo assunto nove ra-gazzi e ragazze, con un’età media di venticinque anni. Gli impianti fotovoltaici in-stallati nel solo 2010 saranno circa 200, e tra questi ci sono quelli nati grazie alla collaborazione con due grandi gruppi d’acquisto solidale. Per quel che riguarda i rapporti con la nostra comunità e la diffusione di una nuova cultura sostenibile, ci siamo impegnati in convegni e incontri pubblici, nei rapporti con le scuole e con l’università, nelle pubblicazioni diffuse gratuitamente, come il magazine ED, il nostro sito e il canale Youtube. Sosteniamo gli sport dilettantistici e la cultura indipendente con azioni concrete, così come l’associazionismo e il volontariato. Sia chiaro, non siamo un ente benefico, dobbiamo fare impresa, ma questo è un obiettivo cui si può arrivare percorrendo strade diverse. Noi abbiamo scelto quella della condivisione e dell’impegno sociale. Quei “quattro ragazzi” di cui parlava Errani un anno fa, continuano a mettersi in gioco, e se i nostri nonni hanno in-ventato dal nulla “uno dei sistemi turistici più efficienti al mondo”, noi, molto più modestamente, vorremmo essere tra coloro che partecipano alla creazione del settore della green economy della nostra regione. A beneficio della nostra regione. Buona lettura.

I soci UbisolLuca Ciccarelli, Marco Polazzi, Francesco Rinaldi, Matteo Ronconi

ed- energia pulita e dintornin.8, novembre - dicembre 2010

direttore responsabileGiuseppe Musilli

direttore editorialeMarco Polazzi

realizzazione editorialeRiminimedia

progetto grafico e impaginazioneinèditart - rimini

fotografie: Riccardo Gallini, Marco Polazzi, Elisabetta Angeli e autori vari

foto di copertina © Yuri Bizgaimer - Fotolia.com

stampa digitaleCoop. sociale Cento Fiori o.n.l.u.s. - Riministampa offsetGrafiche MDM - Forlì

ed - energia pulita e dintornibimensile sui temi delle energie rinnovabili, ambiente, ecologia, politiche energetichee ambientali.

Iscritto al Tribunale di Rimini reg. stampa n.18 del 29/09/2009

Edito da Ubisol s.r.l.via dello Stambecco, 6/F47923 Rimini

Stampato su carta riciclata

Questo numero è stato chiuso in redazioneil 25 ottobre 2010

CONTATTA LA REDAZIONE DI “ED”E INVIA LE TUE [email protected]

www.edmagazine.it

l editoriale

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EDenergia pulita e dintorni

1. . .10 570 265 9€

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storia di copertina

Una green economy con forti sfumature rosa, un settore che sta navigando a vele spiega-te nonostante la crisi, un paventato ritorno al nucleare assolutamente anacronistico.

Sono queste alcune delle riflessioni che Francesco Ferrante, senatore, membro della Commissione Am-biente e vicepresidente del Kyoto club, sostanzia con numeri e dati mentre risponde alle nostre domande. D’altra parte, i suoi dodici anni d’impe-gno come direttore generale di Legam-biente si colgono tutti durante il colloquio. Ormai in tutto il mon-do si parla della green economy come del set-tore del futuro: qual è la situazione in Italia? “La green economy in salsa italiana non è solo la produzione di energia da fonti rinno-vabili o il recupero e riciclaggio di carta o plastica. La green economy modello italiano è un filo conduttore che lega tutto il made in Italy, attraversa i territori, come i prodotti agroalimentari a ‘km zero’, tocca i settori in-dustriali di punta. E’ strettamente legata al concetto di qualità, grazie alla quale la produzione ed export di green economy ha senz’altro retto meglio alla grande crisi. D’altro canto ci sono settori che hanno grande know how e enormi potenzialità, ma che rischiano di vedersi tarpate le ali da un governo che sull’ambiente è particolarmente miope. Prendiamo ad esempio il di-vieto di commercializzare i sacchetti di plastica. Bene, il divieto è già stato prorogato di un anno rispetto alla data che si era assunta dopo un mio emendamento alla finanziaria del 2007 e questo ha fatto perdere

vantaggi competitivi alle industrie italiane che si era-no incamminate sulla strada della chimica ecososte-nibile, con la produzione di shoppers biodegradabili”. Quali sono le prospettive anche dal punto di vi-sta della creazione di nuovi posti di lavoro? “Le stime sull’occupazione futura generata dalla green economy denotano ritmi di crescita importan-

ti. In una quindicina d’anni il settore verde (energie rinnovabili, agricoltura biologica, gestione rifiuti, pro-tezione del suolo e dell’acqua, turismo ambientale, bio-architettura) è cresciuto di oltre il 40%, passan-do da 264mila occupati nel 1993 ai quasi 400mila del 2008; mentre, crisi permettendo, per i prossi-mi anni le stime parlano persino di un raddoppio. Un misto di verde e di rosa, perché il settore delle nuove energie apprezza in modo particolare il ruolo delle donne, la cui presenza è cresciuta del 25%”. Il fotovoltaico è parte fondamentale del com-parto delle energie rinnovabili. Le disposizio-ni sugli incentivi del conto energia 2011-2013 quale futuro tracciano per le nostre comunità? “Il Gestore dei servizi energetici ha certificato che il

?Giuseppe Musilli

“Non dobbiamo tarpare le ali alla green economy in salsa italiana”

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L’analisi di Francesco Ferrante, membro della Commissione Ambiente vicepresidente del Kyoto club “Bene l’occupazione, anche perché il settore delle nuove energie apprezza il ruolo delle donne”

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fotovoltaico italiano ha sfondato quota centomila im-pianti, per una potenza installata pari a oltre 1.600 MW. Secondo le previsioni del Gse, entro la fine del 2010 la capacità fotovoltaica installata nel nostro pa-ese supererà i 2.500 MW, quasi 1.000 in più rispetto all’attuale potenza. Nel 2011, inoltre, ci si aspetta che le nuove realizzazioni fotovoltaiche raggiungano i 2.000 MW malgrado l’entrata in vigore delle tariffe incentivanti riviste al ribasso del terzo conto energia. Fatta eccezione per i moduli applicati in sostituzio-ne delle vecchie e pericolose coperture in amianto. Il premio per questo tipo di interventi è attualmente pari al 5% in più, ma con il terzo conto energia passerà a +10%. Ricordiamo infatti che Il DM del 19 febbra-io 2007 introduce un meccanismo di incentivazione che agevola la sostituzione delle coperture in eter-nit dei capannoni industriali o agricoli con impianti fotovoltaici, recentemente rilanciato dalla campagna ‘Province Eternit Free’ di Legambiente e Azzero CO2. In merito invece all’aspetto degli incentivi, noi dob-biamo lavorare per un livello adeguato alla remune-razione dell’investimento, collegando gli incentivi al raggiungimento degli obiettivi europei. Credo quindi si debba lavorare per una stabilizzazione degli stessi senza preoccuparsi troppo del livello assoluto: vorrei ricordare l’autentico boom del fotovoltaico tedesco, che sta avvenendo in un paese che, lungo il 2010, sta tagliando di un terzo i suoi incentivi. Nonostante que-sto le istallazioni solari si sono impennate. Segno che i costi del fotovoltaico, in veloce riduzione, continuano a mantenere redditizi gli investimenti. Più importante per cittadini e imprese è la stabilità degli stessi”. Entro il 5 dicembre 2010 l’Italia dovrà re-cepire la terza direttiva europea sulle fonti rinnovabili. Come ha dichiarato al Meeting di Rimini il viceministro allo Sviluppo Stefa-no Saglia “si tratta di un appuntamento stori-co”. Cosa cambierà con queste disposizioni? “L’instabilità politica e l’orientamento preva-lente dell’attuale maggioranza su questi temi rischiano di confinare l’Italia in una posizione di retroguardia. Noi ci impegneremo affinché si utilizzi l’opportunità offerta dalla scadenza del-la direttiva comunitaria per riformare l’intero si-stema degli incentivi dandogli stabilità - almeno sino al 2020 - e assicurandone l’adeguato livello”. Sulle politiche energetiche italiane si al-lunga l’ombra del nucleare. Perché il no-stro Paese ha imboccato questa strada e quali sono i problemi connessi a tali scelte?

Mare e cinema tra le passioni

Palermitano di origine, Francesco Ferrante vive da sem-pre a Roma con la moglie e i suoi due figli. Dal 1995 al 2007 è stato il direttore generale di Legambiente ed è attualmente vicepresidente del Kyoto Club. Eletto al Se-nato, è componente della Commissione ambiente, terri-torio e beni ambientali. Ha fatto parte della delegazione parlamentare italiana presente alla Conferenza di Copen-hagen sui cambiamenti climatici del dicembre 2009. “Tra le mie passioni - si legge sul suo sito - i libri di Ian McEwan, il cinema, il mare e la cassata siciliana”.

“Non è certo il Paese che vorrebbe avventurarsi nel ritorno all’energia atomica, ma è il Governo che ha l’intenzione di concedere a pochi grandi gruppi indu-striali la possibilità di fare soldi a palate, a spese dei cittadini. Una politica energetica che investa miliardi di euro per far ripartire da zero il nucleare è assoluta-mente anacronistica: in Germania si è solo rimandata la chiusura delle centrali, provocando tra l’altro gran-di proteste della popolazione, negli Usa la fortissima lobby del nucleare è riuscita a spuntare la costruzio-ne di due soli reattori in impianti già esistenti, ma l’Ufficio del bilancio del Congresso ha manifestato preoccupazione perché c’è un’alta probabilità che il progetto fallisca e vadano così perduti gli 8,3 miliardi di dollari dei contribuenti. C’è poi il caso finlandese, che dovrebbe essere un monito chiarissimo: la costru-zione in Finlandia di un reattore dello stesso tipo che l’Areva vuole installare in Italia si è rivelata un’impre-sa disastrosa. Il contratto prevedeva la consegna del reattore nel settembre 2009, al costo di 3 miliardi di euro, ma il progetto è lievitato di 1,7 miliardi di euro. A livello globale poi c’è un dato su tutti: l’energia elettrica prodotta col nucleare nel mondo è diminuita di 60 TWh dal 2006 al 2008. In realtà, quindi, il nucleare è in declino, semplicemente perché non è economicamente conveniente in un regime di libero mercato. Sulle scorie poi anche il più acceso fan del nucleare alza bandiera bianca, ammettendo che non c’è attualmente una soluzione definitiva per lo smal-timento sicuro”.

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Nella foto Francesco Rinaldi durante la relazione a Trento

Full immersion per gli amministratori sui temi della green economy

Sarà che sulla riviera romagnola si lavora con il sole da sempre, sarà che le aziende della green economy dell’Emilia-Romagna hanno acquisito una loro autorevolezza a

livello nazionale, fatto sta che per spiegare il pre-sente e il futuro del fotovoltaico agli amministratori del Trentino è stata chiamata un’impresa di Rimini. E’ stato infatti l’amministratore delegato della Ubi-

sol, azienda riminese specializzata nell’energia so-lare, a intervenire lo scorso 6 ottobre al seminario sulla green economy che si è tenuto nell’auditorium di Vigolo Vattaro, a qualche chilometro da Trento.L’iniziativa è stata promossa dal Patto territoriale della Vigolana, organizzazione di enti locali trenti-ni, e organizzata in collaborazione con la società Trentino Rainbow Energy e la Aeit, la federazione italiana di elettrotecnica, elettronica e automazione. L’ingegnere riminese Francesco Rinaldi, ad della Ubisol, è stato invitato come relatore unico della full immersion nelle rinnovabili, e ha trattato per gli amministratori della regione autonoma il tema “Fo-tovoltaico: le opportunità di oggi e le possibilità di domani”.

Riminesi in Trentino per spiegare il fotovoltaico

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È necessaria e doverosa la visione di questo docu-film su ciò che sta avvenendo da quin-dici anni in Campania sull’emergenza rifiuti. La voce narrante di Ascanio Celestini ci por-

ta negli ingranaggi di un sistema dove ci sono politi-ci, amministratori, imprese e camorra. Per fare profit-ti non si guarda in faccia a niente e nessuno, né alla salute dei cittadini né alla difesa dell’ambiente. Dalla parte opposta organizzazioni, donne e uomini impe-gnati nella battaglia per la difesa dei territori. Una bat-taglia che è tuttora in corso, una ferita profonda che tocca tutti, una piaga che è l’ennesima riprova della meschinità di una parte dell’attuale classe politica. La visione completa sul sito: http://www.versionebeta.org/2009/08/una-montagna-di-balle-documentario.html

Una comunità di aborigeni si oppone ai proget-ti di una compagnia mineraria intenzionata a creare un giacimento in una zona ritenuta sacra, dove, secondo la tradizione, vengono a

“sognare” le formiche verdi. I racconti dei nativi di que-sta regione australiana affermano che il giorno in cui le formiche verdi smetteranno di sognare, l’intera umanità soffrirà. Un geologo si ritroverà ben presto a lottare per la causa portata avanti dagli insoliti “attivisti” aborigeni. Il regista tedesco Werner Herzog non è nuovo a temati-che legate all’ecologia e in questo film, anche se ormai datato, il tema è quello familiare di un mondo civilizzato e avaro che vuole delegittimare i diritti di minoranze che hanno la sfortuna di vivere in zone ricche e sfruttabili.

Regia: Nicola Angrisano Paese: Italia Anno: 2009

Regia: Werner Herzog Paese: Australia Anno: 1984

UNA MONTAGNADI BALLE

DOVE SOGNANOLE FORMICHE VERDI

Ecovisioni ?Annalisa Angeli

impresa e dintorni

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La Ubisol, insieme ad alcune altre imprese ita-liane del settore del fotovoltaico, è stata invi-tata in Austria per una visita agli stabilimenti e alle installazioni della Fronius, una delle

aziende leader al mondo per la produzio-ne di inverter. Una tre gior-ni, dal 30 set-tembre al 2 ottobre 2010, tutta dedica-ta alle energie rinnovabili e alle nuove tec-nologie, alla quale hanno preso par-te Emanuele De Lucia e l’ingegner Luca Za-magni, rispettivamente del settore commercia-le e dell’ufficio tecnico della Ubisol di Rimini. La tre giorni ha quindi costituito l’occasione per ap-

Città dei Mestieri, un ponte fra scuola e impresaUn attestato che testimonia l’impegno della Ubisol nell’ambito del progetto lanciato dalla Camera di Commercio per far conoscere la realtà economica del territorio riminese ai più giovani. Un riconoscimen-to consegnato all’azienda riminese specializzata nel fotovoltaico venerdì 28 ottobre nel corso convegno “La Città dei Mestieri: un ponte fra scuola e impresa. Insieme per creare lavoro”. L’appuntamento è stato strutturato per fare il punto sull’iniziativa e per provo-care un confronto su un’esperienza giovane ma in forte crescita, interessante per i contenuti ma anche perché espressione di una rete che ha stretto le proprie maglie per investire sull’integrazione fra scuola e impresa, decisiva per lo sviluppo dell'economia e della società.

In Austria alla scoperta delle nuove tecnologie

profondire la conoscenza con le più moderne tecnolo-gie del settore fotovoltaico, un’esperienza che la Ubi-sol trasferisce quotidianamente a beneficio dei suoi clienti grazie al suo lavoro e ai rapporti con Enerpoint,

impresa italiana leader nei sistemi solari che ha se-lezionato la Ubisol come azienda per l’installazione degli impianti nelle province di Rimini, Forlì-Cesena e Pesaro-Urbino.

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impresa e dintorni

La Camera di Commer-cio di Rimini, insieme alle a ssoc iaz i on i di categoria e all’ufficio sco-lastico provinciale, ha infatti attivato a partire dall’an-no scolastico 2008-2009 il progetto “La Città dei Mestieri: un ponte fra scuola e impresa”, dedicato agli studenti che frequentano le classi dell’obbligo d’istruzione, per aiutarli a conoscere l’economia del territorio e i suoi settori e per favorire la diffusione della “cultura del lavoro”.

I riminesi della Ubisol in visita agli stabilimenti della Fronius, l’azienda leader mondiale per la produzione di inverter

Nelle foto un’immagine degli stabilimenti Fronius ed Emanuele De Lucia in visita al parco solare dell'azienda

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rimini e dintorni

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Fotovoltaico, Rimini frena Ora è all’ultimo posto in regione

Rimini diventa fanalino di coda tra le province dell’Emilia-Romagna per energia fotovoltaica installata. Qualche settimana fa è stata su-perata anche da Parma, e ormai la capitale

del turismo occupa l’ultimo posto in questa classifica. “Rispetto al resto delle province della nostra re-gione, Rimini accusa un forte rallentamento per potenza installata, nonostante si tratti di uno dei territori più vocati per la creazione di impianti foto-voltaici - spiega Marco Polazzi, direttore commercia-le della Ubisol, azienda riminese specializzata nel-le energie rinnovabili -. La forbice con il resto delle province dell’Emilia-Romagna si allarga, a scapi-to della creazione di ricchezza e di posti di lavoro”. I dati, elaborati dalla Ubisol, sono quelli ufficiali del Gse, il Gestore dei servizi energetici, l’ente italiano che sovrintende alle installazioni degli impianti foto-voltaici. Il riferimento (vedi tabella) è a ottobre 2010: per potenza installata, tra le province dell’Emilia-

Romagna, Bologna resta al primo posto (rispetto alla rilevazione di giugno 2010) con 37.625 kWp, segui-ta da Ravenna che guadagna due posizioni rispetto a quattro mesi fa (19.670 kWp), seguita da Modena

(19.006kWp), Forlì-Cesena (che perde una posizione ed è quarta con 16.396 kWp), da Ferrara (10.978 kWp, guadagna una posizione), Reggio Emilia (9.575 kWp, scende di una posizione). Agli ultimi tre posti ci sono Piacenza (8.935 kWp), Parma (che con 8.350 kWp scavalca Rimini e abbandona l’ultimo posto di giugno 2010) e, in fondo alla graduatoria, Rimini, inchiodata a una potenza installata di 7.786 kWp. Rimini è ultima anche per quel che riguarda gli in-crementi di potenza (vedi tabella). Tra giugno 2010 (ultima rilevazione Ubisol) e ottobre 2010, Rimini è cresciuta solo del 7.6% (592 kWp). Questa classifica vede al primo posto Ravenna con un incremento in tre mesi del 42,4% (8341 kWp), seguita da Ferrara con il 33% (3627 kWp), Modena (25.9%, 4928 kWp), Bolo-gna (22.6%, 8517 kWp), Forlì-Cesena (20.5%, 3366 kWp), Parma (16.5%, 1374 kWp), Reggio Emilia (15.7%, 1499 kWp) e Piacenza (14.7%, 1309 kWp). Il forte incremento di Parma, che ha lasciato l’ultima

posizione a Rimini, si deve in particolare alle politiche adottate dall’assessorato provinciale all’Ambiente, che ha lanciato un progetto coinvolgendo tutti i comuni del territorio per promuovere lo sviluppo dell’energia pulita.

Energie rinnovabili: l’Emilia-Romagna vola mentre il territorio riminese rallenta Dati Gse di ottobre 2010: la capitale del turismo diventa fanalino di coda

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Brevilocali

Tempi velocizzati nelle MarcheFotovoltaico, linee guida in agricoltura

Convegno a RiminiFotovoltaico per le imprese con Ener

Un testo di Michele PianoRinnovabili e domotica in un libro

Si è svolto il 27 settembre 2010, nella sala Marvelli della Provincia di Rimini, il convegno di presentazio-ne dell’iniziativa sugli impianti fotovoltaici per pic-cole e medie imprese nel territorio della Provincia di Rimini, organizzato dall’Ener (Ente nazionale energie rinnovabili) e patrocinato dalla Provincia di Rimini. “Finora – ha spiegato Marcello Trento, presiden-te dell’Ente nazionale energie rinnovabili – sono quasi millequattrocento i comuni che, da nord a sud della penisola, hanno aderito all’iniziativa”.

Velocizzare la costruzione degli impianti fotovoltaici a terra nella aree idonee, affidando ai Comuni l’individua-zione cartografia dei siti non adatti. Le amministrazioni comunali dovranno realizzare la “trasposizione cartogra-fica” entro 60 giorni: in questo modo si garantisce cer-tezza di tempi e di aree, accelerando cosi la conclusione degli investimenti fattibili sugli impianti. È l’obiettivo della proposta di deliberazione che la Giunta regionale delle Marche ha approvato e trasmesso all’Assemblea legislativa per l’adozione.

Migliorare la qualità della vita e avviarsi sulla strada di un futuro sostenibile: sono questi alcuni degli obietti-vi che il matrimonio tra energie rinnovabili e domotica può rendere fattibili. Ed è su queste linee generali che si muove uno dei testi più interessanti di questi ulti-mi anni in questo settore. Stiamo parlando di “Energie rinnovabili e domotica” (Franco Angeli), un libro in cui l’autore, Michele Piano, mette a frutto le competenze maturate nel corso di un’intensa attività professionale e didattica. A partire dall’impegno nella facoltà di Scienze e tecnologie dell’Università di Urbino, dove è docente di Domotica ed edifici intelligenti.

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La causa principale dei problemi riminesi, secondo la Ubisol, è da individuarsi nei paletti imposti da regolamenti datati e nel mancato adeguamento delle norme e delle politiche che regolano il settore: “Le imprese che, come la nostra,

operano nelle energie rinnovabili su diverse regioni, hanno un osservatorio privilegiato sul settore: il Rimi-nese è il territorio dove si incontrano le maggiori dif-ficoltà burocratiche, paletti che scoraggiano i privati e le imprese nell’intraprendere la strada dell’energia pulita. Una situazione del genere non attira poi inve-stitori, come sta succedendo nel resto della regione”. Il rischio, secondo Marco Polazzi, è che “Rimini per-da il treno della green economy. Il fotovoltaico, in particolare, rappresenta uno dei pochissimi settori in espansione in Italia. Anche nel Riminese, le imprese di questo comparto stanno creando ricchezza e posti di lavoro. Il mondo della politica è di fronte a una scelta epocale: agganciare il futuro o restare ancorati al pas-sato, sganciandosi anche da quanto sta succedendo nel resto dell’Emilia-Romagna e nelle regioni vicine, come ad esempio le Marche, dove le energie rinnovabi-li sono divenute un traino per l’economia e il bigliettino da visita del sistema turistico”.Sul sito della Ubisol, nell’aprile del 2009, era stato dato gran risalto a un articolo del Sole24Ore che tito-lava “Fratello Sole fa tappa a Rimini”. Il cronista aveva raccolto i progetti presentati dall’amministrazione co-munale sul fotovoltaico e aveva pensato bene di con-sacrare l’impegno ambientalista della città romagnola con una titolazione roboante ed evocativa. Alla Ubisol avevamo rilanciato quel servizio on line per esprimere il nostro plauso all’operato dell’amministrazione comu-nale. Ma ora quel ritaglio di giornale, visto il bilancio delle realizzazioni effettive, suona come uno spietato atto d’accusa, un elenco di promesse mai concretizza-te. E Rimini, come dicono i freddi numeri, è al palo in regione per quel che riguarda il fotovoltaico. Fratello Sole ha cambiato strada.

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rimini e dintorni

Cento eventi a Riminiper parlare di green economy

Dal 29 ottobre al 7 novembre Ambiente Festival 2010 inaugura una ricca rasse-gna di iniziative articolate in più percor-si tematici, per accompagnare i visitatori

alla scoperta della biodiversità e del mondo delle energie rinnovabili. Per Animare Festosamente con esposizioni permanenti come gli “Orti e Biodiversi-tà” di Dinamo Energia Creativa, la collettiva “Rifiu-ti in cerca d’autore – Second life” a cura dell’Asso-

ciazione Salerno in Arte e il progetto C_Raee_tività, installazioni artistiche realizzate con scarti di com-ponenti elettrici a cura del Consorzio Ecolight. Riu-so e re-design anche per “ReeDo-riusare” per pia-cere, il concept store realizzato dagli studenti di Moda del Polo di Rimini e per “Lumin’aria”, una serie di originali installazioni luminose a cura di Manolo Benvenuti e del gruppo Mutoid. Ambiente Festival offre anche tante occasioni per festeggia-re come Ricicland (29 ottobre) e mostre merca-

to come Ecomia (30/31 ottobre) e PiùRimini (6-7 novembre), giochi in piazza, come la Tombola dell’E-nergia con Patri-zio Roversi il 29 ottobre dalle 15, in piazza Cavour o ConsumAbile, il 7 novembre. Ascol-tare Facilmente è il percorso di in-contri e convegni per approfondire le tematiche di questa terza edizione del festival: dove tro-vano spazio anche formule di confron-to originali come “-Spr+Eco”, la con-ferenza/spettacolo di e con Andrea Se-grè e Massimo Cirri per promuovere una politica anti-spreco quotidiana all’inse-gna della reciprocità

Tutte le iniziative del programma di Ambiente Festival 2010 Percorsi tematici tra esposizioni, convegni e incontri

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Appuntamento con il fotovoltaiconella vecchia pescheria

Biodiversiamoci è l’invito che ci rivolge la terza edizione di Ambiente Festival, che dal 29 ottobre al 7 novembre 2010 coin-volge tutta la società civile, avvolgendo Rimini col verde. Dieci giorni di incontri, spettacoli, presentazioni, mostre, eventi e laboratori: gli eventi in calendario sono più di cento.Promosso dall’amministrazione comunale di Rimini, assessorato alle Politiche am-bientali ed energetiche, in collaborazione con RiminiFiera – di cui affianca e completa la manifestazione “Ecomondo”, punto di rife-rimento internazionale per le tecnologie “verdi” - con una nutrita schiera di partner privati e istituzionali, Ambiente Festival quest’anno sarà imperniato sul binomio biodiversità ed energie rinnovabili. Un tema, quest’ultimo, che non va disgiunto da una riflessione generale sull’econo-mia del territorio: energie rinnovabili, innovazione, efficienza energetica sono alcune delle leve essenziali per una green economy riminese competitiva, solidale e vincente. La riflessione sarà affidata a una serie di incontri e convegni, a partire da “Green economy per Rimini”, venerdì 29 ottobre nella Sala dell’Arengo (dalle ore 15 alle 18). A discuterne, tra gli altri, il professor Lucia-no Morselli dell’Università di Bologna, Antonio Kaulard, consulente ambientale per la Regione Emilia-Romagna e Francesco Rinaldi, amministratore delegato di Ubisol srl. Lo stand della Ubisol, con i suoi tecnici che forniscono informazioni sul fotovoltaico e sulle energie rinnovabili, è collocato nella vecchia pescheria, in piazza Cavour. Tra gli altri appuntamenti del festival, si segnala quello del 6 novembre con il convegno “Quale energia: fossile, nucleare o rinnovabili?”, condotto da Vera Bessone, con ospiti come Mauro Bulgarelli, portavoce dell’associazione “Sì alle energie rinnovabili, No al nucleare”. Il programma completo con tutti gli eventi di Ambiente Festival 2010 si può consultare sul sito della manifestazione o sul sito Ubisol.it.

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Al via il 3 novembre a Rimini Fiera la quattordicesima edizione di Ecomondo, la fiera internazionale del recu-pero di materia ed energia e dello sviluppo sostenibile. Ecomondo è la vetrina per eccellenza delle tecnologie verdi e dei nuovi stili di vita, luogo di incontro tra l’in-dustria dell’ambiente e della sostenibilità e stakehol-ders istituzionali, associazioni di categoria, pubblica amministrazione, Ong e mondo della produzione. Tra le novità dell’edizione: un focus sul setto-re autodemolizione e smaltimento dei veicoli a fine vita e sulle tecnologie e la strumentazione

per il recupero dei componenti dell'auto; un fo-cus sulla componentisca per macchine trattamen-to rifiuti e movimento terra, meccanica di pre-cisione, engineering e tecnologie, motoriduttori. La Ubisol e la cooperativa sociale l’Olmo sono an-che quest’anno tra i protagonisti di Ecomondo con Progetto Solare. L’iniziativa nasce dalla collabora-zione tra la cooperativa sociale Ecoservizi L’Olmo e la Ubisol srl, azienda specializzata nel settore delle energie rinnovabili. La finalità del progetto è quello di proporre ai propri clienti, pubblici e privati, im-pianti fotovoltaici “chiavi in mano”. L’Olmo, infatti, attraverso Progetto Solare e grazie alla collaborazio-ne degli ingegneri e dei tecnici Ubisol, ha acquisi-to la possibilità di progettare e installare impianti fotovoltaici, con un servizio che comprende anche tutte le pratiche di accesso al Conto Energia. Lo stand di Progetto Solare è presente ad Ecomon-do, dal 3 al 6 novembre 2010, alla Fiera di Rimi-ni, nel padiglione B5 che ospita Cooperambiente.

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Il business sostenibile a Ecomondo 2010

(30 ottobre). Il 31 ottobre verrà presentato “Nucle-are”, reportage d’inchiesta da “Presadiretta” di Rai Tre, opera di Vincenzo Guerrizio, Riccardo Iacona, Alessandro Macina, in collaborazione con il premio giornalistico televisivo Ilaria Alpi ed Ecomia. Appren-dere Fattivamente includerà una serie di spunti per partecipare concretamente alle iniziative del festi-val, come il convegno “Il Paesaggio della Biodiver-sità” (31 ottobre) con il professor Fabio Salbitano, Master di paesaggio Unifi e il workshop “Il turismo responsabile come chiave di sviluppo locale e inte-grazione delle politiche del territorio” (4 novembre) a cura di Maurizio Davolio, presidente dell'Associa-zione italiana turismo responsabile che guarderà al territorio riminese, dalla costa all'entroterra, e alle possibili nuove prospettive di rilancio sostenibile dell’offerta turistica. Tanti i workshop e laboratori gratuiti, per grandi e piccini, e spazio importante viene dedicato, quest’anno, alle Voci del territorio, sin dalla programmazione partecipata. Trentotto le proposte delle associazioni, dai laboratori alle de-gustazioni, dalle mostre agli spettacoli. Per tutta la durata del festival, boutique etica, bookshop, “Bimbambiente”, animazione e giochi per i bam-bini, e spazi dove le aziende sostenibili, i pro-du t t o r i ecocom-patibili, l ’ a s s o -ciazioni-smo per l’ambien-te e gli enti lo-cali “vir-tuosi” in-con t r ano la società civile.

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europa e dintorni

Lo “scudetto” italiano per l’impegno a favore delle energie rinnovabili ha vi-sto primeggiare un paesino

di 727 abitanti. Male le cittadine

emiliano-romagnole: per incon-trare il primo comune della regio-ne bisogna scorrere la classifica generale fino al 41° posto, occu-pato da Sant’Agata Feltria (Rn). Per conoscere il vincitore bisogna invece andare in provincia di Cuneo, con Torre San Giorgio che si aggiu-dica il riconoscimento di comune “più solare” d’Italia, una classifica che vede affiancarsi al minuscolo borgo le cittadine di Vipiteno (Bz), Senigallia (An) e Bolzano. I comuni sono stati premiati durante KlimaE-nergy 2010 nel Campionato Solare, la competizione dell’energia pulita organizzata da Legambiente in col-laborazione con Anci, che ha coin-volto 3.885 comuni sia per il foto-voltaico che per il solare termico. Il responsabile Energia di Legam-

Comuni solari: vince piccolo borgo In ombra le cittadine della Romagna

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?Marco Polazzi

biente, Edoardo Zanchini, ha com-mentato i risultati, sottolineando anche come sia ormai imprescindi-bile un ruolo attivo degli enti locali, in particolare per semplificare le

procedure per i progetti e abbattere finalmente il muro della burocrazia: “Torre San Giorgio, Vipiteno, Seni-gallia e Bolzano rappresentano la prova di come già oggi sia possibile avviare una vera e propria rivoluzio-ne energetica incentrata sulle fonti rinnovabili. In questi comuni il con-tributo del solare termico e fotovol-taico ai fabbisogni delle famiglie ha già raggiunto risultati straordinari col doppio risultato di avere l’aria più pulita e minori costi in bolletta. E proprio le amministrazioni comu-nali possono svolgere un ruolo de-cisivo nella spinta alla diffusione del solare. Le migliori esperienze in Europa e in Italia sono infatti quelle dove gli enti locali hanno contribuito alla spinta delle energie pulite attraverso l’informazione dei

cittadini, l’introduzione di regole semplici per i progetti e, infine, il coinvolgimento dei diversi attori del territorio, ossia le aziende, gli agri-coltori e le associazioni ”.

Nella foto una panoramica di Sant’Agata Feltria, al 41° posto in Italia tra i comuni solari, primo tra quelli dell’Emilia-Romagna

Ricerca della BocconiProdotti verdi? Solo se si risparmiaLe imprese abbracciano il green marketing, ma per i clienti i prodotti ecologici non devono costare di più e, anzi, devono far risparmiare. Una ricerca Sda Bocconi confronta le opi-nioni di consumatori e imprese. Le imprese italiane non si limitano più a tingersi di verde, considerando il gre-en marketing un semplice espediente per fare immagine, ma si impregnano di verde e trattano il green marketing come leva strategica. Però sopravvalu-tano, spiega la ricerca, la propensione del cliente a pagare di più i prodotti ecologici e non comprendono fino in fondo quali siano i veri elementi di va-lore dei prodotti e servizi green.

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L’eco shoppingArriva il carrello che produce energiaDare una mano al pianeta facendo la spesa. Oltre all’utilizzo delle shop-per bio al posto di quelle in plasti-ca, un altro modo per fare dell’eco shopping è quello ideato dai desi-gner Kitae Pak e Inyong Jung. I car-relli sono stati progettati dotandoli di ruote in grado di immagazzinare l’energia cinetica prodotta dal mo-vimento, successivamente trasfor-mata in elettricità disponibile per l’illuminazione del supermercato. L’energia viene depositata nell’unità di stoccaggio principale quando il carrello viene riposto in sede.

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Sì alle rinnovabili, no al nucleare Convegno con Mario Tozzi

Un appuntamento con uno dei più noti divulgatori scientifici italiani, Mario Tozzi, per parlare di rin-

novabili e pronunciare un deciso no al ritorno del nucleare in Ita-lia. L’iniziativa è dalla Cgil di Ri-mini, che organizza un’assemblea pubblica per il 6 novembre 2010. Si tratta di una battaglia che la Cgil ha sposato affiancandosi alle associazioni e alle realtà politiche che si sono ritrovate in un comitato costituito a livello nazionale. “Ab-biamo accolto positivamente il pro-getto, in quanto vicino alla nostra sensibilità sul tema delle energie rinnovabili”, spiega Antonio Filip-pi, responsabile energia della Cgil nazionale, che chiarisce i motivi per cui la confederazione sostiene e partecipa alla raccolta di firme (ne-cessaria alla presentazione in Par-lamento) per la proposta di legge

Dal 14 ottobreImpianti in Abruzzo firmati dalla BP SolarBP Solar, uno dei principali operato-ri mondiali nel settore fotovoltaico, ha inaugurato il 14 ottobre due nuovi im-pianti solari da 1 MW ciascuno in Abruz-zo, nei comuni di Cupello (Chieti) e Basciano (Teramo). Gli impianti produr-ranno rispettivamente 1.219.375 kWh (Basciano) e 1.239.266 kWh (Cupello) di energia su base annua, ed eviteranno l’immissione in atmosfera di 1.400 ton-nellate di CO2. “Il fatto che le principali società di investimento abbiano scelto di scommettere sul fotovoltaico affidandosi a BP Solar è un’ulteriore dimostrazione della posizione di leadership della nostra azienda”, ha commentato Gianni Chia-netta, ad di BP Solar Italia.

di iniziativa popolare sulle energie rinnovabili elaborata dal Comitato nazionale “Sì alle energie rinno-

vabili, no al nucleare”, depositata in Cassazione il 7 giugno scorso. A Rimini la Cgil organizza per il 6 novembre, alle ore 17 nella Came-ra del Lavoro in via Caduti di Mar-zabotto, l’assemblea pubblica “L’e-nergia rinnovabile allunga la vita”. Due i relatori: Mario Tozzi, geologo,

divulgatore scientifico e giornalista di RaiTre, e Enrico Panini, segreta-rio confederale della Cgil nazionale.

Fortemente critica la posizione della Cgil nei confronti della politica adot-tata in materia dal governo, “che vuole un ritorno a una tecnologia vecchia e costosa come il nucleare e che non è in grado di dare una ri-sposta ai problemi della sicurezza”.

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?m.p.

Il 6 novembre iniziativa della Cgil di Rimini

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web e dintorni

Nasce una comunity globaleOpen Planet Ideas idee verdi in rete

La produzione di Hell’s KitchenBorse e agende dalle camere d’aria

Hell’s Kitchen, il marchio ita-liano dello chic-recycle, tra-sforma la camera d’aria desti-nata alla discarica, le camicie e le t-shirt del mercato vinta-ge, le cinture di sicurezza delle auto, in una collezione di bor-se, agende, caschi dal design ricercato, pratico ed ecologico. Ogni articolo è un pezzo unico, nel segno dei consumi consa-pevoli.www.hellskitchen.it

Concorso di Marevivo Selezionate le migliori idee solari per le isole minori italianePensiline per aree portuali, elementi di arredo urbano ma anche un si-stema impiantistico progettato appositamente per l’isola di Capraia: sono questi alcuni dei progetti che si sono aggiudicati i primi posti del concorso internazionale di idee L’energia solare per le isole minori italiane, bandito da Marevivo, in collaborazione con il Gestore servizi Energetici e i mini-steri dei Beni culturali e dell’Ambiente. Architetti, designer e società si sono misurati con progetti molto differenti ma con un unico grande deno-minatore comune: realizzare il minimo impatto ambientale e la massima integrazione nel contesto architettonico e paesaggistico.www.marevivo.it

Lanciata l’emergenza risorseWwf: “Nel 2030 ci vorranno almeno due Terre”

Consumiamo un pianeta e mezzo, cioè utilizziamo più risorse di quelle che si rige-nerano e colmiamo la diffe-renza divorando il patrimonio naturale della Terra. Nel 2030 arriveremo ad aver bisogno di due pianeti. Sono i dati conte-nuti nel Living Planet Report, il rapporto biennale realizzato dal Wwf, frutto di un lavoro di due anni di ricerca.www.wwf.it

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Sony e il Wwf si sono uniti per creare Open Pla-net Ideas, pro-getto nato per dar vita attra-verso internet a un’e-comunity che riunisca appassionati di tecnologia e d’ambien-te. Attraverso la rete sarà possibile infatti veicolare progetti che sappiano fornire la tecnologia adegua-ta nella sfida ai maggiori problemi ambientali.www.openplanetideas.com

Trina sponsor della RenaultIl fotovoltaico sbarca in Formula 1

Trina sponsorizza una scuderia di Formula 1. Sul muso della «Renault R30» campeggerà d’o-ra in poi il logo di un’a-zienda del fotovoltaico: si tratta di Trina Solar Energy Co. Ltd. Il gruppo industriale cinese reputa questa sponsorizzazione credibile per via dell’im-pegno del gruppo Renault nel campo delle tecnolo-gie automobilistiche ecologiche.www.trinasolar.com

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La proposta solare di GlobamaCasa Bianca, il sogno del tetto fotovoltaico

Il progetto di vedere un tetto fotovoltaico a co-pertura della Casa Bian-ca sarà presto realtà. E’ ormai vicina l’appro-vazione di Globama, il piano proposto dall’as-sociazione ambientalista 350.org. L’evento potreb-be quindi segnare un altro passo green dell’ammi-nistrazione Obama e l’inizio dei lavori sembra sia stato fissato all’inizio del prossimo anno.www.solaronthewhitehouse.com

E’ scomparso Hermann ScheerAddio all’eroe verde inventore del conto energia

E’ mancato il 14 ottobre, a Ber-lino, Hermann Scheer, sociologo e deputato tedesco. “Il mondo ambientalista perde un grande pilastro - ha detto il presidente di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza -. A lui si deve anche l’in-venzione del conto energia, uno strumento che ha accelerato lo sviluppo delle fonti rinnovabili non solo in Germa-nia ma in tutto il mondo”.www.hermannscheer.de

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Scienze naturaliE’ nato a San Francisco il museo più verde al mondo

Il Museo di Scienze naturali dell’Accademia cali-forniana delle Scienze non si limita a mettere in mostra la natu-ra, aspira anche a proteggerla. La sua sede, a San Francisco, si distingue per materiali da co-struzione ecologici e un impianto fotovoltaico da 172 chilowatt. Tutto progettato da Renzo Piano.www.calacademy.org

cell. 338 [email protected]

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