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notiziario_giugno

Date post: 23-Mar-2016
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IL PRESIDENTE MARINI MARINI: “SOSTENERE LA VENDITA DIRETTA AIUTA A FAR RIPARTIRE IL PAESE” Iscritto al n.19 del 27/01/2010 - Registro Nazionale della Stampa del tribunale di Roma NOTIZIARIO DELLA RETE DEI PUNTI IN VENDITA DIRETTA Anno III - N°16 - GIUGNO
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Sergio Marini - PRIMO PIANO

IL PRESIDENTE MARINI

MARINI: “SOSTENERE LA VENDITA DIRETTA

AIUTA A FAR RIPARTIRE IL PAESE”

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NOTIZIARIO DELLA RETE DEI PUNTI IN VENDITA DIRETTA Anno III - N°16 - GIUGNO

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Sergio Marini - PRIMO PIANO

MARINI: “SOSTENERE LA VENDITA DIRETTAAIUTA A FAR RIPARTIRE IL PAESE”Vola la spesa alternativa in controtendenza con i canali tradizionali e aumentano i cittadini che formano un Gas“Non solo sconti e promozioni, gli italiani cercano prodotti ad alto valore in termini di etica e sostenibilità”

Valle D'aosta Erik Verraz, Piemonte Paolo Marengo,

Lombardia Valeria Sonvico, Veneto Luca Motta,

Trentino A.A. Ezio D'andrea, Friuli V. G. Rita Nassimbeni,

Liguria Giovanni Bottino, Emilia Romagna Ivo Zama,

Toscana Paola Saviotti, Umbria Luca Epifani,

Marche Michela Fabiano, Lazio Roberto Santopietro, Abruzzo David Falcinelli, Molise Carla Porfilio, Campania Rita Gaviglia, Basilicata Lino Sivolella, Puglia Teresa Depetro, Calabria Ester Perri, Sicilia Calogero Fasulo, Sardegna Giuseppe Casu

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FONDAZIONELa campagna amica non va in vacanzaArrivano i mercati nelle località di mare

INTERVISTALe trote della Valchiusella In retenei mercati di Campagna Amica Torino

GLI ORTI DI CAMPAGNA AMICADaniele TaffonOra le città riscoprono il welfare coltivando gli orti urbani

ECONOMIA VERDEIl premio all’ “Economia Verde” incorona il consorzio piacentino biopiace

LETTO PER VOI - Stefano Masini Tauroetica, il rapporto con gli animali fra tradizione e contemporaneità

FILIERA COLTA - Toni De AmicisI mercati di Campagna Amica volanoè stata oltrepassata “quota mille”

IL MERCATO DEL MESE - Alessandra GioggiL’educazione in campagna fa… scuolaUn anno ricco di successi e soddisfazioni

FONDAZIONE - Michele ErricoConsorzio produttori, ecco il garantedelle botteghe di Campagna Amica

FONDAZIONESisma, il grana della solidarietàconquista le piazze della Lombardia

PROGETTI - Pietro HausmannCon fa.Re.Na.It agricoltori e cittadini vanno a lezione di biodiversità

FATTORIA DEL BENESSERE - Marina FaraoneIl bagno nel fieno ti fa bello nelle campagne della valsugana

L'AZIENDA DEL MESE - Marina FaraoneTra i monti lisser e grappa c’e’ una malga piena di leccornie

DONNE IMPRESAPer l’estate arrivano le agricoloniefinita la scuola, tutti in campagna!

L'ESPERTO DEL CREDITO - Andrea RennaCon Creditagri italia è nata la prima "banca degli agricoltori italiana"

PRIMO PIANO - Sergio MariniMarini: “sostenere la vendita direttaaiuta a far ripartire il paese”

SOMMARIO

Fondazione Campagna Amica e Digitalia Lab adottano:

Presidente: Sergio Marini

Direttore Generale: Toni De Amicis

Coordinatori regionali:

Contatti:Via Nazionale 89/a 00184

Roma (Italy) Tel +39.06489931

[email protected] www.campagnamica.it

IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA Iscritto al n. 19 del 27/01/2010 Registro Nazionale della Stampa

del Tribunale di Roma

Editore e proprietario: Fondazione Campagna Amica

Direttore Responsabile: Paolo Falcioni

Coordinamento editoriale: Massimiliano Paoloni,

Sara Paraluppi

Redazione: Fabio Cagnetti, Raffaella Cantagalli, Alessandra Gioggi, Pietro Hausmann

Hanno collaborato: Silvia Bosco, Domenico Buono,

Carlo Hausmann, Daniele Taffon,Rolando Manfredini, Stefano Masini,

Carmelo Troccoli

Indagini a cura dell’istituto ricerche SWG S.r.l. sede legale via S.Francesco 24 34133 Trieste

Tel +39.040362525 www.swg.it

Stampa: Digitalia Lab, via G. Peroni, 131 – RomaImpaginazione: MB

Il presente notiziario viene inviato gratuitamente a tutti gli aderenti alla rete

dei Punti di Campagna Amica.

È consentita la riproduzione totale o parziale degli articoli, purchè venga citata la fonte

Prima di gettare questo notiziario nella carta, passatela a un amico interessato a conoscerci. 10

ANNO III - N°16 - GIUGNO

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La pressione della crisi eco-nomica spinge gli italiani a ponderare meglio la pro-pria spesa e accanto alla

ricerca attiva delle promozioni salgono gli acquisti di prodotti con alto valore intrinseco in ter-mini di sicurezza, sostenibilità ambientale, eticità e anche so-stegno economico all’economia locale del territorio. Una tendenza che va sostenuta con una politica mirata di incen-tivazione dei consumi per avvia-re realmente la ripresa economi-ca del Paese”. È l’appello lanciato dal presi-dente Sergio Marini con la spe-sa alternativa che continua a far registrare risultati positivi, in controtendenza rispetto ai canali tradizionali. Un’analisi della Coldiretti evi-denzia, infatti, che aumenta chi preferisce fare la spesa diret-tamente dai produttori nelle aziende agricole o nei mercati di Campagna Amica dove hanno fatto la spesa oltre 9 milioni di italiani. “Nei mercati vengono contenuti gli sprechi di imballaggi con l’of-ferta, ad esempio, di latte sfuso o dei legumi con il dispenser, sono banditi gli ogm e sono mes-si a disposizione spesso servizi di vendita a domicilio e offerte speciali per i gruppi di acquisto solidale (Gas) formati da condo-mini, colleghi, parenti o gruppi di amici che decidono di fare la spesa insieme per ottenere con-dizioni vantaggiose, ma soprat-tutto per garantirsi la qualità di quanto portano in tavola – sot-tolinea Marini -. Si tratta di un

fenomeno che coinvolge anche molti chef che nei ristoranti vo-gliono dare un contenuto etico ai propri menu con freschi, a chilo-metri zero e veramente Made in Italy per aiutare la ripresa dell’e-conomia nazionale”. Un trend positivo che si abbina a quello registrato dalla vendita del cibo a domicilio che ha chiu-so il 2011 con un aumento del giro d'affari del 3,4% rispetto al 2010, assestandosi oltre 223 mi-lioni di euro. Sono inoltre diventati oltre 800 i gruppi di acquisto solidale (Gas)

strutturati presenti lungo tutto il territorio nazionale anche se una maggiore concentrazione si segnala in Lombardia, Toscana, Piemonte, Veneto ed Emilia-Romagna. Ma, accanto a queste realtà che dispongono di una vera e pro-pria struttura organizzativa, si contano decine di migliaia di ini-ziative spontanee che “nascono” e “muoiono” in continuazione nei palazzi, nei posti di lavoro, nei centri sportivi e ricreativi sulla base di semplici accordi verbali.

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LA VENDITA SICURA - Rolando ManfrediniFrutta e verdura, ecco i consigliPer seguire la giusta… etichetta

ITINERARI DEL GUSTO - Fabio CagnettiCampania, sotto il vulcano “Covano” le albicocche del vesuvio

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54 IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA

L’attenzione al buon cibo e alla spesa locale e stagiona-le non va in vacanza. Per questo i mercati di

Campagna Amica seguono gli spostamenti estivi dei loro affe-zionati clienti, il cambiamento di abitudini e ritmi di vita, aprendo-si anche all’incontro con i turisti che visitano il nostro paese.Anche quest’anno, visto il suc-cesso della passata stagione, a partire dal mese di giugno e per tutto il periodo estivo in alcuni luoghi di mare i Mercati di Cam-pagna Amica tornano ad essere il punto di riferimento per la spesa di chi si reca in campeggio. A Cesenatico, nel cuore della ri-viera adriatica romagnola, l’ap-puntamento è ogni venerdì dalle 18.30 fino alle 23.00: al rientro da una giornata di mare, oppure dopo cena, un giro al mercato per scegliere i migliori ingredienti di un menù vacanziero.Analoga iniziativa nella splen-dida cornice del Golfo di Gaeta e all'interno del parco naturale del Garigliano: a Baia Domizia il mercato si svolge ogni sabato nel villaggio turistico a partire dalle 16.30 e fino a tarda sera.Nella riviera ravennate la lun-ga stagione estiva dei mercati di Campagna Amica ha uno slogan molto invitante: “Con l’estate arrivano i nostri”, ossia i sapori autentici delle produzioni a km zero garantite dagli agricoltori della filiera agricola locale dispo-nibili nei centri storici e nei lidi locali in orario serale.Anche i numerosi appuntamenti festivi locali, come ad esempio le Feste Vigiliane a Trento o la

LA CAMPAGNA AMICA NON VA IN VACANZAARRIVANO I MERCATI NELLE LOCALITÀ DI MAREDopo il successo della scorsa stagione, anche quest’anno i “farmers” non lasceranno soli i propri clientiTante le iniziative in programma lungo lo Stivale per garantire prodotti agricoli di qualità durante le ferie

Festa di Sant'Erasmo a Sant’Era-mo in colle, solo per citarne al-cuni, sono arricchiti dagli stand con i prodotti firmati “Campagna Amica”, a garanzia di qualità e genuinità.Solo alcuni esempi, replicati in tutta Italia, per affermare che i prodotti della Rete di Campagna Amica sono una vera e propria opportunità per residenti e va-canzieri, ma anche un'occasione per le imprese agricole per far conoscere direttamente le carat-teristiche di specialità territoriali uniche e inimitabili e il lavoro ne-cessario per realizzarle.

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L’EDUCAZIONE IN CAMPAGNA FA… SCUOLAUN ANNO RICCO DI SUCCESSI E SODDISFAZIONIMigliaia gli alunni coinvolti nelle attività promosse con Coldiretti Donne Impresa su tutto il territorio nazionaleE a Milano l’Istituto comprensivo Cadrona ha finito per “fare proprio” il mercato degli agricoltori della zona

Nel mese di giugno si è concluso idealmente l’an-no scolastico anche per le attività di Educazione

alla Campagna Amica promosse da Campagna Amica e Coldiretti Donne Impresa su tutto il terri-torio nazionale. Il Mercato di Campagna Amica è stato il luogo ideale per con-cludere percorsi educativi che hanno trattato di volta in volta diverse tematiche: il consumo di prodotti locali, le energie rinno-vabili, la guida all’acquisto. Ragazzi, docenti e genitori si sono trovati insieme per una giornata di festa ma anche di conoscenza dal vivo dei prodot-ti della filiera agricola italiana, declinata nelle tipicità di ogni regione. La visita al Mercato di Campagna Amica permette a bambini e ragazzi di conoscere il territorio in cui vivono e i suoi tesori alimentari, avvicinandosi a cibi sani che devono essere alla base della loro alimentazione. L’obiettivo è quello di avvicinare sempre di più i ragazzi alle realtà produttive del territorio per far scoprire loro il gusto dei prodot-ti nostrani e far crescere consu-matori consapevoli e responsa-bili. Molte le attività proposte: laboratori del gusto, esperienze dirette di produzione di formag-gio e marmellate, acquisto di prodotti a km zero per organiz-zare gustose merende. A Pistoia poi ragazzi e ragazze del-la scuola secondaria primaria han-no realizzato un orto didattico e a conclusione del progetto hanno portato al mercato di Via dell’An-nona i frutti del loro lavoro.

Alessandra Gioggi - IL MERCATO DEL MESEFONDAZIONE

... Più vicini a te

I punti vendita aziendali

Gli agriturismi

Le botteghe

COLDIRETTI RAVENNAVia Cura 63, 48121 - RavennaTel. 0544/210211 - Fax 0544/216261e-mail: [email protected]

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nei mercati estivi 2012

Con l’estate...CAMPAGNA AMICAun marchio garantito per un progetto sostenibile per il paese

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IL FARMERS MARKET FINISCE SUI BANCHIMa non si tratta solo di belle fe-ste conclusive: a Milano l’istituto comprensivo Cadorna, che racco-glie nel suo bacino di utenza quar-tieri molto popolosi come San Siro e Fiera, ha realizzato l’iniziativa “Sabato scuola aperta accoglie tut-ti!”. Il successo, anche a livello cit-tadino, è stato tale che l’Istituto ha ospitato nel suo cortile il Mercato di Campagna Amica, nella certez-za che si tratti di un vero servizio per il quartiere. Il mercato, aperto ogni venerdì mattina, diventerà anche occa-

sione di attività didattiche per i bambini dell’Istituto, con l'au-spicio di un loro riavvicinamento all'origine del cibo che mangia-no. E dopo l’estate, il mercato di Campagna Amica nella scuola tornerà a settembre. Perciò se la scuola non va al mercato, il mer-cato va a scuola.Un’iniziativa importante per aiu-tare le giovani generazioni a man-giare meglio, prevenendo i rischi legati al progressivo abbandono dei principi della dieta mediter-ranea a favore del consumo di cibi grassi e ricchi di zucchero come le bibite gassate.

ANNO III - N°16 - GIUGNO

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6 7IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA

A Roncegno Terme, cen-tro climatico e termale di antica tradizione, si trova l’Azienda Agricola

e Agrituristica Montibeller, spe-cializzata in bagni di fieno e ba-gni aromatici. In un’oasi di pace e tranquilli-tà, questa struttura rappresenta un luogo ideale per le vacanze all’insegna del relax, dove pro-vare l’emozione di essere cocco-lati dalla natura con il fieno di alta montagna, le essenze natu-rali coltivate e i cibi genuini cu-cinati con prodotti aziendali o di altri imprenditori trentini.L’Agriturismo Montibeller, si-tuato in via Prose 1, si estende su 12 ettari sui quali vengono coltivati ciliegie, piccoli frutti, ortaggi, erbe officinali, castagne, mele, mais da polenta e da cero-so che insieme al fieno viene uti-lizzato per l’alimentazione degli animali dell’azienda (bovini, polli, conigli). L’idea dei bagni di fieno prende piede agli inizi degli anni 2000, a seguito di alcuni corsi di fitobal-neoterapia e sulle erbe officinali seguiti dai proprietari dell’azien-da. Successivamente è stato recupe-rato un appezzamento di terreno su uno dei masi di Roncegno su cui è stata avviata la coltivazio-ne di erbe officinali con metodo biologico. Il progetto è stato portato a ter-mine nel 2007 con l’apertura del centro benessere, in cui vengono utilizzati prodotti dell’azienda tra i quali il fieno di montagna (sopra i 1400 mt) e le erbe offi-cinali.

Il BAGNO NEL FIENO TI FA BELLONELLE CAMPAGNE DELLA VALSUGANAL’Agriturismo Montibeller di Roncegno Terme propone trattamenti rigeneranti con i prodotti di montagnaUn centro benessere ad alta quota e dodici ettari di coltivazioni per soddisfare tutte le esigenze dei clienti

IMPACCHI E CREME PER STARE MEGLIOI trattamenti proposti dall’a-zienda sono: il Bagno di fieno Lagorai realizzato tramite im-pacco con fieno delle montagne del Lagorai riscaldato; il Bagno Alpino in cui seduti in una nic-chia si può godere del calore e del profumo emanato dal fieno;

FATTORIA DEL BENESSERE - Marina Faraone

TRA I MONTI LISSER E GRAPPA C’E’ UNA MALGA PIENA DI LECCORNIECon il latte d’alpeggio delle sue mucche l’Agriturismo El Tabaro produce formaggi alle noci e alle erbeUn punto vendita garantisce ai turisti acquisti e degustazioni di caciotte, salumi e tante altre specialità

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Marina Faraone - L'AZIENDA DEL MESE

l’alpeggio è nella malga 1° lotto Valmaron, dove, all’interno dello spaccio, oltre ai formaggi, tosella, caciotte e burro, è possibile tro-vare anche insaccati, noci e mie-le, sempre freschi e controllati di produzione aziendale. Nella casetta della malga si tro-

A pochi passi dalla Valsu-gana e da Asiago, circon-dato dai Monti Lisser e Grappa, l’Agriturismo El

Tabaro domina Enego, comune della provincia vicentina. L’azienda, a conduzione familia-re, è stata fondata nel lontano 1867 da Valerio Dalla Palma ed è ora gestita dai nipoti Andrea e Paolo secondo i valori e le tradi-zioni di una volta. Nella fattoria sono ospitate 110 mucche di cui 60 da latte insieme ad altri animali quali cani, galline e cavalli. Il latte appena munto viene trasformato nel caseificio all’interno dell’azienda in for-maggi unici e tipici, dal sapore ca-ratteristico di quei luoghi, come i sentori delle erbe di montagna, di erba cipollina, di noci e di tutti quegli ingredienti con i quali An-drea Dalla Palma prepara le sue caciottelle dopo aver dato forma all’Asiago Dop, al burro di malga e alle freschissime ricotte.Come da tradizione gli animali sono portati nell’alpeggio esti-vo dove pascolano liberamente;

va il punto ristoro dove ai tavoli serve la figlia di Andrea, Laura, che, dopo avervi elencato le po-che ma imperdibili leccornie ser-vite in un piatto unico, passa la comanda In cucina alla mamma Ornella.

DALL’ASIAGO DOP AI FASOI IN TOCIONiente primi piatti perché l’auto-rizzazione non lo prevede ma sala-me, pancetta e lardo di montagna, Asiago dop fuso, funghi trifolati, fagioli pasticciati con pomodoro (in Veneto “fasoi in tocio”), cavo-lo cappuccio in insalata, polenta, formaggi e focacce. L’azienda, che si trova in via Ta-baro 30, offre attività ricreative e percorsi didattici per far co-noscere ed apprezzare come si svolge la vita tipica contadina a contatto con gli animali. Da ottobre a maggio vengono ospitati gruppi scolastici, men-tre da metà giugno a settembre vengono proposti spuntini e pas-seggiate nell’alpeggio estivo, la malga 1° lotto Valmaron sita in Località Stazzio Enego 2000.

Il bello della filiera cortaAzienda Agricola “El Tabaro”Via Tabaro, 30 - 36061 Enego (Vi)Fax. 0424.490033Cell. 348.3647129 - 338.9310980Email: [email protected]

Come raggiungerciMALGA 1° LOTTO VALMARONLocalità Stazzio Enego 2000Dal centro di Asiago: proseguire in direzione GALLIO- ENEGO, dopo il comune di Foza in località LAZZA-RETI, svoltare a sinistra in direzione MARCESINA. Albivio Marcesina/Val Maron, imboccare la strada a de-stra (direzione Val Maron). Arrivati agli impianti scii-stici “Enego 2000”, imboccare la strada non asfaltatasulla destra.Dalla SS Valsugana: all’altezza di Primolano, seguiredirezione Enego. Oltrepassato l’abitato di Enego al bivio“dori” (direzione Enego-Val Maron) girare a destra. Ar-rivati agli impianti sciistici “Enego 2000”, imboccare lastrada non asfaltata sulla destra.

Asiago Gallio Foza EnegoPrimolano

Trento

direzioneMarcesina

Bassanodel Grappa

El Tabaro

Provinciadi Vicenza

Comunedi Enego

con il patrocinio

Azienda aderenteal Progetto Burlina

Azienda iscritta al ConsorzioTutela Formaggio Asiago n. 118

Punto

I Farmers Market, le Aziende agricole, gli Agriturismi e le Cooperative in vendita diretta che al Mese di Giugno hanno aderito alla rete nazionale delle imprese a marchio “PUNTO CAMPAGNA AMICA” sono:

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IL CONTA PUNTI

il Bagno aromatico e di fiori; la Sauna Aromatica; l’Idromassag-gio con oli. Dalle piante offici-nali coltivate in azienda si ottie-ne inoltre una piccola gamma di prodotti da bagno quali: Sham-poo doccia con lavanda, achillea e calendula; Olio da bagno e Sa-pone liquido con salvia, sambu-co, achillea, calendula.

ANNO III - N°16 - GIUGNO

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98 IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA

Trote della Valchiusella: trota iridea, trota salmo-nata, trote fario e salmeri-ni. Sono questi i prodotti

che Foce Savenca, azienda agri-cola condotta da Luciano Aimo-netto, a Issiglio, commercializza nei mercati di Campagna Amica in provincia di Torino. «Foce Savenca, il nome dell’a-zienda che conduco dal 1997 – spiega Luciano Aimonetto – deriva dal torrente Savenca, affluente del più conosciuto Chiusella, che nasce dal mon-te Monfanti; si tratta di uno dei tratti d’acqua più puliti di tutto il Piemonte e a testimoniarlo ci sono i buoni indicatori biologici del tratto d’acqua, tra cui il gam-bero di fiume, crostaceo decapo-de. Le vasche aziendali sono ali-mentate dall’acqua del torrente Savenca. Da una ditta di Beinette in pro-vincia di Cuneo, acquisto i pesci con pezzature che vanno dai 150 ai 200 grammi. Li introduco nel-le mie vasche e dopo tre-quattro mesi commercializzo pesci sui 300 grammi. Parte dei pesci, come le trote sal-monate, soggiorna nelle vasche più a lungo, sino a raggiungere una pezzatura di 500-700 gram-mi».

Che cosa chiede il consumatore quando acquista le trote?

«La gente innanzitutto vuole che il pesce sia fresco – spiega Lucia-no Aimonetto – e pretende che sia di qualità. Le mie trote sono allevate in acqua pura di montagna. Oltre alla ricca

microfauna utilizziamo anche del mangime: ma non abbiamo biso-gno di spingere più di tanto pro-prio per le già eccellenti qualità nutrizionali dell’acqua in cui vive. Il risultato che arriva è un prodot-to di qualità».

Quanti pesci vengono allevati in un anno a Foce Savenca?

«In dodici mesi alleviamo oltre 60 quintali di trote della Valchiusella – precisa Luciano Aimonetto -. La gran parte della produzione viene

LE TROTE DELLA VALCHIUSELLA IN RETENEI MERCATI DI CAMPAGNA AMICA TORINOL’azienda Foce Savenca vende direttamente i pesci del proprio allevamento nei farmers market piemontesiUn originalissimo banco di vendita assicura ai consumatori la freschezze e la qualità del prodotto

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I consumatori che arrivavano in azienda erano sempre meno e non riuscivo a commercializza-re tutti i pesci allevati. Il salto di qualità è arrivato con i mer-cati dei produttori di Campagna Amica allestiti dalla Coldiretti. I cittadini all’inizio mostrano una certa diffidenza e il primo im-patto non sempre è facile. Poi, però, prevale la curiosità e, in genere, cominciano acquistando un solo pesce, poi tornano per effettuare spese maggiori. Una pubblicità che funziona è il pas-saparola».

Una cosa che colpisce è la com-posizione del banco di vendita.

«L’ho inventato io. Ho attrezza-to un furgoncino con una vasca dotata di ossigenazione e con-trollo della temperatura. Sempre sul cassone del furgone c’è l’area dove vengono storditi e uccisi i pesci, una zona sottratta alla vi-sta del pubblico. Con una rete tiro fuori dalla vasca la trota e la mostro ai clienti. Dopo l’assenso del cliente la trota viene stordi-ta, pesata ed eviscerata tramite aspirazione. La tecnica dell’e-

commercializzata nei mercati po-meridiani di Campagna Amica al-lestiti da Coldiretti Torino nei co-muni della cintura metropolitana. Siamo inoltre presenti in alcuni comuni vicini alla sede dell’azien-da, come Caluso, Castellamonte, Ivrea, Chivasso e Caselle».

In questi anni come sono mutati i gusti dei consumatori rispetto ai pesci di acqua dolce?

«All’inizio non è stato facile – spie-ga l’imprenditore piemontese -.

INTERVISTA INTERVISTA

viscerazione con aspirazione pneumatica l’ho adottata anni fa, sempre per fornire ai consu-matori un migliore servizio. In tal modo quando lasciano il mio banco nella borsa hanno un pesce che non devono più pulire, ma solamente cucinare. Alcuni consumatori vengono di-

rettamente in azienda per vedere come alleviamo le trote. Per come sono maturate le cose negli ultimi tempi direi che le prospettive dell’azienda sono buone: in futuro dovrei riusci-re a crescere ancora per servire sempre meglio i consumatori con prodotti di qualità».

ARRIVA L’ETICHETTA PER IL PESCE AL RISTORANTE

Il provvedimento del Decreto Sviluppo è però su base volontaria

Arriva l’etichetta per il pesce italiano ven-duto al dettaglio o servito al ristorante. A darne notizia è Coldiretti Impresa-Pesca, sulla base di una delle novità contenute nel decreto Sviluppo approvato dal Con-siglio dei Ministri. Con la nuova norma-tiva i soggetti che vendono al dettaglio o somministrano prodotti della pesca potranno utilizzare nelle etichette e in qualsiasi altra informazione fornita per iscritto al consumatore la dicitura “pro-dotto italiano”. Sarà ammessa anche

ogni altra indicazione sull`origine itali-ana o sulla zona di cattura del pescato più precisa di quella oggi prevista dalle norme in vigore. Attualmente, ricorda Coldiretti Impresa-Pesca, la legge sull’etichettatura prevede la sola indicazione della zona di pesca. Il pesce italiano, ad esempio, fa parte della cosiddetta “zona Fao 37”, che contraddistingue il prodotto del Mediter-raneo. “L’indicazione dell’origine per il pesce italiano è un provvedimento posi-

tivo ma non sufficiente ad assicurare al consumatore la possibilità di conoscere sempre l’origine di quanto porta in tavola o mangia al ristorante - sottolinea Tonino Giardini, responsabile nazionale del set-tore pesca di Coldiretti -. Solo rendendo obbligatoria l’etichettatura d’origine, e non facoltativa, potrà infatti essere ga-rantita piena trasparenza rispetto a una situazione che vede oggi in Italia due pi-atti di pesce su tre provenienti dall’estero senza che nessuno lo sappia”.

Info: Foce Savenca di Luciano AimonettoCorso Umberto I, 14 - Issiglio (To)Cell: 347-8855747 - mail: [email protected]

ANNO III - N°16 - GIUGNO

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Il 23 maggio si è svolto a Tori-no il convegno su agricoltura sociale dal titolo “Fuori dal seminato”.

Si è inaugurato così lo Smart City Festival di Torino. Il mes-saggio è tutto nell’immagine di Michele Finizio: “Quello che il bruco è in poten-za fa parte della sua natura tanto quanto quello che è già diventa-to; e non considerare che diven-terà una farfalla significa man-cargli di rispetto: il diritto del bruco, infatti, è di trasformarsi in farfalla, contribuendo lui stes-so alla propria trasformazione”. Questa immagine spiega ciò che dovremmo pensare quando im-maginiamo un welfare basato sui servizi che l’agricoltura può offrire anche in ambito urbano: un’unione di protagonismi, tut-ti dignitosi e indispensabili tra cui aziende agricole, cooperati-ve sociali, associazioni di volon-tariato.

NEL MERCATO SI COLTIVA MEGLIOA fare da cornice ai lavori, or-ganizzati dalla Coldiretti di To-rino, il mercato di Campagna Amica con le imprese agricole sociali locali e un allestimento di orti urbani, orizzontali e ver-ticali.Parlando di orti non si può non menzionare la bellissima espe-rienza di Miraorti con 500 orti nati dalla condivisione e pas-sione di tanti cittadini torinesi su un progetto della cooperati-va Biloba, sostenuto dalla Fon-dazione della Comunità di Mira-fiori, dalla Fondazione Giovanni

Goria e dalla Fondazione Crt. Oggi Torino può diventare luogo di sperimentazione di un nuovo modo di pensare la città e in que-sto Coldiretti e Campagna Ami-ca, con le sue reti, sono i partner ideali con cui l’amministrazione

ORA LE CITTÀ RISCOPRONO IL WELFARE COLTIVANDO GLI ORTI URBANIIl ruolo dell’agricoltura al centro del convegno “Fuori dal seminato” organizzato a Torino dalla ColdirettiUn patto tra imprenditori agricoli, cooperative sociali e associazionismo per pensare un nuovo tipo di spazio

GLI ITALIANI TORNANO NEI CAMPI

Oltre un milione di coltivatori per hobby

Sono oltre un milione gli italiani che fuori dal proprio lavoro ufficiale si trasformano in coltivatori per hobby in campagna su appezzamenti di terreno che hanno in media un et-taro di superficie in cui coltivano ortaggi, frutta ed anche vino o olio. È quanto afferma la Coldiretti, sulla base di una analisi di vita in cam-pagna, nel sottolineare che a spin-gere questa tendenza favorita dalla crisi è scelta da molti come misura

antistress, per passione, per grati-ficazione personale, per garantirsi qualità e sicurezza del cibo che si portano in tavola o anche solo per risparmiare. Chi non ha la possibilità di disporre di una ampio appezzamento di ter-reno in campagna si accontenta dell’orto o del terrazzo dove un italiano su quattro si cimenta nella coltivazione “fai da te” di lattughe, pomodori, piante aromatiche.

comunale può realizzare progetti che vadano in questa direzione. La volontà è emersa in modo forte, sta a tutti noi, non solo a Torino, ma in tutta Italia, fare in modo che questo “bruco si tra-sformi in farfalla”.

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I vantaggi della vendita diretta

Daniele Taffon - GLI ORTI DI CAMPAGNA AMICA

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Eccoci, riprendiamo un ul-teriore focus sulla catena delle Botteghe di Campa-gna Amica.

Abbiamo cercato di offrire nei numeri precedenti un spaccato sul tema Botteghe, analizzando i protagonisti, in verità come ab-biamo anche più volte evidenzia-to, il trono lo abbiamo lasciato ai gestori, ma non è proprio così. In effetti si tratta di un mix di protagonisti che diventano tali perché ci sono tutti, altrimenti il progetto non avrebbe avuto storia. Il ruolo che forse merita ora qualche accenno è quello del Cpca (Consorzio di Campagna Amica) e lo abbiamo definito connettore, impresa, strumento economico in generale. La verità è che il Cpca nasce per svolgere il ruolo di strumento di connessione tra produttori e gestori, ma pian piano assume sempre più la connotazione di garante della vendita diretta or-ganizzata. Quest’ultima pur dividendosi tra i gestori agricoli e non, la si re-alizza nel primo caso perché dei soggetti agricoli singoli o collet-tivi vendono nella Bottega il loro prodotto oltre quello che viene loro fornito dal Cpca, quindi il Consorzio è puro fornitore di questa fattispecie di Botteghe, e nel secondo caso invece quando è proprio il Cpca a venderlo di-rettamente avvalendosi del sup-porto, o meglio ancora del servi-zio svolto da un gestore, ovvero una persona fisica o giuridica che attraverso la sottoscrizione di apposito contratto, assume il ruolo di gestore.

CONSORZIO PRODUTTORI, ECCO IL GARANTEDELLE BOTTEGHE DI CAMPAGNA AMICA ll Cpca rappresenta la connessione tra agricoltori e gestori ma assicura anche la qualità dei prodottiDalla gestione del portale alla logistica, la struttura punta a creare nuove opportunità commerciali

UN RUOLO ECONOMICO BEN DEFINITOGià queste due evidenziazioni la dicono lunga sul ruolo del Con-sorzio confermando che da puro strumento di connessione passa ad un ruolo economico ben defi-nito. Il Cpca nasce con una strut-tura snella che si preoccupa pri-ma di costruire l’intero impianto di progetto per poterlo prima diffondere sul territorio attra-verso i canali della Coldiretti, e poi cominciare a dargli le gambe.

Oggi il Cpca conta in organico 4 dipendenti, e diverse figure di collaboratori/trici, ma si riesce a contenere il numero delle risorse umane perché si è deciso di pun-tare dal primo momento sulla co-struzione di un portale che oltre a snellire al massimo le procedu-re, contenesse anche sotto certi aspetti i costi.

ORDINI, UN FLUSSO CONTINUOLa gestione del portale è una delle attività di punta del Cpca, attraverso esso tiene costante-mente sotto controllo i flussi degli ordini e naturalmente as-sicura la logistica nei casi in cui non è garantita direttamente dal fornitore. Il Cpca, parallelamente, sta svi-luppando anche altre attività tra cui quelle che la vedono agire a stretto contatto con Fai Spa, ol-tre quelle tese a stimolare le bot-teghe a servizio della ristorazio-ne commerciale ed agrituristica. Infatti dopo un primo sondaggio effettuato sono numerosi i risto-ranti ed agriturismi desiderosi di approvvigionarsi di prodotto autenticamente italiano e ov-viamente fregiarsi del marchio Campagna Amica. È un’attività che è frutto della evoluzione del progetto e che tende sempre più a consolidare il ruolo del Consorzio che diven-ta sempre più soggetto catalizza-tore, allargando le opportunità commerciali sia ai soci fornitori che ai gestori, fornendo proprio a quest’ultimi un “pacchetto cliente” già facente parte della rete di Campagna Amica, con cui relazionarsi.

FONDAZIONE - Michele Errico

Da puro strumento di connessione lo strumento promosso da Coldiretti sta assumendo un ruolo economico ben definito

10 IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA ANNO III - N°16 - GIUGNO

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12 IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA

La “prima edizione” del Gra-na della solidarietà avviata nel primo fine settimana di giugno ha coinvolto 15

piazze lombarde con circa 15 mila spicchi di formaggio vendute nelle varie province. Il successo e la ri-sposta dei consumatori sono sta-ti così importanti da decidere di replicare l’iniziativa a distanza di quindici giorni con un aumento dei punti di acquisto e della quan-tità di prodotto a disposizione: ol-tre 30 piazze e circa 38 mila spicchi tra Grana Padano e Parmigiano Reggiano. Nella prima settimana di vendita, il “Grana della solidarie-tà” è andato decisamente a ruba e molte persone non sono riuscite ad acquistarlo. A Milano, ad esempio, presso la Cascina Cuccagna, tutti gli spicchi di Grana Padano sono stati acquistati in meno di sessanta mi-nuti. A livello lombardo, nelle gior-nate del “Grana della solidarietà” sono state vendute oltre 560 forme.

SISMA, IL GRANA DELLA SOLIDARIETÀCONQUISTA LE PIAZZE DELLA LOMBARDIAContinua il travolgente successo dell’iniziativa promossa da Coldiretti per sostenere le imprese terremotateNelle Botteghe e nei Mercato di Campagna Amica si moltiplicano le occasioni di vendita al consumatore

IL RICAVATO ANDRÀ AI CASEIFICI DANNEGGIATIIl ricavato di queste vendite spe-ciali andrà in aiuto di quei casei-fici che nell’area del Mantovano hanno subito danni e hanno bi-sogno di ogni possibile sostegno economico per risollevarsi: le scosse hanno devastato più della metà delle imprese agricole pre-senti nelle zone colpiteLa spesa stimata per sistemare stalle, capannoni, fienili e im-pianti si aggira intorno ai 50 milioni di euro, senza contare il valore delle forme di Grana e Parmigiano danneggiate dalla ca-

Il progetto Fa.Re.Na.It, pro-mosso dal Cts e finanziato dal-la Commissione Europea con il programma Life+, dal Ministero

dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del mare e dal Ministe-ro Politiche agricole, vuole dare risposte concrete alla mancanza d’informazione sui benefici della Rete Natura 2000 specialmente in aree agricole e rurali, per sup-portare i responsabili delle ammi-nistrazioni pubbliche italiane che hanno l’onere della gestione e della valorizzazione di queste aree ma anche e soprattutto per chi risiede ed opera in queste aree, le aziende agricole, i singoli agricoltori, gli al-levatori e più in generale i cittadini. A essere direttamente coinvolti nel progetto sono Cts, Ispra, Comuni-tà Ambiente, Regione Lombardia, Coldiretti con il cofinanziamento dei Ministeri dell'Ambiente e del-le Politiche Agricole, delle Regioni Abruzzo, Calabria e Marche e la Provincia di Agrigento.

COME SALVAGUARDARE LE SPECIEPer salvaguardare la ricchezza di specie e il mantenimento dell’e-quilibrio naturale bastano alcune azioni semplici ma importanti, ad esempio conservare le siepi, le macchie di alberi, oppure sfal-ciare le praterie in alta quota in periodi in cui non si danneggia-no le nidificazioni. In cambio, gli agricoltori possono ricevere in-dennizzi non ancora pienamente conosciuti e sfruttati, oltre alla prospettiva di promuovere una produzione alimentare più sana e pulita e la possibilità di usare tecniche di coltivazione meno in-

CON FA.RE.NA.IT AGRICOLTORI E CITTADINI VANNO A LEZIONE DI BIODIVERSITÀAl via il progetto Life+ che punta a comunicare i benefici e le opprotunità della Rete Natura 2000 Prevista una serie di indennizzi per lo svolgimento di attività di conservazione e tutela dell’ambiente

vasive: meno fertilizzanti e meno pesticidi.“Le attività a difesa della biodiversità sono uno dei proget-ti su cui stiamo lavorando – af-ferma Clini – nei programmi per promuovere la nascita di imprese “verdi” tra i giovani. L’occupa-zione nei settori della nuova agri-coltura e dei nuovi lavori è mirata alla crescita e all’uscita dalla crisi economica attraverso la difesa del territorio dal dissesto idrogeolo-gico, attraverso la produzione di biomasse da destinare alle fonti rinnovabili d’energia, attraverso colture innovative per la chimica verde e i biocarburanti, attraverso la protezione delle varietà vegetali della tradizione”.

AGRICOLTURA, IL PRIMO PRESIDIO AMBIENTALE“L’agricoltura, pur rimanendo un’attività centrale per l’economia del nostro Paese, è da sempre il primo presidio ambientale del no-

stro territorio – afferma Catania -. È di fondamentale importanza la-vorare sull’informazione agli agri-coltori per far acquisire loro una più ampia conoscenza delle norme comunitarie, in particolare delle misure volte a tutelare la biodiver-sità e la salvaguardia dell’ambien-te. È basilare, tuttavia, che questi strumenti siano realmente efficaci e non costituiscano un aggravio burocratico ed economico per le nostre imprese”. L’intero progetto Fa.Re.Na.It per-tanto è dedicato a contribuire ad aumentare la conoscenza del valore e dei benefici di Rete Natura 2000 da parte del mondo rurale e dell’a-gricoltura. L’obiettivo del progetto è di facilitare una maggiore colla-borazione tra enti competenti per la rete Natura 2000 e per l’agricol-tura, a livello nazionale e regionale, e di impostare con la loro collabo-razione una strategia di comunica-zione a livello nazionale.

duta dalle scalere e che rappre-sentano la metà della produzione della provincia di Mantova, per una somma di circa 100 milioni di euro sui 220 totali stimati a li-vello nazionale. I danni sul Grana e sul Parmigia-no subiti dai 35 comuni lombar-di colpiti dal sisma sono pari a quelli rilevati per lo stesso com-parto da tutta l’Emilia Romagna, con 320 aziende agricole colpite solo nella fascia di primo impat-to del sisma.Le due regioni coinvolte dal si-sma vanno dunque sostenute il più possibile con ogni genere di iniziativa sia a livello solidaristico che a livello politico ed economi-co. Per questo nell’ultimo mese iniziative analoghe sono state re-alizzate nei mercati e nelle Bot-teghe di tutta Italia: da Roma a Pesaro e Fano nelle Marche, sino a Lamezia Terme in Calabria e a Nuoro in Sardegna.

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Il ricavato delle vendita andrà a caseifici del territorio rimasti danneggiati dalle scosse

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L’agricoltura è da sempre il primo presidio ambientale sul territorio

FONDAZIONE Pietro Hausmann - PROGETTI

ANNO III - N°16 - GIUGNO

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PER L’ESTATE ARRIVANO LE AGRICOLONIEFINITA LA SCUOLA, TUTTI IN CAMPAGNA!Una carta d’intenti tra Coldiretti Donne Impresa, Ministeri delle Politiche agricole e dell’Istruzione e LiberaSono oggi 1.300 le fattorie didattiche che offrono percorsi educativi e ludici diversi dalla solita vacanza

Arriva la bella stagione e chiudono le scuole. È tempo di colonia estiva per i ragazzi che hanno

appena terminato l’anno scolasti-co. Come poter offrire ai bimbi che hanno concluso il loro per-corso scolastico, una esperienza ricca di emozioni e sensorialità? Da questa estate c’è una possibi-lità in più per tutti i ragazzi che vivono 365 giorni all’anno in cit-tà, di sperimentare una settimana a stretto contatto con la natura. Aprono infatti le nuove "colo-nie" in campagna. Sono 1.300 le aziende agricole che svolgono attività di fattoria didattica in tutto il territorio na-zionale offrono percorsi educati-vi e ludici differenti dalla solita vacanza, i bambini abbondano la playstation, l’iphone, ipad…. per gettarsi a mani nude nella terra e costruire qualcosa di veramente reale! Un'opportunità che incontra le esigenze delle famiglie che vo-gliono far vivere la natura attra-verso un contatto vero. Ecco la novità delle “colonie” in cam-pagna, che si possono trovare su tutto il territorio nazionale: dal “City Camps" che sposa il felice connubio tra l'apprendimento della lingua inglese e il contatto diretto con la natura della Puglia, alla fattoria veneta ispirata alla pedagogia steineriana con corsi di pittura, decoro, cucito, model-laggio e cucina in un clima di be-nessere e relax, fino all’agrituri-smo bioecologico e all’ecomuseo dei vissuti e dei saperi inserito nel territorio del Parco Naziona-le dei Monti Sibillini.

TUTTI A LEZIONE DI AGRICOLTURA E LEGALITÀColdiretti, con Donne impresa, ha firmato una “carta degli inten-ti con Il Ministero delle Politiche Agricole (Mipaaf), il Ministero dell’istruzione (Miur) e Libera per promuovere percorsi forma-tivi sui temi della scuola, dell’a-gricoltura, dell’alimentazione e della legalità. “Coldiretti – come si afferma nel-la carta degli intenti - è impegnata nella realizzazione e nell’amplia-mento del progetto nazionale per le scuole “Educazione alla Cam-pagna Amica” che ha l’obiettivo di far incontrare il mondo della scuola e quello dell’agricoltura, sensibilizzando i ragazzi sui va-lori della sana alimentazione, del consumo consapevole, della tute-la ambientale, del territorio come luogo di identità e appartenenza, e nello specifico intende ampliare la sua rete di Fattorie didattiche,

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per incidere ancor più sulla dif-fusione di temi inerenti l’educa-zione alimentare e ambientale”. Marini: “Un modo diverso di educare” “Sperimentare ed ‘as-saporare’ la vita in campagna rappresenta un modo diverso di educare le nuove generazioni a valori importanti come la cor-retta alimentazione e al rispetto dell’ambiente - ha affermato il presidente di Coldiretti, Sergio Marini -. Inoltre è importante che i bam-bini di oggi, futuri consumatori di domani, conoscano da vicino le diverse attività agricole per capire l’importante lavoro degli agricoltori che ogni giorno si im-pegnano per produrre del buon cibo di qualità che non nasce sugli scaffali dei supermerca-ti”. Per conoscere l’elenco delle aziende coinvolte nel progetto consulta il sito www.donneim-presa.coldiretti.it

14 IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA

Il Consorzio Biopiace di Piacenza è salito sul gradino più alto del podio nella sezione agricoltura della seconda edizione del pre-

mio Economia Verde dell’Emilia Romagna, rivolto alle aziende della regione promotrici di politiche im-prenditoriali a favore dell’ambien-te, organizzato dal Legambiente, in collaborazione con Coldiretti Emi-lia Romagna. Il consorzio vincitore si distingue per la rappresentanza verticale di tutta la filiera, dalla col-tivazione alla vendita. I suoi princìpi ispiratori sono stati la filiera corta, l’origine certa, i pro-dotti a Km0 e no-Ogm, la multi-funzionalità. “E’ stato il primo con-sorzio in Italia, ricorda il presidente di Coldiretti Piacenza Luigi Bisi, a fornire alle mense scolastiche una gamma completa di prodotti bio-logici del territorio, cha vanno dal settore lattiero-caseario ai cereali, dall’ortofrutta alle carni, dalle con-serve al miele; inoltre è l’unico a livello nazionale a produrre Grana Padano Bio”.

APPALTI VERDI, IDEA VINCENTENella motivazione del premio, la giuria cita “la qualità delle produ-zioni biologiche, la valorizzazione della filiera corta e la competenza nel collaborare con le Ammini-strazioni locali per i GPP (acqui-sti verdi della Pubblica Ammini-strazione) e l’approvvigionamento dei prodotti biologici nelle mense scolastiche e pubbliche. Degna di nota, prosegue la motivazione, è anche la capacità di fare impresa in territori collinari e montani, luoghi da tutelare in cui particolarmente difficoltoso appare il raggiungi-mento di vantaggi economici”.

“L’idea vincente e lungimirante di Biopiace, conclude Bisi, è sta-ta quella di costituire il consorzio mettendo assieme ben 70 aziende, in prevalenza biologiche, apparte-nenti a diverse realtà per proporre ai consumatori e alle scuole una vasta gamma di prodotti a km zero per valorizzare le tipicità locali”.

TRA ECONOMIA E AMBIENTE“Sono molto contento del premio, ha detto il presidente del consorzio, Giacomo Sala, soprattutto perché siamo riusciti a mettere insieme una realtà importante per l’economia del territorio e per la salvaguardia ambientale e vorrei dedicare que-sto riconoscimento a tutte le azien-de associate che hanno sempre cre-duto nel progetto lavorando con grande professionalità per fornire prodotti eccellenti. Biopiace è una impresa oltre che ecologica anche innovativa perché si occupa non solo di produzione, ma anche di di-stribuzione, settore strategico per l’agricoltura ma anche per cittadini e per tutto il Paese”.

IL PREMIO ALL’ “ECONOMIA VERDE” INCORONA IL CONSORZIO PIACENTINO BIOPIACEIl riconoscimento assegnato da Legambiente è andato a una delle realtà agricole emiliane più innovative Filiera corta, origine, prodotti a Km0 e no-Ogm, multifunzionalità sono i suoi principi ispiratori

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ECONOMIA VERDE

Sono settanta le aziende bio coinvolte, provenienti dalle varie realtà produttive del territorio

ANNO III - N°16 - GIUGNO

DONNE IMPRESA

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ANNO III - N°16 - GIUGNO

CON CREDITAGRI ITALIA È NATA LA PRIMA "BANCA DEGLI AGRICOLTORI ITALIANA" Il consorzio fidi promosso dalla Coldiretti è stato abilitato come ente di garanzia vigilato dalla banca centraleUna realtà al servizio di un milione di imprese, cooperative ed agroindustriali che producono il 15% del Pil

È nata la prima “banca” degli agricoltori italiani al servi-zio di un milione di impre-se agricole, cooperative ed

agroindustriali che producono il 15 per cento del prodotto interno lordo nazionale (Pil). Lo rende noto la Coldiretti nell’annunciare che con delibera della Banca d’Italia del 5 giugno 2012, CreditAgri Italia è stato abilitato come ente di garanzia vigilato dalla banca centrale e iscritto nell’elenco speciale degli intermediari finanziari ex Art. 107 del Testo Unico Bancario (TUB). CreditAgri Italia è il risultato di un percorso societario che dal 2008 al 2010 ha visto diversi con-fidi agricoli territoriali impegnati attivamente alla strutturazione di un progetto di fusione promosso dalla Coldiretti al fine di dare vita ad un unico ente di garanzia fidi specializzato nel settore agricolo e agroalimentare.

UN “UNIVERSO” DA 43,5 MILIARDIIl settore agricolo ed agroalimen-tare rappresenta per il settore creditizio un universo da 43,5 miliardi di euro impiegati ma il credit crunch ha colpito anche i campi dove sei imprese agricole su dieci hanno difficoltà ad ac-cedere al credito, con il costo del denaro in agricoltura che ha rag-giunto il 6 per cento e risulta su-periore del 30 per cento a quello medio del settore industriale. Un ruolo determinante per su-perare queste difficoltà causate dalla crisi può essere svolto ora da CreditAgri Italia, una realtà nazionale presente oggi in tut-ta Italia con oltre 50 filiali e un

volume storico di affidamenti di oltre 2 miliardi di euro distribu-iti in 160 banche. “La riuscita di questo percorso si è resa possibile grazie alla Coldiretti e alle Impre-se associate che hanno creduto in questo progetto di crescita in un momento particolarmente delica-to per l’economia del nostro Pae-se, con l’affermazione di un ente finanziario mutualistico che se-gna un momento di virtuosità nel panorama bancario e finanziario nazionale” ha affermato l’attua-le consigliere delegato Roberto Grassa. “Le imprese agricole ed agroalimentari non stanno attra-versando certamente un buon periodo – ha sottolineato il pre-sidente di CreditAgri Italia Gior-gio Piazza - la nostra struttura an-che in virtù di questo prestigioso riconoscimento potrà certamente rappresentare ancor di più un va-lido riferimento per ogni tipo di richiesta finanziario”.

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Andrea Renna - L'ESPERTO DEL CREDITO

MARINI: “IL PAESE PUÒ TORNARE A CRESCERE” “Siamo impegnati in un progetto economico nei servizi e nelle op-portunità offerti alle imprese che operano nell’agroalimentare che è una leva competitiva formidabile per superare la crisi e per trainare il Made in Italy nel mondo” ha af-fermato il presidente della Coldi-retti Sergio Marini nel sottolineare che il Paese può tornare a crescere solo se investe nelle proprie risor-se che sono i territori, l'identità, la cultura e il cibo, coniugando l’ innovazione alla tradizione. Cre-ditAgri Italia è nato dalla fusione dei 38 consorzi agricoli presenti sul territorio nazionale, attual-mente è, tra l’altro, soggetto accre-ditato per l’attivazione dei fondi pubblici di garanzia Sgfa (Società di Gestione Fondi per l'Agroali-mentare) per il rilascio di garanzie dirette - fino al 70% - contro ga-rantite dallo Stato.

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Frutta e verdura sono alimen-ti alla base della dieta medi-terranea, con innumerevoli proprietà salutistiche (in ge-

nerale, una riduzione del rischio cardiovascolare, di cancro, di Alzheimer e patologie neurode-generative, nonché a seconda di categorie più specifiche di frutta e verdura, riduzione di rischi più cir-coscritti o precisi effetti funziona-li). Per l'Oms non consumarne in quantità adeguata causa circa il 14 per cento delle morti per tumori gastrointestinali, l'11 per cento di quelle per ischemie cardiache e il 9 per cento di morti per ictus nel mondo.L’Italia è il principale produt-tore ortofrutticolo Ue, seguono Spagna, con Grecia e Francia. Se storicamente gli italiani sono tra i maggiori consumatori di frutta e verdura, con mediamente 453 grammi pro-capite non bisogna dimenticare che il dato medio na-sconde profonde differenze tra Nord e Sud (maggiori consumi) uomini e donne (più vicine a tale categoria alimentare) e giovani e anziani (nella fascia fino ai 20-25 anni il consumo è assai contenuto).

NEGLI ULTIMI ANNI CONSUMI IN CALOGli spazi per incrementarne l’ac-quisto quindi ci sarebbero, anche in ragione della crisi dei consu-mi di frutta e verdura degli ultimi anni. Si stima infatti che le quantità comprate di frutta e verdura delle famiglie italiane sono state nell’ulti-mo anno pari a circa 347 chili, con un calo di oltre 100 chili (-22 per cento) rispetto a dieci anni fa. La distribuzione di frutta e verdura è

FRUTTA E VERDURA, ECCO I CONSIGLIPER SEGUIRE LA GIUSTA… ETICHETTAPer tutti i prodotti freschi venduti sfusi è previsto l’obbligo di indicare l’origine in modo chiaro e leggibileItalia leader del settore davanti a Spagna, Grecia e Francia; un alimento base della dieta mediterranea

- rispetto ad altri paesi del vecchio continente – meno appoggiata sul retail e maggiormente sulla distri-buzione tradizionale (negozi spe-cializzati, piccole botteghe di quar-tiere, negozi di vicinato, mercati rionali e farmers market). Ciò con-sente una fidelizzazione maggiore dei consumatori, tramite adeguate politiche di cernita dei prodotti.

QUALI SONO I GIUSTI REQUISITI DI VENDITA?Tuttavia, spesso non è chiaro a chi vende quali sono i requisiti obbli-gatori di etichettatura, utili e neces-sari perché i consumatori in primis decidano di acquistare, e possano poi orientarsi tra le diverse caratte-ristiche merceologiche disponibili (calibro, categoria, origine, varietà, etc). Solo una più pronta ricogni-

zione e valorizzazione di tali ca-ratteristiche merceologiche infatti può consentire ai consumatori di apprezzare differenziali di prezzo non sempre facilmente giustifica-bili. Quali allora gli elementi in etichetta o in cartello da indicare, per essere a norma e nello stesso tempo per promuovere adeguatamente i pro-pri prodotti, creando relazioni di fiducia stabili con il consumatore?

ETICHETTATURA PRODOTTI ORTOFRUTTICOLI SFUSIPer i prodotti ortofrutticoli ven-duti sfusi la normativa vigente di-spone che le indicazioni debbano essere presentate in modo chiaro e leggibile. In particolare i prodot-ti possono essere posti in vendita allo stato sfuso purché il venditore esponga accanto ai medesimi in ca-ratteri chiari e leggibili le informa-zioni riguardanti:• Denominazione di vendita;• Paese di origine;• Varietà;• Categoria ( obbligatoria solo per i prodotti elencati nell’allegato 1 parte B del Reg. CE 1221/2008);*• Prezzo al kg;• Additivi se presenti

ETICHETTATURA PRODOTTI ORTOFRUTTICOLI PRECONFEZIONATI• Ragione Sociale dell’operatore e del confezionatore (se diverso dall’operatore);• Denominazione di vendita;• Varietà del prodotto;• Origine del prodotto (Paese d’ori-gine ed eventualmente zona di pro-duzione o denominazione nazionale, regionale o locale),• Categoria (obbligatoria solo per i

LA VENDITA SICURA - Rolando Manfredini Rolando Manfredini - LA VENDITA SICURA

18 IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA 19ANNO III - N°16 - GIUGNO

di Giorgio Calabrese

D’estate trionfano i frutti colorati e fra questi soprattutto: pesche, nettarine e albicocche. Utili a salvaguardare la nostra salute, quando le introduciamo siamo in grado di aiutare le nostre cellule a rallentare il naturale invec-chiamento. Delle pesche c’è da dire che sin dai fiori e dalle foglie si ot-tengono elementi nutritivi molto utili alla buona salute.

FIORI E FOGLIEHanno azione calmante, purgativa, di-uretica, vermifuga e febbrifuga, come pure azione benefica sulla pertosse, l’asma, le coliche renali, i calcoli uri-nari e le cistiti. Indicati anche nel trat-tamento di ulcera intestinale. Usati in impacchi, bagni alle mani, pediluvi, frizioni, sono utilissimi per alleviare dolori, dermatiti, reumatismi, pruriti ed infiammazioni. I fiori, le foglie e il seme racchiuso nel nocciolo contengono “acido prussico”, anche se in misura minore delle mandorle amare per cui, in dosi eccessive, possono causare gravi disturbi. I frutti sono nutrienti, rinfrescanti e dissetanti. Occorre man-giarne con moderazione poiché provo-cano debolezza, gonfiore di stomaco e diarrea. Consumati prima del pasto, agevolano le cure dimagranti. Il succo

del frutto: è ottimo come diuretico e lassativo. Per regolarizzare e promuo-vere la diuresi, berne un bicchiere ogni mattina a digiuno. Hanno un buon contenuto di vitamine A e C. Sono las-sative e diuretiche. Svolge un’azione depurativa che si manifesta con l’incremento della funzionalità dei reni e dell’intestino.È uno dei frutti meg-lio tollerati dallo stomaco, consigliata persino nelle alterazioni della funzione digestiva. È particolarmente indicata per chi soffre di disturbi artritici e got-tosi. Si consiglia di non darla ai bam-bini nei primissimi anni di vita perché potrebbe scatenare crisi allergiche. L’albicocca nella nutrizione umana ha un ugual valore alle pesche ed è ricca di vitamina B, C, PP, ma soprattutto di carotenoidi, precursori della vitamina A. Due etti di albicocche fresche for-niscono il 100% del fabbisogno di pro-

vitamina A di un adulto che poi viene convertito in vitamina A dal fegato. La vitamina A protegge le superfici dell’organismo, interne ed esterne. La sua carenza provoca secchezza della pelle e delle mucose respiratorie, di-gerenti e urinarie. La sua carenza può portare alla facile rottura delle unghie, alla presenza di capelli fragili e opachi, a certe difficoltà nella cicatrizzazione delle ferite, addirittura a un arresto nella crescita e a un'aumentata fra-gilità ossea. Ma le più note conseg-uenze della carenza di vitamina A sono le alterazioni dell’occhio e della vista: diminuzione della capacità visiva (specialmente notturna), lesioni della cornea fino alla cecità, infiammazioni delle palpebre con formazione di croste e caduta delle ciglia. L’albicocca è ricca di magnesio, fosforo, ferro, calcio, potassio e questo ne fa un ali-mento irrinunciabile per chi è anemico, spossato, depresso, cronicamente stanco. Si raccomanda ai convales-centi, ai bambini nell’età della crescita e agli anziani, ma è sconsigliato a chi soffre di calcoli renali. Il frutto fresco è astrin-gente, se essiccato lassa-tivo. Un etto di albicocche fornisce 26 Kcal.

LE PROPRIETÀ DELLE PESCHE

prodotti elencati nell’allegato 1 parte B del Reg. CE 1221/2008); *• Calibro (solo per alcune tipologie di frutta),• Peso netto;• Lotto di produzione;• Prezzo al kg;• Additivi se presenti;• Marchio Ufficiale Ue (facoltativo)

* Il Reg. (CE) 1221/2008, stabilisce disposizioni relative a qualità, pre-sentazione e tolleranze SOLO per a) mele; b) agrumi; c) kiwi; d) lattughe,

indivie ricce e scarole; e) pesche e nettarine; f) pere; g) fragole; h) pe-peroni dolci; i) uve da tavola; j) po-modori;

LE INDICAZIONI DA APPORRE SONO: “Extra”: segnala una qualità su-periore, priva di difetti ad ecce-zione di lievissime alterazioni su-perficiali;“Prima categoria”: rivela una buona qualità, tollerati leggeri difetti di forma, di colorazione,

sviluppo dell’epidermide, lievi difetti cicatrizzati;“Seconda categoria”: ammette difetti di forma, di sviluppo, di colorazione, della buccia, rugosità della scorza, difetti dell’epidermi-de, purchè i frutti conservino le caratteristiche essenziali di quali-tà, conservazione e presentazione.

RIFERIMENTI NORMATIVI:Direttiva materia (Ce 2200/96), Reg. (CE) 1221/2008, Reg. (CE) 1580/2007. Dlgs. 306 del 2002

Gli abitanti del Belpaese sono tra i maggiori consumatori: ne portano in tavola 453 grammi a testa ogni anno

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CAMPANIA, SOTTO IL VULCANO “COVANO” LE ALBICOCCHE DEL VESUVIOFrutta di qualità alla ricerca di un suo posto al sole, rappresenta un quinto della produzione nazionaleSono una quarantina le varietà autoctone coltivate su duemila ettari, dalla crisommola alla pellecchiella

la Pellecchiella, varietà tardiva di forma ellittica e di colore giallo aranciato con sfumature rosse: si distingue per l’eccezionale dol-cezza della polpa e l’acidità con-tenuta. Di particolare rilevanza anche la Boccuccia Liscia, di for-ma ovale con tenui punteggiature rosse, e la Vitillo, che si distingue per il sapore più aspro.

UN FRUTTO RICCO DI POTASSIOCirca un quarto delle albicocche vesuviane viene consumato fre-sco, prevalentemente sul merca-to locale; la maggior parte della produzione viene utilizzata per la produzione di succhi, nettari e confetture.Il suolo vulcanico è particolar-mente ricco di potassio, elemento che oltre a conferire ai frutti una spiccata sapidità è anche prezio-

I suoli vulcanici sono sempre di estremo interesse in agricoltu-ra, vuoi per l’elevata fertilità, vuoi per le sostanze minerali di

cui sono ricchi; un esempio lam-pante è la viticoltura (e non solo) sull’Etna, ma fra le colture vul-caniche che più caratterizzano il nostro Paese vanno certamente an-noverate le albicocche vesuviane.L’albero dell’albicocco è origi-nario, con ogni probabilità, del-la Cina settentrionale, ma è dal Caucaso che i Romani lo intro-dussero, nel primo secolo a.C., nel bacino del Mediterraneo. In particolare, in Campania ci sono indizi di una sua presenza a par-tire dal IV secolo, anche se la pri-ma opera a parlarne dettagliata-mente è il Suae Villae Pomarium di Gian Battista della Porta, anno domini 1583. Questi distingue fra le bericocche e le più pregiate crisomele, cui caratteristica co-mune è la polpa non aderente al nocciolo. Da qui il termine dia-lettale crisommole utilizzato per indicare il frutto.

UNA SPECIALITÀ PER DICIANNOVE COMUNIOggi nei 19 comuni vesuviani ci sono circa duemila ettari di albi-coccheti, che producono media-mente 30.000 tonnellate di frutti, circa il 60% del totale della Cam-pania e poco meno di un quinto dell’intero raccolto nazionale. Le varietà autoctone individua-te sono una quarantina, fra cui le più rilevanti sono Ceccona, Palummella, S. Castrese, Vitillo, Fracasso, Pellecchiella, Boccuc-cia Liscia e Boccuccia Spinosa. La più pregiata è probabilmente

so dal punto di vista nutrizionale, soprattutto in estate quando con la traspirazione se ne perdono grosse quantità. Rilevante è an-che l’apporto di fosforo, calcio, magnesio e vitamine A e C. In-somma, il frutto ideale per af-frontare i caldi estivi.

IL PROBLEMA DELLA SOVRAPPRODUZIONE IN UEPeccato che per i coltivatori di albicocche la situazione non sia così rosea. Quest’anno c’è stata una sovrapproduzione in tutta Europa, con conseguente impat-to sui prezzi, specialmente per i frutti destinati alla trasforma-zione, laddove quelli di qualità superiore, destinati al consumo come prodotto fresco, hanno ret-to meglio. A questo si aggiungano le epide-mie di sharka, la peste delle dru-pacee, malattia virale trasmessa dagli afidi, incurabile e con una sola prognosi: l’abbattimento della pianta.Ci sono poi problemi strutturali ed endemici: la frammentazione degli appezzamenti con conse-guente assenza di economie di scala, il regolamento del Parco del Vesuvio che, ad esempio, vie-ta di terrazzare, gli elevati costi di produzione nell’areale vesuviano cui non corrisponde un premio a causa del mercato non sufficiente-mente informato su quest’eccel-lenza agricola, misteriosamente in attesa della certificazione Igp –che di certo male non farebbe- da anni. Insidie non inferiori alle malattie, per la salute dei frutteti vesuviani che meriterebbero mag-giore visibilità.

ANNO III - N°16 - GIUGNO 21

Fabio Cagnetti - ITINERARI DEL GUSTO

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22 IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA 23

LETTO PER VOI - Stefano Masini

Quando è un filosofo a discutere sul comporta-mento da tenere verso gli animali in una cornice

antica e, al tempo stesso, densa di significati simbolici e di sugge-stioni allegoriche, qual è la corri-da, conviene sicuramente soffer-marsi e valutare, più in generale, le ricadute della riflessione sugli usi diversi a cui gli animali sono destinati per i nostri bisogni di alimentazione, di compagnia o di divertimento. Fernando Savater ha scritto Tauroetica (Ed. Later-za, p. 111, €14,00) poco prima che il parlamento della Regione auto-noma della Catalogna decretasse l’abolizione delle corride sull’on-da di una montante sensibilità ecologica pro-animalista decisa a denunciare di fronte all’opinione pubblica la crudeltà del combat-timento. L’A. dedica la sua iniziale rifles-sione partendo dalle posizioni etiche che si preoccupano mag-giormente del benessere degli animali in una prospettiva di cre-scente idealizzazione e compas-sione. Il fatto è che abbiamo modificato proprio il concetto di animalità, assegnando a tutti gli esseri vi-venti la predisposizione ad avere interessi piuttosto che essere do-tati di necessità ed istinti ricon-ducibili all’imprinting evolutivo.

TRATTAMENTI MORALI ED IMMORALIModificatasi la scala delle sensibi-lità si chiede, per ciò, di eliminare le cause di sofferenze capricciose e non necessarie patite dagli ani-mali in quanto non siano suppor-tate da benefici o utilità che tec-

nologie artificiali ci restituiscono sotto forma di alimenti, abiti e utensili vari. Ma non ha senso chiedersi se gli animali vogliono essere ciò che sono, costruendo per essi un apparato di norme dirette ad evitare ogni forma di trattamento ritenuto immorale, perché se è probabile che il toro non voglia combattere nell’arena, alle stesse conclusioni si dovreb-be pervenire con riguardo alla gallina, che depone le uova di cui la derubiamo o per il maiale che malvolentieri si presta a fornire prosciutti o per il cavallo chiama-to faticosamente a galoppare o a trainare un carro.

I BAMBINI NON SANNO PIÙ DA DOVE VIENE IL LATTEL’A. scrive, in proposito: “non abbiamo più bisogno di imbrat-tarsi di sangue per mangiare pane e salame, basta andare al super-mercato e comprare un sacchetto di plastica contenente delle fette confezionate sottovuoto” (pag. 47). E, se frequentiamo meno circhi e zoo, i nostri bambini non conoscono più da dove vengono il latte o le uova: gli unici animali selvatici che popolano l’imma-ginario infantile sono quelli dei documentari televisivi, come i di-nosauri; mentre quelli domestici subiscono continuamente il no-stro affetto invadente e tirannico.Mano a mano che ci allontaniamo da un autentico coinvolgimento con la natura e con la realtà della vita in campagna diventa più fle-bile un’autentica familiarità con gli animali. È così che uno spettacolo come la corrida tramandato nella tradi-

TAUROETICA, IL RAPPORTO CON GLI ANIMALIFRA TRADIZIONE E CONTEMPORANEITÀ

zione artistica e letteraria, finisce per diventare repellente, salvo, però, che “dovremo rassegnarci a dimenticare la melodia del gallo che canta o della mucca che mug-gisce. Anche i paesaggi non sa-ranno più quelli di un tempo...” (p. 52).

FAR CONVIVERE LE DIVERSE SENSIBILITÀNaturalmente ciò non elimina la serie dei doveri che noi abbia-mo nei confronti degli animali e la condanna verso ogni forma di crudeltà che riflette la degrada-zione della nostra umanità. Non può, invece, essere menomata la sfera delle libertà di ciascuno e, comunque, come scrive l’A. non “fa parte dei compiti di un parla-mento fissare modelli di compor-tamento etico per i suoi cittadi-ni”, mentre “dovrebbe piuttosto creare un quadro legale all’inter-no del quale far convivere diverse sensibilità morali..” (p. 103-104).

Fernando Savater - TauroeticaEditore: Laterza - Pg. 111 - € 14,00

Toni De Amicis - FILIERA COLTA

I MERCATI DI CAMPAGNA AMICA VOLANOÈ STATA OLTREPASSATA “QUOTA MILLE”Un risultato ad alto valore simbolico e dal forte risvolto economico per i farmers marketIn tre anni è nata una rete capace di dare valore aggiunto ai produttori italiani

Siamo partiti 3 ani fa per costruire una rete di pro-duttori in vendita diretta per corrispondere, con

un’offerta seria e organizzata, la forte domanda di Made in Italy proveniente dai consumatori.Oggi con l’inaugurazione del mer-cato di Cervia abbiamo raggiunto la bellezza di 1.000 mercati attivi con il marchio Campagna Amica.Per questo importante traguar-do quantitativo, cominciammo a lavorare con i 3 imperativi chiari che il progetto della “Filiera Agri-cola Italiana” del Presidente Ma-rini, ci dava: ovveroDare valore aggiunto agli agricol-tori che insieme con noi decideva-no di scommettere sul progetto;Dare nuove e migliori opportuni-tà di acquisto ai consumatori che sceglievano di fare i loro acquisti nel nostro circuito; Contribuire a riequilibrare i rapporti di forza, in favore della parte agricola, nel-la filiera agro-alimentare del no-stro Paese.Oggi, dopo questi anni intensi ed appassionati di lavoro, possiamo dire che questi obiettivi sono stati raggiunti, e quindi pos-siamo dire con grande orgoglio che Campagna Amica non è più solo un progetto ma una realtà so-ciale ed economica, che è diven-tata nuovo patrimonio materiale ed immateriale dell’agricoltura italiana.

UN PATRIMONIO DI TUTTA LA SOCIETÀUn patrimonio dell’”offerta di Campagna Amica” dei nostri ter-ritori, composto oltre che dai far-mer’s market, dalle migliaia di fat-torie e dalle centinaia di botteghe

di prossimità, di agriturismi, e di cooperative in vendita diretta.Una Rete che dalla Sicilia al Tren-tino ha saputo adottare e condi-videre gli stessi valori, le stesse regole, lo stesso format di vendita ed uno stesso sistema di control-lo che conferisce autorevolezza e serietà al nostro circuito com-merciale. Un patrimonio costruito con una cabina di regia nazionale ma che ha avuto nel protagoni-smo del territorio la vera forza realizzatrice; dove i livelli territo-riali del sistema Coldiretti hanno giocato un ruolo preziosissimo e insostituibile, condividendo con grande generosità investimenti, impegno e responsabilità.

IN UN ANNO 30MILA GIORNATE DI MERCATOUna rete come la nostra - capace di realizzare in un anno oltre 30.000 giornate mercato, coinvolgere al-meno 20.000 produttori agricoli, di intercettare più di 9 milioni di consumatori e di aggregare un fat-turato superiore ai 500 milioni di euro - è sicuramente configurabile

come un nuovo modello distributi-vo per i prodotti alimentari di sicu-ra provenienza agricola ed italiana.Ma è anche allo stesso tempo un circuito di tutta l’”offerta di cam-pagna”, dove insieme al cibo in filiera corta si vende l’ospitalità rurale dei nostri agriturismi, la gastronomia tipica della nostra ali-mentazione, la magnifica cultura rurale di cui solo noi disponiamo e le straordinarie risorse ambientali dei nostri territori.

PIÙ DISTINTIVITÀ PER IL MADE IN ITALYCon Campagna Amica parliamo quindi di una nuova offerta com-merciale, sostenibile e compatibile, capace di dare vera “distintività al Made in Italy”, quindi concreto “valore aggiunto” agli agricoltori e “nuovo valore” ai cittadini. Tutto questo è stato possibile grazie al la-voro di tutti voi operatori, aderenti e dirigenti Coldiretti che, con noi, vi battete ogni giorno per affermare nel nostro Paese un nuovo modello di produzione e di consumo, più trasparente e più equo per tutti.

ANNO III - N°16 - GIUGNO

Partendo dal fenomeno spagnolo della corrida, lo scrittore Fernando Savater analizza il concetto di animalitàUna riflessione che abbraccia le mutate sensibilità ma anche i rischi di modelli etici prefissati dall’alto

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Noi ci mettiamo i prodotti

tu ci metti l’Arte.Per creare insieme una nuova

esperienza a tavola!

DIVENTARE RISTORANTE“CAMPAGNA AMICANEL PIATTO”È IMPORTANTE PERCHÉ:

Si può raccontare il territorio di origine dei prodotti cucinati,la loro storia e le tecniche con cui si preparano.

I prodotti di Campagna Amica sono italiani e agricoli e chi livende è l’agricoltore che li produce. Sono di originecontrollata e garantita dal marchio “Campagna Amica”.

Per maggiori informazioni, contatta l’ufficio di CAMPAGNA AMICA - COLDIRETTI più vicino a tewww.campagnamica.it

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CAMPAGNA AMICA NEL PIATTOItaliano, locale, sostenibile

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