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Nuova Edizione Un mattone di speranza - RIFday...un piccolo vademecum utile in caso di rapina....

Date post: 21-Feb-2020
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LUG/AGO 6/2008 Spedizione in abbonamento postale - D.L.353/2003 (conv. in L.27.02.2004 n. 46) art.1 comma 1 DCB Roma Nuova Edizione Rassegna informativa dell’Ordine dei farmacisti della provincia di Roma a pagina 4 Sicurezza in farmacia, qualche consiglio Elaborato dal Direttore della Divisione anticrimine della Polizia di Stato, Antonio Del Greco, arriva un piccolo vademecum utile in caso di rapina. L’Ordine è molto attento alla sicurezza e ha predisposto un questionario per monitorare e prevenire il fenomeno, a cui già molti Colleghi hanno dato riscontro a pagina 12 a pagina 24 Revisione della PO, 23 nuove sedi a Roma Sono 23 le nuove sedi che dovranno essere assegnate prossimamente a Roma. È quanto risulta della revisione della pianta organica delle farmacie del Comune di Roma per l’anno 2006. Il dettaglio delle sedi, con i relativi perimetri, è consultabile sulla home page del sito dell’Ordine e su questo numero del giornale Un mattone di speranza Aiutare i bambini africani a costruire il futuro partendo dal più immateriale ma forse il più solido dei beni: la conoscenza. È il senso dell'iniziativa assunta dall'Ordine, insieme all'Unicef, con l'obiettivo di raccogliere 50 mila euro per edificare una scuola in Angola. Un traguardo a portata di mano, se ogni iscritto farà la sua parte. Con generosità a pagina 10 Fumata bianca per il contratto È stato raggiunto l’accordo per il rinnovo del CCNL delle farmacie private, la cui firma è prevista il 23 luglio prossimo. L’intesa tocca punti importanti quali l’assistenza sanitaria integrativa, la previdenza complementare, i contributi e permessi Ecm, oltre ovviamente gli aumenti salariali. Prevista un’una tantum
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LUG/AGO6/2008

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Rassegna informativa dell’Ordine dei farmacisti della provincia di Roma

a pagina 4

Sicurezza in farmacia,qualche consiglio

Elaborato dal Direttore della Divisione anticriminedella Polizia di Stato,Antonio Del Greco, arrivaun piccolo vademecum utile in caso di rapina.L’Ordine è molto attento alla sicurezza e ha predispostoun questionario per monitorare e prevenire il fenomeno,a cui già moltiColleghi hanno dato riscontro

a pagina 12a pagina 24

Revisione della PO,23 nuove sedi a Roma

Sono 23 le nuove sedi che dovranno essere assegnateprossimamente a Roma.È quanto risulta dellarevisione della pianta organicadelle farmacie del Comune di Roma per l’anno 2006.Il dettaglio delle sedi,con i relativi perimetri,è consultabile sulla homepage del sito dell’Ordine e su questo numero del giornale

Un mattone di speranzaAiutare i bambini africani a costruire il futuropartendo dal più immateriale ma forse il più solido dei beni: la conoscenza.È il senso dell'iniziativa assunta dall'Ordine,insieme all'Unicef, con l'obiettivo di raccogliere50 mila euro per edificare una scuola in Angola.Un traguardo a portata di mano,se ogni iscritto farà la sua parte.Con generosità

a pagina 10

Fumata bianca per il contratto

È stato raggiunto l’accordo per il rinnovo del CCNL delle farmacie private,la cui firma è prevista il 23 luglioprossimo. L’intesa tocca puntiimportanti quali l’assistenzasanitaria integrativa,la previdenza complementare,i contributi e permessi Ecm,oltre ovviamente gli aumenti

salariali. Prevista un’una tantum

N. 6 - LUGLIO/AGOSTO 20082

EditoreOrdine dei Farmacisti della Provincia di RomaDirezione e amministrazione Via A. Torlonia‚ 15 - 00161 Roma Direttore responsabileEmilio CroceCoordinamento redazionaleMargherita ScaleseRegistrazionedel Tribunale di Roma n° 11959 del 25/1/1968Coordinamento stampa e pubblicitàArt Director Design Strategy srlImpaginazione e graficaVincenzo FuriatiStampa Cimer snc Spedizioneabb. post - D.L.353/2003 (conv. in L.27.02.2004 n. 46) art.1 comma 1 DCB RomaFinito di stampare30 Luglio 2008

Gli inserzionisti di questo numero:

CofarmitDistribuzione farmaci pag. 7

ZambonProdotti per la farmacia pag. 11

Farma&tec - MondofarmaTecnologie per la farmacia pag. 13

Laboratoires BoironProdotti omeopatici pag. 15

Bayer HealthCareTecnologie per la farmacia pag. 17

Siomi - Scuola nazionale di omeopatia clinica pag. 18

IDI Farmaceutici S.r.l.Prodotti per la farmacia pag. 19

AbbottTecnologie per la farmacia pag. 21

Welcome Pharma S.r.l.Integratori alimentari pag. 23

Allianz - Ras assicurazioniAgenzia Roma Parioli pag. 24

Banca Popolare di SondrioIl mutuo per i farmacisti pag. 28

per informazioni sugli spazi pubblicitari tel.: 06.87179247 mail: [email protected]

Rassegna Informativa del farmacistadell’Ordine dei farmacisti della provincia di Roma Anno XXXIV N. 6 - LUGLIO/AGOSTO 2008

IN QUESTO NUMEROPrimo piano

Professionalità fa rima con solidarietà Cronaca di una serata piena di cose fatte e di cose da fare a pagina 4

Un mattone di speranzaI farmacisti di Roma e provincia con l’Unicef per costruire scuole in Africa a pagina 8

Istruzioni per l’uso in caso di rapinaLa criminalità, purtroppo, non disdegna le farmacie. Come comportarsi? a pagina 10

È successo

Nuove sedi,saranno ventitrè

L’Onaosi insiste,ecco comerispondere di no

La responsabilità professionale del farmacista a pagina 12

Regione-farmacie,un accordo per i diabetici a pagina 13

In agenda

I Leprotti in gara contro la celiachia

L’alimentazione,una scienza della salute a pagina 14

Focus

Il molecular farming in piante transgeniche a pagina 16

Non tutti i probiotici sono uguali a pagina 18

Naturopatia, nuovi orizzonti per il farmacista a pagina 20

Codici e codicilli

Qualcosa, però, si può fare: basta volerlo a pagina 22

l’Ordine per te

Rinnovato il contratto dei dipendentidelle farmacie private a pagina 24

Convenzioni speciali a pagina 25

di Emilio Croce

in fondo

Forse si tratta di coincidenze, forse no. Ma registrarle e riflettervi sopra è senz’altro utile. Miriferisco a tre fatti recentissimi. In ordine al primo sul numero scorso di Rif, è stata illustratal’ordinanza del Consiglio di Stato di rimandare al giudizio della Corte di Giustizia euro-pea la questione di legittimità costituzionale delle misure di deroga al criterio demografi-co che a nostro giudizio presenta una serie di lacune e desta, per conseguenze, un’infinità diperplessità.

Solo qualche giorno dopo l’uscita del nostro giornale, i quotidiani nazionali riproponeva-no con il consueto rilievo l’ennesimo affondo dell’Autorità garante per il mercato e la con-correnza contro l’attuale assetto del servizio farmaceutico. In una segnalazione al parla-mento e al Governo, il presidente dell’Antitrust, quasi ripetendo il refrain di una canzone chesuona ormai da anni senza variare una nota né una parola, ribadiva infatti che “vanno eli-minati la riserva della titolarità della farmacia a farmacisti e società di farmacisti e il limitemassimo delle quattro licenze in capo ad uno stesso soggetto. Occorre inoltre rivedere il siste-ma di autorizzazione e localizzazione delle farmacie, del tutto inadeguato per una razionalee soddisfacente distribuzione territoriale degli esercizi, che va, invece, garantito con la previ-sione di un numero minimo di farmacie, anziché un numero massimo”.

Non sarà inutile sottolineare che le argomentazioni di Antonio Catricalà, per quanto cer-tamente non inedite, hanno trovato sugli organi di informazione un’eco ben maggiore diquelle rese – più o meno negli stessi giorni – dal ministro del Lavoro, della Salute e dellePolitiche sociali Maurizio Sacconi, che illustrando i suoi indirizzi di governo si diceva al con-trario convinto della necessità di sviluppare il ruolo di servizio sanitario di primo accesso sulterritorio della rete delle farmacie aperte al pubblico.

Il terzo fatto che merita certamente di essere ricordato è la norma, approvata sul finire delmese, con la quale la regione Puglia ha abbassato il quorum delle farmacie, portandolo neicomuni fino a 12.500 abitanti da una farmacia ogni 5000 abitanti a una ogni 3.500.

Le tre notizie appena ricordate, per quanto coinvolgano istituzioni e si riferiscano a situa-zioni ben differenti, sono legate com’è evidente da un comune denominatore: la voglia, chepare ormai divenuta irrefrenabile, di mettere le mani sull’assetto del servizio farmaceuticoper ridisegnarlo in modo significativo. Il fatto che a perseguire, lancia in resta, un simileobiettivo, siano soggetti diversi come l’Antitrust e una amministrazione regionale, e che questitrovino poi di fatto sponda in un’istituzione autorevole qual è il Consiglio di Stato, qualchelegittima preoccupazione non può mancare di destarla: non leggo il concorso e la convergen-za dei tre fatti fin qui ricordati come tasselli di un disegno preordinato volto a trasformare unsistema che - continuo a esserne convinto - funziona bene e più che di rivoluzioni (liberali omeno che siano) abbisogna di una revisione assennata per cambiare quelle rigidità e dis-funzionalità che devono essere cambiate, nell’interesse non solo del Paese ma della stessanostra professione.

Non posso tuttavia impedirmi di vedere in quanto fin qui illustrato degliindicatori del tempo che fa per la farmacia e i farmacisti. E sono indicato-ri che dicono che fa caldo, molto caldo. Sarebbe dunque il caso di occu-parsene e preoccuparsene e bene farebbero le rappresentanze della pro-fessione farmaceutica, a livello nazionale, a riprendere immediatamenteil dialogo e il confronto con le istituzioni, per far ripartire e conclu-dere in breve tempo quel percorso di riforma di cui la farma-cia italiana ha in ogni caso bisogno, nell’interesse generaledi una più efficace ed efficiente tutela della salute. Ètempo di muoversi, dopo il fermo biologico originatodal passaggio dalla XV alla XVI legislatura, e di muo-versi in fretta. Anche se fa caldo. Anzi: proprio per-ché fa caldo.

Che tempo che fa

Ricordare nel corso della Festa d’E-state dell’Ordine, le iniziative a fa-vore della sicurezza, sia sul frontedella criminalità comune che suquello della contraffazione dei far-maci, e l’impegno nella formazio-ne, col ringraziamento ai docentidei seguitissimi corsi Ecm dell’Or-dine. Ma anche per mostrare anco-ra una volta la capacità della pro-fessione di esprimere la propria so-lidarietà con la presentazione di“Un mattone di speranza”, iniziati-va avviata in collaborazione conl’Unicef.Si usa dire, in genere, che nei mo-menti di maggior difficoltà per laprofessione, la categoria tende a

compattarsi.E a mostrarsiunita in occa-sione di in-contri, conve-

gni, manifestazioni e quant’altro.Per l’Ordine dei farmacisti di Ro-ma, questa è invece la normalità:quando l’organismo di rappre-sentanza della professione pro-pone ai suoi iscritti un momentodi incontro, di confronto o di stu-dio, la risposta è sempre imme-diata e sentita.Non ha fatto eccezione la Festad’Estate svoltasi lo scorso 2 luglio aRoma, ospitata dalla chiesa di S.Lorenzo de’ Speziali, prestigiosa – esempre bellisisma – sede del Nobi-le Collegio chimico-farmaceutico,gremita in ogni ordine di posti.Una conferma del legame che uni-sce i farmacisti romani al loro Or-dine e che viene via via rinsaldatodalle molteplici iniziative che que-st’ultimo assume e promuove perun continuo progredire della cate-goria. Non ultima l’organizzazionedei corsi Ecm sia in città che nella

provincia: la festa d’Estate è statainfatti anche una preziosa occasio-ne per ringraziare la folta pattugliadei docenti dei corsi che hanno findal primo momento riscosso lamassima attenzione e partecipa-zione da parte degli iscritti: a testi-moniarlo c’è il numero altissimodei partecipanti, sempre vicino almigliaio di unità.L’incontro del 2 luglio però ha avu-to anche altri momenti di partico-lare importanza: lo ha ben sottoli-neato il presidente Emilio Croce,ricordando come non ci sia treguaper il mondo della farmacia. Comedimenticare infatti quanto sta av-venendo a livello europeo, con ilnostro Paese messo sotto accusadalla Corte di Giustizia di Bruxel-les per le norme che regolano ilservizio farmaceutico? O l’azionedel Consiglio di Stato che si è rivol-to alle stesse autorità comunitariemettendo in discussione le norme

dell’articolo 104 del Tuls. O, ancorale iniziative legislative della Regio-ne Puglia sul quorum che appaio-no destinate ad aprire un lungo einutile contenzioso costituzionale.Senza ovviamente dimenticarel’Antitrust, tornato a riproporre leproprie tesi che, se fossero mai ac-colte, provocherebbero un totalestravolgimento del servizio in no-me di logiche che poco hanno ache fare con la tutela della salute.E con un servizio quale quello of-ferto dalla farmacia che è parte in-tegrante del tessuto sociale delPaese. “Occorre al più presto ri-aprire il dialogo con le istituzioniper riavviare il percorso di riformagià in fase avanzata con il prece-dente governo” ha affermato Cro-ce. “E bisogna farlo partendo daun primo, essenziale momento: ilbando e – soprattutto – l’espleta-mento dei concorsi per l’assegna-zione delle sedi farmaceutiche datroppo tempo bloccati in gran par-te d’Italia”.Nonostante questo clima difficile,la professione continua a proporreiniziative a favore della collettività.In quest’ambito va certamente an-noverata la stretta collaborazioneavviata tra l’Ordine dei farmacistidi Roma e l’Arma dei Carabinieri,finalizzata a prevenire e contrasta-re il fenomeno delle rapine in far-macia. Un’azione criminosa che,com’è stato ricordato,“mette a repenta-glio la vita e l’in-columità ditutti coloroche si trovanoin farmacia,utenti e farma-cisti”. A questoscopo l’Arma ha

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Cronaca di una serata piena di cose fatte e di cose da fare

Professionalità fa rima con solidarietà

Primo no

Il piacere di ritrovarsi, ma anchedi confrontarsi e di discutere

sui casi e le cose della professione. Questo è stato il senso della Festa

d’estate della professione, tenutasi il 2 luglio scorso,

con una straordinaria partecipazione di colleghi.

Un momento di riflessione sullemolte iniziative già alle spalle

e su quelle appena partite. Tra le quali brilla la raccolta di fondi per dare una speranza,

sotto forma di scuola, ai bambini africani.

chiesto all’Ordine, in collaborazio-ne con l’Assiprofar, di realizzareun’indagine tra le farmacie di Ro-ma e provincia attraverso la qualeè stata valutata l’incidenza del fe-nomeno rapine, individuate le zo-ne di maggiore criticità e, soprat-tutto, evidenziati gli orari nei qualipiù frequentemente vengono com-piuti atti criminosi in farmacia (ve-di scheda). Va ricordato – lo ha fatto il diretto-re dell’Ordine, Margherita Scaleseillustrando i risultati dell’indagine– che la risposta dei farmacisti ro-mani è stata rapida e completa.Un’ulteriore prova, se mai ve nefosse bisogno, di quanto sia sentitoil problema della sicurezza. Unproblema che, a volte, deve fare iconti con lacciuoli burocratici po-co giustificabili: un esempio èquello dei vincoli ai sistemi di vi-deosorveglianza sottoposti al con-trollo dell’Ispettorato del Lavoro,con tempi d’attesa estremamentelunghi che rischiano di vanificarnel’efficacia, come ha ricordato ilpresidente di Federfarma RomaFranco Caprino.A rendere ulteriore testimonianzadell’impegno dell’Ordine verso ipropri iscritti e verso la collettivitàin cui questi operano, c’è poi statol’intervento di Fernando Ferridell’Irpps, l’Istituto di ricerchesulla popolazione e le politichesociali del Cnr, cui è stato affidatoil compito di illustrare i contenutie i primi risultati del progetto Mi-dir, attraverso il quale – con il co-involgimento delle farmacie ro-mane, della regione Lazio e dellaLait, la società informatica dellaRegione – si è cercato di analizza-re il fenomeno della vendita difarmaci contraffatti su internet.Rivelando che questo rischio, as-sai rilevante in altri Paesi europei,in Italia sia ancora basso grazie siaall’ampia copertura offerta dalSsn, sia al ruolo che le farmaciesvolgono nella dispensazione delfarmaco sul territorio.Momento centrale della manifesta-zione è stata poi la presentazionedell’iniziativa dell’Unicef – sposatadall’Ordine di Roma – “Un matto-ne di speranza” che va a inserirsi

N. 6 - LUGLIO/AGOSTO 2008 5

Conoscere per prevenire e rispon-dere meglio all’emergenza rapine.È il succo della strategia scaturitadal confronto tra il Comando pro-vinciale dell’Arma dei Carabinieri,guidato dal colonnello VittorioTomasone, e il nostro Ordine pro-f e s s i o n a l e ,che negli ul-timi tempihanno inten-sificato gliscambi perstudiare unarisposta ade-guata alla re-crudescenzadi fatti crimi-nosi - rapine, in particolare - adanno delle farmacie della capita-le e della provincia. Il primo “step” della collaborazio-ne tra Arma e professione consi-ste nel cercare di definire con lamassima precisione possibile ilfenomeno. Per questo, è stata at-tivata un’indagine conoscitiva ri-volta alle farmacie aperte al pub-blico, attraverso la somministra-zione di un apposito questiona-rio a tutti i titolari e i direttoridelle farmacie di Roma e Provin-cia, con l’obiettivo di valutarel’incidenza dei fatti criminosi sulterritorio, di evidenziare le zonedi maggior criticità e gli orari incui più intensa sembra essere l’a-zione dei delinquenti.La collaborazione degli iscritti(decisiva ai fini della buona riusci-ta dell’iniziativa) è stata fin quiabbastanza positiva e i risultati,per quanto ancora parziali, tutta-via offrono già indicazioni interes-santi. I dati definitivi, a breve, ver-ranno inviati al Comando provin-ciale dei CC, che sicuramente sa-prà coglierne la rilevanza e ognipossibile significato e opportunità

ai fini della predisposizione diun’efficace azione di contrasto de-gli episodi delinquenziali, a tuteladella sicurezza dei farmacisti e deiloro utenti. Dai dati fin qui pervenuti si è po-tuto rilevare che le farmacie di Ro-

ma e provinciaoggetto di ra-pine risultanoessere il 55% .Disaggregandoil dato per lasola città diRoma , la per-centuale difarmacie colpi-te sale al 61%.

I municipi più interessati da even-ti criminosi sono il V (Tiburtina), ilXV (Portuense-Gianicolense) e l’-VIII (Tor Bella Monaca).Per la provincia, in cui il 38% dellefarmacie ha subito fenomeni cri-minosi, il dato è stato dettagliatosuddividendo le farmacie per ASLdi appartenenza: quella maggior-mente colpita risulta essere la ASLRM/H. Per quanto riguarda gliorari in cui le farmacie sono piùesposte ad eventi criminosi sonotra le 11 e le 12 e tra le 18 e le 19.Le finalità della rilevazione, comegià detto, sono rivolte a fornire alleforze dell’ordine uno strumentoutile a predisporre azioni di con-trasto, di prevenzione e di tutelache consentano di ottenere unamaggiore sicurezza per i titolari edi collaboratori in farmacia, unamaggiore tranquillità per i cittadiniutenti. Evitando, al contempo, cheil farmacista - per proteggesrsi - ce-da alla tentazione di blindare lafarmacia, che è per definizione l’u-nico esercizio sanitario aperto atutti e sempre, così snaturandoquel rapporto con il paziente che èl’essenza stessa della professione.

Un questionarioper la sicurezzadi Margherita Scalese

N. 6 - LUGLIO/AGOSTO 20086

Primo no

nel più ampio progetto “Schoolsfor Africa” promosso dalla Fonda-

zione Mandela (il premier sudafri-cano che proprio il 18 luglio hacompiuto 90 anni). Il progetto siconcretizzerà nella costruzione diuna scuola in Angola che permette-rà la scolarizzazione di 600 bambi-ni. Un obiettivo importantissimoper far sì che, attraverso la cultura el’insegnamento, i giovani africanipossano affrancarsi dalle malattie edalla povertà. Lo ha ribadito, sotto-lineando positivi risultati già otte-nuti da iniziative simili, l’Amba-sciatrice di Buona Volontà dell’Uni-cef Daniela Poggi (nella foto), in-tervenuta alla manifestazione. An-che per sollecitare l’indispensabilemobilitazione dei farmacisti di Ro-ma e provincia: un atto liberale a

favore di questa iniziativa, infatti,può contribuire a “costruire” il fu-turo delle giovani generazioni. Eper sapere come offrire anche unsolo mattone (ma anche due, tre,cento…) si vedano i servizi allepagine seguenti.Come ha ricordato Croce, si trattadi dimostrare che la professione ècapace di esprimere – e lo ha fattomolte volte – la propria solidarietàverso chi ha meno. Una solidarietàche ogni giorno si sostanzia nel so-stegno e nel consiglio a chi soffre: “ifarmacisti sanno declinare il verbosolidarizzare. In modo concreto. Esolido. Come un mattone”.

Daniela Poggi, Ambasciatrice dell’Unicef

Dott. Pierluigi D’AveniaDirettore Dipartimento Farmaceuticoper i corsi realizzati a Civitavecchia ASL RM/F

Dott. Alessandro TornaghiFarmacista esercenteper i corsi realizzati a Tivoli ASL RM/G

Dott. Sandro GiulianiDirettore Farmacie Comunali di Genzanoper i corsi realizzati a Genzano e a Velletri ASLRM/H

I Colleghi che ci hanno consentito di organizzare i corsi in Provincia:

Prof. Giuseppe CalcagniniOrdinario Patologia Clinica, Facoltà di Medicina e ChirurgiaUniversità di Roma “Sapienza”

Prof. Leonardo ColapintoLibero docente di Storia della Farmacia

Prof. Antonello Gatti Direttore Unità Operativa “Terapia del Dolore” Università di Roma Policlinico Tor Vergata

Prof. Claudio GiorlandinoDocente di Semeiotica Ostetrica l’Università Politecnica Marche,nonché Presidente Società Italiana Medicina Materno-fetale

Dott. Antonio MastroianniDirettore Generale FOFI

Prof. Domenico MisitiPresidente Ateneo Federato delle Scienze Politiche Pubbliche eSanitarie Università di Roma “Sapienza”

Prof. Giulio Cesare PorrettaDocente di Analisi dei Medicamenti- Facoltà di Farmacia Università di Roma “Sapienza”

Prof. Erino RendinaOrdinario Chirurgia Toracica 2°Facoltà di Medicina e ChirurgiaUniversità di Roma “Sapienza”

Prof. Fulvio Maria Riccierigià Direttore del Dipartimento di Scienze delle SostanzeBiologicamente Attive della Facoltà di Farmacia Università di Roma “Sapienza”

Prof.ssa Eleonora Santucci Ordinario di Tecnologia,Socioeconomia e Legislazione Farmaceutica e Direttore della Scuola di Specializzazione in Farmacia Ospedaliera della Facoltà di Farmacia Università di Roma “Sapienza”

Prof.ssa Beatrice TitaDocente di Farmacologia Facoltà di Farmacia Università di Roma“Sapienza”

* * *Dott. Giuseppe FattoriPresidente del Nobile CollegioChimico Farmaceutico

Sig.ra Paola Venturinigià dipendente dell’Ordine

I Docenti che hanno consentito la realizzazione dei nostri Corsi di Aggiornamento

si scrive

COFARMIT

A scuola di Farmacese, la lingua dei farmacisti

Noi parliamo la lingua dei farmacisti. E gli altri?

Lezione 1

si legge COME UN’ORGANIZZAZIONE

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Cofarmit è la più importante azienda di distribuzionee servizi gestita da farmacisti del Lazio e una delleprime del Paese. Nata dalla fusione di due società storiche comeFarmauno e Cofaro, autentiche espressioni della miglio-re cultura imprenditoriale e di servizio della professionefarmaceutica, Cofarmit si muove nello stesso solco enella stessa direzione: affiancare e sostenere i farmaci-sti e le farmacie nell’attività quotidiana con servizipuntuali e precisi, alle migliori condizioni di mercato econ l’irripetibile valore aggiunto di parlare farmacese,la loro lingua.

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Art D

irector Design Strategy

La campagna ”Scuole per l’Africa”è stata lanciata nel 2005 dall’Unicefinsieme alla Fondazione NelsonMandela (guidata dal premio No-bel per la pace ed ex Presidente delSudafrica), per permettere di anda-re a scuola a 2 milioni di bambiniafricani, e in particolare alle bam-bine. Questa Campagna garantisce inmodo concreto il diritto all’istru-zione in sei paesi africani dove il

tasso di analfa-betismo è mol-to alto: Angolae Mozambico,devastati daanni di guerracivile, e Ruan-da, Malawi, Su-dafrica e Zim-babwe, dovel’AIDS sta ucci-dendo gli inse-gnanti, distrug-gendo le fami-glie e rendendo

orfani molti bambini.Dal 2005, circa 900.000 bambinivanno a scuola grazie a quanto èstato realizzato attraverso la Cam-pagna. Tra il 2005 e il 2007, infatti, gli ufficisul campo dell’Unicef nei sei paesibeneficiari hanno costruito o ri-strutturato 577 scuole, dotato diacqua potabile altre 151 scuole egarantito latrine e servizi igieniciadeguati a ulteriori 439 edifici sco-lastici.

Le scuole sono state dotate di ba-gni separati per maschi e femminecon l’obiettivo di eliminare uno de-gli ostacoli che tengono lontani ibambini: la promiscuità dei serviziigienici. Inoltre molte bambine so-no state in questo modo sollevatedal compito – che tradizionalmen-te è loro attribuito – di andare acercare l’acqua per gli usi domesti-ci, perché possono prenderla diret-tamente a scuola trovando così iltempo per frequentare le lezioni. Un altro aspetto prioritario è quel-lo di fornire ai bambini la divisascolastica e tutti i materiali didatti-ci di cui hanno bisogno (libri, qua-derni, penne e matite) evitando aigenitori di affrontare questa spesa.Le famiglie più povere vengono an-che sollevate dall’onere di pagarele tasse di iscrizione scolastica e laretta annuale, che in alcuni paesi èobbligatoria anche per frequentarela scuola pubblica. La formazione di nuovi maestri,

tra cui molte donne, è un altro in-tervento fondamentale dato chemolti insegnanti sono drammati-camente deceduti nelle guerre ci-vili o a causa dell’AIDS. Sono oltre60.000 gli insegnanti formati fino-ra. La formazione prevede ancheuna preparazione particolare sultema della discriminazione verso ibambini più vulnerabili e verso lebambine. I risultati della Campagna “Scuoleper l’Africa” dimostrano che èpossibile offrire la possibilità diandare a scuola anche ai bambinipiù poveri che vivono in regionidevastate dalla guerra e nei villaggipiù remoti. L’Ordine dei Farmacisti di Roma halanciato l’iniziativa “Un Mattonedi Speranza” con l’obiettivo di rac-cogliere fondi tra i propri aderentiper finanziare la costruzione diuna scuola in Angola. L’iniziativa èstata presentata il 2 luglio a Roma esi prefigge l’ambizioso obiettivo diraccogliere in un anno 50.000 euro.Sembrano (e sono) tanti, ma sitratta di un traguardo a portata dimano: fatti i conti, basterebbe cheognuno dei 5000 iscritti all’Ordinedi Roma donasse 10 soli euro (ov-vero il corrispettivo di un bigliettodi cinema) e il gioco sarebbe fatto.Un’impresa tutt’altro che impossi-bile, dunque, anche perché siamoconvinti che non mancherà chi,per una causa come questa, tireràfuori dal portafoglio cifre ben piùconsistenti.

N. 6 - LUGLIO/AGOSTO 20088

Primo no

I farmacisti di Roma e provincia con l’Unicef per costruire scuole in Africa

Un mattone di speranza La campagna, presentata

il 2 luglio scorso durante la“Festa d’estate” della professione,si propone di raccogliere almeno

50 mila euro. Un obiettivo a portata di mano:basterebbe che ognuno dei 5 milaiscritti donasse 10 euro e il gioco

sarebbe fatto.

N. 6 - LUGLIO/AGOSTO 2008 9

Schools for Africa (SFA) è una part-nership lanciata nel 2005 tra Unicefe la Fondazione Nelson Mandelaper realizzare la visione di Mandelache l’istruzione sia la migliore stra-tegia di eradicazione della povertà.Nell’ambito dell’iniziativa SFA,Unicef costruisce “Scuole Amichedei Bambini” in sei paesi - Angola,Malawi, Mozambico, Ruanda, Zim-babwe e Sud Africa – con l’obiettivodi fare andare a scuola i bambinipiù svantaggiati: gli orfani, i bambi-ni delle famiglie più povere, e so-prattutto le bambine. IL PROBLEMA

Nell’Africa Sub Sahariana, 1 bambi-no ogni 3 si vede negata l’opportu-nità ed il diritto di andare a scuola.Significa che il futuro dell’Africa èintrappolato dietro un muro insor-montabile di ignoranza, povertà,discriminazione.LA SOLUZIONE

Nessun investimento produce ri-sultati tanto duraturi quanto l’i-struzione dei bambini. I bambiniche vanno a scuola sono più in sa-lute, più sicuri di sé, e possonoconseguire più facilmente un lavo-ro una volta adulti. Inoltre, l’educa-zione è l’unico “vaccino” efficacecontro l’AIDS.

SFA è un insieme integrato di attivi-tà volte a:• costruire e ristrutturare scuole che of-

frano un ambiente sicuro e di prote-zione, in particolare per le bambine

• attrezzare le scuole con materialididattici, attrezzature per lo sporte arredi adeguati

• formare maestri competenti equalificati

• creare scuole dove si insegnino lenorme igieniche che possonoproteggere dalle malattie e dovesi faccia prevenzione dell’HIV

• incoraggiare con tutti i mezzi pos-sibili l’istruzione delle bambine

Le scuole con queste caratteristicherispondo al modello Unicef “ScuolaAmica dei bambini”Gli obiettivi del Programma(sui 6 paesi target):• almeno 2 milioni di bambini a

scuola!• costruire e riabilitare 1,000 scuole,

fornirle di acqua potabile e servi-zi igienici, inclusi servizi separatiper bambine e bambini, arredi,testi scolastici e altre attrezzature

• formare 80,000 insegnanti perchésiano competenti e sensibili ai di-ritti dei minori, ad una pedagogiacentrata sul minore e ad approccipartecipativi di apprendimento

Cosa è stato fatto fin qui (2005-2007) nei 6 paesi target:• 577 scuole costruite o riabilitate,

frequentate da circa 900.000bambini

• Oltre 64,000 docenti formati, cheinsegnano a oltre 3 milioni dibambini

Il Comitato Italiano per l’Unicefraccoglie fondi per la realizzazionedel Programma Schools for Africain Angola.Cosa è stato fatto in Angola nel2007 grazie ai fondi raccolti dal-l’Unicef in Italia:• 18 nuove scuole costruite, capaci

di accogliere circa 11.000 bambiniL’impegno dei Farmacisti romani:• finanziare il Programma Schools

for Africa per un ammontare parial valore di una scuola da co-struirsi in Angola. La scuola potràospitare circa 600 bambini, saràarredata ed equipaggiata con ma-teriali didattici e ludici, avrà ba-gni separati per bambine e bam-bini, e insegnati formati.

Obiettivo di raccolta fondi:• 50.000 euro

Cos’è Schools for Africa?

Tutti gli aderenti all’Ordine, dun-que, sono invitati a contribuire ge-nerosamente anche coinvolgendofamiliari e amici. Al riguardo, nonsarà inutile ricordare che le dona-zioni all’Unicef danno diritto ai be-nefici fiscali previsti dalla legge perchi sostiene ong o onlus, e dunquesono deducibili dal reddito impo-nibile o detraibili dall’imposta. Leofferte possono essere effettuatecon le seguenti modalità:• versamento sul Conto corrente

postale numero 745.000 (IBAN:IT21 T076 0103 2000 0000 0745000), intestato a: Comitato Italia-

no per l’Unicef, Via Palestro, 68 -00185, Roma

• bonifico sul conto corrente ban-cario n. 000.000.505010, pressoBanca Popolare Etica, IBAN: IT55O050 1803 2000 0000 0505 010,intestato a: Comitato Italiano perl’Unicef, Via Palestro, 68 - 00185,Roma

• donazione con carta di creditotelefonando al Numero Verdegratuito Unicef 800-745.000(dalle h. 9 alle h. 21 dal Lunedìal Venerdì e dalle h. 9 alle h. 13 ilSabato)

• donazione on line con carta di

credito sul sito www.Unicef.itImportante: specificare sempre lacausale “Farmacisti di Roma perUnicef”L’elenco delle donazioni pervenuteverrà reso noto ed aggiornato pe-riodicamente su questa rivista (nelpieno rispetto della normativa sul-la privacy, e dunque solo nel casodei donatori che autorizzino Uni-cef a rendere noto il loro gesto).L’Ordine seguirà la realizzazionedella scuola e potrà così dare contoai propri aderenti dei risultati del-l’iniziativa.

N. 6 - LUGLIO/AGOSTO 200810

Primo no

“Chiunque, per procurare a sè o ad altriun ingiusto profitto, mediante violenzaalla persona o minaccia, s’impossessadella cosa mobile altrui, sottraendola achi la detiene, è punito ............. Alla stes-sa pena soggiace chi adopera violenza ominaccia immediatamente dopo la sot-trazione per assicurare a sé o ad altri ilpossesso della cosa sottratta, o per pro-curare a sé o ad altri l’impunità...”Secondo quanto recita il citato articolo(628 C.P.), ne consegue una prima edimmediata distinzione, ossia:a) la differenza tra rapina propria erapina impropria.La rapina propria si verifica quandoqualcuno perpetra prima violenza o mi-nacce nei confronti della persona e poicompie il furto del bene altrui. L’esempiopiù palese al riguardo è quello del rapi-natore che entra con arma in pugno inbanca e intima il fermi tutti ai presenti,per poi impossessarsi del denaro.Nella rapina impropria, al contrario, vi èl’immediata sottrazione della cosa mobi-le altrui esuccessivamente la violenza ola minaccia al rapinato. Può essere men-zionato al riguardo lo scippo, durante ilquale il rapinatore, se inseguito, può mi-nacciare di sparare. Da ciò scaturisceuna seconda importante distinzione, de-rivante da cosa si utilizza per minacciareo usare violenza alla persona, ossia :b) la differenza tra rapina con armi erapina senza armiNella rapina effettuata con armi, di so-lito vengono utilizzate armi da fuoco,taglierini, siringhe e attrezzi vari, concui si minaccia la vittima.La rapina senza armi, invece, può av-venire, o attraverso l’uso di forme diviolenza fisica o psicologica, oppureinducendo la vittima in errore, ossiafacendogli credere di essere armato.Altra fattispecie che rientra in questotipo di rapina è quella che, può sem-brare armata ma, in realtà, viene effet-

tuata o con armi giocattolo o con le co-sì dette replica di armi (vere e propriearmi vendute in genere ai collezionistimodificate con canna piombata e i cuicolpi sono a salve).Le prime due distinzioni, più di carat-tere giuridico ed investigativo, si sonorese necessarie per introdurne una ter-za che riguarda chi commette la rapi-na. Una distinzione, questa, fonda-mentale e sicuramente più interessan-te per la categoria dei farmacisti, trop-po spesso vessata da una continua eincombente minaccia:c) la differenza tra lo specialista pro-fessionista e il rapinatore improvvisa-to o tossicodipendenteLo specialista professionista è coluiche conosce bene l’obiettivo, per cui sacosa e la quantità di beni da rapinare.Questo soggetto, caratterizzato da forteprestanza fisica, molto agile e dotato dinotevole coraggio e personalità, si puòconfigurare, in ambito criminale, comeun vero leader.

Costui, quando decide di operare, stu-dia il piano nei minimi dettagli: ha unquadro completo della situazione, deiluoghi, dei soggetti, degli orari, deitempi di reazione, di ogni particolare,insomma. E, inoltre, tende ad evitarequalsiasi forma di repressione, per cui,se assecondato, non ha alcun interessead usare violenza nei confronti del ra-pinato.Di altro “spessore”, se così lo si può defi-nire, è il rapinatore improvvisato o tossi-codipendente. Innanzitutto, costui nonrientra in nessuna delle caratteristicheche distinguono il professionista, o per-ché non è mai appartenuto a questa ca-tegoria o perché , se anche lo è stato,non può più farne parte per via dellecondizioni debilitanti in cui è ridotto.Tale soggetto non predispone una stra-tegia né, tantomeno, un piano d’azio-ne, ma affida il tutto alla casualità: tan-to che spesso sceglie il suo obiettivoindividuandolo in quello che praticacon maggiore frequenza (come può es-sere ad esempio un negozio di alimen-tari, un distributore di benzina o, per itossicodipendenti, una farmacia), sen-za peraltro conoscere il momento dimaggiore disponibilità di denaro del-l’attività oggetto di rapina.Tra le due categorie ora evidenziate,senza ombra di dubbio, la più perico-losa risulta essere quest’ultima, a cau-sa della labilità psicofisica del soggettoche si ha di fronte. Se armato, infatti,(la casistica parla soprattutto di utiliz-zo, da parte di questi individui, di ta-glierini, siringhe e repliche d’armi e dirari casi di possesso di armi da fuoco,per ovvia assenza di denaro per repe-rirle), per paura o perché spesso sottoeffetto di sostanze stupefacenti, costuinon si limita alle intimidazioni e alleminacce, ma spesso può avere reazioniviolente, soprattutto se non immedia-tamente assecondato.

La criminalità, purtroppo, non disdegna le farmacie. Come comportarsi?

Istruzioni per l’uso in caso di rapina di Antonio del Greco*

Il direttore della DivisioneAnticrimine ha elaborato

per i lettori di Rif un piccolovademecum che può rivelarsi

utile nell’eventualità, purtroppo non infrequente, che un rapinatore irrompa

in farmacia. I consigli dell’esperto

su cosa fare e, soprattutto, cosa non fare per superare

l’esperienza senza conseguenzetroppo gravi e per aiutare

le forze dell’ordine a prevenire e contrastare il fenomeno

Di fronte ad uno scenario così deli-neato, come ci si deve comportare?Ecco alcune linee guida essenziali daseguire:• evitare azioni scomposte• prestare la massima attenzione a

quanto viene intimato• assecondare le richieste• rimanere, vista la situazione di massimatensione che si viene a creare, per quantopossibile lucidi, operando un grande la-voro di osservazione e sforzandosi di ri-cordare ogni minimo particolare.Perché, se è vero che gli arresti in fla-granza, che possono avvenire poco pri-ma, durante o subito dopo la rapinacon la conseguente cattura dei malvi-venti, non sfiora il 20% del totale dellerapine effettuate (e a questa statistica vadetratta una forte percentuale, che si at-testa intorno al 60%, di scarcerazioniche avvengono dopo l’arresto in fla-granza e dopo la convalida del provve-dimento da parte del giudice). Va consi-derato, inoltre, che le rapine agli esercizicommerciali rappresentano circa il 15%delle rapine complessive denunciate,

mentre oltre il 50% ven-gono perpetrate su stra-da. La percentuale è mi-nore per quelle compiutein abitazioni, in banca onegli uffici postali e che ilrapporto occasionale travittima e rapinatore nonconsente di far lievitarequesta percentuale conl’attività investigativa, ènecessario allora puntaresu una politica di pre-venzione che non sia ge-nerica, ma mirata.Come?Prima di tutto presentando la denun-cia, poi procedendo alla descrizionedel rapinatore, del suo abbigliamento,della lingua parlata (accento straniero,inflessioni dialettali se si tratta di italia-ni), dell’arma utilizzata, del mezzo difuga, dell’orario in cui è avvenuta la ra-pina, etc, etc...La denuncia e le informazioni fornite al-le forze dell’ordine, non serviranno adimpinguare le tabelle statistiche né, tan-

to meno, costituirannominaccia per l’incolu-mità della vittima, masaranno un valido con-tribuito ad elaborareun piano di prevenzio-ne mirata che consen-tirà di fornire alle pat-tuglie impegnate nelcontrollo del territoriouna descrizione delmalvivente, che operain una determinata zo-na e in determinatiorari.E la conseguenza im-

mediata di questo progetto di prevenzio-ne mirata che vede coalizzati esercenti eforze dell’ordine, sarà, inevitabilmente,la riduzione di tali eventi criminosi, a be-neficio della collettività tutta.

*Direttore della Divisione Anticrimine, giàCapo della Sezione Antirapina della

Squadra Mobile della Questura di Roma

N. 6 - LUGLIO/AGOSTO 2008 11

Antonio del Greco, Direttore della divisione anticrimine della Questura di Roma

N. 6 - LUGLIO/AGOSTO 200812

È successo

A seguito della revisionedella pianta organica per il 2006

Nuove sedi,saranno ventitrèSono 23 le nuove sedi che dovran-no essere assegnate prossimamen-te a Roma. È quanto risulta dellarevisione della pianta organicadelle farmacie del Comune di Ro-ma per l’anno 2006, che ha indivi-

duato i nuovi peri-metri in rela-zione a nuoviinsediamentiabitativi e/oa segnala-zioni degliuffici comu-nali in rela-zione aglii n s e d i a -menti futuridella popo-lazione. Il dettagliodelle sedi,con i relativi

perimetri, è consul-tabile sulla home page del sitodell’Ordine. Si elencano qui di se-guito, a ogni buon conto, le relati-ve denominazioni e la Asl di per-tinenza: Ennio Flaiano (ASLRM/A); Achille Vertunni (ASLRM/B); Riser va Nuova (ASLRM/B); Salone (ASL RM/B); Sor-bona (ASL RM/B); Colle Reti (ASLRM/B); Camocelli (ASL RM/B);Sassola (ASL RM/B); Aldo Bozzi(ASL RM/B); Van Gogh (ASLRM/B); Ignazio Silone (ASLRM/C); Antelminelli (ASL RM/D);Castel Por ziano (ASL RM/D);Longarina (ASL RM/D); Monti diSan Paolo (ASL RM/D); GiuseppeDe Nittis (ASL RM/D); Malagrotta(ASL RM/D); La Monachina (ASLRM/E); Casal Del Marmo (ASLRM/E); Linarolo (ASL RM/E); Ac-quafredda (ASL RM/E); Don Car-lo Gnocchi (ASL RM/E); Poderedi San Giusto (ASL RM/E).

Chiesti i pagamentiper l’annualità 2003

L’Onaosi insiste,ecco comerispondere di noIl lupo, evidentemente, perde il peloma non il vizio: l’Onaosi, nonostantele pronunce intervenute anche pereffetto dei ricorsi avanzati dalla no-stra professione, sta provvedendo inquesti giorni all’invio a tutti i farma-cisti iscritti all’Albo della richiesta dipagamento relativa all’annualitàcontributiva 2003.A questo punto, per dirla con il ver-nacolo della Città eterna, non si ca-pisce più se gli amministratori dellaFondazione “ci siano” o “ci facciano”.Quel che è certo è che la pretesa del-la Fondazione appare del tutto in-fondata e, in questo senso, un parereconfortante è venuto anche dai legalidella Federazione degli Ordini, chesull’argomento ha inviato una pro-pria circolare nei giorni scorsi.La Federazione, nella sua nota, sugge-risce a ogni singolo farmacista che nonsvolga la propria attività professionalein veste di pubblico dipendente, di dif-fidare l’ONAOSI a revocare l’iscrizionea ruolo e, in difetto, a proporre ritualeopposizione al Giudice del Lavoro.Al fine di contestare l’illegittima ri-chiesta di un pagamento che si ritie-ne non dovuto, la circolare Fofi sug-gerisce agli iscritti cheavessero ricevuto lacartella di pagamentoper il 2003 di indirizza-re all’Onaosi un’appo-sita comunicazione, re-datta sulla falsariga delfac-simile che, per co-modità dei lettori, si ri-produce qui a fianco

Io sottoscritto............, residentea................., C.F. ............, nel contesta-re sia le Vostre affermazioni, argo-mentazioni e richieste di pagamentoper l’annualità contributiva 2003, siaogni Vostra altra eventuale successivarichiesta, Vi diffido dall’iscrivere aruolo tale illegittima pretesa.

In caso di Vostra mancata formale re-voca dell’infondata richiesta, che de-ve essermi comunicata entro e nonoltre 10 giorni da oggi, valuterò l’op-portunità di tutelare il mio buon di-ritto nelle più opportune forme e ter-mini di legge.

Firma e data

Un convegno a Tor Vergata

La responsabilitàprofessionaledel farmacistaUn appuntamento quanto mai oppor-tuno, quello organizzato l’11 giugnoscorso a Tor Vergata sugli aspetti legaliconnessi all’attività del farmacista ne-gli enti sanitari. Gli aspetti legati allasfera della responsabilità professiona-le, infatti, sono diventati negli ultimianni sempre più importanti, per unaserie di concause tra le quali certa-mente prevalgono da una parte l’ac-cresciuta soggettività dei cittadini-utenti, molto più avvertiti, attenti ecritici nei confronti dei servizi e delleprestazioni che vengono loro erogatedal sistema sanitario e, dall’altra, l’ac-cresciuta consapevolezza degli opera-tori in ordine alla necessità di “uma-nizzare” l’approccio al paziente, nonlimitandosi a “curarlo” attraverso il

burocratico adempimento delproprio dovere, ma – piutto-sto – cercando di “prenderse-ne cura”.L’incontro, promossa dall’A-zienda ospedaliera universita-ria PoliclinicoTor Vergata grazie soprattuttoall’iniziativa di Maria GraziaCeleste, direttore UOC Far-macia Clinica dello stesso Po-

liclinico, ha coinvolto anche l’Ordinedi Roma, intervenuto ai lavori con unacomunicazione del presidente EmilioCroce. Che, nel suo intervento, si èsoffermato soprattutto sugli ambitioperativi - la farmacovigilanza, le pre-parazioni nel laboratorio galenico e lecompetenze specifiche in ambito

N. 6 - LUGLIO/AGOSTO 2008 13

ospedaliero e territoriale - dove , a suogiudizio, l’esercizio della responsabilitàprofessionale deve essre ferreo. Il presidente dell’Ordine ha anche sot-tolineato come le organizzazioni pro-fessionali siano da tempo impegnatead ampliare l’area di operatività delfarmacista e rilanciare l’immagine diuna farmacia dei servizi, un presidiosanitario del territorio attivo anche sulversante della continuità assistenziale.Ovviamente, una simile prospettiva haevidenti ricadute anche in termini diresponsabilità: il farmacista dovrà ne-cessariamente essere più coinvoltonella sfida dell’appropriatezza del-l’impiego del farmaco quale bene disalute, che, in quanto tale, deve esseresottratto a derive consumistiche e affa-ristiche, così come dovrà essere coin-volto nelle scelte e nel monitoraggio

della terapia insiemeal medico, sia ospe-daliero che del terri-torio. Al riguardo, ha spie-gato Croce, diventaineludibile la neces-sità di un intensoconfronto con tuttele istituzioni sanita-rie e con l’universitàper adeguare il pianodi studi del corso dilaurea in Farmacia, al

fine di implementare e adeguare gliapprocci formativi, collegandoli allenuove esigenze e aspettative dei citta-

dini e dello stesso Ssn, che ormai guar-dano al farmacista come a un “dottoredella salute” attivo sul territorio, nelleAsl e negli ospedali. “Esercitare la responsabilità professio-nale” ha spiegato Croce “significa ancheporsi nella condizione migliore per far-lo, e al riguardo il momento formativo èineludibile. Il nostro Ordine è molto at-tento e ancora più attivo all’aggiorna-mento, nell’ambito dell’Ecm. Ma anchel’università deve fare la sua parte, ade-guando un cursus studiorum che, cosìcom’è oggi, non è forse il più adeguatoper sostenere l’evoluzione di una pro-fessione che, pur restando fedele a sestessa, è molto cambiata e deve rispon-dere a molte più sollecitazioni che inpassato.”

In vigore dall’8 lugliola convenzione per la distribuzionedi prodotti e presidi

Regione-farmacie,un accordoper i diabeticiL’8 Luglio è entrato in vigore l’accordo traRegione Lazio e farmacie sulla distribu-zione dei presidi per diabetici (DGR1055/07), voluto per tentare di renderecompatibili il risparmio ad un minor dis-

agio per gli as-sistiti in uncontesto diu n i f o r m i t àsull’intero ter-ritorio regio-nale. Rispar-mio nella spe-sa complessivaregionale per la diagnostica attraversoun prezzo unico concordato; più facileaccesso ai presidi da parte dei pazientiperché non è più necessaria l’autorizza-zione presso la ASL della singola prescri-zione; assoluta libertà di scelta prescritti-va del presidio diagnostico. I centri diabetologici redigono un Pia-no Prescrittivo annuale che viene auto-rizzato dalla ASL e consegnato al medi-co di base. La stesso effettuerà prescri-zioni per un fabbisogno trimestraleche verranno spedite dalle farmacieaperte al pubblico senza alcuna auto-rizzazione. L’assistito affetto da diabetepotrà limitare il suo rapporto con lastruttura pubblica fino ad una sola vi-sita l’anno. Nella fase transitoria coesisterannoprescrizioni afferenti ai vecchi piani te-rapeutici di futura scadenza che conti-nueranno ad essere autorizzati dalleASL e nuove prescrizioni senza auto-rizzazione che nascono alla luce dellenovità introdotte.

Giuseppe Perroni Vicepresidente Federfarma-Roma

N. 6 - LUGLIO/AGOSTO 200814

In agenda

Il prossimo 28 settembrenello scenario di Villa Ada

I Leprotti in garacontro la celiachiaI Leprotti di Villa Ada nascono nel1992, formando la squadra podisti-ca amatoriale più forte del Centro

Italia. Passione,impegno, dedi-zione e diverti-

mento; queste so-no le parole chiave

del loro nome e del lo-ro successo.

Ogni anno vengono or-ganizzate diverse mani-festazioni, che spesso al-l’amore per la sportività

coniugano quello perla solidarietà. Nello scorso giu-gno si è svolta la

corsa “Corri coiLeprotti e…”, la cui

particolarità è la non competitivitàdella gara. Ciascuno dei parteci-panti effettua un’auto valutazionedella propria prestazione, parteci-pando semplicemente per dimo-strare il proprio amore per lo sport.Inoltre, ogni anno la manifestazio-ne è dedicata ad un’associazionebenefica, per ricordare a tutti che ilbinomio sport - sociale può nonsolo camminare, ma addiritturacorrere.Il prossimo 28 settembre si terrà lacorsa “Su e giù per Villa Ada”, validacome “Campionato Italiano di Cor-sa Campestre per Celiaci”, un’occa-sione in più per parlare e far parlaredi questo morbo. In un’atmosferadistesa e di rilassata competitività,si assiste ad un vero e proprio even-to agonistico, che sta assumendouna rilevanza sempre maggiore. L’Ordine dei Farmacisti di Roma,insieme ai suoi associati, per que-sto evento vuole trovarsi sulla lineadi partenza insieme ai Leprotti. Sa-ranno allestiti, infatti, appositistand con prodotti adatti ad un’ali-mentazione priva di glutine. E taleesposizione, siamo certi, cattureràun’ampia, golosa, fetta di pubblicoe interesserà anche coloro che non

hanno mai sentito parlare di celia-chia, sensibilizzandoli su una ma-lattia sulla quale regna ancoraun’informazione piuttosto somma-ria. Essere portatori di questa pato-logia - una intolleranza dell’organi-smo nei confronti del glutine, pro-teina presente in molti cereali e,conseguentemente, in diversi ali-menti, che in caso di ingestione dicibi “sbagliati” ostacola una correttaassimilazione dei principi nutritivi,provocando dimagrimento, males-sere, uno sviluppo anomalo, non-ché seri danni all’organismo - nonsignifica tuttavia avere una vita di-versa, limitata o disagiata. Ed è pro-prio in questa direzione che va la te-stimonianza dei Leprotti: una ragio-ne in più per sostenerli e, magari,correre insieme a loro. Per maggioriinformazioni sulla manifestazione:Leprotti di Villa Ada, Via Manlio diVeroli, 5 - Roma, www.leprotti.it,e-mail: [email protected]

Nuovo corso di laureaal Campus Bio-medico

L’alimentazione,una scienza della saluteIl Campus Bio-Medico di Roma, Uni-versità dedicata alle scienze della sa-lute, ha promosso, nel corso delloscorso Anno Accademico, il nuovocorso di laurea in Scienze dell’Ali-mentazione e della NutrizioneUmana. Negli ultimi anni si è verifi-cata la tendenza ad assu-mere un’attenzione parti-colare verso tutto ciò cheriguarda la persona e ilproprio benessere, sia fisicoche psichico. Il ruolo che rive-ste oggi l’alimentazione rende ne-cessario lo sviluppo di competenze eprofessionalità sempre più specifiche,che siano in grado di offrire un orien-tamento sia relativamente a una cor-retta educazione alimentare, sia pertutto ciò che riguarda la prevenzione ela sicurezza.

Il corso di studi prevede un percor-so triennale che prepara specialistiin grado di svolgere interventi dieducazione alimentare e preven-zione di patologie, attraverso tre in-dirizzi differenti:L’ indirizzo Nutrizione Umana per-mette di partecipare ai processi diinnovazione del settore industrialealimentare, attraverso la formazio-ne di specialisti impiegabili sia nel-l’area pubblica che in quella privataL’indirizzo Tecnologie alimentariconsente l’acquisizione di compe-tenze relative alla trasformazioneed alla conservazione degli alimen-ti nel settore industrialeL’ indirizzo Alimentazione nel Mon-do offre la possibilità di promuove-re programmi di sviluppo alimenta-re nei Paesi poveri, attraverso lacollaborazione con gli Enti nazio-nali ed internazionali prepostiUna ulteriore novità è rappresenta-ta dall’istituzione, nel corso delprossimo Anno Accademico, di unaLaurea Specialistica, ancora in fasedi pianificazione. Per accedere alcorso di laurea è previsto un esamedi ammissione, che consiste in unaprova scritta e un colloquio orale. Èprevisto, inoltre, l’ obbligo di fre-quenza, attraverso una didattica di-namica, che coinvolge lo studentein attività individuali e di team. Lostudente, inoltre, può avvalersi del-la consulenza di un tutor per tuttala durata del corso di studi.Il percorso didattico dà una solidarilevanza alla formazione tecnico-scientifica, attraverso materie fisi-co-chimico-medico-biologiche,

non trascurando una educa-zione etico-umanistica,

necessaria per com-prendere appieno leproblematiche umanee morali che potrannoincontrare un domani

nel mondo del lavoro.Per informazioni: Uni-

versità Campus Bio-medicodi Roma, Ufficio Informazioni eOrientamento, Via Alvaro del Portil-lo 21, 00128 - Roma, tel 06.22541-9056- 9057, e-mail: [email protected]

N. 6 - LUGLIO/AGOSTO 200816

Focus

La produzione di molecole di inte-resse terapeutico, diagnostico etecnico nelle piante è definito conil termine inglese, non traducibilein italiano, di molecularfarming. Molte ricerchebiotecnologiche nell’am-bito medico sono diretteallo sviluppo di nuovi far-maci o reattivi diagnosti-ci di natura proteica. Sfruttando le tecnichedel DNA ricombinante èpossibile clonare in or-ganismi procariotici edeucariotici i geni codifi-canti per proteine di in-teresse terapeutico perottenere una produzionesu larga scala. Ad oggi lamaggior parte delle proteine pre-senti sul mercato vengono prodot-te in batteri, funghi o cellule ani-mali. Tuttavia in batteri e funghi sipossono produrre solamente mo-lecole relativamente semplici, co-me ad esempio l’insulina. Infattifarmaci proteici complessi perraggiungere la forma matura, equindi attiva, necessitano di mo-dificazioni che avvengono esclusi-vamente nelle cellule di eucariotisuperiori. Biofarmaci prodotti in cellule ani-mali sono molecole quali lattofer-rina, alfa glucosidasi, fattori di co-agulazione, antitrombina III. Pe-raltro la produzione di sostanzefarmaceutiche ottenuta utilizzan-do cellule animali è associata al ri-schio di contaminazioni da pato-

geni, quali i virus dell’AIDS e del-l’epatite, con conseguente neces-sità di accurati controlli di qualitàche fanno aumentare i costi di

produzione.Anche le piante sono ottimi can-didati per la produzione di biofar-maci, per diversi e validi motivi.Infatti l’utilizzo di piante ingegne-rizzate come bireattori consenteun abbattimento dei costi di pro-duzione. Le proteine di interessepossono essere espresse in tutta lapianta o, ad esempio, nel semeche, se refrigerato, è in grado diproteggere le molecole prodotteper anni. Inoltre, fatto ancora piùimportante, la grande distanza ge-netica fra piante ed uomo rendepossibile ottenere biofarmaci edi-bili e molto sicuri perché le cellulevegetali non possono ospitare pa-togeni dell’uomo. D’altro canto lecellule vegetali sono sufficiente-mente simili alle cellule animali da

permettere la sintesi di proteinecon una configurazione corretta equindi attive. Attualmente molte proteine ricom-

binanti prodotte in pian-ta sono oggetto di studioin trials clinici. Fra que-ste l’ormone della cresci-ta umano, l’alfa interfe-rone, anticorpi contro lecarie, anticorpi specificicontro alcuni tumori, li-pasi gastrica, enterotos-sina B, etc. Tuttavia afronte di questi vantaggiesistono problemi asso-ciati all’uso delle piantecome bioreattori per laproduzione di proteineterapeutiche. Fra questi

il maggiore deriva dal differenteprofilo di glicosilazione delle pro-teine vegetali rispetto a quelle ani-mali. La sfida futura è di ottimizzare laproduzione di biofarmaci con lacoltivazione di piante gm, per ot-tenere la coperture del fabbisognomondiale di alcune molecole difondamentale importanza per lasalute umana. In tal modo si offri-rebbe una valida alternativa allecolture cellulari ed ai processi difermentazione.

*Professore Ordinario di FisiologiaVegetale - Dipartimento di Biologia

Facoltà di Scienze Matematiche,Fisiche e Naturali

Università degli Studi Roma Tre

Come “coltivare” molecole di interesse farmaceutico

Il molecular farming in piante transgenichedi Rodolfo Federico*

Rapprsentazione semplificata del Molecular Farming

N. 6 - LUGLIO/AGOSTO 200818

Focus

Il tratto gastrointestinale è coloniz-zato da miliardi di batteri apparte-nenti a più di 400 specie diverse, chepossono costituire fino al 50-60%della massa fecale e il cui numeroeccede di quasi 10 volte quello dellecellule che costituiscono il nostro or-ganismo, arrivando alla impressio-nante cifra di centomila miliardi diunità. Tali batteri sono solitamentesuddivisi in batteri utili e batteridannosi. In condizioni fisiologiche ibatteri benefici prevalgono su quellidannosi, evitando affezioni del trattodigerente e contribuendo a mante-nere un buono stato di salute gene-rale. Infatti i batteri benefici aiutanoa prevenire varie patologie a caricodel tratto gastrointestinale e più ingenerale dell’intero organismo.La quantità e il tipo di specie batteri-che presenti nell’intestino è determi-nato principalmente dal nostro pa-

trimonio genetico e dall’alimenta-zione e da altri fattori e/o patologie(alimentazione, farmaci, invecchia-mento, malattie). Sono consideratespecie benefiche i Lattobacilli e i Bi-

fidobatteri, che vengono solita-mente definiti probiotici (dal greco“pro bios”, a favore della vita), os-sia microrganismi vitali che, quan-do assunti in quantità adeguata,conferiscono un effetto benefico al-l’organismo ospite, migliorandol’equilibrio microbico intestinale.Vari tipi di organismi probioticisono comunemente contenuti invari alimenti quali ad esempio loyogurt, i latti fermentati, i formag-gi freschi e alcuni tipi di insaccatie di vegetali. In farmacia sono anche presentiintegratori alimentari a base diprobiotici, che offrono al consu-matore una vasta scelta. A tale va-

rietà di prodotti tuttavia è associataal momento attuale ad una confu-sione di etichettatura, in quanto leinformazioni fornite dai produttorinon sempre corrispondono a quanto

Se ne parla molto e non sempre a proposito:proviamo a fare il punto

Non tutti i probiotici sono ugualidi Vito Trinchieri*e Gino Santini**

N. 6 - LUGLIO/AGOSTO 2008 19

effettivamentepresente nelprodotto, ren-dendo difficileper il consuma-tore l’identifi-cazione certadel tipo e dellaquantità di bat-teri presenti. Adesempio, in al-cuni casi in eti-chetta viene di-chiarato il nu-mero di batteripresenti all’attodella manifat-tura con la se-guente dicituramiliardi di cel-lule vive all’origine. Questo tipo di af-fermazione è ambigua in quanto nonè una garanzia di effettiva qualità alladata di scadenza. Alla luce di ciò èimportante rimarcare che non tutti i

ceppi probioticihanno la stessasensibilità al ca-lore e che un ri-goroso controllodella tempera-tura lungo la fi-liera di distribu-zione è quindiraccomandabilein modo da ga-rantire al consu-matore un pro-dotto di qualitàcostante neltempo.La letteraturascientifica ripor-ta un sempremaggiore nu-

mero di microrganismi consideratiprobiotici, ma è importante sottoli-neare che gli studi condotti eviden-ziano come ogni ceppo batterico ocombinazione di ceppi possieda ca-

ratteristiche peculiari, ossia una suaspecificità. Risulta quindi chiaro cheevidenze scientifiche ottenute me-diante l’utilizzo di un determinatoceppo non si applicano automatica-mente ad altri ceppi anche se dellastessa specie. Quindi la scelta deiceppi e dei prodotti probiotici deveessere suggerita al consumatore daparte dell’esperto attraverso un pro-cesso di selezione dei dati che garan-tisca l’identità tassonomica, le prin-cipali caratteristiche fenotipiche, lasicurezza e, soprattutto, l’efficacia.

*Dipartimento Malattie Infettive e Tropicali Università “La Sapienza”,

Roma** Professore a contratto,

Università “G. d’Annunzio”,Chieti Segretario Nazionale SIOMI,

Società Italiana di Omeopatia e Medicina Integrata

bifidobacterium

N. 6 - LUGLIO/AGOSTO 200820

Negli ultimi anni si è andata sempre piùaffermando, rispetto ad un sapere sola-mente scientifico-specialistico e di con-seguenza spersonalizzante, un saperepiù vicino all’umano,più profondamentecompleto. Per questomotivo, osserviamo, daparte di un’utenza sem-pre più vasta, l’utilizzodi MEDICINE alternati-ve che rispondano alleesigenze di un rapportosanitario che finalmen-te riesca a riconoscere ilpaziente-cliente comepersona e non come or-gano o malattia. La naturopatia nasceproprio da questa visio-ne armonica ed equilibrata di un in-trecciarsi di parti non in opposizione olontane. Infatti la naturopatia è l’inte-grazione di diverse vie di ricerca, disci-pline e tecniche naturali, nate per per-mettere all’uomo di raggiungere unostato di benessere fisico e psichico, cioèolistico, il più possibile completo. Il naturopata favorisce nell’individuoattraverso consulenze e trattamenti, ilritrovamento delle proprie capacità diauto guarigione. Il naturopata è dunqueun educatore nella prevenzione e nonnella malattia (compito esclusivo delmedico). I benefici della naturopatia sulpiano preventivo e sintomatico non so-no gli esiti di un’attività mirata alla curadi patologie, ma di un fisiologico pro-cesso di reattività legato al potenzia-

mento della vitalità e delle innate risor-se dell’organismo. Il naturopata utilizzatecniche come il colloquio, l’iridologia,la riflessologia,l’omeopatia, le intolle-

ranze alimentari, la ri-educazione alimenta-re, la medicina cinese,i fiori di Back, la fitote-rapia ecc. Le intolleranze ali-mentari possono es-sere l’esempio piùcalzante di questa in-tegrità mente-corpo.Rientrano, infatti, nel-la PNEI, sono cioèpsico-neuro-immu-no-endocrinologiche,che il naturopata conil suo sapere olistico,

può comprendere ed equilibrare. Le intolleranze alimentari, secondo gliecologisti clinici, sono la causa princi-pale del verificarsi di molte patologie acarico dell’apparato gastroenterico, dis-ordini psichici, infarti, ictus, allergieecc., e sono imputabili alla contamina-zione, sofisticazione ed adulteramentodei cibi (oltre che dell’ambiente). Forsesono solo ipotesi ma certo è che l’uomoè diventato il bersaglio finale della chi-mica moderna. Basti pensare al mondodell’agricoltura con pesticidi, anticritto-gamici, antiparassitari ecc., o alla cate-na alimentare con le sostanze ormona-li, gli antibiotici somministrati negli al-levamenti intensivi degli animali damacello, gli agenti antimuffa nelle fari-ne, i coloranti, i conservanti, gli additivi,

cioè tutto quel miscuglio di sostanzechimiche, potenzialmente tossiche chevengono aggiunte “tranquillamente” alnostro cibo per fini “migliorativi”.Tutto ciò può comportare lo sviluppo diintolleranze alimentari che, se elimina-te prima della comparsa della patolo-gia, possono essere un ottimo strumen-to di prevenzione congiuntamente aduna rieducazione alimentare con la in-tegrazione di quelle sostanze naturaliprima elencate sicuro appalto del far-macista. Nella patologia (diagnosticata dal me-dico) le intolleranze alimentari miglio-rano le condizioni di guarigione o ral-lentano le fasi acute. Il farmacista con ilsuo bagaglio scientifico ed il suo co-stante vivere la malattia, con il suo rap-porto quotidiano con i clienti, spessorealizzando un vero e proprio rapportoprofondo fatto di fiducia e partecipa-zione, è quel professionista che può co-struirsi una professionalità diversa eprofonda, integrando appunto il suosapere di farmacista al sapere naturo-patico.In tal modo, non solo avrà una base an-cora più solida di intervento nell’ambi-to del suo ambiente di lavoro, ma potràaltresì aprirsi all’esterno, realizzandonel rapporto diretto con il cliente tuttala sua rinnovata professionalità.Chi meglio di un laureato in farmaciapuò approfondire e apprendere tali me-todiche al fine di operare autonoma-mente in ambiti professionali che lo ve-dano libero professionista?

Naturopatia, nuovi orizzonti per il farmacistaIl fondo di Emilio Croce sul numero scorso di Rif, dedicato alle medicine non convenzionali, ha riaperto all’interno della professione il dibattito sulle “terapie altre” e, in particolare, sull’atteggiamento che i farmacisti debbonomantenere al riguardo. Sul tema, riceviamo e volentieri pubblichiamo questocontributo, dedicato alla naturopatia

di Cecilia Biava e Carlo Lazzerotti

Focus

N. 6 - LUGLIO/AGOSTO 200822

Codici e codicilli

La categoria dei farmacisti titolari èstata spesso accusata di essere re-sponsabile della mancata aperturadelle sedi farmaceutiche che, seb-bene istituite, non venivano asse-gnate per il mancato espletamentodei concorsi. Eppure, basta unasemplice analisi della normativa inmateria di concorso per sedi far-maceutiche per rendersi conto dicome tale accusa sia palesementeingiustificata e non con-forme alla realtà dei fatti,atteso che l’Autorità re-sponsabile dell’espleta-mento dei concorsi è laRegione competente perterritorio.Ciò è previsto dal 1° com-ma, dell’art. 4 della Legge362/1991 il quale recita: “ilconferimento delle sedifarmaceutiche vacanti o dinuova istituzione che ri-sultino disponibili per l’esercizioda parte di privati ha luogo me-diante concorso provinciale per ti-toli ed esami bandito entro il mesedi marzo di ogni anno dispari dalleRegioni e dalle Province autonomedi Trento e Bolzano”. Il concorso suddetto, per effettodelle modifiche introdotte dall’art.48, comma 29, della Legge326/2003 è stato mutato in concor-so regionale.La composizione delle commissio-ni giudicatrici, i criteri per la valu-tazione dei titoli, l’attribuzione dipunteggi, le prove d’esame e lemodalità di svolgimento dei con-corsi sono regolati dai Dpcm 12febbraio 1992, 30 marzo 1994 e 13febbraio 1998. In particolare, l’art. 2 del Dpcm 298del 30 marzo 1994 dispone che il

bando di concorso debba esserepubblicato nel Bollettino Ufficialedella Regione o della Provincia au-tonoma e per estratto, entro i suc-cessivi dieci giorni, nella GazzettaUfficiale della Repubblica italiana;che esso debba essere trasmesso incopia all’Ordine provinciale deifarmacisti e alla Federazione degliOrdini dei Farmacisti Italiani, non-ché comunicato al Ministero della

Sanità; che inoltre il termine dipresentazione delle domande dipartecipazione al concorso scada iltrentesimo giorno successivo aquello della data della pubblicazio-ne del bando nel Bollettino Ufficia-le della regione o della provinciaautonoma.È evidente, pertanto, che la ratiodella disposizione legislativa ri-chiamata e delle correlate disposi-zioni regolamentari di dettaglio, ri-sieda proprio nel garantire e tute-lare la certezza giuridica della“continuità” del servizio farmaceu-tico come più volte evidenziatodalla giurisprudenza della CorteCostituzionale.I termini ivi previsti - sia per ban-dire il concorso sia per la presenta-zione delle domande di partecipa-zione da parte dei candidati - deb-

bono pertanto intendersi quali ter-mini perentori con conseguenteconfigurabilità del silenzio-ina-dempimento in caso di inutile de-corso degli stessi per inerzia daparte delle regioni.I commi 4, 5, 6, 7 e 8 dell’art. 4 del-la Legge 362/1991 prevedevanomeccanismi sostitutivi da parte delMinistero della Sanità - mediantenomina di un commissario ad acta

- per l’indizione del bandodi concorso e della nomi-na della commissione giu-dicatrice in caso di inerziao ritardo da parte delle Re-gioni e delle Province diTrento e Bolzano.Sui ricorsi delle citate Pro-vince autonome per ille-gittimità costituzionaledelle citate disposizioni -ritenute invasive della sfe-ra di competenza norma-

tiva concorrente alle stesse riserva-ta dallo Statuto Speciale - la que-stione veniva portata all’attenzionedella Consulta.La Corte, quindi, si è pronunciata,con la sentenza 23 luglio 1992 n.352, individuando in tale gruppo dinorme - afferente il potere sostitu-tivo del Ministro - “la finalità dievitare ogni tendenza dilatoria,idonea a determinare nuovamentesituazioni di gestione provvisoria,destinate a consolidarsi nel tempo.Peraltro l’ampiezza dell’interventoprevisto, che vede affidata l’interaprocedura ad un commissario adacta nominato dal Ministro, ancheper il ritardo nell’inadempimentodi un solo atto, e le modalità con lequali si provvede alla nomina, fan-no ritenere che la disciplina pro-nunciata comprima eccessivamen-

Concorsi a rilento: sono le Regioni le vere responsabili

Qualcosa, però, si può fare:basta volerloAvv. Paolo Leopardi

N. 6 - LUGLIO/AGOSTO 2008 23

te ed ingiustificatamente l’autono-mia delle Province ricorrenti, appe-na si consideri che la legge 23 ago-sto 1998 n. 400, fissando principigenerali in tema di controllo sosti-tutivo, prevede per il compimentodi atti in sostituzione dell’ammini-strazione regionale, una deliberadel Consiglio dei Ministri, su pro-posta del Ministro competente".Per effetto della citata decisionedella Consulta, i commi da 3 a 8dell’art. 4 L. 362/1991 sono statidichiarati costituzionalmente ille-gittimi.Viceversa resta ferma, in quantocostituzionalmente conforme, lacadenza temporale fissata dal pri-mo comma, la cui attuazione in se-de politico-amministrativa potràessere garantita dalle disposizionidi carattere generale (art. 8 L.131/2003 e L. 11/2005, citate in no-ta) disciplinanti l’attuazione delpotere sostitutivo della Stato previ-sto dall’art. 120 della Costituzione.Cosa si può fare, quindi, per velo-cizzare le procedure dei concorsi ?Accanto al citato rimedio politico-amministrativo, di natura mera-mente eventuale e comunque ec-cezionale, costituito dall’eserciziodel potere sostitutivo dello Stato,l’inerzia delle regioni può essereimpugnata innanzi al giudice am-ministrativo territorialmente com-

petente, ad opera dei soggetti legit-timati, in quanto titolari di un inte-resse concreto attuale e personaleal ricorso, mediante la proceduradi cui all’art. 21 bis della Legge1034/1971, come modificata dallaLegge 205/2000.La disposizioneintroduce un ri-to speciale in ri-ferimento alleipotesi di silen-zio e/o ritardo-inadempimentoda parte dellepubbliche amministrazioni.In particolare è previsto che i ricor-si avverso il silenzio della Pubblicaamministrazione vadano decisi inCamera di Consiglio con sentenzasuccintamente motivata entrotrenta giorni dalla scadenza del ter-mine per il deposito del ricorso. L’i-struttoria e il termine per l’even-tuale appello sono abbreviati. Incaso di totale o parziale accogli-mento del ricorso di primo grado, ilGiudice amministrativo ordina al-l’amministrazione di provvedereentro un termine non superiore atrenta giorni. Qualora l’ammini-strazione resti inadempiente oltreil detto termine, il Giudice ammini-strativo, su richiesta di parte, no-mina un commissario che provve-da in luogo della stessa.

All’atto dell’insediamento il com-missario, preliminarmente all’ema-nazione del provvedimento daadottare in via sostitutiva, accertase anteriormente alla data dell’in-sediamento medesimo l’ammini-

strazione abbiaprovveduto, an-corché in datasuccessiva al ter-mine assegnatodal giudice.Da ultimo un ac-cenno con ri-guardo alla tito-

larità dell’azione. Ai fini della suaammissibilità, è richiesta in capoall’istante la configurabilità di unasituazione soggettiva di interesselegittimo implicante l’esercizio diuna potestà pubblica. Appaionosenza dubbio legittimati al ricorsonon solo le persone fisiche chepossiedono i requisiti per la parte-cipazione alle procedure concor-suale de quibus, ma anche gli Ordi-ni provinciali dei farmacisti in virtùdelle funzioni assegnate loro dal-l’ordinamento a salvaguardia e agaranzia del regolare esercizio delservizio farmaceutico da parte deifarmacisti privati.Basta quindi darsi da fare, “nihildifficile volenti”... A patto che lo sivoglia realmente.

N. 6 - LUGLIO/AGOSTO 200824

L’Ordine per te

I punti salienti dell’accordo sono:

• Incrementi salariali al 1° livello:140,00 dal 1-08-2008 ed ulteriori 35,00 dal 1-08-2009;

• Una Tantum:600,00 al 1-10-2008; 620,00 al 1-03-2009;

• Ecm: per l'anno 2008 euro 80,00e 8 ore di permesso;

• Indennità speciale quadri:+ 2 passa a 100,00 al 1-08-2008;+12 passa a 110,00 al 1-12-2007;+12 passa a 130,00 al 1-03-2009;

• Flessibilità:fino a 16 settimane con un massimo 46 ore/settimana.

• Previdenza complementareè prevista l’adesione a fondi di previdenza complementare

• Assistenza sanitaria integrati-va: impegno ad attivare unaspecifica sessione di negozia-zione entro il 31-10-2008 fina-lizzata a trovare un accordo en-tro il 31-12-2008;

L’incontro per la firma definitivadell'accordo alla presenza della de-legazione trattante è previsto per ilgiorno 23 luglio 2008 alle ore 12.00presso Federfarma Roma.

Informiamo che è stato raggiunto l'accordo di massima per il rinnovo del CCNL delle farmacie private.

Rinnovato il contratto dei dipendentidelle farmacie private

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N. 6 - LUGLIO/AGOSTO 2008 25

Il sito dell’Ordine

Il sito dell’Ordine www.ordinefarma-cistiroma.it, oltre a fornire con tem-pestività le più importanti notizie diinteresse professionale, le novità le-gislative e i link di interesse profes-sionale, è concepito per offrire unaserie di facilities agli iscritti all’Albo.Cliccando sull’apposita voce Serviziiscritti nella barra di navigazionecollocata a sinistra dell’home page, èpossibile ad esempio consultare leofferte e richieste di lavoro per lau-reati in farmacia in ogni ambito (far-macia, parafarmacia, distribuzioneintermedia, industria) e le informa-zioni su eventuali concorsi per l’as-segnazione di sedi farmaceutiche oper posizioni funzionali nelle strut-ture sanitarie pubbliche. È anche disponibile e scaricabile tut-ta la modulistica e tutte le informa-zioni necessarie per l’iscrizione al-l’Albo anche di cittadini stranieri,sia comunitari sia extracomunitari.Una sezione Ecm, dove è attivo an-che un link al sito Ecm ufficiale delMinistero della Salute, fornisce tuttele informazioni sui corsi di aggior-namento accreditati organizzatidall’Ordine. Sono anche facilmente consultabilile vantaggiose convenzioni stipulatecon condizioni di miglior favore per ipropri iscritti e, infine, previa regi-strazione al sito (una procedura mol-to semplice da seguire, ma assoluta-mente necessaria per ovvie ragionidi privacy), è possibile ottenere online servizi come il certificato diiscrizione elettronico.

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N. 6 - LUGLIO/AGOSTO 200826

L’Ordine per te

PresidenteEmilio Croce

Vice PresidenteLuciano Ricci

SegretarioNunzio Giuseppe Nicotra

TesoriereMarcello Giuliani

ConsiglieriMaurizio BisozziAndrea CicconettiGaetano De RitisFernanda FerrazinVito GaleppiGiuseppe GuaglianoneGiacomo LeopardiEnnio PonziGiulio Cesare PorrettaSilvia SantoniEmanuela Silvi

Revisori dei Conti

EffettiviArturo CavaliereSergio De MicheleAntonella Soave

SupplenteMehdy Daroui

Consiglio Direttivo

Un caldo benvenuto a:

I nuovi iscrittiAliberti Sara, D’Alberti Viviana, LachhebAbdelghafour, Lettieri Isaura, Garzoli Ste-fania, Torquati Serena

I reiscrittiCuozzo Grazia, Simoncelli Marco

Iscritti per trasferimentoBonanzinga Vittoria, Calamia Teresa Anna,Caproni Anna Claudia, Caputo Chiara,Curcio Annalisa, Di Guglielmo Antonietta,Jreige Fadi Hafez, Leto Giuseppe, Lo MiglioFrancesco, Mulargia Nicola, Primato Ro-sangela, Riccio Olga, Stiffa Rosa, TirottaGiovanni, Corsi Rita, Paris Marina, RinaldiNunzio Domenico, Rizza Jolemaria

tutti iscritti all’Albo del nostro Ordine nel mese di maggio 2008

La cerimonia dei salutiL’Ordine dei Farmacisti e la professionetutta porgono l’ultimo saluto a:

Marini Berardino Nato Il 13 Maggio 1924 A Magliano De’Marsi (L'aquila), Laureato A Roma “LaSapienza” Il 15 Novembre 1949 che ci ha lasciato nel mese di maggio

Torelli Andrea Nato Il 10 Dicembre 1934 A Gavorrano(Grosseto), Laureato A Roma “La Sapien-za” Il 23 Novembre 1957 che ci ha lasciato nel mese di giugno

Alle famiglie, le condoglianze sentite e sin-cere dell’Ordine e di tutta la professione.

A chi rivolgersi

Direttore degli ufficiMargherita Scalese [email protected]

Responsabile di amministrazioneMassimo [email protected]

Responsabile attività istituzionali e segreteria [email protected]

Organizzazione corsi ECM e gestione sitoValentina [email protected]

Gestione albo e istruzione pratiche iscrittiSilvia Benedetti [email protected]

Segreteria di presidenzaLoredana Minuto [email protected]

ConsulentiConsulenza fiscale Francesco d’[email protected]

Consulente del lavoro Fabrizio [email protected]

Orari di apertura al pubblico

Dove siamo,come raggiungerci

Via Alessandro Torlonia n.1500161 Romatel. 06.44236734 – 06.44234139 fax 06.44236339www.ordinefarmacistiroma.ite-mail: info@ordinefarmacistiroma

Lunedì 9:00 - 14:30Martedì 9:00 - 14:30Mercoledì 9:00 - 15:30Giovedì 9:00 - 14:30Venerdì 9:00 - 14:30

COGNOME_____________________________________________________________________________________________________________

NOME _________________________________________________________________________________________________________________

DATA E LUOGO DI NASCITA _______________________________________________________________________________________________

CODICE FISCALE _________________________________________________________________________________________________________

ISCRITTO ALL’ORDINE DI _________________________________________________________________________________________________

CITTÀ ______________________________________________________________________________________ CAP _______________________

VIA - PIAZZA ____________________________________________________________________________________________ N. _____________

TEL . FISSO __________________________________________ *TEL. MOBILE _______________________________________________________

*E - MAIL _______________________________________________________________________________________________________________

PER COLORO CHE VORRANNO PARTECIPARE ALLE FUTURE EDIZIONI PREVISTE NEL CORSO DELL’ANNO 2008 SUL TERRITORIO DELLA PROVINCIA INDICARE LA SEDE PREFERITA:

Roma, Roma, Auditorium Santa Maria degli Angeli, via Cernaia 9, con inizio il 9 settembre

Velletri, Consorzio Universitario, via della Cantina Sperimentale 1, con inizio il 10 settembre

Il sottoscritto dichiara di dare il proprio consenso al trattamento dei dati personali ai sensi dell’art. 13 Dlgs 196/2003.

Luogo e data ________________________ Firma _______________________________________________________________

*Il coupon va inviato per fax al numero 06.44.23.63.39. È obbligatoria l’indicazione del numero di cellulare o dell’indirizzo

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COUPON DI ADESIONE

Educazione Continua in Medicina

CORSIECM 2008


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