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BILANCIO PREVENTIVO 2011 Note di Variazione PROPOSTA CDA DEL 14 OTTOBRE 2011
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BILANCIO

PREVENTIVO 2011

Note di Variazione

PROPOSTA CDA DEL 14 OTTOBRE 2011

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EPPI Ente di Previdenza dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati Piazza della Croce Rossa, 3 00161 Roma Fondazione di diritto privato Costituita ai sensi del decreto legislativo 10 febbraio 1996, n. 103 Statuto e Regolamento approvati con decreto del 11 agosto 1997 del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 16 settembre 1997 (serie generale – n. 216 ) Fondazione iscritta dall’ 11 agosto 1997 al n° d’or dine 16 (pagine 3, 64, da 173 a 176) dell’Albo delle associazioni e delle fondazioni che gestiscono attività di previdenza e di assistenza, istituito presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ai sensi dell’articolo 4, comma 1, del decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 509 e del regolamento n. 337 del 2 maggio 1996. Ente di Previdenza valutato e giudicato, in data 31 marzo 2004, conforme ai requisiti della normativa UNI EN ISO 9001:2000 (sistema di gestione per la qualità) in relazione alla attività di tutela previdenziale obbligatoria a favore degli iscritti, dei loro familiari e superstiti (codice EA 36) Ente per la certificazione: CNIM Comitato Nazionale Italiano per la Manutenzione. (Certificato di Conformità n° SGQ 176/04)

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NNNooo ttt eee ddd iii vvv aaarrr iii aaazzziii ooo nnn eee aaalll bbb iii lll aaannn ccc iii ooo ppp rrr eeevvv eeennn ttt iii vvv ooo

(((EEEsss eeerrr ccc iii zzziii ooo 222000111111)))

remessa i sensi dell’articolo 22 del Regolamento di contabilità si procede alla rettifica delle voci del conto economico previsionale dell’anno 2011 in base a quanto contabilizzato e da contabilizzare al 31 dicembre dell’anno in esame.

Il nuovo bilancio di previsione dell’esercizio 2011 registra l’ avanzo di esercizio di 7,8 milioni di euro.

La stima della variazione negativa di 20,8 milioni di euro dell’avanzo d’esercizio rispetto all’iniziale previsione è il risultato delle variazioni registrate dalle singole gestioni dell’Ente come di seguito evidenziato:

Conto economico Scalare Preventivo Preventivo VARIAZIONE VARIAZIONE

(Valori in Migliaia di Euro) 2011 2011 assoluta %

Post Ante

A) Valore della gestione caratteristica: 60.006 65.545 -5.539 -8%

B) Costi previdenziali della gestione caratteristic a: (47.712) (52.580) 4.868 -9%

(A + B) Risultato della Gestione Previdenziale 12.294 12.965 -671 -5%

INCIDENZA% PREST ASS.LI SU CTR INTEGRATIVO 13% 16%

C) Spese generali ed amministrative della gestione caratteristica: (7.235) (7.096) -139 2%

(A + B + C) Risultato della gestione caratteristica 5.059 5.869 -810 -14%

INCIDENZA% COSTI GESTIONE SU CTR INTEGRATIVO 55% 49%

D) Risultato della Gestione Finanziaria 10.229 24.184 -13.955 -58%

E) Risultato della Gestione Immobiliare 2.381 0 2.381 100%

F) Risultato della Gestione Straordinaria 1.382 10.000 -8.618 100%

G) Rivalutazione Garantita Legge 335/95 (9.000) (8.000) -1.000 13%

Risultato ante imposte (A+B+C+D+E+F+G) 10.051 32.053 -22.002 -69%

% DI UTILIZZO DEL CTR INTEGRATIVO A COPERTURA RIV 0% 0% 0 0%

H) Oneri Tributari: (2.290) (3.490) 1.200 -34%

Avanzo d'esercizio (A+B+C+D+E+F+G+H) 7.761 28.563 -20.802 -73%

(I costi dell’esercizio sono indicati con segno neg ativo)

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estione previdenziale Le cause che giustificano la previsione in diminuzione del saldo

positivo della gestione previdenziale ( -671 mila) dell’esercizio 2011 sono essenzialmente riassumibili nelle seguenti variazioni:

- stima in diminuzione di euro 5,9 milioni della contribuzione soggettiva ed integrativa in considerazione della contrazione dei redditi professionali;

- stima in diminuzione di euro 4,9 milioni in relazione ai conseguenti minori accantonamenti al fondo soggettivo (-4,3 milioni) e al minore onere relativa all’assistenza (- 607 mila)

pese generali ed

amministrative Il saldo della gestione amministrativa risulta aumentato di euro 139 mila rispetto al dato della previsione iniziale In particolare si rileva: - la diminuzione di 211 mila euro del costo degli organi

amministrativi e di controllo in relazione alla momentanea non corresponsione dei gettoni di presenza al di fuori delle sedute consiliari.

- l’incremento di 259 mila euro dei compensi professionali e di lavoro autonomo dovuto all’aumento del costo per consulenze finanziarie funzionali allo sviluppo ed applicazione del nuovo modello di gestione del patrimonio investito.

- la variazione in aumento di 256 mila euro del costo per servizi connessi principalmente agli oneri da sostenere in relazione alla campagna di informazione relativa alla riforma del sistema contributivo e pensionistico dell’Eppi. La campagna ha la finalità di condividere con la platea degli iscritti la necessità di aumentare la contribuzione a carico del committente e del professionista al fine di ottenere delle pensioni più adeguate.

estione

finanziaria La gestione finanziaria evidenzia il positivo risultato di euro 10,2 milioni. La variazione in diminuzione per 13,9 milioni è relativa alla minori rendite determinate in conseguenza alla scelta di investire la liquidità disponibile in operazioni di liquidità e non nel portafoglio governativo area euro a medio e lungo termine. La rendita del portafoglio titoli consente di coprire la rivalutazione di legge stimata in euro 9 milioni. Tale rivalutazione è stimata in aumento per 1 milione di euro in quanto il tasso di legge è pari all’ 1,6165% superiore rispetto all’iniziale stima dell’ 1,5047%. Il risultato è tanto più apprezzabile se considerato in rapporto all’andamento dei mercati finanziari rilevato da inizio anno. Infatti gli indici azionari sono tutti negativi dal -3% al -26% e quelli obbligazionari – JPMorgan area euro 1-10 anni - a medio e lungo termine sono di poco positivi +0,84. Ne consegue che l’attuale composizione dell’asset allocation dell’Ente riesce a coprire l’Ente dalla variazione negativa dei corsi dei titoli .

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Figura: indici azionari globali

estione

immobiliare La gestione del patrimonio immobiliare dell’Ente, chiude con il risultato di 2,4 milioni di euro, non considerato nella previsione iniziale in quanto si era ipotizzato di conferire al fondo immobiliare, già dal mese di dicembre del 2010, l’intero portafoglio immobiliare, destinato alla locazione, di proprietà dell’Ente.

roposta di bilancio di previsione

post variazioni ignori Consiglieri, Sottoponiamo ora al vostro esame e alla vostra approvazione le note di variazione al bilancio di previsione dell’esercizio 2011, nei suoi elementi economici oltre che agli allegati che ne fanno parte integrante. Il bilancio chiude con un avanzo d’esercizio di euro 7.761.444,00

Roma, 14 ottobre 2011

IL PRESIDENTE f.to Florio Bendinelli

IL DIRETTORE GENERALE

f.to Ugo Casarsa

IL DIRIGENTE AMMINISTRATIVO f.to Francesco Gnisci

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l conto economico riclassificato in forma scalare

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endimentodegli investimenti e il margine finanziario

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ontante contributivo maturato al 31.12.2011 sulla contribuzione soggettiva dovuta dagli iscritti all’Eppi (importi in milioni di euro)

Anno Sogg.vo

dovuto Tasso di

rivalutazione Montante maturato Rivalutazione Riv. Cumulata

1996 16,0 16 - -

1997 18,0 5,58710% 35 1 1

1998 19,0 5,35970% 56 2 3

1999 22,0 5,65030% 81 3 6

2000 23,0 5,17810% 108 4 10

2001 26,0 4,77810% 139 5 15

2002 27,0 4,36980% 172 6 21

2003 29,0 4,16140% 209 7 29

2004 32,0 3,92720% 249 8 37

2005 34,0 4,05060% 293 10 47

2006 36,0 3,53860% 339 10 57

2007 38,0 3,39370% 389 12 69

2008 42,0 3,46250% 444 13 82

2009 40,0 3,32010% 499 15 97

2010 41,0 1,79350% 549 9 106

2011 41,0 1,61650% 599 9 115

484

581

97

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Importi31/12/2010 2011 2012 2013

Saldo inizialeImmobili 94.000.000,00 94.000.000,00 76.500.000,00 14.300.000,00 94.000.000,00 Fondi immobiliari 6.250.000,00 6.250.000,00 58.236.000,00 120.436.000,00 6.250.000,00 Società/SIIQ - - - - Sicav immobiliari - - - Altro…..(specificare) - - - -

Totale saldo iniziale 100.250.000,00 100.250.000,00 134.736.000,00 134.736.000,00 100.250.000,00

Vendite (Fonti-Art.2 comma 2) Con impatto sui saldi strutturali di finanza pubblicaImmobili - Fondi immobiliari - Società/SIIQ - Sicav immobiliari - Altro…..(specificare) - Subtotale vendite Art.2 comma 2) - - - - -

Vendite (Fonti-Art.2 comma 3) Senza impatto sui saldi strutturali di finanza pubblica - Allegato A - Immobili 17.500.000,00- 62.200.000,00- 79.700.000,00- Fondi immobiliari - Società/SIIQ - Sicav immobiliari - Altro…..(specificare) - Subtotale vendite Art.2 comma 3) - 17.500.000,00- 62.200.000,00- - 79.700.000,00-

Totale vendite (fonti) - 17.500.000,00- 62.200.000,00- - 79.700.000,00-

Acquisti (Impieghi-Art.2 comma 2)Immobili - Fondi immobiliari 51.986.000,00 62.200.000,00 30.000.000,00 144.186.000,00 Società/SIIQ - Sicav immobiliariAltro…..(specificare) -

Totale acquisti (Impieghi) - 51.986.000,00 62.200.000,00 30.000.000,00 144.186.000,00

Saldo finaleImmobili 94.000.000,00 76.500.000,00 14.300.000,00 14.300.000,00 14.300.000,00 Fondi immobiliari 6.250.000,00 58.236.000,00 120.436.000,00 150.436.000,00 150.436.000,00 Società/SIIQ - - - - - Sicav - - - - - Altro…..(specificare) - - - - -

Totale saldo finale 100.250.000,00 134.736.000,00 134.736.000,00 164.736.000,00 164.736.000,00

TotaleDescrizione

Comunicazione ai sensi del Decreto Ministero dell'Economia e delle Finanze del 10/11/2010 -GU 17/01/2011 N°12-

Disciplina delle operazioni di acquisto e vendita di immobili, nonché delle operazioni di utilizzo delle sommerivenienti dall'alienazione degli immobili o delle quote di fondi immobiliari da parte degli enti previdenziali

pubblici e privati.

Anno

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2011 2012 2013

Vendite (Fonti)Vendita immobili a privati - Vendita immobili a Enti, Casse Prev.li o AAPP - Vendita quote di fondi imm.ri - Apporto immobili a fondi imm.ri (vendite indirette) 17.500.000,00- 62.200.000,00- 79.700.000,00-

Totale vendite (Fonti) 17.500.000,00- 62.200.000,00- - 79.700.000,00-

Acquisti (Impieghi)Sottoscrizione titoli pubblici - Sottoscrizione di quote fondi imm.ri 17.500.000,00 62.200.000,00 79.700.000,00 Costituzione di fondi imm.ri -

Totale acquisti (Impieghi) 17.500.000,00 62.200.000,00 - 79.700.000,00

Totale saldo finale - - - -

Comunicazione ai sensi del Decreto Ministero dell'Economia e delle Finanze del 10/11/2010 -GU 17/01/2011 N°12-

Disciplina delle operazioni di acquisto e vendita di immobili, nonché delle operazioni di utilizzo delle sommerivenienti dall'alienazione degli immobili o delle quote di fondi immobiliari da parte degli enti previdenziali

pubblici e privati.

Descrizione Anno Totale

Operazioni che non hanno impatto sui saldi strutturali di finanzia pubblicaALLEGATO A - Art. 2 comma 3

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Criteri di investimento

IIInnnvvveeesss ttt iiimmmeeennn ttt iii iiimmmmmmooobbb iii lll iii aaarrr iii eee mmmooobbb iii lll iii aaarrr iii ––– ccc rrr iii ttt eeerrr iii gggeeennneeerrraaalll iii (((dddeeelll iii bbbeeerrraaa CCCIIIGGG dddeeelll 222000111111)))

Investimenti immobiliari diretti o in quote di fondi comuni di investimento di tipo immobiliare, tendenzialmente nel limite del 35% dell'intero patrimonio investito. Per patrimonio investito deve intendersi la somma dei saldi contabili delle seguenti voci rilevabili dal bilancio consuntivo: immobilizzazioni materiali (terreni e fabbricati), immobilizzazioni finanziarie (partecipazioni), attività che non costituiscono immobilizzazioni (altri titoli affidati in gestione, altri titoli in gestione diretta).

Gli immobili da acquisire dovranno avere le seguenti caratteristiche:

• Poter essere messi a reddito in tempi brevi o essere in fase di realizzazione in tempi certi così da poter programmare l'investimento.

• Essere ubicati nelle maggiori città italiane o estere o in centri storici di pregio ed aventi buone capacità reddituali e di rivalutazione nel medio/lungo periodo.

• Essere prevalentemente autonomi cioè con sviluppo da cielo a terra.

• Avere prevalentemente destinazione terziaria, commerciale, produttiva e per servizi.

Investimenti mobiliari, tendenzialmente non inferiori al 65% dell'intero patrimonio investito. Sono considerati investimenti mobiliari tutti gli strumenti finanziari esclusa la liquidità. Per liquidità si intende ogni operazione finanziaria di durata non superiore all'anno, ovvero la giacenza sui conti correnti bancari e postali, giacenze funzionali alla gestione ordinaria delle disponibilità nette provenienti dalle entrate contributive al netto dei costi di gestione. Tra gli investimenti mobiliari si dovranno considerare anche quelli a carattere etico.

Gli investimenti dovranno avere quale obiettivo minimo di medio e lungo periodo quello di determinare flussi di cassa in entrata non inferiori a quelli in uscita relativi al pagamento dei trattamenti previdenziali ed assistenziali.

Sono ammessi scostamenti dai limiti di investimento sopra descritti, purché motivati dal Consiglio di Amministrazione nella relazione accompagnatoria al bilancio consuntivo dell’esercizio.

Gli investimenti obbligazionari dovranno rientrare tra gli investimenti ricompresi nella classe di rating denominata Investment Grade. Gli investimenti di valuta estera dovranno essere prevalentemente coperti dal rischio di cambio contro l'euro.

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Non più del 20% del portafoglio azionario potrà essere investito in titoli emessi da emittenti residenti nei paesi emergenti - componente azionaria paesi emergenti (paesi non OCSE). Gli investimenti azionari in valuta estera dovranno essere prevalentemente coperti dal rischio di cambio contro l’euro, con eccezione dell’area paesi emergenti (paesi non OCSE);

Il processo di investimento e di monitoraggio dovrà essere presieduto da consulenti professionali esperti in materia finanziaria ed attuariale.

IIInnnvvveeesss ttt iiimmmeeennn ttt iii mmmooobbb iii lll iii aaarrr iii ––– ccc rrr iii ttt eeerrr iii sss pppeeeccc iii fff iii ccc iii (((dddeeelll iii bbbeeerrreee CCCDDDAAA dddeeelll 222000111000///222000111111)))

I criteri di investimento in valori mobiliari sono stati individuati puntualmente. Essi sono:

Strategia deliberata nel 2010 (delibera CDA ottobre 2010 rev. Gennaio 2011)

Pesi

Asset Class

Equities 13%

Corporate Bonds 0%

Structured Products 20%

Property 30%

Alternatives 5%

Total ‘Return-Seeking’ Assets 68%

Policies 0%

Liability Hedging Bonds 32%

Bonds 0%

Cash 0%

Total ‘Risk-Reducing’ Assets 32%

Risk – Value at Risk (relative to the liabilities) € mln 146 Expected return 4.3% Absolute VaR € mln 93

In relazione agli investimenti in essere prima della elaborazione della nuova strategia, la relativa disciplina è di seguito evidenziata. Si precisa che i seguenti investimenti dovranno essere revisionati al fine di adeguarli ai pesi sopra riportati. Il suddetto processo, intrapreso nel 2011 sarà completato verosimilmente nel entro il 2012.

A) Tipo di gestione: a Benchmark

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Le gestioni bilanciate hanno un profilo prudente e sono caratterizzate dalla prevalenza della componente obbligazionaria (80%) rispetto a quella azionaria (20%). Il gestore ha la possibilità di investire nei principali mercati obbligazionari governativi e azionari dei paesi sviluppati e, seppur marginalmente, nelle emissioni obbligazionarie corporate, nelle obbligazioni e nelle azioni dei Paesi Emergenti. Il portafoglio, a seguito della diversificazione prevista, prevede una esposizione contenuta ai vari fattori di rischio (azionario, tasso, cambio, credito) e la minimizzazione del rischio specifico derivante dalla selezione delle emissioni/azioni dato che l’investimento nelle classi obbligazionario corporate, obbligazionario Paesi Emergenti e azionario Paesi Emergenti è consentito solo tramite l’acquisto di O.I.C.V.M. specializzati. Ai gestori è data la possibilità di scostamento dai pesi neutrali del benchmark nel rispetto di limiti massimi di esposizione ai vari mercati; è inoltre data la flessibilità nel discostarsi dai pesi neutrali del benchmark, seppur in un contesto di rigoroso controllo del rischio, attuato attraverso l’inserimento di un vincolo di rischiosità relativa massima (TEV), che consente di monitorare nel tempo di quanto il gestore si discosti dal proprio benchmark in termini di rischio.

La struttura dei vincoli è così sintetizzabile: • 1. Parametro oggettivo di riferimento

• Ai fini della definizione delle caratteristiche della gestione, il Gestore e l’Ente convengono di utilizzare un parametro oggettivo di riferimento (benchmark) coerente con i rischi ad essa connessi ai quali commisurare i risultati della gestione.

• Il benchmark concordato è così composto:

• 64% MTS Bot,

• 12,5% JPM Emu Aggregate 1 – 3 Anni,

• 11% JPM Global Bond,

• 2,5% JPM EMBI Global Diversified

• 5% MSCI Europe in Euro,

• 4% MSCI World Ex-Europe in Euro,

• 1% MSCI Emerging Markets Free in Euro.

• Gli indici azionari si intendono con dividendi netti reinvestiti (Net Return).

• Tutti gli indici azionari sono convertiti in Euro dal corrispondente indice in Usd al tasso di cambio WM/Reuters delle ore 16 – London time.

• 2. Vincoli alla gestione

• a) La leva finanziaria utilizzabile nella gestione sarà al massimo pari ad uno. La SGR non potrà, quindi, contrarre obbligazioni per conto dell’EPPI che lo impegnino oltre il patrimonio gestito.

• I seguenti vincoli si intendono riferiti alla componente non immobilizzata del portafoglio:

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• b) La tracking error volatility (definita come deviazione standard degli scostamenti tra rendimento del portafoglio gestito non immobilizzato e rendimento di un parametro così composto: 28% MTS Bot, 25% JPM Emu Aggregate 1-3 anni, 22% JPM Global Bond, 5% JPM EMBI Global Diversified, 10% MSCI Europe in Euro, 8% MSCI World Ex-Europe in Euro, 2% MSCI Emerging Markets Free in Euro) verrà calcolata mensilmente annualizzando i dati giornalieri su dodici mesi rolling. Il vincolo alla gestione non immobilizzata è costituito da un valore massimo di tracking error volatility (TEV) annuale pari al 4,5%.

• COMPONENTE OBBLIGAZIONARIA

• c) Il Gestore ha piena discrezionalità nell’allocazione riguardo localizzazione geografica e valuta, nel rispetto dei seguenti limiti:

• - non più del 70% del portafoglio sarà investito in titoli denominati in EUR e/o emessi da soggetti residenti nell’area Euro - componente obbligazionaria area euro;

• - non più del 20% del portafoglio sarà investito in titoli denominati in valute diverse dall’EUR e/o emessi da soggetti residenti dell’area extra-euro - componente obbligazionaria area extra euro;

• - non più dell’8% sarà investito in titoli emessi da soggetti residenti nei paesi emergenti - componente obbligazionaria paesi emergenti.

• d) Il rating minimo dei titoli in portafoglio dovrà essere pari a BBB- di una delle tre principali case (Standard & Poor, Moody’s e Fitch). Nel caso un titolo sia soggetto a un abbassamento del merito di credito (downgrade) che lo porti al di sotto dei limiti consentiti, il gestore è tenuto a liquidare la posizione entro due mesi solari. Nel caso il gestore ritenga che il titolo debba essere mantenuto in posizione dovrà fornire motivazioni scritte, che l’Ente si riserva di approvare. Il Rating medio del portafoglio, calcolato considerando per la componente in fondi il rating medio dei singoli fondi, non dovrà in ogni caso essere inferiore a AA- di S&P

• e) Nella gestione sono utilizzabili O.I.C.V.M. del Gruppo di appartenenza e/o E.T.F. armonizzati per un controvalore massimo pari al 30% della componente obbligazionaria del patrimonio in gestione. In particolare l’investimento nella componente obbligazionaria paesi emergenti deve essere attuato esclusivamente tramite O.I.C.V.M..

• COMPONENTE AZIONARIA

• f) Il Gestore ha piena discrezionalità nell’allocazione riguardo localizzazione geografica e valuta, nel rispetto dei seguenti limiti:

• � non più del 15% del portafoglio sarà investito in titoli denominati in EUR e altre valute europee e/o da emittenti residenti in Europa – componente azionaria europea;

• � non più del 13% del portafoglio sarà investito in titoli emessi da emittenti residenti negli Stati definiti come sviluppati (Europa esclusa) – componente azionaria mercati sviluppati extra europei;

• � non più del 3% del portafoglio sarà investito in titoli emessi da emittenti residenti nei paesi emergenti - componente azionaria paesi emergenti;

• � la componente azionaria non potrà superare il 25% del portafoglio.

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• g) Nella gestione sono utilizzabili O.I.C.V.M. del Gruppo di appartenenza e/o E.T.F. armonizzati per un controvalore massimo pari al 100% della componente azionaria del patrimonio in gestione. In particolare l’investimento nella componente azionaria paesi emergenti deve essere attuato esclusivamente tramite O.I.C.V.M..

• h) La gestione del rischio di cambio dell’esposizione in valuta diversa dall’Euro è a discrezione del Gestore.

• Tabella 1. Ripartizione degli investimenti per mercato di investimento

• Mercato di investimento Peso Percentuale sul controvalore del portafoglio �MIN : MAX�

• Obbligazionario Area Euro �0 : 70�

• Obbligazionario Area Extra-Euro �0 : 20�

• Obbligazionario Paesi Emergenti �0 : 8�

• Azionario Europa �0 : 15�

• Azionario Mercati Sviluppati Extra-Europa �0 : 13�

• Azionario Paesi Emergenti �0 : 3�

• Totale Azionario �0 : 25�

• Tabella 2. Ripartizione degli investimenti per strumenti

• Strumenti Peso % sul controvalore �MIN : MAX�

• Titoli quotati di debito e/o di capitale �0 : 100� del portafoglio

• O.I.C.V.M. / ETF armonizzati obbligazionari �0 : 30� della componente obbligazionaria

• O.I.C.V.M. / ETF armonizzati azionari �0 : 100� della componente azionaria

• 3. Utilizzo dei derivati

• a) L'utilizzo di strumenti derivati deve rispecchiare i principi di sana e prudente gestione patrimoniale.

• b) L'utilizzo di strumenti derivati è ammesso per:

• - Finalità di 'copertura'. Sono considerati di ‘copertura’ gli strumenti derivati destinati alla protezione, ancorché parziale o con replica imperfetta, del valore di singole attività o passività o di insiemi di attività o passività (operazioni di copertura in massa) rispetto a fluttuazioni avverse dei tassi di interesse, cambi o prezzi di mercato in generale. L'intento di copertura deve essere idoneamente documentato e tecnicamente riscontrabile, comprovandone l'alta correlazione tra le attività/passività coperte e lo strumento derivato adottato. Tale informativa sarà redatta con cadenza trimestrale per le operazioni eseguite nel trimestre precedente.

• - ‘Assunzione di posizioni lunghe’. E’ considerata assunzione di posizione lunghe l’impiego di strumenti derivati che consentono di raggiungere obiettivi di investimento in maniera più veloce, agevole, economica e flessibile rispetto a quanto sia possibile operando su attivi sottostanti; questo intento deve essere appositamente documentato e riscontrabile tecnicamente in virtù di una evidente connessione con gli strumenti finanziari in portafoglio. Tali operazioni non devono generare

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un incremento significativo del rischio di investimento, nel rispetto del vincolo di leva finanziaria.

• - E’ fatto divieto alla SGR di assumere posizioni corte per finalità differenti dalla copertura.

• c) Possono essere utilizzati esclusivamente strumenti derivati negoziati in mercati regolamentati. E’ altresì consentito per la sola finalità di copertura dal rischio di cambio l’utilizzo di contratti forward sulle valute, purché tali contratti vengano conclusi con controparti abilitate ad effettuare professionalmente tali operazioni, che le stesse siano soggette a vigilanza prudenziale e che nessuna primaria agenzia di rating abbia loro assegnato un rating inferiore a A/A2. Inoltre, l'utilizzo di strumenti derivati è consentito purché:

• - gli stessi siano negoziati in mercati regolamentati dei seguenti paesi: Paesi EMU, Stati Uniti, UK, Giappone;

• - per i derivati Over the Counter (OTC), che la controparte sia appartenente ad uno dei seguenti paesi: Paesi EMU, Stati Uniti, UK, Australia, Canada, Danimarca, Giappone, Islanda, Norvegia, Nuova Zelanda, Svezia, Svizzera;

• - il rischio di liquidità sia effettivamente limitato dalle caratteristiche dello strumento finanziario ovvero da specifici accordi con l’emittente dello strumento;

• - la controparte proceda alla valorizzazione dei contratti secondo le scadenze concordate e comunque a richiesta dell’Ente o della SGR per conto dell’Ente;

• - si faccia ricorso ad ISDA agreements per quelle tipologie contrattuali per i quali sono disponibili tali contratti.

• 4. Modalità di verifica e sanzione

• Riguardo ai vincoli alla gestione, di cui al paragrafo precedente, qualora il Gestore superasse per tre mesi consecutivi i limiti specificati, dovrà:

• � Giustificare tale sforamento con un’apposita relazione scritta indirizzata all’Ente;

• � Riportare entro i limiti nel mese successivo i valori problematici.

• Nel caso entro i sei mesi successivi venissero superati altre due volte i limiti (anche non consecutivi), l’Ente si riserva di recedere dal contratto.

• COMPONENTE OBBLIGAZIONARIA CORPORATE IMMOBILIZZATA

• In aggiunta al portafoglio gestito, è prevista una componente investita in obbligazioni corporate selezionate e monitorate dal gestore e aventi le seguenti caratteristiche:

• rating minimo: A- di S&P

• valuta delle emissioni: euro

• area geografica: europa

• settore: bancario

• duration massima: 5 anni

• yield medio indicativo lordo: 5,50% lordo

• esposizione massima per emittente: 20% del portafoglio immobilizzato.

• Tale portafoglio verrà individuato con un orizzonte temporale di medio periodo privilegiando la scarsa movimentazione.

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I titoli di cui al presente paragrafo potranno essere movimentati solamente previa autorizzazione del Cliente.

B) Tipo di gestione: a Ritorno assoluto

La gestione patrimoniale a rendimento assoluto si inserisce nella componente finalizzata alla stabilizzazione del risultato annuale del portafoglio, costruita in coerenza con gli obiettivi di rivalutazione del montante contributivo dell’Ente. La gestione si pone come obiettivo il raggiungimento anno per anno di un target netto di redditività con maggiori margini di flessibilità rispetto ad una gestione a benchmark e in un contesto di rigoroso controllo del rischio assoluto di portafoglio.

Tale tipologia di mandato prevede il ricorso ad un ampio universo di investimento ed un elevato livello di discrezionalità del gestore che agisce in virtù dell’allocazione ex-ante del rischio di portafoglio, che viene costantemente monitorata. Le asset class di rilievo sono le azioni (fino al 30%), le obbligazioni e le valute che vengono utilizzate sia in termini di esposizione ai mercati, sia in termini di selezione dei titoli che di efficiente allocazione valutaria. E’ prevista la possibilità di utilizzo di hedge funds, dei fondi flessibili e di strumenti specializzati su altre classi di attivo (materie prime, immobiliare,…). Tale approccio prevede l’utilizzo di strumenti derivati con finalità di copertura e per prendere esposizione in maniera efficiente sui mercati. Il gestore non potrà in ogni caso fare uso di vendite allo scoperto per finalità differenti dalla copertura. Potranno essere utilizzati solo strumenti derivati negoziati in mercati regolamentati; è consentito l’utilizzo di contratti forward (OTC) sulle valute per la sola di finalità di copertura dal rischio di cambio.

In sintesi i vincoli alla gestione sarebbero i seguenti:

Caratteristiche della gestione e vincoli agli investimenti

1. Obiettivo di rendimento

La gestione ha l’obiettivo di realizzare una redditività annuale pari all’Eonia + 200 b.p.. Tale obiettivo è da intendersi al netto delle commissioni fisse di gestione e al lordo della tassazione fiscale vigente. La determinazione della redditività è effettuata in base alla seguente formulazione:

• Rilevazione giornaliera del tasso Eonia.

• Redditività target determinata in base a variazione di periodo di numero indice determinato giornalmente come segue:

It = It-1*{1+[(Eoniat+2)/26000]} con t = 1,...,n (giorni lavorativi)

I0=data sottoscrizione=100

Esempio rendimento % mese XX = (It=31.XX.06 / It=31.XX-1.06 -1)*100

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• Eonia considerato con 3 decimali. Tale tasso è registrato in TFDatastream con il seguente codice: EUEONIA.

Tale formulazione verrà utilizzata anche per il calcolo delle commissioni di performance di cui all’allegato D.

2. Vincoli alla gestione

a) La leva finanziaria utilizzabile nella gestione sarà al massimo pari ad uno. La SGR non potrà, quindi, contrarre obbligazioni per conto dell’EPPI che la impegnino oltre il patrimonio gestito.

b) Il vincolo principale alla gestione è costituito da un valore massimo di Value at Risk del portafoglio gestito (VaR) annuale con intervallo di confidenza del 95%. Tale valore massimo è pari al 4%. Tale misura verrà calcolata mensilmente utilizzando i dati giornalieri su dodici mesi “rolling”. Al fine di ottenere dati significativi, il calcolo del VaR avrà inizio tre mesi dopo il conferimento degli attivi e sarà ritenuto indicativo fino al dodicesimo mese dal conferimento. La formulazione del VaR è la seguente:

VaR 95% 1 anno = Rmedio ann. – 1,64 * DSann. < 4%

Rmedio ann. = rendimento medio giornaliero * 260

DSann. = deviazione standard calcolata su dati giornalieri * radq (260)

c) Il Gestore ha piena discrezionalità nell’allocazione nelle classi di attività di tipo monetario (A), obbligazionario globale (B), azionario globale (C) e “altre classi” di attivo (D) (ad esempio: classi “alternative”) nel rispetto dei seguenti limiti:

- esposizione azionaria (C) massima pari al 30% del valore del portafoglio con un massimo del 2,5% del valore del portafoglio per la componente azionaria “Paesi non OCSE”;

- esposizione massima complessiva alle “altre classi” (D) di attivo pari al 30% del valore del portafoglio.

Tabella 1. Ripartizione degli investimenti per classe di attività

Classe di attività Peso Percentuale sul controvalore del portafoglio �MIN : MAX�

A �0 : 100�

B �0 : 100�

C �0 : 30�

di cui “Paesi non OCSE” �0 : 2,5�

D �0 : 30�

d) Il Gestore ha piena discrezionalità nell’allocazione per strumenti di tipo monetario, titoli di debito quotati, titoli di capitale quotati o quotandi, O.I.C.V.M., ETF armonizzati, derivati e altri strumenti nel rispetto dei seguenti limiti:

- il merito di credito dei titoli di debito quotati detenuti direttamente in portafoglio, espresso come il minore dei rating assegnati dalle principali agenzie (S&P’s, Moody’s e Fitch), non dovrà essere inferiore ad A-/A3/A-. Nel caso un titolo sia soggetto

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a un abbassamento del merito di credito (downgrade) da parte di almeno una delle tre principali agenzie di rating, che lo porti al di sotto dei limiti consentiti, il gestore e' tenuto a liquidare la posizione entro due mesi solari. Nel caso il gestore ritenga che il titolo debba essere mantenuto in posizione dovrà fornire motivazioni scritte, che l’Ente si riserva di approvare;

- alla SGR non è consentita l’acquisizione di partecipazioni in misura tale da comportare l’obbligo di comunicazione alla CONSOB, alla Banca d’Italia o all’ISVAP;

- è consentito l’investimento in O.I.C.V.M. ed ETF armonizzati, siano essi obbligazionari, azionari, flessibili, bilanciati fino ad un massimo del 35% del valore del portafoglio;

- l’utilizzo di strumenti derivati è regolato dalle disposizioni di seguito esposte;

- è consentito l’investimento in altri strumenti complessivamente fino ad un massimo del 30% del valore del portafoglio, purchè fiscalmente non penalizzanti per l’EPPI, ovvero salvo diverso accordo scritto tra le parti;

- è consentito l’investimento in obbligazioni strutturate fino ad un massimo del 5% del valore del portafoglio. Tali strumenti sono da intendere all’interno degli “altri strumenti” di cui al punto precedente;

- è consentito l’investimento in O.I.C.V.M. di tipo speculativo fino ad un massimo del 20% del valore del portafoglio. Tali strumenti sono da intendere all’interno degli “altri strumenti”.

Tabella 2. Ripartizione degli investimenti per strumenti

Strumenti Peso Percentuale sul controvalore del portafoglio �MIN : MAX�

Titoli quotati o quotandi di debito e/o di capitale �0 : 100�

O.I.C.V.M. / ETF armonizzati �0 : 35�

Altri strumenti �0 : 30�

di cui obbligazioni strutturate �0 : 5�

di cui fondi speculativi �0 : 20�

e) L'utilizzo di strumenti derivati deve rispecchiare i principi di sana e prudente gestione patrimoniale.

f) L'utilizzo di strumenti derivati è ammesso per:

- Finalità di 'copertura'. Sono considerati di ‘copertura’ gli strumenti derivati destinati alla protezione, ancorché parziale o con replica imperfetta, del valore di singole attività o passività o di insiemi di attività o passività (operazioni di copertura in massa) rispetto a fluttuazioni avverse dei tassi di interesse, cambi o prezzi di mercato in generale. L'intento di copertura deve essere idoneamente documentato e tecnicamente riscontrabile, comprovandone l'alta correlazione tra le attività/passività coperte e lo strumento derivato adottato. Tale informativa sarà redatta con cadenza trimestrale per le operazioni eseguite nel trimestre precedente.

- ‘Assunzione di posizioni lunghe’. E’ considerata assunzione di posizione lunghe l’impiego di strumenti derivati che consentono

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di raggiungere obiettivi di investimento in maniera più veloce, agevole, economica e flessibile rispetto a quanto sia possibile operando su attivi sottostanti; questo intento deve essere appositamente documentato e riscontrabile tecnicamente in virtù di una evidente connessione con gli strumenti finanziari in portafoglio. Tali operazioni non devono generare un incremento significativo del rischio di investimento, nel rispetto del vincolo di leva finanziaria. L’impiego degli strumenti derivati per tale finalità è consentito qualora il controvalore delle posizioni, calcolato secondo i criteri indicati dal regolamento Consob n.11522/98, non ecceda il limite del 20% del controvalore del portafoglio.

- E’ fatto divieto alla SGR di assumere posizioni corte per finalità differenti dalla copertura.

g) Possono essere utilizzati esclusivamente strumenti derivati negoziati in mercati regolamentati. E’ altresì consentito per la sola finalità di copertura dal rischio di cambio l’utilizzo di contratti forward sulle valute, purché tali contratti vengano conclusi con controparti abilitate ad effettuare professionalmente tali operazioni, che le stesse siano soggette a vigilanza prudenziale e che nessuna primaria agenzia di rating abbia loro assegnato un rating inferiore a A/A2. Inoltre, l'utilizzo di strumenti derivati è consentito purché:

- gli stessi siano negoziati in mercati regolamentati dei seguenti paesi: Paesi dell’area EMU, Stati Uniti, UK, Giappone, Svizzera;

- per i derivati Over the Counter (OTC), che la controparte sia appartenente ad uno dei seguenti paesi: Paesi dell’area EMU, Stati Uniti, UK, Australia, Canada, Danimarca, Giappone, Islanda, Norvegia, Nuova Zelanda, Svezia, Svizzera;

- il rischio di liquidità sia effettivamente limitato dalle caratteristiche dello strumento finanziario ovvero da specifici accordi con l’emittente dello strumento;

- la controparte proceda alla valorizzazione dei contratti secondo le scadenze concordate e comunque a richiesta dell’Ente o della SGR per conto dell’Ente;

- si faccia ricorso ad ISDA agreements per quelle tipologie contrattuali per i quali sono disponibili tali contratti.

I limiti in materia di derivati sopra previsti non si applicano agli strumenti derivati incorporati in titoli strutturati, purché il titolo in questione preveda almeno la garanzia del capitale al 100%.

Tutti i vincoli sopra elencati sono comunque subordinati al rispetto del vincolo di VaR precedentemente indicato.

3. Modalità di verifica e sanzione

Riguardo ai vincoli alla gestione, di cui al paragrafo precedente, qualora il Gestore superasse per tre mesi consecutivi i limiti specificati, dovrà:

� Giustificare tale sforamento con un’apposita relazione scritta indirizzata all’Ente;

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� Riportare entro i limiti nel mese successivo i valori problematici.

Nel caso entro i sei mesi successivi venissero superati altre due volte i limiti (anche non consecutivi), l’Ente si riserva di recedere dal contratto.

4. Componente Corporate

In aggiunta al portafoglio descritto è prevista una componente investita in obbligazioni corporate selezionate e monitorate dal gestore e aventi le seguenti caratteristiche:

� rating minimo: A- di S&P

� valuta delle emissioni: euro

� area geografica: emittenti residenti in Europa

� settore: bancario

� duration massima: 5 anni

� yield minimo: 5,50% lordo

� esposizione massima per emittente: 20% del portafoglio.

Tale portafoglio verrà individuato con una logica “buy & hold” e monitorato.

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