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Norton Utilities 4 - · PDF fileV12 della P3, un capolavoro ... e BRM (scuderia onusta di...

Date post: 18-Mar-2018
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coordinamento di Andrea de Prisco Norton Utilities 4.0 di Raffaello De Masi Anno 1966, cambia la formula 1. Fino allora la ci- lindrata massima era stata di 1.500 cc, e, improvvisa- mente, per volontà dei su- premi reggitori di questo impero, si raddoppia. L'an- no successivo vede solo due scuderie già più o me- no pronte, anche se per vie diverse. Ferrari recupera il V12 della P3, un capolavoro che ha appena partecipato vittoriosamente alla 12 Ore di Sebring e alla famosissi- ma 24 ore di Brands Hatch, riducendo la cilindrata ai li- miti imposti e adattandola ad un vecchio telaio misto (monoscocca-tubi) usato l'anno precedente nel cam- pionato Tasmania. Il team Brabham, allora retto dall'omonimo fondatore, gioca invece una carta che si dimostrerà spesso vin- cente, nelle corse; sceglie un vecchio motore della Repco, di mo- desta potenza (pensate, circa 300 caval- li, quelli di una gran turismo di oggi) ma, proprio perché vecchio, affidabilissimo: ci vincerà due campionati di fila, facen- domi mangiare le mani fino ai gomiti. Ma non è questo che volevo raccon- tare. Il cambiamento repentino della for- mula trovò spiazzati gli altri team, che dovettero correre ai ripari inventando tutto ex novo. Cooper (non fate caso a molti nomi, si tratta di scuderie, anche famosissime, ormai scomparse dalla scena da tempo) adottò un motore Ma- serati (l'ultimo canto della casa del Tri- dente), Eagle costruì di sana pianta un 12 cilindri che poté vincere fortunosa- mente solo una corsa, e BRM (scuderia onusta di gloria, paragona bile per fama e prestigio alla stessa Ferrari) realizzò un complicatissimo motore 16 cilindri ad H, accoppiando due basamenti del vecchio 1.500 della precedente formula, affron- 184 tando senza timore la pressoché impos- sibile messa a punto di un mostro del genere. E poi arrivò Coswoorth, con un suo otto cilindri semplicissimo, e Jim Clark e Norton Utilities Produttore: Symantec Corpo 10201, Torre Avenue Cupertino, CA 95014 http://www.symantec.it Distributore: Symantec Italia Via Abbadesse 40 - 20124 Milano Tel. 02695521 Prezzo al pubblico (/VA esclusa!: L. 269000 Graham Hill fecero piazza pulita di tutta la concorrenza, costrin- gendoli ad arrancare e a lottare per le posi- zioni di rincalzo. Così va la vita; e per l'ama- ta Ferrari cominciaro- no i tempi bui. A che pro questa premessa? Volevamo dimostrare, se ce ne fosse mai la neces- sità, che più sono semplici le cose, me- no danno problemi. Il rapporto guasti tra la vecchia Coral di mia moglie e la mia super- sofisticatissima Maz- da è di 1:5, e il rap- porto diviene ancora più sfavorevole quan- do si mette mano al portafoglio. Il sistema operativo 1. O di Mac stava su un floppy singola faccia con tutte le applicazioni, funzionava sempre, mai un'inchiodatu- ra; MacWrite ci portava dove volevamo, certo senza scrivere su due colonne (ma chi le usa?) ma con un motore da 90 cc (tanti erano i kappa della versione iniziale). Fatti i debiti rapporti con W98 di oggi, le nostre macchine dovrebbero avere cilindri come botti! Ciononostante la meccanica si è evo- Iuta, grazie anche al supporto di un team di meccanici bravissimi e in pos- sesso di attrezzi di analisi, diagnosi e ri- parazione efficacissimi; ma l'elemento umano, il vecchio meccanico sporco d'olio che "ascoltava" le valvole e il tu- bo di scarico resta insostituibile. E an- che in informatica i motori delle nostre amate macchine, sempre più raffinati e arroganti nelle prestazioni che ci metto- no a deposizione, non resterebbero a punto per molto se un meccanico d'altri tempi (quindici anni, in informatica, so- MCmicrocomputer n. 191 - gennaio 1999
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Page 1: Norton Utilities 4 -  · PDF fileV12 della P3, un capolavoro ... e BRM (scuderia onusta di gloria, ... dei nostri "engine" in stato a dir poco ~ perfetto. Se, quindi,

coordinamento di Andrea de Prisco

Norton Utilities 4.0di Raffaello De Masi

Anno 1966, cambia laformula 1. Fino allora la ci-lindrata massima era statadi 1.500 cc, e, improvvisa-mente, per volontà dei su-premi reggitori di questoimpero, si raddoppia. L'an-no successivo vede solodue scuderie già più o me-no pronte, anche se per viediverse. Ferrari recupera ilV12 della P3, un capolavoroche ha appena partecipatovittoriosamente alla 12 Oredi Sebring e alla famosissi-ma 24 ore di Brands Hatch,riducendo la cilindrata ai li-miti imposti e adattandolaad un vecchio telaio misto(monoscocca-tubi) usatol'anno precedente nel cam-pionato Tasmania. Il teamBrabham, allora rettodall'omonimo fondatore,gioca invece una carta chesi dimostrerà spesso vin-cente, nelle corse; sceglieun vecchio motore della Repco, di mo-desta potenza (pensate, circa 300 caval-li, quelli di una gran turismo di oggi) ma,proprio perché vecchio, affidabilissimo:ci vincerà due campionati di fila, facen-domi mangiare le mani fino ai gomiti.

Ma non è questo che volevo raccon-tare. Il cambiamento repentino della for-mula trovò spiazzati gli altri team, chedovettero correre ai ripari inventandotutto ex novo. Cooper (non fate caso amolti nomi, si tratta di scuderie, anchefamosissime, ormai scomparse dallascena da tempo) adottò un motore Ma-serati (l'ultimo canto della casa del Tri-dente), Eagle costruì di sana pianta un12 cilindri che poté vincere fortunosa-mente solo una corsa, e BRM (scuderiaonusta di gloria, paragona bile per famae prestigio alla stessa Ferrari) realizzò uncomplicatissimo motore 16 cilindri ad H,accoppiando due basamenti del vecchio1.500 della precedente formula, affron-

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tando senza timore la pressoché impos-sibile messa a punto di un mostro delgenere.

E poi arrivò Coswoorth, con un suootto cilindri semplicissimo, e Jim Clark e

Norton UtilitiesProduttore:Symantec Corpo10201, Torre AvenueCupertino, CA 95014http://www.symantec.it

Distributore:Symantec ItaliaVia Abbadesse 40 - 20124 MilanoTel. 02695521

Prezzo al pubblico (/VA esclusa!:L. 269000

Graham Hill feceropiazza pulita di tutta laconcorrenza, costrin-gendoli ad arrancare ea lottare per le posi-zioni di rincalzo. Cosìva la vita; e per l'ama-ta Ferrari cominciaro-no i tempi bui.

A che pro questapremessa? Volevamodimostrare, se ce nefosse mai la neces-sità, che più sonosemplici le cose, me-no danno problemi. Ilrapporto guasti tra lavecchia Coral di miamoglie e la mia super-sofisticatissima Maz-da è di 1:5, e il rap-porto diviene ancorapiù sfavorevole quan-do si mette mano alportafoglio. Il sistemaoperativo 1. O di Macstava su un floppy

singola faccia con tutte le applicazioni,funzionava sempre, mai un'inchiodatu-ra; MacWrite ci portava dove volevamo,certo senza scrivere su due colonne(ma chi le usa?) ma con un motore da90 cc (tanti erano i kappa della versioneiniziale). Fatti i debiti rapporti con W98di oggi, le nostre macchine dovrebberoavere cilindri come botti!

Ciononostante la meccanica si è evo-Iuta, grazie anche al supporto di unteam di meccanici bravissimi e in pos-sesso di attrezzi di analisi, diagnosi e ri-parazione efficacissimi; ma l'elementoumano, il vecchio meccanico sporcod'olio che "ascoltava" le valvole e il tu-bo di scarico resta insostituibile. E an-che in informatica i motori delle nostreamate macchine, sempre più raffinati earroganti nelle prestazioni che ci metto-no a deposizione, non resterebbero apunto per molto se un meccanico d'altritempi (quindici anni, in informatica, so-

MCmicrocomputer n. 191 - gennaio 1999

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no una vita), il glorioso Peter dall'eternafaccia di ragazzino (come un lettore unavolta fece curiosamente notare) noncontinuasse, come un buon angelo cu-stode, a mantenere la messa a puntodei nostri "engine" in stato a dir poco

~ perfetto. Se, quindi, girando la chiaved'accensione del nostro amato Mac ciaccorgiamo che qualcosa non va, nientepaura; Enzo, pardon Peter, è al nostrofianco a mettere le cose a posto.

C'erano una voltale moto ...

Norton, per quelli della mia età, è sta-to un nome che sfiorava il mito; era lamarca di una leggendaria motociclettainglese che, a cavallo degli anni Sessan-ta, odorava di leggenda. Marlon la caval-cava indomito ne "Il selvaggio", eraun'utopia che combatteva per la supre-mazia con un'altra marca inglese, laBSA, che oggi sopravvive costruendocarabine, era il sogno d'ogni centauroche girava poi con la sua Lambretta. Fi-no a che le grosse monocilindriche la-sciarono il passo alle plurifrazionate giap-ponesi, e il nome sparì per restare solonei ricordi amorevoli di qualche "vec-chio" di cinquant'anni e più come me.

Ma il nome Norton risorgeva dalle sueceneri affidando la sua gloria, ancorchéper sola omonimia, a un guru dell'infor-matica. Le prime utility, rigorosamentededicate al DOS sono datate primi anniOttanta, e richiedevano una buona com-petenza da parte dell'utente, che dove-

Lo splashscreen diNorton Utilities perMac.

va essere capace di smanettare in loca-zioni di memoria e su dischi e cilindri.Allora, ricordo, le Utilities per antonoma-sia riuscivano, sì e no, a recuperare fileerroneamente cancellati, recuperavanoa malapena qualche crash di sistema, ri-chiedevano interrogazioni al PEEK e in-terventi al POKE lunghe quanto sedutedel parlamento in fase di ostruzionismo.In tre lustri la Symantec le ha portate adivenire lo stato dell'arte dell'ambiente,con prestazioni elevate ed efficienza atutta prova, in tutto in un ambiente gra-devole, semplice da utilizzare, e tantopotente da farci dormire finalmente son-

La finestra d'uso di Disk Doctor; l'ambiente èlindo e amichevole, e non richiede interventispecialistici da parte dell'utente.

ni tranquilli. Dai lombi dell'originaria ver-sione per PC nasceva, quasi immediata-mente, anche quella per Mac che, rista-gnata per lungo tempo in lunghi minorupgrade della versione 3, approda oggialla 4, con gran gioia dell'utenza Macche, nella versione 3.5 (l'ultima apparsasul mercato) trovava qualche segno didecadimento e di obsolescenza di fron-te alle accresciute potenzialità dei nuovisistemi operativi.

La nuova versione delle NU per Macsi presenta in una veste del tutto nuova,non tanto nella grafica, molto simile aquella precedente, quanto nella sostan-za e soprattutto nella maggiore efficien-za e potenza d'intervento, in termini diefficacia e profondità di appoggio e assi-stenza. L'interfaccia, come vedremo, si

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successive "visite" in accordo conl'utente. Le operazioni possono essereeseguite in maniera semiautomatica(quando l'utente non ha grandi cono-scenze tecniche, o non desidera affron-tare interventi che ne richiedano) o pos-sono essere lasciate libere d'interventoda parte di persone che abbiano dimesti-chezza con procedure più dettagliate.Doctor funziona in tandem con un pro-gramma lanciato al bootstrap, Norton Fi-le Saver, che lavora continuamente inbackground, e interviene immediatamen-te in caso di problemi. In altri termini, Sa-ver funziona come un'applicazione dipronto soccorso, con prestazioni più ri-dotte, giusto per trarci d'impiccio, per poipoter passare alle più complete presta-zioni di Doctor.

AI lancio Doctor offre una finestra rin-novata rispetto alla vecchia versione, piùsemplificata e destinata a non crearedubbi anche nell'utente meno attento.Nella parte sinistra compare l'elenco del-le periferiche di massa disponibili, nella

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Una finestra delle preferenze; in default le più importanti sono già settate."5> wt Info

Norton Unerase, l'an-cora di salvezza quan-do si è cancellato qual-cosa troppo in fretta.Interessante la fine-stra che mostra l'ulti-mo domicilio cono-sciuto.

La finestra d'infor-mazioni di una me-moria di massa, inquesto caso unHO esterno.

ranno al raggiungimento di quel fine co-mune che sono chiamate ad assolvere informa di compito.

Certamente l'area di più grande effica-cia, per numero, rapidità e frequenzad'intervento, è il Norton Disk Doctor. Ilsuo compito dichiarato è quello di con-trollare, sottoporre a verifica e riparare di-schi danneggiati, unità esterne removibi-li, floppy e ogni altra forma di memoria dimassa.

NDD esegue una serie di test sul di-sco scelto per determinarne, per così di-re, la "salute". Esso verifica lo stato e laqualità della superficie del disco, con par-ticolare cura per quel che riguarda le di-rectory e le informazioni critiche dei file.Inoltre questo ambiente controlla leinformazioni relative alle eventuali parti-zioni, ripara dischi corrotti e/o illeggibili,recupera file danneggiati, analizza e ge-nera report particolareggiati dei suoi in-terventi, cerca di "agganciare" dischinon più visibili, crear un report completodelle informazioni sul disco, organizza le

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Norton per Mac oggi viene fornito informa di CD, senza (al contrario di quan-to avviene per il package per PC) chenella stessa confezione sia presente laversione su floppy. Il motivo è prestodetto; utilizzando la maggiore elasticitàdel sistema operativo Mac la macchinapuò, in ogni momento e senza particola-ri procedure, essere avviata dal CD-ROM, consentendo quindi l'esecuzionedi tutte le operazioni di manutenzione ebonifica in maniera del tutto trasparente.E' doveroso, comunque, precisare che ilCD incorpora una rapida procedura percreare un set di floppy da usare da partedi chi non possiede la periferica adatta.Una volta installato, viene creata sull'HDuna cartella di una decina di mega, con-tenenti tutte le pièce del pacchettocompleto. La configurazione minima ri-chiesta si basa su una macchina PPC,con otto MB di memoria centrale, quin-dici MB di spazio per l'installazione e,ancora, spazio sufficiente sull'HD per leoperazioni di ricupero eseguite da alcu-ne utility del programma.

Le NU sono composte di sei ambientidiversi, ognuno afferente a una determi-nata attività. Alcune verranno usate mol-to frequentemente, altre di rado ma tut-te, nella rispettiva area di utilizzo, porte-

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La possibilità di ricerca di materiale perduto, an-che in base a una semplice stringa di testo, o,per i più bravi, usando i data e i resource fork.

di causa, come partenza del settore dipartizione, grandezza fisica dello stesso,numero e grandezza dei blocchi in un vo-lume e primo blocco nella bitmap del vo-lume; anche qui, comunque, non si è la-sciati a sé stessi, visto che l'ambiente ciaiuta a verificare il livello di corrisponden-za dei parametri inseriti con la strutturaapparente del disco analizzato, ma se ilgioco vale la candela ...

AI salvataggiodi volumi e di file

Sebbene talvolta l'intervento di FileSa-ver appaia, dall'esterno quasi miracolo-so, il suo funzionamento è pressoché in-tuitivo. Premesso che il crash di un discoè quasi sempre dovuto a una corruzionedella cosiddetta "descrizione" fisica deldisco stesso (un file contenente una se-rie di parametri e di valori che permetto-no di leggere il disco stesso nella corret-ta forma) FileSaver crea per ogni discodue file identici, di cui uno di backupdell'altro, destinato a sostituirsi al primoquando questo viene, per un qualsiasimotivo, meno. Poiché FileSaver aggiornacontinuamente i due documenti, ce nesarà sempre uno accessibile su cui FSswitcherà in presenza di problemi.

Quando un disco molla, FileSaver cer-ca su di questo il file nominato e lo utiliz-za per rendere di nuovo accessibile il di-sco. Ovviamente sarà stato necessarioattivare, su questo, la creazione del file,per cui la procedura non potrà funzionaresu dischi protetti o su vecchi dischettiche non siano passati almeno una voltasotto la sua egida protettrice. Quindi,prevenzione soprattutto. Se siamo adusia fare operazioni di backup, è raccoman-dabile che ne venga eseguita una subitodopo il montaggio di NU. per garantireanche sulla memoria esterna l'installazio-ne di questo" salvagente".

Ma, nonostante le raccomandazioni,sono in molti quelli che pensano che"Certe cose succedono solo agli altri".Cosa fare se si ci si è dimenticati di abili-tare la precedente opzione? Ci viene inaiuto Unerase, la seconda delle utility.

Operazioni di FileSaver periodi-che un po' lunghe, tanto da ri-chiedere una sospensione delleattività alla macchina.Non sempre il recupero dal crashavviene senza perdita dei dati .•

•i Ambiente completo di prote-: zione e di recupero delle me-i morie di massa, comunque: siano esse strutturate od or-i ganizzate.: Facilità d'uso molto gradita a

chi non ha alcuna intenzionedi affrontare problematiche tecniche, ma po-tenza elevata da soddisfare anche i più esi-genti professionisti e da affrontare anche lesituazioni più critiche.Ricomparsa della utility FastFind, daweroefficiente e rapidissima nell'uso.

Q,Ova:

Q.

destra tre bottoni, corrispondenti ad al-trettante azioni. Si seleziona il disco daesaminare e si lancia il test, che è artico-lato su quattro verifiche diverse, funzio-nanti parallelamente; viene eseguito uncontrollo della superficie dei media, unaverifica delle partizioni (se presenti), unesame dello stato dell'header di sistemae delle directory dei file (in forma fisica elogica) e, infine (l'operazione più lunga), ilcontrollo dello stato dei file, uno per uno(in questa fase viene anche verificato seesistono più copie del System o del Fin-der, se l'Extent Tree è integro, se le ico-ne sono appropriate ai file, se esistonoerrori nelle date caratteristiche e nume-rosi altri test). Man mano che s'incontra-no problemi, Doctor avvisa della gravitàdella grana, indica il mezzo per risolverla,propone il suo fissaggio, o, nel caso que-sto non sia possibile, il salto, salvo poi aintervenire in altro modo (nella maggiorparte dei casi Doctor propone di interve-nire, in questi casi, con qualche altra uti-lity di famiglia, ad esempio con Uneraseo File Recover). AI termine dell'operazio-ne viene comunque generato un report,stampabile e che può essere conservatoper confrontarli con i successivi.

Nel caso che il disco sia tanto danneg-giato da non essere visibile nella finestraprincipale, Doctor offre una via di salvez-za attraverso la chiamata da menu"Show Missing". Viene tentato un rico-noscimento forzoso delle periferiche col-legate e delle partizioni smarrite, e, seproprio le cose si mettono male, eccouna feature nuova di zecca che permettedi specificare i parametri strutturali deldisco che si desidera ricuperare (eh, eh,siamo proprio all'ultima spiaggia!). Certo,occorre avere in questo caso cognizione

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chi rovinati, verifica dell'integrità delle di-rectory, cancellazione dello spazio resi-duo, verifica dei dati trascritti). E' statasolo aggiunta un'estensione al "WipeInfo"; attraverso di essa, che oggi è unavera è propria applicazione, si può can-cellare un file non solo dalla directory,ma anche e soprattutto completamentedal disco (attenzione, comunque; dopoquest' operazione non ci sarà recuperoche tenga). Addirittura è prevista unacancellazione forzata ancora più sicura;con questo procedimento, Wipe primascrive un pattern ripetitivo su tutte letracce destinate alla cancellazione, poi lerintraccia con il complemento dei bit e in-fine le azzera tutte quante (praticamenteuna schioppettata, una pistolettata e, peressere sicuri, anche una cannonata). An-cora (eh, ma che diavolo, si sfiora la para-noia!) si può creare sulla scrivania un ce-stino "sicuro" alternativo in cui i file tra-scinati saranno tritati come in quellemacchinette distruggidocumenti (atte n-

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Speed Disk, un vecchio amico che ci rimette in ordine l'HO.

Una fase dei test rela-tivi alle prestazioni del-la macchina, che ven-gono comparati alle al-tre macchine dellaclasse Mac. Guardateil bel 9600! sic transitgloria mundi!

Beh, stavolta l'ab-biamo fatta grossa!incrociamo le dita eaccendiamo un ce-ro a Santo Bit!

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prestabilito di un particolare giorno dellasettimana, magari durante l'intervallomensa. Sarà possibile stabilire che l'ope-razione di prevenzione sui floppy (in que-sto caso ragionevolmente breve) avven-ga sempre, mentre quella sulle memoriedi massa diverse avvenga anche su no-stra richiesta, in base all'uso di un hot-key.

E, sempre nell'ottica della prevenzio-ne, ecco un "old favorite", come diconoi texani. Speed disk, vecchia e cordialeapplicazione, gestisce finalmente al me-glio la deframmentazione e l'organizza-zione locataria dei file (anche in base altipo) sulla nostra macchina. Il bug che af-fliggeva la vecchia versione, anzi per me-glio dire l'incompatibilità con altre appli-cazioni concorrenti, è stato eliminato enon c'è più il pericolo, segnalato da qual-che lettore, che il restar dopo l'operazio-ne possa riversare qualche amara sor-presa. Le opzioni aggiuntive alla funzioneprincipale sono le stesse (verifica di bloc-

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che è un vero coltelli no svizzero, vistoche assolve a tanti compiti; ricupero di fi-le troppo precocemente infilati nel cesti-no, ricerca di file irrimediabilmente persimagari anche per operazioni di sovra-scrittura (si possono eseguire recuperi,totali e parziali, anche in base a brani ditesto o tipo del file). riacquisizione di filecon scarico su floppy disk, anche se que-sti sono troppo lunghi per essere conte-nuti in uno solo, in extremis visualizzazio-ne a schermo di pezzi di file da poter poicollazionare a mano. Ma l'insidia può so-pravvenire in forme ancora più subdole;stiamo scrivendo l'articolo per la rubricaMac, è da una mezz'ora che non salvia-mo e abbiamo disabilitato il salvataggioautomatico (beh, ce lo siamo proprio cer-cato!). E a un bel (7!) momento il crash!Niente paura, anche a questi fulmini ilbuon Peter mette rimedio, offrendo unafinestra di dialogo che offre un tentativodi recupero dei dati. Non sempre funzio-na, ma almeno ci abbiamo provato.

Tutto quel che abbiamo appena detto,ed altro ancora, fa ancora e sempre capoall'onnipresente FileSaver. Se ben orga-nizzato nelle sue attività esso esegueuna scansione dei dischi agli intervalliprescritti, verificando sintomi di danneg-giamento delle directory e tenendo op-portuna registrazione della distribuzionedelle frammentazioni. La possibilità di or-ganizzare il lavoro di FileSaver sono am-pie ed estese, e ci permettono di stabili-re tempi e modalità di salvataggio e rior-ganizzazione delle funzioni critiche. Adesempio, potremo stabilire che il nostrosvolga la sua attività (ha bisogno di alcuniminuti di lavoro continuo, possibilmentesenza essere disturbato) in un momento

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Finalmente ci sentiamo di nuovo al si-curo! La versione 3.5 non ci dava più tan-to affidamento, con le sue incompatibi-lità, piccole ma fastidiose, con i nuovi si-stemi operativi. Oggi tutto gira come unamacchina ben oliata, a dimostrazione chesi è raggiunto un livello di sicurezza ed'affidabilità ben difficilmente superabile.Norton Utilities è un pacchetto a dir poconecessario, per chi ci tiene a dormiresonni tranquilli e desidera evitare mal ditesta anche gravi quando l'insidia, che stadietro l'angolo per tutti, nessuno escluso,colpirà (perché colpirà, siate ne certi!). Al-lora sarà meglio avere a fianco un buonalleato, che sappia cosa fare per metterea posto e risolvere i guai, prescrivendocure ed eseguendo espianti e trapianti. Eil bello è che dimentica sempre di pre-sentare la parcella! fM!S

chiata all'interno dei nostri file, per ve-derli senza veli e senza gli abiti che lorodanno i pacchetti che li maneggiano.V'interessa sapere dove sta scritta la fra-se "benvenuti in MacOS" dello startup,o dov'è la password perduta del file Ex-cel dei nostri conti in banca? Ecco il buonvecchio Disk Editor, che ci ha accompa-gnato dalla prima edizione, e che ci per-mette di spiare proprio nell'intimità i no-stri amati figli. E, se volete, ci potete an-che mettere le mani, cambiando qualco-sa, ma solo se siete davvero sicuri diquello che fate; un avviso, che non costanulla; non sempre quello che si vede cor-risponde poi alla realtà. Nel dubbio, la-sciate perdere!

Conclusioni

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Cancelliamo bene inostri segreti, maattenzione: non c'èvia di ritorno!

L'editor di tracce esettori di NU; vi ci rac-capezzate? Beh, è piùsemplice di quantopensiate!

111:22

quelle di altri modelli, permette anche distabilire come le estensioni, l'aggiunta dimemoria, la sostituzione del disco rigido,la migliorata frammentazione, la presen-za di una partizione, l'ampliamento dellacache intervengano sulle prestazioni ge-nerali del sistema. I benchmark eseguitisono numerosi, dalla scheda video ai di-schi, dalla FPU alla CPU, ed è curioso no-tare che due macchine identiche posso-no differire anche di diverse unità per-centuali, e come disabilitando certeestensioni le prestazioni possano esserepiù gratificanti. A voi la scelta!

Due parole su FastFind, un'utilityscomparsa in un paio di precedenti relea-se e ricomparsa agli onori della cronaca.Si tratta di un'alternativa al classico Com-mand-F, che va senz'altro preferita per lasua fulminea rapidità e una migliore or-ganizzazione dei risultati. Ed ancora, con-tinuando, ecco un cacciavite per speciali-sti, una bell'utility che, come un buconella parete, ci permette di dare un'oc-

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zione, molta attenzione' se si trascina inquesto cestino un alias si distrugge irre-parabilmente anche l'originale; occhio,quindi!).

Che cosa sta facendo, in questo mo-mento, il mio disco rigido? Questo rumo-re che viene dal driver dei dischetti signi-fica davvero che ci sto scrivendo? Inquesto momento quale driver sta lavo-rando? Queste ed altre legittime doman-de possono venire in mente durante il la-voro. Ci pensa DiskLigth a tenerci aggior-nato, evidenziando in un angolino dellabarra menu le attività in corso. Buono an-che System Info, una programma cheraccoglie una serie di routine che eviden-ziano le performance del nostro compu-ter, tracciano un dettagliato report dellaconfigurazione del sistema, compara leprestazioni della nostra macchina con

Miscellanea

MCmicrocomputer n. 191 - gennaio 1999 189


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