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NOTIZIARIO: DELL'ISTITUTO ITALIANO PER L'AFRICA

Date post: 24-Jan-2017
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NOTIZIARIO: DELL'ISTITUTO ITALIANO PER L'AFRICA Source: Africa: Rivista trimestrale di studi e documentazione dell’Istituto italiano per l’Africa e l’Oriente, Anno 10, No. 7/8 (Luglio - Agosto 1955), pp. 229-234 Published by: Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente (IsIAO) Stable URL: http://www.jstor.org/stable/40756684 . Accessed: 15/06/2014 18:50 Your use of the JSTOR archive indicates your acceptance of the Terms & Conditions of Use, available at . http://www.jstor.org/page/info/about/policies/terms.jsp . JSTOR is a not-for-profit service that helps scholars, researchers, and students discover, use, and build upon a wide range of content in a trusted digital archive. We use information technology and tools to increase productivity and facilitate new forms of scholarship. For more information about JSTOR, please contact [email protected]. . Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente (IsIAO) is collaborating with JSTOR to digitize, preserve and extend access to Africa: Rivista trimestrale di studi e documentazione dell’Istituto italiano per l’Africa e l’Oriente. http://www.jstor.org This content downloaded from 195.78.108.163 on Sun, 15 Jun 2014 18:50:42 PM All use subject to JSTOR Terms and Conditions
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Page 1: NOTIZIARIO: DELL'ISTITUTO ITALIANO PER L'AFRICA

NOTIZIARIO: DELL'ISTITUTO ITALIANO PER L'AFRICASource: Africa: Rivista trimestrale di studi e documentazione dell’Istituto italiano per l’Africae l’Oriente, Anno 10, No. 7/8 (Luglio - Agosto 1955), pp. 229-234Published by: Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente (IsIAO)Stable URL: http://www.jstor.org/stable/40756684 .

Accessed: 15/06/2014 18:50

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AFFRICA 229

NOTIZIARIO DELL'ISTITUTO ITALIANO PER L'AFRICA

Celebrato il centenario del progetto italiano per il Canale di Suez

Nei due precedenti numeri di « Affrica * (maggio e giu- gno 1955) abbiamo largamente riferito sugli scopi, l'impo- stazione e l'organizzazione del Congresso per il centenario della presentazione del progetto dell'ingegnere trentino Luigi Negrelli per il taglio dell'istmo di Suez, apertosi a Padova il 24 giugno; congresso promosso dall'Istituto Ita- liano per l'Africa e patrocinato dalla Regine Trentino-Al- to Adige e dall'Università degli Studi di Padova, che die- dero ad esso il più fervido e concreto incoraggiamento ed aiuto.

Avevamo dato anche notizia delle numerose adesioni al Congresso, pervenute entro lo scorso maggio, fra le quali avevamo segnalate in particolare quelle dei Comuni della Valle di Primiero, dell'Università degli Studi di Trieste, del Comune di Trieste, del Lloyd Triestino, della Fiera di Trieste, dell'Assessorato Industria e Commercio della Regione Siciliana, dell'Accademia del Mediterraneo, della Fiera del Mediterraneo, della Fiera del Levante, del Comité Inter- national d'Initiative di Tangeri, del Centro per le Relazioni Italo-Arabe, della Società Geografica Italiana, dell'Istituto Geografico Militare, dell'Istituto Agronomico per l'Oltrema- re, delF Association Internationale de Presse pour l'Etude des Problèmes d'Outre-Mer, della Federazione Nazionale Gior- nalisti e scrittori Africanisti, delle Riviste : « Affrica » ed « Eurafrica », del Gruppo « Vittorio Bottego », delle Camere di Commercio di Anoona, Bari, Bergamo, Bologna, Livorno, Marsiglia, Napoli, Padova, Palermo, Pistoia, Savona, Torino, Trento e Trieste.

Diamo ora un ampio rendiconto dello svolgimento del Congresso, la cui cerimonia d'apertura ha avuto inizio alle ore 11 del 21 giugno nel suggestivo vastissimo Salo- ne del Castello del Buon Consiglio, gremito di persona- lità del mondo politico, economico e culturale, di rappre- sentanti della stampa e di Enti nazionali ed esteri, di afri- canisti e delle più alte Autorità locali. (Nelle prime ore della mattinata i congressisti erano stati accompagnati a cu- ra della Az''enda Autonoma di Turismo a visitare la città e il Museo, del Risorgimento del Castello del Buon Consiglio, dove la direttrice, dott. Bice Rizzi, aveva personalmente allestito per l'occasione anche una piccola mostra di cimeli e ricordi del Generale Baratieri).

LA CERIMONIA INAUGURALE

Sedevano al tavolo della Presidenza il Senatore Gu- glielmone, il Principe onorevole Alliata di Montereale, il Commissario del Governo presso la Regione Trentino Alto- Adige S. E. Bisia, il Presidente de la Regione Trentino- Alto Adige Aw. Odorizzi, il Prof. Morandini, l'Aw. Marzani in rapresentanza del Sindaco di Trento, il Dr. Mininni, Se- gretario Generale della Regione Trentino Alto Adige, il Dr. Mario Dorato, Segretario Generale dell'Istituto. Presenti, quali ospiti d'onore del Congresso il Dr. Alessandro Negrelli, residente a Salisburgo, pronipote in linea diretta di Luigi Ne- grelli e il Conte Bovio discendente anch'egli, in linea femmi- nile, dall'illustre ingegnere trentino. Fra gli interventi: l'On. Gaspare Ambrosini, l'On. Latanza, l'On. Groff, il Gene- rale Nasi, S» E. l'Ambasciatore Pedrazzi, S.E. Vellani, il Ministro plenipotenziario Toni, in rappresentanza del Co- mité International d'Initiative di Tangeri, il Dr. Cattàn del Ministero degli Esteri, il Prof. Kramer in rappresentan- za della Università di Innsbruck, il Prof. Toschi dell'Univer-

La lapide a Negrelli nella Stazione di Trento.

sita di Bologna, il Prof. Boccaleri dell'Università di Torino, il Sig. Riond, in rapresentanza della Associazione Interna- zionale della Stampa d'Oltremare, l'Assessore Marchesoni, il Dr. Cavallaro, Vice Presidente della Federazione Nazionale Giornalisti e Scrittori Africanisti, il Prof. Carlo Sommadossi, l'Ing. Farfuglio in rappresentanza del Ministro dei Lavori Pubblici, l'Ing. Gerolami in rappresentanza del Lloyd Trie- stino, Ting. Adami, il Generale Pagnotta, il Col. Zambrini, il Dr. Costantino, il Col. Vecchi, il rag. Allemanni, il Prof. Napoletano, l'Aw. Cigliano, Commissari Regionali dell'Isti- tuto Italiano peí- l'Africa, il Dr. Cametti Aspri, Direttore dei Servizi Stampa dell'Istituto medesimo, il dr. Vincenzo Briani, in rappresentanza dell'Unione Combattenti d'Italia, il Comm. Aquino, Questore di Trento, il Conte Alberti Poia per la Pro Cultura, il Prof. Raffiotta dell'Università di Pa- lermo, l'Aw. Vibera1, Presidente dell'Azienda Autonoma di Turismo, i Dr. ri Gambino e La Barbera, il Direttore Di- dat'ico Eccel in rappresentanza del Provveditore agli Studi, il Gen. Brisa1. to, il Maggiore Nocentini in rappresentanza dell'Is' ituto Geografico Militare, il Maggiore JPelùso in rap- presentanza del Comandante de!la Guardia di Finanza, il Col. Sirchia, Comandante il IX Rgt. Artiglieria, e il Maggiore Ceccon in rapresentanza del Comandante del IV Rgt. Arti- glieria, il giudice Giacomelli, la Dott. Bice Rizzi, il Comm. Stancari, il Comm. Maceratin«, il Prof. Della Valle, Consi- gliere della Società Geografica Italiana, il Consigliere co- munale di Trento Comm. Gardella, il Dr. Menestrina, i:a-. gioniere capo della Provincia, il Dr. Prati del Tribunale di Trento, il Dott. Marcello Mininni Caracciolo, gli scrittori e giornalisti africanisti Dei Gaslini, Caravaglios,

m? isss L INGEGNERE

LUfól NCCKCLU DI MOLDELftÀ TSEHT1HO

PER ALTEZZA E CERTEZZA 01 SCIENZA PRONTEZZA D AZIONE E VOLONTÀ DI &ENf

AMMIRATO IN TUTTA EUROPA *n¡ VIE NUOYE ED AGEVOLI

SULLA TERRA SUI FIUMI SU! MAS?! ACLI UOMINI E Al COMMERCI

E PRIMO IDEANDO E VOLENDO fi DUETTO CANALE DA SUEZ A POSTO SAID

PROVO Oli LA CIVILTÀ ITALIANA E BENEFICIO UNIVERSALE

OGGI VIVESSE VEDREIIE DI NO« AVERE PER LA PARIA

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230 AFFRICA

Cipriani, Filesi, Santagata, Maffi, Valori, Picchio, Introna, Benvenuti, D'Alberto, Marini, Rosenigo, Marongiu e Ber- nasconi, Bono, Belotti, Ravenna, Tanzi, Piccoli, Wian, Massei, Cori, Russi, Gagliano, Consoli, Gangemi, Ognibene, il Prof. Getto, il Dr. Agostini, il Dr. Novelli, il Dr. Bacchi, PIng. Rizzoli, il Dr. Oggiano di Tunisi, i capitani dei Carabinieri Colombaro ed Arrigucci, Giovanni Bel trami, reduce d'Adua, e molti altri e numerose signore.

Il Senatore Guglielmone, chiamato a presiedere la seduta inaugurale, dava subito la parola al Presidente della Regione Trentino Alto-Adige Aw. Odorizzi il quale prendeva lo spunto dall'adagio latino « Post mortem virtus » per ricor- dare, con forbita ed elevata parola, come l'importanza del- l'opera negrelliana e il valore del geniale progettista siano rimasti quasi disconosciuti durante il periodo in cui egli visse e come solo oggi, dopo un lasso di tempo piuttosto lungo dalla sua morte, sia stata ristabilita la verità e si sia avuto quel riconoscimento universale, degno dell'uomo e della sua illuminata tecnica. L'Aw. Odorizzi ha concluso applau- ditissimo, il suo discorso augurando a tutti i convenuti un proficuo lavoro ed una felice conclusione della doti a mani- festazione -nel clima affettuosamente ospitale dell'italianissi- ma Regione trentina.

Hanno successivamente preso Ja parola: l'Avv. Marzani xhe a nome del Sindaco di Trento,

chiamato a Roma per ragioni del suo ufficio, ha portato ai Congressisti ed alle Autorità il saluto della Amministrazione cittadina e il ringraziamento della terra trentina fiera di vedere solennemente commemorati, a breve distanza di tem- po, due suoi grandi figli: Antonio Rosmini e Luigi Negrelli, le cui figure rappresentano un esempio ed uno sprone per le nuove generazioni;

il Prof. Morandini, Preside della Facoltà di Lettera del- l'Ateneo di Padova e Vice Presidente del Congresso, il quale, dopo aver recato il pensiero e l'augurio del Rettore Magnifico dell'Università di Padova Prof. Ferro, ha messo in rilievo come l'opera di Luigi Negrelli non sia stata gran- diosa soltanto dal pun'.o di vista tecnico ma abbia saputo suscitare ed impostare nuovi interessantissimi problemi d'in- dole politica ed economica, che hanno dato aspetti sempre più originali ed attuali alla storia dell'umanità;

II Principe On. Alliata di Montereale, Presidente della

Accademia del Medierraneo e Vice Presidente del Congresso, il quale ha additato nell'ardito disegno negrelliano una anticipazione di quella che, sul piano politico ed economico, è l'attuale concezione eurafricana;

il Prof. Kramer, dell'Università di Innsbruck, che ha let- to un messaggio degli studiosi, dei tecnici e dei funzionari della vicina repubblica austriaca, ponendo in rilievo la cor- diale collaborazione che sempre è esistita, anche sotto l'im- pero asburgico, fra funzionari austriaci ed italiani; collabo- razione che, come nel caso del Negrelli, permise la realiz- zazione di gandióse opere di pace e di civile progresso;

il signor Riond, latore d'un caloroso saluto da parte dell'Assemblea dell'Unione francese e dell'Associazione In- ternazionale della Stampa per lo studio dei Problemi d'Ol- tremare (AIPEPO);

il Ministro plenipotenziario Toni, delegalo italiano in seno al Comité International d'Initiative di Tangeri, che ha letto il messaggio augurale del Presidente del Comita'o stesso Jose Andrew Abellò, al Congresso.

Si è quindi levato a parlare il Senatore Guglielmone per esprimere il suo ringraziamento alle Autorità presenti, alla Regione Trentina ed ai convenuti tutti che hanno assicurato al Congresso quel successo che, per la figura dell'uomo commemorato, meritava. « Uno degli aspetti principali di questa nostra manifestazione è lo spirito di collaborazione tra gli uomini di buona volontà; spirito di collaborazione che ridona fiducia e induce veramente a concordare con la visione ottimistica espressa dal Presidente della Regione Aw. Odo- rizzi, secondo la quale il Congresso dovrebbe essere il punto di incontro e di partenza di più frequenti contatti tra Europa ed Africa, affinchè Oriente ed Occidente trovino la via d'una pacifica e benefica convivenza». Il Sen. Gu- glielmone affermava che il convegno doveva considerarsi non tanto come la commemorazione di una data, quanto come la celebrazione di una impresa internazionale la cui attuazione pratica permise l'apertura di traffici e il realiz- zarsi di orientamenti che nessuno avrebbe preveduto o osato sperare.

Ha preso infine la parola il rappresentante del Governo S.E. Bis a che ha pronunciato il discorso di apertura del Congresso. Egli ha portato innanzi tutto, a nome del Go- verno italiano, il saluto ai Congressisti che oggi onorano îa

Nel Salone del Castello del Buon Consiglio a Trento durante la seduta inaugurale del Congresso Negrelliano.

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AFFRICA M* memoria di un grande italiano il quale pose al servizio dell'umanità la sua tecnica geniale e che rappresenta quindi un esempio e uno stimolo per il sempre maggiore sviluppo della scienza. L'oratore rivolgeva poi un caloroso elogio alla Regione che, nella sua ispirazione unitaria, mira sempre, oltre è al di sopra della soluzione dei suoi bisogni, ad essere parte essenziale della Nazione e trova appunto in questa conce- zione l'incentivo a nobili iniziative e à sempre maggiori conquiste.

Prima del discorso ufficiale del Commissario del Go- verno, il Senatore Guglielmone aveva invitato il Dr. Minin- ni, infaticabile promotore ed organizzatore del Congresso presso la Regione Trentina, a dare lettura delle numerosissi- me lettere, messaggi e telegrammi di adesione pervenuti da ogni parte alla presidenza del Congresso.

Prima di essere letta - per il simbolico valore che in quel momento e in quell'ambiente saturo di tanti sacri commoventi ricordi essa acquistava - era una lun- ga, significativa lettera della vedova di Cesare Battisti, Er- nesta, che ricordava come Battisti non fosse stato « se- cóndo ad alcuno nell'onorare quei figli della piccola ter- ra trentina che avessero portato un tributo alle opere internazionali del pensiero, della scienza, del lavoro. Sic- ché anche quando, nei 19l2, il Collegio degli Ingegneri e degli Architetti del Trentino, in unione alla Società Ab- bellimento di Primiero, dedicò al Negrelli, ideatore del' Progetto del taglio dell'Istmo di Suez, una lapide comme- morativa in Primiero, suo luogo natale, Battisti seguì e se- gnalò caldamente l'iniziativa col concorso del geólogo Tre* ner, che poi, nel 1930, creò e curò l'erezione del ricor- do marmoreo al Negrelli nella nostra Piazza Dante, nella occasione degna del Congresso della Società per il progresso delle Scienze, presieduta da Guglielmo Marconi ».

Seguiva poi la lettura di tuttte le altre adesioni di per- sonalità di Governo, parlamentari, Accademie, Università, Enti, Associazioni, studiosi, giornalisti, fra cui in particolare : il Ministro della Pubblica Istruzione On. Ermini; il Mi- nistro dei Lavori Pubblici, On. Romita; il Ministro dell'A- gricoltura sen. Medici; il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri On. Scalfaro; il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri On. Lucifredi; il Sottosegretario al Ministero degli Affari Esteri On. Ba- dini Contalonieri; il Sottosegretario al Ministero dell'In- terno On. Bisori; il Sottosegretario al Ministero della Pub- blica Istruzione On. Jervolino; il Sottosegretario al Mini- stero dell'Industria e Commercio On. Battista, l'Alto Com- missario per il Turismo On. Romani; i Senatori Braschi, questore del Senato, Menghi, Cérica, Restagno, Ciasca; i Deputati Chiaramello e Priore, questori della Camera, Bet- tiol, Helfer, Roberti, Bersani, Barberi, Marotta, Berloffa; il conte Marzotto, il Prof. Valletta, Ping. Pirelli, il Comm. Marinotti, Fred Van der Linden, Presidente dell'Associazione Internazionale della Stampa d'Oltremare, il Presidente del- l'Accademia dei Lincei, Prof. Arangio Ruiz, i Rettori Ma- gnifici delle Università di Roma, Bologna, Pavia, Napoli, Ge- nova, Milano, Torino; II Direttore Generale della Compagnia Universale del Canale Marittimo di Suez, M. Georges Picot, l'Ambasciatore di Francia e l'Ambasciatore d'Egitto a Ro- ma, il Direttore Generale dell'Egyptian State Tourist Ad- ministration, Mr. Mohgi El Din El Sharli, l'Attaché de Tourisme dell'Ambasciata d'Egitto a Roma, Mr. Badr El Dine Galai, il Sindaco di Vicenza, medaglia d'Oro Dr. Zampieri, il Sindaco di Feltre, On. Dr. Riva, il Direttore dell'Istituto Italiano di Cultura di Vienna, Prof. Filipucci, l'Aw. Consiglio, direttore della Rivista «Affrica», il Presidente dell'Associazione Giornalisti Liguri, Dr. Bale- streri, il Dr. Felletti, Direttore della Rivista « Italiani nel mondo», il Dr. Vanni Teodorani, il Prof. Giglio dell'Uni- versità di Pavia, l'Ing. Caffarelli, Direttore Generale del Ministero dei Lavori Pubblici, il Dr. Dori, medico fiscale del Consolato di Porto Said e Fiduciario Sindacati Marit- timi, il Prof. Paolo d'Agostino Orsini, dell'Università di Roma, il Prof. Taha Fawzi dell'Ambasciata d'Italia al Cairo, il Prof. Renzo Battistella, dell'Università di Perugia, Ting. Pistone dell'Istituto Settembrini di Milano, il Dr. M. G. Franci, Segretario Generale della Fiera di Milano, il Dr. Prof. Comm. Giuseppe Fiorito di Paterno Castello, l'Isti- tuto per gli Studi di Politica Internazionale, l'Istituto Ita- liano di Ainburgò, il Circolo Culturale di Innsbruck, la Pres- se de l'Union Française, l'Accademia degli Agiati di Ro- vereto, la Pro Cultura di Trento, la Camera di Commer- cio Italiana in Marocco, le Camere di Commercio di Bre- scia, Frosinone, Genova, Terni, Venezia; l'Ufficio Stori- co della Marina Militare, il Touring Club Italiano, l'Isti-

tuto di Guerra Marittima, il Banco di Roma, l'Associazione Nazionale Amici dell'Africa, l'Istituto Nord Africano di Stu- di metafisici di Tunisi, il Movimento Artistico Nazionale, i Gruppi Dannunziani d'Italia e dell'Estero, la rivista La Vie Française, l'Unione Combattenti d'Italia rappresentata dal Dr. Vincenzo Briani.

I LAVORI Dopo un cordiale e signorile ricevimento offerto ai Con-

gressisti dal Comune di Trento nei Saloni del Palazzo Ci- vico, hanno avuto inizio alle ore 16 i lavori del Con- gresso presso la Camera di Commercio, .dove contem- poraneamente era stata aperta una interessante Mostra di Cimeli e documenti negrelliani, raccolti ed ordinali con sapiente cura dalPOn. Lionelìo Groff e dal Dr. Mattia Miniimi.

Dava l'avvio ai lavori il relatore ufficiale, on. Prof. Ga- spare Ambrosini, con una dotta trattazione del tema : « 11 regime giuridico del Canale di Suez», nei suoi precedenti storici, nei suoi particolari aspetti presenti, nella sua pre- vedibile evoluzione e revisione futura. Dall'esame dei do- cumenti e dégii atti giuridici riferentisi, per il periodo di or- mai quasi un secolo, al Canale di Suez si rileva una non sempre equa interpretazione ed una non sempre completa coerenza. Occorrerebbe, nell'interesse dell'Egitto, e di tutti gli altri Stati (non ultima certo l'Italia, per i suoi precedenti, 1 suoi titoli e la sua posizione geografica) procedere ad un lavoro di ammodernamento e di armonizzazione di tali atti e documenti e quindi ad una regolamentazione nuova del regime giuridico del Canale. Questo compito potrebbe es- sere preliminarmente affidato ad un Convegno di studiosi da -tenersi al Cairo o in una città di un Paese vicino, come Palermo, dove esistono un Centro di Studi Mediterranei e un'Accademia del Mediterraneo; e l'illustre relatore chiedeva che questa proposta formasse oggetto d'una mozione da sot- toporre all'approvazione del Congresso.

Il Ministro PUnipotenziario Piero Toni, parlando de « II contributo della Repubblica Veneta al taglio dell'istmo ed alla costruzione del Canale di Suez», sulla scorta di pre- ziosi dati raccolti nel 1929 nella biblioteca privata (lei Pa- lazzo Reale di Abdin al Cairo, documentava storicamente gli studi e l'azione svolta dopo l'anno mille dalla Repubblica di Venezia, soprattutto ad opera del Pigafetta nel XVI secolo, per il taglio dell'Istmo di Suez.

Il Dr. Fernando Santagata, in un esauriente e dòcumen- tatissimo studio di carattere economico su: «II Canale di Suez: funzioni e prospettive », sottolineava l'universalità del- le funzioni di questa grande via di comunicazione e ana- lizzava quindi le possibilità per l'Italia di sviluppare i rap- porti commerciali con i Paesi arabi e di incrementare quin- di i nostri transiti attraverso il Canale; la necessità di spe- dire i prodotti italiani con navi battenti bandiera italiana; la opportunità di costituire società di navigazione miste italo-arabe.

Uing. Francesco Bono, svolgendo il tema: « II contri- buto della tècnica italiana al progetto del Canale di Suez », poneva essenzialmente in rilievo, con sicura dottrina, come il problema tecnico fondamentale che si presentò per Suez fos- se stato impostato fin da tempi remoti da tecnici italiani (e particolarmente da Leonardo da Vinci), e risolto nei por- ti canali italiani.

VIng. Giovanni Gerolami, rappresentante del Lloyd Trie- stino, nella sua brillante relazione « II Mediterraneo riabi- litato» metteva in giusta evidenza il valore e il significato dell'apporto che Trieste e il suo Lloyd diedero a questa im- presa, e annunciava alla fine che il Lloyd Triestino, in se- gno di simpatia e di riconoscimento per l'opportuna mani- festazione celebrativa, aveva deciso di concedere ai Con- gressisti il ribasso del 50% per una crociera in terra egiziana.

l'Ing. Gualtiero Adami tratteggiava infine, attraverso una esposizione vivace e ricca di documentazioni ed episodi inediti, « La nobile vita e le opere dell'Ingegnere Luigi Negrelli », ponendo in luce la limpida italianità del grande tecnico trentino, il ruolo da lui sostenuto nella Società di Studi prima e nella Commissione Internazionale per il Canale poi, le ultime vicissitudini della sua vita e il postumo e non sempre adeguato riconoscimento del suo valore e della sua geniale opera.

Prima della ripresa dei lavori, martedì 22, i Congressisti ed una numerosa folla assistevano alle ore 8,30 ad una

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232 _____ _ __ AFFRICA

La Messa Solenne in memoria dei Caduti trentini in Africa, nella suggestiva Badia di S. Lorenzo a Trento

Messa in suffragio dei Caduti in Africa celebrata dal Cap- pellano militare Padre Eusebio lori nella ricostruita Badia di San Lorenzo. Al centro della Chiesa il tumulo, sovra- stato dalla bandiera tricolore, era circondato dai labari delP Associazione Combattenti, dei mutilati e invalidi di guerra, dei bersaglieri in congedo, dell'Associazione del fante, delle famiglie Caduti in Guerra, degli orfani di guerra e degli ex internati.

Subito dopo il sacro rito si riprendevano, presso la Camera di Commercio, i lavori del Congresso. L'on. Alliata di Montereale, che presiedeva, annunciava in apertura la costituzione del « Movimento Eurafricano », leggendo uno stralcio del Manifesto.

Il dott. Giulio Belotti, primo relatore della giornata, riferiva sul tema : « Luigi Negrelli e Piero Paleocapa » po- nendo nel suo giusto rilievo, sulla scorta di documenti ori- ginali (dell'elpoca, l'opera • - purtroppo poco conosciuta o valorizzata - deli'ing. Piero Paleocapa, tecnico valoroso e generoso, che con il Negrelli divise fatiche, affanni e rico- noscimenti.

L'on. Lionello Groff, nobile figura di irredentista tren- tino, dava quindi lettura della relazione « Negrelli nella stampa », nella quale venivano passati in rassegna e messi a fuoco i più importanti studi ed articoli pubblicati sul Negrelli; in particolare il relatore richiamava l'attenzione del Congresso sulla opportunità di procedere alla tradu- zione italiana e alla diffusione dell'unica opera veramente obiettiva e completa su Luigi Negrelli, voluta e curata dalla figlia Maria, e redatta in lingua tedesca dall'ing. Alfredo Birk, professore al Politecnico di Praga.

Il dott. Sotir Introna svolgeva infine, con una sostanziosa messe di riferimenti e di dati statistici, il tema: «Per un nuovo regime di amminis! razione del Canale di Suez », avanzando la proposta di una nuova formula di ammini- strazione del Canale, tale da consentire di far godere dei suoi frutti tutte le Nazioni che di esso si servono, e che potrebbe essere realizzata « de facto » dalla Compagnia Universale del Canale per i 13 anni che mancano alla sca- denza della Concessione e proclamata poi « de jure » nel 1968, sulla base di un accordo tra l'Egitto e le varie Nazioni, sotto gli auspici dell'ONU, dando vita ad un Consorzio Internazionale per la gestione del Canale.

Seguiva poi, al Teatro Sociale, la programmazione in anteprima dei cortometraggi : « Somalia d'oggi », « II Fiu- me Verde », « Caccia grossa » e « Sul sentiero degli apo- stoli » recentemente girati dal dott. Adriano Zancanella in

Somalia sotto gli auspici dell'Istituto Italiano per l'Africa e con l'assistenza degl'Amministrazione fiduciaria per la Somalia. Terminata l'interessante, applaudita proiezione, i Congressisti salivano sul Doss Trento per deporre una corona di alloro dinanzi al Sacrario di Cesare Battisti.

Alla ripresa dei lavori - dopo la colazione offerta dalla Regione nella incantevole quiete del mon*e Bondone - - il col. B. Valentino Vecchi svolgeva con piacevole vivacità e ricchezza di aneddoti il tema: « L'apporto degli Italiani alla creazione dell'Egitto moderno »;

il prof. Carlo Picchio, nella sua appassionata relazione su: «II Canade di Suez nella letteratura», rilevava la scarsezza della letteratura ispirata al taglio dell'Ismo di Suez e segnalava all'attenzione il romanzo « Suez » del tedesco Schal;

il prof. Mario Dei Gaslini (« Porto Said-Suez viadotto di continenti - Luigi Negrelli ») faceva un ampio quadro del- l'impresa di Suez, degli uomini che vi parteciparono e degli eventi che ad essa si collegarono;

Vavv. Giovanni Wian (« II Canale di Suez e il lavoro italiano ») illustrava l'imponente, vario e non sempre ben conosciuto concorso del lavoro e della tecnica italiana alla realizzazione del Canale;

il g ornatista Fernando Gori leggeva infine una breve relazione nella quale, « per onorare Topera di Luigi Ne- grelli », si proponeva di svolgere l'opportuna azione: a) per il collocamento, nella zona del Canale di Suez, di una lapi- de in ricordo di Luigi Negrelli; b) per dare il nome del progettista trentino ad una strada dell'E.U.R. a Roma; e) per istituire nella casa natale di Negrelli a Fiera di Primiero un centro di studi negrelliani; d) per dare il nome di Luigi Negrelli ad una nave di linea per l'Oriente del Lloyd Triestino.

Altre proposte intese ad onorare degnamente la memo- ria di Luigi Negrelli venivano avanzate anche dal giorna- lista Mario Gazzini (« perché fosse ripristinata la scritta sul basamento del monumento a Negrelli in Trento »), dal sig. Orsingher di Fiera di Primiero, dall'aw. Massei e dal giornalista Ernesto Gagliano.

Il dott. Mininni dava infine comunicazione delle se- guenti relazioni pervenute al Congresso: prof. Umberto Ronchi: « L'abate Giuseppe Brevi di Bergamo e il suo contributo agli studi per il Canale di Suez»; prof. Renzo Bat- tistella: « Nuove realtà sociali e il regime giuridico del Canale di Suez »; prof. Paolo d'Agostino Orsini: « II Canale di Suez massima via marittima geoeconomica mondiale »;

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AFFRICA ?33

ing. Giovanni Gallatati: « Le possibilità d'impiego dell'ener- gia solare nel continente africano»; ing. Tommaso Stolcis: « Popolamento della costa mediterranea orientale africana » ; sig. Antonio Orsingher: « Alcuni episodi inediti della vita di Luigi Negrelli ».

Il Presidente della seduta, dott. Mininni, ringraziava i relatori e porgeva un cordiale ringraziamento, per la af- fettuosa, signorile ospi alila data al Congresso, al Presi- dente della Camera di Commercio di Trento rag. Deiassis, il quale rispondeva dicendosi lieto ed onorato dell'occasione offertagli di pò er utilmente contribuire alla riuscita di questa manifestazione che, anche per i profani dell'opera Negrelliana e dei problemi euro-africani, rivestiva un par- ticolare significato di affermazione del genio italiano al servizio dell'umano progresso.

Il Congresso veniva quindi aggiornato al giorno 24, a Padova, per la confusione dei lavori e l'approvazione delle mozioni finali ».

RIUNIONE DEI GIORNALISTI E SCRITTORI AFRICANISTI

Alle ore 19, i Congressisti iscritti alla Federazione Na- zionale Giornalisti e Scrittori Africanisti si riunivano in uno dei saloni del Grande Albergo per partecipare alla prima riunione della giovane associazione della stampa specializ- zata.

Dopo un cordiale saluto augurale del sen. Guglielmone, l'on. La' ama commemorava lo scomparso on. Mieville, pri- mo parlamentare entrato a far parte della Federazione a1- l'atto della sua costituzione. Si levava quindi a parlare il Vice Presidente, dott. Cavallaro, che dava innanzitutto lettura del messaggio di adesione e di saluto inviato alla Assemblea dal Presidente della Federazione Giornalisti e Scrittori Africanisti, on. Giuseppe Bettiol.

Il dott. Cavallaro poneva quindi in evidenza gli scopi di questa prima Assemblea, destinata, anche attraverso i lavori del Congresso Negreili, a stabilire un primo utile contatto e scambio di idee fra gli appartenenti alla Fede-

razione, per facilitare l'avvio di un programma concreto di azione avvenire.

Il Consigliere delegato, dott. Dorato, riferiva quindi sui lusinghieri risultati organizzativi conseguiti nei primi sei mesi di vita della Federazione e suggeriva i criteri di massima che dovrebbero informarne l'attività futura.

Prendevano successivamente la parola, sulle relazioni del Vice Presidene e del Consigliere delegato, il dott. Fi- lesi, il p-of. Dei Gaslini, il prof. Cafavaglios, il col. Zam- briw, il dott. Stefanini, il dott. Tanzi e Ping. Piccoli. Di particolare rilievo le osservazioni e le raccomandazioni del doti. Filesi e dell'avv. Caravaglios sulle esigenze di selezione e di organizzazione strutturale e programmatica della gio- vane Federazione.

IL PELLEGRINAGGIO A FIERA DI PRIMIERO

Alle ore 7,30 del giorno 23 giugno i Congressisti lascia- vano Trento, diretti, attraverso un interessane itinerario dolomitico, a Fiera di Primiero, paese natale di Luigi Ne- grelli. Al Passo di Sella, il prof. Morandini illustrava ai congressisti le caratteristiche fìsiche ed etniche del paesag- gio dolomitico. A Campi tello, dove il Sindaco di Fiera di Primiero e gli altri Sindaci dei Comuni della Valle di Pri- miero erano venuti ad incontrarli, i Congressisti consuma- vano il pranzo e partecipavano a un ricevimento offerto dal Sindaco Santo Decristina. Infine a Fiera di Primiero, dove l'autocolonna giungeva verso il tramonto, le manifestazioni toccavano il loro acme, assumendo tonalità veramente toc- canti. Tutta la popolazione, tra uno sven'olio di bandiere e con i caratteristici complessi musicali e gruppi di valligiane e valligiani nei loro ricchi costumi, era ad attendere i Congressisti e si stringeva subito affettuosamente intorno a loro.

Il Sindaco di Fiera di Primiero, sig. Trotter, porgeva per primo il saluto ai graditi illustri ospiti dicendosi com- mosso ed orgoglioso nello stesso tempo, egli e tutti gli

Uno scorcio del tavolo presidenziale ali inaugurazione del Congresso Negreli;ano, mentre parla il dott. Mat tia Mininni, Segretario Generale della Regione. Da sinistra a destra: il rappresentante del Sindaco di Trento, il rappresentante del Governo, il Presidente dell Istituto Italiano per l'Africa, il Presidente della Regione, il Presidente dell'Accademia del

Mediterraneo, il Segretario Generale dell'Istituto Italiano per 1 Africa.

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234 ^ AFFRICA

abitanti dei Comuni della Valle di Primiero, per Ponore che si era voluto rendere con questo Congresso al genio di Luigi Negrelli, nato fra quelle montagne e fra quelle mon- tagne giunto a concepire Tardità via che doveva unire oceani e continenti. Gli rispondevano con sincera commo- zione il dott. Mininni, a nome del Presidente della Regione Trentino Alto-Adige, Ton. Alliata di Montereale per la Presidenza del Congresso, il sig. Riond, i prof. Morandini, il dott. Dorato per l'Istituto Italiano per l'Africa.

Quindi, nel grande salone del Ristorante « Roma », ve- niva offerto ai Congressisti, con la partecipazione di tutte le Autorità dei Comuni della Valle di Primiero, un pranzo ufficiale. Al levar delle mense, dopo il rituale scambio di brindisi augurali, prendeva la parola il discendente diretto di Luigi Negrelli, pronipote dott. Alessandro Negrelli, giunto da Salisburgo per presenziare ai lavori del Con- gresso. Egli, dopo aver brevemente rifatto la storia della sua famiglia, vantandone l'italianità, rievocava la figura dell'illustre avo cui mai fece difetto amore e attaccamento per la sua terra natale e per la sua Patria italiana. « Lo stesso sentimento - ha concluso il dott. Alessandro Ne- grelli parlando a questo punto un faticato italiano - è rimasto in noi discendenti: la lingua può averci divisi, ma il cuore è rimasto unito » .

Il devoto pellegrinaggio di tutti ì Congressisti alla casa natale di Luigi Negrelli, che di lui conserva numerosi ri- cordi, concludeva la mattina seguente il soggiorno a Fiera di Primiero.

LA SEDUTA CONCLUSIVA

Raggiunta Venezia ed effettuata una visita a quell'esem- plare complesso di memorie e palestra del corpo e dello spirito per centinaia di giovani che è la Fondazione « Gior- gio Cini » all'isola di San Giorgio, i Congressisti raggiun- gevano Padova alle ore 16 del giorno 24.

Era l'ultimo atto di quattro intense, proficue, indimen- ticabili giornate.

Ricevuti sulla soglia dell'Ateneo dal Pro Rettore Ma- gnifico, prof. Checchini, i Congressisti erano accompagnati in una delle grandi Aule per la seduta conclusiva. Ricolle- gandosi al ricordo recente delle celebrazioni per il cente- nario di Marco Polo, il Prof. Checchini esordiva esaltando l'opera di Luigi Negrelli e dicendosi lieto di poter ospitare nell'Ateneo Padovano la fase conclusiva d'una così nobile e fruttuosa manifestazione della quale l'Università cittadina aveva compreso fin dall'inizio il profondo significato facen- dosene sollecita promotrice e patrocinatrice.

Rispondeva con caldo ringraziamento il Dott. Mininni, quindi prendeva la parola, per le conclusioni, l'On. Prof. Ga- spare Ambrosini, il quale presentava all'approvazione del Congresso la prima delle

Mozioni finali 1. Perché sia convocato un Convegno di Studi inteso

a predisporre il coordinamento e V aggiornamento delle norme riguardanti il regime giuriàlco-amministativo del Canale, Convegno da tenersi possibilmente a Palermo, città vicina all'Egitto e sede del Centro di Studi Mediterranei e della Accademia del Mediterraneo. (Mozione Ambrosini, conglo- bante anche le proposte Introna);

2. Perché il Congresso inviti V Istituto Italiano per r Africa a svolgere la sua autorevole azione presso le re- dazioni delle grandi Enciclopedie internazionali allo scopo di ottenere l'inserzione in esse di un articolo su Luigi Ne- grelli che, evitando ogni accenno politico, precisi tuttavia la funzione da lui avuta nella preparazione e nella realizzazione del Canale di Suez. (Mozioni Vellani - F. Valori);

3. Perche si onori la memoria di Luigi Negrelli eri- gendo una lapide nella zona del Canate, istituendo un Centro di Studi Ne grell; ani nella casa natale dell'ingegnere trentino e intitolando al suo nome una nave di linea del Lloyd Trie- stino ed una via ali' EUR di Roma. (Mozione Gori).

Tutte le mozioni venivano approvate per acclamazione. La proposta per una lapide in onore di Negrelli nella

zona del Canale è stata presentata dal Dr. Gori per man- dato del Vice Presidente dell'Istituto Italiano per l'Africa, S. E. l'Ambasciatore Giuliano Cora, ed il Congresso dava incarico allo stesso Ambasciatore Cora di farsene interprete presso le Autorità Egiziane.

Prendeva quindi la parola il Ministro Plenipotenziario Toni, il quale rivolgeva ài Congressisti l'invito ufficiale del Comitato Internazionale d'Iniziativa per una visita a Tangeri e

nelle vicine regioni, e da effettuarsi possibilmente nei pri- missimi mesi del prossimo anno.

Infine l'On. Alliata di Montereale, rievocando lo spirito di elevata solidarietà fra popoli e continenti, e in particolare fra l'Europa ed Africa, nel quale il Congresso era stato promosso, si era svolto e si stava concludendo - auspice il nome e l'opera di Luigi Negrelli - manifestava la sua certezza che altri frutti sarebbero cresciuti dal seme pazien- temente e fiduciosamente gettato dagli s udiosi africanisti nel preparare un avvenire migliore all'umanità. Con questi auspici egli vedeva felicemente chiudersi un Congresso felicemente inauguratosi e ringraziava il luminoso Ateneo Padovano per avere offerto la cornice più degna ed austera a questa chiusura.

Dopo un altro efficace, chiarificatore intervento dell'Aw. Guglielmo Guglielmi sull'attuale momento storico e politico che travaglia il mondo coloniale e che spesso turba quei rap- porti di comprensione e di collaborazione fra continente africano ed europeo, prendeva la parola il Dr. Mario Dorato, Segretario Generale dell'Istituto Italiano per l'Africa e Segre- tario del Congresso, il quale riassumeva con felice sintesi i lavori del Congresso, ringraziando l'Ateneo di Padova, la Re- gione Trentino Allo Adige, i Componenti del Comitato Pro- motore, i relatori, i collaboratori, i congressisti per l'apporto da tutti dato e per l'affiatamento che aveva caratterizzato tutte le fasi del Congresso, consentendo la piena riuscita di esso. Dopo un saluto conclusivo del Dr. Mininni, il Pro Rettore Prof. Checchini accompagnava i Congressisti in una visita all'Ateneo, monumento di memorie, d'arte e di testimonianze scientifiche, e offriva, a conclusione della riunione, un si- gnorile ricevimento agli intervenuti.

Öei testi integrali delle relazioni, comunicazioni, racco- mandazioni e mozioni finali, e dello svolgimento dei lavori, sarà data pubblicazione negli atti ufficiali del Congresso, in base agli accordi che interverranno tra l'Istituto Italiano per l'Africa e la Regione Trentina, in collaborazione con la Camera di Commercio di Trento.

IL CENTRO STUDI E SCAMBI INTERNAZIONALI

Si è riunita recentemente in Roma, presenti ü Presidente Onorario On. Gianfranco Alliata di Montereale e il Pre- sidente Generale Dott. Gilberto Bemabei, V Assemblea ge- nerale del Centro Studi e Scambi Internazionali.

L'Assemblea ha proceduto alla nomina del nuovo Con- siglio Direttivo per il bienno 1955-56, che è risultato così composto: Presidente Generale il Dr. Gilberto Bemabei; V. Presidenti Generali il Prof. José Vitorino de Pina Martins e il Dr. H. Schmidinger; Presidenti di Sezione l'on. Dr. E. I nsabat o e il Prof. Leo Magnino; Segretario Generale il Dr, Armando Troni; Consiglieri i Dr. Selim Cattan, Gino Colella, Raul Lucidi, Giuseppe Padellaro, G. Provenzale, V. Querei e il Prof. Francesco Sapor:; V. Presidenti di Sezione i Prof. Emilio Bussi ed Ezio Castellucci, il Dr. Francesco Cavallaro, l'Aw. Gregorio Consiglio, û Dr. Roberto Ferrara, il Prof. Bruna Fancolini, il Comm. Giulio Imperatori, il Dr. Sotir Introna, i'Ing. Gualtiero Mazzei, il Dr. Giamil Vacca Mazara, l'Aw. Giovanni Wsian; Ufficio Stampa i Dr. Quirino Maffi e Êmanuele Parodi.

Il Centro Studi e Scambi Internazionali, associazione cul- turale costituita in Italia " mentre ancora fumava la bat- taglia" e che veniva citata al Congresso Internazionale del Lussemburgo come la prima testimonianza della volontà di collaborazione internazionale che, animava gli italiani, ha già realizzato un vasto programma di interessanti iniziative, tra cui vari Convegni nazionali, una notevole attività edito- riale, l'organizzazione del I Convegno Internazionale di Stu- di Mediterranei di Palermo (1951), dal quale nacque l'Ac- cademia Internazionale del Mediterraneo.

In collaborazione con altri enti specificatamente qualifi- cati, il Centro Studi e Scambi Internazionali si propone di realizzare nei prossimi anni una serie di Incontri culturali ed economici internazionali, che si svolgeranno in Austria, Da- nimarca, Francia,. Germania, Norvegia, Svezia, Svizzera, in alcuni paesi dell'America Latina, Giappone e Indonèsia.

Il Centro avrà come proprio organo il bollettino « Mondo ».

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