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NOTIZIARIO 76 - 5 - 2011-1 - Agriturismo Massa … il nome dalle piccole logge de-gli edifici di...

Date post: 06-Oct-2018
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M O N T E R E G I O N E W S Notiziario n° 76 – Maggio 2011. Mensile d’informazione della Condotta “Slow Food ® - Monteregio” In redazione: Fausto Costagli - Massimo Babboni Hanno contribuito alla realizzazione di questo numero: Francesco Angeloni - Massimo Babboni - Annarita Cerboni - Fausto Costagli - Fabio D’Avino - Riccardo Guardabasso SLOW FOOD MONTEREGIO Note dalla Condotta La nota del Fiduciario. Grazie per Massa Gustorum. Grazie, nel corso dell’anno, lo devo di re a molteplici persone che in tante situazioni ci danno una mano. Questa volta lo voglio dire a coloro che hanno risposto compatti alla mia esortazio- ne “Aiutateci ad aiutarvi”… questo era l’oggetto della mail con cui ho perso- nalmente chiesto ai vari produttori di Massa Marittima di partecipare a Massa Gustorum, la nuova iniziativa pensata dalla nostra Condotta, che presentava le produzioni del terri torio comunale di Massa Marittima. Grazie all’Amministrazione Comuna- le che ha approvato e sostenuto da su bito l’idea. Grazie al Terziere di Citta- nuova ed ai suoi volontari che hanno collaborato alla riuscita offrendo ap- poggio e logistica. Grazie al Parroco di Sant’Agostino che ha sopportato la nostra invasione in un giorno (Domeni ca delle Palme) che avrebbe previsto una cornice più silenziosa. Grazie alla nostra Presidente regionale che s’è sorbita 4 ore di viaggi per essere con noi. Grazie all’Onorevole che ha quali ficato il Forum sugli Extravergini con la sua capacità ed eloquenza, grazie a tutti i partecipanti al convegno, c’era anche chi giungeva dalle province di Livorno e di Siena e, con i produttori locali, ha portato contenuti importan- ti alla discussione. Grazie all’Assesso- re che ci è stata vicino a rappresenta- re la municipalità e che potrà riferire in Giunta Comunale del successo che l’iniziativa ha avuto. Grazie a tutti abbiamo dato vita ad un progetto che da troppo tempo stava ri posto in un cassetto, un progetto che da oggi può essere considerato una so lida base a cui dare una maggior con- cretezza futura. A… dimenticavo, un grazie anche a noi tutti di Slow Food Monteregio. F a u s t o C o s t a g l i LOCALI CONSIGLIATI dai Soci per i Soci Questa rubrica viene realizzata con la fattiva partecipazione dei Soci che intendono consi- gliare agli altri dei locali che hanno visitato; Ristoranti, Trattorie, Osterie, vengono sud- divi si in due categorie: a) PRESENTI in Guida Osterie d’Italia b) NON PRESENTI in Osterie d’Italia c) EX PRESENZE in Osterie d’Italia Le segnalazione potranno essere Positive per invogliarci ad andare Dubitative per farci stare in guardia a) L’ALTANA Barga (Lucca) Indirizzo:Via di mezzo 1 Barga (Lu) Telefono: 0583 – 723192 ChiusoMercoledì e Giovedì a pranzo Orario:Pranzo - Cena Coperti: 30 + 10 esterni Prezzi: 22 - 27 vini esclusi Carte di credito e Bancomat: Si Segnalazione Positiva fatta da Fau- sto Costagli e Annarita Cerboni. Barga è una Cittaslow in tutti i sensi, lo si percepisce anche solo oltrepas- sando la porta che introduce nella zo- na pedonale, i rumori lontani rendo- no l’atmosfera ovattata, si incontrano turisti ossequiosi che si mescolano a nativi rispettosi poi, tra brevi e strette vie, si sale alla piazza del Duomo con il suo belvedere sulla Garfagnana. Proprio all’ingresso accanto alla por- ta Reale troviamo quest’osteria che prende il nome dalle piccole logge de- gli edifici di Barga, le “altane”, dette anche “belvedere”. Entrando nel locale siamo subito at- tratti dall’ambiente, scarno negli arre- di ma colorato da quadri ed affreschi murali che, come un’affaccio sulla val lata, rendono onore al suo nome. I di- pinti sono di Camilla Giannotti, ispira trice e cuoca di questa piacevole oste- ria. L’abile mano di chi ha dipinto i locali prepara il pane, tutte le paste sfoglia e crea i piatti di quei menù fortemente improntati su base stagio- nale con i prodotti freschi di volta in volta reperibili sul mercato; menù eclettici ed al tempo stesso tradi- zionali, rispettosi delle tipicità gar- fagnine. A richiesta gli antipasti, che oltre ai tipici Crostini toscani e qual- che sfiziosità sono integrati dal Pro- sciutto “bazzone” ed il tipico sangui- naccio “biroldo” (presidi Slow Food). I primi piatti presentano, la Frantoia- na (zuppa invernale), la Garmugia (zuppa primaverile), la Zuppa di Cipolle la Po- lenta di formenton (granturco ottofile) della Garfagnana, spesso abbinata ai funghi od al baccalà, la panzanella, la pasta al forno, le tagliatelle e altre pa- ste condite con ragù di carne, verdure e, in stagione, con funghi porcini loca li. Nei secondi oltre gli “umidi” come la trippa e lo spezzatino di coniglio, troviamo i grigliati” con il filetto, la tagliata, bistecche di cinta senese, gli arrosti” arista di maiale, vitella, ac- compagnati da deliziose patatine. Per dolce ottima la Crostata di mele con gelato alla crema troviamo dolci tradizionali a base della locale farina di castagne come il castagnaccio, o le frittelle di ”neccio” con la ricotta. La carta dei vini contiene etichette lo- cali con ricarichi onesti, sono serviti anche al bicchiere: buono quello della casa proveniente dalla zona lucchesi di Montecarlo. COMMENTO FINALE: Conoscere questo locale è stato un vero piacere… entrare e trovare la Sig.ra Camilla che tira la pasta a mano, godere di un ambiente alle- gro ed informale che lo contraddi- stingue da altri stereotipati, gusta- re cibi ottimi ed abbondanti ad un prezzo veramente basso rispetto alla qualità proposta, professiona- lità e rapidità di servizio…. Tutte cose che rendono prioritaria la visita al locale. F a u s t o C o s t a g l i b) IL RIFRULLO Scansano Gr Indirizzo: Via Marconi n° 3 Scansano (Gr) Telefono e Fax : 0564 – 507183 E-mail: [email protected] Web: www.osteriailrifrullo.it Chiuso: Giovedì Orario: Pranzo - Cena Prezzi: 30 - 35 Carte di credito: Si Segnalazione Positiva di Fausto Co stagli. Ben nove anni sono trascorsi dall’ulti- ma volta che mi ero fermato a pranza- re a Scansano, come allora la scelta è caduta (volontariamente) sull’Osteria Il Rifrullo, sia per l’ambiente e la sua
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M O N T E R E G I O N E W S

Notiziario n° 76 – Maggio 2011. Mensile d’informazione della Condotta “Slow Food® - Monteregio”

In redazione: Fausto Costagli - Massimo Babboni Hanno contribuito alla realizzazione di questo numero: Francesco Angeloni - Massimo Babboni - Annarita Cerboni - Fausto Costagli - Fabio D’Avino - Riccardo Guardabasso

SLOW FOOD MONTEREGIO Note dalla Condotta

La nota del Fiduciario.

Grazie per Massa Gustorum. Grazie, nel corso dell’anno, lo devo di re a molteplici persone che in tante situazioni ci danno una mano. Questa volta lo voglio dire a coloro che hanno risposto compatti alla mia esortazio-ne “Aiutateci ad aiutarvi”… questo era l’oggetto della mail con cui ho perso-nalmente chiesto ai vari produttori di Massa Marittima di partecipare a Massa Gustorum, la nuova iniziativa pensata dalla nostra Condotta, che presentava le produzioni del terri torio comunale di Massa Marittima. Grazie all’Amministrazione Comuna-le che ha approvato e sostenuto da su bito l’idea. Grazie al Terziere di Citta-nuova ed ai suoi volontari che hanno collaborato alla riuscita offrendo ap-poggio e logistica. Grazie al Parroco di Sant’Agostino che ha sopportato la nostra invasione in un giorno (Domeni ca delle Palme) che avrebbe previsto una cornice più silenziosa. Grazie alla nostra Presidente regionale che s’è sorbita 4 ore di viaggi per essere con noi. Grazie all’Onorevole che ha quali ficato il Forum sugli Extravergini con la sua capacità ed eloquenza, grazie a tutti i partecipanti al convegno, c’era anche chi giungeva dalle province di Livorno e di Siena e, con i produttori locali, ha portato contenuti importan-ti alla discussione. Grazie all’Assesso-re che ci è stata vicino a rappresenta-re la municipalità e che potrà riferire in Giunta Comunale del successo che l’iniziativa ha avuto. Grazie a tutti abbiamo dato vita ad un progetto che da troppo tempo stava ri posto in un cassetto, un progetto che da oggi può essere considerato una so lida base a cui dare una maggior con-cretezza futura. A… dimenticavo, un grazie anche a noi tutti di Slow Food Monteregio.

F a u s t o C o s t a g l i

LOCALI CONSIGLIATI dai Soci per i Soci

Questa rubrica viene realizzata con la fattiva partecipazione dei Soci che intendono consi-gliare agli altri dei locali che hanno visitato; Ristoranti, Trattorie, Osterie, vengono sud-divi si in due categorie: a) PRESENTI in Guida Osterie d’Italia b) NON PRESENTI in Osterie d’Italia c) EX PRESENZE in Osterie d’Italia

Le segnalazione potranno essere Positive per invogliarci ad andare

Dubitative per farci stare in guardia

a) L’ALTANA Barga (Lucca)

Indirizzo:Via di mezzo 1 Barga (Lu) Telefono: 0583 – 723192 ChiusoMercoledì e Giovedì a pranzo Orario:Pranzo - Cena Coperti: 30 + 10 esterni Prezzi: € 22 - 27 vini esclusi Carte di credito e Bancomat: Si

Segnalazione Positiva fatta da Fau-sto Costagli e Annarita Cerboni.

Barga è una Cittaslow in tutti i sensi, lo si percepisce anche solo oltrepas-sando la porta che introduce nella zo-na pedonale, i rumori lontani rendo-no l’atmosfera ovattata, si incontrano turisti ossequiosi che si mescolano a nativi rispettosi poi, tra brevi e strette vie, si sale alla piazza del Duomo con il suo belvedere sulla Garfagnana. Proprio all’ingresso accanto alla por-ta Reale troviamo quest’osteria che prende il nome dalle piccole logge de-gli edifici di Barga, le “altane”, dette anche “belvedere”. Entrando nel locale siamo subito at-tratti dall’ambiente, scarno negli arre-di ma colorato da quadri ed affreschi murali che, come un’affaccio sulla val lata, rendono onore al suo nome. I di-pinti sono di Camilla Giannotti, ispira trice e cuoca di questa piacevole oste-ria. L’abile mano di chi ha dipinto i locali prepara il pane, tutte le paste sfoglia e crea i piatti di quei menù fortemente improntati su base stagio-nale con i prodotti freschi di volta in volta reperibili sul mercato; menù eclettici ed al tempo stesso tradi-zionali, rispettosi delle tipicità gar-fagnine. A richiesta gli antipasti, che oltre ai tipici Crostini toscani e qual- che sfiziosità sono integrati dal Pro-

sciutto “bazzone” ed il tipico sangui-naccio “biroldo” (presidi Slow Food). I primi piatti presentano, la Frantoia-na (zuppa invernale), la Garmugia (zuppa primaverile), la Zuppa di Cipolle la Po-lenta di formenton (granturco ottofile) della Garfagnana, spesso abbinata ai funghi od al baccalà, la panzanella, la pasta al forno, le tagliatelle e altre pa-ste condite con ragù di carne, verdure e, in stagione, con funghi porcini loca li. Nei secondi oltre gli “umidi” come la trippa e lo spezzatino di coniglio, troviamo i “grigliati” con il filetto, la tagliata, bistecche di cinta senese, gli “arrosti” arista di maiale, vitella, ac-compagnati da deliziose patatine. Per dolce ottima la Crostata di mele con gelato alla crema troviamo dolci tradizionali a base della locale farina di castagne come il castagnaccio, o le frittelle di ”neccio” con la ricotta. La carta dei vini contiene etichette lo-cali con ricarichi onesti, sono serviti anche al bicchiere: buono quello della casa proveniente dalla zona lucchesi di Montecarlo.

COMMENTO FINALE: Conoscere questo locale è stato un vero piacere… entrare e trovare la Sig.ra Camilla che tira la pasta a mano, godere di un ambiente alle-gro ed informale che lo contraddi-stingue da altri stereotipati, gusta-re cibi ottimi ed abbondanti ad un prezzo veramente basso rispetto alla qualità proposta, professiona-lità e rapidità di servizio…. Tutte cose che rendono prioritaria la visita al locale.

F a u s t o C o s t a g l i

b) IL RIFRULLO Scansano Gr

Indirizzo: Via Marconi n° 3 Scansano (Gr) Telefono e Fax : 0564 – 507183 E-mail: [email protected] Web: www.osteriailrifrullo.it Chiuso: Giovedì Orario: Pranzo - Cena Prezzi: € 30 - 35 Carte di credito: Si

Segnalazione Positiva di Fausto Co stagli.

Ben nove anni sono trascorsi dall’ulti- ma volta che mi ero fermato a pranza- re a Scansano, come allora la scelta è caduta (volontariamente) sull’Osteria Il Rifrullo, sia per l’ambiente e la sua

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cucina, sia per guardare se per caso ci trovavo il mitico patron Eugenio Fa-gnoni in arte “Il Maremmano”. Si per-ché Eugenio la strada della ristorazio-ne la intrapresa una ventina d’anni fa intramezzata dall’altra sua peculiari-tà, quella di essere un cabarettista; ve race (quasi ruvido), un maremmano scalpitante come un morello, sarci-gno, rustico come quei piatti che ha scelto per rappresentare una marem-manità di gusti e di condivisioni, di fa cezie e canti, di bevute e novelle rac contate sino a tarda sera… Il Rifrullo è si osteria ma anche punto di in-contro. E’ andata bene perché Euge-nio c’era, m’ha fatto piacere salutarlo e condividere brevi momenti.. un bic chiere di Morellino riserva, l’assaggio di un olio che lui mi ha presentato co-me speciale, ed io c’ho fatto una bella figura perché l’olio era quello della Po derina Toscana (di Montegiovi) che co-noscevo bene. Poi come non riprovare l’emozione visiva e gustativa del mi-tico Tortellone al ragù di cinghiale, un unico soggetto delle dimensioni di cir ca 15 x 25 cm e, tanto per rimanere in tema, una “piattata” di Cinghiale con l’olive, diverso molto da come lo fa la mia suocera (che da sempre uso come metro di paragone), ma cotto molto be-ne e assai interessante nella sua ver-sione con tanta carota. Un paio di ci-polline arrosto e non c’è stato più po-sto nemmeno per un cantuccino col vinsanto. Per raccontarvi cos’altro fan no al Rifrullo, ho tirato fuori la foto-camera digitale ed ho scattato qual-che istantanea al Menù. Di seguito vi elenco le scelte che avrei voluto fare in alternativa, ammesso che me lo per mettessero le quantità che sono sem-pre da “camionisti”: Crostini misti, Fiocchi ripieni di pere e formaggio, Coniglio al Morellino, Patate gratinate e per finire un Tiramisù alle fragole. Mah… speriamo di non stare altret-tanto a tornarci, anche perché Eu-genio non s’ho se ce la fa a starmi ad aspettare. F a u s t o C o s t a g l i

a) HOSTARIA DEL CECCOTTINO Pitigliano Gr

Indirizzo:Piazza S. Gregorio VII Pitigliano (Gr) Telefono: 0564 – 614273 E-mail: [email protected] Web: www.ceccottino.com Chiuso: Giovedì Orario:Pranzo - Cena Coperti: 35 + 25 esterni Prezzi: € 30 vini esclusi Carte di credito e Bancomat: Si

Segnalazione Positiva fatta da Fa-bio D’Avino.

Tra le proposte gastronomiche di Piti gliano, Città del Tufo dell’entroterra maremmano, spicca questo bel locale posto nel cuore del centro storico, a due passi dalla Cattedrale. Qui Ales-sandro Francardi detto “Ceccottino”, soprannome ereditato dal nonno e dal padre, offre una cucina stagionale con profonde radici nella tradizione ebraica, comunità storicamente presente nel paese; quindi largo uso di prodotti biologici, del Presidio della Cucina dei Goym ed attenzione maniacale alla filiera corta, con chiara segnalazione sul menù. Tra gli antipasti, prosciutto crudo di Sorano e melone, crostini di salsiccia e stracchino, toscani, con lardo di cinta senese, pitiglianesi (con milza e cuore) oppure una selezione di salumi di cinta ed una di maremmani. Buona la scelta di zuppe, di ricotta e spinaci, di orzo e farro o di pasta e ceci, ma anche la classica acquacotta; per le asciutte, pici al ragù bianco di anatra o all’agliata, pappardelle al cinghiale, gnudi al burro e salvia, tagliatelle o tortelli di ricotta e ortica con scaglie di tartufo. I secondi rappresentano il trionfo della carne: coniglio alle erbette, cinghiale alla cacciatora ed un buonissimo stinco di maiale al forno con patate e finocchietto selvatico; menzione a parte per il buglione di agnello, piatto in umido di tradizione ebraica. Salendo un po’ con il prezzo, tagliata di manzo maremmano e fiorentina servita su pietra ollare rovente. I dolci, tutti fatti in casa, vanno dallo sfratto pitiglianese (fette di pasta ripiena di miele, noci, scorza d’arancio, anice e noce moscata) al tiramisù, passando per il fagottino del Ceccottino (pasta sfoglia ripiena di pere e mele con salsa alla cannella), la bavarese al vin santo, la panna cotta o la mousse di ricotta (di Manciano o Sorano). Buona scelta tra le circa 120 bottiglie nella carta dei vini, con prevalenza di etichette della Maremma. F a b i o D’A v i n o

COMMENTO FINALE Bel locale in linea con la filosofia della nostra Associazione, legato al Presidio Slow Food della Cucina dei Goym. Tra le molteplici possibilità di sedersi a tavola a Pitigliano, solo qui ed al Tufo Allegro (vecchia cono-scenza della Guida) c’è la possibilità di assaggiare proposte gastronomi-che della tradizione ebraica fatte con prodotti di qualità.

ESPERIENZE SLOW

Osteria il Cantuccio

Francesco Angeloni è un Socio entusiasta di Slow Food, da anni collabora con l’Associa-zione. Quel che segue è un piccolo reportage dell’ultimo impegno che ha offerto in terra piemontese…

“Il mio desiderio, è quello di portare in questa settimana, una parte di Ma- remma su queste tavole, farvi cono-scere, in occasione dei 150 anni del-l'unità d'Italia, la nostra tradizione ri-assumendola in un menù che dedico a tutti voi, a tutti i miei concittadini, ai miei così cari connazionali, a tutti coloro che hanno nel corso della sto-ria, fatto si che questo si tramandas-se”. È stato questo lo spirito con cui, auto carica di frigoriferi, attrezzature e vettovaglie, siamo partiti con il mio staff di cucina alla volta di Torino, destinazione, Eataly per il primo gior-no e la villa reale di Fontanafredda per la settimana a seguire. L' invito, ricevuto già nel mese di ottobre dalla direzione di Fontanafredda, Firmato da Oscar Farinetti, amministratore de legato di Fontanafredda e di Eataly, chiamava a partecipare tutte le Oste- rie d'Italia per i festeggiamenti del 150° anniversario a Torino per l'unità nella biodiversità; non è stato diffici-le per me ed il mio staff, esultare di gioia e dare conferma la sera stessa della ricezione. Arrivato il grande gior no, Martedì 21 febbraio, siamo partiti con il cuore in fibrillazione e cantan-do tutto il viaggio, siamo arrivati nel primo pomeriggio a Fontanafredda, accolti come fossimo i Re Magi, ab-biamo avuto modo di sistemarci nelle bellissime camere della foresteria, prendendo un attimo di respiro e cal-mando almeno in parte l'emozione. Ma l'unico desiderio, era quello di an- dare subito a vedere la cucina, a fare gli ultimi controlli per prepararci per l'indomani mattina, perchè molto presto saremmo partiti per Eataly Torino e tutto doveva essere perfetto; il desiderio pressante era quello di far fare una bella figura alla nostra terra, certo, un pizzico di timore per quella grande responsabilità lo avevamo, ma non era una gara, solamente un alle-gro e caloroso convivio. La mattina dopo mi sono svegliato di buon ora, accorgendomi che Dario ed Antonio erano già svegli e pronti, co-me degli scolaretti al primo giorno... siamo partiti molto presto, alle 8.45 eravamo già davanti ad Eataly con tutto il materiale per la serata, entrammo subito in cucina, il tempo di posizionarci ed abbiamo comincia-to a preparare quelle che, con molta gioia, sono risultate le prelibatezze

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della serata. Avevo pensato ad un menù molto tipico con prodotti locali tra cui Presìdi Slow Food, il menù era articolato su quattro finger-food co-me aperitivo, un antipasto, un primo, un secondo ed il dessert. Battuta al coltello di vacca maremmana, la pap- pa di pane con la palamita del Tirreno sottolio, la crema di finocchi con la bottarga di Orbetello ed il crostino di cavolo nero con l'olio nuovo, questo per il finger-food. Per antipasto abbia mo preparato un carpaccio di vacca maremmana in carpione con tortino di ceci e scaglie di pecorino, per il pri- mo abbiamo fatto delle pappardelle sulla lepre (le pappardelle le abbiamo rigorosamente stese a mano e vi posso garantire che prepararne per 80 persone ci si deve dar da fare) e, come secondo, un sontuoso stracotto di vacca maremma na con le patate rosse di Cetica cotte nel sale. Per il dolce, siamo andati su qualcosa di più ruffiano pur se non proprio tipico della maremma, ma pur sempre con le sue origini nell'Ap-pennino tosco-emiliano, una zuppa in glese realizzata con un ottimo alcher- mes di nostra produzione. Peccato non aver avuto voce in capi-tolo sull'abbinamento dei vini, dove francamente, al primo piatto, avrei ac costato, piuttosto che il Val delle rose della cantina Cecchi, (pur sempre prodot to pregevole), uno splendido Castiglio-ne del ritrovato amico d’infanzia Bru- no Tuccio dell'azienda Cacciagrande, … devo dire, che dopo averlo provato in abbinamento, mi aveva riportato alla mente ricordi lontani che mi sembrava di non aver nemmeno mai provato. Abbiamo proseguito la settimana in villa reale con un numero di ospiti di gran lunga minore, ad Eataly aveva-mo 80 posti a sedere mentre alla villa reale, (molto più soft), ne avevamo appe na 30... un po' come trovarci in casa nostra al Cantuccio. La sera del gio-vedì purtroppo non siamo riusciti ad avere a cena Carlo Petrini che era im pegnato, (sempre all'interno della tenuta di Fontanafredda) per le prove del Canta-jeù, una serie di canti popolari, effet-tuati nell’occasione con gli studenti dell'Università di Pollenzo, dove però non ha mancato di invitarci una volta finito il servizio. L'ultimo pranzo lo abbiamo preparato domenica 27 Febbraio, con il dispiace re di dover partire per tornare a casa, ma con i cuori carichi di gioia per questa bellissima esperienza e con il desiderio di raccontare, far conosce-re, anche in casa nostra, che a volte si può viaggiare mettendo le gambe sot-to una buona tavola.

F r a n c e s c o A n g e l o n i

INIZIATIVE FUORI PORTA A Murlo con Guardabasso

Riccardo Guardabasso è un componente del Comitato di Condotta di Siena; bancario in pensione si diletta di fotografia (è il fotografo ufficiale di Slow Food Toscana) e di cucina. Di seguito una sua nota con la quale presenta una duplice iniziativa di particolare interesse. Ciao, ti scrivo per metterti al corrente di quanto sto organizzando per Mag-gio a Murlo. Come forse saprai, recen temente ho avuto la fortuna di parte-cipare alla trasmissione “La Scuola – Cucina di Classe”, prodotta da Gambe ro Rosso Channel, canale della piatta-forma Sky. Dall'amicizia con gli altri cuochi dilettanti finalisti, provenienti da tutta Italia, è nata l’idea di ritrovar si per cucinare insieme, questa volta in collaborazione e non più con spiri-to agonistico. Da qui l'evento-ritrovo organizzato per le serate del 6-7 mag- gio a Murlo, dove gli ex-concorrenti di Gambero Rosso Channel daranno vita a due cene all’insegna non solo delle tecniche di cucina ma anche e soprattutto della qualità delle materie prime, stagionali e per quanto possi-bile provenienti dai produttori della zona aderenti alla “Strada dei Sapori della Val di Merse”. La cena di vener- dì 6 maggio avrà come elemento conduttore “Una Toscana mai vista”, e comprenderà una serie di piatti co-stituiti da ricette tradizionali toscane rivisitate con “contaminazioni” cultu ral-gastronomiche di altre regioni. Sabato 7 maggio, invece, il menù, co-struito sul tema de “L’Unità d’Italia nel piatto”, comprenderà 5 portate, ognuna basata su almeno un Presidio Slow Food delle zone delle cinque cit-tà simbolo dell’Unità d’Italia: Reggio Emilia (dove nacque il tricolore), Napo-li (obiettivo della spedizione dei Mille ed ultimo baluardo borbonico), e le tre città che si sono succedute come capitali d’Italia: Torino, Firenze e Roma. Di seguito i menù sostanzialmente defini tivi della due serate, organizzate con la collaborazione delle locali Pro Loco e Arci, e che saranno aperte a tutti co- loro che vorranno gustare una cucina di livello preparata da cuochi emer-genti. Il costo di ciascuna cena non è stato ancora fissato, ma oscillerà tra i 30 ed i 35 euro a persona. Visto il li-mitato numero di posti a disposizione (80 per serata) è obbligatoria la preno-tazione. Inutile aggiungere che mi fa-rebbe piacere vederti tra i partecipan-ti e poter cucinare per te. Nel caso, fammi sapere se sei interessato, per quale serata e per quante persone, e ti

farò avere le indicazioni per la preno-tazione.

Menù di Venerdì 6 Maggio 2011 ore 20:30 “Una Toscana mai vista”

Cannolo ripieno di fegatini Panino fritto con crema di lampredotto Testaroli ripieni di mousse di pappa al pomo-doro e mozzarella Arrosto del marmista Bocconcini di sella di cinta al miele della Mon-tagnola Millefoglie di verdura Bavarese con gelatina al vin santo su crumble di cantuccini Menù di Sabato 7 Maggio 2011 ore 20:30

“L’Unità d’Italia nel piatto” Il nuovo Bordatino (con Il Presidio Slow Food Toscana: Bottarga d’Orbetello) Pizzette di scarola (con il Presidio Slow Food Campania: Alici di Menaica) Terrina del Tricolore (con il Presidio Slow Food Emilia: Vacca Razza Bianca Modenese) Coniglio alle Terme (con il Presidio Slow Fo-od Piemonte: Coniglio di Carmagnola) Flan di verdura con fonduta di pecorino (con il Presidio Slow Food Toscana: Pecorino della Montagna Pistoiese) Caciofiorecake e Biscotto alla Romanella (con il Presidio SlowFood Lazio: Caciofiore della Campagna Laziale. R i c c a r d o G u a r d a b a s s o

La descrizione dei menù, creati da Riccardo, ci ha certamente deliziato, almeno la fantasia se non il palato. Noi siamo impegnati nella ce na del Prugnolo con Slow Food Toscana legata al progetto Gusto Pulito, ma propongo a chi fosse interessato di contattare diretta-mente Riccardo Guardabasso al numero 335 7685069. F a u s t o

LE PILLOLE DI BABBO MAX La Carruba

Da scritti di Luciana Rogai sui carrubi

Affinché nessuno, di fronte a una di queste piante, si chieda se non si trat-ti per caso di una robinia malata e se i baccelli che vede pendere con tanta abbondanza siano o no velenosi, pri-vandosi così di un sapore antico e di un dono della terra buono e benefico. Personalmente ricordo di averli man-giati da piccolo, ma non ricordo il lo-ro gusto. Premetto subito che il carru-bo non dovete andare a cercarlo sulle Alpi, è un albero delle leguminose ca-ratteristico dei luoghi montani e pros-simi al mare di pressoché tutto il baci no mediterraneo. Ai minuscoli semi regolarissimi, utilizzati nei tempi anti chi come unità di peso, si riferisce il termine kirat (arabo antico), che sareb be poi diventato il nostro carato. Prezioso come il diamante dovette es-sere il nostro frutto per gli eremiti del

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deserto, primo fra tutti a San Giovan- ni che arricchiva così la sua dieta a ba se di locuste. Per la scienza moderna è facile dire che il frutto contiene il 15 per cento di glucosio e fino al 13.5 di saccarosio, mentre lipidi e proteine hanno valori molto bassi, compensati però dalla abbondanza di ferro, cal-cio, fosforo e magnesio. Per gli eremi-ti era questione di istinto o forse si riallacciavano idealmente a un cibo povero e spregiato che aveva fatto di-re al figliol prodigo in miseria “ oh , se avessi almeno le carrube che mangia-no i maiali!”. Tutto questo sembra po-co incoraggiante e qualcuno, alpino o cavaliere che sia, potrebbe rincarare la dose, ricordandomi un certo forag-gio scelto e rinforzante a base di carru be macinate utilizzato dai militari. Ma non dimentichiamo che anche i bam-bini, oltre a me, ne erano generalmen te ghiottissimi. Le carrube che vediamo in mostra dal fruttivendolo sono varietà pregiate co me la dolcissima femminella o la latis sima, particolarmente polposa e suc-cosa. Le carrube selvatiche sono più asprigne, ma sommamente benefiche. Andiamo dunque a cercar carrube e mangiamo tranquillamente questi baccelli carnosi, magari sputando i duri semi; piaceranno a molti. E che altro? Bollendoli e ribollendoli se ne può fare uno sciroppo per candire la frutta. Si può mescolare farina di car- rube con quella di grano e segale per ottenere il pane di San Giovanni anco ra in uso nei giorni di festa in Ger- mania. Se poi volete andare oltre con un piatto “esotico”… mischiate fettine di cetriolo, pezzetti di carruba ra-schiati con cura della buccia, uvetta di Corinto, al tutto va aggiunto un bel po’ di menta fresca tritata e un pizzico di cumino in polvere. Dopo aver me-scolato con yogurt, si serve, non pri-ma di averla freddata.

M a s s i m o B a b b o n i

CRONACHE (per chi non c’era)

I CECI

25 Marzo 2011 O Casa Circondariale – Massa M.ma Gr

Apparentemente poteva sembrare un’ argomento banale, povero di significa ti, alla fin fine si parlava soltanto di ceci… prodotto poco nobile, frutto di terre siccitose, di retaggi atavici… in-vece sino a partire dall’etimologia Ce-ce (dal latino Cicer) ha a che vedere con il grande Cicerone. È noto che il co-gnome di Cicerone derivava da un suo

antenato che aveva una caratteristica verruca a forma di cece sul naso. Banale non è stata neppure la degusta zione che ha presentato 3 assaggi as-sai interessanti, dai ceci lessati e con-diti con olio nostrano, ai falafel ed al-la cecina. Ma andiamo per ordine. Il produttore ospite di questo 36° ap-puntamento in carcere era il nostro so cio Mauro Cigli, che oltre al vino ed all’olio ultimamente si è specializzato nella coltivazione dei ceci. Mauro ci ha deliziato con le sue parole, sempli-ci ma concrete, raccontando i perché ed i percome di una coltivazione che, cominciata quasi per scherzo, ha rag-giunto quantità importanti. Ci ha det to che questo cece alloctono “Pascià” (proviene dal Messico) è quello che gli è stato imposto dalla sua associazione. Peccato perché se avesse trovato un seme locale, avrebbe avuto delle po-tenzialità diverse. C’è comunque da rilevare che il legume si presenta oltre che di gusto ottimo anche con caratte ristiche di palatabilità e croccantezza che raramente si riscontrano nei pro-dotti della grande distribuzione. Nadia Pagni, una delle nostre affezio-nate socie che spesso frequenta i La-boratori in Carcere, ci ha deliziato con la preparazione dei Falafel, una pol-pettina fritta di ceci ed erbe aroma-tiche, molto popolare nei paesi medio orientali. Io ho preparato la Cecina (o farinata come la chiamano i liguri).

A n n a r i t a C e r b o n i

Mauro parla dei suoi Ceci

Nadia racconta i Falafel

Annarita e Laura preparano i piatti

GITA SLOW FOOD TOSCANA 2 Aprile 2011O

Caseificio Paterno - Monterotondo M. Gr La gita organizzata da Alessandro Schena di Slow Food Firenze a livello di toscano nei giorni 1, 2, 3 Aprile ha toccato i territori di “Gusto Pulito”. Un gruppo non numerosissimo ma si-gnificativo, composto da soci prove-nienti dalle condotte di Firenze, Pra-to, San Miniato e Pistoia, si è incon-trato con la Condotta del Monteregio al Caseificio Podere Paterno nei pres- si di Monterotondo Marittimo, ospita ti da Mario Tanda abbiamo prima vi-sitato l’ovile e poi il laboratorio dove Mario ha fatto vedere le fasi di caglia- tura del formaggio, poi ci siamo spo-stati nella saletta di degustazione e abbiamo fatto un “merendino” da ri-cordare… Mario ha preparato un piat-to con sei differenti tipi di formaggio che noi abbiamo glorificato aprendo 2 bottiglie di Kepos 2006 (quello che ha ottenuto i 3 Bicchieri) dell’Azienda Am- peleia poi abbiamo accompagnato i dolci della pasticceria Le logge (Can- tuccini al cioccolato e Panforte speziato) con il Trama, una vendemmia tardiva dell’azienda Fortediga. E’ stata una bella occasione per pre-sentare i nostri sapori a poliedrici es-ponenti regionali della nostra Associa zione. F a b i o D’ A v i n o

Fabio e Fausto incontrano i “Gitanti”

MASSA GUSTORUM 17 Aprile 2011O

Chiostro S. Agostino – Massa M.ma Gr

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Unanimi i pareri favorevoli che ha ot-tenuto l’iniziativa promossa dal Comu ne di Massa Marittima ed organizzata da Slow Food Monteregio. Domenica 17 Aprile la prima edizione di Massa Gustorum ha felicemente avuto la sua nascita. Un’edizione im-prontata sulla sperimentazione, sulla volontà di mettere in gioco le poten- zialità e le volontà dei produttori del comparto agroalimentare e gastrono-mico del territorio comunale di Massa Marittima. La splendida giornata primaverile ha certamente contribuito alla buona par tecipazione dei visitatori, pur allettati dall’importante giornata di chiusura della Fiera del Madonnino o da una passeggiata in riva al mare. La localizzazione nello splendido Chio stro di Sant’Agostino ha dato quel toc co di eleganza, quegli effetti soffusi, quella calma veramente “slow” con cui il pubblico si è avvicinato alle po-stazioni dei produttori. Quasi totale la presenza di essi, ben 22 sui 28 con-tattati, nell’ordine le aziende presenti sono state: Tenuta del Fontino (Vino e Olio), Pasticceria Le logge (Dolci tipici), Az. Agr. Massa Vecchia (Vino – Olio - Grappa), Apicoltura Pasquinelli (Miele), Morisfarms (Vino – Olio), Valentini (Vino – Olio – Grappa), La Cura (Vino e Olio), Podere Lentisco (Vino e Olio), Zanaboni Franco (Olio), Pimpinelli Simonetta (Olio), Caseificio Saba (Formaggi), La Novella (Aceti aromatizzati – Salse – Creme vegetali – Pasta), Carrareccia (Vino e Olio), Stanghellini Franco (Olio), Az. Agr. Le Sedici (Vino – Olio – Grappa), Podere Riparbella (Vino – Olio – Confetture), Braglia Daniele (Vino e Olio), Panichi Paola (Olio), Il Sassone (Vino e Olio), Il Donzellino (Olio), Bicocchi (Vino) e l’esposizione di Valori Marco (Vivai olivicoli). Ottima la collaborazione con il Terziere di Cittanuova che ha anche curato, tramite i suoi volontari, un punto di ristoro a servizio degli ad-detti ai lavori e dei visitatori presenti. Evento nell’evento, alle ore 16,30, presso la sede del Terziere di Cittanuo va, si è tenuto un Convegno sulla pro- duzione olivicola e sulle problemati- che introdotte (il 1 Aprile) dal nuovo re golamento comunitario (REG.UE 61 del 2011) la cui applicazione permette l’ aumento delle concentrazioni di al-cuni composti chimici, (alchil esteri che si formano nei prodotti di scarsa qualità) permettendo la legalizzazione e la commercializzazione di oli extravergi-ni “deodorati”. Al Convegno, dopo il saluto dell’Assessore Luana Tommi in rappresentanza del Comune di Massa Marittima, è intervenuto l’ Onorevole Luca Sani, che, nella sua qualità di

Membro della Commissione Agricol-tura della Camera dei Deputati, ha parlato della sua interpellanza parla-mentare in merito all’applicazione dei parametri del nuovo regolamento co-munitario. La presenza di Raffaella Grana, Presidente di Slow Food Toscana, ha contribuito a dare importanza all’im-pegno che la Condotta Slow Food del Monteregio profonde nel rapporto con i produttori olivicoli del territo-rio. Nel suo intervento ha ampiamen-te spiegato come Slow Food opera per la salvaguardia della biodiversità del-le tipicità della cultura e come, qui in Toscana, si sperimentino ed attuino percorsi formativi di eccellenza nei confronti dei produttori e dei consu-matori del futuro. Fausto Costagli per Slow Food Monteregio ha illustrato ai presenti il pensiero di Slow Food Ita-lia in ambito olivicolo, commentando il “Manifesto Slow Food in difesa dell’ olivicoltura italiana”, presentato a li-vello nazionale al Salone dell’Olio sa-bato 9 Aprile a Verona. Il Convegno ha avuto una costante attenzione da parte degli astanti con momenti di passionale partecipazione che hanno fatto capire a tutti l’interesse per gli argomenti trattati e l’intrinseco valore dell’iniziativa. La manifestata soddisfazione di tutti, sia visitatori che produttori ha per-messo agli organizzatori di essere scu sati per la forma poco ortodossa di coinvolgimento, avvenuta per chiama ta diretta e non con le consuete “estenuanti” assemblee costantemen-te semideserte. La scelta di proporre il metodo “work in progress” pare sia stata adatta alla situazione… diretta-mente sul posto con tutti i pezzi a disposizione, il gustoso puzzle ha preso immediatamente forma ed ora c’è tutto il tempo per valutare le modi fiche e le integrazioni, non ultimo la reperibilità di fondi per la promozio- ne, perché l’attuale iniziativa è stata supportata esclusivamente con l’im-piego dell’avanzo di cassa della Con-dotta Slow Food Monteregio.

F a b i o D’A v i n o

NUOVI SOCI - RINNOVI E TESSERE SCADUTE

Di volta in volta rammentiamo ai distratti che la loro tessera è scaduta, diamo altresì notizia dei nuovi Soci che si sono aggiunti al gruppo e di chi ha rinnovato l’adesione.

Marzo - Aprile 2011

Rinnovi 1-Giannini Adriana 2-Cappelli Cecilia 3-Paletti Andrea 4-Montomoli Laura 5-Bartolozzi Luciano 6- Boschi Monica 7-Sani Luca

Nuovi Soci 1-Di Gaetano Paolo 2-Tuccio Giorgio

Scadenza Soci al 30 Aprile

1-Costagli Mauro 2-D’Avino Paola 3-De Cesaris Emilio 4-Maracci Mattia 5-Nunn Michele 6-Panza Alessandro 7-Rossi Nico

PROSSIMAMENTE (per chi ci sarà)

Venerdì 6 Maggio ore 20

CENA DEL PRUGNOLO

Ristorante IL CONVENTO MONTIERI Gr

Vedere il programma a pagina 6

Martedì 24 Maggio ore 16,30

IL GIOCO DEL PIACERE IN CANTINA

MORISFARMS Fattoria Poggetti CURA NUOVA Gr

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Venerdì 27 Maggio ore 15

Laboratorio del Gusto®

a sorpresa

Gusto è Libertà - 38° Appuntamento Casa Circondariale - Massa M.ma

Programma sarà inviato per E-mail

Visionate i l sito internet:

www.massamarittima.info/slowfood/ E collegatevi alla Pagina Face Box

Slow Food Condotta del Monteregio

Per comunicare o prenotare Fiduciario: 349 0710478

[email protected]

Segreteria Soci: 3397693375

[email protected]

Questo Notiziario è stato chiuso Venerdì 22 Aprile 2011

e spedito a oltre 1.850 indirizzi (per posta o tramite E - mail)

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Fattoria I POGGETTI località Cura Nuova – Massa Marittima Gr

IL “GIOCO DEL PIACERE” IN CANTINA MARTEDI’ 24 Maggio ore 16,30

L’iniziativa, realizzata per la prima volta nel Marzo 2009, nasce da un’idea del nostro Socio Giulio Parentini e dalla disponibilità della Morisfarms. Non si tratta soltanto di un abituale degustazione, questo è un Gioco del Piacere con una variante sostanziale, infatti dopo una breve visita all’azienda si passerà alla valutazione di 4 vini Morisfarms (resi anonimi), al termine verrà eletto il vino vincitore ogni partecipante riceverà in omaggio la bottiglia del vino che ha preferito nella sua personale graduatoria di merito. Approfitteremo di questa iniziativa per dare gli Attestati di frequenza al Master of Food “Vino

2° Livello” realizzato proprio nei locali della Morisfarms nell’Autunno passato.

I VINI E L’ABBINAMENTO GASTRONOMICO DELL’INIZIATIVA AVVOLTORE 2006 (Bottiglia da cl. 375)

MONTEREGIO DI MASSA MARITTIMA 2007 MORELLINO DI SCANSANO 2009

MORELLINO DI SCANSANO RISERVA 2007 Tagliere di salumi – Tagliere di Formaggi

per finire….. degustazione del passito SCALABRETO

Prenotazioni entro il giorno 21 Maggio (salvo fine disponibilità) al 349 0710478 (Max. 24 partecipanti). La quota per i soci è di € 15 e di € 20 per i non soci (con la possibilità per questi ultimi di sottoscrivere l'adesione all'associazione al momento del pagamento usufruendo immediatamente dello sconto soci).

INIZIATIVA INSERITA NEL PROGRAMMA DI “GUSTO PULITO” 2011

Via Roma 24 - MONTIERI (GR) – Tel. 0566 997615 Il Prugnolo, re dei funghi primaverili, trova nel territorio di Montieri uno dei luoghi più fertili per crescere; quale miglior presentazione delle zone geotermiche del Monteregio, se non l’utilizzo di questo raro fungo,

potevamo offrire ai nostri ospiti che arriveranno da tutte le Condotte Slow Food della Toscana per un’iniziativa inserita nel programma di Gusto Pulito 2011

Piero Righetti e Rossana ci delizieranno con il loro classico repertorio che da anni riesce ad esaltare tutte le potenzialità di questo magico fungo

LA CENA DEL PRUGNOLO

VENERDI’ 6 MAGGIO ore 20

Gli antipasti Il prugnolo in frittata – Polentina grigliata al lardo con profumo di prugnolo – Schiacciata al prugnolo

I primI Passatina di ceci al pane ricotto e olio di Nonno Nanni

Tagliolini casalinghi con i funghi prugnoli Il secondo

Medaglioni di manzo e prugnoli su letto di valeriana – Sformato di verdure Formaggi - Dolci - Caffè

Pecorini e confetture dell’Oste - Torta di mele alle noci accompagnata col Vinsanto - Caffè I vini in accompagnamento al menù

Un’ampia rassegna della Doc Monteregio di Massa Marittima e dell’ Igt Maremma Toscana Quota Soci SLOW FOOD € 28 non Soci € 30 - Prenotazioni entro il 4 Maggio 2011 (salvo esaurimento posti)

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Tel. 349 0710478 (Max. 50 partecipanti)


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