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Si può "apprendere" la complessità? Nuove competenze per una Information literacy sensibile
al divenire dell'ecosistema informativo17 marzo 2016
Sessione “Biblioteche accademiche: nuove strategie di servizio”
Laura Testoni :: [email protected] :: refkit.wordpress.com
“Il Framework ridefinisce i confini di cosa i bibliotecari insegnano e come concettualizzano lo studio dell’informazione all’interno dei
programmi delle istituzioni universitarie”
2016
Un documento ambizioso
Traduzione a cura del Gruppo di Studio AIB sulla Information literacy
Alina Renditiso (coordinatore)Laura BallestraLuigi CatalaniSara ChiessiTommaso PaianoStefania PucciniLaura Testoni
La traduzione italiana
2000 Information literacy competency standards for higher education • 5 “Standard”• 22 Indicatori di rendimento• Risultati attesi• Misurazione di abilità e competenze• Approccio pragmatico• Paradigma addestrativo
2000
Framework: 15 anni dopo gli “Standard”
2000 – 2016 : come cambia l’infosfera mediale?come cambia l’Information literacy? come cambia la professione bibliotecaria?Infosfera mediale
Dai “Silos informativi” all’Internet diffuso, ubiquo, quotidiano e di massa Motori di ricerca come fonte informativa primaria che struttura il
quadro epistemologico di riferimentoInformation literacy
L’Information literacy non è un modello lineare “abilità risultati attesi” Aspetti dinamici e iterativi della ricerca documentale Da “trovare informazioni” a “accogliere criticamente i flussi informativi” Modelli olistici, pluralità di “literacy”
Il bibliotecario Dal bibliotecario addestratore e valutatore al bibliotecario che supporta
e accompagna Da “rispondere a domande” a facilitatore in una Comunità di pratica Il bibliotecario che fornisce empowerment
Il Framework in breve
Sei cornici concettuali, non prescrittive e non esaustive…
…In posizione non gerarchica tra loro
Opzioni flessibili di implementazione
Nessuna enumerazione prescrittiva di abilità da conseguire
L’autorevolezza è il risultato di una costruzione ed è contestuale
La creazione di informazione è un processo
L’informazione ha valore
La ricerca è un’indagine
Il sapere scientifico è una conversazione
Il cercare è un’esplorazione strategica
Le cornici concettuali come “concetti soglia”
Esce dalla biblioteca per “fare rete” e stringere alleanze strategiche
Attività con il corpo insegnante, le commissioni i gruppi di lavoro
Il framework stesso è indirizzato a amministratori e docenti, non solo a bibliotecari
Prospettiva collegiale e di contaminazione
Quale nuovo bibliotecario per il nuovo Framework?
Si fa carico della complessità dell’ecosistema informativo, anche se questo significa uscire dalla propria “Comfort zone”. I “Concetti soglia”
Quale nuovo bibliotecario per il nuovo Framework?
I “concetti soglia”: contro-intuitivi trasformativi irreversibili creano integrazione
Il bibliotecario accompagna i suoi utenti nell’attraversamento dei concetti soglia, strutturando in modo pedagogico nelle sessioni di IL le vere problematiche che investono il mondo dell’informazione
Fonte: https://acomposing.files.wordpress.com
/2012/09/threshold-concepts-door-copy1.jpg
Quale nuovo bibliotecario per il nuovo Framework? Uscire dalla propria “comfort zone”?
Essere consapevoli che l’infosfera non è (più) un mondo sostanzialmente ordinato, dominato dalla scarsità, costituito da documenti testuali in grado di conferire, abibliotecari esperti e “addestrati”, risultati soddisfacenti
Interrogarsi sui diversi tipi di autorevolezza adottando atteggiamenti di scetticismo informato
Prendere in considerazioni i propri stessi pregiudizi nell’approccio all’informazione
Comprendere la natura “discorsiva” del dibattito che avviene in ambito accademico
Riconoscere le situazioni di asimmetria informativa
Un “coach” che mette al centro il “perché” piuttostoche il “come-si-fa” nella ricerca documentale
Quale nuovo bibliotecario per il nuovo Framework?
Il bibliotecario è colui che non cela la complessità dell’ecosistema informativo dietro la semplicità apparente di strumenti manufatti e tool…
…ma piuttosto è un coach che accompagna gli studenti alla scoperta dei concetti soglia,
incoraggia coerenti pratiche conoscitive e
coltiva / facilita l’emergere delle capacità di ciascuno
Si considera partecipe di una comunità di pratica che include gli studenti
Quale nuovo bibliotecario per il nuovo Framework?
Superamento delle sessioni formative di carattere dimostrativo sugli strumenti bibliografici: contestualizzazione dei documenti
Oltre gli “standard”: il bibliotecario riflette da sé sugli obiettivi formativi dei “suoi” studenti
Conversazioni su come l’ecosistema informativo è strutturato
Accompagna gli studenti alla scoperta/attraversamento dei concetti soglia
Attività collaborativa tra docenti e bibliotecari: una comunità di conversazione aperta e inclusiva
É un bibliotecario che educa, stimola e motiva alla creazione responsabile di contenuti
Quale nuovo bibliotecario per il nuovo Framework?
Lo stimolo alla creazione responsabile di contributi appropriati rappresenta la cifra pedagogica e il punto cruciale del Framework
L’ obiettivo è che lo studente si percepisca come contributore e non solo “fruitore” della produzione scientifica
Autorevolezza come responsabilità
Si può apprendere la complessità?
Quale nuovo bibliotecario per il nuovo Framework?
Un professionista che non semplifica la complessità dell’ecosistema informativo ma si accosta ad esso adottando forme di resilienza (i “concetti-soglia”).
Un professionista che non propone agli studenti universitari l’acquisizione di abilità procedurali ma offre percorsi di consapevolezza, rispetto ai quali le abilità sono una conseguenza e non un fine.
Fonte immagine http://iam.druwynings.com/wp-content/uploads/2011/11/complexity-never-ends.gif
Grazie per l’attenzione refkit.wordpress.com :: [email protected]