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Novecento

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NOVECENTO Un viaggio nelle avanguardie tipografiche FF3300
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NOVECENTO Un viaggio nelle avanguardie tipografiche

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Un viaggio nelle avanguardie tipografiche

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S. Mallarmé- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Parigi, 18 marzo 1842 Valvins, 9 settembre 1898- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -

Il signore delle lettere compone con pazienza d'alchimista la grande opera.

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Il sogno iniziale di Mallarmé era l’ambizione di sfociare nell’assoluto. Un sogno che finisce nell’impossibilità di un distacco netto e definitivo dall’accidentale, nella constatazione che: «un colpo di dadi non abolirà mai il caso».

poeta > demiurgomondo poetico > mondo ontologico

Così Mallarmé definisce la poesia: "La voce, attraverso il linguaggio umano ricondotto al suo ritmo essenziale, del senso misterioso degli aspetti dell’esistenza; essa rende così autentica la nostra vita e costituisce il solo compito spirituale.

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Nel 1897 pubblicò Un coup de dés jamais n’abolira le hasard.

Fonda un’estetica tipografica della pagina.

Si tratta della rappresentazione, anche grafica, del naufragio di chi ha voluto sfidare il caso.

In questo testo lo spazio prende il posto del tempo.

Il testo da una parte diventa una sorta di spartito, traccia, guida per la declamazione, dall'altra viene violentemente ridotto a composizione grafica, tramite un uso senza residui di una scrittura “oggettipografica”.

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Il verso non deve dunque comporsi di parole, ma di intenzioni.

Non sono più sufficienti l’analogia, la sinestesia e il fonosimbolismo introdotti da Baudelaire; occorrono tecniche nuove.

La frase deve essere rotta nella sua linearità discorsiva e ridotta alle sue strutture portanti, meglio ancora al frammento.

Bisogna sempre tagliare l’inizio e la fine di ciò che si scrive, elidere le connessioni più ovvie e scontate.

I periodi devono diventare frasi atomizzate, in modo che ogni parola, resa il più possibile indipendente sintatticamente, riluca a sé della propria luce.

È una lotta tormentosa verso l’essenziale, fino ai limiti della pagina bianca, del silenzio; e il silenzio diviene l’unica forma espressiva adeguata all’assoluto.

È anche questo un modo di reagire alla società borghese.

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La sua influenza sulla produzione poetica posteriore, francese e europea fu immensa: arriva fino ai dadaisti, ai futuristi, agli ermetisti italiani, e ai ‘poeti visivi’ del dopoguerra.

> I futuristi hanno imparato da Mallarmé l’uso degli interlinea, dei corpi tipografici, e di tutta una serie di espedienti tecnici.

> Gli ermetisti hanno appreso il valore del silenzio come cassa di risonanza attorno alla voce, ovvero degli spazi bianchi attorno alle parole scritte.

> I "poeti visivi" hanno spinto queste conseguenze fino a ridurre la poesia a puro segno, pura figura, a un messaggio che non può più essere letto.

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G. Apollinaire- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Roma, 26 agosto 1880 – Parigi, 9 novembre 1918- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -

Prima di tutto, gli artisti sono uomini che vogliono essere inumani.

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Apollinaire pubblica nel 1918 i Calligrammes.

“Calligramma” è una parola creata dal poeta stesso per definire le sue composizioni poetiche figurate e non c’è dubbio che Apollinaire si riconnetta alla tradizione antica dei technopaegnia e dei carmina figurata.

testo > immaginecomposizione tipografica > illustrazione

I Calligrammi si muovono nella direzione oppostaalla poesia di Mallarmé. Il testo prende forma non per degli effetti di senso, ma per delle analogie visive, che lo trasformano in un illustrazione poetica.

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Ma il poeta mette in opera una pratica della mescolanza, dell’associazione di eterogenei, della dissonanza.

E realizza una sorta di umorismo lirico in cui i segni del familiare e dell’estraneo, dell’attualità e della preistoria, sono messi in cortocircuito.

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Apollinaire dà uno sviluppo in direzione magico-fantastica al futurismo.

Orphisme è infatti la parola-chiave della sua poetica.

Ed è ormai di surrealismo che si deve parlare.

È annunciata una seconda fase dell’avanguardia.

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F.T. Marinetti- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Alessandria d'Egitto, 22 dicembre 1876 – Bellagio, 2 dicembre 1944- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -

Ritti sulla cima del mondo, noi scagliamo, una volta ancora, la nostra sfida alle stelle!

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"La mia rivoluzione è diretta contro la cosí detta armonia tipografica della pagina, che è contraria al flusso e riflusso, ai sobbalzi e agli scoppi dello stile che scorre nella pagina stessa. Noi useremo perciò in una medesima pagina, tre o o quattro colori diversi d’inchiostro, e anche 20 caratteri tipografici diversi, se occorra. Per esempio: corsivo per una serie di sensazioni simili o veloci, grassetto tondo per le onomatopee violente, ecc."

linearità del discorso > rottura della sintassipiattezza tipografica > uso delle variabili tipografiche (effetti di senso)

"... ci serviamo dei brevissimi od anonimi segni matematici e musicali, e poniamo tra parentesi delle indicazioni come: (presto) (più presto) (rallentando) (due tempi) per regolare la velocità dello stile .... "

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"Con questa rivoluzione tipografica e questa varietà multicolore di caratteri io mi propongo di raddoppiare la forza espressiva delle parole."

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Ma “sintetici” e, quindi, totali sono anche il romanzo e la scrittura, capaci di sviluppare l’intuizione del lettore; di proporsi nella impaginazione e nella tipografia – ossia nel suo corpo – come una realtà inventata; di costruire immagini liriche; di giocare sul dinamismo e sulla velocità; di rappresentare la materia nella sua organicità sensibile: olfattiva, tattile, uditiva e gustativa.

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T. WIJDEVELD- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Gravenhage, 1885 - 1987- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -

La fine di qualcosa è l’inizio di qualcosa.

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A differenza degli altri paesi dove la grafica ha avuto innovatori che per formazione artistica provenivano dalla pittura o comunque dalle arti da cavalletto — basti pensare al tradizionalecartellonismo — in Olanda la nuova disciplina deriva direttamente dall’esperienza architettonica.

estetica > funzionetradizione pittorica > tradizione architettonica

"La prima generazione trasformò l’arte.La seconda ha tentato, con l’aiuto dell’arte, di trasformare il mondo".

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In Olanda, grazie al lavoro di coloro che aderirono al neo-plasticismo, e al razionalismo, vennero creati i primi caratteri modulari della storia.

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La composizione tipografica avviene manualmente, i progettisti utilizzano tutti gli elementi a loro disposizione, compresi i punzoni degli spazi vuoti, con i quali realizzano le prime forme modulari, i filetti tipografici, e tutti gli elementi della pagina.

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'60 - '70 (appendice)- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - • L'esoeditoria & la poesia visiva• Il Gruppo Fluxus• Capitolo Zero- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -

Siamo inesorabilmente legati a definire la mente in rapporto alla scrittura.

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La caratteristica comune a queste produzioni è una grande attenzione al “linguaggio” e agli aspetti linguistici della composizione tipografica.

linearità > non linearitàeditoria ufficiale > esoeditoria (produzione dal basso)

La grafica e il linguaggio sono indissolubilmente legati.

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GEIGER

Le copertine di Geiger vengono disegnate da Grignani, e risentono dell'influenza dell'optical art e del movimento psichedelico.

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Modulo

Modulo è un'antologia di poesia visiva, pubblicata in una singola uscita, che contiene alcune tra le sperimentazioni tipografiche più importanti del ventennio '60 - '70.

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Pianeta Fresco

Pianeta Fresco è la rivista di riferimento per le culture Beat e Psichedeliche degli anni '60 - '70. Nella sua redazione figuravano personaggi del calibro di Allen Ginsberg e Roberto Pieracini (attuale direttore dell'ISIA di Urbino).

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Fluxus

Fluxus conduceva sperimentazioni nel campo delle notazioni grafiche e della visualizzazione della musica.I testi prodotti dal gruppo sono tra i più innovativi prodotti nel ventennio.

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Fluxus

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Fluxus

I sistemi di visualizzazione adottati sono molteplici, e risentono dell'influenza Dadaista. Il lavoro svolto dal gruppo ha influenzato pesantemente la produzione musicale successiva.

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Fluxus

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Giovanna Sandri – Capitolo Zero

Capitolo Zero è un'avventuradentro il segno.La poesia diventa ritmo, il significato viene percepito, sentito, ma non c'è codifica univoca.

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Giovanna Sandri – Capitolo Zero

La molteplicità è una delle chiavi di volta di "Capitolo Zero".

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Giovanna Sandri – Capitolo Zero

Le composizioni tipografiche non sono costruite come delle Illustrazioni (come in Apollinaire) ma neanche secondo una codifica precisa (come nei Futuristi).Non vi è possibilità di lettura.

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Giovanna Sandri – Capitolo Zero

Giovanna Sandri recupera il lavoro di S.Mallarmé e lavora "a togliere",fino a raggiungere la corrispondenza tra poesia e ritmo.

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FF3300NON C'È LINGUAGGIOSENZA INGANNO.Italo Calvino – Le città Invisibili, 1972


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