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Speciale Natale 2007
Ilary Blasitestimonial d’onore
della Pigotta
IN QUESTO NUMERO:
un mondo più morbido
■ Le Pigottare dell’UNICEF: le persone che realizzano le Pigotte ■ Ilary Blasi: una testimoniald’eccezione ■ Pet therapy ■ Confetture e conserve ■ Vacanze di Capodanno ■ La moda torna in“pista” ■ Viaggio alla scoperta di Babbo Natale ■ Una Pigotta per la Guinea Bissau
Soft cuisine.
CARTAPAGLIA FOXY:PERFETTA CON IL FRITTO, PERFETTA CON TUTTO,
DA OGGI ANCORA PIÙ MORBIDA.Potete usarla per i fritti. Potete usarla come tovagliolo. Poteteusarla per asciugare. Potete usarla per pulire. Potete usarla comevolete: Cartapaglia Foxy vi assicurerà sempre un risultatostraordinario. Perché con le sue cellulose accuratamente selezionate,e con la sua tecnologia innovativa, Cartapaglia Foxy è ancora piùmorbida, più resistente, più assorbente. Cartapaglia Foxy: da oggi,l’asciugatutto a prova di fritto diventa l’asciugatutto a prova di tutto.
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Comunicazione Speciale
Un mondo più morbidoSemestrale di informazione anno 11 n.2, NOVEMBRE 2007 - AutorizzazioneTribunale di Torino n. 4985 del 14/01/1997
Editore DM GROUP S.p.A. - Redazione ViaLessolo, 19 Torino - Direttore ResponsabileItalo Iuorio - Iscrizione Registro OperatoriComunicazione n. 4521
La informiamo, ai sensi dell'art. 13 del decreto legislativo 30 giugno 2003 n. 196, chei suoi dati personali sono trattati nel rispetto delle disposizioni sopra richiamate edegli obblighi di riservatezza cui è ispirata l'attività di Industrie Cartarie TronchettiSpA. I suoi dati personali sono stati raccolti, ai sensi dell'art. 23, in occasione di ope-razioni promozionali e presso pubblici registri e sono stati oggetto di trattamento perl'invio di questo numero della rivista "UN MONDO PIÙ MORBIDO". Il trattamento deidati è stato effettuato manualmente e/o mediante elaborazione elettronica e/o tele-matica ed è avvenuto con strumenti e modalità idonei a garantirne la sicurezza e lariservatezza. I dati personali non sono soggetti a diffusione e/o comunicazione a terzi.Titolare del trattamento è Industrie Cartarie Tronchetti SpA, Piano della Rocca - 55023Borgo a Mozzano (LU). In qualsiasi momento e gratuitamente è possibile esercitare idiritti di cui all'art. 7 del decreto legislativo, fra cui consultare, modificare e cancella-re i Suoi dati. Per esercitare tali diritti sarà sufficiente scrivere a Industrie CartarieTronchetti SpA, ufficio privacy, Piano della Rocca - 55023 Borgo a Mozzano (LU).Responsabile del trattamento è DM GROUP SpA (la lista completa dei Responsabili èdisponibile presso il Titolare).
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A marchio Foxy potete trovare una gamma completa diprodotti di carta di alta qualità - carta igienica, asciugatutto,tovaglioli e fazzoletti - caratterizzati dall’impiego esclusivodi pura cellulosa vergine e delle più avanzate tecnologie. Sul sito www.foxy.it potete trovare tutte le informazioni e le novità sui prodotti e sulle promozioni Foxy.
IN QUESTO NUMERO:
Le Pigottare dell’UNICEF
Ilary Blasi, una testimonial d’eccezione
Pet therapy
Confetture e conserve
Vacanze di Capodanno
La moda torna in pista
Viaggio alla scoperta di Babbo Natale
Una Pigotta per la Guinea Bissau
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sostiene i progetti di
Per informazioni chiamail numero verde
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Speciale Natale 2007
Ilary Blasitestimonial d’onore
della Pigotta
IN QUESTO NUMERO:
un mondo più morbido
Le Pigottare dell’UNICEF: le persone che realizzano le Pigotte Ilary Blasi:una testimonial d’eccezione Pet therapy Confetture e conserve Vacanze di CapodannoLa moda torna in “pista” Viaggio alla scoperta di Babbo Natale Una Pigotta per la Guinea Bissau
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PigottareLe
Pigottare di Padova(foto a lato ed in alto)e di Brescia(foto sotto).
Se ti piace cucire e dipingereoppure sei una persona socie-vole che ama stare in compa-gnia allora fai al caso nostro!Insieme possiamo sostenere ungrande progetto che fino ad oggiha salvato oltre 700.000bambini. Cerchiamo volontariche vogliano realizzare lepigotte, le bambole di pezzadell’UNICEF, e persone chevogliano occuparsi della lorodistribuzione e dei banchetti inpiazza. Quindi, se hai capacitàcreative o organizzative e haivoglia di aiutare i bambini delmondo, rivolgiti al ComitatoUNICEF della tua città.Puoi anche chiamare l’UNICEFal 800 745 000 oppurewww.unicef.it/comitati
L’UNICEF CERCAVOLONTARI
PER IL PROGETTOPIGOTTA®
Dietro ogni Pigotta ci sono ivolti e i nomi delle personeche l’hanno voluta, realiz-
zata e data in adozione. Dietroogni Pigotta c’è, di fatto, un eserci-to silenzioso che rende, ormai dapiù di otto anni, l’iniziativa ADOT-TA UNA PIGOTTA dell’UNICEF, unevento di successo. È l’esercito delle Pigottare, delleamiche (ma anche di tanti amici: iPigottari) di Pigotta che dedicano illoro tempo alla bambola di pezzapiù famosa d’Italia.
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unmondo
più morbido
In prima linea ci sono le vvoolloonnttaa--rriiee e i volontari dell’UNICEF che,nei Comitati Provinciali, rappresen-tano il vero motore dell’iniziativa.Si attivano nel territorio e contatta-no scuole, centri anziani, privati,associazioni, famiglie, carceri affin-ché partecipino al Progetto realiz-zando le Pigotte per l’UNICEF.Seguono con le insegnanti i pro-getti didattici dedicati a Pigotta,collaborano con le assistenti socia-li e i referenti dei centri anziani perla creazione di laboratori di confe-zione delle bambole, contattanogli enti locali per ottenere il soste-gno delle autorità per l’iniziativa.Creano di fatto una vera e propriarete di solidarietà per garantire ilsuccesso della manifestazione. Poi c’è tutto il popolo di chi creale Pigotte: i bambini delle scuole,dalla materna fino ai corsi postdiploma, i nonni delle case di ripo-so e dei centri ricreativi per anzia-ni, i carcerati, i genitori con i lorofigli in famiglia, le associazioni etante signore che hanno creatogruppi di lavoro per la realizzazio-ne di bambole aperti tutto l’anno.Insieme sono la vera ricchezza
dell’UNICEF perché conle loro mani confeziona-no le bambole che servi-ranno ad aiutare concreta-mente i bambini nei paesiin via di sviluppo. Poi c’è chi si dedica apromuovere la Pigottapresso il grande pubblico ea presidiare i Punti di ado-zione nel periodo natalizio.Animati da grande passione,sfidano l’inverno gelido estanno negli standdell’UNICEF nelle diverse piazzed’Italia, offrendo in adozione lePigotte. E’ il lavoro più difficile,perché spiegare il valore di questoprogetto non è semplice; dietroogni Pigotta c’è il lavorodell’UNICEF sul campo, ci sono gliinterventi in difesa della vita deibambini e ci sono migliaia di per-sone che con la loro bambolahanno voluto dare una speranza aun bambino in attesa di un KitSalvavita. Infine c’è chi adotta la Pigottacon una donazione all’UNICEF.Sono coloro che di fatto rendonopossibile l’operato dell’UNICEF nei paesi in via di sviluppo in quanto
finanziano i programmi specifici. Ilprossimo Natale ad esempio chiadotta una Pigotta®, con un’offertadi almeno 20 Euro consenteall’UNICEF di fornire a un bambinodella Guinea Bissau interventi mira-ti che riducono il pericolo di mor-talità nei suoi primi cinque anni divita. (Il Kit Salvavita dell’UNICEFprevede, nello specifico, vaccini,dosi di vitamina A, kit ostetrico perun parto sicuro, antibiotici e unazanzariera antimalaria.) Con loro sicompleta il cerchio di solidarietàche si apre con la bambola dipezza e si chiude con un bambinosalvato dalla morte e dalla malattia.
Pigotte streghette realizzate dalleVolontarie Gianna, Manuela e Marinadel Comitato Provinciale UNICEFRoma che dal 1999 si occupanodel progetto Pigotta.
Sono tanti gli amici di Pigotta e così affezionati a leie all’UNICEF da volerla anche come bomboniera inoccasione delle nozze. È il caso di due sposini diMatera - Francesco Zaccaro e Francesca AnnaIurno - che in accordo con il Comitato Provincialehanno adottato 230 pigotte come bomboniere inoccasione del loro matrimonio.
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Una bellezza incantevole, unaspontaneità affascinante, un sor-riso luminoso e solare. La
mamma “iena” Ilary Blasi è la nuova testi-monial dell’UNICEF per ilProgetto Pigotta 2007. Ne hafatta di strada da quandocome letterina ballava perGerry Scotti. Ora le prioritàdella sua vita sono il suo lavo-ro, la sua famiglia, i suoi bam-bini e quelli di tutto ilmondo. Per questo Natale,infatti, Ilary invita tutti a rega-lare una Pigotta dell’UNICEFper salvare i bambini dellaGuinea Bissau. Ma c’è dipiù. Chi adotterà la Pigottapotrà avere in dono unastoria speciale scrittaproprio da lei per i piùpiccoli, ma anche per i grandi. Perché lefavole come le bambole fanno compa-gnia anche a quei bambini che rimango-no in noi. E mamma Ilary lo sa. Come sache una Pigotta può dare la speranza divita a un bambino della Guinea Bissauche deve nascere sano ed essere protet-to dalle malattie grazie alle vaccinazioni,alle cure antibiotiche, alle vitamine e allezanzariere che prevengono la malaria. Eallora per Natale adottate una Pigotta;perché ogni Pigotta adottata è una vitasalvata. Parola di “iena”.Per sapere dove adottare la PigottaUNICEF 800745000oppure www.unicef.it /pigotta
IlaryBlasi
Una testimoniald’eccezione
I ragazzi dell’Istituto Comprensivo “Alfonso Gatto” di Battipaglia hanno realizzato 17racconti ispirati alle bambole di pezza.Le storie sono state raccolte in unapubblicazione STORIE DI BAMBOLE E STRANI INCONTRI del ComitatoProvinciale UNICEF Salerno a cura di Marianna Bortone Blasi e sono stateillustrate da artisti prestigiosi. In questi scritti la Pigotta assume le sem-bianze di un bambino pakistano schiavo in una fabbrica di tappeti, di unaragazza italiana gravemente malata che fugge dall’ospedale, di una bam-bina argentina che investiga sui suoi genitori ecc..Storie di vita, di dolore, di emarginazione, di malattia ma anche di riscatto edi aiuto come quello che una piccola bambola di pezza è in grado di dare.Per informazioni: Comitato Provinciale UNICEF Salerno.
STORIE DI PIGOTTA
copertina del libro STORIE DIBAMBOLE E STRANI INCONTRI
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tano la realtà né tanto meno la fal-
sificano, di conseguenza vivono
di rapporti sinceri, lineari.
Queste loro caratteristiche aiutano
le persone - soprattutto quelle
con problemi di relazione o psi-
cologici - a fidarsi e ad aprirsi al
mondo.
Gli animali domestici danno affet-
to incondizionato, socializzano
molto facilmente e hanno un’otti-
ma capacità di interazione con le
persone: alcuni - tra cui i delfini -
sono addirittura in grado di legge-
curanoPet therapy, le coccole
Chi ha un animale in casa lo
sa bene: gli animali
domestici ci regalano
emozioni intense e un senso di
benessere impagabile. Essi, infatti,
possiedono alcune peculiari
caratteristiche - legate al carattere
ed al comportamento - che pos-
sono aiutare a colmare alcune
lacune umane.
Per esempio agiscono a livello
istintuale molto più degli uomini,
non mettono in atto meccanismi
psicologici difensivi, non interpre-
che
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re il linguaggio del corpo e le
espressioni del viso. Sono dei
perfetti antidoti alla solitudine, sia
perché ci fanno compagnia, ma
anche perché, attirando l’attenzio-
ne della gente, aumentano le
occasioni di incontro e di socializ-
zazione con gli altri.
E poi gli animali sono sicuramente
più liberi e spontanei nel contatto
fisico di quanto non lo siamo noi
umani; questo li rende dei perfet-ti stimolatori dei sensi, caratte-
ristica che aiuta le persone a svi-
luppare una coscienza di sé e,
quindi, a rafforzare la propria
identità. Anche il loro agire istin-
tuale è importantissimo perché
aiuta a far affiorare, nell’uomo,
quella spontaneità che troppo
spesso resta sepolta in noi stessi.
Queste caratteristiche hanno per-
messo agli animali domestici di
essere impiegati in funzione tera-
unmondo
più morbido
La Pet Therapy nasce 2.400 anni fa quando Ippocrate, il padredella medicina, consigliava ai propri amici di combattere lostress con una bella galoppata all’aria aperta. Il nome PetTherapy si deve allo psichiatra Boris Levinson che intorno aglianni ‘60 introdusse nelle sue sedute terapeutiche il suo cane.Scoprì che l’animale era uno straordinario mediatore eche la sua presenza aiutava i pazienti a far emergere il loroprofondo. Oggi per la Pet Therapy vengono impiegati efficace-mente, oltre ai cani, anche gatti, cavalli, delfini, pesci, criceti.Chi volesse saperne di più può rivolgersi a: Istituto di Zootecnia,Facoltà di Medicina Veterinaria, Università degli Studi di Milano.E contattare il Prof. C. Carenzi, la Prof.ssa M. Verga e la Prof.ssaE. Canali. Oppure visitate il sito: wwwwww..mmiinniisstteerroossaalluuttee..iitt
PET THERAPY, LE COCCOLE CHE CURANO
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Foxy Asso Professional.L’asciugatutto grande come una casa.
Per tutti i lavori, anche i più duri…In una casa dove ci sono dei cuccioli non dovrebbemai mancare Foxy Asso Professional: l’unico asciuga-tutto multiuso extra-resistente, ideale in ogni situa-zione. Dalla cucina al giardino, dalle pulizie al bricola-ge, è perfetto per tutti i lavori di casa.
peutica nei confronti di vere e
proprie patologie. Qualche esem-
pio?
Le persone che soffrono di
depressione provano general-
mente molta difficoltà ad occu-
parsi di sé stesse: ebbene, nell’ac-
cudire un animale domestico
riscoprono il senso della vita e
l’importanza del prendersi cura
della propria persona.Oppure
pensiamo ai bambini difficili, auti-
stici o con problemi di relazione:
affiancandoli agli animali trovano
una via più istintiva e semplice di
aprirsi al mondo. Ma gli animali
vengono impiegati con successo
anche nella riabilitazione fisica,
oltre che psicologica, delle per-
sone affette da disabilità motorie
o con la sindrome di down: l’ip-
poterapia o la terapia con i delfini
sono solo alcuni importanti esempi.
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La preparazione è alla portata ditutti, anche se i procedimenti piùnaturali richiedono comunque unacerta dose di pazienza e passio-ne. Il risultato, naturalmente, sapràripagare tanto impegno. La prima accortezza è sceglieresempre i prodotti migliori: frutta,verdura e ortaggi di prima qualità,possibilmente di origine biologi-ca, non ammaccati e maturi alpunto giusto. La seconda è utilizzare solo pro-
Preparare in casa conserve econfetture secondo criteritradizionali - e quindi
naturali - è un piacevole passa-tempo che ci permette di portarea tavola un po’ di genuinità fuoristagione e gustare sapori autentici. Il vantaggio di preparare le com-poste e le marmellate in casa ainostri giorni è soprattutto quellodi evitare l’impiego di conservantiindustriali e di mantenere intatti iprofumi ed i sapori.
dotti naturali, anche nellesostanze da aggiungere. La pecti-na, per esempio, viene spessoconsigliata nelle ricette per rende-re il tutto più denso. Questo per-chè in presenza di saccarosio(zucchero) le pectine formanogelatine. Non tutti sanno però chela frutta contiene già di suo la pec-tina e che, per evitare di ricorreread additivi prodotti industrialmen-te, basta saperla estrarre. Come?Fate cuocere la polpa separata-mente dalla buccia e dai torsolinei quali è contenuta la pectina,appunto, che potete utilizzare apiacimento per regolare la densitàdella marmellata.Un’altra accortezza, o piccolosegreto, per preparare delle com-poste squisite è lasciare la frutta ininfusione nello zucchero primadella cottura. Ci sono poi anche modi di cuoce-re le marmellate evitando il bagno-maria. Ma ci vuole veramente tantadedizione e, soprattutto, bisognaaspettare l’estate. Potete provarecon le ciliegie selvatiche marascheo le amarene, meglio ancora levisciole. Mettetele nei vasetti, ste-rilizzati e asciutti, e aggiungete lozucchero, (generalmente per unkg di frutta 1/2 kg di zucchero),tappatele bene e ponete i vasettial sole per circa 40 giorni avendocura di muovere i barattoli quoti-dianamente per ottenere una cot-tura uniforme. Per preparare buone confetture emarmellate non sono necessari
Conserve e confetturefatte in casa
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strumenti particolari: una pentolacapiente con fondo antiaderente,una schiumarola, dei vasetti steri-lizzati e dei coperchi nuovi. Se ivasetti puliti sono rimasti chiusi alungo, è consigliabile prima del-l’utilizzo passare i vetri nelforno a microonde per alcuniminuti alla massima intensità persterilizzarli. Ricordiamoci infine diconservare le confetture in luogofresco e al buio: per effetto dellaluce solare la polpa sottovetrotende ad ossidare e a diventarescura e poco appetibile.
Foxy Cartapaglia.
A prova di fritto, a prova di tutto.
Cartapaglia è il perfetto alleatoin cucina! Perché è l’unicoasciugatutto realizzato concellulosa di paglia, per esse-re più assorbente e resistente.Ideale al contatto con gli ali-menti, non si sbriciola neppu-re con il fritto. Figuriamoci contutto il resto!
Le conserve, preparate con cura e passione possono, quin-di, diventare un regalo veramente gradito, ricco d’amore eche parla di voi. Potete personalizzarle e decorarle condelle etichette particolari, scritte a mano, delle cuffiette colo-rate e dei fiocchetti natalizi. Un bel pensiero augurale origi-nale per i vostri parenti e le vostre amiche.
UN REGALO VERAMENTE SPECIALE
Cosa non deve mai mancare in cucina?
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ciera, sia in alto mare che lungo ifiumi. Tra le più insolite, quella diCapodanno sul Danubio, sullarotta Vienna-Budapest-Vienna, oquella che parte da Avignonelungo la valle del Rodano. Infine laclassica, ma indimenticabile, cro-ciera sul Nilo.Ma, se volete evitare di spenderecifre esorbitanti, visto che in tuttoil mondo questo periodo è consi-derato alta stagione, la cosamigliore, se ci riuscite, è non farsiprendere dall’ansia e aspettarequalche giorno prima della fatidi-
Fino a qualche anno fa ilCapodanno rappresentava lafesta dedicata all’attesa dei
botti di mezzanotte, tra una tom-bola e un mercante in fiera. Oggiinvece, protagonista degli ultimiminuti dell’anno, è una gara a chiriesce a mandare sms ai parenti eagli amici più cari, con i quali pro-babilmente non siamo insiemesemplicemente perché, comenoi, hanno preso il volo versomete da sogno. Perché di capodanni possibili cene sono per tutti i gusti. Dal fred-do polare delle capitali scandina-ve al caldo esotico delle Maldive.Dall’atmosfera romantica di unarassicurante città europea -Amsterdam, Lisbona, Budapest,Edimburgo, Monaco, come alter-nativa alle più classiche Praga eVienna - ad un originale tour trale più belle oasi della Tunisia.Potete immaginarvi sul Mar Rosso,nuotando sulla barriera corallinadopo un bel massaggio, oppurecalati nel freddo più freddo perfesteggiare l’ultimo dell’anno in unigloo di vetro nella lontanaFinlandia, ritemprati da una saluta-re sauna a mangiare carne direnna. C’è chi invece preferisceconcedersi il lusso di trascorrerequalche giorno in un suggestivocastello in Scozia o Irlanda. E nonmancano le proposte per viverel’atmosfera magica della cro-
ca data. Troverete sicuramenteun’occasione last-minute (provatesul sito www.lastminute.com owww.expedia.it) a prezzi incredi-bili per località fantastiche.Naturalmente bisogna esseredisposti ad improvvisare una vali-gia all’ultimo momento ed averesempre i documenti in regola. Ose avete bisogno di un’idea in più,andate ad ispirarvi su:www.31dicembre.infowww.natalecapodanno.itwww.capodanno.info.
Vacanzedi Capodanno
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Per un Capodannoveramente unico edesclusivo…
A Jukkasjärvi nella Lapponia sve-dese sulle rive del fiume Torne viattende una vacanza veramenteda sogno tutta relax e benesserenell’unico Hotel di Ghiaccio. Costruito ogni anno a dicembreper poi sciogliersi in primavera,l’Hotel conta circa 60 camere ed èinteramente fatto di neve e dighiaccio, incluse sedie e tavoli. Latemperatura interna dell’hotelvaria da -4 a -9°C, ma incredibil-mente non soffrirete il freddo.Basta seguire gli antichi usi lappo-ni: coperte di pelle di renna,saune bollenti, colazioni da cam-pioni e cene a base di carne direnna. Così sarete sempre pronti escattanti per le numerose escur-sioni in motoslitta. Per saperne dipiù: www.icehotel.com
unmondo
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Foxy GranTavolaTrapuntati.
L’eleganza in tavola.
GranTavola Trapuntati sono itovaglioli doppiovelo di qua-lità superiore. L’esclusivalavorazione trapuntata li rendemorbidi, consistenti, con queltocco di raffinatezza in piùper rendere speciale la tavoladi Capodanno e quella di tuttii giorni.
E sulla tavola di Capodanno...
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Torna l’inverno, il freddo e iprimi fiocchi di neve. Pergli amanti della montagna si
apre un’altra stagione all’aria aper-ta ad alta quota. Qualunque sia lavostra passione - sci da discesa,sci di fondo, snowboard, passeg-giate in alta quota - non potete piùfare a meno di stare al passo coitempi: la montagna è tornata digran moda e le grandi firme dellamoda sono tornate a vestire scia-tori ed amanti della neve. Ormainon c’è marchio della moda chenon abbia una linea completadedicata alla montagna, con tantodi accessori per esprimere al mas-
simo il vostro stile.Possiamo quindi dire addio agiacche troppo grandi con tessutipesanti come zavorre, a tuteingombranti che ci fanno muoverecon la scioltezza di un pupazzodi neve: i nuovi codici estetici inpista prevedono stile ed elegan-za, supportate dalle prestazionisuper tecnologiche dei materiali.Ma mentre l’attenzione dei ricer-catori si è concentrata sullo svilup-po di tessuti specifici, capaci digarantire impermeabilità e traspi-rabilità, comfort e vestibilità, idisegnatori hanno adoperato perla moda-neve lo stesso gusto per
l’esclusività che domina le passe-relle del pret-a-porter.D&G (www.dolcegabbana.it) giàlo scorso inverno aveva propostouna lussuosa linea completa per lamontagna, dalla tuta da sci allemutandine. Il largo impiego dimateriale tecnico rende le tuteanatomiche come una secondapelle ed in grado di mantenerecostante la temperatura delcorpo. Intanto preziosi fiocchi dineve Swarovski incastonati, ren-dono unici ed esclusivi i moon-boot. Non manca nulla: cashmire,organza, applicazioni di paillettes.Super glamour la nuova collezionemoda sport autunno-inverno 2008Chanel (www.chanel.com): tute,pantaloni e giacconi per sfoggiareun look pratico e sofisticato altempo stesso.Just Cavalli (www.robertocavalli.net)propone invece una rivisitazionein chiave urban-chic. Punta di dia-mante della collezione: una mera-vigliosa tuta in seta imbottita dipiume con stampa e paillettes. Piùglamour di così! Dopo aver fattocollaudare i suoi pezzi ai maestridelle scuole di sci di St-Moriz,Selva di Val Gardena e Megève,anche Prada (www.prada.com)scende in pista con una collezio-ne a forte impronta tecnologica.
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Ideali anche per le pellipiù delicate.
Con l’Inverno, insieme ai fiocchi di neve,spesso arrivano anche i raffreddori. Ifazzoletti ipoallergenici Foxy impieganosolo purissime cellulose selezionate,per rispettare la pelle ed aiutare aprevenire fastidiose irritazioni: testdi laboratorio lo dimostrano.
Ecco alcune delle principali regole, già obbligatorie, per chifrequenta le piste da sci:
- negli incroci dovrà essere rispettata la precedenza per chiarriva da destra; - la velocità dovrà essere tale da non mettere in pericolo l’in-columità altrui; - i sorpassi devono essere fatti in modo da evitare intralci alsorpassato; - in caso di sosta o di caduta, gli sciatori devono portarsi sulbordo della pista;- se c’è un incidente bisogna prestare assistenza agli infortu-nati;- è vietato percorrere a piedi le piste da sci. Così come è vie-tata la risalita della pista con gli sci ai piedi.
A titolo di raccomandazione, è buona norma far controllareperiodicamente sci e attacchi in un negozio specializzato everificare che le suole degli scarponi siano in buone condi-zioni e non presentino crepe: in caso di necessità potrebberosganciarsi con difficoltà.
LE REGOLE PER CHI SCIA
FazzolettiIpoallergenici Foxy.
Il compagno ideale sulle piste da sci.
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da un pezzo). Perché è qui cheeffettivamente Babbo Natale ènato ed è qui che lo si può anda-re a trovare per farci due chiac-chiere, per divertirsi con lui e gio-care con le sue renne. Sempreallegro, generoso e ben disposto,sarà lì ad accogliere orde di bam-bini con gran sorrisi e doni.Mentre i vostri bambini sarannorapiti da questo magico incontro,voi non potrete fare a meno direstare affascinati dalla straordina-ria bellezza della natura che vi cir-conda. Non è escluso che, nono-stante il freddo, vi venga anche unpo’ di invidia per questo vecchiet-to instancabile, che qui vive elavora in un silenzio irreale, cullatodal tempo scandito da una lentez-za artica, immerso in una natura
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Sicuramente questo signorepaffuto e rubicondo è ilvecchietto più longevo e
famoso nel mondo! Con la suabarba bianca, il suo abito e cap-pello rosso e un mini esercito direnne è, da generazioni, il perso-naggio più benvoluto e atteso daibambini, che non ne voglionosapere di accettare che BabboNatale non esiste. Invece bastaprendere un volo per Rovaniemi,nella Lapponia Finlandese, perscoprire che Babbo Natale esistee come! Qui il Natale è la festa più sentita,
più importante, più colorata e piùinternazionale del paese. Natale siapre ogni anno, dal Medioevo adoggi, con la Dichiarazione dellapace, che viene letta dal sindacodella città di Turku dal balconedel municipio. Evento tantoimportante da essere trasmesso intutta la Finlandia. Non c’è freddo che tenga. Sevolete fare felici i vostri figli enipoti, è qui che dovete portarli.Resisteranno ai -12° ed a loro pas-serà anche la paura del buio (inquesto periodo alle due delpomeriggio il sole è tramontato
Babbo Natale
Viaggio alla scopertadi
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incontaminata, accarezzato da unvento che sferza le cime dellebetulle e circondato da fiumi gela-ti che danno l’impressione che unincantesimo abbia fermato iltempo. Vi verrà anche un dubbio:che sia questo, per caso, il segretodella longevità di Babbo Natale?
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Potete indirizzare la vostra letterina al seguente indirizzo:Babbo Natale (Joulupukki, in Finlandese) Artic Circe -96930 - Rovaniemi, Finland. Ma non prendetevela senon vi risponderà: sappiate che ogni anno gliene vengonorecapitate quasi 700 mila!!!
L’immagine di Babbo Natale risale al 1931 quando la manodi Haddon H. Sundbolm lo disegnò per il famoso marchio“Coca Cola”.
SCRIVI UNA LETTERA A BABBO NATALE
L’usanza dello scambio di donila ritroviamo già 300 annidopo la nascita di Cristo pressoi Romani, che si scambiavanole prime stranae (strenne)come segno di prosperità.Solo secoli dopo, intorno al1800, appare il nostro BabboNatale in barba e ossa. Arrivadal Nord - dal Polo Nord perl’esattezza - e con l’aiuto dinumerosi gnomi confezionaregali per i bambini e li distri-buisce usando una slitta traina-ta da renne. Ogni anno, pun-tuale, passa dai caminetti nono-stante la sua proverbiale staz-za. Si racconta che San Nicoladi Myra facesse lo stesso: rega-lava cibo alle famiglie piùpovere calandoglielo anonima-mente dal camino. Per questo,in alcune culture, Babbo Natalealtri non è che San Nicolaus.
LO SCAMBIO DEI DONI
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A Natale la Pigotta pensa ai bambini della Guinea Bissau. Con l’adozio-
ne di una bambola infatti si potranno garantire interventi mirati che ridu-
cono il pericolo di mortalità di un bambino nei suoi primi cinque anni di
vita . Il Kit Salvavita dell’UNICEF prevede vaccini, dosi di vitamina A, kit
ostetrico per un parto sicuro, antibiotici e una zanzariera antimalaria.
Pigottaper la Guinea Bissau
Una
In Guinea Bissau lo scorso mag-gio una testimone d’eccezioneha potuto assistere alle attività
che l’UNICEF svolge sul campo.Manuela Bravo, consulente trentu-nenne di Milano, è partita in mis-sione con una delegazione diUNICEF ITALIA proprio dopo averadottato una Pigotta lo scorsoNatale. Una settimana nell’Africa ‘vera’dove “poche case di cementoalternate a tante baracche dilamiera” lasciano - come diceManuela nel suo diario di viaggio“il sapore così tristemente magicodi un altro mondo.” In GuineaBissau, ha potuto constatare lareale situazione di un paese pove-ro, il sesto più povero almondo, e capire come il perso-nale dell’UNICEF lavora per miglio-rare le condizioni di vita dellefamiglie e in particolare dei bam-bini. Di Bissau, la capitale,Manuela racconta: “Ovunque ti
guardi in giro c’è povertà, sporci-zia, condizioni di vita miserrime.Anche il centro - una piazza spo-glia su cui si affacciano due bar - èdesolante. Bissau è una città spet-trale, in cui il senso di desolazioneè amplificato da stormi di corvi eavvoltoi che la sorvolano minac-ciosi. Ma nonostante tutto, nonvedo disperazione sulle faccedella gente: questa è la loro nor-malità”.L’ occasione del viaggio è statal’inaugurazione della campagna divaccinazione contro il tetano. Lavaccinazione era rivolta alle donnetra i 15 e i 49 anni, che potrebbe-ro contrarre la malattia attraverso iltaglio del cordone ombelicale incaso di parto. La cura e l’educa-zione delle madri è la prima gran-de attività di prevenzione controle malattie killer dell’infanzia chel’UNICEF in collaborazione con igoverni dei paesi locali edell’Organizzazione Mondiale
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unmondo
più morbido
Ma molto c’è ancora da fare: lamortalità infantile in Guinea Bissauè intorno al 203 per mille, in prati-ca un bambino su 5 muore primadi arrivare al 5° compleanno, lamortalità da parto è di oltre 349donne morte ogni 100.000 parti.La malaria è la principale causa dimorbilità e mortalità infantile:secondo le stime del Ministerodella Sanità, il 45% dei casi dimalaria e il 73% di tutte le morti damalaria riguardano bambini tra 0 e4 anni. Diarrea, morbillo, polmoni-te e infezioni respiratorie acutesono le altre principali cause dimalattia e morte per i bambini, incombinazione con la malnutrizio-ne: il 25% dei piccoli sotto i 5 anniè sottopeso, il 30,4% presenta unritardo nella crescita.
“Mi chiedo - dice Manuela - sepotrà mai esserci un futuro perquesto popolo, per questa gentedai volti tutto sommato sereni,
della Sanità mette in atto. Unamadre sana e informata è unamadre che sarà in grado di pren-dersi cura dei suoi figli e garantiràloro le vaccinazioni necessarie perprevenire malattie e scongiurare ilpericolo di morte. “L’inaugurazione - scrive Manuela
- si svolge in un quartiere dellacapitale, in uno spazio aperto,sotto grandi piante di mango: c’èmolta gente vestita di mille colorivivaci, che seduta, attende l’arrivodelle autorità - tra cui la signoraMinistro della Salute - e una bandache suona su un camion musicheafricane adattate all’evento…”.
È il tono della festa, del grandeevento che caratterizza questegiornate. Serve a creare l’ufficialitàdel momento e a trasmettere l’im-portanza di ciò che sta per avveni-re per superare la diffidenza e l’i-gnoranza. Ma il lavoro di informa-zione ed educazione non finiscequi. Nella regione di Bafata, altratappa della missione, Manuela èstata testimone dell’operato deiresponsabili di centri sanitarisostenuti dall’UNICEF: …”laDottoressa Menezes, - diceManuela - ci racconta della lottaquotidiana per diffondere la prati-ca del parto assistito - che qui giàtocca il 45%, ma con un target peril 2007 addirittura del 75% - con lelevatrici che vanno di casa in casadelle partorienti per invitarle arecarsi in ospedale a partorire (è lafilosofia, come lei stessa l’ha defi-nita, del ‘trabahar caminando’). Eci racconta degli incontri mensilitra partorienti e ostetriche, orga-nizzati per divulgare informazionisanitarie di base sia connesse allagravidanza e al parto, che ad
aspetti legati alla vita quotidiana(un esempio tra tutti, l’insegna-mento di lavare le mani con acquae sapone, tanto basilare quantovitale in questo paese). Ci raccon-ta delle campagne di vaccinazio-ne contro il morbillo, che nel girodi tre anni hanno portato i casi diinfezione da 255 a zero. …”.Da tre anni infatti l’UNICEF pro-muove in tre aree pilota del paese”l’iniziativa accelerata per lasopravvivenza e lo sviluppo del-l'infanzia”, in sostanza un pac-chetto integrato di interventicapillari a basso costo che, villag-gio dopo villaggio, raggiunge tuttala popolazione infantile: vaccina-zioni, zanzariere, vitamina A eintegratori contro l’anemia, non-ché promozione dei parti assistitie delle visite prenatali, sono lecomponenti dell’iniziativa, che hagià consentito fino ad oggi didiminuire del 14% la mortalitàinfantile nelle regioni pilota.
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…ci spostiamo sotto un’ampiatettoia di paglia, dove è stato alle-stito un tavolo per noi ospiti, edove tutti i bimbi con le maestre,il preside, e altre persone delpaese ascoltano Yolanda - respon-sabile della comunicazionedell’UNICEF di Guinea Bissau -raccontare la storia della Pigotta…interrotta dagli schiamazzi deibimbi che certo non sono abituatia tanta novità né a ben quattropersone di pelle bianca (noncredo che arrivino molti occiden-tali in questa zona del paese…peraltro nemmeno nella capitale).Sono davvero emozionata datanta semplicità e accoglienza! …È stato divertente preparare con ibimbi due vestiti per la Pigotta; adir la verità il primo - quello cheho confezionato io - non è riusci-to molto bene… per fortuna mi èvenuta in aiuto una signora volon-taria della scuola, che mi ha aiuta-to a preparare, in men che non sidica, un bell’abito africano, contanto di copricapo…”.
nonostante tutto. Per questa genteche vive una normalità disperata.Qui non è solo un discorso didenaro. È un discorso di cultura,di società. Non possono bastaregli aiuti - peraltro apprendo moltorisicati in questo paese dimentica-to da tutti - per risollevare il paese,se non si interviene sul sistema cul-turale, dalla scuola, e sulla salute.Un paese dove l’aspettativa di vitaalla nascita è di 46 anni, e la primacausa di morte infantile è la mala-ria, e dove il governo ha ceduto idiritti di pesca nelle sue acque aEuropei e Giapponesi, negandosila possibilità di avere accesso auna fonte di sostentamento e diesportazione. Un paese la cuieconomia si basa sull’esportazio-ne degli anacardi, che noi consu-miamo durante i nostri aperitivi -cosa che mi riempie di infinita tri-stezza”.
Ma c’è una speranza che a questopopolo è possibile dare con unsemplice gesto. Basta adottare unaPigotta a Natale per regalare a unbambino della Guinea Bissaualmeno la certezza di un futuro divita.
Una giornata specialeper Pigotta in GuineaBissau
Nel corso della visita ad una scuo-la di Bissau, a Pigotta è stata dedi-cata una giornata speciale.Manuela insieme ai bambini e airesponsabili della delegazioneUNICEF hanno dato vita ad unlaboratorio per la creazione diabiti originali per la bambola piùfamosa d’Italia.“Al nostro arrivo, - scrive Manuela
- ci accolgono i ragazzi più gran-di, tutti in fila con indosso lamaglietta bianca ‘ufficiale’ dellascuola, che cantano l’inno nazio-nale della Guinea Bissau guidatidal preside, un signore alto emagro, con indosso una bellatunica bianca, che apprenderòpiù tardi si dedica all’insegnamen-to da trentasette anni. Ci accolgo-no come autorità, e ci fannoindossare al collo un fazzolettobianco come simbolo di benve-nuto….
SENEGAL
GUINEA BISSAU
GUINEA
OCEANO ATLANTICO
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OGNI PIGOTTA® ADOTTATAÈ UNA VITA SALVATA
CON LA BAMBOLA DELL’UNICEF DONI A UN
BAMBINO UN KIT SALVAVITAAdotta una Pigotta®, con un’offerta di almeno 20 Euro consenti all’UNICEF di fornire a un bambinodella Guinea Bissau interventi mirati che riducono il pericolo di mortalità nei suoi primi cinque annidi vita. Il Kit Salvavita dell’UNICEF prevede vaccini, dosi di vitamina A, kit ostetrico per un parto sicu-ro, antibiotici e una zanzariera antimalaria.
Iniziativa sostenuta da:
Per conoscere le piazze dove adottare la Pigotta®
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NIC
EF/D. Lodi
oppure vai sul sito www.unicef.it/pigotta
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