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Numero 42 - dal 24 al 30 Ottobre 2011. Per ricevere via e ... · UIL INFORMA - sANItA’ ......

Date post: 15-Feb-2019
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Sciopero del Pubblico Impiego venerdì UIL in piazza a Roma a pag. 2 Art. 6 della legge 164/1975: l’Inps torna a fare chiarezza sulla successione Cigo-Cigs-Cigo a pag. 7 I principali provvedimenti della manovra: accisa sui tabacchi e imposte sul denaro all’estero a pag. 8 Giornale on-line a cura dell'Ufficio stampa della UIL di Puglia e di Bari, ad uso esclusivamente interno e gratuito. Redazione: Ufficio Stampa UIL di Puglia e di Bari. Corso Alcide De Gasperi, 270 -70125 Bari, tel. 080.5648991 - Fax 080.5018967. Sito web http://www.uilpuglia.it. E-mail: [email protected] La rivista d’informazione della Uil di Puglia e di Bari UIL PUGLIA NFORMA Numero 42 - dal 24 al 30 Ottobre 2011. Per ricevere via e-mail la rivista UIL PUGLIA INFORMA inviate una mail con la posta elettronica di riferimento all’indirizzo: [email protected]
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Scioperodel PubblicoImpiegovenerdì UILin piazzaa Roma

a pag. 2

Art. 6 della legge164/1975:l’Inps torna afare chiarezzasulla successioneCigo-Cigs-Cigo

a pag. 7

I principaliprovvedimentidella manovra:accisa sui tabacchie imposte suldenaro all’estero

a pag. 8

Giornale on-line a cura dell'Ufficio stampa della UIL di Puglia e di Bari, ad uso esclusivamente interno e gratuito. Redazione: Ufficio Stampa UIL di Puglia e di Bari.

Corso Alcide De Gasperi, 270 -70125 Bari, tel. 080.5648991 - Fax 080.5018967. Sito web http://www.uilpuglia.it. E-mail: [email protected]

La rivista d’informazionedella Uil di Puglia e di Bari

U I L PUGLIA

N F O R M A

Numero 42 - dal 24 al 30 Ottobre 2011. Per ricevere via e-mail la rivista UIL PUGLIA INFORMA

inviate una mail con la posta elettronica di riferimento all’indirizzo: [email protected]

pag. 2

UIL INFORMA - pUbbLIcO IMpIegO

pag. 2 Numero 42

La UIL del Pubblico Impiegoscende in piazza a Roma

La misura è colma: a rischio ci sono i servizi minimi ai cittadini

“Ma non è possibile che i costi della politica aumentino ancora”

Non una semplice manifestazione di protesta, ma

un’iniziativa propositiva, mirata a presentare alter-

native concrete alla politica dei tagli attuata dal Go-

verno. Saranno 2000 i lavoratori pugliesi che

“invaderanno” piazza Santi Apostoli di Roma il pros-

simo 28 ottobre. Con un obiettivo ben preciso. “Con

questa manifestazione a scala nazionale, l’unica de-

stinata solo ai lavoratori del Pubblico Impiego – ha

spiegato il Segretario Generale della UIL di Puglia

e di Bari, Aldo Pugliese, nel corso della conferenza

stampa – vogliamo dimostrare fattivamente la no-

stra disponibilità a discutere con tutti gli enti locali

e le associazioni dei cittadini in un grande tavolo da

cui scaturisca una larga intesa che proponga un

modello istituzionale ed amministrativo funzionale.

La pubblica amministrazione è la cartina tornasole

di una società civile. E senza servizi non può esi-

stere una società civile”.

“La sanità pubblica – scende nel dettaglio il Se-

gretario Generale della UIL regionale - è a forte ri-

schio per carenza di personale medico e non: liste

d’attesa interminabili, malasanità… tenere i conti in

ordine non significa calpestare il diritto alla salute

dei cittadini. In bilico, per le stesse carenze, è pure

il funzionamento della macchina burocratica regio-

nale, con tutto ciò che ne consegue, a partire dalla

gestione dei fondi europei, senza i quali la ripresa

dell’economia regionale sarebbe una chimera. Per

tacere della scuola, dove l’arte di allestire nozze con

i fichi secchi, in barba alla sicurezza di studenti e

docenti, è diventata ormai una consuetudine”. Il

Segretario Generale della UIL regionale ha ribadito

come sia prioritario, piuttosto, “puntare l’attenzione

sulla lotta senza quartiere all’evasione fiscale e

sulla riduzione dei costi della politica per evitare

che a pagare siano sempre i soliti noti e i soliti, già

bistrattati, settori, tra cui quello pubblico. Non è

concepibile che le indennità dei Consiglieri regionali

siano aumentate mentre tanti ospedali convivono

con lo spettro di dover chiudere i battenti e i lavo-

ratori regionali devono penare per vedere ricono-

sciuti i propri diritti”.

“Siamo di fronte ad una Pubblica Amministra-

zione obsoleta per il taglio della formazione e del-

l’aggiornamento – hanno fatto eco i Segretari

Generali regionali delle categorie del Pubblico Im-

piego: Gianni Verga per la Scuola, Domenico Rai-

mondo per l’Università e la PA, Giuseppe Vatinno

per l’FPL - invecchiata dai tagli agli organici e dal

blocco del turn over mentre l’età media dei lavora-

tori pubblici supera i 50 anni, compromessa nella

reale possibilità di garantire i servizi essenziali a

causa della pesante riduzione dei trasferimenti al

sistema degli Enti Locali e della Sanità, incapace di

valorizzare le professionalità dei dipendenti con il

blocco della contrattazione e la continua prolifera-

zione delle esternalizzazioni. Eppure, nelle ultime

finanziarie, l’unica politica adottata è stata quella

dei tagli indiscriminati, senza alcun accenno a mi-

sure per la crescita”.

pag. 3

UIL INFORMA - sANItA’

pag. 3 Numero 42

San Raffaele, “si fermila speculazione edilizia”

Il Segretario Generale Aldo Pugliese dopo le dichiarazioni di Stefàno

“Altro che ricerca medica, contano solo gli interessi sui terreni”

“Prendiamo atto delle dichiarazioni del sindaco di Ta-

ranto Stefàno e condividiamo la tesi, peraltro già espo-

sta in svariate occasioni, che i 200 milioni previsti per

la realizzazione del San Raffaele del Mediterraneo spet-

tino di diritto a un progetto concreto mirato alla rina-

scita della Sanità ionica, bistrattata al di là di ogni limite

di decenza dai tagli della Regione Puglia. Non è un se-

greto, infatti, che il rapporto posti letto/abitanti sia tra

i più bassi d’Italia ed in coda alla speciale classifica re-

gionale (2,87 per mille), né che la spesa pro-capite in

edilizia ospedaliera sia praticamente inesistente (3,56

contro i 36,30 di Bari). Se aggiungiamo le ormai croni-

che carenze di personale, medico e non, a livello regio-

nale, il quadro che ne scaturisce è davvero

drammatico”.

Aldo Pugliese, Segretario Generale della UIL di Puglia

e di Bari, fa notare come “lo scenario geografico cam-

bia, ma la storia del San Raffaele e della Fondazione

Monte Tabor si ripete con la sua cornice di fosche nubi”.

“Certi business nulla hanno a che fare con la cura dei

malati – spiega Pugliese – ma è solo, come già acca-

duto a Milano e in altre angoli reconditi del mondo,

questione di soldi. Altro che la salute dei cittadini ta-

rantini, qui c’è in ballo un’operazione senza precedenti

di speculazione edilizia su un terreno di ventuno ettari,

sei dei quali destinati all’ospedale e ben 15, la fetta più

grande della torta, a grosse immobiliari tra cui la nota

Fintecna, che si dedicheranno alla costruzione di abi-

tazioni di lusso e centri commerciali dopo aver ottenuto

la cessione dei terreni a prezzi fuori da ogni logica di

mercato e una variante edilizia che permetterà di edi-

ficare su un terreno sul quale, stando alla normativa

vigente, non sarebbe possibile agire, in quanto sog-

getto, qualche tempo addietro, ad un incendio. Inutile

sottolineare come terreni che fino a qualche mese fa

non valevano un centesimo, ora potrebbero centupli-

care il proprio valore sul presunto altare della Sanità”.

Aldo Pugliese sostiene la posizione del primo citta-

dino del capoluogo ionico, che ha annunciato revisioni

alla variante edilizia.

“Le istituzioni, Comune in primis, devono spendersi

con urgenza per porre la parola fine ad un progetto nel

quale Taranto è parte lesa: si rischia infatti di umiliare

ulteriormente il servizio sanitario provinciale nel nome

di un affarone da almeno 30-40 milioni che riempirà le

tasche di qualche imprenditore senza scrupoli mentre

i tarantini sono costretti ad emigrare al Nord per curarsi

o a fare file interminabili per prenotare una visita spe-

cialistica”. C’è di più: “Qui parliamo non solo di un pro-

blema etico, ma anche e soprattutto di una questione

di rispetto delle norme. La variante edilizia, senza San

Raffaele, non ha ragion d’essere, se non quella di fa-

vorire interessi privati che sicuramente non rappresen-

tano una priorità per Taranto ed i tarantini. E per questo

va cassata senza se e senza ma”.

“Tuttavia, l’aspetto più sorprendente della vicenda –

rincara la dose il Segretario Generale della UIL regio-

nale – è che nonostante le mille vicissitudini degli ultimi

mesi, la Regione sembra tuttora inspiegabilmente re-

stia a smarcarsi definitivamente da un progetto che

non vaghe teorie, ma fatti inconfutabili, hanno bollato

come fallimentare.

Una bocciatura inesorabile frutto di 1,5 miliardi di

euro di debiti accumulati dalla Fondazione Monte Tabor,

dalla frettolosa vendita di immobili sparsi per il globo

per provare a ripianare un buco enorme in bilancio e i

dubbi del Tribunale di Milano sulle remote possibilità di

salvataggio, oltre che su attività di fatturazione con più

ombre che luci”.

E ancora: “Mentre 18 ospedali, tra cui Mottola e Mas-

safra, hanno già chiuso i battenti e altri ancora convi-

vono con tale spettro (Grottaglie), mentre ora anche la

Sanità privata deve convivere con tagli indiscriminati

dell’attività e del personale, il San Raffaele sembra

esente da ogni colpo di mannaia e posti aggiuntivi sono

stati assegnati alla terapia intensiva cardiologica della

Cittadella della Carità”.

“I duecento milioni in principio previsti per il San Raf-

faele – conclude Pugliese – dovrebbero essere investiti,

piuttosto, nella rivalutazione e nel rilancio dell’Ospedale

Nord, che per posizione geografica e potenzialità rap-

presenterebbe la struttura ideale per creare un polo

ospedaliero d’eccellenza in grado di offrire alla città di

Taranto ed alla provincia un servizio degno di tal nome”.

“Le conclusioni della Commissione Europea sul-

l’alta capacità Bari-Napoli sono sicuramente posi-

tive. Tuttavia i finanziamenti subiscono uno

slittamento nel tempo, ecco perché auspichiamo

un’accelerata affinché un’infrastruttura fondamen-

tale per la crescita del Meridione d’Italia non resti

solo una lodevole intenzione”.

Aldo Pugliese, Segretario Generale della UIL di

Puglia e di Bari, bolla il riconoscimento, da parte

dell’UE, della strategicità della Bari-Napoli come

“un duplice successo, giacché non solo ammette la

priorità dell’alta capacità tra due centri importanti

del Sud, ma allo stesso tempo boccia un’opera

degna del teatro dell’assurdo come il ponte sullo

stretto di Messina. Piuttosto che spendere valanghe

di milioni per infrastrutture tanto fantascientifiche

quanto inutili, sulla scorta di quanto dichiarato a

Bruxelles, si concentrino gli sforzi sulla Salerno-

Reggio Calabria, il cui completamento dopo un ven-

tennio resta un miraggio, così come il necessario

collegamento ferroviario sulla stessa tratta”.

La Bari-Napoli è stata inserita tra i progetti del

Corridoio VIII, che prevede 1960 chilometri di col-

legamenti, di cui 1300 su ferrovia. “Un progetto –

aggiunge Pugliese – che sosteniamo da tempo in

quanto basilare per tracciare un progetto serio di

crescita economica della Puglia e del Meridione in

generale. Ora tocca ai Parlamentari europei e na-

zionali, oltre che alla Regione Puglia, muovere un

ulteriore passo in avanti per la realizzazione della

linea ferroviaria europea verso Malta con terminale

Bari”. “Ci eravamo illusi in un cambio di rotta – con-

clude il Segretario Generale della UIL regionale –

dopo lo stanziamento di 800 milioni da parte del

Governo con la delibera Cipe. Tuttavia come l’en-

nesima doccia fredda è giunta la notizia dell’ipoteca

effettuata da Tremonti, su un miliardo di fondi Fas

destinati al Sud, che ancora una volta finisce per

pagare cambiali altrui. Stavolta, le condizioni favo-

revoli a livello europeo impongono alla classe poli-

tica di non lasciarsi sfuggire un’occasione unica di

rilancio dell’economia meridionale”.

pag. 4

UIL INFORMA

pag. 4 Numero 42

La Bari-Napoli è “strategica”“E’ un duplice successo”

La Commissione Europea esprime parere favorevole all’infrastruttura

“Adesso serve un’accelerata sui finanziamenti per cantierizzare”

“Sostituire l’attività di un aeroporto con un ser-vizio autobus è assurdo, specie se lo scalo è co-stretto alla chiusura per 2 milioni di euro, ovverouna terza parte dei fondi stanziati solamentenella variazione di bilancio del luglio scorso dallaRegione Puglia per la sola Ryanair”.

Aldo Pugliese prende le distanze dalla decisionedella Regione Puglia di non sovvenzionare i volidella compagnia Darwin, causandone di fatto ildisimpegno e il conseguente annullamento deicollegamenti dal Gino Lisa di Foggia con Milano,Torino e Palermo. La mancanza di voli verrà sop-perita, nelle intenzioni di Aeroporti di Puglia, conun servizio autobus quotidiano dal capoluogodauno a Bari.

“Forse qualcuno dimentica che la provincia diFoggia giunge fino al Gargano – è la riflessione diAldo Pugliese – quindi non è difficile immaginareil disagio causato dalla chiusura del Gino Lisa: peri cittadini del promontorio usufruire del servizioaereo corrisponderà ad un’odissea. Eppoi è in-spiegabile la testardaggine di AdP nel puntare suBari, aeroporto ormai al limite delle proprie ca-pacità, piuttosto che diversificare verso una reteaeroportuale più ampia.

Invitiamo il Governatore Nichi Vendola a inter-venire in prima persona per evitare una simileevenienza. Non è possibile – chiosa il SegretarioGenerale della UIL regionale – parlare e difen-dere la strategicità della Puglia a livello europeoe poi razzolare malissimo in casa propria. Unpiano di rilancio degno di tal nome dell’economiaregionale, ed in particolare di settori trainantiquali il commercio ed il turismo, passa, inevita-bilmente, dalla costituzione di un sistema infra-strutturale solido ed efficace. Eppure sicontinuano ad edificare monumenti di una spre-copoli che questa regione non si può più permet-tere se davvero vuole puntare ad un futurodifferente”.

Gino Lisa, la Darwindice addio a Foggia“Assurdo chiudere

solo per due milioni”

pag. 5

UIL INFORMA - FeNeAL

pag. 5 Numero 42

“La riqualificazione è la chiaveper rilanciare il mercato”

Intervista al Segretario Generale regionale Feneal, Salvatore Bevilacqua

“L’edilizia è un settore trainante, ma è stato dimenticato dallo Stato”

Qual è la situazione della categoria alla luce

delle ultime finanziarie?

Il settore delle costruzioni nonostante la sua natura

anticiclica, sta vivendo un lungo periodo di crisi, che ha

portato alla perdita di migliaia di posti di lavoro e alla

chiusura di centinaia di aziende. Il dato sfortunata-

mente è uguale per la provincia, la regione e anche per

l’Italia. Sicuramente ad oggi è difficile vedere la fine di

questa crisi anche per i tempi lunghi necessari per pas-

sare alla cantierizzazione delle opere a causa delle in-

finite autorizzazioni da ottenere. Le ultime manovre

finanziarie certamente non hanno apportato benefici

perché non hanno dato risposte importanti come l'al-

lentamento del patto di stabilità interno, l'individua-

zione di risorse economiche da investire nei lavori

pubblici, al fine di cercare di sopperire ai mancati inve-

stimenti privati che nei momenti di crisi vengono pur-

troppo a mancare, oltre che a una generale

semplificazione dei rapporti con la pubblica ammini-

strazione.

Casi come Quello della RDB rappresentano

l'eccezione o la regola nel mercato occupazionale

edile pugliese attuale?

Non sono molti i casi come quello della RDB, ma si-

gnificativi anche in relazione alla scarsa attenzione del-

l'azienda al territorio dal quale hanno tratto benefici per

tanti lustri, quasi disinteressandosi delle opportunità

emerse anche da incontri con la Regione Puglia. Re-

stando al settore dei manufatti in cemento nel nostro

territorio anche la Rivoli di Monopoli non vive un buon

momento, avendo collocato tutti i lavoratori in Cigs.

Purtroppo il fenomeno coinvolge tutti i settori delle co-

struzioni. Come non ricordare le tantissime aziende

dell'area Murgiana del mobile imbottito chiuse negli ul-

timi anni con migliaia di lavoratori licenziati dove ancora

oggi dopo circa sei anni stiamo aspettando le risposte

del Ministero per l'accordo di programma che potrebbe

lenire il problema. Infine non vanno dimenticati i lavo-

ratori edili che per la particolare struttura contrattuale

vengono licenziati senza che le statistiche ne tengano

molto conto. I dati dei nostri enti bilaterali dicono che

si sono ridotti di oltre il 25% i lavoratori regolari espulsi

dal sistema produttivo mentre e quasi impossibile va-

lutare il dato di quelli che lavorano in nero.

Gli imprenditori edili hanno fischiato il ministro

Matteoli durante un evento dell’Ance: una con-

testazione giustificata? L'attuale Governo è dav-

vero "estraneo" alle recriminazioni di un settore

trainante dell'economia italiana?

Meglio tardi che mai. Infatti sono anni che Governo

e Ministri promettono ma non mantengono e nulla

viene fatto per aiutare un settore che per anni ha trai-

nato l'economia italiana quasi esclusivamente grazie

agli investimenti privati, di questo disinteresse sono te-

stimonianza le nostre infrastrutture obsolete e non in

grado di soddisfare le attuali esigenze.

L'edilizia è ancora un settore determinante per

l'economia e la crescita in Italia?

L'incentivazione dell'edilizia residenziale e l'investi-

mento in Opere Pubbliche rappresentano ancora il mi-

glior strumento anticiclico in una situazione di crisi o

recessione, fungendo da volano di sviluppo dell'econo-

mia reale, con il conseguente impatto positivo sia sul

problema principale che attanaglia il Sud ed il nostro

Paese, ovvero la perdita di posti di lavoro, sia su un

altro grande problema dell'Italia, ossia il ritardo infra-

struttura le ed il recupero dei centri storici e la valoriz-

zazione dei beni culturali. Certo il settore deve essere

adeguatamente sostenuto con politiche specifiche di

medio lungo termine e finanziato adeguatamente,

combattendo la cattiva abitudine delle pubbliche am-

ministrazioni ad effettuare i pagamenti alle imprese

esecutrici dei lavori in tempi poco ragionevoli metten-

done in pericolo la loro stessa sopravvivenza. Inoltre la

burocrazia pubblica deve essere snellita e resa effi-

ciente per non soffocare l'iniziativa economica e per

consentire al settore di tornare ad essere la locomotiva

dello sviluppo come felicemente sperimentato nel re-

cente passato.

Quale può essere il ruolo della Regione Puglia

in un processo di rinascita del settore edile?

In Puglia emergono enormi ritardi in merito al com-

pletamento di importanti programmi di investimento,

anche se ripresi tra quelli della Delibera CIPE. Negli ul-

timi anni il volume dei finanziamenti banditi per la rea-

lizzazione di Opere Pubbliche in Puglia è stato di molto

inferiore rispetto alla media dei finanziamenti appaltati

in Italia la Regione dovrebbe individuare con maggiore

efficienza le fonti di finanziamento per realizzare un

pacchetto (Continua a pag. 6)

pag. 6

UIL INFORMA - FeNeAL

pag. 6 Numero 42

(segue da pag. 5)

di opere pubbliche necessarie e strategiche per il ter-

ritorio. Sarebbe utile a tale proposito istituire presso la

Presidenza della Regione, una cabina di Regia per mo-

nitorare lo stato di avanzamento dei programmi delle

OO.PP. definite e finanziate sia a livello nazionale che

regionale. Tale cabina di regia dovrebbe fungere da

punto di contatto con le Istituzioni, aventi lo scopo di

diventare luogo di interlocuzione e di sollecitazione ri-

spetto agli obiettivi di sviluppo. Oltre alle infrastrutture

la Regione Puglia dovrebbe agevolare le diverse tipo-

logie di fabbisogno abitativo incrementando il patrimo-

nio immobiliare ad uso abitativo attraverso l'offerta di

abitazioni di edilizia residenziale e sociale, da realizzare

nel rispetto dei criteri di efficienza energetica e di ridu-

zione delle emissioni inquinanti, con il coinvolgimento

di capitali pubblici e privati ed incentivando il recupero

dei centri storici.

Basta lo sblocco dei fondi Fas per dare ossi-

geno al settore?

La fine di un lungo ciclo di espansione e l'avvio di un

altro che ha come base di partenza un ridimensiona-

mento dei potenziali di mercato porta il settore delle

costruzioni a confrontarsi con processi di ristrutturazio-

nee di ridisegno strategico. Il problema principale che

deve affrontare chi opera sul mercato, non è solo quello

dì comprendere, de~crivere, capire la crisi, è anche

come affrontarla. Certamente si prospettano azioni di

riduzione dei costi e aumento dell’efficienza. Il rapporto

tra produzione tradizionale e innovazione è il tema cen-

trale del passaggio che oggi le imprese devono matu-

rare e la politica deve accompagnare questo processo

di evoluzione. Piccole e grandi. E' il momento per una

salto di scala nel contenuto tecnologico dell'industria

delle costruzioni. Occorre guardare avanti interpre-

tando la crisi come occasione per far crescere le com-

petenze degli imprenditori e delle maestranze. Il

processo di innovazione richiede da un lato cono-

scenza, dall'altro consulenza e servizi ed il sistema degli

Enti Bilaterali di settori potranno in prospettiva giocare

un ruolo strategico. Le imprese dovranno decidere se

giocare da sole o integrate con altri, nelle diverse mo-

dalità possibili per uscire dall’isolamento e dalla polve-

rizzazione produttiva. Per imboccare questa strada

servono però vere politiche industriali ed adeguate

agevolazioni fiscali che aiutino le aggregazioni o le in-

tegrazioni. La crisi di liquidità e del credito hanno messo

a nudo le inefficienze del sistema creditizio che si è di-

mostrato non all'altezza del proprio ruolo mortificando

le politiche di investimento delle imprese e deprimendo

la domanda chiudendo i rubinetti del credito per i mutui

rivolti all’edilizia residenziale. Il mercato cambia velo-

cemente e i nuovi scenari per il settore incominciano a

delinearsi: il mercato estero delle sponde del Mediter-

raneo, l'innovazione tecnologica, il partenariato pub-

blico e privato, l'integrazione tra costruzione e servizi,

la nuova edilizia sociale e i "low cost", la sostenibilità

ambientale e un processo di innovazione che ridisegni

il modello di offerta edilizia. La riqualificazione può es-

sere la chiave del mercato dopo la crisi. Certo con

l'aiuto di un sostegno pubblico che guardi non solo alle

grandi ma anche alle piccole imprese. Per imboccare la

giusta via occorre naturalmente un nuovo disegno nel

progetto di sviluppo di largo spettro basato sulla qua-

lità, sulla efficienza e sulle competenze.

L'Ufficio Immigrazionedella Regione Puglia, conl'assistenza tecnica del-l’IPRES, ha avviato i lavoriper la definizione del PianoRegionale per l'Immigra-zione, ai sensi della L.R. n.32/2009.

Al fine di raccogliere lereali esigenze del territorio ele proposte dei Soggetti coin-volti, è stato programmato

un ciclo di incontri sui se-guenti temi prioritari di in-tervento:

politiche abitative - istru-zione e formazione - integra-zione culturale - politiche diinclusione sociale - inseri-mento lavorativo, forma-zione professionale -assistenza sanitaria - dirittod'asilo e soggetti vulnerabili.Si sono già svolti i primi due.

E’ quindi palese che per farmeglio tutti è necessario checi comunichiate esperienzeche si realizzano nel vostroterritorio perché in tal modosi possono mettere le pre-messe per un futuro più frut-tuoso per laUil-Immigrazione, l’attivitàdel patronato e della nostraassociazione di volontariatoUNITI.

Avviati i lavori per il Piano Regionale Immigrazione

Si è concluso con successo il progetto “PRONTOSPESA” che l’Ada di Puglia (iscr. reg.to gen.le reg.le org.Vol. n° 416) ha realizzato in partnership con la UIL Pen-sionati di Bari e di Puglia, con l’ADA e la UILP di Trig-giano ed in collaborazione e sotto il patrociniodell’Amministrazione Comunale di Triggiano, Assesso-rato ai Servizi Sociali.

Il perché del progetto.Estate è sinonimo di svago, allegria, tempo di va-

canze lontano dai soliti ritmi frenetici e dal lavoro; permolti significa fuga dalla città alla ricerca di luoghi fre-schi ideali per rilassarsi e divertirsi.

Ma come sappiamo bene, non è così per tutti, in par-ticolare, per molti anziani che durante l’estate devonofare i conti con la solitudine diventando inevitabilmenteuna categoria ancora più vulnerabile.

Con l’avvicinarsi del periodo estivo aumentano per lepersone anziane le difficoltà nel provvedere alle proprienecessità quotidiane, soprattutto a causa del caldo edell’assenza di familiari e vicini di casa. Da qui il servi-zio gratuito di consegna della spesa al domicilio di tuttequelle persone anziane (sole) con gravi difficoltà aduscire di casa o a trasportare le buste della spesa. Ilprincipale obiettivo è mettere in atto un sistema diaiuto, mediante una rete di volontari, per far fronte atale situazione ed offrire a persone anziane che versanoin condizione di fragilità un aiuto concreto per quantoriguarda i servizi di prima necessità. L’avvio sperimen-tale di tale servizio mira a dare un supporto agli anzianiche hanno difficoltà ad uscire di casa e quindi sostenerlinel disbrigo di commissioni (appunto come fare la

spesa), che in un periodo così particolare possono di-ventare un problema di non facile gestione. L’ADA diPuglia ha voluto essere vicina agli anziani, attraversol’offerta di un aiuto concreto, e con l’intento, anche, acostituire un’opportunità di relazione che va oltre il soloservizio di consegna della spesa, ossia fronteggiarequello che di base è il reale nodo del problema: LA SO-LITUDINE.

OBIETTIVI- Supportare gli anziani con problemi di mobilità nel

disbrigo di piccole commissioni quotidiane, per tutto ilmese di agosto; Lenire la solitudine; Coinvolgere gio-vani motivati in un impegno utile alla comunità.

BENEFICIARI- Cittadini anziani o non autosufficienti, residenti nel

comune di Triggiano con difficoltà deambulatorie tali dapregiudicarne l’autonomia, soli o privi anche tempora-neamente di aiuti familiari.

SERVIZI OFFERTI- Spesa a domicilio; Ritiro di ricette mediche e con-

segna di farmaci a domicilio; Pagamento di bollettinipostali.

Grande soddisfazione è stata espressa dal Presidentedell’A.D.A. Puglia, Rocco Matarozzo e dalla Responsa-bile della locale UIL Pensionati, Angelisa Tarantino peri risultati raggiunti al termine di questa prima fase spe-rimentale, tanto che l’A.D.A. di Puglia ed i partnersstanno valutando la possibilità di estendere il servizioanche in periodo diverso da quello estivo, sulla basedelle esigenze che saranno segnalate dall’Assessoratoai Servizi Sociali del Comune di Triggiano.

pag. 7

UIL INFORMA - peNsIONAtI

pag. 7 Numero 42

“Pronto Spesa”, un successoProgetto realizzato dall’Ada Puglia in collaborazione con la UILP Triggiano

Vi informiamo che l’Inps haprovveduto, con il messaggion. 19350 del 11 ottobre 2011, aribadire che (così come giàchiarito dal messaggio n.25623 del 12 ottobre 2010) èammissibile che una aziendadopo un periodo di CIG ordina-ria, ed un periodo successivo diCIG straordinaria, possa chie-dere un ulteriore periodo diCIGO, senza soluzione di conti-nuità, qualora sussistano tutti ipresupposti previsti dalla legge(non imputabilità dell'evento,temporaneità e transitorietàdello stesso e prevedibilità diripresa dell'attività lavorativa)e nel rispetto dei limiti tempo-rali previsti dalla legge.

L'art. 6 della legge 164/1975stabilisce che qualora l'impresaabbia fruito di 12 mesi conse-

cutivi di integrazione salariale,una nuova domanda può es-sere proposta per la medesimaunità produttiva, quando siatrascorso un periodo di almeno52 settimane di attività lavora-tiva. Nel caso in cui unaazienda abbia fruito di 52 setti-mane consecutive di CIGO, se-guite da 52 settimane di CIGSed intenda chiedere un ulte-riore periodo di CIGO, vistoquanto prevede l'art. 6 dellalegge 164/1975, si ritiene chel'anno di CIGS possa essereconsiderato al pari di una ri-presa di attività lavorativa nelcaso in cui non ci sia stata so-spensione a zero ore, ma l'atti-vità lavorativa sia comunqueproseguita per 52 settimane,seppure ad orario ridotto.

Nel caso in cui la ditta abbia

usufruito di 52 settimane diCIGS a zero ore, invece, non èammissibile la richiesta di unnuovo periodo di CIG ordinariaprima che sia trascorso un pe-riodo di almeno 52 settimane diattività lavorativa.

Considerato il periodo di par-ticolare difficoltà che il tessutoproduttivo locale sta affron-tando, con pesanti ripercus-sioni sul versanteoccupazionale, Vi invitiamo atenere in buona considerazionela possibilità, riveniente daquesto chiarimento Inps, alfine di poter continuare a ga-rantire assistenza e conserva-zione del posto di lavoro a queitanti lavoratori che altrimenti,cessata la CIGS, andrebbero,probabilmente, incontro al li-cenziamento.

Lavoro, successione CIGO-CIGS-CIGO

Maggiore entrata dai giochi ed accisa sui ta-bacchi.

All’amministrazione autonoma dei Monopoli di Statoviene demandata ampia potestà di emanare di‐sposi-zioni in materia di giochi finalizzate ad assicurare mag-giori entrate. Sarà possibile, ad esempio:

introdurre nuovi giochi;indire nuove lotterie;variare la misura del Prelievo erariali unico (Preu);adottare nuove modalità di gioco del lotto, etc.Il Direttore dei Monopoli potrà altresì proporre al Mi-

nistro l’aumento dell’aliquota di base dell’accisasui ta-bacchi. Le aliquote attualmente previste sono del 23%sui sigari e del 58.50% sulle sigarette.

Le maggiori entrate che dovranno provenire dall’at-tuazione delle disposizioni sono state quantificatein1.500 milioni di euro annui a decorrere dal 2012.

***Imposta di bollo sui trasferimenti di denaro

all’estero.Viene introdotta un’imposta di bollo pari al 2% sui

trasferimenti di denaro all’estero attraverso gli istitutibancari, le agenzie “money transfer” ed altri agenti fi-nanziari. L’imposta è dovuta in misura pari al 2% del-l’importo trasferito per singola operazione, con unamisura minima di prelievo pari a 3 euro. L’imposta nonè dovuta per i trasferimenti effettuati dai cittadini del-l’Unione Europea e per quelli effettuati verso i Paesidell’UE. Sono, inoltre, esentati anche i trasferimenti ef-fettuati da sog‐getti muniti di matricola Inps e di codicefiscale.

***Giustizia tributariaIncompatibilità componenti delle commissioni

tributarieCon la manovra di Luglio (D.L.n.98) nell'ambito del

riordino della giustizia Tributaria, venne estesa l'incom-patibilità a svolgere la funzione di giudice tributario atutti gli iscritti agli ordini professionali, cioè a circa dueterzi dell'attuale organico, con inevitabili ricadute suilavori delle commissioni, peral‐tro chiamate a svolgerei nuovi adempimenti collegati all'entrata in vigore del-l'accertamento esecutivo. Il decreto in esame includel'incompatibilità non solo alla sola iscrizione formale al-l'albo, ma anche all'esercizio effettivo di attività di con-sulenza, assistenza e rappresentanza nei confronti deicontribuenti o di enti coinvolti nella gestione dei tributi.Inoltre, per quanto riguarda l'incompatibilità le‐gata arapporti familiari, viene stabilito che non possono es-sere componenti di commissioni tribu‐tarie i coniugi, iconviventi o i parenti sino al secondo grado, in luogodel terzo grado previsto nel decreto di luglio, di coloroche, iscritti in albi professionali, esercitano le attività diconsulenza, assi‐stenza e rappresentanza tributaria.

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Osservatorio Fiscale: accisa tabacchie imposte sul denaro all’estero

L’analisi del servizio politiche fiscali della UIL sui principali provvedimenti

Doveva trattarsi di un autunno caldo sottol’aspetto della riduzione dei costi della politicaalla Regione Puglia, invece ancora una volta lebuone intenzioni rimangono sulla carta, mentrei soliti noti continuano a pagare caro il conto diuna crisi che sembra non conoscere fine.

“La dimostrazione lampante – fanno saperedall’Ufficio per lo Studio dei Costi della Politicadella UIL regionale - è data dalla somma accan-tonata dal servizio di amministrazione del Con-siglio Regionale sul rimborso spese per itrasferimenti dei suoi componenti nell’ultimotrimestre: fino a luglio il tetto massimo dellostesso non doveva superare i 1300 euro, da ago-sto in poi è invece salito a 1600 euro, cioè 300euro in più, necessari per sterilizzare, almenoper la classe politica regionale, i continui au-menti della benzina e lasciare intatto il potered’acquisto dell’indennità”. Intanto la paventatariduzione del numero dei Consiglieri da 70 a 50,invocata come urgente dallo stesso GovernatoreVendola e sollecitata in più occasioni dalla UILdi Puglia, resta al palo. “Eppure sarebbe un toc-casana per le casse della Regione. Del resto, 50è un numero più che sufficiente per garantireuna buona gestione della cosa pubblica pu-gliese. Considerato che il costo medio procapitedei 70 consiglieri è di 230 mila euro lordi al-l’anno, 20 consiglieri in meno significherebberoun risparmio di 4,6 milioni all'anno, 23 milionisull’intera legislatura. Ai fini del contenimentodella spesa pubblica, la riduzione a 50 dei Con-siglieri Regionali e a 10 degli Assessori in Giunta(solo due dei quali di nomina esterna) compor-terebbe un risparmio complessivo di 34 milionidi euro (che potrebbero diventare 36 in caso dirinuncia agli Assessori esterni) nell’arco dell’in-tera legislatura”. Ma sicuramente si può, anzi sideve fare molto di più, “perché ridurre i costidella politica non vuol dire ridurre l’eserciziodella democrazia, ma rafforzarlo. Basti pensareche, ad esempio, tre auto blu in meno permet-terebbero la formazione di una classe di scuolamaterna in più, con il 20% in meno di assessori,consiglieri e consulenti si pagherebbe il 30% inmeno di tasse comunali, mentre un direttore ge-nerale in meno vale la gratuità dell’assistenzadomiciliare per 40 non autosufficienti”.

Costi della politicaAutunno “caldo” sulla cartama aumentano le indennità

“Rimarrà solo un desiderio la decisione della

Giunta regionale pugliese di voler redigere una

carta d’identità dell’acqua del rubinetto, quella che

scorre in ogni appartamento di civile abitazione”.

Ad esprimersi senza mezzi termini è l’Associa-

zione dei consumatori pugliesi Adoc, la quale, dallo

scorso maggio si confronta con l’Autorità d’Ambito

Territoriale Ottimale, l’Aqp, l’Asl e altre associazioni,

senza raggiungere mai una soluzione. “Anzi – so-

stengono i dirigenti dell’Adoc -, se si dovesse pro-

cede in tal senso, si correrà il rischio di avviare un

contenzioso giudiziario per pubblicità ingannevole

in quanto si sa che il gestore si assume la respon-

sabilità della potabilità fino alla condotta realizzata

in prossimità dello stabile: da lì in avanti non è di

sua competenza”.

De resto, l’Adoc Puglia fa riferimento alle norme

previste nel decreto legislativo n. 31 del 2001 e che

va tenuto costantemente in considerazione, soprat-

tutto in previsione di un aggiornamento della carta

del servizio integrato la quale, per di più, “dovrà

prevedere anche l’eliminazione della remunera-

zione del capitale investito dalla tariffa con l’aboli-

zione avvenuta a seguito del referendum dello

scorso giugno”.

Sarà pur vero che l’Ente regione vuole rispettare

una Direttiva europea approvata nel lontano 1998

e che proprio dall’applicazione di questo adempi-

mento dipenderà la differenza del consumo di

acqua prevalente in Italia: quella potabile del rubi-

netto o quella minerale venduta in bottiglia.

Finora, si sa che gli utilizzatori che dichiarano di

berla sempre dal rubinetto, sono passati dal 40%

al 46% circa nel corso del 2010, ma è chiaro, so-

stiene ancora l’associazione dei consumatori pu-

gliesi, che “da un lato, ciascuno si assuma le

proprie responsabilità. E negli stabili di civile abita-

zione il primo è l’amministratore di condominio,

senza scaricare su altri le proprie inadempienze;

dall’altro, andare incontro alle esigenze dei cittadini

i quali desiderano ottenere una comodità, un ri-

sparmio economico, un’attenzione verso l’ambiente

che l’acqua minerale non fornisce. Ovvero: tra-

sporto, prezzo, bottiglie di plastica”.

In questo modo, l’Adoc regionale spera si giunga

all’applicazione di una norma, modificata nel 2002

con il DLgs n. 27, la quale, testuale, “fissa i valori

di parametro estendendo all’amministratore la re-

sponsabilità dell’igiene dell’acqua somministrata dal

punto di consegna da parte del pubblico distribu-

tore fino a garantire il punto in cui l’acqua esce fuori

dal rubinetto”. Per di più, a leggere la norma, l’am-

ministratore deve possedere e aggiornare un “Qua-

derno delle Acque” relativo al condominio in cui si

annotano i punti di prelievo, la data, nonché tutti

gli altri dati necessari all’identificazione e alla puli-

zia, oltre all’idoneità dell’impianto idrico; l’auto-

clave, in particolare.

Insieme a queste elementari e obbligatorie esi-

genze, l’Associazione dei Consumatori Adoc, ritiene

che nel’attesa e in ogni caso, si debba procedere

anche “all’installazione di nuove fontanine, o ren-

dere efficienti quelle esistenti, nelle piazze delle

città al fine di permettere ai consumatori di fruire

di un’acqua potabile della quale, in Puglia, ci si fa

un grande vanto”.

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“Carta d’identità dell’acqua?Rimarrà solo un desiderio”

Dichiarazioni forti e chiare dell’Adoc regionale: “Da maggio nessuna soluzione”

Inutili i confronti con l’Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale, AqP e Asl

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