Date post: | 06-Mar-2016 |
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Sommario:
Corso di formazione:
Il ruolo del facilitato-
re all’interno dei
gruppi
1
I nuovi bisogni delle
famiglie e il futuro
del welfare locale
2
Gruppo AMANTE 3
Il Filos 4
I traguardi della mo-
derna senologia 5
10 anni de “La Caro-
vana”
6
Convegno anoressia
e bulimia 7
Il cubo magico 8
Lettera aperta di
Cinzia Rossetti 9
Poesie 10
An
no
20
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Carissimi soci, ecco la decima edizione del notiziario dell’ Associazione A.M.A.
Le parole scorrono e ci regalano emozioni!
Un grazie, a chi si impegna insieme a noi per dare corpo a queste pagine!!!
Buona Lettura!!!
Anche quest’anno l’A.M.A. Brescia ha organizzato il corso di formazione per facilitatori. Eravamo presenti in circa 35 partecipanti. Mi piace parteci-pare a queste iniziative, anche se sono 9 anni che facilito un gruppo su l lu t to de l -la vedovanza. In questa occa-sione sono riuscita a coinvolge-re anche Noris, membro del “gruppo 2 sulla vedovan-za”. All’inizio era restia ma alla fine sono riuscita a convincerla con la promessa che non l’avrei impegnata ad accompa-gnare un suo gruppo anche se io ci spero sempre, perché è molto brava e secondo me se la caverebbe bene. I partecipanti del corso di for-mazione sono stati molto attivi, specialmente le giovani. Mi s tupisce sempre vede-re ragazze così impegnate; esse vi hanno partecipato con l’intenzione di riuscire ad avvia-re un gruppo ama, intervenen-do spesso per chiedere, per puntualizzare e per chiarirsi. Sono state veramente uno stimolo per tutti noi che facilitia-mo gruppi da tempo. Considero questi corsi fonda-mentali per la preparazione dei facilitatori, a causa di questo cerco di parteciparvi ogni anno, affinché possano essere “un ripasso”, “un risco-prire”, “un rivedere certi punti che mi erano sfuggiti o che avevo trascurati” ed infatti, a seguito dei corsi, riparto sem-
pre con un nuovo entusiasmo e porto idee nuo-ve all’interno del mio gruppo. Mi fa veramente bene e mi stimola molto vedere questi giovani avvicinarsi all’AMA, cioè al volontariato, senza pretese di visibilità né di guadagno, ma solo aiuto alla loro comunità. (Fausta) Premetto che non era mia volontà ma, dopo varie insistenti richieste da parte di Fausta, ho accettato di par-tecipare al corso per facilitatori AMA. Devo riconoscere che alla fine mi sono trovata molto bene con tutte le partecipanti e ho sco-perto che, nella nostra società ritenuta da tutti individualista, ci sono invece moltissime perso-ne che operano e si prestano volontariamente a condividere con gli altri le varie problemati-che della vita. Sono stata molto colpita dall’entusiasmo delle giovani partecipanti, le quali, frequentando i corsi universitari a indirizzo sociale e psicologico esprimevano nei loro interventi e nel modo di fare richie-ste alle facilitatrici esperte la voglia di portare nella loro c o m u n i t à
l’esperienza di gruppi AMA. Un momento mol-to toccante è stato quando ci siamo riuniti in piccoli gruppi per confrontarci su precisi ar-gomenti; io ho scelto il gruppo sul lutto. Preciso che faccio già parte di un club ACAT e del gruppo AMA sulla vedovanza, quindi conoscevo le dinamiche dei gruppi. Ci siamo sentiti subito a nostro agio liberi di esprimere i nostri sentimenti e il nostro stato d’animo. Sono rimasta stupita dalle libere testimonianze delle giovani riguardanti i loro lutti. (Noris)
Corso di formazione per facilitatori di gruppi
di auto mutuo aiuto
A seguito della numerosa affluenza a
questo evento, A.M.A. Brescia Onlus
propone a tutti un secondo corso di
formazione per facilitatori che si terrà
a Brescia nel mese di Settembre 2012!
Seguici su Facebook per avere le notizie
in tempo reale!!
Notevole interesse ha ri-
scontrato l’incontro tenutosi
a Castiglione delle Stiviere il
14 dicembre 2011 “I nuovi
bisogni delle famiglie e IL
FUTURO DEL WELFARE LO-
CALE“ .
L’A.M.A. Brescia, ospite del-
la CRI locale
presso Sala
Conferenze del
Comitato Croce
Rossa di Casti-
glione delle Si-
viere (MN), ha
organizzato un
seminario per
riflettere sulle
prospettive di
lavoro che il ter-
ritorio del Di-
stretto di Guidiz-
zolo, e i vari protago-
nisti, devono assumere per
fronteggiare i nuovi bisogni
dei cittadini.
Uno spazio dove si è prova-
to ad immaginare, con
l’aiuto di esperti del settore
e operatori locali, una futura
programmazione dei piani
d i z o n a , o f f r e n -
do opportunità di visibilità e
di narrazione a buone pras-
si consolidate.
La sala, gremita da circa 80
partecipanti, è stata luogo
di confronto, interesse e col-
laborazione sulle tematiche
trattate.
A continuazione l’A.M.A.
Brescia ha organizzato per il
15 marzo 2012 un secondo
incontro dal titolo ”Dal lavo-
ro sul caso al lavoro di Co-
munità” rivolto ad assistenti
sociali dei comuni, operatori
dei servizi dell’ASL e
dell’Azienda Ospedaliera,
amministratori e volontari.
Giovanna Rovida
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“per riflettere
insieme sulla
futura
programmazi
one del piano
di zona del
Distretto di
Guidizzolo ”
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Il Gruppo A.M.A.N.T.E. raccoglie persone nefropatiche,
trapiantate e emodializzate in dialisi presso l’ospedale
di Gavardo.
Essere in dialisi significa doversi attaccare ad una mac-
china (rene artificiale) per purificare il sangue per alme-
no 3 giorni a settimana e 5 ore al giorno, in attesa di un
trapianto di rene.
E' una situazione di vita difficile che coinvolge tutta la
famiglia con disagi e problemi legati alla salute.
Il gruppo si riunisce ogni quindici giorni
presso il centro sociale di Villanuova Sul Clisi
in Via Bianchi, N°9.
Per qualsiasi informazione è possibile utilizzare i seguenti contatti:
E-mail: [email protected] - [email protected]
Il Gruppo è presente anche su FACEBOOK: Gruppo di Auto Mutuo Aiuto A.M.A.N.T.E.
Sabato 11 febbraio all'evento "Cos'è la dialisi" a Gar-
done Riviera, nonostante la neve, c'erano circa 40
persone. Ancora un grazie di cuore a tutti quelli che
hanno partecipato e speriamo di aver fatto capire il
nostro mondo e cos'è l' auto mutuo aiuto. Un grazie
di cuore al comune di Gardone Riviera ed all' Asses-
sore ai servizi sociali Dott. Visconti ed alla gentilissi-
ma Signora Delia Castelli per la preziosa collabora-
zione !
Il gruppo A.MA.N.T.E. non si è limitato a sensibilizzare
il territorio di Gardone Riviera ed ha organizzato an-
che la serata "Come cambia una vita...Cos'è la dialisi"
che si è tenuta giovedì 12 aprile 2012 a San Felice
del Benaco!
In pullman verso Milano
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Le "nostre" arzille signore del “Filos" non si fanno mancare proprio nulla!
Tra le loro molteplici attività (cucina, cucito,... ) hanno organizzato anche un'entu-
siasmante visita alla Pinacoteca di Brera a Milano, tenutasi il 20 Marzo 2012!
il gruppo del Filos davanti al Castello Sforzesco
Il Filos Piazza San Luigi , 8 - Castiglione delle Stiviere
tutti i lunedì dalle ore 15,00
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Il gruppo “Il Ventaglio”
in collaborazione con
l’A.M.A. e l’A.N.D.O.S.
(Associazione Nazionale
Donne Operate Al Seno
di Desenzano del Gar-
da) ha promosso una
serata dal titolo “I tra-
guardi della moderna
senologia” - L'importan-
za di una diagnosi pre-
coce con lo scopo di
sensibilizzare le donne
alla diagnosi precoce
del tumore della mam-
mella, il più diffuso dei
tumori femminili.
All'interno dell'incontro
è intervenuto il Dott.
C l a u d i o P a g l i a -
ri Primario del Reparto
d i S e n o l o g i a
dell’Ospedale di Desen-
zano con i suoi collabo-
ratori.
La serata si è svolta
presso la Banca di Cre-
dito Cooperativo del
Garda Sala Gardaforum
di Montichiari il gior-
no martedì 6 Marzo
2012 alle ore 20.30.
C o m m e n t o d i G r a z i a
(Facilitatrice gruppo "Il Venta-
glio:”)
La serata è stata veramente un
successo da tutti i punti di vi-
sta!!
Il pubblico è stato, con grandis-
sima sorpresa, numerosissimo
tanto da contare 270 parteci-
panti inoltre, a seguito dell'e-
vento, il gruppo "Il Filos" ci ha
offerto un fantastico buffet.
Anche gli interventi dei 2 medici
sanitari sono stati molto chiari,
rassicuranti e per niente ango-
scianti!
Ottima serata!!
Ritrovo lunedì o mercoledì sera presso la sede del daycenter
Casa Serena,
via Mantova a Montichiari.
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Dieci anni di vita per la natura umana sono l’inizio di
una grande avventura, per un gruppo di auto mutuo
aiuto una tappa importante. Sappiamo che le dinami-
che di gruppo portano flussi e riflussi di presenze. C’è
chi arriva riluttante perché consigliato (a volte spinto)
alla ricerca di risposte ai tanti perché: “Perché mi ac-
cade questo? Perché proprio a me? Quando una per-
sona approda al gruppo e lo sente come punto
d’arrivo spesso trova le risposte alle proprie domande.
Accade che la circolarità del gruppo porti risposte ai
propri bisogni che, se non definiti, diventano ombre
fitte che non permettono di vedere alcun bagliore di
vita.
La circolarità dicevo ma anche la condivisione e la
socialità sono gli elementi che tengono ben saldo un
gruppo.
Circolarità significa innanzitutto fiducia reciproca e ciò
permette di deporre il proprio far-
dello, e, ascoltando gli altri, di usci-
re dal proprio cerchio ed in questo
modo nasce la condivisione, lo
scambio, non solo di esperienze
dolorose ma di consigli, di infor-
mazioni e molto altro. Con la socia-
lità arriva quella meravigliosa sen-
sazione di non essere più soli, e la
corsa ad ostacoli se fatta in gruppo
diventa una corsa piana.
Nel marzo del 2002 un primo nu-
cleo di quattro persone si attiva
per stare insieme e per fare qual-
cosa, non si sa bene che cosa poi strada facendo il
percorso si definisce e si procede con sicurezza e de-
terminazione. Darsi un nome intanto è importante e
identificativo ed ecco la proposta di Barbara: “LA CA-
ROVANA” (Nessuna strada ha mai condotto nessuna
carovana a raggiungere il miraggio, ma solo i miraggi
hanno messo in moto le carovane).
Piace subito e sembra, come infatti è stato, di buon
augurio per un lungo cammino.
La carovana in seguito ha avuto una felice gemmazio-
ne con la nascita di “Carovana Due” che si propone
come alternativa di orari e di giorni: (primo e terzo
martedì del mese 20.30 – 10.30 alla Casa delle As-
sociazioni).
Conosciamo l’importanza dei gruppi nell’area sociale
ma forse non abbiamo ben presente la realtà attiva
che sta dietro e dentro il mondo dell’auto mutuo aiu-
to. Parlo dell’A.M.A. che come associazione ci accoglie
tutti sotto la sua ala protettrice, stimola la coesione e
promuove sempre nuove iniziative atte a dare voce ai
suoi principi statutari.
Teresa (facilitatrice del gruppo)
2002-2012: DECIMO ANNIVERSARIO!
“Nessuna strada ha mai condotto nessuna carovana a raggiungere il miraggio, ma solo i miraggi
hanno messo in moto le carovane”
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Attraverso lo stage del terzo anno del Corso di laurea
in Scienze del Servizio Sociale della Facoltà di Sociolo-
gia dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, svolto
all’interno dell’associazione A.M.A. Brescia, abbiamo
deciso di approfondire una problematica che, soprat-
tutto negli ultimi anni, coinvolge molte persone: i di-
sturbi alimentari.
Insieme ai famigliari del gruppo A.M.A. “il Bozzolo” di
Cisano di San Felice del Benaco, dedicato ai famigliari
di persone che soffrono di disturbi del comportamen-
to alimentare, abbiamo organizzato il convegno
“Anoressia e bulimia, l’esperienza delle famiglie”
che si terrà Sabato 21
Aprile 2012 dalle ore 15.00 presso l’aula magna
dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia.
L'iniziativa si concentrerà soprattutto sul ruolo delle
famiglie che vivono questo problema. All’interno del
convegno interverranno il Gruppo A.M.A. “il Bozzolo” e
il Gruppo A.M.A. “Lady trump” di Cremona, entrambi
formati da familiari di ragazzi con tali problematiche;
si potrà inoltre ascoltare anche l'esperienza diretta di
due ragazze che hanno vissuto il problema: Maria
Francesca Garritano, ballerina di danza classica e Fe-
derica Tacchini. In tale occasione interverrà anche il
Dott. Mario Lombardi, responsabile del
Centro per Disturbi del Comportamento
Alimentare A.O. Spedali Civili di Brescia,
che approfondirà il ruolo delle famiglie
nel percorso di cura.
Durante la giornata verranno letti brani
tratti dal libro “Di fame e di parole” scrit-
to dopo un percorso autobiografico in-
trapreso dai familiari del Gruppo “Lady
Trump”. Nell'occasione verrà anche
promossa l'idea della nascita sul terri-
torio di Brescia di un gruppo per fami-
liari di ragazzi con disturbi del compor-
tamento alimentare (anoressia e bulimia).
Paola Stofler e Valeria Paffuti
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Ed è con entusiasmo e soddisfazione che vi racconto gli svilup-
pi dei due gruppi auto-mutuo aiuto dedicati alle neomamme
che ho facilitato con passione e dedizione da due anni a que-
sta parte: “Mamme a bordo” e “Mamamia”.
Noi mamme dei gruppi, ormai cresciute e non più “neo”, ci
siamo ritrovate ad esprimere il bisogno non solo di continuare
ad incontrarci ma anche di far spe- rimentare ai no-
stri figli momenti educativi e ricrea-
tivi, sfruttando al meglio le risorse
che lo stesso territorio ci può offri-
re. Desideravamo uno spazio ap-
positamente strutturato che con-
sentisse un’attività ludico-
educativa dedicata alle famiglie
per favorire l’esplorazione, la
manipolazione, il movimento, la
fantasia; uno spazio e un tem-
po per potersi incontrare ed
insieme affrontare le difficoltà
e le soddisfazioni nel seguire
i propri figli nella crescita,
aiutati e facilitati non soltan-
to da figure esperte.
Dopo aver maturato l’idea, noi mamme abbiamo
bussato alla porta del comune di Iseo al fine di catturare an-
che l’interesse delle istituzioni. L’amministrazione ci ha offerto
collaborazione e appoggio necessario all’avvio del progetto
che avevamo in mente mentre la cooperativa “La nuova corda-
ta” ci ha offerto l’ospitalità. Alla fine siamo riuscite ad ottenere
un finanziamento al progetto da parte della legge regionale
23/99.
Ed è così che sabato 17 marzo 2012, ad Iseo, insieme alle
mamme che si incontrano puntualmente ogni 15 giorni per
condividere gioie e dolori della maternità, abbiamo inaugurato
il “Cubo magico”; uno spazio dedicato ai bambini, da 3 a 10
anni, che insieme ai grandi intendono trascorrere piacevoli
momenti di gioco e condivisione. Lo spazio prevede l’apertura
il mercoledì e venerdì dalle 16 alle 18.30 ed il sabato dalle
9.30 alle 12.30.
In particolare, il progetto si propone di informare e orientare le
famiglie sui servizi e le risorse del territorio; promuovere il be-
nessere di genitori e dei bambini attraverso diversi servizi ed
attività a sostegno e supporto delle competenze genitoriali.
Intende favorire lo sviluppo delle risorse della comunità e la
costruzione di reti di relazione tra le persone; ciò attraverso la
promozione di iniziative di sensibilizzazione sui temi
dell’accoglienza e della solidarietà sociale, sostiene iniziative
di auto mutuo aiuto tra famiglie e progetti di sviluppo di comu-
nità mirati a facilitare l’integrazione sociale
e spontanei scambi
solidaristici.
Il “Cubo magico”
offre numerose attivi-
tà; partendo da quelle
che si svolgono in un
incontro unico, come la
lettura animata di fiabe,
fino ad arrivare a corsi
decisamente più formati-
vi strutturati in più incon-
tri, come le attività moto-
rie e la propedeutica musi-
cale. Anche i più piccoli
della scuola dell'infanzia
potranno godere di una
vasta scelta di attività e corsi tra cui corsi di lingua,
corsi di musica e movimento e attività che stimolano lo svilup-
po del bambino durante ogni fase della crescita. Ai bambini
più grandi offriamo corsi avanzati di lingua, corsi divertenti di
arte drammatica, musica, lettura animata, fotografia, sport e
altre attività creative e culturali.
Tutto ciò è reso possibile non solo grazie alla disponibilità di
noi mamme che mettiamo a disposizione il nostro tempo ma
soprattutto grazie alle numerose associazioni che gratuitamen-
te intendono offrire la loro disponibilità al progetto. E’ infatti
grazie alle sinergie che si vanno creando sul territorio che tale
progetto è già in via di realizzazione e potrà raggiungere la
massima espansione.
Laura Gatti
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"La voce di Cinzia Rossetti" ragazza diversamente abile consigliere dell'associazione A.M.A. Brescia onlus
Botticino, 20 Febbraio 2012
Al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali — Pari Op-
portunità
Gent.ma Dott.ssa Elsa Fornero
Al Sottosegretario delle Politiche Sociali
Gent.ma Dott.ssa Maria Cecilia Guerra
Al Presidente della Regione Lombardia
Egregio Dott. Roberto Formigoni
Al Consigliere della Regione Lombardia
Presidente della Commissione Sanità e Assistenza
Gent.ma Dott.ssa Margherita Peroni
Con questa lettera desidero sottoporvi la mia situazione, che è simile a quella di molti altri miei amici, donne e uomini con
disabilità.
Mi chiamo Cinzia Rossetti, ho 40 anni, sono una donna disabile con “tetraparesi spastica”. La mia patologia non mi permette
di svolgere in modo autonomo le funzioni essenziali della vita quotidiana essendo continuamente a livello fisico dipendente
da una persona nell’espletare le attività di ogni giorno: alzarmi, lavarmi, vestirmi, mangiare, coricarmi; nell’utilizzo dei mezzi di
trasporto, nell’adempimento di funzioni manuali, al fine di partecipare alla vita formativa, lavorativa e sociale.
Mi sono laureata in Scienze dell’Educazione all’Università Cattolica di Brescia, ho conseguito master e ho svolto tirocini per
inseguire un lavoro che mi consentisse di VIVERE, il risultato sono occupazioni con contratto a progetto e collaborazioni occa-
sionali. Da undici anni usufruisco del finanziamento per un progetto di vita indipendente, in base alla L. 162/98, che mi per-
mette di condurre una vita dignitosa ed autonoma. Le assistenti personali che ho assunto mi danno la possibilità di partecipa-
re alla vita sociale indipendentemente dai miei familiari, mi permettono di lavorare e di integrarmi nel contesto in cui vivo
come qualsiasi altro cittadino.
Anche la Convenzione Onu, ratificata dall’Italia e dalla Regione Lombardia, all’art. 19 afferma il diritto ad una Vita indipen-
dente:
[…] "Le persone con disabilità abbiano la possibilità di scegliere, su base di uguaglianza con gli altri, il proprio luogo di resi-
denza e dove e con chi vivere; le persone con disabilità abbiano accesso ad una serie di servizi a domicilio o residenziali e ad
altri servizi sociali di sostegno, compresa l’assistenza personale necessaria per consentire loro di vivere nella società e impe-
dire che siano isolate o vittime di segregazione; i servizi e le strutture sociali destinati a tutta la popolazione siano messe a
disposizione, su base di uguaglianza con gli altri, delle persone con disabilità e siano adattati ai loro bisogni.”
Con la realizzazione del mio progetto di Vita Indipendente conduco la mia vita: conosco i miei bisogni, posso organizzare la
mia assistenza, posso prendere decisioni. Consentirmi di realizzare il mio progetto di Vita Indipendente, ossia darmi
l’assistenza personale di cui necessito significa darmi la possibilità di VIVERE come qualsiasi altra persona, lavorare, svolgere
attività di volontariato, coltivare i miei interessi e le mie passioni. Senza la presenza dell’Assistente personale non potrei con-
durre la Vita che attualmente svolgo e io necessito di assistenza 24 ore al giorno.
Quest’anno andrò a vivere da sola in un appartamento comunale, assumendo, con regolare contratto due assistenti persona-
li, che saranno “strumenti” necessari per vivere. Avrò un costo complessivo annuo da affrontare per la mia assistenza perso-
nale di € 28.234,05. Da questa somma sono escluse le spese di alloggio e di vitto delle assistenti. Per pagare i costi della
mia assistenza ricevo un finanziamento ex legge 162/1998 di € 7.200,00 (il 60% di una spesa massima di € 12.000), il Co-
mune mi dà un contributo per il mio progetto di Vita Indipendente di € 8.400,00, lo Stato con l’indennità di accompagnamen-
to € 5.915,00, per un totale di € 21.515,00 annui. Io percepirò nel 2012, tra pensione di invalidità civile e redditi da contratto
a progetto, € 530 circa mensili certi.
Vi domando: come posso vivere insieme alle mie assistenti con tale reddito? Io non ho molte alternative, o vado in una comu-
nità rinunciando alla vita, perché tempi e assistenza non sono personalizzati ma rispondono alle esigenze della struttura,
costando alla società comunque circa € 30.000 annui, oppure ricevo adeguati finanziamenti per il progetto di Vita indipen-
dente, finalizzato al fondamentale svolgimento dell’attività professionale educativa e sociale .
Cortesemente chiedo a voi una risposta. Posso vivere o no?
Cordialmente, Dott.ssa Cinzia Rossetti
Via XXV Aprile 51/53
25018 Montichiari (Brescia)
Via Ordanino 11
46043 Castiglione delle Stiviere (MN)
Tel. e Fax 030-9961163
E-mail: [email protected]
Sito: www.amabrescia.org
Poesie
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ANCHE TU PUOI AIUTARCI
Destina il 5 per mille dell’IRPEF
con i modelli di dichiarazione CUD, 730, UNICO.
Non si tratta di un aggravio alle tue imposte:
lo Stato rinuncerà ad una quota del 5 per mille
per destinarlo alla finalità da te indicata.
CODICE FISCALE: 94004030170
Tutte le donazioni effettuate mediante bonifico
bancario sono oneri fiscalmente deducibili
come previsto dalla legge vigente.
BANCO DI BRESCIA AG. MONTICHIARI 2
IBAN: IT12Y0350054780000000006086
La tua scelta potrà aiutare l’associazione a sostenere e
promuovere i progetti di volontariato
Caruso — Lucio Dalla
Qui dove il mare luccica
e tira forte il vento
su una vecchia terrazza davanti al golfo
di Sorrento
un uomo abbraccia una ragazza
dopo che aveva pianto
poi si schiarisce la voce e ricomincia il
canto
Te voglio bene assai
ma tanto tanto bene sai
e' una catena ormai
che scioglie il sangue dint' e' vene sai
Vide le luci in mezzo al mare
pensò alle notti la in America
ma erano solo le lampare
e la bianca scia di un'elica
sentì il dolore nella musica
si alzò dal Pianoforte
ma quando vide la luna uscire da una
nuvola
gli sembrò più dolce anche la morte
Guardò negli occhi la ragazza
quegli occhi verdi come il mare
poi all'improvviso uscì una lacrima
e lui credette di affogare
Te voglio bene assai
ma tanto tanto bene sai
e' una catena ormai
e scioglie il sangue dint'e vene sai
Potenza della lirica
dove ogni dramma e' un falso
che con un po' di trucco e con la mimica
puoi diventare un altro
Ma due occhi che ti guardano
così vicini e veri
ti fanno scordare le parole
confondono i pensieri.
Così diventò tutto piccolo
anche le notti la in America
ti volti e vedi la tua vita
come la scia di un'elica
Ah si, e' la vita che finisce
ma lui non ci pensò poi tanto
anzi si sentiva felice
e ricominciò il suo canto
Te voglio bene assai
ma tanto tanto bene sai
e' una catena ormai
che scioglie il sangue dint'e vene sa
Associazione AMA Brescia
Marzo 2012 — Franca Roberti I grandi petali delle magnolie raccolgono il tonfo del mio cuore ogni volta puerile e sorpreso dalla svelta corsa di primavera. Inciampa e cade per rialzarsi, stupito e scioccamente felice di questa luce che screzia in viola i grandi petali delle magnolie
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