14/04/2011
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Nozioni elementari di anatomia e
fisiologia dell’apparato cardiovascolare fisiologia dell’apparato cardiovascolare
e respiratorio.
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Cenni di anatomia e fisiologia del
cuore
Il cuore è:
•un muscolo delle dimensioni di un pugno
•posizionato al centro della cavità toracica
•circondato da un sacco che si chiama pericardio ed
è diviso in una sezione destra ed una sinistra,
separate da un setto.
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• Ogni meta' si compone di due cavità, una
superiore, atrio, ed una inferiore, ventricolo.
• L’atrio è in comunicazione con il rispettivo
Cenni di anatomia e fisiologia del
cuore
• L’atrio è in comunicazione con il rispettivo
ventricolo tramite una valvola che consente il flusso
unidirezionale del sangue.
• Il sangue passa dal ventricolo alla rispettiva arteria
tramite un'altra valvola.
• La contrazione cardiaca è un processo involontario
e automatico.
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Arteria radiale
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Arteria
radiale
Arteria
carotide
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Arteria
omerale
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Apparato respiratorio
• Sistema deputato allo scambio dei gas: l’O2 viene
assimilato, mentre la CO2 viene eliminata
• L’ingresso dell’aria avviene dal naso e dalla bocca
che si raccordano posteriormente nella faringe
• Il faringe prosegue nel laringe
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• La laringe a sua volta continua nella trachea, che si
suddivide nei due bronchi destro e sinistro
• Essi penetrano nei polmoni, dove si suddividono in
Apparato respiratorio
• Essi penetrano nei polmoni, dove si suddividono in
bronchi di minor calibro (bronchioli) e terminano in
formazioni sacciformi, gli alveoli.
• Queste strutture sono avvolte da una fitta rete di
capillari sanguigni dove avviene la diffusione dei gas
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• I polmoni sono contenuti all’interno della gabbia
toracica (costituita da coste, sterno, vertebre e
tessuto muscolare e di sostegno) e sono avvolti da
una membrana chiamata pleura
Apparato respiratorio
una membrana chiamata pleura
• Il ciclo inspirazione/espirazione è regolato da
alcuni centri nervosi situati nel bulbo e da
chemorecettori periferici posti sull’arteria carotide e
aorta.
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Sistema NervosoSistema Nervoso
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Sistema nervoso
E’ una struttura complessa che si suddivide in
SNC (Sistema Nervoso Centrale)
cervello midollo spinale
SNP (Sistema nervoso Periferico)
Costituito da nervi, ossia diramazioni che
collegano il SNC agli organi periferici.
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Cervello
• Contenuto nella scatola cranica
• E’ avvolto da tre membrane chiamate meningi nel
cui spazio è contenuto un liquido che, insieme allecui spazio è contenuto un liquido che, insieme alle
meningi, costituisce un sistema di protezione del SNC
• Il cervello è sede di tutte le funzioni superiori e
centro di regolazione metabolica.
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•Alla base del cervello ci sono il tronco cerebrale che
regola l’attività respiratoria e circolatoria ed il
cervelletto
Cervello
• Il SNC si prolunga all’interno della colonna
vertebrale nel midollo spinale.
• Le 33 vertebre formano un anello con un canale
centrale, proteggono il passaggio del midollo spinale
e permettono la fuoriuscita dei nervi periferici.
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Conoscere ed intervenire
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• La coscienza è la consapevolezza di sé e
dell’ambiente circostante.
Disturbi della coscienza - Lipotimia
• Lipotimia (presincope):malessere passeggero con
ronzii auricolari, appannamento della vista,
sudorazione, senso di freddo, sensazione angosciata
di imminente perdita dei sensi.
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Sincope: perdita di coscienza improvvisa, di breve
durata, a risoluzione spontanea.
Disturbi della coscienza - Sincope
Il soggetto ha una debolezza muscolare generalizzata
ed è incapace di mantenere la posizione eretta
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Come riconoscere la lipotimia e la sincope?
Il soggetto presenta:
•malessere con capogiro (vertigine soggettiva)
Disturbi della coscienza – Lipotimia e
Sincope
•malessere con capogiro (vertigine soggettiva)
•sensazione che gli oggetti si muovano (vertigine
oggettiva)
•percezione confusa
•nausea e vomito
•pallore
•sudorazione fredda
•ronzii o fischi alle orecchie
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Cosa fare?
•Avvisare il 118
Disturbi della coscienza – Lipotimia e
Sincope
•Cominciare la sequenza BLS
•Se cosciente, si possono sollevare le gambe
•Non dare niente da bere (eccezione: acqua
zuccherata al diabetico che lo sa e ve la chiede)
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Totale e prolungata perdita della coscienza
con mancata risposta a stimoli verbali, tattili,
Il Coma
con mancata risposta a stimoli verbali, tattili,
dolorifici.
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Cause
• trauma cranico
Il Coma
• emorragia o ischemia cerebrale (da accidenti
cerebrovascolari)
• disturbi metabolici ed endocrini (ipoglicemia)
• infezioni (meningoencefalite)
• intossicazioni (overdose da oppiacei)
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Cosa fare?
• allertare immediatamente il 118
Il Coma
• cominciare la sequenza BLS
• controllare se vi sono stati traumi o se vi sono
emorragie in atto
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• Deficit della vascolarizzazione che comporta una
sofferenza anossica delle cellule cerebrali coinvolte
Accidenti Cerebrovascolari acuti
• Si distinguono in TIA e ictus.
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• Temporanea e limitata disfunzione cerebrale di
origine vascolare a rapida instaurazione e altrettanto
rapida risoluzione.
Attacco Ischemico Transitorio (TIA)
rapida risoluzione.
• Per definizione, dura meno di un'ora e non lascia
reliquati
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• Grave alterazione acuta ed improvvisa, sempre su
base vascolare, delle funzioni cerebrali
Ictus
• Puo' essere causa di morte o di deficit neurologici
protratti e a volte permanenti
• Si distingue in ictus ischemico ed ictus emorragico
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Cause
•La formazione di un trombo (in una arteria
cerebrale) o la presenza di un embolo (dal cuore)
determina un’ostruzione improvvisa di un vaso
Ictus
determina un’ostruzione improvvisa di un vaso
cerebrale con arresto del flusso sanguigno verso
un’area del cervello.
•Se tale ostruzione si risolve spontaneamente entro
pochi minuti non si ha morte cellulare (TIA), che
si verifica invece in caso di infarto cerebrale.
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Segni e sintomi neurologici generali:
• cefalea improvvisa importante (ictus emorragico)
• sincope o coma
Ictus
• convulsioni
• alterazioni del respiro
• amnesia
•perdita controllo sfinteri
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Segni e sintomi neurologici focali:
• alterazioni della motilità a carico di un distretto
corporeo più o meno vasto
• alterazioni della sensibilità a carico di un distretto
corporeo più o meno vasto
Ictus
corporeo più o meno vasto
• disturbi visivi e del linguaggio
• disturbi dell’equilibrio (vertigini)
• ronzii auricolari
• difficoltà alla deglutizione
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Clinicamente la crisi convulsiva può manifestarsi in
molti modi, ma l’evenienza più frequente è quella di
una forma cosiddetta generalizzata ( grande male) in
Convulsioni
una forma cosiddetta generalizzata ( grande male) in
cui possono riconoscersi tre fasi in successione
temporale:
• fase tonica
• fase clonica
• fase post-critica
14/04/2011
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1. Fase tonica
improvvisa perdita di coscienza e caduta a terra
rigidità, talora apnea anche prolungata (durata circa
30”).
2. Fase clonica
Convulsioni
2. Fase clonica
contrazioni violente e ritmiche, bava alla bocca,
cianosi, perdita di feci e urine (durata da 1-2 sino a 5
minuti).
3. Fase post-critica
periodo d’incoscienza definito post-critico
stato confusionale, cefalea (durata da pochi minuti
sino a 30-60 minuti).
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Cosa fare?
•Allertare il 118,
Convulsioni
•proteggere il paziente da eventuali traumi
accidentali,
•non cercare di immobilizzare con la forza
• posizione laterale di sicurezza, se non trauma
14/04/2011
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• E’ provocato da una riduzione dell’apporto di
ossigeno, che è assicurato al cuore dalle arterie
coronariche.
Il Dolore Toracico Cardiaco
coronariche.
• Se si riduce la pervietà di queste arterie si riduce
l’apporto di ossigeno.
14/04/2011
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Caratteristiche:
• sede del dolore: retrosternale, stomaco
Il Dolore Toracico Cardiaco
• irradiazione: gola, mandibola, spalla sinistra, braccio
sinistro, mano sinistra
• accompagnato da: sudorazione profusa, nausea,
vomito, angoscia, agitazione
14/04/2011
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Irradiazione del doloretoracico
14/04/2011
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L’angina pectoris è un dolore toracico dovuto ad un
restringimento temporaneo dei vasi coronarici: le
coronarie restringendosi provocano una
Angina
coronarie restringendosi provocano una
diminuzione dell’apporto di sangue al cuore
(ischemia).
14/04/2011
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Sintomi:
• dolore sternale irradiato spalla, braccio, collo a
Angina
• dolore sternale irradiato spalla, braccio, collo a
sinistra
• pallore
• sudorazione algida
• ansia
• difficoltà respiratorie.
14/04/2011
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Che fare?
• chiamare il 118
• tranquillizzare il paziente
• impedire sforzi o movimenti
Angina
• impedire sforzi o movimenti
• adagiarlo in posizione semiseduta
• controllare polso e respiro
• chiedere se ha già manifestato in passato episodi
analoghi e se assume farmaci per il cuore
• se sì, aiutarlo ad assumere i suoi farmaci abituali.
14/04/2011
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E’ una condizione clinica in cui si verifica uno
squilibrio acuto tra le richieste di sangue del
miocardio (muscolo cardiaco) e la capacità delle
Infarto del Miocardio
miocardio (muscolo cardiaco) e la capacità delle
coronarie di assicurare tale apporto.
14/04/2011
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Che fare?
• chiamare il 118
• tranquillizzare il soggetto
Infarto del Miocardio
• tranquillizzare il soggetto
• fargli assumere la posizione semiseduta
• allentare eventuali indumenti stretti sul torace
• se perde conoscienza, BLS
L’infarto può evolvere nell’arresto cardiaco!
14/04/2011
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• L’insufficienza respiratoria si ha quando il polmone
non può assicurare un’adeguata ossigenazione del
sangue arterioso.
Insufficienza Respiratoria
sangue arterioso.
• Si manifesta con la dispnea e con segni di
difficoltosa ossigenazione (riduzione dello stato di
coscienza, dolore cardiaco).
14/04/2011
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• sensazione di respirazione difficoltosa
• cause mediche: malattie polmonari (polmonite,
enfisema), bronchiali (asma), cardiache (infarto) e
Dispnea
enfisema), bronchiali (asma), cardiache (infarto) e
delle prime vie aeree (inalazione corpi estranei)
• cause traumatiche: traumi del torace, annegamento,
folgorazione
• cause tossiche: intossicazioni da gas ambientali, da
fumo, farmaci o droghe
14/04/2011
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Cosa fare?
•Chiamare il 118
Dispnea
•Chiamare il 118
•Cominciare BLS
•Se cosciente, mettere in posizione semiseduta
14/04/2011
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• L’asma è una malattia caratterizzata da una
infiammazione delle vie aeree e da una iper-reattività
della muscolatura bronchiale a diversi stimoli.
Attacco Asmatico
della muscolatura bronchiale a diversi stimoli.
• L’attacco asmatico si caratterizza per un diverso
grado di ostruzione delle vie aeree e può portare
all’arresto respiratorio.
14/04/2011
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Cosa può scatenare l’attacco asmatico:
• contatto con allergeni,
• infezioni
Attacco Asmatico
• infezioni
• inalazioni di sostanze irritanti (vapori, solventi,
fumi)
• stress,
• esercizio fisico,
• emotività
• respirare aria fredda
14/04/2011
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Come riconoscerlo:
• difficoltà prevalentemente espiratoria
• rumori espiratori, fischi, udibili anche da chi sta
Attacco Asmatico
• rumori espiratori, fischi, udibili anche da chi sta
vicino al paziente
• tosse secca, sforzo dei muscoli respiratori del torace
Il paziente è agitato, tende a mantenere la posizione
seduta.
14/04/2011
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Cosa fare?
• attivare i soccorsi (118)
Attacco Asmatico
• tranquillizare la persona
• porla in posizione semiseduta
• allentare abiti troppo stretti sul torace
• sorvegliarla e assisterla nell’attesa dei soccorsi
14/04/2011
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Edema polmonare acuto
• difficolta' respiratoria dovuta all'accumularsi di
liquido nei polmoni
• puo' portare a deficit di coscienza o problemi• puo' portare a deficit di coscienza o problemi
cardiaci
• puo' essere cardiogeno (infarto, fibrillazione
atriale) o non cardiogeno (fumi velenosi)
14/04/2011
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Reazioni Allergiche
• sono dovute al contatto con particolari sostanze,
dette allergeni
• in individui predisposti, gli allergeni causano unareazione di tipo immunitario immediato
• la predisposizione e' un fatto genetico
14/04/2011
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Anafilassi
• reazione allergica grave
• sintomi cutanei (tipo orticaria)
• sintomi respiratori (edema della laringe)• sintomi respiratori (edema della laringe)
• sintomi cardiovascolari: vasodilatazione massicciacon riduzione della pressione arteriosa e deficit diperfusione di cuore e cervello (shock anafilattico)
14/04/2011
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• puo' evolvere in pochi secondi, in minuti o in ore
• puo' avere un andamento bifasico
Anafilassi
• puo' avere un andamento bifasico
• puo' causare arresto cardiaco
14/04/2011
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Cosa fare?
• allertare il 118
Anafilassi
• allertare il 118
• tranquillizzare
• BLS
14/04/2011
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• E’ lo spostamento permanente delle estremità ossee
di una articolazione per rottura dei legamenti.
Lussazione
• Un segno caratteristico è la deformazione anatomica.
• Non cercare mai di ridurre la lussazione
14/04/2011
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• La contusione è la lesione delle parti cutanee e
muscolari, dovuta alla pressione o all’urto di un corpo
estraneo, senza la rottura della parete cutanea e con la
formazione di ematomi.
Contusione e distorsione
formazione di ematomi.
• La distorsione è lo scostamento articolare
temporaneo delle estremità delle ossa di una
articolazione.
14/04/2011
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Si manifestano con:
• dolore vivo e costante
• gonfiore immediato
Contusione e distorsione
• gonfiore immediato
• ecchimosi o ematomi
Cosa si fa:
• immobilizzazione e messa a riposo
• applicazione di ghiaccio sulla zona interessata
14/04/2011
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Rottura di un osso causata da una forza tale che supera
la resistenza dell’osso stesso.
• Frattura composta, senza spostamento dei monconi
Fratture
• Frattura composta, senza spostamento dei monconi
• Frattura scomposta, con spostamento dei monconi
• Frattura chiusa: l’osso non comunica con l’esterno
• Frattura aperta (esposta): i muscoli e la pelle sono
lacerati e le ossa fratturate comunicano con l’esterno
14/04/2011
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14/04/2011
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14/04/2011
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Come riconoscerle:
• gonfiore, dolore intenso nella zona di frattura
Fratture
• gonfiore, dolore intenso nella zona di frattura
• incremento del dolore con il movimento
• deformazione della parte colpita
14/04/2011
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• esposizione dei monconi ossei, se frattura aperta
• gli arti fratturati si presentano di solito accorciati e
Fratture
• gli arti fratturati si presentano di solito accorciati e
in posizione anomala rispetto all’asse del corpo
Una lesione scheletrica è a rischio per la vita se
associata ad una emorragia importante.
14/04/2011
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Cosa fare:
• chiamare i soccorsi, 118
• tamponare altre emorragie associate
Fratture
• tamponare altre emorragie associate
•non muovere il soggetto se non è strettamente
necessario e in questo caso immobilizzare l’arto
• evitare di muovere i monconi in caso di fratture
esposte
• non forzare la parte colpita
• non tentare di riallineare i monconi