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NOTIZIARIO: DELL'ISTITUTO ITALIANO PER L'AFRICA

Date post: 24-Jan-2017
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NOTIZIARIO: DELL'ISTITUTO ITALIANO PER L'AFRICA Source: Africa: Rivista trimestrale di studi e documentazione dell’Istituto italiano per l’Africa e l’Oriente, Anno 9, No. 9 (Settembre 1954), pp. 248-249 Published by: Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente (IsIAO) Stable URL: http://www.jstor.org/stable/40758085 . Accessed: 14/06/2014 08:00 Your use of the JSTOR archive indicates your acceptance of the Terms & Conditions of Use, available at . http://www.jstor.org/page/info/about/policies/terms.jsp . JSTOR is a not-for-profit service that helps scholars, researchers, and students discover, use, and build upon a wide range of content in a trusted digital archive. We use information technology and tools to increase productivity and facilitate new forms of scholarship. For more information about JSTOR, please contact [email protected]. . Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente (IsIAO) is collaborating with JSTOR to digitize, preserve and extend access to Africa: Rivista trimestrale di studi e documentazione dell’Istituto italiano per l’Africa e l’Oriente. http://www.jstor.org This content downloaded from 91.229.229.13 on Sat, 14 Jun 2014 08:00:09 AM All use subject to JSTOR Terms and Conditions
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Page 1: NOTIZIARIO: DELL'ISTITUTO ITALIANO PER L'AFRICA

NOTIZIARIO: DELL'ISTITUTO ITALIANO PER L'AFRICASource: Africa: Rivista trimestrale di studi e documentazione dell’Istituto italiano per l’Africae l’Oriente, Anno 9, No. 9 (Settembre 1954), pp. 248-249Published by: Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente (IsIAO)Stable URL: http://www.jstor.org/stable/40758085 .

Accessed: 14/06/2014 08:00

Your use of the JSTOR archive indicates your acceptance of the Terms & Conditions of Use, available at .http://www.jstor.org/page/info/about/policies/terms.jsp

.JSTOR is a not-for-profit service that helps scholars, researchers, and students discover, use, and build upon a wide range ofcontent in a trusted digital archive. We use information technology and tools to increase productivity and facilitate new formsof scholarship. For more information about JSTOR, please contact [email protected].

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Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente (IsIAO) is collaborating with JSTOR to digitize, preserve and extendaccess to Africa: Rivista trimestrale di studi e documentazione dell’Istituto italiano per l’Africa e l’Oriente.

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248 AFFRICA

PER LA CHIESA OSSARIO DI HYBRI Mentre, come si rileverà dal Notiziario dell'Isti-

tuto Italiano per l'Africa, il Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti in Guerra ha deciso di intervenire con un contributo di 4 milioni per il completamento della Chiesa Ossario di Nyeti, è pro- seguita la sottoscrizione, da parte di privati, di som- me destinate alla realizzazione di quest'opera di pietà. Ai due pubblicati in precedenza si aggiunge ora questo terzo elenco. MODENA Contessa Luisa Bentivoglio L. 500 Cesarina Bolognesi » 200 Colonnello Masciangelo » 800 ROMA Silvia » 500 N. N. > 100 Marcella de Gaetani » 1000 Beniamino Paoni » 1000 Mario Falconieri » 1000 Giovanni Kastelecz » 1000 Antonio Miletich » 500 Antonio Araneo » 500 Guido A. Pasetti » 1000 Mario Tranzocchi » 500 Innocenzo Accica » 500 Nicolino Di Nicola » 500 Alberto Natalini » 500 Elio Di Lorenzo » 500 Mario Nervegna » 500 Virgilio Ballarmi » 500 Michele Pecora » 500 Giorgio Cecchini » 500 Ernesto Lettieri » 100 Ugo Bagarone » 100 Fortunato Valori » 100 Raco Vito » 100 Ettore Beni » 100 Gastone Clementi » 500 Vito Troiano » 100 Giuseppe Borelli » 100 Franco Talamo » 300 Onofrio Merina » 100 Giovanni Pisu » 100 Bruno Lelli » 100 Giuseppe Panaccione » 100 Gesualdo Zacchi , » 100 Francesco Muscillo » 500 Salvatore Meli » 500 Renzo Rafanelli » 500 Renzo Burgisano » 200 Vincenzo Maran . » 100 Francesco Dursi » 100 Pietro Stanisci » 100 Michele Zanetti » 100 Oreste Simone » 100 Gregorio Piumelli » 100 Antonio Oliviero » 100 Annunzio Celaschi » 100 Giuseppe Marcantoni » 100 Delio Di Mattia » 100 Aldo Sgherbini » 100 Giovanni Manca » 500 Arnaldo Ballico » 500 Luigi Ricotta » 500 Virgilio Fabbiani » 500 Giampiero Pieroni » 500 Rosario Di Dio » 500 Vincenzo Durante . » 200 Crocifisso Danieli » 200 Giovanni Filippi » 200 Albino Piras » 200 Salvatore Carnevale » 200 Settimio Cattolico » 200 Calcedonio Nocera » 200

Totale L. 22.200 Totale precedente L. 134.000

| Totale generale . L 156200

NO TI Z I ARI O DELL'ISTITUTO ITALIANO PER L'AFRICA

L'ALTO PATRONATO DEL PRESIDENTE DELLA RE- PUBBLICA AL CONGRESSO NAZIONALE DEI GIOR- NALISTI E SCRITTORI DI COSE D'AFRICA Aderendo all'invito rivoltogli dal Presidente dell'Isti-

tuto Italiano per l'Africa, il Presidente della Repubblica ha acconsentito con piacere a concedere il Suo alto Patro- nato al Congresso Nazionale dei Giornalisti e Scrittori di cose d'Africa che si terrà in ottobre a Roma.

E' superfluo sottolineare il significato di tale adesione che, oltre a conferire alla manifestazione il carattere della massima ufficialità ed importanza, sta a dimostrare an- cora una volta l'interesse vivo che il Capo dello Stato rivolge ai problemi ed alle iniziative di quel particolare settore della stampa e della editoria italiana che si occupa del continente africano.

UINAUGURAZIONE DEL CORSO SUPERIORE DI SPE- CIALIZZAZIONE DIDATTICA DI TARANTO Ad iniziativa del Commissario Regionale per le Puglie,

prof. Mauro Spagnoletti, si è inaugurato il 31 luglio a Taranto, nell'Aula Magna della Scuola Superiore di Ser- vizio sociale presso il Palazzo del Governo, il Corso Su- periore di specializzazione didattica per l'Emigrazione e la Colonizzazione, indetto dal nostro Istituto. E' questo il terzo Corso del genere che si tiene in Puglia, dopo quelli svoltisi presso l'Università di Bari.

La cerimonia inaugurale ha visto un largo concorso di Autorità, docenti, allievi, rappresentanti della stampa e pubblico. Il Sottosegretario all'Industria on. Pignatelli, il quale aveva seguito molto da vicino i lavori di preparazio- ne del Corso ed assicurato il suo intervento alla cerimonia, non ha potuto all'ultimo momento essere a Taranto per la mancata sospensione di fine settimana dei lavori parlamen- tari e ha inviato un fervido telegramma di adesione.

Fra le numerose Autorità presenti: il Provveditore agli Studi prof. Curi, l'ammiraglio Del Guercio, in rappresen- tanza del Dipartimento Militare marittimo, il generale D'Ambrosio, il dott. Falcolini, in rappresentanza del Pre- fetto, il Questore dott. Chiriaco, l'assessore comm. Mon- fredi, in rappresentanza dell'Amministrazione Provinciale, il magg. Canalire, comandante dell'idroscalo « Bologna », l'Ispettrice scolastica centrale prof. M. L. Quintieri, il rap- prsentante del Presidente del Tribunale, il Comandante della Célere, il prof. Speziale, il cav. uff. Fusco, ecc.

Un telegramma di affettuoso saluto ed augurio aveva invato il Segretario Generale dell'Istituto.

Il prof. Angelo Curci, valoroso organizzatore e direttore del Corso, dopo aver porto il saluto e il ringraziamento ai convenuti ha svolto una dotta prolusione sul tema: « La civiltà italiana in Africa », mettendo in rilievo la lunga e lu- minosa missione svolta dal nostro Paese, in tuti i tempi, sul continente africano, e i tesori di lavoro, di scienza, di tecnica, di arte che ancora oggi testimoniano il nostro benefico passaggio su quelle lontane regioni e confermano la necessità che la nostra collaborazione continui.

L'ISTITUTO ALLE ONORANZE FUNEBRI PER S. E. DE GASPERI Alle esequie dell'on. De Gasperi, celebrate nella Cat-

tedrale di Trento, l'Istituto Italiano per l'Africa è stato rappresentato ufficialmente, in assenza del Presidente che si trovava in quei giorni nel Sud America, dal Segretario Generale dott. Mario Dorato.

PROSSIMA INAUGURAZIONE DEGLI UFFICI DELLA SEDE REGIONALE LOMBARDA Entro il mese di ottobre sarà inaugurata la rinnovata ' Sede Lombarda dell'Istituto nel Palazzo di proprietà comu-

nale in Corso Vigentina 14, a Milano. In occasione della cerimonia inaugurale sarà indetto a Milano un rapporto dei dirigenti regionali di tutta Italia, il quale, oltre a co- stituire una prova di simpatia e di solidarietà verso la Sede Lombarda, consentirà ai quadri direttivi dell'organizza- zione dell'Istituto un interessante scambio di idee sui pro- blemi d'interesse comune.

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AFFRICA 249

CONTRIBUTO PER IL COMPLETAMENTO DELLA CHIESA OSSARIO Di NYER1 Un contributo di quattro milioni è stato destinato dal

Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti in Guerra, al completamento della Chiesa Ossario di Nyeri, destinata quanto prima a raccogliere, intorno al Duca .Amedeo d'Aosta, le 700 salme degli Italiani caduti nel- F Africa Orientale britannica.

Il Comitato Permanente Nazionale per le Onoranze ai Caduti in Africa, costituitosi, come è noto, nel luglio scor- so a Roma sotto gli auspici dell'Istituto Italiano per l'A- frica, ha predisposto una campagna per la definitiva si- stemazione della Chiesa Ossario di Nyeri e per la realiz- zazione di un più ampio programma che consenta di dare degna sepoltura anche a tutti gli altri Italiani caduti in terra d'Africa.

V ISTITUTO ITALIANO PER V AFRICA E V AFRIKA VEREIN L'Istituto Italiano per l'Africa, cogliendo l'occasione

d'un viaggio in Germania del dott. Sotir Introna, ha sta- bilito una prima presa di contatti con F Afrika Verein, l'Ente tedesco che da qualche anno rivolge la sua atten- zione all'Africa con lo scopo precipuo di favorire l'inseri- mento nell'economia di quel continente delle forze pro- duttive della nuova Germania.

Il dott. Introna ha esposto, nella sua visita, le finalità che persegue il nostro Istituto ed ha consegnato in omag- gio le nostre più recenti pubblicazioni. L'iniziativa è stata accolta con molta simpatia e soddisfazione dai dirigenti dell' Afrika Verein, i quali hanno ricambiato l'omaggio delle pubblicazioni ed espresso il desiderio che fra i due Enti si stabiliscano ben presto rapporti di cordiale colla- borazione attraverso uno scambio periódico di materiale, . di notizie e di informazioni.

LE MOSTRE MERCATO VIAGGIANTI IN AFRICA E NEL MEDIO ORIENTE La Camera di Commercio per l'Africa, che svolge la sua

attività in stretta collaborazione con l'Istituto Italiano per l'Africa, ha confermato la realizzazione della prima mani- festazione delle Mostre Mercato Viaggianti da essa orga- nizzate. Il primo viaggio si effettuerà tra il dicembre 1954 e il marzo 1955 percorrendo il Delta del Nilo. L'intine- rario comprende i centri di Alessandria, Damanhur, Cairo, Tanta, Mahalla, El Mansura, Zagzag, Ismailia e Porto Said. Complessivamente i giorni utili di esposizione mer- cato si aggireranno fra gli ottanta e i novanta giorni. Si tratta di un complesso di automezzi idoneamente attrez- zati per il trasporto di padiglioni fieristici smontabili e per l'esposizione di vetrine-campionarie.

LA SCOMPARSA DI CESARE CESARI, CONSIGLIERE DECANO DELL'ISTITUTO Soltanto a tumulazione avvenuta, per dichiarata volon-

tà dell'estinto, si da notizia che il Io settembre si è spento a Roma il Generale Prof. Cesare Cesari, Consigliere De- cano dell'Istituto Italiano per l'Africa. Il Presidente del- l'Istituto, Senatore Teresio Guglielmone, e il Segretario Ge- nerale, Dott. Mario Dorato, hanno espresso alla Famiglia, a nome di tutti i Consiglieri, Soci, Impiegati e Collabora- tori, le profonde condoglianze dell'africanismo.

Cesare Cesari era nato a Modena, il 28 marzo 1870, da Giuseppe e da Giovannina Lenzini. Ufficiale effettivo, ave- va percorso tutti i gradi fino a generale di divisione nella riserva. Ma si era distinto soprattutto quale storiografo, do- cente, pubblicista. Laureato in giurisprudenza, era stato docente di legislazione e storia all'Accademia Militare di Modena, Capo dell'Ufficio Storico dello Stato Maggiore e Direttore dell'Archivio Storico del Ministero dell'Africa Italiana, professore incaricato di storia e politica coloniale all'Università di Roma. Scrittore fecondo e felice, nel 1931 era stato premiato dall'Accademia d'Italia per le sue pub- blicazioni di storia coloniale e militare. L'ultimo trentennio della sua vita lo aveva particolarmente dedicato all'Isti- tuto Coloniale Italiano, ora Istituto Italiano per l'Africa, ove era stato Segretario Capo, Vice Presidente, Direttore dei Corsi Culturali, Membro delle Classi Scientifiche, ed era ultimamente Consigliere Decano, eletto e sempre ri- confermato con voto unanime dei Soci. Era anche Ufficiale

della Legion d'Onore e Membro dell'Accademia del Me- diterraneo e di diversi Istituti Italiani e stranieri.

Oltre a numerosissime monografie e ad alcune centi- naia di articoli, Cesare Cesari lascia le seguenti opere prin- cipali:

I Castelli del Modenese; Modena 1906; La Difesa di Roma del 1849, Milano 1913; Questioni d'Oriente, Città di Castello, 1914-16; II Brigantaggio e l'opera dell'Eser- cito dal 1860 al 1870, Roma 1920; L'assedio di Gaeta e la campagna garibaldina nell'Italia meridionale nel 1860 (2 vol.), 1926-29; Colonie e possedimenti delle varie Po- tenze, ib., 1930; Gli Italiani nella conoscenza dell'Africa, 1933; La Somalia Italiana, 193b'; Manuale d storia Co- loniale, Bologna 1938; Problemi d'Oriente, Milano, 1939; L'impero coloniale francese, Roma, 1941; L'impero colo- niale tedesco, ib.; Tradizioni del volontarismo italiano, Napoli, 1942.

Notiziario Sindacale del M.A.I. Le norme delegate derivanti dall'applicazione

della legge 9 luglio 1954, n. 431. La legge 431 del 1954, come abbiamo avuto occasione

di dire nello scorso notiziario, ha integrato e completato la legge 430 del 1953, rendendola In pari tempo più equa e più operativa ed eliminando in essa molte ragioni di perplessità.

Il che rimarrà vero in pratica, come è vero in teoria, se nel passaggio del personale ad altre Amministrazioni si prenderanno gli opportuni provvedimenti ad evitare gli intoppi e gli ostacoli amministrativi che potrebbero frap- porsi tra l'enunciato della norma, e la sua applicazione.

Sappiamo, per averne avuto conferma dal Sottosegre- tario On.le Lucifredi, che gli Uffici incaricati stanno prov- vedendo allo studio accurato delle norme delegate, dei decreti e provvedimenti necessari allo scopo; e sappiamo anche che tali strumenti saranno pronti entro i termini previsti dalla legge; ma si arriverà in tempo, ci chiediamo, ad applicare una serie di provvedimenti tanto complessi entro il 31 dicembre 1954, termine ultimo stabilito per l'esistenza dellUfficio per gli Affari del Soppresso Mini- stero dell'Africa Italiana?

Vero è che i compiti non esauriti dal suddetto Ufficio e quelli che rivestono carattere permanente, saranno passati, « su floposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, di concerto con i Ministri competenti e con quello del Tesoro (entro la data del 31 dicembre 1954), ad altre Amministra- zioni dello Stato, in base al criterio della prevalente com- petenza»; però è anche vero che tale ripartizione ritar- derà di molto la risoluzione dei problemi posti sul tappeto, se non renderà addirittura nullo lo sforzo fatto dal Governo e dal Parlamento per risolvere equamente alcuni di essi.

A noi sembrerebbe più logico che, fermi restando gli altri termini, compreso quello di ripartizione del personale dipendente dall'ex Ministero dell'Africa Italiana fra le va- rie Amministrazioni dello Stato, si disponesse che l'Uffi- cio per gli Affari del Soppresso Ministrerò dell'Africa Ita- liana continui nei propri compiti fino al 30 giugno 1955, considerato che uno spostamento di 6 mesi non comporte- rebbe alcun problema nuovo, né di bilancio (che è già in corso ed approvato) né d'altro genere, e permetterebbe che persone competenti e qualificate continuassero, nel- l'interesse del personale, a portare a termine quanto il Governo, con le norme approntate, si era prefisso di con- cedere.

Il personale necessario a tale scopo portebbe essere, anzi deve essere ripartito tra le varie Amministrazioni del- lo Stato entro il termine previsto, rimanendo comandato in servizio presso l'Ufficio per gli Affari del Soppresso Mi- nistero dell'Africa Italiana fino alla chiusura dell'Ufficio stesso.

Comunque, sia che la chiusura dell'Ufficio per gli Af- fari del Soppresso Ministero dell'Africa Italiana resti sta- bilita al 31 dicembre 1954, con il trapasso ad altre Am- ministrazioni anche dei compiti non esauriti, sia che essa venga prorogata al 30 giugno 1955, col trapasso ad altre Amministrazioni soltanto dei compiti permanenti, al Go- verno rimane il grave compito di non deludere la aspet- tative del personale e siamo certi che il Governo non le deluderà. Giovanni Campania

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