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LA MOSCA LA MOSCA IN ITALIA IN ITALIA N° 1/2001 - aprile 20001 l’ UNIONE UNIONE UNIONE UNIONE UNIONE fa la forza “L’ UNIONE è costituita con lo scopo primario di contribuire ad indirizzare l’attività della pesca sportiva secondo il principio della tutela della fauna ittica, del rispetto del patrimonio naturalistico, che costituiscono beni inalienabili ed insostituibili non solo per coloro che esercitano attività ricreative, ma per l’intera collettività.” (dall’Art. 8 dello Statuto dell’UNPeM). Redazionale I.C.F. La pagina del lancio tecnico Convegno di Pontremoli Piemonte: Dal Coordinamento Regionale - Notizie dal Lemme Lombardia: Trota marmorata, eppur qualcosa si muove - Lettera aperta all’Assessore Pesca della Provincia di Milano - Piano ittico pro- vinciale di Cremona - Pozofestival e Pescare 2001 Veneto: Trofeo Villa Guidini - Notizie dal Vicentino Friuli V.G.: Nuovo contatto per questa regione Emilia R.: Nuovi amici - Alto Reno, quasi acque “D” - A Parma, pescatori e ambientalisti uniti - La trota “parmigiana” che non c”è più - Trote nel Santerno Toscana: Lucchesia in piena attività - Lettera al Sindaco di S. Fiora - De- cennale del Fly Club ‘90 - Alta Val Marecchia Marche: Dagli amici marchigiani Lazio: S. Susanna addio Agevolazioni per gli Associati 1981 2001 vent’anni insieme....
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LA MOSCALA MOSCAIN ITALIAIN ITALIA

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l’ UNIONEUNIONEUNIONEUNIONEUNIONE

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“L’ UNIONE è costituita con lo scopo primario di contribuire ad indirizzare l’attività della pesca sportiva secondo il principio della tutela dellafauna ittica, del rispetto del patrimonio naturalistico, che costituiscono beni inalienabili ed insostituibili non solo per coloro che esercitanoattività ricreative, ma per l’intera collettività.” (dall’Art. 8 dello Statuto dell’UNPeM).

RedazionaleI.C.F.La pagina del lancio tecnicoConvegno di PontremoliPiemonte: Dal Coordinamento Regionale - Notizie dal LemmeLombardia: Trota marmorata, eppur qualcosa si muove - Lettera aperta

all’Assessore Pesca della Provincia di Milano - Piano ittico pro-vinciale di Cremona - Pozofestival e Pescare 2001

Veneto: Trofeo Villa Guidini - Notizie dal VicentinoFriuli V.G.: Nuovo contatto per questa regioneEmilia R.: Nuovi amici - Alto Reno, quasi acque “D” - A Parma, pescatori

e ambientalisti uniti - La trota “parmigiana” che non c”è più -Trote nel Santerno

Toscana: Lucchesia in piena attività - Lettera al Sindaco di S. Fiora - De-cennale del Fly Club ‘90 - Alta Val Marecchia

Marche: Dagli amici marchigianiLazio: S. Susanna addioAgevolazioni per gli Associati

19812001

vent’anni insieme....

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UNPeM - UNIONE NAZIONALE PESCATORI A MOSCA

SEGRETERIA NAZIONALE: Casella Postale 530 - Parma Sud - Montebello - 43100 Parma PR

COORDINAMENTI REGIONALI:PIEMONTE: c/o Gianni Tacchini - Via P. Custodi 9/d - 28100 Novara - tel: 0321-398820

LOMBARDIA: c/o Osvaldo Velo - V.lo Barbieri 8 - 26017 Quintano CR - tel: 0373-71136 - fax: 0373-718014 - email: [email protected]

VENETO: c/o Segreteria Nazionale: Casella Postale 530 - Parma Sud - Montebello - 43100 Parma PR

FRIULI-VENEZIA G.:c/o Raffaello Cargnelutti - Via Orvenco, 27 - 33013 Gemona UD - tel. 0432-970636 - 0347-5783199 (Delegato Regionale)

EMILIA ROMAGNA: c/o Giorgio Bertozzi - Via Solari 25 - 43100 Parma - tel: 0521-964160 - e-mail: [email protected]

TOSCANA: c/o Romano Meoni - Via E. Montale 6 - 50137 Montale PT - tel: 0573-557452 - e-mail: [email protected]

MARCHE: c/o Romano Pontani - Via G. Matteotti 20 - 63030 Colli del Tronto AP - tel: 0736-898888

ABRUZZO: c/o Domenico Degni - Via Marconi 14 - 67051 Avezzano AQ - tel: 0863-22618

SCUOLA NAZIONALE DI LANCIO:SEGRETERIA: c/o Vittorio Picozzi - Via Zattieri 8/a - 32014 Ponte nelle Alpi BL - tel/fax: 0437-990318 - cell: 0338-7507061 - e-mail: [email protected]

Consiglio Direttivo e incarichi 1999-2000

LA MOSCA IN ITALIA - 1/2001 - Newsletter dell’Unione Nazionale Pescatori a Mosca. Autorizzazione Tribunale di Reggio Emilia - nr. 874 del 7-7-1994 - Direttore Responsabile:/Osvaldo Velo - Stampa: XXXXXXXXXXX - Redazione: Vicolo Barbieri 8 - 26017 Quintano CR - tel 0373-71136 - fax 0373-718014e-mail: [email protected] - http://www.unpem.it

Spedizione in A.P. 45% art 2 - c. 20B - L. 662/96 - Filiale di Cremona

Periodico Trimestrale non in vendita - Inviato gratuitamente ai soci dell’UNPeM, ai Club italiani dei pescatori a mosca, a Enti ed Associazioni del settore, a tutti gliAssessorati ed Uffici Pesca delle Province e delle Regioni d’Italia ed a chiunque ne faccia richiesta.

INTERNATIONAL CASTING FEDERATION (I.C.F.)EDOARDO PAGANI - Mosca Club - Bergamo

MARKETING & P. R.EDOARDO PAGANI - Mosca Club - Bergamo

COORDINAMENTO NAZIONALE GG PP VOLONTARI

MAURIZIO BELLINASO - Fly Angling Club - Voghera

COMMISSIONE PER LO STUDIO E COMPARAZIONE DELLE LEGGI E REGOLAMENTI

SULLA PESCA

UGO CIULLI - Club Mosca Bianca - Firenze

FABRIZIO STEFANINI - C. P. M. - Firenze

UFFICIO STAMPA

OSVALDO VELO - Fish & Flies - Crema

GESTIONE INTERNET

MARIO PERICO - Fly Angling Club - Bergamo

SCUOLA NAZIONALE DI LANCIO

PRESIDENTE AD HONOREM MARIO RICCARDIDIRETTORE CARLO SALA - Mosca Club - Bergamo

SEGRETARIO VITTORIO PICOZZI - Mosca Club Valbelluna

“LA MOSCA IN ITALIA” - NOTIZIARIO UNPEM DIRETTORE RESPONSABILE OSVALDO VELO - Fish & Flies - Crema

PRESIDENTE AD HONOREM

CARLO RANCATI - Fly Angling Club - Milano

PRESIDENTE

FERNANDO CAVALLI - Club Pesca a Mosca - Brescia

VICE-PRESIDENTE

FABRIZIO STEFANINI - C. P. M. - Firenze

SEGRETARIO

GIORGIO BERTOZZI - Fly Angling Club - Parma

CONSIGLIERI

MAURIZIO BELLINASO - Fly Angling Club - Voghera

UGO CIULLI - Club Mosca Bianca - Firenze

EDOARDO PAGANI - Mosca Club - Bergamo

CARLO SALA - Mosca Club - Bergamo

OSVALDO VELO - Fish & Flies M.C.I. - Crema

MAURO ZANELLI - Fly Anglers - Parma

COLLEGIO PROBIVIRI

G .L. FIOR P. G. CUNEGO F. BIONDANI

ISPETTORI CONTABILI

F. LONGHI M. PERICO S. CASSIOLI

- Hanno collaborato a questo numero (1/2001)

M. Bellinaso - G. Tacchini - L. Gualco - Fish & Flies Crema - MC Treviso - F. Nassi - Silver Salmon Verona - R. Cargnelutti - U. Mongardi Fantaguzzi- D. Fabbri - G. Bertozzi - L. Zavaglia - Friends of Flies - Fly Club ‘90 - Alta Valmarecchia Fly Fishing - Coordinamento Regionale Marche - L. Massi- M. Magliocco

La Redazione non è responsabile del contenuto degli articoli.

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R E D A Z I O N A L ER E D A Z I O N A L ER E D A Z I O N A L E

DD ALLAALLA R REDAZIONEEDAZIONE

Tutti club affiliati all’Unione possono utilizzare il sito www.unpem.it.

E’ sufficiente inviare il logo del club (in qualsiasi formato), il testo ed eventuali immagini da inserirenella pagina, oppure la pagina già impostata in formato html.

e-mail UNPeM:[email protected] (accessibile dalla home page del sito)

Indirizzo postale per Internet:Perico Mario - Via Montessori, 6 - 24030 Presezzo (BG) - tel-fax 035-613581

CCC III H A N N OH A N N OH A N N O S C R I T T OS C R I T T OS C R I T T O - - - s p a z i o r i s e r v a t o a l l e c o m u n i c a z i o n i d a i e p e r i S o c i .s p a z i o r i s e r v a t o a l l e c o m u n i c a z i o n i d a i e p e r i S o c i .s p a z i o r i s e r v a t o a l l e c o m u n i c a z i o n i d a i e p e r i S o c i .

Vent’anni di convivenza può essere un traguardo ma an-che un punto di partenza. Un traguardo per chi ha inziato que-sta “avventura” ma sicuramente un punto di partenza per colo-ro i quali si ritrovano in eredità una imponente mole di lavoro edi materiale su cui basare il futuro dei nostri fiumi e dei nostripesci. Benché la nostra strada sia stata costellata da non pochisuccessi (occorre proprio elencarli tutti?) è da innumerevoli difficoltà, è ne-cessario, oggi più che mai, non abbassare la guardia.

Sono tante le insidie che ci ritroviamo davanti non appena ci distraiamo:i tratti no-kill che vogliono eliminare (Brenta, uno per tutti, insegna), l’inade-guatezza delle leggi in fatto di pesca, la sorveglianza sempre più carente, leimmissioni scellerate di specie alloctone, e chi più ne ha più ne metta.

Vent’anni sono serviti per mettere un po’ di mastice all’universo dei pesca-tori a mosca, ora un poco più uniti di anni orsono. Forse ce ne vorranno altret-tanti (ma speriamo ardentemente di no!!!) per avere quei cambiamenti che datempo auspichiamo. Sta di fatto che le cose sono cambiate in meglio all’internodell’UNPeM grazie agli sforzi ed ai risultati ottenuti da chi ci ha preceduto edall’impegno di chi, più recentemente, si è prodigato per la causa comune.

Il Notiziario è sempre più ricco di fatti e avvenimenti al punto che siamostati “costretti” - con estremo piacere! - ad aumentarne le pagine. Il settorecommerciale si sta accorgendo anch’esso della potenzialità offerta dalle no-stre pagine. In altre regioni (Friuli, per cominciare) si sta facendo sempre piùforte lo spirito dell’Unione. I nostri rappresentanti nelle varie consulte pescasono sempre più efficienti e ottengono maggiori consensi. La struttura delleGuardie Volontarie sta finalmente muovendosi nella direzione giusta. E la man-canza di spazio ci impedisce di elencare tutti gli altri fattori favorevoli che cipermettono - e ci permetteranno - di crescere.

Tutte buone notizie per l’Unione, tante candeline sulla torta per i nostriprimi vent’anni.

Osvaldo Velo

Per i club aderenti all’ UNPeM che già dispongono di una pagina web è sufficiente che diano l’ URL ed il logo del club per creare il pulsante.

VI RICORDIAMO CHE LE NOSTRE PAGINE SONO A COMPLETA DISPOSIZIONE PER CHIUNQUE ABBIA QUALCOSA DA DIRE DI INTERESSE PER I PESCATORI A MOSCA. A PARTIRE DAL PROSSIMO

NUMERO, OGNI ARTICOLO RIPORTERÀ IL NOME DELL’AUTORE E DEL CLUB DI APPARTENENZA DI CUI SARÀ PUBBLICATO ANCHE IL DISTINTIVO (CHE CI DEVE ESSERE INVIATO SU SUPPORTO

CARTACEO UNITAMENTE ALL’ARTICOLO). CHI LO DESIDERA, PUÒ ANCHE INVIARCI FOTOGRAFIE A CORREDO DELL’ARTICOLO (STAMPA O DIAPOSITIVA). NON SI ACCETTANO SPEDIZIONI DI

IMMAGINI VIA EMAIL O DA SCARICARE DA INTERNET.

Cari amici,

alla scadenza del mio terzo mandato vi confessoche il tempo dedicato alla pesca è notevolmentediminuito.

Innumerevoli incontri con Associazioni, Clubs,Amministratori pubblici, convegni, meeting, mani-festazioni ecc. hanno rosicchiato sempre più il miotempo libero .

E’ una considerazione comunque che ritengo po-sitiva poichè se con il mio apporto riesco a miglio-rare, anche di poco, la situazione questo mi gratifi-ca e mi stimola a continuare.

Gli ostacoli sono innumerevoli ma con l'appog-gio ed il sostegno dei Consiglieri e dei Soci la miadeterminazione non verrà meno.

Cordialmente

Cavalli Fernando

DD ALLAALLA P PRESIDENZARESIDENZA

Ritengo opportuno occupare questo spazio per comunicare leultime novità sulla nuova legge sull'Editoria in modo da mettere ingrado chi ne fosse interessato (molti nostri club hanno un notiziarioed un sito Internet) di informarsi ed agire di conseguenza.

La nuova legge (di cui stranamente è stata data scarsa o nulla dif-fusione tramite i mass media tradizionali) prevede che per TUTTI glistampati divulgativi sia nominato un Direttore Responsabile che deveessere obbligatoriamente iscritto all'albo speciale dei giornalisti (perinformazioni rivolgersi alla sezione regionale dell’Ordine dei Giorna-listi).

Inoltre i notiziari devono essere regolarmente iscritti presso il Tri-bunale locale, anche se quest’ ultima norma è lasciata alla discrezio-ne dei tribunali stessi (è bene quindi informarsi presso la sezione delTribunale provinciale di competenza).

Va inoltre ricordato che sulla base di questa nuova legge anche isiti internet sono considerati "testate" (se contengono informazioni dicarattere divulgativo e soprattutto se vengono aggiornati con una certaperiodicità): pertanto è necessario che sia nominato anche per essi unDirettore Responsabile.

Il Direttore Responsabile del notiziario 'cartaceo" può essere lostesso della testata "informatica" (sito) ma si possono anche nomina-re due Direttori Responsabili diversi (uno per il notiziario ed uno peril sito), ovviamente con spese doppie.

Poiché molti nostri club sono dotati di notiziario e/o di sito, viinvito ad informarvi approfonditamente in merito perche le sanzionisono decisamente pesanti.

Queste notizie sono state raccolte visitando il sito www.punto-informatico.it e chiedendo delucidazioni direttamente all’Ordine deiGiornalisti di Milano.

La situazione è ancora in fase evolutiva in quanto vi sono nonpoche contestazioni e richieste di modifica di questa legge.

Invito pertanto tutti gli interessati, soprattutto i club che sono dotatidi notiziario e di sito, a seguire da vicino l’evolversi della situzionesegnalandoci reciprocamente eventuali novità in modo da evitarecomplicazioni inutili quanto dispendiose.

Osvaldo Velo

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NUOVI ISTRUTTORI S.N.L.

Esame 1^ sessione in data 19 febbraio 2000, 2^sessione in data 29 ottobre 2000

1) Nespoli Michele - F.A.C. Brianteo Giussano (Mi)2) Di Bernardo Maurizio - F.A.C. Brianteo Giussano (Mi)3) Manfredi Alberto - F.A.C. Brescia Castenedolo (BS)4) Manto Sandro - Fish & Fly Orobie Bergamo

5) Marvasi G.Marco - Fly Angler Parma6) Bez Ilio -Fly Angler Parma7) Costardi Adriano - F.A.C. Bergamo

I . C . F .I . C . F .

MATERIALE NON PERVENUTO

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LL AAA P A G I N AP A G I N AP A G I N A D E LD E LD E L L A N C I OL A N C I OL A N C I O T E C N I C OT E C N I C OT E C N I C O

2° TROFEO “CITTÀ DI BERGAMO”VALEVOLE PER LA QUALIFICAZIONE NAZIONALE CAMPIONATO 2000

CLASSIFICA

Combinata a squadre (squadra, componente, punteggio individuale e punteggio complessivo)

1°F.A.C. Vigevano Allegri Roberto 81,10 De Carli Antonio 93,14 Gilardi Giorgio 92,18 TOT. 266,422°Cue de Rat - Berghem Negri Antonio 84,47 Marziali Emiliano 75,32 Perico Mario 99,60 TOT. 259,393°Mosca Club Bergamo Sala Carlo 92,90 Pagani Edoardo 87,56 Bez Ilio 77,48 TOT. 257,944°Fish & Fly Orobie BG- sq. A Fenice Mauro 84,06 Mutti Michele 83,84 Manto Sandro 86,54 TOT. 254,445°F.A.C. Bergamo Cortinovis Mauro 74,06 Teani Luigi 68,26 Zamboni Paolo 50,28 TOT. 192,606°Fish & Fly Orobie BG - sq. B Capezzuto Giuseppe 58,00 Curnis Flavio 61,68 Quarti Davide 57,12 TOT. 176,807°Fish & Fly Orobie BG - sq. C Gherardi Ivano 34,26 Panza Antonello 50,84 Cavallini Angelo 54,32 TOT. 139,42

Classifica Tournament Distanza

concorrente distanza in metri

1°Sala Carlo 50,302°Marziali Emiliamo 46,363°Perico Mario 45,804°Pagani Edoardo 45,755°Allegri Roberto 44,566°Manto Sandro 42,647°Gilardi Giorgio 39,498°Capezzuto Giuseppe 38,239°Bez Ilio 30,75

Domenica 28 gennaio, come previsto, haavuto luogo a Vigevano il consueto raduno na-zionale di lancio tecnico organizzato dal localeFly Angling Club.

La simpatica kermesse, giunta ormai alla suaquinta edizione, ha visto la partecipazione disette squadre in rappresentanza di città lombar-de e piemontesi.

Il tempo ha dato una mano agli organizza-tori impedendo la presenza di nebbia e pioggia, sgraditi ospiti spessopresenti in questa stagione.

La manifestazione è stata dominata dai due squadroni che il Flydi Vigevano ha messo in campo conquistando i primi due posti dellaclassifica e lasciando la terza piazza agli amici del neo costituito Cuede Rat di Bergamo. Anche nelle prove individuali è volato alto il nomedi Vigevano, che ha monopolizzato l’intero podio nella classifica as-soluta con Arlenghi, De Carli e Allegri, si è piazzato ai primi due postinel percorso pesca con Arlenghi e De Carli e con Marziali al terzo

5° RADUNO NAZIONALE FLY ANGLING CLUB VIGEVANO “SERGIO ZANONI”

posto ed infine nella prova in distanza ha concesso il secondo postoa Pagani occupando il primo ed il terzo con De Carli e Allegri. Ultimanota, ma non per questo meno importante, è la conquista dell’ottavaposizione nella classifica individuale assoluta del quindicenne vige-vanese Gian Paolo Salomone, a riprova della bontà della locale scuo-la di lancio.

Numerosi, come sempre, gli amici sponsor che, grazie alla loromunificenza, hanno permesso di organizzare un tavolo premi note-volmente ricco. Tutti i partecipanti sono stati omaggiati al momentodell’iscrizione ed hanno successivamente partecipato al sorteggio fi-nale dei premi che ha lasciato tutti pienamente soddisfatti.

Un ultimo ringraziamento va infine rivolto ai cuochi che si sonoprodigati per offrire a tutti gli intervenuti una gustosa ed apprezzatacolazione a base di bruschette, salamini, vin brulè, polenta con car-ne, formaggi, dolci a iosa, caffè e ammazzacaffè.

I commenti “a caldo” sono stati di piena soddisfazione e di plau-so all’Organizzazione tutta per l’efficienza e la cordialità manifestatedando sin d’ora sicuro appuntamento per la sesta edizione del 2002.

CLASSIFICA

A SQUADRE1) Fly Angling Club Vigevano – squadra A2) Fly Angling Club Vigevano – squadra B3) Cue de Rat Bergamo

INDIVIDUALE ASSOLUTA1) Arlenghi Sandro - Vigevano2) De Carli Antonio – Vigevano3) Allegri Roberto – Vigevano

INDIVIDUALE DISTANZA1) De Carli Antonio – Vigevano mt. 32,862) Pagani Edoardo – Bergamo mt. 32,343) Allegri Roberto – Vigevano mt. 31,90

INDIVIDUALE PRECISIONE1) Arlenghi Sandro – Vigevano2) De Carli Antonio – Vigevano3) Marziali Emiliano – Bergamo

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C o n v e g n o P o n t r e m o l iC o n v e g n o P o n t r e m o l iC o n v e g n o P o n t r e m o l i

UNA GIORNATA INTERESSANTE ... CHE PERÒ ERA DI DUE GIORNI: IL 3 ED IL 4 FEBBRAIO 2001.

In queste date, a Pontremoli, si sono incontrati e scambiati esperienze e tante chiacchieremolti moschisti di provenienza veramente assortita.

L’incontro, organizzato dal Fly Angling Club “Graziano Avanzi” di Voghera, ha infattivisto una nutrita presenza di pescatori con la mosca provenienti da tutto il centro / nord Italia,ma l’assortimento, per così dire, è stato straordinario anche tenendo conto delle differentiimpostazioni ‘filosofiche‘ di ciascuno. Ci sentiamo in dovere, inoltre, di esprimere un partico-lare ringraziamento a chi, in stretta sinergia con noi, ha permesso l’organizzazione prima e lafluidità delle giornate poi, ovvero l’UNPeM Toscana e Pescambiente Srl.

Un merito particolare va dato agli amici della SIM che hanno dato un grande contributo, come vedremo, di uomini ed idee alla riuscita diquella che è stata la prima

GIORNATA NAZIONALE DELLA PESCA A MOSCA

Roberta Oletti, presidente del Fly Angling Club “Graziano Avanzi” diVoghera, già gestori della roggia Padulenta, uno dei primissimi tratti No Kill inItalia.

Sono stati anche letti interventi del Prof. Gilberto Forneris, della Facoltàdi Veterinaria dell’Università di Torino e di Arturo Pugno, della SVPS di VaralloSesia, una delle più antiche concessioni di gestione, operante in uno dei piùbei bacini fluviali Italiani. Questi ultimi, pur essendo impossibilitati a parteci-pare, hanno comunque voluto portare un contributo che per l’autorevolezzadella fonte ma soprattutto per i contenuti, è stato gradito ed importante.

Gli organizzatori sono certi che anche altri enti ed associazioni, tra le nu-merose presenti in Italia, hanno certamente carte ed idee in regola per direcose importanti in questo contesto: in questa fase è stata fatta una scelta cheha privilegiato le differenze, tra le diverse impostazioni di gestione, tra quelleconosciute all’organizzazione e pertanto ci scusiamo con tutti coloro che nonsono stati, o abbiamo potuto, invitare.

Presenti gli stati maggiori dell’UNPeM, della FIPSAS Toscana, del CIPM ela già citata qualificata rappresentanza della SIM e di fronte a circa cento per-sone l’avvio dei lavori, preceduto dai saluti delle autorità presenti, tra le qualila comunità montana ed una consistente partecipazione degli amministratorilocali.

Dei relatori si è già detto, e al dibattito successivo alle ‘relazioni’ si è avutauna significativa richiesta di interventi, tra i quali l’appassionato ed interessan-te intervento di Vincenzo Davighi, responsabile della Nazionale di Pesca aMosca della FIPSAS.

Delle conclusioni, tratte per l’organizzazione da Maurizio Bellinaso delFly Angling Club di Voghera, estrapoliamo quanto segue:

“Di quanto successo qui oggi non tiriamo conclusioni, oggi chiudiamouna giornata di lavoro su un tema appassionante e difficile come questo. Questovuol dire che come organizzatori sentiamo l’obbligo, il dovere di riproporre,tra un anno, una seconda fase nella quale confrontarci. (omissis) Di certo quelloche oggi è uscito con forza è la parola equilibrio. Tra gestioni integraliste,intransigenti nella protezione dell’ambiente e le zone di pronta pesca, o lediscutibili di pronto prelievo, esistono enormi spazi per gestioniequilibrate…(omissis).. non possiamo più parlare di acque gestite per aree dipochi chilometri, o le ridicole zone di poche centinaia di metri, oggi è uscito,incontrovertibile dato unanime, un fatto importante, ovvero le gestioni effica-ci devono comprendere interi bacini, o consistenti parti di essi, ove poterportare avanti progetti equilibrati e durevoli nel tempo.” L’impegno è preso.

Gli atti del convegno sono disponibili in cassetta VHS da richiedere al:Fly Angling Club “Graziano Avanzi” D.L.F. , Via Alcalini 4, 27058 Voghera.

In parallelo si è tenuto il Trofeo “Memorial Gra-ziano”, raduno di costruzione artificiali che, pur senon eccessivamente partecipato, ha dato eccellentirisultati tecnici; un grazie anche ai concorrenti checon la loro abilità hanno incantato il pubblico.

Dall’organizzazione, un arrivederci all’anno pros-simo.

da sinistra a destra: Pier Carlo Pinotti (presidente Pescam-biente), Roberto Martinelli (Consigliere Pescambiente),Roberta Oletti (Presidente FAC di Voghera), FernandoCavalli (Presidente Nazionale UNPeM), Fabrizio Stefanini(Vice-Presidente Nazionale UNPeM).

Le giornate si sono sviluppate su due filoni: Lancio Tecnico e Attività as-sociativa.

LANCIO TECNICO

Il sabato è stato per intero dedicato al lancio. La presenza di istruttorilegati alle più qualificate e prestigiose scuole di lancio, quali la SIM, la ScuolaNazionale di Lancio dell’UNPeM, la Scuola di Pesca a Mosca del CIPM e dipescatori bravi e meno bravi ha consentito agli intervenuti di assistere a per-formance che sono state, malgrado l’inclemenza dei giorni precedenti avessereso poco meno che praticabile il campo sportivo e appena giusto il fiume,veramente straordinarie.

Forse siamo stati davvero in presenza di quanto di meglio la tecnica dilancio può offrire, ad oggi, in Italia. Istruttori che passavano con disinvoltura eirritante semplicità da attrezzi per coda UNO ad altri per coda NOVE, a cannea due mani per coda UNDICI è stato uno spettacolo nello spettacolo, che solochi si dedica alla pesca a mosca può apprezzare appieno.

Non potendo ovviamente citare tutti i partecipanti voglio segnalare duenomi per tutti, perché sono veramente incredibili, quasi marziani nella bravu-ra e così francescani nella semplicità e disponibilità, Lorenzo della SIM e Carlodella SNL UNPeM.

ATTIVITÀ ASSOCIATIVA

Per attività associativa l’organizzazione ha cercato di mettere diverse real-tà a confronto su un tema che, attualmente, sembra acquisire una rilevanzasempre maggiore, ovvero:

Acque con gestione a regime specialeesperienze e prospettive

e sembra proprio che l’obiettivo sia stato centrato.Diamo una scorsa ai relatori, invitati in quanto effettivamente gestori di

tratti come indicato:Agostino Galbiati, socio del Fly Fishing di Vigevano, gestori del “Ramo

dei Prati”, un braccio di Ticino dall’ambiente incantevole, frequentato da ungrande numero di pescatori a mosca ma afflitto da alcuni problemi, non diresponsabilità dei gestori;

Silvio Peruzzi, del CIPM La Spezia, legati alla gestione delle acque delVara ed affluenti, gestione di un incubatoio di valle;

Piercarlo Pinotti, di Pescambiente Srl con la nuova gestione dell’ARSfiume Magra;

Pellò Renato, presidente dell’APD Novara, una delle più importanti asso-ciazioni della regione Piemonte, concessionaria diconsistenti tratti di acque correnti nelle provinciedell’alto Piemonte e del Pavese;

Gianluca Fior, vice Presidente dell’APPV di Ve-rona, concessionaria di acque straordinarie tra cuil’Adige Veronese e il Fibbio, dove sono stati istituiticonsistenti tratti a regime speciale;

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N o t i z i e d a i C o o r d i n a m e n t iN o t i z i e d a i C o o r d i n a m e n t iN o t i z i e d a i C o o r d i n a m e n t iR e g i o n a l i : P I E M O N T ER e g i o n a l i : P I E M O N T ER e g i o n a l i : P I E M O N T E

DAL COORDINAMENTO REGIONALE

MOSCA CLUB GAVI: c/o Luca Gualco - Via P. Barbieri 10 - 15066 Gavi ALtel 0143 642658 - 655056

E’ imminente l’attivazione del sito del club: http://moscaclub.scabin.comNuova e-mail: [email protected]

No-kill torrente Lemme anno 2001: apertura dal 1 aprile al 7 ottobre.Le autorizzazioni di pesca si ritirano gratuitamente presso:- Assessorato Ambiente della provincia di Alessandria (Ufficio Pesca) Via Galimberti 2 - Alessandria (dal lunedi al venerdi)- Scuola Media Statale “De Simoni” - Via Cav. Vittorio Veneto 26 - 15066 Gavi (Al) (dal lunedi al sabato ore 8 - 12)

In caso di impossibilità a ritirare il tesserino di persona, lo si può richiedere alla scuola media statale di Gavi inviando i seguenti dati:Nome, Cognome, Indirizzo, CAP, Citta, Prov. - Numero e data del rilascio della licenza governativa di pesca - Regione di provenienzaunitamente ad una busta affrancata (il tesserino sarà spedito a casa a stretto giro di posta)

Nel corso della riunione del 10 marzo, Gianni Tacchini èstato riconfemato all’unanimità Coordinatore Regionale UNPeMPiemonte per il biennio 2001-2002. Chi volesse maggiori infor-mazioni sulla composizione della struttura può inviare una e-mail a [email protected]

E’ stato recentemente presentato in Regione Piemonte undocumento proposto dall’UNPeM Piemonte e firmato da qua-si tutte le associazioni piscatorie col quale si richiedono misu-re urgenti a tutela della fauna ittica pregiata, drasticamente di-minuita a causa dell’ultima alluvione.

Ovviamente tale richiesta non è certo sostitutiva di ciò chesi sta chiedendo da anni, cioè una nuova legge regionale sullapesca i cui punti fermi dovranno essere i seguenti: program-mazione in materia di tutela e gestione della fauna ittica basatasu un costante supporto scientifico e su un confronto il piùampio possibile con tutte le realtà della pesca; partecipazio-ne dei pescatori alla realizzazione degli obbiettivi della piani-ficazione anche attraverso la promozione delle loro strutturelegate al territorio; protezione e sviluppo delle specieautoctone non solo tramite dettati regolamentari ma soprattut-to con interventi strutturali; regolamentazione delle immissionidi fauna ittica connessa con la zonazione onde evitare la dif-fusione di specie alloctone; drastica limitazione, pur tempo-ranea, al prelievo di trote marmorate e temoli, in quanto a ri-schio di estinzione.

Dopo quasi un anno dal rinnovo del Consiglio Regionale, ilComitato Consultivo Regionale per la pesca, istituito ai sensidella L.R. 7/81, non è ancora stato nominato. Considerato lostato di degrado e di povertà ittica in cui riversano i corsi d’ac-qua piemontesi, si ritene la sua nomina oramai inderogabile,così pure auspicabile è un maggiore coinvolgimento dello stes-so nei problemi che affliggono il mondo della pesca.

Anche i Comitati Consultivi Provinciali per la pesca non fun-zionano meglio. In alcune province vengono convocati 1 o 2volte in un anno, e spesso l’assessore non è neppure presen-te. Non sarà che i pescatori sono figli di un dio minore?

E’ cambiato l’iter per la nomina dei guardiapesca volontari.L’entrata in vigore del D.P.C.M. del 12/09/00 pubblicato sullaG.U. del 30/12/2000 ha stabilito che dal 1 gennaio 2001 le pro-vince dovranno farsi carico delle attività amministrative previ-ste dal dlgs.112 del 31/03/98, tra le quali il rilascio ed il rinno-vo dei decreti di nomina a guardia particolare giurata. Maggio-ri informazioni potranno essere richieste all’ufficio caccia e pe-sca delle Province.

Ultim’ora:Il Presidente della Giunta Regionale, on. Enzo Ghigo, con

decreto n. 30 dell’ 8/3/01 ha costituito il Comitato ConsultivoRegionale per la pesca. A rappresentare l’UNPeM è il sig. Gio-vanni Tacchini, per l’Università degli Studi di Torino è il prof.Gilberto Forneris.

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per informazioni sulla pesca contattare:

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N o t i z i e d a i C o o r d i n a m e n t iN o t i z i e d a i C o o r d i n a m e n t iN o t i z i e d a i C o o r d i n a m e n t iR e g i o n a l i : L O M B A R D I AR e g i o n a l i : L O M B A R D I AR e g i o n a l i : L O M B A R D I A

Provincia di Cremona - Settore Sviluppo Agricolo, Caccia e PescaProt.n.: 100834 Cremona li, 4/12/00

Oggetto: progetto trota mormorata (Salmo [trutta] marmoratus): indagini ediniziative.

Spett.liMagistrato per il Po - Via Canove, 1 - 46100 - MANTOVARegione Lombardia - Servizio Ambiente Rurale e Politiche ForestaliP.zza IV Novembre, 5 - 20124 - MILANOParco Adda Sud - Via A. Grandi, 6 - 20075 - LODIConsorzio dell’Adda Nord - Via Dimona, 102/10420062 CASSANO D’ADDA (MI)Consorzio per l’Incremento Irriguo del Territorio CremoneseVia Cesare Battisti, 21 - 26100- CREMONAProvincia di Cremona - Settore Ambiente e Ufficio TecnicoSEDEe p.c. Agli Uffici Pesca della Provincia di Lodi, Bergamo, Brescia, LeccoAssociazioni piscatorie di CremonaComuni di Rivolta d’Adda, Spino d’Adda, Casaletto Ceredano, CrederaRubbiano, Moscazzano, Montodine, GombitoCorpo di Polizia Forestale - Via Marinai d’Italia, 1 - 26100 CREMONA

La Provincia di Cremona nel luglio 2000 ha ultimato la stesura della Cartadelle Vocazioni Ittiche riguardante il proprio territorio, strumento previsto dallegislatore regionale nel quale viene descritta la distribuzione, la biologia e lastruttura delle comunità ittiche, la qualità chimico-fisica-biologica delle ac-que e le caratteristiche ambientali dei corsi d’acqua e contiene indicazioni dicarattere gestionale, quali le pratiche di ripopolamento ittico, la manutenzio-ne dei corsi d’acqua e le indicazioni sulla necessità di tutela e recupero dialcune specie, tra le quali la trota marmorata.

Nello specifico la trota marmorata è un salmonide di elevata importanzabiologica e alieutica. Dati certi sulla sua distribuzione nel territorio provincialeindicano che la specie è presente nel fiume Adda (indicativamente a montedi Gombito) e nel Canale Vacchelli. Alcune segnalazioni indicano la speciepresente anche nel tratto alto del fiume Serio e del fiume Oglio. Per quantoriguarda il fiume Adda l’areale più importante è collocato nei comuni di Spinod’Adda e Rivolta d’Adda. Attualmente la specie, seppur in leggero incremen-to da qualche anno, non ha una diffusione ed una consistenza ottimale.

Le cause che concorrono a determinare una situazione non ottimale sonoda ricercare, oltre che nell’inquinamento, nella ridotta portata idrica dei corsid’acqua che si verifica prevalentemente nel periodo riproduttivo e post-ri-produttivo della specie (dicembre/gennaio), nonché nelle attività di pescapiù o meno intense.

La Provincia di Cremona sta attuando un progetto organico e complessodi tutela e recupero della trota marmorata, già avviato nel 1998 e 1999 con

interventi di recupero di uova di trota marmorata poste in asciutta; si preve-dono censimenti, monitoraggi, interventi di recupero delle uova e programmidi informazione.

Per il mese di dicembre è previsto un censimento dei nidi della specienel fiume Adda, in alcuni suoi rami laterali e nel Canale Vacchelii. A partire dadicembre sarà monitorato il livello idrico del fiume Adda individuando quel-le realtà critiche dove i nidi di trota marmorata sono emersi. Quando le condi-zioni di scarsa umidità e ridotto ricambio idrico mettono in serio pericolo lasopravvivenza delle uova, si prevede di recuperarle per poi collocarle nelmedesimo corso d’acqua in idonei nidi appositamente costruiti nell’alveobagnato ad adeguata profondità

I lavori sono svolti dal dr Carlo Lombardi specificatamente incaricato daquesto Settore.

Attività di recupero di uova saranno anche eseguite da volontari che han-no offerto la disponibilità ad intervenire autonomamente su nidi di trotamarmorata. L’attività dei volontari sarà supervisionata dal dr Carlo Lombardiaffinché la stessa vada ad integrarsi con quella svolta dalla Provincia.

Il Piano Ittico Provinciale 2000 prevede misure di protezione della trotamarmorata, fra le quali: l’estensione di zone di acque secondarie pregiate nelfiume Adda in comune di Rivolta d’Adda, l’istituzione di due zone a pescalimitata nel fiume Adda a Rivolta d’Adda e nel Canale Vacchelli a Crema, didue zona di protezione nel fiume Adda a Credera Rubbiano e nel CanaleVacchelii a Bagnolo Cremasco, nonché una misura minima di 45 cm e l’obbli-go di pesca a piede asciutto dal 1° gennaio al 15 aprile in un esteso tratto delfiume Adda.

Si vogliono pertanto sensibilizzare tutti gli Enti e soggetti in indirizzo,ognuno per quanto di competenza e nell’espletamento dei compiti ad essiaffidati, affinché prestino la massima attenzione al problema; in modo parti-colare si chiede:

- di mantenere minimi deflussi idrici (soprattutto nel periodo di dicem-bre-marzo) idonei a garantire la copertura dei nidi;

- di astenersi dall’eseguire interventi in alveo nel periodo di novembre-aprile;

- di evitare interventi in alveo per il controllo della vegetazione acquaticacon l’utilizzo di erpici rotanti che determinano il danneggiamento dei nidi edella fauna ittica in generale, in particolare dei giovani nati.

Nel caso in cui non sia possibile attuare in maniera completa le indicazio-ni date, si prega di contattare questo Ufficio, che potrà valutare l’impatto de-gli interventi e prevedere eventuali soluzioni alternative finalizzate a ridurre almassimo la mortalità della specie. Sarà cura dello scrivente Settore informarei soggetti in indirizzo dei risultati delle operazioni svolte o di eventuali nuoveproblematiche o difficoltà.

Ricordando che questo Ufficio rimane a disposizione per ogni tipo dichiarimento o informazione, si porgono distinti saluti

IL DIRIGENTE(dr. Roberto Zanoni)

TROTA MARMORATA: EPPUR QUALCOSA SI MUOVE (NEL CREMONESE)E’ con grande piacere che informiamo i nostri soci dei risultati positivi (almeno sembra) che siamo riusciti ad ottenere in provincia di Cremona. Finalmentel’Amministrazione, ma anche altri Enti, si sono resi conto che quello che stiamo dicendo da tempo in occasione delle Consulte Pesca ed altri contatti è moltorealistico. Finalmente hanno capito che gestire al meglio il patrimonio marmorata significa investire nel futuro.

In Lombardia è nato un... draghetto! E’ questo infatti ildistintivo del nuovo club di Bergamo di cui vi diamo le

coordinate:

CUA DE RAT - BERGHEMc/o Finardi GiuseppeVia Leopardi 524040 Castel Rozzone [email protected]

Il FLY ANGLING CLUB - MOSCA CLUB D’ITALIA DI MILANO

si è trasferito:

c/o U.N.V.D.S.(Unione Nazionale Veterani dello Sport)

Via Peschiera 1 - 20154 Milano

ritrovo: tutti i mercoledì dalle ore 21.00per contatti telefonici:

Fausto Longhi - tel. 02 - 533304

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L O M B A R D I AL O M B A R D I AL O M B A R D I A

LETTERA APERTA ALL’ASSESSORE PESCA DELLA PROVINCIA DI MILANO

Consorzio per l’incremento della Irrigazione del territorio CremoneseCremona, lì 21 dic 2000

Oggetto: Progetto trota marmorata (Salmo [trutta] marmoratus):indagini e iniziativeVs riferimento 04.12.2000 prot. 100834

PROVINCIA di CREMONA - Dott. Roberto Zanoni DirigenteSettore Sviluppo Agricolo, Caccia e PescaVia Bella Rocca n. 7 - 26100 CREMONAe,p.c. Spett.le F.I.P.S.A.S. Via Fabio Filzi n. 35 26100 CREMONASpett.le Magistrato per il Po - Via Carnevali - 26100 CREMONARegione Lombardia - Servizio Ambiente Rurale ePolitiche Forestali - P.zza IV Novembre, 5 - 20124 MILANOSpett.le Parco Adda Sud - Via A. Grandi, 6 - 20075 LODISpett.le Consorzio dell’Adda Nord - Via Dimona, 102/10420062 CASSANO D’ADDA (MI)Provincia di Cremona - Ufficio Tecnico - Via Bella Rocca, 7 - 26100 CREMONAAgli Uffici Pesca della Provincia di Lodi, Bergamo, Brescia, LeccoSpett.le E.N.A.L. - C.P.T. - Via Ala Ponzone, 35 - 26100 CREMONASpett.le A.I.L.P. - Via Cavalotti, 15 - 26100 CREMONASpett. UNPeM LOMB. - c/o O. Velo - Vicolo Barbieri 8 - 26017 Quintano CRComuni di Rivolta d’Adda, Spino d’Adda, Casaletto Ceredano, CrederaRubbiano, Moscazzano, Montodine, GombitoCorpo di Polizia Forestale - Via Marinai d’Italia, 1 - 26100 CREMONA

Prendiamo atto dello studio condotto dal Dott. Carlo Lombardi, che, suincarico di codesto Spett.le Settore Provinciale, ha individuato anche nel no-stro canale “Pietro Vacchelli” punti di nidificazione della specie in oggetto.

Questo Consorzio è assolutamente disponibile per collaborare alla rea-lizzazione del progetto ma corre l ‘obbligo di comunicare alcune precisazioni,di seguito esposte, con riferimento all ‘ordine della Vostra nota.

Il canale “Pietro Vacchelli” costituisce la principale fonte di alimentazionedella rete irrigua del Consorzio, che serve un comprensorio diretto di 65.410ettari. Almeno altri 15.000 ettari si aggiungono quale comprensorio indiretto.

La portata di competenza del canale è pari a 38,5 metri cubi al secondo,ritirata dal fiume Adda in Comune di Merlino (LO) e trasportata sino alla loca-lità “Tomba Morta” in Comune di Genivolta (CR) dopo un percorso di 37 chi-lometri.

E’ evidente l’importanza della funzione irrigua di questo acquedotto.Compito istituzionale, inderogabile ed assoluto è per il Consorzio garan-

tire l’efficienza del Canale al fine di poter fornire l’acqua irrigua durante lastagione dell ‘irrigazione (25 aprile - 25 settembre).

Stante le dimensioni del Canale e le condizioni dei manufatti e delle spon-de, il periodo di asciutta risulta spesso prolungato (anche superiore a quattromesi) proprio nel periodo indicato quale ideale per il progetto in argomento.

Ciò non toglie la disponibilità a valutare, con la Provincia e gli altri Enti interes-sati, misure volte a contemperare le esigenze reciproche che oggi appaionopoco compatibili.

Prova ne è, ad esempio, che in questo mese di dicembre, nel quale at-tuate il censimento dei nidi, il canale è privo d’acqua a causa del protrarsi dilavori di consolidamento di ponti e manufatti. Inoltre non è possibile aprire aregime la presa sull ‘Adda perché provocherebbe l’ingresso nel canale dialcune migliaia di metri cubi di ghiaia depositati dalla recente piena nelmandracchio.

Rilevando poi che il Piano Ittico Provinciale prevede una particolare disci-plina dell ‘attivita di pesca nel nostro canale, é opportuno ricordare che essoé gravato di diritto esclusivo di pesca oggi concesso, con convenzione, allaF.LP.S.A.S. di Cremona, assieme alla quale siamo disponibili a esaminare quan-to previsto come proposta di partecipazione al progetto.

Relativamente al livello idrico del Fiume Adda si rileva che non apparenegli indirizzi il Consorzio dell ‘Adda, che regola le portate del fiume in fun-zione delle diverse esigenze delle utenze lacuali e sublacuali (turistiche, dinavigazione, irrigue, idroelettriche, industriali).

Il suo coinvolgimento sarebbe quanto mai opportuno anche per daremaggiore significato (e peso) alle esigenze del corso d’acqua visto anchecome ambiente da tutelare.

Da ultimo si evidenzia che l’utilizzo delle frese rotanti per la pulizia delcanale “Vacchelli” è condotto soltanto per garantire la massima portata duran-te la stagione irrigua.

La pulizia con tale sistema, condotta nei mesi di marzo ed aprile, garanti-sce infatti una buona efficienza del canale sino ad agosto, fatti salvi alcuniinterventi puntuali con la draga “a lancio”.

Il tirante d’acqua non consente infatti interventi di taglio durante il regimedi massima portata, e l’utilizzo dell ‘escavatore a lancio lungo l’intera asta ri-sulterebbe di onere e lentezza eccessivi.

Per dare un ordine di grandezza si pensi che una sola pulizia con fresedel fondo del canale costituisce un impegno per il Consorzio di poco inferio-re ai cento milioni di lire.

Ciò non toglie che si possano studiare diverse modalità e tempi d’inter-vento a condizione che ciò non comporti maggiori oneri per il Consorzio onuove difficoltà e disfunzioni dell ‘esercizio irriguo.

Si potrebbero anche immaginare interventi strutturali, in alcuni punti delCanale, per favorire la riproduzione o lo sviluppo delle specie di cui si tratta.

E’ possibile individuare risorse presso gli Enti preposti alla tutela dell ‘Am-biente e in particolare, della fauna ittica?

Il Consorzio non esiterebbe a mettere a disposizione le strutture e la pro-fessionalità del proprio personale.

F.to IL PRESIDENTE

(geom. Severino Rossetti)

E questa è la risposta che il Consorzio Irrigazione ha inviato alla provincia di Cremona. Come si vede, le intenzioni sono buone.Speriamo solo di non esserci sgolati per niente...

Nel nostro precedente numero 2/2000 riportavamo (“Dal Milanese”, pag 9) una ns lettera datata 10/7/00 nella quale prendavamo atto delledecisioni del neo (allora) Assessore, Dr. Riparbelli, in merito alla decisione di aprire alle associazioni indipendentemente dal numero degliiscritti e delle vocazioni “politiche”. Al momento di andare in stampa con il nr 2/2000 non ci era ancora pervenuta nessuna convocazione.Oggi, a distanza di poco meno di un anno, la provincia di Milano, settore pesca, sembra non aver intenzione di sconfessare il comportamentodella precedente amministrazione: chiusura totale ed ermetismo. Nonostante i buoni propositi dell’Assessore, al Coordinamento Regionalenon è arrivata nessuna comunicazione, nessuna convocazione, nessuna informazione.

Nulla di nuovo sotto il sole, dunque? Peccato, il dr. Riparbelli ci era parso una persona degna di fiducia, seria, interessato ai problemi dellapesca. Ad oggi, però, di tutti i suoi progetti annunciatici durante quell’incontro non sappiamo ancora assolutamente nulla. Che anch’egli si siafatto prendere la mano dalla “politica dei numeri”?

Assessore... Assessore... per favore, ci contraddica...!

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PIANO ITTICO PROVINCIALE DI CREMONA

Grosse novità nelle acque delCremonese. Con D.C.P. nr 124 del22.11.2000 la provincia ha reso pub-blico il piano ittico provinciale con

notevoli miglioramenti rispetto alla gestione passata.Ancora una successo per l’Unione, quindi, che si è vistaconfermare quello che da tempo andava dicendo in Con-sulta Provinciale Pesca.

Ovviamente non tutto quanto da noi sostenuto è sta-to debitamente recepito ma questo Piano Ittico segnaun notevole passo avanti rispetto al passato.

Lo spazio a disposizione non ci permette di illustrar-lo come meriterebbe e ve ne presentiamo solamente leparti più salienti, segnalando soprattutto che è dotatoanche di cartine particolareggiate dove sono evidenziatii tratti menzionati, piantine che possono essere richie-ste, così come qualsiasi altra informazione, al nostro Co-ordinatore Regionale per la Lombardia.

Sono state istituite 18 zone di protezione, 4 zone diTutela Ittica, 2 zone di pesca limitata, 1 zona no-kill (pe-sca a mosca - già esistente), 7 campi gara e, recependoi contenuti del Progetto Fondovalle 2000 (stilato propriodall’UNPeM e divulgato ormai anni fa), zone di pesca apiede asciutto.

Nelle zone di “pesca limitata” vige l’obbligo della pe-

sca da terra, con una sola canna con non più di tre amiprivi di ardiglione e l’obbligo di rilascio di marmorate etemoli durante tutto l’arco dell’anno (detenzione e pe-sca con il cagnotto, ovviamente, sono vietate). E’ statointrodotto il divieto di reimmissione di abramide, acerina,carassio, carpa argento e testa grossa, pesce gatto africa-no, rodeo amaro, rutilo e siluro (ma chi saranno questi....CENSURA ... che hanno avuto la bella idea di immetterlinelle nostre acque?). Nonostante varie discussioni, nonsiamo riusciti a convincere l’Amministrazione Provincialea far valere questo obbligo anche nel Canale Navigabiledove invece esiste il divieto di reimmissione solo persiluro ed acerina (si sa, non servono molto nelle gare...)

Il periodo di pesca a piede asciutto, dove istituito asalvaguardia delle zone di frega, va dal 1/1 al 15/4; nelCanale Vacchelli è permesso entrare in acqua per nonoltre un metro dalla riva.

In tutte le acque provinciali è fatto divieto tratteneretemoli, che devono essere reimmessi durante tutto l’ar-co dell’anno. La misura minima della trota marmorata (eibridi) è di 45 cm, del luccio 45 cm, della cheppia 40 cm.

E’ stata inoltre decisa la ripalinatura dei corsi d’acquaprovinciali (finalmente!) ed il FISH & FLIES ha dato la pro-pria disponibilità a collaborare con le proprie GG.VV. esoci.

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Anche quest’anno il Comitato Regionale UNPeM Lombar-dia è stato ospite del Pozo Festival che si è tenuto, come tuttigli anni, a Montichiari (BS). Il 6 e 7 gennaio 2001 sono statedue giornate di festa e di gioioso ritrovarsi fra amici che an-nualmente si danno tacito appuntamento a questa “fiera” disettore che apre l’anno. Moltissime le presenze, munifica ladisponibilità degli organizzatori con la consueta messa a di-sposizione di cibi e bevande a volontà. Sempre in aumento ilnumero degli espositori, a dimostrazione di un successo inmeritato crescendo. Anche per il 2001 l’affluenza allo standdel Comitato Regionale UNPeM Lombardia è stata rilevante conun onere di impegno decisamente gravoso per i Soci presentiper entrambe le giornate a rappresentare l’Unione. Affollati an-che gli stand dei vari espositori e soprattutto quelli dei co-struttori che hanno dato sfoggio, letteralmente sommersi dauna valanga di astanti, della loro abilità manuale. Anche que-st’anno il Pozofestival si è rivelato all’altezza della situazione ec’è da augurarsi che venga ripetuto anche per gli anni a venire.

POZOFESTIVAL

PESCARE 2001Pescare 2001, 2° Salone delle attrezzature sportive

per la pesca sportiva ha avuto luogo a Montichiari dal 10 al12 febbraio 2001. L’UNPeM vi ha preso parte grazie anche allafattiva collaborazione del Pesca a Mosca di Brescia che hacurato l’organizzazione e l’allestimento dello stand e del Fly

Angler Club di Parma che si è occupato del settore costru-zione. A corollario, la presenza di soci provenienti da diversiclub d’ogni dove che si sono avvicendati allo stand dandovita a confronti, dibattiti, scambi di opinioni. Organizzato al-l’interno del Nautic Show, Pescare 2001 ha visto una presenzacorposa di visitatori il sabato ed una vera e propria fiumana ladomenica, proveniente in gran parte dal Nautic Show. Allapedana di lancio, sfortunatamente troppo corta per dimostra-re tutte le potenzialità delle attrezzature, si sono avvicendatiproduttori e costruttori di canne, “maestri” più o meno famosi,nomi più o meno illustri ed i nostri istruttori della S.N.L e rap-presentanti I.F.C. Numerosi gli espositori, che hanno manife-stato la loro approvazione per un evento di tale rilevanza an-che se “mescolato” ad un mercato - la nautica - di maggiorrisonanza rispetto alla pesca a mosca.

L O M B A R D I AL O M B A R D I AL O M B A R D I A

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N o t i z i e d a i C o o r d i n a m e n t iN o t i z i e d a i C o o r d i n a m e n t iN o t i z i e d a i C o o r d i n a m e n t iR e g i o n a l i : V E N E T OR e g i o n a l i : V E N E T OR e g i o n a l i : V E N E T O

X Trofeo Villa Guidini

NOTIZIE DAL VICENTINO

Vorrei innanzitutto ringraziare l’UNPEM, in particolare Giorgio Bertozzi,per il contributo che ci ha fornito per la positiva risoluzione del problema delBrenta nella nostra provincia: siamo infatti riusciti a fare mantenere tutte le zonetrofeo e no kill, istituite l’anno scorso.

Il nuovo Presidente del bacino, Beniamino Zanon, le voleva eliminare com-pletamente, voleva farci pescare a mosca solo a partire dal primo giugno evoleva inoltre vietare l’uso dei waders: proposte inaccettabili e discriminatorie.

Cose che ci riportano indietro nella memoria ad almeno 20 anni quandol’allora “Canal di Brenta”, ci vietava d’usare le mosche sommerse per tutto l’an-no.

Mentalità retrograde, che pensavamo sradicate ma che purtroppo sonoritornate forti come non mai nella nostra provincia e che ci hanno imposto unalotta che per noi pam vicentini non ha precedenti.

All’Assessore alla Pesca Zonin sono arrivate centinaia di lettere di prote-sta, da club e da singoli pescatori di tutta Italia.

In questi giorni si è definito il regolamento per la pesca in Brenta che,come dicevo prima, prevede il mantenimento di tutte le zone particolari. Civieta però d’usare code affondanti e artificiali zavorrati fino al primo giugno e

ci impone il divieto di liberare il pesce di misura nelle restanti acque, anchepescando senza ardiglione.

La misura minima del temolo è stata portata a 40 cm, il prelievo annualepassa da 5 a 3, la misura minima della trota marmorata viene elevata a 50 cm.

Come dicevo, è stata una battaglia durata mesi e fatta d’incontri e contattia vari livelli, molto impegnativi.

Alla fine l’Amministrazione Provinciale ha accettato le nostre proposteentrando in conflitto con lo Zanon che in questi giorni, per niente rassegnato,continua a fare pubblicare sul Giornale di Vicenza articoli contro la pesca amosca, prontamente controbattuto dal nostro Antonio Fadda.

Battaglia quindi al momento vinta e spero anche per l’anno prossimo siacosì. Ma il futuro per noi rimane incerto anche perché si profilano all’orizzon-te problemi pure nel bacino dell’Astico.

Questo ci deve fare riflettere e ci impone di trovare tra noi pam unasempre maggiore coesione e unità quando scaturiscono problemi di questotipo, in modo da intervenire tempestivamente e con forza tutti assieme.

Un saluto a tuttiFrancesco Nassi

Come ormai è tradizione, anche quest’anno (domenica 18 febbraio) Villa Guidini di Zero Branco (TV) ha ospitato il Memorial “Bianco Faggian”, giuntoall’edizione numero dieci. Gli organizzatori, soci dei Mosca Club Treviso e Portogruaro, hanno articolato la manifestazione in una gara di costruzione diartificiali ed in una di lancio tecnico. Per quanto riguarda la prova di costruzione, grazie al ricco sostegno degli sponsor, sono stati premiati sia i costruttori sia ipartecipanti alla gara di lancio. I concorrenti, numerosi nonostante un calendario sempre più denso di occasioni di incontro, si sono visti assegnare per sorteggiol’esecuzione di una Ephemera vulgata subimago e di una ninfa di Perla grandis. In un quadro generale di notevole livello, la giuria quanto mai qualificata ecomposta da R. Messori, R. Pragliola e R. Anderlini, ha premiato nella gara individuale RENATO CELLERE, sicuramente uno dei più abili costruttori nel panoramanazionale. Una grossa notizia è venuta dalla decisione di Cellere di abbandonare le competizioni: stanco delle ripetute affermazioni e per lasciare spazio ad altriha maturato tale intendimento. Da parte nostra il nostro plauso per la sua modestia e generosità.

Contemporaneamente, nell’area del parco della villa, sorretta da una bella giornata di sole, si è svolta la gara di lancio tecnico, che ha visto prevalere MARINO

GAIARIN (anche lui pluri vincitore). I partecipanti hanno dovuto contendersi il successo attraverso prove di distanza, di precisione e di abilità lungo un percorsodi pesca. A lato del teatro di gara, gli organizzatori avevano riproposta una interessante iniziativa a scopo promozionale: un campo-scuola riservato ai piùgiovani. Qui, seguiti da pazienti istruttori, molti bambini e ragazzi hanno potuto per la prima volta sperimentare il fascino della “coda di topo”.

La competizione ha avuto come contorno una rassegna di materiale per la pesca a mosca; non è una novità, già negli anni precedenti una sala della villaaveva ospitato vari espositori, ma questa iniziativa riesce ogni volta a richiamare un pubblico largo e attento alle nuove proposte del mercato.

Ricordiamo, per finire, che il Mosca Club Treviso dispone di un proprio sito Internet, in cui sarà possibile reperire alcune pagine dedicate proprio allamanifestazione. Per chi desidera conoscere tali notizie (e ogni altra attività del Club) l’indirizzo è il seguente: http://digilander.iol.it/moscaclubtreviso/

Arrivederci alla prossima edizione.

IL SILVER SALMON DI VERONA informa che il Club si è da poco dotato di telefono proprio e che fra breve arriverà anche un fax ed unasegreteria. Per ogni evenienza, il numero telefonico è il seguente: 045 8830246. La serata di ritrovo è il venerdi dalle ore 21.00 alle 24.00.

Classifica gara individuale1 Cellere Renato - Fly Club Alto Vicentino - Malo (VI)2 Spigaroli Simone - Fly Angling Club Parma - Parma3 Pigat Alessandro - Mosca Club Portogruaro - Portogruaro (VE)4 Tasca Giulio - Fly Club Alto Vicentino Malo (VI)5 Vivaldi Michele - Mosca Club Sandrigo - Sandrigo (VI)6 Testi Roberto - Fly Angling Club Parma - Parma7 Pironi Luigi - Stone Fly Club - Rimini8 Gasparotto Mauro - Mosca Club Portogruaro - Portogruaro (VE)9 Biondani Fernando - Silver Salmon Club Verona10 Conte Andrea - Mosca Club Treviso - Treviso

Classifica per Club1 Fly Club Alto Vicentino - Malo (VI)2 Fly Angling Club Parma - Parma3 Mosca Club Portogruaro - Portogruaro (VE)

Classifica lancio tecnico1 Gaiarin Marino - Mosca Club Portogruaro - Portogruaro (VE)2 Tomba Fabrizio - Mosca Club Portogruaro Portogruaro (VE)3 Cellere Renato -Fly Club Alto Vicentino - Malo (VI)4 Gheno Lorenzo - Fly Club Alto Brenta - Bassano (VI)5 Vivaldi Michele - Mosca Club Sandrigo - Sandrigo (VI)6 Primolan Claudio - Mosca Club Valbelluna - Belluno7 Pigat Alessandro - Mosca Club Portogruaro - Portogruaro(VE)8 Pironi Luigi - Stone Fly Club - Rimini9 Sandonà Aurelio - Mosca Club Treviso - Treviso10 Fadda Antonio - Fly Club Alto Brenta - Bassano (VI)

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N o t i z i e d a i C o o r d i n a m e n t iN o t i z i e d a i C o o r d i n a m e n t iN o t i z i e d a i C o o r d i n a m e n t iR e g i o n a l i : F R I U L I V . G .R e g i o n a l i : F R I U L I V . G .R e g i o n a l i : F R I U L I V . G .

NUOVO CONTATTO PER IL FRIULI - VENEZIA GIULIA

Gemona del Friuli 17/2/01

Cari amici lettori,

vi scrivo innanzi tutto per presentarmi. Mi chiamo RaffaelloCargnelutti, ho 25 anni e vivo a Gemona del Friuli, a circa 30 kmda Udine. Sono stato “nominato” Delegato Regionale per il Friulie Venezia Giulia e ringrazio l’Unione per avermi dato la possi-bilità di collaborare per migliorare la situazione alieutica nellamia regione. Quando ho ricevuto una lettera dal segreterio,sig. Bertozzi, nel quale mi informava che stava cercando qual-cuno per questo incarico, ho preso subito la palla al balzo egli ho telefonato subito proponendomi volontario. In tal modopenso di avere la possibilità, insieme ad altri amici pescatori,di cercare di cambiare un po’ le cose qui da noi.

Passiamo senza altri preamboli all’argomento che più mista a cuore: qui, in Friuli, non esiste il discorso della“privatizzazione”: viviamo sotto un regime “dittatoriale” chia-mato Ente Tutela Pesca che ascolta sì i problemi dei pescatorima solo quelli legati a società molto numerose che, manco adirlo, sono costituite da garisti.

Per noi PAM, infatti, non c’è voce in capitolo. Tanto per fareun esempio, i no-kill qui da noi sono costituiti da acqueimpescabili dal punto di vista dell’inquinamento o ambientaleperché sono dei piccoli fossi larghi circa un metro e mezzo

dove non c’è un buco per posare la mosca per via della vege-tazione.

Se, per puro caso, il tratto no-kill è situato in un bella zona,ideale per aspettare la bollata, è talmente corto che un ottimolanciatore riuscirebbe, stando all’inizio del no-kill, a posare lamosca nel punto in cui termina. Questo, per dire quanto brevisiano i tratti riservati al no-kill.

Tuttavia, anche se le condizioni attuali sono tali da scorag-giare molti che avrebbero voglia di cambiare, io ci voglio al-meno provare.

Questo è solo una piccola parte dei problemi che sono dacombattere qui in Friuli. Un poco alla volta spero di riucire afarvi una panoramica molto più vasta e reale descrivendo an-che come cercherò - insieme ad altri amici volenterosi checondividono le mie (le vostre!) idee - di battere i problemi dicui è afflitta la nostra regione.

Lascio volentieri il mio indirizzo e recapiti telefonici perdarvi la possibilità di contattarmi e, se volete, di darmi qual-che consiglio. E, se volete, potete anche approfittarne perpassare qualche bella giornata di pesca insieme perché in Friuli,nonostante tutto, qualche bel posticino lo conosco ancora.

Raffaello Cargnelutti - Via Orvenco 27 - 33013 Gemona delFriuli UD - tel 0432 - 970436 - cell 0347 - 5783199

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NUOVI AMICI

ALTO RENO: QUASI ACQUE “D”

Dopo anni d’attesa finalmente una buona notizia per unfiume di casa nostra, la provincia di Bologna.

Il tratto alto dei fiume Reno che va dall’abitato di Biagionifino al confine con la Toscana assumerà sostanzialmente, dallaprossima stagione di pesca, tutti i connotati di acque di cate-goria “D” pur rimanendo (speriamo ancora per poco)fornalmente acque di categoria “C”.

Per salvaguardare meglio la popolazione di trote fario pre-sente da anni in questo tratto di fiume, si era già riusciti tempoaddietro a trasformarlo in una zona a regime speciale di pe-sca con il rispetto del periodo di chiusura invernale previstoper la trota.

E’ notizia di pochi giorni fa che a partire dalla prossimastagione di pesca verrà proibito l’uso, la detenzione e lapasturazione con larve di mosca carnaria (bigattino) nella spe-ranza di migliorare ulteriormente la condizione di questo trat-to di fiume al quale sono personalmente affezzionato vistoche è stato teatro delle mie primissime esperienze di pesca amosca.

Da sottolineare che se si è riusciti ad ottenete quest’altrarestrizione lo si deve soprattutto all’insistenza della locale se-zione FIPSAS che sta acquisendo sempre più lungimiranza econ la quale collaboriamo da tempo per ottenere importantifini comuni.

Daniele Fabbri

N o t i z i e d a i C o o r d i n a m e n t iN o t i z i e d a i C o o r d i n a m e n t iN o t i z i e d a i C o o r d i n a m e n t iR e g i o n a l i : E M I L I A R O M A G N AR e g i o n a l i : E M I L I A R O M A G N AR e g i o n a l i : E M I L I A R O M A G N A

Una delle esigenze più sentite e pressanti della nostra as-sociazione è quella di trovare agganci significativi che le apra-no la porta ad un rapporto più stretto di fattiva collaborazionecon realtà radicate su tutto il territorio nazionale.

Solo attraverso una maggiore visibilità ed un effettivo dia-logo operativo possiamo imporci alla attenzione di una plateapiù vasta.

Questo è indispensabile per trova-re nuovi spazi e nuove opportunità peril nostro modo di esercitare la pescasportiva.

Tali contatti, a nostro avviso, anda-vano ricercati in un settore che ricono-scesse comunque in noi degli interlo-cutori attendibili e dei potenziali fruito-ri del “prodotto” da lui offerto.

E’ stato con questi presupposti cheabbiamo iniziato un dialogo con il mon-do dell’agriturismo, condividendo conquesta categoria di operatori turisticitutta una serie di interessi comuni e diobiettivi da conseguire.

E’ indubbio che l’agriturismo, comenoi, punti su ambienti il più possibileprotetti dall’inquinamento e dal degra-do e rivolga le sue proposte a chi fa diqueste peculiarità ambientali un puntodiscriminante.

Una delle aspirazioni primarie di chiopera nel settore agrituristico è quelladi disporre di un “pacchetto” ricco di offerte il più possibilevariate; non certo ultima in questo elenco di opportunità, puòessere la proposta di un ambiente stimolante per una pescasportiva come quella alla mosca.

Ecco quindi che, se da un lato i nostri associati costitui-scono certamente un non trascurabile target per le offerte agri-

turistiche, possono essere anche indispensabili collaboratoriper l’individuazione e lo sviluppo di nuove potenzialità dipesca.

Questi presupposti ci hanno portato a stringere un pattodi collaborazione con una delle più importanti e prestigioseorganizzazioni agrituristiche operanti su tutto il territorio na-

zionale.Ci riferiamo all’Agriturist, as-

sociazione legata al mondo dellaConfagricoltura.

Questa collaborazione, che auspi-chiamo in futuro abbia ulteriori svilup-pi, farà sì che, a partire dal prossimonumero, nella rivista informativa che tri-mestralmente viene distribuita in tuttaItalia,noi troveremo regolarmente unnostro importante spazio.

Qui potremo farci conoscere edapprezzare e, ad un tempo, stimolarequesti nuovi amici a segnalarci, nel no-stro e nel loro interesse, nuove possi-bilità ed eventuali potenzialità da stu-diare e sviluppare insieme.

Un altro simpatico aspetto di que-sto rapporto privilegiato potrà esserequello di ottenere per i soci U.N.Pe.M.un particolare trattamento di favore inquelle strutture che si rivelassero ac-coglienti e strategiche per le nostrespedizioni di pesca.

Vi invitiamo pertanto, fin d’ora, a far da tramite con struttu-re agrituristiche che ritenete possano essere interessate a que-sto tipo di rapporto; o comunque a segnalarcele perché pos-siamo attivare ulteriori contatti.

Ugo Mongardi Fantaguzzi

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A PARMA: PESCATORI E AMBIENTALISTI UNITI CONTRO I FORTI INTERESSI

ECONOMICI ALLA BASE DEL DISSESTO DEI NOSTRI FIUMI.

Ricorre perìodicariente, in altalenante sintonia con frane e alluvio-ni connesse al dissesto idrogeologico del nostro Paese, il tema degliinterventi sui greti dei fiumi che dovrebbero porre rimedio a tali cata-strofi.

Proposte ed opere che ne derivano hanno spesso carattere diopinabilità.

Accade talora che l’intervento risulti inutile e, forse ancor più difrequente, che inneschi danni ancor maggiori di quelli cui dovevaporre rimedio.

Ci pare che questa sostanziale e generalizzata inefficienza derivida due ragioni di fondo: troppo spesso si opera con una visionesettoriale e limitata dei problemi, trascurando di adeguarsi ad unquadro d’insieme del bacino idrografico su cui si interviene. Accadecosì che, per ovviare al problema di una precisa esigenza locale, sicreino i presupposti per nuovi e più gravi problemi a valle, innescan-do di fatto una perniciosa reazione a catena.

Inoltre, poiché gli interventi in alveo si prestano a legarsi ad in-genti sottrazioni di inerti del fiume, come ghiaia e sabbia, il forte inte-resse economico legato a queste estrazioni spinge sovente ad inter-venti il cui fine idraulico risulta del tutto secondario rispetto a quelloprincipale di interesse privato, in questa attività.

L’ U.N.Pe.M. e le principali associazioni dei pescatori presentinella provincia di Parma nonché le associazioni ambientaliste hannoritenuto opportuno collaborare per proporre uno studio competen-te e disinteressato su questo tema, ritenendo che risponda a fini dipubblica utilità sia operare perché le amministrazioni intervengano incampo idraulico con scienza e correttezza, sia chiarire all’opinionepubblica termini dettagliati di problematiche che sono state spessodistorte per ignoranza o interesse.

In un Paese molto popolato come il nostro, risulta inevitabile unapressione umana sulle aree prossime ai corsi fluviali. In Italia però èpurtroppo mancata quasi totalmente la previdenza ad impedire so-luzioni potenzialmente pericolose. Anzi esse sono state per lungotempo la norma, ed ancor oggi assistiamo a scelte urbanistiche scel-lerate.

L’errore primo è consistito nel ridurre drasticamente gli spazi, chetempo e natura avevano destinato al libero scorrimento dei fiumi.Costruire, coltivare in area golenale è stata la radice di molti mali suc-cessivi: infatti, poste le opere dell’uomo, si è poi dovuto intervenireper difenderle.

Così l’alveo ristretto, privato delle naturali superfici di laminazio-ne per le piene periodiche, ha subito la sorte di essere scavato.

Risponde infatti a logica intuitiva recuperare in profondità il volu-me che si sia perso in larghezza; ed ancor oggi vi è chi proponequesta soluzione come ottimale.

Ma purtroppo la soluzione del problema non è così semplice ele valanghe di acqua vorticosa. che di tempo in tempo si riversanosui nostri paesi lo testimoniano con certezza.

Scavare un greto in un luogo, asportardone la ghiaia, risolve tem-poraneamente un problema idraulico locale, ma apre all’acqua indiscesa un canale liscio e rettilineo, con il risultato di accelerarne lavelocità ed il tempo di corrivazione a valle.

Un fiume naturale curva, disperde energia, rallenta, lamina; un al-veo scavato porta invece a valle l’acqua in tempi dimezzati con ilrisultato di un’energia dirompente e di volumi enormi, anche in pre-senza di precipitazioni non alluvionali.

Un conto è infatti disperdere un certo volume d’acqua in due otre giorni, ben altro è ritrovarselo a valle in poche ore.

Questo è in realtà il risultato ottenuto da quanti hanno depredatoallegramente i nostri fiumi dalla ghiaia, proponendosi pure periodi-

camente come salvatori della Patria, poiché i loro interventi si sonosempre interessatamente presentati come lavori di assestamento idrau-lico.

In realtà essi hanno innescato una catena di danni correlati, percui siamo oggi al punto di dover guardare con preoccupazione adogni rabbuiarsi del cielo che scarichi pioggia per più di 24 ore.

E ci atteniamo per ora ai soli danni idraulici, perché quelli am-bientali sono stati ancora maggiori: l’ecosistema complesso e pre-zioso dei nostri fiumi e torrenti viene così inaridito.

Noi tutti riteniamo che l’interesse collettivo imponga una radicalemodifica in una logica di interventi che ci sta portando alla distruzio-ne. Innanzi tutto nessun tipo di pressione economica o sociale devepiù permettere che si concedano diritti di costruzione in zone chedevono servire all’espansione naturale dei fiume in caso di piena.

Sarà poi indispensabile che gli interventi idraulici non siano piùottusamente settoriali, ma mirati in un’ottica di intero bacino. E’ fon-damentale che si diffonda la conoscenza, sia tra gli amministratori siatra l’opinione pubblica, che le escavazioni in alveo non rappresenta-no, nella generalità, una soluzione, bensì una causa di danni gravi edirreversibili per lungo tempo.

Quindi interventi di questo genere devono essere mirati, ponde-rati con salda competenza idraulica e controllati con rigore in fase diesecuzione. Oggi infatti, nella sostanza, l’Amministrazione non è ingrado di quantificare con certezza gli inerti asportati durante i lavoriin alveo. Poiché la ghiaia ha valore di mercato elevato, abusi in que-sto senso sono facilmente prevedibili e contribuiscono ad incremen-tare i danni che poi, concretamente, si estrinsecano al momento del-la prima piena.

La sinergia di intenti tra le associazioni dei pescatori e quelleambientaliste ha già prodotto numerosi interventi sulla stampa e pressole televisioni locali e si stanno programmando futuri sviluppi per ap-profondire cause e soluzioni connesse a questi temi, dialogare conle Amministrazioni perchè siano perseguiti nuovi indirizzi di inter-vento, vigilare sulla dinamica delle opere ed infine ragguagliare cor-rettamente l’opinione pubblica per compensare eventuali lacune diinformazione legate ai forti interessi economici che premono perappropriarsi della ghiaia, in dispregio dei danni irreparabili ambien-tali ed economici che ne derivano alla collettività.

Partecipano all’iniziativa:

U.N.Pe.M. - A.R.C.I. Pesca - F.I.P.S.A.S. - AREA - LEGAMBIENTE - WWF -ITALIA NOSTRA - ASSOCIAZIONE DONNE AMBIENTALISTE - GUARDIE ECO-LOGICHE VOLONTARIE - ASSOCIAZIONE PER LA TUTELA DEI CORSI D’AC-QUA DEL PARMENSE - MOVIMENTO “INSIEME PER PARMA”.

E M I L I A R O M A G N AE M I L I A R O M A G N AE M I L I A R O M A G N A

tel. 0373 71136fax 0373 718014

[email protected]

Vicolo Barbieri 826017 Quintano(Cremona)

Per gentile concessionedi Madame M. Ritz, fi-nalmente anche in italia-no l’opera di uno dei mas-simi esponenti della let-teratura alieutica interna-zionale, che diventa cosìil terzo volume della col-lana Gli Intramontabili.

Charles Ritz

Collana Gli Intramontabili

Assolutamente da nonperdere!!!

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I proventi relativi ai diritti ditraduzione saranno devoluti afavore dell’Istituto OncologicoEuropeo di Milano.

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A M I C O L I B R OA M I C O L I B R OA M I C O L I B R O

Preso dal vivo

temoli- trote - sa

lmoni

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LA TROTA “PARMIGIANA” (E NON SOLO)CHE NON C’É PIÙ

Ed eccoci a parlare, per l’ennesima volta, della stessa cosa.Le acque di montagna della nostra provincia (e di molte altre)

sono ormai allo stremo della vita; pescare trote selvatiche è ormai unachimera.

Le cosiddette acque vocate a salmonidi sono andate sempre piùdiminuendo; una lunga serie di eventi negativi quali le esageratecaptazioni di acqua, gli innumerevoli tipi di inquinamento e i dissennatilavori effettuati dall’uomo negli alvei, hanno reso impossibile la vitadelle trote e della microfauna necessaria al loro sostentamento in nu-merosi tratti dei nostri fiumi e torrenti.

Per contro i pescatori, il cui numero e la cui pressione di pescasono aumentati in modo spropositato, stanno facendo ben poco percontenere il prelievo entro limiti compatibili con la nuova realtà am-bientale; si continua a prelevare più di quanto il fiume produce e sitampona la situazione con l’immissione di materiale che ha ben po-che affinità con le belle trote selvatiche di ormai lontana memoria!

A onor del vero qualcosa si sta vedendo; sempre maggiore è ilnumero di pescatori valligiani che dedicano una parte consistentedel proprio tempo libero ad attività volte alla rinaturalizzazione delleacque; quasi tutte le nostre valli dispongono finalmente di unincubatoio in cui questi generosi volontari curano, con amore quasipaterno, la schiusa delle uova da loro stessi procurate catturando espremendo quelle poche trote selvatiche che ancora riescono a tro-vare nelle più impervie zone di ripopolamento.

Ma cosa succederà quando queste trotelle si troveranno a nuota-re nelle acque dei nostri torrenti? E’ presto detto: esse difficilmentearriveranno all’età della riproduzione, vanificando così gli sforziammirevolmente profusi.

E ciò perché gran parte dei pescatori vogliono, a tutti i costi, “por-tare a casa il pesce” e non si accontentano di fare come facevano inostri vecchi montanari che uscivano di casa con la canna in manoper catturare 3 o 4 trote per il pranzo e non di pù (e allora ne avevanoveramente bisogno!); le nostre acque vengono così setacciate e de-predate, financo nei rii più sperduti.

E pensare che noi pescatori disponiamo della medicina! Possia-mo infatti esercitare tranquillamente il nostro sport recando il minimodanno all’ecosistema fluviale: basta rilasciare le trote che non abbia-no completato, nelle zone a libera pesca, almeno 3 o 4 cicli ripro-duttivi (basta aumentare e rispettare la misura minima consentita).

Nella speranza di porre rimedio, almeno in parte, a questa situa-zione e con la golosità di poterci cimentare con trote degne di que-sto nome, noi pescatori a mosca abbiamo caldeggiato ed ottenutol’istituzione di qualche raro tratto di fiume aperto alla pesca NO-KILL.

Ove non esiste bracconaggio, il risultato dei tratti NO-KILL è statosenz’altro molto positivo; essi hanno apportato un consistente flussodi pescatori a mosca, migratori e spendaccioni, che si divertono sen-za impedire che le trote crescano e si riproducano come in qualsiasizona di ripopolamento.

Ma anche in questo nella nostra provincia si è voluto giocare almassacro! La costituzione dei tratti NO-KILL è stata ed è osteggiatacon veemenza; alcune sono state eliminate e altre (come quella delTaro) sono state oggetto di un accanito bracconaggio condotto,impunemente, in modo direi quasi industriale: con gli elettrostorditori!

Allora cosa si deve fare? Non demordere, ma continuare, conperseveranza, a combattere affinché nei pescatori possa maturareun’educazione civica più rispettosa dei fiumi e della vita che vi alber-ga e lo dobbiamo fare uniti, dando l’esempio sul fiume, insistendoper avere aiuto concreto dalle pubbliche amministrazioni e soste-nendo i volontari che si dedicano con dedizione all’attività dirinaturalizzazione e di vigilanza.

Giorgio Bertozzi

E M I L I A R O M A G N AE M I L I A R O M A G N AE M I L I A R O M A G N A

TROTE NEL SANTERNO

C’è un torrente, un bel torrenteappenninico a dir la verità, che nascedalla Futa, riceve le acque da numero-si rii e fossi, poi passa vicino a Casteldel Rio sotto un ponte romanico aschiena d’asino a cui è, da ormai moltianni, indissolubilmente legato. Scorrefra grossi sassi e calate di tufo in unaprofonda valle di castagni e querce;scivola su bianchi ghiareti, forma

pianette quindi ricade in piccoli salti e scava fra colossali massi pro-fonde buche di smeraldo. Giunge poi fino ad Imola, ma questa èun’altra storia.

Proprio fra spumeggianti correnti, veloci raschi e fonde buche,abitano barbi, cavedani ... ed ora anche trote.

Sembra una favola, ma la realtà è spesso molto più cruda; in que-sto caso almeno. La verità è che nel tratto alto del T. Santerno, sopraCastel del Rio, sono riapparse le trote, ma purtroppo non è la conse-guenza di un miglioramento della qualità dell’acqua né della sensibi-lità degli “altri” pescatori, ma solo il frutto delle immissioni,autofinanziate, del nostro club, il Catch & Release Imola per chi civuole conoscere (cogliamo anche l’occasione per ringraziare gli amicidel club Ca’ del Fiume di Riolo Terme, compagni in quest’avventura).

Sono già alcuni anni che facciamo immissioni di trote fario, diceppo atlantico probabilmente, di buona pezzatura, in ogni casonon sardine né salmoni, e di buona qualità. A causa di tutti i problemid’inquinamento e carenza idrica da cui il fiume è affetto, oltre allecave di Pietra Serena ora si sono aggiunti i cantieri dell’alta velocità. Letrote vi rimangono in quantità discreta fino ad aprile e da luglio inpoi, quando la vallata diventa una piccola Rimini e l’acqua si fa sem-pre più rara, ha termine il nostro sogno e ci si deve già preparare perl’inverno successivo. Noi comunque non ci scoraggiamo: abbiamoquasi imparato ad amare il nostro fiume solo dall’autunno alla prima-vera, quando pur con tutti i problemi da cui è affetto, riesce ancora afarsi desiderare. Cerchiamo ad ogni modo di lottare e ci dilettiamoimmettendo, e pescando, trote in un periodo in cui le acque pregiatesono chiuse.

Per i più precisi alcune informazioni: il tratto a regime speciale dipesca per artificiali va dal ponte di Valsalva, circa 4 Km dopo Casteldel Rio sulla SS 610 “Montanara”, fino al confine con la provincia diFirenze a Moraduccio, per una lunghezza di circa 2,5 Km. La zona èno-kill, è vietato l’uso e la detenzione di esche ad esclusione di quel-le artificiali, purché munite di un solo amo e prive di ardiglione (sipuò pescare utilizzando comunque fino a tre artificiali). Vige inoltre ildivieto dell’uso e della detenzione del cestino per il pescato. La pre-senza di insetti è scarsa e visto il materiale d’allevamento si consigliala pesca in caccia con le sommerse; può dare risultati la ninfa, ma perfavore nessun “galleggiante”. Le trote sono state marcate con siringhedermoject ad inchiostro indelebile blu sul ventre, fra le pinne anali ole pettorali, allo scopo di valutarne gli spostamenti a valle o monte.Non rintracciabili quelle che finiscono in padella, ma con tutte le al-tre cercheremo di individuare uno schema di comportamento diquesti pesci di rusticità nulla, mirato a migliorare le modalità di im-missione.

Per contatti: Catch & Release ImolaIl segretario Zavaglia Luca - tel. 0542 41693

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N o t i z i e d a i C o o r d i n a m e n t iN o t i z i e d a i C o o r d i n a m e n t iN o t i z i e d a i C o o r d i n a m e n t iR e g i o n a l i : T O S C A N AR e g i o n a l i : T O S C A N AR e g i o n a l i : T O S C A N A

LUCCHESIA IN PIENA ATTIVITÀ

Osvaldo Velo - vicolo Barbieri 8 - 26017 Quintano CRSpett.Amministrazione comunale di Santa Fiora GR - c.a.Sig. Sindaco, Dr. L. Vencia31/08/99

Gent.mo Sig. Sindaco,le scrivo dopo aver visto un suo intervento sulle pagine del settimanale CacciaPesca e Tiro a Volo. Per la verità, avevo previsto di chiederle un incontro essen-do intenzionato a fermarmi a S. Fiora per qualche giorno nel mese di Agosto maimpegni diversi mi hanno permesso di fermarmi solo per mezza giornata.

Quanto riportato sulle pagine del settimanale mi ha interessato molto inquanto lei afferma di voler - finalmente! - riportare il Fiora (al quale, tra l’altro,sono legato per ricordi di infanzia e per il fatto di aver pescato la mia primatrota a mosca ben 23 anni fa, e superava i 30 cm!) ai fasti di un tempo. Ne sonofelice: cerco di venire a S. Fiora quasi tutti gli anni ma le condizioni del fiumesono sempre più pietose. Quest’anno, poi, sono indicibili.

Mi sono piaciute molto le sue parole d’apertura: “... I fiumi in tutti i tempisono sempre stati simboli viventi di civiltà e di selvaggerie, di cultura e diverginità”. Parole bellissime, ma purtroppo del tutto inesatte, almeno per quantoriguarda il Fiora.

Il Fiora non è più “vivente”, nè tantomeno “vergine”. Quanto alla cultura,l’unica di cui può fare sfoggio il povero Fiora è quella dell’abbandono e delmenefreghismo.

Lei, nel suo intervento, parla di ridurre inquinamento e prelievi. Una curio-sità: nei tubi che attraversano il fiume (o quel che ne è rimasto) lungo la stradache porta al vecchio convento ormai abbandonato, che cosa ci passa? Me liricordo lì fin da quando ero bambino e sono sempre li. E la Peschiera, quantaacqua riversa nel Fiora? Dalle condizioni del fiume, praticamente poche goc-ce, almeno cosi sembra...

Lei parla poi di “interventi mirati alla fruizione sociale del fiume: interventiper la pesca sporitva, percorsi naturalistici con cartellonistica, itinerari per trekking”.Ottime intenzioni, ma per fare tutto questo ci vuole prima di tutto l’acqua!

Stefano Nocciolini afferma, nello stesso articolo, che ci sono “limitati” (?)problemi di inquinamento da scarici urbani non depurati che però vengonosuperati più a valle grazie alle capacità autodepurative del fiume.” Mi premeuna domanda: “quanto” più a valle? Percorrendo la strada che porta all’exconvento, sulla destra vi è una déviazione che porta al ponte sul fiume. Qui lecondizioni sono a dir poco disastrose.

Questo è il punto, tra l’altro, dove mi dicono vengono effettuati i ripopo-lamenti. Semplicemente perchè pù facile e comodo, ma non certo perchè èil punto più adatto. Peccato che la richiesta di collaborazione da parte di unaassociazione di pescatori di Arcidosso sia stata rifiutata. Ed i pescatori, losanno tutti, sono quelli che conoscono meglio il fiume. L’articolista affermache “occorre fare un salto di qualità come nella caccia, dove i cacciatori par-tecipano attivamente alla gestione...”. Forse sono solo parole dell’articolista,non certo delle Autorità competenti?

Fortunatamente i risultati esposti da Luca Robustelli sonon incoraggianti, ec’è da sperare che anche per il Flora sia giunta l’ora del risveglio. E, forse, lareintroduzione della macrostigma avrà successo. Sono felice, perchè quellamia prima trota era proprio una macrostigma, una trota nera, come la chiama-va il ‘mi’ nonno.

Sono felice anche di apprendere che là bellissima e mai dimenticata Pe-schiera, dalle cui bocchette mamma e nonna prelevavano l’acqua per lavarcii panni, sarà utilizzata per questo genere di interventi.

Ho un solo cruccio. Abituato, come tutti gli Italiani, alle vane promessedei vari politici, non vorrei che tutto questo bel parlare finisse, magari dopoun qualsiasi periodo preelettorale, in una bolla di sapone.

Non me ne voglia, ma sono avvezzo a frequentare gli ambienti in cuivengono decise (sempre a parole) queste cose e mi auguro fortemente che S.Fiora sia una vera e propria eccezione. Purtroppo, dalle notizie che mi giun-gono sembra che l’intenzione di far ritornare il Fiora a condizioni migliori nonsia nuova e che di tanto in tanto qualcuno “di quelli che possono” decida -ma solo temporaneamente - di darsi da fare. Intanto, le lamentele dei varipescatori si fanno sempre più pesanti.

Stupisce, tra l’altro, il fatto che le varie amministrazioni che si sono succe-dute non si siano ancora rese conto che il corso d’acqua rappresenta una verae propria fonte di introiti se gestito nel migliore dei modi (non certo con lapronta pesca o per farci delle gare ma secondo le leggi della natura ed aseguito di studi mirati che tengano conto delle necessità del fiume e non deifondi dell’Amministrazione).

Mi auguro che l’intervento di Giuliano Masetti non si riferisse al voler ripri-stinare le condizioni del Flora con l’unico scopo di considerarlo come unserbatorio dal quale attingere iscrizioni o per farvi fare delle gare di pesca.Masetti, nella sua qualità di presidente provinciale dell’Arci Pesca, è tropponavigato per non comprendere che risollevare le sorti di un fiume non signifi-ca sottoporlo all’assalto di miriadi di “predatori della domenica”, come si èsoliti definire chi pesca tanto per prendere pesci senza tenere a cuore le ne-cessità biologiche del corso d’acqua.

Non è più pensabile gestire un corso d’acqua senza là collaborazionediretta dei pescatori in modo da ottenere un luogo in cui tutti, senza distin-zione di tessera o di associazionismo, possono divertirsi nel rispetto delleregole - mai scritte ma ben note proprie del fiume.

Legato al Flora da un affetto profondo, molto maggiore di quanto mi sen-ta legato - come pescatore rispettoso dell’ambiente - a tutti gli altri fiumi in cuiho posato la lenza, spero proprio che le promesse da lei citate sulla rivistavengano mantenute. Se, come credo, anche lei ha radici maremmane, sonocerto che vorrà fare di tutto perché questo accada.

Con la speranza di potermi congratulare con lei e con la sua Amministra-zione in occasione della mia prossima visita, voglia gradire i miei piu calorosiauguri di buon lavoro.

Osvaldo Velo

Questa lettera è stata inviata, come privato cittadino, al Sindaco di Santa Fiora (GR). Non pensate che abbia sortito qualche effetto. Corre voce che abbiaprovocato solo una interrogazione in Consiglio Comunale ma i risultati, OVVIAMENTE, non si sono ancora visti... e la risposta, OVVIAMENTE, pure...

Il giorno 19 dicembre alle ore 18,00 presso i locali dell’AmministrazioneProvinciale di Lucca, via Barsanti e Matteucci, 176 in Lucca, ha avuto luogo unariunione indetta dall’Ufficio Risorse Ittiche della Provincia per discutere di nuovepolitiche di gestione avanzate da alcune Associazioni di pescatori.

A tale riunione, oltre ovviamente agli Organi provinciali, erano presenti irappresentanti di alcune Amministrazioni Comunali dell’alta valle del Serchioe le Associazioni di Pescatori locali. Durante il colloquio sono emersi impor-tanti spunti di riflessione sull’attuale stato delle acque nella valle del Serchio esono state avanzate proposte di nuove forme di regolamentazione della pe-sca nei corsi d’acqua della Garfagnana.

In particolare è stata ipotizzata l’istituzione di zone a regolamento parti-colare nell’alto Serchio in zona Camporgiano-Petrognano, nel bacino idroe-lettrico di Isola Santa e nel torrente Turrite Secca, dove, dopo il parere positi-vo delle Amministrazioni Locali e dei pescasportivi, verrebbero introdottemisure atte ad incrementare la presenza di salmonidi di ceppo autoctono. Lasituazione, ormai tragica in termini di presenza ittica e di flusso idrico, rendedi fatto necessari interventi volti a ripristinare gli equilibri naturali dei nostricorsi d’acqua.

Ecco quindi la proposta delle Associa-zioni di pescatori locali che, non solo sensi-bili ai problemi connessi con la pratica delloro sport, intendono farsi carico della gestio-ne e del controllo di alcuni tratti di fiume nelpieno rispetto delle acque e dell’ittiofaunaautoctona. Proprio queste zone in Garfagna-na, insieme all’impianto di nuovi incubatoi divallata, serviranno da polmone per ricreareuna popolazione di salmonidi tale da poter rendere effettivamente compati-bile l’attività di pesca con la capacità biogenica dei corpi idrici.

Il PresidenteUNIONE NAZIONALE PESCATORI CON LA MOSCA

SEZIONE PROVINCIALE DI LUCCAFRIENDS OF FLY

località S. Maria, 35 – Castelnuovo Garfagnana (LU)[email protected] - http://web.tiscalinet.it/flyfriends

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FESTEGGIAMENTO DEL DECENNALE DEL FLY CLUB ‘ 90 VERSILIA

Il Fly Club ‘ 90 Versilia ha voluto fe-steggiare i suoi dieci anni di attività orga-nizzando, per il giorno 08/10/00, una mani-festazione commemorativa presso il Lagodi Montramito, messo per l’occasioneadisposizione dall’amico Silvano.

La giornata ha avuto inizio alle ore 11con l’iscrizione ad un percorso di lancio subersagli posti in punti strategici del lago.Nontutti i bersagli sono stati centrati nono-

stante i 4 tentativi a disposizione; non ci si emoziona solo al cospetto di unabollata, e nella pesca a mosca nessuno è perfetto.

Al termine della gara, fra un assaggio del vero lardo di Colonnata, unafetta di salame toscano, una fetta di biroldo (perchi non lo conoscesse, “san-guinaccio”) accompagnatoda buon vino, si parlava naturalmente dimosca e

suoi annessi con gli amici e sponsor che tutti conosciamo e che hanno contri-buito, con la loro presenza e generosità, a rendere cospicuo il totale dei pre-mi messi a disposizione dei partecipanti.

Il Convegno “La pesca sportiva: una scommessa per lo sviluppo dellezone rurali nel rispetto dell’ ambiente” e l’illustrazione del “Progetto di recu-pero della popolazione del Luccio” chiudeva la manifestazione ufficiale.

I soci hanno continuato i festeggiamenti in un locale tipico versiliese. Peril Fly Club ‘90 V ersilia era la prima volta che veniva organizzata una manifesta-zione in cui chiedeva la partecipazione di altri Clubs. Altre volte abbiamopartecipato a fiere locali e dimostrazionisportive per far conoscere la nostraattività e siamo rimasti sorpresi e felici della pronta risposta che abbiamo avu-to dagli sponsor per il percorso di pesca, dalla presenza dei molti Clubs dellaToscana e di altri fuori Regione, dalla presenza di rappresentanti UNPeM a varilivelli che ci hanno voluto dimostrare amicizia, supporto ed unità nei nostriintenti.

Un sentito grazie a tutti.

L'Alta Val Marecchia Fly Fishing è unasocietà di pesca che conta 118 iscritti (anno2000). Considerando che il comune di resi-denza del club, Badia Tedalda (AR), contacirca 1000 abitanti, è del tutto evidente chela stragrande maggioranza dei nostri soci ri-sieda altrove e sia strettamente correlabile allagestione della zona no kill.

L'Alta Val Marecchia Fly Fishing è una so-cietà di pesca che si occupa della gestione

di tutte le acque pubbliche del comprensorio di Badia Tedalda e Sestino(comune confinante), con particolare riguardo al tratto no-kill ma tenendoconto anche delle esigenze di coloro i quali utilizzano altre tecniche di pe-sca, comprese le esche naturali (il 95% dei nostri soci sono tuttavia PAM).

Il Club collabora strettamente ed in perfetto accordo con la Provincia diArezzo, in particolare per quanto riguarda la gestione del tratto no-kill, la ge-stione di due fossi vivaio (nei quali vengono periodicamente immesse troteallo stato di avanotto e successivamente, quando la taglia arriva a 10-12 cm,vengono catturate ed utilizzate per il ripopolamento della zona no-kill manon solo) e la gestione di un tratto sperimentale del Torrente Presale (quelloimmediatamente a valle del no-kill) dove sono state istituite delle restrizioni,sia per quanto riguarda le misure minime sia per il numero delle catture.

Quanto segue è una breve descrizione di una comunicazione fatta alNotiziario UNPeM sulla zona a regolamento specifico Torrente Presale, PescaNo-Kill. Per motivi di spazio è stato possibile pubblicarne solo un estratto:

“Informiamo gli amici PAM che in data 17 Marzo 2001 avrà inizio la terzastagione alieutica nella Zona No-Kill sul Torrente Presale che, come noto, ègestita dal nostro club.

Nell’attesa della nuova Legge Regionale Toscana in materia di pesca, checi consentirà, tra le altre cose, di prolungare la stagione alieutica a piacimento,abbiamo, dall’anno passato, apportato importanti modifiche e significativimiglioramenti:

1) Sono stati istituiti due nuovi settori di pesca che, sommati agli esistenti(settori A e B), ci consentono di gestire sei chilometri d’acque riservate allapesca con esche artificiali, in particolare alla pesca con la mosca. Al riguardosi evidenzia la realizzazione di un settore, ilD, mirato alla qualità dei salmoni-di e riservato alla pesca con mosca secca. In questo settore, realizzato su untorrente di modeste dimensioni ma caratterizzato da un ecosistema di parti-colare pregio, non saranno effettuati ripopolamenti con trote adulte d’alleva-mento e sarà quindi possibile confrontarsi esclusivamente con trote fario cre-sciute nei nostri fossi vivaio. Chi deciderà di affrontarlo a mosca secca nondovrà quindi mirare alla quantità ed alla taglia delle catture ma essenzialmentealla loro qualità.

2) Tre dei quattro settori (B, C e D) saranno riservati alla pesca con la mosca.3) E’ stato eliminato il limite di catture.4) E’ stato diminuito il numero massimo dei permessi di pesca che sono

giornalmente disponibili per i singoli settori: settore A n.6; settore B n.10; set-

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tore C n.4; settore D n.6, da ripartirsi in antimeridiani (fino alle ore 13) e inpomeridiani (oltre le ore 13). Visto che con il nuovo regolamento il nostroClub potrà limitare tali quantità, si rende noto che da quest’anno il numero deipermessi di pesca disponibili per i singoli settori sarà subordinato alle condi-zioni climatiche ed al livello delle acque.

5) E’ stato modificato il costo dei permessi: mezza giornata n.1 settore LIt. 15.000 n.2 settori Lit. 20.000

giornaliero n.1 settore Lit. 20.000 n.2 settori Lit. 25.000tutti i settori Lit. 30.000

IMPORTANTEI permessi di pesca vengono rilasciati presso il bar ristorante Vecchio

Ponte del Presale, in località Ponte Presale, circa 2 Km da Badia Tedalda (AR) -Tel. 0575 774180.

“Mosca e Spinning in Agrituruismo”È una nuova formula che consentirà di trascorrere delle piacevoli vacanze

all’insegna della pesca con esche artificiali, non trascurando inoltre la possibi-lità di effettuare piacevoli escursioni all’interno della Riserva Naturale dell’Alpedella Luna e di riscoprire gli antichi sapori della gastronomia locale.

Abbiamo infatti stipulato una convenzione con i seguenti Agriturismi:Il Nuovo Contadino loc. Caprile Tel. 0575 713041-0575 714246Podere La Villa loc. Caprile Tel. 0575 713023ubicati in località Caprile, più distanti (7 Km), ma raggiungibili con

strade asfaltate e strutturalmente molto gradevoli e confortevoli.Cadindrea loc. Montelabreve Tel. 0575 714343 ubicato in località Montelabreve, a quota 900 m s.l.m., proprio ai piedi

della Riserva Naturale dell'Alpe della Luna. Presenta una viabilità un tanti- no precaria perché lo si raggiunge percorrendo una strada non asfaltata.

A pochi chilometri da Badia Tedalda e quindi dalla Zona No-Kill, permet-teranno di soggiornare al costo di:

Lit. 80.000 cad. per pensione completa + permesso di pesca giornalieroLit. 75.000 cad. per mezza pensione + permesso di pesca giornaliero

T O S C A N AT O S C A N AT O S C A N A

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N o t i z i e d a i C o o r d i n a m e n t iN o t i z i e d a i C o o r d i n a m e n t iN o t i z i e d a i C o o r d i n a m e n t iR e g i o n a l i : M A R C H ER e g i o n a l i : M A R C H ER e g i o n a l i : M A R C H E

DAGLI AMICI MARCHIGIANI

.

La Regione Marche intende varare la nuova legge in materia di pesca nelle acque interne. Dopo aver avuto un cordialee proficuo incontro con l’assessore regionale Agostini, una delegazione dell’ UNPeM - Marche è stata invitata ad unincontro, avvenuto il 9 marzo 2001, con la dirigenza del Servizio Sport, Caccia, Pesca e Tempo libero, incaricata di stilarela bozza di legge.

In tale sede abbiamo presentato il seguente documento contenente le nostre considerazioni in merito ad una primastesura provvisoria della legge:

IN ADRIATICO A S. BENEDETTO... ALLARGHIAMO I NOSTRI ORIZZONTI.

Perchè non sfruttare l’opportunità di pescare, con la mosca artificiale, anche in mare? E’ questa, la domanda, che mi sono fatto per diverso tempo,prima diiniziare. Durante le mie uscite in barca , ho assistito a scenari indimenticabili; enormi branchi di tonnetti bonito, che dietro alla mangianza, facevano schiumareil mare, quasi che stesse bollendo. Le ormai già note alalunghe, che ogni anno ci rinnovano il consueto appuntamento. Le lampughe, che stanno raggiungendoragguardevoli dimensioni. Non per ultimo sgombri,leccie,ricciole,aguglie e spigole. Insomma una diversità di specie da poter pescare con la tecnica dellamosca artificiale.

Inoltre con il riscaldamento delle acque stiamo assistendo alla comparsa di nuove specie in Adriatico centrale, come l’aguglia imperiale , il pesce spada epalamite di grossa taglia. Credetemi, cari amici pescatori, il mare può farci vivere delle forti emozioni. La sensazione di infinito, la profondità del blu, l’alba, iltramonto, l’incontro con dei delfini o con una tartaruga careta, sono momenti che ognuno di noi dovrebbe vivere. L’unione di questi piaceri insieme a quellidella pesca possono far ritenere fortunato un uomo.

Luca Massi

vati, a garantire il necessario mantenimento dell’equilibrio biologico.Si dovrà mettere inoltre in condizione gli enti preposti di poter

controllare che anche le concessioni già in atto vengano fatte rispet-tare.

3) Salvaguardia della fauna tipica.Ricercatori di Zoologia e Anatomia Comparata dei vertebrati del-

la Facoltà di Scienze dell’Università di Ancona, hanno condotto unaricerca interessante sulla trota fario, con il risultato di identificare eclassificare la trota marchigiana autoctona, che presenta caratteristi-che genetiche diverse dalle trote utilizzate per i ripopolamenti.

Un simile risultato scientifico merita di essere valorizzato con larealizzazione di un Centro Ittiogenico Regionale, destinandovi i fondiabitualmente spesi per i ripopolamenti pronta pesca, che rappre-sentano tra l’altro una grossa fonte di inquinamento genetico, otte-nendo così di ripristinare l’antica popolazione ittica originaria, conmigliori caratteristiche di adattamento e rusticità, altrimenti destinataall’estinzione.

Naturalmente la salvaguardia della biodiversità dovrà essere ac-compagnata da una forte tutela delle acque pregiate, cat.A, consen-tendo solo la pesca con la mosca artificiale con il sistema no-kill,come ormai consuetudine a livello europeo e mondiale.

4) Gare di pesca.E’ semplicemente scandaloso che ancora si autorizzino simili

manifestazioni, assolutamente incivili e diseducative.L’inutile massacro di animali in competizioni aperte al pubblico,

dove l’unico scopo è di assegnare una ridicola medaglia, è indegnodi un Paese che si ritenga civile e socialmente evoluto, ed è forseaddirittura in contrasto con qualche articolo del Codice Penale.

L’aver riservato un intero articolo a queste gare, e dove si autoriz-za per legge ad andare contro la legge stessa, nell’occasione dellecatture, significa non voler andare in direzione del progresso e delrispetto degli animali e della natura.

Ricordiamo che i fiumi ed i pesci, non sono solamente compe-tenza dei pescatori, ma sono un bene da conservare e tutelare nel-l’interesse dell’intera collettività.

In attesa di ulteriori vostre notizie in merito, porgiamo distinti saluti.

UNPeM-MARCHE - Il Coordinatore RegionaleRomano PontaniColli del Tronto, 20/02/2001

All’Assessore Regionale Luciano AgostiniAl dirigente del servizio Sport, Caccia, Pesca e Tempo libero Re-

gione Marche

Oggetto: “..norme per la tutela e l’incremento della fauna ittica....”

Facendo seguito al nostro fax in cui anticipavamo la nostra posi-zione in merito alla vostra intenzione di modificare l’attuale legge re-gionale sulla pesca, torniamo a ribadire l’attualità di organizzare unaConferenza Regionale con tutte le associazioni piscatorie enaturalistiche interessate, al fine di favorire la più ampia intesaconcertativa.

L’Unione Nazionale Pescatori a Mosca - Regione Marche ritieneperaltro indifferibile segnalare alcune clamorose lacune della propo-sta inviataci:

1) L’assoluta mancanza di democrazia partecipativa.Invece di favorire la partecipazione ai lavori delle varie Consulte

Provinciali di tutte le associazioni presenti sul territorio, si cercano diintrodurre illogici ed ingiustificati sbarramenti.

Vogliamo ricordare che si tratta di organi assolutamente consultivicui viene richiesto un parere tecnico, e ogni decisione rimane di com-petenza delle varie amministrazioni locali.

Non vogliamo pensare che questo venga fatto con il preciso sco-po di favorire qualcuno, ma quando ad esempio si accennano a cri-teri del tipo di avere un certo numero di unità di base, sembra sivoglia tener conto solo dell’assetto organizzativo di qualche associa-zione a danno di altre realtà presenti, normalmente organizzate.

In tale ottica, la legge attualmente in vigore, la n. 28/83, con l’art.41,si dimostra molto più attuale e democratica, indicando i giusti requi-siti per una partecipazione costruttiva di tutte le associazioni nazio-nali operanti nella regione.

2) Controllo della portata idrica.La capacità di un corso d’acqua di autodepurarsi è strettamente

legato al deflusso minimo vitale, che deve essere assolutamente ga-rantito per legge.

La realtà attuale parla invece di fiumi in perenne stato di magracon conseguente alto carico inquinante dove il primo segnale sonole ormai frequenti morie di pesci.

La nuova legge dovrà necessariamente occuparsi del prelievo edel rilascio dell’acqua, obbligando gli utilizzatori, sia pubblici sia pri-

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N o t i z i e d a a l t r e R e g i o n iN o t i z i e d a a l t r e R e g i o n iN o t i z i e d a a l t r e R e g i o n iL A Z I OL A Z I OL A Z I O

Il Danika Fly Club di Roma non è un club iscritto all’Unione come non lo erano gli altri sodalizi ai quali nei numeriprecedenti abbiamo dato la possibilità di divulgare notizie di interesse per i pescatori a mosca. Ne ospitiamo tuttaviavolentieri questo breve articolo perché collaborare significa gettare le basi per creare un futuro migliore per tutti noi.

Il ‘vecchio’ S. Susanna, meta per decenni di moltissimi pam delcentro Italia, è arrivato alla frutta.

Lo splendore delle sue fresche limpide acque, lo scodare frene-tico della vegetazione subacquea, ma soprattutto la nutrita schiera ditrote che lo popolava è ormai solo un bel ricordo.

Il deterioramento di questo corso d’acqua della provincia di Rieti,è stato velocissimo dal momento che fino a pochissimi anni fa eraancora una splendida risorgiva. Io stesso scrissi un articolo per FlyLine per enfatizzarne le grosse potenzialità che possedeva.

Il “Santa”, così lo chiamano i suoi frequentatori, possiede un trat-to no-kill di circa 2,5 km che un tempo era considerato un vero eproprio gioiello da custodire. Quando fu istituito, nel 1992, era solodi 500 m. ma la sua popolarità, dovuta principalmente alla quantitàdelle trote presenti, giustificò il suo prolungamento e per diversi anniè stato obbiettivo in particolar modo di pam Umbri e Marchigiani.

Poi, pian piano è iniziato il decadimento, una sorta di stato diabbandono che gli hanno fatto cambiare fisionomia. I motivi di que-sto degrado sono più di uno, a cominciare dalla solita mancanza disorveglianza, per passare al bracconaggio molto intenso e per finiread una cosa nuova per questo fiume ovvero degli scarichi abusiviche ne intorbidiscono le acque.

Ricordo che i componenti dell’allora locale club, erano semprepresenti sulle sue rive non per pescare ma per controllare dal mo-

mento che anche allora non si è mai vista una guardia neanche dipassaggio.

Inevitabilmente, anch’essi con il tempo hanno un po’ mollatodando via libera a coloro i quali pensano che di un corso d’acqua sipossa fare ciò che si vuole.

Chi lo ha frequentato all’inizio del periodo di pesca di quest’an-no, ha calcolato che le trote presenti erano pochissime ,addiritturamolte di meno di quelle che si contavano nella passata chiusura, con-siderando anche che c’è stata la solita immissione del pre-apertura.

La responsabilità del Santa è del Consorzio che gestisce i vicinilaghi Lungo e Ripa Sottile in cui non è permessa la pesca. Il consorzio èstato già messo al corrente dal Danika Fly Club di Roma che ha fatto lastessa cosa anche con la provincia oltre che a coinvolgere il WWF edun quotidiano locale il quale si è già messo in moto al fine disensibilizzare l’opinione pubblica.

Ad oggi per quel che so, ancora non c’è stato nulla di nuovo, e lamia paura è che come spesso accade, il tutto finisca nel dimenticatoiocon l’unico risultato di avere un fiume in meno ed una fogna in più.

Massimo Magliocco(Presidente del Danika Fly Club)

S. SUSANNA ADDIO

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RINNOVA SUBITO LA TUA ISCRIZIONE ALL’UNPEM

QUOTE ASSOCIATIVE 2001

Puoi associarti utilizzando un normale bollettino di c/c postale ed intestandolo al conto 13045422 UNIONE NAZIONALE PESCATORI A MO-SCA specificando il vostro cognome, nome, indirizzo completo e, sul retro, la causale del versamento (nuova iscrizione o rinnovo iscrizioneed eventuale nome del club di appartenenza).

Agevolazioni e vantaggi per gli Associati(al momento di andare in stampa)

valide fino al 31/12/2001 e riservate ai Soci UNPeM in regola con l’adesione (esibire la tessera o spedire fotocopia)

Agriturismo “La Ca’ Nova” - Casola Val Senio (RA) - tel/fax 0546-75177 - chiuso lunedì 10%Albergo Ristorante EDELWEISS - Formazza (VCO) - tel. 0324-63033 - fax 0324-63023 10%Albergo Ristorante DEL PONTE - Premia (VCO) - tel. 0324-62017 - fax 0324-62271 10%Hotel MIRAMONTI - Via Zocca 12 - 23010 Valmasino (SO) - tel/fax 0342-640144

Periodo Pensione completa Pensione completa 10%(*)minimo 3 giorni per meno di 3 giorni

Dall’ 1/1 al 30/6 e dall’1/9 al 31/12 68.000 83.000Esclusi Pasqua e CapodannoDall’ 1/7 al 19/7 70.000 85.000Dal 20/7 al 31/7 e dal 21/8 al 31/8 77.000 92.000Dall’1/8 al 20/8 79.000 94.000La 1/2 pensione comporta una detrazione dai suddetti prezzi di lit. 8.000(*) valido sia sulla pensione che sul ristorante

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Con la tua adesione potrai:

* “Contare di più” presso le Consulte Pesca Provinciali e Regionali.* Partecipare al miglioramento della attuale gestione delle acque e della pesca.* Conoscere tanti amici con i quali scambiare opinioni, idee, proposte, esperienze.* Usufruire delle seguenti convenzioni:

Socio ordinario Lit. 20.000Se Socio di un Club iscritto UNPeM Lit. 10.000Vita Lit. 350.000

Sostenitore Lit. 50.000Club Lit. 50.000


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